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La spiacevole sensazione è sempre la stessa: ogni volta ci manca un soldo per fare una lira, come dicevano i nostri nonni. Anche a Brindisi, campo sul quale ci andammo a prendere mezza salvezza due anni orsono, siamo stati avanti 37 minuti su 40 prima di subire la rimonta dei nostri avversari. A Pistoia, stessa storia, e contro una squadra che, come del resto Brindisi, veleggia (o dovrebbe farlo) nei quartieri medio-alti della classifica. Nuovamente niente punti in mano, e questa è decisamente la parte mezza vuota del bicchiere. Altra partita giocata a viso

VINCIAMOLA!aperto sin dall’inizio contro una compagine comunque superiore sulla carta ai nostri eroi, e questa, innegabilmente, è la parte mezza piena. Qualche blitz inatteso (Bologna a Sassari, dannazione, e meno male che Milano ce l’ha fatta ai supplementari a rintuzzare il colpo gobbo dell’anno tentato da Torino e che Cremona abbia fatto altrettanto, in volata, con l’arrembante Capo d’Orlando) ha complicato ulteriormente la classifica: si sono allontanate squadre come Varese (che ha battuto Trento) che speravamo di tenere a tiro sino alla fine.

Comunque vada, ecco un doppio impegno casalingo contro squadre indiscutibilmente più forti, ma che dobbiamo provare a tutti i costi a battere di fronte al nostro pubblico. Cominciando da Trento, con cui dobbiamo anche vendicare la figuraccia della scorsa stagione. Poi verrà Sassari, con tanto di scudetto sulle maglie. Abbiamo ancora tutte le possibilità nelle nostre mani, e le capacità di raggiungere il nostro obiettivo. Sempre #prontiatutto, comunque vada!

Giacomo Mariotti

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Congratulazioni al nostro Presidente Ario Costa che ha ricevuto il Premio Reverberi “Oscar del Basket” alla carriera. Alla manifestazione tenutasi il 22/2/2016 a Reggio Emilia erano presenti tutti i personaggi più importanti presenti e passati della pallacanestro italiana. Il Premio Reverberi (o Oscar del basket) è un premio assegnato annualmente dal comune di Quattro Castella in collaborazione con la FIP e la Lega Basket, dedicato all’arbitro Pietro Reverberi. Ecco l’elenco di tutti i premiati per la stagione sportiva 2014/2015 diviso per categorie:- ALLENATORE: Moretti- GIOCATORE: Polonara- GIOCATRICE: Dotto- ARBITRO: Martolini- CARRIERA: Costa- PERSONAGGIO: Dalla Salda- SPECIALE: BdS Sassari- GIORNALISTA: Civolani

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L’anno scorso quella interna con Trento fu la partita prenatalizia, quella che ti lascia il sapore in bocca che conservi per tutte le feste. Fummo massacrati, né più né meno. Primo quarto ok (24-19), poi il diluvio nel secondo (8-25) e da lì in poi tanti saluti, Trento irraggiungibile e chiusura con un pesantissimo ventello a domicilio (57-76). Non proprio il modo migliore di farsi gli auguri di Natale. Loro in formissima, noi un po’ meno. Molto meno. Tra i pochi a salvarsi LaQuinton Ross (19 punti, 7/17 dal campo e 13 rimbalzi) e Juvonte Reddic (11 punti e 5 rimbalzi), per il resto serataccia generale (lo stesso Bernardo Musso, seppure encomiabile per impegno, vanificava tutto con 7 palle perse). Tra i trentini prova super di squadra, pur dovendo fare a meno del leader Tony Mitchell: eccellente la truppa italiana, con Davide Pascolo a 19 punti (8/10 al tiro, 8 rimbalzi e 34 di valutazione), Filippo Baldi Rossi a 14 (5/6 dal campo con 3/4 da tre), Marco Spanghero a 13 (5/8 al tiro) e Diego Flaccadori a 9 (4/9 al tiro). Quest’anno serve tutta un’altra partita, poco ma sicuro.

G.M.

Lottiamo fino alla fineQuella di Brindisi è stata l’ennesima beffa: un’intera partita in vantaggio e una vittoria buttata via a pochi secondi dalla fine.Gli elementi da esaminare sono ben pochi; una partita ben gestita per tre quarti di gara si è trasformata in una sfilata di errori: tiri liberi, azioni confuse e un arbitraggio discutibile hanno permesso ai pugliesi di trovare il modo di rimontare il buon vantaggio che avevamo ottenuto durante il primo tempo. I “maledetti” ultimi due quarti si sono riconfermati una nota dolente, siamo infatti

abituati a vedere un solido vantaggio costruito prima degli ultimi venti minuti di gara svanire nel nulla a causa di motivi a noi sconosciuti (distrazioni, mancanza di aggressività?). Non si possono buttare via occasioni del genere, perché prima o poi la fortuna verrà meno e noi dovremo guardare in faccia e sfidare una possibile e triste retrocessione. Sia chiaro, non penso che piangersi addosso sia la soluzione per rialzarsi da questo brusco stop, ma è il momento che qualcuno prenda le redini della situazione e dia una scossa alla squadra, perché le basi per la salvezza ci sono, ma sono sfruttate male:

giocatori come Daye devono tornare ad essere più decisivi. La speranza certamente non può mancare, ma è il momento per i giocatori di dare l’anima per Pesaro e i suoi tifosi, che anche nei momenti difficili si sono dimostrati vicini alla squadra. Questa sera cerchiamo di sostenere la squadra tutti insieme, perché sono certo che la nostra passione per i colori biancorossi andrà oltre le critiche verso coloro che scenderanno in campo. Lottiamo per i nostri colori e, come sempre, Forza Vuelle!

Andrea Cammarota

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Campionato ‘58/59. E’ arrivato Al Innis a sostituire Franco Bertini partito alla volta di Milano. E’ cambiato anche lo sponsor: Lanco orologi ha sostituito Moto Benelli. Nasce il detto “Lanco? Vado un poco e poi mi stanco”. Saranno invece campionati egregi. Continuano i nuovi innesti con Di Tommaso, Corbucci e Chiarandini. Ma la rosa è più ampia perchè nell’altra foto appaiono anche Arnaldo Ninchi (primo a sinistra), Toni Patalossi (dopo Innis), mentre l’ultimo è Di Giacomo che mostra con fierezza i segni dell’ultima battaglia. Questa squadra fu protagonista della vittoria che tolse la possibilità a Bologna dello spareggio con Milano per l’assegnazione del titolo, risultato che prima del match sembrava pura formalità.

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Il tifo per una squadra o per un atleta non è sempre espressione di valori nobili e spesso, troppo spesso in Italia, diventa il pretesto per esprimere la parte più violenta delle persone e per offendere e denigrare l’avversario. L’obiettivo, sfidante ed ambizioso, è di far conoscere alle nuove generazioni il “lato bello” dello sport, quello fatto di passione, entusiasmo, divertimento, rispetto per gli altri e tanto tifo, sempre a favore della propria squadra, mai contro l’avversario, fornendo una valida alternativa allo “stereotipo” di tifo contraddistinto da violenza ed offese gratuite. Nella stagione sportiva 2015/16, dall’ incontro di 4 realtà “apparentemente” con pochi punti in contatto, nasce #IOTIFOPULITO, un innovativo “concept” in grado di coniugare SPORT, EDUCAZIONE ed AMBIENTE. SDT, Scuola di Tifo, in collaborazione con Victoria Libertas Pesaro, Marche Multiservizi ed Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, ha organizzato una serie di appuntamenti in cui gli atleti VL, insieme allo staff SDT, incontrano gli studenti di Istituti Scolastici Primari e Secondari della provincia di Pesaro e Urbino.

IL CASO DELLA SETTIMANADagli arbitri bocciati a Bassaniil basket si salva con... Pecile

E’ stata l’ennesima settimana nera per la pallacanestro italiana di vertice e, ovviamente, i due maggiori quotidiani sportivi hanno ampiamente sottolineato altre due brutte notizie per il movimento nazionale, come se non bastassero quelle che da anni siamo costretti a metterci alle spalle, senza fare nemmeno un piccolo passo in avanti. Senza andare in ordine cronologico, ma la ‘rosea’ si è accorta che alle prossime olimpiadi di Rio non ci sarà nemmeno un arbitro a rappresentare l’Italia, già orfana delle due squadre nazionali. Una bocciatura in piena regola, che secondo il quotidiano milanese potrebbe essere conseguenza di strategie politiche in seno alla federazione internazionale, che ci avrebbe fatto pagare l’eccessiva vicinanza all’Eurolega e una certa freddezza nei confronti della Fiba. Il candidato più accreditato ad andare in Brasile era Gigi Lamonica, che ha diretto le ultime 5 finali degli Europei (ed è in assoluto il miglior fischietto italiano): il pescarese, invece, se ne starà a casa, pagando la scarsa propensione alle relazioni internazionali di chi guida il basket italiano. E che siamo messi davvero molto male lo ha confermato anche il Corriere dello Sport, che ha anticipato una credibilissima indiscrezione secondo la quale il successore di Marino alla guida della Legabasket potrebbe essere Andrea Bassani, l’ex ‘uomo volante’ ai tempi di Tele+, che ha ‘garantito’ sul nome di Tranquillo a quelli di viale Moro a Bologna, e da anni si occupa del comparto televisivo dell’Eurolega. Un uomo abituato a far lavorare gli altri: peccato che in Legabasket siano tutti abituati a comandare e nessuno a produrre risultati e, tanto meno, a essere valutato e pagato per i risultati che porta a casa. E per una Legabasket che cerca risorse economiche e progetti che facciano crescere la conoscenza del movimento è forte il rischio di un nuovo flop. In una situazione opaca, però, emerge la genialità di Andrea Pecile, che non sarà certo nei top 10 migliori giocatori italiani, ma ha avuto un’idea geniale, partecipando alla creazione di un fumetto sullo sport che pratica. Parlando di “Basket Case”, pubblicato il 29 febbraio scorso da Shockdown, l’ex play della Vuelle ha detto a Sport Business Management: “Questa è un’occasione incredibile per far conoscere il basket a bambini e adulti”. Ah ecco: ci ha dovuto pensare lui!

Marco Bedinotti

Anche la trasferta a Brindisi ha confermato che la salvezza della Vuelle passerà solo attraverso i propri meriti e non certo attraverso delicati quanto improbabili incroci tra tutte le squadre che lottano per non scendere di serie. Quella di domenica scorsa poteva essere la partita che poteva dare qualche certezza in più ai biancorossi, ma alla fine - con grande crudezza - è stata un’occasione sprecata, come già alcune volte in questa stagione. La verità è che i biancorossi varrebbero più della rischiosa posizione di classifica che occupano oggi e, prese le partite a spezzoni, giocano alla pari con squadre dal budget decisamente più ricco, ma i giudizi positivi e i buoni propositi restano spesso sulla carta e, comunque, non si sono trasformati finora in successi convincenti. La sconfitta di Brindisi, dopo un primo tempo eccellente, è la dimostrazione lampante dei punti di forza e di quelli di debolezza della Vuelle: e per fortuna che si va in campo a 3 giorni dalla sconfitta, perché non c’è tempo per deprimersi ulteriormente. Certo, oggi peseranno i -5 (da +11) rimediati al PalaPentassuglia e il lungo viaggio di ritorno a Pesaro, ma davvero non c’è più tempo per

Pesaro e Trento: davanti c’è il primo vero bivioLa Vuelle deve tirarsi velocemente fuori dalla zona caldaobiettivo che si raggiunge innanzitutto vincendo in casa

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Uta travolge anche i Vipers Modena (62-0)Se la prima vittoria era stata convincente, la seconda è stata straripante. Il 62-0 inflitto ai Vipers Modena fa intuire quali saranno le potenzialità di Uta in questo campionato. Anche se non va dimenticato che gli emiliani sono matricole in serie A2, e dunque alla prima sfida 11 contro 11, il fatto che la difesa non abbia ancora subìto segnature (con gli Storm Pisa era finita 32-0), è un chiaro segnale della compattezza nata a seguito dell’unione fra il meglio dei Titans e il meglio degli Angels. Un mix potente (all’intervallo sul campo dei modenesi stava già 42-0), che ha voglia di confrontarsi presto con i migliori. E intanto cresce anche la voglia di presentarsi al pubblico di Pesaro dove è previsto il debutto domenica

prossima alle 14,30 contro i Seahawks Bologna. “Ci siamo integrati molto bene perché ci unisce la stessa passione e per questo siamo entrati subito in sintonia – dice l’inossidabile Alessandro Angeloni, tornato a vestire solo casco e paraspalle dopo alcune stagioni da allenatore e giocatore -. La fortuna è che ci siamo compensati su tutti i settori e così oggi la squadra è davvero completa, sia in attacco che in difesa. Quest’anno le ambizioni sono alte e di conseguenza anche i nostri stimoli: c’è la consapevolezza di avere un potenziale enorme e non vogliamo fare i falsi modesti, puntiamo a vincere il campionato, non è un segreto”. L’Ufficio Stampa

Pesaro e Trento: davanti c’è il primo vero bivioL’Aquila è vicinissima a risultati importanti in Italia

e in Eurocup, ma non c’è certezza che verranno raggiunti

piangersi addosso, visto che il recupero con Trento richiede la massima concentrazione e il ritorno alla vittoria. Già, Trento: squadra che vuole i play-off, ma non è ancora certa di averli; squadra approdata con merito ai quarti di Eurocup, ma anche scarica a tal punto da finire -14 a Varese; squadra che sembra un solido equilibrio tra italiani (Poeta, Pascolo e Flaccadori) e non (ad esempio il produttivo Julian Wright), ma anche capace di perdere consistenza quando perde gli stimoli importanti. Sta di fatto che questo turno infrasettimanale ha tutta l’aria di essere un bivio per entrambe. La Vuelle deve far fruttare il fattore campo e sganciarsi il più velocemente possibile dalla zona rischio con sole altre 8 partite da giocare fino alla fine: mettere praticamente 3 successi di distanza da Torino sarebbe un primo passo; l’Aquila deve trasformare i buoni risultati ottenuti finora, sia in Italia che in Europa, in obiettivi concreti e da festeggiare con i propri tifosi. In ogni caso, ‘no panic’: alla Vuelle servono tranquillità e lucidità di giocatori e coach, apporto dei tifosi e, perché no?, anche un briciolo di fortuna. Solo da questo impasto potrebbe lievitare finalmente qualcosa di importante. Ma.Be

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All. Riccardo Paolini

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Maurizio Buscaglia

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Turno Odierno Prossimo Turno

Grissin Bon Reggio EmiliaUmana Reyer VeneziaManital TorinoBetaland Capo d’OrlandoObiettivo Lavoro BolognaBanco di Sardegna SassariAcqua Vitasnella CantùConsultinvest Pesaro

Umana Reyer VeneziaConsultinvest PesaroObiettivo Lavoro BolognaGiorgio Tesi Group PistoiaBetaland Capo d’OrlandoAcqua Vitasnella CantùDolomiti Energia TrentinoEnel Brindisi

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