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TESI DI DIPLOMA
Maria Paola Lovesio
Corso triennale di formazione
in Counseling a indirizzo Biogestaltico
riconosciuto da AssoCounseling (CERT- 0078-2012)
Counseling e sapere astrologico:l’unione fa… l’aiuto.
Relatori:
Alessandra Callegari e Riccardo Sciaky
Milano, 7 Maggio 2016
SIBiG – Scuola Italiana di BioGestalt®, di Brunella Di Giacinto - Via Fiamma 13, Milano - P. IVA 05228810965Sedi didattiche: Via Marcona 24, Milano - Via Moroni 8, Sesto San Giovanni (MI) – Centro Miri Piri, Pigazzano di Travo (PC)
E-mail: [email protected] - [email protected] - Sito web: www.biogestalt.it
1
Ringrazio la mia Carta del Cielo:
Nettuno della divina inquietudine che ne è pianeta dominante,
il mio Sole tiepido nei Pesci,
la mia Luna , fragile e forte bambina,
Plutone che mi dà la forza di rinascere sempre ,
la mia Venere delicata,
Saturno forte in Decima Casa che mi ha portato i successi professionali,
l’Undicesima ricca che mi fa sentire cittadina del mondo ,
il mio Mercurio veloce come l’Aria,
Marte impaziente e unito a Giove, cui Urano fa il solletico.
Ringrazio le mie difficoltà e i miei talenti.
Ringrazio gli aspetti “difficili”,
la mia Acqua senza Fuoco e la mia Aria vivace .
Ringrazio Urano che, transitando nella mia Dodicesima Casa a
settembre 2012, ha risvegliato l’energia che mi ha fatta iscrivere alla
Scuola di Counseling.
Grazie.
Maria Paola
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INDICE
1. Perché questa tesi pag. 3
2. Che cos’è l’Astrologia Umanistica pag. 6
3. Astrologia: un linguaggio dell’energia pag. 12
4. La dialettica figura-sfondo nel Tema natale pag. 23
5. L’utilizzo del sapere astrologico nel Counseling pag. 32
CONCLUSIONI pag. 36
BIBLIOGRAFIA pag. 38
3
1 Perché questa tesi
L’Astrologia è diventata una mia grande passione nell’autunno del 1996, a seguito
dell’incontro con un uomo che me ne parlò per primo. Dopo avermi chiesto la data e l’ora di
nascita cominciò a fare dei commenti che mi incuriosirono, anche perché il mio interesse
per la psicologia risaliva agli anni del liceo. Capire il perché dei miei comportamenti e di
quelli altrui costituiva da sempre uno dei miei interessi più grandi.
Fu allora che comprai il mio primo libro di Astrologia, un testo di Lisa Morpurgo1, scelto un
po’ a caso in una libreria.
Il viaggio era iniziato.
Da allora questa passione non mi ha più abbandonata: i libri di Astrologia occupano una
sezione consistente della libreria di casa mia.
L’incontro di folgorazione avvenne con gli scritti di Liz Greene2: ho regalato il suo Astrologia
e Amore3 a tantissime mie amiche. Chiamavamo questo libro scherzosamente “la bibbia” in
quanto offriva spiegazioni sul “funzionamento” delle persone dei vari Segni zodiacali rispetto
alla coppia.
È lì che ho capito quanta fatica mi possono portare relazioni con persone con forti valori
Sagittario e solo approfondendo gli studi ho anche compreso perché ne sono fatalmente
attratta. Tutta questa conoscenza non mi ha impedito di procurarmi un bel po’ di sofferenza
con uomini del Sagittario, ma… ho viaggiato informata.
Dopo Liz Greene ho cominciato a leggere molti altri autori esponenti della cosiddetta
Astrologia Umanistica e ho incontrato un astrologo, Rino4, che in un consulto mi parlò del
mio rapporto con mia madre, aprendomi in un’ora una nuova e in parte sconvolgente
prospettiva. Non si trattava dell’Astrologia banale e scontata degli oroscopi dei giornali o
della Astrologia classica, fatta di eventi felici e eventi funesti senza possibilità di scampo:
per la prima volta toccavo con mano quanto si trattasse di uno strumento di indagine
interiore finalizzato alla crescita.
1 Lisa Morpurgo (Soncino, 19 maggio 1923 - Milano, 9 marzo 1998) è stata una scrittrice e astrologa italianache ha rivisitato le teorie astrologiche classiche, introducendo un approccio logico-razionale alla disciplinaastrologica e riconfigurando il sistema dei domicili e delle esaltazioni planetarie con l’obiettivo di ricostruire loschema originario, da cui la scuola astrologica morpurghiana.2 Liz Greene (Englewood, New Jersey, 4 settembre 1946), all’anagrafe Elizabeth Leigh astrologa e analistajunghiana di fama mondiale, fondatrice nel 1983 del Centre for Psychological Astrology di Londra.3 Liz Greene, Astrologia e Amore, Astrolabio 1994.4 Rino Siniscalchi, astrologo olistico e maestro di yoga, impegnato da 30 anni nella ricerca astrologica. Neglianni ’80 ha tradotto per la casa editrice Astrolabio il libro Studio astrologico dei complessi psicologici di DaneRudhyar.
4
Il primo insegnamento di Rino fu che non esistevano Temi belli o Temi brutti: ma con uno
splendido eufemismo definì il mio “un Tema natale particolarmente faticoso”. Rino parlava
di elementi: Acqua, Aria, Fuoco, Terra. Del Fuoco che manca completamente dal mio Tema,
dell’Acqua e dell’Aria entrambe molto forti e in continua lotta. Fu lui che mi introdusse ai
concetti junghiani legati agli elementi.
Sono laureata in Matematica e ho sempre lavorato in aziende multinazionali nell’ambito
dell’Information Technology: sono innumerevoli le volte che ho ricevuto il commento “ma
come, una persona razionale come te come può credere agli oroscopi?”.
Non penso che all’Astrologia si possa applicare il concetto di “credere” perché in Astrologia
non esiste il concetto di vero o falso e non c’è nulla cui credere o non credere.
In vent’anni di studio e di osservazioni dei Temi natali di tantissime persone (compagni,
amici, colleghi, personaggi politici ecc.) ho avuto modo di trovare riscontro rispetto alla teoria
quasi sempre.
L’Astrologia è una mia compagna di viaggio.
Molto è stato scritto su come utilizzare le tecniche del Counseling all’interno della sessione
astrologica. Tradizionalmente la lettura del Tema natale consisteva in una comunicazione
monodirezionale da parte dell’astrologo. Con lo sviluppo della Scuola di Astrologia
psicologica di Liz Greene si comincia a parlare di Counseling Astrologico: è del febbraio
1996 un seminario tenuto da Juliet Sharman-Burke5 in cui viene affrontato il tema del setting,
del body language, della riformulazione, dei communication skills, di come aprire e chiudere
una sessione. All’interno di questo seminario venne messa a fuoco l’importanza dell’ascolto
del cliente. Oggi il Counseling astrologico è una disciplina conosciuta e praticata ed esistono
Scuole di Counseling a indirizzo astrologico.
L’obiettivo che mi prefiggo in questa tesi è in qualche modo il percorso inverso: suggerire,
sulla base di esperienze fatte con i clienti, come sia possibile utilizzare il sapere astrologico
nella sessione di Counseling. Questo significa che potrebbe anche accadere che la parola
“astrologia” non venga neppure pronunciata, anche perché molto spesso i clienti non hanno
le conoscenze astrologiche necessarie per capirne il linguaggio.
I capitoli 2 e 3 riassumono gli elementi e i principi fondanti dell’Astrologia Umanistica: è stato
molto interessante riprendere testi che avevo letto anni fa e leggere riferimenti a Rogers,
alla Bioenergetica, a Reich, alla Gestalt di cui non mi ricordavo affatto, anche perché allora
questi nomi mi erano sconosciuti e non avevo interesse per gli aspetti storici e
interdisciplinari.
5Juliet Sharman-Burke, astrologa nata in Kenia, lavora con Liz Greene.
5
Ma sin dal primo giorno della mia formazione in Counseling ho sentito che le mie
conoscenze astrologiche avrebbero potuto arricchire il mio essere counselor, cosa che ho
sperimentato nel corso del tirocinio con i clienti.
6
2 Che cos’è l’Astrologia Umanistica
L’Astrologia psicologica nasce negli anni Trenta, come risultato dell’incontro fra Astrologia
e psicologia del profondo (in particolare junghiana, ma non solo), e con l’ausilio di due
concetti innovativi tratti dalle scienze naturali: quello di evoluzione e quello di olismo. Primo
artefice di questo incontro è Dane Rudhyar6, che in seguito definirà Astrologia “Umanistica”
il proprio approccio in quanto molto influenzato dalle teorie della Psicologia Umanistica negli
anni Sessanta.
L’Astrologia Umanistica nasce dalle basi teoriche della Psicologia Umanistica e si pone
l’obiettivo della evoluzione personale.
Si tratta di un approccio completamente diverso da quello dell’Astrologia classica che, dal
tempo dei Sumeri, ha mantenuto un taglio deterministico che pone la persona all’interno di
un percorso destinico privo di possibilità di intervento e scelta e sulla base del quale ha
sviluppato tutte le tecniche previsionali.
L’Astrologia Umanistica, in quanto vero e proprio strumento di indagine e conoscenza di sé,
ha poco a che fare con l’Astrologia classica che si occupa di predire il destino di un individuo.
Secondo la Psicologia Umanistica ogni essere umano racchiude in sé un insieme di qualità
essenziali e talenti che possono essere portate alla luce e vissute in pienezza attraverso un
lavoro di individuazione: ognuno ha la possibilità e le capacità intrinseche per compiere la
propria realizzazione e crescita.
Ogni essere umano è quindi dotato di un progetto interiore che contiene le motivazioni, la
forza e l’energia per farsi riconoscere e realizzarsi con ogni risorsa possibile, anche se la
riuscita della missione sarà legata alle condizioni ambientali che incontrerà.
L’Astrologia Umanistica può dunque essere una guida alla comprensione di chi siamo
veramente, di quale sia il nostro progetto e di come possiamo realizzarlo al meglio. Un
astrologo umanista può cogliere le disarmonie e le divergenze tra progetto interno e il
comportamento esterno di un individuo e, portandole alla consapevolezza del consultante,
essere catalizzatore della crescita evolutiva.
6Alias Daniel Chennevière, (Parigi, 23 marzo 1895 - San Francisco, 13 settembre 1985), astrologo ecompositore francese.
7
2.1 Cenni storiciL’Astrologia Umanistica nasce da un’elaborazione di Dane Rudhyar, che sin dagli anni ‘30
pensò di ristrutturare le basi dell’Astrologia tradizionale, cercando i principi per integrarla
con la filosofia orientale, la fisica quantistica e la psicologia del profondo (in particolare
junghiana).
È del 1936 il suo testo base L’Astrologia della personalità 7 in cui viene descritto il nesso tra
l’universo psicologico individuale e la dimensione cosmica.
Rudhyar in seguito definirà Astrologia “Umanistica” il proprio approccio in quanto raccoglierà
l’influenza delle teorie della Psicologia Umanistica che, a partire da Rogers e Maslow,
ridefinisce la visione dell’uomo, introducendo l’idea che ogni individuo abbia un potenziale
di talenti che lo possono portare a vivere in pienezza attraverso l’autorealizzazione.
Rudhyar vedeva nell’epoca moderna un periodo di transizione verso la Nuova Era, con la
possibilità di una vera e propria trasformazione, derivante da una visione complessiva e
transculturale della realtà. Verso gli anni ’60 il suo progetto fu arricchito dalle teorie e dalle
pratiche derivanti dal movimento umanistico-psicologico. Rifacendosi a Carl Rogers e alla
sua terapia centrata sul cliente, Rudhyar mise a fuoco il principio dell’Astrologia centrata
sulla persona piuttosto che sugli eventi. Un’Astrologia concepita essenzialmente come un
linguaggio che usa i movimenti ciclici dei corpi celesti come simboli che suggeriscono una
comprensione dei disegni fondamentali su cui è strutturata l’esistenza individuale e
collettiva, e che prende in considerazione l’individuo con tutte le sue componenti: il corpo,
la psiche, l’ambiente, l’appartenenza a un determinato tipo di società e la connessione con
l’universo.
Egli volle offrire un’alternativa al determinismo delle previsioni, ma anche alle interpretazioni
assiomatiche associate alla struttura di un Tema natale. Nel 1969 Rudhyar fondò il Comitato
Internazionale per l’Astrologia Umanistica, presentando l’Astrologia come un processo per
la comprensione della natura umana.
Nella famosa frase “gli individui accadono agli eventi” Rudhyar sintetizzò una metodologia
in cui il mondo interiore, formato dalle esperienze personali del nativo, proietta sugli eventi
una nuova luce, considerandoli come possibilità d’integrare alcuni aspetti della propria
personalità:
“L’astrologia vi dice ciò che può essere realizzato, non ciò che accadrà; ma, poiché puòrivelare l’ordine strutturale innato dell’identità di un individuo, essa può ‘educare’ questo
7Dane Rudhyar, L’Astrologia della personalità, Alla luce della psicologia del profondo e della filosofiaolistica,Astrolabio 1986.
8
individuo ad affrontare le avversità della sua vita quotidiana con metodicità e obiettività, valea dire, dal punto di vista dell’intera potenzialità del suo essere, dal punto di vista di ciò chelo Zen chiama la sua ‘natura fondamentale’. Il vero astrologo è uno specialista dei valoristrutturali che concernono l’espansione della personalità, uno specialista del destino umano.Può essere consultato su tutte le questioni che influenzano l’attualizzazione del potenzialedi una persona, cioè su tutte le questioni che si riferiscono alla domanda: “Come possodiventare ciò che sono innatamente, come totalità organica dell’esistenza umana?”.L’astrologo può, almeno in teoria, rispondere a tale domanda e alle sue molte implicazionicome consulente. Ma, come consulente, non ci si può aspettare che dica al suo cliente ciòche avverrà il mese prossimo o l’anno prossimo o ciò che deve fare; sarebbe competenzadi un indovino o di un oracolo. La distinzione è importantissima, e dovrebbe essere chiaritamolto bene per evitare inganni e illusioni.”8
In una conferenza tenuta all’American Federation of Astrologers Convention nel 1967,
Rudhyar riassunse quello che considerava il fine più importante dell’Astrologia:
“È semplicemente questo: vivere una vita più consapevole e più piena attraverso unarealizzazione più obbiettiva del carattere e del significato relativo dei fattori fondamentali chestrutturano la vostra esistenza e l’esistenza delle persone che vi circondano. È un modo pertrovare la saggezza”.
Con il trascorrere degli anni vi è stata un’evoluzione dell’Astrologia Umanistica. Dagli anni
‘70 a oggi, Ziporah Dobyns, Richard Idemon, Stephen Arroyo, Robert Hand, Liz Greene,
Eleanor Buckwalter9 e altri hanno arricchito e completato i concetti della scuola di Rudhyar
con rilevanti apporti personali. Sono nate diverse scuole e quelle più tradizionali si sono
adeguate al nuovo pensiero umanistico.
La Faculty of Astrological Studies di Londra dove lavora Liz Greene, ad esempio, dal 1948
offre percorsi formativi in Astrologia Psicologica.
2.2 Sincronicità e AstrologiaL’unità e la connessione tra uomo e universo sono i presupposti su cui si fonda l’Astrologia.
Carl Gustav Jung ha mostrato al di là di ogni dubbio che i principali agenti che stimolano la
vita della psiche dell’individuo e che tutti i generali schemi psicologici di intere culture sono
manifestazioni di fattori archetipici della psiche umana. Questi archetipi sono inerenti allo
strato psicologico della vita. Jung chiama questo substrato “inconscio collettivo” e descrive
8Dane Rudhyar, L’Astrologia e la psiche moderna, Astrolabio 1992, pag. 194.
9Astrologi di fama internazionale che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell’Astrologiaumanistica.
9
gli archetipi come principi universali che caratterizzano la vita psicologica individuale e
collettiva. Questi principi universali costituiscono il campo di studio della Mitologia e
dell’Astrologia.
Se gli archetipi sono alla base della vita psichica, è molto importante disporre di un
linguaggio che consenta di descrivere come agiscono e che cosa significano. Tale
linguaggio è l’Astrologia ed è questa la ragione per cui alcuni psicologi la utilizzano per
comprendere le dinamiche dei propri clienti.
Mentre la Mitologia si occupa delle manifestazioni culturali e dei comportamenti degli
archetipi, l’Astrologia utilizza come linguaggio i principi archetipici stessi per comprendere
le forze fondamentali che agiscono nella psiche.
Dice Jung:
“Si può presumere con notevole certezza che una data situazione ben definita saràaccompagnata da una analoga configurazione astrologica. L’Astrologia consiste infigurazioni simboliche dell’inconscio collettivo che è il soggetto della psicologia: i ‘pianeti’sono gli dei, simboli dei poteri dell’inconscio”.10
Jung stesso ha detto di aver usato l’Astrologia in molti dei suoi casi:
“Poiché sono uno psicologo, sono interessato principalmente al modo particolare in cuil’oroscopo chiarisce certe complicazioni del carattere. In caso di diagnosi psicologichedifficili, normalmente chiedo un oroscopo per avere un ulteriore punto di vista da un angolocompletamente diverso. Devo dire che ho trovato molto spesso che i dati astrologicichiarivano certi punti che altrimenti non sarei riuscito a comprendere”.11
“Noi dobbiamo, però, riconsiderare il nostro approccio all’astrologia vedendola non come unsemplice insieme di segni celestiali del nostro fato immutabile, come è stata vista pertradizione, ma piuttosto utilizzandola come un modo per comprendere la nostra naturaoriginale, per scoprire il posto che occupiamo nell’universo ed essere in grado di vivere inun modo creativo e soddisfacente. In altre parole l’astrologia può essere considerata comeuna mitologia utilizzabile in modo consapevole”.12
10intervista con l’editore di una rivista francese di Astrologia, 1954.
11 Da una lettera al prof. Bangalore Venkata Raman, 6 settembre 1947.
12 Stephen Arroyo, L’Astrologia e i quattro elementi, Astrolabio 1988, pag. 39.
10
La visione olistica della vita e di ogni sua manifestazione, il fatto che ogni cosa sia
intrinsecamente collegata all’altra formando un tutto inscindibile, è sempre stata patrimonio
del sapere antico.
La visione olistica della vita presume che l’intero universo sia un unico sistema e che nel
suo complesso esistano insiemi minori in cui struttura, disegno, funzione corrispondono
completamente a quelle dell’insieme più grande.
Gli astrologi e i filosofi dell’epoca medievale per esprimere questa idea usavano il concetto
di microcosmo e macrocosmo, secondo cui l’intero universo è come un microcosmo dentro
l’uomo.
“Come sopra, così sotto” sono le semplici parole scritte sulla Tavola Smeraldina di Ermete
Trismegisto13, con le quali il grande saggio esponeva la sua visione, secondo cui l’Universo
e l’Uomo seguono le stesse leggi.
L’aspetto rilevante di questo approccio è che studiando i cieli e i movimenti planetari
possiamo cogliere informazioni sull’uomo.
Secondo la visione olistica la causalità non è la legge fondamentale dell’universo: esiste
una connessione a-causale tra tutte le parti, che Jung ha chiamato ‘sincronicità’:
correlazione tra eventi non legati tra loro da alcun nesso di causa-effetto. Si ha una
manifestazione di sincronicità quando un evento fisico coincide con un pensiero o uno stato
d’animo.
Secondo Jung il fenomeno della sincronicità fornisce un accesso diretto agli archetipi: gli
eventi di sincronicità che accadono a un individuo avvengono per affinità tra quello che la
sua psiche ha percepito, pescando tra gli archetipi, e il mondo esterno: ciò avviene per un
meccanismo di risonanza e non seguendo le leggi causa-effetto.
Nel modello di Jung la psiche non è disgiunta dal mondo della materia. E le scoperte della
fisica quantistica hanno confermato questa visione secondo cui le leggi ultime della natura
non sono soggette al principio di causalità.
All’inizio del ‘900, dopo che la fisica atomica di Einstein aveva consentito il superamento
della fisica classica o meccanicistica di Newton, rivelando la natura energetica di ciò che
chiamavamo materia e credevamo inequivocabilmente solido e tangibile, diversi scienziati
iniziarono ad esplorare il mondo delle particelle subatomiche, sviluppando la fisica
quantistica e facendo scoperte ancora più sconvolgenti.
13Personaggio leggendario dell’età ellenistica ritenuto l’autore del Corpus Hermeticum. A lui è attribuita lafondazione della corrente filosofica nota con il nome di ermetismo.
11
In meccanica quantistica ogni processo quantico dipende dal modo in cui esso viene
percepito dall’osservatore, il che dimostra che psiche e materia sono connesse.
Nell’ambito dell’infinitamente piccolo, tendono a non essere più valide le leggi della fisica
classica mentre ci si viene a trovare di fronte a pure potenzialità direttamente influenzate da
chi le osserva, che ne determina il comportamento. Questo fenomeno, chiamato Effetto
Osservatore, è forse l’aspetto più importante di questa rivoluzione culturale, perché sta
costringendo un’ancora riluttante Scienza a includere nei propri ragionamenti il concetto di
Coscienza, ovvero a ricongiungere l’essenza dell’essere umano con il mondo della
manifestazione. Due mondi che fino a ieri erano considerati due realtà ben separate: una
“dentro” e l’altra “fuori”.
Da citare qui anche un’altra importante scoperta della fisica: il fenomeno della Correlazione
Quantistica, o Entanglement, che conferma la qualità della non-separazione tra le cose.
Semplificando al massimo, possiamo dire che due o più particelle (o sistemi) che siano
venute in contatto, una volta allontanate anche a distanze siderali, rispondono
simultaneamente e allo stesso modo a uno stimolo dato a una sola di loro. E non è nemmeno
ancora molto chiaro come avvenga, e se avvenga, la trasmissione dell’informazione tra
loro…
Applicando questi concetti all’Astrologia, possiamo dire che non sono i Pianeti e i loro
movimenti a influenzare la vita delle persone: non esiste un ‘fuori’ che fa accadere le cose,
bensì un ‘dentro’ che si rispecchia poi all’esterno.
La sincronicità è la legge dell'Astrologia. In effetti non è una causa (movimento planetario)
a generare un fatto preciso (il carattere dell'individuo e gli avvenimenti della sua vita), ma
una correlazione e un rispecchiamento tra i movimenti celesti e i contenuti presenti nella
psiche di una persona.
12
3 Astrologia: un linguaggio dell’energiaSebbene per descrivere l’Astrologia si parli di sincronicità e archetipi, la base su cui si fonda
l’Astrologia è l’energia.
Questa visione dell’Astrologia, elaborata da Stephen Arroyo (Kansas City, 6 ottobre 1946)
si sviluppa in concomitanza ad altri movimenti che mettono al centro il concetto di energia:
“Nel campo della psicologia e della parapsicologia moderna i ricercatori, nel trattare i clienti,hanno cominciato a mettere in rilievo l’importanza del flusso di energia e dei blocchi dienergia. Tecniche psicoterapeutiche come la terapia della Gestalt, l’integrazione posturalee la bioenergetica si occupano sempre più di mobilitare le energie del paziente e di integrarequeste energie in un tutto funzionale. Questo è anche lo scopo dell’Astrologia quando èusata per risolvere problemi psicologici e fisici”.14
I quattro elementi dell’Astrologia (Fuoco, Terra, Aria e Acqua) sono gli elementi di base di
tutte le strutture materiali e ogni elemento rappresenta un genere fondamentale di energia
che agisce in ciascuno di noi.
Tutti e quattro si trovano in ogni individuo, sebbene ogni persona sia più in sintonia con
alcuni tipi di energia che con altri e ciascuno dei quattro elementi si manifesta in tre modalità
vibratorie: cardinale, fissa e mutabile.
Combinando quattro elementi e tre modalità abbiamo dodici modelli di energia chiamati
Segni zodiacali (vedi tabelle 1 e 2).
Tab. 1
Fuoco Terra Aria AcquaAriete Toro Gemelli CancroLeone Vergine Bilancia ScorpioneSagittario Capricorno Acquario Pesci
Tab. 2
Cardinale Fisso MobileAriete Toro GemelliCancro Leone VergineBilancia Scorpione SagittarioCapricorno Acquario Pesci
14Stephen Arroyo, Op. cit., pag. 79.
13
Nelle descrizioni delle caratteristiche dei Segni intervengono spesso considerazioni legate
alla stagione cui il Segno appartiene. Questo fa sorgere immediatamente la domanda: che
cosa succede alla mappa applicata a individui nati nell’emisfero meridionale? Possiamo
pensare, per fare un esempio, al Leone come segno invernale e al Capricorno come segno
estivo? Il dibattito esiste tuttora tra astrologi di entrambi gli emisferi, e divide coloro che
sostengono che le caratteristiche dei Segni, osservazioni alla mano, non cambiano, e chi
sostiene il contrario.
Cito in proposito il parere di Rudhyar:
“Lo Zodiaco è la simbolizzazione del ciclo dell’anno, e ciò è vero essenzialmente nelleregioni temperate dell’emisfero settentrionale dove è nata l’astrologia. Il simbolismozodiacale è il prodotto dell’esperienza dei popoli umani che vivevano in quelle regioni:esperienza delle stagioni, delle attività della natura e dell’uomo attraverso il panoramamutevole della vegetazione, dal momento che la vegetazione è il vero fondamento della vitaanimale e umana sulla Terra”.15
I Segni cardinali sono caratterizzati da energia centrifuga e si collegano al principio di azione
in una direzione definita. Sono all’inizio delle stagioni ed esprimono la qualità dell’inizio.
I Segni fissi rappresentano l’energia centripeta, che si irradia entro l’individuo ed è almeno
in parte sotto il suo controllo. Sono quelli che percepiscono intuitivamente in sé la propria
forza vitale. Al centro della stagione, tendono a consolidare.
I Segni mutabili possono essere concepiti come spirali di energia dirette verso l’interno e il
passato (Vergine e Pesci) o verso l’alto (Gemelli e Sagittario). Sono alla fine della stagione
e preparano il cambiamento.
L’elemento del segno rivela con quale campo di esperienza siamo in sintonia e che cosa è
“reale” per l’individuo, perché è l’idea inconscia di ciò che è particolarmente reale e di ciò
che non lo è che determina dove la persona dirigerà la propria energia.
I Segni di Fuoco esprimono il principio vitale che riscalda, irradia ed energizza e che può
manifestarsi come entusiasmo e amore o come egocentrismo.
I Segni di Terra sono radicati nel mondo materiale e le considerazioni che riguardano la
sopravvivenza sono vissute come molto più reali di qualsiasi altro aspetto della vita.
I Segni di Aria sono legati alle percezioni ed espressioni della mente, vivono nel regno
astratto del pensiero e un pensiero è per essi reale come qualsiasi oggetto materiale.
15 Dane Rudhyar, I Segni Astrologici come ritmo della vita, Astrolabio 1988, pag. 15.
14
I Segni di Acqua sono in contatto con i loro sentimenti e in sintonia con le sfumature e
sottigliezze del mondo delle emozioni. Sono i Segni più intuitivi e psichicamente sensibili, in
contatto con l’unità di tutta la creazione.
In altre parole, l’elemento del nostro segno rivela la forza interiore fondamentale che stimola
le azioni, l’alimentazione di cui si ha bisogno per sentirsi vivi. I Segni d’Aria sono spinti dai
loro concetti intellettuali, i Segni d’Acqua dalle loro emozioni, i Segni di Fuoco dalle loro
ispirazioni e aspirazioni, i Segni di Terra dalle loro necessità materiali.
È particolarmente interessante notare il differente approccio alla risoluzione dei problemi. I
Segni di Fuoco reagiscono alle situazioni con intensità, scelgono l’azione diretta per la
soluzione dei problemi e tendono più all’atto impulsivo che alla decisione meditata. I Segni
di Terra sono spinti dal desiderio di risultati pratici e utili e generalmente hanno un buon
senso comune. I Segni d’Aria amano ragionare sulle cose e generalmente riflettono prima
di agire. I Segni di Acqua sono sensibili e intuitivi e tendono ad aspettare che le circostanze
li guidino nella soluzione dei problemi.
Un’altra caratteristica dell’energia dei Segni è l’orientamento: Personale, Sociale o
Universale.
Nei Segni a orientamento Personale il focus è su se stessi: “io, qui, ora, voglio ciò che voglio
adesso, io vengo prima di tutto”. Tendono a essere psicologicamente abbastanza primitivi
e istintivi e sono retti dal meccanismo piacere-dolore. Sono inclini alla semplicità e
all'ingenuità e a volte possono essere un po’ come bambini o infantili. Possono mancare
d'abilità nella comprensione delle proprie o altrui motivazioni. Pensano automaticamente
che tutti siano come loro o che dovrebbero esserlo. Hanno una più scarsa consapevolezza
degli altri, vivendoli come separati e differenti Io di se stessi.
Nei Segni a orientamento Sociale il focus è sull’altro: “è importante ciò che desideri tu, il
focus su noi due, io e te”. Sono più orientati all’interazione che a se stessi.
I Segni Universali tendono a uscire dai confini dell’io e del tu. Qui la prospettiva si amplifica
e si allarga, sino a includere "io, tu e tutti, in ogni luogo, in ogni tempo”. Mentre l’Ariete è "io,
qui, adesso", il Pesci può affermare "non io, non qui, non adesso", oppure "io e ognuno,
ovunque, in qualsiasi momento". L'orientamento universale è connesso a chiunque o
qualunque cosa nel presente, passato e futuro. Si tende a credere in principi come la legge,
l'ordine, la giustizia, e nel fare quello che è giusto perché è giusto.
15
Tab. 3
Personale Sociale UniversaleAriete Leone SagittarioToro Vergine CapricornoGemelli Bilancia Acquario
I Segni si suddividono poi per polarità: maschile o femminile (tab. 4)Tab. 4
Yang, maschile Yin, femminileAriete ToroGemelli CancroLeone VergineBilancia ScorpioneSagittario CapricornoAcquario Pesci
3.1 Il Tema Natale come mappa di personalità e strumento di evoluzione
“Ogni individuo è un insieme organico relativamente indipendente, in cui un gran numero diforze interagisce dinamicamente secondo un disegno originale e creativo determinando ilsuo fine esistenziale e il suo rapporto fondamentale con tutti gli altri insiemi dell’universo.L’insieme organico, l’individuo, non è essenzialmente diverso dalla totalità infinitamente piùgrande che chiamiamo universo. In realtà, l’individuo costituisce un aspetto particolare dellatotalità universale, osservato in un punto particolare dello spazio e in relazione al bisognoparticolare di esso nel momento esatto in cui inizia un’esistenza indipendente. Questo è ilmomento del primo respiro, perché è allora che vengono stabiliti entro un particolareambiente i ritmi fondamentali dell’esistenza di un individuo.”16
Il Tema natale di una persona è la fotografia della disposizione dei Pianeti nei Segni al
momento e nel luogo della sua nascita.
Partendo dal presupposto che tutte le cose dell’universo sono collegate e che tutte le sue
parti rispondono alle stesse leggi, secondo l’Astrologia psicologica il Tema natale è, a livello
simbolico, la mappa della psiche di una persona.
16Dane Rudhyar, Astrology for New Minds, CSA Press 1969.
16
In un Tema natale si legge in che modo le energie si sono combinate, quali sono le
potenzialità di cui un individuo dispone e quali sono gli ostacoli che vanno superati per
portare a termine il progetto di vita rappresentato dal Sole.
Non è dato sapere se la persona svilupperà o no i propri doni nel corso della vita e come
risponderà alle chiamate: due persone con lo stesso Tema e quindi con potenzialità iniziali
analoghe possono trascorrere vite del tutto diverse.
Ogni simbolo astrologico rappresenta un ventaglio di possibilità e ogni Tema natale contiene
la radice di tante personalità.
Nel dibattito “natura contro cultura” l’Astrologia psicologica si posiziona dalla parte della
natura. Più che considerare la persona come un foglio bianco alla nascita e attribuire alle
esperienze nei primi anni di vita l’origine dei filtri cognitivi che daranno origine a carattere e
comportamenti, l’Astrologia psicologica ritiene che sia la natura interiore, così come appare
nelle configurazioni del Tema natale, che predispone a percepire l’esperienza in un
particolare modo.
Mi sento di concordare con questa impostazione in quanto è osservabile come figli degli
stessi genitori sviluppino armature caratteriali completamente diverse, pur avendo vissuto
in situazioni simili.
Interviene qui anche il concetto di archetipo introdotto da Jung.
L’archetipo può essere definito come rappresentazione mentale di un istinto. Gli esseri
umani sono sulla Terra da molto tempo e i processi evolutivi hanno fondato e strutturato
nella nostra psiche determinate immagini e aspettative, come la madre, il padre, la morte,
la crescita. Le immagini innate e gli archetipi strutturano ciò di cui facciamo esperienza e il
condizionamento archetipico è antecedente a quello che ci succede nell’infanzia.
Indubbiamente si tratta di una miscela di entrambi ma l’Astrologia psicologica mette al primo
posto la natura e al secondo posto l’effettivo condizionamento infantile, perché nell’infanzia
abbiamo la tendenza a percepire gli eventi e le persone attraverso le lenti della nostra
particolare natura.
In sintesi: “La carta natale rappresenta il nostro condizionamento archetipico e le nostre
aspettative.”17
17Liz Greene, Howard Sasportas, Lo sviluppo della personalità. Le fasi della vita in astrologia, Astrolabio
2009, pag. 14.
17
La vita di un individuo può “rispondere” al Tema natale in vari modi e la risposta non può
essere conosciuta in anticipo. L’Astrologia può supportare la conoscenza in tre modi: può
raccontare la “vita felice” che abbiamo a disposizione se in sintonia con il progetto del Sé;
può dire quali strumenti abbiamo a disposizione per realizzarla e infine può dirci come sarà
la nostra vita se non faremo il lavoro di integrazione. L’Astrologia offre un percorso verso la
conoscenza di sé con il vantaggio della velocità del consulto astrologico, che nel giro di
poche ore può fornire un buon livello di autoconoscenza. Ma l’Astrologia non cambia le
persone. Sono le persone a cambiare se stesse.
In quanto “acceleratore di autoconoscenza” il Tema natale è quindi uno strumento
straordinario di evoluzione.
Nel vocabolario astrologico disponiamo di quattro elementi: Segni, Pianeti, Aspetti e Case.
Il Tema natale è una combinazione di questi quattro ingredienti.
I Pianeti indicano le dimensioni dell’esperienza (funzioni psicologiche).
I Segni indicano la qualità energetica dell’esperienza.
Le Case indicano specifici campi di esperienza in cui agiscono le energie dei Pianeti e dei
Segni.
Gli Aspetti (o rapporti angolari tra i Pianeti) rivelano come le funzioni psicologiche
interagiscono nell’individuo.
Possiamo quindi dire brevemente che i sistemi di simboli rispondono alle domande cosa,
come e perché, dove. Si inizia guardando il pianeta, che è il cosa e ci fa sapere quale
funzione psicologica stiamo considerando. Poi usiamo il Segno per determinare con quale
tipo di energia agisce quel Pianeta e quali metodi potrebbe usare per raggiungere i propri
obiettivi (il perché e il come). Infine guardiamo alla Casa, che risponde alla domanda dove
e ci rivela nei dettagli quale ambito dell’esistenza è il teatro operativo:
“Immaginiamo per esempio di analizzare un tema natale con Venere in Vergine nella SestaCasa. Venere è il pianeta e il suo cosa è la modalità di vivere le relazioni personali. In questocaso Venere viene guidata dal perché e dal come della Vergine: il perché della Vergine è iltentativo di raggiungere la perfezione e il suo come implica una interminabile analisi. Quindiabbiamo il contrasto tra idealismo-perfezione e tendenza alla ipercriticità. La Sesta Casarappresenta l’arena della vita del lavoro, quindi le relazioni di lavoro sono particolarmentesensibili alla dinamica sopra descritta.”18
18Steven Forrest, Il Cielo Interiore. La nuova astrologia dinamica per tutti, Juppiter Consulting 2009
18
Introduco molto brevemente in questo capitolo gli ingredienti di base dell’Astrologia al fine
di creare un linguaggio comune che renda comprensibile la trattazione successiva, in cui
parlerò dell’utilizzo del Tema natale nella sessione di Counseling.
Non posso che limitarmi a degli accenni, poco più che definizioni, consapevole che
ciascuno degli elementi richiederebbe ben altro spazio, essendo la letteratura dell’Astrologia
psicologica ricchissima di spunti.
3.2 I Segni
Dei Segni ho già parlato: sono dodici, ciascuno occupa 30 gradi del cerchio del cielo, a
partire dall’Ariete per concludere con i Pesci. I Segni si caratterizzano per l’elemento cui
appartengono, la modalità, la polarità e l’orientamento.
3.3 I PianetiI Pianeti simboleggiano gli archetipi universali (funzioni psicologiche) che si manifestano nel
mondo individuale, per il principio di sincronicità.
“… i pianeti caratterizzano le modalità di scambio di energia tra l’essere umano individualee il ‘contenitore’ universale. Essi rappresentano i più importanti principi attivi che formano ilcarattere e producono simultaneamente tutti i tipi di autoespressione a ogni livello: mentale,emotivo e fisico.”19
Nell’Astrologia psicologica i Pianeti possono essere divisi in tre gruppi.
Il primo gruppo è quello dei Pianeti personali: Sole, Luna (non è un pianeta ma viene
considerato tale nella trattazione), Mercurio, Venere, Marte.
Questi Pianeti rappresentano le istanze della personalità individuale:
- Sole: senso di identità, come si è e come si percepisce la vita, il progetto di
individuazione
- Luna: natura dei bisogni profondi e non mediati, benessere del bambino/a interiore,
primo imprinting di relazione
- Mercurio: come si comunica e si pensa, funzione cognitiva
- Venere: come si esprime affetto e si sta in relazione
- Marte: come si afferma se stessi e ci si procura ciò di cui si ha bisogno
19Stephen Arroyo, Op. cit., pag. 84.
19
Il secondo gruppo è quello dei Pianeti motivazionali che riguardano l’agire nel mondo:
- Giove: come si cerca di crescere e avere fiducia nella vita, espansione dell’io verso
il mondo
- Saturno: come si stabilisce e preserva se stessi, sicurezza, limite e dovere sulla base
delle regole introiettate
Il terzo gruppo è quello dei Pianeti transpersonali che simboleggiano le fonti più profonde e
i mutamenti della vita, le dimensioni trascendenti dell’esperienza e le energie più sottili con
cui si è in sintonia:
- Urano: inconscio personale, risveglio e illuminazione
- Nettuno: inconscio collettivo, connessione con il mondo delle vibrazioni emotive
- Plutone: creatività e pulsioni, mondo degli istinti, l’ombra
3.4 Gli AspettiGli Aspetti sono gli angoli formati dalle posizioni reciproche tra pianeti e si dividono in
armonici e disarmonici a seconda che integrino le energie o le blocchino. Gli Aspetti
mostrano come i vari archetipi di un Tema natale interagiscono tra di loro.
Gli Aspetti principali sono:
Aspetto AngoloCONGIUNZIONE distanza massima di 10 gradiOPPOSIZIONE 180 gradi con tolleranza di 10 gradi in più o in menoQUINCONCE 150 gradi con tolleranza di 5 gradi in più o in menoQUADRATO 90 gradi con tolleranza di 7 gradi in più o in menoTRIGONO 120 gradi con tolleranza di 8 gradi in più o in menoSESTILE 60 gradi con tolleranza di 5 gradi in più o in menoSEMISESTILE 30 gradi con tolleranza di 1 grado in più o in meno
Congiunzione
È l’aspetto più potente, in cui le energie planetarie sono costrette a lavorare insieme. Se
una congiunzione agisce in modo armonico o disarmonico dipende dalla natura dei Pianeti
che la costituiscono. Due Pianeti che hanno natura simile fondono le proprie energie (ad
esempio Luna e Nettuno) mentre Pianeti dalla natura profondamente diversa (ad esempio
Luna e Marte) dovranno imparare a collaborare.
20
Opposizione
È un aspetto di apprendimento: i Pianeti si fronteggiano e due aspetti della personalità sono
in conflitto, per cui un aspetto viene tipicamente vissuto per proiezione. Un lato del conflitto
viene vissuto coscientemente mentre l’altro lo si attrae a sé attraverso le relazioni con gli
altri. Nell’opposizione la direzione energetica è simile, in quanto i Segni che si
contrappongono sono entrambi yang o yin, ovvero forze centrifughe o centripete, e gli
elementi in gioco sono compatibili (Fuoco-Aria; Terra-Acqua).
L’opposizione richiede una significativa presa di consapevolezza.
Quadrato
È un aspetto molto faticoso perché rappresenta un blocco energetico tra due funzioni che
fanno fatica a vedersi in quanto non compatibili. La quadratura è un aspetto che può
generare sofferenza dal momento che le energie non scorrono e il conflitto inconscio rimane
alto.
Trigono
È un aspetto armonico: due aspetti della personalità si sostengono a vicenda in quanto i
Pianeti si trovano nello stesso elemento e le energie sono compatibili. Il trigono nasconde il
pericolo che la persona non si realizzi o si realizzi solo in parte in quanto l’ambiente
conferma e premia il suo comportamento.
Sestile
Agisce in modo analogo al trigono, ma con un’azione più debole: le capacità disponibili
devono essere elaborate maggiormente.
Quinconce
È un aspetto che si forma tra Pianeti che stanno in elementi non affini (come Terra e Fuoco
o Aria e Acqua, gli stessi del quadrato) e che può essere frustrante.
Semisestile
Aspetto poco più che percettibile, mette in relazione Pianeti che stanno in Segni vicini e
quindi energeticamente non affini, obbligando a uno sforzo di comunicazione e integrazione.
21
3.5 Le Case
Le Case, come i Segni, sono un cerchio di dodici simboli che rappresentano i processi umani
più fondamentali, in specifici campi di attività. Sono le arene della vita, gli ambiti in cui si
materializza l’esperienza senza la quale la combinazione di Pianeti e Segni rimane
scollegata dalla realtà: le Case parlano di ciò che accade quando ci si esibisce sul
palcoscenico della vita.
Il sistema delle Case, che parte dal preciso momento della nascita rappresentato
dall’Ascendente (grado di inizio della Prima Casa), descrive il modo in cui sperimentiamo le
energie degli archetipi. Le Case che in un Tema sono abitate dai Pianeti sono molto
importanti perché sono i settori della vita in cui siamo chiamati a fare un’esperienza
fondamentale mentre le Case vuote sono i settori ove non è richiesta una particolare
attenzione in questa vita.
“Noi siamo i nostri Segni e facciamo le nostre Case. L’Acquario, per esempio, potrebbe darea una persona un’indole ribelle. Mettiamolo nella casa della Carriera, e quella ribellioneprobabilmente si cristallizzerà sotto forma di lavoro in proprio. Non riuscirebbe a tollerare diavere un capo. Mettiamolo nella Casa delle Relazioni, e il tema acquariano non si svilupperàpiù sul fronte lavorativo. Il centro dell’attività è ora diventato la paura di essere travolto daun marito o una moglie dominanti.”20
Sotto l'orizzonteNecessità basilari dell'IoSoggettività, realizzazione interiore
Prima Casa - AscendenteIo, Personalità, Corpo, capacità diaffermazione, radicamento
Seconda CasaSicurezza, patrimonio, posizione sociale,denaro, beni materiali
Terza CasaComunicazione, uso e trasmissione diinformazioni, capacità pratiche
Quarta CasaFamiglia, infanzia, rifugio domestico,intimità, principio femminile
Quinta CasaCreatività, emozioni, amori, giochi, figli,piacere
Sesta Casa Lavoro, salute
Sopra l'orizzonteSuperamento necessità basilari dell'IoOggettività, realizzazione esteriore
Settima Casa- Discendente Relazione con il partner, matrimonioOttava Casa Potere, morte, eredità, vita interiore
Nona CasaCiò che è lontano: viaggi, ricerca spirituale,espansione
Decima Casa Status sociale, CarrieraUndicesima Casa Amici, socialità, tempo libero, indipendenza
20Steven Forrest, Op. cit., pag. 158.
22
Dodicesima CasaProve cui la vita sottopone, nemici,inconscio
3.6 I Transiti
I Transiti sono le posizioni dei Pianeti in un dato momento rispetto alle posizioni degli stessi
nella carta natale.
L’approccio dell’Astrologia psicologica ai Transiti è completamente diverso da quello
dell’Astrologia classica, centrata sull’evento e non sulla persona. Già il definirli dinamici
invece di negativi o addirittura malefici rende bene l’idea di una mobilitazione di energie non
necessariamente nefasta, anche se di regola al di là del controllo della personalità
cosciente. Il lato “negativo” di opposizioni e quadrature è appunto questo, la fondamentale
incontrollabilità cosciente delle energie/funzioni planetarie coinvolte. L’individuo ha a
disposizione una grande quantità di risorse psichiche che però, invece di scorrere
fluidamente, procedono a sbalzi, per eccesso o per difetto, mentre a volte si inceppano del
tutto ed egli non riesce a controllarne l’andamento.
I Transiti hanno un ruolo fondamentale nel percorso di individuazione: sono opportunità di
crescita, chiamate all’autenticità.
23
4 La dialettica figura-sfondo nel Tema natale
Il Tema natale viene rappresentato graficamente su un cerchio all’interno del quale si
distribuiscono i Pianeti nei Segni e nelle Case.
Il mio è questo:
Il disegno del Tema fornisce una suggestiva visione di insieme che “parla” della persona in
modo immediato. Le informazioni contenute in un Tema sono tantissime, i livelli di lettura
sono svariati, tanto che ci si può perdere. Dopo vent’anni che studio il mio Tema, ancora
scopro nuovi dettagli e sfumature.
L’abilità nella lettura del Tema è coglierne il messaggio di sintesi ed entrare empaticamente
in risonanza con il Viaggio dell’Eroe in esso racchiuso.
24
La dialettica figura-sfondo nel Tema natale si esplica in due modalità:
1) ciò che c’è versus ciò che manca (in senso “statico”);
2) i transiti durante la vita (in senso “dinamico”).
4.1 Ciò che c’è e ciò che mancaIl Tema natale può essere visto come una rappresentazione dell’interazione tra le parti: ogni
aspetto tra Pianeti, Segni ed Elementi è un dialogo, così come è un dialogo l’interazione tra
quello che in un Tema c’è e quello che manca.
La prima cosa che parla in un Tema, a colpo d’occhio, è la distribuzione dei Pianeti e la
quantità di aspetti (rappresentati da righe rosse per aspetti disarmonici e blu per aspetti
armonici): quanto più ci sono aree vuote e punti di accumulo di Pianeti e quanto più ci sono
aspetti di opposizione e quadratura tanto più avremo a che fare con polarizzazioni e
conseguentemente proiezioni di ciò che manca.
Ad esempio il mio Tema (vedi Fig. 1) mostra a prima vista una forte concentrazione in due
aree, opposte l’una all’altra, e vaste zone vuote.
In un Tema è particolarmente interessante osservare quello che non c’è oltre a quello che
c’è. Quello che non c'è, o magari è presente in forma minima, è altrettanto potente di quello
che c'è, ma in modo completamente diverso.
La prima cosa da osservare in un Tema è la distribuzione dei Pianeti negli Elementi (Fuoco,
Terra, Aria, Acqua) al fine di stabilire la Funzione principale (prevalenza di un Elemento) e
la Funzione inferiore (assenza o quasi assenza di un Elemento).
La Funzione principale in un Tema è l’area di confort, ove ci sentiamo “a casa”, mentre la
Funzione inferiore è una area di potenziale stress, ove si tende a compensare e proiettare.
“The more skewed a chart is, the more potential maladjustment you will find. However, thepotential for creativity runs parallel with the potential for maladjustment. (…) So, as far as Iam concerned, it means that our most psychodynamically motivating is not what’s in thechart, but what isn’t. Because for us, on some great level, there’s a hunger for integration, adesire for wholeness. (…) That’s what the astrological chart shows.”21
21“Più un Tema è polarizzato, più è alto il potenziale di squilibrio. Tuttavia, il potenziale di creatività va inparallelo al potenziale di squilibrio. (…). Quindi, per quel che mi riguarda, ciò significa che ciò che ci stimola dipiù psicodinamicamente non è ciò che c’è nella carta ma ciò che manca. Questo perché esiste in noi un anelitoall’integrazione, un desiderio di completezza. (…). Questo è ciò che la carta mostra.” Traduzione mia daRichard Idemon, The Magic Thread, Wessex Astrologer 2010, pag. 27
25
Se i fatti della vita hanno condotto l’individuo a negare la propria Funzione principale e
magari a vivere la Funzione inferiore come primaria, siamo di fronte quasi sempre a una
grande sofferenza e a un dispendio significativo di energia.
Richard Idemon ha suggerito una modalità di determinare la Funzione principale e la
Funzione inferiore in un Tema con un sistema di punti assegnati a presenze e mancanze
negli Elementi (Fuoco, Terra Aria e Acqua), nelle modalità (Cardinale, Fisso, Mobile),
nell’orientamento (Personale, Sociale e Universale) per identificare la Funzione dominante
e la Funzione inferiore.
Ha inoltre introdotto l’analisi dei pianeti singleton in un Tema (Pianeti che abitano isolati un
elemento, modalità, orientamento che non include l’Ascendente o i Nodi).
“The singleton is of particular importance. Singletons are areas that focus: they are a pointof nexus, of problem, of stress, of potential neurosis or complex based around what thatplanet archetypally connects with.”22
Il metodo assegna un punto a ogni Pianeta e un punto aggiuntivo a Sole, Luna e al pianeta
governatore dell’Ascendente, per un totale di 13 punti disponibili.
Applicando il metodo al mio Tema si vede che la Funzione principale è l’Acqua e la Funzione
inferiore è il Fuoco.
Il primo elemento di dialettica figura-sfondo è tra gli Elementi, tra la Funzione principale e la
Funzione inferiore. Interessante è notare che ogni Elemento è abbinato in un mutuo scambio
a un altro. Proprio per questo troviamo che l'Acqua va d'accordo con la Terra e il Fuoco con
l’Aria.
22“Il singleton è di particolare importanza. I singleton sono aree di focalizzazione, il punto centrale di stress odi potenziale nevrosi o di complessi, nell’area che il pianeta rappresenta archetipicamente.” Traduzione miada Richard Idemon, Op. cit, pag. 27.
26
Ogni Segno ha davanti a sé, lungo lo stesso asse, il Segno che appartiene all'Elemento con
il quale c'è corrispondenza. Per raggiungere un buon equilibrio nel carattere e nel corpo è
opportuno che tale scambio sia costantemente attivo.
I Segni opposti hanno parole-chiave in opposizione.
Si può quindi pensare a una lettura gestaltica del Tema natale:
27
4.2 I Transiti e il Ciclo del Contatto
Un elemento centrale di lettura della dialettica figura-sfondo è rappresentato dai transiti.
I transiti dei Pianeti lenti rappresentano delle vere e proprie “chiamate” alla crescita
attraverso la messa in discussione dello status quo.
Si tratta dei cambiamenti che la vita ci propone in una data fase, che possono essere colti
e agiti correttamente solo se sappiamo da dove si parte, come ci insegna il “paradosso del
cambiamento” di Beisser.
I transiti più importanti sono quelli dei cinque Pianeti esterni (Giove, Saturno, Urano,
Nettuno, Plutone) ai Pianeti personali (Sole, Luna, Mercurio, Marte, Venere). Non sono da
vedere come eventi isolati, ma come parte di un processo psicologico cui stiamo
partecipando.
L‘interpretazione dei transiti di una persona in un dato momento non può prescindere dalla
profonda conoscenza del suo Tema natale: occorre considerare le Case e i Segni in cui
sono i Pianeti coinvolti nel transito, come operano nel Tema, la “fatica” che fanno (eventuali
aspetti).
Al fine di rendere chiaro quanto i transiti siano fondamentali tappe nella vita di una persona
e preziose chiavi di lettura dello status del “viaggio” che la persona sta compiendo, allego
qualche veloce spunto descrittivo.
Transiti di GioveI transiti di Giove espandono tutto ciò che toccano e spesso aprono la porta a varie
opportunità e aumentano l’energia vitale. Possono portare una comprensione più ampia del
settore di vita che influenzano sia mediante la posizione della casa che attraversano sia
mediante il pianeta natale con cui sono in aspetto. Giove espande il campo energetico e fa
sentire più allegri, ottimisti ed espansivi.
Transiti di SaturnoI transiti di Saturno, sia per la Casa che per il Pianeta in Aspetto, attenuano il ritmo della
natura e lo concentrano diminuendo il flusso di energia. Durante i transiti di Saturno viene a
mancare la fiducia, vi è un senso di fatica e occorre lottare per ottenere ciò che si vuole. Si
ha come la sensazione di portare un peso sulle spalle. Quando Saturno transita sui Pianeti
personali è tempo di affrontare le proprie paure. Se non c’è consapevolezza e si “insiste” su
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vecchi schemi, Saturno peggiora le cose. Da questo deriva la pessima reputazione di
Saturno nell’Astrologia classica, che lo definiva il “grande malefico”.
L’unico modo di vivere positivamente il passaggio di Saturno è essere aperti al lasciare
andare e ad affrontare a viso aperto le nostre responsabilità. Bisogna prepararsi al
passaggio di Saturno in anticipo e “fare i compiti” portando consapevolezza ai nodi
esistenziali da sciogliere
Saturno offre sempre la possibilità di approfondire la coscienza. In qualunque Casa sia, lì
c’è bisogno di definire le cose, di vivere il presente, di imparare la pazienza, di costruire
attraverso lo sforzo. Molti non sanno con precisione ciò che vogliono; ma se ne si è
pienamente coscienti, si può riscontrare che Saturno provoca il manifestarsi di ciò di cui
abbiamo bisogno e che va bene per la nostra anima. Le perdite che Saturno provoca, sono
in realtà le cose inutili per noi.
Transiti di UranoI transiti di Urano rappresentano una chiamata all’apertura, a tutto ciò che è nuovo e
transpersonale nelle sue implicazioni. Urano apre la porta all’inconscio collettivo: tutto ciò
che Urano tocca del Tema natale tenderà a essere fortemente stimolato. I transiti di Urano
spesso corrispondono ad azioni su cui la persona ha riflettuto a lungo ma che non ha ancora
avuto il coraggio di effettuare. Urano accelera il ritmo della vita, rende più rapido il
cambiamento perché porta in superficie ciò che è al di sotto della soglia: risveglia e porta al
livello in cui siamo pronti a crescere. I transiti di Urano immettono nel cuore dell’esistenza.
Transiti di NettunoI transiti di Nettuno sensibilizzano straordinariamente tutto ciò che toccano tendendo a
dissolvere la forma di quella dimensione di vita rappresentata dal pianeta con cui è in
aspetto. Spesso durante i transiti di Nettuno ci si sente circondati da una sorta di nebbia in
cui si sentono varie emozioni e non si sa quale direzione prendere. A volte Nettuno
spiritualizza le cose, nel senso che mette in contatto con realtà intangibili e sottili, in sostanza
la vita si “apre” nel settore indicato. Molto spesso lo scopo dei transiti di Nettuno sembra
essere un allentamento dei legami con le cose del mondo e un avvicinamento alle cose
dello spirito. La delusione e la depressione che spesso si fanno sentire sono proprio il mezzo
attraverso cui vengono in superficie bisogni interiori.
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Transiti di PlutonePlutone colpisce duro e qualunque cosa tocchi nel Tema viene "trasformata". Plutone è
morte e rinascita, decadimento e rigenerazione. È molto difficile mantenere qualcosa che
Plutone sta cercando di prendere. Il lato negativo di questo Pianeta è più probabile che esca
durante gli aspetti stressanti. Gli aspetti armonici (trigono e sestile) possono rafforzare
qualsiasi cosa tocchino.
Plutone è un Pianeta dal movimento lento nel sistema solare, quindi il suo transito verso i
Pianeti nel Tema può richiedere circa due anni o più per passare completamente. Può
richiedere più di dodici anni, tuttavia, nel suo transito attraverso ciascuna delle Case
dell’oroscopo.
L'effetto di Plutone è quello di pulire a fondo le cose, che rinascono, ma prima di rinascere
devono decadere e morire. La Casa del Tema in cui Plutone è in transito determina quale
area della vostra vita ha bisogno di attenzione. Questo è importante, perché il processo di
Plutone di solito non è visibile in un primo momento. Funziona come qualcosa di simile a un
vulcano, con una pressione in aumento per anni, prima di esplodere. I transiti disarmonici
(opposizione e quadratura) possono essere vissuti come un viaggio all’inferno, quasi
sempre però con biglietto di ritorno, anche se durante l’andata non si crede di riuscire poi a
tornare a casa. Ma se lo si fa, si torna rigenerati, perché l’avere toccato il fondo – e spesso
si giunge a tanto – farà poi apprezzare il momento in cui si è riusciti a risalire a galla, avendo
raggiunto la consapevolezza che si può ancora rinascere dalle proprie ceneri.
Possiamo vedere i transiti, gestalticamente, come degli attivatori della dialettica figura-
sfondo. Gli eventi che accadono durante i transiti possono essere il culmine del processo o
il catalizzatore che inizia un processo, ed è utile vederli come indicazioni esterne di tendenze
interne. Ogni transito in pratica può manifestarsi solo come bisogno interno senza che ci sia
alcun avvenimento esterno, oppure può manifestarsi come esperienza esterna che spinge
la persona a confrontarsi con se stessa. Ciò accade specialmente quando non c’è
consapevolezza di ciò che si deve affrontare: accade qualcosa nel mondo esterno che porta
al contatto con il mondo interno.
I transiti dei Pianeti lenti durano circa due anni: si avvicinano al grado del pianeta che riceve
il transito, lo toccano da vicino, per poi allontanarsene. A volte ci sono dei movimenti
retrogradi che ripercorrono il cammino all’indietro, e degli anelli di sosta, quando il pianeta
si “ferma” per un certo tempo o perde velocità. I transiti spesso quindi avvengono tre volte.
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Possono toccare un punto, poi andare retrogradi e toccarlo nuovamente e poi tornare diretti
e toccarlo per la terza volta. Se si tratta di un cambiamento importante, generalmente
indicato da un transito che coinvolge Urano, Nettuno, Plutone o Saturno o una combinazione
di questi Pianeti, ci vorranno almeno due anni e mezzo per assimilare il significato di quel
cambiamento.
È difficile dire qual è un transito potente e quale non lo è, ma in genere se c’è una
congiunzione, un quadrato o un’opposizione dei cinque Pianeti esterni a un pianeta
personale o all’Ascendente o al Discendente, si ha un flusso o un blocco di energia
potenzialmente significativo.
I transiti in realtà non causano nulla: essi corrispondono semplicemente a periodi di vita in
cui l’individuo è pronto a entrare in contatto con qualcosa che è andato sviluppando dentro
di sé per tanto tempo.
La congiunzione in genere segna la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. In contrasto con le
congiunzioni, gli aspetti di quadrato solitamente segnano importanti adattamenti a qualcosa
che è già iniziato. L’opposizione spesso è in rapporto con una grossa decisione, ed è
normalmente caratterizzata da una consapevolezza (ad esempio si è consapevoli che siamo
chiamati a decidere se mettere fine a una relazione o cambiare lavoro). Durante la
congiunzione invece siamo parte della liberazione di energia e c’è meno consapevolezza di
ciò che sta succedendo.
Vi è a mio giudizio una interessante possibilità di lettura dei transiti in chiave gestaltica.
I transiti dei Pianeti lenti hanno spesso il compito di portare in figura temi essenziali alla
crescita: per vivere il transito con consapevolezza e coglierne il senso di opportunità si può
pensare a una similitudine delle fasi del transito alle fasi del ciclo del contatto.
Ad esempio un transito di Saturno è in genere una chiamata a lasciar andare ciò cui siamo
ancora attaccati ma che non ci serve più. Se ci facciamo cogliere impreparati l’effetto può
essere doloroso e il cambiamento è trauma senza crescita né assimilazione.
Ecco di seguito un esempio relativo a un transito di Saturno a Venere. Lo stesso schema si
può applicare al transito in una casa (per analogia all’esempio si potrebbe pensare al
transito di Saturno in Settima casa, la casa della relazione io-tu).
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Fasi del ciclo del contatto Fasi del transito Esempio: Transito di opposizione diSaturno a Venere
Sensazione
Si delineano gli argomenti cherichiedono crescita ecambiamento e cominciano aemergere dallo sfondo
Il pianeta entra nelsegno significativo peril pianeta che riceve iltransito o nella casarelativa al settore dellavita che richiede ilcambiamento.
Una relazione problematica entra in crisi.Mettiamo a fuoco che i nostri bisogni non sonopiù completamente soddisfatti
Consapevolezza Ci rendiamo conto del bisognoemerso Il pianeta si avvicina
Presa di consapevolezza che si dovrà prendereuna decisione. Cominciamo a "leggere" gliavvenimenti e le emozioni nella relazione allaluce della valutazione sulla sua fine.
Mobilizzazione
La consapevolezza del bisognomobilita le risorse: ciprepariamo ad accogliere lerichieste di cambiamento
Il pianeta si avvicinaulteriormente
Comincio a immaginare la vita senza quellarelazione, inizio lavoro di terapia perreinventarmi
Azione La richiesta di cambiamentoviene assecondata Il pianeta tocca i gradi La relazione finisce
Contatto Percepisco il cambiamento e isuoi effetti nella mia vita.
Il pianeta tocca i gradi(anello di sosta o motoretrogrado)
Attraverso la sofferenza della fine
SoddisfazioneCompimento della Gestalt.Assestamento in un nuovoequilibrio
Il pianeta si allontanaComincio a costruire un nuovo equilibrio.Faccio tesoro di quanto ho imparato dallarelazione e dalla sua fine
Nella mia esperienza di tirocinio ho avuto due casi in cui ho “usato” un transito di Saturno
come alleato nell’accompagnare le mie due clienti verso un cambiamento significativo in
ambito lavorativo. In entrambi i casi si trattava di lasciare andare un lavoro che non solo non
dava più soddisfazione ma anche creava malessere.
Come spesso succede, lo status quo era difficile da mettere in discussione: per N. si trattava
di prendere la decisione di dare le dimissioni e tornare a Bari senza un nuovo lavoro,
affrontando il giudizio dei genitori e di tutti gli amici che vedevano l’abbandono di un lavoro
a tempo indeterminato a Milano come una follia.
Per G. il tema era quello di abbandonare un lavoro noioso ma rassicurante e accettare una
proposta di un ruolo completamente nuovo e sfidante.
Sia N. che G. avevano importanti transiti di Saturno e Plutone in corso: i due Pianeti erano
gli accompagnatori verso il nuovo.
Con N. e G. ho usato più volte il lavoro sulle parti, dando spazio alle istanze di abbattimento
dello status quo e alla “fatica” vissuta nel presente e facendo fare “amicizia” con Saturno e
Plutone.
32
5 L’utilizzo del sapere astrologico nel Counseling
Come accennato nell’introduzione, l’idea che sta alla base di questa tesi è quella di
utilizzare il sapere astrologico all’interno di un percorso di Counseling, anche con clienti che
non hanno nozioni di Astrologia o che addirittura hanno nei confronti della stessa dei
pregiudizi negativi.
È chiaro che nel caso in cui il cliente conosca e condivida il linguaggio astrologico, l’utilizzo
della simbologia racchiusa nel Tema natale risulta particolarmente suggestiva e potente.
Durante il mio tirocinio con i clienti, ho sperimentato l’utilizzo del sapere astrologico in due
modalità:
1) Tema natale come strumento di accelerazione di consapevolezza;
2) Sinastria e Tema integrato a supporto della relazione tra counselor e cliente.
5.1 Il Tema Natale come strumento di accelerazione di consapevolezzaCome si può dedurre da quanto descritto finora, le informazioni fornite da un Tema sono
moltissime e sarebbe relativamente facile utilizzarle come modello di interpretazione.
L’utilizzo del sapere astrologico in termini di supporto alla comprensione del cliente è
assimilabile all’utilizzo di altre mappe di personalità come l’Enneagramma. In realtà l’idea
è quella non tanto di dare delle interpretazioni ma di usare alcuni elementi come degli
acceleratori di consapevolezza.
Nella mia esperienza di tirocinio ho utilizzato le mie competenze astrologiche principalmente
in tre aree:
Generare una esperienzaemozionale di accoglienza
La mia Luna e quella del cliente: sintonizzarsi per sentire i suoibisogni emozionali profondi (Inner Child)
Il tema che il cliente porta rispettoal progetto della carta natale
Analisi di ciò che c'è e ciò che manca nel TemaFunzione principale e funzione secondariaSintonia con il progetto del Sole e con la Funzione dominanteAspetti dinamici tra Pianeti che hanno a che fare con il tema
Il tema che il cliente porta rispettoal momento
I transiti dei Pianeti lenti come chiamate alla crescita
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Il lavoro con i Pianeti risulta potente solo quando il cliente ne conosce e “sente” il significato
in Astrologia.
Si possono fare dei lavori sulle parti utilizzando i Pianeti coinvolti in aspetti dinamici. Per
esempio si può lavorare su doveri introiettati facendo “parlare” Saturno. La posizione e gli
aspetti di Venere possono essere usati per tutti i temi legati alle relazioni. Marte può essere
usato per lavorare sull’aggressività. Si può mettere in scena un transito nei settori della vita
rappresentati dalla Case coinvolte.
Ho avuto un solo cliente esperto di Astrologia e ho potuto verificare la grande efficacia
dell’utilizzo dei simboli astrologici nel lavoro gestaltico.
L’utilizzo degli Elementi in sessione è invece sempre possibile in quanto i termini fuoco,
terra, aria e acqua fanno parte del linguaggio comune. In particolare ho sperimentato il
lavoro sull’Elemento mancante (la Funzione inferiore) utilizzando disegni, parole,
meditazioni guidate con l’obiettivo di consapevolizzare le eventuali proiezioni e ho usato
l’Elemento principale per contattare attraverso il simbolo risorse e talenti.
5.2 Il Tema Natale come supporto alla relazione
Di seguito voglio soffermarmi sul tema centrale del Counseling, la relazione, e sull’utilizzo
dell’Astrologia a supporto della relazione con il cliente.
Ritengo infatti che il sapere astrologico possa essere usato nella relazione di Counseling
come prezioso strumento a supporto dell’ottimizzazione della relazione con il cliente.
Il Counseling è una relazione di aiuto che, attraverso la creazione di un clima di accoglienza,
mira a creare i presupposti di una esperienza emozionale correttiva che renda possibile al
cliente l’accettazione della propria natura e il diventare se stesso.
Al centro di questo approccio c’è la relazione: il terapeuta è chiamato a porsi nei confronti
del cliente in uno stato di congruenza e autenticità (assenza di contraddizione tra il proprio
fare, il proprio dire, ciò che si sa di se stessi e la propria intima essenza), di accettazione
incondizionata (assenza di giudizio) e di vibrazione empatica.
Il nucleo centrale del contributo alla crescita di consapevolezza del cliente infatti risiede nella
“contaminazione” che avviene attraverso la trasmissione di un atteggiamento:
“Le tecniche, si può dire, sono l’occasione – sia per il paziente sia per il terapeuta – peresprimere l’atteggiamento che costituisce il vero lavoro.”23
23Claudio Naranjo, Atteggiamento e prassi della teoria gestaltica, Melusina 1991, pag. 14.
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I vissuti somatici ed energetici del counselor e tutto il suo essere entrano a pieno titolo nella
relazione di Counseling che è necessariamente una esperienza trasformativa per entrambi.
Tradizionalmente l’Astrologia si è occupata di interazione tra Temi natali per analizzare le
compatibilità di coppia e ha introdotto i concetti di Sinastria e Tema composito o integrato.
A titolo di informazione introduco le definizioni:
SINASTRIA
La sinastria è una tecnica di comparazione dei due temi natali considerati. Si analizzano
dunque tanto gli interaspetti tra i diversi Pianeti che la posizione rispettiva dei Pianeti di una
persona nelle case del Tema natale dell'altra persona. Lo scopo è di capire come
interagiranno i campi energetici delle due persone.
Sono considerati inoltre gli interaspetti più generali; in altre parole l'armonia o la mancanza
di armonia fra i vari Pianeti e luminari, in particolar modo il Sole, la Luna, Venere e Marte,
Venere/Luna e Sole/Marte. Una particolare importanza è data agli interaspetti ripetuti due
volte (es. Sole di A congiunto a Marte di B e Marte di A trigono a Sole di B), ossia a quelle
che sono definite "doppie enfasi".
Di grandissimo rilievo sono gli aspetti dei Pianeti lenti (Giove, Saturno, Urano, Nettuno e
Plutone) di un soggetto su quelli personali dell'altro (Sole, Luna, Mercurio, Venere e Marte)
e viceversa; l'analisi di queste configurazioni planetarie va oltre la lettura dei rapporti tra
Sole Luna, Venere e Marte legate all'incontro e all'attrazione sessuale e forniscono una
visione molto più profonda delle reali dinamiche del rapporto di coppia.
TEMA INTEGRATO O COMPOSITO
Il Tema composito è una tecnica relativamente recente che vede la luce negli anni '70 grazie
a Robert Hand24. Il Tema integrato illustra il Sé della coppia e da un punto di vista karmico
il perché ci si è incontrati, qual è lo scopo che ha unito le due persone e soprattutto dove
sono dirette. Si tratta di un calcolo che estrae un Tema integrato prendendo in
considerazione i punti medi tra i due temi individuali.
Con il Tema integrato si considera la coppia come unica entità e si calcola un nuovo Tema
natale utilizzando i punti medi di tutte le coppie di elementi componenti i due temi (i due Soli,
le due Lune ecc.).
Ritengo che abbia un senso analizzare la sinastria cliente-counselor perché questa può
fornire una interessante vista sulla modalità di interazione delle energie.
24Robert Hand (Plainfield, New jersey, 5 dicembre 1942) è uno degli astrologi più famosi del mondo.
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Se ci sono forti aspetti tra le due carte (armonici o no) possiamo anticipare che ci sarà una
forte interazione. Se questi aspetti coinvolgono Pianeti problematici del Tema del counselor,
è possibile che si sviluppino dei “ganci”.
Per esempio gli interaspetti di Saturno ai Pianeti personali facilmente attivano ferite e quindi,
se gestiti consapevolmente, sono preziosi alleati della crescita.
L’analisi della sinastria cliente-astrologo porta consapevolezza al fatto che non è possibile
relazionarsi allo stesso modo e avere lo stesso livello di empatia con tutti i clienti.
Il Tema integrato è il Tema natale della relazione e ne rappresenta la natura come in una
reazione alchemica.
Trovo che Sinastria e Tema integrato siano strumenti particolarmente efficaci e suggestivi
applicati alla coppia counselor-cliente in quanto offrono un interessante punto di vista
“esterno” sulla relazione, una sorta di supervisione ricca di spunti operativi su aree di
intervento e risorse disponibili.
Ho usato sia la Sinastria sia il Tema integrato per comprendere e migliorare la mia relazione
con il cliente e ho potuto verificare quanto l’apporto di consapevolezza offerto sia
fondamentale.
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CONCLUSIONI
È stato molto bello, con l’occasione della scrittura di questa tesi, rileggere libri che hanno
fatto parte della mia formazione astrologica negli ultimi vent’anni.
Grazie alle mie attuali conoscenze di Gestalt, Psicologia Umanistica e Counseling, ho potuto
assaporare appieno sfumature che non avevo colto in precedenza: ora posso dire di avere
una vera visione di insieme.
Ho potuto apprezzare la matrice che accomuna l’Astrologia che amo alla Gestalt,
l’impostazione che ho scelto per la relazione di aiuto.
Il Tema natale è una mappa di potenziali positivi e aree di difficoltà: durante la vita i transiti
dei Pianeti lenti e le relazioni offrono le occasioni di crescita e di integrazione.
Il Counseling è strumento importante di attraversamento consapevole delle crisi di crescita
e l’approccio gestaltico aiuta a vedere ogni cosa sotto un diverso punto di vista.
Il mio triennio di Scuola di Counseling ha portato uno straordinario arricchimento del mio
modo di vivere l’Astrologia: ora guardo il mio Tema e quello di altri con molta più apertura a
coglierne i tesori, avendo imparato dalla Psicologia Umanistica che ognuno ha dentro di sé
la possibilità di autorealizzazione.
Ora guardo alle parti più faticose di un Tema cercando le opportunità di farne qualcosa di
buono, avendo imparato dalla Gestalt che si può lavorare sulle parti in conflitto, che si
possono consapevolizzare le proiezioni e portare luce alla propria Ombra.
Ho imparato che seppure un quadrato “tende” a creare un contrasto tra due parti e
un’opposizione “tende” a indicare che c’è una parte non accettata che proiettiamo sugli altri,
tuttavia questa energia dinamica che lega due Pianeti porta in sé la possibilità della propria
trasformazione.
Ho imparato ad accogliere ciò che non amavo del mio Tema, ho “masticato” e “assimilato”
(come intende Fritz Perls25) ciò che prima avevo solo compreso con la mente:
“Whatever planetary positions exist in our chart, we will discover, as we become moreintegrated and experience more Harmony with ourselves and the universe, that all ourplanets are one, that they are only different faces of the one Self that directs us and connectsus to all other Selves. Whether through one particular activity or relationship or a series ofinterrelated activities and relationships, we will be living in a manner that satisfies and unifiesall of our planets. Throughout each day, we will be fulfilling our Sun through expressingourselves, strengthening our self-esteem, drawing from our inner light; our Moon, by
25 Fritz Perls (1893-1970), psicoterapeuta tedesco padre della Terapia della Gestalt, autore di Io, la fame el’aggressività, Franco Angeli 2015
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nourishing ourselves and others; our Mercury, by processing our experience andcommunicating with others; our Venus, by fulfilling our deepest values and establishingloving relationships; our Mars, by releasing our energy actively and constructively; ourJupiter by expanding our understanding and reaching out to new realm of experience; ourSaturn by focusing on the important tasks before us and experiencing the sense ofaccomplishment which results from applying ourselves; our Uranus, by remaining attunedto our deepest intuition and by experiencing the inner freedom and transformation thatresults from acting independently and individualistically; our Neptune, by awakening oursources of creativity and inspiration and by feeling each day our connectedness to theuniverse; our Pluto, by drawing from the deepest reservoirs of our being, experiencing andchanneling our inner power so that we continually regenerate not only ourselves, but alsothe people around us.”]26
Riassumendo il tutto con una metafora, direi che a ognuno di noi è assegnato in dote un
giardino per accompagnarci nella nostra avventura umana: l’Astrologia ci insegna a
comprenderlo nelle sue caratteristiche (tipologia del terreno ed esposizione), il Counseling
è il giardiniere che può farlo fiorire facendo tesoro di sole, pioggia e vento.
26“Quali che siano le posizioni dei pianeti nella vostra carta, si scoprirà, a mano a mano che si procede nelcammino dell’integrazione e si vive più in armonia con se stessi, che i vari pianeti sono in realtà tutt’uno e sonosoltanto diverse facce dell’unico Sé che dirige e connette agli altri Sé. Attraverso una particolare attività orelazione, o una serie di attività e relazioni, la vita che vivremo soddisfacerà e integrerà tutti i nostri pianeti.Giorgio dopo giorno onoreremo il nostro Sole attraverso l’esprimersi e il rafforzamento dell’autostima, a partiredalla nostra luce interiore; onoreremo la nostra Luna nutrendo noi stessi e gli altri; onoreremo il nostro Mercuriovivendo la nostra esperienza e comunicando con gli altri; onoreremo la nostra Venere seguendo i nostri valoripiù profondi e stabilendo delle relazioni d’amore; onoreremo il nostro Marte usando la nostra energiaattivamente e costruttivamente; onoreremo il nostro Giove espandendo la nostra comprensione e conoscenza;onoreremo il nostro Saturno focalizzandoci sui nostri compiti e sperimentando il senso di soddisfazione cherisulta dall’impegnarsi; onoreremo il nostro Urano rimanendo in contatto con le nostre profonde intuizioni esperimentando il senso di libertà e la trasformazione che derivano dall’agire con indipendenza eindividualismo; onoreremo il nostro Nettuno risvegliando la fonte della nostra creatività e della nostraispirazione e sentendo ogni giorno la connessione con l’Universo; onoreremo il nostro Plutone attingendo allenostre fonti più profonde del nostro essere sperimentando e canalizzando il nostro potere interiore per unacontinua rigenerazione non solo di noi stessi ma anche di coloro che ci sono vicini.” Traduzione mia da TracyMarks, The Astrology of Self-Discovery, Crcs Publications 1985, pag. 259
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