Martedì IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE … · già molti soldi in ballo. Il gas azero che...

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Martedì 26 Luglio 2016 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com t @ 24ImpresaTerr DERBY MILANO-TORINO Salone del libro: i piani a confronto Andrea Biondi u pagina 14 Energia. Il via libera ai lavori preliminari nel punto di approdo in Italia bloccato dall’opposizione del Comune di Melendugno e dall’iter farraginoso Il gasdotto tenuto in scacco dagli ulivi In stallo spostamento e reimpianto degli alberi: il progetto rischia di veder aggravare il ritardo NAUTICA Più espositori al Salone di Genova Raoul de Forcade u pagina 17 L’ANALISI Sissi Bellomo La burocrazia non riuscirà a fermare il progetto L a contesa degli ulivi è l’ultimo degli infiniti ostacoli che si sono frapposti alla realizzazione del Corridoio meridionale del gas. Ma se sul fronte italiano - o meglio: pugliese - gli intralci sembrano non avere mai fine, il progetto complessivo di cui Tap fa parte continua a procedere secondo i piani. Nemmeno il fallito golpe in Turchia influirà sui tempi di costruzione del sistema di gasdotti, assicurano le società coinvolte. Di certo non sarà quindi l’ennesima battaglia locale di ricorsi e controricorsi - concentrata sulla posa di appena 8 chilometri di tubi in terra italiana - a fermare l’opera. Ormai è troppo tardi. Il progetto gode di un fortissimo sostegno politico, non tanto e non solo da parte del governo italiano, ma da parte dell’Unione europea, che lo ha inserito nella lista delle infrastrutture prioritarie per la sicurezza energetica, e da parte degli Stati Uniti. Inoltre, ci sono già molti soldi in ballo. Il gas azero che arriverà in Europa dal 2020 è già stato venduto, mentre lo sviluppo della Fase 2 del giacimento Shah Deniz è ormai completato al 70%, con metà del budget di 24 miliardi di dollari speso, riferisce l’azera Socar. Sono già stati fatti circa il 60% dei lavori per potenziare la South Caucasus Pipeline e posato un quarto del Tanap, la tratta di gasdotto in suolo turco, con un investimento di oltre 2 miliardi (su 9,2 previsti). Il Tap è più indietro, ma comunque anche la sua costruzione è iniziata, con una spesa finora di 877 milioni di euro su circa 6 miliardi, sempre secondo Socar. Anche imprese italiane hanno cominciato a raccogliere i frutti, con 3,3 miliardi di dollari di commesse dall’intero progetto del Corridoio Sud. Snam è socia di Tap, mentre Saipem ha vinto la gara per costruire la parte sottomarina. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domenico Palmiotti LECCE p IlgasdottoTapinPugliablocca- to all’ultimo miglio. Benchè il mini- sterodell’Ambienteabbiarilasciato laValutazionediimpattofavorevo- le, con prescrizioni, nel lontano 11 settembre del 2014, e il ministero dello Sviluppo economico l’Auto- rizzazione unica il 20 maggio del 2015, il braccio di ferro, l’ennesimo, tra società del gasdotto e regione Pugliasuunadelle66prescrizioni– la A 44 che riguarda il ripristino am- bientale – tiene in scacco i lavori preliminari nell’area di Melendu- gno, nel Salento, dove l’opera ap- proderà dal Mar Adriatico. La prescrizione riguarda il reim- piantodegliulivielororicollocazio- nemaancheilripristinodeimuretti aseccoedituttiglialtrielementiche costituiscono il paesaggio. Va pre- messo che su quasi ogni prescrizio- ne(57deldicasterodell’Ambientee 9 dei Beni culturali) c’è un ente vigi- lante(iministeristessiolaRegione) e uno o più enti coinvolti (dall’Arpa Puglia al Comune di Melendugno). Inoltre, ciascuna prescrizione cor- risponde,anchesulpianotempora- le,aunafasedilavoro,fissadeipalet- tialriguardo,eperlasuaapplicazio- ne Tap ha presentato un progetto alle amministrazioni competenti. Attualmente le attività di can- tiere che Tap ha avviato da metà maggio (una decina di operai al la- voro nell’area) non possono pro- seguire nell’area del microtunnel, 1,4 chilometri di tracciato, se la Re- gione Puglia, in qualità di ente vigi- lante della prescrizione A44, non accende il semaforo verde. Pre- scrizione parzialmente ottempe- rata, ha detto la Regione mesi fa. Tale decisione, ha dichiarato il go- vernatore pugliese Michele Emi- liano, si basa sul fatto che il comu- ne di Melendugno (soggetto coin- volto) ha respinto il progetto di TapdopoleosservazionideiVigili del Fuoco sulla «distanza tra le se- di di reimpianto degli ulivi e la pro- iezione a terra del contorno della condotta», mentre la regione stes- sa ha preso atto delle disposizioni delministrodellePoliticheagrico- le, Maurizio Martina, circa il «di- vieto di movimentazione degli uli- vi nelle zone infette» dalla Xylella. In seguito al pronunciamento della regione, sono intervenuti una serie di chiarimenti a più livelli ma sul piano concreto non è accaduto nulla. Nè la regione stessa ha emes- so un nuovo parere. Cosa è stato chiarito nel frattempo? Che non c’è interferenzatragliulivielacondot- ta del gasdotto, perché le norme ri- chiamatedaiVigilidelfuocovalgo- nosoloperglialberiadaltofusto,ti- pologia nella quale non rientrano gliulivi;cheilComunediMelendu- gno ha sì espresso il suo diniego ma ha pure evidenziato che la Regione deve decidere sul punto; che le di- sposizioni sulla Xylella non hanno impattosuilavoridell’opera;infine, che Tap è disponibile ad avviare il discorso delle compensazioni am- bientali. Va aggiunto che alla pre- scrizioneA44sonocorrelateanche altredue,A29eA45,rispettivamen- tepianodigestionedegliuliviemo- nitoraggio ambientale, sulle quali, però, non ci sono problemi visto che i piani di Tap sono stati appro- vati rispettivamente da Regione PugliaeArpaPugliainqualitàdien- tivigilanti.Tutto,quindi,siconcen- tra sulla prescrizione A44 e Tap adesso solleciterà un ulteriore in- tervento del ministero dell’Am- biente per superare lo stallo. Per motivi climatici e colturali ora non si possono espiantare gli ulivi–Tapavevaprevistodifarload aprile scorso –, ma ulteriori ritardi rischiano di pregiudicare l’avanza- mentodelcantiere.Senzatrascura- recheRegioneeComunediMelen- dugno, dall’inizio contrari alla loca- lizzazione nel Salento per motivi ambientali,hannoinpiediancheun giudizio al Consiglio di Stato (ma la nuova udienza è a gennaio) contro l’AutorizzazioneunicadelMise,già riconosciuta valida dal Tar. © RIPRODUZIONE RISERVATA PUGLIA Mar Adriatico Mar Egeo Grecia Turchia Albania Italia Macedonia Bulgaria Melendugno Seman IL TRACCIATO Trestenik Serres Kipoi 80 km 0 Soccar BP Snam Fluxys Enagas Axpo 20% 20% 20% 17% 16% 5% L’AZIONARIATO DI TAP LA TABELLA DI MARCIA II Trim 2013 Il consorzio Shah Deniz sceglie Tap IV Trim 2013 Tap procede alla decisione di costruire Maggio 2015 AU del Mise Estate 2015 Inizio costruzione di strade e ponti in Albania Inizio 2016 Completata l’assegnazione dei principali contratti Metà 2016 Inizio costruzione del gasdotto Novembre ‘16 Spostamento degli ulivi in Italia (in ritardo) Fine 2016 Fine del finanziamento del progetto 2018/2019 Posa del gasdotto offshore 2019 Collaudo e messa in esercizio del gasdotto 2020 Tap inizia ad operare: prima consegna di gas 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Il gasdotto Tap nella sezione tra la Grecia, l’Albania e l’Italia Le ricadute. Da Saipem, Renco e Enereco come general contractor a una serie di società specializzate per forniture hi-tech Le aziende italiane in prima fila LECCE p Un’opera da circa 6 miliardi di euro destinata a portare dall’Azer- bajian in Europa dieci miliardi di metricubidigasl’anno(raddoppia- biliconpiccolemodifiche)apartire dal2020.Un’operache,asuavolta,si inserisce nel corridoio Sud del gas che vale 45 miliardi di dollari. Ecco i numeri del gasdotto Tap che, dopo aver attraversato Grecia, Albania e Mar Adriatico, approderà sulla co- sta del Salento, a San Foca, nel co- mune di Melendugno. Da qui, poi, il gasdotto si allaccerà alla rete attra- verso il nodo Snam più vicino: Me- sagne, in provincia di Brindisi, a cir- ca 55 chilometri dall’approdo. I tre general contractor italiani sono Renco per il terminale di ricezione, Enereco in joint con Maxstreicher per la parte di condotta a terra nel- l’areadiMelendugno(8chilometri) eSaipemperilmicrotunnel(1,4chi- lometri) e il tratto offshore. Da fonti aziendali si apprende che i tre raggruppamenti hanno già stipulato dei contratti di appalto e subfornitura con aziende locali. In particolare, Saipem ha incontrato le imprese pugliesi a metà maggio, un mese dopo aver ottenuto l’ordi- ne,mentreinprecedenzaunincon- tro analogo lo aveva avuto Tap. Per il tratto offshore dall’Albania al Sa- lento, lungo 105 chilometri e posi- zionato, come profondità massi- ma, a 820 metri sotto il livello del mare,Saipemsioccuperàdellapar- te relativa a ingegneria, fornitura, costruzione e installazione della sezione.Itubiavrannoundiametro da 36 pollici e saranno realizzati da Salzgitter Mannesmann Interna- tional (gara aggiudicata ad aprile). Il primo, importante contratto di Tap è stato assegnato ad aprile 2015 per la costruzione delle strade e dei ponti di accesso in Albania. Coinvolta l’italiana Sicilsaldo spa di Gela in joint con gli albanesi di Gener 2 Sh.pK. Via via sono poi ve- nuti gli altri appalti, come i 495 chi- lometri di tubi lineari per la parte onshore in Grecia attribuiti a Co- rinth Pipeworks S.A. Nella partita ha cercato di inserirsi anche l’Ilva di Taranto. Ci sono stati incontri tra le parti, ma senza risultato per l’acciaieria italiana. Tuttavia altre imprese italiane hanno ottenuto commesse da Tap. Industria Mec- canica Bassi di San Rocco al Porto (Lodi) per progettazione, fabbri- cazioneefornituradigiuntiecurve saldate di varie caratteristiche; Nuova Giumgas di Formigine (Modena) per progettazione, fab- bricazione e forniture di giunture isolanti; Bonatti di Parma in joint con i greci di J&P Avax S.A. per due lotti nella Grecia del Nord che co- prono circa 360 chilometri di ga- sdotto tra Kavala e Ieropigi al con- fine con l’Albania. La parte di con- nessione del gasdotto alla rete sarà inveceacaricodiSnamchehainfa- se di pubblicazione il progetto. D. Pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’OPERA Il progetto è destinato a trasportare in Europa 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno a partire dal 2020 Una portata raddoppiabile SPADA DI DAMOCLE Regione e Comune salentino hanno in atto un ricorso al Consiglio di Stato ma la nuova udienza è fissata a gennaio 2017

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Martedì 26 Luglio 2016 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com

t @ 24ImpresaTerr

DERBY MILANO­TORINO

Salone del libro:i piani a confrontoAndrea Biondi upagina 14

Energia. Il via libera ai lavori preliminari nel punto di approdo in Italia bloccato dall’opposizione del Comune di Melendugno e dall’iter farraginoso

Il gasdotto tenuto in scacco dagli uliviIn stallo spostamento e reimpianto degli alberi: il progetto rischia di veder aggravare il ritardo

NAUTICA

Più espositorial Salone di GenovaRaoul de Forcade upagina 17

L’ANALISI

Sissi Bellomo

La burocrazianon riusciràa fermareil progetto

La contesa degli ulivi è l’ultimo degli infiniti ostacoli che si sono 

frapposti alla realizzazione del Corridoio meridionale del gas. Ma se sul fronte italiano ­ o meglio: pugliese ­ gli intralci sembrano non avere mai fine, il progetto complessivo di cui Tap fa parte continua a procedere secondo i piani. Nemmeno il fallito golpe in Turchia influirà sui tempi di costruzione del sistema di gasdotti, assicurano le società coinvolte. Di certo non sarà quindi l’ennesima battaglia locale di ricorsi e controricorsi ­ concentrata sulla posa di appena 8 chilometri di tubi in terra italiana ­ a fermare l’opera. Ormai è troppo tardi. Il progetto gode di un fortissimo sostegno politico, non tanto e non solo da parte del governo italiano, ma da parte dell’Unione europea, che lo ha inserito nella lista delle infrastrutture prioritarie per la sicurezza energetica, e da parte degli Stati Uniti. Inoltre, ci sono già molti soldi in ballo. Il gas azero che arriverà in Europa dal 2020 è già stato venduto, mentre lo sviluppo della Fase 2 del giacimento Shah Deniz è ormai completato al 70%, con metà del budget di 24 miliardi di dollari speso, riferisce l’azera Socar. Sono già stati fatti circa il 60% dei lavori per potenziare la South Caucasus Pipeline e posato un quarto del Tanap, la tratta di gasdotto in suolo turco, con un investimento di oltre 2 miliardi (su 9,2 previsti). Il Tap è più indietro, ma comunque anche la sua costruzione è iniziata, con una spesa finora di 877 milioni di euro su circa 6 miliardi, sempre secondo Socar. Anche imprese italiane hanno cominciato a raccogliere i frutti, con 3,3 miliardi di dollari di commesse dall’intero progetto del Corridoio Sud. Snam è socia di Tap, mentre Saipem ha vinto la gara per costruire la parte sottomarina. 

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Domenico PalmiottiLECCE

pIl gasdotto Tap in Puglia blocca­to all’ultimo miglio. Benchè il mini­stero dell’Ambiente abbia rilasciatola Valutazione di impatto favorevo­le, con prescrizioni, nel lontano 11 settembre del 2014, e il ministero dello Sviluppo economico l’Auto­rizzazione unica il 20 maggio del 2015, il braccio di ferro, l’ennesimo, tra società del gasdotto e regione Puglia su una delle 66 prescrizioni –la A 44 che riguarda il ripristino am­bientale – tiene in scacco i lavori preliminari nell’area di Melendu­gno, nel Salento, dove l’opera ap­proderà dal Mar Adriatico. 

La prescrizione riguarda il reim­

pianto degli ulivi e loro ricollocazio­ne ma anche il ripristino dei murettia secco e di tutti gli altri elementi checostituiscono il paesaggio. Va pre­messo che su quasi ogni prescrizio­ne (57 del dicastero dell’Ambiente e9 dei Beni culturali) c’è un ente vigi­lante (i ministeri stessi o la Regione)e uno o più enti coinvolti (dall’Arpa Puglia al Comune di Melendugno). Inoltre, ciascuna prescrizione cor­risponde, anche sul piano tempora­le, a una fase di lavoro, fissa dei palet­ti al riguardo, e per la sua applicazio­ne Tap ha presentato un progetto alle amministrazioni competenti. 

Attualmente le attività di can­tiere che Tap ha avviato da metà maggio (una decina di operai al la­voro nell’area) non possono pro­seguire nell’area del microtunnel, 1,4 chilometri di tracciato, se la Re­gione Puglia, in qualità di ente vigi­lante della prescrizione A44, non accende il semaforo verde. Pre­scrizione parzialmente ottempe­rata, ha detto la Regione mesi fa. Tale decisione, ha dichiarato il go­

vernatore pugliese Michele Emi­liano, si basa sul fatto che il comu­ne di Melendugno (soggetto coin­volto) ha respinto il progetto di Tap dopo le osservazioni dei Vigilidel Fuoco sulla «distanza tra le se­di di reimpianto degli ulivi e la pro­iezione a terra del contorno della condotta», mentre la regione stes­sa ha preso atto delle disposizioni del ministro delle Politiche agrico­le, Maurizio Martina, circa il «di­vieto di movimentazione degli uli­vi nelle zone infette» dalla Xylella. 

In seguito al pronunciamentodella regione, sono intervenuti una serie di chiarimenti a più livelli ma sul piano concreto non è accaduto nulla. Nè la regione stessa ha emes­so un nuovo parere. Cosa è stato chiarito nel frattempo? Che non c’è interferenza tra gli ulivi e la condot­ta del gasdotto, perché le norme ri­chiamate dai Vigili del fuoco valgo­no solo per gli alberi ad alto fusto, ti­pologia nella quale non rientrano gli ulivi; che il Comune di Melendu­gno ha sì espresso il suo diniego ma ha pure evidenziato che la Regione deve decidere sul punto; che le di­sposizioni sulla Xylella non hanno impatto sui lavori dell’opera; infine,che Tap è disponibile ad avviare il discorso delle compensazioni am­bientali. Va aggiunto che alla pre­scrizione A44 sono correlate anchealtre due, A29 e A45, rispettivamen­te piano di gestione degli ulivi e mo­nitoraggio ambientale, sulle quali, però, non ci sono problemi visto che i piani di Tap sono stati appro­vati rispettivamente da Regione Puglia e Arpa Puglia in qualità di en­ti vigilanti. Tutto, quindi, si concen­tra sulla prescrizione A44 e Tap adesso solleciterà un ulteriore in­tervento del ministero dell’Am­biente per superare lo stallo. 

Per motivi climatici e colturaliora non si possono espiantare gli ulivi – Tap aveva previsto di farlo adaprile scorso –, ma ulteriori ritardi rischiano di pregiudicare l’avanza­mento del cantiere. Senza trascura­re che Regione e Comune di Melen­dugno, dall’inizio contrari alla loca­lizzazione nel Salento per motivi ambientali, hanno in piedi anche ungiudizio al Consiglio di Stato (ma la nuova udienza è a gennaio) contro l’Autorizzazione unica del Mise, giàriconosciuta valida dal Tar.

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PUGLIA

Mar Adriatico

Mar EgeoGrecia

TurchiaAlbania

Italia

Macedonia Bulgaria

Melendugno

Seman

IL TRACCIATO

Trestenik

Serres Kipoi80km0

Soccar BP Snam Fluxys Enagas Axpo

20% 20% 20% 17% 16% 5%

L’AZIONARIATO DI TAP

LA TABELLA DI MARCIA

II Trim 2013Il consorzioShah Denizsceglie Tap

IV Trim 2013Tap procedealla decisionedi costruire

Maggio 2015AU del Mise

Estate 2015Iniziocostruzione distrade e pontiin Albania

Inizio 2016Completatal’assegnazionedei principalicontratti

Metà 2016Iniziocostruzionedel gasdotto

Novembre ‘16Spostamentodegli uliviin Italia(in ritardo)

Fine 2016Fine delfinanziamentodel progetto

2018/2019Posadel gasdottooffshore

2019Collaudoe messain eserciziodel gasdotto

2020Tap iniziaad operare:prima consegnadi gas

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Il gasdotto Tap nella sezione tra la Grecia, l’Albania e l’Italia

Le ricadute. Da Saipem, Renco e Enereco come general contractor a una serie di società specializzate per forniture hi­tech

Le aziende italiane in prima filaLECCE

pUn’opera da circa 6 miliardi di euro destinata a portare dall’Azer­bajian in Europa dieci miliardi di metri cubi di gas l’anno (raddoppia­bili con piccole modifiche) a partiredal 2020. Un’opera che, a sua volta, siinserisce nel corridoio Sud del gas che vale 45 miliardi di dollari. Ecco i numeri del gasdotto Tap che, dopo aver attraversato Grecia, Albania e Mar Adriatico, approderà sulla co­sta del Salento, a San Foca, nel co­mune di Melendugno. Da qui, poi, il gasdotto si allaccerà alla rete attra­verso il nodo Snam più vicino: Me­sagne, in provincia di Brindisi, a cir­

ca 55 chilometri dall’approdo. I tre general  contractor  italiani  sono Renco per il terminale di ricezione, Enereco in joint con Maxstreicher per la parte di condotta a terra nel­l’area di Melendugno (8 chilometri)e Saipem per il microtunnel (1,4 chi­lometri) e il tratto offshore. 

Da fonti aziendali si apprendeche i tre raggruppamenti hanno già stipulato dei contratti di appalto e subfornitura con aziende locali. In particolare, Saipem ha incontrato le imprese pugliesi a metà maggio, un mese dopo aver ottenuto l’ordi­ne, mentre in precedenza un incon­tro analogo lo aveva avuto Tap. Per il tratto offshore dall’Albania al Sa­lento, lungo 105 chilometri e posi­zionato, come profondità massi­ma, a 820 metri sotto il livello del mare, Saipem si occuperà della par­te relativa a ingegneria, fornitura, costruzione e installazione della sezione. I tubi avranno un diametro

da 36 pollici e saranno realizzati da Salzgitter Mannesmann Interna­tional (gara aggiudicata ad aprile).

Il primo, importante contrattodi Tap è stato assegnato ad aprile 2015 per la costruzione delle strade e dei ponti di accesso in Albania. Coinvolta l’italiana Sicilsaldo spa di Gela in joint con gli albanesi di Gener 2 Sh.pK. Via via sono poi ve­nuti gli altri appalti, come i 495 chi­lometri di tubi lineari per la parte onshore in Grecia attribuiti a Co­rinth Pipeworks S.A. Nella partita ha cercato di inserirsi anche l’Ilva di Taranto. Ci sono stati incontri tra le parti, ma senza risultato per 

l’acciaieria italiana. Tuttavia altre imprese italiane hanno ottenuto commesse da Tap. Industria Mec­canica Bassi di San Rocco al Porto (Lodi) per progettazione, fabbri­cazione e fornitura di giunti e curvesaldate  di  varie  caratteristiche; Nuova  Giumgas  di  Formigine (Modena) per progettazione, fab­bricazione e forniture di giunture isolanti; Bonatti di Parma in joint con i greci di J&P Avax S.A. per duelotti nella Grecia del Nord che co­prono circa 360 chilometri di ga­sdotto tra Kavala e Ieropigi al con­fine con l’Albania. La parte di con­nessione del gasdotto alla rete sarà invece a carico di Snam che ha in fa­se di pubblicazione il progetto.

D. Pa.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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