Martedì • 11 maggio 1971 Basket: la CBM conquista l » a «B · punteggio di 47 (la cabala non...
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10 I FATTI DELLO SPORT LA PROVINCIA Martedì • 11 maggio 1971
NELLO SPAREGGIO VENEZIANO CHIARA VITTORIA SULLA WUNSTER 62-59 (38-27)
Basket: la CBM conquista la «B »
La squadra di Busatti ha posto le basi della sensazionale affermazione con un primo tempo semplicemente favoloso nel corso del quale ha guadagnato fino a 17 punti di vantaggio - Nella ripresa, il recupero della squadra bergamasca è stato annullato dal grande cuore dei cestisti cremonesi sostenuti da un magnifico pubblico
n o s t r o s e r v i z i o
VENEZIA, 10. - La CBM ha battuto, nello spareggio di Venezia, la Wunster acquisendo così la promozione in serie B.
I cremonesi hanno confermato il loro buon diritto alla promozione con una prestazione superba, esaltante, che ha avuto in un favoloso primo tempo la sua migliore e-sprcssione tecnica.
Addirittura 17 punti di margine (36-19) in favore della CBM nei primi 16 minuti di gioco, contro un avversario come la Wunster (mai doma, in uno spareggio tanto decisivo), stanno a testimoniare la
concentrazione agonistica con la quale i nostri cestisti sono scesi in campo.
La disposizione tattica, a zona 3-2 ma che prevedeva Io sganciamento a « uomo » di Malaspina sul playmaker bergamasco Blasizza, si è rivelata indovinatissima nel favorevole periodo iniziale.
Vigano del resto (lode a lui per l'impronta che ha saputo dare all'incontro) ben conosceva le caratteristiche dei giocatori della Wunster ed ha preso le giuste contromisure.
A questo punto tuttavia, quando già tutto sembrava risolto, si è avuta la prevedibile energica reazione di Pes-sina e compagni, agevolata dal fatto che il trainer della panchina cremonese ha preferito '
avvicendare tutti i suoi uomini per dare respiro ai match-winner dell'incontro.
Cosi i bergamaschi, trascinati da uno stupendo capitan Pcssina, encomiabile per la carica e la volontà che son servite di esempio ai compagni, hanno rosicchiato qualcosa del vantaggio cremonese nelle ultime battute del primo tempo (terminato 38-27, con 11 punti di scarto) avvicinali-dosi poi pericolosamente nei primi minuti della ripresa.
La « uomo » difensiva della Wunster (evidentemente le due lezioni beccate durante il campionato hanno aperto gli occhi ad Angeretti, facendogli abbandonare la difesa a « zona »), che nel primo tempo lasciava varchi paurosi alle
entrate di Bertuol ed al gioco sul pivot Pegorer, si è fatta più controllata ed attenta ed in tal modo, inchiodati i cremonesi per oltre 4 minuti sul punteggio di 47 (la cabala non smentisce: proprio morto che parla!), i bergamaschi hanno rimesso in discussione la partita.
A questo punto il match è scaduto un po' di tono, assumendo una fisionomia prettamente agonistica a discapito della manovra tecnica e corale.
E' stato proprio qui che sono rifulse le doti di carattere delle due contendenti: la Wunster nell'inopinata speranza di riuscire a capovolgere un risultato che sembrava ormai irrimediabilmente compromes
so, la CBM nella caparbia volontà di ripristinare le precedenti condizioni.
Non sappiamo sinceramente chi abbia prevalso sotto questo aspetto (a grandissima lode dei bergamaschi che si sono dimostrati avversari leali, disposti a dare tutto quanto avessero in corpo per riuscire nell'intento ed a maggior merito quindi dei cremonesi, tutti indistintamente, che hanno sfoderato le risorse residue atte a legittimare un risultato sacrosanto); alla fine il risultato ha premiato indubbiamente il più meritevole.
Due grandi contendenti dunque, veramente degne di af; frontarsi a viso aperto e dj dirimere la loro questione di superiorità nella maniera più
WiiniiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiwiiiiiiiiiiiiiiimiiitiiiiiiittHimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiimiii niiiiiwiiiMiiiiiiiiiiiimiiitiitiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiniiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiii IIIIIIMIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIM
Venezia: il giorno più belio (CONT. DALLA !• PAGINA)
giorni prima sembrava sicurezza, che lo spareggio 1osse organizzato appunto al Palaz-zetto Lido di Milano. Là sarebbero calate non meno di tremila persone, con grande sollievo delle casse delle società interessale. C'è, dicono, una clausola che vieta di giocare gli spareggi nella regione d'appartenenza delle squadre in questione; ma, a parte il fatto che non si deve, una volta che le due società fossero d'accordo, cosa importi alla Federazione, si sarebbe in o-gni caso potuto trovare qualcosa di meglio della Misericordia. In definitiva, la Federazione ha sottovalutalo, per ignoranza, la portata della passione e dell'entusiasmo dei tifosi cremonesi e bergamaschi.
Alle 16,20, comunque, la Misericordia era a! completo. Sostenitori di CBM e Wunster, alternativamente, cominciavano a scaldare le ugole, e si poteva avere subito un rapporto delle forze presenti. Senza timore di sbagliare, diciamo mille cremonesi e cinquecento bergamaschi. Cominciava il carosello degli sbandieratori che, in mezzo al campo o correndo lungo tutto il bordo di esso, facevano garrire i rispettivi vessilli. Citazione di particolare distinzione al solito, scannatissimo Ranelli junior il quale, vestita una maglia della CBM (la numero dodici, per la storia) che gli arrivava fino ai piedi, andava a sventolare un bandierone gialloblu proprio sotto il naso del gruppo più folto e rumoroso di bergamaschi, e poi si esibiva in una serie di salti a piedi giunti su un cappellino azzurro con dicitura « birra Wunster ».
La « guerra », per fortuna, si manteneva sempre entro limiti vocali, prima, durante e dopo l'incontro: non mi risulta siano avvenuti pestaggi e neppure pugilati isolati tra le opposte fazioni. Il che depone assai favorevolmente sulla effettiva sportività degli uni e degli altri. Tra le altre cose c'è da rilevare come in palestra, per mantenere l'ordine nel caso di tumulti, erano stati inviati ben... tre (diconsi tre) poliziotti. Tutto da ridere.
Lo speaker, spazientito fino alla villania dal baccano inconsueto (il pubblico veneziano, notoriamente, non è tra i più « caldi », anzi) urla di far posto sulle tribunette a chi è rimasto giù; che equivale a pretendere che le sardine inscatolate riescano a trovare spazio per un paio di sgombri. Grida di scherno, cachinni senza ritegno, coretti che mal si accordano con la solennità delle pareti piovono sul malcapitato. Allora un dirigente della Wunster prega i suoi tifosi di « dare prova di sportività » stringendosi bene e creando quindi un po' di posto. Òbbedientissimi, gli orobici si alzano: ma siccome e-siste una legge fisica riguardante l'impenetrabilità dei corpi solidi, il solo risultato è che chi era seduto deve alzarsi, di spazio non se ne fa, stanno tutti più scomodi e gli accidenti alta Federazione diventano millanta.
C'è anche un patetico tentativo di annunciare la formazione delle squadre; ma siccome i tifosi della squadra annunciala gridano d'entusiasmo, gli altri di scherno, tutto si ferma alle intenzioni: impossibile cogliere anche un solo nome nel bailamme.
Certo, pensiamo che in poche occasioni la vetusta basilica veneziana abbia dovuto sopportare un simile scempio di timpani: oltre alle validissime gole urlanti, i tifosi sono dotati di un completo armamento di strumenti baccani-feri: grancasse, trombe, tamburi da portare a tracolla, campane di diverse dimensioni, cornetti da venditore di latte o di gelati.
E finalmente, il via alla grande sfida. La Wunster è in vantaggio solo sul 4-2, poi la CBM prende il largo arrivando ai diciassette punti di vantaggio. In questo perìodo il tifo cremonese prende nettamente il sopravvento; l'urlo •Bombe, sangue. Ci Bi Emme» ridicolizza il cocciuto e mo-
La marcia su... Venezia dei tifosi cremonesi, presenti in più di mille allo spareggio
notano « Al • pe. Al • pe» orobico (Alpe è il nome originale della squadra bergamasca, come « Ju-Vi » per quella cremonese).
Le vicende dell'incontro si racconta a parte. E dico che, quando la Wunster ha cominciato a rimontare, rosicchiando punto su punto il vantaggio dei nostri ragazzi, i cinquecento bergamaschi hanno dato prova di una combattività canora che merita una medaglia; approfittando del fatto che le ugole cremonesi cominciavano ad essere roche, e che lo sbandamento della squadra non favoriva l'entusiasmo (è, questo, un difetto di tutti i pubblici cremonesi: l'incitamento arriva massiccio quando una squadra non ne ha bisogno, perchè sta già vincendo: invece, quando sarebbe più efficace, nei momenti difficili, stanno tutti zitti), sono riusciti a galvanizzare la loro formazione fino a riportarla quasi in parità. Poi il « colpo di reni » della CBM ha avuto la meglio, e gli idtimi due minuti sono stati un delirio gialloblu.
Posso dire questo, sul piano del commento: sinché le due squadre hanno giostrato su un piano strettamente tecnico, la differenza in favore dei cremonesi è stata lampante: i diciassette punti a circa un minuto dal termine del primo tempo, la dicono lunga in proposito. Però, a questo punto, la Wunster ha gettato sul piatto la sua dote migliore, il carattere: un carattere che è fatto di grinta, di coraggio, di spirito di reazione. La Wunster, insomma, è una squadra mai morta. I vari Munafò, Insogna e C, piuttosto che dichiararsi vinti, preferiscono farsi accoppare. La CBM, invece, non ha queste doti; anzi, come gli avversari accennano a rimontare, comincia a farsi prendere dal panico. E' avvenuto puntualmente così anche in questo spareggio, e
I la Wunster, che pareva spac-i data, ha potuto cullare forti illusioni per qualche tempo ancora.
C'è però, nelle file cremonesi (e lo dico senza voler fare torto a tutti gli altri, che sul piano tecnico vanno elogiati in blocco) un giocatore « tipo Wunster», uno di quelli che
non si arrendono mai e poi mai: mi riferisco all'ex barbuto Malaspina, due parole e quattro accidenti. Malaspina, proprio nella fase più delicata dell'incontro, ha contrato gli avversari con quanta rab-\ bia aveva in corpo (e ne ha I sempre tantissima), ha fatto \ della sua maglia un Piave ce- ! stistico. Poi, siccome ha anche I il pregio di essere uno scom- i plessato, mentre gli altri, in 1 attacco, facevano girare la pai- \ la quasi scottasse tra le mani, lui, quando era in posizione buona, tirava. Insomma, un leone. Riconosco a tanti altri della CBM più classe, più capacità (ed è inutile, qui, fare nomi): ma, insomma, per me Malaspina ha dimostrato ancora una volta di essere l'unico in possesso di quel « qualcosa » che può far superare alla squadra i momenti più critici.
Come la sirena ha dato il segnale di chiusura, la marea dei tifosi ha invaso fulmineamente il cempo; mentre i bergamaschi si allontanavano a testa bassa (ma senza colpe: hanno dato davvero tutto), i nostri giocatori, l'allenatore, il presidentissimo Busatti, venivano sollevati di peso, portali in primitivo trionfo, sostenuti da cento mani, barchette gialloblu naviganti su un mare di teste osannanti. L'ultimo coro, potente ed entusiasta: « Serie B, Serie B », che era ormai un traguardo acquisito. Poi, bandiere al vento, tutti a risalire Lista di Spagna verso i pullman. Un paio di bar che vendono birra Wunster ferocemente dileggiati.
Le prime macchine sono arrivate a Cremona verso le 11. I pullman dopo mezzanotte. Sono stati bloccati da alcuni tifosi all'ingresso di Porta Ve-
(Foto Faliva)
I nezia, deviati sull'itinerario viale Trento e Trieste - corso
I Garibaldi - corso Campi - cor-I so Monleverdi - piazza Ca-' vour - piazza Roma. Clacson I al vento, hanno annunciato an
che ai pochi che ancora non lo sapevano l'avvenuta conquista della serie B. Davanti ai bar la gente che sostava, ancora non decisa ad andare a letto, ha battuto le mani. Ha battuto le mani, in corso Garibaldi, anche un distinto signore in mutande su un balcone (evidentemente aspettava in branda l'arrivo della carovana).
In piazza Roma, davanti al benemerito bar Ariston, fulcro di tutte le tifoserie cremonesi, l'ultimo urlo di giubilo. Poi tutti a casa. La grande giornata del basket cremonese era finita.
consona! La partita, nonostante la vitale importanza della posta, è stata correttissima, mai sciupata da atteggiamenti che non fossero nei limiti della regolarità sportiva.
La stretta finale in campo attorno ai gialloblu. con relativa... svestizione delle maglie, tra lacrime di gioia, abbracci a non finire specie da parte dei giovanissimi cui bastava riuscire a sfiorare, in tanto bailamme, i loro baniamini. sta poi a significare proprio il connubio, l'unità dì intenti, la strettissima partecipazione tra pubblico e squadra.
Siamo convinti che una grossa fetta della promozione l'hanno conquistata anche tifosi, con la loro tenacia, con le loro dimostrazioni di fiducia che ne fanno uno dei pubblici maggiori della pallacanestro (anche nel confronto con le serie superiori), che molte altre città ci invidiano.
In tanto entusiasmo non è mancato il doveroso tributo di simpatia a Busatti, portato in trionfo con gli occhi velati dalle lacrime e sfavillanti dalla gioia di essere riuscito a dare al «suo » pubblico, subito al primo tentativo, quello che si era prefisso in un ponderato programma triennale.
« Napoleone ha affossato anche il... Barone » si diceva a fine partita; forza, Presidente, che adesso ben maggiori battaglie ci attendono!
Veniamo alla cronaca della partita che merita una disanima abbastanza approfondita.
I preliminari sembrano interminabili per l'enorme attesa degli appassionati. Finalmente, alle 18 in punto, si comincia dopo innumerevoli appelli alla folla per garantire la regolarità dell'incontro.
Arbitrano Stefanutti e Bur-covich Bruno, entrambi veneziani, arbitri di serie A e la loro direzione si rivelerà eccellente, ai limiti della perfezione per quanto riguarda il primo tempo.
Tale comportamento da parte dei direttori di gara non potrà poi che influire positivamente su tutto il match che, abbiamo detto, è stato correttissimo e saldamente in pugno dei due arbitri.
Entrano per la CBM i soliti Bertuol, Marino, Malaspina, Ornassi e Pegorer mentre per la Wunster Angeretti fa scendere in campo Blasizza, Insogna, Abate, Pcssina e Rotta.
A proposito di Bertuol e delle sue condizioni fisiche, rivelatesi perfette, merita un cenno particolare il massaggiatore Benito Santi che lo ha pienamente rimesso in sesto nel giro di pochi giorni.
La CBM si schiera a « zona 3-2 » con Malaspina che segue come un'ombra Blasizza, mentre la Wunster opta per una disposizione difensiva a « uomo ».
II primo canestro è di Bertuol. pareggiato da Blasizza; tocca poi a Marino pareggiare un centro di Abate (4-4). Sospensione della CBM per chiarire le idee sul tema d'attacco ed è poi Malaspina a bucare per due volte consecutive la retina della Wunster (8-4): realizza Pessina da sotto e poi Bertuol in entrata. Ornassi in sospensione e Pegorer in mezzo gancio portano il punteggio a 14-6.
Angeretti prova ad inserire Munafò su Abate nella guardia ad un Marino molto intraprendente, e su un tiro libero messo a segno da Rotta, anche Vigano cambia Ornassi con Baggi.
La musica non cambia: ancora Bertuol favoloso in entrata (16-7), segna Pessina da sotto e gli risponde egregiamente Pegorer (18-9); nuova sospensione chiesta da Ange-retti che immette il lunghissimo Manca al posto di Rotta
I dopo 9'30" di gioco. Segna an-I cora Pegorer servito molto in-I telligentemente da Bertuol sul ! relativo « blocco » di Malaspina (il Bonnie, lo schema a-dottato dalla Nazionale contro le difese individuali, sembra dare i suoi frutti) e gli rispon-
Pegorer a canestro in mezzo gancio di sinistro
Il praaMante della CBM Busatti la trionfo, tra bandiere dia sventolano, al termine dello spareggio (Foto Faliva)
de da par suo capitan Pessina (20-11).
La Wunster fa entrare D'Ad-dezio su Blasizza e sposta Insogna a playmaker, cui corrisponde l'uscita da! campo di Malaspina per Ferrari.
20-13 segna Munafò e poi Baggi da sotto e Marino e Bertuol con due piazzati portano i! punteggio a 26-13; Angeretti fa rientrare Abate sul povero D'Addezio ma sono ancora Marino e Pegorer a segnare mentre Ferrari controlla Munafò. Sul 30-17 segna Ferrari cui risponde l'immancabile Pessina e poi Bertuol e Pegorer ancora (che dilaga sull'evanescente Manca) giungono al vantaggio massimo di 17 punti sul 36-19.
II trainer bergamasco allora fa rientrare Rotta togliendo Manca e Blasizza a! posto di un Insogna molto impreciso; Vigano sostituisce Pegorer con Ornassi: 36-23 dopo due cesti consecutivi di Abate e, sul t imeout chiesto dalla CBM, entra Maccagni su Bertuol al 18" minuto.
Segna Ornassi, risponde Rotta con due personali trasfor : mati ed entra anche Carini sul terzo fallo di capitan Fulvio; nelle caotiche fasi finali alla ricerca del tiro conclusivo, va a segno un fortunoso tentativo di Blasizza che sancisce il punteggio del primo tempo sul 38-27, con 11 punti di margine per la CBM.
I colleghi bergamaschi vicino a noi mormorano speranzosi: « Come a Sesto nella ripetizione col Geas! ».
All'inizio di ripresa si assiste al Pessina-show; il pivot bergamasco infila 5 centri consecutivi dall'angolo in pochi minuti trascinando i suoi nella rimonta. 45-37 al quinto minuto; poi segna Baggi mentre Abate si becca un tecnico per proteste sul 4" fallo di Pessina. Munafò riduce ancora ad otto lunghezze il disavanzo mentre rientra Insogna sul quarto fallo di un Abate innervosito.
Sospensione chiesta dalla panchina cremonese mentre molte decisioni vengono male interpretate da! pubblico in quanto il tifo accesissimo im : pedisce di sentire i fischietti degli arbitri.
Munafò ancora dalla media distanza si porta a 6 punti finche il quinto fallo commesso da Ornassi non permette a Pegorer di rientrare in campo. Anche Ferrari subentra a dare respiro a Marino nella •guardia del pericoloso Munafò.
Sul 4743 con i cremonesi non certo nelle condizioni di spirito ideali è Bertuol a sbloccare la situazione con un piazzato da 8-9 metri che rida ossigeno alle possibilità della CBM
Ancuia Munafò segna per ben due volte mentre Vigano fa entrare lo spaurito Morelli a dare il cambio a... Bertuol; segna un personale Pegorer ed un piazzato Malaspina finché rientrano in campo Bertuol e Marino, su Morelli e Malaspina stessi, al 12'. E ancora Enzo a ripristinare i 5 punti di vantaggio (54-49) mentre la girandola dei cambi diviene sempre più difficilmente controllabile.
La Wunster si porta a un punto ma subito risponde Malaspina e Marino: sul 58-53 entra Maccagni per giocare la palla con discernimento avvicinandosi un incandescente finale. Segna D'Addezio, risponde Ferrari (con due tiri liberi che... spettavano a Baggi), riduce ancora Munafò e ri
sponde Manno a un minuto dal termine con un canestro che sa tanto di « liberazione da un incubo ». Sul 62-57 la CBM mantiene il controllo della palla, permettendo solo un canestro a D'Addezio dall'angolo e rinunciando a tirare i tiri liberi conseguenti ai talli commessi dai bergamaschi nel serrate finale.
Il fischio tinaie trova i cremonesi in possesso di palla mentre il grido di « serie B » riecheggia gioioso dalle gole dei cremonesi.
Non crediamo di aver dimenticato nessuno dei protagonisti della contesa. Del resto in momenti come questi quello che rimane negli occhi è l'apoteosi finale, il coronamento di tanti sogni, l'aver realizzato quanto era nelle a-spettative di Cremona sportiva.
Negli spogliatoi per le Interviste di rito l'atmosfera e indescrivibile, impossibile effettuare un dialogo: sgusciamo furtivamente e dalla porta semichiusa del vicino spogliatoio della Wunster non esce un rumore.
La CBM ha vinto. Evviva! GIUSEPPE BAGUZZI
(Foto Faina)
CBM CREMONA \LPE WUNSTER BERGAMO 62 5*
( 38-27)
CBM: Bertuol 1S, Baggi 6. Carini, Ferrari 4, Maccagni, Malaspina 12, Marino 10, Morelli. Ornassi 4, Pegorer l i .
WUNSTER.- P ra lna t«, MUII.< fò 16, D'Addezio 6, Giauro 2, Abate 8, Blasizza 4, Manca, Insogna 2, Rotta 3, Zerbonl (non entrato).
Arbitri: Stefanutti e Burcovich B. di Venezia.
Usciti per 5 falli: Ornassi, Rotta, Pegorer, Pessina
Tiri liberi: CBM 4 su 10 Wunster 5 su 8.
\ O T E : Queste le percentuali di realizzazione degli esterni cremonesi: Bertuol ' su 11, 64 per cento: Malaspina 6 su 12, 50 per cento; Marino 5 su 13. 38 per cento; Ferrari 1 su I, 100 per cento.
FELICITAZIONI ALIA C.B.M. Sono pervenuti alla C BM
I numerosi telegrammi di felicitazioni per la promozione iti « B ». Tra questi i complimen-
• ti dell'on. Zanibelli e i conv plimenti dell'assessore aWn
I sport Piazza.
la pagella BERTUOL: Grossa partita quella del friulano, sia sotto il pro
filo della manovra che sotto quello delle realizzazioni; si è confermato pertanto un tiratore eccezionale e fortissimo nelle entrate in palleggio (9).
BAGGI: Caparbio e lucidissimo sotto i tabelloni, ha svolto In pieno quanto gli si chiedeva (8).
CARINI: Utilizzato pochissimo in un momento assai delicato (nessun voto).
FERRARI: Volenteroso come sempre in difesa, e mancato un poco in attacco per aver voluto giocare essenzialmente per la squadra e per i compagni (8).
MACCAGNI: Pedina utilissima in determinati frangenti, non è venuto meno alle consegne recuperando un bel pallone e senza perdere la lucidità nel finale (8).
MALASPINA: Essenziale in fase difensiva, si e un poco scomposto in attacco cercando alcune soluzioni un filo avventurose (8).
.MARINO: Ha tirato molto in attacco, prendendoci relativamente (per lui); ci ha francamente stupito positivamente per l'impegno dimostrato specie quando si e messo a giocare la palla per i compagni creando grosse falle nella disposizione difensiva della Wunster (9).
MORELLI: Inserito a freddo in un periodo caotico della partita, non è colpa sua se non ha potuto esprimersi sul normali livelli (nessun voto).
OMASSI: Il capitano ha accusato qualche battuta a vuoto, dovuta forse all'eccessiva preoccupazione dell'incontro (7).
PEGORER: Il solito leone che si esalta quando la battaglia e più cruenta, ha ridicolizzato i pivot avversari in difesa ghermendo alcuni rimbalzi stratosferici ed In attacco, creandosi dei varchi con la sua eccezionale potenza fisica (9).
VIGANO': Ha rischiato grosso verso la line del primo tempo, avvicendando alcuni uomini un po' a vanvera (vedi Carini e Morelli) e non facendogli certo fare una bella figura Tutto sommato ha pero impostato tatticamente l'incontro nella maniera giusta e merita una piena sufficienza (7 e mezzo).
G. B.
CON I CREMONESI DELLA C.B.M. MORETTI CHIETIE LA TORRE IN SERIE « B » DI BASKET
Contemporaneamente alla par'ita CBM Wunster si sono svolti altri due spareggi validi per l'ammissione alla serie « B » di pallacanestro. A Milano la Moretti di Chicti ha battuto 67-01 la SNIA di Rieti; i tifosi delle due fazioni hanno dato luogo ad una furibonda rissa nel corso della quale sono stati usati coltelli, tirapugni ed elmetti; dieci persone sono finite all'ospedale. A Pesaro La Torre di Reggio Emilia ha piegato, con un secondo tempo superiore, il G.D-di Bologna; punteggio finale per 1 reggiani 70-67
I