Il Bilancio negli Enti Locali Castellanza, 9 novembre 2012.

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Il Bilancio negli Enti Locali Castellanza, 9 novembre 2012

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agenda

• Contabilità Pubblica: cenni

• Strumenti di Programmazione Economico Finanziaria

• Struttura del Bilancio: Entrate e Uscite e loro fasi

• Regole Generali in Materia di Spesa - Nuovi Princìpi Contabili Bilanci

• Equilibri di Bilancio e Patto di Stabilità

• Rendiconto di Gestione

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contabilità pubblica

• L’Amministrazione Aziendale può essere sintetizzata in tre momenti: organizzazione, gestione e rilevazione

• Nella logica Economico Aziendale, tutti i sistemi di rilevazione hanno come prevalente la finalità della conoscenza della gestione

• Nella Pubblica Amministrazione i sistemi di rilevazione hanno assunto nel tempo una impostazione diversa: quella autorizzatoria

• A partire dagli anni ’80, le dimensioni, le attività e le gestioni condotte dalle Pubbliche Amministrazioni hanno progressivamente affermato il c.d. concetto di aziendalizzazione della PA (L. 142/90, Riforme ASL ’92, D.Lgs. 29/93, D. Lgs. 77/95)

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contabilità pubblica

• La natura autorizzatoria delle rilevazione contabili nelle “aziende pubbliche” ha avuto come scopo non tanto quello di osservare la gestione, bensì quello di regolare i rapporti tra i vari organi di amministrazione

• La funzione autorizzatoria prevede che - a priori - l’organo rappresentativo di una collettività imponga il tetto di spesa per le attività, in modo da predefinire - anche in modo analitico - la natura e la destinazione della spesa

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contabilità pubblica

Perchè prevale la funzione autorizzatoria invece di quella di “sintesi” in uso nelle aziende?

• Totale assenza di meccanismi di mercato e quindi di meccanismi di feedback che misurino o indirizzino l’assunzione delle decisioni. Sono quindi necessari meccanismi “a preventivo” che permettano ai cittadini, attraverso i loro rappresentanti politici, di indirizzare la gestione

• Scarsa interdipendenza tra costi e ricavi. Nelle aziende private per avere maggiori ricavi, occorre sostenere maggiori costi. Nella PA le spese non possono eccedere le entrate e quindi occorre selezionare i bisogni da soddisfare

• Diverso atteggiamento dei “contribuenti”. In un’azienda privata, i soci sono disposti a sostenere maggiori costi in cambio di maggiori ricavi; nella PA, i cittadini versano risorse con riferimento alla propria capacità contributiva e difficilmente sopportano incrementi nei livelli fiscali anche se dovessero corrispondere a maggiore qualità o quantità dei servizi.

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contabilità pubblica vs contabilità economico patrimoniale

Chi, Cosa, Quando e Come

Contabilità Generale(economico patrimoniale)

Contabilità Pubblica(FINANZIARIA)

Finalità PrincipaleOsservazione della

Gestione e valutazione economicità

Funzione Autorizzatoria

Cosa si rileva?

Valori numerari e non, generati nello scambio; reddito di esercizio e

capitale

Valori numerari generati nello scambio; Fondo di Cassa e Risultato di

Amministrazione

In che momento si rileva?

Momento di variazione della moneta e del credito/debito

Fasi decisionali di entrata e spesa

Con che tecnica si rileva? Partita Doppia Partita Semplice

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contabilità pubblica ed enti locali

• D. Lgs. 267/2000 - TUEL

• Princìpi Contabili

• Obiettivi di Finanza Pubblica - Patto di Stabilità

• Leggi di Stabilità

• Regolamento di Contabilità

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pianificazione, programmazione e controllo

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pianificazione

• Linee Programmatiche di Mandato (art. 46 TUEL)

• Piano Generale di Sviluppo (art. 165 TUEL)

• Relazione Previsionale e Programmatica (art. 170 TUEL)

• Bilancio Pluriennale (art. 171 TUEL)

• Piano Triennale delle Opere Pubbliche (tra gli altri allegati al Bilancio ex art. 172 TUEL)

• Programmazione Triennale del Fabbisogno di Personale

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programmazione

• Bilancio di Previsione Annuale (art. 151, 162 e segg. TUEL) – Lo schema è predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Comunale

• Piano Esecutivo di Gestione (art. 169 TUEL) – Approvato dalla Giunta

• Piano Dettagliato degli Obiettivi (art. 197 TUEL – con riferimento al controllo di gestione)

• Patto di Stabilità

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programmazione – bilancio di previsione

• Redatto in termini di competenza finanziaria (nuovo principio in vigore dal 2014)

• E’ autorizzatorio

• Comprende Entrata e Spesa

• Contiene diversi equilibri (CHE DEVONO ESSERE CONTROLLATI E MANTENUTI)

• Si riferisce a un esercizio amministrativo (il pluriennale a tre)

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struttura del bilancio – art. 165 TUEL

ENTRATE

• TITOLI – fonte di provenienza

• CATEGORIE – tipologia

• RISORSE – individuazione analitica dell’oggetto

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struttura del bilancio – art. 165 TUEL

SPESE

• TITOLI – principali aggregati economici

• FUNZIONI – svolte dall’Ente

• SERVIZI – gestione di attività

• INTERVENTI – natura economica

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I - ENTRATE TRIBUTARIE

II - ENTRATE DA TRASFERIMENTI

III - ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE

I - SPESA CORRENTE

III - QUOTA CAPITALE MUTUI IN AMMORTAMENTO

II – SPESA IN CONTO CAPITALE

IV – ENTRATE IN CONTO CAPITALE

V – ENTRATE DA ACCENSIONE PRESTITI

VI – ENTRATE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

IV – SPESE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

struttura del bilancio

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I - ENTRATE TRIBUTARIE

II - ENTRATE DA TRASFERIMENTI

III - ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE

I - SPESA CORRENTE

III - QUOTA CAPITALE MUTUI IN AMMORTAMENTO

II – SPESA IN CONTO CAPITALE

IV – ENTRATE IN CONTO CAPITALE

V – ENTRATE DA ACCENSIONE PRESTITI

VI – ENTRATE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

IV – SPESE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

struttura del bilancio – equilibri

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• regole contabili uniformi• comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi• comune piano dei conti integrato• bilancio consolidato• contabilità finanziaria, affiancata, a fini conoscitivi, ad un sistema e di

schemi di contabilità economico-patrimoniale• sistema di indicatori di risultato

armonizzazione d.lgs. 118/2011

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armonizzazione d.lgs. 118/2011 - struttura

ENTRATE SPESETITOLI

Fonte di ProvenienzaMISSIONI

Funzioni Principali e Obiettivi Strategici

perseguiti dalle Amministrazioni

CATEGORIENatura delle Entrate

nell’ambito di ciascuna Fonte di Provenienza

PROGRAMMIAggregati Omogenei di

attività volte a perseguire gli obiettivi definiti

nell’ambito delle Missioni

TIPOLOGIEOggetto dell’entrata

nell’ambito della Categoria di appartenenza

MACROAGGREGATIArticolazione dei

Programmi secondo la NATURA ECONOMICA della

Spesa

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Interventi MacroaggregatiPersonale Redditi da Lavoro Dipendente

Acquisti beni di consumo

Prestazione dei Servizi Acquisto di Beni e Servizi

Utilizzo Beni di Terzi

Trasferimenti Correnti

Trasferimenti Trasferimenti di Tributi

Fondi Perequativi

Interessi Passivi e Oneri FinanziariInteressi Passivi

Altre spese per Redditi da Capitale

Imposte e Tasse Imposte e Tasse a carico dell’ente

Oneri Straordinari

Fondo Svalutazione Crediti Altre Spese Correnti

Fondo di Riserva

Ammortamenti di Esercizio

armonizzazione d.lgs. 118/2011 - struttura

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gestione del bilancio

• gestione entrate e spese

• variazioni di bilancio

• ricognizione stato attuazione programmi e verifica degli equilibri

• assestamento di bilancio

• patto di stabilità

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gestione – le fasi dell’entrata

• previsione

• accertamento ragione del credito sussistenza del titolo individuazione del debitore determinazione della somma da incassare scadenza

• riscossione (da parte del Tesoriere o altro incaricato)• versamento

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gestione – le fasi della spesa

• previsione

• impegno individuazione del creditore e della ragione del debito in

relazione a un’obbligazione giuridica determinazione della somma da pagare vincolo sulle previsioni di bilancio (nell’ambito della

disponibilità esistente)

• liquidazione• ordinazione• pagamento

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gestione – impegno di spesa

• stanziamento

• provvedimento di spesa (esistono casi particolari di impegni automatici – p.e. trattamento economico personale, rate ammortamento mutui, ecc)

• attestazione di copertura finanziaria e visto di regolarità contabile (Ragioneria)

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gestione – liquidazione della spesa

• presuppone la regolarità della fornitura

• è di competenza dell’ufficio che ha predisposto il provvedimento di spesa

• consente al servizio finanziario di procedere con le fasi successive

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gestione – debiti fuori bilancio (art. 194 TUEL)

Al Consiglio Comunale compente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da:

sentenze esecutivecopertura disavanzi (consorzi, aziende e istituzioni)ricapitalizzazione di società partecipateespropriazioni e occupazioni di urgenzaacquisizione di beni e servizi senza impegno (a patto

che sussista utilità e arricchimento per l’ente)

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gestione – variazioni di bilancio (art. 175 TUEL)

Tipologia:variazioni interne al bilancio (storni)maggiori entrate

Competenza del Consiglio Comunale (la Giunta può adottare variazioni in via di urgenza salvo ratifica entro 60 giorni e comunque 31/12

L’ultima possibilità di variare il bilancio è il 30 novembre(assestamento)

le variazioni devono essere “coerenti”

“Fondo di Riserva”

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gestione – residui attivi

Previsione

MINORE ENTRATA

Accertamento

Residuo ATTIVO

Riscossione

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gestione – residui passivi

Previsione

ECONOMIA DI SPESA

Fasi di impegno, liquidazione, ordinazione

Residuo PASSIVO

Pagamento

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• Dicembre 1991, i 12 Stati della C.E. definiscono le linee essenziali del Trattato di Maastricht che verrà siglato il 7 febbraio 1992 (ratificato in Italia il 29 ottobre dello stesso anno) ed entrerà in vigore il 1° gennaio 1993

• Non c’è unanimità. Soprattutto sui temi di politica economica e unione monetaria (creazione BCE e Moneta Unica nel 1999)

• In Italia, il più alto consenso alla moneta unica (dai sondaggi risulta favorevole il 68% degli italiani a fronte della media europea del 47%)

• Ai sensi del Trattato di Maastricht, la partecipazione dei paesi all’unione monetaria è condizionata dal rispetto di 5 criteri nominali di convergenza, meglio conosciuti come “parametri”, oltre a al rispetto di criteri reali di convergenza delle economie (quali: situazione ed evoluzione delle partite correnti delle bilance dei pagamenti, l’evoluzione dei costi unitari del lavoro ed altri indici di prezzo)

patto di stabilità: le origini

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• I parametri: rapporto deficit pubblico/PIL < 3% rapporto debito pubblico/PIL < 60% tasso di inflazione < dell’1,5% rispetto alla media 3

paesi più virtuosi tasso interesse L/T < del 2% rispetto alla media 3 paesi

più virtuosi stabilità della moneta all’interno dello SME negli ultimi

due anni

• Criticità legata alla crescita dell’indebitamento e alla necessità del controllo

patto di stabilità: le origini

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• Strumento per garantire la “convergenza” dei parametri

• Viene declinato “a cascata” solitamente durante la definizione delle decisioni di finanza pubblica (Leggi Finanziarie, ora di Stabilità)

• Non ha avuto “stabilità” normativa: si è passati dal focus sulla riduzione dell’indebitamento, alle logiche di saldo, al controllo della sola spesa pubblica e poi ancora a logiche di saldo di competenza mista

patto di stabilità: gli obiettivi

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Aggregati Valori

Accertamenti Entrate tributarie 1000

Accertamenti Entrate da trasferimenti 500

Accertamenti Entrate extra tributarie 1000

a) ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI 2500

b) IMPEGNI SPESE CORRENTI -2300

c) SALDO DI PARTE CORRENTE (a+b) 200

d) Incassi in conto capitale 500

e) Pagamenti in conto capitale -300

f) SALDO DI PARTE CAPITALE (d+e) 200

g) SALDO DI COMPETENZA MISTA (c+f)

400

OBIETTIVO PATTO DI STABILITA’ 200

patto di stabilità – la competenza “mista”

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rendiconto della gestione (artt. 228, 229 e 230 TUEL)

• Conto del Bilancio

• Conto Economico

• Conto del Patrimonio

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conto del bilancio

• valori iniziali (residui conservati e stanziamenti)

• accertamenti e impegni

• riscossioni e pagamenti

• residui da riportare

• minori entrate ed economie di spesa

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conto del bilancio – risultato di amministrazione

FORMAZIONE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

fondo di cassa all’1/1

+ riscossioni totali

- pagamenti totali

fondo di cassa al 31/12

+ residui attivi da riportare

- residui passivi da riportare

= RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

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conto del bilancio – risultato di amministrazione

FORMAZIONE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

+ accertamenti di competenza

- impegni di competenza

+/- RISULTATO DELLA COMPETENZA

+ residui attivi da riportare

- residui passivi da riportare

+/- RISULTATO DELA GESTIONE RESIDUI

= RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

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avanzo di amministrazione

• composizione fondi non vincolati fondi vincolati fondi per fin.to spese c/capitale fondi ammortamento

• utilizzo reinvestimento quote di amm.to copertura debiti fuori bilancio provvedimenti riequilibrio finanziamento spese di investimento estinzione anticipata prestiti spesa corrente non ripetitiva spesa corrente (solo in assestamento)

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