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Materiali termoplastici Materiali plastici ad alte prestazioni per la costruzione di impianti e vasche nell’industria chimica 07/2013

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Materiali termoplastici

Materiali plastici ad alte prestazioniper la costruzione di impianti e vaschenell’industria chimica

07/2013

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2 | Röchling High-Performance Plastics

Il gruppo Röchling è una realtà internazionale nelsettore dei materiali plastici. Con oltre 7.300 dipendentiin 60 stabilimenti in 20 nazioni, Röchling e ‘oggi unadelle aziende leader nel settore della lavorazione deimateriali plastici.

Con le due divisioni High-Performance Plastics, materialiplastici ad elevate prestazioni, e Automotive Plastics,materiali plastici per il settore automobilistico il gruppogenera un volume d'affari di oltre 1,2 miliardi di eurocon società presenti nel continente americano, europeoed asiatico.

RöchlingCompetenza neimateriali plastici

La Business Unit High-Performance Plastics si occupa dei materialiplastici ad elevate prestazioni all'interno del gruppo Röchling.Grazie a società controllate e a filiali di vendita in tutto il mondo,il gruppo Röchling High-Performance detiene una posizione dileadership a livello internazionale nella produzione e nellalavorazione per asportazione di trucioli di materiali termoplasticie duroplastici per l'industria dei beni di investimento.

La gamma di produzione comprende semilavorati estrusi, polimerizzatie stampati, come tondi, lastre, lastre e film di spessore sottile, tubi,profili estrusi, componenti speciali in poliammide fuso, materialiplastici addittivati e pezzi finiti lavorati meccanicamente.

RöchlingHigh-Performance Plastics

IndicePagina

Campi di applicazione ..................... 4 – 9• Vasche per lo stoccaggio di liquidi• Impianti galvanici• Impianti di decapaggio dell'acciaio• Impianti di depurazione delle acque• Impianti di depurazione dei gasdi scarico

• Impianti di aerazione

Materiali ........................................... 10 – 21• PE-HD• PP• PVC• PVDF• E-CTFE• Polystone® Safe-Tec C• Foamlite®

Servizio completo perla costruzione di vasche ............. 22 – 25• Filo di saldatura• Profili a U e profili quadri• RITA

Resistenza agliagenti chimici ................................. 26 – 29Resistenza agliagenti atmosferici ................................. 30Conducibilità elettrica ......................... 30Reazione al fuoco.................................. 31

Garanzia di qualità ....................... 32 – 34• Metodi di prova

Sintesi della nostragamma produttiva ............................... 35

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Röchling High-Performance Plastics I 3

I materiali termoplastici vengono impiegati da moltidecenni nell’industria chimica quali materiali per laproduzione di vasche e impianti.

Tra le applicazioni più importanti rientrano:

• Vasche per lo stoccaggio di liquidi• Impianti galvanici• Impianti di decapaggio dell’acciaio• Impianti di depurazione delle acque• Impianti di depurazione dei gas di scarico• Impianti di aerazione

Il grande vantaggio dei materiali termoplastici impiegati inmolte di queste applicazioni è la loro elevata resistenza agliagenti chimici e alla corrosione. In base ai requisiti meccanici,i componenti degli impianti possono essere realizzati com-pletamente in materiale termoplastico o, in alternativa, inmodalità composita con un materiale plastico rinforzato infibra di vetro o acciaio quale materiale portante.

I materiali plastici di Röchling High-Performance Plastics sonocomprovati da decenni negli ambiti di impiego sopra indicati.Essi dimostrano un’eccellente resistenza agli agenti chimici,sono facili da lavorare e rispettano i requisiti delle direttivee delle norme vigenti per la costruzione di impianti e vascheper il settore chimico.

Materiali plastici ad alte prestazioniper la costruzione di impianti e vaschenell’industria chimica

Sistema completo

Röchling High-Performance Plastics offre una delle gammedi prodotti più complete per la costruzione di impianti e vasche.

Offriamo un sistema completo per ogni applicazione, com-prendente lastre, profili a U e quadri, fili di saldatura, oltreall’ampliamente testato programma di calcolo per vascheRITA e alla consulenza tecnica nella scelta del materialepiù adeguato.

Inoltre, Röchling dispone di una vasta banca dati e diun’esperienza pluriennale per quanto riguarda la resistenzadei materiali termoplastici agli agenti chimici.

Il presente prospetto fornisce una panoramica generale sullenostre competenze nella costruzione di impianti e vascheper il settore chimico.

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Campi di applicazioneCisterne per lo stoccaggio di liquidi

Per l’impiego in cisterne di stoccaggio liquidi nella costruzione di impianti chimici, i materialiplastici devono soddisfare diversi requisiti: tra questi rientra la resistenza agli attacchi termicie chimici e ai carichi statici e, a seconda del sito di installazione, la resistenza agli agentiatmosferici. L’ampia gamma di prodotti Röchling offre la soluzione ideale praticamente perogni ambito di impiego.

Tipi di cisterne

Per lo stoccaggio di liquidi si impiegano pre-valentemente cisterne cilindriche. Questepossono essere prodotte con lastre, con ilprocedimento di avvolgimento o con materialicompositi (fibra di vetro). In tutti e tre i casi,i materiali plastici Röchling possono essereimpiegati per la cisterna intera, per il coperchioin caso di procedimento di avvolgimento oquale inliner nel caso di cisterne in fibradi vetro.La produzione di vasche rettangolari risultapiù complicata e quindi più cara, poiché nellamaggior parte dei casi sono necessari rinforziin acciaio per sostenere le pareti laterali eil fondo.

Materiali da stampaggiocon certificazione DIBt

L’Istituto Tedesco per la Tecnica di costruzione(DIBt) prescrive nei suoi principi di costruzionee verifica per il controllo dell’inquinamentoacque quanto segue: per le cisterne e i lorocomponenti in materiale termoplastico usati insuperficie per lo stoccaggio di liquidi inquinantipossono essere impiegate esclusivamentelastre prodotte con materiali da stampaggiocertificati dalle autorità competenti.

Per questa ragione per la produzione di lastree fili di saldatura in Polystone® G nero B 100,Polystone® G nero B 100-RC ePolystone® G blu B 100-RC, Röchling impiegaesclusivamente materiali di stampaggiocertificati da DIBt.

Resistenza ai raggi UV

Poiché le cisterne di stoccaggio vengono solita-mente posizionate all’esterno degli edifici, ènecessario che il materiale sia anche resistenteai raggi UV. Il metodo più efficace per proteggerei materiali come PE e PP dalle radiazioni UVè l’aggiunta di nerofumo. Per tale motivo, moltecisterne destinate allo stoccaggio di liquidiall’esterno hanno una colorazione nera.

Polystone® P omopolimero grigio Cisterne di stoccaggio per olio di olivaPolystone® G nero B 100 Cisterne di stoccaggioper acido cloridrico da 80 m³

Polystone® G nero B 100-RC Cisterne cilindriche

Polystone® G blu B 100-RC Cisterne cilindriche Polystone® P omopolimero grigioCisterne di miscelazione da 25 m³

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Campi di applicazioneImpianti galvanici

Polystone® E-CTFE GKRivestimento di unavasca in fibra di vetroper la cromatura

Polystone® P omopolimero grigio ePolystone® P omopolimero naturaleTamburi di un impianto galvanico

Polystone® P omopolimero naturaleVasca anodica per il trattamento di maniglie

Negli impianti galvanici, i prodotti vengonodotati di un rivestimento metallico tramite unprocesso elettrochimico al fine di aumentarela loro resistenza alla corrosione. I metallitipicamente impiegati a tale scopo sono ilnickel e il rame. La tecnica galvanica com-prende, inoltre, processi come la cromaturadi componenti meccanici, la zincatura dibulloni e viti e l’ossidazione anodica dicomponenti in alluminio (anodizzazione).

In virtù della molteplicità di tali processi chimici,negli impianti galvanici si fa ampio uso di varimateriali plastici Röchling. In base alla tipologiadi impiego, i materiali plastici devono presentareuna buona resistenza agli agenti chimici e allealte temperature.

Per tale motivo, è assolutamente necessarioindicare chiaramente la resistenza delmateriale scelto agli agenti chimici impiegatialla temperatura di impiego prevista. L’ampiagamma di prodotti Röchling offre la soluzioneideale praticamente per ogni ambito diimpiego.

Polystone® P omopolimero grigioVasche con rinforzo trasversaleper impianto galvanico

Polystone® P omopolimero grigioImpianto di cromatura per gancidelle cinture di sicurezza

Polystone® P omopolimero grigioImpianto galvanico per il trattamento di componenti in alluminio

Polystone® Pomopolimero grigioVasche per impiantodi ramatura

Polystone® P omopolimero grigioImpianto galvanico per il trattamentodi componenti in alluminio

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Campi di applicazioneImpianti di decapaggio dell’acciaio

Polystone® P omopolimero grigioVasche per impianto di decapaggio dell’acciaio

Polystone® P copolimero random grigioVasche per impianto di decapaggio dell’acciaio inox

Con il processo di decapaggio i nastri di acciaiolaminati vengono ripuliti dalle scaglie di lavora-zione che si creano in superficie durante lalaminazione.

Negli ultimi vent’anni i polipropileni si sonoimposti anche per le vasche di decapaggio,sostituendo sempre più spesso le vasche inacciaio gommate o in muratura.

Le condizioni di processo tipiche negliimpianti di decapaggio per acciaio sono:• mezzo: HCl 10 – 20 %

temperatura: 80 °C – 90 °C• mezzo: H2SO4 50 %

temperatura: bis 105 °C

Le condizioni di processo tipiche negliimpianti di decapaggio per acciaio inoxsono:• mezzo: HF 10 % + HNO3 18 %

temperatura: 50 °C – 65 °C

Per soddisfare queste esigenze diverse siimpiegano tipi di polipropilene differenti. Sidistingue tra PP-H (polipropilene omopolimero),PP-R (polipropilene copolimero random) e PP-B(polipropilene copolimero a blocchi). Viste lealte temperature di processo, negli impianti didecapaggio dell’acciaio si preferisce l’impiegodi PP-H, e a seconda della temperatura massima

è consigliabile una stabilizzazione a caldoaggiuntiva: Polystone® P omopolimero EHS(Extra Heat Stabilized).

In caso di miscele di fluidi che causino criccheda tensione, come il HF-HNO3, Röchling consi-glia l’impiego del PP-R, che è un materialemeno rigido. Questa tipologia di materialitermoplastici sono in grado di assorbire megliole tensioni senza condurre alla formazione dicricche. Qualora si preveda il trasporto degliimpianti a temperature inferiori a 5°C, un PP-Boffre notevoli vantaggi rispetto al PP-H graziealla sua elevata resilienza, che mantiene ottima-mente anche a -30°C; il PP-H diventa fragile atemperature inferiori a 0°C ed è, di conseguenza,più soggetto a danneggiamenti durante iltrasporto. Anche il PP-R mantiene una buonaresilienza a temperature fino a -20°C.

In linea di principio, le tre varianti di PP sidifferenziano solo marginalmente in relazionealla loro resistenza agli agenti chimici.I tassi di diffusione dei copolimeri risultanoleggermente più elevati rispetto al PP-H.Tuttavia, poiché le pareti delle vasche pergli impianti di decapaggio dell’acciaio sonoprodotte per lo più con lastre da 30 a 40 mmdi spessore, la diffusione ha un ruolo solomarginale.

Polystone® P Copolimeroa blocchi grigioper impianto di decapaggiodell’acciaio

Polystone® P omopolimero grigioImpianto di decapaggio dell’acciaio conlunghezza totale di 146 m

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Campi di applicazioneImpianti di depurazione delle acque

La depurazione delle acque ha una grande importanza intutto il mondo per la qualità della vita delle persone. Ognianno, quasi due milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento dell’acqua e 884 milioni di persone non hannoaccesso all’acqua potabile.I materiali plastici impiegati nella depurazione delle acquedevono presentare un’elevata purezza per il contatto conl’acqua potabile e devono risultare particolarmente resistentiagli agenti chimici. Röchling offre una gamma di prodottiestremamente ampia per la depurazione delle acque:i materiali plastici impiegati hanno una buona resistenza agliagenti chimici, rispondono agli standard di purezza richiesti,rispettano le norme e le direttive vigenti e dispongono dellenecessarie certificazioni.

Tra i settori tipici di utilizzo rientrano:• Costruzione di pozzi• Impianti di desalinizzazione dell’acqua marina• Vasche e rivestimenti per l’acqua potabile• Impianti di neutralizzazione• Depurazione chimica delle acque• Costruzione di impianti per il trattamento delle acque

Certificazioni per acqua potabile KTW W270 ACSPolystone® G HD blu + +Polystone® G nero B 100 + + +

Oltre al Polystone® G HD blu e al Polystone® G nero B 100possono essere forniti anche (materiali) semilavorati inPolystone® P con certificazione KTW, impiegando materieprime adeguatamente certificate.Polystone® G HD blu

Rivestimento di un silos per acqua potabilePolystone® P omopolimero grigioTorre di lavaggio acque di una birreria

Polystone® P omopolimero grigioPiccolo impianto di trattamentodelle acque

Polystone® G nero B 100Contenitori industriali per ladepurazione delle acque

Polystone® G nero B 100Unità di lavaggio scarichi

Polystone® P omopolimero grigio

Polystone® Gnero HD SKContenitori rivestitiin vetroresina peracqua depurata

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Campi di applicazioneImpianti di depurazione dei gas di scarico

Al fine di ridurre al minimo i danni per l’ambiente e la salutecausati da inquinanti emessi nell’aria, in molti paesi sonostate emanate disposizioni per la limitazione del tenore diinquinanti nelle emissioni. Tali disposizioni rendono spessonecessari impianti di depurazione dei gas di scarico.

Tipici impianti per la depurazione dei gas di scarico sono iseparatori di gocce e le torri di abbattimento gas.

Nei separatori di gocce, i gas di scarico in uscita vengonoconvogliati in vasche tramite componenti integrati. In talmodo, gli agenti inquinanti si depositano sotto forma digocce su tali componenti e vengono raccolti sul fondodella vasca.

Nelle torri di abbattimento i gas di scarico vengonodepurati tramite un liquido aggiunto che raccoglie gli agentiinquinanti. I liquidi solitamente impiegati a tal fine sonosospensioni come il latte di calce.I liquidi e i gas impiegati per la depurazione, nonché i gasdi scarico da depurare come SO2 e SO3 negli impiantidi desolforazione dei fumi di combustione, hanno spessocaratteristiche altamente corrosive. Grazie alla loro partico-lare resistenza alla corrosione, i materiali termoplasticipossono essere impiegati in questo ambito.

Polystone® P omopolimero grigioImpianto di depurazione dei gas di scarico

Polystone® PVDF e Trovidur® ECSeparatore di gocce in un impianto di aerazione

Polystone® PPs EL neroImpianto di depurazione dei gas di scarico

Polystone® P omopolimero grigioTorre gorgogliatrice

Polystone® P copolimero grigioTrattamento dei gas di scarico perl’abbattimento dell’odore

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Campi di applicazioneImpianti di aerazione

L’eliminazione di aria inquinata è importante sia negliedifici sia negli impianti chimici. Negli impianti di aerazionerientrano la costruzione di ventilatori e la produzione dicanalette di aerazione e di rivestimenti antirumore per icomponenti degli impianti stessi.

Grazie all’ottima resistenza agli agenti chimici e all’eccel-lente lavorabilità, anche in questo settore si impieganomateriali plastici Röchling. Il Polystone® PVDF vieneimpiegato spesso quale inliner per le canalette in materialeplastico rafforzato in fibra di vetro. Qualora i carichi statici,termici e chimici lo permettano, vengono realizzati interiimpianti in PE, PP o PVC.

I materiali impiegati per gli impianti di aerazione sonospesso soggetti, inoltre, a particolari standard in meritoalla conducibilità elettrica e alla bassa infiammabilità.Il Polystone® PPs è un polipropilene difficilmenteinfiammabile impiegato molto spesso per gli impiantidi aerazione. Qualora sia richiesto anche un materialecon conducibilità elettrica, Röchling consiglia l’impiegodi Polystone® PPs EL nero.

Polystone® P omopolimero grigioVentilatore di un impianto di aerazione

Lavorazione del Polystone® PPs grigioper un impianto di aerazione

Polystone® G HD neroStruttura di un impianto di aerazione

Polystone® PVDF GKRivestimento di una canaletta di aerazione in materiale plastico rinforzato con fibra di vetro

Trovidur® EC e Polystone® PVDFImpianto di aerazione

Polystone® P omopolimero grigioSistema di aerazione di un impianto galvanico

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MaterialiPolietilene (PE-HD)

Struttura molecolare del polietilene

Densità (g/cm3)(naturale)

Peso molecolare (lunghezzadelle catene)

Resistenza alloscorrimento

PE-L(L)D< 0,93 (.94)

PE-MD≈ 0,93...0,945

PE-HD> 0,945

Non specificatosolitam. 50...200.000

Non specificato≈ max. 300.000

... ...

PE 80 PE 100PE 63

PE standard, estrusi

≈ 50.000...max. 500.000

Se ≈ 300.000„PE 300“

Confronto della densità

Il polietilene è caratterizzato dalleseguenti caratteristiche:• Bassa densità• Elevata duttilità• Elevata resistenza a rottura• Range della temperatura di impiego

da -50 °C a +90 °C• Buona capacità di isolamento elettrico• Ottima resistenza agli agenti chimici• Assorbimento acqua molto ridotto

Le caratteristiche fisiche del PE dipendonoprincipalmente dalla lunghezza delle catenemolecolari (peso molecolare) e dalla strutturadelle molecole (cristallinità). Il grado di ramifi-cazione delle catene molecolari e la lunghezzadelle catene laterali influenzano notevolmentele caratteristiche del polietilene (cristallinità edensità). Un esempio degli effetti di tali diffe-renze, in termini di proprietà fisiche, si ottieneparagonando il PE-HD con il PE-LD. Il PE-HD siottiene quando la polimerizzazione avviene abassa pressione, ciò che consente la formazionedi catene molecolari più lunghe e meno ramifi-cate e aumenta la cristallinità. Il moduloelastico e la durezza sono quindi relativamenteelevati. La situazione è esattamente oppostanel caso del PE-LD.

Di conseguenza, Il PE-LD ha una cristallinità piùbassa e conseguentemente un modulo elastico,una durezza ed una resistenza inferiori rispettoal PE-HD. Oltre alla cristallinità più elevata, ilPE-HD per applicazioni nel settore chimico haun peso molecolare normalmente più elevatorispetto al PE-LD. Questo peso molecolare piùelevato significa che ci sono più nodi e legamitra le molecole, e quindi che la struttura delmateriale è ancora più compatta e di conse-guenza più resistente. In generale, si analizzanola viscosità e la densità del PE per verificarequale tipo è stato prodotto.

Le tipologie PE 80 e PE 100, normalmenteimpiegate nella costruzione di impianti e vascheper il settore chimico, appartengono alla fami-glia del PE 300 (PE-HD). I numeri 80 e 100 siriferiscono alla classe MRS, ove MRS significaMinimum Required Strength e descrive laresistenza minima che deve presentare un

materiale dopo 50 anni secondo il test specificocon pressione idrostatica interna a 20°C. UnPE-HD viene inserito nella classe MRS PE 80qualora la resistenza sia superiore a 8 N/mm².Qualora essa sia superiore a 10, il materialerispetta gli standard di un PE 100.

Il polietilene presenta una struttura molecolare semplice nel senso che i segmenti di CH2 sonoposti in fila in forma semplice. In base al procedimento di polimerizzazione, il polietilene puòessere prodotto, tuttavia, in densità diverse che dipendono dal numero di ramificazioni delle catenemolecolari principali. Maggiori sono il numero e la lunghezza delle ramificazioni tra queste catene,minore è la cristallinità del materiale e di conseguenza la densità.

H

. . . . . .

H H H H H

CC C C C C

HH H H H H

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Röchling High-Performance Plastics I 11

MaterialiPolietilene (PE-HD)

I materiali grezzi impiegati da Röchling per le materie PE 80 e PE 100 sono certificati dal DIBt (Istituto tedesco per la tecnica di costruzione)e rispettano, quindi, gli standard fissati dal DIBt per l’impiego nell’ambito della costruzione di contenitori.

Resistenza allo scorrimento plastico (invecchiamento):Standard richiesti per un PE 100 rappresentati tramite curve di regressionesecondo DVS 2205 Parte 1.A una temperatura di impiego di 20°C, un PE 100 deve presentare unaresistenza minima di 10 N/mm² per una vita di 50 anni.

Resistenza allo scorrimento plastico (invecchiamento):Standard richiesti per un PE 80 rappresentati tramite curve di regressionesecondo DVS 2205 Parte 1.A una temperatura di impiego di 20°C, un PE 80 deve presentare unaresistenza minima di 8 N/mm² per una vita di 50 anni.

Curve di regressione ( invecchiamento ) secondo DIN 8075Curve secondo ISO TR 9080 (luglio 1992)

Anni

Vita utile [h]

Pres

sion

e[N

/mm

2 ]

Curve di regressione ( invecchiamento ) secondo DIN 8075Curve secondo ISO TR 9080 (luglio 1992)

Anni

Vita utile [h]

Pres

sion

e[N

/mm

2 ]

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Polystone® G HD nero

Il Polystone® G HD nero è un PE ad alta densità.Il materiale è caratterizzato da un’alta resistenzachimica, una facile lavorabilità e compatibilitàalimentare. In particolare, l’alta resistenzachimica rende il Polystone® G HD nero idealeper l’impiego nel settore chimico.

Caratteristiche

• Ideale per il contatto con i generi alimentari• Buona resistenza agli agenti chimici• Buona resistenza ai raggi UV• Alta resistenza alle rotture da tensione

12 | Röchling High-Performance Plastics

MaterialiPolietilene (PE-HD)

Polystone® G HD neroRivestimento per un impianto di aerazione

Polystone® G nero B 100

Per la produzione del Polystone® G nero B 100vengono impiegate esclusivamente materie primecertificate per la costruzione di vasche chimiche.Si rispettano gli standard del PE 100 per tubi(classe MRS), che vengono monitorati costante-mente tramite controlli esterni.

Caratteristiche

• Ottime proprietà per quanto riguarda saldaturae lavorabilità

• Elevata resistenza a rottura, ideale per lacostruzione di vasche

• Ottima resistenza agli agenti chimici• Ideale per vasche che necessitano un certificato

di prova (controllato da SKZ, Wuerzburg)• Certificato in Germania per contenitori con

obbligo di omologazione ai sensi dell’art.19 WHG (legge tedesca sulla tutela delle acque)

• Alta resistenza agli agenti chimici checausano criccature da stress (FNCT > 900 h)

• Ideale per il contatto con acqua potabile(testato ai sensi KTW, W270 e ACS)

Polystone® G nero B 100Cisterne di stoccaggio per acido solforico

Polystone® G nero B 100-RC

Il Polystone® G nero B 100-RC è un PE 100 conresistenza alle criccature da stress particolar-mente elevata. Per produrlo vengono usateesclusivamente materie prime approvate per lacostruzione di vasche chimiche.

Caratteristiche

• Elevata resistenza a rottura, ideale perla costruzione di vasche

• Ottima resistenza agli agenti chimici• Certificato in Germania per contenitori con

obbligo di omologazione ai sensi dell’art.19 WHG (legge tedesca sulla tutela delleacque)

• Alta resistenza agli agenti chimici checausano criccature da stress (FNCT > 8760 h)

Polystone® G nero B 100-RCCisterne di stoccaggio per acido cloridrico

Polystone® G HD blu

Il Polystone® G HD blu è ideale per applicazioninel settore acqua potabile grazie al suo coloresimile a RAL 5015.

Caratteristiche

• Certificazione BfR/KTW• Certificazione W270• Ideale per il contatto con acqua potabile• Buona resistenza agli agenti chimici

Polystone® G HD bluRivestimento di un silos per acqua potabile

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Röchling High-Performance Plastics I 13

MaterialiPolietilene (PE-HD)

Polystone® G blu B 100-RC

Il Polystone® G blu B 100-RC è un PE 100 conresistenza alle criccature da stress particolar-mente elevata. Per produrlo vengono impiegateesclusivamente materie prime approvate per lacostruzione di vasche chimiche.

Caratteristiche

• Elevata resistenza a rottura, ideale per lacostruzione di vasche

• Ottima resistenza agli agenti chimici• Certificato in Germania per contenitori con

obbligo di omologazione ai sensi dell’art.19 WHG (legge tedesca per la protezionedelle acque)

• Alta resistenza contro gli agenti chimici checausano criccature da stress (FNCT > 8760 h)

Polystone® G blu B 100-RCCisterna di stoccaggio con vasca di raccolta

Polystone® G EL nero

Il Polystone® G EL nero è un PE-HD conun’ottima conducibilità elettrica ed eccellenticaratteristiche meccaniche su lungo periodo.

Caratteristiche

• Conduttore elettrico• Resistenza ai raggi UV• Buona lavorabilità• Ottima saldabilità• Buona resistenza agli agenti chimici• Igroscopicità quasi assente• Eccellenti caratteristiche meccaniche

Polystone® G EL neroTorre di abbattimento

Polystone® G HD SK/GK nero

Le lastre in Polystone® G HD SK/GK nero sonoprovviste di un tessuto di aggancio su un latoper permetterne l’incollaggio con altri materiali.Si utilizza o un poliestere stretch (SK) o una fibradi vetro a maglia (GK) in caso di fluidi chimici adalta diffusione e/o di forti sbalzi di temperatura.Il Polystone G® HD GK nero offre una resistenzaparticolarmente elevata in caso di incollaggio edi impiego con materiali compositi.

Caratteristiche

• Ottima saldabilità e lavorabilità• Alta aderenza in sistemi compositi, di

conseguenza ideale per la costruzionedi vasche

• Buona resistenza agli agenti chimici

Polystone® G HD SK neroSerbatoio rivestito in vetroresina perimpianto di dissalazione

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14 | Röchling High-Performance Plastics

MaterialiPolipropilene (PP)

Struttura molecolare di un polipropilene isotattico

Polimerizzando un propilene si ottiene unpolipropilene. Un gruppo metilico aggiuntolateralmente (gruppo CH3) può assumere formediverse nello spazio. Ne derivano prodotti PPcon caratteristiche diverse, che permettonodi differenziare i polipropileni in base alleseguenti caratteristiche:

Polipropileni isotattici: in questo tipo dipolipropilene tutti i gruppi CH3 si trovano sullostesso lato.

Polipropileni sindiotattici: in questo tipo dipolipropilene i gruppi CH3 si trovano in sequenzaregolare alternati sui vari lati della catena dicarbonio.

Polipropileni atattici: in questo tipo di poli-propilene i gruppi CH3 sono disposti in mododisordinato rispetto alla catena principale.

Dal punto di vista tecnico è importante il poli-propilene isotattico semicristallino, poiché soloin questo caso l’elevata cristallinità permetteadeguate caratteristiche tecniche I prodottiPolystone® P realizzati da Röchling, sono com-posti di polipropileni isotattici.

Polystone® P omopolimero grigio

Il Polystone® P omopolimero grigio è unmateriale estremamente robusto, caratterizzatoda un’ottima resistenza agli agenti chimici, allacorrosione e al calore.

Caratteristiche

• Alta resistenza ai carichi• Altissima resistenza al calore• Eccellente saldabilità• Alta resistenza agli agenti chimici

e alla corrosione

Polystone® P omopolimero grigioTorre di abbattimento

I polipropileni possono essere suddivisi,inoltre, in:

PP copolimeri a blocchi

I PP copolimeri a blocchi hanno un’ottimaduttilità grazie alla presenza di un componenteelastomerico nella catena molecolare (di solitogomma etilenpropilenica) e possono essereimpiegati anche fino a una temperatura di ca.-30°C. La temperatura di impiego in continuo,tuttavia, è di circa 10° C inferiore a quella degliomopolimeri.

PP omopolimeri

I PP omopolimeri sono polipropileni altamentecristallini che presentano un’elevata durezza,rigidità e resistenza a trazione a temperaturaambiente (al contrario dei copolimeri). A tempe-rature attorno al punto di congelazione, tutta-via, il materiale diventa molto fragile a causadella sua struttura molecolare.

I polipropileni si differenziano dai polietileniper le seguenti caratteristiche:• Densità più bassa• Rigidità e resistenza maggiori• Temperatura di fusione più elevata

(tra 160 °–165 °C)• Maggiore stabilità dimensionale al calore• Al freddo, i PP omopolimeri sono fragili,

mentre i PP copolimeri presentano una buonaresilienza

• Buona capacità di isolamento elettrico• Minor resistenza all’ossidazione

HH H

HH

H

CC C

CC

C

CH3H H

CH3H

CH3

. . .

. . .

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Röchling High-Performance Plastics I 15

MaterialiPolipropilene (PP)

Polystone® P omopolimero naturale

Il Polystone® P omopolimero naturale è unmateriale estremamente robusto caratterizzatoda un’elevata resistenza agli agenti chimici,alla corrosione e al calore.

Caratteristiche

• Alta resistenza ai carichi• Altissima resistenza al calore• Eccellente saldabilità• Alta resistenza agli agenti chimici

e alla corrosione

Polystone® P omopolimero naturaleVasca anodica per il trattamento di maniglie

Polystone® PPs EL nero

Grazie alle sue caratteristiche, il Polystone®

PPs EL soddisfa le richieste imprescindibili perl’impiego in aree a rischio esplosivo e per la pro-tezione di componenti elettronici dalle scarichestatiche. Di conseguenza, il Polystone® PPs ELè particolarmente adatto per la costruzione diimpianti di aerazione.

Caratteristiche

• Difficilmente infiammabile• Antistatico• Conduttore elettrico

Polystone® PPs EL neroTorre di abbattimento

Polystone® PPs grigio

Il Polystone® PPs grigio è un materialedifficilmente infiammabile ideale soprattuttoper la costruzione di impianti di aerazione eapparecchiature.

Caratteristiche

• Difficilmente infiammabile (B1) secondoDIN 4102

• Alta rigidità• Ottima saldabilità e lavorabilità• Ottima resistenza agli agenti chimici

Polystone® PPs grigioComponenti per un impianto di aerazione

Polystone® P copolimero grigio

I materiali in Polystone® P copolimero sonocaratterizzati da una eccezionale duttilità atemperature fino a - 30°C, da un’alta resistenzaai carichi e da un’ottima resistenza agli agentichimici e alla corrosione. Standard: copolimeria blocchi, copolimeri random su richiesta.

Caratteristiche

• Alta resistenza ai carichi• Ottima resilienza• Alta resistenza al calore• Eccellente saldabilità• Alta resistenza agli agenti chimici

e alla corrosione

Polystone® P copolimero a blocchi grigioImpianto di decapaggio dell’acciaio

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16 | Röchling High-Performance Plastics

MaterialiPolivinilcloruro (PVC)

Struttura molecolare del polivinilcloruro (PVC)

Il polivinilcloruro è un materiale plastico essen-zialmente amorfo con una bassa componentecristallina (circa il 5%). Tutti gli atomi di clorosono ripartiti statisticamente su entrambi i latidegli atomi di carbonio (configurazione atatticacon brevi segmenti sindiotattici). Il contenutodi cloro è pari a circa il 56,7%. A seconda delprocesso produttivo, la materia prima vienetrasformata mediante polimerizzazione in massa(M-PVC), polimerizzazione in sospensione(S-PVC) o polimerizzazione in emulsione(E-PVC).

Processi di polimerizzazione del PVC

Polimerizzazione in massaGrazie al basso contenuto di additivi di polime-rizzazione il grado di purezza del prodotto èelevatissimo. Questo tipo di polimerizzazione è

quindi consigliabile in presenza di applicazioniche richiedono particolari requisiti di purezzadel prodotto.

Polimerizzazione in sospensioneUna tecnica frequentemente impiegata è lapolimerizzazione radicale. Il mezzo utilizzato è dinorma l’acqua. Il monomero poco solubile o nonsolubile in acqua viene disperso nel mezzo peragitazione. Le dimensioni delle goccioline deimonomeri è di 0,01-3 mm di diametro. L’inizia-tore è solubile nel monomero, vale a dire chela polimerizzazione avviene nelle gocce delmonomero. Le gocce del monomero vengonostabilizzate mediante un colloide protettore.

Polimerizzazione in emulsioneNella polimerizzazione in emulsione, un piccolomonomero poco solubile in acqua viene emul-sionato in acqua e polimerizzato con l’aiutodi un iniziatore radicale solubile in acqua. Lecatene polimeriche che inizialmente si formanonella fase acquosa si uniscono allungandosi.Mediante la diffusione di altri monomeri dallegocce alla fase acquosa, le particelle possonounirsi ai monomeri e crescere.

AdditiviDato che il PVC non si scioglie, ma tende piuttostoa decomporsi, prima del processo produttivodevono venire aggiunti degli additivi.Si distinguono: termostabilizzanti (per esempio,

stabilizzanti contenenti stagno, calciozinco opiombo), lubrificanti (per esempio, cere o esteridi acidi grassi) o pigmenti colorati (per esempio,diossido di titanio o nerofumo). Vengono ag-giunte anche altre sostanze, ad esempio agentimodificanti, coadiuvanti della lavorazione,minerali, agenti ignifughi, ecc. al fine di ottenerein modo mirato specifiche caratteristiche diprodotto. In questi casi la materia prima contienequindi almeno 4, spesso fino a 20 componenti.La miscela di polvere viene riscaldata per frizionein un miscelatore ad alta temperatura (“hotmixer”) ; alcuni additivi fondono, penetrando nelgranulo di PVC o avvolgendolo. In un successivoprocesso di raffreddamento rapido (miscelatorea bassa temperatura) si forma una polvereasciutta chiamata “dryblend”, che viene stoccatain silos o mandata direttamente alla fase dilavorazione successiva.

I vari tipi di polivinicloruro sicontraddistinguono per le seguenticaratteristiche:• Elevata resistenza meccanica, rigidità edurezza (modulo di elasticità )

• Buona resistenza agli agenti chimici• Buone proprietà elettriche• Autoestinguenza• Contenuto di monomeri residui estremamentebasso (nella materia prima < 1 ppm,nel prodotto finito < 100 ppb)

• Ridotta resistenza all’abrasione

Trovidur® NL

Trovidur® NL è un PVC-U caratterizzato dalun’ottima resistenza agli agenti chimici, chetrova impiego in particolare nella costruzione divasche e rivestimenti per il settore chimico.

Caratteristiche

• Colore rosso• Caratteristiche fisiche uniformi all’interno dellalastra grazie allo specifico processo produttivo

• Normale resistenza all’urto• Alta resistenza alle soluzioni acide, basichee saline

• Bassa infiammabilità, autoestinguente dopol’allontanamento della fiamma

• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,incollabile

• Adatto al contatto con acqua potabilee alimentiTrovidur® NL

Rivestimento di una colonna di distillazione (interno)

Trovidur® EN

Trovidur® EN è un PVC-U caratterizzato daun’elevata resistenza chimica e da una normaleresistenza all’urto.

Caratteristiche

• Normale resistenza all’urto• Alta resistenza alle soluzioni acide, basichee saline

• Ottime caratteristiche di isolamento elettrico• Bassa infiammabilità, autoestinguente dopol’allontanamento della fiamma

• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,incollabile

Trovidur® EN grigioVasca di raccolta

H

H

. . . . . .C

H

Cl

C

H

H

C

H

Cl

C

H

H

C

H

Cl

C

(esterno)

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Röchling High-Performance Plastics I 17

Trovidur® EN liner red

Trovidur® EN liner red, grazie alla sua elevataresistenza chimica, è un PVC-U appositamentesviluppato per la costruzione di liner.

Caratteristiche

• Normale resistenza all’urto• Alta resistenza alle soluzioni acide, basiche

e saline• Soddisfa i requisiti per la classificazione

nella classe di reazione al fuoco B1 secondoDIN 4102 fino allo spessore di 4 mm

• Superficie otticamente perfetta• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,

incollabileTrovidur® EN liner redRivestimento per serbatoio di stoccaggio

Trovidur® EC

Trovidur® EC è un PVC privo di plastificanti conuna normale resistenza all’urto.

Caratteristiche

• Normale resistenza all’urto• Alta resistenza alle soluzioni acide, basiche

e saline• Soddisfa i requisiti per la classificazione

nella classe di reazione al fuoco B1 secondoDIN 4102 fino allo spessore di 4 mm

• Autoestinguente dopo l’allontanamentodella fiamma

• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,incollabile

Trovidur® ECSistema di ventilazione con deumidificatore

Trovidur® ET

Trovidur® ET è un PVC-U rigido trasparente privodi plastificanti che trova impiego specialmenteper dispositivi di sicurezza in macchinari eimpianti.

Caratteristiche

• Normale resistenza all’urto• Conforme alla normativa RoHS• Elevata trasparenza• Bassa infiammabilità, autoestinguente

dopo l’allontanamento della fiamma• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,

incollabile• Buona resistenza chimica

Trovidur® ETProtezione contro gli spruzzi di lavaggio in camere bianche

Trovidur® PHT

Trovidur® PHT è un PVC post clorinato per lacostruzione di vasche e impianti chimici.

Caratteristiche

• Caratteristiche fisiche uniformi all’internodella lastra grazie allo specifico processoproduttivo

• Normale resistenza all’urto• Alta resistenza alle soluzioni acide, basiche

e saline• Bassa infiammabilità, autoestinguente dopo

l’allontanamento della fiamma• Adatto a saldatura, stampaggio a caldo,

incollabile• Temperatura di esercizio fino a 90°C

Trovidur® PHTDispositivo di deumidificazione

Trovidur® W 2000

Trovidur® W 2000 è un PVC morbido,particolarmente adatto per applicazioninell’industria chimica.

Caratteristiche

• Durezza Shore A di 85 circa• Maggiore resistenza chimica• Tenace e resistente all’abrasione• Ottime caratteristiche di isolamento elettrico• Ottima incollabilità• Adatto alla saldatura e allo stampaggio

a caldo

Trovidur® W 2000Rivestimento in un serbatoio di acciaio

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18 | Röchling High-Performance Plastics

MaterialiFluoruro di polivinilidene (PVDF)

Struttura molecolare del fluorurodi polivinilidene (PVDF)

Il fluoruro di polivinilidene è un termoplasticoparzialmente cristallino appartenente alla fami-glia dei polimeri fluorurati. Il contenuto di fluoroè pari quasi al 59%. Il PVDF può essere prodottomediante polimerizzazione in emulsione o insospensione. I prodotti realizzati da Röchling inPolystone® PVDF vengono ottenuti mediantepolimerizzazione in sospensione, in quantoquesta tecnica conferisce al polimero unamaggiore cristallinità e temperatura di fusione.

I materiali plastici fluorurati vengono impiegati,grazie alla buona resistenza chimica, alle pro-prietà meccaniche e alla stabilità termica, nellacostruzione di impianti chimici. Il forte legametra il fluoro fortemente elettronegativo e ilcarbonio è alla base della elevata resistenzachimica del PVDF.

Polystone® PVDF

Polystone® PVDF è un materiale robustocaratterizzato da elevata resistenza alle altetemperature.

Caratteristiche

• Elevata resistenza meccanica,rigidità e tenacità

• Resistenza relativamente elevata alletemperature (da –10 °C a 150 °C)

• Altissima resistenza agli acidi• Fisiologicamente atossico• Buona resistenza all’abrasione• Ottima resistenza ai raggi UV• Eccellente sterilizzabilità• Difficilmente infiammabile• Ottima saldabilità

Serbatoio in Polystone® PVDFcon vasca di raccolta in Trovidur® EN grigio

Polystone® PVDF SK/GK

Le lastre in Polystone® PVDF SK/GK sono dotatedi tessuto d’aggancio su un lato per permetternel’incollaggio con altri materiali. Si utilizza oun poliestere stretch (SK) o una fibra di vetroa maglia (GK) in caso di fluidi chimici ad altadiffusione e/o di forti sbalzi di temperatura.Il Polystone® PVDF GK offre una resistenzaparticolarmente elevata in caso di incollaggio,ad esempio per vasche in materiali compositi.

Caratteristiche

• Ottima saldabilità e lavorabilità• Incollaggio estremamente sicuro con materiali

compositi, pertanto ideale per la costruzionedi serbatoi e impianti chimici

• Resistenza particolarmente elevata agli acidi• Altissima resistenza al calore• Ottima resistenza all’invecchiamento

Polystone® PVDF GKRivestimento di una vasca per cromatura

F

. . . . . .

H F H

C C C C

F H F H

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Röchling High-Performance Plastics I 19

MaterialiEtilene-clorotrifluoroetilene (E-CTFE)

Struttura molecolare dell’etilene-clorotrifluoroetilene (E-CTFE)

L’etilene-clorotrifluoroetilene è un materialetermoplastico parzialmente fluorurato conun contenuto di fluoro maggiore rispettoal PVDF. Grazie alla sua struttura chimica –un copolimero composto da etilene eclorotrifluoroetilene in proporzione alternatadi 1: 1 – l’E-CTFE offre caratteristicheeccezionali.

Le lastre prodotte da Röchling sono pressateo estruse.

Polystone® E-CTFE SK/GK

Le lastre in Polystone® E-CTFE SK/GK sonodotate di tessuto d’aggancio su un lato perpermetterne l’incollaggio con altri materiali. Siutilizza o un poliestere stretch (SK) o una fibradi vetro a maglia (GK) in caso di fluidi chimici adalta diffusione e/o di forti sbalzi di temperatura.Il Polystone® E-CTFE GK offre una resistenzaparticolarmente elevata in caso di incollaggio,ad esempio per vasche in materiale composito.

Caratteristiche

• Eccellente resistenza chimica nei confrontidi molti agenti chimici, ad esempio soluzioniacide e basiche

• Buone proprietà elettriche• Difficilmente infiammabile (UL 94 V0)• Altissimo grado di purezza• Superficie molto liscia

Polystone® E-CTFERivestimento di una vasca per cromatura

H

. . . . . .

H F F

C C C C

H H CI F

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20 | Röchling High-Performance Plastics

MaterialiPolystone®Safe-Tec C

Polystone® Safe-Tec C

Polystone® Safe-Tec C è una lastra multistratogoffrata che dispone di una superficie antiscivoloe vanta al contempo un’elevata resistenza agliagenti chimici.

Contatto con agenti chimiciÈ stato sviluppato da Röchling appositamenteper pavimenti e superfici calpestabili nel settoredella costruzione di impianti e serbatoi chimici.La lastra realizzata mediante processo di co-estrusione è ideale per ambienti in cui non èpossibile escludere il contatto con agenti chimici,per esempio in prossimità di un impianto per iltrattamento superficiale chimico.

Caratteristiche• Proprietà antiscivolo testate secondo

DIN 51097 classe A• Elevata resistenza agli agenti chimici• Le superfici e i bordi possono essere saldati

tra loro (saldatura a estrusione, saldaturadi testa)

• Assorbimento di umidità pressoché pari allozero, quindi nessun rigonfiamento

• Facile lavorazione

Resistenza chimica• Soluzioni basiche• Soluzioni saline• Acidi organici• Acidi inorganici

(eccetto acidi fortemente ossidanti)• Alcol• Acqua• Oli

Campi d’impiego• Pavimenti e superfici calpestabili nel

settore delle costruzioni di impianti eserbatoi chimici

• Industria chimica• Camere bianche

Polystone®

Safe-Tec CResistente agli agentichimici e antiscivolo

Polystone® Safe-Tec C è ideale per aree in cuinon si può escludere il contatto con agenti chimici

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Röchling High-Performance Plastics I 21

Foamlite® è l’innovativa lastra in materialeplastico con nucleo interno schiumato. Nellafase di sviluppo, Röchling ha puntato soprattuttoalla riduzione di peso. Rispetto all’analogalastra compatta, essa offre un vantaggio intermini di peso del 30 percento.

Oltre al peso ridotto, le lastre in Foamlite®

possiedono, grazie alla struttura a pori chiusi,un’elevata stabilità meccanica.

Ciò offre chiari vantaggi in termini di costo permolte applicazioni grazie alla maggiore facilitàdi handling e alla adattabilità costruttiva.

Foamlite® P

Con una densità di 0,65 g/cm³ Foamlite® Pè nettamente più leggero di una lastra inpolipropilene compatto di 0,915 g/cm³.

Impiego nella costruzione di serbatoiGrazie alle sue buone proprietà meccaniche ealla straordinaria resistenza chimica, Foamlite® Pè pensato su misura per l’impiego nella costru-zione di serbatoi e impianti chimici. Con ilsuo peso ridotto, Foamlite® P offre vantaggicostruttivi in termini di costo, per esempionell’impiego come coperchio per serbatoi.

Al contempo, Foamlite® dispone di una“cerniera integrata” che viene prodotta mediantefresatura di un intaglio a V di 90 gradi nellasuperficie della lastra. Grazie alla sua elevataresistenza alla flessione, la lastra può esserepiegata senza rottura per 40.000 volte.

Inoltre, grazie a questo “effetto cerniera”, inmolte applicazioni si possono risparmiare costiper accessori e relativo montaggio.

Buona saldabilitàUlteriore vantaggio di Foamlite® P è che puòvenire facilmente saldato con altre tipologiedi Polystone® P con saldatura a estrusione ead aria calda. Foamlite® P può essere alesato,tagliato, fresato e avvitato con gli utensiliusualmente impiegati anche per il legno.

Foamlite® G

Con uno spessore di 0,70 g/cm³ Foamlite® Gè del 30 percento più leggero rispetto alpolietilene compatto.Una lastra di dimensioni pari a 2.000 x 1.000 x10 mm pesa quindi circa 6 chilogrammi meno.Ciò comporta vantaggi nella manipolazione enel dimensionamento delle costruzioni.

Adatto per aree umide e bagnateFoamlite® G presenta un’elevata qualità super-ficiale, su richiesta è liscio o goffrato ed haun’ottima lavorabilità. Grazie all’assorbimentoridotto di acqua, Foamlite® G è particolarmenteadatto per applicazioni in ambienti umidi obagnati. Per applicazioni all’esterno è inoltredisponibile la versione stabilizzata ai raggi UV.

MaterialiFoamlite®

Mediante fresatura di un intaglio a V nellasuperficie della lastra, viene creata una cernieracon Foamlite® P

Foamlite® P grigioImpiego come copertura per serbatoi in impianti galvanici

Foamlite® P grigioCoperchio mobile in impianti galvanici (montato)

Foamlite® P grigioCoperchio mobile in impianti

galvanici prima del montaggio

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Gamma di prodotti completa perla costruzione di vascheFilo di saldatura

Filo di saldatura

Röchling produce il filo di saldatura da abbinare praticamente a tutte le lastre termoplasticheimpiegate nella costruzione di vasche e impianti per il settore chimico.

22 | Röchling High-Performance Plastics

mm MatassaBobina∆ mm ∆ mm

Polystone® G HD neroPolystone® G nero B 100Polystone® G nero B 100-RCPolystone® G HD bluPolystone® G blu B 100-RCPolystone® G EL nero

Polystone® P omopolimero grigioPolystone® P copolimero a blocchiPolystone® P copolimero a blocchi randomPolystone® PPs EL neroPolystone® PPs grigio

Polystone® PVDF 1)

Polystone® E-CTFE 1)

Programma di fornitura filo di saldatura PE / PP / PVDF / E-CTFE

Filo di saldatura disponibile in:• Polystone® G HD nero• Polystone® G nero B 100• Polystone® P omopolimero grigio• Polystone® P copolimero

• Trovidur® NL• Trovidur® EN liner red• Trovidur® EN• Trovidur® EC

• Trovidur® HT-X• Trovidur® PHT• Polystone® PVDF• Polystone®E-CTFE

Röchling fornisce il filo di saldatura su rocchetti,bobine o in alternativa sotto forma di barre dellalunghezza di 1 o 2 m.

Caratteristiche• Ottima saldabilità• Disponibile in tutte le sezioni correnti

secondo DVS 2211• Fili speciali producibili su richiesta

RS/2RS/3RS/4RS/5DK/80-4DK/80-4,3DK/80-5DK/80-6DK/80-7DK/90-5,7DK/70-7DK/90-5OS-5DR/80-5

Tondino DVS 2211

Triangolo a 80° DVS 2211

Triangolo a 90° DVS 2211Triangolo a 70° DVS 2211Triangolo a 90° specialeOvale (piattina)Trilobato a Triplet 90°

ø2ø3ø4ø5

4,0 x 3,04,3 x 3,05,0 x 3,56,0 x 4,57,0 x 5,35,7 x 3,87,0 x 5,05,0 x 3,25,0 x 3,05,0 x 3,4

±0,2±0,2

-0,3/+0,2-0,4/+0,2

±0,3±0,3±0,3±0,3±0,4

-0,5/+0,1-0,3/-0,9

±0,3±0,3±0,3

±0,2±0,2

-0,3/+0,2-0,4/+0,2

+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4+0/-0,4

±0,3+0/-0,4

3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg

5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg5 kg

3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg

1) Disponibile solo in matassa da 2 kg

Barra da 1000 mmmm Barra da 2000 mmMatassa

Trovidur® NL Trovidur® EN liner redTrovidur® ENTrovidur® EC

Trovidur® PHTTrovidur® HT-X

Programma di fornitura filo di saldatura PVC

±0,2±0,2±0,2±0,2

––––––––––––

–8 kg

––––––––––––––

3 kg3 kg3 kg3 kg

––––––––––––

––––

3 kg–

3 kg–

3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg3 kg

Tondino DVS 2211

Triangolo a 80° DVS 2211

Triangolo a 90° DVS 2211

DoppioTrilobatoDK 100DK 200Profilo aProfilo b

S DMS:2S DMS:3S DMS:4S DMS:580-4,380-680-780-890-490-6––––––

ø2ø3ø4ø5

3 x 3 x 4,34 x 4 x 65 x 5 x 76 x 6 x 8

3 x 3 x 4,34,7 x 4,7 x 6

6,1 x 3,15,0 x 3,5

5,55 x 3,06,45 x 3,45

7,0 x 3,05,5 x 2,5

∆ mm

Barra da 2000 mm

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Profili a U e canale quadre

Saldabilità dei materiali plastici

I requisiti per il processo di saldatura testa atesta di PE80 e PE100 vengono descritti nellaDVS 2207-1 (09.05) in accordo con le norme DIN8074 e DIN 8075. Conseguentemente “si puòpresumere un’idoneità dell’indice di scorrimentoMFR 190/5 da 0,3 a 1,7 g/10 min o da 0,2 a0,7 g/10 min”.

Nella DVS 2207-11 (08.08) vengono descritti irequisiti per il processo di saldatura testa atesta di PP-H, PP-B e PP-R a norma DIN 8077 eDIN 8078. Conseguentemente “si può presumereun’idoneità dell’indice di scorrimento MFR190/5 da 0,4 a 1,0 g/10 min. Questo intervallocorrisponde all’indice di scorrimento MFR230/2,16 da 0,2 a 0,6 g/10 min”.

Nella DVS 2207-15 (12.05) vengono descrittii requisiti per il processo di saldatura testa atesta di PVDF. Conseguentemente “con unadensità da 1,7 a 1,8 g/cm³ si può presumereun’idoneità dell’indice di scorrimento MFR230/2,16 da 1,0 a 25 g/10 min”.

Se i materiali da accoppiare soddisfano questirequisiti, si può presumere che questi duecomponenti siano saldabili tra loro.

Inoltre nella DVS 2207-1 si legge: “Con indici discorrimento diversi, la certificazione di idoneitàè ottenibile con la prova di resistenza allatrazione secondo DVS 2203-4 o supplemento 1”.Se gli indici di scorrimento si trovano negliintervalli sopra indicati, non è necessaria laverifica di idoneità. Gli indici di scorrimento peri materiali termoplastici prodotti da Röchlingper la costruzione di vasche e impianti chimicivengono indicati nelle schede tecniche e neicertificati di fabbricazione.

Filo di saldatura PP-Bper lastre in PP-H

In prossimità delle saldature si formano sempredei piccoli intagli che, in presenza di condizionisfavorevoli, possono comportare rotture nelmateriale delle vasche. Per ridurre al minimoil pericolo di danni sulle vasche, si dovrebbeutilizzare un filo di saldatura poco sensibileagli intagli. Pertanto, Röchling raccomandal’impiego di filo di saldatura in PP-B anche perla saldatura di lastre in PP-H. Da molti anniRöchling propone come standard il filo disaldatura in Polystone® P copolimero grigio.Ciò nonostante, è inoltre possibile anche lafornitura di filo di saldatura in Polystone® Pomopolimero grigio.

I profili a U e le canale quadre in Polystone® sono realizzati con la stessa materiaprima usata per il filo di saldatura e le lastre. Ciò garantisce materiali concaratteristiche identiche e quindi condizioni di lavorabilità ottimali su tutta la vasca.

Röchling High-Performance Plastics I 23

Vasca con profili in Polystone® P grigio

Programma di fornitura profili a U e canale quadre

Raggio del bordo almeno di 0,5 mm. Altri colori e dimensioni su richiesta.Non tutte le dimensioni e le qualità sono disponibili a magazzino.1) Nessun articolo a magazzino

Colori: nero, grigio L 5000 mm mm s mm

Profili a U

Canale quadre

U01 49 46 4U02 49 72 4U04 49 112 4U05 49 132 4U06 69 72 4U07 69 92 4U08 69 112 4U09 69 132 4U11 69 153 4U12 90 92 4H01 35 35 2H03 35 35 3H05 35 35 4H07 50 50 4H11 60 60 4H12 68 68 3H14 52 52 2,5

S

S

Röchling offre questo sistema completo per:• Polystone® G HD nero• Polystone® G nero B• Polystone® G nero B 100• Polystone® P omopolimero grigio• Polystone® P copolimero• Polystone® PVDF

Caratteristiche• Ottima resistenza chimica• Lunga durata• Ottima saldabilità e lavorabilità

Polystone® P omopolimeroPolystone® P copolimero1)

Polystone® PVDF 1)

Polystone® GPolystone® G nero B 1)

Polystone® G nero B 100 1)

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Servizio completo per la costruzione di vascheProgramma di calcolo vasche RITA3

Röchling’s Integrated Tank Building Assistant

L’interfaccia del programma di calcolo è stata realizzatain base alle applicazioni Office di Microsoft in modo taleche anche i principianti possano acquisire rapidamentefamiliarità con l’uso del programma.

Disegni predefiniti supportano l’utente nell’inserimentocorretto delle dimensioni delle vasche.

Con il software RITA è possibile effettuare in pochi secondi calcoli difficili relativi a vasche rettangolari o cilindriche in materialitermoplastici ottimizzandone il design in modo semplice. Il principio di calcolo del programma, pur basandosi sulle linee guida DVS 2205,consente di dimensionare anche vasche che esulano dall’ambito della DVS stessa.

Sicurezza sismica

Vasca cilindrica progettata con RITA perl’installazione in un territorio sismicotedesco.

Vasche cilindricheVarianti di design

Per la prima volta, RITA offre la possibilità di dimensionare vasche in conformità ai nuovi supplementi della DVS 2205con fondo sferico e inclinato. Nel calcolo vengono considerati anche il bordo e la struttura di supporto per il fondo.

Quando le vasche vengonoinstallate in zone sismiche sirichiede sempre più spesso laverifica della loro resistenzain caso di terremoti. AdessoRITA offre la possibilità didimensionare e ancorarevasche cilindriche a fondopiatto in modo da renderleresistenti ad eventisismici.

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Vasche rettangolariVarianti di design

Le vasche rettangolari possono venire progettate in diverse varianti:

senza rinforzi con rinforzo perimetralecon bordo rinforzato con rinforzo a T con rinforzo incrociato

Elenco dei profili in acciaioNel caso di vasche rinforzate, l’utente del programma può scegliere da una ricca lista di profili a U, I, L, IPE, IPB e profili quadri.L’elenco indica solo i profili in acciaio che soddisfano i requisiti statici per la vasca da calcolare.

Vasca rettangolare con rinforzo a T calcolata con RITA

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Certificazione TÜV

Prima della pubblicazione di ogni nuovaversione del programma, i calcoli eseguiticon lo stesso vengono sottoposti a verifica daTÜV Nord (Technical Inspection Agency North)secondo una specifica predefinita. In singoli casi i risultati vengonoulteriormente testati mediante analisi ad elementi finiti (FEM)

AssistenzaPer eventuali domande relative all’installazione del

software è disponibile un servizio di assistenza gratuitotramite posta elettronica al seguente indirizzo:

[email protected]

o telefonicamente alseguente recapito: +49 4103 12117-21

da lunedì a giovedì dalle ore9:00 alle ore 17:00 evenerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00

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nachPrüfspezifikation STWK-KU 1.0

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Per una versione demo gratuita, comprensiva diuna descrizione dettagliata del programma o pereventuali domande sul programma stesso, siprega di rivolgersi [email protected]

I calcoli con il programma RITA si basano sostanzialmente sulle attualilinee guida DVS 2205 pubblicate nel manuale “DVS Technical Codes onPlastics Joining Technologies” disponibile presso DVS Media AG.http://www.dvs-media.eu/

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Resistenza agli agenti chimici

Resistenza agli agenti chimici

Se un materiale plastico viene a contatto con altre sostanzecome aria, gas, acqua e sostanze chimiche può verificarsiun cambiamento reciproco. Mentre il contatto con materialisolidi, al di là di una eventuale abrasione e rimozione degliadditivi a basso peso molecolare (per esempio, plastificanti),di norma non comportano alcuna modifica nella plastica, coni liquidi, persino acqua, e a maggior ragione con gli agentichimici, si verificano delle reazioni. In particolare in abbina-mento a calore e luce possono prodursi modifiche reversibilie irreversibili, che diventano più marcate all’aumentare delperiodo di esposizione.

Ne consegue che i fattori principali che determinano la resi-stenza chimica sono: temperatura, periodo di esposizione,concentrazione e “aggressività” del mezzo. A ciò si aggiungache i materiali reagiscono in modo diverso a questi fattori asecondo del loro stato, cioè in presenza o meno di un caricomeccanico applicato contemporaneamente.

Comportamento dei metalli espostiad agenti chimici

Nei metalli, la elevata concentrazione di atomi nella strutturacristallina significa che la penetrazione di molecole di fluidoe gas è praticamente impossibile, cioè può esserci solo unareazione superficiale. Per questa ragione i metalli possonovenire attaccati o corrosi da processi chimici o elettrochimicisolo nei punti che vengono a contatto diretto con il mezzocorrosivo, vale a dire solo sulla loro superficie.

Se i prodotti di reazione che ne derivano (ossidi, solfuri, clorurio altri sali metallici) sono solubili o facilmente asportabili, lasuperficie metallica viene esposta continuamente e reagiscecon i mezzi corrosivi fino a consumarsi completamente.È semplice determinare la perdita di peso conseguente eattraverso la riduzione della sezione trasversale definireanche il valore relativo alla perdita di resistenza.

Comportamento dei materiali plasticiesposti ad agenti chimici

Nei materiali plastici polimerici, invece, i processi corrosiviseguono dinamiche completamente diverse. Nei polimeri, ilegami intermolecolari e i legami covalenti intermolecolari(forze di Waals) sono molto inferiori rispetto ai metalli(1/100 invece che 1/1000). Pertanto, gli spazi tra le larghemaglie delle catene molecolari “intrecciate” o “aggrovigliate”dei materiali termoplastici di cui stiamo parlando, sonocosì ampi che le molecole di gas o fluido molto più piccolepossono facilmente penetrarvi e riempirli. Ciò significa chel’influsso degli agenti chimici sulla plastica non è solamentesuperficiale ma interessa il materiale fino in profondità erappresenta quindi un processo molto più differenziato.

Per quanto riguarda l’azione esercitata dagli agenti chimicisui materiali plastici si possono distinguere reazioni chimichee reazioni fisiche.

Reazioni chimiche

Appena penetrano nella superficie plastica le sostanze attivechimicamente inducono reazioni chimiche con le molecolee con gli additivi eventualmente presenti come pigmenti,stabilizzatori, ecc. Questo attacco chimico porta a ossidazioni,rotture della catena molecolare o reticolazioni. Queste aloro volta producono sempre alterazioni irreversibili delmateriale.

Reazioni fisiche

Ciò, invece, non avviene necessariamente in presenza disostanze che agiscono in modo fisico. Dopo l’assorbimento,esse si propagano nel materiale plastico e si annidano nelvolume libero ovvero nello spazio tra le macromolecole nonchéin punti difettosi o cavità microscopici, il che comportarigonfiamenti.

I liquidi e i gas utilizzati negli impianti di depurazione dei gas discarico sono spesso fortemente corrosivi. Grazie alla loro particolareresistenza alla corrosione, i materiali termoplastici sono adatti perquesto tipo di applicazione.

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Resistenza agli agenti chimici

Fattori principali che influenzanola resistenza chimica

Per la valutazione della resistenza di un materiale all’azionedegli agenti chimici occorre considerare che questa dipendeda molti fattori. I principali fattori che influenzano laresistenza chimica dei materiali sono

• La temperatura• Il periodo di esposizione• Le sollecitazioni meccaniche• La concentrazione delle soluzioni

Temperatura

Poiché tutti i processi fisici e chimici che influenzano laresistenza si sviluppano più velocemente all’aumentare dellatemperatura, di norma la resistenza diminuisce, in modo piùo meno accentuato, all’aumentare della temperatura. Questoandamento può essere sfruttato per prevedere il comporta-mento nel lungo periodo. Se sono disponibili i risultati relativia prove di immersione a temperature superiori a quelladesiderata, il comportamento durante l’esposizione di lungotermine a temperature inferiori può venire dedotto da questirisultati.

Periodo di esposizione

All’aumentare del periodo di esposizione, di norma laresistenza chimica diminuisce. In deroga a questa norma, ciònon vale per le soluzioni che non aggrediscono chimicamenteil materiale plastico e che possiedono solo una solubilitàlimitata nel materiale plastico stesso a una determinatatemperatura. Poiché la massa aumenta con il tempo, lasolubilità limitata è indicata dal verificarsi della saturazione.Se questo valore di saturazione è relativamente basso, comeper esempio con materiali a contatto con soluzioni acquosea bassa concentrazione di sali, acidi e basi, la plastica èresistente a queste sostanze in quanto le sue caratteristichenon cambiano in maniera sostanziale anche dopo molti annidi esposizione.

Sezione diun serbatoiocon criccheda tensione

Una spiegazione chiara e univoca, valida per tutti i casidi formazione di cricche da tensione non esiste. Si sa, peresempio, che fluidi polari, soluzioni acquose di sostanzeattive in superficie od oli eterei possono provocare criccheda tensione quando un componente in plastica si trova sottoil loro effetto e contemporaneamente presenta forti tensioniinterne o è sollecitato da tensioni di trazione o flessione.Senza una previa verifica non si può stabilire se un agentechimico provochi o meno la formazione di cricche da tensione.

Sollecitazioni meccaniche

In molti materiali, tra cui la plastica, a seconda delle condi-zioni di impiego si formano cricche da tensione. Le rotturepossono verificarsi nel materiale come conseguenza di unasollecitazione della plastica a carichi di trazione in aria chesuperano un determinato carico o allungamento ma tuttaviainferiori al punto di rottura apparente nel test accelerato.Queste rotture, che talvolta non si evidenziano per moltianni, vengono definite cricche da tensione.

Le sollecitazioni che causano queste rotture sono tensioniinterne come conseguenza delle condizioni di lavorazione, otensioni esterne come conseguenza di sollecitazione mecca-nica o una sovrapposizione di entrambi i tipi di tensione.L’azione contemporanea di determinati agenti chimici puòridurre drasticamente, in presenza di determinate condizioni,l’intervallo temporale che intercorre fino alla formazionedelle rotture. Questo fenomeno viene definito “environ-mental stress cracking” (rottura da sollecitazione ambientale),abbreviato in ESC. Queste cricche da tensione possonopenetrare completamente nella parete di un elemento inplastica, trasformandosi in rotture superficiali o fermarsinon appena raggiungono aree con tensioni o espansionisufficientemente basse o con altre strutture di materiali.

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Resistenza agli agenti chimici

Acqua EAcqua EMezzo di prova F Mezzo di prova F

lg (durata) t lg (durata) t

tF tE

lg(te

nsio

nedi

prov

a)σ

°

lg(te

nsio

nedi

prov

a)σ

° σ°E

σ°F

Rappresentazione schematica perla determinazione dei fattori diresistenza in funzione del tempo fCRt

in base alla prova di rottura alungo termine su tubi in materialepoliolefinico riempiti di acqua edi agenti corrosivi.

Rappresentazione schematica perla determinazione dei fattori diresistenza in funzione della tensionefCRσ in base alla prova di rottura alungo termine su tubi in materialepoliolefinico riempiti di acqua e diagenti corrosivi.

Tabelle di resistenza chimica DIBt

Da questi fattori di resistenza si desumono i fattori di riduzione corrispon-denti, che vengono pubblicati per esempio negli elenchi degli agentichimici dell’Istituto Tedesco per l’Ingegneria Civile (DIBt). Questi elenchicontengono i dati relativi alle sostanze più comuni impiegate nella costru-zione di serbatoi e impianti chimici e possono essere quindi utilizzati perla selezione del materiale per un serbatoio o un impianto. Röchling disponeinoltre di vaste banche dati e di grande esperienza per quanto riguardala resistenza chimica dei materiali termoplastici.

Per eventuali domande relative alla resistenza chimica dei materialitermoplastici, Röchling consiglia pertanto di prendere contatto con inostri esperti e ha creato a tal fine un indirizzo e-mail apposito:

[email protected]

Al fine di potersi esprimere sulla resistenza o consigliare l’utilizzo diun materiale, i nostri tecnici necessitano delle informazioni seguenti:

• Denominazione, concentrazione e composizione esattadell’agente chimico

• Temperatura dell’ agente chimicoe se sono previsti cambiamenti di temperatura

• Indicazioni sul tempo di contatto(continuo nel caso di un serbatoio di stoccaggio)

Inoltre occorre indicare se il materiale deve essere utilizzato per unserbatoio integralmente in materiale termoplastico o come inliner.Il caso ideale è quando esiste già un design della vasca o dell’impianto,in modo tale che possano venire considerate anche eventuali tensioninel materiale.

Determinazione dei fattori di riduzione chimica

Per il dimensionamento di vasche completamente realizzatein materiale termoplastico è determinante la tensione con-sentita calcolata secondo DVS 2205 parte 1 in base al para-metro di resistenza. Per ottenere informazioni quantificabilirelativamente all’influsso di un mezzo sulla resistenza delmateriale plastico e quindi sul design di vasche e impianti,vengono eseguite prove di rottura a lungo termine conpressione idrostatica interna su tubi, che invece di venirealimentati con acqua vengono riempiti con il liquidoin questione. Confrontando il comportamento a lungotermine dello stesso tubo quando viene riempito di acqua,si determinano i fattori di resistenza chimica (fCR).

Definizione della resistenza

Nella progettazione e nel dimensionamento di serbatoi,impianti, apparecchi e tubazioni occorre valutare la resistenzadel materiale plastico in questione rispetto al mezzo utilizzatonel processo o da stoccare. I materiali vengono solitamentedivisi in 3 classi:

• ResistenteIl materiale viene normalmente considerato idoneo

• Limitatamente resistenteIl materiale viene aggredito dal mezzo, ma può venireimpiegato con limitazioni. Eventualmente sono necessarieulteriori analisi

• Non resistenteIl materiale non viene considerato idoneo.

Test di immersione

Alla base di questa classificazione vi sono le prove di immer-sione a norma DIN 16888 o ISO 4433, in cui i provini, privi dicarichi esterni, vengono immersi completamente nel mezzodi degradazione.Come criteri di valutazione vengono utilizzati la variazionerelativa di massa e l’alterazione delle proprietà nella provadi trazione. Il tempo di permanenza nel liquido è compresotra 28 e 112 giorni.Per valutare l’utilizzabilità di un materiale plastico per lacostruzione di vasche e impianti chimici il test di immersioneè idoneo solo in misura limitata, in quanto i provini sonoesposti all’effetto dei mezzi corrosivi senza la presenza disollecitazioni esterne. Per la valutazione dei rivestimenti inPVC-U e PP (liner/UP-GF) il test di immersione è sufficiente,in quanto il liner può acquisire dal componente in UP-GF almassimo espansioni pari allo 0,1-0,2%.

Influsso della concentrazione

Nelle soluzioni di due mezzi dei quali l’uno aggredisce laplastica in questione e l’altro si comporta in modo inerte,in generale la resistenza chimica del materiale plasticointeressato diminuisce all’aumentare della percentuale delmezzo aggressivo nel mezzo neutro, come per esempio nelcaso di miscele di acqua e acido solforico.

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Röchling High-Performance Plastics I 29

Resistenza agli agenti chimici

Agenti chimici critici

Nelle tabelle 40 del DIBt (edizione settembre 2011) vengonodefiniti critici tutti gli agenti chimici che possiedono unfattore di riduzione chimica A2 maggiore di 1,4 per unadurata di uso presunta di 25 anni.

In generale si considerano critici per PE-HD:

Agente chimico da stoccare Concentrazione

Acqua clorurata (Cl2*H2O) Tutte

Ipoclorito di potassio(KOCl, tenore di cloro attivo ≤ 150 g/l) –

Ipoclorito di sodio(NaOCl, tenore di cloro attivo ≤ 150 g/l) –

Acido nitrico HNO3 ≤ 53 %

Acido solforico H2SO4 ≤ 96 %

Nelle precedenti versioni degli elenchi DIBt erano indicati ifattori di riduzione per questi agenti. A fronte di alcuni casidi danno si è deciso, nel’ambito di una riunione di comitato,di estrapolarli dalle tabelle. L’impiegabilità di PE-HD perserbatoi utilizzati per lo stoccaggio di agenti critici deveessere verificata di volta in volta da un esperto. Presso DIBtè disponibile un elenco di questi esperti.

In caso di applicazioni con agenti critici, Röchling consiglial’impiego di PVC o PVDF come inliner di una vasca invetroresina o acciaio piuttosto che usare PE-HD per costruireuna vasca integralmente termoplastica.

Comportamento alla permeazione

Tutti gli agenti corrosivi penetrano in modo più o menoaccentuato nei materiali plastici. Gli agenti che penetranocon maggiore velocità di diffusione nella plastica senzamodificare le sue caratteristiche in modo evidente, vengonodeterminati solo mediante speciali analisi. Dette sostanzepossono provocare danni a oggetti vicini in caso fuoriescanodalla superficie esterna dei serbatoi. Bisogna fare particolareattenzione alla permeazione in caso di materiali compositi.In questi casi deve essere data non solo la resistenzadell’inliner a diretto contatto con l’agente corrosivo, maanche quella del rivestimento esterno (per esempio,vetroresina o acciaio).

La permeabilità al vapore acqueo comparabilmente elevatadiventa importante in presenza di applicazioni in cui il PVDFè abbinato a un materiale più resistente alla permeazione.Così, per esempio, la permeabilità all’acqua di uno stratodi vetroresina di pari spessore è nettamente inferiore.Pertanto, nello strato confinante tra PVDF e vetroresina onel composto di vetroresina non devono essere presentispazi cavi o risucchi. Altrimenti, qui può concentrarsicondensa, con conseguente distacco del liner, formazionedi bolle o danneggiamento della vetroresina a causa dellapressione osmotica presente. Per evitare la permeazionedel vapore acqueo è necessaria una scelta adeguatadella resina impiegata. Una normale resina UP tendeinfatti alla saponificazione in presenza di vapore acqueoe temperature elevate.

Inliner in Trovidur® EN liner redper un serbatoio di stoccaggio

Serbatoio in vetroresina con inlinerin Trovidur® EN liner red

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Resistenza agli agenti atmosferici

Conduttività elettrica

Resistenza agli agenti atmosferici

Materiali come PE e PP, esposti per un tempo prolungatoall’aperto alla luce del sole, sono soggetti a degradazionefisica e chimica in particolare per l’azione dei raggi UVdella luce del sole e per l’influsso dell’ossigeno contenutonell’aria. Le conseguenze sono:

• Alterazione cromatica (spesso ingiallimento)• Fragilità (perdita di resistenza)• Perdita delle caratteristiche meccaniche

I processi di lavorazione e lo spessore dei pezzi realizzatihanno grande importanza sul meccanismo di degradazione.Così, in presenza di tensioni interne e di spessori parete sottili,il processo di degradazione dovuto ai raggi UV accelera.Ciò vale, tuttavia, solo per il PE o PP non stabilizzato; testinterni hanno dimostrato che l’impiego di additivi puòimpedire un danneggiamento da UV.

I semilavorati in PVC che vengono stabilizzati e/o provvistidi assorbitori di UV senza modifica significativa del profilocaratteristico, raggiungono ad esempio durate di oltre diecianni. Uno “sfarinamento” ridotto della superficie espostaagli agenti atmosferici è altrettanto importante per laprotezione atmosferica, ragione per cui i colori scuri nonsono assolutamente adatti.

Il PVDF e l’E-CTFE possiedono una eccellente resistenzaagli agenti atmosferici e non necessitano di un’ulteriorestabilizzazione. Persino test atmosferici di lunga duratasu PVDF o E-CTFE non modificato non comportano alcunaalterazione significativa delle proprietà meccaniche.

Polystone® G HD neroRivestimento di un impianto diaerazione sul tetto di un capannoneIn questo caso è assolutamentenecessaria una buona resistenzaagli agenti atmosferici

Resi

stiv

itàdi

mas

sasp

ec.

Contenuto di carbon black (%)

Pressato

Estruso

Nella costruzione di serbatoi e impianti chimicivengono impiegati i materiali conduttivi prodotti daRöchling Polystone® G EL nero e Polystone® PPsEL nero. Essi presentano una resistività di massaspecifica e una resistenza superficiale <104 Ohm.

Polystone® G EL neroTorre abbattimento fumi

Conduttività elettrica

Normalmente i materiali termoplastici sono buoni isolantielettrici, proprietà che viene sfruttata in molte applicazioni.La carica elettrostatica sulla superficie dei materiali plasticinormali può raggiungere un potenziale di parecchi chilovolt,il che può innescare esplosioni nel caso di una scarica odanneggiare componenti elettronici. Nelle miscele di pol-vere e aria, e in particolare in quelle di gas e aria, si raggiun-gono rapidamente le energie minime di innesco. Ciò risultaparticolarmente critico anche nel caso dello stoccaggio disostanze con un basso punto di infiammabilità, per esempio,oli combustibili, benzine e oli lubrificanti. Ci sono quindimolti campi di impiego in cui viene richiesta una condutti-vità elettrica o un comportamento antistatico del materiale.I materiali termoplastici divengono elettricamente conduttivimediante l’aggiunta di additivi conduttivi (carbon black).

La quantità di carbon black additivata deve essere sufficienteper creare una rete conduttiva. Il processo produttivo ha uninflusso determinante sulla formazione di tale rete e pertantosulla quantità di carbon black da aggiungere. Per ottenere lastessa resistività di massa, nei materiali pressati è necessariauna quantità nettamente inferiore di carbon black rispetto aiprodotti estrusi.

Resistività di massa spec. in funzionedella concentrazione di carbon black

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Röchling High-Performance Plastics I 31

Resistenza al fuoco

Resistenza al fuoco

L’infiammabilità delle materie plastiche è spesso un problematecnico che ostacola il loro utilizzo. Per effettuare unaclassificazione della resistenza al fuoco sono stati impiegatidiversi metodi di prova. La norma DIN 4102 fa una distinzionetra materiali infiammabili e non infiammabili. Polystone® Ge P standard appartengono alla categoria di materie plastichenormalmente infiammabili, mentre Polystone® PPsraggiunge grazie all’aggiunta di agenti ignifughi, la classeB1 (difficilmente infiammabile).

Tutti i materiali Trovidur® sono, ai sensi di tale norma,classificati per definizione almeno come “autoestinguentifuori dalla fiamma” (B2). Le classi sono:

• B1 – difficilmente infiammabile• B2 – normalmente infiammabile• B3 – facilmente infiammabile

Polystone® PVDF, al contrario, è difficilmente infiammabilee autoestinguente dopo l’eliminazione della fonte di incendio.Inoltre, la combustione di PVDF genera soltanto una quantitàridotta di fumi. Per la valutazione dell’infiammabilità siapplicano essenzialmente due metodi di prova.

Il test descritto nella norma ISO 4589 individua la quantitàdi ossigeno che serve a un determinato materiale plasticoper infiammarsi e continuare a bruciare. L’indice di ossigenoindica la concentrazione di ossigeno (% di volume) in unamiscela di azoto e ossigeno necessaria ad alimentare lacombustione.

In base a questo test, i valori relativi al PVDF risultano signi-ficativamente superiori a quelli delle poliolefine. Un’ulteriorevalutazione della reazione al fuoco viene effettuata medianteil test secondo UL 94 (Underwriters Laboratories). Sottopo-nendo al test un campione di 0,8 mm, il PVDF raggiunge ilmiglior valore di classificazione “VO”. Non è stata osservatanessuna formazione di fiamma e il PVDF rimane solido enon fonde.

B2 HB*B2 HBB1 V2B1 V0B1 V0B1, 1…4 mm V0, 5VB1, 1…4 mm V0B1, 1…3 mm V0B1, 1…4 V0, 5V– V0B2 HBB2 HBB2 HB

* HB = elevata infiammabilità

Materiale DIN 4102 UL 94Polystone® G (PE-HD)Polystone® PPolystone® PPsPolystone® PPs EL neroPolystone® PVDFTrovidur® ENTrovidur® ETTrovidur® NLTrovidur® ECTrovidur® PHTPolystone® Safe-Tec CFoamlite® PFoamlite® G

Alle materie plastiche, specialmente a quelle impiegate in impiantidi ventilazione, si richiedono requisiti elevati di resistenza al fuoco.

Classi di resistenza al fuoco dei materialiPolystone® e Trovidur®

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Assicurazione qualitàMetodi di prova

Un guasto a un serbatoio o a un impianto conte-nenti sostanze chimiche altamente aggressive,può comportare gravi ripercussioni sulle personee sull’ambiente. Per tale ragione, i materialitermoplastici utilizzati per serbatoi e impiantichimici richiedono standard elevati.

Nei laboratori Röchling, ove sono disponibilioltre 700 normative, possono venire effettuatioltre 350 tipi di prove.

Ad esempio:

• FTIR (spettroscopia araggi infrarossi)

• Angolo di piegatura• FNCT (Full NotchCreep Test)

• DSC/OIT (DifferentialScanning Calorimetry/Oxidative Induction Time)

• Prova all’urto• Test ad alta tensione fino a 200.000 Volt• Test di esposizione all’azione di agentiatmosferici

• Prove di usura• Test meccanici da + 200°C a - 100°C• Colorimetria elettronica

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Röchling High-Performance Plastics I 33

Assicurazione qualitàMetodi di prova

Qui di seguito vengono descritti i metodi di prova più importanti per l’impiego di materie plastichein serbatoi e impianti chimici:

FNCT (Full Notch Creep Test)

Con il test FNCT, Röchling determina la resistenza dei propri materiali plastici nei confrontidi cricche che si propagano lentamente.Un provino viene intagliato perimetralmente (in inglese “full notch”) e immerso in unasoluzione umettante a 80°C o 95°C e sottoposto a tensione di trazione.

Dimensioni del provino: 10 x 10 x 100 mm³, tensione di prova: 4 – 5 MPa

Più a lungo resiste il provino prima di rompersi, maggiore èla sua resistenza alle cricche da tensione.

Cricche da tensione Campioni con intaglio perimetrale

Comparatore Leva di carico

Campione

Mezzo di prova

Peso di prova

Il banco di prova è simile a quelli usatiper test di snervamento analoghi.

Tempo/min

Diagramma tipico di un’analisi OIT Introduzione di un campione in una cellula di misura Campioni nel caricatore automatico

Vertice 140.4 °C, 4.591 mW/mg

Cristallinità 73.75 % Superficie 216.1 J/g

Temperatura/°C

Diagramma tipico di un’analisi DSC

DSC/OIT(Differential Scanning Calorimetry/Oxidative Induction Time)

• Due procedimenti completi in un solo strumento.– DSC (Differential Scanning Calometry)– OIT (Oxidation Induction Time)

• Unità di analisi computerizzata.

• Consente di misurare la differenza tra il flusso termico delcampione in prova e il flusso termico di un materiale diriferimento in base alla temperatura e/o al tempo.

• Quantità di campione necessaria: meno di 10 milligrammi!

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Assicurazione qualitàMetodi di prova

Prova all’urto

Per determinarne la resilienza si usa un campione intagliato collocato in undispositivo per prove di urto con le estremità appoggiate alle due spalle deldispositivo stesso che viene colpito bruscamente con un pendolo di Charpy.L’energia d’urto e la sezione trasversale del campione devono venire adeguatein modo tale che il campione si rompa o venga tirato dalla spalla.

L’urto assorbito durante la rottura viene misurato in base alla sezione inizialedel campione. Il risultato è indicato in kilojoule per metro quadrato kJ/m².

Strumento per la misurazione della resilienza Disposizione di prova per la misurazionedella resilienza

Geometria del campione

Angolo di piegatura

Uno dei test più importanti per la determinazione della qualità di unfilo di saldatura è la misurazione dell’angolo di piegatura. Usando unpunzone di una determinata geometria a una distanza definita tra gliassi, si misura l’angolo quando si notano i primi segni di rottura.

Insieme alla valutazione del quadro di rottura, grazie all’angolo dipiegatura si possono trarre conclusioni sulla deformabilità e anchesulla qualità delle saldature.

Diagramma dell’angolo di piegatura

Angolo di piegatura

Spessore del campione

Angolo di piegatura minimo per PE-HD (PE 80, PE 100)secondo DVS 2203-1, supplemento 3

Vista di un impianto di saldatura testa a testa Misurazione dell’angolo di piegatura

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ProdukteProdukteProdukteProdukteProdukte

Materiale

Lastre estruse

Lastre pressate

Tondi

Profili

Filo di saldatura

Sintesi della nostra gamma produttiva

*Lastre sfogliate

Röchling High-Performance Plastics I 35

PE, PP, PVDF, E-CTFE PVC

Polystone® G HD neroPolystone® G nero B 100Polystone® G nero B 100-RCPolystone® G HD bluPolystone® G blu B 100-RCPolystone® G EL neroPolystone® G HD SK neroPolystone® G HD GK neroPolystone® P omopolimero grigioPolystone® P copolimero a blocchi grigioPolystone® P copolimero random grigioPolystone® P omopolimero naturalePolystone® PPs EL neroPolystone® PPs grigioPolystone® PVDFPolystone® PVDF SKPolystone® PVDF GKPolystone® E-CTFEPolystone® E-CTFE SKPolystone® E-CTFE GKPolystone® Safe-Tec CFoamlite® PFoamlite® G1.000 x 1.000 mm2.000 x 1.000 mm2.440 x 1.220 mm3.000 x 1.500 mm4.000 x 2.000 mms 1-50 mm2.000 x 1.000 mm3.000 x 1.250 mm4.000 x 2.000 mm6.000 x 1.000 mm6.000 x 2.000 mm6.000 x 2.500 mms 8 – 100 mms 1 – 8 mm*ø 8 – 300 mm

1.000 mm2.000 mm2.150 mm

Estruso

Trovidur® NLTrovidur® ENTrovidur® EN liner redTrovidur® ECTrovidur® ETTrovidur® PHTTrovidur® W 2000

2.000 x 1.000 mm2.440 x 1.220 mm3.000 x 1.500 mm4.000 x 2.000 mm

s 1-6 mm1.000 x 1.000 mm2.000 x 1.000 mm2.440 x 1.220 mm

s 1 – 100 mm

ø 8 – 300 mm1.000 mm2.000 mm

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Röchling Engineering Plastics KG

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