Martedì • 11 maggio 1971 Basket: la CBM conquista l » a «B · punteggio di 47 (la cabala non...

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10 I FATTI DELLO SPORT LA PROVINCIA Martedì • 11 maggio 1971 NELLO SPAREGGIO VENEZIANO CHIARA VITTORIA SULLA WUNSTER 62-59 (38-27) Basket: la CBM conquista la «B » La squadra di Busatti ha posto le basi della sensazionale affermazione con un primo tempo semplicemente fa- voloso nel corso del quale ha guadagnato fino a 17 punti di vantaggio - Nella ripresa, il recupero della squa- dra bergamasca è stato annullato dal grande cuore dei cestisti cremonesi sostenuti da un magnifico pubblico nostro servizio VENEZIA, 10. - La CBM ha battuto, nello spareggio di Venezia, la Wunster acquisen- do così la promozione in se- rie B. I cremonesi hanno confer- mato il loro buon diritto alla promozione con una presta- zione superba, esaltante, che ha avuto in un favoloso pri- mo tempo la sua migliore e- sprcssione tecnica. Addirittura 17 punti di mar- gine (36-19) in favore della CBM nei primi 16 minuti di gioco, contro un avversario come la Wunster (mai doma, in uno spareggio tanto decisi- vo), stanno a testimoniare la concentrazione agonistica con la quale i nostri cestisti sono scesi in campo. La disposizione tattica, a zo- na 3-2 ma che prevedeva Io sganciamento a « uomo » di Malaspina sul playmaker ber- gamasco Blasizza, si è rivela- ta indovinatissima nel favo- revole periodo iniziale. Vigano del resto (lode a lui per l'impronta che ha saputo dare all'incontro) ben cono- sceva le caratteristiche dei gio- catori della Wunster ed ha preso le giuste contromisure. A questo punto tuttavia, quando già tutto sembrava risolto, si è avuta la prevedi- bile energica reazione di Pes- sina e compagni, agevolata dal fatto che il trainer della pan- china cremonese ha preferito ' avvicendare tutti i suoi uomi- ni per dare respiro ai match- winner dell'incontro. Cosi i bergamaschi, trasci- nati da uno stupendo capitan Pcssina, encomiabile per la carica e la volontà che son servite di esempio ai compa- gni, hanno rosicchiato qual- cosa del vantaggio cremonese nelle ultime battute del primo tempo (terminato 38-27, con 11 punti di scarto) avvicinali- dosi poi pericolosamente nei primi minuti della ripresa. La « uomo » difensiva della Wunster (evidentemente le due lezioni beccate durante il campionato hanno aperto gli occhi ad Angeretti, facendogli abbandonare la difesa a « zo- na »), che nel primo tempo lasciava varchi paurosi alle entrate di Bertuol ed al gioco sul pivot Pegorer, si è fatta più controllata ed attenta ed in tal modo, inchiodati i cre- monesi per oltre 4 minuti sul punteggio di 47 (la cabala non smentisce: proprio morto che parla!), i bergamaschi hanno rimesso in discussione la partita. A questo punto il match è scaduto un po' di tono, assu- mendo una fisionomia pretta- mente agonistica a discapito della manovra tecnica e co- rale. E' stato proprio qui che so- no rifulse le doti di carattere delle due contendenti: la Wun- ster nell'inopinata speranza di riuscire a capovolgere un ri- sultato che sembrava ormai irrimediabilmente compromes- so, la CBM nella caparbia vo- lontà di ripristinare le prece- denti condizioni. Non sappiamo sinceramente chi abbia prevalso sotto que- sto aspetto (a grandissima lo- de dei bergamaschi che si so- no dimostrati avversari leali, disposti a dare tutto quanto avessero in corpo per riuscire nell'intento ed a maggior me- rito quindi dei cremonesi, tut- ti indistintamente, che hanno sfoderato le risorse residue atte a legittimare un risultato sacrosanto); alla fine il risul- tato ha premiato indubbia- mente il più meritevole. Due grandi contendenti dun- que, veramente degne di af; frontarsi a viso aperto e dj dirimere la loro questione di superiorità nella maniera più WiiniiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiwiiiiiiiiiiiiiiimiiitiiiiiiittHimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiimiii niiiiiwiiiMiiiiiiiiiiiimiiitiitiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiniiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiii IIIIIIMIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIM Venezia: il giorno più belio (CONT. DALLA !• PAGINA) giorni prima sembrava sicu- rezza, che lo spareggio 1osse organizzato appunto al Palaz- zetto Lido di Milano. Là sa- rebbero calate non meno di tremila persone, con grande sollievo delle casse delle so- cietà interessale. C'è, dicono, una clausola che vieta di gio- care gli spareggi nella regione d'appartenenza delle squadre in questione; ma, a parte il fatto che non si deve, una vol- ta che le due società fossero d'accordo, cosa importi alla Federazione, si sarebbe in o- gni caso potuto trovare qual- cosa di meglio della Miseri- cordia. In definitiva, la Fede- razione ha sottovalutalo, per ignoranza, la portata della passione e dell'entusiasmo dei tifosi cremonesi e berga- maschi. Alle 16,20, comunque, la Mi- sericordia era a! completo. Sostenitori di CBM e Wunster, alternativamente, cominciava- no a scaldare le ugole, e si po- teva avere subito un rapporto delle forze presenti. Senza ti- more di sbagliare, diciamo mille cremonesi e cinquecen- to bergamaschi. Cominciava il carosello degli sbandieratori che, in mezzo al campo o cor- rendo lungo tutto il bordo di esso, facevano garrire i rispet- tivi vessilli. Citazione di parti- colare distinzione al solito, scannatissimo Ranelli junior il quale, vestita una maglia della CBM (la numero dodici, per la storia) che gli arrivava fino ai piedi, andava a sven- tolare un bandierone gialloblu proprio sotto il naso del grup- po più folto e rumoroso di bergamaschi, e poi si esibiva in una serie di salti a piedi giunti su un cappellino azzur- ro con dicitura « birra Wun- ster ». La « guerra », per fortuna, si manteneva sempre entro li- miti vocali, prima, durante e dopo l'incontro: non mi risul- ta siano avvenuti pestaggi e neppure pugilati isolati tra le opposte fazioni. Il che depone assai favorevolmente sulla ef- fettiva sportività degli uni e degli altri. Tra le altre cose c'è da rilevare come in pale- stra, per mantenere l'ordine nel caso di tumulti, erano sta- ti inviati ben... tre (diconsi tre) poliziotti. Tutto da ri- dere. Lo speaker, spazientito fi- no alla villania dal baccano inconsueto (il pubblico vene- ziano, notoriamente, non è tra i più « caldi », anzi) urla di far posto sulle tribunette a chi è rimasto giù; che equivale a pretendere che le sardine in- scatolate riescano a trovare spazio per un paio di sgom- bri. Grida di scherno, cachin- ni senza ritegno, coretti che mal si accordano con la solen- nità delle pareti piovono sul malcapitato. Allora un dirigen- te della Wunster prega i suoi tifosi di « dare prova di spor- tività » stringendosi bene e creando quindi un po' di po- sto. Òbbedientissimi, gli oro- bici si alzano: ma siccome e- siste una legge fisica riguar- dante l'impenetrabilità dei corpi solidi, il solo risultato è che chi era seduto deve alzar- si, di spazio non se ne fa, stanno tutti più scomodi e gli accidenti alta Federazione di- ventano millanta. C'è anche un patetico ten- tativo di annunciare la forma- zione delle squadre; ma sic- come i tifosi della squadra annunciala gridano d'entusia- smo, gli altri di scherno, tut- to si ferma alle intenzioni: im- possibile cogliere anche un solo nome nel bailamme. Certo, pensiamo che in po- che occasioni la vetusta basi- lica veneziana abbia dovuto sopportare un simile scempio di timpani: oltre alle validissi- me gole urlanti, i tifosi sono dotati di un completo arma- mento di strumenti baccani- feri: grancasse, trombe, tam- buri da portare a tracolla, campane di diverse dimensio- ni, cornetti da venditore di latte o di gelati. E finalmente, il via alla grande sfida. La Wunster è in vantaggio solo sul 4-2, poi la CBM prende il largo arrivan- do ai diciassette punti di van- taggio. In questo perìodo il tifo cremonese prende netta- mente il sopravvento; l'urlo •Bombe, sangue. Ci Bi Emme» ridicolizza il cocciuto e mo- La marcia su... Venezia dei tifosi cremonesi, presenti in più di mille allo spareggio notano « Al • pe. Al • pe» oro- bico (Alpe è il nome origi- nale della squadra bergama- sca, come « Ju-Vi » per quel- la cremonese). Le vicende dell'incontro si racconta a parte. E dico che, quando la Wunster ha comin- ciato a rimontare, rosicchian- do punto su punto il vantag- gio dei nostri ragazzi, i cin- quecento bergamaschi hanno dato prova di una combattivi- tà canora che merita una me- daglia; approfittando del fat- to che le ugole cremonesi co- minciavano ad essere roche, e che lo sbandamento della squadra non favoriva l'entu- siasmo (è, questo, un difetto di tutti i pubblici cremonesi: l'incitamento arriva massiccio quando una squadra non ne ha bisogno, perchè sta già vin- cendo: invece, quando sareb- be più efficace, nei momenti difficili, stanno tutti zitti), so- no riusciti a galvanizzare la loro formazione fino a ripor- tarla quasi in parità. Poi il « colpo di reni » della CBM ha avuto la meglio, e gli idtimi due minuti sono stati un de- lirio gialloblu. Posso dire questo, sul piano del commento: sinché le due squadre hanno giostrato su un piano strettamente tecnico, la differenza in favore dei cremo- nesi è stata lampante: i di- ciassette punti a circa un mi- nuto dal termine del primo tempo, la dicono lunga in pro- posito. Però, a questo punto, la Wunster ha gettato sul piat- to la sua dote migliore, il ca- rattere: un carattere che è fat- to di grinta, di coraggio, di spirito di reazione. La Wun- ster, insomma, è una squadra mai morta. I vari Munafò, In- sogna e C, piuttosto che di- chiararsi vinti, preferiscono farsi accoppare. La CBM, in- vece, non ha queste doti; an- zi, come gli avversari accen- nano a rimontare, comincia a farsi prendere dal panico. E' avvenuto puntualmente così anche in questo spareggio, e I la Wunster, che pareva spac- i data, ha potuto cullare forti illusioni per qualche tempo ancora. C'è però, nelle file cremone- si (e lo dico senza voler fare torto a tutti gli altri, che sul piano tecnico vanno elogiati in blocco) un giocatore « tipo Wunster», uno di quelli che non si arrendono mai e poi mai: mi riferisco all'ex barbu- to Malaspina, due parole e quattro accidenti. Malaspina, proprio nella fase più delica- ta dell'incontro, ha contrato gli avversari con quanta rab-\ bia aveva in corpo (e ne ha I sempre tantissima), ha fatto \ della sua maglia un Piave ce- ! stistico. Poi, siccome ha anche I il pregio di essere uno scom- i plessato, mentre gli altri, in 1 attacco, facevano girare la pai- \ la quasi scottasse tra le ma- ni, lui, quando era in posizio- ne buona, tirava. Insomma, un leone. Riconosco a tanti altri della CBM più classe, più ca- pacità (ed è inutile, qui, fare nomi): ma, insomma, per me Malaspina ha dimostrato an- cora una volta di essere l'uni- co in possesso di quel « qual- cosa » che può far superare al- la squadra i momenti più cri- tici. Come la sirena ha dato il se- gnale di chiusura, la marea dei tifosi ha invaso fulmineamen- te il cempo; mentre i berga- maschi si allontanavano a te- sta bassa (ma senza colpe: hanno dato davvero tutto), i nostri giocatori, l'allenatore, il presidentissimo Busatti, veni- vano sollevati di peso, porta- li in primitivo trionfo, soste- nuti da cento mani, barchette gialloblu naviganti su un mare di teste osannanti. L'ultimo coro, potente ed entusiasta: « Serie B, Serie B », che era ormai un traguardo acquisito. Poi, bandiere al vento, tutti a risalire Lista di Spagna verso i pullman. Un paio di bar che vendono birra Wunster feroce- mente dileggiati. Le prime macchine sono ar- rivate a Cremona verso le 11. I pullman dopo mezzanotte. Sono stati bloccati da alcuni tifosi all'ingresso di Porta Ve- (Foto Faliva) I nezia, deviati sull'itinerario viale Trento e Trieste - corso I Garibaldi - corso Campi - cor- I so Monleverdi - piazza Ca- ' vour - piazza Roma. Clacson I al vento, hanno annunciato an- che ai pochi che ancora non lo sapevano l'avvenuta con- quista della serie B. Davanti ai bar la gente che sostava, ancora non decisa ad andare a letto, ha battuto le mani. Ha battuto le mani, in corso Garibaldi, anche un distinto signore in mutande su un bal- cone (evidentemente aspetta- va in branda l'arrivo della ca- rovana). In piazza Roma, davanti al benemerito bar Ariston, ful- cro di tutte le tifoserie cremo- nesi, l'ultimo urlo di giubilo. Poi tutti a casa. La grande giornata del basket cremonese era finita. consona! La partita, nonostan- te la vitale importanza della posta, è stata correttissima, mai sciupata da atteggiamenti che non fossero nei limiti del- la regolarità sportiva. La stretta finale in campo attorno ai gialloblu. con rela- tiva... svestizione delle maglie, tra lacrime di gioia, abbracci a non finire specie da parte dei giovanissimi cui bastava riuscire a sfiorare, in tanto bailamme, i loro baniamini. sta poi a significare proprio il connubio, l'unità dì intenti, la strettissima partecipazione tra pubblico e squadra. Siamo convinti che una grossa fetta della promozione l'hanno conquistata anche tifosi, con la loro tenacia, con le loro dimostrazioni di fidu- cia che ne fanno uno dei pub- blici maggiori della pallaca- nestro (anche nel confronto con le serie superiori), che molte altre città ci invidiano. In tanto entusiasmo non è mancato il doveroso tributo di simpatia a Busatti, portato in trionfo con gli occhi velati dalle lacrime e sfavillanti dal- la gioia di essere riuscito a dare al «suo » pubblico, subi- to al primo tentativo, quello che si era prefisso in un pon- derato programma triennale. « Napoleone ha affossato an- che il... Barone » si diceva a fine partita; forza, Presidente, che adesso ben maggiori bat- taglie ci attendono! Veniamo alla cronaca della partita che merita una disa- nima abbastanza approfon- dita. I preliminari sembrano in- terminabili per l'enorme atte- sa degli appassionati. Final- mente, alle 18 in punto, si co- mincia dopo innumerevoli ap- pelli alla folla per garantire la regolarità dell'incontro. Arbitrano Stefanutti e Bur- covich Bruno, entrambi vene- ziani, arbitri di serie A e la loro direzione si rivelerà ec- cellente, ai limiti della perfe- zione per quanto riguarda il primo tempo. Tale comportamento da par- te dei direttori di gara non potrà poi che influire positi- vamente su tutto il match che, abbiamo detto, è stato cor- rettissimo e saldamente in pu- gno dei due arbitri. Entrano per la CBM i so- liti Bertuol, Marino, Malaspi- na, Ornassi e Pegorer mentre per la Wunster Angeretti fa scendere in campo Blasizza, Insogna, Abate, Pcssina e Rotta. A proposito di Bertuol e delle sue condizioni fisiche, rivelatesi perfette, merita un cenno particolare il massag- giatore Benito Santi che lo ha pienamente rimesso in se- sto nel giro di pochi giorni. La CBM si schiera a « zona 3-2 » con Malaspina che segue come un'ombra Blasizza, men- tre la Wunster opta per una disposizione difensiva a « uomo ». II primo canestro è di Ber- tuol. pareggiato da Blasizza; tocca poi a Marino pareggiare un centro di Abate (4-4). So- spensione della CBM per chia- rire le idee sul tema d'attac- co ed è poi Malaspina a bu- care per due volte consecutive la retina della Wunster (8-4): realizza Pessina da sotto e poi Bertuol in entrata. Ornas- si in sospensione e Pegorer in mezzo gancio portano il punteggio a 14-6. Angeretti prova ad inserire Munafò su Abate nella guar- dia ad un Marino molto in- traprendente, e su un tiro li- bero messo a segno da Rotta, anche Vigano cambia Ornassi con Baggi. La musica non cambia: an- cora Bertuol favoloso in en- trata (16-7), segna Pessina da sotto e gli risponde egregia- mente Pegorer (18-9); nuova sospensione chiesta da Ange- retti che immette il lunghissi- mo Manca al posto di Rotta I dopo 9'30" di gioco. Segna an- I cora Pegorer servito molto in- I telligentemente da Bertuol sul ! relativo « blocco » di Malaspi- na (il Bonnie, lo schema a- dottato dalla Nazionale contro le difese individuali, sembra dare i suoi frutti) e gli rispon- Pegorer a canestro in mezzo gancio di sinistro Il praaMante della CBM Busatti la trionfo, tra bandiere dia sventolano, al termine dello spareggio (Foto Faliva) de da par suo capitan Pessi- na (20-11). La Wunster fa entrare D'Ad- dezio su Blasizza e sposta In- sogna a playmaker, cui corri- sponde l'uscita da! campo di Malaspina per Ferrari. 20-13 segna Munafò e poi Baggi da sotto e Marino e Bertuol con due piazzati por- tano i! punteggio a 26-13; An- geretti fa rientrare Abate sul povero D'Addezio ma sono an- cora Marino e Pegorer a se- gnare mentre Ferrari control- la Munafò. Sul 30-17 segna Ferrari cui risponde l'imman- cabile Pessina e poi Bertuol e Pegorer ancora (che dilaga sull'evanescente Manca) giun- gono al vantaggio massimo di 17 punti sul 36-19. II trainer bergamasco allo- ra fa rientrare Rotta toglien- do Manca e Blasizza a! posto di un Insogna molto impre- ciso; Vigano sostituisce Pego- rer con Ornassi: 36-23 dopo due cesti consecutivi di Aba- te e, sul timeout chiesto dal- la CBM, entra Maccagni su Bertuol al 18" minuto. Segna Ornassi, risponde Rot- ta con due personali trasfor : mati ed entra anche Carini sul terzo fallo di capitan Fulvio; nelle caotiche fasi fi- nali alla ricerca del tiro con- clusivo, va a segno un for- tunoso tentativo di Blasizza che sancisce il punteggio del primo tempo sul 38-27, con 11 punti di margine per la CBM. I colleghi bergamaschi vici- no a noi mormorano speran- zosi: « Come a Sesto nella ri- petizione col Geas! ». All'inizio di ripresa si assi- ste al Pessina-show; il pivot bergamasco infila 5 centri consecutivi dall'angolo in po- chi minuti trascinando i suoi nella rimonta. 45-37 al quinto minuto; poi segna Baggi men- tre Abate si becca un tecnico per proteste sul 4" fallo di Pessina. Munafò riduce anco- ra ad otto lunghezze il disa- vanzo mentre rientra Insogna sul quarto fallo di un Abate innervosito. Sospensione chiesta dalla panchina cremonese mentre molte decisioni vengono male interpretate da! pubblico in quanto il tifo accesissimo im : pedisce di sentire i fischietti degli arbitri. Munafò ancora dalla media distanza si porta a 6 punti finche il quinto fallo commes- so da Ornassi non permette a Pegorer di rientrare in cam- po. Anche Ferrari subentra a dare respiro a Marino nella •guardia del pericoloso Mu- nafò. Sul 4743 con i cremonesi non certo nelle condizioni di spirito ideali è Bertuol a sbloccare la situazione con un piazzato da 8-9 metri che ri- da ossigeno alle possibilità della CBM Ancuia Munafò segna per ben due volte mentre Vigano fa entrare lo spaurito Morel- li a dare il cambio a... Ber- tuol; segna un personale Pe- gorer ed un piazzato Malaspi- na finché rientrano in campo Bertuol e Marino, su Morelli e Malaspina stessi, al 12'. E^ ancora Enzo a ripristinare i 5 punti di vantaggio (54-49) men- tre la girandola dei cambi di- viene sempre più difficilmen- te controllabile. La Wunster si porta a un punto ma subito risponde Ma- laspina e Marino: sul 58-53 en- tra Maccagni per giocare la palla con discernimento avvi- cinandosi un incandescente fi- nale. Segna D'Addezio, rispon- de Ferrari (con due tiri libe- ri che... spettavano a Baggi), riduce ancora Munafò e ri- sponde Manno a un minuto dal termine con un canestro che sa tanto di « liberazione da un incubo ». Sul 62-57 la CBM mantiene il controllo della palla, permet- tendo solo un canestro a D'Ad- dezio dall'angolo e rinun- ciando a tirare i tiri liberi conseguenti ai talli commessi dai bergamaschi nel serrate fi- nale. Il fischio tinaie trova i cre- monesi in possesso di palla mentre il grido di « serie B » riecheggia gioioso dalle gole dei cremonesi. Non crediamo di aver di- menticato nessuno dei prota- gonisti della contesa. Del re- sto in momenti come questi quello che rimane negli occhi è l'apoteosi finale, il corona- mento di tanti sogni, l'aver realizzato quanto era nelle a- spettative di Cremona spor- tiva. Negli spogliatoi per le Inter- viste di rito l'atmosfera e in- descrivibile, impossibile effet- tuare un dialogo: sgusciamo furtivamente e dalla porta se- michiusa del vicino spoglia- toio della Wunster non esce un rumore. La CBM ha vinto. Evviva! GIUSEPPE BAGUZZI (Foto Faina) CBM CREMONA \LPE WUNSTER BERGAMO 62 5* ( 38-27) CBM: Bertuol 1S, Baggi 6. Ca- rini, Ferrari 4, Maccagni, Malaspina 12, Marino 10, Mo- relli. Ornassi 4, Pegorer li. WUNSTER.- P r a l n a t«, MUII.< fò 16, D'Addezio 6, Giauro 2, Abate 8, Blasizza 4, Manca, Insogna 2, Rotta 3, Zerbonl (non entrato). Arbitri: Stefanutti e Burcovich B. di Venezia. Usciti per 5 falli: Ornassi, Rotta, Pegorer, Pessina Tiri liberi: CBM 4 su 10 Wun- ster 5 su 8. \OTE: Queste le percentuali di realizzazione degli ester- ni cremonesi: Bertuol ' su 11, 64 per cento: Malaspina 6 su 12, 50 per cento; Mari- no 5 su 13. 38 per cento; Fer- rari 1 su I, 100 per cento. FELICITAZIONI ALIA C.B.M. Sono pervenuti alla C BM I numerosi telegrammi di feli- citazioni per la promozione iti « B ». Tra questi i complimen- • ti dell'on. Zanibelli e i conv plimenti dell'assessore aWn I sport Piazza. la pagella BERTUOL: Grossa partita quella del friulano, sia sotto il pro- filo della manovra che sotto quello delle realizzazioni; si è confermato pertanto un tiratore eccezionale e fortissimo nelle entrate in palleggio (9). BAGGI: Caparbio e lucidissimo sotto i tabelloni, ha svolto In pieno quanto gli si chiedeva (8). CARINI: Utilizzato pochissimo in un momento assai delicato (nessun voto). FERRARI: Volenteroso come sempre in difesa, e mancato un poco in attacco per aver voluto giocare essenzialmente per la squadra e per i compagni (8). MACCAGNI: Pedina utilissima in determinati frangenti, non è venuto meno alle consegne recuperando un bel pallone e senza perdere la lucidità nel finale (8). MALASPINA: Essenziale in fase difensiva, si e un poco scom- posto in attacco cercando alcune soluzioni un filo avven- turose (8). .MARINO: Ha tirato molto in attacco, prendendoci relativa- mente (per lui); ci ha francamente stupito positivamente per l'impegno dimostrato specie quando si e messo a gio- care la palla per i compagni creando grosse falle nella disposizione difensiva della Wunster (9). MORELLI: Inserito a freddo in un periodo caotico della par- tita, non è colpa sua se non ha potuto esprimersi sul normali livelli (nessun voto). OMASSI: Il capitano ha accusato qualche battuta a vuoto, dovuta forse all'eccessiva preoccupazione dell'incontro (7). PEGORER: Il solito leone che si esalta quando la battaglia e più cruenta, ha ridicolizzato i pivot avversari in difesa ghermendo alcuni rimbalzi stratosferici ed In attacco, creandosi dei varchi con la sua eccezionale potenza fisica (9). VIGANO': Ha rischiato grosso verso la line del primo tempo, avvicendando alcuni uomini un po' a vanvera (vedi Carini e Morelli) e non facendogli certo fare una bella figura Tutto sommato ha pero impostato tatticamente l'incontro nella maniera giusta e merita una piena sufficienza (7 e mezzo). G. B. CON I CREMONESI DELLA C.B.M. MORETTI CHIETIE LA TORRE IN SERIE « B » DI BASKET Contemporaneamente alla par'ita CBM Wunster si sono svolti altri due spareggi validi per l'ammissione alla se- rie « B » di pallacanestro. A Milano la Moretti di Chicti ha battuto 67-01 la SNIA di Rieti; i tifosi delle due fazioni han- no dato luogo ad una furibonda rissa nel corso della quale sono stati usati coltelli, tirapugni ed elmetti; dieci perso- ne sono finite all'ospedale. A Pesaro La Torre di Reggio Emilia ha piegato, con un secondo tempo superiore, il G.D- di Bologna; punteggio finale per 1 reggiani 70-67 I

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10 I FATTI DELLO SPORT LA PROVINCIA Martedì • 11 maggio 1971

NELLO SPAREGGIO VENEZIANO CHIARA VITTORIA SULLA WUNSTER 62-59 (38-27)

Basket: la CBM conquista la «B »

La squadra di Busatti ha posto le basi della sensazionale affermazione con un primo tempo semplicemente fa­voloso nel corso del quale ha guadagnato fino a 17 punti di vantaggio - Nella ripresa, il recupero della squa­dra bergamasca è stato annullato dal grande cuore dei cestisti cremonesi sostenuti da un magnifico pubblico

n o s t r o s e r v i z i o

VENEZIA, 10. - La CBM ha battuto, nello spareggio di Venezia, la Wunster acquisen­do così la promozione in se­rie B.

I cremonesi hanno confer­mato il loro buon diritto alla promozione con una presta­zione superba, esaltante, che ha avuto in un favoloso pri­mo tempo la sua migliore e-sprcssione tecnica.

Addirittura 17 punti di mar­gine (36-19) in favore della CBM nei primi 16 minuti di gioco, contro un avversario come la Wunster (mai doma, in uno spareggio tanto decisi­vo), stanno a testimoniare la

concentrazione agonistica con la quale i nostri cestisti sono scesi in campo.

La disposizione tattica, a zo­na 3-2 ma che prevedeva Io sganciamento a « uomo » di Malaspina sul playmaker ber­gamasco Blasizza, si è rivela­ta indovinatissima nel favo­revole periodo iniziale.

Vigano del resto (lode a lui per l'impronta che ha saputo dare all'incontro) ben cono­sceva le caratteristiche dei gio­catori della Wunster ed ha preso le giuste contromisure.

A questo punto tuttavia, quando già tutto sembrava risolto, si è avuta la prevedi­bile energica reazione di Pes-sina e compagni, agevolata dal fatto che il trainer della pan­china cremonese ha preferito '

avvicendare tutti i suoi uomi­ni per dare respiro ai match-winner dell'incontro.

Cosi i bergamaschi, trasci­nati da uno stupendo capitan Pcssina, encomiabile per la carica e la volontà che son servite di esempio ai compa­gni, hanno rosicchiato qual­cosa del vantaggio cremonese nelle ultime battute del primo tempo (terminato 38-27, con 11 punti di scarto) avvicinali-dosi poi pericolosamente nei primi minuti della ripresa.

La « uomo » difensiva della Wunster (evidentemente le due lezioni beccate durante il campionato hanno aperto gli occhi ad Angeretti, facendogli abbandonare la difesa a « zo­na »), che nel primo tempo lasciava varchi paurosi alle

entrate di Bertuol ed al gioco sul pivot Pegorer, si è fatta più controllata ed attenta ed in tal modo, inchiodati i cre­monesi per oltre 4 minuti sul punteggio di 47 (la cabala non smentisce: proprio morto che parla!), i bergamaschi hanno rimesso in discussione la partita.

A questo punto il match è scaduto un po' di tono, assu­mendo una fisionomia pretta­mente agonistica a discapito della manovra tecnica e co­rale.

E' stato proprio qui che so­no rifulse le doti di carattere delle due contendenti: la Wun­ster nell'inopinata speranza di riuscire a capovolgere un ri­sultato che sembrava ormai irrimediabilmente compromes­

so, la CBM nella caparbia vo­lontà di ripristinare le prece­denti condizioni.

Non sappiamo sinceramente chi abbia prevalso sotto que­sto aspetto (a grandissima lo­de dei bergamaschi che si so­no dimostrati avversari leali, disposti a dare tutto quanto avessero in corpo per riuscire nell'intento ed a maggior me­rito quindi dei cremonesi, tut­ti indistintamente, che hanno sfoderato le risorse residue atte a legittimare un risultato sacrosanto); alla fine il risul­tato ha premiato indubbia­mente il più meritevole.

Due grandi contendenti dun­que, veramente degne di af; frontarsi a viso aperto e dj dirimere la loro questione di superiorità nella maniera più

WiiniiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiwiiiiiiiiiiiiiiimiiitiiiiiiittHimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiimiii niiiiiwiiiMiiiiiiiiiiiimiiitiitiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiniiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiii IIIIIIMIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIM

Venezia: il giorno più belio (CONT. DALLA !• PAGINA)

giorni prima sembrava sicu­rezza, che lo spareggio 1osse organizzato appunto al Palaz-zetto Lido di Milano. Là sa­rebbero calate non meno di tremila persone, con grande sollievo delle casse delle so­cietà interessale. C'è, dicono, una clausola che vieta di gio­care gli spareggi nella regione d'appartenenza delle squadre in questione; ma, a parte il fatto che non si deve, una vol­ta che le due società fossero d'accordo, cosa importi alla Federazione, si sarebbe in o-gni caso potuto trovare qual­cosa di meglio della Miseri­cordia. In definitiva, la Fede­razione ha sottovalutalo, per ignoranza, la portata della passione e dell'entusiasmo dei tifosi cremonesi e berga­maschi.

Alle 16,20, comunque, la Mi­sericordia era a! completo. Sostenitori di CBM e Wunster, alternativamente, cominciava­no a scaldare le ugole, e si po­teva avere subito un rapporto delle forze presenti. Senza ti­more di sbagliare, diciamo mille cremonesi e cinquecen­to bergamaschi. Cominciava il carosello degli sbandieratori che, in mezzo al campo o cor­rendo lungo tutto il bordo di esso, facevano garrire i rispet­tivi vessilli. Citazione di parti­colare distinzione al solito, scannatissimo Ranelli junior il quale, vestita una maglia della CBM (la numero dodici, per la storia) che gli arrivava fino ai piedi, andava a sven­tolare un bandierone gialloblu proprio sotto il naso del grup­po più folto e rumoroso di bergamaschi, e poi si esibiva in una serie di salti a piedi giunti su un cappellino azzur­ro con dicitura « birra Wun­ster ».

La « guerra », per fortuna, si manteneva sempre entro li­miti vocali, prima, durante e dopo l'incontro: non mi risul­ta siano avvenuti pestaggi e neppure pugilati isolati tra le opposte fazioni. Il che depone assai favorevolmente sulla ef­fettiva sportività degli uni e degli altri. Tra le altre cose c'è da rilevare come in pale­stra, per mantenere l'ordine nel caso di tumulti, erano sta­ti inviati ben... tre (diconsi tre) poliziotti. Tutto da ri­dere.

Lo speaker, spazientito fi­no alla villania dal baccano inconsueto (il pubblico vene­ziano, notoriamente, non è tra i più « caldi », anzi) urla di far posto sulle tribunette a chi è rimasto giù; che equivale a pretendere che le sardine in­scatolate riescano a trovare spazio per un paio di sgom­bri. Grida di scherno, cachin­ni senza ritegno, coretti che mal si accordano con la solen­nità delle pareti piovono sul malcapitato. Allora un dirigen­te della Wunster prega i suoi tifosi di « dare prova di spor­tività » stringendosi bene e creando quindi un po' di po­sto. Òbbedientissimi, gli oro­bici si alzano: ma siccome e-siste una legge fisica riguar­dante l'impenetrabilità dei corpi solidi, il solo risultato è che chi era seduto deve alzar­si, di spazio non se ne fa, stanno tutti più scomodi e gli accidenti alta Federazione di­ventano millanta.

C'è anche un patetico ten­tativo di annunciare la forma­zione delle squadre; ma sic­come i tifosi della squadra annunciala gridano d'entusia­smo, gli altri di scherno, tut­to si ferma alle intenzioni: im­possibile cogliere anche un solo nome nel bailamme.

Certo, pensiamo che in po­che occasioni la vetusta basi­lica veneziana abbia dovuto sopportare un simile scempio di timpani: oltre alle validissi­me gole urlanti, i tifosi sono dotati di un completo arma­mento di strumenti baccani-feri: grancasse, trombe, tam­buri da portare a tracolla, campane di diverse dimensio­ni, cornetti da venditore di latte o di gelati.

E finalmente, il via alla grande sfida. La Wunster è in vantaggio solo sul 4-2, poi la CBM prende il largo arrivan­do ai diciassette punti di van­taggio. In questo perìodo il tifo cremonese prende netta­mente il sopravvento; l'urlo •Bombe, sangue. Ci Bi Emme» ridicolizza il cocciuto e mo-

La marcia su... Venezia dei tifosi cremonesi, presenti in più di mille allo spareggio

notano « Al • pe. Al • pe» oro­bico (Alpe è il nome origi­nale della squadra bergama­sca, come « Ju-Vi » per quel­la cremonese).

Le vicende dell'incontro si racconta a parte. E dico che, quando la Wunster ha comin­ciato a rimontare, rosicchian­do punto su punto il vantag­gio dei nostri ragazzi, i cin­quecento bergamaschi hanno dato prova di una combattivi­tà canora che merita una me­daglia; approfittando del fat­to che le ugole cremonesi co­minciavano ad essere roche, e che lo sbandamento della squadra non favoriva l'entu­siasmo (è, questo, un difetto di tutti i pubblici cremonesi: l'incitamento arriva massiccio quando una squadra non ne ha bisogno, perchè sta già vin­cendo: invece, quando sareb­be più efficace, nei momenti difficili, stanno tutti zitti), so­no riusciti a galvanizzare la loro formazione fino a ripor­tarla quasi in parità. Poi il « colpo di reni » della CBM ha avuto la meglio, e gli idtimi due minuti sono stati un de­lirio gialloblu.

Posso dire questo, sul piano del commento: sinché le due squadre hanno giostrato su un piano strettamente tecnico, la differenza in favore dei cremo­nesi è stata lampante: i di­ciassette punti a circa un mi­nuto dal termine del primo tempo, la dicono lunga in pro­posito. Però, a questo punto, la Wunster ha gettato sul piat­to la sua dote migliore, il ca­rattere: un carattere che è fat­to di grinta, di coraggio, di spirito di reazione. La Wun­ster, insomma, è una squadra mai morta. I vari Munafò, In­sogna e C, piuttosto che di­chiararsi vinti, preferiscono farsi accoppare. La CBM, in­vece, non ha queste doti; an­zi, come gli avversari accen­nano a rimontare, comincia a farsi prendere dal panico. E' avvenuto puntualmente così anche in questo spareggio, e

I la Wunster, che pareva spac-i data, ha potuto cullare forti illusioni per qualche tempo ancora.

C'è però, nelle file cremone­si (e lo dico senza voler fare torto a tutti gli altri, che sul piano tecnico vanno elogiati in blocco) un giocatore « tipo Wunster», uno di quelli che

non si arrendono mai e poi mai: mi riferisco all'ex barbu­to Malaspina, due parole e quattro accidenti. Malaspina, proprio nella fase più delica­ta dell'incontro, ha contrato gli avversari con quanta rab-\ bia aveva in corpo (e ne ha I sempre tantissima), ha fatto \ della sua maglia un Piave ce- ! stistico. Poi, siccome ha anche I il pregio di essere uno scom- i plessato, mentre gli altri, in 1 attacco, facevano girare la pai- \ la quasi scottasse tra le ma­ni, lui, quando era in posizio­ne buona, tirava. Insomma, un leone. Riconosco a tanti altri della CBM più classe, più ca­pacità (ed è inutile, qui, fare nomi): ma, insomma, per me Malaspina ha dimostrato an­cora una volta di essere l'uni­co in possesso di quel « qual­cosa » che può far superare al­la squadra i momenti più cri­tici.

Come la sirena ha dato il se­gnale di chiusura, la marea dei tifosi ha invaso fulmineamen­te il cempo; mentre i berga­maschi si allontanavano a te­sta bassa (ma senza colpe: hanno dato davvero tutto), i nostri giocatori, l'allenatore, il presidentissimo Busatti, veni­vano sollevati di peso, porta­li in primitivo trionfo, soste­nuti da cento mani, barchette gialloblu naviganti su un mare di teste osannanti. L'ultimo coro, potente ed entusiasta: « Serie B, Serie B », che era ormai un traguardo acquisito. Poi, bandiere al vento, tutti a risalire Lista di Spagna verso i pullman. Un paio di bar che vendono birra Wunster feroce­mente dileggiati.

Le prime macchine sono ar­rivate a Cremona verso le 11. I pullman dopo mezzanotte. Sono stati bloccati da alcuni tifosi all'ingresso di Porta Ve-

(Foto Faliva)

I nezia, deviati sull'itinerario viale Trento e Trieste - corso

I Garibaldi - corso Campi - cor-I so Monleverdi - piazza Ca-' vour - piazza Roma. Clacson I al vento, hanno annunciato an­

che ai pochi che ancora non lo sapevano l'avvenuta con­quista della serie B. Davanti ai bar la gente che sostava, ancora non decisa ad andare a letto, ha battuto le mani. Ha battuto le mani, in corso Garibaldi, anche un distinto signore in mutande su un bal­cone (evidentemente aspetta­va in branda l'arrivo della ca­rovana).

In piazza Roma, davanti al benemerito bar Ariston, ful­cro di tutte le tifoserie cremo­nesi, l'ultimo urlo di giubilo. Poi tutti a casa. La grande giornata del basket cremonese era finita.

consona! La partita, nonostan­te la vitale importanza della posta, è stata correttissima, mai sciupata da atteggiamenti che non fossero nei limiti del­la regolarità sportiva.

La stretta finale in campo attorno ai gialloblu. con rela­tiva... svestizione delle maglie, tra lacrime di gioia, abbracci a non finire specie da parte dei giovanissimi cui bastava riuscire a sfiorare, in tanto bailamme, i loro baniamini. sta poi a significare proprio il connubio, l'unità dì intenti, la strettissima partecipazione tra pubblico e squadra.

Siamo convinti che una grossa fetta della promozione l'hanno conquistata anche tifosi, con la loro tenacia, con le loro dimostrazioni di fidu­cia che ne fanno uno dei pub­blici maggiori della pallaca­nestro (anche nel confronto con le serie superiori), che molte altre città ci invidiano.

In tanto entusiasmo non è mancato il doveroso tributo di simpatia a Busatti, portato in trionfo con gli occhi velati dalle lacrime e sfavillanti dal­la gioia di essere riuscito a dare al «suo » pubblico, subi­to al primo tentativo, quello che si era prefisso in un pon­derato programma triennale.

« Napoleone ha affossato an­che il... Barone » si diceva a fine partita; forza, Presidente, che adesso ben maggiori bat­taglie ci attendono!

Veniamo alla cronaca della partita che merita una disa­nima abbastanza approfon­dita.

I preliminari sembrano in­terminabili per l'enorme atte­sa degli appassionati. Final­mente, alle 18 in punto, si co­mincia dopo innumerevoli ap­pelli alla folla per garantire la regolarità dell'incontro.

Arbitrano Stefanutti e Bur-covich Bruno, entrambi vene­ziani, arbitri di serie A e la loro direzione si rivelerà ec­cellente, ai limiti della perfe­zione per quanto riguarda il primo tempo.

Tale comportamento da par­te dei direttori di gara non potrà poi che influire positi­vamente su tutto il match che, abbiamo detto, è stato cor­rettissimo e saldamente in pu­gno dei due arbitri.

Entrano per la CBM i so­liti Bertuol, Marino, Malaspi­na, Ornassi e Pegorer mentre per la Wunster Angeretti fa scendere in campo Blasizza, Insogna, Abate, Pcssina e Rotta.

A proposito di Bertuol e delle sue condizioni fisiche, rivelatesi perfette, merita un cenno particolare il massag­giatore Benito Santi che lo ha pienamente rimesso in se­sto nel giro di pochi giorni.

La CBM si schiera a « zona 3-2 » con Malaspina che segue come un'ombra Blasizza, men­tre la Wunster opta per una disposizione difensiva a « uomo ».

II primo canestro è di Ber­tuol. pareggiato da Blasizza; tocca poi a Marino pareggiare un centro di Abate (4-4). So­spensione della CBM per chia­rire le idee sul tema d'attac­co ed è poi Malaspina a bu­care per due volte consecutive la retina della Wunster (8-4): realizza Pessina da sotto e poi Bertuol in entrata. Ornas­si in sospensione e Pegorer in mezzo gancio portano il punteggio a 14-6.

Angeretti prova ad inserire Munafò su Abate nella guar­dia ad un Marino molto in­traprendente, e su un tiro li­bero messo a segno da Rotta, anche Vigano cambia Ornassi con Baggi.

La musica non cambia: an­cora Bertuol favoloso in en­trata (16-7), segna Pessina da sotto e gli risponde egregia­mente Pegorer (18-9); nuova sospensione chiesta da Ange-retti che immette il lunghissi­mo Manca al posto di Rotta

I dopo 9'30" di gioco. Segna an-I cora Pegorer servito molto in-I telligentemente da Bertuol sul ! relativo « blocco » di Malaspi­na (il Bonnie, lo schema a-dottato dalla Nazionale contro le difese individuali, sembra dare i suoi frutti) e gli rispon-

Pegorer a canestro in mezzo gancio di sinistro

Il praaMante della CBM Busatti la trionfo, tra bandiere dia sventolano, al termine dello spareggio (Foto Faliva)

de da par suo capitan Pessi­na (20-11).

La Wunster fa entrare D'Ad-dezio su Blasizza e sposta In­sogna a playmaker, cui corri­sponde l'uscita da! campo di Malaspina per Ferrari.

20-13 segna Munafò e poi Baggi da sotto e Marino e Bertuol con due piazzati por­tano i! punteggio a 26-13; An­geretti fa rientrare Abate sul povero D'Addezio ma sono an­cora Marino e Pegorer a se­gnare mentre Ferrari control­la Munafò. Sul 30-17 segna Ferrari cui risponde l'imman­cabile Pessina e poi Bertuol e Pegorer ancora (che dilaga sull'evanescente Manca) giun­gono al vantaggio massimo di 17 punti sul 36-19.

II trainer bergamasco allo­ra fa rientrare Rotta toglien­do Manca e Blasizza a! posto di un Insogna molto impre­ciso; Vigano sostituisce Pego­rer con Ornassi: 36-23 dopo due cesti consecutivi di Aba­te e, sul t imeout chiesto dal­la CBM, entra Maccagni su Bertuol al 18" minuto.

Segna Ornassi, risponde Rot­ta con due personali trasfor : mati ed entra anche Carini sul terzo fallo di capitan Fulvio; nelle caotiche fasi fi­nali alla ricerca del tiro con­clusivo, va a segno un for­tunoso tentativo di Blasizza che sancisce il punteggio del primo tempo sul 38-27, con 11 punti di margine per la CBM.

I colleghi bergamaschi vici­no a noi mormorano speran­zosi: « Come a Sesto nella ri­petizione col Geas! ».

All'inizio di ripresa si assi­ste al Pessina-show; il pivot bergamasco infila 5 centri consecutivi dall'angolo in po­chi minuti trascinando i suoi nella rimonta. 45-37 al quinto minuto; poi segna Baggi men­tre Abate si becca un tecnico per proteste sul 4" fallo di Pessina. Munafò riduce anco­ra ad otto lunghezze il disa­vanzo mentre rientra Insogna sul quarto fallo di un Abate innervosito.

Sospensione chiesta dalla panchina cremonese mentre molte decisioni vengono male interpretate da! pubblico in quanto il tifo accesissimo im : pedisce di sentire i fischietti degli arbitri.

Munafò ancora dalla media distanza si porta a 6 punti finche il quinto fallo commes­so da Ornassi non permette a Pegorer di rientrare in cam­po. Anche Ferrari subentra a dare respiro a Marino nella •guardia del pericoloso Mu­nafò.

Sul 4743 con i cremonesi non certo nelle condizioni di spirito ideali è Bertuol a sbloccare la situazione con un piazzato da 8-9 metri che ri­da ossigeno alle possibilità della CBM

Ancuia Munafò segna per ben due volte mentre Vigano fa entrare lo spaurito Morel­li a dare il cambio a... Ber­tuol; segna un personale Pe­gorer ed un piazzato Malaspi­na finché rientrano in campo Bertuol e Marino, su Morelli e Malaspina stessi, al 12'. E ancora Enzo a ripristinare i 5 punti di vantaggio (54-49) men­tre la girandola dei cambi di­viene sempre più difficilmen­te controllabile.

La Wunster si porta a un punto ma subito risponde Ma­laspina e Marino: sul 58-53 en­tra Maccagni per giocare la palla con discernimento avvi­cinandosi un incandescente fi­nale. Segna D'Addezio, rispon­de Ferrari (con due tiri libe­ri che... spettavano a Baggi), riduce ancora Munafò e ri­

sponde Manno a un minuto dal termine con un canestro che sa tanto di « liberazione da un incubo ». Sul 62-57 la CBM mantiene il controllo della palla, permet­tendo solo un canestro a D'Ad­dezio dall'angolo e rinun­ciando a tirare i tiri liberi conseguenti ai talli commessi dai bergamaschi nel serrate fi­nale.

Il fischio tinaie trova i cre­monesi in possesso di palla mentre il grido di « serie B » riecheggia gioioso dalle gole dei cremonesi.

Non crediamo di aver di­menticato nessuno dei prota­gonisti della contesa. Del re­sto in momenti come questi quello che rimane negli occhi è l'apoteosi finale, il corona­mento di tanti sogni, l'aver realizzato quanto era nelle a-spettative di Cremona spor­tiva.

Negli spogliatoi per le Inter­viste di rito l'atmosfera e in­descrivibile, impossibile effet­tuare un dialogo: sgusciamo furtivamente e dalla porta se­michiusa del vicino spoglia­toio della Wunster non esce un rumore.

La CBM ha vinto. Evviva! GIUSEPPE BAGUZZI

(Foto Faina)

CBM CREMONA \LPE WUNSTER BERGAMO 62 5*

( 38-27)

CBM: Bertuol 1S, Baggi 6. Ca­rini, Ferrari 4, Maccagni, Malaspina 12, Marino 10, Mo­relli. Ornassi 4, Pegorer l i .

WUNSTER.- P ra lna t«, MUII.< fò 16, D'Addezio 6, Giauro 2, Abate 8, Blasizza 4, Manca, Insogna 2, Rotta 3, Zerbonl (non entrato).

Arbitri: Stefanutti e Burcovich B. di Venezia.

Usciti per 5 falli: Ornassi, Rotta, Pegorer, Pessina

Tiri liberi: CBM 4 su 10 Wun­ster 5 su 8.

\ O T E : Queste le percentuali di realizzazione degli ester­ni cremonesi: Bertuol ' su 11, 64 per cento: Malaspina 6 su 12, 50 per cento; Mari­no 5 su 13. 38 per cento; Fer­rari 1 su I, 100 per cento.

FELICITAZIONI ALIA C.B.M. Sono pervenuti alla C BM

I numerosi telegrammi di feli­citazioni per la promozione iti « B ». Tra questi i complimen-

• ti dell'on. Zanibelli e i conv plimenti dell'assessore aWn

I sport Piazza.

la pagella BERTUOL: Grossa partita quella del friulano, sia sotto il pro­

filo della manovra che sotto quello delle realizzazioni; si è confermato pertanto un tiratore eccezionale e fortissimo nelle entrate in palleggio (9).

BAGGI: Caparbio e lucidissimo sotto i tabelloni, ha svolto In pieno quanto gli si chiedeva (8).

CARINI: Utilizzato pochissimo in un momento assai delicato (nessun voto).

FERRARI: Volenteroso come sempre in difesa, e mancato un poco in attacco per aver voluto giocare essenzialmente per la squadra e per i compagni (8).

MACCAGNI: Pedina utilissima in determinati frangenti, non è venuto meno alle consegne recuperando un bel pallone e senza perdere la lucidità nel finale (8).

MALASPINA: Essenziale in fase difensiva, si e un poco scom­posto in attacco cercando alcune soluzioni un filo avven­turose (8).

.MARINO: Ha tirato molto in attacco, prendendoci relativa­mente (per lui); ci ha francamente stupito positivamente per l'impegno dimostrato specie quando si e messo a gio­care la palla per i compagni creando grosse falle nella disposizione difensiva della Wunster (9).

MORELLI: Inserito a freddo in un periodo caotico della par­tita, non è colpa sua se non ha potuto esprimersi sul normali livelli (nessun voto).

OMASSI: Il capitano ha accusato qualche battuta a vuoto, dovuta forse all'eccessiva preoccupazione dell'incontro (7).

PEGORER: Il solito leone che si esalta quando la battaglia e più cruenta, ha ridicolizzato i pivot avversari in difesa ghermendo alcuni rimbalzi stratosferici ed In attacco, creandosi dei varchi con la sua eccezionale potenza fisica (9).

VIGANO': Ha rischiato grosso verso la line del primo tempo, avvicendando alcuni uomini un po' a vanvera (vedi Carini e Morelli) e non facendogli certo fare una bella figura Tutto sommato ha pero impostato tatticamente l'incontro nella maniera giusta e merita una piena sufficienza (7 e mezzo).

G. B.

CON I CREMONESI DELLA C.B.M. MORETTI CHIETIE LA TORRE IN SERIE « B » DI BASKET

Contemporaneamente alla par'ita CBM Wunster si sono svolti altri due spareggi validi per l'ammissione alla se­rie « B » di pallacanestro. A Milano la Moretti di Chicti ha battuto 67-01 la SNIA di Rieti; i tifosi delle due fazioni han­no dato luogo ad una furibonda rissa nel corso della quale sono stati usati coltelli, tirapugni ed elmetti; dieci perso­ne sono finite all'ospedale. A Pesaro La Torre di Reggio Emilia ha piegato, con un secondo tempo superiore, il G.D-di Bologna; punteggio finale per 1 reggiani 70-67

I