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www.crslaghi.net
Manuale Frascati Traduzione del Capitolo 1
“Introduzione alle statistiche
in ambito di Ricerca e Sviluppo e al Manuale
Frascati”
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
Il Manuale di Frascati è stato e continua ad essere, da più di cinquant’anni, un
punto di riferimento e uno standard utilizzato a livello mondiale. L’uso delle
statistiche nell’ambito della ricerca e dello sviluppo sperimentale (R&S), sulla
base delle linee guida contenute nel manuale, ha ottenuto grande risonanza e le
statistiche sono oggi usate in numerosi ambiti per quanto riguarda la definizione
delle politiche, e in diversi Paesi anche al di fuori dell’OCSE. Il manuale fornisce
una base per creare un linguaggio comune all’interno del discorso sulla ricerca e
sullo sviluppo e i relativi risultati. In linea con l’uso ormai esteso del manuale, e
con la presenza delle sue definizioni anche in altri manuali internazionali e nelle
normative nazionali, la definizione di R&S e le sue componenti sono rimaste molto
fedeli a quelle delle edizioni precedenti. Si è prestata maggiore attenzione
all’identificazione dei confini per definire dell’ambito R&S e alla soddisfazione di
nuove esigenze in termini di statistiche in questo settore. Un esempio in tal senso
è la decisione di considerare la spesa per la ricerca e lo sviluppo come
investimento di capitale nel Sistema dei conti nazionali (SCN), che ha richiesto
maggior attenzione ai flussi di finanziamenti per l’R&S. Gli incentivi fiscali per le
prestazioni in questo ambito sono molto diffusi ed è quindi stato dedicato un
capitolo a questo argomento. È stato aggiunto inoltre un nuovo capitolo per
affrontare il tema della globalizzazione e delle sue implicazioni per le statistiche
in ambito R&S. Gli allegati online rappresentando uno strumento prezioso per
rimanere sempre aggiornati e sono quindi molto utilizzati. Di seguito viene
presentato il capitolo introduttivo del manuale.
Il Manuale Frascati 2015
Linee guida per raccogliere e riportare i dati
nell’ambito della ricerca e dello sviluppo sperimentale
OCSE 2015
Capitolo 1
Introduzione alle statistiche in ambito
di ricerca e sviluppo e al Manuale Frascati
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
1.1 Il Manuale Frascati: obiettivi e contesto
1.1 Ormai da più di 50 anni il Manuale di Frascati dell’OCSE è riconosciuto a livello
internazionale come standard per raccogliere e riportare statistiche comparabili inerenti alle risorse
umane e finanziarie allocate per la ricerca e lo sviluppo in tutto il mondo. Gli sforzi congiunti tra i Paesi,
non solo tra gli Stati membri dell’OCSE, per definire e implementare le raccomandazioni contenute nel
presente manuale hanno portato alla creazione di una preziosa fonte di prove per i responsabili delle
politiche in materia di scienza, ricerca ed economia. Le definizioni fornite di seguito sono state adottate
e adattate da diversi governi e contribuiscono a creare un linguaggio comune trasversale a molti ambiti,
inclusi quelli che riguardano le politiche in ambito scientifico e tecnologico, quelle di sviluppo
economico, in ambito fiscale, tributario e di regolamentazione fiscale; contribuiscono inoltre a creare un
terreno comune per lo sviluppo delle linee guida in materia di contabilità finanziaria, d’investimenti e
delle relative statistiche, per citare solo alcuni esempi.
1.2 L’interesse verso la valutazione nell’ambito di ricerca e sviluppo (che nel presente manuale
viene utilizzata come espressione in alternanza al termine “R&S”) deriva dal suo enorme potenziale di
apportare un contributo significativo alla crescita e alla prosperità economica. Le nuove conoscenze che
derivano dall’R&S possono essere utilizzate per soddisfare esigenze nazionali, affrontare sfide globali e
per migliorare, in generale, il benessere sociale. Gli individui, le istituzioni, i settori economici e i Paesi,
sia quelli sviluppati sia quelli in via di sviluppo, sono tutti influenzati in diversi modi dai risultati ottenuti
in materia di ricerca e sviluppo. Ed è per questo motivo che gli indicatori raccolti all’interno del Manuale
Frascati influenzano e ispirano le discussioni su tali dibattiti di grande importanza.
1.3 A partire dalle sue origini, il Manuale Frascati è stato scritto da e per esperti nazionali che
raccolgono e pubblicano statistiche R&S e inoltrano i risultati delle indagini in materia di ricerca e
sviluppo condotte da OCSE, UE e UNESCO e altre organizzazioni internazionali. Sebbene fornisca
numerosi esempi pratici, il presente manuale rimane un documento tecnico inteso per essere usato come
opera di riferimento. Nella stessa ottica, il Manuale Frascati non è mai stato un documento vincolante,
ma piuttosto una serie di linee guida proposte, discusse nel dettaglio e approvate all’unanimità. A partire
dalla prima applicazione di queste linee guida nel 1963 in una conferenza di esperti nazionali dei Paesi
membri dell’OCSE nella cittadina italiana di Frascati, il presente manuale è stato rivisto in cinque
occasioni per rispecchiare e affrontare le note sfide di valutazione, le nuove esigenze degli utenti e le
migliori prassi sviluppate a livello mondiale. Il processo di revisione e dialogo con gli utenti riflette la
capacità della comunità di esperti che ha prodotto il presente manuale di permettere un apprendimento
continuo.
1.4 Dal momento in cui è stato concepito, il Manuale Frascati ha fornito le definizioni di R&S
utilizzate poi anche in altri manuali ed ha funto quindi da complemento agli stessi, creando una cornice
per le statistiche in ambito scientifico, tecnologico e d’innovazione conosciuta anche come la “famiglia”
dei manuali di Frascati, un insieme di linee guida in continua evoluzione.
Obiettivi principali della revisione
1.5 L’attuale versione rappresenta i risultati della sesta revisione del Manuale Frascati e
comprende grandi cambiamenti in termini di presentazione, copertura e dettagli della raccolta. I
cambiamenti più grandi, le revisioni e i miglioramenti sono evidenziati (in un riassunto per ogni capitolo)
nella seconda parte del presente capitolo introduttivo. È tuttavia importante sottolineare fin dall’inizio
che la definizione di R&S presentata nel Capitolo 2 del presente manuale, sebbene più chiara e precisa,
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
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è sempre coerente rispetto alla definizione utilizzata nell’edizione precedente del Manuale Frascati
(OCSE, 2002) e intende comprendere lo stesso insieme di attività. È stato quindi compiuto ogni sforzo
per ridurre al minimo il potenziale bisogno di revisioni nella serie temporale dei principali indicatori
statistici in ambito R&S. Nonostante ciò, è possibile che in alcuni Paesi si verifichi una revisione della
messa in pratica delle indicazioni, a mano a mano che la convergenza con le linee guida internazionali
si fa più chiara grazie al presente manuale. Si intende e ci si aspetta, inoltre, che i chiarimenti contenuti
nel presente documento facilitino la valutazione e l’interpretazione da parte dei responsabili delle
politiche in merito alle statistiche ufficiali e alle cifre nel campo della ricerca e dello sviluppo ottenute
dalla contabilità complementare, dall’ambito fiscale, commerciale e da altre fonti.
1.6 A differenza delle revisioni più recenti del presente manuale, i cambiamenti introdotti in
questa edizione sembrano molto estesi e, in un certo senso, lo sono. Numerosi fattori hanno contribuito
alla decisione di estendere la copertura e aumentare le linee guida inerenti ai motivi, alle modalità e
all’oggetto della raccolta dei dati statistici. Diversi tra i fattori più significativi sono elencati di seguito:
Fin dalla sua concezione, il manuale è sempre stato strettamente legato al Sistema dei
conti nazionali (SCN). Un cambiamento significativo introdotto nella revisione del 2008
dell’SCN ha riguardato l’adozione esplicita delle definizioni e dei dati Frascati in materia
di ricerca e sviluppo come base delle raccomandazioni di trattamento delle spese R&S in
qualità di formazione del capitale, ovvero in qualità di investimento. Questo sviluppo ha
fatto sì che il Manuale Frascati acquistasse di diritto un posto di rilievo nella cornice
degli standard contabili e statistici nazionali, ma ha anche portato con sé la necessità di
operare numerosi adeguamenti per facilitare l’uso dei dati R&S Frascati dagli esperti
statistici nazionali. La presente revisione ha perciò considerato la fattibilità
dell’implementazione delle numerose raccomandazioni contenute nella pubblicazione
OCSE Handbook on Deriving Capital Measures of Intellectual Property Products
(OCSE, 2009a). Le relazioni di classificazione e le esigenze inerenti ai dati per l’SCN
sono presentate nel dettaglio nel capitolo 3 e poi sottolineati e chiariti nel resto del
manuale.
L’ampio uso del presente manuale sia per scopi statistici, sia di formazione delle politiche
ha portato alle ripetute richieste di chiarimenti riguardo ai concetti, alle definizioni e alle
pratiche di misurazione. Molto spesso queste richieste riflettono programmi in contrasto
tra loro e conflitti di interessi. Il compito del presente manuale non è essere di parte, bensì
offrire chiare linee guida riguardo alle definizioni preferibili e raccomandabili e ai metodi
di raccolta dei dati che dovrebbero – e possono – essere applicati a livello universale. A
tal fine è stato necessario, da un lato, aumentare i campi trattati nel manuale per rendere
le statistiche in materia di R&S rilevanti per una serie più ampia di decisioni nella
creazione delle politiche, e dall’altro apportare cambiamenti minimi per mantenere
continuità con la prima versione. Un esempio in tal senso è rappresentato dalla copertura
estesa degli sgravi fiscali in materia di R&S del capitolo 13, considerata avulsa dalle
storiche questioni di misurazione delle spese aziendali per la ricerca e lo sviluppo.
Il Manuale Frascati è de facto il documento di riferimento in materia di ricerca e sviluppo
in diversi Paesi con diversi livelli di sviluppo economico, forme differenti di strutture
economiche e sistemi di ricerca nazionali e con un ampio spettro di infrastrutture in
ambito statistico. In linea con l’aumento del numero di Stati membri dell’OCSE e con il
profondo cambiamento verso un maggiore coinvolgimento dei Paesi non ancora membri,
il manuale cerca di fornire linee guida giuste per l’identificazione e la raccolta dei dati
che siano rilevanti per Paesi con caratteristiche economiche e sistemi di ricerca molto
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eterogenei fra loro. Si è consapevolmente cercato di comprendere gli approcci
idiosincratici attuati in alcuni Paesi in apparente contraddizione con le linee guida
Frascati e di provare a riformulare in modo più appropriato le intenzioni sottese alle linee
guida già esistenti. A tale scopo, il presente manuale presenta alcuni capitoli dedicati a
settori specifici (dal 7 al 10) che permettono di raggiungere un livello di dettaglio
maggiore rispetto al passato per quanto riguarda le linee guida in materia di raccolta dei
dati.
È ormai sempre più riconosciuta l’importanza di diversi cambiamenti in corso
nell’organizzazione delle attività di R&S e nelle sfide che presentano. Tali cambiamenti
includono il ruolo della ricerca e dello sviluppo nella globalizzazione delle catene del
valore; l’adozione di nuove modalità organizzative che si estendono oltre i confini
tradizionali di singole organizzazioni, settori o Paesi; e nuovi approcci nella fornitura di
supporto finanziario alla ricerca e allo sviluppo. Tutti questi fattori hanno creato e
continuano a creare nuove esigenze da parte degli utenti e la necessità di rivedere ed
estendere le pratiche di raccolta dei dati. Il presente manuale riconosce l’importanza di
tali sviluppi e, per quanto possibile, fornisce le linee guida da seguire per affrontare
queste nuove sfide in ambito statistico. Per esempio, sono presenti diverse novità nel
capitolo 4 per quanto riguarda la misurazione delle spese R&S intra-muros ed extra-
muros e nel capitolo 5 per quanto riguarda il personale R&S interno o esterno. Nella
presente versione del manuale viene inoltre introdotto un capitolo completamente nuovo,
il capitolo 11, sulle considerazioni riguardo alla globalizzazione della ricerca e dello
sviluppo.
La necessità di affrontare le sfide metodologiche e le opportunità emergenti è di
fondamentale importanza. Da un lato, le linee guida generali su tali argomenti sono
rilevanti per la raccolta di tutti i tipi di dati di statistiche economiche. Dall’altro, le
caratteristiche atipiche del campo di ricerca e sviluppo sia dal punto di vista delle attività
(un servizio intangibile, spesso non esclusivo e difficile da definire) sia dal punto di vista
statistico (un evento spesso non continuo, fortemente asimmetrico e raro) giustificano la
presenza di linee guida metodologiche speciali. Vi è inoltre la necessità di considerare i
nuovi tipi di utilizzo dei dati in ambito R&S, includendo l’analisi causale del rapporto
tra input e output, utilizzando micro-dati, soggetti a restrizioni in materia di riservatezza,
abbinati a fonti supplementari. Nell’esteso capitolo 6 sulla metodologia statistica,
insieme alle linee guida nei settori specifici trattate nei capitoli dedicati ai diversi settori,
si affrontano le questioni fondamentali, incluse le difficoltà riscontrate nel mantenimento
dei tassi di risposta e nella riduzione del carico sui rispondenti; l’utilizzo delle fonti di
dati amministrativi; e le richieste di garantire nel tempo la comparabilità e la coerenza a
livello internazionale degli indicatori R&S nazionali. Il rispetto di tali linee guida
permetterà ai Paesi di dimostrare la propria conformità con le migliori prassi statistiche
e sfruttare appieno il potenziale dei micro-dati risultanti.
Infine, cosa molto importante dal punto di vista pratico, è stata evidenziata l’esigenza di
rispecchiare i cambiamenti nei sistemi e nelle prassi di classificazione statistica, come le
classificazioni ONU dell’industria (ISIC), dell’istruzione (ISCED) e l’SCN 2008. La
maggior parte dei manuali statistici sono stati rivisti dopo l’edizione 2002 del Manuale
Frascati, che fino alla presente revisione ha continuato a fare riferimento ad alcune
pratiche e concetti statistici obsoleti. L’ultima edizione del presente manuale contempla
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un uso più attivo degli allegati online per tenere traccia di possibili cambiamenti futuri
in tali classificazioni.
1.7 La parte restante del capitolo 1 presenta un riassunto della copertura e dei contenuti del
manuale al fine di essere d’aiuto nell’utilizzo e nell’interpretazione dei dati nel caso in cui vengano
applicate le linee guida esposte. Indica inoltre il motivo per cui certi tipi di dati possono, o non possono,
essere raccolti e le eventuali sfide per la loro comparabilità.
Le origini del Manuale Frascati
1.8 Per più di metà secolo il Manuale Frascati ha fornito la definizione di ricerca e sviluppo
(R&S) utilizzata per raccogliere i dati sulle risorse umane e finanziarie allocate in questo ambito. Una
delle intenzioni originali del manuale era quella di fornire supporto alla compilazione dei dati, in modo
da riuscire a monitorare nel tempo eventuali cambiamenti nell’allocazione delle risorse e paragonarla
con quella di altri Paesi.
1.9 Con la standardizzazione delle statistiche in materia di R&S e la loro progressiva adozione in
diversi Paesi, i paragoni a livello internazionale hanno fatto emergere alcune domande riguardo alle
relative classifiche basate sulla prestazione in ambito di ricerca e sviluppo. Col tempo questo ha portato
i governi a fissare degli obiettivi e delle iniziative in materia di politiche per sostenere la ricerca e lo
sviluppo e per far avanzare alcuni settori o raggiungere obiettivi strategici. Le statistiche di R&S sono
diventate influenti nel campo delle politiche scientifiche, e continuano ad esserlo ancora oggi. Sono
inoltre diventate influenti anche nell’ambito delle politiche economiche in senso più generale, poiché è
stato riconosciuto che le conoscenze, e in particolare le nuove conoscenze, apportano un contributo
chiave alla crescita e allo sviluppo economico. Il manuale offre i mezzi attraverso i quali affrontare
numerose questioni sul livello assoluto e relativo degli sforzi in ambito R&S nazionali che avevano una
grande importanza all’epoca della sua redazione e che continuano ad avere tutt’oggi, sebbene in un
contesto completamente diverso.
1.10 L’approccio di base del Manuale Frascati nell’identificazione delle risorse per la ricerca e
lo sviluppo è lo studio delle attività degli esecutori in questo ambito. Una parte della comprensione delle
attività di R&S è composta dalla determinazione delle fonti dei finanziamenti per l’esecuzione delle
attività di R&S. Considerati nel loro complesso, le istituzioni, la grandezza delle loro prestazioni e il
conferimento di fondi, nonché i cambiamenti in questi ambiti nel tempo forniscono un’immagine del
sistema R&S di un Paese e delle sue relazioni con il resto del mondo. I governi sono finanziatori
significativi in materia di ricerca e sviluppo e sono anche esecutori, perciò il presente manuale fornisce
linee guida riguardanti anche la raccolta di informazioni sui bilanci pubblici per il finanziamento della
ricerca e dello sviluppo.
1.11 L’importanza a livello di politiche delle statistiche di R&S ha portato alla responsabilità di
coloro che raccolgono i dati di fornire statistiche che siano sia rilevanti per lo sviluppo e la valutazione
delle politiche, sia accurate, tempestive e accessibili. Il presente manuale fa da supporto a questi obiettivi
fornendo le definizioni richieste e discutendo degli ambiti di applicabilità, e dei loro confini, sulla base
delle migliori prassi dei membri dell’OCSE, degli Stati partner e delle organizzazioni che hanno
contribuito al contenuto del manuale e continuano a farlo in ogni sua revisione. Una storia più dettagliata
dei cambiamenti apportati da ogni revisione viene riportata nell’Allegato 1 e se ne consiglia la
consultazione in particolare nel caso in cui si abbia a che fare con serie di dati R&S di lunga data.
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Definizioni stabili per soddisfare le esigenze degli utenti
1.12 Durante le lunghe consultazioni per portare a termine la presente revisione, gli utenti hanno
sottolineato l’importanza di un approccio coerente alla definizione di R&S e alla conservazione delle
serie di dati storici. La revisione del presente manuale ha preso in considerazione il fatto che, in molti
Paesi, la legislazione fa esplicitamente riferimento al manuale e alle definizioni in esso contenute.
Sebbene tali usi travalichino l’intenzione iniziale e gli obiettivi chiave del manuale, sono stati presi in
considerazione il più possibile. Di conseguenza le definizioni chiave in ambito di ricerca e sviluppo non
sono sostanzialmente cambiate. Oltre a piccole modifiche linguistiche per fare in modo di essere il più
neutrali possibile e riformulare in modo più chiaro le modalità di descrizione dell’intenzione di creare
nuove applicazioni, la definizione di base di ricerca e sviluppo ha raggiunto una certa stabilità nel tempo.
Ed è per questo motivo che i riferimenti esterni alla definizione nella legislazione nazionale e ad altri
sistemi statistici e classificazioni non dovrebbero rappresentare un problema.
1.13 Nonostante sia stata mantenuta la definizione di base di ricerca e sviluppo, ci sono state lievi
modifiche al testo nelle definizioni delle sue sotto-componenti (ricerca di base, ricerca applicata e
sviluppo sperimentale) e l’ultima categoria è quella più influenzata dai cambiamenti. Si è reso necessario,
in particolare, il chiarimento della distinzione tra R&S e altri tipi di attività innovative.
1.14 Il presente manuale introduce una serie di cinque criteri chiave che spiegano quali
caratteristiche fondamentali deve avere un’attività per qualificarsi come attività di ricerca e sviluppo;
tali criteri vengono evidenziati nel manuale. Gli stessi criteri erano già presenti nell’edizione precedente,
ma non comparivano nello stesso punto per aiutare con l’interpretazione della definizione di ricerca e
sviluppo. Diversi Paesi hanno testato questi criteri con successo durante tutto il processo di revisione
attraverso colloqui con potenziali esecutori nell’ambito R&S.
1.15 Nella presente edizione si è inoltre cercato di allineare maggiormente le informazioni sulle
risorse umane e finanziarie dedicate alla ricerca e allo sviluppo, ovvero il personale e le spese R&S. La
definizione di personale R&S è stata leggermente modificata per chiarire due questioni: il trattamento
degli studenti magistrali e di dottorato e la distinzione tra personale esterno e individui impiegati
dall’unità statistica.
Input e output in ambito R&S
1.16 La caratteristica determinante della ricerca e dello sviluppo nel presente manuale è il fatto
che entrambi debbano essere svolti per generare nuove conoscenze come output, indipendentemente dal
loro scopo, che potrebbe essere la creazione di un beneficio economico, la risoluzione di sfide sociali o
semplicemente la creazione di conoscenza fine a sé stessa. Quest’intenzionalità viene utilizzata nel
presente manuale per operare una distinzione tra sviluppo sperimentale e ricerca di base e applicata. Allo
stesso modo è interessante identificare e, se possibile, misurare i diversi tipi di output ottenuti dalla
ricerca e dallo sviluppo.
1.17 Risultano altresì complesse l’identificazione e la misurazione degli output in ambito di R&S.
Ciò è dovuto a una serie di fattori che influenzano sia il modo in cui la conoscenza viene distribuita e
utilizzata nell’economia, sia gli input complementari necessari per ottenere risultati. Qualsiasi output o
effetto può impiegare diverso tempo per realizzarsi e potrebbe avvenire in luoghi diversi e per attori
diversi da quelli che hanno portato a termine le attività di R&S. Al momento si possono identificare e
misurare direttamente come parte della raccolta di informazioni sulle attività e sui finanziamenti in
ambito R&S solo output molto parziali. Il presente manuale fornisce numerose raccomandazioni che
possono aiutare in questa impresa, in particolare per quanto riguarda i micro-dati in campo R&S, l’uso
di registri collegati e le classificazioni che facilitino l’analisi dei flussi di conoscenze.
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La famiglia di manuali Frascati
1.18 La ricerca e lo sviluppo avvengono in modo trasversale a tutta l’economia ma hanno alcune
caratteristiche che li differenziano dalla grande famiglia di attività scientifiche e dalle attività
economiche di cui fanno parte. Sin dall’inizio l’intenzione dell’OCSE è stata quella di stabilire una serie
di linee guida come cornice per la misurazione in campo scientifico, tecnologico e innovativo. Nel tempo
sono stati aggiunti altri manuali a questa cornice, come il Manuale sulle statistiche sui brevetti pubblicato
dall’OCSE (OCSE, 2009b) e il Manuale di Oslo (OCSE/Eurostat, 2005), che contiene linee guida per la
raccolta e l’interpretazione dei dati nel campo dell’innovazione. A questi se ne aggiungono anche altri.
1.19 Poiché il Manuale Frascati fa parte quindi di una famiglia di manuali, i confini tra gli
argomenti trattati negli altri manuali e quello del Manuale Frascati devono essere ben chiari. Questo
chiarimento è appunto uno degli scopi dell’attuale revisione.
1.20 È presente una divisione del lavoro tra i diversi manuali e la produzione delle statistiche che
risultano dalla loro implementazione. Per raggiungere questo obiettivo e poterne beneficiare è necessario
considerare a quali livelli di aggregazione e per quali campioni o popolazioni di osservazione possano
essere unite e quindi analizzate congiuntamente le statistiche provenienti da fonti diverse.
1.21 L’OCSE ha dimostrato di essere molto attiva nel paragonare e testare le esperienze di
successo a livello nazionale prima di raccomandarne l’adozione a livello internazionale. La revisione del
presente manuale ha portato alla raccolta di numerose prove per raggiungere tale obiettivo.
Nuovi usi e utenti delle statistiche nell’ambito R&S
1.22 Nella sua prima edizione l’obiettivo principale del Manuale Frascati era quello di portare
all’adozione di pratiche standard nei diversi Paesi e a un miglioramento delle statistiche in materia di
ricerca e sviluppo e della loro comparabilità. Il manuale presenta ancora tutt’oggi questo obiettivo.
Mezzo secolo dopo, tuttavia, la definizione di ricerca e sviluppo è presente nelle legislazioni nazionali e
compare inoltre in alcuni Paesi, a volte con alcune modifiche del testo, nei testi di legge e nei regolamenti
ai sensi di legge in materia fiscale o riguardanti altri tipi di sostegno finanziario. La misurazione delle
attività di R&S è oggi parte integrante delle statistiche ufficiali e un input fondamentale nel processo di
creazione delle politiche. Il Manuale Frascati è usato per formare il personale statistico e gli utilizzatori
dei dati, in corsi accademici e nella ricerca sulla scienza delle politiche scientifiche. Il manuale ha
acquistato una notevole rilevanza che va ben oltre il suo ruolo iniziale di linea guida su proposte di
pratiche standard per le indagini in materia di ricerca e sviluppo.
Il Manuale Frascati e il Sistema dei conti nazionali
1.23 In quanto standard in ambito statistico, il Manuale di Frascati deve allinearsi con gli altri
standard, tra i quali il più rilevante risulta essere l’SCN, il sistema dei conti nazionali. Il presente manuale
fornisce le definizioni di R&S, ma utilizza, in ogni occasione possibile, i settori dell’SCN. L’unica
eccezione è rappresentata dal fatto che il manuale definisce un settore separato per l’istruzione superiore,
mentre le istituzioni nel campo dell’istruzione superiore possono comparire in qualsiasi dei settori
dell’SCN. Ciò che rende l’allineamento del presente manuale con l’SCN 2008 ancora più importante è
la raccomandazione di quest’ultimo di considerare per la prima volta le spese in R&S come fattore in
grado di portare alla creazione di capitale, piuttosto che come spesa. L’SCN 2008 considera perciò la
ricerca e lo sviluppo come attività di investimento e produzione, una decisione che cambia il modo in
cui viene misurato il PIL e in cui gli esercizi nella contabilità della crescita interpretino il contributo
della ricerca e dello sviluppo alla crescita economica. Nel prendere questa decisione, l’SCN ha attinto
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dall’esperienza dei conti satellite in materia di R&S a cui si fa riferimento in uno degli allegati della
precedente edizione del manuale e ha adottato la definizione Frascati di R&S e i dati derivanti da essa
come base a partire dalla quale possono essere costruite le misure riviste in termini di investimenti di
capitale e PIL. Il presente manuale presenta perciò diverse raccomandazioni espresse nella guida OCSE
Handbook on Deriving Capital Measures of Intellectual Property Products (OCSE, 2009a), la cui
sezione sulla ricerca e sullo sviluppo è stata elaborata congiuntamente dalla contabilità nazionale e dalle
comunità statistiche in materia di R&S per guidare i contabili nazionali nell’implementazione della
decisione dell’SCN.
1.24 Come conseguenza di un interesse più ampio ed eterogeneo nel campo della ricerca e dello
sviluppo e dell’utilizzo delle definizioni e dei dati, le cifre riportate per l’attività in ambito R&S da
diversi produttori e per diversi scopi in alcuni casi presentano differenze anche nella loro grandezza. È
estremamente importante esserne consapevoli e riuscire a comprendere tali differenze per evitare
qualsiasi errore nell’utilizzo o un’interpretazione sbagliata dei dati. Nel manuale sono presenti due
approcci diversi per quanto riguarda la raccolta dei dati, i quali ovviamente danno risultati diversi: le
informazioni raccolte da coloro che svolgono le attività di R&S (approccio consigliato) e le informazioni
raccolte da coloro che le finanziano (approccio complementare). Similmente, vi sono differenze tra i dati
R&S che si basano sul manuale Frascati e le informazioni riportate nell’SCN. I contabili nazionali
attingono dal manuale Frascati e da altre fonti di dati e ipotesi per derivare misure di output, investimenti
di capitale e investimenti azionari coerenti con il Sistema dei conti nazionali. Si presentano quindi
differenze specifiche relative al modo in cui il software R&S viene riportato come parte dei totali R&S
secondo l’approccio Frascati, ma viene incluso nei totali dei software nel Sistema dei conti nazionali.
Questi punti sono trattati nel Capitolo 4 del presente manuale. Si può trovare una panoramica dettagliata
e aggiornata della relazione tra SCN e gli approcci Frascati come parte integrante delle linee guida
contenute nell’allegato online, all’indirizzo web http://oe.cd/frascati.
Altri standard internazionali
1.25 Un altro tipo di dati in materia di R&S che a volte viene confuso con la ricerca e lo sviluppo
che si basano sul manuale Frascati è rappresentato dai dati contabili in cui il campo di ricerca e sviluppo
è una delle componenti che le aziende includono nelle loro relazioni finanziarie e a volte rendicontano
separatamente, sulla base di diverse regole e strategie. La copertura generalmente è diversa, così come
in molti casi lo è anche la definizione. Di solito queste due serie non sono comparabili. Ulteriori dettagli
sono presenti nel capitolo 7.
1.26 A causa della necessità di inserire la ricerca e lo sviluppo in un contesto più ampio, entrambi
a livello concettuale, in termini di banche dati, e al fine di far corrispondere i dati in materia di R&S con
le informazioni supplementari, vengono utilizzate il più possibile le classificazioni delle Nazioni Unite
(ONU). Queste ultime includono il Sistema di Conti Nazionali del 2008 (EC et al., 2009), l’ISIC
(Standard internazionale di classificazione delle attività economiche – Nazioni Unite, 2008) e l’ISCED
(Classificazione standard internazionale dell’istruzione – UNESCO-UIS, 2012).
1.27 Tali classificazioni esterne vengono aggiornate regolarmente. Per rimanere al passo con gli
aggiornamenti, le presenti citazioni sono fornite nel manuale stampato, ma online viene pubblicata una
serie aggiornata di riferimenti alle classificazioni come allegato alle linee guida del presente manuale.
Un manuale davvero globale
1.28 Le prestazioni in ambito di ricerca e sviluppo e l’uso delle statistiche in questo campo nella
creazione delle politiche non sono interesse esclusivo dei Paesi dell’OCSE o dei Paesi sviluppati. In tutto
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
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il mondo sono presenti iniziative per condurre sondaggi in materia di R&S e per usare i relativi risultati
nel processo di creazione delle politiche. Di conseguenza, la presente revisione del manuale punta a
renderlo accessibile ai Paesi sviluppati e in via di sviluppo come parte del suo ruolo di standard a livello
mondiale. Ciò significa che sono stati cercati e presi in considerazione gli input provenienti sia dalle
nazioni sviluppate sia da quelle in via di sviluppo, nonché dalle istituzioni che sostengono i loro sforzi
per sviluppare le capacità di misurazione in materia di ricerca e sviluppo. Le raccomandazioni contenute
in un precedente allegato online sulla misurazione delle attività di R&S nei Paesi in via di sviluppo sono
ora state integrate e inserite nella parte principale del manuale.
1.29 Come conseguenza del trattamento del presente manuale come standard globale, gli aspetti
operativi della comunicazione dei dati all’OCSE non sono affrontati nel dettaglio. Questo aspetto viene
lasciato nelle mani dell’OCSE e dei Paesi che devono riportare i dati. Nel manuale è inclusa la
descrizione del livello di dettagli necessario per produrre delle statistiche che siano comparabili a livello
internazionale.
1.2 Panoramica generale del manuale
1.30 Questa sezione fornisce informazioni sulla copertura e sui contenuti dei diversi capitoli del
manuale per fornire una guida ai lettori. Come fonte autorevole si prega di consultare il testo integrale.
Sommario
1.31 Il capitolo 1 è il capitolo introduttivo del manuale, mentre i successivi dodici capitoli
forniscono le linee guida su temi specifici. Nell’allegato 1 viene fornita un’analisi storica del Manuale
di Frascati. I cinque capitoli (dal 2 al 6) che seguono contengono alcune linee guida generali sulla
definizione e sulla misurazione in materia di ricerca e sviluppo in tutti i settori di attività in questo campo:
concetti e definizioni, settori istituzionali, spese in materia di ricerca e sviluppo, personale R&S e
metodologie e procedure statistiche. I cinque capitoli seguenti (dal 7 all’11) affrontano questioni
metodologiche e di classificazione particolari specifiche di ogni settore di attività. I settori sono: Imprese
commerciali, Stato, Istruzione superiore e Settore privato senza scopo di lucro. Il quinto settore, ovvero
il Resto del mondo (in precedenza denominato Estero) viene discusso nel capitolo 11 sulla
globalizzazione del campo di ricerca e sviluppo, che analizza le attività e i finanziamenti in materia di
R&S nel resto del mondo. In aggiunta sono presenti per la prima volta delle linee guida sulla raccolta
dei dati sulle imprese multinazionali e sul commercio di servizi in materia di R&S. I capitoli dedicati ai
diversi settori sono poi seguiti da due capitoli che affrontano la misurazione del sostegno governativo
alla ricerca e allo sviluppo dalla prospettiva dei finanziatori: stanziamenti del bilancio governativo per
la ricerca e lo sviluppo e misurazioni degli sgravi fiscali in questo ambito. Negli allegati online del
presente manuale all’indirizzo web http://oe.cd/frascati si possono trovare informazioni molto dettagliate
e riferimenti ai sistemi di classificazione esterni. Il presente manuale include inoltre un glossario
terminologico, consultabile anche online.
Concetti e definizioni per l’identificazione del settore R&S (Capitolo 2)
1.32 Il campo della ricerca e dello sviluppo comprende attività creative e sistematiche effettuate
al fine di aumentare le conoscenze, incluse le conoscenze del genere umano, della cultura e della società,
e concepire nuove applicazioni per le conoscenze già disponibili.
1.33 Una serie di caratteristiche condivise accomuna le attività di R&S che hanno lo scopo di
raggiungere obiettivi specifici o generali, anche se le attività stesse vengono svolte da diversi esecutori.
Per essere parte delle attività di R&S, un’attività deve rispettare cinque criteri principali.
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
L’attività deve essere:
nuova
creativa
incerta
sistematica
trasferibile e/o riproducibile
1.34 La definizione di R&S appena fornita è coerente con la definizione di R&S utilizzata nella
precedente edizione del Manuale Frascati (OCSE, 2002) e copre la stessa gamma di attività.
1.35 Il termine R&S racchiude tre tipi di attività: ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo
sperimentale. La ricerca di base rappresenta attività sperimentali o teoriche svolte primariamente per
acquisire nuove conoscenze sulle basi sottostanti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza alcuna
particolare applicazione o alcun uso in vista. La ricerca applicata rappresenta l’attività di indagine
originale svolta per acquisire nuove conoscenze. È tuttavia indirizzata principalmente verso uno scopo
o obiettivo specifico e pratico. Lo sviluppo sperimentale è l’attività sistematica in cui si attinge dalle
conoscenze ottenute dalla ricerca e dall’esperienza pratica per produrre conoscenze aggiuntive, con lo
scopo di creare nuovi prodotti o processi o di migliorare i prodotti e i processi già esistenti. Il presente
manuale segue la convenzione dell’SCN in cui il termine “prodotto” fa riferimento a un bene o a un
servizio. E inoltre, in tutto il manuale, la parola “processo” fa riferimento alla trasformazione di input in
output e alla loro diffusione o in strutture organizzative o pratiche.
1.36 Risulta spesso utile e rilevante classificare la ricerca e lo sviluppo sulla base del settore di
conoscenza a cui fanno riferimento, incluse le scienze naturali, l’ingegneria e la tecnologia, le scienze
medico-sanitarie, le scienze veterinarie e agrarie, le scienze sociali, le scienze umanistiche e le arti.
Settori istituzionali e classificazioni per le statistiche in materia di R&S (Capitolo 3)
1.37 Questo capitolo spiega l’approccio istituzionale alle statistiche in materia di R&S, in
particolare la raccolta e la presentazione delle statistiche sulla base di attributi generici delle unità
istituzionali. In questo approccio le risorse di un’unità istituzionale dedicate alla ricerca e allo sviluppo
sono attribuite al settore in cui è classificata l’unità stessa. La classificazione delle unità istituzionali per
scopi di ricerca e sviluppo punta a garantire la piena coerenza con la definizione di ricerca e sviluppo e
con le esigenze esplicite degli utenti delle statistiche in materia di R&S, nonché con i criteri di
classificazione utilizzati dal Sistema dei conti nazionali. Questi ultimi includono i criteri di residenza, il
riferimento al tipo di attività economica, la proprietà e il controllo economico.
1.38 Nel presente manuale sono identificati quattro settori principali (e il Resto del mondo) per la
misurazione della ricerca e dello sviluppo. I settori sono: Imprese commerciali, Stato, Istruzione
superiore e Settore privato senza scopo di lucro. Il settore dell’Istruzione superiore, le cui istituzioni
potrebbero essere definite dall’SCN come società, unità governative o ISSLSF, in base ai criteri di
controllo di governo e di mercato dei singoli Paesi, viene considerato come settore separato per quanto
riguarda le statistiche in materia di R&S.
1.39 Nella figura 3.1 del Capitolo 3 si può trovare un albero decisionale per assegnare le unità
istituzionali ai diversi settori.
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Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
Misurazione delle spese in materia di ricerca e sviluppo: prestazioni e fonti di finanziamento
(Capitolo 4)
1.40 La quantità di denaro spesa per la ricerca e lo sviluppo sperimentale (spese in materia di R&S) è una
questione di particolare interesse per i responsabili delle politiche nazionali e internazionali. In particolare, tali
statistiche vengono utilizzate per misurare chi esegue e chi finanzia le attività di R&S e dove si svolgono, il
livello e lo scopo di tali attività e le interazioni e collaborazioni tra istituzioni e settori. Le spese R&S intra muros
sono rappresentate da tutte le spese correnti (inclusi la forza lavoro e gli altri costi) in aggiunta alle spese per
investimenti fissi lordi (come quelle per terreni, edifici, macchinari e attrezzature) per le attività di ricerca e
sviluppo svolte all’interno di un’unità statistica durante un periodo di riferimento specifico, qualsiasi sia la fonte
dei finanziamenti.
1.41 Un grande cambiamento apportato dalla revisione del 2008 dell’SCN è stato l’esplicito trattamento
della ricerca e dello sviluppo come formazione di capitale, ovvero “investimenti”. Tale cambiamento ha portato
a richieste da parte degli addetti di ripartizioni più dettagliate delle spese in materia di R&S, le quali sono elencate
in questo capitolo, incluse le linee guide per la raccolta di dati dettagliati sulle fonti e sui flussi dei finanziamenti
e sui tipi di transazioni in questo ambito. In particolare, risultano necessarie ulteriori informazioni più
approfondite, rispetto a quanto presente finora, per aiutare la misurazione delle vendite e degli acquisti in materia
di R&S.
1.42 I concetti di base utilizzati per strutturare la raccolta di statistiche in materia di R&S per gli scopi
elencati nel presente manuale includono i seguenti punti (si veda la Figura 4.1 nel Capitolo 4):
le spese per le attività di R&S intra muros rappresentano la quantità di denaro spesa per le attività
di ricerca e sviluppo svolte all’interno di un’unità di riferimento; le spese (e il relativo
finanziamento) per le attività di R&S extra muros rappresentano la quantità di denaro spesa per
le attività di R&S svolte al di fuori dell’unità di riferimento
i finanziamenti interni per le attività di R&S rappresentano la quantità di denaro spesa per le
attività di ricerca e sviluppo provenienti dall’interno di un’unità di riferimento; i finanziamenti
esterni per le attività di R&S rappresentano la quantità di denaro spesa per le attività di ricerca e
sviluppo provenienti dall’esterno di un’unità di riferimento
i finanziamenti di scambio per le attività di R&S rappresentano i finanziamenti che intercorrono
tra diversi unità statistiche con un flusso di ritorno compensatorio di R&S; i finanziamenti di
trasferimento per le attività di R&S rappresentano i finanziamenti che intercorrono tra unità
statistiche senza un flusso di ritorno compensatorio di R&S.
1.43 La principale statistica aggregata utilizzata per descrivere le attività di R&S di un Paese è la spesa
nazionale lorda in ricerca e sviluppo (GERD), che copre tutte le spese per le attività svolte sul territorio nazionale
durante un periodo di riferimento specifico. Il GERD è un indicatore primario per effettuare paragoni a livello
internazionale delle attività in materia di ricerca e sviluppo.
Personale R&S: individui impiegati e collaboratori esterni (Capitolo 5)
1.44 In termini generali, il personale in ambito di R&S include ricercatori altamente qualificati, specialisti
con un elevato livello di esperienza e formazione tecnica e altro personale di supporto che contribuisce
direttamente allo svolgimento dei progetti e delle attività di ricerca e sviluppo. In linea con la definizione di R&S
contenuta nel presente manuale, il campo d’applicazione di questo concetto abbraccia tutti i settori della
conoscenza.
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Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
1.45 Il personale di R&S in un’unità statistica include tutti gli individui coinvolti direttamente nelle attività
di ricerca e sviluppo, sia che siano dipendenti della stessa unità statistica, sia che siano collaboratori esterni
completamente integrati nelle attività di ricerca e sviluppo svolte all’interno dell’unità, nonché fornitori di servizi
diretti per lo svolgimento delle attività di R&S (manager, amministratori, tecnici e impiegati d’ufficio).
1.46 In un’unità statistica si possono identificare due gruppi principali di individui che potenzialmente
contribuiscono alle attività di R&S, con alcune differenze in base al settore istituzionale di appartenenza
dell’unità:
Individui impiegati dall’unità statistica che contribuiscono alle attività di ricerca e sviluppo intra
muros (definizione utilizzata in modo intercambiabile con il termine “personale R&S interno”
nel presente manuale).
Collaboratori esterni alle attività di R&S intra muros dell’unità (definizione utilizzata in modo
intercambiabile con il termine “personale R&S esterno” nel presente manuale). Questo gruppo
si divide in due sottogruppi: (i) gli individui che ricevono paghe/salari ma non dall’unità statistica
che svolge le attività di R&S e (ii) una serie di casi speciali di individui esterni a un’unità statistica
che contribuiscono alle attività di R&S intra muros.
1.47 Gli studenti magistrali e di dottorato possono essere inseriti in entrambi i gruppi di personale R&S se
rispettano i criteri specifici identificati in questo capitolo, allo scopo di garantire che soltanto gli individui che
apportano un contributo di valore alla ricerca e allo sviluppo dell’istituzione siano considerati parte della stessa.
1.48 Il personale R&S viene identificato sulla base delle funzioni svolte: ricercatori, tecnici e altro
personale di supporto.
1.49 La misurazione del personale R&S (sia gli individui impiegati sia il personale esterno) comprende
tre tipi di indicatori:
il numero espresso in termini di effettivi nell’organico
le attività di R&S in equivalenti a tempo pieno (ETP) o anni-persona
le loro caratteristiche, inclusi genere, funzione di R&S, età e qualifica formale.
Misurare le attività di R&S: metodologie e procedure (Capitolo 6)
1.50 Una preoccupazione fondamentale per le statistiche in materia di ricerca e sviluppo è quella di
produrre delle statistiche che siano paragonabili tra loro a livello internazionale. Ciò dipende non solo da
definizioni solide e coerenti, ma anche dall’applicazione di tali definizioni nella raccolta di dati pratici. Le
differenze tra le diverse pratiche metodologiche e nella applicazione delle definizioni e delle raccomandazioni
sono considerate la causa principale della riduzione nella comparabilità dei dati in materia di ricerca e sviluppo
tra i diversi Paesi. Per questo motivo è stato incluso un capitolo dedicato alle sfide metodologiche comuni
trasversali a tutti i settori in aggiunta ai capitoli dedicati ai settori specifici.
1.51 Sono diverse le considerazioni alla base della metodologia e delle procedure utilizzate per misurare
le prestazioni in ambito R&S. L’attività di ricerca e sviluppo tende a concentrarsi in poche entità, in particolare
nel settore delle imprese commerciali. Sebbene l’attività di R&S sia molto concentrata, avviene però
trasversalmente in tutta l’economia. Sia la sua concentrazione, sia l’ampio spettro della sua occorrenza hanno
delle implicazioni per quanto riguarda le linee guida sulla strategia di campionamento. Oltre a queste
caratteristiche, gli obiettivi dei programmi statistici in materia di R&S sono multidimensionali, e includono:
indicatori aggregati per sostenere la politica scientifica; spese che forniscano input per la creazione di stock di
capitale R&S nell’SCN; dati di micro livello – sottoposti a restrizioni per quanto riguarda la protezione dei dati
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– per sostenere l’analisi a livello di unità. Questi obiettivi, a volte in conflitto tra loro, influenzano le strategie di
campionamento e di elaborazione.
1.52 I dati sulla ricerca e sullo sviluppo possono provenire da svariate fonti, tra cui (ma non solo), la
misurazione diretta attraverso sondaggi e le fonti di dati amministrativi. In alcuni casi sono necessarie delle stime
per integrare i sondaggi o le fonti di dati amministrativi. Gli uffici statistici prendono decisioni per quanto
riguarda le fonti dei dati utilizzate in base alla loro disponibilità, qualità, appropriatezza e al costo. Questo fattore
varia in base al Paese.
Imprese commerciali in materia di R&S (Capitolo 7)
1.53 In molti Paesi industrializzati il settore delle imprese commerciali rappresenta il settore in cui si
effettua la maggior parte delle spese in materia di R&S e s’impiega la maggior parte del personale.
Nell’analizzare questo settore e le unità al suo interno è importante quindi considerare i diversi approcci utilizzati
dalle aziende per gestire le proprie attività di R&S. In particolare, le altre imprese connesse potrebbero contribuire
a finanziare, generare, scambiare e utilizzare le conoscenze in materia di R&S in modi eterogenei e molto diversi
fra loro. Le strutture commerciali complesse, particolarmente utilizzate dalle imprese multinazionali,
rappresentano una sfida per la misurazione delle attività di R&S. Per alcune aziende, inoltre, le attività di ricerca
e sviluppo sono solo occasionali e non attività continuative, perciò risultano molto più difficili da identificare e
misurare. Da una prospettiva metodologica, la raccolta di dati provenienti dalle imprese commerciali racchiude
inoltre diverse sfide pratiche, che spaziano dall’identificare le aziende che svolgono attività di R&S all’ottenere
informazioni su tali attività così come stabilito nel presente manuale, e includono anche gestire la riservatezza e
minimizzare l’onere di risposta.
1.54 Il settore delle imprese commerciali comprende:
Tutte le imprese residenti, incluse non solo le imprese giuridicamente costituite,
indipendentemente dalla residenza dei loro azionisti. Il settore include imprese sia pubbliche sia
private (sia quotate o scambiate in borsa, ma non necessariamente) e imprese commerciali
pubbliche (ossia imprese statali).
Le filiali non costituite giuridicamente delle imprese non residenti ritenute residenti e parte di
questo settore poiché coinvolte nell’attività produttiva sul territorio economico a lungo termine.
Tutte le istituzioni senza fini di lucro (NPI) che immettono sul mercato beni o servizi o giovano
alle imprese.
1.55 Questo è un nuovo capitolo autonomo nella presente versione del manuale. Il capitolo
sottolinea e fornisce raccomandazioni sulle sfide metodologiche relative all’identificazione delle unità
statistiche e di riferimento, al campionamento e alla classificazione dell’attività sulla base dei numerosi
standard internazionali. Sono evidenziate le sfide in ambito di misurazione nel differenziare le spese per
attività di R&S intra muros ed extra muros.
1.56 La maggiore statistica aggregata utilizzata per descrivere le prestazioni in ambito di R&S
all’interno del settore delle imprese commerciali è l’indicatore BERD, ovvero le spese delle imprese
commerciali in materia di ricerca e sviluppo. Il BERD fa parte dell’indicatore GERD (si veda il capitolo
4) sostenuto dalle unità che appartengono a questo settore e rappresenta la misurazione delle spese per le
attività di R&S intra muros sostenute all’interno del settore delle imprese commerciali. Sono presenti
diversi variabili secondo le quali il BERD deve essere compilato, distribuito e riportato in modo utile.
Ricerca e sviluppo nel settore pubblico (Capitolo 8)
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1.57 Questo capitolo si concentra principalmente sulla misurazione delle prestazioni e del personale
in materia di R&S all’interno del settore pubblico. Si propone inoltre di fornire un nesso tra il prestatore
d’opera e gli approcci complementari basati sui finanziamenti per misurare il ruolo del settore pubblico in
qualità di finanziatori nel campo della ricerca e dello sviluppo all’interno dell’intera economia. Questo
capitolo, in aggiunta, presenta collegamenti con il capitolo 12 per quanto riguarda la misurazione degli
stanziamenti di bilancio in materia di R&S e con il capitolo 13 per quanto riguarda gli sgravi fiscali in
questo ambito. Il settore pubblico comprende:
Tutte le unità pubbliche centrali/federali, regionali/statali e locali/comunali, inclusi i fondi
di previdenza sociale, al di fuori di quelle unità che rientrano nella categoria delle
istituzioni di istruzione superiore presentata nel capitolo 3 e ulteriormente descritta nel
capitolo 9
Altri enti pubblici: agenzie di finanziamento e/o prestazioni e tutte le NPI non commerciali
che sono controllate dalle unità pubbliche e che non fanno parte del settore dell’istruzione
superiore.
1.58 Questo è un nuovo capitolo autonomo nella presente versione del manuale, all’interno del
quale sono presentate linee guida approfondite per affrontare le difficoltà nella separazione delle attività
di ricerca e sviluppo da altre attività correlate che si verificano quando tali attività vengono svolte
simultaneamente all’interno di un’unità pubblica.
1.59 La principale statistica aggregata utilizzata per descrivere le prestazioni in ambito di R&S
all’interno del settore pubblico è GOVERD, ovvero l’indicatore di spesa pubblica in materia di ricerca e
sviluppo. Anche il GOVERD fa parte dell’indicatore GERD (si veda il capitolo 4) sostenuto dalle unità
che appartengono a questo settore e rappresenta la misurazione delle spese per le attività di R&S intra
muros sostenute all’interno del settore pubblico. Sono fornite linee guida speciali su come considerare i
flussi di finanziamenti R&S tra le diverse unità in questo settore, inclusi quelli con le agenzie di
finanziamento intermediarie, per evitare di un doppio conteggio in questo campo.
Ricerca e sviluppo nel campo dell’istruzione superiore (Capitolo 9)
1.60 Questo è un nuovo capitolo autonomo nella presente versione del manuale, che sostituisce ed
estende quello che prima era solo un allegato. Il settore dell’istruzione superiore rappresenta un’aggiunta
esclusiva alla presente edizione del manuale e non ha una diretta controparte nell’SCN. Le istituzioni e il
settore dell’istruzione superiore possono essere classificati in qualsiasi settore presente nell’SCN. Il
motivo per cui questo settore è considerato separatamente nella presente edizione è la rilevanza per le
politiche delle informazioni sulle sue istituzioni che svolgono attività di ricerca e sviluppo.
1.61 Il settore dell’istruzione superiore comprende:
Tutte le università, le scuole di tecnologia e altre istituzioni che forniscano programmi di
istruzione terziaria formale, qualunque sia il loro status legale o finanziario
Tutti gli istituti e i centri di ricerca, le piattaforme sperimentali e le cliniche che dispongano
di attività di ricerca e sviluppo sotto il controllo diretto di istituzioni nel campo
dell’istruzione superiore o che siano amministrate da esse.
1.62 Il settore dell’istruzione superiore è molto eterogeneo e i sistemi e le istituzioni dei diversi
Paesi in questo campo sono organizzati in modi molto diversi fra loro. Ciò rappresenta una sfida per la
compilazione delle statistiche in materia di R&S e sono presenti grandi variazioni tra i Paesi per quanto
riguarda la metodologia statistica. Questo capitolo fornisce informazioni di carattere generale sui metodi
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
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utilizzati per calcolare e stimare le spese e il personale per le attività di ricerca e sviluppo nel settore
dell’istruzione superiore. I diversi approcci sono illustrati nella figura 9.1; le metodologie utilizzate
includono i sondaggi istituzionali (completi o parziali), i dati amministrativi e diverse combinazioni di
queste fonti di dati, spesso associate a coefficienti R&S provenienti da indagini sull’impiego del tempo.
Ci si concentra particolarmente sui metodi per stimare le attività di ricerca e sviluppo finanziate da una
sovvenzione complessiva pubblica conosciuta con il nome di finanziamenti universitari pubblici generici
(GUF), che molte istituzioni pubbliche di istruzione superiore ricevono per sostenere tutte le loro attività.
1.63 Per scopi d’indagine, la ricerca e lo sviluppo devono essere distinti da un’ampia gamma di
attività correlate con base scientifica e tecnologica. Queste altre attività sono strettamente collegate al
campo di R&S sia attraverso i flussi di informazioni sia per quanto riguarda le attività, le istituzioni e il
personale coinvolti, ma devono essere escluse il più possibile nella misurazione delle attività di R&S. Il
settore dell’istruzione superiore dispone di attività specifiche di settore che rappresentano una sfida per
quanto riguarda il concetto di R&S. Tali attività sono in particolare legate all’istruzione e alla formazione
e all’assistenza sanitaria specialistica (per esempio gli ospedali universitari).
1.64 La principale statistica aggregata utilizzata per descrivere le attività di R&S all’interno del
settore dell’istruzione superiore è l’indicatore HERD, ovvero l’indicatore di spesa per la ricerca e lo
sviluppo nel settore dell’istruzione superiore. L’HERD fa parte dell’indicatore GERD (si veda il capitolo
4) sostenuto dalle unità che appartengono a questo settore e rappresenta la misurazione delle spese per le
attività di R&S intra muros sostenute all’interno del settore dell’istruzione superiore.
Ricerca e sviluppo senza scopo di lucro nel settore privato (Capitolo 10)
1.65 Le istituzioni private senza scopo di lucro (NPI) svolgono da sempre un ruolo fondamentale
per la ricerca e lo sviluppo sia in quanto prestatori di attività sia in qualità di enti finanziatori, sebbene in
generale si attestino a livelli inferiori rispetto a quelli di altri settori economici. Mentre questo dato è già
stato riconosciuto nelle versioni precedenti del presente manuale, che definivano il settore privato senza
scopo di lucro (PNP), ora viene affrontato nel dettaglio in un nuovo capitolo autonomo, che illustra quali
istituzioni dovrebbero essere prese in considerazione per la misurazione in questo settore e fornisce linee
guida sulla misurazione delle attività di R&S, tenendo conto sia le loro specificità sia le tendenze emergenti
per quanto riguarda le nuove forme di finanziamento in materia di ricerca e sviluppo.
1.66 Il settore privato senza scopo di lucro comprende:
Tutte le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISSLSF), così come
definite nell’SCN del 2008, ad eccezione di quelle facenti parte del settore dell’istruzione
superiore
Per completezza di informazione, le famiglie o gli individui coinvolti o non coinvolti in
attività di mercato.
1.67 La principale statistica aggregata utilizzata per descrivere le attività di R&S all’interno di
questo settore è l’indicatore PNPERD, ovvero l’indicatore di spesa per la ricerca e lo sviluppo nel settore
privato senza scopo di lucro. Il PNPERD fa parte dell’indicatore GERD (si veda il capitolo 4) sostenuto
dalle unità che appartengono a questo settore e rappresenta la misurazione delle spese per le attività di
R&S intra muros sostenute all’interno del settore privato senza scopo di lucro.
Misurazione della globalizzazione della ricerca e dello sviluppo (Capitolo 11)
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1.68 Il presente manuale riconosce esplicitamente il concetto di globalizzazione in materia di R&S.
Le edizioni precedenti riconoscevano gli aspetti globali della ricerca e dello sviluppo primariamente come
fonte di finanziamenti per le attività interne in questo ambito (come nella compilazione del GERD) o come
destinazione di fonti nazionali di finanziamenti (come nella compilazione del GNERD). In passato tali
fonti erano considerate come finanziamenti da/per “l’estero”. In linea con l’SCN, la terminologia preferita
dell’attuale versione del Manuale di Frascati è “resto del mondo”. L’identificazione e la misurazione delle
fonti e delle destinazioni non nazionali dei fondi per la ricerca e lo sviluppo continuano ad essere una
dimensione importante in questo campo e sono trattate in modo esaustivo. Il presente manuale, tuttavia,
va oltre i flussi di finanziamenti R&S e affronta un elenco più ampio di questioni di misurazione relative
all’ambito R&S a livello globale (OCSE, 2005; OCSE, 2010). Le linee guida su questo argomento e alcuni
collegamenti ad altri manuali statistici correlati sono presentati in un nuovo capitolo a sé stante.
1.69 In termini generali, il termine globalizzazione fa riferimento all’integrazione a livello
internazionale di settori come quello finanziario, di fornitura dei fattori, di R&S, della produzione e del
commercio di beni e servizi. La globalizzazione nel settore for-profit è associata al commercio
internazionale e agli investimenti diretti esteri (IDE) principalmente da parte delle imprese, sebbene anche
le istituzioni pubbliche e private senza scopo di lucro (compresi i governi e gli istituti di istruzione
superiore) si impegnino in attività internazionali quali il finanziamento e la collaborazione nel campo della
ricerca e dello sviluppo.
1.70 La globalizzazione in materia di R&S rappresenta un sottoinsieme di attività globali che
comprendono il finanziamento, la prestazione, il trasferimento e l’utilizzo della ricerca e dello sviluppo.
Il presente capitolo si concentra su tre misure della globalizzazione delle attività commerciali di R&S e su
una sintesi dei problemi di misurazione relativi ai settori non commerciali.
1.71 Le tre misure statistiche della globalizzazione delle attività commerciali di R&S trattate sono:
Flussi di finanziamento transfrontalieri nel campo della ricerca e dello sviluppo
Le spese correnti e il personale per le attività di R&S svolte da membri di imprese
multinazionali all'interno dei Paesi di rilevazione dei dati e all'estero
Commercio internazionale di servizi di R&S
1.72 Vengono forniti ulteriori orientamenti per la misurazione dei fenomeni di globalizzazione in
materia di R&S che interessino i settori non commerciali, tra cui il ruolo delle organizzazioni
internazionali, il finanziamento pubblico di attività di R&S svolte all'estero, i campus stranieri e le attività
internazionali di R&S delle organizzazioni non governative.
Stanziamenti del bilancio pubblico per la ricerca e lo sviluppo (Capitolo 12)
1.73 Ci sono diversi modi per misurare quanto i governi dedicano al finanziamento delle attività di
ricerca e sviluppo. L'approccio basato sui prestatori di attività raccomandato dal presente manuale consiste
nell'esaminare le unità residenti che svolgono attività di R&S (imprese, istituti, università, ecc.) al fine di
individuare l'importo speso per la prestazione di R&S intra muros nell'anno di riferimento. È quindi
possibile individuare la quota della spesa per le attività di R&S intra muros finanziata dalle
amministrazioni pubbliche.
1.74 È stato sviluppato un approccio complementare per misurare il finanziamento pubblico in
materia di R&S utilizzando dati provenienti dai bilanci. Questo tipo di approccio basato sui finanziatori
per quanto riguarda la comunicazione in questo campo implica l'individuazione di tutte le voci di bilancio
che possono sostenere le attività di R&S e la misurazione o la stima del loro contenuto. Alcuni vantaggi
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
di questo approccio includono presumibilmente la capacità di segnalare in modo più tempestivo i totali di
R&S delle amministrazioni pubbliche, in quanto basati sui bilanci, e di collegare i totali di R&S a
considerazioni in materia di politiche attraverso la classificazione per obiettivi socioeconomici.
1.75 Le specifiche di tali dati basati sul bilancio sono descritte in questo capitolo e sono state
introdotte per la prima volta nella terza edizione di questo manuale. Nelle edizioni più recenti, i dati basati
sul bilancio sono stati formalmente denominati “stanziamenti o spese del bilancio pubblico per le attività
di R&S” (GBAORD), un termine che in questa edizione è stato sostituito con stanziamenti governativi per
le attività di R&S (GBARD).
1.76 L'elenco di distribuzione raccomandato è riportato nella tabella 12.1 e si basa sulla
classificazione dell'Unione europea adottata dall’Eurostat per la nomenclatura per l'analisi e il confronto
dei programmi e dei bilanci scientifici (NABS).
Misurazione degli sgravi fiscali per la ricerca e lo sviluppo (Capitolo 13)
1.77 I governi di diversi Paesi forniscono un sostegno fiscale in materia di R&S allo scopo di
promuovere gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo nell'economia concedendo un trattamento fiscale
preferenziale alle spese ammissibili di R&S, in particolare alle imprese commerciali. Le spese fiscali sono
oggetti complessi di misurazione; non tutti i sistemi statistici registrano separatamente tutti i tipi di misure
di sgravio fiscale. Tuttavia, poiché gli obiettivi delle politiche governative in materia di sgravi fiscali per
la ricerca e lo sviluppo sono presumibilmente realizzabili attraverso sovvenzioni o altre spese dirette, è
ampiamente riconosciuto che la presentazione di tali aiuti fiscali in relazioni supplementari favorirebbe la
trasparenza e raffronti internazionali più equilibrati.
1.78 In risposta all'interesse degli utenti e degli esperti a colmare questa lacuna nelle precedenti
edizioni del presente manuale, questo nuovo capitolo del Manuale di Frascati fornisce alcune linee guida
sulla rendicontazione del sostegno pubblico alla ricerca e allo sviluppo attraverso incentivi fiscali, al fine
di contribuire alla produzione di indicatori comparabili a livello internazionale per gli sgravi fiscali
pubblici in materia di R&S (GTARD).
1.79 Sebbene le spese fiscali per la ricerca e lo sviluppo abbiano diversi elementi in comune con
gli stanziamenti di bilancio pubblici in questo ambito descritti nel capitolo 12, in quanto in alcuni casi
possono essere dichiarate nell'ambito del bilancio, il presente manuale propone che questa categoria sia
misurata separatamente e in modo integrato, e solo successivamente integrata nella presentazione generale
delle statistiche in materia di R&S, in particolare per i raffronti internazionali.
Allegati e linee guida complementari
1.80 L'edizione stampata di questo manuale contiene un allegato che fornisce una panoramica della
storia del Manuale di Frascati e i ringraziamenti ai principali contributori alle precedenti edizioni, che
hanno garantito l'attuale livello del manuale. Nell’edizione stampata è inoltre incluso un glossario che
elenca i principali termini utilizzati nel presente manuale e le loro definizioni. Questo glossario dei termini
sarà mantenuto e aggiornato online.
1.81 Ulteriori informazioni sono disponibili solo attraverso il materiale allegato online alla pagina
web di questo manuale http://oe.cd/frascati. Molte delle linee guida contenute negli allegati disponibili
nelle precedenti edizioni sono stati sostituite e/o incorporate nell'edizione stampata del presente manuale,
ad esempio quelle sull'istruzione superiore, che ora ha un proprio capitolo, e le linee guida in materia di
R&S nei Paesi in via di sviluppo, che sono state integrate nel manuale. Gli orientamenti sulla
1. INTRODUZIONE ALLE STATISTICHE IN AMBITO DI RICERCA E SVILUPPO E AL MANUALE FRASCATI
Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
regionalizzazione delle statistiche di R&S, sui deflatori di R&S e sui convertitori di valuta, sui metodi per
fornire stime e proiezioni aggiornate in materia di R&S, sulla ricerca e sullo sviluppo nel settore della
sanità, delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e delle biotecnologie sono ancora
pertinenti e gli utenti possono fare riferimento agli allegati dell'edizione precedente mentre questi sono in
corso di elaborazione, fino alla loro revisione da parte dell’OCSE per incorporarvi gli sviluppi e le
metodologie più recenti.
1.82 Le classificazioni a cui si fa riferimento in questo manuale saranno mantenute anche online,
con collegamenti alle norme internazionali pertinenti. Anche le informazioni sulla classificazione OCSE
per settori di ricerca e sviluppo e i successivi aggiornamenti saranno gestiti online, anche se l'attuale
classificazione è disponibile anche nell'edizione cartacea. La pagina web del manuale di Frascati costituirà
lo spazio per la diffusione di materiale informativo e raccomandazioni per pratiche di misurazione
specifiche relative alla ricerca e allo sviluppo che saranno concordate in futuro dalla comunità di esperti
nazionali dell'OCSE. Come osservato in precedenza, nel preparare l'edizione di questo manuale, il gruppo
di lavoro di esperti nazionali sugli indicatori della scienza e della tecnologia dell’OCSE (NESTI) ha
accumulato una grande quantità di dati su una serie di argomenti che potrebbero costituire la base per i
futuri allegati online.
1.3 Implementazione delle raccomandazioni del presente manuale
1.83 Il presente manuale ha lo scopo di guidare la raccolta di dati pratici e le attività di
rendicontazione attraverso un vocabolario comune, principi concordati e convenzioni pratiche. Questi
sono volti a garantire la comparabilità dei risultati statistici al fine di sostenere la creazione di
un'infrastruttura globale di informazioni statistiche in materia di ricerca e sviluppo che abbia rilevanza
per i responsabili delle politiche, gli accademici, i dirigenti d'industria, i giornalisti e il pubblico in
generale.
1.84 Non rientra tuttavia nell'ambito di questo manuale coprire ogni possibile scenario o
regolamentare quali dati debbano essere trasmessi all'OCSE ai fini della tabulazione e della diffusione.
Altri strumenti utilizzati dal NESTI, collegati ma separati da questo manuale, supportano
l'implementazione delle sue raccomandazioni per soddisfare le esigenze degli utenti e servire il pubblico.
Questi includono:
i questionari per la raccolta di dati aggregati in materia di R&S presso le autorità
nazionali, come convenuto tra l'OCSE, altre organizzazioni internazionali e i Paesi
invitati a fornire i dati
il processo di garanzia della qualità, che coinvolge l'OCSE e gli esperti nazionali che
forniscono i dati
la pubblicazione di banche dati e indicatori di R&S, con la partecipazione dei comitati
OCSE competenti
la raccolta e la pubblicazione di metadati che specifichino le caratteristiche principali
delle fonti e dei metodi utilizzati dai diversi Paesi
il completamento di un' analisi coordinata dei micro-dati di R&S nei vari Paesi, al fine
di affrontare questioni che non possono essere facilmente valutate mediante indicatori
standard
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Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
e, come novità derivante da questa edizione, lo sviluppo di una community online in cui
gli operatori possano condividere domande ed esperienze, sviluppando un pool
cumulativo e condiviso di precedenti su come trattare situazioni specifiche
1.85 L'OCSE collabora con altre organizzazioni internazionali che svolgono un ruolo
fondamentale nel sostenere lo sviluppo delle capacità e la diffusione dei dati di R&S, allo scopo di ridurre
gli oneri di comunicazione a carico delle organizzazioni nazionali.
1.86 L'adozione di un manuale rivisto offre a diversi Paesi l'opportunità di rivedere alcune delle
loro pratiche e di allinearle agli standard accettati a livello mondiale. Ciò può richiedere disposizioni
transitorie nonché l'adeguata comunicazione di eventuali modifiche delle serie di dati. Il processo di
revisione ha rappresentato anche l'occasione per sviluppare competenze all'interno delle organizzazioni
e formare nuovo personale incaricato della raccolta e della comunicazione dei dati in materia di ricerca
e sviluppo.
1.4 Osservazioni finali
1.87 Lo scopo delle informazioni raccolte sulla base di queste linee guida del Manuale di Frascati
è quello di aiutare il processo decisionale, soprattutto in materia di politiche. Poiché i dati di R&S sono
diventati più ampiamente accessibili e occupano un posto sempre più importante nelle discussioni
pubbliche, queste informazioni sono divenute anche una componente importante del dialogo sociale e
politico sull'uso e l'impatto di queste risorse. Vi è ampia consapevolezza del fatto che i dati di R&S, da
soli o in combinazione con altri dati, possano costituire solo una parte della base del processo decisionale.
Tuttavia, finché i governi, gli imprenditori e il pubblico riconosceranno le caratteristiche specifiche della
ricerca e le conferiranno uno status speciale, la misurazione degli sforzi umani e finanziari dedicati a tali
imprese continuerà a svolgere un ruolo determinante nelle evidenze statistiche richieste dalle società in
tutto il mondo. La settima edizione del presente manuale si propone di sostenere tale obiettivo.
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Traduzione a cura della Prof.ssa Irene Calabria, Scuola Superiore Carolina Albasio, Castellanza (VA)
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