Materialismo Dialettico

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    MATERIALISMO DIALETTICO

    (estate 1937)

    M ao Tse-tung redasse questo testo nellestate del 1937 nello stesso contesto in cui redasse

    anche i testi Sulla prati cae Sul la contraddi zione, ossia le lezioni che egli teneva

    allU niversit politica e mi li tare antigiapponese di Y enan. Q uesto testo fu stampato per la

    prima volta in tre puntate nel 1938 su una rivista di Canton. In quegli anni lo studio del

    materialismo dialettico ebbe un notevole svi luppo nel PCC e nel movimento rivoluzionario

    cinese perch corrispondeva alle esigenze del loro svi luppo e fu fortemente facili tato daglistudi, dai dibattiti e dallampia e ricca produzione di testi che ebbero luogo negli anni 20

    e 30 in Unione Sovietica.

    ID EALISM O E M AT ERIALISM O

    In questo capitolo verranno presentati i seguenti argomenti:1. la lotta tra le due forze in campo filosofico;

    2. la differenza tra lidealismo e il materialismo;3. le cause della nascita e dello sviluppo dellidealismo;4. le cause della nascita e dello sviluppo del materialismo.

    La lotta tra le due forze in campo fi losofico

    In sintesi la storia della fi losofia la storia della lotta e dello svi luppo di duecorrenti filosofiche tra loro antagoniste, la corrente idealista e la corrente

    materialista. T utte le scuole e tutti i sistemi fi losofici sono espressioni pi o menoconseguenti e rigorose di queste due correnti fondamentali.O gni teoria filosofica elaborata da persone appartenenti a una data classe

    sociale e la coscienza di queste persone determinata da una certa forma di vitasociale esistente nellepoca in cui vivono.

    T utte le teorie filosofiche esprimono i bisogni di date classi sociali e riflettonoil livello di sviluppo raggiunto dalle forze produttive sociali e la conoscenza dellanatura raggiunta dalluomo. I l destino di una data filosofia dipende dalla misurain cui risponde alle necessit di una classe sociale.

    Perch due correnti filosofiche, lidealismo e il materialismo?La causa per cuisorsero due scuole sociale e precisamente la natura contraddittoria dellasociet divisa in classi.

    Lidealismo sorse inizialmente come prodotto dellignoranza e della superstizione

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    degli uomini primitivi , ancora allo stato barbarico. Successivamente lo sviluppo delle

    forze produttive determin lo sviluppo della conoscenza scientifica e ci creava

    condizioni favorevoli allindebolimento e alla scomparsa dellidealismo e alla nascita,

    al suo posto, del materialismo. Invece di fatto l idealismo n si indebolito n tanto

    meno scomparso; al contrario esso si anzi sviluppato e ha tenuto testa con vigoreal materialismo. La ragione di ci la divisione della societ in classi.

    D a una parte la classe dominante per perseguire i suoi interessi ha dovuto

    svi luppare e difendere teorie idealiste. D allaltra la classe oppressa, anchessa per

    perseguire i suoi interessi, non poteva che sviluppare e difendere teorie

    materialiste. Sia lidealismo sia il materialismo esistono entrambi come strumenti

    della lotta tra le classi e la lotta tra le due correnti non pu concludersi che dopo

    che sar scomparsa ogni divisione della societ umana in classi.

    Nel processo del suo svi luppo storico, lidealismo ha rappresentato la coscienzadella classe sfruttatrice e quindi ha avuto una funzione reazionaria. D altra parte

    il materialismo la concezione del mondo della classe rivoluzionaria ed esso

    cresciuto e si sviluppato nella societ classista attraverso una continua lotta

    contro la fi losofia reazionaria dellidealismo. Q uindi la lotta in campo fi losofico

    tra idealismo e materialismo stata, attraverso i secoli, il riflesso costante del

    conflitto dinteressi tra la classe reazionaria e la classe rivoluzionaria.

    Indipendentemente dal fatto che un fi losofo ne sia o no consapevole, il suo

    pensiero filosofico inevitabilmente legato allorientamento politico della suaclasse e ogni tendenza fi losofica supporta sempre, direttamente o indi rettamente,

    gli interessi politici fondamentali della classe a cui il suo autore appartiene. per

    questo che la specifica linea politica seguita dalla sua classe pu apparire come

    la messa in pratica di una specifica teoria filosofica1.

    Q uanto alla fi losofia del marxismo, la caratteristica specifica del materialismo

    dialettico consiste nella sua capacit di spiegare chiaramente la natura di classe

    di ogni forma della coscienza sociale (compresa la fi losofia) , nellaperta dichia-

    razione del suo carattere proletario e nella lotta risoluta che esso conduce controla fi losofia idealista delle classi dei proprietari. Q ueste sue caratteristiche

    specifiche sono al servizio dellobiettivo generale del rovesciamento del

    capitalismo, dellinstaurazione e dellorganizzazione della dittatura del proletaria-

    to e della costruzione di una societ socialista.

    Nellattuale situazione della Cina, la filosofia materialista serve lobiettivo

    generale del rovesciamento della dominazione imperialista e del sistema semifeu-

    dale, della completa realizzazione della democrazia borghese, dellinstaurazione

    di una repubblica democratica cinese completamente nuova e della preparazionedel passaggio con mezzi pacifici al socialismo e al comunismo.

    Bisogna quindi sempre tener presente lo stretto legame esistente tra la teoria

    filosofica e la pratica politica.

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    La di fferenza tra l ideali smo e i l mater iali smo

    Q ual la differenza fondamentale tra li dealismo e il materialismo?Essa consistenelle risposte opposte che le due correnti danno al problema fondamentale della

    fi losofia, cio al problema della relazione tra spi rito e materia ( ossia al problemadella relazione tra la coscienza e lessere) .Lidealismo afferma che lo spirito ( la coscienza, le idee, il soggetto) lorigine

    prima del mondo e che la materia ( il mondo naturale, la societ, loggetto) soloun fenomeno derivato dallo spirito.

    I l materialismo afferma che la materia esiste indipendentemente dallo spirito eche lo spirito solo un fenomeno derivato dalla materia.

    Le opposte risposte date a questo problema fondamentale sono ognuna puntodi partenza di una grande variet di concezioni opposte in tutti gli altri campi.

    Lidealismo sostiene che il mondo o il complesso di tutte le nostre sensazionio un processo spirituale creato dalla nostra mente o da una mente superiore. Peresso i l mondo materiale esterno al pensiero o una falsa illusione (cio qualcosacostruito dal soggetto che percepisce) o la scorza materiale esterna di unessenzache spi rituale. Secondo lidealismo la conoscenza umana sgorga spontaneamen-te dal soggetto ed qualcosa che lo spirito trae da s.

    Al contrario il materialismo sostiene che lunit del mondo consiste nel suocarattere materiale e che lo spirito ( la coscienza) una delle propriet naturalidella materia che si presenta quando la materia ha raggiunto un certo grado disvi luppo. La natura, la materia e il mondo oggettivo esistono anche senza lo spiritoe sono indipendenti da esso. La conoscenza umana un riflesso del mondooggettivo esterno.

    Le cause della nascita e dello svi lu ppo dell i deal ismo

    Lidealismo afferma che la materia un prodotto dello spirito, capovolgendocos la realt. Q uali sono le cause della nascita e dello svi luppo di una filosofia

    del genere?Come gi detto sopra, inizialmente lidealismo nacque come risultato delligno-ranza e della superstizione degli uomini primitivi, ancora allo stato barbarico.D opo che le forze produttive ebbero raggiunto un certo svi luppo, la condizionefondamentale che ha determinato la nascita e lo sviluppo dellidealismo comecorrente del pensiero filosofico stata la divisione del lavoro tra lavoro manualee lavoro intellettuale.

    Come conseguenza dello sviluppo delle forze produttive della societ sorse ladivisione del lavoro e lo sviluppo di questa divisione diede origine a un gruppo

    di uomini che si specializzavano nel lavoro intellettuale. Finch lo svi luppo delleforze produttive sociali rest debole, anche la divisione tra i due lavori e i duegruppi rest incompleta. Q uesta divisione fece un salto in avanti quando siformarono le classi, sorse la propriet privata e lo sfruttamento del lavoro altrui

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    divenne la base dellesistenza della classe dirigente. Allora il lavoro intellettualedivenne la prerogativa della classe dirigente e il lavoro manuale divenne lacondanna delle classi oppresse. La classe dominante inizi a concepire in manieracapovolta il rapporto tra essa e le classi oppresse e incominci ad affermare che

    non erano i lavoratori che fornivano ai membri della classe dominante i mezzi pervivere ma che, al contrario, era la classe dominante che dava da vivere ailavoratori . D i conseguenza i membri della classe dominante considerarono condisprezzo il lavoro manuale e da qui trasse la sua origine la concezione idealista.Leliminazione della contrapposizione tra il lavoro manuale e il lavoro intellettuale una condizione necessaria della eliminazione della filosofia idealista.

    T ra le condizioni sociali che resero possibile lo svi luppo della filosofia idealista,la principale sta nel fatto che questa concezione filosofica riflette gli interessi dellaclasse sfruttatrice. Q uesto fatto spiega perch la fi losofia idealista predominante

    in tutti i campi. Se non ci fosse una classe sfruttatrice, lidealismo perderebbe lasua base sociale. Leliminazione definitiva della filosofia idealista pu aversi solodopo leliminazione della divisione delle societ in classi e linstaurazione dellasociet comunista.

    nei vari stadi attraverso cui si attua il processo conoscitivo delluomo che noidobbiamo cercare il motivo per cui lidealismo ha potuto svilupparsi, radicarsi etrovare la forza per tener testa al materialismo. O gni qual volta luomo usa delleidee per pensare, l si determina la possibilit di scivolare nellidealismo. D altraparte ogni volta che luomo pensa, egli non pu evitare di usare delle idee. Q uestanecessit di usare idee per pensare fa s che la nostra conoscenza pu facilmentescindersi in due aspetti: un aspetto riguarda cose singole e particolari, laltroriguarda idee universali. Ci si vede, per esempio, anche nella sempliceaffermazione Y enan una citt. Nella realt lindividuale e luniversale sonoinscindibilmente uniti; quindi dividerli vuol di re allontanarsi dalla verit obiettiva.La verit obiettiva unit di individuale e universale. Se non vi lindividualescompare anche luniversale; se non vi luniversale, non ci pu essere neanchelindividuale2. I l metodo seguito dagli idealisti consiste nel separare luniversale

    dallindividuale, nel considerare luniversale come una realt oggettiva e ridurrelindividuale a realt residuale, a forma di esistenza delluniversale.T utti gli idealisti sostengono che la coscienza, lo spirito o le idee sono realt

    oggettive che esistono indipendentemente dalluomo che pensa. Partendo da cigli idealisti ingigantiscono la forza creatrice delle idee delluomo quando sonomesse in pratica nella societ e non possono ammettere la verit insegnata daimaterialisti che la coscienza limitata dalla materia. Essi anzi sostengono che solola coscienza attiva, mentre la materia non che un aggregato inerte di oggetti.

    A ci si aggiungono le illusioni che derivano dalla natura della loro classe e gli

    idealisti esagerano in ogni modo il ruolo attivo della coscienza. Essi sviluppanounilateralmente questaspetto e lo gonfiano oltre ogni limite. Essi fanno di ci laloro idea guida, eliminando laltro aspetto ( lattivit della materia) o riducendoload aspetto subordinato allattivit della coscienza. Essi elevano questa immagina-

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    zione falsa del ruolo della coscienza a concezione generale del mondo, fino afarne un feticcio o un idolo.

    In campo economico, lidealismo esagera grandemente un aspetto nonessenziale dello scambio, ponendo la legge della domanda e dellofferta come

    base fondante del capitalismo

    3

    .M olti hanno rilevato i l ruolo attivo della scienza nella vi ta della societ, ma nonsi rendono conto che questo particolare ruolo determinato e limitato dai rapportisociali di produzione storicamente dati e arrivano alla conclusione che la scienza la forza motrice della trasformazione della societ.

    G li storici idealisti affermano che la storia fatta dagli eroi.I politici idealisti ritengono lattivit politica onnipotente.I comandanti militari idealisti lanciano operazioni militari senza considerare i

    costi di esse.

    I rivoluzionari idealisti abbracciano il blanquismo4 e vi sono persone cheinvocano la rinascita del carattere nazionale e la restaurazione della moraletradizionale5.

    T utte queste posizioni derivano dallesagerazione della potenza creatrice delsoggetto.

    I l nostro pensiero non pu raggiungere una rappresentazione completa di unfenomeno dun colpo solo. Esso al contrario d luogo a una conoscenza che siavvicina sempre pi alla realt in un processo dialettico, vivo e infinitamentevariegato. Lidealismo invece si basa sulle propriet specifiche del pensiero edesagera questa sua particolare caratteristica; non pu quindi fornire una rappre-sentazione giusta del processo dinamico della conoscenza; al contrario arrivainevitabilmente a darne una rappresentazione deformata.

    Lenin ha detto: La conoscenza umana non una linea retta, ma una linea curva.O gni tratto infinitesimo di questa curva pu essere preso come un segmento diretta indipendente e a s stante. Q uesto segmento di retta pu trarre in errore.Rettilinearismo e unilateralismo, rigida ostinazione a vedere gli alberi ma non laforesta, soggettivismo e cecit soggettiva: queste sono le basi gnoseologiche

    dellidealismo6

    . Lidealismo filosofico isola una parte o un aspetto dellaconoscenza, lo esagera unilateralmente e lo trasforma in un oggetto spirituale ea s stante, senza relazione con la materia e la natura. Lidealismo quindi unadottrina religiosa: su questo non c alcun dubbio 7.

    I l materialismo antecedente a M arx ( i l materialismo meccanicista) non davarilievo al ruolo attivo del pensiero nella conoscenza e assegnava al pensiero unruolo puramente passivo: lo descriveva come uno specchio in cui la natura siriflette. I l materialismo meccanicista aveva un atteggiamento sbagliato neiconfronti dellidealismo, non studiava lorigine della sua teoria della conoscenza

    (della sua gnoseologia) : di conseguenza non poteva superare lidealismo. Solo ilmaterialismo dialettico mette accuratamente in rilievo il ruolo attivo del pensieroe nello stesso tempo riconosce che lattivit del pensare limitata dalla materia.Esso mostra che il pensiero sorge dalla pratica sociale e che nello stesso tempo

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    il pensiero dirige attivamente lattivit pratica. Solo questa teoria dialetticadellunit del pensare e dellagire pu superare lidealismo.

    Le cause della n ascita e dello svi lu ppo del material ismo

    I l fondamento del materialismo il riconoscimento che la materia qualcosadi separato dalla conoscenza e che la materia ha esistenza indipendente dallacoscienza, nel mondo esterno8.

    Luomo ha raggiunto la conoscenza di questo fondamento attraverso la pratica.La pratica del lavoro produttivo, la pratica della lotta di classe e la pratica dellasperimentazione scientifica hanno messo luomo in condizione di liberarsigradualmente dalla superstizione e dalle i llusioni ( idealismo) , di comprendere lasostanza di cui il mondo composto e di arrivare al materialismo.

    Luomo primitivo, che era schiacciato dalle forze naturali e usava solo utensiliprimitivi, non riusciva a comprendere in modo chiaro le trasformazioni cheavvenivano intorno a lui e cercava aiuto in forze spirituali . Q uesta fu lorigine dellareligione e dellidealismo.

    M a nel corso di una pratica produttiva lunga di secoli gli uomini sono venutiin contatto con il mondo naturale e hanno imparato ad agire su di esso e atrasformarlo. Producendo i beni necessari alla loro vita, hanno fatto in modo cheil mondo si conformasse secondo i loro interessi e hanno prodotto in se stessi laferma convinzione che la materia ha unesistenza oggettiva.

    Nel corso della vita associata degli uomini sorsero relazioni e influenzereciproche e nella societ divisa in classi sorse anche la lotta di classe. Le classisfruttate comprendevano la loro situazione, valutavano la loro forza ed elabora-vano i loro piani. Q uando la loro lotta aveva successo, esse si convincevano chele loro concezioni non erano affatto il prodotto di illusioni ma il riflesso del mondomateriale oggettivamente esistente. Q uando elaboravano un piano sbagliato ederano sconfitte e poi , correggendo il piano, riuscivano invece a vincere, esse eranospinte a capire che potevano raggiungere i loro obiettivi solo se elaboravano una

    conoscenza giusta, con piani soggettivi che si basavano sul riconoscimento cheil mondo oggettivo materiale e si trasforma seguendo sue proprie leggi.Anche la conoscenza della storia ha mostrato alluomo che il mondo materiale

    e regolato da leggi; essa ha fatto comprendere alluomo linutilit delle fantasieproprie della religione e dellidealismo e lo ha spinto a conclusioni materialiste.

    Riassumendo: la storia della pratica umana ( la storia della sua lotta contro la natura,la storia della lotta di classe e la storia della ricerca scientifica protratte per un lungoperiodo) ha condotto luomo, attraverso le necessit della vita e della lotta, acomprendere la realt materiale e a riconoscere che la filosofia materialista giusta.

    Egli ha cos scoperto lo strumento intellettuale necessario alla sua lotta: la filosofiamaterialista. La filosofia materialista si svilupper e si rafforzer tanto pi quantomaggiore sar lo sviluppo della produzione, quanto maggiore sar lo svi luppo dellalotta di classe, quanto maggiore sar la comprensione dei segreti della natura

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    Il materi ali smo dialettico come arma per la r ivoluzione proletar ia

    Abbiamo gi discusso questo problema nel primo capitolo, ma ne parleremodi nuovo brevemente.

    I l materialismo dialettico la concezione del mondo del proletariato. La storiaha assegnato al proletariato il compito di eliminare la divisione della societ inclassi e il proletariato usa il materialismo dialettico quale arma teorica percombattere la sua battaglia e come base filosofica per le sue teorie nei campi pidiversi.

    Soltanto se, per comprendere il mondo, ci mettiamo dal punto di vista delproletariato noi possiamo assimilare completamente e correttamente la concezio-ne del mondo del materialismo dialettico. Solo se partiamo da questo punto divista noi possiamo comprendere correttamente e obiettivamente il mondo reale.

    Q uesto da una parte perch solo i l proletariato la classe pi progressista e pirivoluzionaria. D allaltra perch soltanto i l materialismo dialettico, che coniugastrettamente lattitudine scientifica pi avanzata e pi rigorosa con lo spiritorivoluzionario pi deciso e senza riserve, la concezione del mondo e il metodopi giusti e pi rivoluzionari.

    In Cina attualmente il proletariato ha sulle sue spalle la responsabili t storica dicontinuare la rivoluzione democratica borghese per passare poi al socialismo eal comunismo ed esso deve adottare il materialismo dialettico come sua armaspirituale. Se il proletariato cinese, il Partito comunista cinese e tutti gli elementirivoluzionari del popolo che vogliono adottare il punto di vista del proletariatoadotteranno i l materialismo dialettico, essi acquisiranno la concezione del mondoe il metodo pi rivoluzionari e pi giusti. Allora essi saranno in grado dicomprendere gli svi luppi e le svolte del movimento rivoluzionario, di perseguirecon successo gli obiettivi della rivoluzione, di unirsi tra di loro e di unire gli alleati,di combattere con successo le teorie reazionarie, di adottare linee dazione giuste,di evitare errori nel loro lavoro e di raggiungere lobiettivo di liberare e ditrasformare la Cina.

    In particolare assolutamente necessario che studino i l materialismo dialetticoi quadri e coloro che hanno ruoli di direzione nel movimento rivoluzionario.Infatti tra di essi sono molto di ffusi il soggettivismo e il meccanicismo che sonoambedue concezioni del mondo e metodi di lavoro sbagliati. Q ueste concezionili portano spesso a deviare dal marxismo e a seguire nel movimento rivoluzionariostrade sbagliate. Per poter evitare e correggere queste carenze necessariostudiare coscienziosamente il materialismo dialettico, comprenderlo bene e, cosfacendo, dotare il proprio spirito di una nuova arma.

    Il rapporto tra i l retaggio della vecchia fi losofia e il materialismo dialettico

    I l materialismo moderno non una semplice evoluzione delle scuole fi losofichepassate. Esso nato nella battaglia contro le filosofie idealiste dominanti nel passato

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    e nella battaglia della scienza per liberarsi dallidealismo e dal misticismo. La fi losofiadel marxismo, il materialismo dialettico, tuttavia non solo ha ereditato il prodottomassimo dellidealismo, cio i risultati della filosofia di H egel11, ma ha anche superatolidealismo di quella filosofia e, usando il materialismo, ha trasformato la sua

    dialettica. Q uindi il marxismo non soltanto la continuazione e il completamentodi tutte le teorie materialiste del passato, ma anche una teoria che si oppone ai limi tie alle ristrettezze di tutte le vecchie teorie materialiste, ossia delle fi losofie materialistemeccaniciste e intuitive ( le pi importanti delle quali sono il materialismo francese12

    e quello di Feuerbach13). La filosofia marxista, il materialismo dialettico, quindi hafatto propria leredit scientifica delle culture passate, ma nello stesso tempo le harifondate sulla base della pratica rivoluzionaria creando cos una scienza filosoficache non ha precedenti nella storia, la pi rivoluzionaria, la pi corretta e la picompleta scienza filosofica che sia mai esistita.

    In Cina, dopo il M ovimento del 4 maggio 191914, la successiva comparsa attivasulla scena politica del proletariato e lo sviluppodel livello scientifico del paese, sorto e si svi luppato un movimento filosofico marxista. T uttavia in quella primafase in Cina tra i materialisti il livello di comprensione del materialismo dialetticoera piuttosto basso ed essi subivano principalmente linfluenza del materialismomeccanicista influenzato dalla borghesia e linfluenza delle correnti soggettivistedella scuola di D eborin15.

    D opo la sconfi tta subita dalla rivoluzione nel 1927, la concezione marxista eleninista fecero un passo avanti e un po alla volta si svilupp anche la filosofiamaterialista dialettica.

    Recentemente, a causa della gravit della crisi nazionale e sociale e grazieallinfluenza del movimento di rettifica in campo filosofico in corso in UnioneSovietica, tra gli intellettuali cinesi si sviluppato un grande interesse verso ilmaterialismo dialettico. D allampiezza che questo movimento ha gi raggiuntopossiamo prevedere che, anche se oggi non che nella sua fase iniziale, esso crescerseguendo lo sviluppo delle lotte del proletariato e delle masse rivoluzionarie cinesie del resto del mondo; con una forza che spezza tutto quello che si oppone alla sua

    crescita, esso prender il sopravvento, guider lavanzata coraggiosa e ampia delmovimento rivoluzionario cinese e porr le basi della strada seguendo la quale ilproletariato cinese condurr la rivoluzione cinese alla vittoria.

    A causa del ritardo dello sviluppo della societ cinese, il movimento filosoficomaterialista dialettico che si sviluppa attualmente nel nostro paese non derivadalla resa dei conti con la nostra tradizione filosofica e dalla sua trasformazione,ma dallo studio del marxismo-leninismo. M a la concezione materialista dialetticapotr diffondersi largamente e radicarsi profondamente in Cina e quindi guidarela rivoluzione cinese sulla strada della vittoria solo se lotter contro tutte le teorie

    filosofiche arretrate e marce che hanno corso in Cina e se alzer ben alta in tuttoil paese la bandiera della critica sul fronte ideologico. O ccorre anche che vengamesso in luce e criticato tutto il patrimonio filosofico ereditato dalla vecchia Cina.Solo cos riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo.

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    Lunit di concezione del mondo e di metodo nel material ismo dialettico

    I l materialismo dialettico la concezione del mondo del proletariato. Esso nello stesso tempo il metodo usato dal proletariato per conoscere il mondo

    circostante e il metodo usato da esso per compiere azioni rivoluzionarie. Laconcezione del mondo e il metodo del materialismo dialettico costituiscono unsistema unico e indivisibile16.

    Q uelli che revisionano i l marxismo in senso idealista credono che il materiali-smo dialettico sia essenzialmente un metodo. I seguaci di questa scuola separanoil metodo dalla concezione del mondo, separarono la dialettica dal materialismo.Essi non comprendono che il metodo dialettico marxista qualcosa di differentedalla dialettica idealista di H egel. Esso una dialettica materialista. I l metodomarxista non pu essere mai separato dalla sua concezione del mondo.

    D altra parte, i seguaci del materialismo meccanicista riducono la filosofiamarxista alla concezione del mondo al pari di una qualsiasi filosofia generale,cancellando la sua componente dialettica. In sostanza essi ritengono che laconcezione del mondo della fi losofia marxista non sia altro che la concezione delmondo derivata dalla scienza naturale meccanica. Essi non comprendono che ilmaterialismo marxista non solo materialismo, ma materialismo dialettico.

    Ambedue queste concezioni amputano la filosofia marxista di una sua parte esono sbagliate. La concezione del mondo e il metodo del materialismo dialetticocostituiscono un sistema unico e indivisibile.

    Il problema dell oggetto della dialettica mater ial ista.Di che cosa si occupa la dialettica mater ial ista?

    Lenin trattando della scienza filosofica marxista ha sostenuto che la dialetticamaterialista lo studio delle leggi dello sviluppo del mondo oggettivo e al tempostesso lo studio delle leggi dello svi luppo della conoscenza ( in cui il mondo oggettivosi riflette dando luogo alle varie categorie della dialettica). Egli ha affermato: La

    logica la dottrina non delle forme esteriori del pensiero, ma delle leggi secondocui si sviluppano tutte le cose materiali, naturali e spirituali, ossia delle leggi disvi luppo di tutto i l mondo concreto e della conoscenza di esso. D etto in altre parole,la logica il compendio, la somma, la conclusione della storia della conoscenza delmondo17. Lenin ha dato grande risalto alla dialettica materialista quale metodoscientifico generale; questo perch la dialettica ha tirato le conclusioni generali ditutto il processo storico di conoscenza del mondo compiuto dagli uomini. perquesto che egli ha affermato: La dialettica la storia della conoscenza.

    Q uesta la definizione che Lenin ha dato della dialettica materialista come

    scienza e del suo oggetto. I l significato di questa definizione chiarito qui diseguito.

    1. Proprio come ogni altra scienza, la dialettica materialista ha un suo specificooggetto e questo oggetto sono le leggi pi generali dello sviluppo della natura,

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    della societ e del pensiero umano. Pi precisamente, lobiettivo della dialetticamaterialista non quello di arrivare a cogliere le relazioni che esistono tra i varifenomeni per mezzo del pensiero, ma quello di arrivare a cogliere quelle relazioniattraverso l indagine sui fenomeni stessi. Q uesto punto di vista di Lenin

    fondamentalmente diverso da quello degli idealisti menscevichi ( che in definitivaabbandonano la scienza concreta e la conoscenza concreta) che consideranocome oggetto della dialettica materialista lo studio delle categorie separate dallaconoscenza concreta. G li idealisti menscevichi hanno tentato di fondare unsistema filosofico le cui categorie sono separate dallo svolgimento effettivo dellastoria della conoscenza, della storia delle scienze sociali e della storia delle scienzenaturali e quindi essi hanno abbandonato la dialettica materialista.

    2. I vari rami della scienza ( la matematica, la meccanica, la chimica, la fisica, labiologia, leconomia e le altre scienze naturali e sociali ) non sono che i vari campi

    di studio dello sviluppo del mondo materiale e dello sviluppo della nostraconoscenza di esso. Q uindi i principi di ogni singola scienza sono resi limi tati eunilaterali dal campo concreto di cui essa si occupa. Per la dialettica materialistala cosa diversa. Essa la sintesi, la conclusione, la generalizzazione e il risultatofinale di tutti i contenuti validi di tutte le scienze concrete e di tutta la conoscenzadellumanit. Q uindi i concetti , i giudizi e i principi della dialettica materialistasono leggi estremamente generali ( includono le leggi pi generali di tutte lescienze e quindi includono la sostanza del mondo materiale) .

    Q uesto un aspetto del problema e da questo punto di vista la dialetticamaterialista una concezione del mondo. D altra parte, la dialettica materialista il fondamento logico ed epistemologico di ogni effettiva conoscenza scientificaliberata da tutti i fronzoli speculativi , fideistici e metafisici . Q uindi essa anche,per ogni scienza particolare, lunico metodo di studio vero e oggettivamentefondato.

    Q uesta conclusione chiarisce meglio che cosa vogliamo dire quando affermia-mo che la dialettica materialista, o il materialismo dialettico, un sistema unicoe indivisibile di concezione del mondo e di metodo. O ra diventa anche facile

    comprendere lerrore dei volgarizzatori e dei deformatori della filosofia marxistache negano il suo diritto desistenza come filosofia.Per quanto riguarda il problema delloggetto della filosofia, M arx, Engels e Lenin

    si opposero tutti quanti alla separazione della filosofia dalla realt concreta e allatrasformazione della filosofia in una serie di dottrine indipendenti. Essi sottoline-arono che la filosofia deve svilupparsi dallanalisi della vita reale e dei rapportireali e si opposero al metodo della logica formale e dellidealismo menscevicosecondo il quale oggetto di studio sono i concetti logici o un mondo naturale diconcetti logici. La filosofia che si sviluppata dallanalisi della vita reale e dei

    rapporti reali non altro che la teoria dello svi luppo, ossia la dialettica materialista.M arx, Engels e Lenin hanno tutti quanti definito la dialettica materialista come

    una teoria dello sviluppo. Engels ha definito la dialettica materialista come lateoria dei principi generali dello sviluppo della natura, della societ e del

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    pensiero18. Lenin ha definito la dialettica materialista come la teoria dellosvi luppo pi profonda, pi multiforme e pi ricca di contenuto . Essi affermanoche le forme di tutte le leggi dello sviluppo elaborate da tutte le filosofie, conla sola eccezione di questa, a causa della loro ristrettezza e della loro mancanza

    di contenuto, dividono in due il reale processo di sviluppo della natura e dellasociet( Lenin) . La ragione per cui essi affermano che la dialettica materialista la teoria dello sviluppo pi profonda, pi multiforme e pi ricca di contenutorisiede nel fatto che la dialettica materialista riflette, nella maniera pi profonda,pi multiforme e pi ricca di contenuto, la contraddittoriet e i salti del processodi trasformazione della natura e della societ. N on vi nessunaltra ragione.

    Nellambito del problema delloggetto della filosofia rimane ancora da risolvereil problema dellunit di dialettica, logica e gnoseologia ( teoria della conoscenza) .

    Lenin ha sottolineato con enfasi lunit di dialettica, logica e gnoseologia e haaffermato che questa una questione molto importante e che i tre termini sonosovrabbondanti; essi indicano una stessa e unica cosa. Egli si oppose a queirevisionisti del marxismo che considerano la dialettica, la logica e la gnoseologiacome tre discipline distinte e indipendenti luna dallaltra.

    La dialettica materialista lunica gnoseologia scientifica ed anche lunicalogica scientifica. La dialettica materialista studia lorigine e lo sviluppo dellanostra conoscenza del mondo oggettivo. Studia come noi passiamo dallignoranzaalla conoscenza e dalla conoscenza incompleta a una conoscenza menoincompleta. Essa studia il modo in cui le leggi dello sviluppo della natura e dellasociet si riflettono giorno dopo giorno in misura pi completa e pi ampia nellacoscienza degli uomini. Esattamente questa luni t di dialettica materialista e dignoseologia.

    La dialettica materialista studia le leggi pi generali dello sviluppo del mondooggettivo e studia la forma riflessa nel pensiero delle manifestazioni e dellecaratteristiche pi sviluppate del mondo oggettivo. In questo modo la dialetticamaterialista studia le leggi della nascita, dello sviluppo, del tramonto e della

    reciproca trasformazione di ogni processo e di ogni fenomeno del mondomateriale. Nello stesso tempo essa studia la forma in cui le leggi dello sviluppodel mondo oggettivo sono riflesse nel pensiero umano. Q uesta lunit didialettica materialista e di logica.

    Per comprendere pi profondamente la ragione per cui dialettica materialista,logica e gnoseologia costituiscono una cosa sola, esamineremo qui di seguitocome la dialettica materialista risolve il problema del rapporto reciproco fra logicae storia.

    Engels ha affermato: Q uanto al metodo di pensiero dei vari fi losofi , i l punto

    di forza del metodo di H egel sta nel ricchissimo senso storico che permea i suoifondamenti. Anche se la forma di H egel astratta e idealista, lo svi luppo del suopensiero tuttavia spesso procede parallelamente allo sviluppo della storia delmondo. Inoltre egli spesso porta la storia a conferma del suo pensiero. Spesso la

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    storia procede con salti e in modo confuso. Q uindi se vogliamo seguire losviluppo storico in modo completo, non solo dobbiamo prestare attenzione amolti fatti insignificanti, ma siamo costretti anche a lasciare che il nostro pensierosegua una strada discontinua. Stante ci, lunico metodo appropriato19 era il

    metodo logico. T uttavia questo metodo logico era ancora fondamentalmente unmetodo storico, salvo che era spogliato della forma della storia e degli elementioccasionali perturbativi che entrano nella storia. M arx, Engels e Lenin attribui-scono grande importanza a questa idea dellunit dello sviluppo logico e dellosviluppo storico. Le categorie della logica sono espressioni sintetiche dellamoltitudine infinita di particolari dellesistenza esterna e dellazione. Lecategorie sono compartimenti distinti che ci aiutano a comprendere la linea didemarcazione tra le varie specie di cose. Lattivit pratica delluomo dovetteportare il suo pensiero a ripetere centinaia di mi lioni di volte le varie figure logiche

    prima che queste potessero acquistare la forza di assiomi. La pratica delluomo,ripetendosi centinaia di milioni di volte, assunse nella coscienza delluomo laforma consolidata delle figure della logica. Proprio ( e solo) in forza di questaripetizione di centinaia di milioni di volte queste figure raggiunsero la stabilit diun pregiudizio, il loro carattere assiomatico 20. Q ueste affermazioni di Leninmostrano chiaramente ci che distingue la logica dialettica materialista dallalogica formale che considera le sue categorie come vuote, separate dal lorocontenuto e autonome da esso e in cui la forma non ha relazione alcuna con ilcontenuto. La logica dialettica materialista si distingue anche dalla logica dialetticadi H egel secondo il quale la logica estranea al mondo materiale, unentitideale che si svi luppa in modo autonomo, riflessa e trapiantata nella nostra mente.Per di pi egli concepisce la manifestazione del movimento della materia comequalcosa di costruito attraverso un processo creativo della mente. H egel affermalidentit di pensiero ed esistenza, ma vede lidentit di dialettica, di logica e dignoseologia come identit idealista, cio come esistenza prodotta dal pensiero. N ellafilosofia marxista invece lidentit di dialettica, di logica e di gnoseologia fondatasu base materialista. Solo se il problema della relazione tra essere e pensiero risolto

    sulla base del materialismo e solo se si parte dalla teoria del riflesso si pu risolvereinteramente il problema del rapporto fra dialettica, logica e gnoseologia.Lesempio migliore di utilizzazione del materialismo dialettico per risolvere il

    reciproco rapporto tra processi logici e processi storici dato da Il capitalediM arx. Esso contiene anzitutto la comprensione dello svi luppo storico della societcapitalista e, nello stesso tempo, mostra lo sviluppo logico di quella societ. Ilcapitalemostra che la dialettica dello sviluppo delle varie categorie economicheriflette la nascita, lo sviluppo e il tramonto della societ capitalista. Il caratterematerialista della soluzione data a questo problema sta nel fatto che questa soluzione

    assume la storia materiale oggettiva come sua base, sta nel fatto che essa considerale idee e le categorie come riflessi della storia reale. Lunit di teoria e di storia delcapitalismo, della logica e della teoria della conoscenza della societ capitalista sonoespresse in forma esemplare ne Il capitale. D a ci possiamo derivare una certa

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    comprensione dellidentit di dialettica, di logica e di gnoseologia.Ci di cui abbiamo trattato fin qui il problema delloggetto del materialismo

    dialettico.

    Sulla materi a

    I l marxismo in campo fi losofico ha continuato e ha svi luppato la correntematerialista e ha risolto in modo giusto la questione del rapporto tra pensiero edessere: ci equivale a dire che ha affermato con fermezza e in modo materialistail carattere materiale del mondo e della realt oggettiva e lorigine materiale delpensiero (ossia la relazione di dipendenza del pensiero dalla materia) .

    La tesi che la materia la fonte del pensiero fondata sulla tesi preliminare delcarattere materiale del mondo e della sua esistenza oggettiva. La prima condizione

    per appartenere al campo materialista laccettazione della tesi che il mondomateriale ha unesistenza indipendente e distinta dal pensiero umano, che ilmondo materiale esisteva prima che comparisse luomo e che continua a esisteredopo lapparizione delluomo separatamente dal pensiero umano e indipenden-temente da esso. Q uesta tesi la premessa fondamentale su cui si fonda ogniricerca scientifica.

    Come possiamo verificare questa tesi?Le prove sono innumerevoli. O gni voltache gli uomini vengono in contatto con il mondo esterno, essi devono lottare conaccanimento contro la pressione e la resistenza del mondo esterno ( della naturae della societ) . Inoltre gli uomini non soltanto devono, ma anche possono venirea capo di questa pressione e di questa resistenza. La dimostrazione migliore diquesta tesi sta proprio in tutti gli avvenimenti concreti della pratica sociale degliuomini, quali si sono presentati nel corso dello sviluppo storico della societumana. I soldati dellEsercito rosso che fecero la Lunga M arcia di 10.000 linondubitarono mai dellesistenza oggettiva delle aree attraverso le quali passavano,del fiume Y angtse e del Fiume G iallo, delle montagne coperte di neve, dellepraterie e dei nemici contro i quali combattevano, ecc. N mai dubitarono

    dellesistenza oggettiva dellEsercito rosso stesso. La Cina non pu dubitaredellesistenza oggettiva dellimperialismo giapponese che lha invasa n dellesi-stenza oggettiva del popolo cinese. Anche gli studenti dellUniversit poli tica emi litare antigiapponese non hanno mai dubitato dellesistenza oggettiva dellU ni-versit e degli studenti stessi. Q ueste sono tutte cose materiali che esistonooggettivamente, indipendentemente dalla nostra coscienza. Q uesto il punto divista fondamentale di ogni concezione materialista, il punto di vista materialistain campo filosofico.

    La concezione della materia propria della filosofia materialista dialettica e laconcezione della materia propria delle scienze naturali non sono la stessa cosa.

    Se noi affermiamo che la concezione della materia propria della filosofiamaterialista dialettica consiste nella tesi che la materia ha unesistenza oggettiva,

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    che ci che chiamiamo materia tutto il mondo che esiste al di fuori dellacoscienza umana e che esiste indipendentemente da essa (questo mondo agiscesugli organi sensibili delluomo che generano le percezioni sensitive delluomoe attraverso queste percezioni sensitive il mondo si riflette nelluomo) , allora

    questa concezione della materia permanente e immutabile, assoluta.Invece la concezione della materia propria delle scienze naturali ( per esempiola vecchia teoria atomica, la successiva teoria elettronica, ecc.) , deriva dallo studiodelle strutture materiali; questa concezione della materia muta con il progrediredelle scienze naturali; relativa.

    Q uesta distinzione, frutto della forza conoscitiva del materialismo dialettico, trala concezione della materia propria della filosofia materialista dialettica e laconcezione della materia propria delle scienze naturali una condizionenecessaria per un deciso sviluppo delle concezioni del materialismo dialettico e

    ha un grande ruolo nella lotta contro lidealismo e il materialismo meccanicista21.I materialisti non disponevano di alcune conoscenze scientifiche delle strutture

    materiali, come la teoria elettronica che confuta lerronea teoria della scomparsadella materia e che mette in risalto la giustezza della concezione della materiapropria del materialismo dialettico. Le scoperte delle scienze naturali moderne,come per esempio la scoperta della teoria elettronica, hanno mostrato che alcunepropriet che le vecchie teorie materialiste attribuivano a tutta la materia ( il peso,la durezza, l impenetrabili t, linerzia, ecc.) sono proprie solo di alcune strutturedella materia e non di altre. Fatti come questo distruggono lunilateralit e laristrettezza della concezione della materia propria del vecchio materialismomeccanicista e dimostrano chiaramente la giustezza della concezione dellamateria e dellesistenza oggettiva del mondo materiale propria della filosofiamaterialista dialettica.

    La concezione della materia dei primi materialisti dialettici aveva colto lunit delmondo materiale pur nella sua diversit, ossia lunit delle diverse forme dellamateria. N on esiste neanche il minimo contrasto tra questa concezione della materiae il fatto che il movimento e il cambiamento impliciti nella trasformazione della

    materia da una forma a unaltra sono eterni e universali. Letere, gli elettroni, gli atomi,le molecole, i cristalli, le cellule, i fenomeni sociali, i fenomeni mentali, ecc. sonoaltrettanti stadi diversi dello sviluppo della materia, sono varie forme raggiunte neltempo dalla materia nel corso del suo sviluppo. Lavanzamento della ricercascientifica e la scoperta di ogni genere di forme diverse della materia ( la scoperta delladiversit della materia) contribuiscono ad arricchire il contenuto della concezionedella materia propria del materialismo dialettico. C forse qualche contraddizionein ci? O ccorre distinguere la concezione della materia della fi losofia materialistadialettica e la concezione della materia delle scienze naturali e questo perch tra le

    due vi la differenza che vi tra una concezione onnicomprensiva e una concezionelimi tata. T uttavia le due non sono in contrasto tra loro, perch la materia intesa nelsenso pi ampio contiene la materia intesa nel senso pi ristretto.

    Secondo la concezione della materia propria del materialismo dialettico nel

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    mondo non esistono cose cosiddette non materiali ( cose spirituali non derivatedalla materia) . La materia esiste da sempre e ovunque, non ha limi te n di tempon di spazio. Se al mondo c qualcosa che sempre stata tale e che esisteovunque come tale ( come ununit) , quella cosa quello a cui la filosofia si

    riferisce con lespressione di materia oggettivamente esistente. Se si studiano cosecome la coscienza con gli strumenti pi svi luppati del materialismo ( ossia con glistrumenti del materialismo dialettico) , allora anche ci che chiamiamo coscienzanon diverso dalle altre cose: la coscienza solo una forma della materia insviluppo, solo una specifica propriet del cervello umano. questa specificapropriet che permette che i processi materiali esterni alla coscienza si riflettanonella coscienza, che una propriet specifica della materia cerebrale. D iconseguenza ne viene che la distinzione che noi facciamo tra la materia e lacoscienza, e a maggior ragione la contrapposizione tra le due, ha senso solo entro

    certi limiti: essa ha senso solo nellambito della gnoseologia. D ato che la coscienzae il pensiero sono semplicemente propriet della materia (del cervello) , non si pusostenere che il pensiero e lessere, ossia la materia che conosce e la materia che conosciuta, sono cose contrapposte. Sostenendo ci, la divisione tra soggettoe oggetto portata fuori dal campo della gnoseologia e diventa priva di senso.Chi, al di fuori del terreno della gnoseologia, contrappone il soggetto alloggetto,abbandona il materialismo. Al mondo esistono solo la materia e le sue variemani festazioni . Q uesto equivale a dire che anche il soggetto materia, che ilmondo materiale (che la materia eterna e universale) , che la materia lesistenza oggettiva, che la materia la madre della coscienza. In sintesi, lamateria abbraccia tutto ci che esiste. I n Cina c un detto che afferma che tutto Si-ma Yi; noi invece diciamo che tutto materia. Q uesto i l principiodellunit del mondo.

    Q uello che abbiamo esposto finora il concetto di materia proprio delmaterialismo dialettico.

    Sul movimen to

    Il primo principio fondamentale del materialismo dialettico la teoria dellamateria, ossia laccettazione della natura materiale del mondo, dellesistenzaoggettiva della materia e del fatto che la materia allorigine della coscienza.Q uesta principio dellunit del mondo gi stato spiegato nella sezioneprecedente Sulla materia.

    I l secondo principio fondamentale del materialismo dialettico la sua teoria delmovimento (o teoria dello svi luppo) : ossia la tesi che il movimento una formadellesistenza della materia, che una propriet intrinseca della materia e che

    una manifestazione della diversit della materia. Q uesto il principio dellosviluppo del mondo. I l principio dello svi luppo del mondo e il principio dellunitdel mondo che abbiamo visto prima sono connessi luno allaltro e costituisconoassieme la concezione del mondo del materialismo dialettico. I l mondo non altro

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    che un mondo materiale in continuo svi luppo (ossia, i l mondo materiale unmondo il cui sviluppo non ha limiti) .

    La concezione del movimento propria del materialismo dialettico non ammette:

    1. un movimento del pensiero come movimento separato dalla materia; 2. unaconoscenza della materia senza movimento; 3. la semplificazione del movimentomateriale. La teoria dello sviluppo propria del materialismo dialettico combattein modo inequivocabile e risoluto tutte queste concezioni idealiste, metafisichee meccaniciste.

    1. La concezione del movimento propria del materialismo dialettico si contrap-pone innanzitutto alle teorie filosofiche idealiste e teiste ( religiose) . Caratteristicafondamentale di ogni fi losofia idealista e teista la negazione dellunit del mondo

    come materia. Q ueste fi losofie sostengono che il movimento e lo svi luppo delmondo non sono materiali, oppure che non lo erano al loro inizio e che sono ilprodotto della potenza sovrannaturale di dio o di forze spirituali . I l fi losofoidealista tedesco H egel affermava che il mondo attuale derivato da unacosiddetta idea del mondo. In Cina la filosofia del Libro delle trasformazi oniele filosofie morali neoconfuciane dellepoca delle dinastie dei Sung e dei M inghanno tutte sostenuto concezioni idealiste dello sviluppo delluniverso22. I lcristianesimo afferma che dio ha creato i l mondo. I l buddismo e tutte le religioni dellaCina attribuiscono lorigine e lo svi luppo di tutte le cose esistenti nelluniverso a forzespirituali. Tutte queste dottrine che concepiscono il movimento come qualcosa diesterno alla materia sono incompatibili col materialismo dialettico.

    A parte lidealismo e le religioni, tutte le teorie materialiste premarxiste e tuttele teorie meccaniciste antimarxiste del giorno doggi hanno una concezionematerialista del movimento soltanto quando trattano dei fenomeni naturali,mentre quando trattano dei fenomeni sociali essi non vedono pi cause materiali,ma chiamano in causa forze spirituali.

    I l materialismo dialettico si oppone nettamente a tutte queste concezioni

    sbagliate del movimento e mette in luce il loro limite storicamente determinato:il limite della posizione di classe e il limite del grado di sviluppo raggiunto dallascienza. Esso costruisce la propria concezione del movimento su un materialismocompleto che si basa sul punto di vista del proletariato e sul livello pi avanzatodella ricerca scientifica. Secondo il materialismo dialettico anzitutto il movimento una forma di esistenza della materia, una propriet intrinseca della materia (e nonun effetto di qualche causa esterna ad essa) . impossibile sia immaginare ilmovimento senza la materia, sia immaginare la materia senza il movimento. Laconcezione del movimento propria del materialismo dialettico si contrappone quindi

    decisamente alla concezione del movimento propria dellidealismo e delle religioni.2. Se si osserva e si studia la materia senza coglierne il movimento si avr una

    teoria metafisica di un universo stazionario, o una teoria dellequilibrio assoluto.Secondo questa teoria la materia non cambia mai e nella materia non ci sono cose

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    come lo sviluppo; una stasi assoluta lo stato generale o originario della materia.I l materialismo dialettico si oppone fermamente a queste concezioni . Secondo ilmaterialismo dialettico il movimento la forma pi universale di esistenza dellamateria e una propriet intrinseca indissolubi le di essa. T utti gli stati di stabili t

    e di staticit sono relativi, mentre il movimento assoluto.I l materialismo dialettico riconosce che tutte le forme della materia possonotrovarsi in uno stato di relativa quiete e di equilibrio e anzi sostiene che questostato mette in risalto la diversit delle varie forme della materia e quindi anchelo stato pi importante per studiare la vi ta (Engels) 23. T uttavia secondo i lmaterialismo dialettico lo stato di immobilit o di equilibrio solo uno degli aspettiessenziali del movimento, un particolare stadio del movimento. Q uando siosserva e si studia la materia prescindendo dal suo movimento, lerrore che neviene consiste nel sopravvalutare limportanza degli aspetti di immobilit o di

    equilibrio, nel dimenticare i limiti di questi aspetti e nello scambiare questi aspettiper il tutto, nel generalizzare un aspetto particolare del movimento, nelpresentarlo come assoluto. I l detto caro ai pensatori metafisici della Cina anticail cielo immutabile e immutabile anche il Tao24 esprime in modo chiaro laconcezione delluniverso statico di cui stiamo parlando.

    Q uando questi pensatori riconoscevano che vi erano trasformazioni nei fenomenidelluniverso e della societ, essi rifiutavano di ammettere che ci rappresentasse uncambiamento nella sostanza delluniverso o della societ. Secondo loro la sostanzadelluniverso e della societ restava eternamente immobile. La causa principale percui sostenevano tale teoria stava nei limiti della loro classe. I nfatti se la classe deisignori feudali avesse ammesso che la sostanza delluniverso e della societ sitrasformava e si sviluppava, questo sarebbe equivalso a sottoscrivere in campoteorico una sentenza di morte per la propria classe. Tutte le classi reazionariegenerano delle teorie dellimmobilit come propria filosofia. Le classi rivoluzionariee le masse al contrario vogliono trasformare la societ e il mondo e quindi hannosempre abbracciato la concezione che il mondo in movimento: la loro filosofia il materialismo dialettico.

    3. Infine il materialismo dialettico non condivide la teoria della semplificazionedel movimento che riduce tutti i movimenti a una forma sola di movimento, ossiaalla forma meccanica. Q uesta riduzione era laspetto che caratterizzava laconcezione del mondo del vecchio materialismo. I l vecchio materialismo ( i lmaterialismo francese del XVI I e XVI I I secolo e il materialismo tedesco feuerbachianodel X IX secolo) riconosceva lesistenza eterna della materia e i l movimento dellamateria (riconosceva che il movimento illimi tato) , ma non si era ancora liberatodalla concezione metafisica delluniverso. D i conseguenza le teorie di questi

    materialisti relative alla societ davano ancora spiegazioni idealiste del movimen-to della societ. Le loro teorie della natura riducevano lunit del mondo materialea un qualche attributo unilaterale, in particolare a una forma particolare dimovimento, il movimento meccanico. Caratteristico di questo movimento che

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    la causa del movimento una forza esterna, come nel caso di una bicicletta chesi muove quando qualcuno la spinge. Essi non spiegano la materia, il movimentoo la molteplicit e linterconnessione delle cose in base alle loro sostanze e allecause interne. Nelle loro teorie queste cose sono spiegate facendo ricorso a forme

    semplici esteriori o a forze motrici esterne. I n questo modo il carattere multiformedel mondo perduto. Essi riducono tutti i movimenti del mondo a spostamentinello spazio e a una riduzione o un aumento quantitativi . I l movimento secondoloro si riduce a un oggetto che in un dato istante in una data posizione e chein un istante successivo in unaltra posizione. D ove si ha un cambiamento, putrattarsi solo di un cambiamento che si risolve in aumento o diminuzionequantitativi : non vi alcun cambiamento qualitativo. T utti i cambiamenti sonociclici e producono ripetutamente lo stesso risultato.

    I l materialismo dialettico si oppone a tutto ci25. Secondo i l materialismo dialetticoil movimento non riducibile n a un semplice cambiamento di posizione nellospazio n a un cambiamento di tipo ciclico: il movimento molteplice, illimitato equalitativo. Secondo il materialismo dialettico il movimento la transizione da unaforma a unaltra; lunit del mondo come materia e il movimento della materia sonolunit e il movimento dellillimitata molteplicit della materia che costituisce ilmondo. Engels ha detto: O gnuna delle forme superiori di movimento necessaria-mente connessa alle forme meccaniche di movimento (esterno o molecolare) . Peresempio, come non possibile una reazione chimica senza variazione di tempera-tura e senza cambiamenti elettronici, cos impossibile la vita organica senzatrasformazioni meccaniche (molecolari) , termiche, elettriche, chimiche, ecc. M a innessun caso la forma principale di movimento si riduce allaggregato delle formesussidiarie di movimento esse pure presenti26. Q ueste parole corrispondonocompletamente e giustamente alla realt.

    Perfino se consideriamo il semplice movimento meccanico, impossibile spiegar-lo da un punto di vista metafisico. Bisogna riconoscere che tutte le forme delmovimento sono dialettiche, bench esse presentino enormi differenze quanto a

    profondit e a contenuto dialettico. Anche il movimento meccanico un movimentodialettico. Esaminiamo laffermazione che un oggetto si trova in una data posizionedello spazio in un dato momento: in realt vero sia che esso si trova in quellaposizione sia che esso simultaneamente non si trova in quella posizione. I l cosiddettotrovarsi in una posizione e limmobilit sono solo aspetti particolari del movi-mento. Fondamentalmente loggetto sempre in moto. Un oggetto che si muove neltempo e nello spazio, necessariamente e incessantemente supera ogni confine ditempo e di spazio; esso va oltre ogni limite di tempo e di spazio per diventare unflusso incessante di movimento. Inoltre il movimento meccanico non che una delle

    forme del movimento materiale. Nel mondo reale la sua indipendenza assoluta nonesiste in quanto esso sempre in rapporto con altre forme di movimento. I l calore,la reazione chimica, la luce, lelettricit, su su fino ai fenomeni organici e ai fenomenisociali, sono tutte forme del movimento della materia qualitativamente diverse.

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    I l grande contributo dato dalle scienze naturali a cavallo tra il X IX e il X X secolo stata la scoperta del principio della trasformazione dei movimenti lunonellaltro, nella dimostrazione che il movimento della materia avviene sempreattraverso la trasformazione da una forma a unaltra e che la nuova forma che

    sorge da questa trasformazione sostanzialmente differente dalla vecchia forma.Ci che causa la trasformazione della materia non esterno ad essa, ma interno.La trasformazione non dovuta allimpulso di una forza meccanica esterna, ma dovuta allesistenza, nella materia in questione, di due componenti qualitativa-mente diversi e reciprocamente opposti che lottano luno contro laltro: questoche determina il movimento e la trasformazione della materia.

    G razie alla scoperta del principio della trasformazione dei movimenti lunonellaltro, il materialismo dialettico ha potuto ampliare la sua teoria dellunitmateriale del mondo fino a comprendere in essa la storia della natura e la storia

    della societ. Esso ha potuto non solo considerare e studiare il mondo comemateria in perpetuo movimento, ma anche considerare e studiare il mondo comemateria eternamente in movimento da forme inferiori a forme superiori. O ssiaesso considera e studia il mondo sia come svi luppo sia come processo. In breve,lunit del mondo materiale un processo di sviluppo. 27

    In questo modo salta la teoria ciclica del vecchio materialismo. I l materialismodialettico studia in modo approfondi to e onnicomprensivo le forme di movimentodella natura e della societ. Esso afferma che il processo di sviluppo di tutto ilmondo osservato eterno ( senza n fine n inizio) , ma nello stesso tempo cheogni successiva concreta forma di movimento temporanea ( ha un inizio e unafine) . Q uesto equivale a dire che ogni successiva concreta forma di movimentoincomincia a esistere in condizioni determinate e cessa di esistere in condizionideterminate. Secondo i l materialismo dialettico il processo di svi luppo del mondo,nel corso del quale forme inferiori di movimento danno origine a forme superioridi movimento, esprime il carattere storico e transitorio del movimento; nellostesso tempo ogni singola forma di movimento una parte delleterno flusso dimovimento ( un flusso senza n inizio n fine) e quindi non mai n la prima in

    assoluto n lultima in assoluto.In base al principio della lotta tra gli opposti ( che la causa del movimento) ,ogni forma di movimento arriva sempre a uno stadio superiore rispetto alla formache lha preceduta e costituisce un reale avanzamento. T uttavia vero anche che,se si considerano le specifiche forme di movimento ( gli specifici processi concretidi svi luppo) , si possono determinare movimenti che stravolgono o addiritturarovesciano la direzione in cui esso procede. Le forme di movimento che avanzanoe quelle che retrocedono sono connesse le une alle altre cosicch come risultatocomplessivo esse danno luogo a un movimento composto a spirale.

    Secondo i l materialismo dialettico inoltre una nuova forma di movimento sorgein opposizione a una vecchia forma di movimento (o in antagonismo con essa) ;tuttavia al tempo stesso la nuova forma di movimento inevitabilmente conservamolti elementi essenziali della vecchia forma di movimento, ossia le cose nuove

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    nascono dalla cose vecchie. Secondo il materialismo dialettico le forme, lecaratteristiche e le propriet nuove delle cose si producono per salti attraversosuccessive rotture, ossia per mezzo di lotte e divisioni; tuttavia al tempo stesso impossibile cancellare completamente la connessione e la reciproca relazione tra

    le cose. Infine secondo i l materialismo dialettico i l mondo infinito ( senza limi ti) .Esso non tale solo preso nella sua interezza, ma anche nelle sue singole parti.Non forse vero che gli elettroni, gli atomi, le molecole sono manifestazioni diun mondo complesso e infinito?

    Una forma fondamentale del movimento della materia determina il campospecifico di ognuna delle scienze naturali e delle scienze sociali fondamentali . I lmaterialismo dialettico considera e analizza lo sviluppo del mondo come unmovimento progressivo dallinorganico allorganico fino a raggiungere la forma

    pi alta dello sviluppo della materia, la societ.G li aspetti subordinati e correlati di ogni forma fondamentale di movimento

    costituiscono i campi di studio delle sezioni subordinate e correlate della scienzache corrisponde a quella forma fondamentale (scienza dellinorganico, scienzadellorganico, scienza della societ) . Engels ha detto: La classificazione dellescienze, ognuna delle quali studia una singola forma di movimento, o una seriedi forme di movimento che si presentano unite e trapassano luna nellaltra,costituisce quindi anche la classificazione, la sistemazione di queste forme dimovimento secondo la loro connessione intrinseca. Limportanza della classifica-zione delle scienze sta in questo28.

    I l mondo intero ( inclusa la societ umana) composto di forme di materia inmovimento, qualitativamente differenti e in continua trasformazione. Q uindi nonpossiamo dimenticare il problema delle forme concrete della materia in movimen-to che sono in via di trasformarsi. Non esistono cose come la materia in generalee il movimento in generale. Al mondo, vi sono solo movimento e materiadifferenti nella forma e concreti. Espressioni come materia e movimento nonsono che abbreviazioni con cui noi indichiamo cose differenti percettibili

    attraverso i sensi in conformit alle loro propriet comuni ( Engels)29

    .

    Q uesto il principio del movimento del mondo o principio dello sviluppo delmondo proprio del materialismo dialettico. Q uesto principio la quintessenza dellafilosofia marxista che sia la concezione del mondo sia il metodo del proletariato.Se i rivoluzionari proletari impugneranno saldamente le armi di questa scienzapenetrante, essi saranno allora in grado di comprendere il mondo e di trasformarlo.

    Sul tempo e sullo spazio

    I l movimento una forma di esistenza della materia. Anche il tempo e lo spaziosono forme di esistenza della materia. La materia che si muove esiste nel tempoe nello spazio e proprio il movimento della materia la base dellesistenza di

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    queste due forme di esistenza della materia: i l tempo e lo spazio. I l tempo e lo spazionon possono essere separati dalla materia. Q uando si afferma che la materia esistenello spazio si afferma che la materia ha in se stessa la propriet di espandersi, cheil mondo materiale un mondo per il quale la capacit di espandersi una

    caratteristica interna. Q uesto non vuol dire che la materia esiste in uno spazio che un vuoto non materiale. N lo spazio n il tempo sono cose non materiali,indipendenti dalla materia. Essi non sono neanche aspetti soggettivi della nostrapercezione. Sono forme di esistenza del mondo materiale: sono oggettivi, nonesistono al di fuori della materia n la materia pu esistere senza di loro.

    La concezione secondo la quale il tempo e lo spazio sono forme di esistenzadella materia lunica concezione coerentemente materialista. Q uesta concezionedel tempo e dello spazio profondamente incompatibile con le seguenteconcezioni idealiste del tempo e dello spazio:

    1. la concezione kantiana30 del tempo e dello spazio, secondo la quale il tempoe lo spazio non sono realt oggettive, ma sono forme proprie dellintuizione delsoggetto;

    2. la concezione hegeliana del tempo e dello spazio, secondo la quale il tempoe lo spazio sono connessi con uno sviluppo che porta per gradi allidea assoluta;

    3. la concezione machista31 del tempo e dello spazio, secondo la quale il tempoe lo spazio sono categorie della percezione sensitiva e strumenti per organiz-zare le esperienze32.

    Secondo tutte queste concezioni idealiste, n il tempo n lo spazio hannoesistenza oggettiva. O gnuna di esse nega anche che le concezioni del tempo edello spazio riflettono, nel loro svi luppo, forme materialmente esistenti. Q uesteteorie sbagliate sono tutte confutate una per una dal materialismo dialettico.

    Sul problema del tempo e dello spazio, il materialismo dialettico devecombattere non solo contro le concezioni idealiste sopra indicate, ma anchecontro i l materialismo meccanicista. V ale la pena di segnalare la meccanicanewtoniana33, secondo la quale il tempo e lo spazio sono realt a s stanti statichee senza relazioni tra loro e la materia una cosa collocata allinterno di essi. La

    concezione del tempo e dello spazio propria del materialismo dialettico incontrasto con la concezione newtoniana, una concezione in sviluppo. Nelmondo non c altro che materia in movimento e la materia in movimento nonpu muoversi che nello spazio e nel tempo. Le concezioni che gli uomini hannodello spazio e del tempo sono relative, ma queste concezioni relative tendono acomporre la verit assoluta. Q ueste concezioni relative, svi luppandosi, tendonoalla verit assoluta e si avvicinano gradualmente sempre pi ad essa. I l fatto chele concezioni umane del tempo e dello spazio cambiano non contrasta con larealt oggettiva del tempo e dello spazio, cos come il fatto che cambia la

    conoscenza scientifica della struttura e delle forme della materia in movimentonon contrasta con la realt oggettiva del mondo esterno ( Lenin) 34.

    Q uesta la concezione del tempo e dello spazio propria del materialismodialettico.

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    Sul pensiero

    Secondo il materialismo dialettico il pensiero un prodotto della materia, ossia una forma dello svi luppo della materia e una caratteristica specifica di una forma

    definita di materia. La teoria del pensiero propria del materialismo dialettico estorico profondamente in contrasto con le concezioni che di esso hanno gliidealisti e i materialisti meccanicisti

    Secondo la concezione marxista, il pensiero si forma nel corso dello sviluppodal mondo inorganico privo di coscienza al mondo animale che dotato di formerudimentali di coscienza. D al mondo animale si quindi svi luppata la specieumana che dotata di forme elevate di coscienza. Q ueste forme elevate dicoscienza non solo non possono essere separate dai sistemi nervosi avanzatiformatisi nel corso dello sviluppo biologico, ma non possono essere separate

    nemmeno dal lavoro e dalle attivi t produttive che si sono formati nel corso dellosvi luppo sociale. M arx ed Engels hanno sottolineato con enfasi il rapporto didipendenza della coscienza dallo sviluppo della produzione materiale e ilrapporto tra la coscienza e lo sviluppo del linguaggio.

    Ci che chiamiamo pensiero (coscienza) quindi una propriet particolare di unadefinita forma della materia. Q uesta forma della materia dotata di un sistemanervoso complesso; un sistema nervoso del genere compare solo quando levolu-zione del mondo naturale ha raggiunto un alto grado di sviluppo. Lintero mondodella materia inorganica, il mondo vegetale e le forme inferiori del mondo animalesono privi della capacit di comprendere i processi che avvengono in loro stessi efuori di loro: sono privi di coscienza. Solo gli esseri animali dotati di un sistemanervoso sviluppato hanno la capacit di comprendere i processi, ossia hanno lacapacit di riflettere al loro interno i processi e di capirli. I processi fisiologici oggettividel sistema nervoso degli esseri umani si producono parallelamente con lamanifestazione soggettiva delle forme della coscienza che essi costruiscono in sestessi. Q ueste sono di per se stesse tutte cose oggettive, sono forme determinate diprocessi materiali. Tuttavia esse sono anche contemporaneamente funzioni psico-

    logiche soggettive che si svolgono nella materia del cervello.Non esiste una mente a s stante sede del pensiero, esiste solo una materiacapace di pensare, i l cervello. Q uesta materia capace di pensare una materia conpropriet sue proprie, una materia che si sviluppata a un alto livello in parallelocon lo svi luppo che il linguaggio umano ha avuto nella vita sociale. Q uestamateria possiede, come sua propriet specifica, la capacit di pensare, unapropriet che nessunaltra forma di materia possiede.

    I materialisti volgari affermano che i pensieri sono secrezioni materiali delcervello. Q uesta affermazione travisa la nostra concezione di questo problema.

    D obbiamo renderci conto che il pensiero, le emozioni, la volont sono prive dipeso e di volume. La coscienza, il peso, il volume, ecc. sono tutte differentipropriet della materia. La coscienza uno stato interno della materia inmovimento e riflette le caratteristiche specifiche dei processi fisiologici che

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    avvengono nella materia in movimento. Q ueste caratteristiche specifiche nonpossono essere separate dai processi oggettivi della funzione nervosa, ma esse equesti processi nervosi non sono ununica identica cosa. La concezione deimaterialisti volgari confonde queste due cose distinte e cancella la particolarit

    della coscienza.Anche le concezioni meccaniciste di alcuni pseudomarxisti riprendono laconcezione di alcune scuole borghesi di psicologia e di fatto capovolgonocompletamente la concezione marxista. Secondo loro la coscienza un processochimico-fisico e fisiologico ed essi sostengono che lo studio del comportamentodi questa materia sviluppata pu essere condotto studiando i processi oggettodella fisiologia e della biologia. Essi non capiscono le caratteristiche particolariqualitativamente distinte della coscienza e non accettano la tesi che la coscienza un prodotto della pratica sociale delluomo35. Essi sostituiscono leguaglianza di

    oggetto e soggetto e una concezione meccanicista e unilaterale del mondooggettivo alla concreta coincidenza storica di oggetto e soggetto. Q uesteconcezioni, che equiparano la coscienza a un processo fisiologico, di fattocancellano il problema fondamentale della filosofia, il problema della relazionetra pensiero ed essere.

    Lidealismo dei menscevichi propone, al posto della gnoseologia marxista, unateoria di compromesso che concili idealismo e materialismo. Essi contrappongo-no al principio della dialettica i principi della sintesi delloggettivismo con ilsoggettivismo e della reciproca complementarit di questi due metodi . M a ilprincipio della dialettica invece contemporaneamente oggettivismo nonmeccanicista e soggettivismo non idealista e costituisce la concreta identit storicadi oggettivo e soggettivo.

    V i inoltre, tra le concezioni della coscienza, la strana teoria animista ( i lozoista)di Plekhanov36 che sostiene che la materia viva. La sua affermazione anche lapietra ha coscienza esprime in modo chiaro e completo la sua opinione che lacoscienza non qualcosa che si determina nel processo di svi luppo della materia,ma una propriet che la materia possiede sin dallinizio della sua esistenza. Ci

    sarebbe solo una differenza di livello tra la coscienza degli uomini, quella degliorganismi inferiori e quella di una pietra. Q uesta concezione antistorica profondamente in contrasto con il materialismo dialettico che sostiene che lacoscienza la caratteristica della materia che compare al livello supremo dellosviluppo di essa.

    Soltanto la teoria della coscienza propria del materialismo dialettico affronta inmodo corretto il problema della coscienza.

    Sul ri flesso

    Secondo i l materialismo dialettico non basta sostenere che la materia la madredella coscienza: occorre anche affermare che la coscienza ha la possibilit diconoscere la materia.

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    I l problema se la materia pu o no essere conosciuta un problema complesso,un problema che nessuna delle scuole filosofiche del passato stata in grado dirisolvere. Soltanto il materialismo dialettico ne ha dato la soluzione giusta. Laposizione del materialismo dialettico su questo problema si contrappone

    allagnosticismo, mentre anche diversa dalla tesi del realismo semplice.La concezione agnostica di H ume37 e di K ant separa i l soggetto che conoscedalloggetto e sostiene che il soggetto non pu oltrepassare il confine che li separa:tra la cosa in s e la sua mani festazione esterna ( i fenomeni) esiste un abissoinvalicabile.

    Secondo il realismo semplice di M ach e dei suoi seguaci loggetto e le percezionisensitive del soggetto coincidono e la verit esiste nelle percezioni sensitivi ginella sua forma completa. I machisti non solo non comprendono che le percezionisensitive sono il risultato dellazione del mondo esterno sui sensi delluomo, ma

    non comprendono neanche il ruolo attivo svolto dal soggetto nel processo dellaconoscenza, ossia il lavoro di elaborazione dellazione esterna svolto dai sensi edal cervello del soggetto, elaborazione che porta alle immagini e ai concetti.

    Soltanto la teoria del riflesso propria del materialismo dialettico ha rispostoaffermativamente al problema della possibilit della conoscenza; questa teoria lanima della gnoseologia marxista. Secondo questa teoria, le nostre immaginie i nostri concetti non soltanto provengono dalle cose oggettive, ma riflettonoanche le cose oggettive. Essa mostra che immagini e concetti non sono n ilprodotto dellautosviluppo spontaneo del soggetto come sostengono gli idealistin forme che il soggetto attribuisce alle cose oggettive come sostengono gliagnostici, ma il riflesso delle cose oggettive, unimmagine fotografica e unariproduzione di esse.

    La verit oggettiva esiste indipendentemente dal soggetto e non dipende daesso. Bench essa sia riflessa nelle nostre sensazioni e nei nostri concetti, essa innoi raggiunge la sua forma finale non dun colpo solo ma gradualmente. unerrore pensare che la verit oggettiva assuma una forma completa nelle sensazionie quindi sia acquisita da noi con le sensazioni: un errore della scuola del realismo

    semplice.Bench la verit oggettiva non assuma la sua forma completa immediatamentenelle nostre sensazioni e nei nostri concetti, tuttavia essa conoscibile. La teoriadel riflesso propria del materialismo dialettico si oppone alle concezioniagnostiche e sostiene che la coscienza pu riflettere la verit oggettiva nel corsodel processo della conoscenza. I l processo della conoscenza un processocomplesso nel corso del quale la cosa in s, non ancora conosciuta, si riflettenelle nostre sensazioni, nelle nostre immagini e nei nostri concetti e diventa unacosa per noi. Certamente le nostre sensazioni e i nostri concetti non ci isolano

    dal mondo esterno, come sosteneva K ant; al contrario essi ci collegano al mondoesterno. Percezioni sensitive e concetti sono riflessi del mondo esterno. G li oggettimentali ( le immagini e i concetti) non sono che cose materiali elaborate ericostruite nel cervello delluomo (M arx) . N el processo della conoscenza il

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    mondo materiale si riflette via via nella nostra conoscenza in modo pi corretto,pi preciso, da pi lati e pi profondamente. La gnoseologia marxista quindi devecondurre una lotta su due fronti, contro il machismo e contro il kantismo emostrare gli errori sia del realismo semplice sia dellagnosticismo.

    La teoria del riflesso propria del materialismo dialettico sostiene che la nostracapacit di conoscere il mondo oggettivo senza limiti. lopposto esatto dellatesi degli agnostici che affermano che la capacit umana di conoscere limitata.T uttavia vi sono limi ti storicamente determinati per ogni passo compiuto da noiverso la verit assoluta. Lenin su questo argomento ha detto: I limiti entro cui lanostra conoscenza approssima la verit oggettiva, assoluta, sono storicamentedeterminati, ma lesistenza di questa verit assoluta e anche il fatto che noi ciavviciniamo continuamente alla realt assoluto. I contorni del quadro sonostoricamente condizionati, ma il fatto che questo quadro raffigura un modello

    oggettivamente esistente incondizionato38. Noi riconosciamo che la conoscen-za delluomo limitata da condizioni storiche e che la verit non pu essereacquisita dun colpo solo. M a non siamo agnostici e affermiamo che la verit sicompleta via via nel corso del processo della conoscenza umana. Lenin ha dettoanche: I l ri flettersi della natura nella coscienza delluomo non deve essere intesocome un atto privo di vita, astratto, privo di movimento, non soggetto acontraddizioni; ma deve essere inteso come parte delleterno processo dimovimento, di nascita di contraddizioni e di soluzione di esse39. I l processo dellaconoscenza complesso e procede attraverso contraddizioni e lotte. Q uesta laconcezione gnoseologica del materialismo dialettico.

    Le concezioni antistoriche di tutti i sistemi filosofici che, nellambito dellagnoseologia, non considerano la conoscenza come un processo, sono, diconseguenza, ristrette. La ristrettezza di vedute dellempirismo dei sostenitoridella teoria che la verit sta gi completa nelle sensazioni erige una barriera trale percezioni sensitive e i concetti. La ristrettezza di vedute della scuolarazionalista erige una barriera tra i concetti e le percezioni sensitive. Soltanto lagnoseologia del materialismo dialettico ( la teoria del riflesso) considera la

    conoscenza come un processo e in questo modo elimina completamente ognispecie di ristrettezza e fa della conoscenza un oggetto materiale e dialettico.La teoria del riflesso afferma: che il processo di riflessione non limitato alle

    sensazioni e alle immagini , ma continua nel pensiero (nei concetti astratti) ; chela conoscenza un processo di movimento dalla sensazione al pensiero. Leninebbe a dire: La conoscenza il ri flettersi della natura nella mente umana. M a nonsi tratta di una riflessione semplice, diretta e totale. il processo di una serie diastrazioni, di elaborazioni di concetti, di leggi, ecc. 40.

    Nello stesso tempo Lenin ha messo in ri lievo che il processo della conoscenza

    che comporta un movimento dalle percezioni sensitive al pensiero si compieattraverso salti. In questo modo Lenin ha nettamente allargato la concezionematerialista dialettica dellinterdipendenza nella conoscenza tra i dati dellespe-rienza e gli elementi razionali. M olti filosofi non comprendono i l cambiamento

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    repentino che si produce nel processo della conoscenza, ossia nel processo dallepercezioni sensitive al pensiero ( dalle immagini ai concetti) . Comprendere questocambiamento repentino che un prodotto della contraddizione e assume la formadi un salto, ossia comprendere che lunit tra percezioni sensitive e pensiero

    ununit dialettica, vuol dire comprendere la parte pi importante dellessenzadella teoria del riflesso elaborata da Lenin.

    Sulla veri t

    La verit oggettiva e relativa; essa anche assoluta. Q uesta la concezionedella verit propria del materialismo dialettico.

    Innanzitutto la verit oggettiva. Riconoscere che la materia ha unesistenzaoggettiva e che la materia la madre della conoscenza vuol dire riconoscere che

    la verit oggettiva. La cosiddetta verit oggettiva, ossia il mondo materialeoggettivamente esistente, lunica fonte del contenuto della nostra conoscenza,dei nostri concetti: non c altra fonte. Soltanto gli idealisti negano che il mondomateriale esiste indipendentemente dalla coscienza delluomo. I l principiofondamentale dellidealismo la tesi che la conoscenza o i concetti sono prodottispontanei del soggetto e non hanno alcun contenuto oggettivo. Q uindi essiriconoscono la verit soggettiva, ma negano quella oggettiva. T uttavia, questo noncoincide con i fatti, dato che ogni conoscenza o concetto che non riflette le leggidel mondo oggettivo non appartiene n alla conoscenza scientifica n alla veritoggettiva. solo superstizione o pensiero vacuo che genera illusioni in chi lopensa e negli altri.

    T utta lattivi t pratica delluomo che ha per scopo la trasformazione dellam-biente che lo circonda diretta dal pensiero (dalla conoscenza) , sia che si trattidi attivit produttive, sia che si tratti di attivit appartenenti alla lotta di classe oalla lotta nazionale, sia che si tratti di qualsiasi altra attivit. Se il pensiero chepresiede a questa attivi t non conforme alle leggi oggettive, vale a dire se le leggioggettive non sono riflesse nel cervello della persona che compie lattivit e non

    costituiscono il contenuto del suo pensiero o della sua conoscenza, sicuramentela sua attivit non realizzer lobiettivo che egli si propone. U n esempio del generesono gli errori compiuti dalla cosiddetta direzione soggettivista nel movimentorivoluzionario. Il marxismo diventato la teoria scientifica della rivoluzioneproprio perch riflette giustamente le leggi effettive del mondo oggettivo, perch una verit oggettiva. D a ci consegue che tutte le teorie antimarxiste sono erratee questo perch esse non corrispondono esattamente alle leggi oggettive: sonoimmaginazioni del tutto soggettive.

    C gente che sostiene che una cosa che universalmente accettata verit

    oggettiva ( lidealista Bogdanov41 sostenne questa tesi) . Secondo questa concezio-ne, anche le religioni e i pregiudizi sono verit oggettive perch, bench sianoerronei, sono spesso accettati da un gran numero di persone; capita addiritturache concezioni scientifiche corrette non riescono in certi periodi a spazzar via

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    queste credenze erronee ma saldamente radicate. I l materialismo dialettico sioppone a questa concezione: secondo esso soltanto la conoscenza scientifica cheriflette in modo corretto le leggi oggettive pu essere chiamata verit. O gni veritdeve essere oggettiva. La verit e lerrore si oppongono in modo assoluto. Lunico

    mezzo per stabilire se una conoscenza vera, verificare se essa riflette o no leleggi oggettive. Se non conforme alle leggi oggettive bisogna trattarla come unateoria sbagliata, anche se essa condivisa dallopinione pubblica o da determinatebizzarre correnti del movimento rivoluzionario

    I l primo punto della teoria della verit del materialismo dialettico la questionedella verit oggettiva e della verit soggettiva. La sua risposta nega la veritsoggettiva e afferma la verit oggettiva. I l secondo punto la questione della veritassoluta e della verit relativa. La sua risposta che occorre riconoscerle

    entrambe, non si deve n accettare n rifiutare unilateralmente nessuna delle due.Secondo il materialismo dialettico tra le due esiste una relazione reciproca,dialettica.

    Q uando il materialismo dialettico afferma che la verit oggettiva, esso riconosceche la verit assoluta. Q uesto perch quando affermiamo che il contenuto dellanostra conoscenza il riflesso del mondo oggettivo, ci equivale a riconoscere cheloggetto della nostra conoscenza il mondo esterno assoluto. O gni vera conoscen-za della natura conoscenza delleterno, dellinfinito e quindi essenzialmenteassoluta (Engels)42. Tuttavia la verit oggettiva assoluta non diventa dun colpo ecompletamente la conoscenza che noi abbiamo; noi arriviamo alla verit assolutaintroducendo una quantit incalcolabile di verit relative nel processo di svilupposenza limiti del nostro pensiero. Attraverso questinsieme complessivo di innume-revoli verit relative si manifesta la verit assoluta. Per sua natura, il pensiero umanopu raggiungere la verit assoluta. La verit assoluta per pu risultare solodallaccumulazione di molte verit relative. O gni nuovo stadio di sviluppo dellascienza aggiunge una nuova dimensione alla somma totale che la verit assoluta.Tuttavia, invariabilmente, ogni singola tesi scientifica vera solo entro limi ti relativi :

    la verit assoluta emerge solo come somma di innumerevoli verit relative e non puessere conosciuta se non si manifesta attraverso verit relative. La dialetticamaterialista certamente non nega il carattere relativo di ogni conoscenza, ma con ciessa indica solo il carattere storicamente determinato dei limiti entro i quali la nostraconoscenza approssima la verit assoluta e non afferma affatto che la nostraconoscenza in se stessa solo relativa. Tutte le scoperte scientifiche sonostoricamente limi tate e relative. M a la conoscenza scientifica qualcosa di diversodal falso: essa mostra e descrive la verit assoluta. Q uesta la concezione dialetticadella reciproca relazione tra verit assoluta e verit relativa.

    V i sono due concezioni diverse, ambedue sbagliate, a proposito della relazionereciproca tra verit assoluta e verit relativa. Una quella del materialismometafisico e laltra quella del relativismo idealista.

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    In base al loro principio metafisico fondamentale che i l mondo materiale immutabile, i materialisti metafisici sostengono che anche i pensieri degli uomininon cambiano. Essi sostengono che quel loro mondo oggettivo immutabile puentrare dun colpo e nella sua interezza nella coscienza delluomo. Ci vale a dire

    che essi ritengono che la verit assoluta e che essa pu essere acquisita dagliuomini dun colpo solo. Secondo loro la verit immobile e senza vita, qualcosache non si svi luppa. I l loro errore non consiste nellaffermare il carattere assolutodella verit: questa affermazione giusta. I l loro errore sta nel non comprendereil carattere storico della verit e nel non comprendere che lacquisizione dellaverit avviene nel processo della conoscenza. Esso consiste anche nel nonriconoscere che luomo pu raggiungere la verit assoluta solo passo dopo passonel processo di sviluppo della conoscenza e che ogni passo avanti nellaconoscenza esprime il contenuto della verit assoluta; che tuttavia, in relazione

    alla verit assoluta, tale conoscenza ha solo un valore relativo e certamente nonpu acquisire dun colpo solo la completezza della verit assoluta. La concezionedella verit del materialismo metafisico costituisce una delle forme di deviazionismoestremista nel campo della gnoseologia.

    Laltra forma di deviazionismo estremista nel campo della gnoseologia sulproblema della verit il relativismo idealista. I suoi seguaci negano che laconoscenza riguardi la verit assoluta e le attribuiscono solo un carattere relativo. Essiaffermano che le scoperte scientifiche non contengono verit assoluta, che non sonoquindi verit oggettive. La verit solo soggettiva e relativa. Q uindi tutte leconcezione sbagliate hanno diritto di esistere. Q ua