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MARIO GORI CORPO E MOVIMENTO PROGRAMMAZIONE TRE-SEI ANNI

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MARIO GORI

CORPO E MOVIMENTOPROGRAMMAZIONE

TRE-SEI ANNI

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INDICE

CAP. I - L'EDUCAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 71.1. Il corpo dimenticato 1.2. Proposte, indicazioni programmatiche 1.3. Il corpo e il movimento1.4. I discorsi e le parole1.5. Lo spazio, l'ordine, la misura1.6. Le cose, il tempo e la natura1.7. Messaggi, forme e media.1.8. Il sé e l'altro.

CAP. II - LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA. 162.1. Perché programmare2.2. Fasi della programmazione2.3. Capacita da attivare2.4. Attività motorie2.4.1. Azioni motorie globali2.4.2. Azioni motorie: addome e gambe2.4.3. Azioni motorie: gambe e piedi2.4.4. Azioni motorie: il dorso2.4.5. Educazione spazio temporale 2.4.6. Organizzazione spazio temporale: il ritmo2.4.7. Organizzazione e rappresentazione dello spazio2.4.8. Organizzazione e rappresentazione delle intensità2.4.9. Capacità coordinative

CAP. III - SCHEMA PROGETTUALE CURRICOLARE 27 3.1. TASSONOMIA DEGLI OBIETTIVIFINALITÀ 1 - ESPLORAZIONE DELLA REALTÀ E PRESA DI COSCIENZA.Obiettivo Generale 1 - Esplorare la realtà.Obiettivo Generale 3 - Riconoscere gli elementi che compongono la realtà.FINALITÀ 2 - CONSOLIDARE LE ABILITÀ SENSORIALI, PERCETTIVE, MOTORIE, LINGUISTICHE E INTELLETTIVE.Obiettivo Generale 3 - Conoscere ed essere coscienti del corpo.Obiettivo Generale 4 - Capacità di riconoscere la posizione e/o sequenze di posizioni del corpo a partire dalla percezione di indizi.Obiettivo Generale 5 - Capacità di esplorare ed individuare le proprie possibilità corporee.Obiettivo Generale 6 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le posizioni.Obiettivo Generale 7 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni.Obiettivo Generale 8 - Capacità di progettare e realizzare delle posizioni significative.Obiettivo Generale 9 - Capacità di progettare e realizzare delle azioni significative.FINALITÀ 3 - SVILUPPARE LA CAPACITÀ DI COMPIERE SCELTE AUTONOME IN CONTESTI RELAZIONALI E NORMATIVI DIVERSI.Obiettivo Generale 10 - Stabilire un rapporto dinamico tra sé, gli oggetti e gli altri nello spazio-tempo.Obiettivo Generale 11 - Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti regolati da norme.Obiettivo Generale 13 - Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi posturali di base.Obiettivo Generale 13 - Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi dinamici di base.Obiettivo Generale 14 - Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti relazionali di gioco.FINALITÀ 4 - PROMUOVERE UNA VITA DI RELAZIONE APERTA.Obiettivo Generale 15 - Capacità di impiegare il corpo come strumento di relazione.Obiettivo Generale 16 - Capacità di impiegare il corpo come strumento simbolico di relazione.Obiettivo Generale 17 - Capacità di impiegare il corpo come strumento simbolico di rappresentazione.FINALITÀ 5 - VIVERE, ESPRIMERE E CONTROLLARE LE PROPRIE EMOZIONI, I SENTIMENTI, GLI STATI AFFETTIVI.Obiettivo Generale 18 - Capacità di utilizzare modalità di simbolizzazione del proprio corpo.FINALITÀ 6 - STIMOLARE ALLA PRODUZIONE E INTERPRETAZIONE DI MESSAGGI, TESTI E SITUAZIONI MEDIANTE L'UTILIZZAZIONE DI UNA MOLTEPLICITÀ ORDINATA DI STRUMENTI

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LINGUISTICI E DI CAPACITÀ RAPPRESENTATIVE.Obiettivo Generale 19 - Capacità di espressione simbolica mediante il proprio corpo.FINALITÀ 7 - PRENDERE COSCIENZA DELLA POSSIBILITÀ DI CONSIDERARE E MODIFICARE LA REALTÀ SOTTO DIVERSI PUNTI DI VISTA.Obiettivo Generale 30 - Capacità di comunicare mediante il linguaggio del corpo.FINALITÀ 8 - SVILUPPARE LE CAPACITÀ CULTURALI E COGNITIVE TALI DA CONSENTIRE LA COMPRENSIONE, LA RIELABORAZIONE E LA COMUNICAZIONE DI CONOSCENZE RELATIVE A SPECIFICI CAMPI DI ESPERIENZA.Obiettivo Generale 31 - Capacità di comunicare una storia.Obiettivo Generale 33 - Capacità di rielaborare e comunicare una storia.FINALITÀ 9 - RIORGANIZZARE L'ESPERIENZA E RICOSTRUIRE LA REALTÀ.Obiettivo Generale 33 - Capacità di rappresentare una traccia.Obiettivo Generale 34 - Capacità ricostruire e rappresentare aspetti della realtà.FINALITÀ 10 - VALORIZZARE INTUIZIONE, IMMAGINAZIONE E INTELLIGENZA CREATIVA PER LO SVILUPPO DEL SENSO ESTETICO.Obiettivo generale 35 - Capacità di comunicare e rappresentare azioni.Obiettivo Generale 36 - Capacità costruire e rappresentare gli aspetti della realtà esteticamente apprezzabili.Obiettivo intermedio 180 - Capacità di costruire una bella azione di gioco e di rappresentarla mediante il linguaggio mimo-gestuale.FINALITÀ 11 - INTERIORIZZAZIONE E RISPETTO PRATICO DEI VALORI DI LIBERTÀ, RISPETTO DI SÉ, RISPETTO DEGLI ALTRI, DELL'AMBIENTE, SOLIDARIETÀ, GIUSTIZIA, IMPEGNO AD AGIRE PER IL BENE COMUNE.Obiettivo Generale 37 - Capacità di comunicare con maggiore competenza non verbale.Obiettivo Generale 38 - Capacità di comunicare per mezzo dei codici mimo-gestuali.Obiettivo Generale 39 - Capacità di testimoniare i valori.

CAP. IV - O.D.G., O.D.S. e ATTIVITÀ 434.1. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: PERCEZIONE, SCOPERTA, CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGANIZZAZIONE DEL PROPRIO CORPO.4.1.1. O.D.S.: Scoperta delle capacità tattili.4.1.2. O.D.S.: Scoperta delle capacità visive.4.1.3. O.D.S.: Scoperta delle capacità uditive.4-1.4. O.D.S.: Scoperta delle capacità olfattive.4.1.5. O.D.S.: Scoperta delle capacità gustative.4.1.6. O.D.S.: Scoperta delle capacità di trasposizione sensoriale.4.1.7. O.D.S.: Scoperta delle capacità di cenestesi4.1.8. O.D.S.: Scoperta delle capacità di equilibrio corporeo.4.1.9. O.D.S.: Scoperta delle capacità propriocettive.4.1.1O. O.D.S.: Scoperta e organizzazione delle possibilità di controllo respiratorio.4.2. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGA-NIZZAZIONE DEL PROPRIO SCHEMA CORPOREO E DELL'IMMAGINE DI SÉ4.2.1. O.D.S.: Organizzazione delle percezioni corporee.4.2.2. O.D.S.: Organizzazione dello schema corporeo.4.2.3. O.D.S.: Capacità di rappresentare il proprio schema corporeo.4.2.4. O.D.S.: Scoperta delle capacità di proiezione.4.3. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGANIZZAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI.4.3.1. O.D.S.: Presa di coscienza delle posizioni globali del proprio corpo.4.3.2. O.D.S.: Organizzazione dei movimenti globali e segmentari del proprio corpo.4.4. O.D.G. CAPACITÀ DI ESPLORARE, IDENTIFICARE E DISTINGUERE OGGETTI4.4.1. O.D.S.: Organizzazione del rapporto con l'oggetto.4.4.2. O.D.S.: Esplorare le possibilità di rapporto con l'oggetto.4.4.3. O.D.S.: Sviluppare la capacità di organizzazione percettiva di oggetti.4.4.4. O.D.S.: Organizzare la rappresentazione spaziale dei rapporti con oggetti.4.4.5. O.D.S.: Sviluppare la capacità di trasformazione dei rapporti tra gli oggetti.4.4.6. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la sedia (o altro oggetto).4.4.7. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la bacchetta.4.4.8. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la palla (o altro oggetto).4.5. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA E COSCIENZA DEL PROPRIO CORPO NEL RAPPORTO CON L'AMBIENTE.

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4.5.1. O.D.S.: Sviluppare la coscienza del proprio corpo nel rapporto con l'ambiente.4.6. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: DISCRIMINAZIONE DELLE CARATTE-RISTICHE DEGLI ELEMENTI DEL REALE.4.6.1. O.D.S.: Riconoscere visivamente gli oggetti.4.6.2. O.D.S.: Discriminare rumore, suono, silenzio4.6.3. O.D.S.: Discriminare le caratteristiche tattili degli oggetti.4.7. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE4.7.1. O.D.S.: Controllare le posizioni fondamentali del corpo.4.7.2. O.D.S.: Coordinare il proprio corpo in movimento.4.7.3. O.D.S.: Sviluppare la coordinazione motoria nell'uso di oggetti.4.7.4. O.D.S.: Sviluppare l'agilità.4.7.5. O.D.S.: Sperimentare le azioni nel rapporto con la palla.4.7.6. O.D.S.: Sviluppare l'azione creativa.4.8. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CAPACITÀ DI CONTROLLARE LE PROPRIE AZIONI NELLO SPAZIO-TEMPO.4.8.1. O.D.S.: Controllo del camminare.4.8.2. O.D.S.: Controllo del correre.4.8.3. O.D.S.: Controllo del saltare4.8.4. O.D.S.: Controllo delle azioni globali.4.9. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: RAPPRESENTARE MENTALMENTE IL PROPRIO CORPO E LE SUE AZIONI.4.9.1. O.D.S.: Rappresentare azioni proposte con una canzone.4.9.2. O.D.S.: Individuare le parti del corpo suggerite con indovinelli.4.9.3. O.D.S.: Associare movimento e colore.4.9.4. O.D.S.: Identificare le diverse parti del proprio corpo.4.10. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: SVILUPPARE LE COMPETENZE ESPRESSIVE E COMUNICATIVE.4.10.1. O.D.S.: Sviluppare la capacità d'azione e di comunicazione nel gruppo.4.10.2. O.D.S.: Sviluppare la capacità di espressione significativa4.10.3. O.D.S.: Sviluppare la relazionalità.4.10.4. O.D.S.: Sviluppare la comunicazione non verbale.4.10.5. O.D.S.: Utilizzare la comunicazione non verbale per rappresentare personaggi ed eventi.4.11. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: ORGANIZZARE LE PROPRIE AZIONI IN RELAZIONE AD EVENTI ACUSTICI E RITMICI.4.11.1.O.D.S.: Sviluppare la capacità di orientamento nello spazio e nel tempo in relazione ai suoni.4.11.2. O.D.S.: Identificare aspetti costitutivi di un ritmo.4.11.3. O.D.S.: Realizzare costrutti ritmici e rappresentarli.4.12. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: SVILUPPO DELLA DESTREZZA.4.12.1. O.D.S.: Valutare distanze e traiettorie.4.12.2. O.D.S.: Attuare strategie d'azione tecnico-tattiche.4.13. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CAPACITÀ DI RILASSARE IL PROPRIO CORPO.4.13.1. O.D.S.: Sviluppare la capacità di contrazione-rilassamento.4.13.2. O.D.S.: Capacità di rilassamento indotto.4.13.3. O.D.S.: Capacità di rilassamento volontario.4.14. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: VILUPPARE LA SOCIALITÀ4.14.1. O.D.S.: Capacità di riconoscere l'altro.4.14.2. O.D.S.: Capacità di riconoscere il corpo persona.

CAP. V – DIDATTICA 83

Scheda di verifica e valutazione 134

BIBLIOGRAFIA 138

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CAP. I - L'EDUCAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I nuovi orientamenti della scuola materna (1991) riassumono l'esigenza di una scuola che salvaguarda il bambino come persona e come soggetto attivo. Le prerogative sono quelle di creare una scuola non scolasticizzata (ovvero non deve essere in funzione della scuola elementare), ma avere una propria autonomia, dove si possa lavorare in funzione dello sviluppo armonico dei bambini, che matureranno le esperienze necessarie per affrontare successivamente la scuola primaria.Nella Scuola Materna il nesso tra pedagogico e didattico è costante e non si deve mai separare dai principi e dagli aspetti corporeo-motori, psicologici, sociali e cognitivi.Le attività didattiche della scuola dell'infanzia devono essere anche preparatorie agli apprendimenti, del linguaggio, dei linguaggi, della padronanza del proprio corpo, ecc.; inoltre deve sollecitare la ricerca delle identità culturali e la promozione e valorizzazione dell’interculturalità.La determinazione delle finalità della scuola dell'infanzia deriva quindi dalla visione del bambino come soggetto attivo impegnato in un processo di continua integrazione con i pari, gli adulti l'ambiente e la cultura, perseguendo l'acquisizione di capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, nel rispetto di un'equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità.Il rafforzamento dell'identità personale del bambino sotto il profilo corporeo, psichico, sociale e intellettuale comporta sia la promozione di una vita relazionale sempre più aperta, sia il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive e delle capacità operative. Occorre sollecitare il radicamento nel bambino di atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, a rendersi sensibile a quelli degli altri.Molto importante è contribuire alla conquista consapevole dell'autonomia, allo sviluppo della capacità di orientarsi a compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi. Così il bambino si rende disponibile alla interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo, all'interiorizzazione ed al rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la solidarietà, la giustizia.Relativamente allo sviluppo della competenza, occorre consolidare nel bambino le capacità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive; stimolarlo alla produzione di messaggi, con l'utilizzazione di tutti gli strumenti linguistici e capacità rappresentative.Infine la scuola dell'infanzia valorizza l'intuizione, l'immaginazione e l'intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero critico. Promuovere l'identità personale di ogni bambino è il compito che la scuola si assume ed esplica mediante l'opera educativa attuata da una docenza accogliente, colta e competente, idonea pertanto ad orientare i soggetti verso un'autentica e integrale realizzazione di sé, valorizzando ogni esperienza atta a maturare progressivamente il senso di una vita personale e autonoma. È questo un compito che compete anche la famiglia, non solo per il rispetto dovutole quale primario luogo di crescita e di educazione, ma anche e soprattutto perché è in seno alla famiglia che hanno luogo relazioni formative basati sui rapporti e scambi affettivi.Limitare la propria attenzione e concentrare i propri sforzi unicamente sulla scuola non è sufficiente, perché il bambino non cresce solo durante l'orario scolastico, per restare poi “fermo” nelle pause intermedie, bensì adopera, assorbe, elabora e rielabora tutto quello con cui entra in contatto. Ecco l'importanza per tutto ciò che “sta fuori” dal mondo della scuola e per tutti gli aspetti che in qualche modo influiscono sull'educazione e sullo sviluppo di coloro che diventeranno gli adulti di domani.Il problema esula dai confini dell'organizzazione scolastica per diventare un problema sociale di portata ben più ampia. La mancanza pressoché assoluta, nell'organizzazione urbanistica e nella politica culturale delle nostre città, di spazi e strutture dove, in qualsiasi momento della giornata e soprattutto in tutte le stagioni, in bambino possa trascorrere in modo sereno e creativo il tempo extrascolastico, pone il problema di come gli influssi ed il potere esercitati dai mass-media sullo sviluppo del bambino diventino tanto più incombenti quanto più scarseggiano alternative valide per il trascorrere del tempo exstrascolastico.

1.1. Il corpo dimenticato

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La società contemporanea è caratterizzata dallo sviluppo costante e globale delle telematiche; col termine telematiche intendiamo il complesso dei media informatici, quali ad esempio: computers, robot, simulatori di volo, video registratori, televisori, ovvero macchine che trattano la tecnica digitale. L'organizzazione industriale, l'acquisizione delle più avanzate tecnologie, l'abolizione delle distanze dovuta alla radio diffusione, la conquista degli spazi interplanetari, la mobilità sociale e altri fenomeni prettamente moderni hanno mutato il volto della società. Le strutture e gli stessi valori su cui si reggeva la società preindustriale sono entrati in crisi, sconvolgendo in tempo breve il sistema di vita statico tradizionale, per un modo di essere e di sentire più aperto, dinamico, pluralistico. Uno dei mutamenti più rilevanti dell'epoca industriale e tecnologica è quello culturale. La cultura grafica è sconvolta e integrata da quella dell'immagine visiva e sonora.Con l'avvento dei mass-media un nuovo fattore si è inserito nel sistema educativo costituito dai nuovi influssi che i mezzi di comunicazione esercitano attraverso l’informazione rapida, l'immagine cinematografica e televisiva, i suoni e la pubblicità. D’altra parte i fattori positivi dei mass-media sono rilevanti: l'informazione generalizzata, allargamento dei problemi esistenziali, istruzione nei paesi in via di sviluppo, allargamento della cultura di massa, conoscenza e avvicinamento dei popoli e razze e gruppi sociali. I mezzi telematici sono molto utili, ma oltre un certo limite sono devianti e stabilire con esattezza il limite non è cosa semplice: essi si insinuano nella vita degli uomini come veicoli insostituibili di cultura, di informazione e di divertimento, ma con il rischio incombente di privare l'uomo della sua libertà.I mezzi della comunicazione sociale ci immergono in una nuova situazione nella quale l'atmosfera dei suoni e delle immagini ci condizionano psicologicamente e socialmente. Il cinema e la televisione sono diventati un secondo mondo specialmente per i giovani e per i bambini i quale trascorrono davanti al video gran parte del loro tempo libero. Essi sono prigionieri delle immagini che passano davanti ai loro occhi, sono spinti a trasferire il loro io nei personaggi televisivi. La loro capacità espressiva ed elaborativa si impoverisce perché proprio nel periodo in cui la loro personalità e la loro capacità intellettiva devono formarsi, subiscono massicce dosi di programmi televisivi. Quasi la metà dei programmi televisivi presentano scene di violenze: soprusi, pestaggi, sparatorie e uccisioni, sono ingredienti principali di telefilm, cartoni animati e talvolta addirittura compaiono negli spot pubblicitari. Le immagini che contengono comportamenti violenti forniscono un possibile modello d'azione, di soluzione ai problemi. I telemedia influiscono sulla cinestetica evolutiva del bambino: essi esigono un internamento in due sensi, infatti il soggetto si esterna dalla società e dall'ambiente dato che i telemedia si trovano in luoghi chiusi, il soggetto inoltre deve internarsi da tutti i suoi sensi, solo la vista predomina sugli altri sensi e è detta organo allocentrico.Inoltre accade che stando di fronte al video si verifica una situazione di relax e non si ha l'alternanza con la contrazione. Inoltre l'eccessiva sedentarietà provoca dislalie, disgrafie, dismorfismi e paramorfismi i quali a loro volta generano senso di inferiorità e insicurezza. La telematica arreca nella cinestesia preoccupanti atrofie dovute all'alienazione psiche-soma. La negazione del corpo come strumento sociale reca patologie: solitudine, mancanza di comunicabilità e cinismo sociale.Il problema della TV è di estrema importanza e le cifre parlano chiaro, esse ci dicono che i bambini passano gran parte del loro tempo a casa davanti al televisore, il quale a causa dell'atteggiamento passivo che induce, spesso diventa il mezzo più comodo e più divertente per soddisfare il proprio bisogno di rilassamento necessario dopo quelle 8 o 9 ore passate in un ambiente carico di stimoli e di sollecitazioni provenienti incessantemente dagli insegnanti e dall'interno stesso del gruppo dei bambini. Come rilevano più ricerche nel settore, la TV sta progressivamente invadendo all'interno del gruppo familiare, ogni spazio originariamente riservato ai contatti e alle relazioni interpersonali, diventando anche il principale canale di presa di contatto e di conoscenza del mondo extrafamiliare. Questo potere delle comunicazioni di massa crea degli intralci che forse non si avvertono immediatamente al livello di scuola materna, ma che invece si avvertono pesantemente negli anni successivi, quando talvolta è ormai troppo tardi per ricorrere ai ripari.La scuola dovrebbe assumere un ruolo attivo in questo settore, fungendo da interlocutore importante, se non da animatore e suggeritore, nella creazione o perlomeno nella scelta dei programmi da presentare ai ragazzi: una scuola insomma che stesse dalla parte dei bambini non solo nelle 8 ore all'interno delle mura scolastiche, ma che si ergesse come tutore dei loro diritti anche al di fuori di esse. Tutte le ore che i bambini dedicano alla TV le sottraggono a molte altre attività, il videofruitore si stacca malvolentieri dallo schermo per andare a fare attività motoria. Se si impedisce ai bambini di fare esperienza tramite il confronto con l'ambiente esterno si provoca una mutilazione, non solo al livello motorio ma anche al livello dell'intelligenza.

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Infatti la differenza tra puer condominialis e il bambino di campagna sta nell'esperienza senso-motoria che ciascuno di essi si fa stando a contatto con l'ambiente circostante. È cosa bene evidente che le mappe motorie di un bambino di campagna sono più ricche e vissute di quelle di un bambino che vive in un appartamento davanti al televisore i cui programmi gli offrono la visione di intensissimi movimenti e trame d'azione, ma non gli danno spazio utile per riportare queste proposte nella loro personale motricità. Occorre fargli capire che lo spettacolo del mondo è quello reale e deve distinguerlo da quello telematico che è virtuale.Gli orientamenti assegnano al gioco un ruolo importante: è considerato come forma privilegiata dell'attività motoria e risorsa privilegiata di apprendimento. Occorre conoscere, sperimentare tutte le forme praticabili di giochi motori: liberi e di regole, con materiali e simbolici, di esercizio e giochi programmati, imitativi , popolari e di tradizione. Il gioco nel suo aspetto più genuino è un attività generale dell'uomo e del bambino in particolare, che coinvolge molte funzioni e produce molti apprendimenti. Il fine è deliberatamente di sviluppo e di educazione e l'attività copre gli spazi che il gioco “libero e disinteressato” potrebbe anche non coprire. In questa funzione il gioco diventa una “modalità didattica” intenzionalmente programmata e intelligentemente utilizzata.Il bambino da tre ai sei anni è nella fase dell'organizzazione delle percezioni (la percezione è quel processo mediante il quale il bambino trae informazioni dal mondo che lo circonda). Occorre che egli riesca a capire ed organizzare le impressioni che gli giungono attraverso i sensi. A partire dalla interiorizzazione dei dati esterni, del proprio corpo e dell'organizzazione spazio-temporale.Un bambino a tre anni si è probabilmente già confrontato con le figure adulte che la famiglia gli ha offerto, ma non ha ancora maturato un'identità precisa. Ora ha bisogno di riconoscere se stesso precisandosi in due situazioni diverse:- nella presa di coscienza del suo essere originale- nel confronto con molti modelli esterni, adulti e bambini:Riconoscersi vuol dire acquistare fiducia in se stessi, dare credito ai propri bisogni, coltivare le proprie curiosità ed i propri interessi, motivare i propri comportamenti. Se l'identità matura anche nel confronto con gli altri, essa trova un completamento legittimo nel riconoscimento dell'appartenenza ad una comunità: quella scolastica e quella sociale che la contiene.È fondamentale nella scuola dell'infanzia la conquista dell'autonomia intesa come capacità di scegliere, di decidere e non solo come possibilità di fare. Un bambino di tre anni dovrebbe avere maturato le fondamentali autonomie di base: camminare con sicurezza, salire e scendere le scale, adattare se stesso agli oggetti e all'ambiente fisico, manipolare alcuni strumenti, parlare, comunicare, guardare le immagini e coglierne il significato. Non basta classificazione il posseduto, ma promuovere la capacità di andare oltre, acquisire il nuovo, apprendere. L'apprendimento non coincide con l'attività di insegnamento; è un processo attivo che si realizza all'interno del soggetto, che richiede l'intervento di molte facoltà umane (percezione, immaginazione, attenzione, associazione, memoria). È un fatto totale che impegna tutti le potenzialità del bambino.Nell'apprendimento più che il prodotto sono importanti i processi. L'apprendimento si verifica in rapporto a situazioni reali, complesse e dotate di significato. Si tratta, insomma, di un riadattamento globale della personalità in cui ogni singola acquisizione implica la ristrutturazione di tutto il quadro dell'esperienza precedente e orienta in un certo modo a quella futura. La scuola Materna dovrebbe far valere il proprio punto di vista ovunque vengano messi in gioco gli aspetti che in qualche modo toccano e riguardano “il loro crescere”. Dovrebbe inoltre non restringere il suo compito educativo al solo ambito cognitivo, trascurando la parte relativa alla corporeità e alla motricità, ritenuti aspetti secondari della personalità e della crescita dell'individuo.È da tenere presente che la persona umana è un'unità nella quale non sono possibili separazioni tra le sue componenti. La distinzione tra motorio e cognitivo appare quindi priva di ogni fondamento scientifico e perciò non più sostenibile: l'uno influenza l'altro, e ne è allo stesso tempo espressione.La necessità di un'educazione globale, diventa ancora più evidente quando abbiamo a che fare con bambini in età prescolare, in quanto quest'ultima costituisce uno strumento fondamentale per la formazione di quei prerequisiti tanto importanti non solo al fine dell'inserimento del bambino nella scuola dell'obbligo, ma soprattutto per uno sviluppo armonico e sereno della sua stessa personalità. Nei nuovi orientamenti della scuole materna vi sono premesse positive in questo senso, sia nelle proposte delle linee programmatiche, sia nelle indicazioni metodologiche.Infatti, mentre la legge precedente (3.444/1968) prevedeva come "Educazione Fisica" distinta dal gioco, che veniva invece affiancato alle "Attività costruttive e di vita pratica", il nuovo testo prevede un "campo di esperienza educativa" definito "il corpo e il movimento": il campo di esperienza della corporeità e della

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motricità contribuisce alla crescita ed alla maturazione complessiva del bambino, promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.

1.2. Proposte, indicazioni programmatiche

Educare significa creare le premesse perché il soggetto in formazione sia capace di libera e matura scelta del proprio progetto di vita; non ci può essere educazione se non sia intenzionalmente al servizio della persona. La scuola deve svolgere un ruolo educativo complementare a quello della famiglia aiutando il bambino a prendere coscienza della realtà, dando un senso alla sua esperienza per intervenire nella realtà stessa.L'opera educativa deve inoltre offrire adeguate opportunità allo scopo di superare i condizionamenti sociali, economici, culturali e ambientali limitanti la piena realizzazione della persona. La scuola dell'infanzia accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di apprendi-mento e di adattamento per i quali costituisce un'opportunità educativa rilevante. Ogni bambino deve potersi integrare nella esperienza educativa che esse offre così da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica, coinvolto nelle attività che vi si svolgono.L'itinerario di sviluppo conduce il bambino ad un contatto diretto e attivo con l'ambiente: egli dapprima lo esplora e poi lo controlla riconoscendone l'ordine e le regole di vita che ne derivano. Questo processo favorisce la capacità di fare e di adattarsi alla realtà e di avviare un controllo su di essa per organizzare le prime progettazioni da solo o in collaborazione con gli altri.In questa graduale acquisizione della capacità di progettare per costruire si manifesta il processo fondamentale di presa di coscienza della realtà.Si forma la sua intelligenza pratica nello sviluppo dello schema corporeo nel comprendere a pieno le relazioni di spazio, tempo e causalità e istituire così rapporti logici.La relazione didattica tra insegnante e bambino di 3-6 anni è fortemente asimmetrica, il cui contenuto umano supera e sostiene gli aspetti didattici propri di ogni funzione docente.I compiti dell'insegnante della scuola d'infanzia sono quelli di costruire la progettazione didattica, di sviluppare attività per unità di tempo brevi e variamente alternate, mai oltre i 40-50 minuti, di soddisfare gli interessi dei bambini, di stimolare, sollecitare e sostenere la partecipazione familiare e sociale alle relazioni educative della scuola.La conduzione educativa della scuola nel suo insieme guarda all'insegnante come ad un professionista che si impegna e collabora strettamente con i colleghi negli aspetti educazionali della didattica che riguardano la programmazione educativa degli spazi fisici interni ed esterni, l'organizzazione delle attività coordinandole fra loro e con altri tempi della vita scolastica.L'opera dell'insegnante, tenendo sempre ben presenti le tre finalità della scuola della infanzia: maturazione dell'identità, conquista dell'autonomia e sviluppo della competenza, si realizza tramiti campi di esperienza educativa. Essi sono raggruppabili in tre assi: asse dei linguaggi, asse della cognitività e asse del senso.Con il termine campi di esperienza educativa si indicano i diversi ambiti del fare e dell'agire del bambino e quindi i settori specifici nei quali egli conferisce significato alle sue molteplici attività, sviluppa il suo apprendimento, acquisendo strumentazioni linguistiche e procedurali nel concreto di un'esperienza che si svolge entro confini ben definiti e con il suo costante coinvolgimento

1.3. Il corpo e il movimento

Il campo di un'esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come espressione della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare. Le tappe evolutive procedono dalla dominanza del corpo vissuto alla prevalenza della discriminazione percettiva e alla rappresentazione mentale del proprio corpo sia statico che in movimento.Verso i tre anni il bambino controlla in modo globale gli schemi motori dinamici generali (correre, lanciare, ecc.) imita alternativamente posizioni globali del corpo o semplici posizioni di un segmento, riconosce parametri spaziali e discrimina e riproduce semplici strutture ritmiche.Verso i sei anni vi è un'iniziale forma di controllo segmentario degli schemi dinamici generali, imita contemporaneamente posizioni globali del corpo e posizioni combinate dei suoi segmenti, riconosce la destra

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e la sinistra, discrimina e riproduce strutture ritmiche. I traguardi da raggiungere sono: lo sviluppo delle capacità senso-percettive e degli schemi dinamici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare, ecc.) e la progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio nell'interazione con l'ambiente. Ovvero il bambino dovrà essere in grado di progettare ed attuare la più efficace strategia motoria e di intuire e anticipare quella degli altri e le dinamiche degli oggetti nel corso delle attività motorie. L'insieme delle esperienza motorie e corporee correttamente vissute sono alla base di una positiva immagine di sé.La forma privilegiata di attività motoria è costituita dal gioco, che caratterizza il clima della scuola dell'infanzia e svolge l'attività cognitiva creativa e socializzante. L'insegnante proporrà pertanto tutte le varie forme di gioco a contenuto motorio: dai giochi liberi a quelli di regole, dai giochi con materiali a quelli simbolici, dai giochi di esercizio a quelli programmati, dai giochi imitativi a quelli popolari e tradizionali; egli avrà il compito di predisporre ambienti stimolanti e ricchi di opportunità diversificate di esercizi; programmerà con cura la scelta, l'ordine di successione e le modalità svolgimento dei giochi di regole.La valutazione dei bambini si baserà sull'osservazione sistematica dei loro comportamenti e sulla ponderazione dei suoi processi di sviluppo ponendo particolare attenzione per il controllo dinamico del corpo nella dimensione spazio-temporale. Verranno utilizzati costantemente piccoli attrezzi e oggetti semplici, che i bambini possono facilmente manipolare e usare in vari modi.Rientra in questo campo di esperienza l'educazione alla salute in modo tale da promuovere l'assunzione di positive abitudini igienico-sanitario e l'educazione alla sessualità.

1.4. I discorsi e le parole

Al linguaggio non verbale si affianca poi la parola; la produzione e la comprensione dei suoni non si presentano svincolate dal contesto, il bambino guadagna a poco a poco l'uso intenzionale dei suoni per comunicare dei significati, maturando così competenza linguistica.Il bambino comprende certe espressioni prima ancora che sia in grado di produrle, egli è abbastanza presto capace di pensieri più complessi di quelli che sono testimoni delle frasi che usa.L'educazione linguistica si configura come un passaggio obbligato al fine di dare al bambino uno strumento base per l'organizzazione del suo sapere e per fruttuosi e corretti scambi interpersonali. Il sistema linguistico resta indubbiamente per le sue possibilità, uno dei sistemi di comunicazione e di espressione più potenti fra quelli a disposizione della persona.Le finalità proprie di questo campo si possono condensare nell'acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione, nella disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee e opinioni, nello sforzo di ascoltare e comprendere, nella disposizione a risolvere i conflitti con la discussione.Le principali abilità da far progressivamente acquisire possono consistere nel prestare attenzione ai discorsi altrui, nel farsi capire correttamente dagli altri, nell'analizzare e commentare figure sempre più complesse, nel descrivere una situazione o un racconto ad altri

1.5. Lo spazio, l'ordine, la misura

L'arco di età compreso fra i 3 e i 6 anni, corrisponde dal punto di vista cognitivo, ad un delicato periodo di transizione che segna il passaggio dalla prima infanzia, durante la quale il bambino conosce attraverso l'azione diretta, alla terza infanzia quando il pensiero si avvia a prendere la guida dell'esperienza. Si tratta di una transizione importante, perché il bambino mentre consolida ed estende la sua conoscenza pratica, diventa capace progressivamente di rappresentare mentalmente la realtà anticipando i fatti e progettando la sua azione.Dagli zero ai tre anni agisce manipolando oggetti reali. Verso i tre anni il bambino esprime le prime intuizioni numeriche come valutazioni approssimate della quantità nel contare gli oggetti, nel confrontare le quantità e le grandezze direttamente, mentre trova difficoltà ad ordinarle serialmente. Incomincia inoltre ad avvertire esprimendole linguisticamente alcune collocazioni spaziali.Dai tre ai sei anni tenta di manipolare immagini mentali rispetto a schemi procedurali che poi cerca di realizzare concretamente per tentativi. L'impegno educativo specifico dell'area cognitiva è quello di accompagnare, organizzare, promuovere la prima presa di coscienza della realtà per portare al termine della

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scuola d'infanzia il bambino al traguardo del superamento del realismo percettivo: il passaggio dall'azione al pensiero è lento e laborioso.Il bambino utilizza ancora i dati percettivi ma li sostituisce con rappresentazioni mentali più mobili e più manipolabili via via arricchendole e modificandole. Questo campo di esperienza ha la finalità di sviluppare le capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà.

1.6. Le cose, il tempo e la natura

È il campo di esperienza relativo all'esplorazione: scoperta e primo sistemazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale ed artificiale. Le finalità riguardano la formazione di atteggiamenti e abilità di tipo scientifico. Viene potenzializzata la curiosità, la spinta ad esplorare e capire, il gusto della scoperta, la motivazione a mettere alla prova il pensiero. Tutte attitudini che già a tre anni caratterizzano nella maggioranza dei casi il comportamento dei bambini. La scuola orienta i suoi interventi in un vasto raggio di obiettivi: riconoscimento dell'esistenza dei problemi e della possibilità di affrontarli e risolverli, perseverare nella ricerca ed ordine nelle procedure, disponibilità al confronto con altri e alla modifica delle proprie opinioni, apprezzamento degli ambienti naturali ed impegno attivo alla loro salvaguardia.Il bambino ha una naturale inclinazione a manipolare e trasformare cose e situazioni. La scuola dell'infanzia favorisce l'inclinazione a manipolare prima e a trasformare poi le cose e le situazioni stimolando l'attività ludica e favorendo lo sviluppo e la realizzazione di elementari forma di progettazione e di esecuzione. Attraverso le attività di vita pratica il bambino si rende conto che la realtà ha leggi sue proprie a cui egli deve conformarsi se vuole intervenire efficacemente su di essa.Le abilità che in tal modo egli matura favoriscono in lui la creazioni di schemi mentali per un'azione via via sempre più complessa, capace al contempo, di influenzare la sua evoluzione cognitiva e di esserne influenzato. Le medesime esperienze di vita pratica aiutano il bambino a prendere coscienza che, accanto al limite imposto dalle regole sociali della convivenza con gli altri, sussiste anche quello imposto dall'ambiente e dalla realtà fisica.Le finalità dell'area pratico - costruttiva sono:- scoprire le regole fisiche, capirle e saperle usare nella pratica;- distinguere la realtà dal mondo interiore;- mettere in relazione mezzi e fini.Per soddisfare i bisogni primari del bambino si devono proporre attività di vita pratica riguardanti quell'insieme di abilità che la vita in comune e il semplice intervento sull'ambiente richiedono:- riproduzioni di ambienti o di situazioni di vita, traslochi;- preparare la sala per una festa, preparare la sala per il pranzo, riordinare la sala, - accudire i piccoli animali, valorizzando la naturale tendenza affettiva dei bambini;- accompagnare i più piccoli a riposare, curare le piante.In tutte queste attività il bambino deve essere aiutato a scoprire che vi sono delle regole di vita pratica che vanno cambiate o addirittura cambiate sul momento.L'insegnante deve offrire varietà di materiali da gioco, deve assistere il bambino quando affronta problemi con richiesta di aiuto e verifichi se quanto è stato costruito risponde agli scopi. Oltre all'autoverifica fatta dal bambino quando si rende conto della riuscita dei suoi progetti, la verifica dello sviluppo in quest'area è data dal livello di autonomia con cui il bambino si muove nell'ambiente nei momenti difficili. Le rilevazioni di maggior interesse si concentrano sul comportamento del bambino durante le attività di esplorazione e di indagine svolte da solo o con altri, tenendo presente che non è importante il contenuto dell'azione, quanto l'insieme delle modalità in cui essa è svolta.

1.7. Messaggi, forme e media.

Questo campo di esperienza considera tutte le attività inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo-teatrale, audiovisuale e massmediale e il loro continuo intreccio.Queste attività sono molto usate dai bambini per le quali mostrano una particolare propensione, esse hanno da sempre caratterizzato i progetti educativi della scuola dell'infanzia ed hanno assunto oggi particolare rilevanza in relazione alle caratteristiche proprie della civiltà dell'informazione.La scuola dell'infanzia incentiva l'utilizzo consapevole e corretto dei linguaggi corporei, sonori e visuali più accessibili in modo da porre le basi per lo sviluppo di una creatività ordinata e produttiva.

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Il bambino giunge progressivamente a forme di rappresentazione di situazioni e di avvenimenti sempre più complessi e strutturati. L'uso corretto dei linguaggi visivi è un indicatore di capacità acquisite e nel contempo base per lo sviluppo di tappe ulteriori nell'ambito della maturazione infantile. I linguaggi visivi sono in stretta connessione con l'aspetto affettivo - emotivo, in particolare con la capacità di esternare contenuti emozionali elaborati. Questo è di notevole rilevanza soprattutto nell'ambito della scuola dell'infanzia dove l'immaginazione e la fantasia hanno un ruolo ancora dominante. Le attività grafiche, pittoriche e plastiche introducono il bambino ai linguaggi della comunicazione ed espressione visiva, partendo dallo scarabocchio e dalle prime rappresentazioni grafiche per arrivare in seguito ad espressioni più complesse.L'insegnante deve fare acquisire la padronanza dei vari mezzi e delle varie tecniche di rappresentazione valorizzando la diversità degli stili personali ed escludendo qualsiasi intervento che possa indurre l'assunzione di stereotipie. L'intervento diretto dell'insegnante partirà dal soddisfare i desideri e le proposte dei bambini per una successiva elaborazione e sviluppo di temi più complessi, stie da inventare e lavori da fare in gruppo.In questo campo di esperienza hanno rilevante importanza le attività sonore e musicali che mirano a sviluppare la sensibilità musicale. L'ambiente naturale e sociale in cui il bambino vive, ricco di stimoli acustici o di silenzi, influisce sul suo comportamento, regola la sua sensibilità, fissa nella sua memoria immagini e sensazioni profonde. La capacità di riconoscere ed interpretare tali stimoli nelle loro valenze comunicative, espressive ed evocative, molto spesso radicate nel folklore, nella tradizione, nel costume e nella cultura musicale, ha una grande importanza per l'intero sviluppo della personalità; si tratta quindi di far maturare il bambino a livello sensoriale, percettivo e cognitivo e affetto - emotivo, affinché si apra nell'universo sonoro con cui viene a contatto, riuscendo a controllarlo sia come fornitore che come produttore. Le sue prime esperienze sonore e musicali sono legate ai ritmi e ai movimenti del corpo e alla gestualità.A tre anni è già in grado di comprendere e produrre suoni rappresentativi di primi ed elementari significati. Quest'area prevede lo sviluppo della sensibilità uditiva ed espressiva a tutte le manifestazioni del mondo sonoro, quali il rumore, il suono, il ritmo, la musica.L'educazione sonora e musicale nella scuola d'infanzia richiede interventi autonomi e semplici tali da non ridurre l'esperienza del bambino né ad interventi occasionali e ludici senza finalità proprie e senza attività sistematicamente programmate, né ad una pura funzione di stimolo e di supporto al movimento, alla gestualità, alla danza, al mimo, all'espressione grafica e al linguaggio verbale.Questo tipo di attività favoriscono la socializzazione in quanto certe modalità di fare musica facilitano l'inserimento in un gruppo e la collaborazione con gli altri: per esempio cantare in coro.Il linguaggio verbale e quello musicale hanno in comune alcuni elementi strutturali ( tono, accento, ritmo, intervallo, cadenza ) perché la musica essendo dotata di un repertorio e di un codice, è utilizzabile anche per realizzare scopi descrittivi ed espressivi. La voce modulata e il canto hanno una funzione espressiva e comunicativa di grande efficacia.L'area musicale si prefigge come finalità quella di rendere il bambino in grado di:- identificare rumori, suoni, ritmi naturali:- ascoltare brani ritmici, musicali e melodici;- produrre rumori, suoni, ritmi, eventi sonori;- discriminare eventi sonori e musicali.Lo stato iniziale in cui il bambino si presenta può essere accordato attraverso la semplice osservazione del comportamento da lui manifestato in rapporto a certe espressioni ritmiche e in rapporto alle sue reazioni a stimoli sonori anche occasionali. Dal punto di vista organizzativo le attività musicali possono essere favorite dalla costituzione di un laboratorio musicale o comunque dalla predisposizione di ambienti che consentono l'uso della sonorità e del movimento.

1.8. Il sé e l'altro.

L'ingresso nella scuola d'infanzia segna per il bambino una delle prime occasioni, in situazione organizzata, di sperimentare emozioni e sentimenti al di là dell'ambiente familiare; egli è profondamente connotato dalle ansie relative al crescere e all'abbandono di rassicuranti dipendenze.Egli a poco a poco si rende conto di essere considerato uguale agli altri bambini, in quanto gli insegnanti si occupano in eguale misura di lui come degli altri, si trova a condividere con gli altri oggetti e spazi, a

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competere per assicurarsi i benefici e per soddisfare i propri bisogni, i quali non sempre trovano immediata rispondenza; imparerà così ad attendere il proprio turno, a giocare in aree di libertà circoscritte nello spazio e nel tempo.L'insegnante si prefiggerà di far maturare nel bambino l'autonomia della sua persona che si manifesta come iniziativa ed indipendenza in forma diffusa nei vari momenti di vita scolastica entro le varie aree educative. L'autonomia si esplica nella capacità di attendere, di tollerare le frustrazioni, di riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti, di giocare da solo, di esplorare nuove situazioni, di gestire la separazione e il ricongiungimento da adulti e compagni di giochi.Egli sarà stimolato all'amicizia come tendenza ad intrattenere relazioni esterne alla famiglia e capaci di favorire il senso di appartenenza ed identità. Inoltre sarà sollecitata in ogni bambino la disposizione al pudore come tendenza a riconoscere ed accettare le caratteristiche sessuate del proprio corpo, identificarsi col genitore del proprio sesso, attaccarsi ad altri adulti e coetanei di ambo i sessi, aderire ai modelli di comportamenti emotivo ed affettivo - espressivi nell'ambiente di vita secondo “mascolinità” e “femminilità”.Occorre tenere presente che si perviene, ad una sempre più piena socializzazione, attraverso complesse modificazioni evolutive, a cui il bambino interagisce con gli altri nei vari contesti di vita in una dimensione che va da un minimo ad un massimo di coinvolgimento.Si ha il minimo quando egli svolge un'occupazione individuale ma un coinvolgimento via via maggiore quando egli interrompe la propria attività per osservare gli altri: si avvicina a loro e svolge la propria attività al loro fianco iniziando senza precise finalizzazioni e senza regole di svolgimento (attività parallela, attività associative e complementari) ma sviluppando attività in cui sono riconoscibili fini e ruoli assegnati a soggetti secondo un progetto (attività cooperativa e reciproca). È importante far raggiungere al bambino la percezione di sé e dei propri bisogni, raggiungibile attraverso le interazioni, le comunicazioni e la compresenza con gli altri.Occorre sviluppargli la capacità di elaborare, controllare gli impulsi e di capire le conseguenze delle azioni, la capacità di sapersi adeguare alle regole del gioco sociale per cogliere le valenza comunicative dei segni del gruppo e poterle utilizzare. Educarlo a superare i momenti di particolare risonanza emotiva, per confermare o disapprovare gli atti dell'altro con i propri, per apprezzare il contributo dell'altro, per offrire il proprio contributo al superamento di situazioni conflittuali.La socializzazione ha interconnessioni con l'aspetto affettivo-emotivo, in quanto ogni relazione con se stesso e con gli altri scaturisce affetti ed emozioni; con il settore linguistico e psicomotorio mimico-gestuale, poiché ogni tipo di linguaggio è il supporto sostanziale di ogni relazione sociale.Il bambino si rende conto che le sue azioni possono interferire con la vita degli altri, essere accettate e gradite, ma anche rifiutate e persino non comprese.Gli ostacoli che incontra nella sua esistenza lo mettono a disagio, gli fanno provare un senso di colpa e, insieme, il desiderio di escludere dal suo repertorio le azioni che lo pongono in contrasto con il nuovo mondo; d'altra parte il disagio non si può risolvere con la passività, rinunciando cioè alle opportunità offerte dall'ambiente e alla soddisfazione dei propri desideri.È così che il bambino comincia a porsi il problema di regolare la sua vita di relazione e a sollevare tutta una serie di interrogativi su ciò che si può o non si può fare, su ciò che è giusto e su ciò che non è giusto e, ancora più fondamentalmente, sull'origine e sul senso dell'esistenza.Il bambino nella scuola d'infanzia si fa più ricettivo alle influenze esercitate dall'ambiente e dagli adulti che per lui sono importanti, ma anche più attento nello scoprire le regole che presiedono al comportamento individuale e di gruppo.La scuola di infanzia si qualifica come sede di un particolare tirocinio morale ed etico: essa va considerata come il luogo in cui vengono ad emergere, intenzionalmente, i significati sulla base dei quali si costruiscono le regole per la condivisione dei valori e l'appartenenza a comunità sempre più ampie e universali. Essa è per il bambino il primo contesto di senso in cui vive la pratica del pluralismo e della tolleranza.Il bambino sarà portato a sentirsi agente in un gruppo e collaborare con gli altri in vista di un bene comune. Si cercherà di sviluppare in lui la responsabilità personale, cioè acquisire la consapevolezza delle proprie azioni e della loro portata nell'ambiente di vita: questo implica autonomia, capacità di svolgere compiti secondo la propria iniziativa in condizioni di indipendenza. Egli dovrà imparare a recepire positivamente l'autorità degli adulti significativi, ovvero integrarsi in un contesto relazionare regolato da norme.L'insegnante svilupperà il suo altruismo ed il senso a condividere praticamente e valori della comunità e diventare portatore di norme e di tradizioni

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In questo campo si ritrovano tutte quelle esperienze ed attività che stimolano il bambino a darsi e a rispettare norme di comportamento e di relazione indispensabili per una convivenza umanamente valida. Egli comprenderà a poco a poco i valori della propria cultura, rispetterà le diversità, saprà stare con gli altri, porgerà loro il suo aiuto e sostegno.

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CAP. II - LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA.

2.1. Perché programmare

Per realizzare lo sviluppo e le finalità dei campi di esperienza della scuola materna è indispensabile un'organizzazione didattica svolta in un ambiente e motivante, ricco di relazioni e di apprendimenti.Verranno evitate impostazioni precocemente disciplinaristiche e favorite invece attività libere, differenziate e progressive. Nella scuola dell'infanzia viene valorizzato il gioco, che costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni.Esso infatti, favorisce i rapporti attivi e creativi sia sul piano cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di manifestarsi in una molteplicità di aspetti.L'insegnante evitando le facili improvvisazioni, dovrà proporre al bambino molti stimoli e messaggi, attraverso la ricchezza e la varietà delle proposte di gioco.È infatti attraverso queste ultime che si baserà la strutturazione ludiforme della attività didattica nei diversi campi di esperienza.Le esperienze promosse dalla scuola dovranno stimolare la curiosità del bambino, in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, dovranno inoltre attivare in lui adeguate strategie di pensiero attraverso il confronto di situazioni, la risoluzione di problemi, la elaborazioni di ipotesi e di spiegazioni. L'insegnante guiderà il bambino nella presa coscienza di sé e delle proprie risorse, valorizzerà i suoi “errori”, lo aiuterà ad adattarsi in modo creativo alla realtà, a conoscerla, controllarla e modificarla a suo piacimento quando ciò sarà possibile. È molto importante basare la propria didattica sul fare e sulle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l'ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative del bambino.La vita di relazione favorisce gli scambi di pensiero e sollecita a dare e a ricevere, essa è essenziale per i processi di crescita anche sul piano cognitivo. L'insegnante avrà continua attenzione ai bisogni di sicurezza, gratificazione e autostima dei bambini.La programmazione didattica utilizza tutte quelle strategie e utilizzazioni che permettono lo sviluppo e l'apprendimento del bambino, ovvero l'acquisizione delle abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni spaziali e casuali).All'interno dell'azione pofessionale dell'insegnante, l'osservazione occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze del bambino e di modificare via via le proposte educative in base alla qualità delle sue risposte. L'osservazione è inoltre un utile strumento per verificare la validità e l'adeguatezza del processo educativo.Una progettazione aperta, flessibile, progressiva e priva di rigidi schematismi risulta coerente con la plasticità e il dinamismo infantile ed è di conseguenza capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di intelligenza.La scuola materna ha la funzione di: - concorrere a rendere capace il bambino di prendere coscienza della realtà, dando senso alla propria esperienza, per intervenire sulla realtà stessa. Favorisce lo sviluppo delle capacità del bambino, quali: affettiva, cognitiva, di socializzazione, e di inserimento nell'ambiente fisico.;- offrire adeguate opportunità educative, allo scopo di superare i condizionamenti sociali, economici, culturali, ambientali, limitanti la piena realizzazione della persona;- valorizzare criticamente le risorse e la cultura ambientale;- rispondere agli interessi dei bambini per renderli più maturi e culturalmente più validi.Le attività di apprendimento devono essere evocative, cioè mirare a ricostruire a scuola l'esperienza diretta attraverso le modalità rappresentative, quali: l'imitazione corporea e la drammatizzazione verbale, capaci di conservare il riferimento alla realtà.Esse devono inoltre essere differenziate e progressive, svolgersi secondo un itinerario che traccia un graduale distanziamento rispetto alla realtà dato che la capacità rappresentativa si sviluppa come graduale processo di indipendenza dai vincoli imposti alla realtà materiale.Le attività da proporre sono: giochi di imitazione, animazione di racconti o favole, compiere percorsi ed escursioni, inventare storie, fare collage e disegni, mimare, ecc.La programmazione è un metodo nell'affrontare il lavoro di educare che ci permette di analizzare situazioni, dare valutazioni quantitative e qualitative, formulare obiettivi, indicare i mezzi da usare per raggiungerli, apprestare strumenti di verifica. Lo scopo è l'attuazione del programma scendendo il più possibile nei

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dettagli, essa ha molti punti in comune con la sperimentazione perché non si può sperimentare senza programmare, cioè senza seguire delle operazioni specifiche.Programmare un curriculum implica:- definire delle mete;- formulare dei contenuti;- selezionare dei contenuti;- organizzare dei contenuti;- selezionare delle esperienze;- organizzare delle esperienze;- determinare oggetti e procedure di valutazione.Con questa procedura viene così posto l'accento sulla responsabilizzazione diretta degli insegnanti nella definizione degli obiettivi che devono essere precisati sulla base delle situazioni di partenza degli allievi e del contesto socioculturale.La programmazione è pertanto l'adeguamento del programma alla realtà concreta in cui si opera. Poiché la società è in continua e rapida evoluzione e nuove conoscenze vengono costantemente acquisite mentre le vecchie si dimostrano errate è necessario una selezione ancora maggiore di quanto deve essere appreso e una riconsiderazione del modo in cui l'apprendimento ha luogo.La necessità di preparare i bambini a rispondere alle esigenze della società che cambia rapidamente dà l'obbligo agli insegnanti di proporsi una più ampia gamma di obiettivi per guidare e dirigere le attività in base nazionale.La programmazione non produce con improvvisazioni e occasionalità, ma richiede la costituzione di un progetto e di una strategia capaci di dare un senso alle più varie occasioni e ai vari interventi educativi. Programmare significa dunque conoscere a fondo la necessità degli allievi e proporsi la realizzazione dei vari obiettivi. Una corretta procedura di programmazione presuppone, innanzitutto, una conoscenza precisa del contesto entro cui l'opera educativa si svolge e si sviluppa e la capacità di correlare ad esso le indicazioni di un eventuale programma; la competenza ad elaborare in forma di curriculum le scelte. Quindi esiste un rapporto tra attività di programmazione ed elaborazione dei curriculum. Con il termine curriculum si intende l'integrazione dei criteri metodologici e didattici dell'attività educativa, delle procedure impiegate, delle scelte responsabilmente effettuate, delle azioni intraprese. Esso esprime il cammino di trasformazione e crescita che compie un soggetto a seguito di un intervento educativo. Tra i compiti degli insegnanti di scuola materna vi è quello di provvedere alla “cura” della programmazione dell'azione educativa anche per adeguare gli orientamenti educativi alle esigenze ambientali e allo sviluppo psico-fisico-sociale-cognitivo dei bambini..

2.2. Fasi della programmazione

Analisi della situazione iniziale.Prima di stabilire gli obiettivi dobbiamo stabilire che cosa sono i bambini che ci troviamo di fronte, che possibilità hanno da un punto di vista sociale e culturale, come si muovono, che tipo di strutture sono a disposizione, quindi, per impostare una corretta programmazione educativa e didattica è essenziale assumere piena consapevolezza della situazione di partenza della classe.È altresì necessario conoscere l'ambiente familiare nei suoi aspetti socio-economici-culturale, affettivo ed educativo, composizione della famiglia, professione dei genitori, condizione economico, rapporto tra genitori e figli, occupazione del tempo libero.Occorre conoscere la salute e lo sviluppo fisico in generale di ogni bambino e infine considerare le risorse specifiche ambientali della scuola: spazi fisici, attrezzature, sussidi e vari materiali. Particolare attenzione va prestata al clima generale della scuola in quanto capace di influenzare indirettamente anche il livello di rendimento degli allievi: qualità delle relazioni tra gli insegnanti, livelli di partecipazione dei genitori, funzionalità degli organi collegiali.Si dovrà vedere che cosa sono e che cosa sanno fare i bambini che ci troviamo di fronte e quali sono le strutture, le possibilità che l'istituzione e l'ambiente esterno possono offrirci.

Definizione degli obiettivi.Completato il quadro della situazione di tutti i soggetti, si passa alla definizione degli obiettivi, o mete educative conseguibili: è il primo momento della programmazione ed ha carattere di centralità nella

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costruzione del progetto. Si tratta di costruire un complesso di assunti teorici nei quali sostanziare, con un significato profondo ed univoco, i fini della azione educativa.

Scelta dei contenuti.Identificazione e scelta dei contenuti e di esperienze che devono risultare funzionali agli obiettivi. Si tratta di precisare i compiti, di stabilire quali mezzi saranno adoperati e quali metodi. Questa fase della programmazione permette l'organizzazione dei contenuti (scelta di una logica nel fare la lezione), l’identificazione delle procedure didattiche (metodi e strategie di insegnamento). Le teorie e le metodologie scientifiche, i beni e le tecnologie materiali costituiscono le risorse necessarie allo svolgimento del processo formativo. L'inventario delle risorse costituisce il momento di analisi qualitativa degli strumenti a disposizione dell'insegnante-educatore-animatore.

Verifica.Con questo termine si intende il processo continuo di controllo del raggiungimento degli obiettivi didattici. La verifica appartiene a tutte le fasi della programmazione e serve per sapere come proseguire, quali modifiche apportare, di quali nuovi strumenti fornirsi.Nella verifica lungo tutto il percorso si valutano, oltre i risultati, la natura delle difficoltà e si cerca di avere una visione di insieme per cercare di capire ciò che si è realizzato. Essa si pone sia come accertamento dell'adeguatezza del comportamento di ogni bambino nei riguardi degli obiettivi che si intendono conseguire, sia come accertamento della validità degli interventi didattici dell'insegnante. Occorre progettare meccanismi retroattivi (feedback) per eseguire verifiche periodiche in cui effettuare la revisione di quanto fatto fino a quel momento.La validità della programmazione consiste nella previsione dei risultati ma anche nell'elaborazione e progettazione degli strumenti che consentano un controllo e una verifica.L'itinerario che si compie nella scuola assume pieno significato per i soggetti coinvolti ed interessati nella misura in cui può venire adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato. Il cammino del progetto educativo, infatti, si rende concretamente visibile attraverso un'attenta documentazione e una conveniente comunicazione dei risultati ottenuti attraverso l'utilizzo di strumenti verbali, grafici e audiovisivi. Tali documentazioni da raccogliere in modo semplice ma continuativo offrono ai bambini l'opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti della comunità educativa varie possibilità di informazione, di riflessione e di confronto, contribuendo positivamente anche al rafforzamento della prospettiva della continuità.Per evitare i rischi della sezione chiusa è importante programmare anche momenti di attività di intersezione, che generano rapporti nuovi e più stimolanti fra gli insegnanti e i bambini e permet-tono un maggio utilizzo degli spazi, dei materiali ludici, delle attrezzature e dei sussidi didattici. L'intersezione fra bambini di età diversa consente di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di scambio, di confronto e di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzato.Le attività che hanno un ruolo di notevole spessore sono quelle della vita quotidiana, dato che il bambino sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità anche mediante comportamenti usuali e azioni consuete. Il contesto quotidiano in cui vive infatti, lo porta a sviluppare capacità percettive e di coordinamento, ad anticipare e dominare gli eventi più comuni e a padroneggiare competenze e abilità semplici ma basilari, che lo indirizzano verso l'autocontrollo, la precisione, la costanza, l'attenzione per la verifica dei risultati, la solidarietà e la responsabilità.Il tempo scolastico va scandito in modo da salvaguardare il benessere psicofisico con particolare riguardo per quei bambini che possono trovarsi a disagio con le scansioni temporali proposte dalla scuola ed essere soggetti più degli altri a fenomeni di affaticamento. L'impiego ottimale del tempo a disposizione con i bambini consentirà una distribuzione ordinata e varia della attività educative nella giornata scolastica evitando così sprechi di energie. Le attività, le esperienze socializzate e quelle individuali esigono un'attenta considerazione dei tempi necessari per realizzare una sequenza alternata di proposte che richiedono una diversa intensità di impegno.

2.3. Capacita da attivare

Discriminazione percettiva.

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Ci interessa l'organizzazione multimodale dei sensi e delle relative percezioni in rapporto al proprio corpo, poi agli oggetti, agli altri, allo spazio-tempo, ecc. Il bambino imparerà a riconoscere la struttura, la forma, la superficie, il colore, la sostanza, la consistenza, il peso di oggetti, animali, persone, elementi geografici nel loro contesto naturale.Egli sarà guidato nel confrontare caratteristiche di oggetti, animali, persone, elementi geografici, ed infine nel riconoscervi uguaglianze, differenze, somiglianze.Elaborazione percettiva.Consiste nel saper riconoscere una funzione e un valore affettivo-emotivo ad oggetti, animali, persone, elementi geografici, gruppi di persone, concettualizzare le esperienze.

Ideare trasformazioniIl bambino sarà in grado di dare una nuova funzione e una nuova forma a oggetti e materiali vari (sabbia, pongo, das, costruzioni, ecc.). Scoprirà nuove modalità di rapporto tra oggetti, spazi, azioni e tempi e tra sé e gli altri nella dimensione spazio-temporale. Scoprirà nuove posizioni ed espressioni delle varie parti del corpo anche con l'impiego di maschere, trucchi e ambientazioni.Comunicazione intenzionale.Interpretare azioni, accettare la convivenza nel gruppo, dare significato all'esperienza, rispettare le regole, esprimere significati con azioni, gesti e sguardi, imitare un modello, mimare eventi. Controllo globale del corpo.Attenzione posturaleRespirazioneEquilibrioReattività motoriaOrientamentoCoordinazioneIntenzionalitàIntensità di sforzoTempismoPrecisioneRilassamentoAttenzione posturale: è l'insieme degli atteggiamenti del corpo come supporto di ogni attività percettivo-motoria, ovvero la preparazione o predisposizione del corpo a svolgere le varie attività: - di percezione:vedere, guardare, osservare: percepire, udire, ascoltare: toccare (sfiorare, accarezzare, stringere, comprimere, spingere, strizzare, spremere….)gustare;annusare- di elaborare:immaginare;riflettere;ideare;- di agire:operare;rilassarsi;comunicare.RespirazioneLa presa di coscienza della propria respirazione è un aspetto dello schema corporeo-motorio e della comunicazione e l'insegnante proporrà tali giochi per facilitarne l'acquisizione:- giochi con i palloncini;- giochi con le bolle di sapone (se soffio forte ..., se soffio piano ma più a lungo ..,quante bolle di sapone ottengo e quale grandezza?)- giochi con castelli di carte da demolire; - giochi sonori con strumenti a fiato.Equilibrio

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L'equilibrio posturale e dinamico fanno parte della strutturazione dello schema corporeo, il bambino sarà stimolato in tal senso attraverso il suo coinvolgimento in giochi svolti su vari supporti e basi di appoggio quali: pavimento, sabbia, materassi di gomma rigidi, ecc.Reattività motoria.Capacità di rispondere prontamente a determinati stimoli acustici, luminosi, tattili; di rispondere correttamente a comandi verbali e di svolgere un piano di azione o percorso.Orientamento.Dipende molto da una buona strutturazione dello schema corporeo ed è connesso alla lateralità. L'orientamento è importante per imparare correttamente a leggere e a scrivere poiché le difficoltà nell'apprendimento della lettura sono causate da un cattivo orientamento e e si manifestano nella confusione di lettere simmetriche con l'inversione nel senso di destra-sinistra e nella inversione del senso alto-basso.Quando il bambino avrà sviluppato la consapevolezza del proprio corpo e la percezione delle aree sopra, sotto, a destra, a sinistra di esso, comincerà ad applicare queste conoscenze al mondo esterno. Per sviluppare il senso dell'orientamento verranno proposti giochi come nascondino o moscacieca, in diversi ambienti:- entro un ambiente nuovo e noto- entro un percorso- entro un bosco- entro un grande edificio.Coordinazione.Si svilupperà nel bambino la coordinazione globale di schemi motori di base, la coordinazione nell'eseguire determinati compiti quali:- costruire aquiloni, modellini, collage, ecc.- ricevere-lanciare una palla- abbattere dei birilli.Intenzionalità.Può essere esterna al bambino, quando gli vengono richieste attività operative o dati suggerimenti ed indicazioni; interna al bambino quando è lui stesso a scegliere le modalità e i fini operativi.Intensità di sforzo.Si insegnerà al bambino a calibrare i propri sforzi o meglio a coinvolgere più o meno fibre muscolari nel compiere una determinata azione, per esempio per sollevare una matita e per sollevare un sacchetto di sabbia, per dare un calcio a una pallina di gomma piuma e ad un pallone da calcio.Tempismo.È la capacità di concludere una azione in un certo lasso di tempo ad esempio durante il movimento di un oggetto e durante lo svolgimento di una stessa azione da parte di altri. Precisione.Si otterrà tramite la proposta delle seguenti attività:- manipolazione di oggetti vari- procedure idonee a conseguire un certo risultato- giochi insieme ad altri.Rilassamento.I movimenti diventano veramente efficienti solo quando si svincolano dall'azione tonico - permanente. Di qui l'importanza delle tecniche di rilassamento che conducono progressivamente al controllo dei movimenti, elemento basilare per la strutturazione dello schema corporeo. Verrà proposto il rilassamento di:- tutto il corpo ( come se fossimo a letto, addormentati, distesi al mare ) - una parte del corpo.- parti del corpo oggetto di movimento passivo prodotto da altri bambini- tutto il corpo, oggetto di movimento passivo indotto da altri ( rotolare, scivolare, essere trasportato, ecc. ).

2.4. Attività motorie

Il corpo costituisce la risorsa originaria ed insostituibile per cogliere il mondo e riconoscere se stesso in relazione con le cose e con le persone. L'azione fisica è, ancora all'inizio della scuola d'infanzia, il tramite principale dell'esplorazione, il bambino comincia ad incuriosirsi del modo in cui riesce ad intervenire nell'ambiente; il corpo è messo al centro dell'interesse, viene esaminato nelle sue parti e grazie alla

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maturazione neurologica, il bambino esplora intensamente le possibilità e ne scopre progressivamente i limiti.Il corpo si pone all'origine della funzione simbolica: molto prima di imparare a servirsi di segni convenzionali comuni e del linguaggio verbale, il bambino utilizza il corpo, movimenti e posture, per imitare fatti e persone: sono indici e segnali che vengono adoperati come se fossero veri e insieme con la convinzione che tali non sono.L'imitazione corporea è da considerare una modalità elementare di organizzare le proprie esperienze e di acquisire quelle degli altri; è una funzione che soprattutto ai livelli più evoluti sarà assolta con maggiore ampiezza e precisione dal linguaggio verbale, ma che trova al suo esordio il corpo che continuerà per tutta la vita a svolgere tale funzione, sia pure in via complementare ad altri linguaggiNel gioco il bambino tra i quattro e i sei anni non si limita più a riprodurre i comportamenti esterni dei soggetti da imitare ma, punta ad appropriarsi in qualche modo delle loro qualità e del loro ruolo. Attraverso il gioco, l'imitazione corporea si è fatta veicolo di assimilazione delle regole e dei valori degli adulti.L'educazione del corpo è insieme educazione al movimento e ai simboli che attraverso questo possono essere rappresentati.A partire dal corpo inteso come strumento di conoscenza, di azione, di relazione, di linguaggio, l'educazione psicomotoria è rivolta in specifico agli aspetti morfologici e funzionali del corpo mentre l'educazione mimico - gestuale è orientata a sviluppare le molteplici potenzialità espressive e comunicative. Occorre valorizzare il corpo come strumento d'azione, di conoscenza, di relazione, di linguaggio, valorizzare esperienze percettive, esperienze motorie, esperienze di comunicazione.L'educazione psicomotoria si rivolge ad aspetti morfologici funzionali e alla conoscenza e coscienza del proprio corpo nella sua dislocazione spaziale. L'educazione mimico - gestuale si rivolge ad aspetti espressivi comunicativi, allo sviluppo di funzioni legate al linguaggio del corpo come mezzo di espressione e di comunicazione.La prima basilare finalità dell'educazione corporea nella scuola di infanzia è quella relativa alla conoscenza e alla coscienza del proprio corpo e della sua posizione nello spazio.Da ciò ne conseguono operazione di:- presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e l'ambiente:. pavimento/terreno. oggetti/alberi/arredo urbanosoffitto/cielo. pareti/recinzioni/siepi. distanze del proprio corpo da .... altezza del proprio corpo.... velocità del proprio corpo.... orientamento affidato alle indicazioni verbali dell'insegnante. portarsi da un lato all'altro di un ambiente noto. presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e le sue parti- Verbalizzazione delle parti del corpo. individuazione di una parte riferendosi ad altre con relazioni topologiche. rappresentazione del proprio corpo ( ombre, proiezioni, tacche di altezza ). occupazione dello spazio in gruppo facendo esperienza di. coscienza dei rumori prodotti. coscienza della respirazione. coscienza del rilassamento. coscienza della rigidità. modificazione attiva delle posizioni nello spazio rispetto a situazione problematiche (poste dall'insegnante, da un alunno). modificazione passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri. modificazione semi-attiva, semi-passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri (scultori). modificazioni dinamiche delle posizioni rispetto a giochi del rincorrersi.- Il corpo agente di trasformazioni dei rapporti tra oggetti:. costruire/distruggere ambientazioni. costruire situazioni di arredo per attività. costruire composizioni di materiali

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. costruire percorsi con difficoltà

. costruire strumenti di gioco

. destinare spazi per giochi di interazione nel gruppo- Il corpo agente d'azione e di comunicazione nel gruppo di giocatori:. rispettare regole tradizionali di gioco. modificare regole e costruire statuti di gioco da realizzare. utilizzare il corpo per inviare messaggi non verbali ad altri. rappresentare situazioni, eventi, personaggi. interpretare situazioni emotive. interpretare sentimenti in situazioni di drammatizzazione. interpretare atteggiamenti. scambiare ruoli tra i personaggi. scambiare le regole dopo aver introdotto nuovi elementi di gioco. cambiare le regole per inversione delle modalità di azione prevista ( quella relativa al rapporto tra soggetti e oggetti ). scoprire oggetti e soggetti sulla base di indizi. portarli da un lato all'altro di un piccolo percorso noto (giardino, boschetto, scuola ) seguendo un itinerario schematizzato oralmente (5 passi aventi, attraversa il cancelletto, prendi una foglia secca, corri all'abete più grande, vai in classe e torna con una matita...)- Comunicare attraverso il gesto e la mimica per rafforzare la relazione con se stesso e con gli altri, poiché il bambino acquista una sempre maggiore padronanza di sé che non può incidere positivamente sulla vita di relazione.Il bambino, a partire dalle interazioni con la realtà, otterrà da una parte di affinare sempre più le capacità di muoversi nell'ambiente e di padroneggiare il mondo fisico raggiungendo intorno ai sei anni notevoli risultati in termini di sicurezza, adeguatezza e orientamento spazio - temporale; dall'altra la presa di coscienza delle sue azioni e il loro coordinamento, lo porterà a strutturare completamente competenze di ordine logico-matematico... L'attività gestuale favorisce la maturazione intellettuale essendo profondamente legata con la funzione simbolica.L'aspetto comunicativo e espressivo della corporeità pone l'attività psicomotoria e mimo-gestuale in stretta connessione principalmente con i settori dei linguaggi... il linguaggio del corpo rappresenta sicuramente un fondamentale mezzo comunicativo... di contenuti diversi, in particolare di contenuti emozionali. Il soggetto arriverà a collocare il suo corpo come un oggetto fra gli altri, base della sua identità personale, all'interno della spazio e di un tempo divenuti categorie generali dell'esperienza... è all'età della scuola d'infanzia che il bambino comincia a rappresentare il suo corpo nel sistema delle relazione fra sé, gli altri e gli oggetti.Nella progettazione educativa degli spazi verranno scelti ambienti a misura del bambino e arredi pensati in funzione delle sue attività. I mobili saranno maneggevoli e spostabili, si porrà attenzione all'igiene e alla sicurezza fisica, verranno esposti cartelloni disegni, disegni e suppellettili. Negli spazi fisici esterni contigui all'edificio scolastico verranno organizzati percorsi, giochi con la sabbia e con l'acqua, contatti con gli animali tramite pratiche di allevamento, attività connesse alla coltivazione e alla cura delle piante.

2.4.1. Azioni motorie globali

Tutti i modi conosciuti per effettuare spostamenti: deambulazioni, strisciare, rotolare, correre, saltare con una gamba e con entrambe ecc.Ci muoviamo liberamente per l'aula e al segnale ci troviamo un compagno e mettiamo naso contro naso, ginocchio contro ginocchio, gomito contro gomito, capelli contro capelli, ecc.A coppie: un bambino è il pasticciere che modella e l'altro bambino è il pane.In piedi e a coppie: un bambino è il burattinaio e tiene un filo che è attaccato alla testa del compagno facendolo camminare normalmente, rilassato, in punta di piedi.Lo spaccalegna: da gambe divaricate flettere e distendere elasticamente il busto in aventi.Il faro: da seduto mani alla fronte, torcere il busto a destra e a sinistra.

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Rana: ci si accovaccia a terra i quattro appoggi raccolti sotto di sé, di colpo ci si distende saltando in aria, quindi si ricade accovacciandosi di nuovo.Tavolo che cammina: camminare a quattro appoggi, pancia in giù, si imita una piccola tavola a quattro gambe, ora si immagini che sulla tavola vi siano dei piatti e tazze. Tenere il corpo dritto affinché le stoviglie non cadano. La piccola tavola va avanti e indietro, passeggiando.Passerotto: fare piccoli passi, saltellando con le gambe unite, sollevando e abbassando le braccia.

2.4.2. Azioni motorie: addome e gambe

La bicicletta: distesi sul dorso raccogliere verso di sé un ginocchio mentre l'altra gamba si distende come quando si pedala in bicicletta. Inclinare leggermente le gambe in aventi, non perpendicolari al suolo.Manubrio sulla pianta dei piedi: sdraiati sul dorso sollevare le gambe perpendicolarmente al suolo. Mettere un piccolo oggetto sulla pianta dei piedi e cercare di mantenerlo in equilibrio. Le ginocchia devono essere tese. Incrociare le mani dietro la testa.Il verme: sdraiamoci sulla schiena, mani lungo il corpo, piedi uniti e gambe tese. Aiutandoci con il sedere, con le spalle, con i talloni e con la schiena riusciremo ad avanzare, senza piegare le gambe e senza posare le mani al suolo. La gru: due bambini sono sdraiati sul dorso, testa contro testa, si danno le mani, le braccia sono distese al suolo, i due sollevano perpendicolarmente le gambe tese e quindi le lasciano cadere a destra, poi sollevano di nuovo perpendicolarmente le gambe e le lasciano cadere dall'altro lato. I piedi rimangono uniti, le gambe tese, le meni si tengono forte.Gambe al di sopra della testa: sdraiati sul dorso slanciare le gambe al di sopra della testa poi riportare i piedi al suolo.

2.4.3. Azioni motorie: gambe e piedi

Palla a volo con i piedi: seduti per terra, qualcuno lancia una palla o la fa rotolare, cercare di afferrarla con i piedi e di rilanciarla senza servirsi delle mani.Impastare una palla con il piedi: seduti per terra o su uno sgabello posare il piede su una palla da tennis molto dura e far ruotare la palla con forza ora con un piede ora con l'altro.L'equilibrista: cercare di camminare mantenendo l'equilibrio su una linea tracciata col gesso sul suolo. Braccia in fuori come un equilibrista, posare a terra un piede dopo l'altro tenendo le ginocchia verso l'eterno.Tennis con i piedi: due bambini seduti per terra l'uno di fronte all'altro, si appoggiano sulle mani all'indietro. Si lanciano una palla da tennis cercando afferrarla con i piedi, non si deve toccare la palla con le mani. Passeggiata con le biglie: trattenere fra le dita di ciascun piede una biglia e camminare in questa maniera sulla parte esterna del piede.

2.4.4. Azioni motorie: il dorso

L'aereo: tenere i piedi uniti e sollevare le braccia all'altezza delle spalle, tenendo le braccia tese piegarsi da un lato e dall'altro come un aereo in volo, decollare poi virare piegando verso l'interno.Il pugile: immaginarsi di essere molto arrabbiati con qualcuno e volerlo prendere a pugni, le botte fioccano ma non sempre dalla stessa parte: cercare di schivarle!Il mulino a vento: in piedi, gambe aperte, sollevare un braccio in alto e quindi descrivere con questo un cerchio, girare sempre più forte, il braccio, la pala del mulino, deve sfiorare l'orecchio e può girare sia all'indietro che in aventi.Regata a due: due bambini sono seduti l'uno di fronte all'altro, gambe divaricate, piedi contro piedi, si piegano entrambi in avanti per prendersi le mani mantenendo il busto ben dritto, uno si piega all'indietro e tira verso di sé l'altro che si piega a sua volta.Cagnolino: camminare a quattro appoggi, usare il passo alternato e ambio.Marcia in ginocchio: camminare in ginocchio le mani non devono mai toccare il pavimento e non si deve cadere.Cavallo da circo: marciare sollevando le ginocchia andando sempre più veloci fino a correre poi marciare di nuovo lentamente fino ad arrestarsi del tutto.

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2.4.5. Educazione spazio temporale

Capacità di stabilire nello spazio e nel tempo il rapporto che lega i movimenti, identificazione che crea reazione in tempo e spazio.Tutti i giochi in cui c'è da evitare o ricevere un pallone.Rimbalzo: i ragazzi da una parte l'insegnante getta una palla in aria quando questa batte terra i ragazzi partono per cercare di prenderla.Passaggio a livello: l'insegnante a gambe divaricate fa oscillate un asticella di legno, il bambino deve passare sotto le gambe scegliendo il tempo per non toccare l'asticella.Tutti i giochi dove essere svolta una certa azione in un tempo non conosciuto.Raccontare qualcosa al rallentatore, raccontare qualcosa parlando il più velocemente possibile.

2.4.6. Organizzazione spazio temporale: il ritmo

Il tempo è legato per il bambino alla vita del corpo ed è giocando con il proprio corpo, aumentando le sensazioni che egli prende coscienza delle proprie azioni nel tempo. Il ritmo è una struttura spazio temporale in questa struttura entrano gli atti più banali di ogni gioco. Richiede ritmo l'azione di infilare le perle colorate e di differente forma con una successione prestabilita: prima viene la rossa e poi la blu, la rossa precede la blu e la blu segue la rossa. Per quanto riguarda l'insegnamento della strutturazione temporale bisogna tenere presente le varie fasi di cui essa è composta:Presa di conoscenza del ritmo: si faranno ascoltare ritmi regolari ed irregolari, ripetere un ritmo battendolo con le mani e con i piedi.Nozione di lento veloce: camminare seguendo ritmi diversi, in cerchio passandosi la palla secondo un ritmo battuto dall'insegnante, far battere ad un bambino un ritmo e chiedere ad un altro di batterne uno più veloce e uno più lento.Nozione di forte debole: battere le mani e i piedi sul pavimento prima forte poi piano e notare la differenza emettere suoni forti e deboli con le mani, suono forte braccia tese verso l'alto, suono debole braccia tese verso il basso.Nozioni di prima e dopo: in fila saltare e battere le mani uno dopo l'altro, seduti su due file frontali un bambino fa rotolare la palla e ciascuno batte le mani prima e dopo che la palla passa davanti a lui.Dividere il salone in tre settori: nel primo settore battiamo forte i piedi, nel secondo piano e nel terzo come vogliamo, dapprima ci spostiamo tutti assieme poi ognuno circola liberamente.Quando sentiamo la musica ci spostiamo piano senza far rumore, quando c'è il silenzio ci spostiamo facendo rumore. L'insegnante chiede ai bambini che sono allineati su un lato della stanza di saltare in avanti uno dopo l'altro.Strutturazione spaziale (presa di coscienza dello spazio e orientamento):- Camminare liberamente utilizzando tutto lo spazio e ad un segnale variare il movimento.- Ogni bambino cerca un proprio posto nello spazio a disposizione e si siede a terra. Quando inizia la musica si alza e si muove liberamente in tutte le direzioni, quando la musica cessa cerca di ritrovare il proprio posto nello spazio.

2.4.7. Organizzazione e rappresentazione dello spazio

- Sdraiati a terra: quali parti del corpo sono in contatto col pavimento ( sia da proni che da supini, sia sul fianco destro che sul sinistro), rotolare sul pavimento come barattoli in tutte le direzioni:. Strisciare sul terreno in tutte le direzioni.. Disporre un tunnel di sedie e strisciarvi sotto.. Camminare in fila sulle righe disposte a terra seguendole scrupolosamente.. Andate lontani da me.. Venite vicini a me.. Andare sopra a. sedia, corda, panca, l'altro.. Dividere i bambini in due gruppi: ciascun gruppo su una riga diversa, saranno due trenini e ciascuno è un vagone, non dovrà cioè staccarsi né urtare il compagno davanti.Interiorizzazione delle nozioni spaziali dentro fuori e sopra sotto.

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- Con grandi scatoloni andare dentro e fuori dagli scatoloni.- Si devono avere a disposizioni delle coperte o teli, al segnale cui si accompagna l'invito verbale i bambini si mettono sopra o sotto le coperte.Interiorizzare le nozioni spaziali alto basso vicino lontano.- Camminando cercare di diventare più alti possibile e più piccoli possibile.- I bambini sono sistemati in ordine sparso fra gli oggetti disposti sul pavimento chiedere a turno di nominare l'oggetto più vicino e quello più lontano.- Idem con i nomi dei compagni.Interiorizzazioni spaziali davanti dietro corto lungo.- Un bambino guida con i gesti della mano tutto il gruppo che viene aventi e va indietro.- I giganti camminano a passi lunghi, i nanetti camminano a passi corti.Interiorizzazioni delle nozioni sinistra destra. I bambini interpretano col corpo le diverse posizioni suggerite da un oggetto che tiene in mano l'insegnante: dondolare a destra e a sinistra, stare fermi e sdraiarsi e mettersi seduti e da qui piegarsi davanti indietro a destra e a sinistra.

2.4.8. Organizzazione e rappresentazione delle intensità

Interiorizzazione di forte e debole.- Ogni bambino a un pallone l'insegnante chiede di lanciarlo simultaneamente ad un segnale e di battere le mani prima e dopo che il pallone a toccato terra.- Chiedere la trascrizione grafica dei colpo e suoni forti e deboli esempio: i suoni deboli sono cerchi piccoli quelli forti con cerchi grandi.I contrari: rumore silenzio.- L'attività inizia con la presa di coscienza del rumore esistente quando tutti parlano assieme.- Ora facciamo silenzio: siete sicuri di non sentire nulla (auto, uccellini, motorini).- Quanti modi conoscete per far rumore (gridare, battere le mani, i piedi, ecc.).- Facciamo rumori con dei materiali.Movimento e immobilità.La percezione di movimento e immobilità è fondamentale per la conoscenza del proprio corpo. - Ci muoviamo liberamente occupando tutto lo spazio a un segnale ci fermiamo.- Siete capaci di rimanere completamente immobili? Nella foresta ci sono animali che si muovono chi vola, chi striscia, chi corre, si muovono, quando diremo “notte” otterremo l'immobilità.- Il gioco delle belle statuine.

2.4.9. Capacità coordinative

La coordinazione risiede nell'abilità di integrare capacità separate in una prestazione complessa, nell'uso simultaneo e coordinato di diversi muscoli o gruppi muscolari. Sia la coordinazione che il ritmo sono caratteristici di ogni movimento e vanno considerati abbinati per l'attivamento delle abilità motorie. La corteccia cerebrale assume un ruolo predominante per una buona coordinazione. Infatti esperienze condotte con bambini handicappati al livello neurologico e con bambini con difficoltà di apprendimento dimostrano una coordinazione motoria specialmente nei movimenti che implicano l'incrocio della linea mediana del corpo. La coordinazione è anche in funzione della flessibilità, agilità e equilibrio del soggetto, determinando.Coordinazione del proprio corpo.- Supini sollevare alternativamente entrambe le gambe a squadra, tenendole ben tese e diritte.- Sollevare alternativamente entrambe le braccia tenendole ben tese, le gambe ben tese al suolo.- Sollevare il braccio destro e la gamba sinistra, il braccio sinistro e la gamba destra.- Camminare o correre seguendo le linee delle figure disegnate al suolo.- Saltare a zig zag su un piede, poi su due.- Saltare su un piede e poi sull'altro.- Saltare a piedi uniti in tutte le direzioni.- Saltare una cordicella tesa a pochi centimetri dal suolo.- Lanciare una pallina dentro uno scatolone.

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- Ogni bambino lancia e rilancia la palla contro il muro. Fare passare la palla fra le gambe divaricate dei compagni e riprenderla passando di sotto.- Lanciare una palla in aria e riprenderla.- Lanciare una palla in aria e fare un salto prima di riprenderla.- Lanciare la palla in aria e battere le mani prima di riprenderla.- Saltare in avanti e indietro superando una corda stesa a terra, prima a piedi uniti poi a piedi uniti ma atterrando su un solo piede.- Saltare la corda sorretta da due bambini a poche centimetri da terra.Coordinazione oculo-manuale.- Gioco dei birilli.- Gioco del tiro al bersaglio.- Gioco degli anelli.- Gioco delle bucce.- Gioco dei tamburelli.- Gioco del ping-pong, ecc.

Agilità.Seguite il capo: il capo alternerà quattro movimenti: saltare, galoppare, correre e camminare, gli altri devono seguire il capo da vicino, ma senza urtarsi. Il capo usa i movimenti ma può anche cambiare posizione.Aeroplano: da una posizione piegata e raccolta lanciarsi nell'aria a braccia aperte e gambe unite, correre poi con le braccia aperte come aerei in fase di decollo, piegare o estendere il tronco oppure piegare le ginocchia. Ciascuno sviluppa una sua acrobazia. Un bambino si sposta più avanti degli altri e farà da capo squadriglia gli altri devono seguire i suoi movimenti.

Equilibrio.La cicogna riposa: capo flesso sul ginocchio sollevato.L'aereo sta per decollare: proni sulla gamba destra e sinistra.La danzatrici: sosta sugli avampiedi.- Saltellare a terra su una gamba sola, prima l'una poi l'altra.- Camminare sulla punta dei piedi, sui calcagni e sui lati esterni dei piedi.

Educazione posturale.Capacità di assumere posizioni diverse e di sentire in quale posizione ci troviamo.- Tutti i giochi di imitazione e di mimo.- Tutte le varie andature.- Trasporto di oggetti sul capo.- Alle belle statuine.

Esperienze con l'acqua.L'acqua (come la creta, la sabbia, il legno), è un elemento che permette un grandissimo numero di esperienze senso-ideomotorie, di organizzazione corporea, di trasporto, di travaso, di galleggiamento e di affondamento con materiali diversi per forma e struttura, di acquaticità e di nuoto. L'acqua può essere trasportata con il corpo e gli oggetti (travasi da un contenitore all'altro, giochi individuali, staffette a squadre, ecc.) e che diventa sempre più logico ed oggettivo adoperare contenitori identici per intenderci sulle quantità (sistemi dei pesi e delle misure):L'acqua può evaporare, diventare ghiaccio, essere calda, tiepida e fredda, avere un particolare odore o non averlo, essere insapore dolce o salata. Un sasso immerso nell'acqua affonda, così come una sfera; un sughero galleggia, così come un pezzo di legno o una barchetta almeno fino a quando la carta non si impregna d'acqua: ma una sottile lastra di ferro dello stesso peso della sfera, galleggia. Due tappi di diversa dimensione galleggiano; un pezzo di ferro affonda, ma se si ha lo stesso materiale modellato a scodellina, quest'ultima galleggia, a meno che non venga anch'essa riempita d'acqua. Una moneta affonda (piena), una scodellina galleggia (vuota). Da queste esperienze alla classificazione dei materiali, di strutture, di forme, di strutture identiche ma di forme diverse, alla logica unificante della legge della fisica e chimica, il passo è abbastanza breve.

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CAP. III - SCHEMA PROGETTUALE CURRICOLARE

3.1. TASSONOMIA DEGLI OBIETTIVI

FINALITÀ 1 - ESPLORAZIONE DELLA REALTÀ E PRESA DI COSCIENZA.

Obiettivo Generale 1 - Esplorare la realtà.

Obiettivo intermedio 1 - Capacità di esplorazione percettivo-motoria del proprio corpo:- Capacità di individuare le varie parti del proprio corpo.- Capacità di percepire le varie parti del proprio corpo.- Capacità di esplorare e conoscere le varie parti del proprio corpo.- Capacità di denominare le singole parti del proprio corpo.- Capacità di rappresentare le varie parti del proprio corpo.- Capacità di ricomporre la rappresentazione di parti del proprio corpo ad unità.

Obiettivo intermedio 3 - Capacità di esplorazione percettivo-motoria dell'altro:- Capacità di individuare le varie parti dell'altrui corpo.- Capacità di percepire le varie parti dell'altrui corpo.- Capacità di esplorare e conoscere le parti dell'altrui corpo.- Capacità di denominare le parti del corpo altrui.- Capacità di rappresentare le varie parti del corpo altrui.- Capacità di ricomporre le rappresentazioni delle altrui parti del corpo ad unità.

Obiettivo intermedio 3 - Capacità di esplorazione percettivo-motoria dell'ambiente:- Capacità di individuare i vari elementi dell'ambiente.- Capacità di percepire i vari elementi dell'ambiente.- Capacità di esplorare e conoscere i vari elementi dell'ambiente.- Capacità di denominare gli elementi dell'ambiente con cui si entra in rapporto.- Capacità di rappresentare i rapporti delle varie parti del corpo con gli elementi dell'ambiente (oggetti, spazi, tempi, ecc.).- Capacità di collocare il proprio corpo nello spazio-tempo.- Capacità di regolare l'azione corporea nello spazio-tempo fisico.- Capacità di regolare l'azione corporea nello spazio-tempo simbolico.- Capacità di interagire con oggetti e persone nello spazio-tempo.

Obiettivo Generale 3 - Riconoscere gli elementi che compongono la realtà.

Obiettivo intermedio 4 - Capacità di riconoscere gli oggetti:- Capacità di riconoscere oggetti in base alla forma.- Capacità di riconoscere oggetti in base al suono.- Capacità di riconoscere un oggetto in base alla sua pesantezza.- Capacità di riconoscere un oggetto in base al calore di superficie.- Capacità di riconoscere un oggetto in base alla sua grandezza.- Capacità di riconoscere un oggetto in base alla sua consistenza.- Capacità di riconoscere un oggetto in base alle sue caratteristiche di superficie.- Capacità di riconoscere gli oggetti in base alle loro caratteristiche strutturali.- Capacità di riconoscere la funzione di un oggetto.- Capacità di rappresentare la posizione di un oggetto rispetto a qualcosa.- Capacità di rappresentare il variare della posizione di un oggetto rispetto a qualcosa.

Obiettivo intermedio 5 - Capacità di riconoscere gli altri:- Capacità di riconoscere un soggetto in base alla forma.- Capacità di riconoscere un soggetto in base ai rumori prodotti.- Capacità di riconoscere un soggetto in base alla voce.

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- Capacità di riconoscere un soggetto in base alla consistenza corporea.- Capacità di riconoscere un soggetto in base alla pesantezza.- Capacità di riconoscere un soggetto in base alla altezza.- Capacità di riconoscere un soggetto in base alle caratteristiche tattili.- Capacità di riconoscere il ruolo di un soggetto.- Capacità di riconoscere la funzione di un soggetto.- Capacità di individuare la posizione di un soggetto.- Capacità di determinare la posizione di un soggetto.- Capacità di modificare la posizione di un soggetto.- Capacità di determinare l'azione di un soggetto.- Capacità di modificare l'azione di un soggetto.- Capacità di completare la posizione di un soggetto.- Capacità di completare l'azione di un soggetto.- Capacità di rappresentare la posizione di un soggetto.- Capacità di rappresentare il variare della posizione di un soggetto rispetto a qualcosa.- Capacità di rappresentare l'azione di un soggetto.

Obiettivo intermedio 6 - Capacità di riconoscere i vegetali:- Capacità di riconoscere un vegetale in base al sapore e all'odore.- Capacità di riconoscere un vegetale in base alla sua forma.- Capacità di riconoscere vegetale in base alle varie caratteristiche di superficie.- Capacità di riconoscere i vegetali in base alle varie caratteristiche strutturali.- Capacità di riconoscere la funzione di un vegetale.- Capacità di rappresentare la posizione di un vegetale.

Obiettivo intermedio 7 - Capacità di riconoscere gli animali:- Capacità di riconoscere animali in base ai suoni emessi.- Capacità di riconoscere animali in base ai suoni prodotti con il corpo.- Capacità di riconoscere animali in base alle caratteristiche di superficie.- Capacità di riconoscere animali in base alle caratteristiche strutturali.- Capacità di riconoscere la posizione di un animale.- Capacità di riconoscere l'azione di un animale.- Capacità di rappresentare la posizione di un animale.- Capacità di rappresentare il variare delle posizioni di un animale rispetto a qualcosa.- Capacità di rappresentare l'azione di un animale.

Obiettivo intermedio 8 - Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un soggetto:- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un bambino.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche dei genitori.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un insegnante.

Obiettivo intermedio 9 - Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un oggetto:- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un giocattolo.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un utensile.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di uno strumento audiovisivo.

Obiettivo intermedio 10 - Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un vegetale:- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche dei fiori.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche delle piante ornamentali.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche delle configurazioni floreali.

Obiettivo intermedio 11 - Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un animale:- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di animali domestici.- Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di animali in cattività.

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Obiettivo intermedio 13 - Capacità di riconoscere gli elementi simbolici di un ambiente:- Capacità di riconoscere gli elementi simbolici connessi con la architettura di una sezione.- Capacità di riconoscere gli elementi simbolici legati alla dislocazione degli oggetti in un ambiente.- Capacità di riconoscere gli elementi simbolici legati alla disposizione di giocattoli in un angolo gioco.

Obiettivo intermedio 13 - Capacità di comprendere il senso della presenza di un elemento d'ambiente:- Capacità di comprendere il senso della presenza di un componente architettonico.- Capacità di comprendere il senso della presenza di un mobile.- Capacità di comprendere il senso della presenza di un elettrodomestico.

FINALITÀ 2 - CONSOLIDARE NEL BAMBINO LE ABILITÀ SENSORIALI, PERCET-TIVE, MOTORIE, LINGUISTICHE E INTELLETTIVE.

Obiettivo Generale 3 - Conoscere ed essere coscienti del corpo.

Obiettivo intermedio 14 - Capacità di percepire il proprio corpo come una unità:- Capacità di percepire tutte le parti del corpo che toccano al suolo.- Capacità di percepire tutte le parti del corpo in continuità le une alle altre.- Capacità di percepire le parti del corpo nei rispettivi rapporti.

Obiettivo intermedio 15 - Capacità di percepire le diverse parti del corpo nei reciproci rapporti:- Capacità di percepire le parti del corpo nei rapporti di prossimità.- Capacità di percepire le parti del corpo nei rapporti di lontananza.- Capacità di percepire le parti del corpo nei rapporti di simmetria.- Capacità di percepire le parti del corpo nei rapporti di asimmetria.

Obiettivo intermedio 16 - Capacità di percepire i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento ad un criterio col variare delle posizioni corporee:- Capacità di percepire le parti del corpo che stanno sopra un'altra.- Capacità di percepire le parti del corpo che stanno sotto un'altra.- Capacità di percepire le parti del corpo che stanno a destra di un'altra.- Capacità di percepire le parti del corpo che stanno a sinistra di un'altra.

Obiettivo intermedio 17 - Capacità di percepire le caratteristiche del corpo:- Capacità di percepire il colore del corpo e delle sue parti.- Capacità di percepire il calore del corpo e delle sue parti.- Capacità di percepire rugosità del corpo e delle sue parti.- Capacità di percepire durezza del corpo e delle sue parti.- Capacità di percepire tensione del corpo e delle sue parti. - Capacità di percepire particolari fisici del corpo e delle sue parti.

Obiettivo intermedio 18 - Capacità di individuare la propria posizione rispetto a qualcosa:- Capacità di individuare la propria posizione rispetto al pavimento.- Capacità di individuare la propria posizione rispetto a un muro.- Capacità di individuare la propria posizione rispetto a una porta.

Obiettivo intermedio 19 - Capacità di orientare la propria posizione rispetto a un bambino:- Capacità di orientare la propria posizione rispetto a un bambino che risponde a certe caratteristiche.- Capacità di orientare la propria posizione rispetto a un bambino fermo.- Capacità di individuare la propria posizione rispetto a un bambino in movimento.

Obiettivo intermedio 30 - Capacità di orientare la propria posizione rispetto ad un oggetto:- Capacità di individuare la propria posizione rispetto a un dato giocattolo. - Capacità di individuare la propria posizione rispetto a un determinato libro.- Capacità di individuare la propria posizione rispetto a una palla in movimento.

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Obiettivo intermedio 31 - Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di un altro soggetto:- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o un adulto fermo.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o un adulto che risponde a certe caratteristiche.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quelle assunte da un soggetto.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quelle assunte da due soggetti.- Capacità di modificare la propria posizione in rapporto a quella di due soggetti.- Capacità di collocare la propria posizione tra due soggetti.- Capacità di modificare la propria posizione insieme a quella di un altro soggetto.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o un adulto in movimento.Obiettivo intermedio 33 - Capacità di percepire le caratteristiche degli oggetti con cui si entra in contatto:- Capacità di percepire le caratteristiche fisiche di superficie degli oggetti manipolati.- Capacità di percepire le caratteristiche cromatiche degli oggetti.- Capacità di percepire le caratteristiche acustiche degli oggetti.

Obiettivo intermedio 33 - Capacità di riconoscere i rapporti del proprio corpo (o delle sue parti) con elementi dell'ambiente:- Capacità di riconoscere i rapporti del proprio corpo con le strutture architettoniche.- Capacità di riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con le strutture architettoniche.- Capacità di riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con gli oggetti.- Capacità di riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con gli altri.

Obiettivo Generale 4 - Capacità di riconoscere la posizione e/o sequenze di posizioni del corpo a partire dalla percezione di indizi.

Obiettivo intermedio 34 - Capacità di riconoscere la posizione di un bambino osservando la sua base di appoggio:- Capacità di riconoscere la differenza nella posizione seduta e in decubito in base alla base di appoggio.- Capacità di riconoscere una data posizione osservando solo la base di appoggio.Obiettivo intermedio 35 - Capacità di riconoscere i diversi rapporti tra le parti del corpo a partire dai rumori prodotti:- Capacità di riconoscere la corsa dalla camminata a partire dai rumori prodotti.- Capacità di riconoscere un salto da un balzo a partire dai rumori prodotti.- Capacità di riconoscere i diversi rapporti tra le parti del corpo a partire dal rumore prodotto.

Obiettivo intermedio 36 - Capacità di comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione delle azioni realizzate:- Capacità di comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione di azioni quali: prendere la palla, gettarla nel cesto, correre a riprenderla per portarla alla maestra.- Capacità di comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione di azioni quali: nascondere la palla, chiamare altri a cercarla, dare loro informazioni per trovarla, riprenderla per portarla alla maestra.

Obiettivo intermedio 37 - Capacità di individuare la posizione di un oggetto/soggetto rispetto ad indizi:- Capacità di individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi tattili.- Capacità di individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi acustici.- Capacità di individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi visivi.- Capacità di individuare la posizione di qualcuno rispetto a indizi tattili.- Capacità di individuare la posizione di qualcuno rispetto a indizi visivi.

Obiettivo intermedio 38 - Capacità di individuare l'altrui posizione rispetto a informazioni verbali:- Capacità di individuare l'altrui posizione rispetto ad una informazione verbale.- Capacità di individuare l'altrui posizione rispetto a informazioni non verbali.

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Obiettivo intermedio 39 - Capacità di rappresentare l'azione realizzata da un bambino in base a delle osservazioni:- Capacità di rappresentare l'azione realizzata da un bambino in base a osservazioni visive.- Capacità di rappresentare l'azione realizzata da un bambino in base a osservazioni acustiche.- Capacità di rappresentare l'azione realizzata da un bambino in base a informazioni verbali.- Capacità di rappresentare l'azione realizzata da un bambino in base a osservazioni iconiche.

Obiettivo intermedio 30 - Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di una rappresentazione:- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a una figura.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a un modellino.- Capacità di modificare la propria posizione rispetto a un segmento di film.

Obiettivo intermedio 31 - Capacità di riconoscere i rapporti del proprio corpo rispetto alle cose:- Capacità di indicare l'oggetto più lontano a se stesso.- Capacità di indicare l'oggetto più vicino a se stesso.- Capacità di indicare l'oggetto più caldo di un ambiente.- Capacità di indicare l'oggetto più chiaro di un ambiente.

Obiettivo Generale 5 - Capacità di esplorare ed individuare le proprie possibilità corporee.

Obiettivo intermedio 33 - Capacità di assumere determinate posizioni (esplorare le proprie possibilita' corporee):- Capacità di mettere una mano in contatto con le altre parti del corpo (ad es.: la mano dx con il tallone sx, la mano sx con il tallone dx, ecc.).- Capacità di mettere in contatto diverse parti del corpo (ad es.: polpaccio/coscia, coscia/addome, mani/spalle, ecc.).- Capacità di assumere determinate posizioni assieme ad un altro bambino in base ad un criterio (esplorare le proprie/altrui possibilità corporee):- Capacità di mettere in contatto le parti del corpo appartenenti a due soggetti diversi (ad es.: la punta del naso).- Capacità di mettere in contatto diverse parti del corpo appartenenti a due soggetti diversi (ad es.: mettere in contatto la mano dx di Mario con la spalla sx di Paolo).

Obiettivo intermedio 33 - Capacità di assumere determinate posizioni rispetto ad oggetti (esplorare le proprie/altrui possibilità corporee):- Capacità di mettere in rapporto una parte del corpo e un oggetto.- Capacità di mettere in rapporto la stessa parte del corpo appartenente a due bambini ed un oggetto per ...

Obiettivo intermedio 34 - Capacità di rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli elementi d'ambiente:- Capacità di rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli altri, - Capacità di rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli oggetti, - Capacità di rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e le direttrici di orientamento nell'ambiente. Obiettivo Generale 6 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le posizioni.

Obiettivo intermedio 35 - Capacità di imitare e descrivere le posizioni assunte da un bambino.Obiettivo intermedio 36 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le posizioni di un bambino rispetto a un oggetto.Obiettivo intermedio 37 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le posizioni di un bambino rispetto a due bambini.Obiettivo intermedio 38 - Capacità di rappresentare con il corpo la posizione e l'orientamento di un altro bambino.Obiettivo intermedio 39 - Capacità di individuare e rappresentare con il corpo l'orientamento, la distanza e la

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posizione di un bambino rispetto ad un altro bambino.Obiettivo intermedio 40 - Capacità di individuare e rappresentare con il corpo l'orientamento, la distanza e la posizione di un bambino rispetto ad alcuni bambini.

Obiettivo Generale 7 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni.Obiettivo intermedio 41 - Capacità di imitare e descrivere le azioni realizzate da un bambino.Obiettivo intermedio 43 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino rispetto a un oggetto.Obiettivo intermedio 43 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino su un oggetto.Obiettivo intermedio 44 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino con un oggetto.Obiettivo intermedio 45 - Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino eseguite assieme a un altro bambino.Obiettivo intermedio 46 - Capacità di rappresentare con il corpo l'azione di un altro bambino.Obiettivo intermedio 47 - Capacità di individuare e rappresentare con il corpo la sequenza delle azioni di un bambino rispetto a un altro bambino.Obiettivo intermedio 48 - Capacità di individuare e rappresentare con il corpo l'interazione di un bambino con alcuni bambini.Obiettivo intermedio 49 - Capacità di individuare e rappresentare con il corpo l'interazione di un bambino con un oggetto e alcuni bambini.Obiettivo intermedio 50 - Capacità di rappresentare con il corpo la successione di azioni necessarie per realizzare qualcosa.

Obiettivo Generale 8 - Capacità di progettare e realizzare delle posizioni significative.

Obiettivo intermedio 51 - Capacità di assumere una posizione significativa per gli altri.Obiettivo intermedio 53 - Capacità di progettare e assumere la posizione efficace per svolgere un dato compito.Obiettivo intermedio 53 - Capacità di progettare e assumere la posizione di maggior equilibrio in una data situazione.Obiettivo intermedio 54 - Capacità di progettare e assumere la posizione di minor ingombro.Obiettivo intermedio 55 - Capacità di progettare e assumere la posizione più utile a percepire qualcosa.Obiettivo intermedio 56 - Capacità di progettare e assumere la posizione efficace per comunicare qualcosa.Obiettivo intermedio 57 - Capacità di progettare e assumere la successione di posizioni necessarie per comunicare qualcosa.

Obiettivo Generale 9 - Capacità di progettare e realizzare delle azioni significative.

Obiettivo intermedio 58 - Capacità di progettare e realizzare l'azione efficace per svolgere un dato compito.Obiettivo intermedio 59 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più economica in una data situazione.Obiettivo intermedio 60 - Capacità di progettare e realizzare l'azione meno economica in una data situazione.Obiettivo intermedio 61 - Capacità di progettare e realizzare l'azione di minor durata.Obiettivo intermedio 63 - Capacità di progettare e realizzare l'azione di maggior durata.Obiettivo intermedio 63 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più utile a percepire qualcosa.Obiettivo intermedio 64 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più utile a modificare qualcosa.Obiettivo intermedio 65 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più utile per interagire con qualcuno.Obiettivo intermedio 66 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più utile per interagire con qualcosa.Obiettivo intermedio 67 - Capacità di progettare e realizzare l'azione più utile per interagire con qualcuno mediante qualcosa.Obiettivo intermedio 68 - Capacità di realizzare la successione di azioni necessarie per realizzare qualcosa.Obiettivo intermedio 69 - Capacità di progettare e realizzare l'azione efficace per comunicare qualcosa.Obiettivo intermedio 70 - Capacità di progettare e realizzare la successione di azioni necessarie per comunicare qualcosa.

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FINALITÀ 3 - SVILUPPARE NEL BAMBINO LA CAPACITÀ DI COMPIERE SCELTE AUTONOME IN CONTESTI RELAZIONALI E NORMATIVI DIVERSI.

Obiettivo Generale 10 - Stabilire un rapporto dinamico tra sé, gli oggetti e gli altri nello spazio-tempo.

Obiettivo intermedio 71 - Capacità di modificare le proprie posizioni (individuare i limiti corporei e funzionali):- Capacità di rimpicciolire al max. il proprio corpo (o un sua parte).- Capacità di ampliare al max. l'estensione del proprio corpo (o un sua parte).- Capacità di allungare al max. il proprio corpo (o un sua parte).- Capacità di agire il più rapidamente possibile in una data azione. - Capacità di agire il più lentamente possibile in una data azione. - Capacità di ripetere a lungo una data azione con il proprio corpo (o un sua parte).- Capacità di restare immobili il più a lungo con il proprio corpo (o un sua parte).

Obiettivo intermedio 73 - Capacità di agire autonomamente con il proprio corpo quale soggetto tra oggetti:- Capacità di realizzare degli spostamenti finalizzati.- Capacità di realizzare dei percorsi orientandosi tra oggetti.- Capacità di progettare e realizzare dei percorsi finalizzati.- Capacità di realizzare una azione finalizzata.- Capacità di realizzare una sequenza di azioni finalizzate.- Capacità di realizzare una procedura d'azione per soddisfare un bisogno e un requisito.- Capacità di realizzare un programma d'azione modificabile a seconda di... per soddisfare un bisogno in situazioni variabili e non completamente prevedibili.

Obiettivo intermedio 73 - Capacità di agire collaborando in qualità di soggetto tra soggetti:- Capacità di realizzare un percorso guidato da un soggetto.- Capacità di modificare i rapporti tra un oggetto ed altri con il contributo fattivo di alcuni bambini.- Capacità di trasportare un oggetto con un altro oggetto.- Capacità di strutturare un insieme di oggetti in riferimento ad un criterio e con il contributo di altri soggetti.- Capacità di trasformare i rapporti di un soggetto rispetto ad altri elementi dell'ambiente (ad es.: il pavimento, i muri, degli oggetti, dei soggetti, ecc.).Obiettivo intermedio 74 - Capacità di cooperare con altri nello spazio tempo:- Capacità di modificare la posizione di soggetti con il contributo di altri soggetti.- Capacità di organizzare la propria ed altrui posizione in relazione ad un criterio (ad es.: mettetevi tutti intorno a..., sopra a..., ecc.).- Capacità di organizzare la propria ed altrui posizione in relazione a più criteri (ad es.: mettetevi tutti intorno a... e sopra il...; ecc.).

Obiettivo intermedio 75 - Capacità di realizzare assieme ad altri una sequenza di azioni:- Capacità di agire in successione per...- Capacità di agire contemporaneamente per...

Obiettivo intermedio 76 - Capacità di realizzare assieme ad altri una procedura di azioni coordinate:- Capacità di intervenire al momento opportuno durante una sequenza di azioni finalizzate a.... (ad es.: colpite la palla lanciandola a...).- Capacità di intervenire assieme ad uno o più bambini al momento opportuno per realizzare assieme ... (ad es.: quando la palla si è fermata sedetevi tutti attorno ad essa).- Capacità di agire insieme a... con....per... su... tra... fra... di... da... a..

Obiettivo intermedio 77 - Capacità di realizzare assieme ad altri, contemporaneamente, un dato processo-prodotto:- Capacità di strutturare l'ambiente per....- Capacità di organizzare un gioco assieme a... con....per... su... tra... fra... di... da... a.. .

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Obiettivo intermedio 78 - Capacità di ricordare e verbalizzare le azioni realizzate:- Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni finalizzate in un dato momento a.....- Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate da un bambino per....- Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate da più bambini per ....- Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate insieme a... con....per... su... tra... fra... di... da... - Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate per strutturare l'ambiente "x".- Capacità di ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate per organizzare un gioco assieme a... con....per... su... tra... fra... di... da...

Obiettivo intermedio 79 - Capacità di ricordare, descrivere e ordinare le proprie ed altrui azioni in una data situazione:- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni finalizzate in un dato momento a.....- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate da un bambino per....- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate da più bambini per ....- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate insieme a... con....per... su... tra... fra... di... da... a...- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate per strutturare l'ambiente "x".- Capacità di ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate per organizzare un gioco assieme a... con....per... su... tra... fra... di... da... a.. .Obiettivo intermedio 80 - Capacità di orientamento spazio-temporale:- Capacità di andare da... a...- Capacità di ripercorrere a ritroso l'itinerario effettuato (ad es.: nei locali conosciuti, nell'ambiente prossimo alla scuola, nella zona del paese o del quartiere in cui si vive, in una zona nuova, in un ambiente naturale).- Capacità di individuare le direttrici fondamentali da percorrere per andare verso.../tornare da....- Capacità di descrivere il percorso da effettuare per portarsi da... a...

Obiettivo Generale 11 - Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti regolati da norme.

Obiettivo intermedio 81 - Capacità di percorrere un dato itinerario rispettando le regole convenute (ad es.: percorrere il tratto tra due muri senza fare rumori con i piedi).Obiettivo intermedio 83 - Capacità di seguire un soggetto nelle sue espressioni cinetiche facendo quello che fa lui (ad es.: seguire la maestra mentre si sposta).Obiettivo intermedio 83 - Capacità di realizzare una azione per un dato fine con modalità differenti da quelle degli altri bambini.Obiettivo intermedio 84 - Capacità di realizzare una sequenza di azioni simile a quella di un bambino.Obiettivo intermedio 85 - Capacità di eseguire una procedura identica a quella di un gruppo di bambini con modalità d'azione diverse (ad es.: prendere un bambino, portarlo nel corridoio e vestirlo da clown, poi riportarlo in sezione).Obiettivo intermedio 86 - Capacità di trasformare il proprio comportamento in rapporto a quello degli altri ed in funzione di una/o più regole di gioco.Obiettivo intermedio 87 - Capacità di valutare il proprio comportamento in funzione di una regola convenuta.Obiettivo intermedio 88 - Capacità di comprendere le ragioni dell'altrui comportamento in funzione di una regola convenuta.Obiettivo intermedio 89 - Capacità di comprendere se l'altrui comportamento rispetta una regola convenuta.

Obiettivo Generale 13 - Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi posturali di base.

Obiettivo intermedio 90 - Capacità di tenere una posizione.Obiettivo intermedio 91 - Capacità di imitare una posizione.Obiettivo intermedio 93 - Capacità di imitare una azione segmentaria del corpo.Obiettivo intermedio 93 - Capacità di imitare delle sequenze di 3-3 posizioni.

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Obiettivo intermedio 94 - Capacità di assumere la posizione più equilibrata rispetto a qualcosa di statico.Obiettivo intermedio 95 - Capacità di assumere la posizione più equilibrata assieme a un altro bambino e rispetto a qualcosa di statico.Obiettivo intermedio 96 - Capacità di assumere la posizione più equilibrata rispetto a qualcosa di dinamico.Obiettivo intermedio 97 - Capacità di assumere la posizione più equilibrata assieme a un altro bambino e rispetto a qualcosa di dinamico.Obiettivo intermedio 98 - Capacità di assumere una posizione che risponda ad un criterio (ad. es. numero di appoggi a terra; porre in una data posizione una parte del corpo rispetto ad altre).

Obiettivo Generale 13 - Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi dinamici di base.

Obiettivo intermedio 99 - Capacità di camminare e correre in riferimento a un indicatore:- Capacità di modificare l'andatura rispetto ad un indicatore al suolo.- Capacità di modificare l'andatura rispetto ad un indicatore acustico.- Capacità di modificare la direzione, il senso e la velocità di avanzamento rispetto alle indicazioni verbali di qualcuno.- Capacità di modificare la direzione, il senso e la velocità di avanzamento rispetto alle indicazioni non verbali di qualcuno.Obiettivo intermedio 100 - Capacità di inseguire dei bambini.Obiettivo intermedio 101 - Capacità di evitare degli ostacoli.Obiettivo intermedio 103 - Capacità di individuare e raggiungere una zona di campo in cui è possibile fare una certa azione.Obiettivo intermedio 103 - Capacità di lanciare qualcosa verso un bersaglio.Obiettivo intermedio 104 - Capacità di saltare qualcosa.Obiettivo intermedio 105 - Capacità di superare qualcosa.Obiettivo intermedio 106 - Capacità di salire e scendere da qualcosa.Obiettivo intermedio 107 - Capacità di arrampicarsi su qualcosa.Obiettivo intermedio 108 - Capacità di ricevere qualcosa.Obiettivo intermedio 109 - Capacità di trovare qualcosa.Obiettivo intermedio 110 - Capacità di recuperare qualcosa.Obiettivo intermedio 111 - Capacità di trasportare qualcosa.Obiettivo intermedio 113 - Capacità di collegare qualcosa.

Obiettivo Generale 14 - Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti relazionali di gioco.

Obiettivo intermedio 113 - Capacità di collaborare con qualcuno per realizzare qualcosa.Obiettivo intermedio 114 - Capacità di realizzare sequenze di gesti finalizzati in funzione di uno scopo.Obiettivo intermedio 115 - Capacità di realizzare sequenze di gesti finalizzati in funzione di diversi scopi.Obiettivo intermedio 116 - Capacità di differenziare il ritmo di un gesto.Obiettivo intermedio 117 - Capacità di differenziare la durata di un gesto.Obiettivo intermedio 118 - Capacità di differenziare la rapidità di un gesto.Obiettivo intermedio 119 - Capacità di coordinare le diverse parti del corpo per modificare i rapporti tra due o più oggetti.Obiettivo intermedio 130 - Capacità di coordinare le diverse parti del corpo per raggiungere un risultato.Obiettivo intermedio 131 - Capacità di attuare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in un contesto di gioco.

FINALITÀ 4 - PROMUOVERE UNA VITA DI RELAZIONE APERTA.

Obiettivo Generale 15 - Capacità di impiegare il corpo come strumento di relazione.

Obiettivo intermedio 133 - Capacità di percepire determinate caratteristiche corporeo-motorie di sé e degli altri (ad es.: lentezza, rapidità, velocità, pesantezza, leggerezza, grandezza, ecc.).

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Obiettivo intermedio 133 - Capacità di individuare e distinguere determinate caratteristiche corporeo-motorie negli altri.Obiettivo intermedio 134 - Capacità di riconoscere ed imitare il ruolo sociale di un soggetto.Obiettivo intermedio 135 - Capacità di individuare ed imitare le differenze di stile corporeo-motorio in soggetti sociali che hanno lo stesso ruolo.Obiettivo intermedio 136 - Capacità di individuare, imitare e descrivere le differenze di stile corporeo-motorio in soggetti sociali che hanno lo stesso ruolo.Obiettivo intermedio 137 - Capacità di individuare ed imitare analoghi stili di relazione di soggetti sociali con diversi ruoli.Obiettivo intermedio 138 - Capacità di modificare l'imitazione dello stile di un soggetto sociale in riferimento a quello di...Obiettivo Generale 16 - Capacità di impiegare il corpo come strumento simbolico di relazione.

Obiettivo intermedio 139 - Capacità di percepire ed imitare determinate sequenze d'azione modificandone i parametri funzionali (ad es.: lentezza, rapidità, velocità, pesantezza, leggerezza, grandezza, ecc.).Obiettivo intermedio 130 - Capacità di percepire ed imitare determinate sequenze d'azione modificandone i parametri espressivi emozionali (gioia, tristezza, ecc.), relazionali (vivacità, loquacità, ecc.) e stilistici (rozzezza, raffinatezza, ecc.).Obiettivo intermedio 131 - Capacità di riconoscere ed imitare un ruolo sociale in un gioco simbolico (ad es.: giochi di relazione in famiglia con mamma babbo e bimbo, giochi di relazione in ambiente professionale con personaggi tipici: dottore e paziente, artista e acquirente).

Obiettivo Generale 17 - Capacità di impiegare il corpo come strumento simbolico di rappresentazione.

Obiettivo intermedio 133 - Capacità di rappresentare eventi di vita reale imitando uno dei personaggi.Obiettivo intermedio 133 - Capacità di rappresentare eventi di vita immaginata inventando i personaggi (ad es.: individuare e imitare le Qualità di determinate persone attribuendole a personaggi, assumere ed utilizzare i ruoli di soggetti sociali, lo stile di personaggi, ecc.).Obiettivo intermedio 134 - Capacità di rappresentare eventi di vita ideale in situazioni realistiche (ad es.: individuare, imitare e attribuire delle Qualità positive a certi personaggi, assumere e utilizzare il ruolo positivo di soggetti sociali, di personaggi, ecc.).

FINALITÀ 5 - VIVERE, ESPRIMERE E CONTROLLARE LE PROPRIE EMOZIONI, I SENTIMENTI, GLI STATI AFFETTIVI.

Obiettivo Generale 18 - Capacità di utilizzare modalità di simbolizzazione del proprio corpo.

Obiettivo intermedio 135 - Capacità di adoperare indici corporeo-motori.Obiettivo intermedio 136 - Capacità di utilizzare il movimento significativo per gli altri.Obiettivo intermedio 137 - Capacità di utilizzare posture significative per gli altri.Obiettivo intermedio 138 - Capacità di imitare fatti e persone in forma simbolica.Obiettivo intermedio 139 - Capacità di imitare gli atteggiamenti delle persone.Obiettivo intermedio 140 - Capacità di imitare i comportamenti degli adulti.Obiettivo intermedio 141 - Capacità di esprimere i propri sentimenti.Obiettivo intermedio 143 - Capacità di esprimere le proprie emozioni.Obiettivo intermedio 143 - Capacità di esprimere i propri bisogni.Obiettivo intermedio 144 - Capacità di esprimere le proprie richieste.Obiettivo intermedio 145 - Capacità di esprimere le proprie intenzioni. Obiettivo intermedio 146 - Capacità di adoperare segnali corporeo-motori.

FINALITÀ 6 - STIMOLARE IL BAMBINO ALLA PRODUZIONE E INTERPRETAZIONE DI MESSAGGI, TESTI E SITUAZIONI MEDIANTE L'UTILIZZAZIONE DI UNA MOLTEPLICITÀ ORDINATA DI STRUMENTI LINGUISTICI E DI CAPACITÀ RAPPRESENTATIVE.

Obiettivo Generale 19 - Capacità di espressione simbolica mediante il proprio corpo.

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Obiettivo intermedio 147 - Capacità di adoperare segnali globali del corpo.Obiettivo intermedio 148 - Capacità di esprimere il gesto significativo per sé e per gli altri:- Capacità di ENV globale di tutto il corpo.- Capacità di ENV specifica delle dita.- Capacità di ENV specifica delle mani (riflessiva, transitiva, ecc.). - Capacità di ENV specifica delle braccia.- Capacità di ENV specifica delle spalle.- Capacità di ENV specifica degli arti superiori.- Capacità di ENV specifica del capo.

Obiettivo intermedio 149 - Capacità di esprimere posture significative per sé e per gli altri:- Capacità di ENV globale da in piedi.- Capacità di ENV globale da seduti.- Capacità di ENV globale da in ginocchio.- Capacità di ENV globale da proni.- Capacità di ENV globale da supini.

Obiettivo intermedio 150 - Capacità di esprimere la mimica del volto significativa per sé e per gli altri:- Capacità di ENV globale del volto.- Capacità di ENV specifica della zona degli occhi.- Capacità di ENV specifica della zona della bocca.

Obiettivo intermedio 151 - Capacità di esprimere significati mediante la distanza del proprio corpo dagli altri:- Capacità di esprimere atteggiamenti di intimità. - Capacità di esprimere atteggiamenti personali di familiarità.- Capacità di esprimere atteggiamenti sociali di collaborazione. - Capacità di esprimere atteggiamenti pubblici di cooperazione.Obiettivo intermedio 153 - Capacità di interpretare i significati della distanza degli altri dal proprio corpo:- Capacità di interpretare atteggiamenti di intimità. - Capacità di interpretare atteggiamenti personali di familiarità.- Capacità di interpretare atteggiamenti sociali di collaborazione. - Capacità di interpretare atteggiamenti pubblici di cooperazione al bene comune.

Obiettivo intermedio 153 - Capacità di imitare l'altro:- Capacità di imitare lo stile gestuale di altre persone.- Capacità di imitare l'atteggiamento relazionale delle persone.- Capacità di imitare i comportamenti tipici degli adulti.

Obiettivo intermedio 154 - Capacità di esprimere i moti d'animo:- Capacità di esprimere i propri sentimenti.- Capacità di esprimere le proprie emozioni.- Capacità di esprimere i propri bisogni.- Capacità di esprimere le proprie richieste.- Capacità di esprimere le proprie intenzioni.

Obiettivo intermedio 155 - Capacità di adoperare segnali corporeo-motori.- Capacità di adoperare segnali gestuali del vigile- Capacità di adoperare segnali gestuali dell'arbitro.- Capacità di adoperare segnali gestuali dei manovratori.

FINALITÀ 7 - PRENDERE COSCIENZA DELLA POSSIBILITÀ DI CONSIDERARE E MODIFICARE LA REALTA' SOTTO DIVERSI PUNTI DI VISTA.

Obiettivo Generale 30 - Capacità di comunicare mediante il linguaggio del corpo.

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Obiettivo intermedio 156 - Capacità di comunicare sequenze globali di segnali del corpo:- Capacità di comunicare sequenze di segnali col proprio corpo.- Capacità di comunicare sequenze di segnali familiari.- Capacità di comunicare sequenze di segnali professionali.- Capacità di comunicare sequenze di segnali sportivi.- Capacità di comunicare sequenze di segnali relativi a stati emotivi.- Capacità di comunicare sequenze di segnali relativi a condizioni personali.- Capacità di comunicare sequenze di segnali relativi a sentimenti.

Obiettivo intermedio 157 - Capacità di comunicare i propri gesti ad altri:- Capacità di CNV con tutto il corpo.- Capacità di CNV specifica delle dita. - Capacità di CNV specifica delle mani (riflessiva, transitiva, ecc.).- Capacità di CNV specifica delle braccia. - Capacità di CNV specifica delle spalle. - Capacità di CNV specifica degli arti superiori. - Capacità di CNV specifica del capo.

Obiettivo intermedio 158 - Capacità di comunicare con le posture ad altri:- Capacità di CNV globale da in piedi. - Capacità di CNV globale da seduti. - Capacità di CNV globale da in ginocchio. - Capacità di CNV globale da proni.- Capacità di CNV globale da supini. ecc.

Obiettivo intermedio 159 - Capacità di comunicare mediante la mimica del volto ad altri:- Capacità di CNV globale del volto. - Capacità di CNV specifica della zona degli occhi.- Capacità di CNV specifica della zona della bocca.

Obiettivo intermedio 160 - Capacità di comunicare mediante la distanza tra i corpi in situazione contestualizzata:- Capacità di comunicare atteggiamenti di intimità. - Capacità di comunicare atteggiamenti personali di familiarità.- Capacità di comunicare atteggiamenti sociali di collaborazione. - Capacità di comunicare atteggiamenti pubblici di cooperazione.

Obiettivo intermedio 161 - Capacità di interpretare i significati di comunicazioni legate alla distanza degli altri dal proprio corpo:- Capacità di interpretare atteggiamenti di intimità. - Capacità di interpretare atteggiamenti personali di familiarità.- Capacità di interpretare atteggiamenti sociali di collaborazione. - Capacità di interpretare atteggiamenti pubblici di cooperazione al bene comune.

Obiettivo intermedio 163 - Capacità di interpretare i significati di comunicazioni non verbali:- Capacità di interpretare i significati di comunicazioni non verbali relative a persone.- Capacità di interpretare i significati di comunicazioni non verbali relative a fatti.- Capacità di interpretare i significati di comunicazioni non verbali relative ad atteggiamenti delle persone.- Capacità di interpretare i significati di comunicazioni non verbali relative a comportamenti tipici degli adulti.

Obiettivo intermedio 163 - Capacità di comunicare mediante il proprio corpo:- Capacità di comunicare i propri sentimenti mediante il proprio corpo.- Capacità di comunicare le proprie emozioni mediante il proprio corpo.

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- Capacità di comunicare i propri bisogni mediante il proprio corpo.- Capacità di comunicare le proprie richieste mediante il proprio corpo.- Capacità di comunicare le proprie intenzioni mediante il proprio corpo.

Obiettivo intermedio 164 - Capacità di comunicare con segni corporeo-motori.

FINALITÀ 8 - SVILUPPARE LE CAPACITÀ CULTURALI E COGNITIVE TALI DA CONSENTIRE LA COMPRENSIONE, LA RIELABORAZIONE E LA COMUNICAZIONE DI CONOSCENZE RELATIVE A SPECIFICI CAMPI DI ESPERIENZA.

Obiettivo Generale 31 - Capacità di comunicare una storia.

Obiettivo intermedio 165 - Capacità di comunicazione simulata mediante sequenze d'azione ambientate e contestualizzate legate a un tema libero:- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego della mimica.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di semplici tecniche del clown. - Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di semplici tecniche del mimo.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di marionette. - Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di burattini.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di maschere.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di trucchi e abbigliamento.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di ombre cinesi.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di danze.- Capacità di comunicazione simulata mediante l'impiego di giochi tradizionali.

Obiettivo intermedio 166 - Capacità di simulare sequenze d'azione riferite a una storia vera:- Capacità di simulare atti. - Capacità di simulare atteggiamenti.- Capacità di simulare emozioni.- Capacità di simulare sentimenti.- Capacità di simulare aspettative.- Capacità di simulare intenzioni.- Capacità di simulare condizioni.

Obiettivo intermedio 167 - Capacità di simulare sequenze d'azione riferite a una storia possibile: - Capacità di simulare atti. - Capacità di simulare atteggiamenti.- Capacità di simulare emozioni.- Capacità di simulare sentimenti.- Capacità di simulare aspettative.- Capacità di simulare intenzioni.- Capacità di simulare condizioni.

Obiettivo intermedio 168 - Capacità di simulare sequenze d'azione riferite a una storia idealizzata:- Capacità di simulare atti. - Capacità di simulare atteggiamenti.- Capacità di simulare emozioni.- Capacità di simulare sentimenti.- Capacità di simulare aspettative.- Capacità di simulare intenzioni.- Capacità di simulare condizioni.

Obiettivo Generale 33 - Capacità di rielaborare e comunicare una storia.

Obiettivo intermedio 169 - Capacità di rielaborare delle sequenze d'azione e di comunicarle mediante il

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linguaggio mimo-gestuale.Obiettivo intermedio 170 - Capacità di rielaborare sequenze d'azione riferite a una storia vera.Obiettivo intermedio 171 - Capacità di rielaborare sequenze d'azione riferite a una storia possibile.Obiettivo intermedio 173 - Capacità di rielaborare sequenze d'azione riferite a una storia auspicabile.

FINALITÀ 9 - RIORGANIZZARE L'ESPERIENZA E RICOSTRUIRE LA REALTÀ.

Obiettivo Generale 33 - Capacità di rappresentare una traccia.Obiettivo intermedio 173 - Capacità di rappresentare una traccia significativa (canovaccio, fiaba, favola, novella, leggenda, canto, ballata, filastrocca, aneddoto, racconto, poesia, cronaca, evento personale, ecc.):- Capacità di rappresentare atti. - Capacità di rappresentare atteggiamenti.- Capacità di rappresentare emozioni.- Capacità di rappresentare sentimenti.- Capacità di rappresentare aspettative.- Capacità di rappresentare intenzioni.- Capacità di rappresentare condizioni.

Obiettivo intermedio 174 - Capacità di comunicare un percorso rappresentativo riferito a una traccia significativa (canovaccio, fiaba, favola, novella, leggenda, canto, ballata, filastrocca, aneddoto, racconto, poesia, cronaca, evento personale, ecc.):- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego della mimica.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di semplici tecniche del clown. - Capacità di comunicare un percorso rappresentativo con l'impiego di semplici tecniche del mimo.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di marionette. - Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di burattini.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di maschere.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di trucchi e abbigliamento.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di ombre cinesi.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di danze.- Capacità di comunicare un percorso rappresentativo mediante l'impiego di giochi tradizionali.

Obiettivo Generale 34 - Capacità ricostruire e rappresentare aspetti della realtà.

Obiettivo intermedio 175 - Capacità di ricostruire una azione di gioco osservata rappresentandola mediante il linguaggio mimo-gestuale.Obiettivo intermedio 176 - Capacità di ricostruire un evento osservato in una sequenza di immagini rappresentandolo mediante il linguaggio mimo-gestuale.Obiettivo intermedio 177 - Capacità di ricostruire un evento raccontato rappresentandolo mediante il linguaggio mimo-gestuale.

FINALITÀ 10 - VALORIZZARE INTUIZIONE, IMMAGINAZIONE E INTELLIGENZA CREATIVA PER LO SVILUPPO DEL SENSO ESTETICO.

Obiettivo generale 35 - Capacità di comunicare e rappresentare azioni.

Obiettivo intermedio 178 - Capacità di comunicare sequenze d'azione di una storia auspicata:- Capacità di simulare atti auspicabili. - Capacità di simulare atteggiamenti auspicabili.- Capacità di simulare emozioni auspicabili.- Capacità di simulare sentimenti auspicabili.- Capacità di simulare aspettative auspicabili.- Capacità di simulare intenzioni auspicabili.- Capacità di simulare condizioni auspicabili.Obiettivo intermedio 179 - Capacità di rappresentare il completamento di una determinata sequenza

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d'azione.

Obiettivo Generale 36 - Capacità costruire e rappresentare gli aspetti della realtà esteticamente apprezzabili.

Obiettivo intermedio 180 - Capacità di costruire una bella azione di gioco e di rappresentarla mediante il linguaggio mimo-gestuale.Obiettivo intermedio 181 - Capacità di costruire una bella sequenza di immagini corporeo-motorie e di rappresentarle mediante il linguaggio mimo-gestuale.Obiettivo intermedio 183 - Capacità di costruire un racconto e di rappresentarlo mediante il linguaggio mimo-gestuale.

FINALITÀ 11 - INTERIORIZZAZIONE E RISPETTO PRATICO DEI VALORI DI LIBERTÀ, RISPETTO DI SÉ, RISPETTO DEGLI ALTRI, DELL'AMBIENTE, SOLIDARIETÀ, GIUSTIZIA, IMPEGNO AD AGIRE PER IL BENE COMUNE.

Obiettivo Generale 37 - Capacità di comunicare con maggiore competenza non verbale.

Obiettivo intermedio 183 - Capacità di comunicare nell'azione reale orientando gli eventi personali nel rispetto di un progetto di comunità:Obiettivo intermedio 184 - Capacità di completare la rappresentazione di sequenze d'azione;Obiettivo intermedio 185 - Capacità di completare la rappresentazione di eventi.

Obiettivo Generale 38 - Capacità di comunicare per mezzo dei codici mimo-gestuali.Obiettivo intermedio 186 - Capacità di comunicare in situazioni di lontananza fisica.Obiettivo intermedio 187 - Capacità di comunicare in situazioni di rumorosità.Obiettivo intermedio 188 - Capacità di comunicare atteggiamenti relazionali.Obiettivo intermedio 189 - Capacità di comunicare informazioni spaziali.

Obiettivo Generale 39 - Capacità di testimoniare i valori.

Obiettivo intermedio 190 - Capacità di intuire e testimoniare il valore della libertà.- Capacità di accettare che altri giochino con un giocattolo.- Capacità di accettare che altri desiderino il nostro giocattolo.- Capacità di offrire e attendere il prestito di un giocattolo.Obiettivo intermedio 191 - Capacità di intuire e testimoniare il valore del rispetto di sé.- Capacità di non ledere la propria integrità fisica.- Capacità di non ledere la propria incolumità.- Capacità di rispettare la propria dignità.Obiettivo intermedio 193 - Capacità di intuire e testimoniare il valore del rispetto degli altri.- Capacità di non ledere la altrui integrità fisica.- Capacità di non ledere la altrui incolumità.- Capacità di rispettare la altrui dignità.Obiettivo intermedio 193 - Capacità di intuire e testimoniare il valore del rispetto dell'ambiente.- Capacità di ripulire l'ambiente.- Capacità di riporre gli oggetti utilizzati al loro posto.- Capacità di mettere in ordine i giocattoli.- Capacità di riporre la carta e i giornali da riciclare.- Capacità di riporre le lattine da riciclare.- Capacità di riporre le bottiglie da riciclare.Obiettivo intermedio 194 - Capacità di intuire e testimoniare il valore della solidarietà.- Capacità di aiutare qualcuno.- Capacità di sostenere l'azione di qualcuno.- Capacità di essere di supporto a qualcuno per realizzare qualcosa;Obiettivo intermedio 195 - Capacità di intuire e testimoniare il valore della giustizia.

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- Capacità di essere sinceri.- Capacità di essere onesti.- Capacità di chiedere giustizia e di non farsi giustizia.Obiettivo intermedio 196 - Capacità di intuire e testimoniare il valore dell'impegno ad agire per il bene comune.- Capacità di sostenere le iniziative che arrecano vantaggio per tutti.- Capacità di impegnarsi in realizzazioni d'interesse comune;- Capacità di valorizzare le capacità di tutti in base a un progetto comune

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CAP. IV - O.D.G., O.D.S. e ATTIVITÀ

4.1. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: PERCEZIONE, SCOPERTA, CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGANIZZAZIONE DEL PROPRIO CORPO.

Il nostro corpo ci consente di realizzare una molteplicità di funzioni che rendono possibile la nostra vita di relazione. Tali funzioni essenzialmente sono interrelate anche se categorizzabili in attentive, percettive, di elaborazione mentale, motorie e linguistiche.I sensi trasmettono le informazioni del mondo esterno ma è la selettività dei processi attentivi che consente l'analisi dei dati sensoriali e la sintesi delle informazioni percettive. La quantità delle informazioni percettive dipende così dalla natura dei processi attentivi e dalla qualità delle esperienze percettive già consolidate a memoria. Occorre dunque che i bambini esercitino i loro apparati sensoriali affinché le percezioni vengano arricchite e con esse anche il vocabolario e la stessa creatività. Le continue attività di esplorazione consentono ai bambini di effettuare toccare, odorare, assaggiare, sentire e guardare tutto ciò che li circonda, passando poi via via alla elaborazione di discriminazioni percettive sempre più selettive e raffinate. Con ognuno dei sensi, il bambino scopre se stesso, impara a riconoscere gli oggetti uguali, simili, diversi con le loro caratteristiche particolari:• tatto: qualità degli oggetti e dei soggetti (di superficie: ruvidi, vellutati, ecc.; di consistenza: duri, pesanti, ecc.;...);• vista: colori, forme, dimensioni;• udito: parole che descrivono le qualità percepite, l'aspetto degli oggetti; il suono e le sue caratteristiche;• cenestesi: qualità del corpo nel suo collocarsi nello spazio (senso di posizione, senso di avanzamento del corpo e dei segmenti; ecc.);• vestibolare: rotazione e accelerazione del capo in rapporto al corpo;• propriocezione: senso di allungamento e di contrattura muscolare;• gusto: qualità degli alimenti, i sapori, ecc.;• olfatto: qualità dei profumi, degli aromi, ecc.Così mentre l'educatore parla di qualità del corpo (caldo, rumoroso, veloce, liscio, ecc.) il bambino associa le sue precedenti esperienze a quelle attuali e organizza ulteriormente le sue conoscenze sui vari aspetti della realtà percepita. Già a tre/quattro anni di vita il bambino è in grado di associare particolari qualità a determinati oggetti: la palla è rossa, la parete è ruvida, la bacchetta è liscia, ecc. In seguito la complessità dell'organizzazione mentale con cui il soggetto tratta le informazioni percettive consente a questi di opporre tra loro qualità che esprimono aspetti percettivi contrastanti e in seguito di discriminare i livelli di intensità propri di una stessa qualità (sfumature) o di associare tra loro qualità complementari appartenenti ad uno stesso oggetto, soggetto od evento. In tal senso può essere attuata una educazione percettiva. Un altro aspetto della educazione percettiva è dato dai "rompicapo", dai "puzzle" e dalle "configurazioni a mosaico" che forniscono ai bambini l'opportunità di completare delle figure e di sviluppare l'abilità nel distinguere gli aspetti delle "immagini" percettive. Il bambino ha però bisogno di studiare con cura ogni pezzo, prima di intuire il rapporto che c'è tra esso e l'intero. L'attività sensoriale, percettiva e mnestica consente così al bambino di identificare un oggetto con il tatto, i rumori caratteristici con l'udito, i colori con la vista (combinare colori, definire colori e le rispettive tonalità di gradazione), di usare i colori e le figure in maniera originale, di abbinare i colori, di seguire le indicazioni visive, di identificare le voci familiari, quelle degli animali e quelle degli automezzi, di organizzare ritmicamente i suoni e di esprimerli musicalmente, di identificare ed aggettivare i sapori e gli odori con l'olfatto e il gusto, di riconoscere e definire le forme, ecc.Il bambino, attraverso varie tecniche (dialogo tonico, canzoncine, ecc.) scopre le sue possibilità percettive relative al proprio corpo, al mondo degli oggetti e a quello degli altri. Proponendo al bambino di scoprire il proprio corpo con un senso o con l'altro, egli concluderà che il senso privilegiato nei confronti di sé, è il tatto, quindi la vista, poi l'udito ed infine l'olfatto e il gusto.

4.1.1. O.D.S.: Scoperta delle capacità tattili.

Il tatto consente di scoprire e conoscere le parti del proprio corpo e i rispettivi nomi. Il bambino percepisce le qualità del suo corpo e attribuisce ad esse una etichetta nominale, trasforma delle sensazioni in verbalizzazioni, ecc.

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a) Discriminare le caratteristiche tattili di una parte del corpo: calda, fredda, tiepida, bagnata, umida, asciutta, ruvida, liscia, vellutata, morbida, duttile, pungente, malleabile, granulosa, impalpabile, appiccicosa, ecc.b) Verificare le percezioni tattili relative all'oggetto e agli altri.c) Rappresentazione delle percezioni attraverso segni grafici e colorici, per organizzare segni dotati di consistenza simbolica.d) Gioco della "Mosca cieca" scoprire e riconoscere un dato oggetto o soggetto con l'elaborazione delle percezioni tattili.e) Il cerchio si stringe. É un gioco che può far superare le ostilità nella difesa del proprio spazio intimo facilitando un rapporto diretto con gli altri. Il gioco è caratterizzato da un prevalente approccio tattile in cui i soggetti debbono organizzarsi per entrare tutti dentro una superficie dalle dimensioni sempre più piccole (tappetino, cerchio, ecc.).f)- Dì qualcosa. Ad occhi bendati un allievo sta al centro di un cerchio. Viene fatto girare tre volte su stesso in modo da disorientarlo. Poi va in direzione di uno dei compagni che formano il cerchio e quando vi entra in contatto, tastandolo, cerca di riconoscerlo dicendo il suo nome; una volta pronunziatolo, chiede: "Dì qualcosa". La risposta ricevuta dovrebbe permettergli di verificare se si tratta veramente di quel giocatore. Il gioco prosegue bendando via via tutti gli allievi.

4.1.2. O.D.S.: Scoperta delle capacità visive.

La vista consente di percepire il proprio corpo, gli altri e l'ambiente e rende possibile una associazione delle immagini con i termini verbali che denotano i soggetti, gli oggetti o le loro parti e caratteristiche. a) Scoperta e conoscenza visiva delle caratteristiche del proprio corpo.b) Scoperta e conoscenza delle caratteristiche degli oggetti e degli altri. d) Individuazione di elementi dell'ambiente rispondenti a determinati concetti di forma e di colore.e) Individuazione di relazioni esistenti tra due o più oggetti attraverso la ricerca delle identità, delle somiglianze e delle diversità. Ad esempio, quando viene percepita una palla, si chiede ai soggetti di trovare: tutti gli oggetti che abbiano caratteristiche identiche alla palla, quindi tutti gli oggetti che presentino la stessa forma e lo stesso colore; poi tutti gli oggetti che abbiano somiglianze con la palla; infine tutti quegli oggetti che presentano diversità di forma e colore. La terminologia deve condurre il bambino alla ricerca delle parole giuste per ben rappresentare e significare il vissuto.f) Mettere in rapporto il corpo con l'oggetto (la forma della palla con la testa; la forma della bacchetta con il braccio e la gamba); il colore del corpo con quello dell'oggetto (ma anche con oggetti personali). g) Classificare le parti rotonde del corpo; tutte le parti rotonde dell'ambiente circostante; tutti gli oggetti dello stesso colore, ecc. Mettersi in rapporto con l'altro e successivamente con gli altri (rapporto uno a uno, uno a due, uno a tre, ecc.) consente di:h) Individuare le parti rotonde comuni a due o più bambini;i) Individuare i colori identici, somiglianti, differenti di una stessa parte del corpo dei vari soggetti;l) Mettere in sequenza i toni dello stesso colore (per es. con i vestiti): dal rosso scuro a quello più chiaro e viceversa (anche oggetti, carta, stoffa, ecc.). Individuare le sfumature di uno stesso colore.m) Trovare le combinazioni effettuabili con i colori fondamentali.n) Chi cerca trova. Gli alunni si recano in giardino (parco, bosco, ecc.). L'educatore chiede: "Vorrei una pigna", (una ghianda, una foglia di quercia, una mora...). I bambini partono alla ricerca dell'oggetto. A turno ciascun bambino esprime un altro desiderio.

4.1.3. O.D.S.: Scoperta delle capacità uditive.

Il contrasto tra rumore-silenzio è legato alla nozione di intensità degli stimoli percettivi attraverso l'udito. Il metodo educativo da noi proposto si basa su diversi fatti che devono succedersi cronologicamente:a) Associazione simultanea di più dati sensoriali: percezione visiva, uditiva, corporea, a scelta del bambino secondo il suo modo preferenziale di percepire.b) Dissociazione dei dati percettivi: gli esempi scoperti all'inizio sono generalmente "plurisensoriali". Si deve privilegiare l'una o l'altra nozione. Ad esempio le uditive. gridare, urlare, ecc., oppure la visiva "si può fare qualcosa che non faccia rumore?". É positivo attirare i bambini sul modo di percepire: ad esempio a proposito di un atto rumoroso:

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• Come sapete che è forte? (Perché lo si vede!)• Con che cosa lo vedete? (Con gli occhi!)• E se grido? (Si sente con le orecchie!)c) Trasposizione percettivo-motoria: si deve trasporre direttamente ciò che è stato percepito con uno dei sensi in una espressione avvicinantesi all'altro senso. Ad esempio un gesto forte (non sonoro), sarà tradotto con un grido forte, al contrario colpi forti saranno tradotti in gesti.d) Espressione simbolica: quando la nozione è stata vissuta attraverso una molteplicità di percezioni-espressive, sarà chiesta l'espressione grafica e pittorica. Ogni percezione deve essere scoperta spontaneamente, poi può essere inserita in varie situazioni per scegliere, infine, la situazione più vicina alla realtà del bambino.e)- Dove sei ? Due bambini hanno gli occhi bendati. Gli altri intorno formano un cerchio tenendosi per mano. Un bambino bendato chiede all'altro: " Dove sei ?". L'altro risponde: "Sono qui". Il primo bambino cerca di catturare il secondo.f)- Battelli nella nebbia. I bambini sono divisi in gruppi di tre soggetti. In ciascun gruppo due bambini ad occhi bendati si pongono in fila e si reggono per le spalle, mentre un terzo "il pilota" si porta oltre una linea di fondo campo e li guida "in porto" comunicando con loro.La scoperta del contrasto tra rumore e silenzio segue questa logica procedurale:• Approccio spontaneo: i bambini entrano facendo chiasso, parlando, gridando, si vuole far comprendere loro ciò che hanno fatto.• Abbiamo fatto rumore.• Ora cercheremo di non fare più rumore; come si dice "senza rumore".• In silenzio.• Allora facciamo silenzio.• Che cosa si sente?• Siete sicuri che non si sente niente?• Ci si accorge che si sentono i rumori esterni, la vettura che passa, gli uccelli che cantano.• Si può fare rumore in altro modo?• Si scopre: il parlare, gridare, pestare con i piedi, battere le mani, percuotere degli strumenti (bastone, pallone).• Conversando, si fa notare ai bambini che nelle loro attività hanno manifestato le due condizioni in contrasto (etichettarle con i termini corrispondenti).• Vivere il contrasto soggettivamente.• Razionalizzare le esperienze.• Vivere il contrasto in base alle richieste del bambino.Queste fasi vengono rispettate quando:1) Il contrasto è vissuto dai bambini in modo assoluto (nella esperienza si presentano sia il rumore sia il silenzio).3) Il contrasto è vissuto successivamente in modo relativo.3) Il bambino vive esperienze intermedie tra i 3 termini del contrasto assoluto e relativo.a) In rapporto al proprio corpo:• introdurre il bambino al contrasto partendo dalla sua corporeità;• scoprire la sonorità fisiologica del corpo;• scoprire la sonorità acustica del corpo come strumento a percussione e a fiato;• organizzare i contrasti acustici prodotti dai vari soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).b) In rapporto agli oggetti:• introdurre il bambino al contrasto tra le caratteristiche di uno stesso tipo di oggetto;• scoprire la sonorità acustica propria dell'oggetto;• scoprire la sonorità acustica dell'oggetto come strumento a percussione;• organizzare il confronto tra i vari eventi acustici contrastanti producibili con oggetti (scoperta del rapporto tra gli oggetti rispetto alle terminologie linguistiche).c) In rapporto agli altri:• organizzare il linguaggio corporeo-motorio in relazione al contrasto assoluto tra delle azioni.• organizzare il linguaggio vocale in relazione al contrasto assoluto tra fonazioni.• organizzare il linguaggio verbale in relazione al contrasto assoluto tra comunicazioni rivolte agli altri.

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Saranno quindi attuate delle verifiche inerenti le esperienze suddette con forme di rappresentazione del vissuto di tipo corporeo-motorio, vocale, ritmico, grafico-pittorico e verbale.

4.1.4. O.D.S.: Scoperta delle capacità olfattive.

L'olfatto permette al soggetto di scoprire e organizzare la qualità degli odori, dei profumi, degli aromi, ecc. In una situazione dinamica i soggetti possono scoprire e sperimentare ad esempio i profumi del loro corpo, quelli prodotti da oggetti o da altri soggetti. a) In rapporto al proprio corpo:• introdurre il bambino al contrasto tra la diffusione di un buon profumo o di cattivi odori (profumare/emanare cattivo odore);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;• organizzare i contrasti tra le due condizioni (scoperta delle terminologie linguistiche).b) In rapporto agli oggetti:• introdurre il bambino al contrasto di condizione nel rapporto olfattivo con un oggetto (essere inebriato/essere disgustato);• scoprire la differenza percettiva tra le due differenti condizioni di rapporto con l'oggetto (annusare un vaso di fiori, fiutare un cattivo odore, ecc.);• organizzare i contrasti percettivi possibili in rapporto con i vari oggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).a) In rapporto all'altro:• introdurre il bambino al contrasto dell'esperienza olfattiva dovuta all'altro (gradevole/sgradevole);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti esperienze di relazione tra i vari soggetti;• organizzare i contrasti esperienziali producibili tra due o più soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).

4.1.5. O.D.S.: Scoperta delle capacità gustative.

Il gusto consente al soggetto di percepire le qualità degli alimenti, i loro sapori, ecc. La percezione gustativa può essere sperimentata dal soggetto in relazione al proprio corpo e al rapporto che questi ha con gli oggetti.a) In rapporto al proprio corpo:• introdurre il bambino al contrasto di salinità della cute (stare fermi/essere in movimento);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;• organizzare i contrasti senso-percettivi rilevati dal soggetto (usare terminologie corrette).b) In rapporto ad oggetti:• introdurre il bambino al contrasto di qualità (dolce/solido-amaro/liquido);• scoprire la differenza percettiva delle due (mangiare una caramella, dissetarsi con una bevanda, ecc.);• organizzare le differenze possibili tra i vari oggetti da mangiare o bere (scoperta delle terminologie linguistiche).Il gusto può essere utilizzato per realizzare una prima forma di educazione alimentare. Il riferimento alle nozioni di idratazione e alimentazione equilibrata può far leva sui bisogni fisiologici emergenti durante e dopo le attività motorie per protendersi nelle abitudini alimentari che i soggetti hanno acquisito nei loro contesti familiari.

4.1.6. O.D.S.: Scoperta delle capacità di trasposizione sensoriale.

Un bambino può essere educato a "vedere" con i diversi apparati sensoriali, trasponendo le percezioni tattili, olfattive, acustiche "attuali" nelle proprie memorie per costruirsi una immagine mentale dell'oggetto in esame. Si può così "vedere" immagini mentali di oggetti: a) con il tatto,b) con l'udito,c) con l'olfatto,d) con il gusto,e) ecc.

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La stessa cosa può esser fatta in relazione agli oggetti e ai soggetti sulla base delle diverse categorie di contrasti. In questi casi il senso più privilegiato è la vista. La successione qualitativa e quantitativa relativa agli organi sensoriali da privilegiare è la seguente:a) in rapporto al proprio corpo:• tatto,• vista,• udito,• olfatto,• gusto;b) in rapporto all'oggetto:• vista,• tatto,• udito,• olfatto,• gusto;c) in rapporto all'altro o agli altri (in relazione a situazioni intime, personali, sociali, pubbliche):• vista,• udito,• tatto,• olfatto,• gusto.Nella relazione profonda con l'altro/a, ciascuno realizza un'esperienza percettiva complessiva che, unitamente alla ragione e all'affettività, renda possibile un dialogo multicanale in cui le comunica-zioni assumono significatività linguistica a partire dagli input sensoriali afferenti dai diversi organi.

4.1.7. O.D.S.: Scoperta delle capacità di cenestesi

Il soggetto deve essere consapevole della collocazione spaziale del suo corpo. Il senso di posizione e di avanzamento può essere sperimentato dal soggetto in relazione al proprio corpo, al rapporto che ha con gli oggetti e al rapporto con gli altri.a) In rapporto al proprio corpo:• introdurre il bambino al contrasto di posizione dalla sua corporeità (aperta/chiusa);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;• organizzare i contrasti posturali prodotti dai vari soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).b) In rapporto agli oggetti:• introdurre il bambino al contrasto di posizione rispetto ad uno stesso oggetto (sopra/sotto);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo in rapporto con l'oggetto (palla, materassino, ecc.);• organizzare i contrasti posturali possibili in rapporto con i vari oggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).a) In rapporto all'altro:• introdurre il bambino al contrasto di relazione con l'altro (vicino/lontano);• scoprire la differenza percettiva delle due diverse condizioni di relazione;• organizzare i contrasti posturali producibili con i due soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).La scoperta delle diverse percezioni cenestesiche del proprio corpo in rapporto con lo spazio-tempo, gli oggetti e gli altri, può essere effettuata in situazioni interattive dinamiche in cui i soggetti sono in movimento.

4.1.8. O.D.S.: Scoperta delle capacità di equilibrio corporeo.

Il soggetto può scoprire ed essere consapevole che il proprio corpo mantiene differenti gradi di equilibrio posturale, dinamico e di volo, nel suo rapporto con lo spazio-tempo, gli oggetti e gli altri. Queste possibilità dipendono da un complesso sistema di regolazione del rapporto con i supporti di appoggio che il soggetto intrattiene nel corso delle sue attività in permanente opposizione antigravitaria. La rotazione e l'accelerazione del capo in rapporto alla percezione attuale del corpo producono una serie di elementi informativi necessari alla regolazione dell'equilibrio unitamente alle altre informazioni cenestesiche,

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propriocettive e pressorie (delle zone di contatto). L'equilibrio del corpo e dei segmenti può essere sperimentato dal soggetto in relazione al proprio corpo, a quello con gli oggetti e al rapporto con gli altri.a) In rapporto al proprio corpo:• introdurre il bambino al contrasto di stabilità dalla sua corporeità (stare fermi/essere in movimento);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;• organizzare i contrasti posturali-cinetici prodotti dai vari soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).b) In rapporto agli oggetti:• introdurre il bambino al contrasto di condizione del proprio equilibrio in rapporto ad un oggetto o dell'equilibrio di un oggetto in rapporto al proprio avanzamento (essere in equilibrio su.../tenere in equilibrio qualcosa);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo in rapporto con l'oggetto (sedersi sulla spalliera, portare in equilibrio un bastone, ecc.);• organizzare i contrasti posturali-cinetici possibili in rapporto con i vari oggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).a) In rapporto all'altro:• introdurre il bambino al contrasto di relazione con l'altro (sopra/sotto);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni di equilibrio in relazione ai vari soggetti;• organizzare i contrasti posturali-cinetici producibili tra i due soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).

4.1.9. O.D.S.: Scoperta delle capacità propriocettive.

L'attività motoria di un soggetto può determinare situazioni personali di benessere ma anche di disagio muscolare. Il soggetto può cioè "sentire" alcune parti del proprio corpo indolenzite, avvertendo con ciò delle sensazioni sgradevoli. Tali condizioni possono essere causate da un eccesso di affaticamento muscolare (presenza di cataboliti nei muscoli) o da eccessivo allungamento dei tessuti muscolari (stiramento). La propriocezione evidenzia lo stato funzionale dei distretti muscolari presenti nei segmenti corporei che il soggetto utilizza nel rapporto del proprio corpo con l'attività intrapresa, in relazione all'uso di oggetti e alla relazione con altri.a) Rapporto del proprio corpo con attività intraprese:• introdurre il bambino al contrasto tra attività corporee (immobili/dinamiche);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni d'azione;• organizzare le sensazioni prodotte con l'esercizio delle diverse attività (scoperta delle terminologie linguistiche).b) In rapporto agli oggetti:• introdurre il bambino al contrasto di attività derivante dall'uso di oggetti (leggeri/pesanti);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni di rapporto con l'oggetto;• organizzare i contrasti operazionali possibili in rapporto ai vari oggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).c) In rapporto all'altro:• introdurre il bambino al contrasto di relazione con l'altro (opposizione/ aiuto);• scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni di relazione tra i vari soggetti;• organizzare i contrasti relazionali producibili tra due o più soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).I soggetti possono così apprendere la differenza tra attività in cui si sperimenta l'allungamento muscolare o la sua eccessiva tensione, la sinergia muscolare o l'affaticamento muscolare.

4.1.10. O.D.S.: Scoperta e organizzazione delle possibilità di controllo respiratorio.

L'educazione respiratoria richiede la conoscenza del corpo relativamente all'atto respiratorio. Tale conoscenza deve essere preceduta da una scoperta dell'atto respiratorio che si avvale di:1) Scoperta plurisensoriale:• verificare con un nastro la differenza delle circonferenze durante un atto inspiratorio (a livello addominale, a livello toracico);

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• verificare i diversi mutamenti del torace durante un atto inspiratorio (da in piedi, decubito supino e prono) (ed espirazione);• percepire i cambiamenti corporei durante una inspirazione ed una espirazione (toccandosi, guardandosi, ascoltandosi);• percepire i cambiamenti corporei durante l'atto respiratorio (in decubito supino), ponendo una mano sul torace ed una sull'addome;• percepire le diverse sensazioni prodotte dall'atto respiratorio durante un piegamento sulle gambe (da in piedi inspirare piegandosi sulle gambe, espirare e rizzarsi; quindi provare il contrario);• percepire i cambiamenti corporei durante l'atto respiratorio nelle diverse posizioni di base (decubito supino con gambe semipiegate, seduti con gambe incrociate, seduti con gambe tese in avanti, seduti con gambe piegate, ecc.);• percepire i cambiamenti corporei durante l'atto respiratorio nelle diverse posture (in piedi con braccia in basso, in fuori, in dentro, in alto);• con flessione del busto nelle direzioni possibili.• vivere le diverse tipologie di atti respiratori, quindi riprodurli graficamente, in modo grafo-colorico, infine attraverso il dialogo con i bambini.• associare ogni fase dell'azione respiratoria ai contrasti (pieno/vuoto: riempire-inspirare/vuotare-espirare; rumore/silenzio: respirazione a riposo e dopo sforzo; duro/morbido: espirazione/inspira-zione;3) Scoperta monosensoriale:a) odorato:• inspirare-espirare con il naso per percepire odori e profumi,• annusare vari elementi presenti nell'ambiente;b) gusto:• percepire in bocca la differenza tra inspirazione ed espirazione;c) tatto:• toccare il naso, la bocca, il torace, l'addome durante inspirazione, apnea ed espirazione,• effettuare le esperienze in varie posture,• effettuare le esperienze dopo uno;d) udito:• rilevare il rumore dell'atto respiratorio (inspirazione/espirazione),• effettuare le esperienze in varie posture a riposo,• effettuare le esperienze in varie posture dopo uno sforzo;e) vista:• rilevare le parti del corpo che si modificano con l'atto respiratorio,• verificare le differenze tra atto respiratorio a riposo e dopo uno sforzo.• verificare i diversi diametri dell'addome e del torace (anteriore, posteriore, frontale, verticale) sia in inspirazione che in espirazione, a riposo e dopo uno sforzo;• rilevare le differenze dell'atto respiratorio tra bambini e bambine.f) cenestesi:• verificare la dilatazione addominale durante l'inspirazione;• verificare la tensione addominale durante l'espirazione;• verificare la dilatazione toracica durante l'inspirazione;• verificare la contrazione toracica durante l'espirazione.3) Conoscenza globale:Il soggetto può ora percepire i propri atti respiratori dirigendo la propria attenzione sugli aspetti che di essa hanno maggiore significatività nelle situazioni di vita. Il ruolo del soggetto nel rapportarsi con i propri atti respiratori può non essere di semplice adeguamento fisiologico, ma di comprensione delle diverse fasi funzionali e di gestione delle stesse in ragione delle attività ad esse connesse.4) Trasposizione conoscitiva.Dopo la scoperta delle fasi dell'atto respiratorio, il soggetto può realizzare la gestione della conoscenza dell'atto stesso prendendone progressivamente coscienza a partire dalle successive fasi di inspirazione, apnea, espirazione, apnea. A questo punto il soggetto può organizzare l'atto respiratorio anche intenzionalmente riferendosi a motivazioni giocose che lo coinvolgono direttamente nel rapporto con oggetti e altri soggetti (si attueranno così dei giochi individuali, di coppia, di gruppo e in staffetta):a) Rapporto con l'oggetto:

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• soffiare verso un oggetto pesante, non si sposta;• soffiare verso un oggetto leggero fino ad osservare oggetti che possono essere spostati facilmente attraverso l'atto espiratorio (ad es. spostare un foglietto di carta con un soffio o con piccoli soffi successivi);• soffiare in alto per tenere in aria una piuma con soffi successivi.• soffiare in alto per gonfiare e spostare un palloncino lungo un percorso;• realizzare delle bolle di sapone.b) Sperimentare l'atto respiratorio, in rapporto alla funzione possibile dell'oggetto (operazionalità):• vari tipi di carta;• piuma;• palloncino;• pettine;• foglia;• filo d'erba;• candela;• oggetti pesanti;c) Sperimentare l'atto respiratorio, in rapporto alla funzione possibile del soggetto (linguisticità):• soffiare, sbuffare, succhiare, singhiozzare, sospirare, ecc.• fischiare (varie modalità);• parlare e leggere (varie cadenze e ritmi).Questa organizzazione dell'azione respiratoria permette l'espressione verbale e paraverbale indispensabile alla comunicazione linguistica.d) Scoperta del corpo come strumento a percussione (anche in riferimento all'atto respiratorio):• battere le mani sul torace in inspirazione ed espirazione;• battere le mani sull'addome in inspirazione ed espirazione;• scoprire le parti del corpo che sonorizzano l'atto respiratorio (naso, variabili della bocca, lingua);• ritmare l'atto respiratorio nella sua strutturazione regolare (4/4: 1/4 inspirazione, 1/4 apnea insp., 1/4 espirazione, 1/4 apnea esp.);• ritmare l'atto respiratorio nella sua strutturazione forzata (3/4: 3/4 inspirazione forzata, 1/4 espirazione)• sperimentare la variabilità degli atti respiratori durante al variare degli atti motori (lenti/veloci, brevi/lunghi);• modificare il recupero economico ed antieconomico;• variare i livelli di affaticamento e verificare le modalità di recupero (sollecitando un controllo respiratorio volontario).e) Organizzare la struttura dei rumori producibili con il concorso degli atti respiratori:• pernacchie, fischi, ecc.;• vocalizzi,• canto individuale e corale.

4.2. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGA-NIZZAZIONE DEL PROPRIO SCHEMA CORPOREO E DELL'IMMAGINE DI SÉ

Per ben attivare la strutturazione della somatognosi il soggetto deve organizzare il proprio schema corporeo, gli schemi motori e deve elaborare una immagine di sé positiva. Il soggetto deve pertanto scoprire la propria corporeità, essere messo di fronte a sé e di fronte agli altri per interagire con loro e organizzare così la costruzione dell'immagine di sé in cui ha un ruolo importante la determinazione progressiva dell'identità corporeo-motoria. In tal modo impara a conoscersi, a controllare il proprio corpo, le relazioni e l'indipendenza dei segmenti corporei in azione. Per portare a compimento le sue azioni deve essere in grado di orientarsi nello spazio, di organizzare gli schemi motori, di coordinare globalmente e segmentariamente il suo corpo in azione, per dirigere i suoi spostamenti e finalizzare le sue azioni nello spazio-tempo fisico e simbolico-culturale. Inoltre, egli deve tener conto del mondo degli altri e ciò lo porterà progressivamente a conoscere l'altro, ad intrattenere relazioni con gli altri, collaborando con essi per realizzare obiettivi comuni, per maturare il rispetto reciproco e le prime nozioni morali.

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Infine, il bambino deve tenere presenti i diversi momenti nei quali si svolge qualsiasi attività e quindi saper operare concretamente per giungere all'esatta successione temporale e logica delle azioni, deve poter individuare le relazioni di causa ed effetto e sviluppare l'attività ritmica.

4.2.1. O.D.S.: Organizzazione delle percezioni corporee.

a) Percezione del proprio corpo:• Identificare attraverso il movimento, le posizioni globali del proprio corpo.• Identificare e denominare le differenti parti del corpo.• Indicare le zone del corpo che si trovano sopra un segmento corporeo.• Indicare i segmenti corporei che si trovano più vicini ad un altro segmento corporeo.• Differenziare i livelli di contrazione e di decontrazione di tutto il corpo.• Differenziare i livelli di contrazione e di decontrazione di una parte del corpo.• Distinguere le diverse configurazioni di posizione dei segmenti corporei di postura in postura.• Distinguere le diverse configurazioni dinamiche dei segmenti corporei durante azioni diverse.b) Orientamento e strutturazione spazio-temporale:• Applicare ai movimenti le nozioni di direzione (avanti, indietro, a dx, a sx, in alto, in basso, in... verso..., ecc.) • Distinguere, identificare e esplorare oggetti di forme diverse, volume e superficie.• Individuare i piani su cui si sviluppa il movimento.• Identificare le posizioni corporee che sono collegabili ai diversi piani di riferimento.• Distinguere i suoni di differente intensità e orientarsi nello spazio in riferimento ad essi.• Distinguere differenti ritmi a partire da quelli corporei e motori.c) Organizzare le informazioni derivanti dall'azione:• Individuare le varie possibilità di muoversi con 1, 3 o più appoggi.• Individuare le varie possibilità di muoversi senza produrre spostamenti dalla base di appoggio.• Individuare le varie possibilità di muoversi producendo spostamento corporeo.• Evidenziare lo scopo che giustifica le proprie azioni.d) Organizzare la coordinazione corporeo-motoria in base ai dati visivi:• Evidenziare le diverse condotte motorie durante l'esplorazione di oggetti e il loro uso.• Evidenziare le possibilità di uso coordinato dei propri movimenti in riferimento a quelli di altri nell'uso di un oggetto• Individuare le possibilità di realizzare una azione quando un altro soggetto si oppone.e) Esprimersi creativamente con le proprie azioni:• Esprimere spontaneamente i propri pensieri.• Organizzare le proprie condotte in relazione a situazioni stimolanti (basi musicali, ostacoli da superare, scene da rappresentare, ecc.).• Utilizzare la propria fantasia per rendere una situazione interattiva più vivibile.f) Integrare la propria persona nel gruppo:• Distinguere gli elementi e le norme da utilizzare nelle diverse situazioni interattive.• Contribuire allo svolgimento dell'attività con responsabilità.

4.2.2. O.D.S.: Organizzazione dello schema corporeo.

a) Presa di coscienza del proprio corpo attraverso:• esperienze di localizzazione delle diverse parti del corpo;• esperienze di gioco dello specchio;• esperienze di denominazione delle parti del corpo che si possono toccare con un'altra parte del corpo;• esperienze di rappresentazione corporeo-motoria di azioni appena realizzate (spogliarsi, camminare, saltare, correre, ecc. );• esperienze di rappresentazione verbalmente di azioni appena realizzate;• esperienze di trasposizione nella posizione verticale dei segmenti corporei percepiti in posizione orizzontale;• esperienze di completamento corporeo-motorio di azioni avviate;

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• esperienze di determinazione delle porzioni corporee che consentono di realizzare una sagoma (proiezione del corpo su un grande foglio di carta);• esperienze di riconoscimento delle parti del corpo disegnate su delle sagome;b) Individuare le porzioni del corpo che consentono di percepire direttamente e in modo preciso le qualità degli oggetti:• individuare le modalità con cui è possibile percepire le qualità di superficie degli oggetti (temperatura, ruvidezza, ecc.);• individuare le modalità con cui è possibile percepire le qualità sostanziali degli oggetti (pesantezza, durezza, voluminosità, forma, consistenza, ecc.);c) Individuare le zone del corpo che si associano alle funzioni vitali e relazionali:• presa di coscienza delle sensazioni relative agli organi interni (es. respirazione, battiti del cuore, pulsazioni arteriose al polso, tempia, collo, ecc.);• presa di coscienza delle sensazioni legate alla vita affettiva (es.: contento, triste, stufo, paura, coraggio, pianto, riso, ecc.; effettuare i giochi relativi, mimare, disegnare.

4.2.3. O.D.S.: Capacità di rappresentare il proprio schema corporeo.

a) Individuare su se stesso e gli altri le parti del corpo che si trovano sopra ad altre:• i capelli sono sopra la fronte,• la fronte è sopra gli occhi,• gli occhi sono sopra il naso,• il naso è sopra la bocca,• la bocca è sopra il mento,• il mento è sopra il collo,• il collo è sopra il petto,• il petto è sopra la pancia,• la pancia è sopra il pube,• il pube è sopra le cosce,• le cosce sono sopra le ginocchia,• le ginocchia sono sopra le gambe,• le gambe sono sopra le caviglie,• le caviglie sono sopra i piedi,• le spalle sono sopra le braccia,• le braccia sono sopra i gomiti,• i gomiti sono sopra gli avambracci,• gli avambracci sono sopra i polsi,• i polsi sono sopra le mani,• i capelli sono sopra la nuca,• la nuca è sopra il collo,• il collo è sopra le spalle,• le spalle sono sopra il dorso,• il dorso è sopra i glutei.b) Individuare su se stesso e gli altri le parti del corpo che sono più basse di altre:• i piedi sono più bassi delle caviglie, • le caviglie sono più basse delle gambe, • le gambe sono più basse dei ginocchi, • i ginocchi sono più bassi delle cosce, • le cosce sono più basse del bacino, • il bacino è più basso dell'addome, • l'addome è più basso del torace, • il torace è più basso del collo, • il collo è più basso del mento, • il mento è più basso della bocca, • la bocca è più bassa del naso, • il naso è più basso degli occhi,

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• gli occhi sono più bassi della fronte, • la fronte è più bassa dei capelli,• la mano è più bassa del polso, • il polso è più basso dell'avambraccio, • l'avambraccio è più basso del gomito, • il gomito è più basso del braccio,• il braccio è più basso della spalla, • i glutei sono sopra le cosce,• le cosce sono sopra il cavo popliteo,• il cavo popliteo è sopra i polpacci,• i polpacci sono sopra i talloni,• i talloni sono sopra le piante.c) Individuare su se stesso e gli altri la posizione relativa di una parte del corpo rispetto ad altre:• i glutei sono più alti delle cosce e più bassi del dorso;•i glutei sono più alti delle cosce e del cavo popliteo e più bassi del dorso e delle spalle;• i glutei sono più alti delle cosce, del cavo popliteo e dei polpacci e più bassi del dorso, delle spalle e del collo;• i glutei sono più alti delle cosce, del cavo popliteo, dei polpacci e dei talloni e più bassi del dorso, delle spalle, del collo e della nuca;• i glutei sono più alti delle cosce, del cavo popliteo dei polpacci, dei talloni e delle piante dei piedi e più bassi del dorso, delle spalle, del collo, della nuca e dei capelli.

4.2.4. O.D.S.: Scoperta delle capacità di proiezione.

Il corpo proiettato costituisce il passaggio dalla percezione tridimensionale della corporeità proiettata nel tempo (somoestesia), alla percezione bidimensionale della corporeità su un piano di riferimento (contorno e superfici corporee). L'approccio può avere diverse funzioni:a) Visualizzazione del proprio corpo:• proiezione del corpo (globale o segmentario) sul foglio di carta;• ritaglio della proiezione;• ricomposizione dei ritagli della proiezione (ritagli sempre più analitici mano a mano che aumenta la conoscenza e l'organizzazione dello schema corporeo);b) Visualizzazione dell'accrescimento corporeo:• con proiezioni successive del ragazzo dipinte nei contorni con colori diversi per visualizzare le variabili di accrescimento durante l'anno.c) Le impronteSi proiettano su di un foglio di carta, le proiezioni dei vari segmenti corporei (mani, piedi, ecc.):• ritagliare le impronte, quindi incollarle lungo un percorso;• effettuare il percorso con tutte le possibili variabili procedurali:- camminando a quattro appoggi,- camminando,- correndo,- saltando e balzando;• ugualmente disegnare impronte e costruire un nuovo percorso;- solo impronte di animali,- impronte umane e di animali;• effettuare il percorso alternando il movimento dell'animale con quello umano;• effettuare dei giochi di acchiappino (si salva chi raggiunge l'orma indicata).Si ricorda che l'imitazione del movimento degli animali (ed a maggior ragione quello umano) dovrà avvenire in modo realistico:• presentare un modello reale (se non è possibile, utilizzare un filmato);• studiare globalmente e in modo analitico il modello reale (o filmati);• riprodurre la motricità e la vocalità del modello ricercando identità, analogie, diversificazioni rispetto a quelle umane;

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• umanizzare la proposta (non ci si può identificare in un fiore o in un gatto, ma si può solo fare finta di esser tali, continuando a comportarci da persone dotate delle loro peculiarità).d) Composizioni:• manipolazioni strutturate e complesse di elementi tridimensionali componibili (tende da indiani, aquiloni, poliedri, vestiti, ecc.).e) Comparazioni:• effettuare la proiezione, uno accanto all'altro, di tutti i ragazzi della classe;• effettuare la proiezione di tutti i componenti la famiglia di ciascun ragazzo;• far rivestire il ritratto ritagliato a grandezza naturale con altri fogli di carta colorata, velina, crespa, ecc.;f) Giochi di composizione:• numerare i vari segmenti del corpo proiettato (ad es. 13);• costruire e colorare un dado con i colori assegnati alle parti del corpo già ritagliate;• lanciare il dado e in relazione al colore risultato, costruire la composizione del corpo. (Usare i tre colori fondamentali, poi quelli combinati ed infine anche i non colori).g) Galleria dei ritrattiSi ritaglia la figura di ciascun bambino precedentemente proiettata su grande foglio di carta (varie posizioni); quindi si aggiungono dei particolari in modo da ottenere dei ritratti di grandezza naturale caricaturali (buffone, spazzacamino, ecc.).La sagoma può essere incollata su un supporto di compensato, poi procedere ad aggiungere o togliere particolari (cappello, fiocco, maglietta, pantaloni, ecc.) ottenendo una successione di ritratti variabili. In particolare, si possono sovrapporre composizioni di carta velina e crespa modellate.h) MosaicoSi ritagliano in tanti pezzi le proiezioni di più figure umane disegnate su carta, poi si procede alla ricomposizione facendo attenzione a che le dimensioni ed i colori mantengano la loro continuità.i) Le vetrateI vetri degli ambienti sono spesso anonimi, invece è possibile realizzare delle composizioni "artistiche" mediante materiali molto semplici, ad es. con della carta velina colorata:• si realizzano dei disegni su carta e si colorano;• si ritagliano le diverse parti e si appoggiano sulla carta velina dello stesso colore per poi ritagliare questa delle stesse dimensioni;• si compone la figura con le diverse parti di carta velina colorata e si incollano sui vetri delle finestre con carta adesiva trasparente.l) Carta d'identitàDopo aver realizzato l'autoritratto con proiezione del proprio corpo a grandezza naturale su un foglio di carta, ogni ragazzo riporta accanto una serie di dati sia a livello anagrafico (nome, cognome, età, altezza, colore dei capelli, segni particolari, ecc.), sia a livello di usi e di costumi (i propri orari quotidiani, il menù preferito, i giochi preferiti, il proprio carattere, ecc.). La carta d'identità permette al ragazzo e all'educatore una presa di coscienza più rapida e precisa delle proprie e dell'altrui caratteristiche. Nel tempo possono essere verificati i cambiamenti dei vari soggetti.m) Chi manca? I soggetti sono seduti in cerchio mentre uno viene bendato; degli altri soggetti, uno si allontana nascondendosi. Quello bendato si toglie la benda e cerca di scoprire che si è allontanato dal gruppo.

4.3. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA, COSCIENZA E ORGANIZZAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI.

La scoperta e la conoscenza degli schemi motori di base viene realizzata dal bambino nella prima infanzia quando egli impara a camminare, ad arrampicarsi, a correre a saltare. Il periodo di sviluppo che consegue porta il bambino nella seconda infanzia a consolidare i suoi schemi motori e ad articolarli gli uni agli altri determinando i presupposti funzionali per realizzare delle azioni complesse nel rapporto con oggetti e soggetti entro i vari contesti relazionali.L'organizzazione di questi schemi motori si realizza dunque in tre direzioni, la prima e la seconda concernenti direttamente la struttura dello schema stesso ossia il perfezionamento delle articolazioni sinergiche e successive degli interventi motori da un lato e la variabilità applicativa dall'altro, la terza direzione concerne invece la sperimentazione delle possibilità di connessione tra schemi motori diversi senza

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che si determini una soluzione di continuo nella loro attuazione. L'organizzazione degli schemi motori prevede dunque l'acquisizione di efficacia e di efficienza dello schema unitamente alla raffinatezza dell'azione.

4.3.1. O.D.S.: Presa di coscienza delle posizioni globali del proprio corpo.

a) Assumere successivamente le diverse posizioni:• individuare le diverse posizioni di in piedi (ritto, con le braccia in alto, con le braccia in fuori, con le gambe larghe, ecc.);• individuare le diverse posizioni da seduti;• individuare le diverse posizioni in decubito;• passare rapidamente alle diverse posizioni (in piedi, seduti, in ginocchio, decubito prono, decubito supino; ecc.);b) Controllare le posizioni del corpo a seguito di azioni dinamiche:• gioco delle belle statuine• ombre cinesi.c) Controllare le posizioni di volo e di arrivo sul supporto:• saltare il basso mantenendo una determinata posizione di volo;• controllare le posizioni di arrivo sulla zona di caduta.

4.3.2. O.D.S.: Organizzazione dei movimenti globali e segmentari del proprio corpo.

a) Camminare:• attuare liberamente la camminata senza entrare in contatto con gli altri;• attuare liberamente la camminata restando sempre in contatto con qualcuno;• spostarsi sulle righe;• avanzare sulla punta dei piedi;• avanzare sui talloni;• avanzare battendo i piedi secondo un ritmo;• avanzare coordinando le battute dei piedi secondo un ritmo;• avanzare coordinando le proprie battute dei piedi secondo il ritmo del proprio gruppo;• avanzare battendo un solo piede;• avanzare guardando lontano o vicino, a destra o a sinistra, in alto e in basso;• avanzare ad occhi chiusi verso un dato punto;• avanzare su un percorso precedentemente percepito (con la vista, con il tatto, con la cenestesi).b) Camminare in equilibrazione dinamica:• avanzare su un percorso poggiando i piedi su tavolette o altri appoggi in progressione;• avanzare su un percorso a passi lunghi, o a passi corti da destra a sinistra e viceversa, in modo che il secondo piede raggiunga il primo;• avanzare incrociando alternativamente i piedi (frontalmente, lateralmente a dx e lateralmente a sx);• avanzare in rapporto a una consegna: in cerchio o a spirale, con un oggetto in testa, eseguendo esercizi ginnici (oscillando le braccia, realizzando circonduzioni, spingendo di seguito le braccia in fuori, in alto, in avanti, ad ogni passo); allungando i passi e rallentando la cadenza, riducendo l'ampiezza del passo e aumentando la frequenza, ecc.c) Correre:• avanzare liberamente;• avanzare con andature particolari (galoppando, saltellando, balzando, ecc.);• senza avanzamento;• avanzando sulle righe (inseguirsi per acchiapparsi);• avanzare seguendo un ritmo dato;• avanzare per poi fermarsi ad un segnale;• avanzare per fermarsi ad un segnale assumendo una posizione concordata;• inseguirsi entro uno spazio delimitato (prevedere modalità di contatto e zone di sosta);• realizzare giochi di gruppo ("quattro cantoni", "guardie e ladri", ecc.);• salire e scendere gradini, gradoni,

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• superare una serie di gradini (seguendo modalità date, rapidamente, obliquamente, ecc.);• salire o scendere più gradini avvicinando in un primo tempo i piedi e poi effettuando la salita normale; • superare degli ostacoli successivi.d) Arrampicarsi:• avanzare su un attrezzo (spalliera, quadro svedese, ecc.)• avanzare su un attrezzo rispettando delle modalità date;e) Saltare:• superare un gradino, uno sgabello, una panca;• sperimentare i saltelli sul posto (a piedi uniti, su un piede, con raccolta di gambe, alternando gambe unite e divaricate, ecc.);• avanzare alternando dei saltelli su un piede e sull'altro;• avanzare a piedi uniti con un salto in lungo;• elevarsi verso l'alto;• saltare la corda (da solo, in coppia, a turno, ecc.);• saltare verso il basso su un tappetone.f) Rotolare:• appoggiandosi in avanti;• appoggiandosi indietro;• appoggiandosi lateralmente a dx o a sx.• in volo verso l'avanti su tappetone.g) Imitare le azioni:• lavarsi;• scrivere;• masticare;• vestirsi;• spogliarsi;• pettinarsi;• ecc.h)- Assumere le diverse posizioni:- variando le diverse posizioni in piedi (ritto, con le braccia in alto, con le braccia in fuori, con le gambe divaricate..)- variando le diverse posizioni da seduti- variando le diverse posizioni in decubito- variando le diverse posizioni (in piedi, seduti, in ginocchio, decubito prono, decubito supino, ecc.)i)- produrre rappresentazioni dinamiche:. gioco delle belle statuine. ombre cinesi. vari giochi tradizionali infantili. attività mimiche. giochi danzati e danze infantili.

4.4. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CAPACITÀ DI ESPLORARE, IDENTIFICARE E DISTINGUERE OGGETTI

4.4.1. O.D.S.: Organizzazione del rapporto con l'oggetto.

Il rapporto con l'oggetto ci consente di realizzare una molteplicità di esperienze percettive e operazionali proprie della vita di relazione. La quantità delle informazioni percettive dipende dalla natura dei processi attentivi e dalla qualità delle esperienze consolidate a memoria. Occorre dunque che i bambini esercitino i loro atti nel rapporto con gli oggetti affinché sia loro possibile una strutturazione delle rispettive qualità e delle possibilità operative e comunicative che gli consentono.Il lessico e la stessa creatività personale nascono anche dall'esperienza diretta con le cose e dal confronto con le persone in situazione. Le continue attività di esplorazione consentono ai bambini di effettuare azioni (toccare, spostare, utilizzare variamente, passando poi via via alla elaborazione ulteriore delle esperienze prodotte).

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Così mentre l'educatore fa rilevare le qualità degli oggetti, i bambini le categorizzano e ne organizzano concettualmente le pertinenze esperienziali in termini astratti (caldo, rumoroso, veloce, liscio, ecc.). Il bambino associa le sue esperienze a quelle attuali e organizza ulteriormente le sue conoscenze sui vari aspetti della realtà percepita e agita sviluppando competenze operazionali e comunicative.L'attività sensoriale, percettivo-motorie e mnestica consente così al bambino di identificare un oggetto con il tatto, i rumori caratteristici con l'udito, i colori con la vista (combinare colori, definire colori e le rispettive tonalità di gradazione), di usare i colori e le figure in maniera originale, di abbinare i colori, di seguire le intuizioni, di identificare le azioni familiari, di organizzare ritmicamente i suoni corrispondenti alle azioni e di esprimerli ritmicamente, ecc.Il rapporto con l'oggetto consente dunque la determinazione delle caratteristiche strutturali e funzionali dello stesso in riferimento all'esperienza dei soggetti e a quella che possono scoprire od organizzare in situazione con gli altri.

4.4.2. O.D.S.: Esplorare le possibilità di rapporto con l'oggetto.

a) Mobilizzare l'oggetto (posto su testa, fronte, naso, orecchie, bocca, mento, spalle, schiena, collo braccia, dita, mano, torace, addome, dorso, glutei, cosce, gamba, caviglia, piede, sia in posizione verticale che orizzontale).b) Impugnare i vari oggetti (impugnatura più adatta, due dita, palmare, a due mani, tra braccio ed avambraccio, ascellare, con le due braccia, poplitea, tibia/dorso, piede, ecc.)c) Effettuare lanci di oggetti (variando il tipo di presa, si avranno così lanci prevalentemente di forza, precisione, destrezza, ecc.).d) Organizzare il trasporto di oggetti (in equilibrio da soli; da.. a...in coppia, in gruppo, ecc.).e) Organizzare il rapporto con oggetti rispetto alle sole variabili spazio-temporali.f) Organizzare il rapporto con oggetti rispetto ad altri oggettig) Organizzare il rapporto con oggetti rispetto ad altri.

4.4.3. O.D.S.: Sviluppare la capacità di organizzazione percettiva di oggetti.

La scoperta e l'organizzazione del rapporto con l'oggetto è rivolta ad esaminarlo in tutte le sue caratteristiche, a vagliarne le diverse possibilità di utilizzazione, per giungere alla conclusione, che esistono delle entità non corporee, diverse da noi con le quali possiamo entrare in contatto e realizzare delle azioni finalizzate entro contesto spazio-temporale e sociale determinato. L'oggetto viene considerato come mezzo per compiere determinate azioni, e come elemento dotato di caratteristiche proprie e di possibilità funzionali.• Correre liberamente. Quando l'educatore chiama un termine, (es."duro"), ciascuno dovrà toccare un oggetto con quella caratteristica, poi si continuerà la corsa in attesa di altre varianti (caldo, azzurro, ruvido, sferico, liscio, morbido, ecc.). Riferirsi a qualità di superficie, forma, volume, colore, ecc.• Costruire delle figure geometriche (con funicelle, piccoli attrezzi o gesso. Occupare quindi la superficie della figura indicata, organizzandosi con i compagni in modo da non lasciare nessuno fuori.

4.4.4. O.D.S.: Organizzare la rappresentazione spaziale dei rapporti con oggetti.

a) Organizzare la rappresentazione spaziale del proprio rapporto con oggetti (sopra, sotto, a dx, a sx, davanti, dietro, vicino, lontano, in mezzo, ecc.).b) Organizzare la rappresentazione spaziale del rapporto tra oggetti.c) Organizzare la rappresentazione spaziale del rapporto oggetti/soggetti.d) Organizzare la rappresentazione temporale del proprio rapporto con oggetti (prima, dopo, contemporaneamente, ritmicamente, ecc.).e) Organizzare la rappresentazione temporale del rapporto intervenuto tra oggetti.f) Organizzare la rappresentazione temporale del rapporto intervenuto tra oggetti e soggetti.

4.4.5. O.D.S.: Sviluppare la capacità di trasformazione dei rapporti tra gli oggetti.

a) Costruire nuovi rapporti tra gli oggetti finalizzati alla rappresentazione:• costruire composizioni di materiali;

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• costruire/distruggere ambientazioni sceniche;• costruire l'arredo per attività di simulazione.b) Costruire nuovi rapporti tra gli oggetti finalizzati al gioco:• costruire percorsi con difficoltà variabili;• costruire strumenti di gioco;• delimitare e utilizzare spazi di giochi per l'interazione nel gruppo.c) Mettere in relazione alcuni oggetti:• lanciare una pallina verso alcuni oggetti per farla entrare in contatto con il maggior numero;• individuare l'oggetto che viene toccato dalla pallina e dire il suo nome;• lanciare un'altra pallina e nominare nuovamente gli oggetti con cui entra in contatto, comprese le palline cui si aggiungerà il nome del lanciatore.• Seguitare fino a un max. di 5-6 palline sul campo.

4.4.6. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la sedia (o altro oggetto).

La sedia è un oggetto facilmente reperibile, essa non è specificamente riferibile ad un attrezzo della tradizione ginnastica, tuttavia può essere utilizzato per scoprire e organizzare i rapporti possibili del soggetto con l'oggetto. Prima di tutto è importante che i bambini scoprano l'oggetto sotto aspetti diversi, poiché essendo la sedia un oggetto comune da vedere, in genere i bambini la considerano solo come un mezzo per sedersi e niente più. Per scoperta dell'oggetto si intende quindi l'esame delle sue caratteristiche più diverse, il vaglio delle varie possibilità di movimento seguendo sempre lo schema:• io in rapporto all'oggetto;• oggetto in rapporto a me;• noi e l'oggetto.a) Scoperta dei rapporti e delle azioni possibili con la sedia (posta al centro del gruppo):• io ho preso la sedia;• io sono passato sotto la sedia;• io scavalco la sedia;• io faccio dondolare la sedia;• io trascino la sedia;• io salto sopra la sedia;• io salgo in piedi sopra la sedia e poi salto in basso;• io mi siedo sulla sedia;• io porto la sedia con le braccia in alto;• ecc.Da tutte queste esperienze, possono scaturire diverse considerazioni dei bambini o suggerimenti dell'educatore (gli oggetti sono inanimati, noi possiamo muoverli, noi possiamo dare loro destinazioni d'uso: come, quando e perché; ecc.):• trascinare la sedia;• dondolarsi sulla sedia;• cavalcare la sedia;• sedersi sulla sedia;• saltare la sedia.b) Scoperta delle qualità funzionali relative all'oggetto:• individuare e assumere le posizioni e le azioni possibili con la sedia (da fermi ed in movimento);• il sedersi è un movimento universale;• il sedersi non implica sempre l'uso della sedia (i bambini piccoli non la adoperano; alcune popolazioni non la adoperano; ecc.);• ci si può sedere ...(soggetti, ambienti, ecc.);• ogni situazione comporta un particolare modo di sedersi.c) Giochi con la sedia:• adoperare la sedia come oggetto adatto per un gioco di gruppo (occupazione rapida delle sedie);• organizzarsi per sedere in più persone contemporaneamente sulla stessa sedia;

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• "barbacipolle" (il primo bambino si mette a sedere sulla sedia e con le proprie ginocchia forma una sedia per il secondo e così via fino all'ultimo. Un altro bambino cercherà di spostare i bambini dalla loro posizione, tirando il primo per le braccia).d) Rappresentazione di eventi:I soggetti reinterpretano aspetti particolari degli eventi occorsi durante le attività realizzate con la/e sedia/e, utilizzando forme di rappresentazione delle loro esperienze con i vari linguaggi:• grafico (descrivere azioni: sedersi, superare, girare attorno; descrivere qualità dell'oggetto: pesante /leggero, freddo, rigido, ecc.);• iconico (descrivere sequenze di azioni, ecc.);• ritmico (descrivere rumori, ritmi, ecc.);• audio-visivo (lo stesso con il gioco "chi si distrae perde il posto");• metrico (misurare distanze con la sedia; riportare la misurazione su un foglio di carta);• verbale (descrivere azioni, caratteristiche di eventi prodotti con la sedia, ecc.).e) Trasposizione linguistico-operazionale delle azioni:Possiamo prendere spunto da qualche frase detta dai bambini, per analizzare i vari "come", "perché", "dove", "quando", "con chi" ci si siede. É opportuna una verifica concreta assistita delle affermazioni verbali prodotte dai bambini per scoprirne la realizzabilità pratica. Si possono effettuare dei giochi inventati dai bambini con l'impiego delle sedie, per poi realizzare una ulteriore rappresentazione degli eventi da loro prodotti.

4.4.7. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la bacchetta.

Questo schema di approccio con la bacchetta può essere utilizzato anche con altri oggetti, apportando le variazioni procedurali connesse con le caratteristiche strutturali dell'oggetto.a) Scoperta sensoriale:• visiva (colore e forma, ecc.);• tattile (liscia, lunga, dura);• uditiva (rumore e suono: battuta, lancio, rotolamento, con altri oggetti);• cenestesica (azioni possibili;• labirintica (equilibrarsi ed equilibrare);• gustativa ed olfattiva (può essere provata per escluderle).b) Scoperta dell'intensità relativa alla percezione delle qualità relative all'oggetto:• esperienze di rumore/silenzio producibili con l'oggetto;• tipologie di lancio (di punta, di piatto, ecc.)• tipologie di rotolamento (di punta, di piatto, ecc.)• tipologie di battuta (ritmi vari);• esperienze visive, uditive e tattili (lanciare, lasciare/riprendere, rotolare, battere, ecc.);• esperienza di durezza del materiale (tattile, quindi visiva ed uditiva);• esperienza dell'entrare in contatto (toccare, sfiorare, stringere, comprimere, schiacciare con le varie parti del corpo),• esperienze cinetiche-cinesiche (movimento, mimica, gestualità, rappresentazione grafo-colorica riferibili all'oggetto);• esperienza di pesantezza/leggerezza (tattile, visiva e uditiva; oppure visiva, uditiva e tattile)• esperienza di verifica di pesantezza e leggerezza relative dell'oggetto a seconda della posizione del segmento usato (ad es. braccio in alto, in avanti, indietro, in basso e nelle altre posizioni intermedie);• esperienze connesse con la superficie (rugosità nel toccare, sfiorare, ecc.);• esperienze di rapporto dell'oggetto con altri oggetti,• esperienze di elaborazione percettiva (far lanciare l'oggetto e a seconda del rumore indicare senza guardare se è caduto lontano o vicino, la direzione, i numero de rimbalzi, ecc., poi verificare quanto è evidente allo sguardo, alla registrazione audio-video, ecc.).• esperienze di orientamento di sé nei confronti dell'oggetto (stabile: davanti, dietro, destra, sinistra, al di qua, al di là, fra, ecc.; mobile: davanti, dietro, sinistra, alto, basso, al di qua, al di là, ecc.).c) Giochi di abilità:• rispetto al proprio corpo (recupero dell'oggetto in caduta, superamento in situazione pendolare, ecc.);• trasportare l'oggetto (staffette, supporto per barella, ecc.),

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• equilibrio (dell'oggetto portato, ecc.),• modalità d'impugnatura e presa,• lanci (di precisione, di lunghezza, con recupero al volo, ecc.).• uso di più oggetti (bouling, biliardo: clavette, palla, bacchette),• rotolamenti mirati,• uso dell'oggetto per spostare qualcosa (oggetti e soggetti).• "la tenaglia": un bambino apre e chiude due bacchette in orizzontale poco distanti dal suolo, mentre un altro salta a tempo con i piedi uniti o divaricati all'interno o all'esterno delle bacchette.d) Giochi di trasposizione percettiva:I bambini sono bendati, meno uno che produce suoni con l'oggetto. Gli altri devono scoprire da quale parte proviene il rumore e dirigervisi; uno dei bambini bendati, deve trovare e descrivere le varie proprietà dell'oggetto:• lungo/corto, • rigido/elastico, • rugoso/liscio, • duro/morbido, • grande/piccolo, • pesante/leggero, ecc.e) Trasposizione delle azioni: l'oggetto viene posto da un soggetto in verticale-orizzontale, ecc. gli altri soggetti adeguano il loro corpo nello spazio e nel tempo con azioni corrispondenti:• corpo verticale - bacchetta verticale;• corpo verticale - bacchetta orizzontale;• corpo orizzontale - bacchetta verticale;• corpo orizzontale - bacchetta orizzontale;• segmento corporeo orizzontale - bacchetta verticale (moltissime variabili);• corpo nelle varie posture (in piedi, in ginocchio, seduti, decubito prono, supino, laterale);• le stesse esperienze tra due bambini e l'oggetto;• uso dell'oggetto come mezzo per misurare lo spazio;f) Ricerca di giochi tradizionali con uso dell'oggetto (ad es. una bacchetta):• passaggio della bacchetta in un cerchio;• bandierina;• lippa;• pallabase;g) Giochi di trasporto:• adoperare la bacchetta come supporto tenuto alle estremità da due ragazzi mentre un terzo viene trasportato;• realizzare un "barella" con due bacchette e un sacco di juta per realizzare una staffetta per il trasporto di un soggetto.

4.4.8. O.D.S.: Conoscenza e organizzazione del rapporto con la palla (o altro oggetto).

a) Scoperta sensoriale:• visiva (liscia/rugosa, tonda, grossa/piccola, colore, ecc.);• tattile (tonda, pesante/leggera, rugosa/liscia, con cuciture);• uditiva (rumore e suono: battuta, palleggio, lancio, rotolamento; in rapporto ad altri oggetti: veloce/lenta, ecc.);• olfattiva (rispetto al materiale di cui sono fatte: gomma, cuoio, plastica);b) Scoperta dell'intensità relativa alla percezione delle qualità relative all'oggetto:• esperienze di posizionamento spaziale della palla rispetto a qualcosa (alta/bassa, vicina/lontana; dentro/in mezzo a../fuori, ecc.);• esperienze di collocazione temporale delle azioni con la palla rispetto a qualcosa (durante/dopo/prima, ecc.);• esperienze di rapporto del soggetto con la palla (vari modi possibili);• esperienze di orientamento della palla rispetto al corpo (davanti, dietro, a sinistra, a destra, ecc.);• esperienze di orientamento del corpo rispetto alla palla;• esperienze di orientamento della palla rispetto ad altri oggetti;

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• esperienze di orientamento del corpo rispetto alla palla e ad altri oggetti;• equilibrio con la palla;• equilibrio del soggetto sulla palla.c) Giochi con la palla• "palla seduta" (chi è colpito si siede e rientra in gioco quando recupera la palla);• "palla in cerchio" (i bambini disposti in cerchio con gambe divaricate debbono evitare di farsi passare la palla tra le gambe, ribattendola con le mani);• "palla rilanciata" (i bambini divisi su due campi debbono afferrare la palla lanciata dagli avversari per rilanciarla nel loro campo al fine di renderne difficoltoso il recupero);• "palla prigioniera" (i bambini divisi su due campi, lanciano la palla negli spazi vuoti cercando di farla cadere a terra; quando un giocatore si fa prendere la palla al volo egli deve porsi alle spalle degli avversari e potrà tornare nella propria squadra solo dopo aver ripreso la palla al volo);• "acchiappino con la palla" (i ragazzi cercano di colpire con la palla l'ombra dei loro compagni di gioco, quando viene colpita quel soggetto esce per un turno dal gioco).d) Rappresentazione di eventi:I soggetti reinterpretano aspetti particolari degli eventi occorsi durante le attività già realizzate, utilizzando forme di rappresentazione delle esperienze con i vari linguaggi:• grafico (descrivere azioni: lancio rotolamento, rimbalzo; descrivere qualità dell'oggetto: pesante /leggero, ecc.);• iconico (descrivere sequenze di azioni, ecc.);• ritmico (descrivere rumori, sequenze di rimbalzi, ecc.);• audio-visivo (lo stesso con il gioco "moscacieca");• metrico (misurare la palla con il corpo: mani, braccia; con un oggetto, cordino, striscia di carta; riportare la misurazione su un foglio di carta);• verbale (descrivere azioni, caratteristiche di eventi prodotti con la palla, ecc.).

4.5. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CONOSCENZA E COSCIENZA DEL PROPRIO CORPO NEL RAPPORTO CON L'AMBIENTE.

Il soggetto deve acquisire progressivamente la conoscenza del proprio corpo per poter cogliere consapevolmente i rapporti con l'ambiente. La coscienza della posizione del proprio corpo nello spazio costituisce una premessa indispensabile alla realizzazione di una positiva immagine di sé e alla maturazione dell'identità personale.Il ruolo della maturazione neurologica in tal senso è fondamentale, tuttavia esperienze corporeo-motorie adeguate possono favorire lo sviluppo di questa disposizione della persona.

4.5.1. O.D.S.: Sviluppare la coscienza del proprio corpo nel rapporto con l'ambiente.

a) Presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e le sue parti:• verbalizzare le diverse parti del corpo;• individuare la relazione topologia di una parte del corpo rispetto ad altre,• rappresentare il proprio corpo (ombre, proiezioni, tacche di altezza);b) Presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e l'ambiente:• pavimento/terreno,• soffitto/cielo,• oggetti/alberi/arredo urbano/ ecc.,• pareti/recinzioni/siepi/ecc.,• distanze del proprio corpo da...,• altezza del proprio corpo...,• velocità del proprio corpo...,• orientamento affidato alle indicazioni verbali dell'insegnante,• orientarsi in un ambiente noto rispetto ad un criterio dato (es. "il più vicino a..., il più lontano da..., ecc.).c) Occupazione dello spazio in gruppo facendo esperienza:• dei rumori prodotti (minimi, molteplici, ecc.),

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• della modificazione attiva delle proprie posizioni nello spazio rispetto a situazioni problemiche (poste dall'insegnante, da un bambino, ecc.),• della modificazione passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri,• della modificazione semi-attiva/semi-passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri (scultori),• delle modificazioni dinamiche delle posizioni rispetto ai giochi del rincorrersi

4.6. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: DISCRIMINAZIONE DELLE CARATTE-RISTICHE DEGLI ELEMENTI DEL REALE.

Per individuare e conoscere le caratteristiche degli elementi del reale il soggetto deve sperimentare modalità di riconoscimento e di discriminazione delle caratteristiche formali, sostanziali e strutturali degli oggetti, dei soggetti e dei rapporti che tra loro possono essere intrattenuti.In tal modo il bambino impara a conoscere la realtà e a controllare le relazioni tra gli elementi del reale. Nel portare a compimento determinate azioni, egli le finalizza per evidenziare le qualità fisiche degli oggetti nello spazio-tempo simbolico-culturale. Infine, il bambino deve tenere presenti i diversi momenti nei quali si svolge l'attività percettivo-motoria per astrarre le nozioni fondamentali che organizzano la conoscenza degli elementi del reale.

4.6.1. O.D.S.: Riconoscere visivamente gli oggetti.

a) Accoppiare oggetti uguali a due a due:• discriminare oggetti simili secondo le forme;• discriminare oggetti della stessa forma, ma diversi per grandezza, colore, spessore, ecc.;• discriminare gli oggetti corrispondenti a delle raffigurazioni grafiche;• realizzare incastri con strutture da completare (oggetti diversi, forme geometriche puzzle, ecc.).b) Combinazioni:• collegare oggetti diversi;• collegare oggetti simili;• collegare solidi geometrici;c) Ricercare un oggetto rispondente a determinate caratteristiche:• trovare un oggetto diverso tra altri simili, uguali, identici;• trovare un oggetto di determinate caratteristiche entro un ambiente (introdurre una caratteristica per volta);• realizzare una composizione di elementi modulari corrispondente a quella di un modello;• realizzare una composizione personalizzata con un dato numero di elementi modulari.• accoppiare a una data figura geometrica oggetti che nella realtà abbiano una forma simile.d) Seriazione con figure o forme geometriche di diversa grandezza:• ordinare dal più grande al più piccolo e viceversa con il confronto diretto;• ordinare dal più grande al più piccolo o viceversa facendo attenzione all'elemento successivo;• ordinare oggetti a partire da un elemento intermedio con il confronto;• ordinare oggetti a partire da un elemento intermedio senza confronto;• inserire un elemento intermedio, con il confronto;• inserire un elemento intermedio, senza il confronto;• correggere una serie sbagliata.e) Completare figure:• ricomporre figure divise a metà.• ricomporre figure divise in più parti.• individuare la parte mancante di figure incomplete; successivamente ricomporle.• individuare la parte mancante di una o più figure geometriche, tra alcuni pezzi che potrebbero inserirsi (uno solo è esatto per ciascuna figura).• completare gli incastri mancanti;f) Confrontare le caratteristiche degli oggetti:• individuare l'oggetto più lungo o più corto, più grosso o più piccolo rispetto ad altro/i;• indicare gli oggetti simili tra loro più grossi o più piccoli;• disegnare oggetti di varia lunghezza e larghezza: segnare gli oggetti più lunghi (o più corti) colorandoli.

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g) Porre uno stesso oggetto nelle diverse posizioni nello spazio:• porre la palla in posizione alta, bassa, ecc. rispetto al corpo;• descrivere la posizione della palla rispetto a se stessi;• descrivere la posizione della palla rispetto ad un oggetto;• descrivere la posizione della palla rispetto a un bambino.h) Individuare gli elementi posti alla propria dx e sx:• indicare le parti del corpo poste a destra ed altre poste a sinistra;• indicare i nomi dei bambini posti alla propria destra ed altri posti a sinistra;• indicare i segmenti corporei posti orizzontalmente;• indicare i nomi di oggetti posti alla propria destra ed altri posti a sinistra;i) Individuare le diverse parti del corpo poste in direzione verticale o orizzontale:• indicare i diversi segmenti corporei e la rispettiva direzione spaziale;• indicare i diversi segmenti corporei posti in alto e in basso rispetto a un altro segmento corporeo;• disporsi in una posizione tale che le porzioni del corpo precedentemente disposte in un dato modo si trovino collocate in posizione opposta;l) Individuare le diverse parti del corpo poste a dx, a sx, in alto, in basso rispetto a:• indicare i diversi segmenti corporei posti in basso rispetto al capo;• indicare i diversi segmenti corporei posti in alto rispetto ai piedi;• indicare i diversi segmenti corporei posti a dx rispetto al naso;• indicare i diversi segmenti corporei posti a sx rispetto al naso;• indicare i diversi segmenti corporei posti in alto a dx rispetto all'ombelico;• indicare i diversi segmenti corporei posti in basso a dx rispetto all'ombelico;• indicare i diversi segmenti corporei posti in alto a sx rispetto all'ombelico;• indicare i diversi segmenti corporei posti in basso a sx rispetto all'ombelico.

4.6.2. O.D.S.: Discriminare rumore, suono, silenzio

a) Discriminare i suoni e i rumori:• riconoscere il suono del campanello, • riconoscere il rumore della pioggia, • riconoscere il sibilo del vento. • riconoscere il battito di un martello, • riconoscere il rumore di oggetto che cade, • riconoscere il ticchettio dell'orologio,• riconoscere il tintinnio del bicchiere, • riconoscere il picchiettare della grandine.b) Discriminare le voci: • riconoscere la voce femminile tra altre, • riconoscere la voce maschile tra altre, • riconoscere la voce del bambino tra altre, • riconoscere la voce dell'anziano tra altre,• riconoscere la voce commossa gridata tra altre, • riconoscere la voce rauca tra altre, • riconoscere la voce profonda tra altre.c) Riconoscere il verso riprodotto di un animale:• riconoscere il verso del gatto, • riconoscere il verso del cane;• riconoscere il verso del gallo;• riconoscere il verso del cavallo;• riconoscere il verso del maiale;• riconoscere il verso dell'oca.d) Discriminare i suoni di strumenti musicali:• riconoscere il suono del flauto;• riconoscere il suono della tromba;• riconoscere il suono del pianoforte;

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• riconoscere il suono della chitarra;• riconoscere il suono dell'organo;• riconoscere il suono del tamburello;• riconoscere il suono del tamburo;• riconoscere il suono del piatto;• riconoscere il suono del triangolo;e) Raggiungere il "silenzio" come dimensione d'ascolto.

4.6.3. O.D.S.: Discriminare le caratteristiche tattili degli oggetti.

a) Confrontare elementi di peso diverso (tenere presente la materia ed il volume);• individuare il soggetto più pesante tra due o più soggetti di peso diverso;• individuare l'oggetto più leggero tra due di peso diverso.b) Discriminare al tatto oggetti lisci, ruvidi, morbidi:• descrivere le caratteristiche di superficie di diversi oggetti;• confrontare due superfici diverse e indicarne le caratteristiche simili e diverse;• descrivere la sensazione tattile provocata dalle diverse superfici di oggetti.c) Discriminare le qualità termiche degli oggetti:• distinguere al tatto il maggiore o minor grado di temperatura degli oggetti;• individuare e distinguere superfici calde, tiepide, ecc.;• individuare e distinguere superfici fredde, gelide e ghiacciate.d) Individuare oggetti di spessore o di grossezza diversa;• distinguere al tatto lo spessore di oggetti diversi, uguali, ecc.e) Discriminare le qualità sostanziali degli oggetti:• individuare e distinguere oggetti duri, molli, ecc.;• camminare sopra superfici di diversa consistenza (terra, asfalto, tappeto, pavimento, ecc.).• confrontare e valutare oggetti di diversa consistenza.

4.7. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE

La coordinazione dinamica generale risiede nell'abilità di integrare capacità percettive, di equilibrio, di controllo motorio, nell'uso simultaneo e coordinato di apparati senso-percettivi, corticali e dei diversi muscoli o gruppi muscolari. La coordinazione motoria è caratteristica di ogni movimento e pertanto deve essere ben considerata per l'apprendimento delle diverse abilità motorie. Le strutture cerebrali assumono un ruolo centrale per realizzare una buona coordinazione.In bambini cerebrolesi le prassie (gesti finalizzati) sono rese difficoltose per la presenza di movimenti coreici e regolazioni motorie distoniche. La coordinazione è funzione derivata anche di qualità organico-strutturali quali la flessibilità, l'agilità e l'equilibrio del soggetto. Quando un soggetto, al variare delle condizioni contestuali in cui opera e mantenendo stabili gli obiettivi delle sue azioni, riesce ad integrare al meglio le proprie capacità senso-percettive, di elaborazione corticale e sottocorticale connesse con la progettazione e l'attuazione dei movimenti finalizzati, acquisisce una capacità di grado più elevato che può essere definita destrezza.

4.7.1. O.D.S.: Controllare le posizioni fondamentali del corpo.

I soggetti passeranno da una posizione all'altra in base a delle richieste prodotte dall'educatore o a turno da un bambino. Le principali posizioni che il corpo può assumere, sono le seguenti:• Ritta: corpo e braccia tesi, talloni uniti• In piedi, gambe divaricate, braccia in fuori, ecc.• In ginocchio, busto eretto, braccia lungo i fianchi.• Seduta, gambe estese, braccia lungo i fianchi• Sdraiata sul dorso (supina)• Sdraiata sul petto (prona).

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A partire dalle posizioni fondamentali, sono attuabili una molteplicità di altre posizioni realizzando delle modifiche nei rapporti tra i vari segmenti corporei: • piegare (se i capi articolari si avvicinano quando il segmento è in appoggio),• rizzare (se i capi articolari si allontanano quando il segmento è in appoggio),• flettere (se i capi articolari si avvicinano quando il segmento non è in appoggio),• estendere (se i capi articolari si allontanano quando il segmento non è in appoggio),• inclinare (se una parte del corpo si sposta rispetto al suo asse longitudinale mantenendo però l'allineamento tra i segmenti che lo compongono);• ruotare (se una parte del corpo ruota intorno ad una superficie articolare mantenendo l'allineamento dei segmenti corporei che lo compongono);• torcere (più segmenti corporei ruotano su più piani articolari modificando la posizione reciproca).

4.7.2. O.D.S.: Coordinare il proprio corpo in movimento.

La coordinazione del proprio corpo viene attuata in relazione ai diversi scopi operativi che il soggetto sceglie di utilizzare per finalizzare le proprie azioni. Ogni atto è dunque espressione di una intenzione del soggetto che mira a trasformare i rapporti del proprio corpo anche in riferimento ad oggetti e a soggetti, assegnando così a tali variazioni un significato e un senso prassico e/o simbolico.a) "Il passo del gigante" (i bambini seguono alcune indicazioni date dall'educatore): • i giganti sono arrabbiati (camminano sollevando le ginocchia e pestando ben bene i piedi, il tronco è piegato in avanti, le braccia saranno rigide e i pugni serrati);• i giganti sono meno arrabbiati (il tronco sarà ancora piegato in avanti, le braccia oscillano con naturalezza mentre camminano. Pestano un po' meno i piedi al suolo);• i giganti non sono più arrabbiati (sollevano i piedi ma il corpo adesso è diritto, appaiono distesi e sorridenti).b) "Il burattinaio" (un soggetto sposterà le parti del corpo indicate dal suo burattinaio):• i bambini a coppie spostano i segmenti corporei indicati dal compagno verso l'alto;• in posizione eretta con piedi divaricati: piegarsi in avanti toccando con le dita della mano dx sul piede opposto seguendo il ritmo del compagno;• in posizione eretta effettuare dei passi in avanti, a dx, a sx, indietro secondo gli spostamenti del compagno.c) "Il passo del funambolo":• avanzando incrociare i piedi alternativamente davanti e dietro.• avanzare a coppie, tenendosi frontalmente l'un l'altro per mano.d) "Gazza ladra, torna al nido".• saltellare in avanti a piedi uniti, con brevi saltelli;• avanzare saltellando il più velocemente possibile;• avanzare saltellando e tenendo un oggetto tra le ginocchia;• recuperare piccoli attrezzi dislocati sul pavimento (tre per ogni bambino);e) Un lungo viaggio. Ci immaginiamo di partire per un lungo viaggio in cui si dovranno attraversare fiumi, laghi, montagne, sentieri ed usare vari mezzi di trasporto. Lo scopo è quello di mimare gesti inusuali e azioni di "role plyning" in varie situazioni (scendere un scala, nuotare, ondeggiare a bordo di un cammello...).f) Il traffico.Una parte del campo deve essere strutturata con segnaletica stradale (incroci, passaggi pedonali, semafori...). I bambini devono essere informati sulle modalità del traffico e sui mezzi di spostamento (a piedi, in bicicletta, sui pattini, altro). I bambini dovranno percorrere liberamente gli itinerari possibili facendo riferimento e rispettando i segnali fondamentali (stop, dare la precedenza, passaggio pedonale, semaforo...). L'educatore svolge i compiti del vigile.

4.7.3. O.D.S.: Sviluppare la coordinazione motoria nell'uso di oggetti.

a) Coordinazione con la palla:• lanciare una palla in aria e riprenderla;• lanciare la palla in aria e fare un salto prima di riprenderla;

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• lanciare la palla in aria e battere le mani prima di riprenderla;• lanciare la palla in aria, fare un salto e atterrare con gambe divaricate. Ad ogni salto si alterna la posizione delle gambe.• lanciarsi la palla per colpirsi a vicenda;b) Coordinazione con la corda:• saltare una corda stesa a terra (a piedi uniti, su un solo piede, ecc.);• saltare una corda sorretta da due bambini a pochi centimetri da terra;• passare sopra o sotto la corda in qualsiasi modo;• saltare oltre una corda che viene fatta oscillare lentamente avanti, alto, indietro e in basso con un ritmo uniforme;• saltare di seguito una funicella ruotata da soli;• saltare una lunga corda fatta girare da due compagni.c) Corda elastica (legare le estremità della corda e disporla a formare un cerchio di cui ognuno regge un segmento):• correre in gruppo reggendo la corda con le mani dall'interno;• correre in gruppo reggendo la corda con i fianchi dall'interno;• correre in gruppo reggendo la corda con le mani dall'interno e cambiare direzione a un segnale;• saltare, correre, camminare in gruppo reggendo la corda con le mani dall'interno, cambiando azione a un segnale;• formare figure geometriche con la corda stando all'interno di essa;• costruire delle figure reggendo da dentro e da fuori la corda (o più corde elastiche).

4.7.4. O.D.S.: Sviluppare l'agilità.

a) I balleriniIl peso del corpo è quasi interamente poggiato su una gamba, mentre l'altra è tesa di lato e tocca terra soltanto con la punta del piede. Stando sulle punte dei piedi il più alto possibile cercare di camminare, girare e piegarsi. Ciascuno sviluppa una propria sequenza motoria.b) Sotto al tunnel e sopra al ponteAumentare gradualmente la velocità con cui si passa la palla in modo da coinvolgere anche agilità ed equilibrio. In piedi l'uno dietro l'altro su un'unica fila con gambe divaricate a formare un tunnel. Il primo della fila fa passare una grossa palla fra le gambe porgendola a quello dietro di sé e così via fino all'ultimo. La palla torna indietro sopra la testa stando ad una certa distanza l'uno dall'altro per poter fare una estensione all'indietro.Passare la palla attraverso il tunnel e oltre la testa alternando i movimenti.c) Seguite il capoIl capogruppo alternerà alcuni movimenti: saltare, galoppare, correre e camminare. Gli altri bambini dovranno seguirlo imitandone ogni tipo di andatura senza urtarsi. Il capo può anche cambiare orientamento, direzione e senso. Dividendosi in gruppi di tre o quattro bambini si potranno utilizzare movimenti più complicati. Ad esempio il capo può fermarsi di colpo, accovacciandosi, portare le braccia ai lati del corpo, camminare e quattro appoggi, ecc. Qualsiasi movimento scelga il primo della fila, i bambini che lo seguono devono imitarlo. Si pone dunque l'obiettivo di coordinare i movimenti in modo da formare un gruppo serrato che muove in una sequenza armoniosa.d) AcrobatiLe attività acrobatiche sono sempre precedute da una fase di silenziosa preparazione e da una solenne rincorsa; dopo questa fase l'acrobata può effettuare una evoluzione più o meno complessa. I bambini possono così realizzare una serie di attività da loro preparate in cui sono esperti: capriole, lanci, salti, ecc. dentro cerchi, tipo clown, in coppia, ecc. La tensione dello spettatore si allenterà con l'esecuzione e scoppierà in un grande sorriso se si manifesterà l'accostamento tra una preparazione preliminare importante e una esecuzione dell'esercizio molto semplice accompagnata ovviamente dall'urlo di fatica per l'esercizio effettuato da solo o coralmente.e) La trottolaEffettuare da seduti con presa delle mani sui piedi uniti plantarmente, un movimento di rotolamento laterale-dorsale-laterale-podalico ("trottola"). Un bambino effettua i rotolamenti. Gli altri bambini osservano e a turno cercano di imitarli.

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4.7.5. O.D.S.: Sperimentare le azioni nel rapporto con la palla.

a) Realizzare prese di palloni e seriare le parabole in base a:• per altezza (bambini);• per grandezza (palle).b) Riferirsi ai cerchi disposti in circolo o su un percorso chiuso:• camminare dentro e palleggiare dentro;• camminare dentro e palleggiare all'esterno;• camminare intorno e palleggiare dentro;• camminare all'esterno e palleggiare dentro.c) Costruire degli insiemi e dei sotto-insiemi con le palle:• per grandezza;• per peso;• per colore;• per peso e colore;• per peso e grandezza;• per colore e grandezza.d) Conoscere la struttura della palla:• la palla è SFERICA.(appoggiare una palla sopra il secchiello della stessa grandezza, la palla chiude l'apertura del secchiello in ogni parte).• la palla ha un DIAMETRO (mettere la palla tra due oggetti, togliere la palla e misurare la distanza tra i due oggetti, tale misura costituisce il diametro; da qualunque parte si giri la palla, il diametro ha sempre uguale lunghezza).• la palla ha una CIRCONFERENZA (comprimendo una palla morbida e leggera, essa perde la sua rotondità; lasciandola essa recupera la sua rotondità. Quando una palla si buca perde la sua rotondità perché dal forellino fuoriesce aria, la palla è dunque piena d'aria. La circonferenza della palla può essere rilevata con uno spago circondando la palla, la sua lunghezza costituisce la circonferenza della palla. Misurando la circonferenza della palla in qualunque parte essa ha sempre uguale lunghezza.e) Conoscere le funzioni della palla:• individuare le azioni possibili con la palla (rotolare, palleggiare, lanciare, ecc.);• effettuare dei rimbalzi di diversa altezza, poi sempre più bassi fino a fermare la palla;• effettuare dei lanci su bersagli;• effettuare dei lanci ai compagni;• effettuare passaggi della palla intorno al proprio corpo;• effettuare passaggi con la palla ad altri;• effettuare tiri su bersagli mobili.f) Rappresentare le azioni con la palla:• contare i rimbalzi della palla e disegnare le loro diversi altezze;• riprodurre il ritmo e i suoni della palla che rimbalza in vario modo (battendo le mani, ecc.).

4.7.6. O.D.S.: Sviluppare l'azione creativa.

a) gioco delle statuineIl capo-gioco, girato di spalle dice: "Siete pronti...., via!"I giocatori assumono l'atteggiamento che vogliono (buffo, mestiere, sport....).Il capo-gioco si gira e giudica l'atteggiamento che ritiene migliore.Questo soggetto prende così il suo posto e il gioco continua.b) Lo scultoreSi gioca a coppie. Uno fa lo scultore e l'altro il modello da plasmare.Ciascuno può modellare a suo piacimento l'altro, anche secondo un tema prestabilito.Dopo ogni gioco, nelle coppie le parti si invertono.c) Mimo della fatica

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I bambini mimano il "portar pesi", muovendosi con grande fatica. Possono essere mimate le azioni di un dato mestiere, ecc.d) Il PercorsoSi può realizzare un percorso con l'impiego i diversi attrezzi ed oggetti disponibili all'uso per poi percorrerlo varie volte con modalità diverse.f) La meta.Disporsi nello spazio disponibile e alla richiesta alzarsi e correre velocemente verso l'obiettivo indicato (colore, materia, compagno). g) Gioco dell'ocaRealizzare un grande gioco dell'oca. A turno ciascuno tira un dado e, saltellando, va nella propria casella. Qui trova un'indicazione da eseguire (tenere una posizione, realizzare una serie di azioni, assumere una espressione, centrare un bersaglio con un oggetto, superare uno spazio senza farsi toccare da un compagno che lo difende, ecc.). Se vi riesce, rimane nella casella aspettando il turno successivo altrimenti torna indietro di tre caselle. Vince chi arriva per primo all'ultimo numero.

4.8. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CAPACITÀ DI CONTROLLARE LE PROPRIE AZIONI NELLO SPAZIO-TEMPO.

La conoscenza di sé si realizza mediante il rapporto con gli oggetti e con gli altri. A maggior ragione questo è vero per il controllo delle proprie azioni e in particolare degli schemi motori di base che si attua in modo efficace se il soggetto, nel rapportarsi con l'ambiente, utilizza le proprie capacità percettivo-motorie per controllare e regolare le sue posture e le sue azioni.

4.8.1. O.D.S.: Controllo del camminare.

Si realizzano attività in cui il soggetto cammina con l'obiettivo di incrementare la consapevolezza del suo agire. Nel camminare bene tutto il corpo deve essere eretto; le braccia, oscillando, seguono il movimento delle gambe. Il piede tocca il terreno prima col tallone, poi con la pianta e infine con la porzione anteriore che nel procedere abbandona per ultima l'appoggio. I passi devono essere di ampiezza omogenea, ma possono anche variare in relazione alle esigenze dell'agire. I piedi mentre si cammina non devono ruotare in fuori. Le occasioni del camminare sono molteplici:• camminare entro uno spazio senza entrare in contatto con gli altri;• camminare verso un determinato punto velocemente;• camminare su un percorso con andatura propria;• camminare per...(prendere e portare un oggetto; avvicinarsi a qualcosa/qualcuno; giocare, ecc.).

4.8.2. O.D.S.: Controllo del correre.

Si realizzano attività in cui il soggetto corre con l'obiettivo di incrementare la consapevolezza del suo agire. Nel passare dal camminare al correre, il soggetto accelera l'andatura, inclinando leggermente il busto in avanti e sollevando leggermente le cosce.Le braccia si flettono maggiormente e si muovono con lo ritmo alterno alle gambe. Il piede prende contatto con il terreno con la sua parte anteriore mentre il tallone non trova mai un appoggio. Le occasioni di corsa possibili sono molteplici:• correre entro uno spazio senza entrare in contatto con gli altri;• correre verso un determinato punto velocemente;• correre su un percorso con andatura propria;• correre per...(lanciare un oggetto; acchiappare/scappare, giocare, ecc.).

4.8.3. O.D.S.: Controllo del saltare

Si realizzano attività in cui il soggetto salta con l'obiettivo di incrementare la consapevolezza del suo agire. Il salto serve per superare un ostacolo che incontriamo nel nostro cammino. Occorre porre attenzione al momento di arrivo al suolo quando si salta su un terreno duro o accidentato. Ovviamente è più agevole saltare su una superficie soffice (tappeto, prato erboso, sabbia). L'arrivo deve avvenire con le gambe

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semipiegate e sulla porzione anteriore dei piedi (avampiedi). Le braccia accompagnano l'arresto o il successivo avanzamento in avanti. Alcune esperienze possibili sono costituite da:• saltare da fermi verso l'alto raccogliendo le gambe al petto;• saltare da fermi estendendo il busto in dietro;• saltare verso l'alto flettendo le gambe dietro, cercando di toccare il bacino con i talloni;• saltare al di là di un ostacolo posto sul terreno;• saltare da fermi al di là di una bacchetta tenuta con una mano;• saltare da un attrezzo alto verso il basso;• effettuare dei saltelli con la funicella:- a piedi uniti;- a piedi alternati.

4.8.4. O.D.S.: Controllo delle azioni globali.a) Correre liberamente.Quando il capo-gioco denominerà una parte del corpo, ciascuno la toccherà con una mano continuando a correre, mantenendovi il contatto fino al successivo comando.b) Far finta di: Muoversi liberamente imitando le andature dei vari animali, i soggetti saranno poi invitati a rendere realistiche le rappresentazioni prodotte commentando pure le analogie e le diversità rispetto al comportamento umano.c) Passaggio nel Tunnel:I soggetti si dispongono su due righe, l'una di fronte all'altra con braccia in alto a formare una galleria. Gli ultimi due passano dentro la galleria e si rimettono in riga all'uscita. La galleria viene abbassata facendo porre i soggetti in ginocchio, sdraiati, costringendo quelli che devono passare a trovare l'azione di avanzamento più efficace.d) Passa la fruttaI soggetti si dispongono in circolo per poi passarsi una palla dicendo contemporaneamente il nome di un frutto. Il giro deve terminare senza ripetere lo stesso frutto. Chi sbaglia continua a giocare stando in appoggio su un solo piede, seduto, poi in ginocchio, sdraiato e infine saltando un turno.

4.9. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: RAPPRESENTARE MENTALMENTE IL PROPRIO CORPO E LE SUE AZIONI.

Il rappresentare azione richiede che il soggetto sappia percepire il proprio corpo e ne abbia una rappresentazione mentale. La rappresentazione di azioni richiede anche la consapevolezza dell'articolazione di schemi motori di base in schemi di azioni finalizzate. Ovviamente la padronanza dell'azione deriva dalla capacità del soggetto di realizzare mentalmente una sua rappresentazione, mentre la rappresentazione mentale di un'azione può essere realizzata con componenti percettive di tipo visivo o con componenti cinestesiche, tattili e propriocettive (someostesiche) elaborate mentalmente sulla base delle proprie esperienze motorie. In tali casi la rappresentazione mentale di un'azione non implica necessariamente la padronanza dell'azione concreta, ma può costituire un primo momento di elaborazione dello schema d'azione da organizzare successivamente con la sua attuazione. Un ultimo aspetto della rappresentazione mentale di azioni è legato alla referenza linguistica posseduta dai sintagmi verbali inclusi in proposizioni, ossia alla possibilità di rappresentare verbalmente delle azioni che hanno una risonanza mentale. Quando un soggetto comunica una richiesta d'azione l'interlocutore produce una rappresentazione mentale corrispondente all'azione da cui può derivare l'intenzione operativa coerente con l'azione richiesta e l'azione stessa.

4.9.1. O.D.S.: Rappresentare azioni proposte con una canzone.

a) Se sei felice (in piedi o seduti in circolo)Se sei felice e tu lo sai batti le mani (3 volte).Se sei felice e tu lo sai e mostrarmelo vorrai devi sorridere (espressione del volto sorridente).Se sei felice e tu lo sai batti le mani (3 volte).

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Il ritornello si ripete cambiando ogni volta l'azione da realizzare (schiocca le dita, batti un piede, batti due piedi...).La canzone si conclude con l'ultimo ritornello in cui si riassumono in sequenza le diverse azioni realizzate (batti le mani, schiocca le dita, batti un piede, batti due piedi, ecc...).b) La battaglia di Magenta (in piedi o seduti in circolo)Era un bel dì la battaglia di Magentache bel veder cavalcare i cavalieri.Cavalieri: al passo, al trotto, al galoppo, con una mano, (battere senza interruzione una mano sulla coscia).Ripetere aggiungendo ogni volta un altro segmento del corpo (due mani, un piede, due piedi...).c) Braccia avanti (divisi in due gruppi, uno di fronte all'altro, si ripetono le azioni):Braccia avanti, braccia indietro,braccia a zigo zago, braccia su e giù,col dito sulla testa io mi giro,scambiandoci di posto io e te.Ripetere cambiando ogni volta il segmento del corpo (gamba, testa, lingua,...).d) Per esser vispo e sano (in piedi in circolo) Due piedi lesti lesti per correre e saltare, due mani sempre in moto per prendere e per fare: la bocca chiacchierina per tutto domandare, due orecchie sempre all'ertaintente ad ascoltare;due occhioni spalancatiper tutto investigaree un cuoricino buonoper molto molto amare.(Ripetere il secondo ritornello variando le azioni)I piedi lesti lesti per ricevere e calciare.Le mani sempre in moto per tirare e per carezzareLa bocca chiacchierina per raccontare.Le orecchie sempre all'erta intente ad ascoltar.Gli occhi spalancati per sempre ammirare.Il cuore sempre pronto per cantare.

4.9.2. O.D.S.: Individuare le parti del corpo suggerite con indovinelli.

a) CapelliNeri o biondi o rossi fitti,come alberi dritti,o come fuscelli,sopra la testasiamo i....b) FronteUna pianura, di qua e di là un piccolo monte; avrai capito, bambino,che son la...c) GuanceSiamo due sorellinedi qua e di là dal naso,morbide, morbidine;non e per caso che siamo come arance

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e siamo proprio le...d) NasoSopra al mentoc'è un monumentodritto o stortolungo o corto.Quando s'arrabbia:fa proprio così;eccì, eccì, eccì....e) BoccaCiricocca, ciricocca sotto il naso me ne sto,con due labbra di corallo parlo, rido, canto un po'. Ciricocca, cocca, cocca. hai capito: son la... f) DentiStanno in compagnia nella rossa scuderia trenta cavallinibianchi e piccolini sempre sull'attenti chi sono? sono i...g) DitaSiamo in cinque fratellini sempre in moto e birichini,sappiam suonare, sappiam grattare, sappiam toccare, sappiam sfiorare.Di tutti e cinque il più furbino,strano, ma vero, è il più piccino.h) PiedeSto giù in fondo col mio fratellino dentro un caldo scarponcino; mi diverto a camminare a saltare per giocare. Se il mio nomeuno ti chiede tu bambino rispondi il...

4.9.3. O.D.S.: Associare movimento e colore.

In questo caso si realizza una associazione arbitraria tra un elemento linguistico denotante un colore e un altro elemento linguistico concernente una azione. Tale associazione, unita ad una convenzione operativa che induce i soggetti a realizzare una azione quando viene segnalata dall'espressione verbale relativa ad un colore, produce forme di condizionamento operante che possono essere utilizzate nella vita di relazione e sociale.a) Gioco dei coloriL'educatore stabilirà l'associazione tra un colore e una azione da realizzare, quando questi pronunzierà quel colore i soggetti realizzeranno una determinata azione. Ad es. • verde: camminare;• giallo: fermarsi;• rosso: sedersi.

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b) Caccia al coloreCiascuno dovrà trovare un oggetto del colore chiamato dall'educatore.Subito tutti devono individuarlo e andare a toccare l'oggetto corrispondente.

4.9.4. O.D.S.: Identificare le diverse parti del proprio corpo.

Quando il capo-gioco nominerà una parte del corpo, ciascuno nel decodificare il termine dovrà determinare mentalmente quale parte del corpo sia stata coinvolta e attivare un programma d'azione che gli consentirà di toccarla con una mano. É possibile riferirsi alle diverse parti del corpo pronunciando semplici filastrocche.Usare prima il tatto, poi la vista, poi gli altri sensi.a) Il voltoFacendo scivolare la mano aperta dalla fronte al mento e viceversa: • Al mio paese c'è un'usanza in giù si scivola, in su s'inciampa. • Piazza dei pidocchi. (toccandosi la testa) Piazza delle sassate. (toccandosi la fronte) Piazza delle lanterne (toccandosi gli occhi) b) TiranasoPrendendo il naso tra due dita: Una volta c'era un re che mangiava più di me, e mangiava pane e cacio, vogliamo fare a tiranaso?c) Questo è l'occhio bello:Mentre si pronuncia la filastrocca si toccano le parti del corpo corrispondenti:Questo è l'occhio bello, (toccando un occhio);questo è il suo fratello, (toccando l'altro occhio);questa è la chiesina, (toccando la bocca);questo è il campanello (stringendo il naso tra pollice e indice e muovendolo di qua e di là).d) Mano, mano pazzaMano, mano pazzapassò una lepre pazza. Questo l'acchiappò, (toccando il pollice) questo l'ammazzò, (toccando il medio) questo la cucinò, (toccando il medio) questo se la mangiò, (toccando l'anulare) e a questo che era il più piccino, (scuotendo il mignolo) non rimase neppure un pezzettino.e) Filastrocca lunga un metroFar ripetere e contemporaneamente indicare le relative parti del corpo.Filastrocca lunga un metro: i capelli avanti e dietro.occhi, orecchie, naso, bocca e la lingua, a volte, sciocca.Filastrocca lunga cento:ciglia, guance, labbra. il mento,nuca, spalle, schiena, ascellee le mani sporche o belle.Filastrocca fino in Francia:collo, petto e poi la pancia, l'ombelico a "tortellino", due gambette col piedino.Filastrocca di Siviglia: fianchi, glutei e la caviglia,

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la coscetta col polpaccio e il culetto se sculaccio. Filastrocca sul cuscino: chi si vuole addormentare? Mignoletto ed anulare, poi ne mancano altri tre, stan dormendo come te.

4.10. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: SVILUPPARE LE COMPETENZE ESPRESSIVE E COMUNICATIVE.

Le capacità di porsi in relazione con l'altro mediante il proprio corpo, implica la conoscenza e la competenza nell'uso di elementi simbolici di natura prassiologica e semiotica. L'entrare in relazione con l'altro richiede capacità di espressione personale e di comunicazione, inoltre coinvolge almeno due soggetti in una attività emotivo-affettiva e sociale. La relazione richiede inoltre la collaborazione reciproca per il raggiungimento di un obiettivo. La corporeità costituisce l'elemento di collegamento che mette in relazione o esclude dalla relazione. Essa incarna fisicamente la parola e ne rende possibile la rilettura secondo criteri operazionali da giocare nel gruppo. Lo sviluppo delle capacità relazionali passa dunque per la determinazione di "contratti" in cui sono evidenziate le possibilità di fare, di dire, di operare, ecc. tra più soggetti, vicini per affinità emozionale e affettiva entro uno specifico contesto interattivo. Le regole di un gioco sono l'esempio tipico della formalizzazione di un contratto, convenuto tra alcuni soggetti in base a processi di comunicazione.Le competenze comunicative del bambino si strutturano in base al grado di padronanza delle rispettive abilità linguistiche. Queste possono essere di natura verbale e non verbale, ma nella prassi comunicativa esse sono sempre integrate e determinano fenomeni di scambio comunicativo fondato sull'integrazione di segni appartenenti ai diversi ambiti semiotici. L'uso e l'interpretazione dei diversi significanti prodotti da un soggetto, in presenza di altri, viene codificato e decodificato in funzione del proprio repertorio di significati attribuibili in situazione all'elemento semiotico relato agli altri elementi del messaggio. La competenza comunicativa si sviluppa quindi a partire dalle capacità di comprendere i messaggi per trarne le implicazioni comportamentali, conoscitive e relazionali.

4.10.1. O.D.S.: Sviluppare la capacità d'azione e di comunicazione nel gruppo.

a) Azione e comunicazione durante il gioco:• modificare regole e costruire statuti di gioco da realizzare,• rispettare regole tradizionali di gioco,• adeguare le regole di gioco alle necessità di sviluppo del gioco;• cambiare le regole dopo aver introdotto nuovi elementi di gioco (modalità di azione, rapporti possibili tra soggetti e oggetti, ecc.);• scoprire oggetti e soggetti sulla base di indizi;• seguire un percorso seguendo le indicazioni orali dell'educatore.b) Azione e comunicazione durante attività espressive:• utilizzare il corpo per inviare messaggi non verbali ad altri,• rappresentare e interpretare condizioni, eventi, personaggi,• rappresentare e interpretare situazioni emotive,• rappresentare e interpretare sentimenti in situazioni di drammatizzazione,• rappresentare e interpretare atteggiamenti interpersonali,• scambiare i ruoli tra i personaggi da rappresentare.

4.10.2. O.D.S.: Sviluppare la capacità di espressione significativa

a) Gioco degli animali.

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I bambini mimano i movimenti e i suoni degli animali, con movimenti sempre più precisati attraverso il confronto con i modelli originali o rappresentati in audio-video.b) Gioco dello specchio.I bambini si pongono uno di fronte all'altro, in coppia; a ciascun soggetto si assegna un ruolo che deve mimare a diverse velocità; l'altro ripete.c) Le statue semoventi.I bambini si dividono in due gruppi che rappresentino rispettivamente le statue e i visitatori del museo. Quando i visitatori si allontanano le statue si muovono, ma devono immediatamente immobilizzarsi quando vengono guardate. Chi riesce a vedere una statua in movimento ne prende il posto.d) Gioco dei mimi.Mentre racconta un storia l'educatore mima delle situazioni o dei personaggi; contemporaneamente i bambini imitano cercando di capire di che cosa o di chi si tratta.Successivamente sono i bambini a prendere il ruolo dell'educatore.

4.10.3. O.D.S.: Sviluppare la relazionalità.

Il rispetto dell'altro è fondamento della socialità, essa può dunque essere acquisita mediante l'esperienza di gioco che prevede l'introduzione di regole di cui richiede il rispetto.a) Fulmine.Un bambino acchiappa gli altri che scappano, quando uno di questi viene toccato egli diviene l'inseguitore. In questo gioco i frequenti scambi di ruolo consentono a ciascuno di esprimere le proprie capacità in rapporto ad altri soggetti un poco più abili.b) Acchiappino a coppie: Si formano delle coppie in cui i due soggetti si tengono per mano. Una coppia è designata inseguitrice, le altre debbono evitare il contatto con gli inseguitori restando uniti. La coppia che viene toccata, diventa a sua volta inseguitrice. c) Staffetta a squadre: I bambini sono disposti su 3 file. Il primo di ogni fila, al "via", corre con la palla in mano, gira intorno ad un oggetto, torna indietro e consegna la palla al secondo. Il percorso delle tre squadre deve essere identico e naturalmente vince il gruppo che termina prima degli altri.d) Lo scalpo Ciascuno infila un lembo di un fazzoletto nei pantaloni, dietro la schiena. Il gioco può essere effettuato a coppie o a squadre, e consiste nel prendere il fazzoletto (scalpo) dell'avversario senza farsi prendere il proprio.e) Duro e molle I bambini sono inseguiti da diversi altri bambini, ciascuno può mettersi in salvo distendendosi a terra e rimanendo rilassati o rigidi se l'inseguitore dirà rispettivamente "molle", "duro".f) Forma la coppia Sul campo sono dislocate due o tre coppie di soggetti disposti in fila. Gli altri sono inseguiti da uno o più bambini che scambieranno il loro ruolo con chi verrà acchiappato. Per non esser presi i bambini potranno mettersi davanti a una delle coppie, mettendo in gioco il soggetto che si troverà dietro.

4.10.4. O.D.S.: Sviluppare la comunicazione non verbale.

I soggetti che entrano in relazione possono farlo mediante forme d'intesa comunicativa realizzata vario modo (verbale e non verbale). L'intesa non verbale è abitualmente disattesa dall'educatore che non è sempre pienamente consapevole del suo ruolo interattivo e relazionale. Possono essere dunque realizzati molti giochi in cui la comunicazione non verbale diventa centrale nei processi interattivi e relazionali.a) Quattro cantoniOgni bambino è posto agli angoli di un quadrilatero mentre al centro si trova un altro soggetto, questi mentre i compagni si scambiano di posto cercherà di occupare un angolo prima del loro arrivo. Se ciò avverrà, colui che non potrà giungere a destinazione si porrà al centro per trovare un nuovo posto. Il gioco prosegue con una ricerca d'intesa comunicativa non verbale sempre più raffinata.Il quadrilatero potrà essere sostituito con altre figure geometriche in cui le direttrici di percorrenza possibili si moltiplicano.

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b) Palla sedutaI bambini potranno utilizzare una palla di gommapiuma per colpirsi a vicenda in una zona del corpo convenuta. Quando un bambino sarà colpito dovrà sedersi al suolo e si potrà rialzare solo allorché un compagno gli passerà la palla. Si possono introdurre regole che facilitano le interazioni comunicative (ad es; chi è in possesso di palla non può far più di tre passi).c) Palla all'ultimoI bambini sono divisi i due gruppi che debbono intercettare la palla in possesso degli avversari senza toccarli, per passarsi successivamente la palla sino all'ultimo componente della squadra. Quando la palla viene intercettata da un avversario o toccata da questi, il conteggio dei giocatori che hanno già ricevuto la palla nella squadra deve ricominciare.

4.10.5. O.D.S.: Utilizzare la comunicazione non verbale per rappresentare personaggi ed eventi.

Il bambino è abituato sin da piccolo ad imitare il comportamento comunicativo degli altri, anzi dobbiamo dire che egli assume gran parte delle modalità comunicative dei soggetti con cui vive in famiglia e nel contesto sociale a lui prossimo. L'acquisizione delle tipiche cadenze dialettali esemplificano questo fenomeno che si ripete anche per le componenti semiotiche non verbali del comportamento comunicativo. Indubbiamente una valida azione educativa deve rendere consapevoli i soggetti in formazione delle loro modalità comunicative per procedere ad una loro applicazione anche in contesti simulati (rappresentazioni).a) Rappresentazione di stili interattiviDue soggetti sono invitati a realizzare una breve comunicazione caratterizzata da uno stile interattivo specifico:• aggressivo;• pauroso,• propositivo;• accomodante;• ecc.b) Rappresentazione del gioco delle due scatole.A turno, due o più soggetti sono invitati a realizzare un breve dialogo corporeo-motorio che ha per oggetto un gioco a lieto finale. Ad esempio il gioco delle due scatole:Gioco del bambino "stupido" e delle due scatole (si riempie di giornali una scatola che così sarà consistente e pesante, l'altra scatola contiene solo un grosso palloncino gonfio, dovrà essere trasporta in scena facendola apparire pesante come l'altra. Il conduttore del gioco invita due suoi amici a dimostrare il loro grado di intelligenza, loro dovranno semplicemente rispettare delle consegne. Le scatole sono poste davanti a delle sedie e i due soggetti vi salgono sopra per poi saltare giù. Il soggetto "a" salta sulla scatola piena di giornali, il soggetto "b" salta davanti alla scatola vuota. Il conduttore ironizza sul soggetto "b" e gli chiede di fare dei salti più facili:- ora devi saltare davanti (lui salta dietro e si giustifica: ma la scatola è davanti),- ora devi saltare dietro (lui salta davanti e si giustifica: ma la scatola è dietro),- ora devi saltare a dx (lui salta a sx e si giustifica: ma la scatola è a dx);- ora devi saltare sopra (lui salta sulla sedia e si giustifica: ma la scatola è sx).Il soggetto viene così allontanato per chiamare un altro dei presenti non a conoscenza della condizione delle scatole. Dapprima si fa saltare davanti, dietro, a dx., a sx. e poi sopra (in questo caso la scatola si romperà con un gran botto mentre il soggetto sarà retto per mano dal conduttore affinché non cada a terra bruscamente).c) Rappresentare barzellette.Alcune barzellette si prestano bene ad una rappresentazione mimico-gestuale. L'educatore selezionerà preventivamente quelle da far presentare al gruppo con l'alternanza di due/tre soggetti.d) Rappresentare episodi importanti nella vita del gruppo.Alle volte in un gruppo si instaurano delle relazioni non proprio amichevoli. In tal caso è opportuno non trascurare l'episodio per rendere gli "attori" consapevoli del significato che tali gesti o azioni hanno avuto per l'altro e per il gruppo, prospettando linee di sviluppo diverse da quelle occorse:• chiamare i soggetti interessati;• chiedere successivamente spiegazione delle ragioni che li hanno indotti ad agire in tal modo;

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• simulare l'episodio in oggetto invertendo i ruoli, controllando ogni eventuale azione cruenta affinché non produca nuovi esiti sgraditi;• riflettere sul significato dell'azione rappresentata;• realizzare unna rappresentazione che partendo dalle stesse premesse porta ad esiti diversi dai precedenti;• riflettere sulla rappresentazione e individuare delle regole di comportamento valide per tutti.

4.11. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: ORGANIZZARE LE PROPRIE AZIONI IN RELAZIONE AD EVENTI ACUSTICI E RITMICI.

Il comportamento abituale di un soggetto presenta livelli di scarsa consapevolezza dei vari parametri che possono organizzare l'azione. Tra questi parametri il ritmo ha un importante ruolo funzionale, con esso l'azione può assumere o meno la fluidità e l'armonia attuativa. Il porre attenzione a questi aspetti che coinvolgono il soggetto in azione, può facilitare una miglior presa di coscienza della struttura sequenziale delle arie fasi di azioni rendendo più agevole l'apprendimento di abilità locomotorie, prassiche ed espressive.

4.11.1.O.D.S.: Sviluppare la capacità di orientamento nello spazio e nel tempo in relazione ai suoni.

Il soggetto acquisisce molto precocemente la capacità di orientarsi in relazione alla fonte del suono. In epoca infantile, tale dimensione di rapporto con l'ambiente si collega al riflesso di orientamento che diviene basilare nella relazione con l'altro e nella selezione delle informazioni acustiche e verbali entro l'universo sonoro. Si possono realizzare diverse attività per sviluppare questa capacità.a) Individuare la fonte di un suono nello spazio:• avvicinarsi alla fonte sonora senza guardarla;• allontanarsi alla fonte sonora senza guardarla;• girare intorno a una fonte sonora senza guardarla.b) Scopri chi fischia: Al centro di un cerchio si trova un soggetto bendato. Un soggetto deve avvicinarsi al centro senza far rumore per poi realizzare un fischio di breve durata e di intensità limitata, quindi il soggetto ritorna a posto. Il giocatore bendato dovrà scoprire quale soggetto abbia fischiato. Si ripete scambiando i ruoli dopo 3-3 tentativi o quando viene individuato il soggetto che ha fischiato.c) Riprodurre un suono:• il conduttore del gioco produce un suono mentre i soggetti tentano di riprodurlo fino a quando non verrà prodotto un altro suono; • adeguare il ritmo della propria andatura (camminare o correre) al ritmo scandito da un componente del gruppo. In genere quando i suoni sono forti, i movimenti sono rapidi e intensi; quando i suoni sono flebili, i movimenti sono lenti; ove si interrompa l'emissione di suoni i soggetti si fermano;• riprodurre i suoni e i ritmi coordinando gli interventi di due o più soggetti.d) Organizzare ritmi in base a un criterio:• riprodurre dei ritmi che sono collegabili alle attività motorie (camminare, correre, camminare-correre e saltare; camminare-correre-saltare-correre-camminare, ecc;• sperimentare dei ritmi da realizzare con le andature di base (corsa, passi saltellati, passi galoppati, corse balzate, ecc.)• sperimentare delle andature per estrarne e riprodurne i ritmi (appoggio a terra, incremento e decremento della velocità, ecc.).

4.11.2. O.D.S.: Identificare aspetti costitutivi di un ritmo.

a) Transito proibito: • correre liberamente; • ad ogni battuta forte di un conduttore, i soggetti debbono cambiare senso di avanzamento.b) La scossa: • i soggetti sono seduti in cerchio tenendosi per le mani. • di seguito, ciascuno "passa la corrente" al vicino di destra (o di sinistra) stringendogli delicatamente la mano.

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• un concorrente, al di fuori del cerchio, cerca di scoprire quello attraverso cui passa la scossa;• quando il soggetto vi riesce ad individuare la stretta di mano le parti si scambiano.c) Proviamo insieme: • alcuni soggetti riproducono al suolo dei ritmi diversi di andatura (3 passi e 1 saltello, un passo e uno stacco, ecc.); • altri soggetti seguono un compagno con cui si può andare a tempo.d) Ritmo in coppia: I soggetti si dispongono a coppie e alternativamente uno dei due soggetti guida un palleggio mentre l'altro deve riprodurlo sino alla sincronizzazione:• in aria,• al suolo,• al muro;• al suolo e al muro;• al muro e in aria;• al suolo, al muro, in aria.

4.11.3. O.D.S.: Realizzare costrutti ritmici e rappresentarli.

a) Ciak.. azione!• un soggetto a turno produce una azione (sequenza di gesti comuni, sportivi, ecc.);• il gruppo accompagna l'azione con battute ritmate;• il soggetto realizza l'azione seguendo il ritmo del gruppo (ad es. un palleggio);• il gruppo realizza il ritmo seguendo l'azione (ad es. con battute di mano).b) Rappresentiamo l'azione:• l'educatore propone un ritmo;• il gruppo di soggetti realizzano la interpretazione corporea personalizzata;• ogni soggetto sperimenta una delle interpretazioni personalizzate di quel ritmo;• ciascun soggetto rappresenta quel ritmo con altra azione (corporeo-motoria, grafica, ecc.).

4.12. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: SVILUPPO DELLA DESTREZZA.

La destrezza è una capacità complessa in cui intervengono diverse capacità coordinative ma anche dei fattori relazionali, etici e morali. L'azione di un soggetto è dunque espressione di una complessità funzionale che bilancia le limitazioni fisico-simboliche di ciascuno rispetto alla vastità delle possibili finalizzazioni teleologiche dell'azione stessa. Ogni soggetto gioca dunque in modo originale, unico e irripetibile ogni propria azione nel contesto in cui questa viene progettata ed attuata.

4.12.1. O.D.S.: Valutare distanze e traiettorie.

L'attività di valutazione di distanze e traiettorie si realizza sovente nella concretezza dell'esperienza di gioco. Il soggetto esprime lì l'integrazione di capacità percettive e di aggiustamento corporeo-motorio in relazione ad oggetti, allo spazio-tempo ed ovviamente alle proprie possibilità cinetiche.a) Lancio e recupero.Lanciare una palla verso un bersaglio ma prima che questa raggiunga la meta, il giocatore che l'ha lanciata deve sorpassarla e riprenderla. b) Il tunnel: La palla viene lanciata verso un bersaglio (ad es. una riga) e prima di riprenderla deve essere fatta passare tra le gambe con i piedi posti sulla riga.c) Doppio rimbalzo: Una palla viene lanciata contro il pavimento verso il muro per poi correre a riprenderla dopo il rimbalzo a terra e sul muro.d) Sfida con la palla: La palla viene lanciata in alto e ad ogni suo rimbalzo a terra il soggetto deve passarvi sotto, raggiungendo il maggior numero di passaggi.

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e) Giorno e notte Due squadre sono sedute a terra in riga con i rispettivi soggetti distanti circa un metro ed orientati dorsalmente. Una gruppo risponde alla chiamata "giorno" , l'altro alla chiamata "notte". Nello spazio intermedio sono poste alcune palle. Quando il capo-gioco chiama "notte", la squadra corrispondente scappa mentre gli altri prendono una delle palle disponibili e cercano di:• colpire un soggetto dell'altra squadra (che farà così parte della nuova squadra);• toccare un soggetto dell'altra squadra con la palla (che farà così parte della nuova squadra).f) Palla più veloce: I soggetti si dispongono in cerchio per passarsi la palla sempre più rapidamente entro un dato periodo di tempo. I soggetti potranno essere:• in piedi,• seduti,• in ginocchio,• decubito prono,• ecc.oppure:• fronte al centro,• dorso al centro,• posti in fila,• ecc.

4.12.2. O.D.S.: Attuare strategie d'azione tecnico-tattiche.

Una strategia d'azione si struttura se è possibile trarre dal contesto di gioco gli elementi finalistici e se contemporaneamente il soggetto è in grado di coniugare ad essi le sue abilità, conoscenze e competenze in riferimento allo specifico oggetto di gioco o d'esperienza.a) Tutti meno uno: Sul terreno di gioco si dispongono tanti cerchi quanti sono i giocatori meno due. Al via ciascuno cerca di occupare un cerchio. Chi non vi riesce, resta fermo per un turno. Il gioco continua partendo da posizioni diverse:• seduti,• decubito supino,• in verticale al muro,• ecc.b) Bandiera: Il gruppo si divide in 3 squadre, ognuna delle quali occupa la propria metà campo. Sulle rispettive linee di fondo e collocata una bandiera. Ogni squadra deve cercare di conquistare la bandiera avversaria per poi portarla nel proprio campo aiutato dai compagni. Si ottiene un punto quando la bandiera entra integra nella propria metà campo. Sono ovviamente vietate tutte le azioni pericolose rivolte ad avversari e compagni.c) Bandierina:Il gruppo è diviso in due raggruppamenti che si dispongono in fila sulla linea di fondo campo. Al centro del campo il conduttore del gioco tiene in mano una bandierina che deve essere raggiunta e riportata oltre la propria linea da uno dei due soggetti chiamati. Per la chiamata dei giocatori si utilizzano dei numeri, corrispondenti a coppie di soggetti appartenenti alle due squadre.d) I rematori: I soggetti sono seduti a terra in gruppi di tre o quattro, con un foglio di carta sotto il sedere e la pianta dei piedi in appoggio dietro il compagno. L'ultimo della fila è seduto in senso inverso con i suoi piedi in appoggio contro i piedi dell'altro. A turno mentre il primo, il secondo e poi il terzo scivolano indietro, il "capovoga" recupera la posizione in avanti preparandosi a sostenere lo scivolamento dei suoi compagni. Si realizza così un breve tratto di avanzamento su una superficie sufficientemente liscia, realizzando dopo una certa intesa una staffetta tra raggruppamenti di 3-4 soggetti.e) Azioni dinamiche:

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Disporsi a coppie e dopo aver stabilità la posizione di partenza e le modalità di attuazione dell'azione, collaborare per attenere il risultato auspicato:• sdraiati in decubito supino, testa contro testa, reggersi per le mani sollevando le gambe e toccando i piedi in alto;• a coppie, in piedi l'uno di fronte all'altro, tenendosi ben saldi alle mani, girare velocemente in tondo.• a coppie, in piedi l'uno di fronte all'altro, tenendosi per le mani, dondolare le braccia da un lato, quindi slanciarle in alto e girare sotto contemporaneamente con tutto il corpo.f) Dieci cantoni.I soggetti si dispongono sugli angoli di un decagono e al centro un giocatore che deve occupare un angolo quando una coppia di giocatori tenta di scambiarsi il posto. Il giocatore che resta in mezzo deve a sua volta occupare un altro angolo rimasto temporaneamente libero.g) Bouling a squadreIl gruppo si divide in due raggruppamenti che si fronteggiano ai lati opposti del campo. Sulla linea di metà campo sono disposti invece delle clavette in modo simmetrico per non avvantaggiare nel tiro l'una o l'altra squadra. I giocatori a turno lanceranno una o più palle sulle clavette segnando un punto a proprio favore ogni volta che ciascuna di esse verrà abbattuta con un proprio tiro.h) Palla alla metaIl gruppo si divide in due squadre che dovranno riuscire a portare la palla altre la linea di fondo campo posta alle spalle della squadra avversaria. Il giocatore con la palla dovrà cederla all'avversario che sarà stato capace di toccarlo con entrambe le mani in modo non cruento. Altrimenti il giocatore scorretto sarà allontanato dal gioco per 5 minuti.i) I messaggeri.I bambini sono divisi in due gruppi: i "messaggeri" e gli "investigatori". I primi dovranno attraversare il campo dei secondi portando con sé un messaggio che consegneranno a un destinatario in un zona del campo difesa degli investigatori. Il messaggio originario è stato però strappato e ad ogni giocatore ne è stato consegnato solo una parte.Gli investigatori dovranno impedire ai messaggeri di penetrare nella zona del destinatario per decifrare il messaggio basandosi sui pezzettini di carta portati dai giocatori catturati; se ciò non si verifica prima della cattura dell'ultimo messaggero, al termine vincerà il gruppo che riuscirà a decifrare il messaggio.m) Caccia ai numeri.Ogni giocatore dispone di un numero scritto su della carta che nasconderà sotto un indumento. Il numero è formato da una cifra (secondo l'età degli allievi). Al via i giocatori del gruppo "A" rincorrono quelli del gruppo "B". quando tre giocatori sono stati presi (a tale scopo dovranno essere gridati i loro nomi) dagli inseguitori dovrà essere composto un numero inferiore a un numero stabilito. Se la squadra riuscirà nell'intento, guadagnerà un punto. Poi i ruoli delle squadre si invertono.

4.13. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: CAPACITÀ DI RILASSARE IL PROPRIO CORPO.

Il rilassamento del proprio corpo avviene abitualmente in modo poco consapevole. É opportuno però che i soggetti acquistino questa consapevolezza della possibilità di rilassarsi anche in modo indotto per poi realizzare forme di rilassamento volontario. Quest'ultima forma deve senz'altro essere privilegiata, e le opportunità per farlo non mancano, oltre a quelle indicate, gran parte delle attività dinamiche che determinano un affaticamento del soggetto consentono a questi di adoperare facilmente la condizione di rilassamento volontario per recuperare le energie e ripristinare rapidamente i livelli basali dei loro parametri funzionali cardio-respiratori (ritmo cardiaco, pressione arteriosa, ritmo respiratorio, volume inspiratorio corrente).

4.13.1. O.D.S.: Sviluppare la capacità di contrazione-rilassamento.

a) Il pupazzo da gonfiare: A coppie un conduttore "gonfia" il compagno che dalla posizione di seduti in massima raccolta, progressivamente si estende verso l'alto fino alla massima estensione. Il soggetto torna poi alla posizione di partenza non appena gli sia stata "stappata" la valvola. Effettuare la salita e la discesa molto lentamente.b) Paraurti:

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In gruppi di quattro, seduti con il dorso a contatto. Braccia incrociate. Spingere l'uno contro l'altro cercando di alzarsi da terra.c) Terra che scotta: In gruppi di quattro (o più) seduti, piedi uniti al centro, tenersi le mani appoggiate al terreno. Sollevare contemporaneamente la schiena da terra.

4.13.2. O.D.S.: Capacità di rilassamento indotto.

Quasi tutte le esperienze di rilassamento indotto avvengono in posizione supina e si basano sulla legge del "contrasto" tra contrazione e decontrazione. Per permettere l'acquisizione graduale della capacità di rilasciarsi globalmente o in modo segmentario e di inibire e controllare i propri movimenti, sono utili le seguenti esperienze:• I bambini sono distesi al suolo, braccia lungo il corpo, gambe allungate. L'insegnante chiede loro di "sentire" le parti del corpo che toccano sul pavimento, quelle che sembrano più pesanti. Poi si chiede loro di ascoltare i rumori provenienti dall'interno del corpo.• L'insegnante chiede ai bambini di estendere al massimo il proprio corpo irrigidendolo e quindi di realizzare il massimo rilassamento ritornando nella posizione iniziale di riposo (nessuna parte del corpo è in contrazione).• Distesi a terra, sollevare in alto le braccia e muoverle in fretta fino a stancarsi, poi lasciarle a terra "sentendone" la posizione, la pesantezza, il calore, ecc.• In decubito supino, braccia lungo il corpo, flettere le gambe al petto ripetutamente sino a provare un certo dolore addominale, poi allungarle lentamente e lasciarle a riposo senza produrre alcun movimento "sentendone" la posizione, la pesantezza, il calore, ecc.• Distesi a terra, sollevare le braccia e flettere le gambe al petto restando in equilibrio sui glutei per 10 secondi. Mantenuta la posizione, si ritorna alla posizione iniziale per rilevare la posizione delle diverse parti del corpo le une rispetto alle altre, la loro pesantezza, il calore percepito, ecc.

4.13.3. O.D.S.: Capacità di rilassamento volontario.

Le esperienze di rilassamento volontario avvengono in ogni posizione, anche se quella supina può agevolare il controllo del "contrasto" tra contrazione e decontrazione. Per permettere l'acquisizione graduale della capacità di rilasciarsi volontariamente e di inibire e controllare i propri movimenti, sono utili le seguenti esperienze:a) Bersagli mobili: I bambini corrono liberamente entro uno spazio determinato mentre due giocatori cercano di colpirli con una palla di gommapiuma di circa 10 cm di diametro; i soggetti colpiti si portano a terra fingendosi svenuti. Altri giocatori verificano se il soggetto che è stato colpito riesce a rilassarsi o meno, qualora non lo sia egli scambierà il suo ruolo con quello del giocatore che ha scoperto un segmento del suo corpo non rilassato.b) Corri o rilassati:Un soggetto rincorre altri soggetti che per non esser presi debbono farsi trovare a terra con il corpo completamente rilassato. Se l'inseguitore rileva la presenza di un segmento non rilassato, il giocatore che si trova a terra dovrà prendere il suo posto.c) Le statue e i fantocci:I soggetti si muovono liberamente in attesa di tre segnali successivi. Al primo segnale i ragazzi possono utilizzare gli oggetti messi a loro disposizione attuando il maggior numero di azioni; al secondo segnale loro debbono fermarsi in silenzio irrigidendosi sul posto; al terzo segnale invece si sdraiano a terra rilassandosi. Il conduttore del gioco, anche con l'aiuto di alcuni bambini potrà verificare se i soggetti rispondono o meno ai requisiti richiesti dalle regole di gioco.

4.14. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE: VILUPPARE LA SOCIALITÀ.

Il bambino ha la disposizione innata ad interagire con l'ambiente e a comunicare con il prossimo in vista di un qualche risultato. La socialità costituisce l'espressione integrata di queste diverse qualità della persona. L'essere socievoli significa accettare e condividere con gli altri una qualche forma di progettualità mirata (di breve, medio o lungo periodo) capace di guidare ciascuno nell'azione quotidiana nel rapporto che si

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intrattiene con l'altro. Tale qualità è basata sull'amicizia interpersonale e sul rispetto dell'altro anche quando questi presenti abilità e competenze sociali non del tutto funzionali al raggiungimento degli scopi che ci si è prefissi. La socialità ha dunque anche un fondamento deontico. Il ruolo della socialità è fondamentale in ogni forma di relazione e soprattutto nelle diverse forme di comunicazione che da essa emergono. Lo scopo fondamentale delle attività che mirano a sviluppare la socialità nei bambini, deve sollecitare semplicemente delle occasioni di incontro e di confronto tra i soggetti in relazione a compiti da attuare purché attuati nel rispetto reciproco delle qualità personali e di modalità contenute di interazione e di comunicazione.

4.14.1. O.D.S.: Capacità di riconoscere l'altro.

a) Il mio nome é...I bambini sono seduti in cerchio, il capo gioco dicendo il proprio nome lancia a ciascun bambino la palla; ogni bambino la rilancia indietro dicendo il proprio nome.Con questo primo gioco, oltre ad imparare i nomi dei bambini, è possibile individuare i soggetti più timidi o quelli meno "integrati" (che per esempio dicono il loro nome a bassa voce), oppure i leaders, i più esuberanti (che invece gridano il loro nome).b) Il tuo nome è ....In cerchio chi possiede la palla dice il proprio nome, poi la lancia ad un compagno chiamandolo per nome. Lo stesso gioco può essere effettuato cambiando i posti, ossia dirigendoci al posto del compagno a cui abbiamo lanciato la palla.c) Il suo nome è....I bambini sono invitati a pronunciare il nome di un bambino tutti insieme, dapprima a voce molto alta, poi a voce molto bassa, infine realizzando delle variazioni di tonalità, nella pronunzia del nome, legate ad indicazioni gestuali fornite dall'educatore (in crescendo o decrescendo). d) Riconosciamo l'altro...Invitiamo i bambini a camminare liberamente nella palestra: ogni volta che si incontra un altro bambino gli stringiamo la mano e lo salutiamo con il suo nome. L'attività può essere svolta poi correndo anche a coppie e tenendosi per mano. Quando ci si scontra con qualcuno si devono salutare i soggetti della coppia, dicendo il loro nome. Nel caso si riesca questi possono unirsi alla coppia preesistente formando un gruppo più ampio. Chi resta a lungo sganciato da un gruppo non è ancora ben conosciuto dagli altri o pur essendolo non viene ancora accettato.

4.14.2. O.D.S.: Capacità di riconoscere il corpo persona.

a) Immagine del nostro corpo.Individuiamo le possibilità che il nostro corpo ha di muoversi: in appoggio e in volo, nel rapporto con oggetti e con soggetti. Sviluppare l'immagine del nostro corpo in movimento pensando ai diversi segmenti e alle loro possibilità di muoversi per realizzare un risultato possibile (prendere una palla, lanciare una palla, portarsi sopra una sedia, ecc.) Ogni azione potrà essere rappresentata mentalmente prima di essere realizzata con il proprio corpo. Lo stesso potrà essere fatto in relazione ad un compito assegnato dall'educatore ad un altro soggetto.b) La conoscenza del proprio corpo.É di fondamentale importanza l'acquisizione di una buona conoscenza e padronanza di sé, anche in relazione con l'ambiente e gli oggetti.• Verifichiamo le possibilità di movimento dei piedi sprovvisti di scarpe, li appoggiamo sul pavimento, saliamo su attrezzi, restiamo in equilibrio, ecc. (percepire la forma e la funzione del piede e le differenti sensazioni date dal suo rapporto di appoggio con dei supporti).• Verifichiamo le possibilità di movimento del ginocchio, vediamo come è fatto, che possibilità di movimento abbia, come lo si può appoggiare a terra e in quale situazione di rapporto con altri supporti od oggetti.• Verifichiamo le possibilità di movimento del bacino con le mani ai fianchi. Chi riesce a spingerlo più in avanti, chi più indietro, chi più a sx, chi più a dx, chi riesce a circondurlo intorno all'asse verticale, ecc.?

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• Verifichiamo le possibilità di movimento degli arti inferiori in appoggio al suolo, si può camminare, correre, saltare, balzare, ecc. • Verifichiamo da seduti se possiamo alzare le gambe ed i piedi e fare tanti movimenti: chi sa farne di più? (I bambini effettueranno movimenti di flessione, estensione, circonduzione, movimenti della sola caviglia, del ginocchio, di tutta l'articolazione coxo-femorale).In un primo momento prendiamo in esame solo questa metà del nostro corpo, vediamo come può muoversi e come ci si può giocare. Ogni bambino, imitando gli altri, farà tutti i movimenti possibili.• Verifichiamo le possibilità di movimento del busto (percepire le differenti sensazioni date dal suo rapporto di sbilanciamento in avanti, in dietro e lateralmente);• Verifichiamo le possibilità di movimento del capo, vediamo come lo si può spostare nello spazio restando fermi con le altre parti del corpo, appoggiarlo a terra e in quale situazione fa da supporto al soggetto;• Verifichiamo le possibilità di movimento delle spalle. Chi riesce a spingerle più in avanti, chi più indietro, chi più a sx, chi più a dx, chi più in alto e chi più in basso, chi riesce a circondurle intorno all'asse trasverso, ecc.?• Verifichiamo le possibilità di movimento dei gomiti. Chi riesce a fletterli e ad estenderli, chi riesce a..., ecc.?• Verifichiamo le possibilità di movimento delle mani. Chi riesce a fletterle, ad estenderle a ruotarle, ad articolare le dita variamente..., ecc. Quale tipo di appoggio e di presa possono realizzare, in che modo possono sostenere il corpo o degli oggetti, ecc.?• Verifichiamo le possibilità di movimento degli arti superiori: si possono slanciare, elevare, circondurre, ecc.; con esse si può toccare, sostenere, prendere, lanciare, tirare, ecc.c) Troviamo la nostra maglia.Mettere tutte le maglie al centro della palestra sopra a un tappetone e disporsi intorno. Lanciamo in aria le maglie e poi ognuno dovrà ritrovare la sua maglia e riuscire ad indossarla prima degli altri.d) Significati del corpo...I movimenti del corpo hanno sempre un significato, alle volte questo è chiaramente determinabile, altre volte lascia spazio alle interpretazioni personali. • La testa, grazie al collo, può muoversi, come quando diciamo "si" o "no" senza parlare. • Proviamo a pensare se ci trovassimo in una grande città, sapete come si muovono le braccia dei vigili e che significato hanno quei movimenti? • Un bambino assume una qualsiasi posizione con una qualsiasi parte del corpo, tutti gli altri lo imitano, poi a turno ciascuno dice che significato ha per lui quel gesto.

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CAP. V – DIDATTICA

Finalità (strategie).SCOPERTA, CONOSCENZA, AFFINAMENTO, CONSOLIDAMENTO DELLO SCHEMA CORPOREO E DELL’IMMAGINE DI SÉ.

Obiettivi generali (procedure).

Individuare le parti del corpo.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di identificare le diverse parti del proprio corpo mediante filastrocche.

Attività (esercitazioni-giochi).

Il voltoFacendo scivolare la mano aperta dalla fronte al mento e viceversa- Al mio paese c’è un’usanzain giù si scivola, in su si inciampa.- Piazza dei pidocchi (toccandosi la testa)Piazza delle sasssate (toccandosi la fronte)Piazza delle lanterne (toccandosi gli occhi).

TiranasoPrendendo il naso tra le due dita Una volta c’era un reche mangiava più di me,e mangiava pane e cacio,vogliamo fare a tiranaso?

Questo è l’occhio bello Mentre si pronuncia la filastrocca si toccano le parti del corpo corrispondenti :Questo è l’occhio bello, (toccando un occhio);questo è il suo fratello, (toccando l’altro occhio);

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questa è la chiesina, (toccando la bocca);questo è il campanello (stringendo il naso tra pollice e indice e muovendolo di qua e di là).

Mano, mano piazzaMentre si pronuncia la filastrocca si toccano le dita corrispondenti Mano, mano piazzapassò una lepre pazza.Questo l’acchiappò, (toccando il pollice)questo l’ammazzò, (toccando l’indice)questo lo cucinò, (toccando il medio)questo se lo mangiò, (toccando l’anulare)e a questo che era il più piccino, (scuotendo il mignolo)non rimase neppure un pezzettino.

Filastrocca lunga un metroFar ripetere e contemporaneamente indicare le relative parti del corpo.Filastrocca lunga un metro:i capelli avanti e dietro,occhi , orecchie, naso, boccae la lingua, a volte, sciocca.Filastrocca lunga cento:ciglia, guance, labbra, il mento,nuca spalle, schiena, ascellee le mani sporche o belle.Filastrocca fino in Francia:collo, petto e poi la pancia, l’ombelico a ”tortellino”,due gambette col piedino.Filastrocca di Siviglia:fianchi, glutei e la caviglia,la coscetta col polpaccioe il culetto se sculaccio.Filastrocca sul cuscino:chi si vuole addormentare?Mignoletto ed anulare,poi ne mancano altri tre,stan dormendo come te.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di individuare le parti del corpo suggerite con indovinelli.

CapelliNeri o biondi o rossi fitti,come alberi dritti,sopra la testa

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siamo i….

FronteUna pianura,di qua e di là un piccolo monte;avrai capito, bambino,che son la….

GuanceSiamo due sorellinedi qua e di là dal naso,morbide, morbidine;non e per casoche siamo come arancee siamo proprio le…..

NasoSopra al mentoc’è un monumentodritto o stortolungo o corto.Quando s’arrabbia:fa proprio così;eccì, eccì, eccì….

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BoccaCiricocca, Ciricoccasotto il naso me ne sto,con due labbra di coralloparlo, rido, canto un po’.Ciricocca, cocca, cocca,hai capito: son la….

DentiStanno in compagnianella rossa scuderiatrenta cavallinibianchi e piccolinisempre sull’attentichi sono? Sono i….

DitaSiamo in cinque fratellinisempre in moto e birichini,sappiam suonare, sappiam grattare,sappiam toccare, sappiam sfiorare.Di tutti e cinque il più furbino,strano, ma vero, è il più piccino.

PiedeSto giù in fondocol mio fratellinodentro un caldoscarponcino;mi diverto a camminarea saltare per giocare.Se il mio nomeuno ti chiede

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tu bambino rispondi il….

Obiettivi generali (procedure)Conoscere, prendere coscienza e organizzare il proprio schema corporeo e l’immagine di sé.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di organizzazione delle percezioni corporee.

Percezione del proprio corpo:- Identificare attraverso il movimento, le posizioni globali del proprio corpo.- Identificare e denominare le differenti parti del corpo.- Indicare le zone del corpo che si trovano sopra un segmento corporeo.- Indicare i segmenti corporei che si trovano più vicini ad un altro segmento corporeo.- Differenziare i livelli di contrazione e di decontrazione di tutto il corpo.- Differenziare i livelli di contrazione e di decontrazione di una parte del corpo.- Distinguere le diverse configurazioni di posizione dei segmenti corporei di postura in postura.- Distinguere le diverse configurazioni dinamiche dei segmenti corporei durante azioni diverse.

Orientamento e strutturazione spazio-temporale:- Applicare ai movimenti le nozioni di direzione (avanti, indietro, a dx, a sx, in alto, in basso, in…verso…)

- Distinguere, identificare e esplorare oggetti di forme diverse, volume e superficie.

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- Individuare i piani su cui si sviluppa il movimento.- Identificare le posizioni corporee che sono collegabili ai diversi piani di riferimento.- Distinguere i suoni di differente intensità e orientarsi nello spazio in riferimento ad essi.- Distinguere differenti ritmi a partire da quelli corporei e motori.

Organizzare le informazioni derivanti dall’azione.- Individuare le varie possibilità di muoversi con uno, tre o più appoggi.- Individuare le varie possibilità di muoversi senza produrre spostamenti dalla base di appoggio.- Individuare le varie possibilità di muoversi producendo spostamento corporeo.- Evidenziare lo scopo che giustifica le proprie azioni.

Organizzare la coordinazione corporeo-motoria in base ai dati visivi:- Evidenziare le diverse condotte motorie durante l’esplorazione di oggetti e il loro uso.- Evidenziare le possibilità di uso coordinato dei propri movimenti in riferimento a quelli di altri nell’uso di un oggetto.- Individuare le possibilità di realizzare una azione quando un altro soggetto si oppone.

Esprimersi creativamente con le proprie azioni:- Esprimere spontaneamente i propri pensieri.- Organizzare le proprie condotte in relazione a situazioni stimolanti (basi musicali, ostacoli da superare, scene da rappresentare, ecc.)

- Utilizzare la propria fantasia per rendere una situazione interattiva più vivibile.

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Integrare la propria persona nel gruppo:- Distinguere gli elementi e le norme da utilizzare nelle diverse situazioni interattive.- Contribuire allo svolgimento dell’attività con responsabilità.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di organizzazione dello schema corporeo.

Presa di coscienza del proprio corpo attraverso:- esperienze di localizzazione delle diverse parti del corpo;- esperienze di gioco allo specchio.- esperienze di denominazione delle parti del corpo che si possono toccare con un’altra parte del corpo.- esperienze di rappresentazione corporeo-motoria di azioni appena realizzate (spogliarsi, camminare, saltare, correre, ecc.)

-

- esperienze di rappresentazione verbale di azioni appena realizzate;- esperienze di trasposizione nella posizione verticale dei segmenti corporei percepiti in posizione orizzontale;- esperienze di completamento corporeo-motorio di azioni avviate;- esperienze di determinazione delle porzioni corporee che consentono di realizzare una sagoma (proiezione del corpo su un grande foglio di carta);- esperienze di riconoscimento delle parti del corpo disegnate su delle sagome;

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Individuare le porzioni del corpo che consentono di percepire direttamente e in modo preciso le qualità degli oggetti:- individuare le modalità con cui è possibile percepire le qualità di superficie degli oggetti (temperatura, ruvidezza, ecc.);- individuare le modalità con cui è possibile percepire le qualità sostanziali degli oggetti (pesantezza, durezza, voluminosità, forma, consistenza, ecc.);

Individuare le zone del corpo che si associano alle funzioni vitali e relazionali:- presa di coscienza delle sensazioni relative agli organi interni (es. respirazione, battiti del cuore, pulsazioni arteriose al polso, tempia, collo, ecc.);- presa di coscienza delle sensazioni legate alla vita affettiva (es. contento, triste, stufo, paura, coraggio, pianto, riso, ecc.; effettuare i giochi relativi, mimare, disegnare).

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-Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di rappresentare il proprio schema corporeo.

Individuare su se stesso e gli altri le parti del corpo che si trovano sopra le altre:- i capelli sono sopra la fronte,- la fronte è sopra gli occhi,- gli occhi sono sopra il naso,- il naso è sopra la bocca,- la bocca è sopra il mento,- il mento è sopra il collo,- il collo è sopra il petto,- il petto è sopra la pancia, - la pancia è sopra il pube,- il pube è sopra le cosce,- le cosce sono sopra le ginocchia,- le ginocchia sono sopra le gambe,- le gambe sono sopra le caviglie,- le caviglie sono sopra i piedi,

- le spalle sono sopra le braccia,- le braccia sono sopra i gomiti,- i gomiti sono sopra gli avambracci,- gli avambracci sono sopra i polsi,- i polsi sono sopra le mani,- i capelli sono sopra la nuca,- la nuca è sopra il collo,- il collo è sopra le spalle,- le spalle sono sopra il dorso,- il dorso è sopra i glutei.

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Individuare su se stesso e gli altri le parti del corpo che sono più basse di altre:- i piedi sono più bassi delle caviglie,- le caviglie sono più basse delle gambe,- le gambe sono più basse dei ginocchi,- i ginocchi sono più bassi delle cosce,- le cosce sono più basse del bacino,- il bacino è più basso dell’addome,- l’addome è più basso del torace,- il torace è più basso del collo,- il collo è più basso del mento,- il mento è più basso della bocca,- la bocca è più bassa del naso,- il naso è più basso degli occhi,- gli occhi sono più bassi della fronte,- la fronte è più bassa dei capelli,- la mano è più bassa del polso,- il polso è più basso dell’avambraccio,- l’avambraccio è più basso del gomito,- il gomito è più basso del braccio,- il braccio è più basso della spalla,- i glutei sono sopra le cosce,- le cosce sono sopra il cavo popliteo,- il cavo popliteo è sopra i polpacci,- i polpacci sono sopra i talloni,- i talloni sono sopra le piante.

Individuare su se stesso e gli altro la posizione relativa di una parte del corpo rispetto ad altre:- i glutei sono più alti delle cosce e più bassi del dorso;- i glutei sono più alti delle cosce e del cavo popliteo e dei polpacci e più bassi del dorso, delle spalle e del collo;- i glutei sono più alti delle cosce, del cavo popliteo, dei polpacci e dei talloni e più bassi del dorso, delle spalle, del collo e della nuca;- i glutei sono più alti delle cosce, del cavo popliteo, dei polpacci, dei talloni e delle piante dei piedi e più bassi del dorso, delle spalle, del collo, della nuca e dei capelli.

Obiettivi specifici (sequenze).

Il corpo proiettato costituisce il passaggio dalla percezione tridimensionale della corporeità proiettata nel tempo (somoestesia), alla percezione bidimensionale della corporeità su un piano di riferimento (contorno e superfici corporee).L’approccio può avere diverse funzioni:Visualizzazione del corpo:- proiezione del corpo (globale o segmentario) sul foglio di carta;- ritaglio della proiezione;- ricomposizione dei ritagli della proiezione (ritagli sempre più analitici mano a mano che aumenta la conoscenza e l’organizzazione dello schema corporeo);

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Visualizzazione dell’accrescimento corporeo:- con proiezioni successive del ragazzo dipinte nei contorni con colori diversi per visualizzare le variabili di accrescimento durante l’anno.

Le impronte.Si proiettano su di un foglio di carta, le proiezioni dei vari segmenti corporei (mani, piedi, ecc.):- ritagliare le impronte, quindi incollarle lungo un percorso;- effettuare il percorso con tutte le possibili variabili procedurali:- camminare a quattro appoggi,- camminando,- correndo,- saltando e balzando;

- ugualmente disegnare impronte e costruire un nuovo percorso;- solo impronte di animali,- impronte umane e di animali;- effettuare il percorso alternando il movimento dell’animale con quello umano;- effettuare dei giochi di acchiappino (si salva chi raggiunge l’orma indicata).Si ricorda che l’imitazione del movimento degli animali (ed a maggior ragione quello umano) dovrà avvenire in modo realistico:

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- presentare un modello reale (se non è possibile, utilizzare un filmato);- studiare globalmente ed in modo analitico il modello reale (o filmati);- riprodurre la motricità e la vocalità del modello ricercando identità, analogie, diversificazioni rispetto a quelle umane;- umanizzare la proposta (non ci si può identificare in un fiore o in un gatto, ma si può solo fare finta di essere tali, continuando a comportarci da persone dotate delle loro peculiarità).

Composizioni:- manipolazioni strutturate e complesse di elementi tridimensionali componibili (tende da indiani, aquiloni, poliedri, vestiti, ecc.)

Comparazioni:- effettuare la proiezione, uno accanto all’altro, di tutti i ragazzi della classe;- effettuare la proiezione di tutti i componenti la famiglia di ciascun ragazzo;- far rivestire il ritratto ritagliato a grandezza naturale con altri fogli di carta colorata, velina,crespa, ecc.;

Giochi di composizione- numerare i vari segmenti del corpo proiettato(ad es. 13)- costruire e colorare un dado con i colora assegnati alle parti del corpo già ritagliate;- lanciare il dado e in relazione al colore risultato, costruire la composizione del corpo.(usare i tre colori fondamentali, poi quelli combinati ed infine anche i non colori).

Galleria dei ritrattiSi taglia la figura di ciascun bambino precedentemente proiettata su grande foglio di carta (varie proiezioni); quindi si aggiungono dei particolari in modo da ottenere dei ritratti di grandezza naturale caricaturali (buffone, spazzacamino, ecc.).La sagoma può essere incollata su un supporto di compensato, poi procedere ad aggiungere o togliere particolari (cappello, fiocco, maglietta, pantaloni, ecc.)ottenendo una successione di ritratti variabili. In particolare, si possono sovrapporre composizioni di carta velina e crespa modellate.

Mosaicosi ritagliano in tanti pezzi le proiezioni di più figure umane disegnate su carta, poi si procede alla ricomposizione facendo attenzione che le dimensioni ed i colori mantengano la loro continuità

Le vetrateI vetri degli ambienti sono spesso anonimi, invece è possibile realizzare delle composizioni “artistiche” mediante materiali molto semplici, ad es. con della carta velina colorata:- si realizzano dei disegni su carta e si colorano;- si ritagliano le diverse parti e si appoggiano sulla carta velina dello stesso colore per poi ritagliare questa delle stesse dimensioni;- si compone la figura con le diverse parti di carta velina colorata e si incollano su vetri delle finestre con carta adesiva trasparente.

Carta d’identitàDopo aver realizzato l’autoritratto con proiezione del proprio corpo a grandezza naturale su un foglio di carta, ogni ragazzo riporta accanto una serie di dati sia a livello anagrafico (nome, cognome, età, altezza, colore dei capelli, segni particolari, ecc.), sia a livello di usi e costumi (i propri orari quotidiani, il menù preferito, i giochi preferiti, il proprio carattere, ecc.) La carta d’identità permette al ragazzo e all’educatore una presa di coscienza più rapida e precisa delle proprie e dell'altrui caratteristiche. Nel tempo possono essere verificati i cambiamenti dei vari soggetti.

Chi manca?I soggetti sono seduti in cerchio mentre uno viene bendato, degli altri soggetti, uno si allontana nascondendosi. Quello bendato si toglie la benda e cerca di scoprire chi si è allontanato dal gruppo.

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Finalità (strategie)RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E ORGANIZZAZIONI DI AZIONI

Obiettivi generali (procedure)Rappresentare mentalmente il proprio corpo e le sue azioni.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di rappresentare azioni proposte con canzoni e poesie.

Se sei felice (in piedi o seduti in circolo)Se sei felice e tu lo sai batti le mani (tre volte).Se sei felice e tu lo sai e mostrarmelo vorrai devi sorridere (espressione del volto sorridente)Se sei felice e tu lo sai batti le mani (tre volte).Il ritornello si ripete cambiando ogni volta l’azione da realizzare (schiocca le dita, batti un piede, batti due piedi …).La canzone si conclude con l’ultimo ritornello in cui si riassumono in sequenza le diverse azioni realizzate (batti le mani, schiocca le dita, batti un piede, batti due piedi…).

La battaglia di Magenta (in piedi o seduti in circolo)Era un bel dì la battaglia di Magentache bel veder cavalcare i cavalieri.Cavalieri: al passo, al trotto, al galoppo, con una mano, (battere senza interruzione una mano su una coscia).Ripetere aggiungendo ogni volta un altro segmento del corpo (due mani, un piede, due piedi…).

Braccia avanti (divisi in due gruppi, uno di fronte all’altro, si ripetono le azioni):braccia avanti, braccia indietro, braccia a zigo zago, braccia su e giù, col dito sulla testa io mi giro scambiandoci di posto io e te.Ripetere cambiando ogni volta il segmento del corpo (gamba, testa, lingua…).

Per esser vispo e sano (in piedi in circolo) Due piedi lesti lesti per correre e saltare, due mani sempre in motoper prendere e per fare:la bocca chiacchierinaPer tutto domandare,due orecchie sempre all’erta intente ad ascoltare;due occhioni spalancati;per tutto investigare e un cuoricino buono per molto molto amare.(Ripetere il secondo ritornello variando le azioni)I piedi lesti lesti per ricevere e calciare.Le mani sempre in moto per tirare e carezzareLa bocca chiaccherina per raccontare.Le orecchie sempre all’erta intente ad ascoltare.Gli occhi spalancati per sempre ammirare.Il cuore sempre pronto per cantare.

Finalità (strategie)SCOPERTA CONOSCENZA, AFFINAMENTO, CONSOLIDAMENTO DELLO SCHEMA MOTORIO

Obiettivi generali (procedure)Percepire, conoscere, prendere coscienza, e organizzare il proprio schema motorio attraverso il tatto.

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Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di scoperta e verifica delle percezioni tattili relative all’oggetto e agli altri.

Discriminare le caratteristiche tattili di una parte del corpo: calda, fredda, tiepida, bagnata, umida, asciutta, ruvida, liscia, vellutata, morbida, duttile, pungente, malleabile, granulosa, impalpabile, appiccicosa, ecc.

Mosca cieca. Scoprire e riconoscere un dato oggetto o soggetto con l’elaborazione delle percezioni tattili.

-Il cerchio si stringe. È un gioco che può far superare le ostilità nella difesa del proprio spazio intimo facilitando un rapporto diretto con gli altri. Il gioco è caratterizzato da un prevalente approccio tattile in cui i soggetti debbono organizzarsi per entrare tutti dentro ad una superficie dalle dimensioni sempre più piccole (tappetino, cerchio, ecc.).

Dì qualcosa. Ad occhi bendati un allievo sta al centro di un cerchio. Viene

fatto girare tre volte su se stesso in modo da disorientarlo. poi va in direzione di uno dei compagni che formano il cerchio e quando vi entra in contatto, tastandolo, cerca di riconoscerlo dicendo il suo nome; una volta pronunziatolo, chiede: “Dì qualcosa”. La risposta ricevuta dovrebbe permettergli di verificare se si tratta veramente di quel giocatore. Il gioco prosegue bendando via via tutti gli allievi.

Obiettivi generali (procedure).Percepire, conoscere, prendere coscienza e organizzare il proprio schema motorio attraverso la vista.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di scoperta e conoscenza visiva delle caratteristiche del proprio corpo.Capacità di scoperta e conoscenza delle caratteristiche degli oggetti e degli altri.

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Capacità di individuazione di elementi dell’ambiente rispondenti a determinati concetti di forma e di colore.

- Trovare: tutti gli oggetti che abbiano caratteristiche identiche alla palla, quindi tutti gli oggetti che presentino la stessa forma e lo stesso colore; poi tutti gli oggetti che abbiano somiglianze con la palla; infine tutti quelli oggetti che presentano diversità di forma e colore. La terminologia deve condurre il bambino alla ricerca delle parole giuste per ben rappresentare e significare il vissuto.

- Mettere in rapporto il corpo con l’oggetto (la forma della palla con la testa; la forma della bacchetta con il braccio e la gamba);il colore del corpo con quello dell’oggetto (ma anche con oggetti personali).

- Classificare le parti rotonde del corpo; tutte le parti rotonde dell’ambiente circostante; tutti gli oggetti dello stesso colore, ecc.- Mettersi in rapporto con l’altro e successivamente con gli altri (rapporto uno a unouno a due, uno a tre, ecc.)consente di:- Individuare le parti rotonde comuni a due o più bambini;Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di individuazione di relazioni esistenti tra due o più oggetti attraverso la ricerca delle identità, delle somiglianze e delle diversità.

- Individuare i colori identici, somiglianti, differenti di una stessa parte del corpo dei vari soggetti;- Mettere in sequenza i toni dello stesso colore (per es. con i vestiti): dal rosso scuro a quello più chiaro e viceversa (anche oggetti, carta, stoffa, ecc.).Individuare le sfumature di uno stesso colore.- Trovare le combinazioni effettuabili con i colori fondamentali.

Chi cerca trova. Gli alunni si recano in giardino (parco, bosco, ecc.). L’educatore chiede: “vorrei una pigna”, (una ghianda, una foglia di quercia, una mora…). I bambini partono alla ricerca dell’oggetto. A turno ciascun bambino esprime un altro desiderio.

Obiettivi generali (procedure).Percepire, conoscere, prendere coscienza e organizzare il proprio schema motorio attraverso l’udito.

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Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di scoperta delle percezioni uditive.Capacità di associazione simultanea di più dati sensoriali: percezione visiva, uditiva, corporea, a scelta del bambino secondo il suo modo preferenziale di percepire.Capacità di dissociazione dei dati percettivi:gli esempi scoperti all’inizio sono generalmente “plurisensoriali”. Si deve privilegiare l’una o l’altra nozione.Capacità di trasposizione percettivo-motoria:si deve trasporre direttamente ciò che è stato percepito con uno dei sensi in una espressione avvicinantesi all’altro senso.Capacità di espressione simbolica grafica e pittorica.

Dove sei? Due bambini hanno gli occhi bendati. Gli altri intorno formano un cerchio tenendosi per mano. Un bambino bendato chiede all’altro: “Dove sei?”. L’altro risponde: “Sono qui”. Il primo bambino cerca di catturare il secondo.

Battelli nella nebbia. I bambini sono divisi in gruppi di tre soggetti. In ciascun gruppo due bambini ad occhi bendati si pongono in fila e si reggono per le spalle, mentre un terzo “il pilota” si porta oltre una linea di fondo campo e li guida “in porto” comunicando con loro.

In rapporto al proprio corpo- contrasto partendo dalla sua corporeità;- scoprire la sonorità fisiologica del corpo;

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- scoprire la sonorità acustica del corpo come strumento a percussione e a fiato;- organizzare i contrasti acustici prodotti dai vari soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).In rapporto agli oggetti:- contrasto tra le caratteristiche di uno stesso tipo di oggetto;- scoprire la sonorità acustica dell’oggetto come strumento a percussione;- organizzare il confronto tra i vari eventi acustici contrastanti producibili con oggetti (scoperta del rapporto tra oggetti rispetto alle terminologie linguistiche).In rapporto agli altri:- organizzare il linguaggio corporeo-motorio in relazione al contrasto assoluto tra delle azioni.- organizzare il linguaggio vocale in relazione al contrasto assoluto tra comunicazioni rivolte agli altri.Saranno quindi attuate delle verifiche inerenti le esperienze suddette con forme da rappresentazione del vissuto di tipo corporeo-motorio, vocale, ritmico, grafico-pittorico e verbale.

Obiettivi generali (procedure)Percepire, conoscere, prendere coscienza e organizzare il proprio schema motorio attraverso l’olfatto.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di scoperta delle percezioni olfattive.- In rapporto al proprio corpo:- In rapporto agli oggetti:- In rapporto all’altro

- contrasto tra la diffusione di un buon profumo o di cattivi odori (profumare/emanare cattivo odore);- scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;- organizzare i contrasti tra le due condizioni (scoperta delle terminologie linguistiche).

- contrasto di condizione nel rapporto olfattivo con uno oggetto (essere inebriato/essere disgustato);- scoprire la differenza percettiva tra due differenti condizioni di rapporto con l’oggetto (annusare un vaso di fiori, fiutare un cattivo odore, ecc.);- organizzare i contrasti percettivi possibili in rapporto con i vari oggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).- contrasto dell’esperienza olfattiva dovuta all’altro (gradevole/sgradevole);- scoprire la differenza percettiva delle due differenti esperienze di relazione tra i vari soggetti;- organizzare i contrasti esperienziali producibili tra due o più soggetti (scoperta delle terminologie linguistiche).

Obiettivi generali (procedure).Percepire, conoscere, prendere coscienza e organizzare il proprio schema motorio attraverso il gusto.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di scoperta delle percezioni gustative.- In rapporto al proprio corpo:- In rapporto agli oggetti:

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- scoprire il contrasto di salinità della cute (stare fermi/essere in movimento);- scoprire la differenza percettiva delle due differenti condizioni del corpo;- organizzare i contrasti senso-percettivi rilevati dal soggetto (usare terminologie corrette).- scoprire i contrasti relativi alla qualità (dolce/solido-amaro/liquido);- scoprire la differenza percettiva delle due (mangiare una caramella, dissetarsi con una bevanda, ecc.);

organizzare le differenze possibili tra i vari oggetti da mangiare o bere (scoperta delle terminologie linguistiche).

Obiettivi generali (procedure).Trasporre sensorialmente.Obiettivi specifici (sequenze).capacità di trasposizione sensoriale. Si può così “vedere” immagini mentali di oggetti:- con il tatto,- con l’udito,- con l’olfatto,- con il gusto,ecc.

La successione qualitativa e quantitativa relativa agli organi sensoriali da privilegiare è la seguente:- in rapporto al proprio corpo:. tatto,. vista,. udito,. olfatto,. gusto;- in rapporto all’oggetto:. vista,. tatto,. udito,. olfatto,. gusto;- in rapporto all’altro o agli altri (in relazioni a situazioni intime, personali, sociali, pubbliche):. vista,. udito,. tatto,. olfatto,. gusto.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di associare movimento a colore.

Gioco dei colori.

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L’educatore stabilirà l’associazione tra un colore e una azione da realizzare, quando questi pronunzierà quel colore i soggetti realizzeranno una determinata azione. Ad es.- verde: camminare;- giallo: fermarsi;- rosso: sedersi.

Caccia al colore. Ciascuno dovrà trovare un oggetto del colore chiamato dall’educatore. Subito tutti devono individuarlo e andare a toccare l’oggetto corrispondente.

Finalità (strategie)ESPLORAZIONE, CONOSCENZA E COMPRENSIONE DELLA REALTÀ.

Obiettivi generali (procedure)Esplorazione, conoscere e comprendere la realtà.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di esplorazione percettivo-motoria del proprio corpo.- individuare le varie parti del proprio corpo.- percepire le varie parti del proprio corpo.- conoscere le varie parti del proprio corpo.- denominare le singole parti del proprio corpo.- rappresentare le varie parti del proprio corpo.- ricomporre la rappresentazione di parti del proprio corpo ad unità.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di esplorazione percettivo-motoria dell’altro.- individuare le verie parti del corpo altrui.- percepire le varie parti del corpo altrui.- esplorare e conoscere le parti del corpo altrui.- denominare le parti del corpo altrui.- rappresentare le varie parti del corpo altrui.- ricomporre le rappresentazioni delle parti del corpo altrui ad unità.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di esplorazione percettivo-motoria dell’ambiente.- individuare i vari elementi dell’ambiente.- percepire i vari elementi dell’ambiente.- esplorare e conoscere i vari elementi dell’ambiente.- denominare gli elementi dell’ambiente in cui si entra in rapporto.- rappresentare i rapporti delle varie parti del corpo con gli elementi dell’ambiente (oggetti, spazi, tempi, ecc.)- collocare il proprio corpo nello spezio-tempo.- regolare l’azione corporea nello spazio-tempo fisico.- regolare l’azione corporea nello spazio-tempo simbolico.- interagire con oggetti e persone nello spazio-tempo.

Obiettivi generali (procedure)Riconoscere gli elementi che compongono la realtà.

Obiettiva specifici (sequenze)Capacità di riconoscere gli oggetti.- riconoscere oggetti in base alla forma.- riconoscere oggetti in base al suono.- riconoscere un oggetto in base alla pesantezza.

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- riconoscere un oggetto in base al colore di superficie.- riconoscere gli oggetti in base alla sua grandezza.- riconoscere un oggetto in base alla consistenza.- riconoscere un oggetto alle caratteristiche di superficie.- riconoscere gli oggetti in base alle caratteristiche strutturali.- riconoscere la funzione di un oggetto.- rappresentare la posizione di un oggetto rispetto a qualcosa.- rappresentare il variare della posizione di un oggetto rispetto a qualcosa.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di riconoscere gli altri.- riconoscere un soggetto in base alla forma.- riconoscere un soggetto in base ai rumori prodotti.- riconoscere un soggetto in base alla voce.- riconoscere un soggetto in base alla consistenza corporea.- riconoscere un soggetto in base alla pesantezza.- riconoscere un soggetto in base all’altezza.- riconoscere un soggetto in base alle caratteristiche tattili.- riconoscere il ruolo di un soggetto.- riconoscere la funzione di un soggetto.- individuare la posizione di un soggetto.- determinare la posizione di un soggetto.- modificare la posizione di un soggetto.- determinare l’azione di un soggetto.- modificare l’azione di un soggetto.- completare la posizione di un soggetto.- completare l’azione di un soggetto.- rappresentare la posizione di un soggetto- rappresentare il variare della posizione di un soggetto rispetto a qualcosa.- rappresentare l’azione di un soggetto.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un soggetto.

- riconoscere le caratteristiche simboliche di un bambino.- riconoscere le caratteristiche simboliche dei genitori.- riconoscere le caratteristiche simboliche di un insegnante.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di riconoscere le caratteristiche simboliche di un oggetto.- riconoscere le caratteristiche simboliche di un attrezzo presente nell’ambiente.- riconoscere le caratteristiche simboliche di un utensile presente nell’ambiente.- riconoscere le caratteristiche simboliche di uno strumento presente nell’ambiente.

Obiettivi specifici (sequenze) Capacità di riconoscere gli elementi simbolici di un ambiente.- riconoscere gli elementi simbolici connessi con la architettura dell’ambiente.- riconoscere gli elementi simbolici legati alla dislocazione degli oggetti nell’ambiente.- riconoscere gli elementi simbolici legati alla disposizione di oggetti nell’ambiente.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di comprendere il senso della presenza di un elemento nell’ambiente.- comprendere il senso della presenza di un componente architettonico.- comprendere il senso della presenza di un utensile presente nell’ambiente.- comprendere il senso della presenza di uno strumento presente nell’ambiente.

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Obiettivi generali (procedure)discriminare le caratteristiche degli elementi del reale.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di discriminare visivamente gli oggetti

Accoppiare oggetti uguali a due a due:- discriminare oggetti simili secondo le forme;

- discriminare oggetti della stessa forma, ma diversi per grandezza, colore, spessore, ecc.;

-- discriminare gli oggetti corrispondenti a delle raffigurazioni grafiche;- realizzare incastri con strutture da completare (oggetti diversi, forme geometriche, puzzle, ecc.).

Combinazioni:- collegare oggetti diversi;- collegare oggetti simili;- collegare solidi geometrici;

Ricercare un oggetto rispondente a determinate caratteristiche:- trovare un oggetto diverso tra altri simili, uguale, identici;trovare un oggetto con determinate caratteristiche entro un ambiente (introdurre una caratteristica per volta);- realizzare una composizione di elementi modulari corrispondente a quella di un modello;- realizzare una composizione personalizzata con un dato numero di elementi modulari.

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-- accoppiare ad una data figura geometrica oggetti che nella realtà abbiano una forma simile.

Seriazione con figure o forme geometriche di diversa grandezza:- ordinare dal più grande al più piccolo e viceversa con il confronto diretto;

- ordinare dal più grande al più piccolo o viceversa facendo attenzione all’elemento successivo; - ordinare oggetti a partire da un elemento specifico con il confronto;- ordinare oggetti a partire da un elemento specifico senza confronto;- inserire un elemento specifico con il confronto ;- inserire un elemento specifico senza il confronto;- correggere una serie sbagliata.

Completare figure:- ricomporre figure divise a metà.

- ricomporre figure divise in più parti

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- individuare la parte mancante di figure incomplete; successivamente ricomporle.

- individuare la parte mancante di una o più figure geometriche, tra alcuni pezzi che potrebbero inserirsi (uno solo è esatto per ciascuna figura). - completare gli incastri mancanti.

Confrontare le caratteristiche degli oggetti:- individuare l’oggetto più lungo o più corto, più grosso o più piccolo rispetto ad altro/i;- indicare gli oggetti simili tra loro più grossi o più piccoli;- disegnare oggetti di varia lunghezza e larghezza: segnare gli oggetti più lunghi (o più corti) colorandoli.

Porre uno stesso oggetto nelle diverse posizioni nello spazio:- porre la palla in posizione alta, bassa, ecc. rispetto al corpo;

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- descrivere la posizione della palla rispetto a sé stessi;- descrivere la posizione della palla rispetto ad un oggetto;- descrivere la posizione della palla rispetto ad un bambino.

Individuare gli elementi posti alla propria destra e sinistra: - indicare le parti del corpo poste a destra e altre poste a sinistra;- indicare i nomi dei bambini posti alla propria dx ed altri posti a sinistra;- indicare i segmenti corporei posti orizzontalmente;- indicare i nomi di oggetti posti alla propria destra ed altri posti a sinistra.

Individuare le diverse parti del corpo poste in direzione verticale od orizzontale:- indicare i diversi segmenti corporei e la rispettiva direzione spaziale;- indicare i diversi segmenti corporei posti in alto e in basso rispetto ad un altro segmento corporeo;- disporsi in una posizione tale che le porzioni del corpo precedentemente disposte in un dato modo si trovino collocate in posizione opposta;

Individuare le diverse parti del corpo poste a dx, sx,in alto, in basso rispetto a:- indicare i diversi segmenti corporei posti in basso rispetto al capo;- indicare i diversi segmenti corporei posti in alto rispetto ai piedi;- indicare i diversi segmenti corporei posti a dx rispetto al naso;- indicare i diversi segmenti corporei posti a sx rispetto al naso;- indicare i diversi segmenti corporei posti in alto a dx rispetto all’ombelico;- indicare i diversi segmenti corporei posti in basso a dx rispetto all’ombelico;

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- indicare i diversi segmenti corporei posti in alto a sx rispetto all’ombelico;- indicare i diversi segmenti corporei posti in basso a sx rispetto all’ombelico.

Obiettivi specifici (sequenze) Capacità di discriminare rumore ,suono, silenzio

Discriminare i suoni e i rumori: - riconoscere il suono del campanello;

- riconoscere il rumore della pioggia;

- riconoscere il sibilo del vento; - riconoscere il battito di un martello;

- riconoscere il rumore di oggetto che cade;- riconoscere il ticchettio dell’orologio;

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- riconoscere il tintinnio del bicchiere;- riconoscere il picchiettare della grandine.

Discriminare le voci:- riconoscere la voce femminile tra altre;- riconoscere la voce maschile tra altre;- riconoscere la voce del bambino tra altre;- riconoscere la voce dell’anziano tra altre;- riconoscere la voce commossa gridata tra altre;- riconoscere la voce rauca tra altre;- riconoscere la voce profonda tra altre.

Riconoscere il verso riprodotto di un animale:- riconoscere il verso del gatto;

- riconoscere il verso del cane;

- riconoscere il verso del gallo;- riconoscere il verso del cavallo,- riconoscere il verso del maiale;- riconoscere il verso dell’oca.

Discriminare i suoni di strumenti musicali- riconoscere il suono del flauto;- riconoscere il suono della tromba;- riconoscere il suono del pianoforte;- riconoscere il suono della chitarra;

- riconoscere il suono dell’organo;- riconoscere il suono del tamburello;- riconoscere il suono del tamburo;

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- riconoscere il suono del piatto;- riconoscere il suono del triangolo;

Raggiungere il “silenzio” come dimensione di ascolto.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di discriminare tattilmente gli oggetti.

Confrontare elementi di peso diverso(tenere presente la materia ed il volume);- individuare il soggetto più pesante tra due o più soggetti di peso diverso;- individuare l’oggetto più leggero tra due di peso diverso.

Discriminare al tatto oggetti lisci, ruvidi, morbidi:- descrivere le caratteristiche di superficie di diversi oggetti;- confrontare due superfici diverse e indicarne le caratteristiche simili e diverse;- descrivere la sensazione tattile provocata dalle diverse superfici di oggetti.

Discriminare le qualità termiche degli oggetti:- distinguere al tatto il maggiore o minor grado di temperatura degli oggetti;- individuare e distinguere superfici calde, tiepide, ecc.;- individuare o distinguere superfici fredde, gelide e ghiacciate.Individuare oggetti di spessore o di grossezza diversa;- distinguere al tatto lo spessore di oggetti diversi, uguali, ecc.Discriminare le qualità sostanziali degli oggetti:- individuare e distinguere oggetti duri, molli, ecc.- camminare sopra superfici di diversa consistenza (terra, asfalto, tappeto, pavimento, ecc.).- confrontare e valutare oggetti di diversa consistenza.Finalità (Strategie).ORGANIZZAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO-MOTORIO ATTRAVERSO ABILITA’ PERCETTIVE, MOTORIE, LINGUISTICHE E INTELLETTIVE.

Obiettivi generali (procedure).Conoscere, organizzare e denominare il corpo e le sue azioni.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di percepire il proprio corpo come una unità.

- percepire tutte le parti del corpo che toccano il suolo.- percepire tutte le parti del corpo in continuità le una alle altre.

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- percepire le parti del corpo nei rispettivi rapporti.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di percepire le diverse parti del corpo nei reciproci rapporti.

- percepire le parti del corpo nei rapporti di prossimità.- percepire le parti del corpo nei rapporti di lontananza.- percepire le parti del corpo nei rapporti di simmetria.- percepire le parti del corpo nei rapporti di asimmetria.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di percepire i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento ad un criterio col variare delle posizioni corporee.

- percepire le parti del corpo che stanno sopra un’altra.- percepire le parti del corpo che stanno sotto un’altra.- percepire le parti del corpo che stanno a destra di un’altra.- percepire le parti del corpo che stanno a sinistra di un’altra.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di percepire le caratteristiche del corpo.

- percepire il colore del corpo e delle sue parti.- percepire il calore del corpo e delle sue parti.- percepire rugosità del corpo e delle sue parti.- percepire durezza del corpo e delle sue parti.- percepire tensione del corpo e delle sue parti.- percepire particolari fisici del corpo e delle sue parti.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di individuare la propria posizione rispetto a qualcosa.

- individuare la propria posizione rispetto al pavimento.- individuare la propria posizione rispetto a un muro.- individuare la propria posizione rispetto ad una porta.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di orientare la propria posizione rispetto ad un bambino.

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- orientare la propria posizione rispetto ad un bambino che risponde a certe caratteristiche.- orientare la propria posizione rispetto ad un bambino fermo.

- individuare la propria posizione rispetto ad un bambino in movimento.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di orientare la propria posizione rispetto ad un oggetto.

- individuare la propria posizione rispetto ad un dato giocattolo.

- individuare la propria posizione rispetto ad un determinato libro.

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- individuare la propria posizione rispetto ad una palla in movimento.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di un altro soggetto.

- modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o un adulto fermo.- modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o di un adulto che risponde a certe caratteristiche.- modificare la propria posizione rispetto a quelle assunte da un soggetto.- modificare la propria posizione rispetto a quelle assunte da due soggetti.- modificare la propria posizione in rapporto a quella di due soggetti.- collocare la propria posizione tra due soggetti.- modificare la propria posizione insieme a quella di un altro soggetto.- modificare la propria posizione rispetto a quella di un bambino o un adulto in movimento.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di percepire le caratteristiche degli oggetti con cui si entra in contatto.

- percepire le caratteristiche fisiche di superficie degli oggetti manipolati- percepire le caratteristiche cromatiche degli oggetti.- percepire le caratteristiche acustiche degli oggetti.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di riconoscere i rapporti del proprio corpo (o delle sue parti) con elementi dell’ambiente.

- riconoscere i rapporti del proprio corpo con le strutture architettoniche.- riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con le strutture architettoniche.- riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con gli oggetti.- riconoscere i rapporti delle parti del proprio corpo con gli altri.

Obiettivi generali(procedure).Riconoscere la posizione e/o sequenze di posizioni del corpo a partire dalla percezione di indizi.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di riconoscere la posizione di un bambino osservando la sua base di appoggio.- riconoscere la differenza nella posizione seduta e in decubito in base alla base di appoggio.- riconoscere una data posizione osservando solo la base di appoggio.

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Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di riconoscere i diversi rapporti tra le parti del corpo a partire dai rumori prodotti.

- riconoscere la corsa della camminata a partire dai rumori prodotti.- riconoscere un salto da un balzo a partire dai rumori prodotti.- riconoscere i diversi rapporti tra le parti del corpo a partire dal rumore prodotto.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione delle azioni realizzate.

- comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione di azioni: prendere la palla, gettarla nel cesto, correre a riprenderla per portarla alla maestra.

- comprendere e realizzare i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento alla descrizione di azioni quali: nascondere la palla ,chiamare altri a cercarla, dare loro informazioni per trovarla, riprenderla per portarla alla maestra.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di individuare la posizione di un oggetto/soggetto rispetto ad indizi.

- individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi tattili.- individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi acustici.- individuare la posizione di qualcosa rispetto a indizi visivi.- individuare la posizione di qualcuno rispetto a indizi tattili.- individuare la posizione di qualcuno rispetto a indizi visivi.

Obiettivi specifici (sequenze)Individuare l’altrui posizione rispetto a informazioni verbali:

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Individuare l’altrui posizione rispetto ad informazioni non verbali.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di rappresentare l’azione realizzata da un bambino in base a delle osservazioni.

- rappresentare l’azione realizzata da un bambino in base ad osservazioni visive.- rappresentare l’azione realizzata da un bambino in base ad osservazioni acustiche.- rappresentare l’azione realizzata da un bambino in base ad informazioni verbali.- rappresentare l’azione realizzata da un bambino in base ad osservazioni iconiche.

Obiettivi specifici (sequenze)capacità di modificare la propria posizione rispetto a quella di una rappresentazione.

- modificare la propria posizione rispetto a una figura.- modificare la propria posizione rispetto a un modellino.- modificare la propria posizione rispetto a un segmento di film.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di riconoscere i rapporti del proprio corpo rispetto alle cose.

- indagare l’oggetto più lontano rispetto a sé stesso.

- indicare l’oggetto più vicino a sé stesso.

- indicare l’oggetto più caldo di un ambiente.- indicare l’oggetto più chiaro di un ambiente.

Obiettivi generali (procedure)Individuare ed assumere relazioni corporeo-motorie.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di assumere determinate posizioni.

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- mettere una mano in contatto con le altre parti del corpo (ad es.: la mano dx con il tallone sx, la mano sx con il tallone dx,ecc.).- mettere in contatto diverse parti del corpo (ad es.: polpaccio/coscia, coscia addome, mani/spalle, ecc.).- assumere determinate posizioni assieme ad un altro bambino in base ad un criterio (esplorare le proprie/altrui possibilità corporee).- mettere in contatto le parti del corpo appartenenti a due soggetti diversi ( ad es.: la punta del naso).- mettere in contatto diverse parti del corpo appartenenti a due soggetti diversi (ad es.: mano dx di Mario con la spalla sx di paolo).

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di assumere determinate posizioni rispetto ad oggetti (esplorare le proprie/altrui possibilità corporee).- mettere in rapporto una parte del corpo e un oggetto.

Capacità di mettere in rapporto la stessa parte del corpo appartenente a due bambini ed un oggetto per…

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli elementi d’ambiente.

- rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli altri;- rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e gli oggetti;- rappresentare le relazioni tra gli elementi corporei e le direttrici di orientamento nell’ambiente.

Obiettivi generali (procedure)Individuare, imitare e descrivere posizioni.Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di individuare, determinare,imitare e descrivere le posizioni.

- imitare e descrivere le posizioni assunte da un bambino.

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- individuare, determinare, imitare e descrivere le posizioni di un bambino rispetto a un oggetto.- individuare determinare, imitare e descrivere le posizioni di un bambino rispetto a due bambini.- rappresentare con il corpo la posizione e l’orientamento di un altro bambino.- individuare e rappresentare con il corpo l’orientamento, la distanza e la posizione di un bambino rispetto ad un altro bambino.- individuare e rappresentare con il corpo l’orientamento, la distanza e la posizione di un bambino rispetto ad alcuni bambini.

Obiettivi generali (procedure)Individuare, determinare ,imitare e descrivere azioni.Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni.

- imitare e descrivere le azioni realizzate da un bambino.

- individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino rispetto a uno oggetto.- individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino su un oggetto.

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- individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino con uno oggetto.- individuare, determinare, imitare e descrivere le azioni di un bambino eseguite assieme a un altro bambino.- rappresentare con il corpo l’azione di un altro bambino.- individuare e rappresentare con il corpo la sequenza delle azioni di un bambino rispetto ad un altro bambino.- individuare e rappresentare con il corpo l’interazione di un bambino con alcuni bambini.- rappresentare con il corpo la successione di azioni necessarie per realizzare qualcosa.

Obiettivi generali(procedure).Progettare e realizzare posizioni significative.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di progettare e realizzare posizioni significative.

- assumere una posizione significativa per gli altri.- progettare e assumere la posizione efficace per svolgere un dato compito.- progettare e assumere la posizione di maggior equilibrio in una data situazione.- progettare e assumere la posizione di minor ingombro.- progettare e assumere la posizione più utile a percepire qualcosa.- progettare e assumere la posizione efficace per comunicare qualcosa.- progettare e assumere la successione di posizioni necessarie per comunicare qualcosa.

Obiettivi generali(procedure).Progettare e realizzare azioni significative.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di progettare e realizzare azioni significative.

- progettare e realizzare l’azione efficace per svolgere un dato compito.- progettare e realizzare l’azione più economica in una data situazione.- progettare e realizzare l’azione meno economica in una data situazione.- progettare e realizzare l’azione di minor durata.- progettare e realizzare l’azione di maggior durata.- progettare e realizzare l’azione più utile a percepire qualcosa.- progettare e realizzare l’azione più utile a modificare qualcosa.- progettare e realizzare l’azione più utile per interagire con qualcuno.- progettare e realizzare l’azione più utile per interagire con qualcosa.- progettare e realizzare l’azione più utile per interagire con qualcuno mediante qualcosa.- realizzare la successione di azioni necessarie per realizzare qualcosa.- progettare e realizzare l’azione efficace per comunicare qualcosa.- progettare e realizzare la successione di azioni necessarie per comunicare qualcosa.

Finalità (strategie).SCELTA AUTONOMA DI AZIONI IN CONTESTI RELAZIONALI E NORMATIVI DIVERSI.

Obiettivi generali(procedure).Stabilire un rapporto dinamico tra sé, gli oggetti e gli altri nello spazio-tempo.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di modificare le proprie posizioni(individuare i limiti corporei e funzionali).- rimpicciolire al max. il proprio corpo(o una sua parte).- ampliare al max. l’estensione del proprio corpo(o una sua parte).- allungare al max. il proprio corpo(o una sua parte).- agire il più rapidamente possibile in una data azione.

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- agire il più lentamente possibile in una data azione.- ripetere a lungo una data azione con il proprio corpo (o una sua parte).- restare immobili il più a lungo con il proprio corpo(o una sua parte).

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di agire autonomamente con il proprio corpo quale soggetto tra oggetti.- realizzare degli spostamenti finalizzati.- realizzare dei percorsi orientandosi tra oggetti.

- progettare e realizzare dei percorsi finalizzati.- realizzare una azione finalizzata.- realizzare una sequenza di azioni finalizzate.- realizzare una procedura di azione per soddisfare un bisogno e un requisito.- realizzare un programma d’azione modificabile a seconda di….per soddisfare un bisogno in situazioni variabili e non completamente prevedibili.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di agire collaborando in qualità di soggetto tra soggetti.

- realizzare un percorso guidato da un soggetto.

- modificare i rapporti tra un oggetto ed altri con il contributo fattivo di alcuni bambini.- trasportare un oggetto con un altro oggetto.- strutturare un insieme di oggetti in riferimento ad un criterio e con il contributo di altri soggetti.- trasformare i rapporti di un soggetto rispetto ad altri elementi dell’ambiente (ad es. il pavimento, i muri, degli oggetti, dei soggetti, ecc.)

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Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di cooperare con altri nello spazio-tempo.

- modificare la posizione di soggetti con il contributo di altri soggetti.- organizzare la propria e altrui posizione in relazione ad un criterio(ad es. mettetevi tutti intorno a…,sopra a…,ecc.)- organizzare la propria e altrui posizione in relazione a più criteri (ad es. mettetevi tutti intorno a…., e sopra il…, ecc.)

Obiettivi speciali(sequenze).Capacità di realizzare assieme ad altri una sequenza di azioni.

- agire in successione per…- agire contemporaneamente per….

Obiettivi speciali(sequenze).Capacità di realizzare assieme ad altri una procedura di azioni coordinate.

- intervenire al momento opportuno durante una sequenza di azioni finalizzate a…(ad es. colpite la palla lanciandola a…).- intervenire assieme ad uno o più bambini al momento opportuno per realizzare assieme…(ad es.: quando la palla si è fermata sedetevi tutti attorno ad essa).- agire insieme a…con…su…per…tra…fra….di…da….a..

Obiettivi speciali(sequenze).Capacità di realizzare assieme ad altri, contemporaneamente, un dato processo-prodotto.

- strutturare l’ambiente per…- organizzare un gioco assieme a…con…per…su…tra…fra…di…da…a..

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di ricordare e verbalizzare le azioni realizzate.

- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni finalizzate in un dato momento a…- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate da un bambino per…- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate da più bambini per…- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate insieme a...con…per…su…tra…fra…di…da…- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate per strutturare l’ambiente” x”.- ricordare e verbalizzare la sequenza di azioni realizzate per organizzare un gioco assieme a…per…su…tra…fra….di…da…

Obiettivi speciali(sequenze).Capacità di ricordare,descrivere e ordinare le proprie ed altrui azioni in una data situazione.

- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni finalizzate in un dato momento a…- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate da un bambino per…- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate da più bambini per…- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate insieme a…con…per…su…tra…fra…di…da…a..- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate per strutturare l’ambiente ”x”.- ricordare, descrivere e ordinare una sequenza di azioni realizzate per organizzare un gioco assieme a….con…per…su…tra…fra…di…da…a..

Obiettivi specifici (sequenze).

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Capacità di orientamento spazio-temporale.

- andare da a….- ripercorrere a ritroso l’itinerario effettuato(ad es.: nei locali conosciuti, nell’ambiente prossimo, nella zona del paese o del quartiere in cui si vive, in una zona nuova, in un ambiente naturale).- individuare le direttrici fondamentali da percorrere per andare verso../tornare da…- descrivere il percorso da effettuare per portarsi da…a…

Obiettivi generali (procedure).Instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti regolati da norme.Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti regolati da norme.

- percorrere un dato itinerario rispettando le regole convenute(ad es. percorrere il tratto tra due muri senza fare rumore con i piedi).- seguire un soggetto nelle sue espressioni cinetiche facendo quello che fa lui (ad es. seguire la maestra mentre si sposta).- realizzare una azione per un dato fine con modalità differenti da quelle degli altri bambini.- realizzare una sequenza di azioni simile a quella di un bambino.- eseguire una procedura identica a quella di un gruppo di bambini con modalità d’azione diverse(ad es. prendere un bambino, portarlo nel corridoio e vestirlo da clown, poi riportarlo in sezione).- trasformare il proprio comportamento in rapporto a quello degli altri ed in funzione di una/o più regole di gioco.- valutare il proprio comportamento in funzione di una regola convenuta.- comprendere le ragioni dell’altrui comportamento in funzione di una regola convenuta.- comprendere se l’altrui comportamento rispetta una regola convenuta.

Obiettivi generali(procedure).Instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti relazionali di gioco.Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di instaurare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in contesti relazionali di gioco.

- collaborare con qualcuno per realizzare qualcosa.- realizzare sequenze di gesti finalizzati in funzione di uno scopo.- realizzare sequenze di gesti finalizzati in funzione di diversi scopi.- differenziare il ritmo di un gesto.- differenziare la durata di un gesto.- differenziare la rapidità di un gesto.- coordinare le diverse parti del corpo per modificare i rapporti tra due o più oggetti.- coordinare le diverse parti del corpo per raggiungere un risultato.- attuare un rapporto dinamico con oggetti ed altri in un contesto di gioco.

Obiettivi generali(procedure).Esplorare, identificare e distinguere, modificare oggetti.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di esplorare le possibilità di rapporto con l’oggetto.

- Mobilizzare l’oggetto (posto su testa, fronte, naso, orecchie, bocca, mento, spalle, schiena, collo, braccia, dita, mano, torace, addome, dorso, glutei, cosce, gamba, caviglia, piede, sia in posizione verticale che orizzontale).- Impugnare i vari oggetti(impugnatura più adatta, due dita, palmare, a due mani, tra braccio ed avambraccio, ascellare, con due braccia, poplitea, tibia/dorso, piede, ecc.).- Effettuare lanci di oggetti(variando il tipo di presa, si avranno così lanci prevalentemente di forza, precisione, destrezza, ecc.).

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- Organizzare il trasporto di oggetti(in equilibrio da soli; da….a…in coppia, in gruppo, ecc.)- Organizzare il rapporto con oggetti rispetto alle sole variabili spazio-temporali.- Organizzare il rapporto con oggetti rispetto ad altri oggetti.- Organizzare il rapporto con oggetti rispetto ad altri.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di organizzazione percettiva di oggetti.

- Correre liberamente. Quando l’educatore chiama un termine (es. ”duro”),ciascuno dovrà toccare un oggetto con quella caratteristica, poi si continuerà la corsa in attesa di altre varianti (caldo, azzurro, ruvido, sferico, liscio, morbido, ecc.). Riferirsi a qualità di superficie, forma, volume, colore, ecc.- Costruire delle figure geometriche (con funicelle, piccoli attrezzi o gesso. Occupare quindi la superficie della figura indicata, organizzandosi con i compagni in modo da non lasciare nessuno fuori.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di organizzare la rappresentazione spaziale dei rapporti con oggetti.

a) Organizzare la rappresentazione spaziale del proprio rapporto con oggetti(sopra, sotto, a dx, a sx, davanti, dietro, vicino, lontano, in mezzo, ecc.).b) Organizzare la rappresentazione spaziale del rapporto tra oggetti.c) Organizzare la rappresentazione spaziale del rapporto oggetti/soggetti.d) Organizzare la rappresentazione temporale del proprio rapporto con oggetti (prima, dopo, contemporaneamente, ritmicamente, ecc.).e) Organizzare la rappresentazione temporale del rapporto intervenuto tra oggetti.f) Organizzare la rappresentazione temporale del rapporto intervenuto tra oggetti e soggetti.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di trasformazione dei rapporti tra gli oggetti.

Costruire nuovi rapporti tra gli oggetti finalizzati alla rappresentazione:- costruire composizioni di materiali;- costruire/distruggere ambientazioni sceniche;- costruire l’arredo per attività di simulazione.

Costruire nuovi rapporti tra gli oggetti finalizzati al gioco:- costruire percorsi con difficoltà variabili;- costruire strumenti di gioco;- delimitare e utilizzare spazi di giochi per l’interazione nel gruppo.

Mettere in relazione alcuni oggetti:- lanciare una pallina verso alcuni oggetti per farla entrare in contatto con il maggior numero;- individuare l’oggetto che viene toccato dalla pallina e dire il suo nome;- lanciare un’altra pallina e nominare nuovamente gli oggetti con cui entra in contatto, comprese le palline cui si aggiungerà il nome del lanciatore;- seguitare fino ad un max. di cinque-sei palline sul campo.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di conoscenza e organizzazione del rapporto con un oggetto. Io in rapporto all’oggetto. Oggetto in rapporto a me. Noi e l’oggetto.

Scoperta dei rapporti e delle azioni possibili con la sedia(posta al centro del gruppo):- io ho preso la sedia;- io sono passato sotto la sedia;- io scavalco la sedia;

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- io faccio dondolare la sedia;- io trascino la sedia;- io salto sopra la sedia;- io salgo in piedi sopra la sedia e pi salto in basso;- io mi siedo sulla sedia;- io porto la sedia con le braccia in alto;-ecc.

Da tutte queste esperienze, possono scaturire diverse considerazioni dei bambini o suggerimenti dell’educatore (gli oggetti sono inanimati, noi possiamo muoverli, noi possiamo dare loro destinazioni d’uso: come, quando e perché; ecc.):- trascinare la sedia;- cavalcare la sedia;- sedersi sulla sedia;- saltare la sedia.

Scoperta delle qualità funzionali relative all’oggetto:- individuare e assumere le posizioni e le azioni possibili con la sedia(da fermi ed in movimento);- il sedersi è un movimento universale;- il sedersi non implica sempre l’uso della sedia(i bambini piccoli non la adoperano; alcune popolazioni non la adoperano; ecc.);- ci si può sedere…(soggetti, ambienti, ecc.);- ogni situazione comporta un particolare modo di sedersi.

Giochi con la sedia:- adoperare la sedia come oggetto adatto per un gioco di gruppo(occupazione rapida delle sedie);- organizzarsi per sedere in più persone contemporaneamente sulla stessa sedia;

Barbacipolle (il primo bambino si mette a sedere sulla sedia e con le proprie ginocchia forma una sedia per il secondo e così via fino all’ultimo.Un altro bambino cercherà di spostare i bambini dalla loro posizione, tirando il primo per le braccia).

Rappresentazione di eventi:I soggetti reinterpretano aspetti particolari degli eventi occorsi durante le attività realizzate con la/e sedia/e, utilizzando forme di rappresentazione delle loro esperienze con i vari linguaggi:- grafico (descrivere azioni: sedersi, superare, girare attorno; descrivere qualità dell’oggetto: pesante/leggero, freddo, rigido, ecc.);- iconico(descrivere sequenze di azioni, ecc.);- ritmico(descrivere rumori, ritmi, ecc.);- audio-visivo (lo stesso con il gioco ”chi si distrae perde il posto”);- metrico (misurare distanze con la sedia; riportare la misurazione su un foglio di carta);- verbale (descrivere azioni, caratteristiche di eventi prodotti con la sedia, ecc.).

Trasposizioni linguistico-operazionale delle azioni:Possiamo prendere spunto da qualche frase detta dai bambini, per analizzare i“come”, ”perché”, ”dove”, ”quando”, ”con chi” ci si siede.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di conoscenza e organizzazione del rapporto con un oggetto(ad es. bacchetta).

Scoperta sensoriale:- visiva (colore e forma, ecc.);- tattile (liscia, lunga, dura);- uditiva (rumore e suono: battuta, lancio, rotolamento, con altri oggetti);- cenestesica (azioni possibili);

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- labirintica (equilibrarsi ed equilibrare);- gustativa ed olfattiva(può essere provata per escluderle).

Scoperta dell’intensità relativa alla percezione delle qualità relative all’oggetto:- esperienze di rumore/silenzio producibili con l’oggetto;- tipologie di lancio(di punta, di piatto, ecc.)- tipologie di rotolamento(di punta, di piatto, ecc.)- tipologie di battuta (ritmi vari);- esperienze visive, uditive e tattili (lanciare, lasciare/riprendere, rotolare, battere, ecc.);- esperienze di durezza del materiale (tattile quindi visiva ed uditiva);- esperienza dell’entrare in contatto (toccare, sfiorare, stringere, comprimere, schiacciare con le varie parti del corpo);- esperienze cinetiche-cinesiche (movimento, mimica, gestualità, rappresentazione grafo-colorica riferibili all’oggetto);- esperienza di pesantezza-leggerezza (tattile, visiva e uditiva; oppure visiva uditiva e tattile);- esperienza di verifica di pesantezza e leggerezza relative dell’oggetto a seconda della posizione del segmento usato (ad es. braccio in alto, in avanti, indietro, in basso e nelle altre posizioni intermedie);- esperienze connesse con la superficie (rugosità nel toccare, sfiorare, ecc.).- esperienze di rapporto dell’oggetto con altri oggetti.- esperienze di elaborazione percettiva (far lanciare l’oggetto e a seconda del rumore indicare senza guardare se è caduto lontano o vicino, la direzione, il numero dei rimbalzi, ecc., poi verificare quanto è evidente allo sguardo, alla registrazione audio-video, ecc.);- esperienze di orientamento di sé nei confronti dell’oggetto (stabile: davanti, dietro, destra, sinistra, al di qua, al di là, ecc.).

Giochi di abilità:- rispetto al proprio corpo (recupero dell’oggetto in caduta,superamento in situazione pendolare, ecc.);- trasportare l’oggetto(staffette, supporto per barella, ecc.);- equilibrio (dell’oggetto portato, ecc.);- modalità d’impugnatura e presa;- lanci (di precisione, di lunghezza, con recupero al volo, ecc.);- uso di più oggetti (bouling, biliardo, clavette, palla, bacchette);- rotolamenti mirati;- uso dell’oggetto per spostare qualcosa(oggetti e soggetti);

La tenagliaUn bambino apre e chiude due bacchette in orizzontale poco distanti dal suolo, mentre un altro salta a tempo con i piedi uniti o divaricati all’interno o all’esterno delle bacchette.

Giochi di trasposizione percettiva:I bambini sono bendati, meno uno che produce suoni con l’oggetto. Gli altri devono scoprire da quale parte proviene il rumore e dirigervisi; uno dei bambini bendati deve trovare e descrivere le varie proprietà dell’oggetto:- lungo/corto,- rigido/elastico,- rugoso/liscio,- duro/morbido,- grande/piccolo,- pesante/leggero, ecc.

Trasposizione delle azioni: l’oggetto viene posto da un soggetto in verticale/orizzontale, ecc. gli altri soggetti adeguano il loro corpo nello speazio e nel tempo con azioni corrispondenti:- corpo verticale-bacchetta verticale;- corpo verticale-bacchetta orizzontale;- corpo orizzontale bacchetta verticale;

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- corpo orizzontale-bacchetta orizzontale;- segmento corporeo orizzontale-bacchetta verticale (moltissime variabili);- corpo nelle varie posture (in piedi, in ginocchio, seduti, decubito prono, supino, laterale);- le stesse esperienze tra due bambini e l’oggetto;-uso dell’oggetto come mezzo per misurare lo spazio;

Ricerca di giochi tradizionali con uso dell’oggetto(ad es. una bacchetta):- passaggio della bacchetta din un cerchio;- bandierina;- lippa;- pallabase;

Giochi di trasporto:- adoperare la bacchetta come supporto tenuto alle estremità da due ragazzi mentre un terzo viene trasportato;- realizzare una “barella” con due bacchette e un sacco di juta per realizzare una staffetta per il trasporto di un soggetto.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di conoscenza e organizzazione del rapporto con la palla.

Sequenza sensoriale:- visiva (liscia/rugosa, tonda, grossa/piccola,colore, ecc.)- tattile (tonda, pesante/leggera, rugosa/liscia, con cucitore);- uditiva (rumore e suono: battuta, palleggio, lancio, rotolamento; in rapporto ad altri oggetti: veloce/lenta, ecc.);- olfattiva (rispetto al materiale di cui sono fatte: gomma, cuoio, plastica);

Scoperta dell’intensità relativa alla percezione delle qualità relative all’oggetto:- esperienze di posizionamento spaziale della palla rispetto a qualcosa (alta/bassa, vicina/lontana; dentro/in mezzo a../fuori, ecc.);- esperienze di collocazione temporale delle azioni con la palla rispetto a qualcosa (durante/dopo/prima ecc.);- esperienze di rapporto del soggetto con la palla (vari modi possibili);- esperienze di orientamento del corpo rispetto alla palla;- esperienze di orientamento del corpo rispetto alla palla e ad altri soggetti ;- esperienze di orientamento del corpo rispetto alla palla e ad altri oggetti;- equilibrio con la palla;equilibrio del soggetto sulla palla.

Giochi con la palla- “palla seduta” (chi è colpito si sedie e rientra in gioco quando recupera la palla);- “palla in cerchio” (i bambini disposti in cerchio con gambe divaricate debbono evitare di farsi passare la palla tra le gambe, ribattendola con le mani);- “palla rilanciata” (i bambini divisi su due campi debbono afferrare la palla lanciata dagli avversari per rilanciarla nel loro campo al fine di renderne difficoltoso il recupero);- “palla prigioniera” (i bambini divisi su due campi lanciano la palla negli spazi vuoti cercando di farla cadere a terra; quando un giocatore si fa prendere la palla al volo egli deve porsi alle spalle degli avversari e potrà tornare nella propria squadra solo dopo aver ripreso la palla al volo);- “acchiappino con la palla “ (i ragazzi cercano di colpire con la palla l’ombra del loro compagni di gioco, quando viene colpita quel soggetto esce per un turno dal gioco).

Rappresentazione di eventi:I soggetti reinterpretano aspetti particolari degli eventi occorsi durante le attività già realizzate, utilizzando forme di rappresentazioni e delle esperienze con i vari linguaggi:

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- grafico (descrivere azioni: lancio, rotolamento, rimbalzo; descrivere qualità dell’oggetto: pesante/leggero, ecc.);- iconico (descrivere sequenze di azioni, ecc.);- ritmico(descrivere rumori, sequenze di rimbalzi, ecc.);- audio-visivo(lo stesso con il gioco “moscacieca”);- metrico (misurare la palla con il corpo: mani, braccia; con un oggetto, cordino, striscia di carta; riportare la misurazione su un foglio di carta);- verbale (descrivere azioni, caratteristiche di eventi prodotti con la palla, ecc.).

Obiettivi generali (procedure).Conoscere e prendere coscienza del proprio corpo nel rapporto con l’ambiente.

Obiettivi specifici (sequenze).

Presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e le sue parti:- verbalizzare le diverse parti del corpo;- individuare la relazione topologica di una parte del corpo rispetto ad altre;- rappresentare il proprio corpo (ombre, proiezioni, tacche di altezza);

Presa di coscienza delle relazioni tra il proprio corpo e l’ambiente:- pavimento/terreno,- soffitto/cielo;- oggetti/alberi/arredo urbano/ecc.;- pareti/recinzioni/siepi/ecc.;- distanze del proprio corpo da…;- altezza del proprio corpo…;- velocità del proprio corpo…;- orientamento affidato alle indicazioni verbali dell’insegnante;- orientarsi in un ambiente noto rispetto ad un criterio dato(es. ”il più vicino a…”,”il più lontano da….”, ecc.).

Occupazione dello spazio in gruppo facendo esperienza:- dei rumori prodotti(minimi, molteplici, ecc.);- della modificazione attiva delle proprie posizioni nello spazio rispetto a situazioni problemiche (poste dall’insegnante, da un bambino, ecc.);- della modificazione passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri;- della modificazione semi-attiva/semi_passiva delle posizioni del corpo nello spazio ad opera di altri(scultori);- delle modificazioni dinamiche delle posizioni rispetto ai giochi del rincorrersi.

Finalità(strategie).CONOSCERE, AFFINARE, CONSOLIDARE, ORGANIZZARE LE POSTURE DI BASE.

Obiettivi generali (procedure).Ideare, realizzare e controllare gli schemi posturali di base.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi posturali di base.

- tenere una posizione.- imitare una posizione.- imitare una azione segmentaria del corpo.- imitare delle sequenze di tre posizioni.- assumere la posizione più equilibrata rispetto a qualcosa di statico.- assumere la posizione più equilibrata assieme ad un altro bambino e rispetto a qualcosa di statico.

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- assumere la posizione più equilibrata rispetto a qualcosa di dinamico.- assumere la posizione più equilibrata assieme ad un altro bambino e rispetto a qualcosa di dinamico.- assumere una posizione che risponda ad un criterio (ad es. numero di appoggi a terra; porre in una data posizione una parte del corpo rispetto ad altre).

Finalità(strategie).CONOSCERE, AFFINARE, CONSOLIDARE, ORGANIZZARE LE AZIONI MOTORIE DI BASE.

Obiettivi generali(procedure).Ideare, realizzare e controllare gli schemi dinamici di base.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di ideare, realizzare e controllare gli schemi dinamici di base.

- camminare e correre in riferimento a un indicatore.- modificare l’andatura rispetto ad un indicatore al suolo.- modificare l’andatura rispetto ad un indicatore acustico.- modificare la direzione, il senso e la velocità di avanzamento rispetto alle indicazioni verbali di qualcuno.- modificare la direzione, il senso e la velocità di avanzamento rispetto alle indicazioni non verbali di qualcuno.- inseguire dei bambini.- evitare degli ostacoli.- individuare e raggiungere una zona di campo in cui è possibile fare una certa azione.- lanciare qualcosa verso un bersaglio.- saltare qualcosa.- superare qualcosa.- salire e scendere da qualcosa.- arrampicarsi su qualcosa.- ricevere qualcosa.- trovare qualcosa.- recuperare qualcosa.- trasportare qualcosa.- collegare qualcosa.

Obiettivi generali(procedure).Controllare le proprie azioni motorie nello spazio-tempo.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di controllo del camminare.

- camminare entro uno spazio senza entrare in contatto con gli altri;- camminare verso un determinato punto velocemente;- camminare su un percorso con andatura propria;- camminare per…(prendere e portare un oggetto; avvicinarsi a qualcosa/qualcuno; giocare, ecc.).

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di controllo del correre.- correre entro uno spazio senza entrare in contatto con gli altri;- correre verso un determinato punto velocemente;- correre su un percorso con andatura propria;- correre per… (lanciare un oggetto, acchiappare/scappare, giocare, ecc.).

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di controllo del saltare.

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- saltare da fermi verso l’alto raccogliendo le gambe al petto;- saltare da fermi estendendo il busto in dietro;- saltare verso l’alto flettendo le gambe dietro,cercando di toccare il bacino con i talloni;- saltare al di là di un ostacolo posto sul terreno;- saltare da fermi al di là di una bacchetta tenuta con una mano;- saltare da un attrezzo alto verso il basso;- effettuare dei saltelli con la funicella:a piedi uniti;a piedi alternati.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di controllo delle azioni globali.

Correre liberamente.Quando il capo-gioco denominerà una parte del corpo, ciascuno la toccherà con una mano continuando a correre, mantenendovi il contatto fino al successivo comando.

Far finta di muoversi liberamente imitando le andature dei vari animali, i soggetti saranno poi invitati a rendere realistiche le rappresentazioni prodotte commentando pure le analogie e le diversità rispetto al comportamento umano.

Passaggio nel tunnel. I soggetti si dispongono su due righe l’una di fronte all’altra con braccia in alto a formare una galleria. Gli ultimi due passano dentro una galleria e si rimettono in riga all’uscita. La galleria viene abbassata facendo porre i soggetti in ginocchio, sdraiati, costringendo quelli che devono passare a trovare l’azione di avanzamento più efficace.Passa la frutta. I soggetti si dispongono in circolo per poi passare una palla dicendo contemporaneamente il nome di un frutto. Il giro deve terminare senza ripetere lo stesso frutto.Chi sbaglia continua a giocare stando in appoggio su un solo piede, seduto, poi in ginocchio, sdraiato ed infine saltando un turno.

Obiettivi generali (procedure)Controllare e coordinare dinamicamente il proprio corpo nelle posture e nelle azioni.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di controllare le posizioni fondamentali del corpo.- Ritta :corpo e braccia tesi, talloni uniti.- In piedi, gambe divaricate, braccia in fuori,ecc.- In ginocchio, busto eretto, braccia lungo i fianchi.- Seduta, gambe estese, braccia lungo i fianchi.- Sdraiata sul dorso (supina).- Sdraiata sul petto (prona).

A partire dalle posizioni fondamentali, sono attuabili una molteplicità di altre posizioni realizzando delle modifiche nei rapporti tra i vari segmenti corporei:- piegare (se i capi articolari si avvicinano quando il segmento è in appoggio);- rizzare (se i capi articolari si allontanano quando il segmento è in appoggio);- flettere (se i capi articolari si avvicinano quando il segmento non è in appoggio);- estendere (se i capi articolari si allontanano quando il segmento non è in appoggio);- inclinare (se una parte del corpo si sposta rispetto al suo asse longitudinale mantenendo però l’allineamento tra i segmenti che lo compongono);- ruotare (se una parte del corpo ruota intorno ad una superficie articolare mantenendo l’allineamento dei segmenti corporei che lo compongono);- torcere (più segmenti corporei ruotano su più piani articolari modificando la posizione reciproca).

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Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di coordinare il proprio corpo in movimento.

”Il passo del gigante” (i bambini seguono alcune indicazioni date dall’educatore):- i giganti sono arrabbiati (camminano sollevando le ginocchia e pestando ben bene i piedi, il tronco è piegato in avanti, le braccia saranno rigide e i pugni serrati);- i giganti sono meno arrabbiati (il tronco sarà ancora piegato in avanti le braccia oscillano con naturalezza mentre camminano. Pestano un po’ meno i piedi al suolo);- i giganti non sono più arrabbiati(sollevano i piedi ma il corpo adesso è diritto, appaiono distesi e sorridenti).

”Il burattinaio” (un soggetto sposterà le parti del corpo indicate dal suo burattinaio):- i bambini a coppie spostano i segmenti corporei indicati dal compagno verso l’alto;- in posizione eretta con piedi divaricati : piegarsi in avanti toccando con le dita della mano destra sul piede opposto seguendo il ritmo del compagno;- in posizione eretta effettuare dei passi in avanti ,a destra, a sinistra, indietro secondo gli spostamenti del compagno.

”Il passo del funambolo”:- avanzando incrociare i piedi alternativamente davanti e dietro.- avanzare a coppie, tenendosi frontalmente l’un l’altro per mano.

”Gazza ladra, torna al nido”:- saltellare in avanti a piedi uniti, con brevi saltelli;- avanzare saltellando il più velocemente possibile;- avanzare saltellando e tenendo un oggetto tra le ginocchia;- recuperare piccoli attrezzi dislocati sul pavimento(tre per ogni bambino);

Un lungo viaggioCi immaginiamo di partire per un lungo viaggio in cui si dovranno attraversare fiumi, laghi, montagne, sentieri ed usare vari mezzi di trasporto.Lo scopo è quello di mimare gesti inusuali e azioni di ”role plyning” in varie situazioni (scendere una scala, nuotare, ondeggiare a bordo di un cammello…).

Il traffico.Una parte del campo deve essere strutturata con segnaletica stradale (incroci, passaggi pedonali, semafori….). I bambini devono essere informati sulle modalità del traffico e sui mezzi di spostamento (a piedi, in bicicletta, sui pattini, altro). I bambini dovranno percorrere liberamente gli itinerari possibili facendo riferimento e rispettando i segnali fondamentali (stop, dare la precedenza, passaggio pedonale, semaforo…). L’educatore svolge i compiti del vigile.

Obiettivi generali(procedure).Controllare e coordinare dinamicamente il proprio corpo nell’uso di oggetti.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di sviluppare la coordinazione motoria nell’uso di oggetti.

Coordinazione con palla.- lanciare una palla in aria e riprenderla;- lanciare una palla in aria e fare un salto prima di riprenderla;- lanciare una palla in aria e battere le mani prima di riprenderla;- lanciare la palla in aria ,fare un salto e atterrare con gambe divaricate. Ad ogni salto si alterna la posizione delle gambe;- lanciarsi la palla per colpirsi a vicenda.

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Coordinazione con la corda:- saltare una corda stesa a terra(a piedi uniti, su un solo piede, ecc.);- saltare una corda sorretta da due bambini a pochi centimetri da terra;- passare sopra e sotto la corda in qualsiasi modo;- saltare oltre una corda che viene fatta oscillare lentamente avanti, alto, indietro e in basso con un ritmo uniforme;- saltare di seguito una funicella ruotata da soli;- saltare una lunga corda fatta girare da due compagni.

Corda elastica(legare le estremità della corda e disporla a formare un cerchio di cui ognuno regge un segmento):- correre in gruppo reggendo la corda con le mani dall’interno;- correre in gruppo reggendo la corda con i fianchi dall’interno;- correre in gruppo reggendo la corda con le mani dall’interno e cambiare direzione ad un segnale;- saltare, correre, camminare in gruppo reggendo la corda con le mani dall’interno, cambiando azione ad un segnale;- formare figure geometriche con la corda stando all’interno di essa;- costruire delle figure reggendo da dentro e da fuori la corda(o più corde elastiche).

Obiettivi generali(procedure).Conoscere, prendere coscienza e organizzare gli schemi motori.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di presa di coscienza delle posizioni globali del proprio corpo.

Assumere successivamente le diverse posizioni:- individuare le diverse posizioni di in piedi (ritto, con le braccia in alto, con le braccia in fuori, con le gambe larghe,ecc.);- individuare le diverse posizioni da seduti;- individuare le diverse posizioni in decubito;- passare rapidamente alle diverse posizioni (in piedi, seduti, in ginocchio, decubito prono, decubito supino, ecc.).

Controllare le posizioni del corpo a seguito di azioni dinamiche:- gioco delle belle statuine- ombre cinesi.

Controllare le posizioni di volo e di arrivo sul supporto:- saltare il basso mantenendo una determinata posizione di volo- controllare le posizioni di arrivo sulla zona di caduta.

Obiettivi specifici(sequenze).Capacità di organizzazione dei movimenti globali e segmentari del proprio corpo.

Camminare:- attuare liberamente la camminata senza entrare in contatto con gli altri;- attuare liberamente la camminata restando sempre in contatto con qualcuno;- spostarsi sulle righe;- avanzare sulla punta dei piedi;- avanzare sui talloni;- avanzare battendo i piedi secondo un ritmo;- avanzare coordinando le battute dei piedi secondo un ritmo;- avanzare coordinando le proprie battute dei piedi secondo il ritmo del proprio gruppo;- avanzare battendo un solo piede;

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- avanzare guardando lontano o vicino, a destra o a sinistra, in alto e in basso;- avanzare ad occhi chiusi verso un dato punto;- avanzare su un percorso precedentemente percepito(con la vista, con il tatto, con la cenestesi).

Camminare in equilibrazione dinamica:- avanzare su un percorso poggiando i piedi su tavolette o altri appoggi in progressione;- avanzare su un percorso a passi lunghi, o a passi corti da destra a sinistra e viceversa, in modo che il secondo piede raggiunga il primo;- avanzare incrociando alternativamente i piedi (frontalmente, lateralmente a destra e lateralmente a sinistra);- avanzare in rapporto ad una consegna: in cerchio o a spirale, con un oggetto in testa, eseguendo esercizi ginnici (oscillando le braccia, realizzando circonduzioni, spingendo di seguito le braccia in fuori, in alto, in avanti, ad ogni passo); allungando i passi e rallentando la cadenza, riducendo l’ampiezza del passo e aumentando la frequenza, ecc.

Correre:- avanzare liberamente;- avanzare con andature particolari (galoppando, saltellando, balzando, ecc.);- senza avanzamento;- avanzando sulle righe(inseguirsi per acchiapparsi);- avanzare seguendo un ritmo dato;- avanzare per poi fermarsi ad un segnale;- avanzare per fermarsi ad un segnale assumendo una posizione concordata;- inseguirsi entro uno spazio delimitato (prevedere modalità di contatto e zone di sosta);- realizzare giochi di gruppo(“quattro cantoni”, ”guardie e ladri”, ecc.);- salire e scendere gradini, gradoni,- superare una serie di gradini (seguendo modalità date, rapidamente, obliquamente, ecc.);- salire o scendere più gradini avvicinando in un primo tempo i piedi e poi effettuando la salita normale;- superare degli ostacoli successivi.

Arrampicarsi:- avanzare su un attrezzo( spalliera, quadro svedese, ecc)- avanzare su un attrezzo rispetto delle modalità date;

Saltare:- superare un gradino, uno sgabello, una panca;- sperimentare i saltelli sul posto (a piedi uniti, su un piede, con raccolta di gambe, alternando gambe unite e divaricate, ecc.);- avanzare alternando dei saltelli su un piede e sull’altro;- avanzare a piedi uniti con un salto in lungo;- elevarsi verso l’alto;- saltare la corda (da solo, in coppia, in turno, ecc.);- saltare verso il basso su un tappetone.

Rotolare:- appoggiandosi in avanti;- appoggiandosi indietro;- appoggiandosi lateralmente a dx o a sx;- in volo verso l’avanti su tappetone;

Imitare le azioni:- lavarsi;- scrivere;- masticare;- vestirsi;

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- spogliarsi;- pettinarsi;- ecc.

Assumere le diverse posizioni:- variando le diverse posizioni in piedi (ritto, con le braccia in alto, con le braccia in fuori, con le gambe divaricate…);- variando le diverse posizioni da seduti;- variando le diverse posizioni in decubito;- variando le diverse posizioni (in piedi, in ginocchio, decubito prono, decubito supino…).

Produrre rappresentazioni dinamiche:- gioco delle belle statuine- ombre cinesi- vari giochi tradizionali infantili- attività mimiche- giochi danzati e danze infantili.

Finalità (strategie)CONOSCERE, AFFINARE, CONSOLIDARE, ORGANIZZARE LA CORDINAZIONE GENERALE

Obiettivi generali (procedure)Sviluppare le qualità coordinative.

Obiettivi specifici (sequenze)Capacità di sviluppare l’agilità.

I ballerini. Il peso del corpo è quasi interamente poggiato su una gamba, mentre l’altra è tesa e tocca terra soltanto con la punta del piede. Stando sulle punte dei piedi il più alto possibile cercare di camminare, girare e piegarsi. Ciascuno sviluppa una propria sequenza motoria.Sotto al tunnel e sopra il ponte.Aumentare gradualmente la velocità con cui si passa la palla in modo da coinvolgere agilità ed equilibrio. In piedi l’uno dietro l’altro su unica fila con gambe divaricate a formare un tunnel. Il primo della fila fa passare una grossa palla fra le gambe porgendola a quello dietro di sé e così via fino all’ultimo. La palla torna indietro sopra la testa stando ad una certa distanza l’uno dall’altro per poter fare un’estensione all’indietro.Passare la palla attraverso il tunnel e oltre la testa alterando i movimenti.

Seguite il capo. Il capogruppo alternerà alcuni movimenti: saltare, galoppare, correre e camminare. Gli altri bambini dovranno seguirlo imitandone ogni tipo di andatura senza urtarsi. Il capo può cambiare anche cambiare orientamento, direzione, senso. Dividendosi in gruppi di tre o quattro bambini si potranno utilizzare movimenti più complicati. Ad esempio il capo può fermarsi di colpo, accovacciandosi, portare le braccia ai lati del corpo, camminare a quattro appoggi, ecc. Qualsiasi movimento scelga il primo della fila, i bambini che lo seguono devono imitarlo. Si pone dunque l’obiettivo di coordinare i movimenti in modo da formare un gruppo serrato che muove in una sequenza armoniosa.

Acrobati. Le attività acrobatiche sono sempre precedute da una fase di silenziosa preparazione e da una solenne rincorsa; dopo questa fase l’acrobata può effettuare una evoluzione più o meno complessa. I bambini possono così realizzare una serie di attività da loro preparate in cui sono esperti: capriole, lanci, salti, ecc. dentro cerchi, tipo clown, in coppia, ecc. La tensione dello spettatore si allenterà con l’esecuzione e scoppierà in un grande sorriso se si manifesterà l’accostamento tra una preparazione preliminare

131

importante ed una esecuzione dell’esercizio molto semplice accompagnata ovviamente dall’urlo di fatica per l’esercizio effettuato da solo o coralmente.

La trottola. Effettuare da seduti con presa delle mani sui piedi uniti plantarmente, un movimento di rotolamento laterale-dorsale-laterale-podalico (“trottola”). Un bambino effettua i rotolamenti. Gli altri bambini osservano e a turno cercano di imitarli.

Finalità (strategie).CONOSCERE, AFFINARE, CONSOLIDARE, ORGANIZZARE AZIONI CON LA PALLA.

Obiettivi generali (procedure).Organizzare le azioni motorie con la palla.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di sperimentare le azioni nel rapporto con la palla.

Realizzare prese di palloni e seriare le parabole in base a:- per altezza (bambini);- per grandezza (palle);

Riferirsi ai cerchi disposti in circolo o su un percorso chiuso:- camminare dentro e palleggiare dentro;- camminare dentro e palleggiare all’esterno;- camminare intorno e palleggiare dentro;- camminare all’esterno e palleggiare dentro.

Costruire degli insiemi e dei sotto-insiemi con le palle:- per grandezza;- per peso;- per colore;- per peso e colore;- per peso e grandezza;- per colore e grandezza.

Conoscere la struttura della palla:- la palla è SFERICA. (appoggiare una palla sopra il secchiello della stessa grandezza,la palla chiude l’apertura del secchiello in ogni parte).- la palla ha un DIAMETRO (mettere la palla tra due oggetti, togliere la palla e misurare la distanza tra i due oggetti, tale misura costituisce il diametro; da qualunque parte si giri la palla, il diametro ha sempre uguale lunghezza).- la palla ha una CIRCONFERENZA (comprimendo una palla morbida e leggera, perde la rotondità; lasciandola la recupera. Quando una palla si buca perde la sua rotondità perché dal forellino fuoriesce aria, la palla è piena d’aria. La circonferenza della palla può essere rilevata con uno spago circondando la palla, la sua lunghezza costituisce la circonferenza della palla. Misurando la circonferenza della palla in qualunque parte essa ha sempre uguale lunghezza.

Conoscere le funzioni della palla:- individuare le azioni possibili con la palla (rotolare, palleggiare, lanciare, ecc.);- effettuare dei rimbalzi di diversa altezza, poi sempre più bassi fino a fermare la palla;- effettuare dei lanci su bersagli;- effettuare dei lanci ai compagni;- effettuare passaggi della palla intorno al proprio corpo;- effettuare passaggi con la palla ad altri;- effettuare tiri su bersagli mobili.

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Rappresentare le azioni con la palla:- contare i rimbalzi della palla e disegnare le loro diverse altezze;- riprodurre il ritmo e i suoni della palla che rimbalza in vario modo (battendo le mani, ecc.).Finalità (strategie).PROMUOVERE E VALORIZZARE LA CREATIVITÀ.

Obiettivi generali (procedure).Sviluppare la creatività.

Obiettivi specifici (sequenze).Capacità di sviluppare l’azione creativa.

Gioco delle statuine.Il capo-gioco, girato di spalle dice: ”siete pronti….,via!”I giocatori assumono l’atteggiamento che vogliono (buffo, mestiere, sport…)Il capo-gioco si gira e giudica l’atteggiamento che ritiene migliore.Questo soggetto prende così il suo posto e il gioco continua.

Lo scultore.Si gioca a coppie. Uno fa lo scultore e l’altro il modello da plasmare.Ciascuno può modellare a suo piacimento l’altro, anche secondo un tema prestabilito.Dopo ogni gioco, nelle coppie le parti si invertono.

Mimo della fatica.I bambini mimano il “portar pesi”, muovendosi con grande fatica. Possono essere mimate le azioni di un dato mestiere, ecc.

Il percorso.Si può realizzare un percorso con l’impiego di diversi attrezzi ed oggetti disponibili all’uso per poi percorrerlo varie volte con modalità diverse.

La mèta.Disporsi nello spazio disponibile e alla richiesta alzarsi e correre velocemente verso l’obiettivo indicato (colore, materia, compagno).

Gioco dell’oca.Realizzare un grande gioco dell’oca. A turno ciascuno tira un dado e, saltellando, va nella propria casella. Qui trova un’indicazione da eseguire(tenere una posizione, realizzare una serie di azioni, assumere una espressione, centrare un bersaglio con uno oggetto, superare uno spazio senza farsi toccare da un compagno che lo difende, ecc.). Se vi riesce, rimane nella casella aspettando il turno successivo altrimenti torna indietro di tre caselle. Vince chi arriva per primo all’ultimo numero.

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SCHEDA DI VERIFICA E VALUTAZIONE

AUTONOMIA DELLA PERSONACAPACITÀ DI ATTENZIONE

ATTENZIONE SENSO-PERCETTIVA 1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- presta attenzione alle immagini visive?- presta attenzione ai suoni e ai rumori?- presta attenzione alle comunicazioni verbali- presta attenzione quando viene toccato?- presta attenzione a quanto avviene intorno a lui?- osserva i propri compagni attentamente?- presta attenzione quando svolge una attività esplorativa?ATTENZIONE OPERAZIONALE- presta attenzione quando svolge attività corporeo-motoria?- presta attenzione quando svolge attività linguistico-comunicativa?- presta attenzione quando svolge attività grafo-pittorica?- presta attenzione quando svolge attività plastico-costruttiva?- presta attenzione quando svolge attività giocose?LIVELLO DI ATTENZIONE- presenta facile distraibilità?- interrompe una attività quando subentra una interferenza percettiva?- ha difficoltà nel riprendere un lavoro che aveva interrotto poco prima?- presenta labilità di interessi?- presenta labilità di attenzione?

CAPACITÀ DI PERCEZIONE

FUNZIONI OLFATTIVEPERCEZIONE OLFATTIVA

1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- è attento agli odori, ai profumi, ecc.?- percepisce gli odori?- percepisce i profumi?- percepisce gli aromi?- ricorda gli odori, i profumi, gli aromi?DISCRIMINAZIONE OLFATTIVA- dispone di acutezza olfattiva? (Se si, per quali odori, profumi, aromi, ecc.:_____________)- discrimina l'intensità degli odori (maggiore, uguale, minore)?- discrimina le diversità e le somiglianze tra odori?- segue l'impressione olfattiva orientandosi spazialmente?- interpreta l'impressione olfattiva nello scorrere del tempo (maggiore intensità, diversa qualità, ecc.)?- in seguito ad impressioni olfattive modifica il suo umore e le sue condotte? (Se si, quali_____________)- associa l'esperienza olfattiva ad esperienze culinarie o di altra natura?- esegue inspirazioni brevi, energiche e frequenti per accentuare l'analisi olfattiva di odori, profumi, aromi, ecc.?- presenta disturbi neurovegetativi in presenza di alcuni odori (nausea, vomito, cefalea, lipotimia, fenomeni vasomotori, collasso, crisi asmatiche, ecc.)? (Se si, quali: _____________)FUNZIONI GUSTATIVE

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PERCEZIONE GUSTATIVA- percepisce il salato? - percepisce il dolce?- percepisce l'amaro?- percepisce l'acidulo?- percepisce l'effervescente?- ricorda alcuni sapori? (Se si, specificare- prova piacere per alcuni sapori?(se si, quali_____________)DISCRIMINAZIONE GUSTATIVA- nella masticazione discrimina altre sensazioni? (Se si, quali: _____________)- discrimina l'intensità di un sapore?- discrimina in uno stesso alimento complesso alcuni ingredienti che lo compongono?- nella masticazione discrimina diversi sapori?- si lascia influenzare dall'aspetto dei cibi nel determinare la qualità di un sapore?- se esposto ad alcuni sapori, presenta disturbi neurovegetativi (nausea, vomito, diarrea, gastriti, ecc.)? (Se si, quali: _____________)FUNZIONI TATTILIPERCEZIONE STEREOGNOSICA

1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- sa riconoscere al tatto oggetti noti? (Ad es. una moneta, una penna, ecc.)- sa distinguere al tatto le caratteristiche delle forme di oggetti? (Ad es. forme arrotondate, lineari, spigolose)- sa riconoscere la caratteristica di un oggetto posto tra altri oggetti? (Ad es. la concavità di un contenitore)- sa classificare oggetti che hanno le stesse caratteristiche tattili? (Ad es. le monete, le matite, le penne, ecc., riunite in un unico insieme di oggetti)- sa percepire tra più oggetti gli elementi che compongono uno stesso oggetto? (Ad es. il cappuccio e il corpo della penna)- sa indicare la grandezza di un oggetto che scorre sul suo corpo?- sa distinguere al contatto una figura disegnata su una parte del suo corpo?- sa determinare e riprodurre la disposizione topografica di alcuni oggetti presenti sul tavolo con altri oggetti simili? (Ad es. quattro matite disposte a forma di quadrato)- sa distinguere al tatto le caratteristiche spaziali degli oggetti? (Ad es. grande, piccolo, sottile, spesso, ecc.)- sa distinguere al tatto le caratteristiche di superficie degli oggetti? (Ad es. liscio, ruvido, bagnato, asciutto, ecc.)- sa distinguere al tatto l'intensità delle caratteristiche spaziali degli oggetti? (Ad es. più grande di, più piccolo di, più sottile di, più spesso di, ecc.)PERCEZIONE BARICA - sa riconoscere un ritmo battuto su una parte del suo corpo?- sa riconoscere il punto di pressione esercitato su una parte del suo corpo? (Ad es. su una mano, la spalla, l'addome, ecc.)- sa riconoscere l'intensità di pressioni successive esercitate sulla stessa parte del corpo? (Ad es. la prima più intensa e la seconda più lieve)- sa distinguere al tatto l'intensità delle caratteristiche di superficie degli oggetti? (Ad es. più liscio di, più ruvido di, più bagnato di, più asciutto di, ecc.)

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- sa riconoscere al tatto le caratteristiche strutturali degli oggetti? (Ad es. pesante, leggero, liquido, solido, liscio, ruvido, ecc.)PERCEZIONE TERMICA - sa distinguere al tatto le caratteristiche di superficie degli oggetti? (Ad es. caldo, tiepido, freddo, ecc.)- sa distinguere al tatto le caratteristiche termiche di un oggetto rispetto ad un altro? (Ad es. più caldo di..., più freddo di..., ecc.)PERCEZIONE DOLORIFICA - riconosce una sostanza calda con cui entra in contatto?- sa riconoscere un vegetale che punge?- sa riconoscere un disinfettante che brucia?- sa riconoscere un oggetto pesante?PERCEZIONE DISCRIMINATIVA- a occhi chiusi, sa mettere in ordine seriale un complesso di oggetti? (Ad es. le matite di diversa lunghezza, dalla più lunga alla più corta)- a occhi chiusi, sa distinguere l'entità numerica di oggetti con cui entra in contatto?- a occhi chiusi, sa indicare la direzione di avanzamento di un oggetto che scorre sul suo corpo!- a occhi chiusi, sa localizzare un punto del corpo che È stato toccato, toccandolo a sua volta?FUNZIONI SOMESTESICHEPERCEZIONE POSTURALE DEL CORPO

1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- percepisce le diverse parti del corpo?- sa riconoscere la posizione di un segmento corporeo nello spazio, indicandone la localizzazione topologica? (Ad es. la mano dx si trova sopra la testa)- sa percepire il proprio corpo in una data posizione (ad es. in piedi, seduta, in ginocchio, decubito)?- sa percepire le parti del corpo in appoggio al suolo?- sa percepire le diverse angolazioni delle parti del corpo, quando cambiano al variare di una postura? (Ad es. "L'angolo gambe-cosce da seduti È più chiuso che da in piedi?")- sa percepire le diverse parti del corpo, le une rispetto alle altre, quando si tiene una postura? (Ad es. "Le gambe sono sotto le cosce, le cosce sono sotto il busto.")PERCEZIONE DINAMICA DEL CORPO- percepisce le diverse parti del corpo in movimento?- sa riconoscere la sensazione di appoggio dei piedi a terra mentre corre, indicandone la localizzazione temporale? (Ad es. dicendo "ora")- sa riconoscere la posizione di un segmento corporeo nello spazio-tempo, indicandone la localizzazione topologica in momenti successivi? (Ad es. la mano dx si trova in appoggio al fianco dx, si porta verso l'alto, ruota e entra in contatto con la testa)- sa percepire il proprio corpo in azione (ad es. nella corsa)?FUNZIONI UDITIVECOMPRENSIONE UDITIVA- sa comprendere il significato di una frase (ad es. quando sei giunto a scuola, hai incontrato i tuoi amici?)- riconosce rumori e suoni dall'ambiente?- riconosce espressioni verbali?- dispone di una memoria verbale sufficiente?- fraintende le indicazioni del parlante?

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- comprende le indicazioni del parlante?- comprende i concetti astratti espressi verbalmente? (Ad es. "I bambini buoni non rompono i giocattoli, benché li smontino e li rimontino.")DISCRIMlNAZIONE ACUSTICA- dimostra capacità di ricezione? (Se si, specificare con quale orecchio: _____________)- avverte meglio voci acute, gravi, indifferentemente? (Se si, specificare_____________)- distingue suoni forti e suoni deboli?- dimostra di individuare le differenze presenti nella voce (infantile, adulta, femminile, maschile, ecc.)?- sa discriminare la durata di una espressione sonora? (Ad es. lunga, breve, ecc.)- sa valutare la durata di una espressione sonora? (Ad es. più lunga di..., più breve di..., ecc.)- sa stabilire la direzione di una fonte sonora in movimento?- sa definire l'identità di due eventi sonori?- sa definire la similitudine di due eventi sonori?- sa distinguere un evento sonoro casuale da uno linguistico prodotto intenzionalmente?- discrimina la lunghezza o la brevità di una esclamazione (ad es. "oh..." e "ohh...")?COMPRENSIONE RITMICO-MUSICALE- reagisce alla musica ricercando la fonte sonora?- conferisce al suono un'immagine affettiva?- è sensibile a suoni e ritmi che favoriscono la sua distensione?- recepisce il proprio pulsare interno?- sente i rumori degli alimenti durante la masticazione?- riconosce rumori e suoni già noti?- ricorda delle sequenze ritmiche?- ricorda delle sequenze melodiche?- riproduce suoni uguali a quelli uditi?- riproduce scansioni ritmiche udite in precedenza?COMPRENSIONE SEMANTICA- comprende le comunicazioni verbali?- comprende alcuni concetti astratti (ad es. felicità, giustizia, uguaglianza, ecc.)?- fraintende frequentemente le indicazioni del parlante?- riproduce espressioni verbali tipiche per struttura del testo, ritmo e intonazione? (Ad es. Questa mattina hai fatto colazione? Ma certo, ho mangiato i biscotti inzuppati nel latte!)COMPRENSIONE SINTAGMATICA .- comprende proposizioni semplici (ad es. vai a prendere la palla!)?- comprende frasi complesse? (Ad es. "Ho visto la sorella di tuo babbo che andava a fare la spesa dal fruttivendolo all'angolo della piazza!")- comprende frasi semplici che implicano concetti astratti? (Ad es. "Tutti i bambini possono fare merenda al suono della campanella.")- comprende frasi complesse che implicano concetti astratti? (Ad es. Per l'anniversario della liberazione il sindaco verrà a scuola per raccontarci una storia di guerra e parlarci della libertà!)FUNZIONI VISIVEDIFFICOLTÀ VISIVE

1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- mentre osserva qualcosa ha il volto contratto?

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- presenta miopia?- presenta astigmatismo?- presenta riduzione dell'acutezza visiva? (Se si, di che grado_____________)- presenta presbiopia?- presenta altre alterazioni? (Se si, specificare_____________)PERCEZIONE DELLA FORMA- riconosce due forme uguali?- riconosce due forme simili?- riconosce gli elementi caratteristici di due forme simili (ad es. due triangoli isosceli di diverse dimensioni o due triangoli di diversa forma)?- classifica oggetti che hanno forma simile?- distingue le caratteristiche di oggetti di diversa forma?PERCEZIONE DELLA PROFONDITÀ - riesce a individuare l'oggetto che gli È più vicino tra due posti a diversa distanza?- infila una penna in un tubo con facilità e precisione?- individua un oggetto posto in mezzo tra due oggetti?- individua l'oggetto posto sopra a un altro oggetto?- individua l'oggetto posto sotto a un altro oggetto?- individua l'oggetto posto a destra di un altro oggetto?- individua l'oggetto posto a sinistra di un altro oggetto?- individua l'oggetto posto dietro a un altro oggetto?- individua l'oggetto posto davanti a un altro oggetto?- individua l'oggetto posto vicino a un altro oggetto?- individua l'oggetto posto lontano da un altro oggetto?PERCEZIONE DELLA POSIZIONE- individua l'oggetto che ha la sommità posta più in alto da terra?- individua l'oggetto più lontano tra due oggetti?- individua l'oggetto più vicino tra due oggetti?PERCEZIONE CROMATICA- presenta acromatopsia (non riconosce i colori)?- presenta discromatopsia (non riconosce alcuni colori)?- ricorda i nomi dei singoli colori?- riconosce i colori in base al nome? (Se si, quali_____________)- accoppia i colori uguali?- distingue e ritrova un colore fra una serie di colori?- distingue e ritrova due colori diversi nella loro esatta successione fra una serie di coppie di colori dati?- discrimina oggetti in base al colore?- accoppia il colore corrispondente a oggetti reali?PERCEZIONE STEREOGNOSICA- accoppia forme geometriche uguali? (Se si, indicare quali_____________)- distingue e ritrova una forma tra una serie di forme?- distingue e ritrova due forme diverse nella loro esatta successione fra una serie di coppie forme date?- opera classificazioni in base alla forma?- riconosce le forme in base al nome? (Se si, quali_____________)- sistema dei solidi nei rispettivi incastri?- congiunge le due metà di un solido geometrico?- congiunge i 4 elementi di un solido geometrico?PERCEZIONE CROMATO-STEREOGNOSICA

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- accoppia oggetti di forma e colore uguali?- mette in corrispondenza oggetti di forma uguale-colore diverso?- mette in corrispondenza oggetti di colore uguale-forma diversa?PERCEZIONE DI GRANDEZZA- distingue e accoppia due grandezze uguali?- dispone oggetti in ordine crescente in base alla grandezza?- dispone oggetti in ordine decrescente in base alla grandezza?- classifica oggetti secondo forma e grandezza?PERCEZIONE DELLA DIREZIONE E DELL'ORIENTA-MENTO- riconosce figure identiche anche se orientate in direzione diversa?- distingue e ritrova una figura data fra altre diversamente orientate?- distingue due figure orientate diversamente e le pone nella loro esatta posizione? (Ad es. le due metà di una fotografia)- riconosce su di sé destra e sinistra?- riconosce destra e sinistra sull'altro situato di fronte?- riferisce in quale posizione si trovino due oggetti fra loro?- sa indicare ciò che è in alto e ciò che è in basso?- sa indicare ciò che è davanti e ciò che è dietro?- sa indicare ciò che è sopra e ciò che è sotto?- sa indicare ciò che è dentro e ciò che è fuori?- sa indicare ciò che è chiuso e ciò che è aperto?- decifra la posizione di alcune figure fra loro?

CAPACITÀ PSICO-SOCIO MOTORIE

ORGANIZZAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO

1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- percepisce le diverse parti del corpo?- percepisce i rapporti tra le diverse parti del corpo in riferimento ad un criterio? (Ad es. data una posizione indicare le parti del corpo che sono tra loro vicine scendendo dall'alto al basso)- riconosce e imita correttamente una posizione data? (Ad es. seduto, in ginocchio, in piedi e altre posizioni complesse)- tiene la testa eretta?- tiene la posizione seduta?- tiene la posizione eretta?- tiene la posizione seduta sui talloni?- tiene la posizione di decubito supino?- tiene una posizione di rilassamento completo?- tiene una posizione di irrigidimento completo?- riconosce e nomina le varie parti del corpo proprio? (Se si, quali_____________)- riconosce e nomina le varie parti del corpo altrui? (Se si, quali_____________)- riconosce e nomina le varie parti del corpo rappresentato su una figura? (Se si, quali_____________)- compone la figura umana con le singole parti?COMPRENSIONI DEGLI SCHEMI D'AZIONE- in base ad una richiesta riesce a portare le mani sopra-sotto la testa?- in base ad una richiesta riesce a portare successivamente le mani sul collo, sulle spalle, sul petto, sul ventre, sulle cosce, sulle ginocchia, sui piedi, ecc.?- disegna la figura umana con gli elementi essenziali? (Se si, quali non

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rappresentati_____________)- riesce a comprendere e realizzare una sequenza d'azione (ad es. prendi la palla e poggiala sopra la panca, poi sospingila su di essa per farla cadere nel cesto!)?- riesce a comprendere e realizzare una sequenza d'azione dinamica (ad es. corri sino al muro, prendi la palla, palleggiala a terra sino a metà campo, poi lanciala a me!)?DISSOCIAZIONE E COORDINAZIONE DEI MOVIMENTI- sa camminare a 4 appoggi?- sa "strisciare"?- cammina alternando in modo armonico braccia e gambe?- sa camminare all'indietro?- riesce a saltare sul posto?- riesce a percorrere un percorso saltellando?- corre correttamente?- riprende un pallone fatto da lui rimbalzare al suolo?- sa lanciare un pallone verso un bersaglio?- sa evitare gli ostacoli fermi seguendo un percorso?- sa evitare degli ostacoli in movimento seguendo un percorso?- batte le mani alternandole con i passi?- batte le mani alternandole al piede sinistro?- batte le mani alternandole al piede destro?- muove le braccia in alternanza con i passi?- tenendo gli arti superiori in posizione orizzontale sa roteare le mani una a destra una a sinistra?- riesce ad alzare le spalle tra un passo e l'altro?EQILIBRIO POSTURALE E DINAMICO- riesce a stare in equilibrio con gli occhi aperti?- riesce a stare in equilibrio con gli occhi chiusi?- riesce a stare in equilibrio su un piede ad occhi aperti?- riesce a stare in equilibrio su un piede ad occhi chiusi?- riesce a stare in equilibrio sulla punta dei piedi a occhi aperti?- sa stare in equilibrio sulla punta dei piedi a occhi chiusi?- sa stare in equilibrio sui talloni a occhi aperti?- sa stare in equilibrio sui talloni a occhi chiusi?- riesce a raccogliere un oggetto da terra senza sbandamenti nel ritorno alla stazione eretta?- sa camminare su una linea tracciata a terra?- sa percorrere un tracciato sinuoso senza sbandamenti?- sa camminare sull'asse di equilibrio?- sa salire e scendere le scale?- in un percorso con ostacoli corre mantenendo l'equilibrio?- corre verso un obiettivo dato e, raggiuntolo, gira per tornare indietro senza perdere l'equilibrio?- sa arrampicarsi su un supporto e sa saltare in basso recuperando l'equilibrio al suolo?ASSOCIAZIONE PERCETTIVO-MOTORIA- controlla il proprio spostamento nello spazio in base alla durata di un rumore?- controlla il proprio spostamento nello spazio in base alla durata di uno stimolo visivo?- controlla il proprio spostamento nello spazio in base alla tonematica di un comando?

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CONTROLLO RESPIRATORIO- respira prevalentemente dal naso? - respira prevalentemente dalla bocca?- presenta respirazione boccale (inspirazione/espirazione)?- presenta respirazione nasale (inspirazione-espirazione)?- alterna espirazione boccale-inspirazione nasale?- alterna inspirazione boccale-espirazione nasale? - alterna naso-bocca seguendo una notazione simbolica?- attua una inspirazione boccale profonda?- attua una inspirazione boccale media?- attua una inspirazione boccale lieve? - attua una inspirazione nasale profonda?- attua una inspirazione nasale media?- attua una inspirazione nasale lieve?- sa soffiare l'aria dalla bocca?- sa regolare la emissione di aria in tempi diversi?- sa restare in apnea per un buon tempo?- sa restare in apnea per un tempo medio?- sa restare in apnea per poco tempo?- associa la respirazione all'espressione gestuale?RITMO RESPIRATORIO- presenta un ritmo respiratorio di 16-18 atti al minuto (lO-12 anni)?- presenta un ritmo respiratorio di 2O-22 atti al minuto (5 anni)?- presenta un ritmo respiratorio di circa 26 atti al minuto (fino 18-24 mesi)?RILASSAMENTO- con una contrazione-decontrazione muscolare ottiene un rilassamento settoriale?- con una contrazione-decontrazione muscolare ottiene un rilassamento generale?- rilascia più facilmente le seguenti parti del corpo: _____________- a seguito di manipolazione corporea diretta produce un rilassamento a carico della muscolatura: _____________- a seguito di un eloquio motivante raggiunge una buona distensione?LATERALIZZAZIONE- scrive con la mano sinistra?- scrive con la mano destra?- scrive con entrambe le mani?- presenta la mano _____________ come dominante in tutte le altre situazioni di gioco-lavoro?- traccia un segno su un foglio con ambedue le mani, a partire dalla periferia verso il centro. Quello che risulta più lungo e preciso proviene da: _____________!- colpisce la palla col piede _____________!- all'ordine "avanti", avanza col piede _____________!- quando si trova nella posizione di riposo porge in avanti la gamba ____________!- ad occhi chiusi, per cercare con un piede un oggetto, avanza con la gamba _____________!- guarda attraverso la serratura con l'occhio _____________!- guarda attraverso il cannocchiale con l'occhio _____________!- guarda nel mirino della macchina fotografica con l'occhio ___________!

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- ascolta il battito cardiaco di un compagno con l'orecchio ____________!- fa schermo con la mano alla ricerca di un eco o di un rumore in contatto con l'orecchio __________!- porta un orologio per sentire se funziona all'orecchio _____________!ABILITÀ MANUALI- sa tamburellare le dita?- sa abdurre e addurre il pollice?- sa opporre le dita al pollice?- predilige la prensione palmare?- predilige la prensione radio-palmare?- predilige la prensione con pinza media?- predilige la prensione con pinza superiore?- muove il dito indicato da un compagno?- alza il dito toccatogli da un compagno (a occhi chiusi)?- ripete con un dito il movimento indicatogli?- sa avvitare e svitare?- sa fare una pallina di creta lavorandola col palmo?- sa manipolare la creta con il pollice e l'indice?- sa piegare un foglio di carta in varie parti?- fa dei nodi con lo spago?- sa usare il punteruolo sui contorni di un disegno?- sa strappare la carta sui contorni di un disegno?- ritaglia correttamente con le forbici?ABILITÀ OCULO-MOTORIE- muove simultaneamente i globi oculari in modo coordinato per ispezionare una immagine nel campo visivo?- riesce a fissare un oggetto con entrambi i globi oculari?- mentre osserva qualcosa ha gli occhi semichiusi in evidente stato di tensione?- mentre osserva qualcosa È in condizione di rilassamento e riesce ad aprire e chiudere bene le palpebre?- mentre osserva qualcosa presenta un battito irregolare delle palpebre?CONTROLLO DINAMICO DI SÉ- sa riprodurre una azione (ad es. incrociare le braccia)?- sa realizzare una azione in base a una istruzione verbale (ad es. metti le mani sulle spalle)?- sa realizzare e controllare un salto in avanti?- sa rimbalzare più volte su un trampolino elastico?- sa realizzare un percorso a spola tra due o più punti?CONTROLLO DINAMICO DELL'OGGETTO- sa realizzare e controllare il lancio di una palla?- sa realizzare e controllare la ricezione e il lancio di una palla con le mani?- sa realizzare e controllare la ricezione e il rilancio di una palla con altre parti del corpo (ad es. i piedi, la testa, ecc.)?- sa realizzare e controllare la ricezione e il rilancio di una palla con oggetti (ad es. una racchetta, un bastone, ecc.)?- sa realizzare e controllare più volte il rimbalzo di una palla a terra?CONTROLLO DINAMICO DELL'ALTRO- sa assumere la posizione di qualcuno?- sa imitare un gesto eseguito da qualcuno?- esegue gesti semplici prodotti da qualcuno? (Ad es. mano sinistra-

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orecchio sinistro)- esegue gesti semplici prodotti da qualcuno? (Ad es. mano destra-orecchio sinistro)- ripete i movimenti precedenti solo su ordine verbale?- sa realizzare e controllare l'inseguimento di un soggetto?ABILITÀ MIMICO-GESTUALI- riesce nell'imitazione dei movimenti emblematici delle mani (ad es. Silenzio! Vieni qua! Fermati! ecc.)?- sa imitare una azione?- esita nella imitazione di una azione?- sa imitare le azioni successive di un amico?- sa esprimere una pernacchia?- sa produrre una espressione del volto?- assume una data posizione nello spazio?- sa alzare le sopracciglia?- sa socchiudere i due occhi? - sa chiudere gli occhi contemporaneamente?- sa chiudere gli occhi alternativamente?- sa aggrottare le sopracciglia?- sa sporgere il labbro inferiore?- sa sollevare il labbro superiore?- sa scoprire i denti?- sa alzare gli angoli della bocca singolarmente? - sa alzare gli angoli della bocca contemporaneamente?- sa gonfiare le guance?- sa sgonfiare le guance alternativamente?- sa spostare lateralmente tutta la bocca?- sa rappresentare l'espressione di gioia?- sa rappresentare l'espressione di paura?- sa rappresentare l'espressione di tristezza?- sa rappresentare l'espressione di rabbia?- sa rappresentare l'espressione di disgusto?- sa rappresentare la mimica di un soggetto stanco?- sa rappresentare la mimica di un soggetto allegro?- sa rappresentare azioni tipiche di una professione (ad es. il medico, il giornalaio, parcheggiatore, ecc.)?- sa rappresentare azioni tipiche di una situazione familiare?- sa rappresentare azioni tipiche di una situazione scolastica?- sa rappresentare azioni tipiche di una interazione pubblica (ad es. chiedere il biglietto per un automezzo pubblico?CARATTERISTICHE DINAMICHE GENERALI- presenta instabilità psico-socio motoria?- è di facile stancabilità?- presenta immobilità eccessiva?- presenta creatività motoria?- presenta agilità motoria?- presenta destrezza motoria?

CAPACITÀ EMOTIVO-AFFETTIVE

ATTEGGIAMENTO EMOTIVO 1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- è triste?

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- è pauroso?- è irascibile?- è aggressivo?- aggredisce verbalmente? - aggredisce fisicamente?- è calmo di fronte a una situazione nuova?- è ansioso di fronte a una situazione nuova?- è frequente la distruzione del materiale?- attua fughe improvvise?- manifesta comportamenti stereotipati?- ha comportamenti problematici legati alla sessualità? (Se si quali: _____________)- presenta reazioni inadeguate a rumori, voci, colpi improvvisi, oscurità, animali, cose? (Se si, specificare: _____________)- presenta delle reazioni improvvise di fronte ad avvenimenti speciali (ad es. la caduta di un amico, il decesso di un animale, il cambiamento di un ambiente, ecc.)? (Se si, specificare: _____________)- rivela atteggiamenti emozionali di fronte a un giocattolo nuovo? (Se si, rivela gioia, stupore, fastidio, ecc.: _____________)ATTEGGIAMENTO AFFETTIVO- è simpatico?- è fedele?- è empatico?- è affettuoso? (Se si, con chi _____________)- è affettuoso solo con gli amici più cari?- accetta di stare assieme solo ad alcune persone? (Se si, specificare _____________)- ricerca la compagnia di bambini più piccoli?- ricerca la compagnia di bambini più grandi?- mostra scoppi di ira, si lamenta e piange molto?- è teso?- è facilmente irritabile?- è apatico?

CAPACITÀ SOCIO-RELAZIONALI

ATTEGGIAMENTO INTERATTIVO NEL GIOCO 1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- accetta i compagni di gioco?- è accettato dai compagni di gioco?- gareggia con i coetanei nel gioco?- fa proposte di gioco?- durante il gioco assume un atteggiamento di leader?- gioca con gli altri ma non prende l'iniziativa?- durante il gioco rispetta le regole?- durante il gioco aspetta il suo turno?- durante il gioco collabora col gruppo?- fa ridere gli altri?- I1 soggetto cerca di attirare l'attenzione urlando?- è dispersivo?- si isola con facilità?ATTEGGIAMENTO RELAZIONALE- è espansivo? (Se si, con chi _____________)

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- è turbolento? (Se si, con chi _____________)- è sincero? (Se si, con chi _____________)- rifiuta la relazione con adulti sconosciuti?- rifiuta la relazione con alcuni coetanei?- è sorridente?- risponde al sorriso?- conversa agevolmente?- sa ascoltare?- risponde in modo adeguato al minimo rimprovero?- è chiacchierone?- presenta un buon grado di inibizione e se interrotto risponde con disinvoltura?- rifugge ogni approccio col mondo?- è taciturno?- parla a voce bassa?- non saluta gli amici? - non saluta gli estranei?- parlando non guarda chi ha davanti a sé?- parlando entra in contatto con il suo interlocutore?- è disinvolto nei gesti e nelle azioni?- richiede l'attenzione dell'adulto su di sé?- è sensibile alle lodi? - è sensibile alle burle?- è sensibile agli incoraggiamenti?ATTEGGIAMENTO SOCIALE- collabora spontaneamente con gli altri?- è diffidente?- entra in relazione con le persone e sviluppa con esse forme di comunicazione corrette e costruttive?- è socievole? (Se si, con chi _____________)- cerca la vicinanza degli altri?- è remissivo con i coetanei?- non cede i materiali ai coetanei?- ha amici della sua età?- provoca gli adulti?

CAPACITÀ ETICO-MORALI

ATTEGGIAMENTO ETICO 1v++

1v+

1v0

1v-

1v--

2v++

2v+

2v0

- è rispettoso dell'altro?- è rispettoso delle cose e degli ambienti? - è rispettoso egli esseri viventi?- è altruista?- è egoista?- è onesto?- è mendace?- è perseverante?- è fiducioso?ATTEGGIAMENTO MORALE- è generoso?- è buono?- è giusto?

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- è tollerante?- è accogliente?- è amichevole?- è disponibile?- è responsabile?- è sensibile alle questioni di giustizia?

(M., Gori, Barsotti, P., 1998)

B. SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE

SCHEDA DI VALUTAZIONEPercezione, conoscenza, coscienza e organizzazione del corpo ++ + o - - -Ha scoperto le capacità tattiliHa scoperto le capacità visiveHa scoperto le capacità uditiveHa scoperto le capacità olfattiveHa scoperto le capacità gustativeHa scoperto le capacità di trasposizione sensorialeHa scoperto le capacità di cenestesiHa scoperto le capacità di equilibrio corporeoHa scoperto le capacità propriocettiveHa scoperto le possibilità di controllo respiratorioConoscenza, coscienza e organizzazione del proprio schemacorporeo e dell'immagine di séOrganizza le percezioni corporeeOrganizza lo schema corporeoHa la capacità di rappresentare il proprio schema corporeoHa scoperto le capacità di proiezioneConoscenza, coscienza e organizzazione degli schemi motoriHa coscienza delle posizioni globali del proprio corpoSa organizzare i movimenti globali e segmentari del proprio corpoEsplorare, identificare e distinguere oggettiSa organizza il rapporto con l'oggettoSa esplorare le possibilità di rapporto con l'oggettoE’ capace di organizzazione percettiva dei rapporti con gli oggettiSa organizzare la rappresentazione spaziale dei rapporti con oggettiHa la capacità di trasformazione dei rapporti tra gli oggettiConosce e organizza il rapporto con un oggettoConosce e organizza il rapporto con la bacchettaConosce e organizza il rapporto con la palla (o altro oggetto)Conoscenza, coscienza del corpo nel rapporto con l'ambientePossiede la coscienza del proprio corpo nel rapporto con l'ambienteDiscriminazione delle caratteristiche degli elementi del realeRiconosce visivamente gli oggettiDiscrimina rumore, suono, silenzioDiscrimina le caratteristiche tattili degli oggettiCoordinazione dinamica generaleControlla le posizioni fondamentali del corpoCoordina il proprio corpo in movimentoPossiede la coordinazione motoria nell'uso di oggettiPossiede l'agilitàSperimenta le azioni nel rapporto con la pallaPossiede l'azione creativa

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Controllare le proprie azioni nello spazio-tempoControlla il camminareControlla il correreControlla il saltareControlla le azioni globaliRappresentare mentalmente il proprio corpo e le sue azioniRappresenta azioni proposte con una canzoneIndividua le parti del corpo suggerite con indovinelliAssocia movimento e coloreIdentifica le diverse parti del proprio corpoCompetenze espressive e comunicativeHa capacità d'azione e di comunicazione nel gruppoHa capacità di espressione significativaSa relazionarePossiede la comunicazione non verbaleUtilizza la CNV per rappresentare personaggi ed eventi.Organizzare le azioni in relazione ad eventi acustici e ritmiciSa orientarsi nello spazio e nel tempo in relazione ai suoniIdentifica aspetti costitutivi di un ritmo Realizza costrutti ritmici e rappresentarliSviluppo della destrezzaValuta distanze e traiettorieAttua strategie d'azione tecnico-tatticheRilassare il proprio corpo Possiede la capacità di contrazione-rilassamentoHa capacità di rilassamento indottoHa capacità di rilassamento volontario SocialitàHa capacità di riconoscere l'altroHa capacità di riconoscere l’altro come corpo-persona

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BIBLIOGRAFIA

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