Mather Anne - Il cuore a pezzi.pdf

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  • Il cuore a pezzidi

    Anne Mather

    EDIZIONI HARLEQUIN MONDADORI

  • colophon

    Titolo originale dell'edizione inglese:The Sanchez Tradition

    Titolo originale dell'edizione francese: Le coeur en cendres

    1971 Anne Mather 1982 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    Prima edizione Collezione Harmony, luglio 1982

  • Indice

    Il cuore a pezzi....................................................................................................................... 1colophon.................................................................................................................................2Indice......................................................................................................................................3

    1......................................................................................................................................... 42....................................................................................................................................... 143....................................................................................................................................... 244....................................................................................................................................... 305....................................................................................................................................... 366....................................................................................................................................... 457....................................................................................................................................... 528....................................................................................................................................... 629....................................................................................................................................... 67

    QUESTO MESE POTRETE LEGGERE NELLA COLLEZIONE HARMONY......................80DELLO STESSO AUTORE NELLA COLLEZIONE HARMONY..........................................81NELLA SERIE JOLLY.......................................................................................................... 81EndColophon....................................................................................................................... 82

  • 1Il casin di Punta St. Auguste sorgeva su un promontorio che dominava una

    scogliera, un tempo considerata molto pericolosa. Nessuna imbarcazione vi si avvicinava per non correre il rischio di incagliarsi, ma il mistero e il fascino dei posti erano rimasti inalterati, e il casin era molto popolare fra i turisti che venivano dalla vicina citt di Nassau. Il ristorante adiacente alla casa da gioco era letteralmente a strapiombo sul precipizio, ed era facile immaginare un giocatore sfortunato che, spinto dalla disperazione, si gettava gi dalla terrazza.

    Seduta a un tavolo del ristorante, in cima alla scala che portava al casin, Rachel poteva vedere dall'alto le sale da gioco. In quel momento stava guardando con ironia una donna coperta di gioielli favolosi, che si vantava della sua fortuna alla roulette e la cui ingenua eccitazione era ridicola in una persona che evidentemente non aveva problemi economici.

    Rachel distolse gli occhi dalla folla vociante e fiss il bicchiere pieno di liquido dorato. La ricca cliente avrebbe destato l'interesse della direzione? Tolse dalla borsetta da sera un astuccio e ne prese una sigaretta. Stava per accenderla quando un cameriere la prevenne e le offr del fuoco. Con un breve sorriso lo ringrazi, poi torn a guardarsi intorno.

    Tutto, l, ricordava la potenza del denaro e i danni che provocava. Rachel fissava l'enorme sala da gioco, pur senza avere intenzione di avvicinarsi a uno dei tavoli: stava infatti per cimentarsi nel gioco pi importante della sua vita.

    Bisogna assolutamente che stasera lui venga qui, disse fra s, fumando nervosamente. Il suo denaro stava finendo e non poteva n voleva tornare in Inghilterra senza averlo visto. Lo aveva promesso a suo padre. Non poteva tirarsi indietro.

    Non era stato facile, per la verit. Non si pu arrivare in un posto come le Bahama e sperare di ritrovare un uomo in poche ore, anche se quest'uomo ricco e conosciuto. Sono pi di settecento le isole dell'arcipelago, disseminate nell'Atlantico, con una superficie di circa tredicimila chilometri quadrati! Andrs avrebbe potuto trovarsi ovunque, anche essere a Londra, dove a volte si recava. Del resto, non era forse l che lei l'aveva conosciuto?

    Era stata assurda l'idea che Andrs avesse conservato la loro casa sull'isola di Conchera. Era bastata una semplice telefonata per assicurarsi che non era cos, il che le aveva evitato di sprecare tempo e denaro per noleggiare una barca che la portasse fin l. Andrs aveva venduto anche il ristorante di Bay Street e l'albergo a ovest di Nassau, costruito sulla meravigliosa spiaggia dove un tempo erano soliti fare il bagno.

    Dappertutto, comunque, lei aveva avuto l'impressione di cozzare contro un muro di silenzio.

    Anche se sapevano dov'era finito Andrs, tutti tenevano per s quel segreto. Essendosi presentata con il suo cognome da ragazza, non aveva suscitato n interesse n curiosit, e le persone cui si era rivolta l'avevano presa per un'eccentrica. E non avevano tutti i torti, perch lei aveva detto di conoscere Andrs Snchez ma non il suo indirizzo. Non aveva usato il nome dei Snchez perch non voleva che Andrs

  • sapesse in anticipo della sua presenza a Nassau. Forse era ridicolo e presuntuoso da parte sua, ma ci teneva a coglierlo di sorpresa.

    E poi, dopo aver passato ore all'azienda di soggiorno a consultare l'elenco degli alberghi e dei locali notturni, aveva deciso di andare al casin di Punta St. Auguste, l'unico nome che le dicesse qualcosa. Ricordava che qualche anno prima Andrs le aveva parlato di quella zona per dire che era ideale per costruirci un locale notturno. Forse, nel frattempo, aveva realizzato quel progetto. Le sue ricerche le avevano dato ragione: Andrs era effettivamente il proprietario del casin.

    Spense la sigaretta in un portacenere a forma di conchiglia e vuot il bicchiere. Ormai si era convinta che gli schiamazzi provenienti da alcuni tavoli non avrebbero attirato l'attenzione della direzione. Doveva quindi decidersi ad andare lei stessa nell'ufficio del direttore e chiedere se Andrs c'era. Adesso o mai pi.

    Le si sarebbe presentata un'altra occasione? Non poteva continuare a stare l a bere un bicchiere dopo l'altro. Il cameriere cominciava a guardarla incuriosito. Senza dubbio l'aveva presa per una scroccona o una ladra attirata da tutta la ricchezza presente. Gli orecchini e la collana della sua vicina dovevano valere una piccola fortuna. Rachel gett un'occhiata al suo unico gioiello, il solo che avesse conservato: un bracciale d'oro che ravvivava la sua semplice tunichetta nera.

    Un uomo che la osservava a sua insaputa da qualche istante, nascosto dietro i rami di alcune piante rampicanti, si avvicin al tavolo e le chiese a bassa voce: Aspetta qualcuno, signora?.

    Rachel alz gli occhi lasciando trasparire una certa irritazione. Subito, un'espressione di profonda sorpresa si dipinse sul viso dell'uomo che si sedette davanti a lei come spinto da una forza irresistibile.

    Rachel! esclam. Che cosa fai qui?Finalmente un viso familiare, pens lei con sollievo ma anche con un certo

    risentimento. Ormai non poteva evitare che Andrs sapesse della sua presenza e la speranza di coglierlo di sorpresa era sfumata.

    Salve, Ramon! disse con un sorriso forzato. Come stai?Benissimo, grazie rispose lui. E continu con impazienza: Ti ho chiesto che

    cosa fai alle Bahama. Andrs sa che sei qui?.Rachel alz le spalle.Tuo fratello non sa sempre tutto, Ramon. vero ammise Ramon, chinandosi verso di lei. Gi, effettivamente, come

    potrebbe saperlo? tornato solo ieri da un viaggio negli Stati Uniti. Ma da quando sei qui?

    Rachel rispose con un'altra domanda: E tu, perch sei qui? Per caso o perch ci lavori?.

    Sono io il responsabile del casin rispose Ramon di malavoglia. E praticamente sono qui tutte le sere. Non ti nascondo che il cameriere ti ha notato e ti tiene d'occhio da un po'.

    Rachel fece un risolino, ma disse: piuttosto sospettoso, non ti pare?.S ammise Ramon. Ma lo sai. indispensabile esserlo. Non si mai troppo

    prudenti. Si alz di scatto. Vieni, non possiamo parlare qui. Andiamo nel mio ufficio.

    Rachel arross lievemente.

  • Andrs che voglio vedere.Lo sospettavo.Rachel aggrott la fronte.Lo sospettavi? Un Snchez non pu pensare che io mi trovi a New Providence per

    un altro motivo che non sia vedere suo fratello?Posando le mani sul tavolo, Ramon si pieg in avanti.No, non in questo momento.In questo momento? Rachel era sempre pi meravigliata. Che cosa vuoi dire?Non fare la finta tonta con me, Rachel. Su, vieni, non possiamo parlare qui.E se rifiutassi?Allora non vedrai Andrs.Rachel strinse le labbra. Sapeva che Ramon diceva la verit e che quella era la sua

    ultima probabilit di raggiungere il suo scopo. Con un sospiro di rassegnazione, prese borsa e guanti e si alz.

    Benissimo disse. Ti seguo.Ne ero sicuro comment Ramon.Scesero gli scalini che portavano al casin, le cui luci sfavillanti contrastavano con

    l'illuminazione discreta del ristorante. Il rumore era assordante, e Rachel si chiese come facessero i giocatori a seguire il gioco. I camerieri, con vassoi pieni di bicchieri, andavano avanti e indietro sulla folta moquette cosparsa di mozziconi di sigaretta. L'atmosfera fumosa era densa di profumi.

    Giunto in fondo alla sala da gioco, Ramn apr una porta con la scritta Privato e fece un cenno con la testa ai due uomini di guardia all'ingresso. Rachel rabbrivid. Ricordava bene le sbarre di quella gabbia dorata.

    La stanza era arredata con gran lusso. Su un'enorme scrivania era schierato un vero e proprio battaglione di telefoni e in un angolo un piccolo bar era carico di bottiglie. Ramn le porse un bicchiere, ma lei rifiut, accettando invece una sigaretta. Lui si vers da bere, pass dietro la scrivania e la guard attentamente.

    Non vuoi sederti? le chiese, indicandole una comoda poltrona.Dato che le gambe le tremavano un po', Rachel obbed.Ramn si sedette a sua volta e disse: Sei sempre bella, Rachel! Ma non hai

    bisogno di sentirtelo dire, vero?.Lei tenne la testa bassa.Dov' Andrs? chiese con voce incolore.Alzando le spalle, Ramn si sistem meglio nella sua poltrona.Che cos'hai fatto in questi cinque anni?Rachel strinse le labbra.Dov' Andrs? ripet sottovoce.Con un sorso, Ramn vuot a met il suo bicchiere.Non credo che abbia voglia di vederti disse in tono glaciale.Rachel alz la testa.Chiediglielo lo stesso disse seccamente.Ramon fin il suo bicchiere e si diresse di nuovo verso il bar. Rachel lo segu con

    gli occhi, sorpresa di trovarlo cos calmo, distante, diverso dal ragazzo esuberante che ricordava. Ma allora aveva venticinque anni... Adesso, a trenta, sembrava equilibrato e sicuro di s: un vero Snchez, come tutti gli altri.

  • Dimmi, Ramon disse finalmente, mentre lui si versava ancora da bere, perch sei cos sicuro che io sia venuta a Nassau solo per vedere Andrs?

    Ramon torn a sedersi.Hai ricevuto la sua lettera?La sua lettera? ripet lei senza capire.Insomma... la lettera dei suoi avvocati si corresse Ramon.No, non l'ho ricevuta! esclam Rachel scuotendo la testa. No, non ho ricevuto

    niente. Aggrott la fronte. Che cosa diceva?Ramon assunse un'espressione scettica.Non lo sai?Rachel strinse i pugni.Senti, se lo sapessi non te lo chiederei!Non si sa mai. Forse hai in mente qualcosa per ostacolare i progetti di Andrs.Progetti? Quali progetti? Rachel si alz. Ti ripeto che non so di che cosa stai

    parlando. E poi, se avessi avuto una lettera da lui o dai suoi avvocati, avrei almeno saputo dove trovarlo!

    Non ne sono cos sicuro. Non andiamo a gridare ai quattro venti l'indirizzo di Andrs, lo sai!

    Rachel insist: Te Io chiedo per l'ultima volta, Ramn! Di che cosa si tratta?.Mordicchiandosi le labbra, lui la guardava, incerto se crederle o meno. Poi, con

    un'alzata di spalle, disse: Siediti, Rachel.Rachel scosse la testa.No, grazie. Preferisco stare in piedi.Per favore, siediti! disse Ramn con fermezza. D'accordo, voglio credere che tu

    non abbia ricevuto la lettera. Ma allora, perch sei qui?Sono fatti miei!Non vuoi dirmelo?No, una questione personale e ne voglio discutere solo con Andrs.Ramn sospir.Che tu abbia o non abbia ricevuto la lettera, non importa. Non so se Andrs vorr

    vederti. Mi chiedo anche perch sto qui ad ascoltarti. Avrei dovuto cacciarti via subito dal casin, punto e basta!

    Rachel continu, ostinata: Devo vedere Andrs!.Ramn si alz.D'accordo, gli dir che sei qui. Dove alloggi?Rachel si pass la lingua sulle labbra secche.Non potrei vederlo stasera? davvero urgente!Ramn la guardava fissamente.No, non stasera. Niente da fare!Rachel si torceva le mani.Ti supplico! esclam con amarezza. Dimentica il tuo risentimento e avvertilo.

    Lasciagli il tempo di circondarsi di guardie del corpo supplementari, non m'importa... Devo assolutamente vederlo stasera!

    Ramn prese un sigaro sulla scrivania.Non posso prometterti niente. Quale che sia il motivo della tua visita, hai scelto il

    momento sbagliato.

  • Rachel ripens alla lettera di cui le aveva parlato e chiese: La lettera... Che cosa diceva?.

    Ramn accese il sigaro con deliberata lentezza.Non lo indovini?Di colpo un gran freddo l'assal.Vuoi dire... il divorzio? chiese, rendendosi subito conto che la domanda era

    superflua.Come sei perspicace! la schern lui. Adesso capisci che non hai nessuna

    speranza?Rachel si gir con il respiro corto. Divorziare! S, ci aveva pensato cinque anni

    prima. Poi il tempo era passato, senza nessuna notizia da parte di Andrs se non attraverso gli avvocati, e lei si era abituata a considerare duraturo quello strano matrimonio. Il denaro le veniva sempre versato puntualmente, e anche se si era spesso chiesta che cosa le avrebbe riservato l'avvenire, nella sua mente era rimasto tutto vago. E ora, dopo la dichiarazione senza appello di Ramn, si sentiva svuotata, disperata e... sola.

    Si aggrapp allo schienale di una poltrona, la testa in fiamme, colta da un'improvvisa vertigine. Il suo compito sarebbe stato ancor pi penoso e pi umiliante.

    Stai male? le chiese Ramn che aveva fatto il giro della scrivania e la guardava preoccupato. Non lo sapevi davvero?

    Rachel scosse la testa, incapace di parlare. Ramn le stacc dalla poltrona le mani contratte e la costrinse a sedersi. Poi and al bar, riemp un bicchiere e glielo mise d'autorit fra le dita gelate.

    Su, bevi!Rachel port il bicchiere alle labbra. Il cognac la fece tossire. Quando si fu ripresa,

    bevve ancora qualche sorso in silenzio.Ramn la osservava pensoso. Poi chiese: Ti senti meglio adesso?.Lei era un po' meno pallida di prima.S, grazie disse a voce bassa.Con un'esclamazione soffocata, Ramn le s'inginocchi davanti, le prese una mano

    gelata e la scald fra le sue.Ah, Rachel! mormor con voce alterata. Come devo fare con te?Gli occhi verdi di Rachel ebbero un lampo di allegria. Ritrovava il Ramn che

    aveva conosciuto e con cui aveva passato momenti felici, lontano dalle sbarre della sua gabbia dorata.

    Che cosa vorresti fare? ribatt, stuzzicandolo. Buttarmi gi dalla scogliera?Ramn neg. Stava portandosi alle labbra la sua mano, quando di colpo si apr la

    porta. Entrarono un uomo e una donna. Ramn si raddrizz subito, incontr lo sguardo dell'uomo e lasci ricadere la mano di Rachel come se fosse stata un tizzone ardente.

    Gli occhi di Rachel si spalancarono e il suo viso ridivent pallidissimo.Con o senza l'aiuto di Ramn, si trovava finalmente in presenza di Andrs

    Snchez.

  • Un silenzio mortale regn nella stanza per alcuni secondi che a Rachel parvero un'eternit. Non riusciva a staccare gli occhi dall'uomo che era suo marito e che non vedeva da cinque anni.

    Alto, magro, bruno e tremendamente affascinante, Andrs Snchez non era cambiato. Le basette un po' lunghe facevano risaltare il suo incarnato scuro e i folti capelli neri incorniciavano alla perfezione il suo bel viso. Forse era un po' pi magro di come lei lo ricordava e alle tempie aveva qualche filo d'argento. Ma sembrava pi giovane dei suoi quarantanni nello smoking che indossava con superba eleganza. Aveva gli occhi di un azzurro chiarissimo e la bella bocca sensuale sottolineata da piccole rughe.

    Nel trovarselo davanti all'improvviso, Rachel sent un brivido percorrerla dalla testa ai piedi e si chiese come avesse potuto sfidarlo, lui cos arrogante e sicuro di s.

    La donna che lo accompagnava era alta, pi alta di lei, graziosa e molto distinta. Il suo abito da sera di mussola di seta la modellava stupendamente, valorizzando il corpo snello. Rachel prov una violenta ostilit nei suoi confronti. Era aggrappata al braccio di Andrs con atteggiamento possessivo e il modo con cui lo guardava rivelava un'intimit inequivocabile.

    Ramn ruppe il silenzio dicendo, imbarazzato: Non pensavo di vederti qui stasera, Andrs!.

    Andrs Snchez si liber dalle dita carezzevoli della sua compagna e si fece avanti.Me ne sono accorto osserv sprezzante, squadrando Rachel con uno sguardo

    glaciale.Ramn rivolse alla donna rimasta dietro suo fratello un sorriso di scusa e disse:

    Buonasera, Lonie. Mi scuso per questo incidente.Lonie si avvicin aggrottando la fronte.Che cosa dici, Ramn? chiese con voce alterata. Non capisco. Chi questa

    donna, Andrs? Misur Rachel con lo sguardo. Perch siete diventati tutti muti come statue?

    Scusa anche me, Lonie disse Andrs, serio. Ti prego di credere che non sono io all'origine di questa situazione. Ma dal momento che mio fratello ha pensato bene di riprendere i contatti con mia moglie, tanto vale che vi presenti.

    Tua moglie? ripet Lonie, sorpresa. Vuoi scherzare, Andrs?Andrs, sei fuori strada! protest Ramn.Rachel fu raggelata dallo sguardo che Andrs gett a suo fratello.Lonie, ti presento Rachel, mia moglie disse Andrs freddamente.Smarrita, Rachel si chiese se avrebbe dovuto stringerle la mano.Per fortuna Lonie si limit a domandare ad Andrs in tono supplichevole: Perch

    qui? Mi hai detto che i contatti li tenevano i tuoi avvocati!.Esatto rispose Andrs con uno sguardo altrettanto gelido a Rachel. Ma temo

    che non si siano fatti capire.D'un tratto Rachel ne ebbe abbastanza. L'effetto che avevano avuto su di lei gli

    azzurri occhi gelidi di Andrs cominciavano a svanire, lasciando il posto alla collera. Nessuno si era ancora degnato di rivolgerle la parola, e per di pi Andrs si comportava come se la sua presenza fosse qualcosa d'infamante. Con quale diritto la trattava con tanta crudelt? Non avevano ancora divorziato!

  • Con un'esclamazione soffocata corse alla porta, consapevole di perdere l'ultima occasione che aveva di parlargli di suo padre. Ma non pensava che a fuggire lontano dallo sguardo gelido di Andr, lontano dallo sguardo compassionevole di Ramn e da quello sdegnoso di Lonie.

    Ma Andrs la ferm afferrandole il polso e stringendoglielo fino a farle male. Il suo viso era livido.

    Calma, Rachel le mormor con voce dura. Non cercare di prendermi in giro una seconda volta!

    Rachel gli gett un'occhiata furibonda, ma lottava contro le lacrime che le salivano agli occhi.

    Lasciami! esclam con voce strozzata. Lasciami uscire!Andrs scosse lentamente la testa.No, finch non avrai spiegato la ragione della tua presenza e le bugie che hai

    raccontato a Ramn!Non pot evitare lo schiaffo di Rachel, ma non abbandon la presa, anzi la strinse

    pi forte.Non sei cambiata! Adesso sarai soddisfatta!Rachel tremava da capo a piedi.Lasciami! Sono stata una stupida a venire!Non l'ho detto io approv lui rabbiosamente. Poi guard Ramn: Dimmi! Che

    cos' venuta a fare?.Rachel guard in direzione di Ramn con aria implorante. Lui apr la bocca, poi la

    richiuse scuotendo la testa.L'espressione di Andrs divenne cinica.Capisco! Hai di nuovo stregato il povero Ramn. Che cosa gli hai promesso

    perch ti facesse entrare?Rachel lottava per liberarsi.Sei un mascalzone! esclam con violenza.Perch? Perch tiro le conclusioni ovvie?Sono ovvie solo per te!No, non solo per me!La lasci andare di colpo, e Rachel rimase in piedi davanti a lui, massaggiandosi il

    polso contuso.Non l'ora n il posto per discutere! continu Andrs, toccandosi la guancia che

    recava ancora il segno delle dita di Rachel. In che albergo , Ramn?Ramn fece un gesto d'impotenza.Non lo so, Andrs. Te l'assicuro!.Andrs vide l'espressione ostinata di Rachel e alz pensosamente le sopracciglia.E naturalmente tu non vuoi dirlo osserv freddamente.Rachel emise un profondo sospiro.Perch no? Non ho niente da nascondere. Del resto so che ti basterebbe qualche

    telefonata per scoprirlo. Sono all'Imperatrice, in una delle stradine dietro Bay Street.L'espressione di Andrs si rabbui.Capisco. una locanda di dubbia reputazione. Perch non hai scelto un albergo

    migliore? Sei mia moglie e devi...Non sono pi tua moglie! E poi ho usato il mio nome da ragazza!

  • L'espressione di Andrs divent minacciosa.Sei ancora mia moglie, Rachel, e finch...Basta con le minacce, Andrs! esclam lei, con rabbia. E non mi pare il caso di

    dire altro davanti alla tua... amica!Quell'osservazione ebbe il poter di far uscire dai gangheri Andrs, ma si controll e

    si rivolse al fratello.Noi dobbiamo andare, Ramn. I genitori di Lonie ci aspettano. Volevo parlarti

    del progetto di ampliamento, ma possiamo rimandare a domani.Ramon annu.Allora, tutto disse Andrs prendendo il braccio di Lonie. Poi guard Rachel.

    Ancora una cosa, Ramn. Puoi accompagnare... mia moglie al suo albergo, per favore?

    Ramn annu ancora.Bene disse Andrs, avvicinandosi alla porta.Rachel gli gir le spalle, incapace di mantenere pi a lungo la maschera di

    indifferenza e non volendo rendersi ridicola davanti a lui e alla sua fidanzata. Poi, rimasta sola perch Ramn era uscito ad accompagnare gli altri, croll in una poltrona e nascose il viso fra le mani.

    Quando torn, Ramn le s'inginocchi davanti e le tolse le dita dal viso inondato di lacrime.

    Su, su le disse con dolcezza. Che cosa ti succede, Rachel?Niente rispose lei, asciugandosi in fretta le lacrime. Niente... e tutto...Ramn aggrott la fronte.Non potevi aspettarti che Andrs fosse ben disposto nei tuoi confronti dopo

    che... disse con ragionevolezza. Riconosco che si mostrato spietato, ma anche tu...

    Lo so, lo so. Oh, Ramn... Si strinse nelle spalle, disperata. Questo viaggio non servito. Non posso pi chiedergli niente, adesso.

    Che cosa volevi chiedergli?Rachel scosse la testa.Preferisco non dirtelo mormor.Ramn la guard con un sorriso dispiaciuto e si alz.E che cosa hai intenzione di fare?Torno a Londra rispose, alzandosi a sua volta.Ramn le fissava gli occhi verdi ancora umidi.Dimmi... per favore insist. Era una questione di denaro?Rachel arross.Adesso vorrei tornare in albergo disse, senza rispondere alla sua domanda.

    Trover un taxi. Grazie di tutto, Ramn.Lui scosse la testa.Qui non ci sono taxi le ricord in tono canzonatorio. Credi di essere ancora a

    Londra? Vieni, ho la macchina qua fuori. Ti accompagno. Sono gli ordini di Andrs, no?

    Rachel non ebbe il coraggio di rifiutare. Lo segu passivamente fino al parcheggio, dove un colosso che pareva un lottatore li raggiunse. Rachel gett un'occhiata sorpresa a Ramn.

  • Anche tu! mormor, incredula.Non si mai troppo prudenti la notte si giustific lui. E poi, Henry non d

    fastidio e quando c' lui nessuno osa disturbarmi!Ma perch? chiese Rachel, dopo aver guardato ancora la grossa sagoma che li

    seguiva.Ramn si ferm accanto a una macchina sportiva bianca, apr la portiera, la fece

    salire e and a sedersi al volante. Henry si era gi sistemato silenziosamente sul sedile posteriore.

    Ramn rispose: Sai, come responsabile del casin ho molti nemici.Fece descrivere alla macchina un'ampia curva prima di salire la rampa che portava

    alla strada.I miei clienti non vincono sempre! concluse.Ma ridicolo! esclam Rachel osservandolo. Non pensavo che ti saresti

    lasciato rinchiudere anche tu nella prigione dorata dei Snchez!Ramn gett un'occhiata nella sua direzione.Non siamo tutti prigionieri, in un modo o nell'altro? chiese lentamente. Tu ti

    senti pi libera adesso che fai la vita che hai scelto?Rachel non rispose subito. Guardava lo stupendo paesaggio sfilare davanti a lei

    nella luce dei fari: ibischi, cespugli e alberi in fiore che costeggiavano la strada e il cui profumo inebriante riempiva la macchina. Era un vero incanto, e doveva riconoscere che la prospettiva di ritrovare la nebbia londinese non era molto allettante.

    Poi disse: Nessuno del tutto libero, lo ammetto. Ma la libert ha molti aspetti e le sbarre non hanno bisogno di essere reali per esistere. Alcuni mettono sbarre anche dove non sono necessarie.

    Ramn sospir.Immagino che tu ti riferisca ad Andrs.Esatto.Eppure lui non desiderava altro che la tua felicit.Tu credi? Il tono di Rachel si fece appassionato. Mi ha presa, plasmata,

    dominata... come una marionetta che si manovra con i fili!Ti ha reso tanto infelice?S! disse con voce dura.Ma tu lo amavi! Ramn aggrott la fronte. O almeno dicevi cos.S, lo amavo! Rachel si morse le labbra a sangue. Certo che lo amavo. E poi ho

    scoperto che l'uomo che amavo non aveva niente in comune con l'uomo che avevo sposato!

    Che cosa vuoi dire? le chiese Ramn, irritato.Dopo il nostro matrimonio, cio dopo che ci siamo stabiliti a Conchera, ho dovuto

    piegarmi a tutti i suoi desideri. Emise un profondo sospiro. Non avevo nemmeno il diritto di uscire da sola!

    Eri la moglie di Andrs Snchez e, come tale, vulnerabile! disse Ramn.Rachel ebbe per un attimo l'impressione di sentir parlare Andrs.Vulnerabile? E perch? ribatt con astio. Nessuno mi ha mai dato fastidio!

    Nessuno mi conosceva! Perch non avrei potuto comportarmi come qualunque altro turista a Nassau?

  • Non ci capiremo mai osserv Ramn. I nostri punti di vista sono diametralmente opposti!

    Un tempo, per, mi capivi!Ero giovane. Sono maturato da allora, Rachel!E io no? chiese lei con voce strozzata. probabile disse Ramn, sottovoce.Rachel si gir e guard fuori dal finestrino. Un silenzio imbarazzato regn fra loro

    finch arrivarono all'albergo.Allora Ramn disse: Rachel, lo sai che darei qualunque cosa per vederti sorridere

    ancora. Non ti ho mai nascosto quanto ti ammiravo... e in quello non sono cambiato.Aveva fermato la macchina e posato il braccio sullo schienale del sedile. Sembrava

    ignorare la presenza della guardia del corpo. Non era cos per lei.A disagio gli rispose: Le tue parole mi commuovono, Ramn. Mi hanno

    risollevato un po' il morale, sai?.Ramn le pos una mano leggera sui capelli e mormor: Sei bellissima, Rachel.

    Te l'ho gi detto. Se Andrs divorzia, ti risposerai?.Rachel abbass la testa. un po' difficile da dire... adesso. Non lo so rispose.Ramn si raddrizz e torn a posare le mani sul volante.Naturalmente disse. Perdona la mia indiscrezione. Buonanotte, Rachel.Buonanotte, Ramn.Scese dalla lunga auto lussuosa che aveva attirato una folla di curiosi ed entr

    rapidamente in albergo. Era stanchissima, annientata dal suo fallimento.Quando fu nella sua microscopica camera, mal aerata da un ventilatore fissato al

    soffitto, si rifugi nel letto solitario e prese un sonnifero per scacciare i ricordi che le tormentavano la mente esausta. Ma non riusc a fermare il flusso tumultuoso dei suoi pensieri.

    Sdraiata nell'oscurit, con gli occhi spalancati, fiss a lungo il cielo stellato attraverso la finestra, chiedendosi in quale preciso istante della sua vita tutto fosse cominciato ad andare male.

    Pensava a suo padre che era rimasto solo, a Londra, in attesa di sue notizie, con la speranza che la sua missione fosse riuscita. Come se la cavava senza di lei? Mangiava? E soprattutto, aveva scoperto la bottiglia che lei aveva con tanta cura nascosto nell'armadietto del bagno?

    Continuava a rigirarsi nel letto, cercando di lottare contro le lacrime che le salivano continuamente agli occhi. Perch piangeva sul suo destino? Era una cosa inutile.

    Il cielo era trapunto di stelle e da qualche parte a New Providence o su un'isola vicina, Andrs stava dormendo. Pensava a lei, come lei pensava a lui? Ne dubitava. Lei era sola, ma c'erano poche probabilit che lo fosse anche lui. Quella Lonie non doveva rifiutargli i suoi favori, e Andrs, lei lo sapeva, aveva un temperamento passionale.

    I suoi ricordi si fecero dolorosamente precisi. Perch, dopo tutto quello che era successo, dopo che Andrs si era comportato in maniera tanto odiosa, lei ricordava ancora le sue carezze, la sua bocca ardente e avida, i loro due corpi uniti, fusi insieme nell'estasi del piacere?...

  • 2Malgrado l'agitazione, Rachel alla fine era riuscita ad addormentarsi. Fu svegliata

    bruscamente da qualcuno che bussava alla porta. Ancora stordita dal sonnifero, fece fatica a ricordarsi dove si trovava. Si riscosse e la memoria le torn. La sveglia da viaggio sul comodino segnava le nove. Chi poteva svegliarla a quell'ora?

    Un momento!Scese dal letto e infil la vestaglia di seta grigia, poi, lisciandosi i capelli arruffati,

    apr la porta. Si trov davanti un giovane che stent a riconoscere: era Victor, il fratello minore di Andrs.

    Indietreggi istintivamente.Che cosa vuoi?Victor sorrise, del tutto a suo agio. Cinque anni prima lei aveva lasciato un

    adolescente che adesso era un giovanotto, bello come i fratelli.Bella maniera di ricevermi! scherz Victor. Non sei contenta di rivedermi?Rachel sospir. Non era nelle condizioni di spirito migliori per essere gentile.Non particolarmente rispose. Ma che cosa sei venuto a fare, Victor?Lui entr senza essere invitato e guard la stanza con occhio critico.Che tugurio! disse sdegnosamente.Rachel strinse i pugni e sbott, furibonda: Ho forse chiesto il tuo parere? Dimmi

    perch sei venuto o vattene immediatamente!.Victor prese la valigia di Rachel, la pos sul letto e l'apr, calmo.Prepara i bagagli disse gentilmente. Ce ne andiamo.Rachel lo fiss incollerita.Tu... tu... chi ti credi di essere per venire qui a darmi ordini? grid. I bagagli li

    far quando decider io, e me ne andr quando ne avr voglia!Victor scosse la testa.Ne dubito, Rachel!Come, ne dubiti? Sono maggiorenne, fino a prova contraria, e faccio quello che

    mi pare.No. Comunque non qui la corresse lui. Andrs vuole vederti e desidera che tu

    lasci immediatamente quest'albergo.Rachel tremava per l'esasperazione.Ho parlato con tuo fratello ieri sera e sono sicura che non ha pi nessuna voglia di

    rivedermi. Inoltre non credo che sia lui a mandarti. Forse Ramon?...No, credimi, Andrs che mi manda.Rachel rabbrivid.Ma perch? Perch quest'improvviso ripensamento? Ieri sera mi ha fatto capire

    chiaramente che era tutto finito fra noi due!Non posso sapere che cos'ha in mente, ti pare? osserv Victor. Ma se ha deciso

    di rivederti, non ti resta altro che ubbidire!Va' al diavolo! rispose Rachel in tono tagliente. Non ho nessuna intenzione di

    mettermi a strisciare davanti a lui.Si pent subito di quella frase. Aveva dimenticato di nuovo che si trovava l per

    aiutare suo padre e che quindi doveva rinunciare alla sua intransigenza, alla sua ostinazione, al suo orgoglio. E, se era necessario che si umiliasse davanti ad Andrs, doveva farlo.

  • Sforzandosi di sembrare calma, disse: D'accordo, vengo. Ma lasciami il tempo di prepararmi e di fare la valigia.

    Benissimo disse Victor. Torno fra mezz'ora. Fatti trovare pronta.Rimasta sola, Rachel rest un istante persa nei suoi pensieri. Perch Andrs la

    mandava a chiamare? Credeva forse che lei volesse impedirgli di divorziare? Ma perch allora le faceva lasciare l'albergo? Che cosa voleva, in realt? Poi il ricordo di Lonie calm il tumulto nella sua mente. Qualunque fosse il desiderio di Andrs, non sarebbe stato facile per lei rivederlo. Lo sentiva.

    Dopo essersi rinfrescata con una doccia, indoss un abito di un luminoso color mandarino la cui profonda scollatura le metteva in risalto il collo e il busto. Un nastro dello stesso colore le teneva indietro i capelli. Un rossetto trasparente e un po' di mascara sulle folte ciglia completarono la sua toeletta.

    Aveva appena chiuso la valigia quando Victor buss ed entr accompagnato da un uomo in livrea che prese i bagagli e li segu.

    Scesa nell'atrio dell'albergo, Rachel gett un'occhiata verso la sala del ristorante: non aveva fame, ma avrebbe bevuto volentieri una tazza di caff.

    Victor indovin i suoi pensieri e disse: Il conto gi pagato. Farai colazione pi tardi.

    Rachel apr la bocca per protestare, ma la richiuse subito. Finch si trovava a Nassau, era meglio sottomettersi alle regole dei Snchez.

    Fuori, nella viuzza stretta, li attendeva una favolosa decappottabile color corallo. Victor la fece sedere dietro, poi prese posto accanto all'autista. Dopo aver sistemato la valigia nel bagagliaio, l'uomo in livrea sal a fianco di Rachel, con un timido sorriso.

    Nella luce del mattino, Nassau era splendida. Perfino i vicoli con i loro muri dai toni pastello e i tetti spioventi avevano uno strano fascino! Attraversarono Rawson Square e il suo pittoresco mercato, poi costeggiarono la banchina dove cento battelli venivano scaricati in mezzo a un'attivit frenetica. C'erano enormi casse piene di testuggini marine vive, pesce, grandi quantit di frutta e verdura fresca e si respirava l'odore inebriante del rum, la bevanda preferita dagli isolani. Quel vivido spettacolo fece dimenticare per qualche istante a Rachel le sue preoccupazioni.

    Cominciava a chiedersi dove Victor la stesse portando, quando l'imponente vettura si ferm lungo un molo al quale era ormeggiata una motovedetta.

    Victor salt a terra e apr la portiera. Prendendo Rachel per il gomito, le disse: Magnifica, vero?.

    Rachel osservava l'imbarcazione.S, magnifica ripet, ma senza convinzione. Poi guard il cognato. Dove mi

    porti? Credevo che Andrs volesse vedermi.Victor sorrise.Ma s, non preoccuparti.Quelle parole non le bastarono, e insist, ostinata: Non ho il diritto di sapere dove

    mi porti? Come faccio a essere sicura che sia stato veramente Andrs a mandarti?.Non posso provartelo, ovvio! Posso solo affermarlo! rispose Victor. Su, sali a

    bordo, Rachel! Andiamo a Palmerina!Palmerina? chiese lei aggrottando la fronte. Che cos'? l'isola di Andrs rispose ancora Victor, ma era spazientito. Allora, ti decidi a

    salire?

  • Rachel sospir, ma non sollev altre obiezioni. A che cosa sarebbero servite? Adesso, per lo meno, sapeva dove andava. Poteva chiedere di pi?

    La motovedetta era sontuosa, alla maniera dei Snchez. Una panca ricoperta di morbidi cuscini correva tutt'intorno al pozzetto di comando, le cui pareti erano rivestite di legno pregiato. C'era anche un piccolo bar con frigorifero incorporato, un apparecchio ad alta fedelt e un televisore portatile. In fondo si apriva la porta di una cucina microscopica seguita da uno stanzino da bagno verso prua.

    Si allontanarono dal molo. Rachel prefer restare sul ponte a contemplare l'azzurro del mare e del cielo, sotto il sole abbagliante, e a godere della leggera brezza.

    Nonostante le sue apprensioni, non poteva fare a meno di sentirsi leggermente euforica. Guardando l'acqua di un azzurro di zaffiro, ricord i meravigliosi bagni che aveva fatto con Andrs in quello stesso mare.

    Era stato lui a insegnarle lo sci nautico e l'immersione subacquea. E com'erano stati felici insieme a Conchera! Ma quando lui l'aveva lasciata sola sull'isola ed era stato molto spessocon tutte quelle guardie del corpo, quei gorilla, si era sentita prigioniera, e aveva provato e alimentato un solo desiderio: fuggire.

    Non era stata quella l'idea che lei aveva avuto del matrimonio. Avrebbe voluto condividere in tutto e per tutto la vita di suo marito, non essere trattata come un oggetto di lusso da proteggere dal resto del mondo. Ma Andrs era stato inflessibile... e lei testarda...

    Victor venne a sedersi accanto a lei e la guard con attenzione.A che cosa pensi? le chiese piano. Sei molto seria, Rachel.Lei sospir.Sai perch vuole vedermi?No. Ho ricevuto semplicemente un ordine, come tutti.Vedo che Andrs detta sempre legge!In famiglia s. Ma normale. Non il capofamiglia, forse?Lo so disse lei chinando la testa.Poi gli chiese una sigaretta e per qualche istante fumarono tutti e due in silenzio.D'improvviso gli domand: E tua madre, come sta?.Benissimo, grazie.Abita anche lei a Palmerina?No rispose Victor. Vive con me e Isabel a Veros. un'altra isola non lontana da

    Palmerina.Rachel pass mentalmente in rassegna il resto della famiglia Snchez e chiese

    ancora: E Marcos e Leonor?.Marcos si sposato e abita a Rio de Janeiro. Leonor morta rispose Victor,

    calmo.Morta? grid Rachel, piena di orrore. Ma come?Victor studiava con finta attenzione la punta della sua sigaretta. stata vittima di un rapimento durante un viaggio negli Stati Uniti.Rapimento? Non possibile! Ma...Rachel si ferm, esitando.Victor contrasse le mascelle.Vuoi sapere se hanno chiesto il riscatto e se l'abbiamo pagato, vero?

  • Rachel annu e lui continu: La risposta s a tutte e due le domande. Ma la polizia intervenuta troppo presto e lei stata uccisa dai suoi rapitori.

    Rachel scosse la testa, incredula.Ma era cos giovane! orribile... incredibile... Sono stati arrestati?Ah s! Andrs ha fatto quello che doveva essere fatto.Aveva parlato in un tono che non ammetteva repliche: era convinto che si poteva

    contare su Andrs per qualunque cosa.La notizia della morte di Leonor l'aveva talmente scossa che Rachel si sent invasa

    da un'improvvisa ansia. Ricordava la continua preoccupazione di Andrs per la loro sicurezza, che a lei era sempre sembrata eccessiva e cerc, ma inutilmente, di scacciare l'idea della morte. La giornata aveva perso il suo splendore.

    Pi tardi Victor scomparve sottocoperta e torn con un vassoio su cui era pronto uno spuntino cui Rachel fece onore.

    Mentre lei imburrava una tartina, Victor le si sedette accanto e le chiese: Racconta. Che cos'hai fatto in questi cinque anni?.

    Rachel arross.Niente di speciale. La solita vita di tutti i giorni. Ho aiutato mio padre in negozio,

    ho curato la casa...Non hai mai rimpianto di essere partita? Di aver lasciato... tutto? insiste lui.Rachel ebbe un gesto eloquente.All'inizio, forse... Ma parliamo di te, Victor. Hai finito gli studi?S. Sono stato due anni all'universit negli Stati Uniti, ma ormai sono tornato a

    casa... definitivamente.E che cosa fai?Victor si strinse nelle spalle.Quello che mi dice Andrs. Decider lui, a tempo debito, se affidarmi pi

    responsabilit. Come ha fatto con Ramn. Almeno, penso.Rachel annu. L'organizzazione ferrea della famiglia Snchez l'aveva sempre

    meravigliata. Non litigavano mai ed erano pronti a far prevalere l'interesse comune sui desideri personali. Andrs era il capofamiglia ed era lui che prendeva tutte le decisioni. Pur riconoscendo a livello teorico che la cosa funzionava, lei non era mai riuscita a piegarsi a quella disciplina imposta.

    Continu a chiacchierare con Victor, evitando con cura argomenti troppo scottanti.Erano partiti da quasi un'ora quando lui si alz e le indic qualcosa all'orizzonte.Guarda! Ecco Palmerina.Dalle acque azzurre sorgeva una stupenda isola corallina dalla vegetazione

    lussureggiante. Nessuna traccia di civilt era in vista: sembrava un'isola deserta.Allora? disse Victor lanciandole un'occhiata mentre la motovedetta superava un

    passaggio aperto in una pericolosa scogliera. Che cosa te ne pare? Sorrideva. Non ti aspettavi niente di simile, vero?

    In effetti, no. Ma dov' la casa di Andrs?All'interno. Vedrai, c' anche una laguna.Solo il flusso della marea spingeva adesso l'imbarcazione, che and a fermarsi

    dolcemente contro un piccolo pontile.Victor salt a terra e aiut Rachel a scendere. Il pontile proseguiva in una stretta

    strada sterrata, che scompariva fra gli alberi. Una fuoristrada di piccole dimensioni li

  • attendeva. L'autista, un ragazzo di colore, si mise sul sedile posteriore lasciando il posto di guida a Victor che fece sedere Rachel al proprio fianco.

    La strada attraversava in salita una pineta dal penetrante profumo di resina, poi scendeva sull'altro versante e d'improvviso sbucava in una valletta che finiva nella laguna. Si distinsero i tetti di un villaggio e, poco pi lontano, proprio sulla laguna, una grande casa dal tetto di tegole rosse: la casa di Andrs.

    Ricordando solo allora perch si trovava l Rachel rabbrivid, ma sentendo che doveva dire qual cosa, esclam: splendido! Meglio ancora di Conciler.

    E molto meno accessibile osserv Victor seccamente. Si pu superare la scogliera solo in un punto. Quello da dove siamo entrati. E c' un guardiano che vive con i cani in una casa nascosta fra gli alberi vicino al pontile. Nessuno pu arrivare a Palmerina senza che Andrs lo sappia.

    E con l'aereo? chiese Rachel, interessata suo malgrado.Impossibile, tranne che con un elicottero. Andrs ne ha uno, naturalmente. Ma lo

    spazio d'atterraggio limitatissimo e, quando occupato dal suo apparecchio, nessuno pu prenderlo alla sprovvista.

    una vera e propria fortezza mormor Rachel quasi fra s, con una sorta di rancore.

    Ma Victor l'aveva sentita.S, in un certo senso... Rachel, per favore, non essere aggressiva! Andrs molto

    pi duro di un tempo... e per colpa tua!Per colpa mia?S, per colpa tua! Victor innest una marcia inferiore prima di affrontare la curva

    che portava al villaggio. Andrs ti amava, Rachel, e tu hai distrutto il suo amore!Rachel avvamp.No. Lui voleva solo una cosa: dominarmi, schiacciarmi!Victor la guard calmo e disse: Andiamo! Non vorrai farmi credere una cosa

    simile!.Rachel sospir.In ogni caso acqua passata, e tu eri troppo giovane per poter giudicare! Adesso

    lui ha... Lonie! Chi , esattamente?Lonie? Victor si fece pensoso. Suo padre possiede una grossa concessione

    petrolifera nell'isola di Trinidad. Si chiama Lonie Gardner. Credo che i suoi siano canadesi di origine francese. Si sono stabiliti a New Providence e hanno una magnifica casa vicino a Nassau.

    Capisco disse Rachel che aveva ascoltato con interesse. Ma mi chiedo perch Andrs abbia aspettato fino ad adesso a chiedere il divorzio. Ha sempre avuto l'abitudine di pianificare tutto!

    Victor replic seccamente: Non da molto che pensa di risposarsi. Capisco la sua esitazione, dopo quello che.... S'interruppe. E poi non aveva bisogno del divorzio per... S'interruppe ancora. Insomma, mi capisci, no?

    Rachel annu.E... ce ne sono state molte... di donne, voglio dire?In tono canzonatorio Victor rispose: Per una che pretende di disprezzare mio

    fratello, mi sembri molto interessata a quello che fa!.Rachel s'irrigid e tacque.

  • L'auto stava costeggiando la laguna, dov'era all'ancora uno yacht che doveva appartenere ad Andrs, esperto marinaio. Lei ricord le crociere meravigliose che avevano fatto insieme e le si strinse la gola. Improvvisamente cap che era stata una pazzia venire alle Bahama, e soprattutto a Palmerina.

    Ma era troppo tardi per tornare indietro. Si stavano avvicinando alla casa. Aveva le persiane verdi e l'intonaco color avorio ed era circondata da giardini pieni di fiori e cespugli dai mille colori tra palme immense. Alcuni gradini portavano a un portico che sembrava crollare sotto il peso delle buganvillee.

    All'arrivo dell'auto, una donna dalla pelle scura, vestita di rosso e con un grembiule immacolato, apparve in cima ai gradini dell'ingresso e li guard con sorpresa. Poi venne loro incontro.

    Miss Rachel, miss Rachel! ripeteva stringendola fra le braccia fin quasi a soffocarla. tornata!

    Liberandosi dall'abbraccio Rachel disse: Sono contenta di rivederti, Pandora. Non sei per niente cambiata!.

    Nemmeno il signor Andrs cambiato disse Pandora, con gli occhi umidi. Come sar contento di rivederla, miss Rachel!

    Quella calorosa accoglienza l'aveva messa sottosopra, ma si sforz di dire in tono disinvolto: Non mi fermer, Pandora. Sono solo in visita.

    Pandora cambi espressione.Non si ferma? Ma allora, perch tornata?Rachel sospir. troppo lungo da spiegare, Pandora. Forse un'altra volta...Victor le aveva raggiunte e guardava pensoso sua cognata. Poi chiese a Pandora

    dov'era Andrs.Pandora fece un gesto con la mano.Fuori, dietro casa. Vicino alle barche, credo. Devo avvertirlo che siete qui?Victor scosse la testa.No, grazie. Vieni, Rachel. Passiamo dalla casa, faremo prima.Attraversarono il portico, poi un atrio dal pavimento di marmo su cui davano

    numerose stanze arredate con lampadari di cristallo, mobili di legno pregiato o coperti di morbida pelle, folti tappeti. Un delizioso profumo aleggiava nell'aria.

    Un'ampia terrazza pavimentata a mosaico dava sul giardino. Rachel si ferm un istante ad ammirare i prati fioriti che scendevano dolcemente verso la laguna circondata dalle colline.

    Trovarono Andrs in un capanno di legno vicino a un pontile. Con addosso un paio di pantaloni corti e una camiciola nera aperta fino in vita, stava riparando un motore fuoribordo. Alz gli occhi al loro avvicinarsi e si pul con uno straccio le mani sporche di grasso.

    Vedendolo, Rachel si sent terribilmente nervosa e si ferm indecisa sul sentiero. Andrs li raggiunse subito.

    Eccoti! esclam, tanto per dire qualcosa.Rachel si morse le labbra.Non avevo scelta!Andrs fece un mezzo sorriso.Te lo concedo! Victor, per favore, vuoi tornare a Nassau e andare da Kingston?

  • D'accordo disse Victor.Come saluto le fece un sorriso vagamente canzonatorio, poi spar fra gli alberi.Muta e preoccupata, Rachel risal verso la casa al fianco di Andrs. Entrarono in un

    salotto deliziosamente fresco, con ampie vetrate che davano sulla laguna. Mentre aspettava che lui si lavasse le mani, lei sedette in una morbida poltrona di pelle color avana e si accese una sigaretta.

    Quando fu di ritorno, prima di sedersi di fronte a lei e accendersi un sigaro, Andrs suon per il domestico, al quale chiese di portare il caff. Rachel lo osservava furtivamente.

    Il giorno prima era stata troppo turbata per vederlo veramente, ma ora ammir con piacere il suo fisico da atleta di un bel bruno dorato dovuto sia al clima delle Bahama sia al sangue spagnolo che gli scorreva nelle vene. Non si era cambiato d'abito, e lei si chiese se non l'avesse fatto apposta per disorientarla.

    Sempre pi nervosa, si alz e si avvicin a una delicata statuetta di ebano raffigurante una testa di indio.

    stupenda disse goffamente. Dove l'hai trovata?Anche Andrs si alz, le si avvicin e le tolse la statuetta di mano, rimettendola a

    posto. Poi la studi con uno sguardo enigmatico.Non sarai venuta qui per parlarmi di arte, vero?Rachel sussult.Per la verit, non so perch sono qui!Andrs si mise il sigaro fra i denti.Davvero?Lei respirava con difficolt.Insomma, Andrs! Dopo ieri sera mi sorprende persino che tu voglia ancora

    rivolgermi la parola!Si sentiva la collera nella sua voce e anche una specie di sfida. Andrs alz le

    spalle e si allontan da lei, il che le permise di calmarsi.Ieri sera mi hai preso alla sprovvista, e io stupidamente ho lasciato che la mia

    collera prendesse il sopravvento disse Andrs dopo un attimo.E adesso?Adesso? Si gir e la guard. Adesso ho avuto il tempo di riflettere e di

    rimettere le cose al posto giusto. Riconosco che il mio comportamento non stato dei migliori.

    Capisco... Vuoi dire che il calcolatore elettronico ha prevalso sull'uomo. Cosa normale, per te!

    L'amara considerazione non turb affatto Andrs che continu, beffardo: Perch sei cos nervosa, Rachel? Che cos'ho fatto per provocare la tua collera... oltre a essere ancora vivo, naturalmente?.

    Un acceso rossore si diffuse sulle guance di Rachel.Non hai il diritto di parlarmi cos!Gli occhi di Andrs si rabbuiarono.Perch? Non hai forse cercato di farmi del male cinque anni fa?Come potrebbe una marionetta fare del male al burattinaio?La replica fece montare Andrs su tutte le furie.In quel preciso istante entr il domestico con il caff e pos il vassoio sul tavolino.

  • Quando fu uscito, Rachel prese la caffettiera d'argento con mano tremante.Zucchero? chiese come un automa.Andrs scosse la testa.No, nero rispose in tono brusco.Rachel gli porse la tazza evitando di guardarlo, si serv a sua volta e torn a

    sedersi.Segu un pesante silenzio. Andrs era rimasto in piedi accanto alla vetrata e

    guardava fuori con un'espressione impenetrabile. Lei gli osservava il bel profilo energico, che spiccava sul tessuto dorato delle tende.

    D'improvviso Andrs si volt: aveva ritrovato la calma. Rimise la tazza vuota sul vassoio, si accese lentamente un sigaro e aspir una boccata di fumo. Poi le si avvicin e la guard intensamente.

    Rachel rabbrivid e pos a sua volta la tazza, ma goffamente, tanto che la rovesci. Poi rovist con gesti febbrili nella borsetta cercando le sigarette. Andrs la prevenne, gliene offr una e gliela accese.

    Dunque, perch sei tanto nervosa?Sei tu che fai di tutto perch lo sia gli rispose con asprezza.Io ti rendo nervosa?Smettila di prenderti gioco di me, Andrs! E dimmi una volta per tutte perch mi

    hai fatto venire qui.Le si sedette di fronte con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.Sei venuta a Nassau per vedermi, vero? E, prima che lei potesse negarlo,

    continu: inutile che tu sostenga il contrario. Me lo ha detto Ramn. E mi ha anche detto di essere convinto che prima di partire non hai ricevuto quella famosa lettera e che la tua presenza qui non ha niente a che vedere con... con il nostro problema. cos?.

    Rachel teneva la testa bassa.Non volevo che te lo dicesse!Perch? Che cosa pensavi di fare? Di ripartire senza dirmi perch eri venuta?Dal momento che lo vuoi sapere, s!Andrs scosse la testa.Sempre la stessa arroganza, vedo mormor. Sempre lo stesso orgoglio! Allora,

    eri venuta a chiedermi qualcosa?Sono venuta perch non potevo fare a meno di vederti! sbott, indignata. Certo

    che volevo qualcosa! Ero pronta anche a umiliarmi davanti a te! Ma non sono insensibile, sai?

    Perch, io s? ribatt Andrs con voce tesa. Rachel, sei la donna pi esasperante che abbia mai conosciuto. Hai finalmente la possibilit di parlarmi e di dirmi il motivo della tua visita... e che cosa fai? Non pensi che al tuo orgoglio ferito!

    Rachel si alz, indecisa.A che cosa serve continuare questa discussione?Andrs la guardava, con gli occhi semichiusi.Conti di tornare a Londra?Improvvisamente stanca di tutto, Rachel si gir aggrappandosi allo schienale della

    poltrona. S, era pazza, pazza da legare: era la sua ultima occasione e stava lasciandosela sfuggire, mentre aveva promesso a suo padre di fare qualcosa per

  • aiutarlo. S, Andrs aveva ragione: non pensava ad altri che a s stessa e si comportava in modo infantile.

    Fece un immenso sforzo e disse: S, hai ragione. Mi sono lasciata prendere la mano, scusa.

    Andrs la guard con attenzione e le disse, senza ombra di rimprovero nella voce: Su, Rachel, siediti e dimmi perch sei venuta.

    Ubbid, imbarazzata dallo sguardo intenso che le confondeva le idee. Non poteva fare a meno di chiedersi se Andrs la trovasse ancora desiderabile. Aveva sempre la figura snella, i bei capelli lucidi, la pelle vellutata...

    Ma lo sguardo indifferente e glaciale non lasciava trapelare niente.Si tratta di pap disse allora, con fatica.Andrs non manifest alcuna sorpresa.Dovevo immaginarmelo! osserv seccamente.Lei batt le palpebre e sospir: S, come sempre!. Aveva parlato con un filo di

    voce. Non so come fare a dirtelo continu, disperata. Si tratta del negozio.Andrs si chin in avanti.Continua. Tuo padre ha fatto altri debiti? Gli affari stanno andando male? Si

    corrono sempre rischi con l'antiquariato, ma questo tuo padre lo sapeva anche quando abbiamo rilevato il negozio.

    S, lo so. Strinse le labbra, poi esclam: Se fosse stata solo una questione di soldi avremmo potuto vendere il negozio!.

    Senza avvertirmi? chiese Andrs freddamente.Rachel sospir.L'hai regalato a pap, non dimenticarlo!S, lo so borbott Andrs. Ma che cosa avreste fatto, voi due, senza quella fonte

    di reddito?Rachel alz le spalle in maniera eloquente e continu: Quando ci siamo

    conosciuti, se ricordi, mia madre era appena morta e lui si era messo a bere per consolarsi!. Sospir ancora. Tu gli hai restituito la sua dignit dandogli il negozio. Non devi penartene!

    Allora che cos' successo? Si rimesso a bere?Gli affari non sono andati troppo bene nell'ultimo anno. E un giorno stato

    avvicinato da qualcuno che gli ha proposto un accordo. Vendere certa merce contro una percentuale molto alta.

    Perdio! imprec Andrs, alzandosi. cos, allora! E tu lo sapevi? chiese poi con disgusto.

    Rachel scosse la testa.No. Credi che glielo avrei lasciato fare? Non ne ho saputo niente fino a tre

    settimane fa, quando pap mi ha raccontato quello che aveva fatto perch la polizia venuta con un mandato un giorno che io ero uscita. Non hanno trovato niente contro di lui, ma lo hanno spaventato con le loro domande. Ha rifiutato di continuare a lavorare per quei delinquenti, ma loro adesso minacciano di coinvolgerlo.

    Andrs apr il mobile bar e si vers una buona dose di whisky che mand gi d'un fiato. Poi accese un altro sigaro e torn verso di lei, guardandola irritato.

    Quindi sei venuta a trovarmi disse brusco.

  • S disse Rachel che si torceva nervosamente le mani. Mi spiace... ma non c' nessun altro... a cui rivolgermi!

    Andrs lanci un'altra imprecazione.Ma perch non sei venuta un anno fa, quando gli affari hanno cominciato ad

    andare male?Non lo so rispose lei. Prima ho pensato che ci saremmo ripresi. Poi quando le

    cose si sono sistemate, non mi sono mai chiesta da dove venisse il denaro.E quello che ti ho mandato io?Rachel si morse le labbra.L'abbiamo speso. Pap aveva bisogno di una macchina per i suoi affari e di

    ricevere i clienti...Tuo padre ha speso anche quel denaro? chiese Andrs brutalmente.Una... una parte balbett Rachel.Capisco. Tutto, vero? E ora immagino che si sia anche rimesso a bere!Rachel si strinse nelle spalle.Un po' dovette ammettere. Cerca di vincersi, ma senza molto successo.Cerca di vincersi ripet Andrs, implacabile. Ma insomma, tu sai benissimo che

    tuo padre un ubriacone e un buono a niente!Non vero! E comunque non colpa sua!Nemmeno mia! disse Andrs con violenza. E passato da un fallimento all'altro,

    e io sono convinto che sempre stato per colpa sua!Rachel tent ancora di difendere il padre.S, lo so, ha perso il posto dopo la morte della mamma, ma il suo principale non

    ha mai capito fino a che punto ne ha sofferto.Andrs assunse un'espressione scettica.Andiamo... Il suo principale non lo ha capito, io non l'ho capito... Nemmeno tu mi

    hai capito, Rachel! Nessuno capisce mai gli altri, ovvio!Rachel si alz.Allora non vuoi aiutarci?Non ho detto questo rispose Andrs, esasperato.Eppure quello che ho capito io!Tu non hai capito un bel niente! Si pass una mano fra i capelli. Senti! Mi hai

    appena detto che tuo padre mi spilla denaro da cinque anni. Credevi che non avrei reagito?

    I soldi che mi hai mandato erano miei!D'accordo, ma non li hai spesi tu. E l'albergo in cui sei scesa a Nassau fa pensare

    che tu non abbia nemmeno qualche risparmio. O sbaglio?No disse lei, con la gola stretta. Non il caso che resti qui, comunque. Devo

    tornare a Londra, ed meglio che parta subito.Escludo che tu parta prima di qualche giorno ribatt Andrs in tono secco.E dove vuoi che vada? chiese lei irrigidendosi. Tuo fratello ha disdetto la mia

    camera all'Imperatrice!Andrs la fiss.Puoi andare da mia madre a Veros. Non lontano.Rachel sobbalz.Non posso!

  • Perch no? Sa che sei qui.Rachel respinse una ciocca di capelli che le era caduta sulla fronte.Lo sai anche tu che impossibile. Dopo quello che successo, non credo che tua

    madre abbia voglia di rivedermi!Comunque da lei che andrai afferm lui, risoluto.Non puoi pi darmi ordini, Andrs!Cosa? Credo invece che sia il caso. A meno che, naturalmente, tu non preferisca

    restare qui! Le si avvicin, con lo sguardo inflessibile, e con la punta delle dita le tocc la pelle vellutata del braccio nudo. Sarebbe originale, non credi, prendere la propria moglie... come amante?

    Il sangue sal al viso di Rachel che fece un passo indietro.Non ne hai gi una... o pi? gli chiese con insolenza per nascondere il suo

    turbamento.Andrs inarc le sopracciglia.Nessuna tanto strega come te, comunque! ribatt.Rachel si volt, al colmo dell'umiliazione, e disse con un mormorio quasi

    impercettibile: Andr da tua madre.Ero sicuro che ti saresti decisa a ubbidire disse lui con freddezza.Per la prima volta Rachel prov una punta di rancore verso suo padre perch

    l'aveva costretta a compiere quel passo tanto penoso, senza prevedere quanto sarebbe stata umiliata da colui che un tempo era stato il centro del suo universo.

    3L'elicottero pilotato da Andrs era appena atterrato a Veros. Rachel scese, con le

    gambe molli e lo stomaco chiuso, chiedendosi come sua suocera l'avrebbe ricevuta dopo tutto quello che era successo.

    Ringrazi la guardia del corpo che l'aveva aiutata a scendere, poi guard con esitazione Andrs che usciva dalla cabina di pilotaggio. Vestito in maniera molto sobria, camicia assortita al colore dell'abito, aveva l'aspetto del serio uomo d'affari.

    La raggiunse e diede degli ordini alle due guardie del corpo che li avevano accompagnati. Poi la guard con aria pensosa.

    Sembri spaventata le disse, lievemente irritato. Che cosa c'? Credevo che la mamma ti fosse simpatica! anche tua compatriota!

    Rachel sospir.S, tua madre mi molto simpatica. Il guaio che... che tu sei suo figlio.Andrs alz le spalle e, prendendola per un braccio, la guid verso la casa che si

    scorgeva fra gli alberi.Non dimenticare che sei sempre sua nuora disse, calmo.Rachel gli diede un'occhiata.Non per molto ancora!Possibile ammise lui, contrariato.Andrs, volevo parlarti di Leonor...Di Leonor? chiese lui, sulla difensiva.S. Victor mi ha detto quello che successo. Sono molto addolorata. Devo

    parlarne a tua madre o meglio di no? Che cosa ne pensi?

  • Sono gi passati tre anni da quando Leonor morta disse Andrs, dopo un istante di riflessione. Credo che la mamma abbia superato il periodo pi difficile. Ma non intavolare tu il discorso. Se ne sentir il bisogno, sar lei la prima ad affrontare l'argomento.

    Rachel annu.Ma com' successo? Mi sembra incredibile!Il viso di Andrs si rabbui.Non hai mai creduto che quel pericolo esistesse, vero, Rachel? le chiese con

    durezza. Hai sempre pensato che le mie preoccupazioni fossero eccessive, o sbaglio?

    I suoi occhi erano pieni di dolore e di collera. Rachel volse altrove lo sguardo.La loro attenzione fu attirata da una bimba di tre o quattro anni, paffutella, con le

    guance rosa e i riccioli bruni, che correva loro incontro sull'erba.Rachel guard Andrs.Chi ?Andrs non rispose subito. Le lasci andare il braccio, corse verso la bambina e la

    sollev in alto con sua grande gioia. Lei gli si rannicchi fra le braccia soffocandolo di baci. Finalmente Andrs si rivolse a Rachel.

    Maria disse con voce incolore. La figlia di Marcos.Ah disse Rachel. qui anche lui?No, in vacanza in Europa con Olivia, sua moglie. Hanno affidato Maria alla

    nonna per qualche settimana, vero, pulcino? Sorrise alla bambina con una tenerezza che contrastava violentemente con la freddezza che manifestava nei suoi confronti. Sei stata brava?

    Rachel si avvicin e sorrise alla piccola con dolcezza.Ciao, Maria. Sono contenta di conoscerti.Maria la osserv un istante senza dire nulla, poi chiese a suo zio: Chi ?.Andrs si rabbui di nuovo e la depose a terra, poi rispose malvolentieri: zia

    Rachel.Zia Rachel? chiese Maria, sorpresa. Dov' zia Lonie?Per nascondere l'imbarazzo, Rachel s'inginocchi accanto alla bimba e le disse:

    Vedrai zia Lonie un altro giorno. Vuoi accompagnarmi dalla nonna, adesso? Sono venuta a trovarla.

    Maria li guard alternativamente.Bene disse alla fine, infilando la manina in quella di Rachel. Resti con noi?Per qualche giorno rispose Rachel. E tu, sei contenta di stare qui?S disse Maria. Ma c' solo Tottie e lei non corre forte! Tu non hai un bambino

    per giocare con me?Rachel si morse le labbra.No, Maria, non ho bambini.Si sentiva in croce: Andrs era stato crudele a farla andare l, sapendo che la vista

    di Maria avrebbe riaperto un'antica ferita.Andrs le aveva precedute e apr loro il cancello del giardino che circondava la

    casa, pi piccola e pi accessibile di quella di Palmerina: attorniata dalle palme, sorgeva a strapiombo su una spiaggia corallina.

  • Sulla scalinata li attendeva una donna. Rachel riconobbe Isabel, sua cognata. Alta e ossuta, con i lineamenti angolosi, aveva sempre saputo di essere la meno attraente delle donne della famiglia e ne provava un amaro rancore. Non si era mai affezionata a lei ed era stata contenta di facilitarle la partenza quando aveva abbandonato Andrs per tornare in Inghilterra, dopo l'ultimo litigio.

    Ripensando a quel giorno tremendo, Rachel ebbe un brivido e si chiese ancora una volta come sarebbe stata accolta.

    Isabel abbracci il fratello, ma si limit a fare un cenno con la testa a Rachel.La mamma ti aspetta disse ad Andrs. Sei in ritardo.Avevo da fare disse lui con una certa irritazione. Guardava Rachel e Maria che,

    mano nella mano, parlottavano fra loro. Vai a vedere dov' Tottie, Maria. Star cercandoti!

    La bimba supplic: Voglio mangiare con te, zio Andrs!.Non oggi, tesoro. Adesso vai, fai la brava.Maria si allontan malvolentieri dopo aver lanciato un sorriso infelice a Rachel che

    si sent stringere il cuore.Entrarono nell'atrio. C'erano fiori dappertutto e l'aria era impregnata del loro

    profumo. Anche l esisteva lo stesso gusto raffinato della casa di Palmerina.Trovarono la signora Snchez nel salotto: leggeva il giornale. Si alz per

    accoglierli. Non era cambiata molto in cinque anni. Rimasta vedova diciotto anni prima, con sei figli e un impero industriale da mandare avanti, aveva affrontato tutto con un'autorit notevole. Aveva dimostrato negli affari la stessa abilit del marito, che aveva fatto ottimi investimenti, soprattutto in miniere dell'America meridionale. Quando Andrs era stato in et di farlo, l'aveva sostituita nelle sue mansioni e aveva reso ancora pi solido l'impero della famiglia.

    La signora Snchez era alta e slanciata come i figli, ma i suoi capelli neri erano diventati prematuramente bianchi. Come sorprendersene dopo quello che aveva passato? La morte del marito, la scomparsa di Leonor e il matrimonio fallito di Andrs? Una grande bont e un fascino straordinario emanavano dalla sua persona.

    Si avvicin con un lieve sorriso sulle labbra.Cara Rachel, eccoti qua di nuovo! disse lentamente. Bene... sono contenta di

    rivederti!Lei era rimasta immobile sulla soglia, indecisa, tesissima.Buongiorno... signora mormor goffamente.La signora Snchez si mostr sorpresa.Signora? Mi sembra che una volta mi chiamavi mamma. Ti farebbe male alla gola

    pronunciare ancora questa parola?Rachel arross.No, ma...Non fin la frase.Andrs stava andando indifferente verso il bar.Rachel dovrebbe bere qualcosa per calmarsi i nervi osserv seccamente.Lei gli gett uno sguardo iroso.La signora Snchez si limit a dire con un sorrisetto: Hai senz'altro ragione,

    Andrs. Capisco che la rendiamo tutti nervosa! Non una novit!.Rachel strinse i pugni.

  • Gi. Sarebbe stato meglio se fossi rimasta in albergo a Nassau, vero? disse in tono indignato.

    La signora Snchez le si avvicin e le pose le mani sulle spalle.No disse con dolcezza. Non offenderti, cara. Non ho potuto resistere alla

    tentazione di prenderti un po' in giro. In fondo sei stata tu ad andartene e di tua spontanea volont.

    Rachel si morse le labbra, poi esclam con veemenza: sempre stato cos! Avete sempre fatto blocco contro di me! Io sono l'estranea, quella che non capisce niente!.

    Andrs si gir e disse senza mezzi termini: Non hai mai capito niente, questo te lo concedo!. Vuot il suo bicchiere d'un fiato e continu: Mamma, non rimettiamo la solita questione sul tappeto, per favore!.

    La signora Snchez alz le spalle.Voglio semplicemente ricordare a Rachel che una Snchez e che, nonostante

    tutto, rester tale. A questo titolo ha diritto alla nostra protezione.Andrs fissava il suo bicchiere vuoto.Un divorzio cambia tutto, mamma disse, brusco.La signora Snchez affront il figlio con decisione: Vi siete sposati in chiesa,

    Andrs! Davanti a Dio, e questo non lo cambierai neanche con mille divorzi!.Non preoccupatevi. Vi liberer della mia presenza appena possibile intervenne

    Rachel.Andrs replic seccamente: Tu te ne andrai quando te lo dir io, non prima.Si diresse ancora verso il bar.Sua madre ebbe un gesto conciliante.Calma, figlioli! Vieni a sederti, Rachel, e raccontami il motivo della tua visita.Rachel lanci uno sguardo implorante ad Andrs, ma lui era girato. Non aveva

    nessuno voglia di parla re dei problemi di suo padre davanti a Isabel.Come se avesse indovinato il suo imbarazzo, Andrs le vers un bicchiere di sherry

    e glielo porse dicendo a sua madre: Ti spiegher io pi tardi, mamma.Isabel ebbe uno sguardo interrogativo e chiese: Perch? Che cosa c' che non

    dobbiamo sapere?. una questione personale rispose Andrs laconicamente.La signora Snchez cap e cambi discorso, mettendosi a chiacchierare con Rachel

    di tutto e di niente: di Maria, del viaggio dei suoi genitori, di moda.Andrs si ecliss e Isabel and a ricamare un centrino, seduta accanto alla finestra.Rachel faceva fatica a concentrarsi... Come in sogno, ascoltava sua suocera che

    gentilmente si sforzava di metterla a suo agio, in attesa del pranzo.Il passato riemergeva. Tutto le ricordava quello che aveva patito, e soprattutto la

    perdita del bambino che Andrs aveva tanto desiderato. La vista della piccola Maria aveva riaperto una ferita non ancora cicatrizzata: un'ondata di dolore e di rimpianto la sommerse.

    La camera che le aveva fatto preparare sua suocera era stupenda, tutta in toni pastello e mobili raffinati. L'attigua stanza da bagno, ultramoderna, era di un gusto squisito.

    In quell'ambiente di lusso, tipico dei Snchez, Rachel si sent riportata indietro di sette anni, nell'appartamento che Andrs aveva affittato a Londra e dove l'aveva condotta poco dopo il loro incontro. Lei aveva allora diciotto anni, ed era cresciuta

  • semplicemente. Tutto l'aveva stupita: le boccette di cristallo sfaccettato, gli oggetti d'argento, la morbidezza delle tende di seta, la levigatezza dei mobili in legno di rosa.

    Costretto a uscire da una telefonata, Andrs aveva dovuto lasciarla sola nell'appartamento. Meravigliata da tutto quel lusso, lei non aveva saputo resistere alla tentazione di fare un lungo bagno nell'immensa vasca dai rubinetti dorati, nella quale aveva versato una quantit inverosimile di sali profumati.

    Un'ora pi tardi Andrs l'aveva ritrovata che fumava una sigaretta con addosso ancora l'accappatoio. C'era stato un attimo d'imbarazzo, ma non era durato: il temperamento passionale di entrambi li aveva portati irresistibilmente l'uno verso l'altro. Andrs aveva saputo far nascere in lei emozioni che l'avevano resa felice e cos era cominciata la loro storia d'amore.

    Prima della fine della permanenza di Andrs in Inghilterra lei ne era perdutamente innamorata e si era sentita al settimo cielo quando lui le aveva confessato il suo amore.

    Non era stato un sogno: si erano sposati, e nel corso dei mesi successivi il loro amore era diventato ancora pi profondo.

    Solo molto pi tardi si era prodotta la prima incrinatura, e lei aveva cominciato a odiare il nome dei Snchez che prima era stata tanto fiera di portare.

    Usc sul balcone della sua camera. Nel giardino le ombre si allungavano e l'aria cominciava a farsi pi fresca. La giornata volgeva al termine e lei non sapeva ancora quello che Andrs contava di fare per suo padre.

    Dopo il pranzo, durante il quale avevano ostentato tutti una cortesia formale, Andrs e sua madre si erano chiusi in uno studiolo, probabilmente per parlare di lei. Un po' seccata di essere tenuta in disparte e non volendo rispondere alle domande di Isabel, lei aveva preferito andare alla spiaggia con Maria e Tottie, la governante di colore. Si era rilassata facendo un castello di sabbia e diguazzando nell'acqua con la bambina, poi era salita in camera sua per fare un bagno.

    Adesso era pronta per la cena, ma era troppo presto per scendere. Fum nervosamente una sigaretta dopo l'altra, lo sguardo fisso sull'orizzonte, chiedendosi se Andrs sarebbe stato presente a tavola. Le era parso di sentire l'elicottero ripartire, a met pomeriggio.

    Sospir. Com'era lontana dal suo negozio e dall'animato quartiere che lo circondava!

    Al suo ritorno a Londra, dopo l'aborto e la rottura con Andrs, le erano occorse settimane per rimettersi, moralmente e fisicamente, e in quel periodo suo padre le era stato di grande conforto. Poi si era lanciata a corpo morto nell'antiquariato, un lavoro del tutto nuovo per lei che prima del matrimonio aveva fatto la bibliotecaria. Aveva aiutato suo padre a pagare i debiti e chiuso gli occhi sulle sue scappatelle alle corse e nei bar.

    Rientr in camera a vestirsi, mentre i ricordi le si affollavano nella mente.Rivedeva il suo primo incontro con Andrs. Allora suo padre lavorava per un

    gallerista molto noto, Lorrimer. Sua madre era morta da poco e lui, disperato, si era messo a bere tanto da pregiudicare il suo posto di lavoro e da farsi licenziare.

    Una sera, pazzo di rabbia e mezzo ubriaco, aveva cercato di aggredire Lorrimer. Per miracolo era entrato un cliente che l'aveva bloccato. Lorrimer, fuori di s, voleva chiamare la polizia. Andrs Snchez, poich il cliente era lui, era riuscito a calmarlo e

  • a convincerlo invece ad avvertire qualcuno della famiglia. E la povera Rachel era arrivata alla galleria, con il cuore stretto in una morsa.

    Andrs Snchez si era offerto di riaccompagnarli, e lei non era rimasta insensibile al suo fascino. Poi anche lui si era innamorato e le aveva fatto una corte assidua.

    Sospir... Come sembrava lontano! L'Andrs Snchez indifferente e altero di oggi non aveva pi niente in comune con il marito perdutamente innamorato e tremante di desiderio che l'aveva tenuta fra le braccia.

    Quando arriv in salotto, trov Isabel sola.Che bella serata! disse, tanto per rompere il silenzio.Isabel si gir. Il vestito di seta verde, bench di buon taglio, non faceva nessuna

    figura su di lei, e il suo trucco era troppo vistoso.S, magnifica ammise, mentre si accendeva una sigaretta. Immagino che a

    Londra, in questa stagione, sia diverso!Ah s! Siamo imbacuccati fino al collo e ci raggomitoliamo sotto una coperta

    davanti al fuoco disse lei sorridendo.Ed a causa del clima che sei tornata? le chiese seccamente Isabel.No!Allora perch sei qui? Andrs vuole divorziare. Speri forse di fargli cambiare

    idea?Non ci penso nemmeno! rispose lei, punta sul vivo.Ma sei qui, ed gi troppo osserv freddamente Isabel. Hai conosciuto la sua

    futura moglie?Vuoi dire Lonie Gardner? S, l'ho vista.Andrs pazzo di lei. Isabel sorrise con malvagit. Io la conosco da anni.

    Andavamo a scuola insieme.Ah s? disse Rachel, voltando la faccia da un'altra parte.E la donna che ci vuole per Andrs. Niente a che vedere con...Di proposito, Isabel lasci la frase in sospeso.Avanti, continua! Niente a che vedere con... disse Rachel con voce tesa.Dato che vuoi saperlo, ecco! Niente a che vedere con una senza un becco di un

    quattrino, il cui padre non fa altro che bere!Rachel si sent raggelare.Non vero!Lo dici tu! sogghign Isabel. Lo so che Andrs affascinante, ma non solo

    quello che ti ha attirato in lui, confessalo! Mi sono sempre meravigliata che si sia lasciato ingannare da te! Assunse un'espressione cattiva per assestare il colpo finale. In ogni caso, ha avuto finalmente il buon senso di liberarsi di una come te!

    Basta cos, Isabel l'interruppe seccamente la madre che era entrata in silenzio. Ti prego di non dimenticare che Rachel nostra ospite. Tieni dunque per te le tue opinioni.

    Ma, mamma...Ho detto bastai Non credi che la situazione sia abbastanza complicata anche senza

    il tuo aiuto? Cerchiamo almeno di comportarci da persone civili!Isabel spense nervosamente la sigaretta.Perch Andrs non l'ha lasciata a Nassau? Perch l'ha portata qui? Non pi

    niente per noi!

  • Ti proibisco di continuare, Isabel ordin la madre. Ho gi detto, e te lo ripeto per l'ultima volta, che Rachel entrata a far parte della nostra famiglia quando ha sposato Andrs, e che per me ne far sempre parte!

    Grazie disse Rachel alla suocera con uno sguardo riconoscente.Isabel sorrise con cattiveria.Vuoi dire che continuer a vivere alle nostre spalle? chiese brutalmente.

    inutile che tu risponda, mamma. Lo so che con te ho sempre torto! Buonasera! Cener in camera mia! E usc come un fulmine sbattendo la porta.

    La signora Snchez guard Rachel con tristezza.Scusa, cara mormor con un pallido sorriso. Credo che tu e Isabel non siate

    mai andate d'accordo, vero? Per questo non ho mai capito perch tu le abbia chiesto di aiutarti quando hai lasciato Andrs.

    Rachel arross e rispose, con pi calma che pot: Perch Isabel non chiedeva altro! La prego, mamma, cambiamo discorso!.

    Volentieri disse la signora Snchez.Per tutta la sera, che passarono da sole, seppe infatti evitare con tatto gli argomenti

    scottanti.Dopo cena ascoltarono un po' di musica. Rachel si lasci cullare da un

    meraviglioso concerto per pianoforte, ma non pot fare a meno di chiedersi dove fosse Andrs, e se fosse o no con Lonie. L'immagine di suo marito con quella donna non l'abbandon mai, tormentandola anche a letto. Fece molta fatica ad addormentarsi.

    4Dopo due giorni, Rachel cominciava gi a trovare le ore interminabili, malgrado ne

    passasse di piacevoli a giocare con la piccola Maria, o a fare il bagno e a prendere il sole con Victor, che sembrava essere stato nominato sua guardia del corpo e non la lasciava un momento.

    Era preoccupata per la mancanza di notizie. Andrs era riuscito a togliere suo padre dai pasticci in cui si era cacciato, e aveva potuto farlo senza rischi per lui stesso?

    Era l da tre giorni, quando un mattino arriv da Palmerina Ramon, in elicottero. Con un bikini di cotone color turchese che le valorizzava la figura gi abbronzata, lei stava prendendo il sole sulla spiaggia con Victor. Nei suoi folti capelli castani c'erano alcune mches dorate. Grazie al riposo forzato e all'aria buona di Veros era gi un'altra.

    Salve disse pigramente Victor al fratello. Hai l'aria stanca, Ramon.Il viso di Ramon era serio.Non si pu dire lo stesso di te! replic. Ciao, Rachel. Come vanno le vacanze?Rachel si raddrizz sui gomiti.Benissimo, grazie. Ma che cosa succede? Sei molto serio, Ramon. Cattive

    notizie?Ramon sospir.S, Rachel. Ma non possiamo parlare qui. Andiamo in un altro posto.Victor sogghign.Mi spiace di essere di troppo. Andate pure un po' pi in l. E torn ad allungarsi

    beatamente sulla spiaggia.

  • Rachel si alz e si rivest. Ramon la prese per una braccio e si allontanarono lentamente.

    La mattina era magnifica: il cielo azzurro cupo si fondeva all'orizzonte con il mare, di una sfumatura pi intensa. In lontananza, in una specie di foschia, s'indovinavano le sagome di altre isole.

    Ramon la fece sedere su un ceppo, all'ombra di una palma, ma rest in piedi, appoggiato al tronco, guardandola con compassione.

    Per favore, Ramon... disse lei. Dimmi subito che cosa c'!Ramon esitava, cercando le parole, e Rachel continu, angosciata: ... pap,

    vero? Che cos' successo? malato? L'hanno aggredito?.Ramon scosse la testa.No, nessuno gli ha fatto del male disse lentamente. Ma si tratta di lui,

    purtroppo. Sono... sono addolorato di dovertelo dire, ma... tuo padre morto, Rachel.

    Morto! Non cap subito. Stai scherzando!Non lo farei mai disse Ramon. Povera Rachel, sono veramente addolorato di

    darti questa notizia, ma Andrs non qui e devo farlo io.Rachel non riusciva ancora a raccapezzarsi.Ma non possibile! Che cosa gli successo? Stava benissimo quando sono

    partita!Le lacrime presero a scorrerle sulle guance.Ramon ebbe un gesto di diniego.No. Ti sbagli, Rachel. Non stava affatto bene.Lo fiss con aria incredula.Ti dico che stava benissimo! Altrimenti non l'avrei lasciato solo!Ramn le si sedette accanto e le mise un braccio intorno alle spalle scosse dai

    singhiozzi.Tuo padre era malato da oltre un anno, Rachel le disse con dolcezza. cos, i

    medici sono stati categorici. Aveva un male incurabile al fegato e loro lo avevano avvertito che doveva assolutamente smettere di bere. Abbass la testa. Ma, come sai, non ne ha avuto il coraggio...

    Ma non beveva tanto! Io stavo attenta!Certo, lo controllavi quando era in casa! Ma quando usciva? Con il dito Ramn

    raccolse una lacrima sulla sua guancia. Non capisci, Rachel? Ti ha mandato qui sapendo che stava per morire. I medici non gli avevano nascosto che non ne aveva pi per molto.

    Ma perch non mi ha detto niente? Avrei potuto curarlo, stargli vicino! esclam Rachel con disperazione!

    Ramn si strinse nelle spalle.Avr pensato che gi da troppo tempo era un peso per te le disse con dolcezza.

    Se pu esserti di conforto, pensa che non ha sofferto... Con tutti quei barbiturici... Esit un attimo poi prosegu: In realt, morto per abuso di barbiturici.

    E poich Rachel lo guardava spaventata, aggiunse: La polizia non ritiene che si sia ucciso. L'eccesso di alcool, combinato con i barbiturici, stato un veleno.

    Rachel rabbrivid e si nascose la faccia nelle mani.

  • terribile... terribile! gemette con voce disperata. E dire che morto senza nessuno vicino...

    Ramon la strinse a s. morto nel sonno, all'improvviso, senza rendersene conto.Rachel pianse a lungo sulla spalla del cognato. Poi si calm, asciug le lacrime e

    disse: Ci sono delle formalit... Il funerale e tutto il resto. Quando... quando morto?.

    Cinque giorni fa.Rachel lo guard a occhi sbarrati.Ma allora successo il giorno dopo la mia partenza. probabile.Perch non l'ho saputo prima? Avevo lasciato il mio indirizzo!Ramon cerc di calmarla.Ascolta le disse con fermezza. Tuo padre abitava solo nell'appartamento sopra

    il negozio, vero?Rachel assent e lui continu: Dev'essere successo sabato notte, dopo il suo

    rientro.Era uscito?L'hanno visto... al bar di un albergo vicino, poco prima della chiusura ammise

    Ramn.Oh, no! gemette ancora Rachel.Domenica nessuno si preoccupato non vedendolo riprese Ramn. Solo luned

    hanno dato l'allarme. Ti stavano cercando, ma nel frattempo arrivato Andrs.Andrs a Londra? chiese lei, sbalordita.Ma certo! partito in aereo per andare ad aiutare tuo padre. Non lo sapevi?Rachel scosse la testa mormorando: Non pensavo che sarebbe andato di persona.Ramn continu: Comunque era l e ha potuto occuparsi lui di tutto. Ieri sera mi

    ha telefonato e mi ha chiesto di venire ad avvertirti.Rachel si pass la mano sulla fronte con aria smarrita.Ma devo lo stesso partire subito!Ramn scosse la testa.No!.Perch no? chiese lei con incredulit, alzandosi bruscamente.Siediti, Rachel! Non ho finito.Rachel lo guard con durezza e disse: Preferisco restare in piedi. Che cos'hai da

    dirmi, ancora?.Ramn respir.Ecco... Tuo padre stato sepolto ieri...Rachel si sent mancare e si appoggi al tronco della palma.No! esclam con orrore. Non vero!S.No, non ti credo. Andrs ti ha incaricato di dirmi cos per obbligarmi a rimanere

    qui! No! Non avrebbero sepolto pap senza di me!Ramn si alz a sua volta e la prese affettuosamente per le spalle.Cerca di capire, Rachel! Tuo padre era morto da quattro giorni quando l'hanno

    sepolto, dopo aver fatto l'autopsia. E non dimenticare che era morto per

  • avvelenamento. Non voglio entrare in particolari, Rachel, ma credimi, non potevano aspettare ancora!

    Con uno strattone lei si liber e si appoggi contro la palma: stava male, si sentiva svenire.

    Come credere che fosse tutto vero? Era solo un brutto sogno! Mezz'ora prima stava prendendo il sole con Victor, preoccupata per suo padre, certo, ma rassicurata di averlo affidato ad Andrs. E ora veniva a sapere che era morto... e che l'avevano sepolto senza di lei!

    Autoritario e dispotico come sempre, Andrs aveva deciso tutto e l'aveva tenuta lontana da tutto. Non glielo avrebbe mai perdonato!

    Sull'orlo di una crisi nervosa, url a Ramn: Come ha avuto il coraggio di fare una cosa simile? Era mio padre, e io dovevo esserci!.

    Andiamo, Rachel, calmati. Ti assicuro che Andrs ha agito per il meglio. Che cosa avresti potuto fare di pi, tu? E tuo padre non voleva che tu fossi presente. Rifletti e sii ragionevole, te ne supplico!

    Sei anche tu un Snchez! Sei come gli altri! esclam lei in preda a una collera irrefrenabile. Non capirai mai niente!

    E fugg correndo verso la casa.Immersa in una specie di torpore da cui niente e nessuno riusciva a farla emergere,

    Rachel era seduta sulla terrazza, con una rivista chiusa sulle ginocchia, a fissare il mare con uno sguardo vuoto.

    Erano passati due giorni da quando aveva saputo la spaventosa notizia. Aveva riacquistato una certa calma, dopo la crisi di nervi che l'aveva scossa, ma restava in uno stato di abulia, ripiegata su s stessa, vagando come un'anima in pena nel pi completo mutismo.

    Era quasi sera. Si chiedeva se avrebbe fatto lo sforzo di andare a farsi una doccia prima di cena. Sua suocera era rimasta con lei per buona parte del pomeriggio, con il suo lavoro, e l'aveva appena lasciata per fare il bagno a Maria.

    Il silenzio fu improvvisamente rotto da un rumore insolito. Rachel alz gli occhi e scorse un elicottero scintillante contro il sole.

    Il cuore le si ferm un attimo, e usc finalmente dallo stato di confusione nel quale si trovava. Sal rapidamente in camera a cambiarsi, si pettin e si mise un po' di rimmel sulle lunghe ciglia.

    Poi scese in salotto sforzandosi alla calma. Avvicinandosi, distinse la voce di sua suocera, quella di Andrs e una voce femminile che non riconobbe subito.

    S'immobilizz sulla porta. La voce sconosciuta era quella di Lonie Gardner. S'irrigid all'istante. Perch Andrs l'aveva portata con s? Non immaginava che lei voleva parlargli? L'aveva fatto di proposito, allo scopo di rimandare una conversazione penosa?

    Al suo arrivo, nella stanza cadde un silenzio imbarazzato. Andrs le si avvicin a mani tese, gli occhi pieni di compassione. Ma lei, che sentiva salire dentro di s la collera, ignor deliberatamente il suo gesto affettuoso e si mise la mani dietro la schiena.

    Andrs fece finta di non vedere la reazione infantile e disse: Sono molto addolorato per te, Rachel. Avrei preferito portarti io stesso la triste notizia, ma non potevo essere dappertutto nello stesso tempo.

  • Voglio che tu sappia quanto partecipo al tuo dolore.Fuori di s, lei disse in tono aggressivo, senza preoccuparsi dello stupore che

    provocava: E vorresti anche che te ne fossi riconoscente?.Rachel, calmati disse la signora Snchez in tono conciliante.Lei si morse le labbra.Le chiedo scusa, mamma disse con voce quasi impercettibile, poi usc di corsa

    dalla stanza, come una pazza.Si ferm un istante nell'atrio, tremando dalla testa ai piedi, ma prima di poter

    riprendere fiato, sent una mano chiudersi brutalmente sul suo braccio. Era Andrs, che le intim in tono glaciale: Vieni! Dobbiamo parlare.

    Attraversarono l'atrio. Sotto la stretta rude di Andrs, Rachel rabbrividiva come una farfalla sulla punta dello spillo di un collezionista. Lui la spinse senza tanti riguardi in una piccola biblioteca con le vetrate aperte che davano sulla terrazza. La lasci solo per andare a chiuderle con violenza.

    Allora? disse tornando verso di lei con aria esasperata. Che cosa diavolo ti prende?

    Rachel si massaggiava il braccio.Mi hai fatto male! disse in tono lamentoso.Credimi, non niente a paragone della punizione che meriteresti per la tua

    condotta ridicola! ribatt lui senza piet. Capisco che sei molto scossa per la morte di tuo padre, ma non ammetto che ti comporti cos in casa di mia madre, e in presenza di estranei, per giunta!

    Rachel avvamp.Mi scuso per averti messo in imbarazzo davanti alla tua fidanzata mormor con

    disprezzo. Per, faresti meglio a liquidare la moglie vecchia prima di sfoggiare quella nuova!

    Andrs la prese per le spalle e la scosse con violenza, poi la respinse bruscamente, esclamando con foga: Ti avverto, Rachel! Stai veramente superando ogni limite!.

    Lei era senza fiato. Il breve contatto con il corpo di Andrs l'aveva profondamente turbata.

    Cerc di ritrovare la calma e riprese in tono accusatorio: D'accordo. Forse mi comporto come una bambina, come dici tu. Ma colpa tua! Non continui a trattarmi come se fossi davvero una bambina?.

    Andrs le chiese seccamente: Ti riferisci a quello che ho fatto a Londra?.S. Volevi parlare? Parliamone, di quello che hai fatto a Londra!Andrs esclam: Perdio, Rachel! Che cos'hai da rimproverarmi? Sono molto

    addolorato per la morte di tuo padre, ma ne sono io il responsabile?.Almeno non vivr pi alle tue spalle! esclam lei con amarezza, lottando contro

    le lacrime che le salivano agli occhi.Andrs sospir.Riconosco di essermi espresso in maniera infelice in un momento di collera, ma

    non il caso di rinfacciarmelo! Non potevo sapere che tuo padre era morto!Lei continu, sprezzante: Te la sei sbrigata in fretta, comunque! Cos non ti ha

    dato troppi fastidi... almeno da morto!Andrs ebbe un'esclamazione soffocata.Dici... dici cose disgustose!

  • La sua voce era cambiata, come se fosse stato ferito profondamente.Rachel era conscia di star esagerando, ma ormai era lanciata: Puoi sostenere il

    contrario?.Andrs non rispose subito. Afferr una bottiglia di cognac da un tavolino, se ne

    vers una dose abbondante e vuot il bicchiere d'un fiato.Girandosi, disse poi fra i denti: quello che pensi? Credi che abbia fatto

    seppellire tuo padre senza di te per qualche scopo infame? cos?.Rachel non rispose e lui continu: Allora ascoltami bene! Hai mai visto il

    cadavere di una persona morta da alcuni giorni per avvelenamento da barbiturici? Hai mai immaginato lo stato di deco