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Manuale avanzato di formazione al Pronto soccorso

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Manuale avanzato di formazioneal Pronto soccorso

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3 Introduzione

6 Sistema integrato di emergenza medica (SIEM)

7 2.1 | Fasi del SIEM7 2.1.1 | Scoperta

7 2.1.2 | Allarme

7 2.1.3| Pre-soccorso

7 2.1.4|Soccorso7 2.1.5| Trasporto

8 2.2 | Evoluzione del SIEM in Portogallo

8 2.3 | Obiettivi del SIEM8 2.4 | Chi interviene nel SIEM8 2.5 | Sottosistemi permanentemente operativi nell'INEM

9 2.6|Catena di soccorso

10 Esame della vittima

11 3.1 | Introduzione

11 3.2 | Esame iniziale12 3.2.1 | Valutazione dello stato di coscienza

12 3.2.1 |Permeabilità delle vie respiratorie13 3.2.3 |Verifica della respirazione spontanea

13 3.2.4 |Verifica della circolazione / battito cardiaco14 3.2.5 |Scoperta di gravi emorragie esterne14 3.2.6 |Scoperta di chiari sintomi di choc

14 3.3 | Secondo esame

14 3.3.1 |Raccolta di informazioni

15 3.3.2 |Valutazione dei segni vitali

18 Supporto vitale di base

19 4.1 | Introduzione

19 4.2 I Come reagire19 4.2.1 |Valutazione delle condizioni di sicurezza in loco20 4.2.2 |Vie respiratorie —A

22 4.2.3 |Respirazione — B

24 4.2.4 |Valutazione dei segni di circolazione — C27 4.2.5 |Posizione laterale di sicurezza

30 4.2.6 |Algoritmo del supporto vitale di base

32 Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie

33 5.1 I Ostruzione parziale

33 5.1.1 |Azione

33 5.2 | Ostruzione totale34 5.2.1 |Azione

35 5.3 | Situazioni eccezionali - applicazione delle spinta addominale

35 5.4 | Problemi nell'applicazione della RCP

37 Emorragie

38 6.1 | Definizione

38 6.2 | Classificazione dell'emorragia in relazione alla posizione

38 6.2.1 | Classificazione

39 6.2.2 | Segni e sintomi di emorragie

39 6.2.3 | Metodi di controllo delle emorragie

41 6.3 | Emorragie interne

41 6.3.1 | Esempi di emorragie

1 Manuale avanzato di formazione al pronto soccorso

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2Manuale avanzato di pronto soccorso

42 Stato di choc

43 7.1 | Definizione43 7.2 | Segni

44 7.3 | Come agire

45 Danno

46 8.1 | Definizione

46 8.2 | Gravità delle ustioni

46 8.3 | Cause di ustioni47 8.4 | Estensione delle ustioni

47 8.5 | Profondità delle ustioni

48 8.6 | Posizione delle ustioni

48 8.7 | Cure di emergenza generiche

48 8.8 | Cure di emergenza specifiche

48 8.8.1 | Ustioni termiche

49 8.8.2 | Ustioni chimiche

49 8.8.3 | Ustioni oculari

50 Fratture

51 9.1 | Introduzione51 9.2 | Classificazione delle fratture

52 Lesioni ai tessuti molli53 10.1 | Definizione

53 10.2 | Come agire

54 Avvelenamenti

55 Introduzione

55 11.1 | Segni e sintomi55 11.2 | Informazioni da raccogliere

55 11.3 | Suggerimenti per evitare intossicazioni accidentali

56 11.4 | Cose da evitare con i traumi cranio-cerebrali

57 12.1 | Definizione

58 12.2 | Segni e sintomi58 12.3 | Come agire

59 Trauma al midollo spinale

60 13.1 | Definizione

60 13.2 | Situazioni che possono provocare lesioni al midollo spinale

60 13.3 | Segni e sintomi

61 13.4 | Come reagire

62 Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

63 Introduzione

63 14.11 Rotolamento63 14.2 | Come agire64 14.2.1.| Vittima in posizione supina

65 14.2.2 | Vittima in posizione di decubito ventrale

65 14.3 | Sollevamento

68 Bibliografia

70 Scheda tecnica

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3Manuale avanzato di pronto soccorso

Introduzione

3 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Introduzione

4 Manuale avanzato di pronto soccorso

Per legge, è obbligatorio che tutte le aziende siano organizzate in modo da addestrare la

forza lavoro al pronto soccorso, per consentire efficaci interventi in caso di

necessità. Le violazioni sono passibili di multe. Tuttavia tale attività dovrebbe essere

considerata un dovere morale e civico.

Presenteremo alcune procedure che possono aiutare in caso di emergenza. È

importante menzionare che il pronto soccorso non esclude l'importanza del medico.

Un'azione rapida dopo un infortunio può salvare la vita della vittima o prevenire il

peggioramento delle lesioni subite.

Per qualsiasi azienda, deve essere una priorità organizzare l'addestramento al

pronto soccorso, sia per il numero di persone che per i materiali richiesti, mantenendo

le squadre sempre ben addestrate in funzione dei rischi dell'azienda, secondo la

legge.

Aspetti principali da considerare nell'organizzazione del pronto soccorso inazienda:Selezione del personale che sarà responsabile dell'implementazione delle misureriguardanti le problematiche di formazione al pronto soccorso; Revisione periodica della corretta implementazione di dette misure;

Organizzazione dei contatti che devono essere creati con servizi esterni per

garantire la velocità e l'efficacia della reazione;

Appropriato addestramento del personale mettendo a disposizione

apparecchiature in quantità adeguata e assicurando un numero sufficiente di

persone in funzione dei rischi dell'azienda.

Le conoscenze di pronto soccorso possono proteggere la vittima contro infortuni

gravi, fino all'arrivo di un medico professionista.

Per decidere il numero di individui che comporranno il team di pronto soccorso, è

necessario tener conto del numero di lavoratori, della struttura dell'organizzazione e

della distribuzione dei dipendenti, in funzione della distanza tra l'azienda e servizi

medici più vicini, ecc.

Un punto di riferimento per le situazioni a basso rischio può essere un individuo

qualificato per ogni turno da 50 dipendenti.

L 'addes tramento a l pronto soccorso deve essere sudd iv iso in dueb locch i :

Addestramento di base:Il pronto soccorso dev'essere in grado di agire in caso di emergenze mediche

come: perdita di memoria, arresto cardiorespiratorio, ostruzione delle vie respiratorie,

emorragie e choc.

Addestramento specifico:Unitamente all'addestramento di base e considerando i rischi esistenti nell'azienda, è

preferibile avere addestramento specifico. Ad esempio,1 individuo addestrato al

pronto soccorso occupato in un'azienda chimica deve conoscere perfettamente le

seguenti tecniche: soccorso in ambiente tossico, terapia a ossigeno, ustioni chimiche,

intossicazioni da prodotti chimici specif ici e infortuni per incendi ed

esplosioni.

Il dipendente che riceverà addestramento iniziale deve essere volontario ed essere

addestrato periodicamente.

Materiale di pronto soccorso (KIT):

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Introduzione

5 Manuale avanzato di pronto soccorso

In base alla qualità richiesta, i contenuti minimi di base di un kit di pronto soccorso

aziendale devono contenere:

Compresse di garza in confezioni individual i di dif ferent i dimensioni

(20x20 cm,15x15 cm e 10x10 cm);

Guanti sterili;

Cotone;

Adesivo ipoallergenico;

Cerotti di varie dimensioni;

Cerotti in banda adesiva Bende elast iche di d iverse dimensioni (10x10 cm, 5x7 cm e 5x5 cm);

Fasce triangolari (per la sospensione del braccio);

Stecche di diverse dimensioni per steccare gli arti;

Soluzione antisettica;

Acqua ossigenata;

Siero fisiologico;

Alcol; Spille di sicurezza

Tamponi di cotone;

Due pinze emostatiche;

Due pinze per dissezione; Forbici appuntite e curve;

Forbici robuste per abbigliamento;

Coltello svizzero;

Termometro clinico; Torcia;

Sfigmomanometro;

Inalatore manuale;

Unguento per ferite e ustioni (solo su indicazione medica).

È fondamentale sostituire sempre il materiale utilizzato nonché controllare regolarmente

lo s tato e la va l id i tà de i pres id i med ic i ne l l 'a rmad io d i pronto soccorso.

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Introduzione

6 Manuale avanzato di pronto soccorso

Sistema Integrato di EmergenzaMedica(SIEM)

6 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Sistema integrato di emergenza medica

7 Manuale avanzato di pronto soccorso

allarme

scoperta | protezione

trattamento in struttura

sanitaria

soccorso

pre-soccorso

trasporto

Il Sistema Integrato di Emergenza Medica (SIEM) è un insieme di risorse umane e

materiali, attività e procedure nel settore sanitario per occuparsi di tutte le necessità

sulla scena dell'emergenza fino all'inizio delle cure nella struttura sanitaria più

adatta alla situazione.

Questa unità è rappresentata da una stella blu con sei braccia (Stella della vita),

con al centro serpente attorcigliato su un bastone; ogni braccio rappresenta una

fase del sistema: scoperta dell'infortunio, allarme, pre-soccorso, soccorso, trasporto,

e cure ospedaliere.

2.1 | Fasi del SIEM2.1.1 | Scoperta

È il momento in cui si apprende dell'esistenza di una o più vittime di malattie

improvvise o infortuni.

2.1.2 | Allarme

Fase in cui vengono contattati i servizi di emergenza tramite il numero di assistenza

europeo "112".

2.1.3 | Pre-soccorso

Insieme di semplici procedure da applicare fino all'arrivo dell'assistenza.

2.1.4 | Soccorso

Cure di emergenza iniziali somministrate alle vittime di malattie o infortuni

improvvisi, mirando a stabilizzare l'individuo e attenuare la patologia e le possibilità

di decesso.

2.1.5 | Trasporto

Trasporto assistito della vittima in un'ambulanza con caratteristiche e personale

specializzato e carico definito, dalla scena dell'emergenza alla struttura appropriata,

continuando nel frattempo l'assistenza di emergenza richiesta.

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Sistema integrato di emergenza medica

8 Manuale avanzato di pronto soccorso

2.2 | Evoluzione del SIEM in Portogallo

1965 - Creazione del 115; 1971 - Creazione del servizio nazionale ambulanze - SNA; 1981 - Creazione dell'istituto nazionale di emergenza medica - INEM; 1987 - Creazione del centro per pazienti di emergenza - CPE;

1998 - Passaggio al numero di emergenza 112.

2.3 | Obiettivi del SIEM

Promuovere un'assistenza rapida; Stabilizzare le lesioni; Trasporto appropriato; Trattamento ospedaliero.

2.4 | Chi interviene nel SIEM

Pubblico;

Operatori in centrale;

Agenti dell'autorità; Pompieri

Equipaggio dell'ambulanza;

Medici;

Infermieri; Tecnici ospedalieri;

Tecnici delle telecomunicazioni;

e così via.

L'INEM (Istituto Nazionale di Emergenza Medica) è l'organismo normativo per le

attività di emergenza medica.

2.5 | Sottosistemi permanentemente operativi nell'INEM

CIAA - Centro Informativo Anti-Avvelenamento;

Trasporto; CPE - Consultorio per Pazienti di Emergenza; CPE - MARE - Consultorio per Pazienti di Emergenza in Mare.

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Sistema integrato di emergenza medica

9 Manuale avanzato di pronto soccorso

2.6. Catena di soccorso

GNR

BRISA

CODU

Corpo de Bombeiros

Corpo de Bombeiros

PSP I GNRCentral de emergência112

CODU

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10 Manuale avanzato di pronto soccorso

Esame della vittima

10 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Esame della vittima

11Manuale avanzato di pronto soccorso

3.1 | Introduzione

Prima di esaminare la vittima, è essenziale garantire la sicurezza della vittima e del

team di soccorso. Una volta verificate le condizioni di sicurezza sulla scena, il

soccorritore inizia a valutare lo stato della vittima, in ordine di priorità e gravità

dell'infortunio, tenendo presente di non procedere con l'esame se non sono state

corrette le eventuali alterazioni .

Il soccorritore deve effettuare un esame iniziale rapido e attento per valutare

l'esistenza di qualsiasi alterazione alle funzioni vitali che possa mettere a rischio

la vita delle vittime.

Procedere quindi al secondo esame, alla ricerca di infortuni che non mettano a

rischio la vita ma che richiedano cure di emergenza e stabilizzazione per garantirne

il trasporto sicuro alla struttura sanitaria.

DA RICORDARE

3.2 | Esame iniziale

L'esame iniziale mira a determinare l'esistenza di situazioni che possono

pregiudicare immediatamente la vita della vittima, o di situazioni che possono

comprometterne le funzioni vitali (cioè che mettono in pericolo immediato la sua vita).

È quindi fondamentale intervenire con le cure di emergenza appropriate.

Durante l'esame iniziale, il soccorritore deve attenersi al seguente elenco in ordinedi priorità:

1. Valutare lo stato di coscienza;2. Valutare la respirazione;

3. Valutare le pulsazioni;

4. Controllare eventuali gravi emorragie esterne;

5. Rilevare sintomi di choc.In caso di infortunio o situazione sconosciuta, supporre sempre che la vittima abbia

subito infortuni cranio-cerebrali o spinali-vertebrali.

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Esame della vittima

12Manuale avanzato di pronto soccorso

3.2.1 | Valutazione dello stato di coscienza

1

2

Valutare se la vittima sia cosciente, cioè

se reagisce agl i s t imoli.

Scuotere quindi con dolcezza le spalle e

chiedere ad alta voce: Tutto bene? Ti

senti bene?

Se la vittima è incosciente, chiedere

immediatamente aiuto senza

abbandonarla; potrebbe essere

necessario avere l'aiuto degli astanti.

Se non ci sono reazioni, la vittima è da considerarsi incosciente e a rischio di vita.

3.2.1 |Permeabilità delle vie respiratorie

L'ostruzione delle vie respiratorie è

sempre molto grave, e può verificarsi

nelle vittime incoscienti a causa di

svenimenti, rilassamento dei muscoli o

accumulo di secrezioni, vomito, sangue

o anche a causa di oggetti estranei come

denti, protesi dentali, alimenti, ecc.

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Esame della vittima

13Manuale avanzato di pronto soccorso

3.2.3 |Verifica della respirazione spontanea

Una volta liberate le vie respiratorie,

avvicinarsi al volto della vittima e

osservarne il torace, tenendo aperte le

vie respiratorie.

Controllare la respirazione della vittima

per 10 secondi, come segue:

Verificare i movimenti toracici; ascoltarel'aria attraverso le vie respiratorie dellavittima;

Prestare attenzione all'aria in uscita dallabocca della vittima sul vostro volto.

3.2.4| Verifica della circolazione / battito cardiaco

Le pulsazioni sono un'onda di sangue che

attraversa le arterie quando il cuore si

contrae; la loro presenza significa che il

cuore pompa il sangue ossigenato a

tutte le parti del corpo tramite le arterie. In

una vittima con circolazione, essa può

essere verificata in diverse arterie,

specialmente dalle arterie carotide,

femorale, radiale e omerale.

In una vittima incosciente, cercare sempre

le pulsazioni sulla carotide, poichè è

centrale e più facile da trovare.

Per trovare le pulsazioni carotidee, porre

due dita (indice e medio) sulla regione

della laringe (pomo d'Adamo)e spostarsi

verso l'esterno del collo, fino a trovare un

canale tra la trachea e il muscolo

sternocleidomastoideo. Tastare con

dolcezza, senza premere troppo e

controllare che ci siano pulsazioni per 10

secondi.

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Esame della vittima

14Manuale avanzato di pronto soccorso

3.2.5 |Scoperta di gravi emorragie esterne

Dopo aver accertato che la vittima abbia pulsazioni, osservarla e cercare segnali di

gravi emorragie esterne. Sono facilmente identificabili.

Un abbondante emorragia è un rischio per la vita del paziente, quindi è

essenziale controllarla immediatamente.

3.2.6 |Scoperta di chiari sintomi di choc

L'ipovolemia è lo stato di diminuito volume del sangue provocato da diverse cause,

tuttavia è sempre una situazione serie che può causare il decesso della vittima.

3.3. Secondo esame

Dopo l'esame iniziale (scoperta e inizio del soccorso in situazioni di immediato

rischio di vita), iniziare il secondo esame.

L'obiettivo generale del secondo esame è di rilevare situazioni che non costituiscono

una minaccia immediata alla vita, ma che possono aggravare la situazione se non

si interviene.

L'approccio deve essere efficace e sistematico, secondo il seguente ordine:

3.3.1. Raccolta di informazioni

La raccolta d'informazioni è fondamentale, e serve a:

1. Sapere cosa è successo alla vittima - in alcuni casi può sembrare ovvio, ma

parlare con la vittima può evidenziare altre cause;

2. Identificare il problema principale della vittima - il danno più grave non è

sempre il più evidente;

3. Conoscere la storia personale - malattie precedenti, o l'assunzione di certi tipi

di farmaci, che possono richiedere azioni diverse.

Domande da porre alla vittima:

1. Nome ed età (in caso di minorenni, contattare i genitori o il tutore);

2. Cosa è successo? (Identificare le caratteristiche dell'evento: ora, tipo di

infortunio, numero di persone, ecc.);

3. È già successo prima?

4. Hai un problema o una malattia simile?

5. Ti stai già curando?

6. Sei allergico a farmaci o alimenti?

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Esame della vittima

15Manuale avanzato di pronto soccorso

7. Hai ingerito farmaci o alimenti?

Nota: È comunque importante notare che la vittima è la persona più importante

sulla scena, anche se sembra meno cooperativa o confusa, quindi interrogare

prima la vittima, poi i familiari e altri astanti presenti sulla scena.

3.3.2 |Valutazione dei segni vitali

La valutazione dei tre segni vitali mira a caratterizzare la respirazione, le

pulsazioni e la pelle in termini di temperatura, colore e umidità.

3.3.2.1 | Pulsazioni

Le pulsazioni sono un'onda di sangue generata dal battito cardiaco che si diffonde

nelle arterie. È rilevabile da qualsiasi area attraversata da un'arteria su ossa

prominenti o in prossimità della pelle.

La frequenza normale delle pulsazioni negli adulti è di 60 - 100 battiti al minuto.

Negli infanti fino ad un anno di età sono superiori a 100 battiti al minuto;

I bambini di più di un anno hanno pulsazioni comprese tra 80 e 100 battiti al

minuto. Le alterazioni alla frequenza e al volume delle pulsazioni sono un dato

importante per emergenze pre-ospedaliere. Un battito rapido o debole può essere

causato da choc da emorragia. L'assenza di pulsazioni può significare danni o

occlusione di un vaso sanguigno, oppure che il cuore ha smesso di battere

(arresto cardiaco).

Per caratterizzare le pulsazioni, è necessario valutare:

- La frequenza, che corrisponde al numero di battiti al minuto;

- L'ampiezza, che può essere bassa o alta;

- Il ritmo, che può essere regolare o irregolare.;

3.3.2.2 | Respirazione

La respirazione normale è facile, senza sforzi né dolori. L'insieme di inspirazioni ed

espirazioni è detto ciclo di ventilazione (respirazione). Questa frequenza può

variare molto per un adulto; normalmente, è tra le 12 e le 20 volte al minuto.

Respirazione e ventilazione sono la stessa cosa, cioè l'inalazione e l'esalazione di

aria.

A volte il respiro di una persona dà indicazioni sull'intossicazione, ad esempio se si

sente odore di alcol. In stato di choc i respiri sono rapidi e superficiali. Una

respirazione profonda, difficile e sforzata può indicare ostruzione delle vie

respiratorie o problemi ai polmoni o al cuore.

Per caratterizzare la ventilazione è necessario valutare:

- La frequenza, che corrisponde al numero di cicli al minuto;

- L'ampiezza, che può essere superficiale, normale o profonda;

- Il ritmo, che può essere regolare o irregolare;

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Esame della vittima

16Manuale avanzato di pronto soccorso

3.3.2.3 | Caratterizzazione della pelle

Per valutare le caratteristiche della pelle, è importante considerare: Temperatura

La temperatura corporea normale è 37°C.

La pelle è in gran parte responsabile della

sua regolazione, irradiando calore

attraverso i vasi sanguigni sottocutanei ed

evaporando acqua in forma di sudore.

Una pelle e fredda e bagnata indica una

reazione del sistema simpatico ad un

trauma o ad una emorragia (stato di choc).

L'esposizione al freddo di solita causa

pelle fredda e secca.

La pelle calda e secca è causata da febbri o

malattie, oppure da eccessiva esposizione al

calore, ad esempio al sole.

Si considera:

Alta temperatura o ipertermia quando la

temperatura è superiore a 37,5°C;

Temperatura normale quando la

temperatura è compresa tra 35,5 e

37,5°C.

Temperatura inferiore al normale o

Colore della pelle e presenza o meno di umidità

Il colore della pelle dipende principalmente dalla presenza di circolazione sanguigna

nei vasi sanguigni sottocutanei.

Una pelle bianca e pallida indica una circolazione inadeguata e caratterizza le

vittime di choc o infarto miocardico. Un colore bluastro (cianotico) caratterizza

l'arresto cardiaco, l'ostruzione delle vie respiratorie e alcuni casi di

avvelenamento. Certi stadi di avvelenamento da monossido di carbonio (CO) e la

sovraesposizione solare possono essere caratterizzati dal colore rosso.

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Attività Come eseguirla? Perché?

Registrare i segni vitali dellavittima (durante l’esame o dopoaverle prestato le cure richieste)

Verificare e notare: respirazione,pulsazioni, pressione arteriosasistolica e diastolica, temperaturedella pelle.

La verifica e il confronto dei segnivitali della vittima sonofondamentali per valutarne lecondizioni reali.

Ispezionare e tastare la testadella vittima.

Tastare tutto il cranio, alla ricercadi deformità, ferite, edemi, lividi,ecc.

Per identificare possibili lesioni allatesta.

Ispezionare gli occhi dellavittima

Osservare le pupille e ricercareedemi, lividi, lesioni sulla cornea ole palpebre.

Per identificare possibili traumi allatesta e agli occhi o l'utilizzo didroghe, ecc.

Ispezionare e tastare il volto, ilnaso, la bocca e la mandibola.

Tastare le ossa facciali, il naso e lamandibola della vittima. Cercareemorragie, deformazioni, ferite olividi. Controllare il naso,verificare l'assenza di lesioni nellabocca, alla lingua e nelle zonecircostanti, nonché perdita didenti o delle protesi, carne econtrollare l'alito.

Per identificare possibili lesioni allatesta e fratture alle ossa facciali o alcranio, lesioni alla bocca e allamandibola, ingestione di alcol, ecc.

Ispezionare entrambe leorecchie della vittima (senzamuovere la testa).

Cercare eventuali perdite disangue attraverso le orecchie.Verificare che la vittima sia ingrado di udire. Cercare edemi olividi dietro le orecchie.

Per verificare la possibilità diperdita di udito, traumi cranici oferite alla testa.

Ispezionare e tastare il collodella vittima.

Cercare le vene dilatate, ferite,deformità o deviazioni dellatrachea. Controllare la cervice,cercando edemi o deformità;applicare collare cervicalecorretto.

Per verificare la possibilità diproblemi cardiaci e respiratori etraumi alla regione cervicale.

Ispezionare e tastare le spalledella vittima (su entrambi i lati).

Tastare le clavicole e le scapoledella vittima su entrambi i lati, allaricerca di deformità, ferite, eemorragie o edemi.

Per cercare possibili lesioni al pettodella vittima, nonché fratture e/odislocazioni delle ossa della spalla.

Ispezionare e tastare il toracedella vittima (su entrambi i lati).

Tastare le regioni frontali elaterali del torace. Cercaremovimenti respiratori anomali,deformità, fratture, contusioni oedemi.

Per scoprire eventuali problemirespiratori, fratture alle costole oallo sterno, ferite aperte sul torace.

Ispezionare e tastare l'addomedella vittima.

Tastare alla ricerca di contusioni,ferite, emorragie ed eviscerazioni.Notare la sensibilità e la rigidità.

Per verificare eventuali emorragieinterne, eviscerazioni, contusioni eferite.

Ispezionare e tastare la zonapelvica della vittima.

Tastare le regioni frontali, lateralie posteriori delle pelvi. Cercareinstabilità, dolori, ferite oemorragie. verificare la presenzadi lesioni alla regione genitale.

Per verificare possibili lesioni allaregione pelvica, fratture e/odislocazioni delle ossa pelviche,eventuali lesioni agli organi genitali.

Ispezionare e tastare leestremità della vittima.

Tastare gli arti inferiori esuperiori. Cercare ferite,emorragie, deformità o edemi.Analizzare la mobilità, lasensibilità e la presenza dipulsazioni e irrorazione sanguigna.

Per identificare possibili fratture,dislocazioni, distorsioni, ferite,traumi spinali, traumi cranio-encefalici, ecc.

Tastare e ispezionarevisivamente la regione dorsaledella vittima.

La vittima deve essere fattarotolare in fasi dai 90°. Dopo averposto la vittima lateralmente(mantenendo allineata la colonnavertebrale), ispezionare l’interacolonna vertebrale al tatto.Controllare la colonna vertebralee le natiche per deformità,contusioni, ferite o emorragie.

Per identificare possibili lesioni allaregione dorsale della vittima oeventuali traumi spinali.

Esame della vittima

17 Manuale avanzato di pronto soccorso

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18Manuale avanzato di pronto soccorso

Rianimazione cardio-polmonare

18 Manuale avanzato di pronto soccorso

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19Manuale avanzato di pronto soccorso

Rianimazione cardio-polmonare

4.1 | Introduzione

La Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) è un insieme di procedure ben definite

con metodologie standard. Queste procedure sono concatenate e formano una

sequenza di azioni in cui ogni procedura è collegata a quella che segue. Questo

insieme di metodologie mira a riconoscere le situazioni di pericolo immediato di vita.

È bene sapere come e quando chiedere aiuto, nonché quando iniziare

immediatamente senza utilizzare strumenti o manovre che contribuiscano a

preservare la respirazione e la circolazione, per mantenere la vittima stabile finché

non è possibile determinare il trattamento medico corretto, ripristinando

eventualmente la corretta attività respiratoria e cardiaca.

Le manovre RCP non sono di per sé stesse sufficienti a recuperare gran parte delle

vittime di arresto cardio-respiratorio. La RCP può risparmiare tempo, accudendo

parzialmente alle funzioni vitali fino all'arrivo di assistenza più avanzata. Tuttavia in

alcune situazioni dove l'arresto respiratorio è la prima causa di problemi

cardiorespiratori, la RCP può rovesciare la situazione e ottenere un recupero totale.

4.2. Come agire

I tre elementi della RCP, dopo la valutazione iniziale, sono indicati dall'acronimo"VRC"

V - "Vie respiratorie" | aria;R - " Respirazione" | ventilazione;

C - "Circolazione" | circolazione.

4.2.1 |Valutazione delle condizioni di sicurezza in loco

Dopo aver verificato che la scena sia in

condizioni di sicurezza, avvicinarsi alla

vittima e chiedere ad alta voce:

"Mi senti? Ti senti bene? ", stimolandola

con colpi gentili sulle spalle;

1 | Se la vittima risponde, lasciarla nella

posizione in cui si trova (poiché non

aumenta il pericolo rappresentato),

chiedere cos'è successo, se hanno

problemi particolari o dolori e verificare

se ci siano segni di lesioni; se è il caso,

chiedere aiuto;

2 | Se la vittima non risponde, chiedere

aiuto gridando forte "Aiuto, qui c'è una

persona incosciente. " Non lasciare la

vittima e procedere alla valutazione.

19

Mi senti? Ti senti bene?

Aiuto, c'è una persona incosciente qui.

Manuale avanzato di pronto soccorso

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Rianimazione cardio-polmonare

20Manuale avanzato di pronto soccorso

4.2.2 | Vie respiratorie — A

Poiché la vittima è incosciente, i muscoli della lingua perdono il tono naturale

(tensione muscolare) e si rilassano, tendendo a scendere all'indietro verso la

gola (con la vittima supina, ciò può ostruire le vie respiratorie). Questa è la causa

più frequente di ostruzione delle vie respiratorie in persone incoscienti.

Ci sono altri fattori che possono determinare l'ostruzione delle vie

respiratorie:

- Vomito

- Sangue

- Denti rotti o protesi dentali fissate maleÈ fondamentale liberare le vie respiratorie, agendo come segue:

1 -Liberare il collo ed esporre il torace;

2 -verificare la presenza di oggetti estranei

in bocca (denti, protesi dentali fissate

male, secrezioni);

Essi devono essere rimossi, se presenti.

NOTA: non rimuovere protesi dentali

ben fissate.

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Rianimazione cardio-polmonare

21Manuale avanzato di pronto soccorso

Porre il palmo sulla fronte della vittima e

l'indice e il medio dell'altra mano sul

bordo della mascella inferiore.

In situazioni di trauma, inclinare la testa

all'indietro e portare avanti la mascella

inferiore (il mento).

Sollevando la mascella, evitare di premere le parti molli del mento, porre le dita solo

sulla parte ossea.

NOTA: se si sospetta che la vittima possa aver sofferto un trauma alle vertebre

cervicale, l'estensione della testa non è possibile.

Diverse situazioni possono causare traumi alle vertebre cervicali, tra cui:

Incidenti stradali;

cadute;

Incidenti per tuffi;Aggressioni con armi da fuoco;In tali casi, le vie respiratorie devono essere liberate sollevando solo la mascella

inferiore (dislocazione della mascella).

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Rianimazione cardio-polmonare

22Manuale avanzato di pronto soccorso

4.2.3 |Respirazione — B

Una volta liberate le vie respiratorie, valutare l'esistenza della respirazione - B

Per verificare che la vittima respiri,

avvicinare il volto a quello della vittima.

Guardando il torace, tenere aperte le vie

respiratorie e:

Osservare | se il torace si muove;Ascoltare | eventuali rumori di

respirazione attraverso la bocca e il nasodella vittima; Notare | se si sente aria usciredalla bocca e dal naso.

Osservare, ascoltare e notare (OAN)per 10 secondi.

Questa procedura mira a verificare i normali movimenti respiratori, notando se il torace

si alza e si abbassa ciclicamente. Alcune vittime mostrano movimenti respiratori

inefficaci con "rantolii" o "respirazione agonica", da non confondere con la

respirazione normale.

Questi movimenti non causano un'espansione normale del torace, ma sono una fase

transitoria che può evolvere verso l'assenza totale di respirazione, e tende a

concludersi rapidamente. In mancanza di respirazione o se questa è inefficace, è

necessario ventilare la vittima.

Se la vittima respira normalmente, deve essere messa in posizione di sicurezza

laterale (PLS).

La tecnica per porre la vittima in tale posizione verrà descritta in seguito.

Se la vittima non respira, chiamare immediatamente il sistema sanitario di

emergenza al numero 112.

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Rianimazione cardio-polmonare

23Manuale avanzato di pronto soccorso

Se si è da soli:

Dopo aver verificato che la vittima non

respira, chiamare immediatamente il

112. Durante la chiamata informare

l'operatore al telefono che c'è una vittima

che non respira e dare indicazioni

precise in merito al luogo.

Tornare subito accanto alla vittima everificare che non abbia oggetti estraneiin bocca, quindi iniziare la ventilazionecon l'aria esalata.

Se non si è da soli:Chiedere a qualcuno di chiamare il 112per comunicare che c'è una vittimaincosciente che non respira precisandodove si trova.

Ventilazione con l'aria esalata:

Verificare che la testa della vittima

resti in estensione col mento sollevato,

tenendo il palmo di una mano sulla

fronte della vittima e l'indice e il medio

dell'altra mano sul bordo della mascella

inferiore;

Schiacciare il naso della vittima tra le dita

e il pollice con una mano con l'altra mano

sulla fronte per prevenire la circolazione

dell'aria;

Mantenere la testa estesa e il mento

sollevato, senza chiudere la bocca dellavittima;Inalare profondamente, riempiendo d'ariala cavità toracica;Fare due inalazioni con pausa di duratadi due secondi ciascuna.

112

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24Manuale avanzato di pronto soccorso

Rianimazione cardio-polmonare

Se non è possibile inalare aria:

Controllare nuovamente che non ci siano oggetti estranei nella bocca dellavittima e rimuoverli; Verificare che le vie respiratorie siano libere, eventualmente riposizionando latesta;

Riprovare ad inalare;

Tentare per cinque volte di eseguire inalazioni efficaci.

Se, dopo 5 tentativi ciò risulta impossibile, procedere al passo successivo:

4.2.4 |Valutazione dei segni di circolazione - C

Cercando segni che mostrino la presenza

di circolazione, contemporaneamente è

necessario:

Tenere libere le vie respiratorie; Verificare che la vittima respiri

normalmente (come reazione alle due

prime inalazioni) tramite OAN;

Verificare che ci siano movimenti; Osservare come tossisce la vittima; Verificare la presenza di pulsazioni

centrali.

24 Manuale avanzato di pronto soccorso

La verifica dei segni di circolazione deve

durare almeno 10 secondi. Se,

scaduto il tempo, la vittima non mostra i

suddetti segni di circolazione , significa

che non c'è circolazione.

Verificare allora le pulsazioni carotidee.

Mantenere estesa la testa con una

mano sulla fronte della vittima e con la

punta dell'indice e del medio dell'altra

mano cercare l'area della laringe, o

"pomo d'Adamo". L'arteria carotide

passa in questo punto, quindi va tastato

per sentire le pulsazioni.

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Rianimazione cardio-polmonare

25 Manuale avanzato di pronto soccorso

Se la vittima non respira ma mostra altri segni di circolazione, è necessario

mantenere la ventilazione con l'aria esalata facendo 10 inalazioni al minuto.

Come far respirare la vittima con l'aria esalata:

Le inalazioni devono essere inframmezzate da pause di 2 secondi; attendere 4

secondi e fare un'altra inalazione;

Ripetere la procedura 10 volte;

Dopo 10 inalazioni, circa 1 minuto, cercare nuovamente altri segni di

circolazione;

Se la vittima resta con segni di circolazione ma non respira, ripetere la procedura

(10 inalazioni al minuto) continuando a cercare segni di circolazione ogni minuto.

Se la vittima non mostra segni di circolazione, iniziare subito la compressione

toracica:

Nota: La vittima deve essere supina su

una superficie rigida, con la testa allo

stesso livello del resto del corpo.

Inginocchiarsi vicino alla vittima:Tastare la parte inferiore della gabbiatoracica;Far scorrere l'indice e il medio sulla

gabbia toracica fino a individuare il punto

di giunzione tra le costole di destra e quelle

di sinistra;

A questo punto si trova l'appendice

xifoide, che corrisponde all'estremità

dello sterno esterno;

Porre l'indice e il medio

sull'appendice xifoide;

Far scorre la base dell'altra mano

(quella che era sulla fronte della vittima) e

porla sullo sterno, accanto all'indice..

Questo è il posto corretto per effettuare

le compressioni toraciche con la parte

centrale della metà inferiore dello

sterno. mantenere il bordodella mano sullo stesso asse di quello

longitudinale dello sterno.

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Rianimazione cardio-polmonare

26 Manuale avanzato di pronto soccorso

Porre la base dell'altra mano sulla prima ,

tenendo le mani parallele senza incrociarle;

Interlacciare le dita e sollevarle, senza

esercitare pressione sulle costole. Mantenere

solo una mano in contatto con lo sterno;

Tenere le braccia dritte senza piegare i

gomiti, con le spalle perpendicolari allo sterno

della vittima;

Premere lo sterno verticalmente, verso il

basso, in modo che scenda di circa 4-5 cm;

Rilasciare la pressione, in modo che la cavità

toracica possa decomprimersi completamente

senza perdere contatto con la mano sullo sterno;

Ripetere il movimento di compressione e

decompressione, mantenendo una frequenza

di 100/min. (circa 2 compressioni per 1,5 sec.);

Il gesto di compressione deve essere convinto,

controllato ed eseguito verticalmente;

I periodi di compressione e

decompressione devono essere di uguale

durata;

Sincronizzare le compressioni con leventilazioni:

Dopo 15 compressioni (a) liberare le vie

respiratorie estendendo la testa e sollevando

la mascella, e applicare 2 forti inalazioni;

Riportare le mani perpendicolari allo sterno e

continuare con le compressioni;

Ripetere altre 15 compressioni (a);

Continuare con un rapporto tra compressioni

e inalazioni di 15:2 (15 compressioni: 2

inalazioni).

Nota (a): È utile contare ad alta voce: 1

e 2 e 3 e 4 e 5 e .... 15, per ottenere

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Rianimazione cardio-polmonare

27 Manuale avanzato di pronto soccorso

4.2.5 | Posizione di sicurezza laterale

Se la vittima è incosciente ma respira, deve essere posta in posizione di

sicurezza laterale (PLS).

La vittima incosciente che respira deve essere posta in PLS, sempre che non si

sospettino traumi, per mantenere libere le vie respiratorie evitando l'ingresso di

prodotti gastrici.

Per porre la vittima nella posizione laterale di sicurezza, attenersi alla seguentesequenza:

1 1- Togliere gli occhiali e qualsiasi

oggetto ingombrante dalle tasche

(chiavi, telefoni, penne, ecc.) ed

altri capi d'abbigliamento che

possono danneggiare la vittima.

2 2 — Se la vittima indossa camicia ecravatta, allentare la cravatta esbottonare la camicia.

3- Inginocchiarsi accanto alla vittima e

estenderne le gambe. Piegare il braccio

più vicino a livello del gomito per creare

un angolo retto con il corpo della vittima,

quindi allineare il braccio a livello delle

spalle col palmo della mano rivolto in alto.

3

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Rianimazione cardio-polmonare

28 Manuale avanzato di pronto soccorso

Piegare l'altro braccio vicino alla parte

superiore del torace per porre la parte

dorsale della mano in prossimità delle

guance della vittima, dalla vostra parte.

Tenere la mano della vittima sulla sua

guancia col palmo della vostra mano, per

controllare il movimento della testa della

vittima.

Con l'altra mano, tenere la coscia alivello del ginocchio.

Piegare la gamba della vittimatenendone il piede a terra.

Supportando la testa con una mano,

tirare la gamba a livello del ginocchio,

ruotando il corpo della vittima su un

fianco.

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Rianimazione cardio-polmonare

29 Manuale avanzato di pronto soccorso

Disporre la gamba più alta in modo taleche il fianco e il ginocchio si pieghino adangolo retto.

Se necessario, porre la mano della

vittima sul volto per tenere la testa in

estensione, verificando che la vittima

respiri bene senza rumori strani.

In caso di malattia improvvisa o infortunio chiamare il 112. La chiamata è gratuita ed è

possibile ovunque nel paese a qualsiasi ora. Il 112 è il numero nazionale di

emergenza

Lo stesso vale per altre situazioni di emergenza, ad esempio rapine, incendi, ecc..

Alla chiamata risponde un operatore di emergenza centrale, che invierà i mezzi di

soccorso appropriati. In situazioni particolari, la chiamata può essere trasferita al

Consultorio per Pazienti di Emergenza (CPE) dell'INEM.

Dare tutte le informazioni richieste in modo semplice e chiaro, per consentire

un'assistenza rapida ed efficiente alle vittime.

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Rianimazione cardio-polmonare

30 Manuale avanzato di pronto soccorso

4.2.6 |Algoritmo del supporto vitale di baseL'algoritmo del supporto vitale di base sistematizza le cose da fare, nel caso di individui

di 8 anni o più d'età, per soccorrere una vittima. Tuttavia, per applicare

correttamente le operazioni descritte è necessario un corso di Supporto Vitale di

Base (SVB).

Lo schema sviluppato nella pagina seguente descrive le procedure essenziali da

eseguire.

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10 insufflation p/ min.

(evaluate 1/1 min.)

ask for help

evaluated the breathing

estay awareput in Supine Position

breathes doesn't breathes

Rianimazione cardio-polmonare

Valutazione delle condizioni di sicurezza

Valutare lo stato di coscienza

Scuotere dolcementeChiamare con forza

Mantenere la calmaIspirare fiduciaPrestare attenzione a:- peggioramenti- perdite di sangue- lesioni pericolose

Chiedere aiuto

Liberare le vie respiratorie

Valutare il respiroGuardare/ascoltare/tastare[10 secondi]

Non respirarespiraStare all’ertaMettere inposizione supina

il sangue circola

Verificare le pulsazioni

assenza di segni di circolazione

15:2(Freq. 100/min)

10 respirazioni/min.(Valutare 1/1 min.)

incoscientecosciente

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32 Manuale avanzato di pronto soccorso

Tecniche di eliminazione diostruzioni delle vie respiratorie

32 Advanced Training Manual for First-Aid

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Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie

33Manuale avanzato di pronto soccorso

5.1 | Ostruzione parziale

In caso di ostruzione parziale delle vie respiratorie, la vittima inizia a tossire a

causa della difficoltà di respirare e presenta segni di cianosi. Tali segnali aumentano in

assenza di interventi risolutori.

La tosse è un meccanismo naturale di difesa che mira a tenere aperte le vie

respiratorie.

5.1.1. | Azione

1. Se la vittima respira, non interferire con il suo tentativo naturale e spontaneo di

espellere l'oggetto estraneo, e incoraggiarla a tossire;

2. Consigliare alla vittima di piegarsi verso il basso, poiché tale posizione aiuta ad

espellere l'oggetto estraneo con l'aiuto della gravità;

3. Se la vittima non si riprende, agire come in caso di ostruzione totale.

5.2 | Ostruzione totaleLa vittima presenta un'espressione di grande disagio e angoscia, evidente sul suo

volto:

Occhi spalancati; Bocca aperta, cercando disperatamente di parlare senza emettere alcunsuono; Solitamente, entrambe le mani sono al collo, come se cercassero di rimuovere

qualcosa.

Ostruzione totale delle vie respiratorie > asfissia totaleAsfissia totale = arresto respiratorio > (morte della vittima)

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Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie

34Manuale avanzato di pronto soccorso

5.2.1. | Azione

Se la vittima si sta stancando e indebolendo, oppure non respira nétossisce più:

1. Rimuovere qualsiasi oggetto estraneo

dalla bocca della vittima, e porla in

posizione adiacente, inclinata in avanti

sul vostro braccio; colpire la vittima cinque

volta sulla schiena tra le scapole, con la

base del palmo della mano. Se la vittima è

sdraiata, porla su un fianco, rivolta

verso di voi, e colpirla cinque volte tra le

scapole;

2. Se i colpi tra le scapole non risolvono

la situazione, iniziare immediatamente

la manovra di Heimlich per liberare le vie

respiratorie, ovvero a comprimere l'addome

come segue:

- Ponendo la vittima davanti a voi,cingere la vita della vittima con le braccia;

- Con un pugno, porre il pollice control'addome della vittima, al centro di unalinea immaginaria tra l'ombelico e

l'appendice xifoide della vittima.Mantenere l'altra mano con un pugno.

Attenzione

3. Applicare cinque compressioni

addominali con moto verso l'interno e

verso l'alto - ogni compressione deve

essere convinta e seguita da una pausa.

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Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie

35Manuale avanzato di pronto soccorso

La manovra di Heimlich deve SEMPRE essere utilizzata in caso di ostruzione alle

vie respiratorie, con la vittima cosciente o incosciente.

Se la vittima diventa incosciente, metterla in posizione supina (sulla schiena)su superficie rigida con le mani ai fianchi, aprendole la bocca e applicando la

manovra di Heimlich ponendo le mani sovrapposte sulla parte superiore

dell'addome, tra l'appendice xifoide e l'ombelico, applicando cinque spinte convinte

inframmezzate da pause, verso l'interno e verso l'alto (verso la testa). Non

schiacciare la gabbia toracica.

Se l'ostruzione rimane, ricontrollare la bocca della vittima e rimuovere qualsiasi oggetto

estraneo eventualmente presente; continuare con i cinque colpi tra le scapole e le

cinque compressioni addominali, alternandole ciclicamente.

In situazioni dove la vittima resta incosciente, procedere con la sequenza di

valutazione ed applicare la RCP unitamente alle manovre di liberazione delle vie

respiratorie descritte sopra.

Compressione toracica per liberare le vie respiratorieL'ubicazione dell'area di applicazione delle compressioni toraciche per sbloccare

le vie respiratorie è identica a quella per le manovre RCP - la parte inferiore dello

sterno, sopra l'appendice xifoide. Possono essere applicate alle vittime coscienti o

incoscienti.

5.3. Situazioni eccezionali per l'applicazione delle compressioniaddominali

Le spinte addominali della manovra di Heimlich non devono essere applicate su:

Donne in stato interessante;

Vittime obese, dove potreste avere difficoltà a raggiungere l'addome della vittima;

Bambini sotto l'anno di età.

Nei casi suddetti, le compressioni addominali devono essere sostituite da quelle

toraciche, per liberare le vie respiratorie.

5.4 Problemi nell'applicazione della RCP

Se le manovre di RCP non vengono applicate correttamente, possono non produrre

alcun risultato e addirittura causare lesioni alla vittima, rendendo impossibile

rianimarla. È quindi importante tener conto di quanto segue per applicare le

manovre RCP:

1. Se eseguita male, la respirazione artificiale causa spesso l'allargamento

dello stomaco, dovuto all'aria inalata che entra attraverso l'esofago a causa

dell'errata posizione della testa. Se l'allargamento è abbondante, può diventare

pericoloso perché può causare rigurgiti con vomito.

Se durante la respirazione artificiale si ha estensione gastrica, riposizionare la testa

per garantire l'apertura delle vie respiratorie senza problemi. Evitare di introdurre

troppa aria con le inalazioni. La quantità d'aria inalata deve essere quella giusta per

ottenere un'espansione normale del torace, posizionando la testa della vittima

correttamente (estendendola);

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Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie

36Manuale avanzato di pronto soccorso

2.2. Mai sospendere la RCP per più di 30 secondi. Trasportando una vittima su una

scala, è difficile applicare la RCP con efficacia. Quindi, con un segnale combinato,

sospendere la RCP, salire o scendere al piano desiderato e applicare nuovamente

la RCP.

L'interruzione non deve comunque superare i 30 secondi. La testa della vittima

deve essere portata ad un livello pari o inferiore a quello del resto del corpo;

3. Non spostare la vittima in posizione più comoda finché non è stata stabilizzata la

situazione e la vittima non è in condizioni di essere trasportata, o finché non sono

state applicate le contromisure necessarie a non interrompere la RCP durante il

trasporto;

4. Evitare di premere l'appendice xifoide; ciò può causare lacerazioni al fegato e

conseguenti emorragie interne;

5. Tra le compressioni, la base delle mani non deve esercitare alcuna pressione.

Tuttavia, devono restare in contatto con le pareti del torace, sotto la metà inferiore

dello sterno (le dita non devono toccare il torace della vittima durante le

compressioni e la sovrapposizione delle mani aiuta ad evitarlo. La pressione

esercitata dalle dita sulle costole o lateralmente aumenta la probabilità di fratture

alle costole);

6. Quando il torace è compresso, evitare movimenti bruschi e improvvisi. Al

contrario, le compressioni devono essere costanti, regolari e ritmiche (un ciclo è

composto da 50 compressioni e 50 decompressioni);

7. Mentre si applicano le compressioni, le spalle devono restare erette sopra lo

sterno della vittima. I gomiti devono restare dritti.

La pressione deve essere esercitata verticalmente, su e giù, nella metà inferiore

dello sterno. Tutti questi dettagli garantiscono la massima efficacia della manovra,

minore affaticamento per il soccorritore e minor rischio di complicazioni per la

vittima.

8. La metà inferiore dello sterno di un adulto deve scendere di circa 4 -5 centimetri di

profondità. Le compressioni superficiali sono inefficaci;

9. Le compressioni toraciche mal eseguite possono causare gravi infortuni (come

fratture allo sterno o alla gabbia toracica, danni al fegato).

10. Le complicazioni saranno ridotte al minimo applicando la corretta tecnica RCP.

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37Manuale avanzato di pronto soccorso

Emorragie

37 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Emorragie

38Manuale avanzato di pronto soccorso

6.1 | Definizione

Si ha un'emorragia quando il sangue esce dal vaso sanguigno e va perduto. La

perdita di sangue può causare serie complicazioni all'individuo, ad esempio stato

di choc, lesioni irreversibili agli organi principali e anche la morte.

Le emorragie possono essere classificate in base all'origine in tre tipi:

- Emorragia arteriosa (arterie)

È il risultato della rottura di un'arteria. Il sangue fuoriesce a getti discontinui in

simultanea con ogni contrazione del cuore. Si tratta di un'emorragia molto

abbondante e difficile da controllare.

- Emorragia venosa (vene)

È il risultato della rottura di una vena. Il sangue fuoriesce in modo regolare, con

una leggera pressione ma anche in questo caso con abbondanza. Non è

drammatica come quella arteriosa ma può essere fatale se non rilevata. È

solitamente più facile da controllare.

- Emorragia capillare (vasi capillari venosi e arteriosi)

Si verifica a causa della rottura dei vasi capillari in una ferita. In questo caso il sangue

fuoriesce lentamente.

Queste emorragie sono facili da controllare e possono arrestarsi spontaneamente.

6.2 | Classificazione dell'emorragia in base alla posizione

6.2.1 | Classificazione

Le emorragie sono inoltre classificate in base alla posizione e si possono

suddividere in:

- Emorragia esternaL'emorragia esterna è visibile e facilmente riconoscibile.

- Emorragia interna

Il riconoscimento di un'emorragia interna e la sua identificazione è più difficile.

Questo tipo di emorragia può verificarsi a causa di traumi o malattie. Le

emorragie interne sono inoltre suddivise in:

- Visibili

Se il sangue fuoriesce attraverso gli orifizi naturali del corpo (bocca, naso,

orecchie, ano, vagina, ecc.).

- Invisibili

Quando il sangue non arriva all'esterno. Si può sospettare un'emorragia interna in

caso di infortuni o lesioni, in base ai segni e ai sintomi che presenta la vittima.

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Emorragie

39Manuale avanzato di pronto soccorso

6.2.2 | Segni e sintomi di emorragie

I sintomi più ovvi nella vittima sono:

sanguinamento; Respirazione rapida, superficiale e difficoltosa;

Pulsazioni deboli e rapide;

Ipotermia;

Rumore nelle orecchie;

Ansia e irrequietezza;

Pelle fredda;

Sudorazione abbondante; Forte pallore e mucose scolorate;

Sete;

Capogiri e incoscienza (stato di choc).

6.2.3 | Metodi di controllo delle emorragie

6.2.3.1 | Pressione diretta

Detta anche compressione manuale

diretta; utilizzata se non ci sono

controindicazioni, è il metodo più

efficace per controllare

un'emorragia. Come agire:

Comprimere con una garza sterile o

un panno pulito;

Non rimuovere mai la prima garza; Porre altre garze sopra la prima.

6.2.3.2 | Pressione indiretta

Una pressione sul punto di

compressione delle arterie alla base

degli arti consente di controllare le

emorragie nelle aree irrigate dall'arteria in

questione, impedendo il progresso della

perdita di sangue nonostante l'interruzione

determinata dalla pressione indiretta.

Questo metodo si utilizza solo se si

sospetta la presenza di oggetti estranei non

affilati o di fratture.È quindi un metodo alternativo allacompressione diretta, se questa non èpossibile.

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Emorragie

40Manuale avanzato di pronto soccorso

6.2.3.3 | Laccio emostatico

Utilizzare i lacci emostatici solo in casi di amputazione o schiacciamento degli arti;

possono essere applicati solo sulle braccia e la coscia.

Utilizzare lacci emostatici solo quando gli altri metodi non sono efficienti, o se c'è

un solo soccorritore e la vittima richiede altre cure fondamentali.

Come si realizza un laccio emostatico?

1. Utilizzare un panno resistente e largo. Evitare di utilizzare cavi, corde o altri

materiali sottili o stretti che possono danneggiare la pelle.

2. Arrotolare il panno attorno al braccio o alla gamba, appena sopra la ferita.3. Dare un mezzo nodo.

4. Inserire un piccolo pezzo di legno nel nodo centrale.5. Realizzare un nodo completo sopra al legno.

6. Torcere il pezzo di legno per arrestare l'emorragia, tenendolo fermamente in

posizione.

7. Con una matita, del rossetto o un pezzo di carbone, scrivere sulla fronte o in

qualsiasi altra posizione visibile sulla vittima la lettera "L" (laccio emostatico) e

l'ora di applicazione.8. Non coprire il laccio emostatico.

Sciogliere il laccio emostatico gradualmente, ogni 10 o 15 minuti. Se l'emorragia

si è arrestata, rimettere il laccio emostatico in posizione per poterlo stringere

nuovamente se necessario.

Attenzione

Se le estremità delle dita della vittima diventano fredde e violacee, allentare il il

laccio emostatico abbastanza da ripristinare la circolazione. Stringerlo

nuovamente in caso di emorragia continua. Mentre si allenta il laccio emostatico,

comprimere la fasciatura sulla ferita.

In caso di ferite o lesioni agli arti, il

soccorritore deve applicare una

compressione ed elevare l'arto, se non

ci sono fratture. La forza di gravità,

contraria al flusso sanguigno, aiuta a

fermare il sanguinamento.

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Emorragie

41Manuale avanzato di pronto soccorso

6.3 | Emorragie interne

L'applicazione di basse temperature all'area interessata, unitamente alla completa

immobilizzazione, può ridurre il processo emorragico. Tuttavia, un freddo eccessivo

può danneggiare gravemente la pelle. Il soccorritore deve prevenire ed aiutare

situazioni di choc.

Evitare di somministrare bevande alla vittima, perché ciò potrebbe impedire il

trattamento immediato della vittima in ospedale.

Prestando la massima attenzione, trasportare la vittima all'ospedale più vicino per

evitare peggioramenti. Restare sempre accanto a questo tipo di vittime. Verificare

continuamente lo stato di coscienza, le pulsazioni, la ventilazione e, in caso di

incoscienza, tenere libere le vie respiratorie.

6.3.1 | Alcuni esempi di emorragie

6.3.1.1 | Emorragie nasali

Come agire:

Fa sedere la vittima, con la testa in posizione normale, e premere le narici per 5

minuti, evitando che il sangue entri in gola e venga inghiottito, causando nausea;

Comprimere la narice che sanguina e applicare garze fredde nell'area;

Dopo pochi minuti, allentare lentamente la pressione e non consentire alla vittima

di soffiarsi il naso;

Se il sanguinamento continua, inserire un pezzo di garza nella narice e porre un

asciugamano freddo sul naso. Se possibile, utilizzare una borsa del ghiaccio;

Se l'emorragia continua, potrebbe essere necessario l'intervento di professionistimedici.

6.3.1.2 | Emorragia polmonare (emottisi)

Sintomi:

Dopo un accesso di tosse, dalla bocca fuoriesce sangue rosso chiaro a spruzzi.Come agire:

Mettere il paziente su un letto in posizione di riposo, con la testa più bassa del

resto del corpo;

Impedire alla vittima di parlare, e tenerla quieta;

Cercare immediatamente un medico.

6.3.1.3. Emorragia allo stomaco

Sintomi:

Prima dell'emorragia, il paziente presenta solitamente i seguenti sintomi:

Vomito;

Nausea;

Col vomito viene rilasciato sangue, di colore simile ai fondi del caffè.Come agire:

Sdraiare il paziente senza cuscino; Non somministrare nulla alla vittima per via orale;

Sono essenziali cure mediche professionali.

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42Manuale avanzato di pronto soccorso

Stato di choc

42 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Stato di choc

43Manuale avanzato di pronto soccorso

7,1 | Definizione

Lo choc è l'incapacità del sistema cardiocircolatorio di raggiungere gli organi vitali

con la quantità richiesta di ossigeno e nutrienti.

Lo shock è dovuto a una perfusione (irrigazione sanguigna) inadeguata ai tessuti

del corpo determinata da gravi alterazioni dell'apparato cardiocircolatorio.

A prescindere dal meccanismo che causa lo shock, si verifica una reazione a

catena che conduce a un declino della funzione cardiaca e a un'inadeguata

distribuzione del sangue ai tessuti che, unita a una respirazione scarsa, conduce a

modifiche più o meno gravi al funzionamento del sistema nervoso centrale.

In tutti i casi di gravi lesioni e di serie emorragie interne o esterne, può verificarsi lo

stato di choc. Il caso più frequente è lo choc ipovolemico.

Un elenco delle situazioni che possono causare shock è riportato di seguito:Gravi ustioni, lesioni serie o estese;

Schiacciamento;

Perdita di sangue;

Infortuni causati da folgorazione;

Avvelenamento da prodotti chimici;

Attacchi di cuore;

Esposizione a temperature estreme;Forti dolori;

Infezioni;

Intossicazioni alimentari;

Fratture.

7.2 | Segni

Pelle: fredda e appiccicosa;

Sudorazione: sulla fronte e sui palmi;

Viso: pallido, con espressione ansiosa;

Freddo: la vittima sente freddo e può avere brividi;

Nausea e vomito;

Respirazione: superficiale, rapida e irregolare;

Sete, irrequietezza e confusione mentale;Visione: confusa;

Pulsazioni: basse e brevi;La vittima può essere parzialmente o totalmente incosciente.

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Stato di choc

44Manuale avanzato di pronto soccorso

7.3.1 Come eagire

In attesa di assistenza medica o del trasporto per la vittima, attuare le seguenti

contromisure:

Rapido esame della vittima;

Combattere le cause dello shock, se possibile (ad esempio, controllarel'emorragia);

Tenere la vittima sdraiata con le gambe sollevate a un angolo di 30°, se non ci

sono fratture;

Allentare gli abiti stretti attorno al collo, al petto e ai fianchi;

Rimuovere attraverso la bocca eventuali dentiere, gomme da masticare, ecc.

Mantenere la respirazione;

Tenere la testa orientata lateralmente;

Se possibile, tenere la testa più bassa del tronco; Riscaldare la vittima con coperte, trapunte, ecc.

Non somministrare:

Bevande alcoliche alla vittima;

Liquidi se la vittima è incosciente.

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45Manuale avanzato di pronto soccorso

Danno

45 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Danno

46Manuale avanzato di pronto soccorso

8,1 | Definizione

Danni causati dall'azione del calore, del freddo, delle sostanze chimiche, della

corrente elettrica, delle emissioni radioattive e delle sostanze biologiche

(animali e piante). Esempi di ustioni:

Contatto diretto con fiamme o fuoco;

Contatto con ghiaccio o superfici ghiacciate;

Vapori caldi;

Liquidi caldi bollenti;

Solidi surriscaldati o incandescenti;

Sostanze chimiche (acidi, soda caustica, fenolo, nafta, ecc.).

Emissioni radioattive; Irradiazioni infrarosse e ultraviolette (da apparecchiature di laboratorio o per

eccesso di esposizione solare);

Elettricità;

Contatto con animali e piante. Es.: animali, larve, meduse e alcune specie di

rospi; piante: Ortiche

8.2 | Gravità delle ustioni

Per valutare la gravità delle ustioni, è necessario prendere in considerazione:

1 - La causa dell'ustione;

2 - L'estensione della superficie corporea ustionata;3 - La profondità dell'ustione;

4 - La posizione dell'ustione;

5 - L'età della vittima.

8.3 | Cause di ustioni

Le ustioni possono essere causate da diversi tipi di infortuni:

ustioni da caloreIl calore può essere bagnato, come nel caso di vapore o acqua bollente, o asciutto

come nel caso del calore di un fuoco o di qualsiasi oggetto caldo, metallo, vetro,

ecc. Ustioni chimiche

Sono comuni nelle industrie che utilizzano sostanze chimiche che possono causare

ustioni gravi: acidi (acido idrocloridrico o solforico) e sostanze alcaline/basiche

(soda caustica). Ustioni elettriche

L'elettricità ustiona non solo presso il punto di contatto dove entra nel corpo, ma

anche nella sua traiettoria e nel punto di uscita. Inoltre, il cosiddetto "choc elettrico"

può causare problemi respiratori o gravi alterazioni cardiache che hanno lo stesso

effetto di un arresto cardiaco.

Ustioni da radiazioni

Le radiazioni più comuni sono i raggi ultravioletti (presenti nella luce solare),i raggi X e quelle prodotte dalle sostanze radioattive.

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Danno

47Manuale avanzato di pronto soccorso

8.4 | Estensione delle ustioni

Per determinare l'estensione della superficie corporea ustionata, utilizzare la

regola del nove per le aree corporee.

Maggiore è l'estensione dell'area ustionata, maggiore la gravità.

Il rischio di vita è maggiore con le ustioni più estese. Un'area viene considerata

gravemente ustionata:

In un bambino, quando più del 10% della superficie corporea è ustionato;

In un adulto, quando più del 15% della superficie corporea è ustionato;

Per avere un'idea approssimata dell'area ustionata è possibile utilizzare la "regoladel nove": *

Testa - 9% della superficie corporea;

Collo - 1%;

Arto superiore sinistro - 9%;Arto superiore destro - 9%;

Torace e addome (frontale) - 18%;

Torace e zona lombare (posteriore) - 18%;

Arto inferiore sinistro - 18%;

Arto inferiore destro - 18%;

(Area genitale - 1% - compresa nel torace e l'addome).

8.5 | Profondità delle ustioni

Le ustioni possono essere classificate, in base alla profondità, in tre livelli: 1° grado,

2° grado e 3°grado.

1° grado: lesione degli strati superficiali della pelle.

Segni e sintomi:

Rossore;

Dolore localizzato e insopportabile;

Non ci sono vesciche, ES: quelle causate dalla luce solare.

2° grado: lesione degli strati più profondi della pelle.

Segni e sintomi:

Formazione di vesciche;

Distacco degli strati della pelle;Dolore localizzato e bruciore di varie intensità.

3° grado: Lesione di tutti gli strati di pelleSegni e sintomi: Esposizione dei tessuti più profondi, che possono arrivare fino all'osso. La pelle

diventa marrone o nera, a volte non è presente dolore.

La stessa vittima può presentare ustioni di 1°, 2° e 3° grado.

(* valori validi solo per gli adulti)

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Danno

48Manuale avanzato di pronto soccorso

8.6 | Posizione delle ustioni

Ustioni alle vie respiratorie

Le ustioni alle vie respiratorie sono sempre gravi e sono indicate da ustioni sul volto,

specialmente attorno alla bocca. Generalmente, la vittima tossisce espellendo

particelle di carbone e sangue, ha difficoltà a respirare a causa delle lesioni alla

laringe, e presenta vesciche sulle labbra e le narici.

Ustioni a mani e piedi

Anche le ustioni alle mani e ai piedi, o a livello di qualsiasi articolazione, sono gravi

a causa dell'eventuale impossibilità di movimento.

Ustioni con lesioni o fratture

Le ustioni con fratture o ferite sono sempre gravi.

Ustioni ai genitali

Le ustioni agli organi genitali sono sempre gravi.

8.7 | Cure di emergenza generiche

Prevenire lo stato di choc;

Controllare il dolore;Evitare la contaminazione.

La prima operazione è mantenere libere le vie respiratorie e aiutare larespirazione; L'applicazione di una fasciatura evita il contatto con l'aria, riducendo il dolore;

Utilizzare fasciature sterili per prevenire la contaminazione della superficieustionata;

Se l'ustione è molto estesa, coprire la vittima con lenzuola sterili, o, in alternativa,

con lenzuola pulite.

Evitare l'applicazione di qualsiasi tipo di grasso. Applicare esclusivamente

garze fredde e bagnate per ridurre il dolore;

In caso di ustioni alle dita, alle ascelle, ecc., dove due aree di pelle sono in contatto,

è necessario separarle con fasciature per impedire che si attacchino.

8.8 | Cure di emergenza specifiche8.8.1 | Ustioni termiche

Le ustioni termiche sono causate ad esempio da:Liquidi caldi, fuoco, vapore, raggi solari, ecc.

Come agire:

Sdraiare la vittima; Porre la testa e il torace della vittima più in basso rispetto al resto del corpo. Se

possibile, disporre le gambe a un angolo di 30°;

Se la vittima è cosciente, somministrare liquido: acqua, tè, caffè o succhi di frutta.

EVITARE ASSOLUTAMENTE ALCOL;

Proteggere la lesione e mantenere la temperatura corporea con un panno pulito

imbevuto di soluzione fisiologica; inumidire la zona ustionata;

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Danno

49Manuale avanzato di pronto soccorso

Chiamare immediatamente l'assistenza medica: portare la vittima in ospedale,

possibilmente con un'ambulanza.

Per piccole ustioni

Lavare l'ustione con acqua corrente pulita e fredda per circa 15 minuti; NON toccare la ferita;

NON forare le vesciche; NON applicare soluzioni o unguenti all'ustione.

8.8.2 | Ustioni chimiche

Come agire:

Lavare l'area interessata con abbondante acqua; Se l'ustione è causata da polvere chimica, rimuovere tutta la polvere dalla pelle,

rimuovere gli abiti e applicare soluzione fisiologica o acqua corrente;

Procedere come con le ustioni termiche, prevenendo lo choc e il dolore;

Coprire con garza o panno pulito;

Portare la vittima in ospedale.

Cose da evitare:

NON applicare unguenti, grassi, bicarbonato di sodio o altre sostanze ad ustioni

esterne;

NON rimuovere oggetti estranei o grasso dalle ferite;

NON forare le vesciche presenti;

NON toccare l'area ustionata con le mani.

Qualsiasi ustione deve essere esaminata da un dottore o un infermiere, tranne nel

caso di semplici arrossamenti alla pelle in aree di piccole dimensioni.

8.8.3 | Ustioni oculari

Definizione

Possono essere prodotte da sostanze irritanti - acidi, alcali, acqua calda, vapore,

ceneri calde, polveri esplosive, rame fuso, fiamme dirette.Come agire:

Lavare gli occhi con acqua abbondante o, se possibile con soluzione

fisiologica, per diversi minuti;

Non strofinare gli occhi; Applicare collirio

Coprire gli occhi con panno o garza ghiacciata; Consultare un medico non appena possibile.

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50Manuale avanzato di pronto soccorso

Fratture

50 Manuale avanzato di pronto soccorso

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51Manuale avanzato di pronto soccorso

Fratture

Introduzione

Una frattura è un'alterazione nella continuità delle ossa, causata da un colpo

molto forte, una caduta o un urto.

Le fratture esposte richiedono cure speciali, coprire quindi l'area interessata con un

panno o una garza pulita e chiamare immediatamente l'assistenza medica.

9.2 | Classificazione delle fratture

Le fratture possono essere classificate in tre categorie:Frattura chiusa - l'osso è rotto ma la pelle non è perforata. Frattura

esposta - l'osso è rotto e la pelle è perforata.

Fratture complicata da ferite - ci sono ferite non collegate alla frattura; l'osso rotto

non ha perforato la pelle.

Segni e sintomi: Dolore o grande sensibilità di un osso o di un'articolazione;

Incapacità di muovere la zona interessata, oltre a insensibilità o "formicolii" alla

regione;

Gonfiore e pelle violacea, accompagnata da un'apparente deformazione dell'arto

infortunato;

Crepitio del tessuto osseo - il movimento anomalo delle ossa sporgenti a causa di

una frattura produce una sensazione udibile e rilevabile;

Ecchimosi e ematomi;

Esposizione delle ossa sporgenti.

Come agire:

Chiamare l'assistenza medica, e nel frattempo calmare e riscaldare la vittima. Verificare che l'infortunio non abbia bloccato la circolazione sanguigna;

Immobilizzare l'osso o l'articolazione infortunata con fasciature. Le fasciature

devono essere larghe a sufficienza per coprire l'articolazione sopra e sotto la

frattura.

È possibile utilizzare qualsiasi materiale rigido: stecche, tavole, pali, cartone, barre

metalliche o anche riviste o giornali ripiegati. Utilizzare panni o altro materiale soffice

per evitare danni alla pelle.

Le stecche devono essere posizionate con fasciature o pezzi di panno, su almeno

quattro punti principali:

Sul FONDO dell'articolazione, sotto la frattura;

SOPRA l'articolazione e la frattura.

Tenere le aree interessate a un livello superiore rispetto al resto del corpo, ed

applicare ghiaccio per contenere il gonfiore, il dolore e l'avanzamento

dell'ematoma.

Cosa evitare?

Non spostare la vittima prima di avere immobilizzato l'area interessata; Non somministrare cibo o acqua all'infortunato.

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52Manuale avanzato di pronto soccorso

Lesioni ai tessuti molli

52 Manuale avanzato di pronto soccorso

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53Manuale avanzato di pronto soccorso

Lesioni ai tessuti molli

10,1 | Definizione

Qualsiasi rottura anomala della pelle o della superficie corporea è detta lesione.

Gran parte di tali lesioni interessa i tessuti molli, come la pelle e i muscoli. Le ferite

possono essere aperte o chiuse. Si parla di ferita aperta quando esiste un'apertura

della superficie cutanea. In una ferita chiusa, il danno al tessuto molle si trova

sotto la pelle e non ci sono interruzioni alla continuità della superficie. Questi tipi di

lesioni interessano i tessuti sotto la pelle, e quest'ultima non presenta interruzioni

alla sua continuità. Sono molto dolorose, causano edemi localizzati (gonfiore) e

sono accompagnate da traumi localizzati dei vasi sanguigni, causando emorragie

interne;

- Ecchimosi o lividi, quando i vasi sanguigni interessati sono capillari;

- Contusioni, quando il danno interessa vasi di dimensione maggiore.

10.2 | Come agire

Rimuovere i capi di abbigliamento che coprono la lesione, in modo da poter veder

meglio l'area infortunata. Rimuoverli con molta attenzione. È preferibile tagliarli

anziché cercare di rimuoverli interi, poiché la mobilizzazione può essere molto

dolorosa e causare lesioni e contaminazione dei tessuti;

In caso di edemi ed ecchimosi, applicare ghiaccio alla zona interessata, per

contenere il gonfiore, il sanguinamento e il dolore;

In caso di estese contusioni, oltre all'applicazione di ghiaccio è bene

immobilizzare la zona per prevenire il peggioramento dell'emorragia;

Non toccare la ferita;

Se la ferita è sporca, o se è stata causata da un oggetto sporco, pulirla con

soluzione fisiologica o acqua pulita;

Ridurre la probabilità di contaminazione di una ferita utilizzando materiali puliti e

sterilizzati per la pulizia iniziale;

Coprire tutte le ferite con una garza sterile. Tale garza deve essere posizionata

sopra la ferita e fissata con una fasciatura;

Controllare l'emorragia; Se la lesione è nella zona addominale della vittima e in caso di eviscerazione, il

soccorritore deve coprire le viscere con garze bagnate evitando di cercare di

reinserire gli organi fuoriusciti nell'addome.

In alcuni casi, può esserci amputazione parziale o completa di alcune parti del corpo

della vittima. A volte la microchirurgia consente di reimpiantare le parti amputate.

Quanto prima la vittima arriva all'ospedale con la parte amputata, tanto meglio.

Conservare la parte amputata, protetta in una borsa di plastica con ghiaccio

frammentato. Il freddo aiuterà a preservare la parte. Evitare che la parte amputata entri

in contatto diretto col ghiaccio. Non lavare né porre cotone su qualsiasi

superficie;

Verificare eventuali segni o sintomi di choc.

Cose da evitare:

Non rimuovere gli oggetti estranei (coltelli, schegge di legno, pezzi di vetro o

metallo) dalla ferita. I tentativi di rimuovere gli oggetti estranei possono causare

gravi emorragie e anche danneggiare ulteriormente i nervi e i muscoli più prossimi.

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54Manuale avanzato di pronto soccorso

Lesioni ai tessuti molli

AVVELENAMENTO

54 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Avvelenamento

55Manuale avanzato di pronto soccorso

11 | IntroduzioneAlcuni prodotti agiscono come veleni, diffondendosi nel corpo tramite il sangue.

Si parla in questo caso di avvelenamento acuto.

Tale avvelenamento può provocare nausea, vomito, mal di testa, capogiri, problemi

respiratori e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e arresto respiratorio, a volte

fino alla morte.

11.1 | Segni e sintomi Odore del veleno nel respiro della vittima;

Cambio di colore delle labbra della bocca;

Dolore o sensazione di bruciore nella bocca e nella gola;

Bicchieri o confezioni aperte di farmaci o sostanze chimiche in possesso dellavittima;

Evidenza sulla bocca dell'assunzione di foglie o frutti velenosi; Improvviso stato di incoscienza, confusione o malessere in contatto diretto con la

vittima avvelenata;

In caso di avvelenamento, chiamare il Centro Informativo Anti-Avvelenamento

(CIAA) dell'INEM: 808 250 143

11.2 | Informazioni da raccogliere Chi - età, sesso, stato interessante e così via;

Cosa - prodotto, animale, pianta, fungo;

Quanto - quantità del prodotto, tempo di esposizione; Quando - per quanto tempo;

Dove - a casa, nei campi, sul luogo di lavoro, ecc.

Come - a stomaco vuoto, con cibo, bevande alcoliche e così via.

11.3 | Suggerimenti per evitare avvelenamenti accidentali Spiegare ai bambini il rischio di assumere farmaci non necessari e il pericolo di

assaggiare o giocare con prodotti pericolosi;

Non assumere o far assumere farmaci con imprudenza, e non superare le dosiprescritte; Conservare i farmaci e altre sostanze chimiche (detergenti, pesticidi, vernici, olio,

diluenti) lontani dai bambini;

Non applicare arsenico, naftalina o altri pesticidi in luoghi accessibili ai bambini;

Non utilizzare contenitori vuoti per conservare altri prodotti: conservarli nella

vera confezione;

Chiudere i contenitori e metterli via dopo l'utilizzo;

Non dare ai bambini contenitori vuoti per giocare;

Non porre i prodotti di utilizzo domestico in prossimità di alimenti o bevande; Conservare le bevande alcoliche in luogo sicuro;

Tenere a mente che i profumi, l'acqua di colonia e le lozioni dopobarba possono

contenere composti alcolici.

È bene conoscere il significato dei simboli esistenti sulle etichette;

Leggere con attenzione le istruzioni di utilizzo dei prodotti, ed utilizzarli

rispettando le istruzioni di sicurezza, specialmente in caso di pesticidi, sostanze

corrosive, smacchiatori e vernici;

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Avvelenamento

56Manuale avanzato di pronto soccorso

Non lasciare incustodite le confezioni aperte di pesticidi, le caraffe ancora

contenenti pesticidi o rimasugli liquidi;

Chiudere i rubinetti del gas dopo l'uso e mantenere il locale in buono stato, se

possibile con dispositivi di sicurezza;

Non tenere apparecchi a gas nel bagno;

Non tenere piante tossiche in casa o in giardino;

Non permettere ai bambini di mangiare bacche o semi di piante sconosciute;

Evitare di cuocere o ingerire funghi freschi sconosciuti;

È fondamentale restare calmi: non affrettarsi ma non perdere tempo.

Conservare il numero del CIAA accanto al telefono: 808 250 143

11.4 | Cose da evitare

NON provocare il vomito se la vittima è incosciente o ha ingerito le seguenti

sostanze:

Soda caustica;

Prodotti combustibili (kerosene, benzina, liquido per accendini, ecc.)

Acidi;

Idrossido di calcio; Ammoniaca;

Prodotti per la casa;

Ipoclorito.Evitare di somministrare alcol alla vittima!Non lasciar camminare l'avvelenato!Evitare di somministrare olio alla vittima avvelenata!

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57Manuale avanzato di pronto soccorso

Trauma cranico-cerebrale

57 Manuale avanzato di pronto soccorso

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58Manuale avanzato di pronto soccorso

Trauma cranico-cerebrale

12,1 | Definizione

Ad eccezione di quelle meno gravi, le lesioni alla testa richiedono sempre

l'attenzione immediata di un professionista medico.

Tali lesioni includono i traumi allo scalpo, al cranio e al cervello. Gli infortuni

causati da forti colpi alla testa sono solitamente accompagnati da emorragie

cerebrali, che, se non curate con urgenza, possono causare seri problemi e

anche la morte.

Il trauma cranico-cerebrale (TCC) interessa tutti i sistemi dell'organismo.

12,2 | Segni e sintomi

I segni e i sintomi più comuni sono:

Perdita di coscienza;

Capogiro;

Mal di testa;

Irritabilità;

Disorientamento;

Perdite di sangue dal naso, dalla bocca e dall'orecchio; Diametro anomalo delle pupille;

Convulsioni;

Ecchimosi attorno agli occhi e dietro le orecchie;

Fratture del cranio;

Cambiamento del ritmo respiratorio o anche arresto respiratorio;

Sensibilità diminuita o assente degli arti superiori e inferiori.

12,3 | Come agire

Con una vittima di TCC, il soccorritore deve presumere la presenza di infortuni

alle vertebre cervicali, fino a prova contraria. La vittima deve essere trasportata su

barella rigida, mantenendo la testa e il collo in perfetto allineamento con l'asse del

corpo. Immobilizzare inoltre la testa e il collo con appositi dispositivi di

immobilizzazione cervicale.

Prestare le seguenti cure a una vittima di infortuni al cranio o al cervello:

Tenere libere le vie respiratorie; Controllare eventuali perdite di sangue tramite compressione;

In caso di emorragie nasali, orali o dall'orecchio, ruotare la testa della vittima

verso il lato che sanguina. Se ci sono emissioni di liquido chiaro e privo di colore

dall'orecchio, lasciarlo uscire naturalmente ruotando la testa lateralmente.

Se si sospettano infortuni alle vertebre cervicali:

Immobilizzare e trasportare la vittima in ospedale per tenerne costantemente

sotto controllo i segni vitali;

Sollevare la testa della barella di 30° con la vittima posata su una superficierigida; Tenere costantemente sotto controllo lo stato di coscienza della vittima;

In caso di immobilizzazione materiale, le vittima non deve essere spostata a

meno che non ci si trovi in situazioni di pericolo immediato per la vita (arresto

cardiaco) o la sicurezza dell'individuo (in caso d'incendio).

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59Manuale avanzato di pronto soccorso

Trauma alla colonnavertebrale

59 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Trauma alla colonna vertebrale

60Manuale avanzato di pronto soccorso

13,1 | Definizione

Le lesioni spinali sono problemi molto comuni negli incidenti automobilistici.

Queste vittime, se assistite erroneamente da persone che non conoscono le

tecniche di soccorso e immobilizzazione, possono patire danni ancora peggiori o danni

neurologici permanenti.

Le cure immediate subito dopo l'incidente sono essenziali. Una gestione impropria

può causare danni ancora peggiori e la perdita delle funzioni neurologiche. Qualsiasi

vittima di incidente automobilistico o di qualsiasi altro trauma cranico o cervicale

deve essere considerata affetta da lesione spinale, fino a prova contraria.

13.2 | Situazioni che possono provocare lesioni al midollo spinale

Incidenti stradali; Incidenti per tuffi;

Cadute o salti dall'alto;

Trauma sopra le clavicole;

Infortuni da seppellimento;

Scosse elettriche;

Armi da fuoco;

Situazione multi-traumatiche;

Vittime incoscienti per trauma cranico; Trauma diretto alla colonna vertebrale.

13.3 | Segni e sintomiI segni e i sintomi più comuni di trauma alla colonna vertebrale sono:

Dolore localizzato;

Incapacità di muoversi;

Perdita di sensibilità e tatto agli arti superiori e inferiori;

Formicolii agli arti;

Deviazioni della colonna vertebrale; Rilascio involontario di feci e urine (incontinenza degli sfinteri);

Difficoltà respiratorie;

Alterazioni dei segni vitali;

13.4 | Come agire

Le vittime coscienti devono essere guidate per evitare che muovano la testa,

mantenendo testa e collo più allineati possibile (ciò viene realizzato con i

seguenti punti di riferimento: punta del naso, ombelico e piedi).

È quindi fondamentale attenersi ad alcune regole di base durante la fase pre-

ospedaliera con sospette vittime di traumi alla colonna vertebrale:

Dopo un incidente, tutte le vittime incoscienti devono essere assistite

presumendo che abbiano subito lesioni alla colonna vertebrale;

In caso di vittime coscienti che presentino sintomi di trauma cranico-cerebrale,

presumere sempre che ci siano lesioni alla colonna vertebrale;

Queste vittime non devono mai essere mobilizzate, a meno che non ci siano

minacce alla vittima e sia necessario spostarla (incendi, crollo di edifici, esplosioni,

ecc.), oppure il soccorritore non debba iniziare manovre di rianimazione o

controllare gravi emorragie.

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Trauma alla colonna vertebrale

61Manuale avanzato di pronto soccorso

Per qualsiasi movimento della vittima, innanzitutto sottoporre la colonna vertebrale

a trazione, seguita da graduale allineamento tra naso, ombelico e piedi;

Continuare a monitorare i segni vitali (ci può essere arresto respiratorio a causa

di paralisi dei muscoli toracici);

Non si dimentichi di eseguire sempre la trazione sulla colonna e di mettere un

collare cervicale prima di sollevare la vittima. Se è necessario un rotolamento per

raggiungere la posizione supina, il collare cervicale deve essere posizionato dopo

averlo eseguito;

Evitare sempre sollevamenti, a meno che non ci siano quattro adulti presenti; Il soccorritore più preparato su queste tecniche presente sulla scena deve

restare presso la testa della vittima, occupandosi della trazione e dell'allineamento e

comandando l'intera operazione;

La vittima deve essere posta su una barella gonfiabile o su un piano rigido; Infine, iniziare il trasporto, che deve essere effettuato in modo molto calmo e

uniforme.

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62Manuale avanzato di pronto soccorso

Tecniche di mobilizzazionedelle vittime di traumi

62 Manuale avanzato di pronto soccorso

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63Manuale avanzato di pronto soccorso

Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

14 | Introduzione

La rimozione o lo spostamento di un infortunato deve essere eseguito con la

massima attenzione, onde evitare di aggravare le lesioni esistenti.

Ci sono due tecniche per la mobilizzazione delle vittime di traumi: il rotolamento

e il sollevamento.

14.11 Rotolamento

Questa tecnica richiede almeno tre elementi, ma l'ideale è quattro.

È applicabile per la mobilizzazione delle vittime incoscienti di traumi, dove non si

sospettino infortuni pelvici o al bacino ( questi devono essere sempre mobilizzati

come in caso di lesioni cervicali).

Evitare movimenti inutili.

Scelta della tecnica corretta per il sollevamento di vittime in posizione supina nei casi di:

Frattura del bacino;

Eviscerazioni;

Perforazioni da oggetti;

Lesioni laterali multi-traumatiche;

14.2.1 Come agire

1 - Il responsabile della squadra di soccorso procederà all'immobilizzazione e alla

trazione ed allineamento della colonna vertebrale cervicale, sull'asse naso-

ombelico-piedi. Sarà lui a ordinare tutti i movimenti, prestando sempre attenzione

all'allineamento della vittima durante e dopo il rotolamento, fino al raggiungimento

del luogo di cura.

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Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

14.2.1.| Vittima in posizione supina

Il secondo operatore di soccorso si posizionerà lateralmente accanto alla vittima,

inginocchiandosi a terra davanti al suo corpo e posizionando la tavola spinale tra i due,

inclinandola a contatto con le cosce, in modo che la parte superiore della tavola

sia allo stesso livello della testa della vittima; il terzo e il quarto operatore della

squadra sul lato opposto procederanno ad accostare gli arti della vittima ai suoi

fianchi, per procedere al rotolamento sempre agli ordini del caposquadra. Sempre agli

ordini del caposquadra e con l'aiuto di un secondo individuo, che può essere

un'astante, si procederà a rotolare il corpo della vittima, mantenendo comunque

l'allineamento e l'immobilizzazione della colonna vertebrale, mentre il secondo

operatore accosterà la tavola spinale alla regione dorsale della vittima;

Nel frattempo, il secondo operatore ridurrà l'inclinazione della tavola spinale, mentre il

terzo e il quarto procederanno a rotolare il corpo della vittima sulla tavola

accompagnandone il movimento, finché la vittima non è completamente orizzontale;

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64 Manuale avanzato di pronto soccorso

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Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

1465Manuale avanzato di pronto soccorso

Al comando del caposquadra, la vittima viene centrata sulla tavola spinale, quindi

immobilizzata con stabilizzatori laterali per la testa e almeno tre cinghie attornoalla tavola spinale.

14.2.2 | Vittima in posizione di decubito ventrale

Il secondo operatore accosta la tavola spinale al corpo della vittima, dal lato verso il

quale verrà rotolata, mentre il terzo e quarto operatore saranno sul lato opposto. Il

corpo della vittima verrà rotolato sulla tavola spinale, facendo in modo che il braccio

della vittima sia sul lato della tavola, se possibile elevandolo lateralmente alla testa.

Al comando del caposquadra la vittima viene centrata sulla tavola spinale, dove

verrà applicato un collare cervicale.

14.3 | Sollevamento

Per eseguirlo correttamente sono necessari almeno quattro operatori,

ma l'ideale è sei. Evitare qualsiasi movimento inutile.

Procedure:

1. Prima di sollevare, eseguire e mantenere la trazione, l'allineamento e

l'immobilizzazione cervicale, ed applicare il collare. Il caposquadra ha la responsabilità

di:

Mantenere l'immobilizzazione della vittima;

Mantenere l'allineamento sull'asse naso-ombelico-piedi;Comandare tutti movimenti.

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Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

1466Manuale avanzato di pronto soccorso

2. Gli altri operatori della squadra devono essere posizionati 2 a 2 ai lati della

vittima. Con un ginocchio a terra, posizionare gli arti della vittima in modo da

consentirne il sollevamento. Infine, il sesto operatore porrà la tavola spinale sotto

la vittima.

Nota: Il quarto, il quinto e il sesto operatore non hanno bisogno di particolare

addestramento, e possono essere qualsiasi astante.

3. Posizionamento delle maniPer verificare la corretta posizione durante il sollevamento, tutti gli operatori

allineano le mani sulla vittima, con i palmi in su. Le mani di ciascun operatore si

alternano con quelle dell'individuo che ha di fronte (vedere la fotografia).

In questo modo le mani sono posizionati in modo da distribuire il peso della

vittima (regione scapolare, torso, cinta pelvica e arti) in modo che la vittima sia

immobilizzata per quanto possibile.

4. Introduzione delle mani

Quindi, senza disturbare l'allineamento, posizionare le mani sotto la vittima

facendole scivolare.

5. Sollevamento

Il sollevamento viene fatto in un unico movimento all'altezza delle ginocchia, sempre

al comando del caposquadra (ad esempio contando fino a tre).

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Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi

1467Manuale avanzato di pronto soccorso

6. Introduzione della tavola spinaleLa tavola spinale verrà posta sotto la vittima in modo tale che la parte superiore

della tavola sia al livello della testa della vittima.

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7. In assenza di una tavola spinale è possibile utilizzare una barella gonfiabile, che

adeguatamente gonfiata può essere utilizzate come primo supporto spinale.

8. Abbassamento

Sotto le indicazioni del caposquadra, anche l'abbassamento viene effettuato in un

unico movimento.

Le mani devono essere rimosse con la stessa attenzione con la quale sono stateintrodotte.

9. Al comando del caposquadra, la vittima viene centrata sul supporto, quindiimmobilizzata con stabilizzatori laterali per la testa e almeno tre cinghie attornoal supporto spinale.

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1468Manuale avanzato di pronto soccorso

Bibliografia

68 Manuale avanzato di pronto soccorso

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1469Manuale avanzato di pronto soccorso

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1470Manuale avanzato di pronto soccorso

Bibliografia

Scheda tecnica

70 Manuale avanzato di pronto soccorso

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1471Manuale avanzato di pronto soccorso

Bibliografia

Coordinamento del progetto

Rui Manuel da Torre Vieito

Autore del progettoRui Manuel da Torre Vieito

Sergio Alexandre Neves Guimarães

Revisione del testo

Arnaldo Varela de Sousa

Rui Manuel da Torre Vieito

Design grafico | multimedia

Claudio Gabriel Inàcio Ferreira

Programmazione

Jorge Miguel Pereira de Sousa Sequeiros

Centro técnico de H.S.T. I EPRALIMA

Rua D. Joaquim Carlos Cunha Cerqueira

apartado 102

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Arcos de valdevez I Junho 2008

Revição n°2

Junho 2008

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1472Manuale avanzato di pronto soccorso