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36 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 Provincia [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Dall’estate un nuovo rifugio sul Sentiero delle Orobie Di proprietà della Regione è in corso di costru- zione ad Azzaredo di Mezzoldo, sul sentiero 101. Verrà gestito dal Cai dell’alta Val Brembana A pagina 44 FAUSTA MORANDI Un confronto allargato a tante realtà del territorio, per arrivare a un Piano cave che superi finalmente l’annosa vi- cenda di ricorsi e incertezze (con relative criticità per gli operatori del settore) che ha caratterizzato gli ultimi anni. La macchina per la stesura del nuovo documento si è messa in moto ormai da qualche mese, guidata dai commissari ad acta regionali (con la collaborazione della Provincia), e ora si arriva a un importante passaggio pub- blico: oggi ci sarà la prima con- ferenza per la Vas (Valutazione ambientale strategica) del Pia- no. Il procedimento Proprio la mancanza di questa procedura, che serve a valutare in anticipo le ricadute sull’am- biente delle scelte che si fanno, era stata un vizio «fatale» per il Piano cave bergamasco del 2008, bocciato e annullato dal Tar. Ora si parte per risolvere quella carenza. L’obiettivo è farlo in modo condiviso, e per quanto possibile rapido. «Stia- mo lavorando senza perdere tempo, ma con grande attenzio- ne a non tralasciare nulla, vista la complessità della vicenda – dice l’assessore regionale al- l’Ambiente, Claudia Terzi –. Sappiamo che le attività pro- duttive hanno bisogno di una pianificazione, a Bergamo la questione si trascina da lungo tempo». Il procedimento per- metterà l’ascolto di «decine di soggetti. Certo, come in ogni pianificazione complessa sarà difficile soddisfare tutte le istanze al 100%. Si arriverà però a licenziare un piano nelle mo- dalità previste dalla legge». Il commissario La base da cui ci si muove è il Piano cave approvato a suo tempo dal Consiglio regionale, ma aggiornato con tutto quel che è successo nel frattempo. Ovvero, per esempio, «le auto- rizzazioni rilasciate, e le sen- tenze del Tar che hanno previ- sto l’inserimento di ulteriori volumi di sabbia e ghiaia», spie- ga Mario Nova, direttore gene- rale della Direzione Ambiente del Pirellone. Con il collega Angelo Elefan- ti, Nova è il commissario incari- cato dal giudice amministrativo di portare avanti la procedura per il Piano cave, che dovrà poi essere approvato dal Consiglio regionale. L’aggiornamento svolto ha portato a definire anche nei nu- meri il quadro di riferimento da cui ci si muove: si parla tra l’al- tro di 47,7 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia, 27,7 milioni di calcari e dolomie, 909 mila metri cubi di pietre ornamenta- li. «Questo è il punto di parten- za – precisa Nova –. La Vas potrà anche portare a nuove e diverse valutazioni sia sui singoli ambi- ti, sia sui numeri complessi- vi». Casirate d'Adda Pontirolo Nuovo Boltiere Ciserano Osio Sopra Calusco d'Adda Carvico Villa d'Adda I Comuni coinvolti *L'elenco, che potrà anche mutare nel corso della Vas, tiene conto delle previsioni del piano cave annullato e degli aggiornamenti legati a sentenze del Tar e ad approfondimenti dei tecnici Piano cave: i paesi interessati Almè Calusco d'Adda ARGILLA Branzi Valleve Corna Imagna Berbenno Pianico Castro Solto Collina Songavazzo San Giovanni Bianco Camerata Cornello Ardesio Zandobbio Gandosso Castelli Calepio Credaro Carobbio degli Angeli PIETRE ORNAMENTALI Valtorta Casnigo PIETRISCHI Calusco Carvico Villa d'Adda Palazzago Caprino Bergamasco Grone Sedrina Zogno Ubiale Clanezzo Casnigo Nembro Casazza Zandobbio Rogno Costa Volpino Dossena Endine Gaiano Sovere Gandino Ardesio CALCARI E DOLOMIE Ghisalba Osio Sopra Zanica Calcinate Covo Treviglio Cerete Onore Telgate Torre Pallavicina Pontirolo Nuovo Brusaporto Bagnatica Palosco Arcene Ciserano Fontanella Grassobbio Rogno Costa Volpino Brembate Bottanuco Brembate di Sopra Medolago Calusco d'Adda Solza Boltiere Caravaggio Antegnate Casirate Pumenengo SABBIA E GHIAIA Valtorta Palazzago Brembate Sopra Treviglio Medolago Solza Caprino Bergamasco Almè Berbenno Corna Imagna Sedrina Ubiale Clanezzo Camerata Cornello Valleve Cave, si riparte Piano d’ascolto per non sbagliare Oggi viene avviata la Valutazione ambientale con la consultazione dei diversi soggetti coinvolti Vedranno rivisti siti e quantitativi. «Tempi stretti per dare risposte» Il programma precedente «viziato» perché mancava questo passaggio Pirovano: finalmente faremo chiarezza «Abbiamo finalmente ottenuto, con la nuova ammini- strazione regionale, quel che chiedevamo da anni: i commis- sari sono al lavoro, e potremo arrivare a dare tranquillità a molte imprese che aspettano da tempo». Il presidente della Pro- vincia, Ettore Pirovano, stamat- tina sarà presente all’apertura della conferenza di Vas (Valuta- zione ambientale strategica) del Piano cave, e non nasconde la soddisfazione per un passaggio che, dopo anni di ricorsi, annul- lamenti e incertezze, punta a riportare chiarezza nella piani- ficazione di un settore, quello estrattivo, la cui rilevanza non è in discussione: «Basti pensare – osserva Pirovano – al notevole indotto che genera». La procedura della Vas per- metterà di confrontarsi sulle esigenze, sulle previsioni, sulle ricadute ambientali della piani- ficazione, per portare all’appro- vazione di un piano che dia a tutti gli attori interessati certez- ze sul futuro. Ripartendo, in re- altà, dal passato: «Il Piano adot- tato a suo tempo dalla Provincia di Bergamo era stato stravolto in Regione. Ora possiamo torna- re a ragionare su quella versio- ne». Con tutti gli aggiornamenti del caso: la documentazione da cui parte la discussione terrà infatti conto anche delle sen- tenze e delle autorizzazioni che nel frattempo sono intervenute, per dare un quadro realistico. E cominciare a discutere, per dirla con Pirovano, delle «cose concrete». L’appuntamento è per questa mattina alle 10 al- l’Auditorium del Csi di via Gle- no. L’illustrazione dei documen- ti da cui si parte sarà affidata ai commissari e a dirigenti provin- ciali e regionali, poi toccherà agli interventi dei soggetti com- petenti in materia ambientale e degli enti territorialmente in- teressati, prima di lasciare la parola al pubblico. F. Mor. Il presidente Ettore Pirovano Claudia Terzi, assessore regionale Le tappe Bocciato dal Tar dopo l’ok in Regione Maggio 2008 L’ok della Regione IlConsiglioregionaleapprovailpiano caveperlaBergamasca,chemodifica quelloadottatonel2004dallaProvin- cia.Ilpianovienebersagliatodiricor- si: 24 solo quelli davanti al Tar. Alcune sentenzeportanoall’aggiuntadinuo- vi ambiti estrattivi. Dicembre 2012 Il Tar annulla Accogliendo un ricorso di Wwf, Le- gambienteeItaliaNostra,ilTarannul- la il piano per come approvato dalla Regione.Ilgiudicecontestainpartico- larelamancanzadellaVas(Valutazio- neambientalestrategica)eilmancato coinvolgimentodellaProvincia,lacui propostaoriginariaèstata«significa- tivamente alterata». Giugno 2013 Riapre l’iter Come proposto dalla Provincia in ac- cordo con il Pirellone, il Tar indica la stradaperottemperareallasentenza: ilprocedimentodelPianovariaperto per effettuare la Vas, e per gestire la situazione due funzionari regionali vengono nominati commissari ad acta.Neimesiscorsi,conlaProvincia, hanno avviato il procedimento per il nuovo piano. Febbraio 2014 La prima conferenza di Vas La prima conferenza di Valutazione ambientale strategica. Si procederà quindiall’elaborazionedellaproposta di piano e del rapporto ambientale, allaraccoltaeall’esamedelleosserva- zioni, prima della conferenza finale. L’approvazionedelpianospetteràpoi al Consiglio regionale. ABBONAMENTO DIGITALE SEMPRE CON TE, 1 ANNO A 179,99 EURO SOLO 0,50 A COPIA

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36 L’ECO DI BERGAMOMARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014

[email protected]/cronaca/section/

Dall’estate un nuovo rifugiosul Sentiero delle OrobieDi proprietà della Regione è in corso di costru-zione ad Azzaredo di Mezzoldo, sul sentiero 101.Verrà gestito dal Cai dell’alta Val BrembanaA pagina 44

FAUSTA MORANDI

Un confronto allargatoa tante realtà del territorio, perarrivare a un Piano cave chesuperi finalmente l’annosa vi-cenda di ricorsi e incertezze(con relative criticità per glioperatori del settore) che hacaratterizzato gli ultimi anni.La macchina per la stesura delnuovo documento si è messa inmoto ormai da qualche mese,guidata dai commissari ad actaregionali (con la collaborazionedella Provincia), e ora si arrivaa un importante passaggio pub-blico: oggi ci sarà la prima con-ferenza per la Vas (Valutazioneambientale strategica) del Pia-no.

Il procedimento

Proprio la mancanza di questaprocedura, che serve a valutarein anticipo le ricadute sull’am-biente delle scelte che si fanno,era stata un vizio «fatale» per ilPiano cave bergamasco del2008, bocciato e annullato dalTar. Ora si parte per risolverequella carenza. L’obiettivo èfarlo in modo condiviso, e perquanto possibile rapido. «Stia-mo lavorando senza perderetempo, ma con grande attenzio-ne a non tralasciare nulla, vistala complessità della vicenda –dice l’assessore regionale al-l’Ambiente, Claudia Terzi –.Sappiamo che le attività pro-duttive hanno bisogno di unapianificazione, a Bergamo laquestione si trascina da lungotempo». Il procedimento per-

metterà l’ascolto di «decine disoggetti. Certo, come in ognipianificazione complessa saràdifficile soddisfare tutte leistanze al 100%. Si arriverà peròa licenziare un piano nelle mo-dalità previste dalla legge».

Il commissario

La base da cui ci si muove è ilPiano cave approvato a suotempo dal Consiglio regionale,ma aggiornato con tutto quelche è successo nel frattempo.Ovvero, per esempio, «le auto-rizzazioni rilasciate, e le sen-tenze del Tar che hanno previ-sto l’inserimento di ulteriorivolumi di sabbia e ghiaia», spie-ga Mario Nova, direttore gene-rale della Direzione Ambientedel Pirellone.

Con il collega Angelo Elefan-ti, Nova è il commissario incari-cato dal giudice amministrativodi portare avanti la proceduraper il Piano cave, che dovrà poiessere approvato dal Consiglioregionale.

L’aggiornamento svolto haportato a definire anche nei nu-meri il quadro di riferimento dacui ci si muove: si parla tra l’al-tro di 47,7 milioni di metri cubidi sabbia e ghiaia, 27,7 milionidi calcari e dolomie, 909 milametri cubi di pietre ornamenta-li.

«Questo è il punto di parten-za – precisa Nova –. La Vas potràanche portare a nuove e diversevalutazioni sia sui singoli ambi-ti, sia sui numeri complessi-vi». �

Casirated'Adda

PontiroloNuovo

Boltiere

Ciserano

OsioSopra

Caluscod'Adda

CarvicoVilla

d'Adda

I Comuni coinvolti

*L'elenco, che potrà anche mutare nel corso della Vas, tiene conto delle previsioni del piano cave annullato e degli aggiornamenti legati a sentenze del Tar e ad approfondimenti dei tecnici

Piano cave: i paesi interessati

AlmèCalusco d'Adda

ARGILLA

BranziValleveCorna ImagnaBerbennoPianicoCastroSolto CollinaSongavazzoSan Giovanni BiancoCamerata CornelloArdesioZandobbioGandossoCastelli CalepioCredaroCarobbio degli Angeli

PIETRE ORNAMENTALI

ValtortaCasnigo

PIETRISCHI

CaluscoCarvicoVilla d'AddaPalazzagoCaprino BergamascoGroneSedrinaZognoUbiale ClanezzoCasnigoNembroCasazzaZandobbioRognoCosta VolpinoDossenaEndine GaianoSovereGandino Ardesio

CALCARI E DOLOMIE

GhisalbaOsio SopraZanicaCalcinateCovoTreviglioCerete OnoreTelgateTorre PallavicinaPontirolo NuovoBrusaportoBagnaticaPalosco ArceneCiseranoFontanella Grassobbio RognoCosta VolpinoBrembateBottanucoBrembate di SopraMedolagoCalusco d'AddaSolzaBoltiereCaravaggioAntegnateCasiratePumenengo

SABBIA E GHIAIA

Valtorta

Palazzago

BrembateSopra

Treviglio

Medolago

Solza

CaprinoBergamasco

Almè

Berbenno

CornaImagna

Sedrina

Ubiale Clanezzo

CamerataCornello

ValleveCave, si ripartePiano d’ascoltoper non sbagliareOggi viene avviata la Valutazione ambientalecon la consultazione dei diversi soggetti coinvolti

Vedranno rivisti siti e quantitativi. «Tempi stretti

per dare risposte»

Il programma precedente «viziato»

perché mancava questo passaggio

Pirovano: finalmente faremo chiarezza

«Abbiamo finalmenteottenuto, con la nuova ammini-strazione regionale, quel chechiedevamo da anni: i commis-sari sono al lavoro, e potremoarrivare a dare tranquillità amolte imprese che aspettano datempo». Il presidente della Pro-vincia, Ettore Pirovano, stamat-tina sarà presente all’aperturadella conferenza di Vas (Valuta-zione ambientale strategica) delPiano cave, e non nasconde lasoddisfazione per un passaggioche, dopo anni di ricorsi, annul-lamenti e incertezze, punta ariportare chiarezza nella piani-ficazione di un settore, quello

estrattivo, la cui rilevanza nonè in discussione: «Basti pensare– osserva Pirovano – al notevoleindotto che genera».

La procedura della Vas per-metterà di confrontarsi sulleesigenze, sulle previsioni, sullericadute ambientali della piani-ficazione, per portare all’appro-vazione di un piano che dia atutti gli attori interessati certez-ze sul futuro. Ripartendo, in re-altà, dal passato: «Il Piano adot-tato a suo tempo dalla Provinciadi Bergamo era stato stravoltoin Regione. Ora possiamo torna-re a ragionare su quella versio-ne». Con tutti gli aggiornamenti

del caso: la documentazione dacui parte la discussione terràinfatti conto anche delle sen-tenze e delle autorizzazioni chenel frattempo sono intervenute,per dare un quadro realistico.

E cominciare a discutere, perdirla con Pirovano, delle «coseconcrete». L’appuntamento èper questa mattina alle 10 al-l’Auditorium del Csi di via Gle-no.

L’illustrazione dei documen-ti da cui si parte sarà affidata aicommissari e a dirigenti provin-ciali e regionali, poi toccheràagli interventi dei soggetti com-petenti in materia ambientalee degli enti territorialmente in-teressati, prima di lasciare laparola al pubblico. � F. Mor.Il presidente Ettore Pirovano

Claudia Terzi, assessore regionale

Le tappe

Bocciato dal Tar dopo l’ok in Regione

Maggio 2008L’ok della Regione

Il Consiglio regionale approva il piano

cave per la Bergamasca, che modifica

quello adottato nel 2004 dalla Provin-

cia. Il piano viene bersagliato di ricor-

si: 24 solo quelli davanti al Tar. Alcune

sentenze portano all’aggiunta di nuo-

vi ambiti estrattivi.

Dicembre 2012Il Tar annulla

Accogliendo un ricorso di Wwf, Le-

gambiente e Italia Nostra, il Tar annul-

la il piano per come approvato dalla

Regione. Il giudice contesta in partico-

lare la mancanza della Vas (Valutazio-

ne ambientale strategica) e il mancato

coinvolgimento della Provincia, la cui

proposta originaria è stata «significa-

tivamente alterata».

Giugno 2013Riapre l’iter

Come proposto dalla Provincia in ac-

cordo con il Pirellone, il Tar indica la

strada per ottemperare alla sentenza:

il procedimento del Piano va riaperto

per effettuare la Vas, e per gestire la

situazione due funzionari regionali

vengono nominati commissari ad

acta. Nei mesi scorsi, con la Provincia,

hanno avviato il procedimento per il

nuovo piano.

Febbraio 2014La prima conferenza di Vas

La prima conferenza di Valutazione

ambientale strategica. Si procederà

quindi all’elaborazione della proposta

di piano e del rapporto ambientale,

alla raccolta e all’esame delle osserva-

zioni, prima della conferenza finale.

L’approvazione del piano spetterà poi

al Consiglio regionale.

ABBONAMENTO DIGITALE

SEMPRE CON TE,

1 ANNO A 179,99 EURO

SOLO 0,50 A COPIA

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L’ECO DI BERGAMO 37MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014

Naufraghi morti in GreciaInaugurato il monumentoÈ stato inaugurato in Grecia il monumento aisoldati italiani morti, nel 1944, nel naufragio delpiroscafo Oria. Tra loro anche tanti bergamaschiA pagina 42

Treviglio, scelti cittadinie associazioni meritevoliIl 28 febbraio la consegna dei riconoscimentiper la «Madonna delle lacrime» e il «San Martinod’oro»: dallo sport all’impresa, alpini e volontariA pagina 48

Casazza

Caravaggio

Arcene

Calcinate

Zanica

Grassobbio

Bagnatica

Zandobbio

Casnigo

Gandino

Grone

EndineGaiano

Rogno

CostaVolpino

Cerete

Sovere

Onore

Brusaporto

CarobbioDegli Angeli

Branzi

Ardesio

Pumenengo

Fontanella

Torre Pallavicina

Covo

Antegnate

Ghisalba

Credaro

Castelli Calepio

Telgate

Palosco

SONGAVAZZO

Solto Collina

Pianico

Castro

Dossena

Zogno

S. GiovanniBianco

Nembro

Il mercato

Un elemento da tener presentesarà di certo la situazione delmercato. Nel rapporto prelimi-nare si fa notare come dal 2007vi sia stato «un progressivo calosia del numero di imprese siadegli addetti occupati» nell’am-bito estrattivo, e che «la produ-zione in questi 7 anni è progres-sivamente scesa a meno dellametà, fenomeno evidentemen-te solo in parte riconducibilealle traversie del piano 2004-2008». A contribuire al calo,ragiona Nova, «è stata princi-palmente la crisi del settoreedilizio, che ha portato a unacontrazione della domanda intutta la regione». Ciò detto, co-munque, «il Piano non ragione-rà su un trend bloccato, ma con-

siderando scenari di ripresa».Per questo il confronto punta

a essere ampio, con tutti i sog-getti interessati: dagli enti pub-blici del territorio alle associa-zioni di categoria, dagli am-bientalisti agli ordini professio-nali. Il percorso sarà tutt’altroche semplice, ma «confidiamoin un dialogo positivo – diceNova –. È necessario realizzareun equilibrio tra la domandaestrattiva e la sostenibilità am-bientale». Tra gli obiettivi c’èper esempio il privilegiare ilcompletamento degli ambitiestrattivi già esistenti e il ripri-stino delle cave abbandonate,rispetto all’individuazione dinuovi siti. Oggi si apre la discus-sione. �

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervento del Wwf «È un inizio, non basta»La presidente della Lombardia: bisogna fare di più«Serve verificare la sostenibilità delle escavazioni»

LAURA ARNOLDI

Oggi Paola Brambilla,presidente del Wwf Lombar-dia, presenterà anche a nomedi Legambiente ed Italia No-stra una serie di osservazioniper la prima conferenza di Vas(Valutazione ambientale ser-vizi). «Innanzitutto siamo sod-disfatti per l’apertura del pro-cedimento, che si confida pos-sa dare al nuovo piano cave unaconfigurazione in grado sia dirispondere alle esigenze delsettore estrattivo sia di rende-re l’attività di cava sostenibilesotto il profilo ambientale».

Per le associazioni ambien-taliste si deve valutare, «sitoper sito, se la relativa escava-zione è sostenibile o meno,contemplando tutte le alterna-tive: rinunciare all’escavazioneper la presenza di altri siti mi-gliori e meno impattanti – op-zione zero –; prevedere un am-bito estrattivo con importanticompensazioni tali da render-ne sostenibile la previsione;prevedere l’ambito, in quantodel tutto sostenibile».

I contenziosi segnalati

Per Brambilla il documentoprogrammatico prende attodell’esistenza di molteplicicontenziosi che hanno riguar-dato la localizzazione o lostralcio di Ambiti territorialiestrattivi (Ate), ma le tabelleche indicano i volumi previsti,aggiornati in base a sentenzeTar e approfondimenti cono-scitivi, si dovrebbero basareappunto sull’esito di tali con-tenziosi. In generale c’è statauna riduzione tranne nel casodell’«ATEg11» a Telgate, in cuii volumi non sono riportaticome stralciati (500mila mc),ma addirittura aumentati,quando il contenzioso esisten-

Si discuterà anche delle cave legate a Brebemi, Tav e Teem

neari che interessano anche(Brebemi, Tav) o solo (Teem)altre province non deve esserecaricato sul territorio berga-masco».

Infine c’è un problema ditempistica: «Per infrastruttureche devono essere completatenel 2018, il Piano non dà alcunarisposta valida: infatti il per-corso di approvazione non ver-rà terminato se non per la finedel 2014, o per il 2015, e leprocedure occuperanno alme-no un altro anno. Quindi il rila-scio delle autorizzazioni inter-verrà di conseguenza moltodopo: è evidente che nessunodegli eventuali fabbisogniestrattivi delle opere pubbli-che sarà in grado di venir fron-teggiato dalla pianificazioneprovinciale in oggetto».

L’aumento percentuale

Critica anche la valutazionesull’aumento percentuale delfabbisogno ipotizzato che «nontrova alcun presupposto ogget-tivo né nell’andamento delmercato, né negli scenari delladomanda effettuati dai mag-giori analisti del settore, nénelle analisi operate da altrepianificazioni provinciali initinere, da ultima quella diMonza e Brianza - si spiega -.Non è l’offerta che genera ladomanda, bensì il contrario,per cui ogni scenario di Vas chemuova da un’analisi dei fabbi-sogni non fondata su dati realideve essere respinta, in quantopriva di ogni matrice di soste-nibilità e frutto di ipotesi chenon possono avere alla base unelemento di speranza per laripresa del settore».

Gli impatti cumulativi

Un’altra attenzione necessariaper gli ambientalisti riguardala valutazione degli impatti cu-mulativi determinati da unambito che si possa trovare unComune in cui sono già pre-senti altri siti, così come del-l’impatto degli eventuali im-pianti. In conclusione perBrambilla la conferenza di Vas«è un buon inizio, ma si puòfare di meglio».

E la presidente del WwfBrambilla conclude decisa:«Soprattutto non nascondia-mo lo sporco sotto il tappe-to». �

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cava Suriana, il comitato Cassinone attacca«La Regione ha concesso volumi spaventosi»

Sono molti i soggettiche attendono con interessel’avvio della procedura di Vas,che si apre oggi. Tra questi icittadini che hanno costituitoil Comitato Cassinone SenzaConfini, nato con l’intento didifendere l’integrità del territo-rio di Cassinone, nel tempo pro-fondamente compromesso.

«Ora basta – dice ValentinaCarminati, referente del Comi-tato –: in un ristretto fazzolettodi terra, si riscontra una con-

centrazione di criticità senzapari: aeroporto, snodi viabilisti-ci, casello autostradale, sitiestrattivi, discariche, industrie.Chiediamo che la procedura diVas che sta per essere apertametta dei paletti precisi e pongale basi per un vero recupero delterritorio».

Il comitato solleva il caso del-la Cava Suriana, la società pro-prietaria aveva impugnato ilPiano cave della Provincia del2008, ottenendo dal Tar l’an-

presunte esigenze del cavatorerispetto alla salvaguardia delterritorio, già provato dalla pre-senza di tre enormi aree di esca-vazione/discarica: Biancinella,Isolabella e, appunto, Suriana».

Contro quello che viene defi-nito un «blitz autorizzatorio diRegione Lombardia» si è mossoil comune di Bagnatica che neldicembre scorso ha ottenuto dalTar la sospensiva dell’amplia-mento della cava Suriana versol’abitato del Cassinone.

Il Comitato condivide piena-mente la posizione dall’ammi-nistrazione comunale di Bagna-tica espressa dal sindaco PrimoMagli che ha fatto ricorso con-tro la deliberazione della Giun-ta regionale che si «è arrogatal’arbitrio di individuare l’area di

escavazione là dove vi sonoenormi fragilità ambientali (aridosso dell’abitato del Cassino-ne), non solo compromettendol’azione di recupero ambientaledell’Uccellanda, ma anche insfregio alla programmazionedel Pgt comunale ed agli accordiconvenzionali sottoscritti tral’amministrazione e la stessaCava Suriana».

A Magli appare grave che«mentre si decide la stradacommissariale e l’espletamentodella Vas, per un ambito specifi-co, quello che ha generato il pro-blema Cava Suriana, strana-mente si autorizzino volumi odazioni al di fuori del confrontoe della valutazione ambienta-le». � L. Ar.Uno scorcio della cava

nullamento del piano stesso. Ilsito di Bagnatica – evidenzia ilComitato – è «un vero e propriocratere a ridosso dell’abitato:con la delibera di Giunta regio-nale dell’agosto 2013 non solosi concedono volumi spavento-si, ma si dimezza la fascia dirispetto dall’abitato (ridotta asoli 50 metri), con il risultato dicompromettere persino il recu-pero dell’area protetta dell’Uc-cellanda con il suo bosco. Anco-ra una volta si antepongono

te risulta interrotto per il falli-mento dell’operatore (la Milesispa).

Ciò che si è già pronti a con-testare è l’affermazione conte-nuta nel documento program-matico, per cui il Piano cavedovrebbe farsi carico del fabbi-sogno per le opere pubbliche(Brebemi, Tav, Teem) che ver-ranno realizzate entro il 2018.«Per la realizzazione di taliinfrastrutture - spiega Bram-billa -, anche per il fatto che ilPiano era ingessato a causa deicontenziosi, si sono aperte ca-ve di prestito ovunque, oltreche bonifiche agricole con ces-sione di materiali (Calcio, Co-vo, Brusaporto, Treviglio, Cas-sano). Secondariamente il fab-bisogno per infrastrutture li-

«Siamo soddisfatti del l’avvio

del progetto, adesso si pensi all’ambiente»

«Problema tempo: nessuna risposta

per infrastruttureda chiudere nel 2018»