Marianna Iannone - Petrolio: Quanto siamo disposti a pagare?

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Il petrolio nel Vallo di Diano? Geologicamente non si può fare Padula 4 Marzo 2012 Dott.ssa Marianna Iannone

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A seguito dell’ istanza di permesso di ricerca di idrocarburi avanzata dalla società Shell che prevede il monitoraggio di diversi territori di comuni lucani e del Vallo di Diano, tra cui Padula, il Comitato Cittadinanza Attiva ha ritenuto opportuno informare e sensibilizzare i cittadini su questo particolare e delicato argomento. Tutti gli interventi e il materiale del convegno su http://www.attivapadula.it

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Il petrolio nel Vallo di Diano?Geologicamente non si può

farePadula 4 Marzo 2012

Dott.ssa Marianna Iannone

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Aspetto geologico Vallo di Diano

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Criticità geologiche

a)Tettonica attiva

b)Sistema idreogelogico complesso con falde superficiali che alimentano serbatoi acquiferi di grossa rilevanza

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Tettonica attivaa. Rotazione di blocchi rocciosi attorno ad assi

suborizzontali e spostamenti verticali relativi tra blocchi durante i

forti terremoti.

b. Forti terremoti ,provocati dagli stessi spostamenti.

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Tettonica attiva

Carta geologica dell'Appennino Meridionale. 1988

Stralcio Vallo di DianoCarta delle Unità cinematicheDell'Appennino Meridionale. 2009

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Zona Altamente sismicaIl Vallo di Diano è interessata da forte sismicità, terremoto del 1857 che ebbe epicentro nello stesso Vallo di Diano,con ripercussioni nell’Alta Valle del Melandro e l’Alta Val d’Agri.Dall’Atlante del CNR-progetto Finalizzato Geodinamica-1985-

Allora la zona fu dichiarata a medio rischio sismico ma fu un errore poiché la classificazione vigente allora era errata.

Tutto ciò fu avvalorato dal successivo terremoto del 1980,dove dagli studi effettuati furono rilevati rotture di terreni con spostamento verticale in più zone interessate dal sisma dall’alta Irpinia al vallo di Diano.

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MAPPA DIZONAZIONE

SISMICAE

ACCELLERAZIONE

Con variazioniApportate dalle singole regioni

Nel 2004

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FALDE ACQUIFERE SUPERFICIALI

Il fenomeno carsico che interessa i Monti della Maddalena,delinea delle falde acquifere abbondanti superficiali.

Tali falde alimentano le sorgenti principali di acqua che riforniscono ilVersante orientale del Vallo di Diano .

Sorgenti perenni che hanno una portata annua di circa 5000 l/sec

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Idrogeologia del Vallo di Diano (P.Nicotera-R.de Riso)Tavola II Prof. Santangelo N.

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Idrogeologia del Vallo di Diano (P.Nicotera-R.de Riso)Tavola II Prof. Santangelo N.

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CONCLUSIONIGià il Prof. Franco Ortolani,ordinario della Facoltà di Scienze Geologiche dell'Università Federico II di Napoli nel 1997,evidenziò le criticità geologiche del Vallo di Diano, in seguito alla proposta di pozzo di Sondaggio per l'estrazione petrolifera ubicato sul Monte Cavallo.

In quanto la zona era interessata da forti terremoti,e falde acquifere superficiali;ad oggi i comuni interessati dal progetto,ricadono nella più alta classe sismica dichiarata dal nuovo decreto regionale vigente.

E che un terremoto di forte magnitudo,come quelli registrati in tempi passati,in caso di installazione di un pozzo di sondaggio petrolifero,potrebbe arrecare danni ambientali disastrosi,in quanto il pozzo verrebbe dislocato e il liquido petrolifero andrebbe ad inquinare le falde acquifere, risorsa primaria per il Vallo di Diano.

Pertanto,geologicamente sarebbe il primo caso in Italia in cui si installerebbe un pozzo di indagine petrolifera,in zone ad altissimo rischio sismico.