MAR 29 - veregraup.org · che comincia l’anno liturgico ci mee sempre da-van all’incontro con...

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Inizia un nuovo anno liturgico nel quale, domenica dopo domenica, ascolteremo il Vangelo di MaƩeo. In questa prima domenica di Avvento, il Vangelo sembra conƟnuare la linea dei tesƟ apocaliƫci di cui siamo staƟ istruiƟ nel finire di questo anno liturgico. In realtà questo Vangelo come altri tesƟ escatologici (che parlano delle “cose ulƟme”) ci invitano ad esse- re svegli, ad essere desƟ. Perché sia che finisce sia che comincia l’anno liturgico ci meƩe sempre da- vanƟ all’incontro con Cristo: l’avveniente. In parƟco- lare modo oggi veniamo istruiƟ sull’aƫtudine Ɵpica dell’avvento: il vegliare. Vegliare non è un conceƩo, non è un’idea ma una situazione vitale. Esistono perciò varie mo- dalità di vegliare. C’è un vegliare ansioso, faƩo di angoscia cioè un aƩendere agita- to perché inƟ- moriƟ da ciò che deve accadere. Questo modo di vegliare è passi- vo perché l’even- to che accadrà viene subito. Poi c’è un vegliare disorientato, si sa di aƩendere ma non si sa cosa aƩendere. È la Ɵpica aƩesa di un qual- cosa di meglio perché quello che si ha non ci soddi- sfa. È la veglia dell’eterno scontento. La scontentez- za Ɵene sveglio ma disorienta. Ma c’è anche un ve- gliare distraƩo, cioè aspeƩare, sognando ad occhi aperƟ senza accorgersi delle cose che accadono. È focalizzare l’aƩenzione solo e esclusivamente su quella determinata cosa e perdere di vista tuto il resto. È un’aƩesa disaƩenta. Luca ci dice che Gesù piange su Gerusalemme proprio per la sua incapaci- tà a riconoscere il Messia che era aƩeso ( Lc 19, 41- 42). Il nostro vegliare durante il tempo di Avvento Prima Domenica di Avvento ‐ 27 Novembre 2016 Titolo Editoriale O¦¦® ÝÙ® ÊÄ Ã... deve essere privo di ansia, di disorientamento e di distrazione. Il nostro vegliare è quello di chi sa di aƩen- dere. Nell’avvento, vegliare è un aƩesa amorosa, pa- ziente e aƫva. Un po' come una “ donna in aƩesa” che aspeƩa la nascita di una figlio. Quando si aspeƩa un figlio non si sta con le braccia incrociaƟ e gli occhi son- necchianƟ. Ci si dà da fare e allora l’aƩesa diventa cambiamento, anƟcipazione, maturazione e trasfigura- zione. Si cerca di anƟcipare le mosse di colui che viene. Si cerca di farsi trovare pronƟ. Si è aƩenƟ al tempo e ai deƩagli. MaƩeo nel Vangelo porta l’esempio di Noè. Questo esempio preso dall’anƟco testamento ci inse- gna a stare pronƟ e non lasciarci sorprendere dal la- dro. È un invito alla vigilanza e all’impegno. Vive- re l’avvento è avere un occhio di riguardo sul tempo, inteso come luogo dove accadono le cose e dove dobbiamo prepararci a vi- verle bene. L’av- vento ci fa pren- dere in considera- zione il nostro tempo. Per noi crisƟani il tempo non è solo cronologico ma è anche lo spazio nel quale Dio ci viene incontro. Oggi siamo ossessionaƟ dalle lanceƩe dell'orologio che ci ricordano sempre che il tempo è denaro. Ricordiamoci pure che il denaro non è tempo. Il tempo va vissuto con fedeltà e con impegno. E nes- sun denaro potrà comperarlo. Passa e non torna più. Questo Avvento è unico e irreperibile come sono le opportunità della nostra vita crisƟana. Facciamone un tempo di conversione, di incontro con Dio. Le persone che incontreremo, le situazioni che vivremo sono daƟ preziosi per preparare e incontrare il Signore. Cerchia- mo di stare “in aƩesa” come Maria. Don Lambert

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Inizia un nuovo anno liturgico nel quale, domenica dopo domenica, ascolteremo il Vangelo di Ma eo. In questa prima domenica di Avvento, il Vangelo sembra con nuare la linea dei tes apocali ci di cui siamo sta istrui nel finire di questo anno liturgico. In realtà questo Vangelo come altri tes escatologici (che parlano delle “cose ul me”) ci invitano ad esse-re svegli, ad essere des . Perché sia che finisce sia che comincia l’anno liturgico ci me e sempre da-van all’incontro con Cristo: l’avveniente. In par co-lare modo oggi veniamo istrui sull’a tudine pica dell’avvento: il vegliare. Vegliare non è un conce o, non è un’idea ma una situazione vitale. Esistono perciò varie mo-dalità di vegliare. C’è un vegliare ansioso, fa o di angoscia cioè un a endere agita-to perché in -mori da ciò che deve accadere. Questo modo di vegliare è passi-vo perché l’even-to che accadrà viene subito. Poi c’è un vegliare disorientato, si sa di a endere ma non si sa cosa a endere. È la pica a esa di un qual-cosa di meglio perché quello che si ha non ci soddi-sfa. È la veglia dell’eterno scontento. La scontentez-za ene sveglio ma disorienta. Ma c’è anche un ve-gliare distra o, cioè aspe are, sognando ad occhi aper senza accorgersi delle cose che accadono. È focalizzare l’a enzione solo e esclusivamente su quella determinata cosa e perdere di vista tuto il resto. È un’a esa disa enta. Luca ci dice che Gesù piange su Gerusalemme proprio per la sua incapaci-tà a riconoscere il Messia che era a eso ( Lc 19, 41-42). Il nostro vegliare durante il tempo di Avvento

P r i m a D o m e n i c a d i A v v e n t o ‐ 2 7 N o v e m b r e 2 0 1 6

Titolo Editoriale

S 28 4 2016

Parroco: Don Sandro Salvucci - 348 5828392 Vice-Parroco: Don Daniel Amihaesei - 388 0569393 Vice-Parroco: Don Lambert Ayissi - 342 5158804

Periodico "pro manuscripto" ad uso interno delle Comunità Parrocchiali di Montegranaro ‐ Stampato in loco con propria strumentazione – copia non vendibile.

O ... deve essere privo di ansia, di disorientamento e di distrazione. Il nostro vegliare è quello di chi sa di a en-dere. Nell’avvento, vegliare è un a esa amorosa, pa-ziente e a va. Un po' come una “ donna in a esa” che aspe a la nascita di una figlio. Quando si aspe a un figlio non si sta con le braccia incrocia e gli occhi son-necchian . Ci si dà da fare e allora l’a esa diventa cambiamento, an cipazione, maturazione e trasfigura-zione. Si cerca di an cipare le mosse di colui che viene. Si cerca di farsi trovare pron . Si è a en al tempo e ai de agli. Ma eo nel Vangelo porta l’esempio di Noè. Questo esempio preso dall’an co testamento ci inse-gna a stare pron e non lasciarci sorprendere dal la-

dro. È un invito alla vigilanza e all’impegno. Vive-re l’avvento è avere un occhio di riguardo sul tempo, inteso come luogo dove accadono le cose e dove dobbiamo prepararci a vi-verle bene. L’av-vento ci fa pren-dere in considera-

zione il nostro tempo. Per noi cris ani il tempo non è solo cronologico ma è anche lo spazio nel quale Dio ci viene incontro. Oggi siamo ossessiona dalle lance e dell'orologio che ci ricordano sempre che il tempo è denaro. Ricordiamoci pure che il denaro non è tempo. Il tempo va vissuto con fedeltà e con impegno. E nes-sun denaro potrà comperarlo. Passa e non torna più. Questo Avvento è unico e irreperibile come sono le opportunità della nostra vita cris ana. Facciamone un tempo di conversione, di incontro con Dio. Le persone che incontreremo, le situazioni che vivremo sono da preziosi per preparare e incontrare il Signore. Cerchia-mo di stare “in a esa” come Maria. Don Lambert

Abitazione e uffici di Corso Ma eo ,1

0734 88218

GIO 01

Ore 21.30 ‐ Teatrino della Pievania: preghiera del S. Rosario e le ura del vangelo della domenica.

Ore 19.30‐23.00 ‐ chiesa di S. Maria: A E .

www.veregraup.org

MAR 29 MER 30

Ore 21.15 ‐ locali di S. Maria: Percorso per Fidanza che si pre-parano al Matrimonio Cris ano. Quarto incontro.

DOM 04

S D A Ore 16.00 ‐ teatrino della Pievania: incontro dei Ministri Straor‐

dinari della Comunione.

Adina Broglia Bice Chiacchiera

R C

Martedì 29, ore 21.00 a “La Perla” importante incon-tro per giovani, adul e famiglie sull’uso della rete internet e delle nuove tecnologie senza pericoli.

INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ VERSO I TERREMOTATI DI SARNANO, OSPITATI PRESSO IL PALAZZETTO DELLO SPORT

Domenica 11 dicembre, giornata di condivisione tra i terremota con in-tra enimento, laboratori e giochi. Chi volesse partecipare, anche solo donan-do gioca oli, libri o colori può rivolgersi al bar “Boncore” (Eurospin). Per infor-mazioni conta are Elisio 3895774819 o Barbara 3389733892. Sabato 3 dicem‐bre, ore 21.30, presso bar “Boncore”, tombolata di beneficenza per racco-gliere fondi.

Page 2: MAR 29 - veregraup.org · che comincia l’anno liturgico ci mee sempre da-van all’incontro con Cristo: l’avveniente. In parco- ... tu verrai quando vorrai lieto di trovarci pronti

Quanto “guadagna” un prete? Da dove viene il suo sostentamento?

Signore Gesù, tu verrai quando vorrai lieto di trovarci pronti ad attenderti! Vieni, entra a cenare con noi,

tu che doni in premio te stesso a chi compie il servizio del tuo amore! Amen.

...a tavola in famiglia

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Quanto “guadagna” un prete? Da dove viene il suo sostentamento?

Signore Gesù, tu verrai quando vorrai lieto di trovarci pronti ad attenderti! Vieni, entra a cenare con noi,

tu che doni in premio te stesso a chi compie il servizio del tuo amore! Amen.

...a tavola in famiglia

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Inizia un nuovo anno liturgico nel quale, domenica dopo domenica, ascolteremo il Vangelo di Ma eo. In questa prima domenica di Avvento, il Vangelo sembra con nuare la linea dei tes apocali ci di cui siamo sta istrui nel finire di questo anno liturgico. In realtà questo Vangelo come altri tes escatologici (che parlano delle “cose ul me”) ci invitano ad esse-re svegli, ad essere des . Perché sia che finisce sia che comincia l’anno liturgico ci me e sempre da-van all’incontro con Cristo: l’avveniente. In par co-lare modo oggi veniamo istrui sull’a tudine pica dell’avvento: il vegliare. Vegliare non è un conce o, non è un’idea ma una situazione vitale. Esistono perciò varie mo-dalità di vegliare. C’è un vegliare ansioso, fa o di angoscia cioè un a endere agita-to perché in -mori da ciò che deve accadere. Questo modo di vegliare è passi-vo perché l’even-to che accadrà viene subito. Poi c’è un vegliare disorientato, si sa di a endere ma non si sa cosa a endere. È la pica a esa di un qual-cosa di meglio perché quello che si ha non ci soddi-sfa. È la veglia dell’eterno scontento. La scontentez-za ene sveglio ma disorienta. Ma c’è anche un ve-gliare distra o, cioè aspe are, sognando ad occhi aper senza accorgersi delle cose che accadono. È focalizzare l’a enzione solo e esclusivamente su quella determinata cosa e perdere di vista tuto il resto. È un’a esa disa enta. Luca ci dice che Gesù piange su Gerusalemme proprio per la sua incapaci-tà a riconoscere il Messia che era a eso ( Lc 19, 41-42). Il nostro vegliare durante il tempo di Avvento

P r i m a D o m e n i c a d i A v v e n t o ‐ 2 7 N o v e m b r e 2 0 1 6

Titolo Editoriale

S 28 4 2016

Parroco: Don Sandro Salvucci - 348 5828392 Vice-Parroco: Don Daniel Amihaesei - 388 0569393 Vice-Parroco: Don Lambert Ayissi - 342 5158804

Periodico "pro manuscripto" ad uso interno delle Comunità Parrocchiali di Montegranaro ‐ Stampato in loco con propria strumentazione – copia non vendibile.

O ... deve essere privo di ansia, di disorientamento e di distrazione. Il nostro vegliare è quello di chi sa di a en-dere. Nell’avvento, vegliare è un a esa amorosa, pa-ziente e a va. Un po' come una “ donna in a esa” che aspe a la nascita di una figlio. Quando si aspe a un figlio non si sta con le braccia incrocia e gli occhi son-necchian . Ci si dà da fare e allora l’a esa diventa cambiamento, an cipazione, maturazione e trasfigura-zione. Si cerca di an cipare le mosse di colui che viene. Si cerca di farsi trovare pron . Si è a en al tempo e ai de agli. Ma eo nel Vangelo porta l’esempio di Noè. Questo esempio preso dall’an co testamento ci inse-gna a stare pron e non lasciarci sorprendere dal la-

dro. È un invito alla vigilanza e all’impegno. Vive-re l’avvento è avere un occhio di riguardo sul tempo, inteso come luogo dove accadono le cose e dove dobbiamo prepararci a vi-verle bene. L’av-vento ci fa pren-dere in considera-

zione il nostro tempo. Per noi cris ani il tempo non è solo cronologico ma è anche lo spazio nel quale Dio ci viene incontro. Oggi siamo ossessiona dalle lance e dell'orologio che ci ricordano sempre che il tempo è denaro. Ricordiamoci pure che il denaro non è tempo. Il tempo va vissuto con fedeltà e con impegno. E nes-sun denaro potrà comperarlo. Passa e non torna più. Questo Avvento è unico e irreperibile come sono le opportunità della nostra vita cris ana. Facciamone un tempo di conversione, di incontro con Dio. Le persone che incontreremo, le situazioni che vivremo sono da preziosi per preparare e incontrare il Signore. Cerchia-mo di stare “in a esa” come Maria. Don Lambert

Abitazione e uffici di Corso Ma eo ,1

0734 88218

GIO 01

Ore 21.30 ‐ Teatrino della Pievania: preghiera del S. Rosario e le ura del vangelo della domenica.

Ore 19.30‐23.00 ‐ chiesa di S. Maria: A E .

www.veregraup.org

MAR 29 MER 30

Ore 21.15 ‐ locali di S. Maria: Percorso per Fidanza che si pre-parano al Matrimonio Cris ano. Quarto incontro.

DOM 04

S D A Ore 16.00 ‐ teatrino della Pievania: incontro dei Ministri Straor‐

dinari della Comunione.

Adina Broglia Bice Chiacchiera

R C

Martedì 29, ore 21.00 a “La Perla” importante incon-tro per giovani, adul e famiglie sull’uso della rete internet e delle nuove tecnologie senza pericoli.

INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ VERSO I TERREMOTATI DI SARNANO, OSPITATI PRESSO IL PALAZZETTO DELLO SPORT

Domenica 11 dicembre, giornata di condivisione tra i terremota con in-tra enimento, laboratori e giochi. Chi volesse partecipare, anche solo donan-do gioca oli, libri o colori può rivolgersi al bar “Boncore” (Eurospin). Per infor-mazioni conta are Elisio 3895774819 o Barbara 3389733892. Sabato 3 dicem‐bre, ore 21.30, presso bar “Boncore”, tombolata di beneficenza per racco-gliere fondi.