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CONOSCERE LA TRICHINELLOSI ANCHE IL POLIAMBULATORIO DI MORGEX AVRÀ A BREVE L’AMBULATORIO DI TERAPIA DEL DOLORE marzo 2013 TRASFERITI GLI AMBULATORI E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI DELL’IGIENE E SANITÀ PUBBLICA, DELLA MEDICINA DEL LAVORO E DEL CENTRO VACCINAZIONI ADOLESCENTI VALDOSTANI E COMPORTAMENTI A RISCHIO APRILE MESE PER LA SALUTE DELLE OSSA DICHIARAZIONE DI VOLONTÀ E DONAZIONE ORGANI CAMBIO VITA UN PERCORSO INTEGRATO PER CURARE L’OBESITÀ A PROPOSITO DI FARMACI EQUIVALENTI Supplemento a NEWSL / n° 17 anno 7 - MARZO 2013 / Aosta, Registrazione del Tribunale di Aosta n. 2 10/99 del 29/11/99

Transcript of marzo 2013 marmi in questo numero è la sal- ... gia bariatrica e metabolica”, diretta dal dottor...

CONOSCERE LA TRICHINELLOSI

E’ in arrivo l’assistant de Hameau

ANCHE IL POLIAMBULATORIO DI MORGEX AVRÀ A BREVE L’AMBULATORIO

DI TERAPIA DEL DOLORE

marzo 2013

TRASFERITI GLI AMBULATORI E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI

DELL’IGIENE E SANITÀ PUBBLICA, DELLA MEDICINA DEL LAVORO E DEL CENTRO VACCINAZIONI

ADOLESCENTI VALDOSTANI

E COMPORTAMENTI A RISCHIO

APRILEMESE PER LA SALUTE

DELLE OSSA

DICHIARAZIONE DI VOLONTÀE DONAZIONE ORGANI

CAMBIO VITAUN PERCORSO

INTEGRATOPER CURAREL’OBESITÀ

A PROPOSITO

DI FARMACI

EQUIVALENTI

Supplemento a NEWSL / n° 17 anno 7 - MARZO 2013 / Aosta, Registrazione del Tribunale di Aosta n. 2 10/99 del 29/11/99

EDITORIALE

MARZO 2013

SALVIAMO IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALEL’argomento su cui vorrei soffer-marmi in questo numero è la sal-vaguardia del Servizio sanitario regionale.

La maggior parte di noi tende a dare per scontato il cosiddetto Welfare, perché ne abbia-mo sempre beneficiato senza mai troppo interrogarci sulla sua origine.

Ma, in realtà, cosa ci garantisce questo nostro welfare? Qui in Valle d’Aosta possiamo contare su un sistema che prov-vede ai bisogni sanitari della popolazione residente in mi-sura decisamente superiore alla media nazionale.

I livelli essenziali di assistenza (così li definisce lo Stato) garantiscono, nella nostra Regione, anche prestazioni ul-teriori rispetto a quelle italiane (si pensi, ad esempio, all’agopuntura) e i tempi di attesa sono decisamente mi-gliori di quelli nazionali.Ciò in virtù di un autofinanziamento regionale in vigore dal 1994: la Valle d’Aosta provvede autonomamente a finan-ziare il proprio sistema sanitario, determinandone le varie articolazioni.

È, però, abbastanza diffuso il dare per scontata tutta l’am-pia gamma di servizi che vengono offerti nella nostra Re-gione. Molti, infatti, non sanno che a livello nazionale il 48% delle prestazioni di diagnostica strumentale e il 30% delle visite specialistiche gravano direttamente sui cittadi-ni, che devono acquistarle a proprie spese, dati gli intermi-nabili tempi di attesa del servizio pubblico.Questo significa che, per ottenere molte prestazioni, i cit-tadini italiani devono pagare di tasca propria, o attraverso assicurazioni.Ci si trova ora di fronte al serio pericolo che, a causa delle contrazioni di risorse finanziarie imposte dai governi cen-trali alle regioni autonome, il nostro welfare possa vacil-lare.

È doveroso, allora, che tutti i cittadini prendano con-sapevolezza di questo pericolo e si impegnino a

difendere un sistema che ha dimostrato la sua validità, efficacia ed equità.

A tutti i lettori un sincero augurio di Buona Pasqua

Carla Stefania Riccardi Direttore Generale

EDITORIALE

Sono trascorsi circa cinque anni dal mio in-sediamento come Assessore alla Sanità, Sa-lute e Politiche sociali, incarico assegnatomi nell’ambito dell’esecutivo regionale. Dal 15 marzo, prima seduta della XVII Legislatura del Parlamento italiano, è iniziata per me un’altra importante esperienza politica,

quella di rappresentare tutti i cittadini val-dostani al Senato della Repubblica.Colgo dunque l’occasione per salutare e rin-graziare tutti i collaboratori e i professionisti che hanno lavorato al mio fianco in questo lungo periodo, risorse essenziali senza le qua-li non avremmo raggiunto gli obiettivi con-cretizzati in sanità e nelle politiche sociali. Assicuro ai Valdostani tutto il mio impegno a favore delle Istituzioni della nostra Regione e svolgerò il mio nuovo mandato politico con responsabilità, umiltà e correttezza, ma so-prattutto con la consapevolezza di essere il rappresentante al Senato di tutti i cittadini della Valle d’Aosta. Albert Lanièce

IL SALUTO DEL NEO SENATORE, ALBERT LANIECE, AI LETTORI DI NEWSL INFORMAFAMIGLIE

DALL’OSPEDALE

Va sottolineato che due anni fa l’Azienda

ha costituito una struttura spe-cifica, deno-

minata “Chirur-gia bariatrica e metabolica”,

diretta dal dottor Paolo Millo (strut-tura che rientra nel Dipartimento

delle Chirurgie, di-retto dal dottor Rosaldo Allieta), attribuendo ad essa numerose competenze. Tra queste ricordiamo: • prime visite di accesso sia chi-

rurgiche che dietologiche, • organizzazione esami per stu-

dio preoperatorio, • organizzazione dei ricoveri

per intervento chirurgico pro-grammato.

Il Centro di Chirurgia dell’Obesi-tà, che venne avviato dal com-pianto dottor Umberto Parini, nel corso del 2011 ha effettuato 47 interventi chirurgici, 320 control-li post operatori, 84 prime visite chirurgiche ambulatoriali. Il Centro è anche accreditato da alcuni anni presso l’International

Sulla scia del recente convegno intitolato “Cambio Vita - Un per-corso integrato per curare l’obesi-tà”, che si è svolto presso il Cen-tro Congressi di Saint-Vincent il 9 marzo scorso, riteniamo utile fare il punto della situazione sull’atti-vità svolta dal Centro di Chirurgia dell’Obesità, presente da mol-ti anni all’interno dell’ospedale regionale “Umberto Parini” e sui dati statistici riguardanti la Valle d’Aosta.

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Federation Of Obesity Surgery (IFSO) che certifica i requisiti eu-ropei sia del Centro che dell’Ospe-dale e presso il Centro Europeo di formazione dell’ospedale Niguar-da di Milano. I pazienti obesi troveranno dun-que presso il Centro di Aosta una qualificata équipe multidiscipli-nare e le migliore risposte ai loro bisogni, con l’utilizzo delle più moderne ed efficaci tecniche chi-rurgiche.

Alcune informazioni:L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pub-blica nel mondo e sta assumen-do, sempre di più, i caratteri di un’epidemia globale, tanto che ormai viene anche indicata con il termine di globesity. Si definisce obeso un individuo che presenta un eccesso di grasso corporeo in relazione alla massa magra. Il grasso in eccesso viene identificato in due modi. Il primo consiste semplicemente nel misu-rare il punto-vita: è obesità a 102 cm per l’uomo e a 88 cm per la donna. Il secondo metodo è fondato sul rapporto tra peso corporeo diviso

MARZO 2013

Giorgio Galli – Direttore SC Comunicazione ([email protected])

segue

CAMBIO VITA: UN PERCORSO INTEGRATO

PER LA CURA DELL’OBESITA’

IL CENTRO

OBESITÀ E SOVRAPPESO

foto del Convegno

DALL’OSPEDALE

poreo sono rappresentati da iper-tensione, ipercolesterolemia, ap-nee notturne, disturbi respiratori, asma, aumento del rischio chirur-gico, complicanze in gravidanza, irsutismo e irregolarità mestruali.

L’obesità è una condizione patolo-gica in genere correlata ad un’ali-mentazione scorretta e ad uno stile di vita sedentario: infatti, un’assunzione di eccessive quan-

tità di zuccheri e di grassi, soprat-tutto se associata a scarsa attività motoria, può accrescere il rischio di sviluppare l’obesità, in partico-lare tra le persone che già presen-tano una predisposizione. Giocano un ruolo importante anche alcune condizioni genetiche e disfunzioni ormonali: è infatti probabile che esistano fattori genetici combi-

altezza al quadrato: la cifra ot-tenuta esprime l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI, Body Mass Index). Se l’IMC è compreso tra 20-25, siamo in presenza di un soggetto normopeso; se il rappor-to è compreso tra 25-30 si parla di sovrappeso. Un IMC pari a 30 indica obesità, oltre i 40 un’obe-sità patologica. Infine, se supera la soglia di 50, l’obesità è da con-siderarsi gravissima.

Sovrappeso e obesità sono condi-zioni associate a morte prematura e rappresentano un importante fattore di rischio per la salute; sono infatti causa o fattori aggra-vanti di malattie cardiovascola-ri, ictus, diabete, alcuni tumori, patologie della colecisti e oste-oartriti. Altri problemi di salute associati a un eccesso di peso cor-

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nati in grado di favorire o meno la capacità di perdere peso e di mantenerlo basso.

Valle D’Aosta regione più“magra” d’Italia.Secondo l’Organizzazione Mondia-le della Sanità, nel 2005 erano in sovrappeso oltre un miliardo di persone in tutto il mondo. In Eu-ropa le stime parlano di circa 400 milioni di persone in sovrappeso e di circa 130 milioni di obesi. Per quanto riguarda l’Italia, se-condo le ultime rilevazioni del-la Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB), i nostri con-cittadini in sovrappeso si attesta-no a 16,5 milioni, mentre gli obesi hanno raggiunto ormai i 5,5 milio-ni.Tuttavia, nell’ideale grafico dell’incidenza dell’obesità nel nostro Paese, la Valle D’Aosta rappresenta il punto più basso. Secondo l’edizione 2013 del Rap-porto “Noi Italia” dell’Istat, infat-ti, nella nostra Regione gli adulti obesi rappresentano l’8,3% della popolazione; dato, questo, che incorona la Valle D’Aosta come la regione più “magra” d’Italia. Un primato che detiene insieme alla Liguria, a fronte di una media nazionale che supera il 10%.

Il fenomeno “Obesità in Italia” ac-quista particolare rilevanza a par-tire dalla classe di età 45-54 anni (13 per cento di obesi) e il valore massimo (15 per cento) è raggiun-to dalle persone di età compresa tra i 55 ed i 64 anni. Allarme rosso per i ragazzi, ancor più per i gio-vanissimi: sempre secondo i dati diffusi dalla SICOB, i bambini tra i 6 e gli 11 con problemi di obesità hanno ormai raggiunto il milione.Anche per quanto riguarda i “gio-vanissimi”, la Valle d’Aosta man-tiene il proprio profilo di regione “magra”, merito, probabilmente, anche dell’attività sportiva prati-cata dal 41,3% della popolazione. Dato, quest’ultimo, inferiore solo alle province autonome di Trento (45,5%) e Bolzano (55,4%).

MARZO 2013

segue da pag. 4

MALATTIE CARDIOVASCOLARI

TUMORI

DIABETE

ICTUS

IPERTENSIONE

OSTEOARTRITI

ASMA

DEPRESSIONE

LE CAUSE

L’EPIDEMIOLOGIA

DAI DISTRETTI

• 4 • MARZO 2013

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la riflessione sulla possibilità che ognuno ha, di assicurare con un atto di solidarietà “gratuito”, una migliore qualità di vita per alcuni malati o la continuità di vita per altri.

Grazie al trapianto i riceventi possono riprendere la loro vita normale: lavorare, viaggiare, fare sport, avere figli.

Il donatore d’organi è un soggetto che muore per lesione encefalica diagnosticata secondo i criteri previsti dalla Legge. Solo quando, pur avendo fatto tut-to per salvare il paziente, si con-stata che il cervello non funziona

La donazione degli organi è un atto di generosità nei confron-ti del quale i singoli cittadini o i loro famigliari possono dichiararsi d’accordo oppure dissentire: se manca il consenso alla donazione, gli organi non possono essere pre-levati e il trapianto di conseguen-za, non viene effettuato.

La donazione è certamente favo-rita se può contare su una cultu-ra orientata alla solidarietà e al dono, cultura che, a sua volta, ha alla base un processo educativo che inizia con la giovane età.

Della morte si discute poco, so-prattutto per quel che riguarda

più e non potrà mai più funzionare a causa della completa distruzione delle cellule cerebrali, viene cer-tificata la morte del soggetto da parte di una commissione medica composta da tre specialisti: un medico legale, un rianimatore ed un neurologo, dopo un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore come sancito dall’art. 4 del decre-to ministeriale dell’11/04/2008.

Possono essere prelevati sia orga-ni (cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino) che tessuti (cornee, cute, ossa, tendini, car-tilagine, valvole cardiache e vasi sanguigni).

La manifestazione di volontà alla donazione di organi e tessuti è re-golamentata dall’art. 23 (disposi-zioni transitorie) della Legge n. 91 del 1° aprile 1999 che introduce il principio del consenso o del dissen-so esplicito.

A tutti i cittadini viene data la pos-sibilità di esprimersi liberamente, facendo in modo che, in caso di morte, la propria volontà non ven-ga violata dalle decisioni altrui sia che si tratti di una dichiarazione favorevole alla donazione che sfa-vorevole (si può lasciare per iscrit-to di non voler diventare un dona-tore).

DICHIARAZIONE DI VOLONTÀ E DONAZIONE DEGLI ORGANIINNANZITUTTO INFORMARE I CITTADINI

di Monica Meucci - dirigente medico, coordinatore locale per i prelievi di organi e tessuti e referente SIT (Sistema Informativo Trapianti) ([email protected])

e Lorena Brulard - assistente amministrativo e operatore SIT ([email protected])

DAI DISTRETTI

• 5 • MARZO 2013

È possibile dichiarare la propria vo-lontà presso l’USL o presso l’am-bulatorio del medico di famiglia.

Quando la propria dichiarazione viene registrata all’U.S.L., i dati vengono inseriti in un archivio del Centro Nazionale Trapianti che è collegato con i Centri Interregionali. Nel caso in cui si verifichi la pos-sibilità di una donazione da parte di un soggetto del quale sia sta-ta accertata la morte cerebrale, condizione definitiva e irreversibi-le, i medici rianimatori (tramite i Centri Interregionali) verificano se questi abbia registrato la propria volontà nell’archivio informatico.

Se un cittadino non esprime la pro-pria volontà, la Legge prevede la possibilità per i familiari di oppor-si al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. Pertanto è bene parlare anche con i propri familiari, poiché, in assenza di di-chiarazione, essi vengono inter-pellati dai medici circa la volontà espressa in vita dal congiunto.

Il cittadino può modificare la di-chiarazione di volontà in qualsia-si momento. Sarà ritenuta valida, sempre, l’ultima dichiarazione presentata secondo le modalità previste.

Sta per prendere il via una campa-gna di comunicazione, curata dal-la SC Comunicazione dell’Azienda USL, con lo scopo di richiamare l’attenzione su questo importante tema.

A tutti i cittadini maggiorenni è dunque offerta la possibi-lità di dichiarare la propria volontà (consenso o diniego) in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte, attraverso le seguenti modalità:

• COMPILANDO E FIRMANDO UN APPOSITO MODULO PRESSO L’AZIENDA USL o presso L’AMBULATORIO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. Queste dichiarazioni sono registrate nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), accessibile in tempo reale dai medici del coordina-mento trapianti in caso di possibile donazione. La riservatezza dei dati registrati nel SIT è garantita ai sensi del Dlgs. 196/2003;

• ISRIVENDOSI ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATO-RI DI ORGANI (AIDO). Grazie ad una convenzione del 2008 tra il Centro Nazionale Trapianti e l’AIDO, questedichiarazioniconfluiscononelSIT;

• COMPILANDO E FIRMANDO IL C.D. “TESSERINO BLU” scaricabile dal sito del Ministero della Salute o le tessere delle Associazioni di settore. Questa tessera deve essere custodita insieme ai documenti perso-nali;

• SCRIVENDO SU UN FOGLIO IN CARTA SEMPLICE la propria volontà, indicando i dati personali e appo-nendovi ladatae lapropriafirma,daconservaretra i documenti personali.

COME DICHIARARE LA PROPRIA VOLONTÀsegue da pag. 6

• 6 • MARZO 2013

DAI DISTRETTI

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ANCHE IL POLIAMBULATORIO DI MORGEX AVRÀ A BREVE L’AMBULATORIO PER LA TERAPIA DEL DOLOREL’aperturaèfissataperlunedì8aprile.Leprenotazionisonoaperte

Con il fine di proseguire nell’opera di riduzione delle liste di attesa e di fornire un nuovo servi-zio alla popolazione residente nella Valdigne, da lunedì 8 aprile 2013 sarà attivato, all’inter-no del Poliambulatorio di Morgex, un ambula-torio di Terapia del Dolore.Al suo interno sarà possibile effettuare prime visite, visite di controllo e minime prestazio-ni ambulatoriali quali infiltrazioni, blocchi nervosi e mesoterapia. Per prestazioni più complesse sarà necessario continuare a rivol-gersi alla sede del Servizio di Terapia del Dolo-

re, presente ad Aosta in regione Borgnalle, all’interno dell’ex Day Hospital. L’ambulato-rio di Morgex si affianca a quello già attivato a Donnas, in Bassa Valle.

L’agenda per le prenotazioni è aperta: sarà quindi possibile prenotarsi rivolgendosi al CUP (Centro Unificato di Prenotazione). In fase iniziale l’ambulatorio sarà aperto un solo giorno la settimana, il lunedì dalle 9,00 alle 13,00.

Gliambulatoriegliufficiammi-nistrativi dell’Igiene e Sanità Pubblica, della Medicina del La-voro e del Centro Vaccinazioni, prima ubicati in via Guido Rey, 3

ad Aosta, dal 28 marzo scorso sono stati trasferiti nella nuova sede di via Saint-Martin de Cor-léans, 250 (ex Maternità), sem-pre ad Aosta.

Si ricorda che il SERVIZIO DI IGIE-NE ha competenza in materia di rilascio e rinnovo di patenti di guida, di certificazionimedico-legali, di pareri riguardanti l’igiene edilizia.

Il CENTRO VACCINAZIONI effet-tua vaccinazioni a bambini e adulti e vaccinazioni internazio-

TRASFERITI GLI AMBULATORI E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI DELL’IGIENE E SANITÀ PUBBLICA,

DELLA MEDICINA DEL LAVORO E DEL CENTRO VACCINAZIONI Dal 28 marzo si trovano nella nuova sede di via Saint-Martin de Corléans, 250

nali (per coloro che devono re-carsi all’estero), mentre la

MEDICINA DEL LAVORO si occupa di idoneità al lavoro, anche per particolari categorie professio-nali quali guide alpine, vigili del fuoco volontari e operatori del soccorso.

I recapiti telefonici rimarranno invariati.

Per ulteriori informazioni si ri-manda al sito web dell’Azienda USL www.ausl.vda.it

• 7 • MARZO 2013

DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

La Regione Autonoma Valle d’Ao-sta ha aderito nel 2010 alla studio internazionale Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) - comportamenti legati alla salu-te in ragazzi in età scolare - un importante progetto di ricerca e azione sui comportamenti e sti-li di vita degli adolescenti svolto ogni 4 anni in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.In Italia l’indagine è stata condot-ta nell’ambito del programma del Ministero della Salute “Guadagna-re Salute”. L’indagine ha interessato 2043 giovani valdostani appartenenti alle fasce d’età 11, 13 e 15 anni, ha utilizzato come strumento per la raccolta delle informa-zioni un questionario ela-

borato da un gruppo di ricerca multidisciplinare e internazionale ed è stata coordinata dalla SC Igiene degli Alimen-ti e della Nutrizione del Dipartimento di Pre-

venzione. I risultati dell’indagine HBSC ci permettono di avere un quadro complessivo sullo stato di salu-te e sugli stili di vita dei giovani valdostani in età scolare oltre a rappresentare un ulteriore passo in avanti del sistema socio–sanita-rio regionale verso il processo di confronto con realtà ed esperien-ze di altri sistemi sanitari e sociali dell’Europa e degli Stati Uniti. Lo scenario relativo alla situazione di vita dei ragazzi valdostani met-te in evidenza una percentuale di sovrappeso e obesità inferiore rispetto al valore nazionale, so-prattutto nella fascia d’età degli undicenni. Per quanto riguarda l’indicatore “consumo quotidiano

di frutta e verdura” gli adolescenti valdostani non si discostano dai

valori medi nazionali e sono soprattutto le femmine ad ave-

re i maggiori consumi di frutta e verdura, mentre i maschi in tutte e tre le fasce d’età praticano più

attività fisica (3 gg a set-timana) rispetto ai loro coetanei. Comporta-

menti a rischio quali l’abitu-dine al fumo e l’assunzione di alcool interessano una quota minima di undicenni,

ma mano a mano che si cre-sce con l’età la prevalenza

di questi comportamenti aumenta. Alcuni dati: il 29% dei maschi quindi-cenni dichiara di fuma-re almeno una volta a

settimana; il 56 % dichiara

di assumere alcool almeno una volta a settimana. La scuola pia-ce molto di più agli undicenni che alle altre fasce d’età e sembra che il fenomeno del bullismo interes-si in maniera molto marginale gli adolescenti valdostani.Questa indagine, prima nel suo genere condotta in Valle d’Aosta, ha incluso nelle variabili oggetto di indagine anche fattori di tipo contestuale, come le caratteristi-che della scuola, le politiche per la salute della area in cui vivono i giovani, rappresentando in tal senso un ulteriore strumento per migliorare la comprensione di una realtà sociale sempre più com-plessa come quella attuale. A fronte di una quantità considere-vole di dati ottenuti, per renderli facilmente fruibili dai portatori di interesse sono stati elabora-ti quattro Focus Paper relativi al rapporto dei giovani con fumo, al-col, alimentazione e attività fisi-ca, scuola. L’obiettivo dei Focus Paper è con-tribuire alla costruzione in modo integrato di politiche giovanili strutturate sui reali bisogni dei giovani, legati al loro contesto di vita, dove la scuola rappresenta sicuramente un ambito di lavoro importante.I Focus Paper sono scaricabili dal sito www:hbsc.unito.it

ADOLESCENTI VALDOSTANI E COMPORTAMENTI A RISCHIO risultati dello studio (Health Behaviour in School Aged Children) HBSCdi Anna Maria Covarino – dirigente medico SC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ([email protected])

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SALUTE PIÙ

Visite per la valutazione dell’osteoporosi

Date: 9, 16 e 23 aprile dalle 14,00 alle 16,00. In ogni data saranno valutate 5 pazienti.

Accesso: anche se l’esame è gratuito è necessaria la preno-tazione, telefonando in reparto al n. 0165-543404 dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 13,00.

Sede: SC Medicina Interna Ambulatorio 2, piano 2° Ospedale “Parini”

Incontri educazionali sul tema “Aspetti dietetici per la salute delle ossa nelle donne”

Data: 19 aprile dalle 9,00 alle 10,30 (1° gruppo di 10 persone) e dalle 10,30 alle 12,00 (2° gruppo di 10 persone)

Accesso: è necessaria la preno-tazione, telefonando al Servizio di Dietologia al n. 0165-544481 dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00.

Sede: via Guido Rey, 1, piano -1, sala riunioni

MESE PER LA SALUTE DELLE OSSAAD APRILE PORTE APERTE ALL’OSPEDALE

Informati e controlla lo stato di salute delle tue ossa

O.N.Da, l’Osservatorio Naziona-le sulla salute della Donna, de-dica il mese di aprile alla salute delle ossa delle donne italiane. Grazie a questa iniziativa, in 18 Regioni, 109 ospedali “a mi-sura di donna”, premiati con i Bollini Rosa (tra questi i presidi ospedalieri valdostani) aprono le porte ai cittadini offrendo vi-site gratuite, esami strumentali e incontri informativi sul tema. Secondo studi recenti, oltrepas-

sati i 50 anni, una donna italiana su tre comincia ad avere le ossa più fragili. L’osteoporosi, malattia tipicamente femminile e ‘silen-ziosa’ (può progredire per diversi anni fino alla diagnosi o finché in-terviene una frattura) colpisce in Italia il 25% delle donne con età superiore ai 40 anni. Per questo motivo è necessario promuovere presso la popolazione femminile opportune attività di sensibilizza-zione e prevenzione.

La campagna di comunicazione a livello nazionale ha una testi-monial d’eccezione, l’attrice Stefania Sandrelli, che racconta: “Sono contenta di essere a fian-co di O.N.Da in questo progetto, che offrirà a tantissime donne la possibilità di usufruire di vi-site gratuite nel mese di aprile. Può capitare di sottovalutare l’importanza di controllare la salute delle proprie ossa. Inizia-tive come queste sono davvero preziose per ricordare a tutte l’importanza della prevenzione e dei controlli periodici, perché l’osteoporosi è un problema ad amplissima diffusione”.

La prevenzione dovrebbe ini-ziare fin dalla giovane età con stili di vita appropriati, attività fisica adeguata e alimentazione corretta. L’ospedale di Aosta ha subito aderito alla campagna di informazione e sensibilizzazio-ne, mettendo a punto un ricco calendario di iniziative.

AMBULATORIODELLE MALATTIE

METABOLICHE DELL’OSSO(presso SC Medicina Interna)

DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA

Incontro divulgativo aperto al pubblico sul tema “La pre-venzione della frattura del fe-more”. Oltre alle informazio-ni necessarie ad evitarla, sarà effettuata una dimostrazione degli esercizi da svolgere per il mantenimento e l’autonomia funzionale.

Data: 18 aprile, dalle 15,00 alle 17,00.

Accesso: ingresso libero

Sede: Palestra della Geriatria piano 2°, presidio di Beauregard

GERIATRIA E GERIATRIA RIABILITATIVA

CALENDARIO INIZIATIVE

• 9 • MARZO 2013

SALUTE PIÙ

Incontro divulgativo aperto al pubblico sul tema “Movimento e attività fisica per la prevenzione e il con-trasto dell’osteoporosi”.

Data: 19 aprile, dalle 15,00 alle 17,00.

Accesso: ingresso libero

Sede: Sala riunioni 4° piano, ospedale regionale “Umberto Parini”

RECUPERO E RIEDUCAZIONE

FUNZIONALE

SC COMUNICAZIONE

CONOSCERE LA TRICHINELLOSI

Si è conclusa una campagna di comunicazione “a tappeto” su tutto il territorio valdostano

di Giorgio Galli Direttore SC Comunicazione

Si è da poco conclusa la campagna informativa, su scala regionale, riguardante i rischi connessi alla trichinellosi. L’iniziativa è stata proposta dalla SC Igiene Alimen-ti di Origine Animale, diretta dal dottor Carlo Bandirola, ed è sta-ta supportata dalla struttura di Comunicazione. Conclusa la re-alizzazione del pieghevole infor-mativo (prodotto dalla sezione Grafica dell’Ufficio Stampa) è ini-ziata l’opera di diffusione.

Il pieghevole è stato innanzitutto collocato sulla home page del sito aziendale, tra le news, accompa-gnato da una breve presentazione. Le copie cartacee sono state mes-se a disposizione del pubblico nelle sedi ospedaliere e distrettuali e il pdf è stato capillarmente inviato ai veterinari della Regione, all’As-sessorato all’Agricoltura, a tutti i medici di famiglia (attraverso l’Ordine dei Medici) e, grazie alla collaborazione col CPEL-CELVA, a tutti i Comuni della Regione che lo hanno pubblicato sui loro siti.

La SC Comunicazione, infine, ha fornito tutto il supporto organizza-tivo e comunicativo, oltre a avere realizzato una brochure intitolata “Per la salute delle ossa – Preve-nire innanzitutto”. Il volumetto, frutto della collaborazione dei re-sponsabili delle strutture soprain-dicate, sarà distribuito in conco-mitanza con ogni singolo evento. Oltre ad essere pubblicato on line sul sito internet aziendale www.ausl.vda.it, verrà messo a dispo-sizione del pubblico nelle sedi sa-nitarie ospedaliere e territoriali.

Colloquio con i partecipanti e, se opportuna, esecuzione di una MOC (verifica della densitometria ossea).

Data: 20 aprile, dalle 9,00 alle 12,00. Potranno accedere tre gruppi di 5 persone per un tota-le di 15 utenti.

Accesso: è necessaria la preno-tazione, telefonando in reparto al n. 0165-543311 dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00.

Sede: SC Medicina Nucleare

MEDICINA NUCLEARE

CALENDARIO INIZIATIVE

• 10 • MARZO 2013

FOCUS

un noto studio della FDA statuni-tense, che adotta criteri del tutto analoghi a quelli europei, abbia dimostrato che nei fatti la varia-bilità è di molto inferiore al limite prescritto. Quanto ai rischi deri-vanti dalla varietà di dimensioni, colori e scritte delle confezioni in commercio, occorre ricordare che secondo l’attuale assetto norma-tivo il medico ha facoltà di tutela-re il paziente ritenuto vulnerabile disponendo, motivandola, la non sostituibilità del medicinale pre-scritto.Proseguendo si legge che i labora-tori di produzione dei medicinali equivalenti sono spesso situato fuori dall’Unione Europea. Ora, se è vero che il settore farmaceu-tico non è immune dalla deloca-lizzazione, è inopportuno lasciar intendere che vi ricorrano solo i produttori di generici. E’ anzi una strategia comune a diverse azien-de, comprese quelle che commer-cializzano medicinali di marca. Ad ogni modo i medicinali importati nell’Unione Europea devono ri-spettare rigorosi standard quali-tativi.In conclusione si consideri che nei paesi anglosassoni e dell’Europa settentrionale gli equivalenti han-no da tempo acquisito un ruolo di prim’ordine e un pieno riconosci-mento.

L’asserzione è vera, ma è fuor-viante definire un’eventuale dif-

ferenza come “punto debole” dell’equiva-lente. La sua immissione in commercio è infatti

subordinata alla presen-tazione di studi volti a di-mostrare che la velocità e l’entità dell’assorbimento

non differiscono si-gnificativamente da quelle del farmaco di marca. Il margine di tolleranza del 20% cui si fa riferimento nell’articolo, relativo alla biodisponibilità e non alla quantità del principio attivo conte-nuto nella forma far-maceutica (che invece non varia), è stato in-trodotto dalle agenzie regolatorie per tener conto della ineludibile variabilità dei fenome-ni biologici (lo stesso farmaco assunto dalla stessa persona in tempi diversi viene assorbito diversamente), ed è suf-

ficientemente ridotto da garanti-re che l’effetto dei medicinali a confronto sia sovrapponibile. Al riguardo merita sottolineare come

Qualche tempo fa sulle pagine del quotidiano La Stampa è apparso un articolo, scritto peraltro da un medico, che conteneva alcu-ne considerazioni sui farmaci co-siddetti “equivalenti”. Visto che l’articolo trattava un argomento delicato, con il quale una parte cospicua dei cittadini si deve abi-tualmente confrontare, è stato ritenuto utile, da parte dei far-macisti dell’Azienda USL, fornire alcune precisazioni ai lettoriSi è scritto che Il medicinale equi-valente, pur contenendo la mede-sima quantità di principio attivo dell’originatore (farmaco di mar-ca), può differire da quest’ultimo per la composizione in eccipienti.

A PROPOSITO DI FARMACI EQUIVALENTI I farmacisti della SC Farmacia dell’Azienda USL Valle d’Aosta

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