MANUALE PER LA MANUTENZIONE DI CUSCINETTI E … · Lo SCHERMO di un cuscinetto è quella parte,...

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MANUALE PER LA MANUTENZIONE DI CUSCINETTI E RUOTE DEI PATTINI IN LINEA "La presente opera non può essere riprodotta interamente o in parte, memorizata o inserita in un sistema di ricerca delle informazioni o trasmesso in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, in fotocopia o altro senza il preventivo consenso scritto dell'autore (Legge 22 aprile 1941 n.633 e successive modifiche)." GRUPPO ROLLER

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MANUALE PER LAMANUTENZIONE DI CUSCINETTI

E RUOTE DEI PATTINI IN LINEA

"La presente opera non può essere riprodotta interamente o in parte, memorizata o inserita in un sistema di ricerca delle informazioni o trasmesso in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, in fotocopia o altro senza il

preventivo consenso scritto dell'autore (Legge 22 aprile 1941 n.633 e successive modifiche)."

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MANUTENZIONE DI CUSCINETTI E RUOTE DEI PATTINI IN LINEADopo centinaia o, come spero, migliaia di chilometri percorsi pattinando, arriva il momento in cui sarebbe bene dedicare un po’ del nostro tempo alla manutenzione dei cuscinetti dei nostri pattini. Non sono prestabiliti dei limiti di tempo o Km percorsi dopo i quali farne la manutenzione, questa va fatta nel momento in cui si avverte che le ruote non girano più liberamente o si sente qualcosa “grattare” facendo gi-rare a mano le ruote, cosa che avviene quasi sicuramente se abbiamo pattinato su strade polverose o sotto la pioggia. Oltre ad una guida sui passaggi da effettuare (cercando su internet se ne trovano in abbondanza), questo documento contiene anche dei consigli e “trucchetti” derivati dall’esperienza personale sull’aspetto più noioso del pattinaggio, o almeno uno dei più discussi, specialmente tra i neofiti.Procediamo per punti.

TIPI DI CUSCINETTI:

Il cuscinetto a sfere è costituito da una coppia di anelli concentrici, in acciaio temprato e rettificato, tra i quali sono interposti delle sfere, sempre in acciaio.Le sfere sono mantenute distanziate, di norma, da apposite GABBIE, che possono essere di materiale me-tallico, plastico o altro.Il cuscinetto può essere aperto oppure dotato di SCHERMI.il cuscinetto a sfere più usato ultimamente nei pattini in linea appartiene alla serie 608, sul quale si baserà questo articolo. Questa sigla identifica un cuscinetto radiale rigido a sfere di dimensioni 8x22x7 (diametro interno x diametro esterno x larghezza). I cuscinetti possono essere classificati in molti modi in base alle caratteristiche dei componenti che li compon-gono e sulla loro precisione (ABEC). Per il nostro scopo li classificheremo in base alla schermatura perché è il componente che ci interessa maggiormente per quanto riguarda la loro pulizia.Lo SCHERMO di un cuscinetto è quella parte, solitamente di materiale metallico, che serve ad isolare le sfere dal mondo esterno, fungendo da barriera contro la polvere.Se vogliamo pulire a fondo i nostri cuscinetti dobbiamo quindi superare questa barriera.Senza entrare in trattazioni troppo dettagliate, i cuscinetti con cui potrete avere a che fare possono essere classificati in tre tipologie in merito al tipo di schermatura utilizzata:

Cuscinetti con entrambi gli schermi non removibiliSono solitamente montati di serie nei pattini più economici. Gli schermi in teoria non sarebbero removibili, ma sarebbe più corretto dire che sono removibili ma non più rimontabili. Per l’uso specifico che ne faccia-mo dei cuscinetti possiamo infatti permetterci di togliere uno schermo da ogni cuscinetto, ma ne parleremo più avanti nell’articolo.

Cuscinetti con entrambi gli schermi removibiliSono più costosi dei cuscinetti del primo tipo e solitamente sono montati di serie in pattini di categoria superiore. Gli schermi si possono smontare e ri-montare quante volte si vuole. Considerate comunque che è un operazione abbastanza lunga visto che dovrete farla per 16 cuscinetti.

Cuscinetti con un solo schermoVengono usati solamente per applicazioni specifiche e si prestano bene per essere montati sulle ruote dei pattini in linea, mantenendo il lato aperto rivolto verso l’interno della ruota. Solitamente la gabbia non è metallica ma in ma-teriale plastico, bachelite o altro, questo anche per trattenere più lubrificante vista la mancanza di uno schermo. Hanno il vantaggio di poter essere puliti e lubrificati molto velocemente.Tipicamente sono montati di serie solamente nei pattini di alto livello.

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PRECISIONE DEI CUSCINETTI

A questo punto facciamo qualche considerazione sul parametro più usato nella classificazione dei cuscinetti che usiamo nei nostri pattini, quello indicato dalla sigla ABEC.L’ABEC è uno dei sistemi usati per classificare la tolleranza di costruzione dei cuscinetti.Più è alto il numero a fianco della sigla ABEC, maggiore è la sua classe di precisione. Un cuscinetto con bassa classe di precisione (es. ABEC 1) ha più gioco di un cuscinetto con alta classe di precisione (es. ABEC 9).Più preciso è il cuscinetto, più sfere concorrono a supportare il carico (fig. A) quindi con minor carico per ogni sfera: di conseguenza minor attrito e minor usura delle piste di rotolamento.

Il nostro obiettivo è quello di ottenere i pattini più scorrevoli possibile e agli occhi di una persona inesperta il numero associato alla sigla ABEC può rappresentare il metro di paragone assoluto tra un pattino scorrevole e uno “inchiodato”.Personalmente ritengo il parametro ABEC poco influente sulla scorrevolezza dei nostri pattini vista la bassa velocità di rotazione che raggiungono i nostri cuscinetti e il manto stradale spesso in cattivo stato.Spesso si va alla ricerca di cuscinetti ad “alta velocità” progettati per girare almeno a 20000 giri al minuto. Supponendo di andare ad una velocità massima di 40 Km/h, la velocità di rotazione dei nostri cuscinetti sui pattini è 8 – 10 volte inferiore.E’ sufficiente che i cuscinetti siano puliti e lubrificati, pochi si accorgerebbero della differenza tra un buon ABEC 3 e un ABEC 9, specialmente al nostro livello e sulle superfici dove pattiniamo. Senza contare che un cuscinet-to molto preciso è anche più suscettibile ai danni causati da polvere e pioggia (si grippa più facilmente).Volete aumentare la scorrevolezza dei vostri pattini? Investite in ruote di buona qualità, queste si che fanno la differenza. Un campione vincerebbe una gara anche con degli ABEC 3, ma non con delle ruote di scarsa qualità.

SMONTAGGIO DALLE RUOTE

Per l’uso che ne facciamo i nostri cuscinetti hanno grande probabilità di durare a lungo e gli unici eventi “trau-matici” sono lo scorrimento con della polvere infiltratasi e uno smontaggio dalle sedi delle ruote non adegua-to.Una rimozione troppo “violenta” comporta scalfitture delle piste di rotolamento e delle sfere con ovvie conse-guenze sul loro scorrimento.Per estrarre i cuscinetti della serie 608 esistono particolari attrezzi detti estrattori. Ne esistono di diversi tipi, il più comune è quello integrato nella chiave a brugola usata per smontare i perni delle ruote dal carrello. I cusci-netti si estraggono facendo leva come si vede nella figura. Bisogna fare attenzione a non esercitare pressione sugli schermi per non deformarli.Oltre all’uso degli estrattori potete usare un cacciavite per fare leva, ma non è il metodo migliore, si rischia di rovinarli.

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Un altro metodo semplice ed efficace fa uso di una barretta, un tondino o chiamatelo come volete, del diametro di 8mm di materiale metallico. Anche di alluminio va benissimo.Potete reperirlo facilmente in ferramenta o ricavarlo dal manico di qualche utensile… l’importante è che sia robusto e di diametro 8mm.Per estrarre il cuscinetto con questo attrezzo e sufficiente inserirlo nel foro centrale e fare leva ruotandolo contemporaneamente. In questo modo si riescono ad estrarre in maniera delicata (perché si fa leva su più punti) anche i cuscinetti più duri da estrarre. E’ anche comodo per il successivo montaggio perché consente di trattenere i 2 cuscinetti e il distanziale per un inserimento allineato.

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APERTURA

Dopo aver estratto tutti i cuscinetti dalle ruote vediamo come accedere alle sfere per eseguire una pulizia profonda.Analizziamo i 3 tipi di cuscinetti.

Cuscinetti con entrambi gli schermi non removibili

Gli schermi di questi cuscinetti sono stati inseriti a pres-sione e come dice il nome non è previsto un loro smon-taggio.Visto che (teoricamente) non è possibile aprirli, non è possibile pulirli a fondo, ma è ancora possibile lubrificarli. In questo caso gli unici lubrificanti adatti sono quelli spray penetranti come wd-40, svitol, crc ecc. Basta spruzzare il lubrificante sullo schermo e fare girare il cuscinetto. Que-sti lubrificanti si asciugano presto quindi in questo modo i cuscinetti vanno lubrificati più spesso, magari poco pri-ma di partire, senza bisogno di smontare le ruote.Se però volete comunque aprirli per rimuovere della pol-vere o per lubrificarli meglio, potete rimuovere definiti-vamente uno schermo e montare la parte aperta verso l’interno della ruota dove sono protetti dalla polvere.Per rimuovere uno schermo inserite un piccolo cacciavite a taglio o una taglierina come in foto e fate leva finché lo schermo “salta” via. Abbiate cura di non spingere troppo a fondo l’utensile per non incidere la gabbia sottostante.Ora che avete rimosso uno schermo lo potete buttare, non è più utilizzabile perché deformato.

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Cuscinetti con entrambi gli schermi removibili

I cuscinetti apribili si riconoscono dal fatto che hanno gli schermi tenuti in sede da un anello a “C” (C-ring)Per rimuovere l’anello a “C” che tiene fissati gli schermi al cuscinetto infilare la punta molto fine di una taglierina o uno spillo, sul punto di chiusura dell’anello a C e fare leva come nella foto. Trattenere con un dito l’anello per evitare che salti via…Il successivo montaggio dello schermo è molto più sem-plice, basta fare “scorrere” la C nella sua sede.Anche in questo caso possiamo decidere di mantenere un lato aperto per velocizzare le successive operazioni di pulizia.

Cuscinetti con un solo schermoIn questo caso nessun problema di accesso alle sfere.Le gabbie in genere sono di materiale plastico, inserite ad incastro ed estraibili. Evitate comunque di estrarre le gabbie perché facendo leva per estrarle sicuramente le scalfireste. Con questi cuscinetti evitate di usare solventi aggressivi per la loro pulizia (no diluente nitro) per non rovinare o sciogliere le gabbie.

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PULIZIA

Prima di fare il bagno ai nostri cuscinetti recuperiamo il seguente materiale:

• Stracci per asciugatura

• Liquidi per la loro pulizia: acqua ragia, gasolio, benzina, alcool, solventi ecc… ognuno ha la sua pre-ferenza. Il gasolio è ottimo perché non è troppo aggressivo e ha anche un azione lubrificante.

• Barattolo a tenuta stagna di vetro o di plastica resistente ai solventi.

• Consigliabile qualcosa per tenere fermi i cuscinetti durante il lavaggio (es. tubicino di gomma)

Ricordate di svolgere questa operazione all’aperto perché l’odore che si sviluppa è notevole.

Un operazione preliminare consigliabile per ottenere un lavaggio migliore è quella di fissare i cuscinetti in modo che il lato aperto possa essere raggiunto bene dal liquido di pulizia e che lo sporco possa uscire facilmente.Potete inventarvi molti modi per fermare i cuscinetti, ci sono diverse proposte commerciali in tal senso. Una soluzione molto semplice ed efficace consiste nel passarli con un tubicino di gomma usando i distanziali per separarli. In sostanza dovete realizzare una collana come in figura. Una corda non va bene, non è abbastanza rigida.

Fatta questa collana la inseriamo dentro il nostro barattolo e lo riempiamo del liquido di pulizia.Agitiamo per qualche minuto o fino a che saremo esausti... Riponiamo il barattolo e lasciamolo fermo per fare in modo che lo sporco si depositi sul fondo.Poi estraiamo la nostra collana senza capovolgere il barattolo per evitare che lo sporco ricada sui cuscinetti.Prima di lubrificarli procediamo alla loro asciugatura riponendoli sopra uno straccio con il lato aperto verso il basso.Se avete un compressore potrete asciugarli molto velocemente soffiandoli ma evitate di farli girare fino a sen-tirli fischiare sotto il getto d’aria, si rovinerebbero perché secchi.

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LUBRIFICAZIONE

Ora non resta che lubrificare e qui diventa una questione di “gusti”, ognuno ha il suo prodotto preferito…Una buona lubrificazione è essenziale se volete allungare la vita dei cuscinetti. Non fate l’errore di pattinare con cuscinetti non lubrificati, anche se è vero che quando fate girare le ruote scariche girano più veloci e per più tempo, quando ci salirete sopra col vostro peso gli attriti saranno decisamente superiori.Ricordate che oli a basse densità asciugano in fretta e quindi i cuscinetti necessitano di una lubrificazione frequente.Se non desiderate lubrificarli troppo spesso usate grasso, non troppo denso.Se lubrificate cuscinetti inizialmente provvisti di due gabbie ma che decidete di usarli con solo una gabbia montata come indicato sopra, meglio usare oli un po’ più densi o grasso spray che rimane ancorato alle sfere piuttosto che oli a bassa densità.Per lubrificare cuscinetti aperti di serie, con gabbia in materiale plastico, bachelite o altro, potete usare anche lubrificanti a bassa densità perché la gabbia realizzata con questo materiale trattiene meglio il lubrificante.

RIMONTAGGIO SU RUOTA

Ora non resta che montare i cuscinetti e i distanziali sulle ruote, anche qui adottiamo qualche accorgimento.Per far si che una volta serrata la ruota possa girare liberamente è indispensabile che il sistema cuscinetti-distanziale-sede del cuscinetto sia molto preciso, anche un solo decimo di mm di differenza dalle misure di riferimento ne comprometterebbe lo scorrimento.Prima di tutto è fondamentale che i cuscinetti siano inseriti bene in fondo nelle sedi della ruota. Per assicurarsi di inserire bene il cuscinetto rivolgere la ruota verso il basso e premere. La precisione della sede dei cuscinetti varia con la qualità della ruota, e con il su prezzo quindi. Una ruota di alto livello avrà delle sedi tendenzialmente più strette, per scongiurare giochi indesiderati. I distanziali consentono di serrare i perni sul telaio senza far diminuire la rotazione delle ruote.Montando la ruota sul carrello, capita a volte di constatare che questa gira male o è addirittura bloccata e questo si evidenzia con il serraggio del perno. Non scegliete la soluzione di stringere poco il perno, potreste avere brutte sorprese.Se le ruote girano male o si bloccano i motivi sono 2:

• Non avete inserito fino in fondo i cuscinetti.• In questo caso smontate e spingeteli bene in fondo. Ricordate, basta anche un decimo di mm…

• Il distanziale è leggermente più corto di quello che dovrebbe essere oppure le ruote sono di bassa qualità e non rispettano le misure.

• Se avete distanziali di varie misure, provatene uno più lungo, se il problema permane dovreste accor-ciare la battuta interna della ruota, ma è un operazione complessa… conviene cambiare ruota.

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COSA FARE IN CASO DI PIOGGIA:

Se la pioggia vi ha colti all’improvviso o non vi siete fatti intimorire dall’asfalto bagnato e avete deciso di pat-tinare ugualmente, c’è solo una cosa con la quale dovrete fare i conti alla fine: la divertentissima pulizia dei cuscinetti!La pioggia è il peggior nemico dei nostri cuscinetti, l’acqua si infiltra facilmente e oltre a lavare via il lubrifican-te, porta con se microscopiche particelle di polvere. La procedura di pulizia rimane la medesima descritta finora con solo una raccomandazione: NON VA RIMAN-DATA. Anche se siete stravolti dai Km percorsi, appena arrivati a casa raccogliete le ultime energie per smontare i cuscinetti e buttarli a mollo in un liquido di pulizia. Alla pulizia completa ci penserete in un secondo momento, ma è fondamentale non lasciare i cuscinetti bagnati. La ruggine si forma molto presto, basta una nottata per trovarsi il giorno dopo con i cuscinetti completamente bloccati.

MANUTENZIONE DELLE RUOTE

Oltre ai cuscinetti un altro componente che richiede la nostra attenzione sono le ruote.Le ruote sono l’elemento che ci separa dall’asfalto e la loro caratteristiche incidono fortemente sulla nostra pattinata. Esistono molti tipi di ruote, differenziate per diametro, durezza, elasticità, mescola ecc, una loro disamina sarebbe molto lunga, quello che si vuole descrivere qui è come mantenere intatto il più a lungo possibile il loro profilo.Osservando la ruota di profilo possiamo individuare 3 sezioni. I due fili interno ed esterno e la zona verticale. La zona verticale è quella meno usata, praticamente si sta in quella zona solo quando si è fermi sui pattini.I fili interno ed esterno sono quelli che si usano maggiormente durante la pattinata,Fra i due è il filo interno ad essere usato maggiormente .Il filo esterno viene usato poco o addirittura per niente dai principianti, questo è dovuto a molti fattori, prima di capacità tecnica del pattinatore, poi perché il suo utilizzo può essere compromesso dalla struttura meccanica del sistema pattino-carrello. Considerando di pattinare prevalentemente in rettilineo, il filo interno rimane co-munque quello maggiormente usato dai pattinatori in linea, a qualunque livello, diventa quindi importante mo-dificare la posizione delle ruote sul carrello periodicamente per garantire un consumo omogeneo della ruota.

Tipica usura di una ruota. Si osserva come il filo interno sia il piùconsumato. La ruota va girata.

Spesso nei libretti di “istruzioni” di cui sono corredati i pattini nuovi sono riportati degli schemi che indicano come si dovrebbero scambiare tra loro le ruote.Ricordare quegli schemi non è semplice, spesso si corre il rischio di sbagliare e non si sa ogni quanto fare l’operazione…. In sostanza sono inutili…Più utile è… osservare le vostre ruote. Mettetevi frontalmente al pattino e notate se il profilo è divenuto irrego-lare, con un consumo maggiore sul filo interno, nel qual caso procedete a scambiare le ruote di posizione.

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Tutte le ruote vanno quindi invertite in modo che il filo interno diventi quello meno consumato.

Il Filo interno è più consumato del filo esterno.La ruota va girata

Dopo aver girato la ruota il filo interno è quello meno con-sumato

Oltre a questo è necessario spostare la prima e l’ultima ruota nelle posizioni centrali questo perché tipicamen-te sono la prima e l’ultima ruota a consumarsi maggiormente.Che la prima e l’ultima ruota si consumino un po’ più di quelle centrali è normale, ma se la differenza di diametro è rilevante (specialmente la frontale) ciò è da attribuirsi ad un errore nella tecnica o ad un sistema scarpetta-carrello non adatto.

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