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Marco Forni ICF: DALLA CLASSIFICAZIONE AL PROGETTO La Spezia, 29 ottobre 2011 Fondazione Don C. Gnocchi onlus Polo riabilitativo del Levante Ligure Ospedale S. Bartolomeo – Sarzana (SP) 1 ICF - International Classification of Functioning, Disability and Health

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Marco Forni

ICF: DALLA CLASSIFICAZIONE AL

PROGETTO

La Spezia, 29 ottobre 2011

Fondazione Don C. Gnocchi onlusPolo riabilitativo del Levante LigureOspedale S. Bartolomeo – Sarzana (SP)

Fondazione Don C. Gnocchi onlusPolo riabilitativo del Levante LigureOspedale S. Bartolomeo – Sarzana (SP)1

ICF - International Classification of Functioning, Disability and

Health

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Level of Outcome Measurement

Pathology

(1)Impairment

(2)Disability

(3)Handicap

(4)

Pathology(A)

Impairment(B)

Disability(C)

Handicap(D)L

evel

of

Inte

rven

tio

n

TREATMENT / OUTCOME

Whyte J., Toward A Methodology For Rehabilitation Research, Am J Phys Med Rehab, 1994

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• menomazione (impairment): perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica

• disabilità (disability): qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano

• handicap: condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o a una disabilità che in un certo soggetto limita o impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in relazione all’età, al sesso e ai fattori socioculturali

1980 - IL PRIMO DOCUMENTO DELLA WHO (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ)

ICIDH - International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps

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1980 - IL PRIMO DOCUMENTO DELLA WHO

ICIDH - International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps

CORPO OSUE PARTI

INTERA PERSONA

SOCIETÀ

LIVELLI

IMPAIRMENT

DISABILITY

HANDICAP

DEFINIZIONI WHO

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ICF

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’

Classification Assessment Surveys & Terminology Group

Un nuovo componentedella famiglia OMS

delle Classificazioni Internazionali www.who.int/classification/icf

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Strutture e Funzioni Corporee

Attività Partecipazione

Condizioni di salute

Fattori Ambientali Fattori PersonaliFattori contestuali

(disabilità)

(patologia: ICD10)

(menomazione)(limitazione) (restrizione)

barrierefacilitatoriesterni interni

2001 - IL NUOVO DOCUMENTO DELLA WHO

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Messaggi Fondamentali

L’ICF è stato sistematicamente rivisto nell’ultimo decennio– vasta partecipazione internazionale e multidisciplinare– ampie prove sul campo– sulla base di principi scientifici

• linee guida tassonomiche: logica e terminologia• utilità pratica: fattibilità, facilità d’uso, linee guida etiche• attendibilità, validità e comparabilità

Quando ci si mette in viaggio... -L’ICF come strumento utile per i Sistemi Informativi sulla Salute

• per valutare: bisogni, risultati, costi, qualità, soddisfazione;• per fornire servizi, per elaborare politiche sociali.

-Sono necessarie linee guida applicative, strumenti, formazione

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La 54° Assemblea Mondiale della Sanità

22 maggio 2001

Approva e pubblica l’ICF

Raccomanda:

-l’uso dell’ ICF negli Stati Membri per

la ricerca, negli studi di

popolazione e nei rapporti

-l’uso congiunto con l’ICD

-adattamenti specifici per indagini ed

incontri clinici

- revisioni periodiche

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Procedure di intervento

Motivi di incontro

ICFClassificazione

Internazionale del Funzionamento, della

Disabilità e della Salute

ICD-10Classificazione Statistica

Internazionale delle malattie e dei problemi

correlati alla salute

INDNomenclatore di

Malattie

per la specialisti-

ca

per le cure primarie

La Famiglia OMS delle Classificazioni Internazionali

Prodotti Associati Classificazioni Principali Adattamenti

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ICD: una risorsa pubblica internazionale

150 anni di storia

Standard internazionali

Connessioni Internet

Istruzioni On-line

Tabelle di conversione

ICD 8, 9, 10

Data Base Mortalità: 85 Paesi

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Pubblicazioni ICF

1. Volume Principale con glossario- Full version 9999 cat.- Short version 99 cat.

2. Descrizioni cliniche e& Linee Guida per l’Assessment

3. Criteri di Assessment per la Ricerca

4. Altre Versioni- Adattamenti Speciali

• Bambini e Adolescenti

5. Strumenti specifici di AssessmentA

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Checklist ICFl Una sola componente- Una sola

pagina “con un’occhiata”l Categorie Principali (169 su 1494)

! Menomazioni delle:

! Funzioni Corporee

! Strutture Corporee

! Attività e Partecipazione

! Fattori Ambientali

l Altre informazioni sul contestol Disponibile per:

! Clinici & Fornitori di Servizi! Utenti

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SCOPI

• fornire una base scientifica per classificare le conseguenze delle condizioni di salute

• stabilire un linguaggio comune per migliorare la comunicazione

• permettere un raffronto dei dati fra: – Paesi– discipline sanitarie– servizi– periodi

• fornire uno schema di codifica sistematica per i sistemi informativi sulla salute

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Fondamenti dell’ ICF

Funzionamento Umano - non la sola disabilità

Modello Universale - non modello per

minoranze

Modello Integrato - non solo medico o sociale

Modello Interattivo - non progressivo-lineare

Equivalenza - non causalità eziologica

Inclusivo del contesto - non la sola persona

Applicabilità Culturale - non concezione

occidentale

Operazionale - non solo teorico

Per tutte le classi di età - non centrato sull’adulto

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• Funzionamento Umano vs mera disabilità

• Funzioni Corporee vs menomazioni • Strutture Corporee

• Attività vs limitazioni dell’attività

1980 disabilità

• Partecipazione vs handicap

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Partecipazione o Handicap?

Linguaggio neutrale

• “politically correct”

• uso corretto– intervento

– opportunità

– aspetti positivi

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Modello vs. Modello di Universale Minoranze

Ognuno può avere disabilità

ContinuumMulti-dimensionale

Gruppi con specifiche menomazioniCategorialeUni-dimensionale

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Modello versus Modello medico sociale• Problema PERSONALE vs Problema SOCIALE

• cura medica vs integrazione sociale

• trattamento individuale vs azione sociale

• aiuto professionale vs responsabilità individuale & collettiva

• intervento sulla persona vs modificazione ambientale

• comportamento vs atteggiamenti

• prendersi cura vs diritti umani

• politica sanitaria vs politiche

• adattamento individuale vs cambiamento sociale

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Sequenza di Concetti ICIDH 1980

Menomazione

Malattia o

disturbo Disabilità Handicap

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Conditioni di salute (disturbo/malattia)

Interazione di ConcettiICF 2001

Fattori Ambientali Fattori Personali

Funzioni e strutture corporee (Menomazione)

Attività(Limitazio-

ne)

Partecipazione(Restrizione)

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Equità / Equivalenza

• Perdita di un arto mine = diabete = talidomide

• Giorni persi per attività abitualiinfluenza = depressione = mal di schiena

= angina

• Stigmalebbra = schizofrenia = epilessia = HIV

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Fattori ContestualiPersonagenereetàaltre condizioni di

salutecapacità di

adattamentobackground

socialeeducazioneprofessioneesperienze

passateStile del carattere

AmbienteProdotti

Ambiente prossimo Istituzioni

Norme socialiAmbiente culturaleAmbiente costruito

Fattori politiciAmbiente naturale

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Applicabilità Culturale

• Equivalenza concettuale e funzionale della Classificazione• Traducibilità• Utilizzabilità

• Comparabilità Internazionale

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Comparabilità: equivalenza tra culture

• Equivalenza Concettuale:

simile comprensione /significato dei concetti

• Equivalenza Funzionale:

simili domini

• Equivalenza Metrica:

simili caratteristiche di misura

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ICF: le prove sul campo

• 7 anni 1994-2001

• 61 paesi

• bozze ICF tradotte e testate in 27

lingue

• 38 Consensus Conferences

Nazionali

• 7 Consensus Conf. Internazionali

• 2000 valutazioni di casi live

• 3500 valutazioni di casi simulati

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StrutturaClassificazione

Parti

Componenti

Costrutti/qualificatori

Domini e categorie

ai diversi livelli

ICF

Parte 1:Funzionamento

e disabilità

Parte 2:Fattori

Contestuali

Funzioni e Strutture Corporee

Attività e Partecipazione

Fattori Ambientali

Fattori Personali

Cambiam.Strutture Corporee

Capacità Performance Facilitatore/Barriera

Iivello item:

1° 2°

livelloItem:

1° 2°

livelloItem:

1° 2°

Cambiam.Funz.ioni Corporee

livelloitem:

1°2°

livelloItem:

1° 2°

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Componenti dell’ ICFFunzioni

&Strutture Corporee

Attività &

Partecipa-zione

Fattori Ambientali

Barriere

Facilitatori

Funzioni

Strutture

Capacity

Performance

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Funzioni e Strutture Corporee

Cute e strutture correlateFunzioni della cute e delle strutture correlate

Strutture correlate al movimentoFunzioni neuromuscoloscheletriche e correlate al movimento

Strutture correlate al sistema genitourinario e riproduttivo

Funzioni genitourinarie e riproduttive

Strutture correlate all’app. digerente e ai sistemi metabolico e endocrino

Funzioni dell‘apparato digerente e dei sistemi metabolico e endocrino

Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell’apparato respiratorio

Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell‘apparato respiratorio

Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio

Funzioni della voce e dell’eloquio

Occhio, orecchio e strutture correlateFunzioni sensoriali e dolore

Strutture del sistema nervosoFunzioni mentali

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Attività e Partecipazione

1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze

2 Compiti generali e richieste3 Comunicazione4 Movimento5 Cura della propria persona6 Attività domestiche7 Interazioni interpersonali8 Attività di vita fondamentali9 Vita sociale, civile e di comunità

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Fattori ambientali

1. Prodotti e tecnologie

2. Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall’uomo

3. Relazioni e sostegno sociale

4. Atteggiamenti, valori, convinzioni

5. Servizi, sistemi e politiche

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Applicazioni dell’ICF• Salute• Sicurezza Sociale• Educazione• Lavoro• Economia & sviluppo• Legislazione & leggi• Altro ….

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• Assessment dei bisogni• Valutazione degli outcomes• Comparazione di differenti interventi• Soddisfazione del cliente

• Performance dei servizi– outcomes– efficienza

• Terminologia clinica

ICF nella pratica clinica & management

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ICF nelle politiche

• assessment della salute di popolazioni

• impatto della disabilità

–economico

–sociale

• dati basati su evidenza per differenti interventi politici

–risposte dei servizi

–efficienza –assessment delle performances

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Domini ICF utilizzati nelle Surveys Internazionali OMS

Domini relativi alla salute

• Vista• Udito• Linguaggio• Digestione• Escrezione corporea• Fertilità• Attività sessulae• Cute & disfigurement• Respiro• Dolore• Affect• Sonno• Energia / vitalità• Cognizione• Comunicazione• Mobilità e Destrezza

Domini salute-correlati Cura di sè: Include alimentarsi

Attività quotidiane: attività domestiche, lavorative o scolastiche

Funzionamento sociale: relazioni interpersonali

Partecipazione: partecipazione sociale, include discriminazione/stigma

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Da HANDICAPPATO (ICIDH 1980 )

a PERSONA con disabilità (ICF 2001)

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Modello biopsicosociale di Engel (1967)

E’ un modello multifattoriale, che vede la malattia come il risultato di sistemi di interazione a livello delle cellule, dei tessuti, degli organismi, dei rapporti interpersonali e dell’ambiente.

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MODELLO PURAMENTE MEDICO DI DISABILITA’

MODELLO PURAMENTE SOCIALE DI DISABILITA’

ICF

ASPETTI INNOVATIVI DELL’ICF

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Messaggi fondamentali dell’ICF

SALUTE E DISABILITA’ condividono le stesse dimensioni concettuali.

La DISABILITA’ è una condizione che ognuno può sperimentare durante la propria vita.

Tutti possono avere una condizione di salute che in un contesto ambientale sfavorevole causa disabilità.

La Disabilità è indipendente dall’eziologia.

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ICF non riguarda solo le persone con disabilità,

riguarda tutti, ha dunque uso e valore universale.

Rispetto a ciascuna delle centinaia di voci

classificate, a ciascun individuo può essere

associato uno o più qualificatori che quantificano

il suo "funzionamento".

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La classificazione "positiva", che parte dal funzionamento normale per dire se e quanto ciascuno se ne discosta, ha il vantaggio rispetto alla classificazione ICIDH dinon avere l’obbligo di dover specificare le cause di una menomazione o disabilità, ma solo di indicarne gli effetti.

Il termine “handicap” è stato abbandonato, e sostituito con l’estensione del termine “disabilità” a ricoprire sia la limitazione di attività che la restrizione di partecipazione.

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Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2:Fattori contestuali

Componenti Funzioni e Strutture Corporee Attività e Partecipazione Fattori Ambientali Fattori Personali

Domini Funzioni CorporeeStrutture Corporee

Aree di vita(compiti, azioni)

Influenze esterne su funzionamento e disabilità

Influenze interne su funzionamento e

disabilità

Costrutti

Cambiamento nelle funzioni corporee (fisiologico)

Cambiamento nelle strutture corporee

(anatomico)

CapacitàEseguire compiti

in un ambiente standard

PerformanceEseguire compiti

nell’ambiente attuale

Impatto facilitante o ostacolante delle

caratteristiche del mondo fisico, sociale e degli

atteggiamenti

Impatto delle caratteristiche della

persona

Aspetto positivo

Integrità funzionale e strutturale

AttivitàPartecipazione Facilitatori non applicabile

Funzionamento

Aspetto negativo

MenomazioneLimitazione dell’attività

Restrizione della partecipazione Barriere/ostacoli non applicabile

Disabilità

Visione d’insieme dell’ICF

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DominiQualificatori

Performance Capacità

d1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze

d2 Compiti e richieste generali

d3 Comunicazione

d4 Mobilità

d5 Cura della propria persona

d6 Vita domestica

d7 Interazioni e relazioni interpersonali

d8 Aree di vita fondamentali

d9 Vita sociale, civile e di comunità

Attività e Partecipazione: matrice d’informazione

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xxx.0 NESSUN problema (assente, trascurabile…) 0-4%

xxx.1 problema LIEVE (leggero, piccolo…) 5-24%

xxx.2 problema MEDIO (moderato, discreto…) 25-49%

xxx.3 problema GRAVE (notevole, estremo…) 50-95%

xxx.4 Problema COMPLETO (totale…) 96-100%

xxx.8 non specificato

xxx.9 non applicabile

Tutte e tre le componenti classificate nell’ICF (Funzioni e Strutture Corporee, Attività e Partecipazione, Fattori Ambientali) sono quantificate

usando la stessa scala

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Qualificatori

Componenti Primo qualificatore Secondo qualificatore

Funzioni Corporee (b)

Qualificatore generico con significato negativo usato per indicare il grado o l’entità di una menomazione

Nessuno

Strutture Corporee (s)

Qualificatore generico con significato negativo usato per indicare il grado o l’entità di una menomazione

Usato per indicare la natura del cambiamento nella relativa struttura corporea:0 nessun cambiamento nella struttura1 assenza totale2 assenza parziale3 parte in eccesso4 dimensioni anormali5 discontinuità6 posizione deviante7 cambiamenti qualitativi nella struttura,

incluso l’accumulo di fluidi8 non specificato9 non applicabile

Attività e Partecipazione (d)

Performance

Qualificatore generico

Problema nell’ambiente attuale della persona

Capacità

Qualificatore generico

Limitazione senza assistenza

FattoriAmbientali (e)

Qualificatore generico con significato negativo e positivo per indicare rispettivamente l’entità delle barriere o dei facilitatori

Nessuno

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• funzioni corporee - le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse le funzioni psicologiche

• strutture corporee - parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro componenti

• attività - esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo

• partecipazione - coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita

• fattori ambientali - caratteristiche del mondo fisico, sociale e degli atteggiamenti, che possono avere impatto sulle prestazioni di un individuo in un determinato contesto

ICF

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• Funzioni mentali

• Funzioni sensoriali e dolore

• Funzioni della voce e dell’eloquio

• Funzioni del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio

• Funzioni del sistema digestivo, metabolico e endocrino

• Funzioni genitourinarie e riproduttive Funzioni neuromuscoloscheletriche e collegate al movimento

• Funzioni cute e strutture associate

Funzioni corporee

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• Strutture del sistema nervoso

• Occhio, orecchio e strutture collegate

• Strutture collegate alla voce e all'eloquio

• Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio

• Strutture collegate al sistema digestivo, metabolico e endocrino

• Strutture collegate al sistema genitourinario e riproduttivo

• Strutture collegate al movimento

• Cute e strutture collegate

Strutture corporee

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• Apprendimento e applicazione della conoscenza

• Compiti e richieste di carattere generale

• Comunicazione

• Mobilità

• Cura della propria persona

• Vita domestica

• Interazioni e relazioni interpersonali

• Principali aree della vita

• Vita di comunità, sociale e civica

Attività e partecipazione

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• Prodotti e tecnologia

• Ambiente naturale e cambiamenti apportati dall’uomo all’ambiente

• Supporto e relazioni

• Atteggiamenti

• Servizi, sistemi e politiche

Fattori ambientali

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1. Disabil Rehabil. 2010 Feb 1.Disability, physical health and mental health 1 year after traumatic brain injury.Andelic N, Sigurdardottir S, Schanke AK, Sandvik L, Sveen U, Roe C.Department of Physical Medicine and Rehabilitation, Oslo University Hospital, Ulleval, Norway.

2. Disabil Rehabil. 2009;31(17):1392-401.Assessments used in school-aged children with acquired brain injury--linking to the international classification of functioning, disability and health.Ehrenfors R, Borell L, Hemmingsson H.Department of Neurobiology, Care Sciences and Society, Division of Occupational Therapy, Karolinska Institutet, Stockholm, Sweden.

3. Neuropsychol Rehabil. 2009 Jun 19:1-17. Directions in brain injury research: From concept to clinical implementation.Whyte J.Moss Rehabilitation Research Institute, Elkins Park, PA, USA.

4. J Rehabil Med. 2009 Jun;41(7):528-35.Goal attainment scaling: does it provide added value as a person-centred measure for evaluation of outcome in neurorehabilitation following acquired brain injury?Turner-Stokes L, Williams H, Johnson J.Department of Palliative Care, Kings College London, School of Medicine, Middlesex, UK.

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5. Neurorehabil Neural Repair. 2009 Jun;23(5):464-7.Developing core sets for persons with traumatic brain injury based on the international classification of functioning, disability, and health.Bernabeu M, Laxe S, Lopez R, Stucki G, Ward A, Barnes M, Kostanjsek N, Reed G, Tate R, Whyte J, Zasler N, Cieza A.Brain Injury Unit, Institut Guttmann, Neurorehabilitation Hospital, Barcelona, Spain.

6. Disabil Rehabil. 2009;31(2):144-51.Using ICF-Environment factors to enhance the continuum of outpatient ABI rehabilitation: an exploratory study.Kuipers P, Foster M, Smith S, Fleming J.CONROD, The University of Queensland and Centre for Remote Health, Flinders University & Charles Darwin University, Australia.

7. Semin Speech Lang. 2007 Nov;28(4):334-42.The application of the ICF in cognitive-communication disorders following traumatic brain injury.Larkins B.Project Manager, Older Persons' Health Service, Canterbury District Health Board, Christchurch, New Zealand.

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8. Am J Phys Med Rehabil. 2006 Nov;85(11):889-98.Life satisfaction after traumatic brain injury and the World Health Organization model of disability.Pierce CA, Hanks RA.Department of Physical Medicine and Rehabilitation, Wayne State University School of Medicine, Detroit, Michigan, USA.

9. J Head Trauma Rehabil. 2004 Nov-Dec;19(6):445-58.Latent factors in measures of rehabilitation outcomes after traumatic brain injury.Corrigan JD, Bogner J.Department of Physical Medicine and Rehabilitation, Ohio State University,Columbus, OH 43210, USA.

10. NeuroRehabilitation. 2003;18(3):239-50.The ICF: Applications of the WHO model of functioning, disability and health to brain injury rehabilitation.Bilbao A, Kennedy C, Chatterji S, Ustün B, Barquero JL, Barth JT.Neuropsicólogo, Centro Estatal de Atención al Daão Cerebral, Madrid, Spain.

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prime applicazioni in ambito riabilitativo

Stucki G, Ewert T, Cieza A, Value and application of the ICF in rehabilitation medicine, Dis Rehabil 2002

Sebbene una specifica condizione di salute

non possa essere curata, la riabilitazione può

ridurre la sintomatologia, la disabilità e se

possibile i costi sanitari, con ricadute positive

sia per l’individuo che per la società.

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Stucki G, Ewert T, Cieza A, 2002

Intervento medico Attenzione alla malattia intesa come processo

Funzionalità e salute sono conseguenza della malattia

Intervento riabilitativo

Attenzione alla funzionalità e alla salute della persona

Funzionalità e salute sono associate, e non sempre

conseguenza, della malattia

e sono associate anche a fattori personali e ambientali e

al contesto riabilitativo

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A major assumption that many scientists have about the ICF is that it

is an assessment or measurement tool. It is not. It is a framework

and a set of classifications on which assessment and measurement

tools may be based, and to which thay can be mapped. It is best used

as a development tool and as a research tool.

Tenth North American Collaboration Center Conference on ICF

Halifax, Nova Scotia, June 1-4, 2004

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CORE SET

CHECK LIST

?Il dilemma

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Developing ICF Core Set for subjects with Traumatic Brain Injury:an Italian clinical perspective

Aiachini B, Pisoni C, Cieza A, Cazzulani B, Giustini A, Pistarini C, Italian Network

OBIETTIVO: descrivere il funzionamento e la salute di soggetti con TBI e identificare i problemi più comuni usando ICF

METODO: cross-sectional empirico su 261 pazienti con TBI provenienti da 23 centri italiani che costituiscono l’Italian Network

RISULTATI: La Extended ICF Checklist cattura i problemi dei pazienti con TBI.Sono emersi molti problemi a carico di BF e BS, ma il dominio più colpito è quello di Attività e Partecipazione (restrizioni nel cambiamento o nell’adattamento di attività). I fattori Ambientali sono stati studiati più sotto il profilo dei Facilitatori che delle Barriere: il SUPPORTO DELLA FAMIGLIA e LA PROFESSIONALITA’ DEGLI OPERATORI

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PROGETTO NAZIONALE ICF e Stati Vegetativi

La Persona in STATO VEGETATIVO:

disabilità in persone con basso livello difunzionamento ed elevata necessità di facilitatori

Direzione della ricerca:Dr. Matilde Leonardi – Responsabile SSD Neurologia, Salute Pubblica

e Disabilità – FondazioneIRCCS Istituto Neurologico C. Besta, Milano.

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MULTICENTRICA ITALIANA, ESAURITA LA FASE PILOTA E’ IN CORSO LA FASE 2

PROGETTO OSSERVAZIONALE LONGITUDINALE PROSPETTICO SU SOGGETTI IN STATO VEGETATIVO E IN STATO DI MINIMA COSCIENZA

STRUMENTI: 1) strumenti di assessement per i VS e i MCS (GCS, GOS, FIM, LCF, DRS)2) ICF Extended Checklist3) questionari per il CAREGIVER paziente SV (FSQ, COPE, CNA, PG-12, Scheda A-D)4) valutazione del Burden degli operatori

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RISULTATI ATTESI:

• PERCORSO DI RETE INTEGRATA CAPACE DI PROMUOVERE LA SALUTE DEL PAZIENTE SV E DELLA SUA FAMIGLIA

• RETE DI CANTRI ITALIANI CHE SI OCCUPANO DI PAZIENTI IN SV

• CONDIVISIONE DEL PERCORSO DI CURA TRAMITE UN LINGUAGGIO COMUNE E SECONDO L’OTTICA BIOPSICOSOCIALE PROMOSSA DALL’OMS

• RIFLESSIONE SU SV E QUALITA’ DELLA VITA DEI FAMILIARI

• DEFINIZIONE DEI PARAMETRI NECESSARI ALL’EVENTUALE INSERIMENTO DOMICILIARE O ISTITUZIONALE DEL PAZIENTE SV

• FORMAZIONE CONDIVISA SU “ETICA DELLA CONDIZIONE UMANA” E DI CONSEGUENZA SU “ ETICA DELLA CURA”

• IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEGLI OPERATORI SOCIO-SANITARI

• SENSIBILIZZAZIONE PER LO SVILUPPO DI POLITICHE MIRATE AL TEMADELLA DISABILITA’ E DELLA PRESA IN CARICO GLOBALE DELLA PERSONA IN SV

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STABILIZZAZIONE

RECUPERO DELLE AUTONOMIESOSTEGNO SOCIALE

RELAZIONE TRA EVENTI E DOMINI ICF

PARTECIPAZIONE

ATTIVITÀ

STRUTTURA CORPOREA

FUNZIONE CORPOREA

AMBIENTE /CONTESTO

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L’adozione dell’ICF nella riabilitazione:

• Favorisce la comunicazione

(sebbene richieda un lungo processo di apprendimento)

• Permette per ciascuna professione di identificare e chiarire il proprio

ruolo all’interno del percorso riabilitativo

• Facilita il ragionamento clinico

• trascende i modelli mono-disciplinari, offrendo un modello bio-psico-

sociale per la salute e la gestione psico-sociale

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Mobilità è la categoria ICF maggiormente rappresentata, con il 35% di

tutti i linkages.

D’altra parte lavoro, attività del tempo libero e relazioni stanno

acquisendo importanza in questo campo.

Al momento attuale gli strumenti presenti dedicano poca attenzione a

questi temi, e come conseguenza vi è una ridotta valutazione degli

outcome negli ambiti lavoro/tempo libero/relazioni.

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The reliability of the ICF codes when measured with the current ICF

qualifiers is relatively low.

La riproducibilità statistica migliorava quando le valutazioni venivano

effetuate da valutatori esperti.

Il basso livello di attendibilità evidenziato in questo studio indica la

difficoltà di utilizzare l’ICF quale strumento di valutazione ed è anche

attribuibile alla natura ambigua dei qualificatori.

L’aumento dell’attendibilità all’aumentare dell’esperienza dei valutatori

suggerisce che un’adeguata formazione può avere un effetto positivo

nell’aumentare l’attendibilità della valutazione.

Inter-rater reliability 51%

Necessità di operazionalizzare e standardizzare il processo di valutazione e attribuzione dei qualificatori.

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E’ ormai accettato che l’ICF costituisca un linguaggio universale che

ciascun professionista sanitario debba utilizzare, ma vi è ancora molta

incertezza sul modo in cui debba essere usato.

Impegno e attenzione dovrebbero essere dati in modo specifico al

processo di implementazione dell’ICF.

Troppo tempo per la formazione

Difficoltoso strutturare un setting adeguato

Tassonomia troppo complessa

Necessità di formazione

Soggettività nello scoring

Necessità di cambiamenti organizzativi

Necessità di risorse aggiuntive

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Maggiori difficoltà nell’implementazione dell’ICF Core Set:

• descrivere in modo chiaro il contenuto delle categorie ICF con un

linguaggio e una terminologia facilmente compresibile (specialmente

per quei pazienti con un basso livello culturale o con uno stile

cognitivo concreto di pensiero)

• assegnare il qualificatore ad una specifica categoria, in particolare

nelle componenti Attività e Partecipazione e Fattori Ambientali

• riscontro di una influenza sul valutatore del diverso background

profesionale sullo svolgimento e sulla performance dell’intervista

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Ancora poca attenzione alla valutazione della partecipazione sociale,

Focus soprattutto sulle funzioni e strutture corporee e sull’attività

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Ampie difficoltà nell’area lavorativa e della partecipazione sociale.

Conservata la comunicazione, difficoltà in tutte le aree connesse alla mobilità

Facilitatore: famiglia immediata e amici.

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A parità di condizione di salute un paziente potrà

avere un outcome riabilitativo diverso a seconda

dei Fattori Ambientali e dei Fattori Personali che

MODULERANNO sia le Funzioni Corporee che le

dimensioni del costrutto Attività e Partecipazione.

In corso uno studio per valutare il livello di

disabilità in assenza o in presenza del caregiver

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Implementazine dell’ICF nei pazienti con strokenella programmazione delle dimissioni

Sebbene l’adozione dell’ICF presenti ancora vari limiti,

alcuni punti di forza possono essere messi in luce:

• evidenzia le risorse del paziente e non solo le difficoltà

• Favorisce una presa in carico e un intervento

interdisciplinare

• Focalizza su aspetti della vita quotidiana (al momento della

dimissione) e su componenti non solo funzionali ma anche

psico-sociali

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VALUTAZIONEMULTIDIMENSIONALE

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IL PROGETTO

RIABILITATIVO

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preparazione al reinserimento sociale e professionale

• counselling con il paziente e la famiglia;

• percorsi di bilancio di competenze individuali e/o di gruppo;

• ricerca e selezione delle risorse sul territorio;

• contatti con la rete del territorio;

• attivazione del progetto;

• tutoraggio e supervisione;

• adattamento in termini di ergonomia, postura, movimento

del disabile all’attività e dell’attività al disabile;

• il problema della classificazione in funzione dell’attività da

svolgere;

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CENTRALITÀ DELLA PERSONA

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UNITÀ BIO-PSICO-SOCIALE DEL PAZIENTE

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ICF nell'équipe riabilitativa

Favorisce un’uniformità di lavoro e di

comunicazione dove la coerenza del team

permette al paziente e ai familiari di

percepire una linea coesa e condivisa

finalizzata al benessere generale del

paziente inteso nella sua globalità.

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I FATTORI PREDITTIVI

LA TIPIZZAZIONE DEGLI SMC

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GOALS MEASURES EVALUAETION

IPA/IPRConcrete

goalsSub-goals

MeasuresTime-

scheduleResponsible

personConclusions Follow-up

PROGRAMMA RIABILITATIVO INDIVIDUALE

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IL PROFILO FISIOPATOLOGICO

LE PRIORITA’ :VALUTAZIONE IN FUNZIONE DEL TRATTAMENTO

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1 3 42

PROFILO FISIOPATOLOGICOcontributo relativo di 4 fattori

fisiopatologici pesato in livelli discreti

1. spasticità

2. co-contrazione

3. reclutamento

4. stiffness non neurale

5. equilibrio/coordinazione6. dolore

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Team interprofessionale

• Varia composizione in base al contesto e alla fase

della riabilitazione

• Il team comprende il paziente ed i suoi familiari

• Il team è unito dalla funzione progettuale e

programmatoria

• Che a sua volta è funzione dell’obiettivo

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VALUTAZIONEMULTIDIMENSIONALE

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• la figura del terapista occupazionale è importante fin dalla fase acuta (il problema degli obiettivi e del tempo a disposizione)

• valorizzazione delle aree di sovrapposizione delle competenze professionali piuttosto che dei confini

• impariamo dal passato: no al corporativismo

• transizione dall’approccio method-based all’approccio evidence-based

• transizione dalla service-based rehabilitation (erogazione di prestazioni) alla outcome-based rehabilitation (presa in carico secondo criteri di appropriatezza)

• l’importanza della formazione degli operatori orientata anche alla capacità di lavorare in team

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il modello degli ausili

il desiderio del paziente

il bisogno del paziente

il rapporto costi-benefici

la tecnologia

il mercato

la banca dati

la negoziazione con i caregiver

ecc. ecc.

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L’ORGANIZZAZIONE GERARCHICA

• alta governabilità• bassa sensibilità al contesto

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L’ORGANIZZAZIONE ETERARCHICA

• bassa governabilità• alta sensibilità al contesto

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L’ORGANIZZAZIONE GERARCHICAETERARCHICAMENTE ORGANIZZATA

compromesso tra governabilità e sensibilità al contesto

Il modello del case manager

Garante del percorso

Ottimizzatore degli interventi

Voce del paziente nell’ambito del team

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Grazie dell’attenzione