Martedì 22 Gennaio 2019 Fmi: “Italia tra i maggiori rischi ... · bica. Solo mandando le nostre...

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L e confusioni (volute) nell’alternarsi delle parole più sfruttate fra popolo, populismo e democrazia ci stanno ac- compagnando da parecchio tempo. Ed è, fra poco, il tempo delle elezioni europee. Sicché, nello srotolarsi di appuntamenti e di avvenimenti, pochi si sono presi cura, ad esempio, dei recenti e frequenti inter- venti di Papa Francesco ispirati, staremmo per dire inevitabilmente, a una riedizione di quello che anni fa si chiamava terzo- mondismo. In riferimento a casa nostra, non poco giustamente il nostro direttore ha, a tal proposito, messo in evidenza la storica, sostanziale, politica differenza fra Don Sturzo e Papa Francesco sullo sfondo di una costante avanzata e crescita, anche e soprattutto nel nostro Paese, di ciò che vorremmo definire “liturgia populista” in- terpretata e diffusa da non pochi speciali- sti al governo fra cui eccelle Matteo Salvini, grazie specialmente alla televisione che completa, perfeziona e diffonde il la- voro dei social ai quali, del resto, il patron leghista dedica la massima attenzione quotidiana. Anche il collega di governo Luigi Di Maio gode dello stesso trattamento me- diatico, e se ne vorrebbe richiamare l’ori- gine grillina tout court... Direttore ARTURO DIACONALE Martedì 22 Gennaio 2019 Fondato nel 1847 - Anno XXIV N. 14 - Euro 0,50 DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIFORmE ED I DIRITTI CIvILI delle Libertà L a morte in mare di una persona è un dramma. A maggior ragione lo è l’an- negamento di 117 immigrati nelle acque libiche, a seguito del naufragio del gom- mone sul quale erano imbarcati. Nessun individuo che abbia una coscienza può re- stare indifferente a una tragedia di tali proporzioni. Tuttavia, cosa è il sentimento di pietà di fronte alla macabra sorte di un plotone di disperati in cerca di fortuna, altra è strumentalizzare l’accaduto per scopi di propa- ganda politica, come ha fatto la sinistra. I vessil- liferi del multi- culturalismo e dell’accoglienza illimitata degli immigrati si sono esibiti in un collaudato repertorio di oscenità all’indirizzo del mi- nistro dell’Interno Matteo Salvini. Per la vulgata dei terzomondisti di casa nostra quei morti annegati nel Mediterra- neo, ieri l’altro, li avrebbe sulla coscienza il leader leghista. Non dei criminali e del loro inverecondo traffico... L eoluca Orlando, sindaco di Palermo, prevede un secondo processo di No- rimberga dove verrà messo alla sbarra Matteo Salvini con l’accusa di essere un nazista colpevole di crimini contro l’uma- nità. Ad Orlando fa eco il sacerdote Alex Zanotelli che insiste nell’accusa di nazi- smo nei confronti del ministro dell’Interno colpevole, a suo dire, di tenere chiusi i porti e di provocare le stragi di migranti nel Mediterraneo. Il sindaco di Palermo ed il missionario rientrato da tempo in Italia rappresentano le punte più virulente del fenomeno di criminalizzazione politica che si sta verificando nel no- stro Paese ai danni di Mat- teo Salvini sull’esempio di quanto già fatto in passato dalla sinistra nei confronti dei suoi più pericolosi avversari. Da De Gasperi a Tambroni, da Segni a Leone, da Fanfani a Cossiga, da Craxi a Berlusconi, ognuno di questi leader dei variegati fronti anticomunisti del secondo dopoguerra sono stati oggetto di campagne di criminalizza- zione tese a metterli fuori gioco in quanti esponenti di un nuovo pericolo fascista. di ARTURO DIACONALE di CRISTOFARO SOLA di PAOLO PILLITTERI Continua a pagina 2 Liturgie populiste verso le Europee Se la Chiesa diventa l’artefice del nuovo fronte popolare Continua a pagina 2 Continua a pagina 2 Immigrati morti in mare, la sinistra gode Il Fondo Monetario Internazionale taglia allo 0,6% il tasso di crescita italiano nel 2019 e denuncia la nostra economia come una delle più a rischio dell’intero pianeta, riducendo al minimo le possibilità di investimenti nel paese Fmi: “Italia tra i maggiori rischi globali”

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Page 1: Martedì 22 Gennaio 2019 Fmi: “Italia tra i maggiori rischi ... · bica. Solo mandando le nostre truppe sulla “quarta ... Il 18 maggio 2015 il Consiglio Europeo definiva il quadro

Le confusioni (volute) nell’alternarsidelle parole più sfruttate fra popolo,

populismo e democrazia ci stanno ac-compagnando da parecchio tempo. Ed è,fra poco, il tempo delle elezioni europee.

Sicché, nello srotolarsi di appuntamentie di avvenimenti, pochi si sono presi cura,ad esempio, dei recenti e frequenti inter-venti di Papa Francesco ispirati, staremmoper dire inevitabilmente, a una riedizionedi quello che anni fa si chiamava terzo-mondismo. In riferimento a casa nostra,non poco giustamente il nostro direttoreha, a tal proposito, messo in evidenza lastorica, sostanziale, politica differenza fra

Don Sturzo e Papa Francesco sullo sfondodi una costante avanzata e crescita, anchee soprattutto nel nostro Paese, di ciò chevorremmo definire “liturgia populista” in-terpretata e diffusa da non pochi speciali-sti al governo fra cui eccelle MatteoSalvini, grazie specialmente alla televisioneche completa, perfeziona e diffonde il la-voro dei social ai quali, del resto, il patronleghista dedica la massima attenzionequotidiana.

Anche il collega di governo Luigi DiMaio gode dello stesso trattamento me-diatico, e se ne vorrebbe richiamare l’ori-gine grillina tout court...

Direttore ARTURO DIACONALE Martedì 22 Gennaio 2019Fondato nel 1847 - Anno XXIV N. 14 - Euro 0,50

DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1

DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIFORmE ED I DIRITTI CIvILI

delle Libertà

La morte in mare di una persona è undramma. A maggior ragione lo è l’an-

negamento di 117 immigrati nelle acquelibiche, a seguito del naufragio del gom-mone sul quale erano imbarcati. Nessunindividuo che abbia una coscienza può re-stare indifferente a una tragedia di taliproporzioni. Tuttavia, cosa è il sentimentodi pietà di fronte alla macabra sorte di unplotone di disperati in cerca di fortuna,altra è strumentalizzare l’accaduto per

scopi di propa-ganda politica,come ha fatto lasinistra. I vessil-liferi del multi-culturalismo edell’accoglienzaillimitata degliimmigrati si sono esibiti in un collaudatorepertorio di oscenità all’indirizzo del mi-nistro dell’Interno Matteo Salvini.

Per la vulgata dei terzomondisti di casanostra quei morti annegati nel Mediterra-

neo, ieri l’altro, li avrebbe sulla coscienzail leader leghista. Non dei criminali e delloro inverecondo traffico...

Leoluca Orlando, sindaco di Palermo,prevede un secondo processo di No-

rimberga dove verrà messo alla sbarraMatteo Salvini con l’accusa di essere unnazista colpevole di crimini contro l’uma-nità. Ad Orlando fa eco il sacerdote AlexZanotelli che insiste nell’accusa di nazi-smo nei confronti del ministro dell’Internocolpevole, a suo dire, di tenere chiusi iporti e di provocare le stragi di migrantinel Mediterraneo.

Il sindaco di Palermo ed il missionario

rientrato da tempo in Italiarappresentano le punte piùvirulente del fenomeno dicriminalizzazione politicache si sta verificando nel no-stro Paese ai danni di Mat-teo Salvini sull’esempio diquanto già fatto in passatodalla sinistra nei confrontidei suoi più pericolosi avversari. Da DeGasperi a Tambroni, da Segni a Leone, daFanfani a Cossiga, da Craxi a Berlusconi,ognuno di questi leader dei variegati frontianticomunisti del secondo dopoguerra sono

stati oggetto di campagne di criminalizza-zione tese a metterli fuori gioco in quantiesponenti di un nuovo pericolo fascista.

di ARTURO DIACONALE

di CRISTOFARO SOLA

di PAOLO PILLITTERI

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Liturgie populiste verso le EuropeeSe la Chiesa diventa l’artefice del nuovo fronte popolare

Continua a pagina 2

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Immigrati morti in mare, la sinistra gode

Il Fondo Monetario Internazionale taglia allo 0,6% il tasso di crescita italiano nel 2019 e denuncia la nostra economiacome una delle più a rischio dell’intero pianeta, riducendo al minimo le possibilità di investimenti nel paese

Fmi: “Italia tra i maggiori rischi globali”

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preferire una soluzione militare esterna per la crisi li-bica. Solo mandando le nostre truppe sulla “quartasponda” si sarebbe potuto mettere ordine in Libia.Ma da sola l’Italia non la spunta ad avere mano li-bera perché sono in gioco equilibri geopolitici checoinvolgono tutte le grandi potenze e gli attori regio-nali interessati ad avere un ruolo nel Nord Africa. Ep-pure, ad accordi internazionali vigenti qualcosa sipotrebbe tentare di risolutivo.

Il 18 maggio 2015 il Consiglio Europeo definiva ilquadro generale dell’operazione di gestione militaredella crisi migratoria dalla Libia che il successivo 26ottobre assumeva ufficialmente il nome di “EunavforMed operazione Sophia”. Il programma indicavaquattro fasi d’esecuzione con diversi obiettivi da con-seguire. In particolare, la fase Tre prevedeva di neu-tralizzare “le imbarcazioni e le strutture logisticheusate dai contrabbandieri e trafficanti sia in mare chea terra e quindi contribuire agli sforzi internazionaliper scoraggiare gli stessi contrabbandieri nell’impe-gnarsi in ulteriori attività criminali”. Per implemen-tare tale fase era richiesta una Risoluzione dell’Onuda assumere con il consenso e la cooperazione delloStato libico. Ma tale decisione non è stata presa el’operazione Sophia non è mai scattata di livello. Sa-rebbe ora che il Governo italiano puntasse i piedi echiedesse alle Nazioni Unite di fare il suo dovere. Perrimarcare il nuovo obiettivo strategico Matteo Salvinifarebbe bene a twittare d’ora in avanti, a propositodei mercanti di esseri umani, “andiamo a stanarli acasa loro”.

CRISTOFARO SOLA

...ovverosia nello stesso fondamento ideologico delmovimento di un ex comico che ha mietuto successielettorali grazie alla crisi altrui, da Silvio Berlusconi aMatteo Renzi innanzitutto, e che oggi governa la set-tima potenza mondiale. Verso dove?

Leggendo con qualche attenzione i dati a disposi-zione e le prospettive, non vi è dubbio che ci si sta in-camminando verso una decrescita infelice anche se ilcontrocanto di un Di Maio che, dopo la fascinazionedei gilet gialli, fa ora suonare le trombe in vista di unnuovo welfare statale che, come è del tutto probabile,avrà alle sua fondamenta l’eterna prassi di nuove, in-combenti tasse. La doppia liturgia populista è dun-que al lavoro verso entità e modalità delle mani intasca dei contribuenti, il che non può non allargare lastrada in direzione di quella che chiamano, appunto,decrescita infelice, favorita fino ad oggi anche dall’as-senza di una opposizione degna di questo nome cheha assistito ammutolita la settimana scorsa a quellasorta di scampagnata automobilista europea del duo

grillino cha ha lasciato momentaneamente solo al go-verno del Paese un democristiano di nome GiuseppeConte.

Qualche novità, tuttavia, si sta scorgendo per con-testare e contrastare quel populismo e le sue più omeno governanti liturgie, sia nel centrodestra che nelcentrosinistra con modalità ora simili ora diverse inentrambi i campi. Il rientro di Silvio Berlusconi è diper sé una sorta di novità sia per un movimento comeForza Italia berlusconiano ad origine, sia per lo stessocentrodestra dominato da Salvini verso cui, comun-que, i toni del leader di Arcore sono sempre pacati eprudenti ma, ad ogni buon conto, presenti in nomedell’antica e sempre attuale massima latina del ma-iora premunt, a cominciare dalle elezioni.

Anche dalla parte opposta si sta muovendo unpersonaggio come Carlo Calenda che pare voglia darevita ad un nuovo partito con una scelta che avrà dicerto reazioni uguali e contrarie in un Partito Demo-cratico a sua volta in preda a prossimi sommovimentiinterni congressuali con quel Matteo Renzi che hatutte le intenzioni di tornare a cavallo della tigre. Le li-turgie populiste si sono mosse fino ad ora in un qua-dro la cui staticità ne ha favorito una crescita di nonpoco conto, soprattutto per una Lega a spese di ForzaItalia con un Salvini la cui corsa, rispetto a quella infrenata dei grillini, non pare in diminuzione. Ma,come ricordano gli storici, things change. Le cosecambiano.

PAOLO PILLITTERI

2 L’OPINIONE delle Libertà martedì 22 gennaio 2019Politica

quali è stato sottoposto restano inaccettabili.Non si può dire impunemente, come fa il sindaco

di Palermo, Leoluca Orlando, che “continua un ge-nocidio e io dico al ministro Salvini che si farà un se-condo processo di Norimberga. E lui non potrà direche non sapeva” e farla franca. Paragonare il mini-stro dell’Interno a un criminale nazista è ignobile.Sembra di essere tornati agli “Anni di piombo”quando la sinistra benpensante scriveva sui muri ilcognome dell’allora ministro dell’Interno, FrancescoCossiga, con la K e con le iniziali delle Schutzstaffelnaziste al posto della doppia s. Ma se questo è il ter-reno della polemica che la sinistra terzomondistavuole praticare non ci tiriamo indietro.

Diciamola tutta, fin quando al largo delle coste li-biche incroceranno le imbarcazioni delle Ong, i mer-canti di esseri umani si sentiranno incentivati acontinuare nei loro traffici. Mentre i disperati anne-gavano davanti alla costa libica, non lontano, nelleacque internazionali, era pronta a intervenire la naveSea Watch, appartenente a una Ong. È evidente chequalcosa debba essere andato storto. Probabilmentemercanti di vite umane e professionisti del recuperoavevano fatto affidamento sulla tenuta del gommone,non pensavano che sarebbe affondato prima del ren-dez-vous. Perciò c’è stata la strage. Diversamenteavremmo assistito all’ennesima operazione di “salva-taggio telefonato”.

Cari compagni non provate a giocare con le pa-role, volete un colpevole? Prendetevela con le Ongche non demordono nell’intento di sfidare la volontàdel popolo italiano a contrastare l’invasione di massedi disperati. Non si possono usare donne e bambinicome scudi umani per ricattare una nazione e,quando le cose vanno male, utilizzarne le morti inmare come strumento di propaganda ideologica.Non è nelle nostre corde appellarci alla categoria mo-rale della vergogna, ma questa volta i necrofori di unpensiero politico morto quella parola ce la strappanodi bocca. Già, vergognatevi compagni! Al vostro co-spetto gli sciacalli sfigurano. Ciò detto, resta il pro-blema che va risolto in radice. Non è più tollerabileche nel caos libico prosperino organizzazioni mala-vitose dedite al traffico di vite umane. Sono criminalidella peggiore specie che vanno braccati e arrestatiper essere consegnati alla giustizia della Corte penaleinternazionale quali rei di crimini contro l’umanità.Bene Salvini per ciò che ha fatto chiudendo i portialle navi delle Ong. Ma limitarsi al recinto di casa no-stra non basta, e neppure è sufficiente la lettera di sol-lecito a intervenire che in queste ore il premierGiuseppe Conte ha inviato ai suoi interlocutori libici.

È giunto il momento che l’Italia pretenda dalla co-munità internazionale una chiara assunzione di re-sponsabilità. Non abbiamo mai fatto mistero di

segue dalla prima

...Rispetto al passato, però, la criminalizzazione diMatteo Salvini presenta una differenza di fondo. Finoa Silvio Berlusconi è stata la sinistra guidata dal Pci edai suoi eredi diretti a promuovere e guidare le cam-pagne di odio contro i propri nemici politici. Adessole diverse articolazioni della sinistra tradizionale, Par-tito Democratico compreso, non promuovono e nonguidano più ma seguono le indicazioni che proven-gono dal mondo cattolico. Si dirà che questo mondocattolico, vedi Orlando e Zanotelli, fanno parte dasempre della sinistra. E che, quindi, la differenza è difatto inesistente. Invece la novità esiste. Ed è rappre-sentata dal fatto che mentre in passato i cattolici di si-nistra rappresentavano solo l’area catto-comunista epotevano contare solo sull’appoggio indiretto e nonostentato dei settori più progressisti delle gerarchie ec-clesiastiche, i criminalizzatori attuali hanno alle spalleil sostegno e la copertura dei massimi vertici dellaChiesa ormai decisi ad intervenire nella situazione po-litica italiana promuovendo la rinascita di un nuovopartito di cattolici allineato alle posizioni di Papa Ber-goglio.

Pochi sembrano consapevoli di questa novità edelle conseguenze che potrà determinare nella societàitaliana. Prima fra tutte la spaccatura della comunitàdei credenti divisa tra l’obbedienza ad un Vaticanoche diventa promotore di un nuovo fronte popolareportatore di odio e di intolleranza e la consapevolezzache è arrivato il momento di tornare all’anticlericali-smo liberale che ha fatto l’Italia!

ARTURO DIACONALE

...di esseri umani; non dei governanti dei Paesi d’ori-gine degli immigrati che sono sordi alle richieste dimiglioramento delle condizioni dei propri cittadini pernon indurli a non fuggire dalle loro terre; non dei lea-der europei, tutti, che hanno fatto muro contro il ri-schio d’invasione dell’Europa; non deimammasantissima della Commissione europea chenon hanno mosso un dito per impedire che tutto ilpeso della crisi migratoria crollasse sulla spalle del-l’affaticato welfare italiano; non dei cento e più capi-clan libici che si stanno scannando per spartirsi latorta del potere locale, tutto il male del mondo sa-rebbe opera di una sola persona: Matteo Salvini. Il“Capitano” non ha bisogno di difensori d’ufficio, rie-sce a cavarsela benissimo da solo, ma gli attacchi ai

Immigrati morti in mare, la sinistra gode

Se la Chiesa diventa l’artefice del nuovo fronte popolare

Liturgie populiste verso le Europee

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