Manuale Di Tiro Con l'Arco

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L’arco e il tiro di simulazione venatoria Manuale tecnico di base per l’arciere FIARC a cura di Andrea Messieri Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase 15-10-2008 16:18 Pagina 3

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Manuale Di Tiro Con l'Arco

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Larco e il tiro di simulazione venatoriaManuale tecnico di base per larciere FIARCa cura diAndrea MessieriFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 3ATamara e Massimiliano.Gli occhi fissi sul bersaglio a cercare Danza la luce, sfumature sul cuoreScivola la corda dolcementeLibero in un soffio di ventodi cadere trafitto con il cuore infranto.Andrea MessieriFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 4INDICEIntroduzione pag. 01La FIARC pag. 02Capitolo 1Nozioni generaliLarco scuola pag. 05L'allungo pag. 05Gli accessori pag. 06Le unit di misura dellarco pag. 08Il caricamento dellarco pag. 08Norme di sicurezza pag. 11Locchio dominante pag. 12Il riscaldamento muscolare pag. 14Esercizi di riscaldamento pag. 14Il potenziamento muscolare pag. 17Le fasi di tiro pag. 18Il modello negato pag. 18Capitolo 2 La fisica dellarcoLa meccanica interna pag. 20Lenergia pag. 21Il rendimento pag. 22Capitolo 3Gli archi Larco semplice pag. 24Larco composito pag. 25Larco storico pag. 25Larco ricurvo pag. 26Il longbow moderno pag. 27La scelta dellarco tradizionale pag. 27Il compound pag. 30I vantaggi dellarco compound pag. 34Come funziona il compound pag. 34Gli accessori del compound pag. 39Capitolo 4 Le freccepag.42 La freccia nella storia pag.43 Parti che compongono la freccia pag.48 Lo spine della frecciapag 52 Il paradosso dellarcierepag.53 Il FOCpag.54 Costruire le frecce in legnopag.54 Frecce in alluminio e in carbonio Capitolo 5La messa a puntopag.62 Il tillerpag.62 La messa a punto dellarco tradizionalepag.65 I Test per la messa a puntopag.66 La messa a punto del compoundpag.68 I Test pag.72Interpretazione degli impattiCapitolo 6Le Cordepag.76 I materialipag.77 La costruzione della cordapag.78 Il servingpag.80 La corda fiammingaCapitolo 7Il tiro nellambiente naturalepag.82 Il mantenimento della Tpag.82 Inganni otticiAppendicipag.84 1 - Labbigliamentopag.88 2 - Larco e la mitologiapag.90 3 - La riparazione delle frecce in legnopag.94 4 - Le tabelle Easton pag.96 Glossariopag.99 BibliografiaFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 5Ringraziamenti:Arcieri di YR, www.cacciaconlarco.itLuigiArdesi,JillBrazier,BrunoBonora,VittorioBrizzi,RobertoCabras, Paolo Carpigiani, Claudio Carrai, Ivaldo Cattaneo, ValerioCesari,PierluigiChiaramonti,OlindoColpo,CarloGhio,AlfredoGhiselli,SimoneGuarnera,MarcoFedeli,EnricoFornara,FrancescoFranchini,DarioLiotta,SimoneMesseri,MaurizioPaltretti, Paolo Pasquini,Alessandro Tommasi.Si ringraziano per la collaborazione:ARCO & FRECCE Super StoreViale De Gasperi, 117 - 20017Mazzo di RHO(Milano) - ItaliaCOUNTRY STORE ARCHERY Via Gramsci, 21 - 40053 Bazzano (BO) - ItaliaFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 6Questo libro nato con lobiettivo dessere un valido supporto per tutticolo-ro che intendono avvicinarsi al tiro con larco, fornendo quelle nozioni ele-mentari indispensabili al fine di rendere il percorso di formazione stimolan-te e completo.Non sostituir mai il lavoro professionale di un bravo istruttore FIARCchevi potr indirizzare e seguire nel percorso di formazione individuale, al finedi darvi la possibilit, in piena sicurezza, di divertirvi e trovare completa sod-disfazione nel tirare con larco.Esistono sicuramente diversi approcci a questa disciplina: pu essere unaattivitsportiva,unpercorsodiricercaindividuale,ocostituireilsemplicepiacere di passare qualche ora allaria aperta. I primi passi sono gli stessipertutti:iniziareconunarcosempliceprivodiqualsiasiaccessorioilmodo migliore per porre lattenzione sul gesto e trovare il giusto feeling conlattrezzatura. Dopo, chi vorr potr scegliere la strada che pi lo affascina: dal tecnologi-co Compound con i mirini, agli archi tradizionali, quali Longbow e Ricurvo,o all Arco Storico che evoca, nell immaginario collettivo, Robin Hood e lesue avventure. Il tipo di tiro e di arco che sceglierete non fondamentale, dipender esclu-sivamente dai vostri gusti, ma assimilando bene questo testo e gli insegna-mentidelvostroIstruttoreFIARCavretecompiutoilprimopassoversolaconoscenza e lesplorazione del mondo poliedrico del tiro con larco. Non sentitevi ancora arcieri, per diventarlo occorrer fare tanta pratica, maalla conclusione del primo Corso Base che avrete frequentato, e alla fine diquesto libro, potrete essere sicuri di aver ricevuto i primi elementi necessa-ri per affrontare al meglio questa nuova avventura.IntroduzioneIntroduzione 1Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 7Il tiro di campagna lattivit sportiva del tiro venatorio e si pratica simulan-dosituazionidicacciaconlutilizzodisagometridimensionalidianimali.Tale disciplina sviluppa nell'arciere la dinamicit del tiro e lavelocit di esecuzione. Questo tiro di simulazione venatoriavuoleconservareemantenereintattiqueivaloriancestralipropri del tiro con l'arco, cos come venivano intesi dai nostriavi e cio utilizzando larco per lo scopo per cui stato crea-to: la caccia. Senza per ferire i sentimenti umani n offen-dere lequilibrio della natura in cui svolgiamo la nostra attivi-t.Nellasimulazionedisituazionidicacciasiutilizzanosagome tridimensionali raffiguranti animali in materiale sin-tetico espanso. Luso di questi bersagli particolarmente sti-molante per larciere sia perch non conosce mai la mono-tonia, sia per la difficolt oggettiva del tiro che per la dinami-cit dello stesso.Bersagli in movimento, bersagli a tempo, sfruttamento dellamorfologiadelterrenopercrearedifficoltditiro,giochidiluce nella boscaglia: sono questi gli elementi che fanno deltirodisimulazionevenatoriaunattivitsportivaunicanelsuo genere. Un arciere non trover mai un tiro uguale ad un altro, nemme-nonellambitodiunastessapiazzola,dovelefreccesarannosempreadiverse distanze, rigorosamente sconosciute.Il tiro venatorio veniva praticato nellantichit con rudimentali archi in legnooincorno.Algiornodoggilamodernatecnologiahasviluppatoattrezziestremamente avanzati, come i compound, ed anche gli archi in legno nonhanno pi nulla, se non la forma, dei propri antenati. I tempi cambiano e sievolvono e cos pure i metodi di caccia. La quasi totalit dei moderni cac-ciatori con larco utilizza infatti archi compound dotati di precisissimi sistemidi mira e, con sofisticati sistemi di mimetizzazione, in grado di colpire lani-male con ununica e definitiva freccia.La FIARC, da sempre federazione di amplissime vedute, abbraccia tutte letipologie arcieristiche e tutti gli stili di tiro venatorio, trovando cos appropria-ti spazi sia per chi vuole tirare con archi storici, costruiti con perizia e pas-sioneseguendodisegniritrovatidopolunghericercheinqualchevecchiotomodepoca,siaperchi,amantedellatecnologia,vuoleutilizzarelepimoderne soluzioni che il mercato attuale in grado di offrire.Gli archi utilizzati nel tiro venatorio sono esclusivamente del tipo da cacciaepossonoessereclassificatiinquattrotipologie:ilLongbow,ilRicurvo,ilCompound e l Arco Storico.Il Longbow l'arco tradizionale per eccellenza, il pi antico, caratterizzatodaununicoraggiodicurvatura. unarcochevieneancorausatoperilfascino delle sue antiche origini: infatti non eccelle in efficienza di tiro ed ilsuo uso necessita quindi di una discreta esperienza. inoltre molto lungo,La FIARCIl tiro venatorio ieri e oggiGli archi La FIARC 2Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 8il che lo rende poco adatto all'uso nella vegetazione fitta. Viene utilizzato inmodoquasiesclusivamenteistintivo,confrecceinlegnoconimpennagginaturali.L'ArcoRicurvo piefficientegrazieadunadoppiacurvatura che lo rende pi morbido e contenuto nella lun-ghezza. Per regolamento non deve superare i 64 pollicidi lunghezza. il pi usato sia nei modelli monolitici chein quelli smontabili (take-down), questi ultimi preferiti perla maggior facilit di trasporto.L'Arco Compound l'ultimo arrivato della famiglia. statoinventatonegliUSAversolafinedeglianniSessantaedcaratterizzatodaunsistemadicaviedeccentricichepermettonodisviluppareunamaggiorpotenza con uno sforzo minore da parte dell'arciere. Per la sua facilit d'uso e precisione negli ultimi anni haconosciuto un notevole sviluppo.LArcoStorico,introdottoinFIARCintempirelativa-mente recenti, una tipologia a s stante. Seguito da un numero di appas-sionati sempre pi consistente lArco Storico deve rispondere, sia si tratti diarchiautenticichediriproduzioni,acaratteristichecostruttivebenpreciseche vietano luso di materiali tecnologicamente avanzati o sintetici.Il tiro istintivo prima che una tecnica una filosofia di tiro con larco. Ogniarcierepotrsentirsiistintivosesaprosservareunacondottamoraleper cui possa essere considerato tale.Lapraticadeltiroistintivovenatorio,proprioperchnaturaleedinnata,difficilmente identificabile in una categoria sportiva avente rigide regole darispettare. Tuttavia un arciere che pratica il tiro istintivo venatorio adotta unatecnica che pu essere individuata nei seguenti punti:La cocca va tenuta tra il dito indice ed il dito medio.Laggancio ed il punto di rilascio devono essere comunque fissi, con il dito indice non al di sopra della bocca. La freccia deve essere scoccata non appena raggiunto il punto di rilascio. Tutte le fasi del tiro devono avvenire con entrambi gli occhi aperti. Larco deve essere caricato in unica progressione partendo dal basso. Larco va tenuto in posizione leggermente inclinata. Il corpo deve prendere parte al tiro inclinandosi in avanti.Il libbraggio dellarco deve essere consistente, proporzionato alla muscolatura dellarciere. Il tiro istintivoLa FIARC 3Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 9Il tiro venatorio storicamente legato al concetto di tiro istintivo. Questa filosofia di tiro ha come fulcro la capacit insita nelluomo di pro-iettareallesternoleproprieemozioni,dicolpireunbersaglioguidandolafrecciautilizzandounicamenteilproprioessere.Larciereistintivodevesaper unire alla massima concentrazione anche una velocissima esecuzio-ne del tiro. Il tiro istintivo venatorio, praticato con archi tradizionali, stato ilpunto di partenza su cui la FIARC si basata per sviluppare la pratica arcie-ristico-venatoria in Italia. Il tiro con larco di per s sinonimo di tradizioniappartenuteatempiormailontanieperseconilpassaredeisecoli.LanostraFederazionetendealrecuperodiquestopatrimonioculturaleconparticolare attenzione verso le pratiche venatorie.Leinnovazionitecnologichesonoentrateancheinquestomondostorica-mente legato al legno, al corno e al tendine. UnaFederazionediarcierinonpunonprendereinconsiderazionearchiestremamente validi come il Compound o accessori come i mirini e gli sta-bilizzatori da caccia. Quindi nel passato, nel presente e nel futuro della FIARC convivono questedueanimecheconparidignit,maconstrumentidiversi,percorronoicampi di tiro uniti da un unico fine: cogliere il centro del bersaglio seguen-do le regole della simulazione venatoria.Lobiettivo finale che la FIARC si propone quindi quello di promuovere epraticare un tiro con larco ricreativo, adatto a tutti i membri di una famiglia,per una sana vita sportiva ed ecologica a stretto contatto con la natura.Gli obiettiviLa FIARC 4Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 10Capitolo 1 - Nozioni generaliLarco scuolaComposizionedellarco scuolaLallungo ela lunghezza dellarcoNozioni generali 5Larcoscuolasarilvostroprimoarco.Inrealtnonaltrocheun ArcoRicurvosmontabile,ovverounarcoconiflettentichehannounadoppiacurvaesonosmontabiliperagevolareiltrasporto.Cosalocaratterizzacome arco scuola? Innanzitutto il carico: ovvero la forza (espressa in libbre)che i nostri muscoli devono sviluppare per tendere larco. Per iniziare opportuno utilizzare archi di basso libbraggio, questo consen-te una migliore gestione dellattrezzo evitando spiacevoli lotte con la cordaeconseguentidannimuscolari.Listruttoresceglierlarcopiidoneoinbase alle vostre caratteristiche fisiche, in modo da garantire che la trazionedelle corda non richieda uno sforzo muscolare eccessivo consentendo unagestione senza affanno dellarco. Normalmente la scelta ricade su archi con libbraggio dalle 15 alle 25 libbre.Per quanto riguarda la lunghezza dellarco, bene che questa sia adegua-ta all'allungo dellarciere.Ad esempio per allunghi pari o superiori a 29 pollici opportuno non scen-dere al di sotto dei 64 pollici di lunghezza dellarco, mentre per allunghi di28 pollici consigliato non scendere sotto i 62 pollici.Larco costituito da unimpugnatura, la parte centrale rigida detta riser,due flettenti (superiore ed inferiore) detti limbs; alle estremit dei flettenti visono due appendici, in cui viene inserita la corda, denominati tips o puntali,inoltre larco pu essere provvisto di un supporto per la freccia denominatorest (dallinglese: appoggio, riposo) oppure di un tappetino poggia freccia.Ad arco armato le due estremit sono unite dalla corda, la quale, nella partecentrale, presenta un rinforzo costituito da un avvolgimento di filo in nailon,cotone o altra fibra, denominato serving. Lo scopo principale di proteggere la corda dallusura dovuta alleventualesfregamento della stessa con il braccio che sorregge larco e dallazione ditrazione e rilascio delle dita sulla corda.Sul serving innestato il punto dincocco che garantisce un riferimento fissoperilcorrettoposizionamentodellacoccadellafrecciasullacorda;puessere costituito da un anellino metallico oppure fabbricato mediante lav-volgimentosullacordadifilamentiutilizzatiperlacostruzionedellecordequali Dacron o Fast Flight, si pu, in alternativa, realizzarlo con comune filointerdentale.Ogni arciere potr scegliere il proprio arco in base ai propri gusti e ad unaserie di fattori interdipendenti tra loro, ma sar sempre condizionato in que-sta scelta dal suo allungo.Questoterminedefiniscelestensionechelarcierefacompiereallacordaquandotendelarcoedinrelazioneallasuaantropometria:lunghezzadelle braccia, larghezza delle spalle, assetto di tiro.L'allungo corrisponde di fatto alla distanza tra l'incavo della cocca (la parteterminale della freccia predisposta per alloggiare la corda) e la parte ester-na del riser quando l'arco completamente aperto.Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 11Prima di addentrarci nellargomento dobbiamo chiarirecomel'allungovienemisurato.Ufficialmente,basan-dosi sullo standard ATA (ex AMO) l'allungo di un arcocorrisponde alla somma del nostro allungo naturale ofisiologico+1pollicee3/4.Semplificandolecose,possiamo dire che, per quasi tutti gli archi, 1 pollice e3/4corrispondealladistanzatral'incavodellagrip(impugnatura) e la parte esterna del riser. Questo il dato che quasi sempre troviamo anchesulflettente inferiore dellarco e che indica il suo carico adun allungo standard di 28 pollici.Es.: 50# (libbre) a 28 (pollici)Perrilevareilnostroallungo,inmodoapprossimativo,misuriamolalun-ghezza dellapertura delle braccia in pollici, avendo cura di tenere il palmodellemanirivoltoinavantiemantenendounaposizioneestremamentenaturale (senza allungarci per aumentare l'apertura). Rilevata la distanza, dividiamo il numero per 2,5. Il risultato ottenuto approssimativamente l'allungo inpollici rapportato alla nostra taglia.Sicuramenteilmetodomiglioreperdeterminareilnostro allungo lutilizzo dellapposita freccia gradua-ta: con laiuto del vostro istruttore si effettuano almeno3 trazioni, rilevando lallungo ottenuto. In questo casolamediaaritmeticadeivaloririlevatisarilnostroallungo. La definizione dellallungo allinizio del vostropercorso arcieristico servir innanzitutto per sceglierele frecce adeguate, cio aventi la giusta lunghezza.Ricordatecheneltempo,acquisendomaggiordimestichezzanellutilizzodellarco e modificando il vostro assetto di tiro, questo valore cambier, percui prima di procedere alleventuale acquisto di un arco sar opportuno rile-vare il corretto allungo con luso della freccia graduata.Per tirare in sicurezza e con un certo comfort non possiamo rinunciare adutilizzare alcuni accessori fondamentali.Il Guantino.Questo accessorio protegge le nostre dita dallazionemeccanica della corda in fase di trazione e rilascio, vamessosullamanodestraperlarcieredestroesullamano sinistra per quello mancino. Ne esistono di sva-riati modelli e fogge, limportante che aderisca benealle dita e risulti comodo e confortevole. Come pote-tevederenellillustrazione,ilguantinoproteggelefalangi di tre dita. Saranno solo quelle tre dita che par-teciperanno allaggancio ed alla trazione della corda.LallungodellarciereGli accessoriNozioni generali 6Allungo AMOAllungo naturale1.76Apertura dellebracciaFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:18Pagina 12Il Parabraccio.Ha la funzione di proteggere lavambraccio dallaccidenta-le sfregamento della corda, cosa da evitare in quanto pucausare traumi anche seri. Il parabracciova posizionato sul braccio che regge larcoacirca2-3cmdalpolso.Ancheperquestoaccessoriosonodisponibilisvariatimodelliperforma,materialiedimensioni.La Faretra.Accessorio antico ovviamente quanto larco, ne esistono di svariate formeedimensionicherispondonoalleesigenzedeivaristiliditirooltrechealgusto personale. Sostanzialmente potremmo identificare tre tipi di faretre: da fianco, da spalla e da montare sullarco, questultima la preferita da chipratica la caccia con larco.La Squadretta. Questofondamentaleaccessoriocipermettedimisuraredueparametriimportantidelnostroarco:laposizionedelpuntodincocco,normalmenteposto per gli archi tradizionaliad almeno 1/8 di pollice sopra la mezzeria,e la distanza arco/corda (Brace Height)che variain base al tipo darco cheutilizziamo. Perilmomentolimitiamociaseguireleindicazionidelnostroistruttoreedelcostruttore,neicapitolisuccessivicapiremo limportanza di questi due parametri.Faretra da fianco Faretra da spalla Faretra da cacciaFaretra da cacciaper compound Nozioni generali 7Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 13La rinascita dellarco moderno attribuibile agli americani che nei primi anni20 del 900 scoprirono un rinnovato interesse per questo attrezzo millena-rio. Per questo motivo il nostro arco parla inglese anche nei numeri e leunit di misura utilizzate fanno riferimento al sistema anglosassone e non aquello metrico decimale. Per iniziare a familiarizzare con questi numeri disicura utilit la tabella di seguito riportata.Ilcorrettocaricamentodellarcofondamentaleperlasalvaguardiadellavostra attrezzatura e della vostra incolumit. Quando possibile utilizzate sempre il carichino, ci evita torsioni al flettenteinferiore e danni irreparabili allo stesso. buona norma scaricare sempre ilvostro arco ricurvo o long bow prima di riporlo.Tuttavia lutilizzo di nuove tecnologie dei materiali ha permesso la realizza-zionedarchitradizionalichepossonoesseremantenuticarichimoltoalungo senza subire danni.Verificate attentamente le istruzioni allegate ed in caso di dubbi contattate ilcostruttore il quale vi fornir le specifiche tecniche dellarco.Il metodo pi corretto per caricare il proprio arco quello che prevede l'usodel "carichino". Moltidiessisonocostituitidaunacordaconduecappuccidipellealleestremit, di cui uno pi piccolo che copre solamente lestremit del punta-le in modo da permettere linserimento della corda nellapposita sede.Altri modelli sono costituiti da una corda che unisce un cappuccio di cuoioad unestremit e un tassello di gomma dallaltra che viene fatto aderire alflettente. Primadiprocederealcaricamentonecessarioverificareilcorrettoposi-zionamento della corda. Normalmente il loop pi piccolo posizionato sulpuntale del flettente inferiore, mentre il pi grande, ad arco scarico, sar adalcuni centimetri dal tip del flettente superiore.Le unit di misuradellarcoTabella di conversioneIl Caricamento dellarcoLuso del carichinoNozioni generali 81 pollice 2,539 cm1 fps 0,3048 m/s 1,097 km/h1 grano 0,0648 gr 180 fps54,86 m/s 197,51 km/h1 libbra (lb) 0,4536 kg 200 fps 60,96 m/s 219,46 km/h1 piede (foot) 30,48 cm250 fps 76,20 m/s 274,32 km/h1 yard0,9144 mt300 fps 91,44 m/s 329,18 km/hFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 14Ora siamo pronti ad effettuare il caricamento (le descrizioni sotto riportatesono riferite ad un arciere destro).1. Tenere l'arco nella mano sinistra con limpu-gnatura rivolta verso il basso.2. Collocareilpilargodeicappuccisul-l'estremitinferiore(tip)dell'arco,controllan-doconattenzionecheilloopdellacordasiacorrettamenteinseritonellappositoalloggia-mentodeltip.Ilcappucciopipiccolovienesistemato sull'estremit superiore.A questo punto girando larco con limpugnatu-ra verso lalto, il cordino del carichino pende-r sotto larco e la corda.3. Con entrambi i piedi posizionatevi sopra laparte centrale del carichino.4. Ora simultaneamente con la mano sinistra(arcieredestro)tiratelarcoversol'altoinmodotaledatenderelacordadelcarichinomentre la destra guida il loop della corda del-larco nella sua sede.Luso del carichinocon cappucci in cuoioNozioni generali 9Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 151. Tenere l'arco nella mano sinistra con limpugnatura rivolta verso il basso.2. Collocareilpilargodeicappuccisull'estremitinferiore(tip)dell'arco,controllando con attenzione che il loop della corda sia correttamente inseri-to nellapposito alloggiamento del tip. Infilate il flettente superiore nellampioloop del carichino dov alloggiato il tassello di gomma. Aquestopuntogiratelarcoconlimpugnaturaversolalto,ilcordinodelcarichino pender sotto allarco e alla corda.3. Con entrambi i piedi posizionatevi sopra la parte centrale del carichino.4. Orasimultaneamenteconlamanosinistra(arcieredestro)tiratelarcoverso l'alto in modo tale da tendere la corda del carichino e mettendo in ten-sione i flettenti, mentre la destra far scorrere il tassello di gomma sul flet-tente accompagnando il loop superiore nellapposita sede del tip. Veramente pratico soprattutto in quelle situazioni in cui non si dispone delcarichino ma attenzione! anche molto pericoloso per il vostro arco: una torsione di troppo e dan-neggerete irreparabilmente il vostro flettente inferiore. Mettersi tra la corda e la parte interna dell'arco con il piede destro.Porrel'estremitdelflettenteinferioresullaparteanterioredellacavigliasinistra e l'impugnatura dell'arco (riser) dietro la coscia destra. Portare larco in posizione semi verticale: linclinazione consigliata rispettoal terreno di 60- 70.Sollevare il tallone sinistro, per ridurre le eventuali torsioni sul flettente inferiore. Luso del carichinocon tassello in gommaQualsiasi carichino utilizziate bene, appena caricata la corda dellarco, rigirare subito lar-co con limpugnatura in basso e la corda in alto, togliendo i cappucci del carichino dai tipcontrollare che i loop della corda dellarco siano alloggiati correttamente nelle loro sedi.Non fate mai questa operazione con il dorso dei flettenti, (la parte esterna dellarco) rivoltiversoilviso.Sepercasounloopnonfossecorrettamentealloggiatonellasuasede,lacorda potrebbe scivolare fuori e il flettente ferirvi il viso.NOTA BENECaricare con la leva del corpoNozioni generali 10Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 16Con la mano destra spingere il flettente superiore verso sinistra curvandolo.Con la mano sinistra inserire il loop della corda nellapposita sede. Iltiroinsicurezzaunrequisitofondamentaleeirrinunciabile,atteneteviscrupolosamente alle norme seguenti. Oltre a queste norme fondamentalifatevi sempre guidare dalla prudenza e dal buon senso.NORME DI SICUREZZANozioni generali 111. Verificate che la corda sia integra e non presenti trefoli danneggiati, controllate lintegrit del serving e dei loop.2.Controllate lo stato dusura del rest.3.Verificate attentamente le vostre frecce.4.Se utilizzate aste in carbonio controllate che sulle medesime non siano presenti inneschi di rottura sulle fibre o parti di fibra staccate, queste ultime sono molto insidiose, maneggiando le frecce queste parti sottili ed acuminate posso ferirvi le mani.5.Se utilizzate aste in allumino controllate che le stesse siano diritte e non presentino ammaccature.6.Se utilizzate frecce in legno controllate che non siano presenti lesioni sul legno.7.Controllate che le cocche non siano danneggiate e che siano ben solidali allasta. 8.Non rilasciare mai la corda a vuoto, ci potrebbe danneggiare il vostro arco.9.Disponetevi sulla linea di tiro e attendete il segnale di inizio tiri.10. Non brandeggiate larco a destra e a sinistra e sulla linea di tiro ne camminando ne tanto meno nel bosco, potete ferire altri o danneggiarlo.11. Tirare sempre su battifreccia che siano in grado di fermare la freccia.Accertatevi comunque, che dietro e attorno al bersaglio non vi siano persone, animali o cose che possano venire ferite o danneggiate.12. Se tirate al chiuso usate la rete parafrecce, se tirate all'aperto esagerate nelle distanze di sicurezza, una freccia che colpisca il bordo del battifreccia devia o si impenna assumendo traiettorie potenzialmente pericolose.13. Non tirate mai frecce in aria. Se tirate in verticale possono ricadere con immaginabili conseguenze su chi le ha tirate; se tirate con alzo superiore a quello richiesto dalla traiettoria d'impatto col bersaglio, esse possono percorrere parecchia strada, anche centinaia di metri ed essere pericolose per altri.14. Non mirate mai verso persone o animali, con l'arco ci si diverte ma non si scherza mai.15. Durante le esercitazioni di tiro non permettete a nessuno di superare o affiancare i tiratori finch tutte le frecce non siano state tirate, anche la semplice rottura di una cocca pu causare alla freccia una traiettoria imprevedibile. Sar l'istruttore, accertato che tutte lefrecce sono state tirate, che dar il consenso ai tiratori di avvicinarsi al battifreccia. Prima dell'ordine dell'istruttore nessuno potr muoversi.16. Evitate di correre verso il battifreccia a recuperare le frecce, inciampare e cadere verso le frecce pu non essere piacevole, avvicinatevi sempre lateralmente, non posizionatevi mai dietro a chi sta estraendo le frecce.17. Prima di estrarre la freccia dal battifreccia, accertarsi che non ci sia nessuno dietro.Essere colpiti violentemente da una cocca non una esperienza piacevole.Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 17Generalmente si distinguono i destri ed i mancini attraverso la mano domi-nante per la lateralit varia in funzione delle parti del corpo.Cos si pu essere destri di mano e mancini d'occhio o viceversa.Gliesseri umani sono a simmetria bilaterale ossia la maggior parte dei loroorganisonodoppi,unoadestraelaltro(diformaspeculare)asinistra.Tuttavia esistono alcune differenze sul piano morfologico (lunghezza delleossa, dimensione dei muscoli) e anche sul piano funzionale. Tutti noi utilizziamo prevalentemente una mano e ne siamo consapevoli maspessoignoriamocheancheperl'occhio,lagamba,ilpiedeel'orecchioesiste una prevalenza (dominanza) duso.Ci si serve dei propri occhi come delle proprie mani, privilegiandone sem-preunodeidue.Questadominanzaocularefondamentaleneltiroconlarco. Tuttavia molto spesso non percepita. Ponetevi allora la seguentedomanda: quale occhio vi serve per guardare dal buco della serratura o perinquadrare un'immagine nella macchina fotografica?Differenti test permettono di determinare la dominanza oculare:1. Puntate l'indice su un oggetto lontano da voi ed in seguito chiudete alter-nativamente gli occhi. Con uno degli occhi aperti l'oggetto resta sul prolun-gamentodell'indice,conl'altrosispostacompletamentesullatooppostoallocchioaperto.Inquestocasol'occhiodominantesarquellocolqualeloggetto rimane perfettamente centrato.2. Con entrambi gli occhi aperti tenete in mano, con le braccia distese, unfoglio di carta sul quale avrete praticato al centro un foro di 1,5 cm e mira-te un oggetto lontano attraverso questo foro (in alternativa formate un cer-chioincrociandoipolliciegliindicidellemani). Avvicinateilfoglioalvisocontinuando a fissare l'oggetto fino ad appoggiarlo al volto, locchio su cuicadr il foro sar quello dominante.La maggioranza delle persone privilegia l'occhio destro, alcuni studi eviden-ziano che il 73,6% di soggetti ha dominanza oculare destra e il 26,4% hadominanza oculare sinistra. Leggendo queste constatazioni, alcuni saran-no preoccupati di scoprirsi destrimani e mancini docchio oppure il contra-rio.Infattiquestalateralitoculo-manualeincrociataosservatanel30%dei soggetti. Nella pratica del tiro con larco sempre da privilegiare la dominanza ocu-lare, in quanto, soprattutto nella pratica del tiro istintivo, fondamentale chelafrecciapossasoggiacereallocchiochedifattocollocaglioggettinellospazio. Se cos non fosse assisteremmo ad un forte errore di parallasse con la con-seguente difficolt di riuscire a colpire il bersaglio, inoltre sarebbe molto dif-ficile trovare la correttapostura e il giusto equilibrio.Nel corso di questi anni ho elaborato alcune statistiche che sono il frutto diuna mia raccolta dati realizzata a partire dal 1993 e terminata nel 2005.Locchio dominanteCome sapere quallocchio dominanteLa lateralit oculareNozioni generali 12Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 18Lostudiosibasasuuncampionedi250allievichehannopartecipatoacorsi base di tiro con larco, utilizzando i metodi di determinazione della late-ralit oculare descritti precedentemente. Il risultato il seguente: dai dati raccolti si rileva che su 250corsisti68hannodominanzamancinae182dominanzadestra. interessante notare che abbiamo rilevato 3 casi in cui laprima valutazione risultata errata nel tempo, due di essiportavano occhiali o lenti a contatto.Ovviamenteilcampioneanalizzatononsignificativopercui non possibile avanzare ipotesi certe, comunque pos-siamoaffermarecheisistemiutilizzatiperdeterminareladominanzaocularegarantisconounbuonapercentualedisuccesso e che, nei 3 casi in cui stato commesso lerrore, abbiamo dovu-to ricorrere allaiuto di un oculista per poter avere un dato certo, in quantola dominanza era molto blanda.Nei casi di lateralit incrociata non si riscontrano particolari problemi a pri-vilegiarelalateralitoculare,dopopocheoredipraticalalateralitdellamano verr superata senza grossi problemi.In alcuni casi il neofita pu dar segno di frustrazione e disagio nelluso dellalateralit oculare a dispetto di quella manuale, sar allora opportuno valuta-reattentamentelasituazioneedeventualmentedeciderediprivilegiarelaseconda.Il vostro Istruttore vi potr consigliare e insieme deciderete il per-corso idoneo alla risoluzione del problema.Nozioni generali 13Errori di valutazione 1%Mancini 27%Destri 72%Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 19Il tiro con l'arco richiede un movimento ripetitivo che deve vincere una con-siderevole resistenza. In altre parole i muscoli della schiena e delle bracciasi contraggono ad ogni movimento per tirare la corda fino alla posizione dirilascio. Il riscaldamento consente di predisporre lorganismo ad affrontare succes-sivamentelazioneditironellemiglioricondizionifisiche,predisponendomuscoli e strutture articolari a movimenti pi intensi e contribuendosignifi-cativamente a prevenire incidenti quali: strappi, contratture, rotture di tendi-ni, etc.Lelasticit dei tendini aumenta con laumentare della temperatura (passan-do da 25 a 45 gradi aumenta di 4 volte). Lattrito provocato dai movimentiginnici fa aumentare la temperatura e di conseguenza lelasticit dei tendi-ni. Il riscaldamento dei tendini particolarmente importante durante la sta-gionefredda.Ovviamenteilriscaldamentodeveinteressareprevalente-mente i tendini coinvolti negli esercizi che si intende effettuare.Analogamenteaitendini,ancheimuscolimiglioranolapropriaelasticitgraziealriscaldamento.Perquantoriguardaimuscoliilriscaldamentoserve a migliorare le prestazioni e a prevenire i danni a carico dei muscoliantagonisti. Questi ultimi infatti, se non opportunamente predisposti, posso-nofacilmenteandareincontroadanniprovocatidamovimentitroppovio-lenti. A livello di articolazioni il riscaldamento consente di migliorarne la lubrifica-zione ad opera del liquido sinoviale e di ottimizzarne lampiezza dei movi-menti.Il riscaldamento aumenta il flusso circolatorio e di conseguenza lapporto diossigeno ai tessuti predisponendoli ad affrontare un esercizio con il migliorrendimento.Eseguire 1 o 2 minuti di attivit fisica vigorosa prima degli esercizi di allun-gamento. Ci consente di riscaldare i muscoli e riduce la possibilit di lesio-nidurantegliesercizidiallungamento. Si raccomanda di eseguireunaseriedisaltielastici(lesecuzionerichiedeunospazio ridotto) che coinvolgano nel movimen-to l'articolazione della spal-la. Sipossonosostituireconilsaltoallacorda,coljogging o con altri esercizifisici vigorosi.Il riscaldamento muscolareEffetto sui tendiniEffetto sulle articolazioniEsercizi di riscaldamentoEffetto sul sistema cardiovascolareEffetto sui muscoliNozioni generali 14Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:19Pagina 20Salti elastici.Dalla posizione eretta con le braccia lungo i fianchi,saltarelasciandooscillarelebraccialateralmentefinsopralatestaecontemporaneamenteaprireechiuderelegambe.Teneredirittiigomiti,percuiquandolemanisitoccanosullatesta,lebracciaavrannocompiutounmovimentomoltoampioalivello delle spalle. Saltare ritornando nella posizio-ne eretta, lasciando oscillare le braccia fino ai fian-chi.Eseguirediseguitoquestisaltielasticisinoache le pulsazioni cardiache non raggiungano i 120-140 battiti al minuto, quindi passare agli esercizi diallungamento.Per eseguire correttamente gli esercizi seguenti, che consentono di acqui-sire elasticit, allungarsi lentamente senza balzi fino a raggiungere la posi-zione desiderata. Mantenere ogni posizione in distensione contando fino a10 prima di ritornare alla posizione iniziale. Respirare normalmente. Se il tempo lo consente ripetere diverse volte ogni esercizio.L'abbraccio.Incrociarelebracciadifrontealtoraceedappog-giare le mani sulle spalle. Lentamenteallungarelemaniattornoallespalle,cercando di arrivare quanto pi possibile al centrodellaschiena.Tenerelaposizionepercirca10secondi.L'abbraccioconsentedidistendereimuscoli della schiena.I cerchi con le braccia.Ruotarelentamentelebracciaconigomitidiritticompiendo dei cerchi pi ampi possibile. Esercitareentrambe le braccia, sia uno per volta che contem-poraneamente. Compiere 10 rivoluzioni in avanti e10 all'indietro. I cerchi con le braccia consentono didistendere i muscoli delle spalle.La distensione delle braccia.Assumere la posizione eretta. Incrociare le dita conilpalmodellemaniinfuori.Adessoallungarelebraccia diritte sopra la testa cercando di mantene-re le dita incrociate e i palmi rivolti verso l'esterno.Tenere la posizione contando fino a 10 e ritornarealla posizione iniziale. Questo esercizio consente disciogliere la parte superiore del braccio ed i musco-li del torace che tirano le braccia in basso verso ilfianco.Nozioni generali 15Esercizi di allungamentoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:20Pagina 21La presa della mano.Inposizioneeretta,incrociareipalmidellemanidietro la schiena. Piegare i gomiti per spostare lemaniversoilbracciodestro,poiversoilbracciosinistroedinfinecontroiltronco.Gradualmente,abbassarelespalleelescapoleinsieme.Tenerelaposizionecontandofinoa10,quindispostarsisul lato sinistro. Tenere la posizione contando finoa10eritornareallaposizioneiniziale.Lapresadellemaniconsentedidistendereimuscolideltorace.La presa della mano con movimento in alto e inbasso.Dallaposizioneeretta,piegareilbracciodestrodietrolaschienaedappoggiareildorsodellamanodestrasullacolonnavertebrale.Tenereabbassatalaspalla.Allungareilbracciosinistroverso l'alto, piegarlo al gomito e tentare di afferra otoccare le dita della mano destra. Tenere diritta lacolonnavertebralepertuttaladuratadell'eserci-zio. Tenere la posizione contando fino a 10, quindiinvertire le braccia e contarne ancora fino a 10. Se non si riesce inizialmente a toccare le mani, tentare di allungare il brac-cioquantopossibile,finchnonsisviluppal'elasticitnecessariaperfarlo.Questoesercizioconsentedisciogliereimuscolideltorace,dellaspalla e dell'avambraccio.La torsione del troncoIncrociare le dita, a palmi uniti, in posizione eretta.Eseguireunatorsionedellespalleedeltroncospingendosi pi a destra possibile. Tenere la posi-zione contando fino a 10, quindi eseguire la torsio-neversosinistra.Questoesercizioconsentediallungare i muscoli del tronco.L'esercizio di allungamento del colloInclinarelatestaquantopipossibileversodestra. Mantenere la posizione e quindi tornare inposizionenormale.Ripeteredallaltrolato.Mantenendoilmentoversol'interno,farscivolarelatestainavantiemantenerelaposizione.Accertarsi che il mento rimanga in posizione oriz-zontale.Evitaredifarruotarelatestaall'indietrodalla posizione laterale o di inclinare la testa all'in-dietro. Nozioni generali 16Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:20Pagina 22Questoesercizioconsentedisciogliereimuscolidelcolloedellapartesuperiore del torace. Il tiro con larco non richiede particolari doti atletiche ma ci non toglie chealcuni muscoli, soprattutto quelli delle braccia e delle spalle, non debbanoessererafforzati.Quidiseguitotrovatedegliesercizidaeseguireconunpezzo di elastico che vi fornisce una resistenza adeguata. L'uso frequentee regolare di questi esercizi pu contribuire a raffor-zare le parti superiori del corpo. Esercizi di trazione all'indietroAfferrareconlemanileestremitdellelastico.Mantenendo i gomiti diritti, sollevare lateralmente lebracciaallivellodellespalle.Allungarelebracciaall'indietro comprimendo le scapole e facendo ten-derel'elasticosultorace.Allungatelebracciainavanti e ripetere l'esercizio di trazione 4 o pi volte.Questoesercizioconsentedirafforzarelostessomuscolo che viene utilizzato per tirare la corda del-l'arco.Esercizio di trazione del toraceAfferrare con le mani le estremit dellelastico quin-difarlooscillaresullatestaedietrolaschiena.Mantenere le braccia diritte fuori dai fianchi al livel-lodellespalleefarleoscillareinavanti,mentrel'elasticovienestiratoattraversolaschiena.Rilasciare le braccia all'indietro e ripetere l'eserciziodi trazione per un totale di 5 ripetizioni. L'esercizio di trazione del torace consente di raffor-zare i muscoli che si oppongono ai muscoli impegnati nel tiro con l'arco.Esercizi di trazione del piano frontaleI movimenti previsti sono eseguiti sul piano fronta-le,cioquelpianoimmaginariochedividerebbeilcorpo in due, la parte anteriore e la parte posterio-re. Afferrare unestremit dell'elastico con ciascunamanoesollevarelebracciadirittesopralatesta.Stabilizzareilbracciosinistro(forseoccorrerpie-garelatestainavanti).Riportareilbracciodestroquasialivellodellespalle,stabilizzarloetirareinsensocircolareversoilbassoilbracciosinistro.Ripetere l'esercizio 4 volte dall'inizio e quindi inver-tire le braccia. Questi esercizi di trazione consentono di rafforzare i muscoli che sollevanoed abbassano le braccia alle spalle, sul piano frontale.Esercizi di potenziamentoNozioni generali 17Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:20Pagina 23Premessochenonesisteunsolomodocorrettopertirareconlarcomatantiquantisonogliarcieri(fruttodelpercorsodicrescitaindividualeediaffinamento che farete con il vostro istruttore), possiamo affermare sempli-cementechelazioneditiro,affinchsiaefficace,deverispondereatrerequisiti che sono:Coordinazione.Allineamento dei piani di forza.Dinamicit del gesto.Ci non toglie che possiamo identificare due metodologie principali utilizza-te istintivamente dai neofiti per effettuare le fasi di trazione. Da quanto osservato circa l80% degli allievi, senza ricevere alcuna indica-zione procedono alla trazione posizionando il braccio dellarco ben steso etenendo larco verticale, quindi con la mano della corda procedono alla tra-zione. Levoluzione naturale porta normalmente questi allievi ad un affina-mento del gesto che comporta lutilizzo di entrambe le braccia in modo sin-crono: il braccio dellarco spinge e quello della corda tira. Ilrestante20%utilizzaunasecondametodologiachebendescrittaindiversimanualiditiroistintivo(edilmetodoutilizzatodaFredBear),ilcosiddetto caricamento dal basso. In fase di riposo larco tenuto basso inposizionesemiorizzontaleelamanodellacordarilassata.Larcovienealzato dal braccio sinistro (dall arciere destro) e simultaneamente la manotiralacordafinoalraggiungimentodelpuntodirilascio.Losservazionedegli allievi che utilizzano questo metodo ha messo in evidenza che questisoggettiistintivamentetendonoatenerelarcoinposizioneleggermenteinclinata e mai perfettamente verticale.Lindice,ilmedioelanularesonoflessieformanosullaprimafalangeunangolo di circa 80 rispetto al dorso della mano. Il pollice e il mignolo devo-norimanererilassati.Lacordadeveesserealloggiatatralaprimaelaseconda falange delle dita medio, indice e anulare.Il tiro:il modello negatoLa mano della cordaNozioni generali 18Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 24Bisogna porre la mano sull'impugnatura dell'arco in modo che la pressionesipercepiscaprevalentementeinprossimitdelmuscolodelpollice,lamano rilassata.Come si incocca la freccia.Laposizionepreliminarediincoccodellafrecciasullacordaconsisteneltenerel'arcoverticalmenteoleggermenteinclinatoversodestra(arcieredestro) abbassato verso il fianco.Il corretto posizionamento del corpo in relazione al bersaglio lindispensa-bilepremessaperlesecuzionediunbuontiro.Rispettoalloggettochesivuole colpire occorre porsi di fianco con il lato del braccio cheimpugnalarcorivoltoalbersaglio,avendocuradiallinearelespalle e i piedi lungo la linea immaginaria che costituisce la dire-zionedimira,ovverolaperpendicolarealbersagliostesso.Ilpeso del corpo deve essere distribuito su entrambi i piedi in unaposizione che sia naturale, comoda e stabile.Appoggiare la freccia sul poggia freccia. Spingere lasta versola corda in modo che lapposto intaglio della cocca si inseriscacorrettamente nella corda si deve percepire un lievissimo scat-to.Lapennaindice,normalmentequelladicolorediverso,deve trovarsi allesterno. Mai forzare con azioni meccaniche lacocca. Ci si pone perpendicolarmente al bersaglio, il corpo benequilibrato. Il peso distribuito fra i piedi in una posizione che sianaturale, comoda e stabile.Impugnare l'arco in modo che si percepisca la pressione lungoil lato interno del muscolo del pollice. La mano non stringe l'im-pugnatura. La mano della corda senza interferire con la frecciaaggancia la corda con lindice sopra la cocca e il medio e lanu-lare sotto;il polso e il dorso della mano sono su un unico piano.Congliocchifissialbersagliosollevarelarco.Ilgomitodelbraccio della corda ora all'altezza della spalla. Iniziare la tra-zione spingendo in avanti il braccio dell'arco tendendo contem-poraneamente la corda. Spingereindietroilgomitodelbracciodellacorda.Ilcolloeilcaposonoeretti.Portarelacordaalvoltoenonviceversa.Portarelamanodellacordaversol'angolodellabocca.Rilassare i flessori delle dita. La corda se ne andr da sola e la freccia partir verso il bersa-glio.Rimanereperalcuniattimiinquestaposizionesenzaabbassare l'arco e le braccia, seguendo il volo della freccia finoal bersaglio.Le fasi di tiroNozioni generali 19La mano dellarcoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 25Per comprendere a fondo il funzionamento di un arco necessario introdur-realcunielementichepossanochiarireinchemodoessoingradodiaccumulare e restituire lenergia:Faccia posteriore: lo strato sottoposto a tensione durante la trazione (quella che non vediamo tirando).Lamina centrale: lo strato interno che fa da interfaccia tra i due esterni. Faccia anteriore: lo strato sottoposto a compressione durante la trazione (quella che vediamo tirando).Il carico dellarco sar determinato dallo spessore delle lamine di fibra di vetroe dalla distanza delle stesse che in relazioneallo spessore della sezione cen-trale.Seincolliamoitrestratiinsiemeelivincoliamoadunestremit(comeavviene in corrispondenza dellinserzione dei flettenti con il riser) e quindi appli-chiamo una forza (la trazione) avremo che: lo strato anteriore sar sottoposto acompressione, lo strato posteriore sar sottoposto a tensione, lo strato interme-dio "medier" le due forze contrapposte. Queste forze altamente distruttive ven-gonobilanciateebendistribuitenelflettentedell'arcoesonoleresponsabilidella propulsione della freccia.Lo schema a fianco chiarisce che mancando unvincolo che tenga gli elementi uniti, essi scivola-no uno sullaltro durante lapplicazione della forzaimpedendo un accumulo di energia.In questo caso, esistendo un vincolo che impedi-sce agli elementi, in virt dellincollaggio, di scivo-lare uno sullaltro, in presenza di una trazione sigeneranodelleForzeditagliochesonopoiresponsabili dellaccumulo di energia elastica neiflettenti.Capitolo 2 - La fisica dellarcoLa meccanica internaElementi non vincolatitra loroLa fisica dellarco 20Elementi vincolati tra loroApplicazione di una forza allestremitApplicazione di una forza allestremitLamina centraleFacciaposterioreFacciaanterioreFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 26Per una corretta definizione del concetto di Energia occorre passare attra-versoquellodiLavoro,ovverolaforzaapplicataaduncorpomoltiplicataper lo spostamento che essa induce al corpo stesso.Nel caso dellarco la forza sviluppata dai nostri muscoli che tirano la cordae lo spostamento dato dalla flessione dei flettenti.Da un punto di vista fisico il tiro non altro che una sequenza di trasforma-zioni di energia che parte dal Lavoro muscolare necessario per la trazione,diventaEnergiapotenzialeelasticaaccumulataneiflettentieche,almomentodelrilascio,vienecedutasottoformadiEnergiacineticaodimovimento alla freccia.Riassumendo, larco sostanzialmente una molla caricata con la forza deinostri muscoli.Nel momento in cui si scocca i flettenti restituiscono parte dellenergia accu-mulata e sono cos responsabili della propulsione della freccia.Nello schema sotto riportato vengono sintetizzate le trasformazioni di ener-gia nelle diverse fasi tecniche del tiro.Lo schema evidenzia anche la trasformazione finale di energia, non men-zionata precedentemente, dovuta allimpatto della freccia sul bersaglio.La formula dellenergia cinetica :EC = 1/2 m x V2Dove:EC: Energia Cinetica.m:massa che, anche se dal punto di vista fisico non corretto,pu essere approssimata al peso della freccia.V2: velocit della freccia al quadrato.Lunit di misura, normalmente utilizzata, ftLb (piede / libbra).LenergiaLa fisica dellarco 21TRAZIONEL=FxSLavoro=Forza x Spostamento.Nei flettenti si accumulaEnergia Elastica Potenziale (EEP).RILASCIOI flettenti restituiscono lenergia alla freccia (meno parte dellenergia persaper attriti e isteresi) sotto formadi Energia Cinetica (EC).IMPATTO DELLA FRECCIAPer gli attriti tra freccia e bersaglio parte dellenergia cinetica si trasforma in calore.Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 27Le trasformazioni di energia sopra descritte non sono prive di perdite, quin-di, come ogni macchina, anche larco ha un proprio rendimento, dove il rap-porto tra energia accumulata e energia effettivamente rilasciata alla frecciasar sempre inferiore a 1. Il rendimento di un arco rappresentato dalla let-tera dellAlfabeto Greco (ETA) ed espresso dalla seguente formula: = EC / Eep < 1Dove: : rendimento.EC: energia cinetica.Eep: energia potenziale.Il valore del rendimento viene espresso in percentuale (%), pi il valore prossimo al 100%, pi il rendimento dellarco sar elevato, ovvero prossimoa una resa ideale.Per poter analizzare la resa del nostro arco indispensabile elaborare undiagramma di trazione che ci fornir le sue note caratteristiche.Dal2002 AMOstataassorbitada ATA(ArcheryTrade Association)chemantiene e riconosce gli standard AMO.Per ottenere il Grafico di Trazione, sulle cuiascissesonoriportatiivaloridellallungoinpollici e sulle cui ordinate i valori del carico inlibbre, si inserisce larco in un sistema com-postodaundinamometroamollaedaunverricello che serve a tendere larco. Perrilevareivaloridelcarico,inrapportoallallungo,vieneutilizzataunastagraduatain pollici. Ad ogni pollice di trazione, misura-tosullasta,vienelettoinlibbreilvaloredicarico corrispondente. Oggi possiamo utiliz-zare, in alternativa, il nuovo strumento dellaEaston, il Bow Force Mapper che in istanta-nea misura i dati relativi. I valori di trazione e di rilascio sono differen-ti perch le masse ed i meccanismi in giocohanno attriti che contribuiscono a disperdereenergia. La differenza tra lEnergia accumulata (Eep) e lEnergia restituita (Er) defi-nisceilvaloredellisteresistatica(I),ciolaperditaenergeticastrutturaleche larco ha per sua natura. I compound, dotati di una struttura complessa, composita, con leveraggi edattriti, hanno una perdita per isteresi di notevole importanza. Chiaramente,poich lenergia effettiva quella restituita, una piccola perdita di energia indice di bont del progetto dellarco. Il rendimentoIl grafico di trazioneLa fisica dellarco 22Grafico di trazioneAllungoLibbrePerdita per IsteresiARCO RICURVOListeresiFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 28Gli archi tradizionali hanno una perdita di energia per isteresi praticamentenulla, tale da non essere rilevabile strumentalmente.Un altro valore importante il rapporto tra lEnergia elastica potenziale edil carico dellarco (Ep/c). Negli archi tradizionali raramente arriva al valore 1,mentre nei compound questo valore viene ampiamente superato.E intuitivo che pi alto il valore migliore la prestazione dellarco.L ultimo importante valore per la valutazione dellarco la Massa Virtuale(Mv).In fase di rilascio, nel momento in cui avviene il distacco della frecciadalla corda, una parte delle masse dellarco si muove ancora continuandoadissipareenergiaperuncertoperiododitempo.Questaenergianonviene trasmessa alla freccia ma irrimediabilmente persa. Quindi maggiore il valore dellenergia dispersa e non trasmessa alla frec-cia minore la resa dellarco. La massa virtuale quindi definita come quel-la massa che viaggia alla stessa velocit della freccia ma che non "viaggia"con essa quando c il distacco.La Velocit della Freccia (Vf) viene misurata in fps (piedi al secondo) attra-versouncronotachimetro.Talimisurazionivannoripetutepivolteperavere un dato attendibile.La fisica dellarco 23Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 29L'arco stato una delle pi importanti tappe del progresso umano.Ancheseglistoricicontinuanoadiscuteresull'esattadatadinascita, si pu ragionevolmente considerarlo un'arma gi afferma-ta nel paleolitico superiore. Ne sono testimonianza le antiche pit-turerupestridi Altamura,dovesonoraffiguratiunarco"lungo"euno di tipo "ricurvo" e le frecce appaiono gi dotate di impennag-gio. Il che fa supporre che i nostri antenati avessero gi una pro-fonda conoscenza di questo strumento.La scoperta dellarco segn una tappa fondamentale nel proces-so evolutivo delluomo. Il sistema di caccia ebbe un nuovo impul-so.Conlusodiquestanuovaarmapropulsivalacacciadigruppodiederisultati validissimi.Larco semplice, costruito con uno o pi pezzi di legno, variava nei suoi par-ticolariasecondadelleregioniincuierainuso. Tragliarchilunghiilpinoto ed affascinante il Long bow, ovvero larco lungo anglosassone, soli-tamentecostruitoinlegnoditasso,maancheinolmo,frassinoorovere.Questa tipologia di arco era costituita da ununica verga, o da due pi corteunite al centro con un incastro sul quale si ricavava limpugnatura, e presen-tava una geometria ad unica curvatura con flettenti con tipica sezione a D. Nella versione pi nobile e raffinata i puntali, chiamati anche bischeri (tipsin inglese), erano in corno con una scanalatura per laggancio della cordafissatanelbischeroinferioreconilclassiconododellarciereeconunocchiello (loop) nel puntale superiore, generalmente pi lungo. La lunghezza di un long bow variava dai 170 centimetri fino a superare dipocoi200centimetri.Ilibbraggieranoelevati,dalle80alle150libbre,inquanto erano utilizzati come archi da guerra e una freccia doveva poter tra-passare anche le corazze pi spesse.Menoconosciutomasenzadubbiopidiffusodellarcoanglosassoneeralarcodirittofranceseoarcosemipiattoeuropeo.Lasezionedellarcoeratipicamente ad ellisse o schiacciata ed aveva una lunghezza leg-germente inferiore a quelle di un long bow. Anche larco diritto veniva costruito con vari legni come il maggio-ciondolo o il citiso, il corniolo, il carpino, lalloro o il sambuco.Continuando a citare archi lunghi, capaci di sfruttare al meglio lepropriequalitelastiche,sicuramentenonpossiamotralasciarelarco giapponese daikyu che si e evoluto nel basso medioevo. Si tratta di un arco da guerra o da cerimonia unico nel suo gene-re, costruito in bamb e in gelso. I samurai, "maestri della guerra",utilizzavano questarma asimmetrica spesso lunga fino a 2 metri e30 centimetri, sia a piedi che a cavallo, con una tecnica particola-re molto simile alla presa mongola, con un allungo molto accen-tuato. La mano della corda, coperta da un guanto smeriglio, veni-va portata oltre lorecchio.Capitolo 3 - Gli archi Larco sempliceGli archi 24Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:21Pagina 30Per sopperire alla mancanza di materie prime, quali certi tipi di legni, luo-mo si ingegn a costruire nelle pi svariate ed insolite forme lar-cocomposito.Sperimentecapqualimaterialinaturaliusare,accoppiare insieme e come farlo: quelli che lavoravano meglio incompressione perch sottoposti a grandi stress e gli altri da appli-care sul dorso, dove lo stiramento e lallungamento durante la tra-zionesononotevoli.Dovettepoiaffrontareilproblemadicomeincollarealmeglioquestimateriali,suunastrutturaminimainlegno o canna, utilizzando colle animali come quelle di coniglio opesce. Cos realizz archi unendo "fette" di corno di bovino allin-terno e tendine animale sul lato opposto.Questa tipologia di arco divenne per Egizi, Cinesi, Persiani, Sciiti, Magiari,Unni, Mongoli, Tartari, Turchi ed Ottomani larma principale di sopravviven-za sia per la caccia che per la guerra. Abilimaestriarcaicostruironoquestiarchicompositidalleformeestreme:un esempio eclatante e quello egiziano (ben 21 archi furono ritrovati nellatombadelFaraonedellaXVIIIdinastiaTut-Ankh-Amun)chedascaricoassumevalaformaaBrovesciatamentrearmatoapparivaconflettentidiritti ed impugnatura angolare (un antico reflex deflex). Un altro esempio larco turco che scarico si presentava come una C conpuntali rigidi, non molto lunghi.Simili allarco turco erano gli archi mongoli, tartari e cinesi, che si differen-ziavano per i terminali rigidi dei flettenti che avevano la funzione di leva erendevano larma estremamente veloce.Gli arcieri utilizzavano per tendere la corda un anello generalmente in corno(oppureinosso,metalloopietra)infilatonelpollice,elaperturapotevaessere al petto, alla spalla, oppure oltre lorecchio. La freccia era posiziona-ta allinterno dellarco ed appoggiata e sorretta dal pollice.DaalcuniannilaFIARChaelaboratounregolamentospecificoperlarcostorico: esso prevede per la costruzione il solo utilizzo di materiali e collan-ti naturali, e per la costruzione delle corde lutilizzo di fibre naturali quali lino,canapa o seta. Questa scelta ha creato un nuovo movimento di costruttori dediti alla ripro-duzione di archi storici utilizzati molti secoli or sono. Grazie al loro lavoro eatantiarciericheliutilizzano,questiarchirivivonolanticosplendoresuinostri campi di gara.Semprepiappassionatisiavvicinanoaquestotipodarcochenellasuasemplicit in grado di mettere in luce quelle doti proprie dellarciere senzalausilio di alcun supporto di tipo tecnologico.Larco compositoLarco storico oggiGli archi 25Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 31L'arco ricurvo moderno il risultato dellevoluzione dell'arco ricurvo orienta-lecompositodigrandeefficaciaevelocit,monoliticoosmontabile(takedown). Pu essere equipaggiato o con un tappetino poggia freccia, privile-giato da chi pratica il tiro istintivo, o con un rest reggi freccia.Il Riser in Legno.I riser degli archi tradizionali custom sono normalmente in legno e seguonologichecostruttivetalidarenderlisemprepiperformantieresistentiallesollecitazioni alle quali sono sottoposti.Al legno vengono oggi interposte lamine di fibra di vetro o carbonio posteindicativamente al centro geometrico del riser in senso longitudinale, al finedi rispondere al meglio allutilizzo sia di frecce in carbonio che di corde del-lultima generazione.Riser in leghe di alluminio.Sono fabbricati utilizzando 3 differenti tecnologie: presso-fusione; fusione agravit; da materiale estruso per asportazione di truciolo, mediante macchi-ne utensili. La lega, utilizzata nei processi di pressofusione e fusione a gra-vit, costituita da allumino-magnesio. Queste tecnologie presentano alcu-niproblemispecifici,inparticolarelegatialleventualeinclusionedibolledaria durante il processo di fusione che, se localizzate sulla sezione resi-stente del riser, possono, nel tempo e a seguito delle continue sollecitazio-ni,innescaredellerotturenellesezionimaggiormentesollecitate(PivotPoint).Perovviareaquestoproblemaesistonosulmercatoriserottenutiattraversoilprocessodiestrusioneesuccessivalavorazionesucentridilavoro a controllo numerico. Le leghe utilizzate sono prevalentemente quel-le di Ergal (ad es. 7075) che garantiscono elevatissimi gradi di resistenza arottura. Inoltre grazie al processo di estrusione, che elimina completamen-teilrischiodiinclusionidarianelmateriale,siriesconoacostruireriserestremamente robusti ed efficienti.I Flettenti.I flettenti sono senza dubbio la parte pi critica dellarco. La forma e i materiali con cui sono costruiti ne determinano le caratteristi-chesalientiedilmodoincuiessiimmagazzinerannolenergiaesuccessivamente la restituiranno alla freccia, determinando sostan-zialmentele caratteristiche del nostro arco.I flettenti normalmente vengono costruiti con tre differenti combina-zioni di tecnologie e materiali che potremmo riassumere cos: laminato in legno e vetroresina (tutti gli archi da caccia custom). laminato in legno e vetroresina con alcuni strati di fibra di carbonio. fibre di carbonio con unanima interna di resina espansa dura.Larco ricurvoGli archi 26Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 32I flettenti in legno e vetroresina sono molto efficaci e sono una delle solu-zionetecnichemaggiormenteutilizzatenegliarchicustom.Laggiuntadistratificazioni in carbonio riduce la tendenza alle torsioni. I moderni flettentiin carbonio/resina espansa resistono bene in tutte le condizioni e contribui-scono allariduzione degli effetti torsionali alle estremit dei flettenti. l'arcodelleguerremedioevaliediRobinHood,edforseilmaggiorresponsabile della rinascita dell'arcieria dei tempi moderni. Il longbow ci evoca le leggendarie imprese di Howard Hill, straordinario per-sonaggio che alla fine degli anni 20, con le sue numerose imprese, ha riva-lutatoquestoanticoenobilestrumento.Illongbowmodernoprofonda-mente cambiato rispetto alloriginale medievale. Pioniere di questo cambia-mento fu proprio Hill che, per garantire al suo arco una maggiore efficienzae durata, introdusse la fibra di vetro lasciando per inalterata la geometriaoriginale. Lusodilaminati,coIleepossidicheenuovetecnologiecostruttivehannomodificatoinbuonapartelegeometrieoriginarieeincrementatoulterior-mente le prestazioni, riducendo le vibrazioni trasmesse alla mano dellarco,al punto di garantire ad un buon longbow prestazioni molto vicine a quelledi un ricurvo pur mantenendo inalterato il suo fascino millenario.Il Riser.Il longbow moderno prevalentemente monolitico anche se hanno fatto laloro comparso longbow smontabili in due pezzi. Lesile riser normalmen-te rinforzato da lamine di fibra di vetro o carbonio, indicativamente poste alcentro geometrico del riser in senso longitudinale, che proseguono nei flet-tenti, conferendo allarco una notevole resistenza abbinata ad unottima ela-sticit. I longbow smontabili sono in 2 pezzi innestati fra loro in corrispon-denza del riser.La scelta di un arco tradizionale, sia esso longbow o ricurvo, dovr seguirealcuni criteri: la lunghezza, la rastremazione dei flettenti e la geometria delriser.La Lunghezza.La lunghezza dell'arco influenza la velocit di chiusura e la fluidit di trazio-ne. Per essere pi precisi il rapporto tra la parte inerte (cio il riser) ed iflettenti ad essere responsabile delle differenze di velocit tra archi di ugua-le libbraggio. Un arco corto generalmente pi veloce. La maggior inerziadei flettenti nell'arco lungo e la loro minore corsa pu implicare una minorevelocit di uscita della freccia, come una maggiore fluidit nella trazione.Aparitdilunghezzad'arco,unalunghezzamaggioredeiflettentiimplicaminore stress agli stessi, ma anche minore energia accumulata. Un'impugnatura pi lunga, e flettenti corti, implicano allo stesso allungo unamaggiore "piegatura" e quindi una maggiore energia elastica accumulata. il giusto bilanciamento di tutti questi fattori a far s che un arco sia veloceenonabbiatroppevibrazioni.Eccoperchunarcolungogeneralmenterisulta pi stabile di uno corto, ma anche meno veloce.Il longbow modernoLa sceltadellarco tradizionaleGli archi 27Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 33Rastremazione dei flettenti.Lo spessore e la larghezza dei flettenti sono in funzione del disegno costrut-tivo dell'arco. In ogni caso spessore e larghezza devono essere considera-ti insieme. L' ideale la ricerca di una rastrematura bilanciata, sia in spesso-re che in larghezza del flettente, facendo per attenzione a non indebolirnel'estremit. Una accentuata rastrematura nello spessore generalmente indi-ce di uniformit di incrementi di carico durante la trazione.Disegno dei flettenti.La geometria costruttiva dellarco ben identificabile ad arco scarico, e pufornirci preziose informazioni, che possiamo riassumere nei seguenti punti.Impugnatura.Ilmetodopervalutareilgradodisensibilitallesollecitazionitrasmettibiliall'impugnatura di un arco congiungere con una linea ideale i due fletten-ti, in prossimit dell'inserzione di questi sul riser, e verificare la posizione delpivot point rispetto alla stessa linea. Possono verificarsi tre casi:1 - Se il pivot point sulla linea la geometria neutra.2 - Se il pivot point posto anteriormente alla linea (cio verso il tiratore)avremo unimpugnatura di tipo riflessa. 3 - Se il pivot point posto posteriormente alla linea avremounimpugnatura di tipo deflessa.Questo tipo di impugnatura permette di aumentare la corsa dei flettenti pre-caricandoli.Laconseguenteriduzionedelbraceheight(distanzaArco a flettenti diritti:Elageometriaoriginaledellongbow.Normalmentequesti archi non hanno prestazioni eccelse. Sono tuttestrutture ragionevolmente stabili ma sono caratterizzateda stack negativo cio da un elevato aumento di cariconell'ultima parte della trazione. Arco a flettenti riflessi:in questo caso sono i flettenti ad essere curvati in avan-ti aumentando cos lenergia immagazzinata. Questomodello,comeilprecedente,caratterizzatodalla tendenza allo stack negativo. La stabilit di questoarco paragonabile a quello a flettenti diritti.Arco a flettenti deflessi-riflessi (deflex-reflex): un sistema per esaltare maggiormente le caratteristi-che della geometria ricurva, trasferendo minori solleci-tazioni alla parte diritta del flettente, e permette al brac-ciodilevaricurvounamaggioreescursione.Conseguenzaimmediataunsensibileincrementodistabilit.Gli archi 28Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 34arco/corda) aumentapro-porzionalmente lo spazio incuilacordarimaneacon-tattoconlafreccia,incre-mentandointalmodolenergiatrasmessaallafrecciastessa.Questotipodi impugnatura ha di controuna maggior sensibilit allesollecitazioni trasmesse daiflettenti riducendo la stabili-t dellarco. Se il pivot point posto posteriormente allalinea(cioversoilbersa-glio),avremounimpugna-tura di tipo deflessa. L'arcomenosensibileallesollecitazionitrasmessedaiflettenti,esaltandoneintal modo la stabilit,ma lelevato brace height con la conseguente minortrazione della corda riduce laccumulo dellenergia elastica potenziale. Analizzati i parametri che caratterizzano la curva di trazione di un determi-nato arco possiamo determinarne le caratteristiche principali e a priori sape-recomeessoaccumulerenergianellevariefasidellatrazioneeconse-guentementecomelarestituirallafreccia.Questielementisonofonda-mentali per una scelta accurata dellarco.Se si evidenzia un basso incremento di libbre per pollice nella fase inizialedel grafico ed un alto incremento al momento in cui si raggiunge il punto dirilascio si ha stack negativo. In questo caso siamo in presenza di archi discarsa qualit per i quali valgono le seguenti considerazioni:Il grafico di trazionedellarco tradizionaleUnincrementoeccessivodilibbreperpollicenellultimafasedellatra-zione,(ovveroquandoimportantedistendersi sui piani di forza e trova-re il corretto punto di rilascio). Ci comporta inoltre che per piccolevariazioni di allungo si hanno notevo-li variazioni di carico finale che si tra-ducono in minore o maggiore quanti-tdienergiaelasticaimpartitaallafreccia.Datalarilevantequantitdienergiarestituita alla freccia nella fase inizia-le del suo moto sar necessario utilizzarefreccemediamentepipesanti e di maggiore rigidit (spine).impugnatura deflessa impugnatura riflessa impugnatura neutraGli archi 29appoggio flettenteappoggio flettenteappoggio flettentepivot pointpivot point pivot pointGrafico di trazioneAllungoStack negativoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 35Se si evidenzia un alto incremento di libbre per pollice nella fase iniziale delgrafico ed un basso incremento al momento in cui si raggiunge il punto dirilascio si ha stack positivo. il grafico caratteristico di archi ben progettati e costruiti ed in particolare:Correvalanno1961quandoalmeccanicodelMissouridinomeHowlessWibur Allen, ispirato dal lancio sul mercato del nuovo ricurvo della Hoyt ProMedalist(ilprimoarcochepermettevalutilizzodistabilizzatori),vennelidea di applicare allarco unantica invenzione: la ruota. L'idea brillante di Allen era basata sullinserimento e montaggio di puleggesu un arco. Il suo ragionamento si basava sul fatto che in tal modo sarebbe riuscito adottenere un arco che permetteva di ridurre la forza fisica necessaria a ten-derloma,allostessotempo,ingradodiimprimereunagrandeforzaallafreccia al momento del rilascio.Cre cosi il suo primo arco sperimentale utilizzando un vecchio arco ricur-vo,chemodifictagliandolaparteterminaledelflettenteeinserendovipuleggedipiccoledimensioni,cheperrisultinutilizzabileproprioperledimensioni troppo ridotte delle pulegge.Allen fortunatamente non abbandon lidea e continu a sperimentare dif-ferentisistemidipulegge,sviluppandovariprototipicheutilizzavanocammeopportunamentesagomateepuleggeeccentriche.Entrambelesoluzionidiederobuonirisultati,ottenendoleffettodesiderato:riuscireamaneggiare un arco molto forte con poco sforzo fisico. Testando le sue nuove creature, Allen scopr inoltre che la traiettoria dellafreccia era molto pi tesa rispetto ad un arco ricurvo. Dopo ulteriori affina-menti della sua invenzione, Allen lo brevett il 23 giugno del 1966.Come per molti inventori di tutti i tempi, linnovazione di Allen non fu un suc-La trazione fluida e limpressioneche si riceve quella di utilizzare unarco di libbraggio pi basso rispetto aquello dichiarato.La restituzione dellenergia pi pro-gressiva e la maggior quantit dellastessa rilasciata alla freccia quando gi in accelerazione pertanto pos-siamo utilizzare aste mediamente pimorbide.Piccole variazioni di allungo compor-tano piccole variazioni di carico finaleche si traducono in una variazioneminima dellenergia impartita allafreccia.Larco compound:linvenzione di AllenGli archi 30Grafico di trazioneAllungoAssenza di Stack negativoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 36cesso immediato. Visit tutti i costruttori darchi degli U.S.A. ma non riusca convincerne nessuno a produrre il suo nuovo arco, principalmente perchleleggistataliamericaneproibivanol'usodiapparecchiaturemeccanicheapplicate allarco da caccia e le varie associazioni di tiro con l'arco non nepermettevano luso per le competizioni di tiro alla targa.Nonostantequesto,Alleneraconvintodelsuccessodelnuovoarco tanto che decise di iniziare la produzione autonomamente. Lasceltacaddesuruoteeccentrichepercheranopifacilidacostruire e garantivano una restituzione dellenergia pi progres-siva, ma cera un grosso problema da risolvere, i cavi di rimandoche passavano in prossimit della linea mediana dellarco interfe-rendo inevitabilmente con la freccia e causavano seri problemi alvolo della stessa.Nel 1967 Allen modific il progetto originale inserendo un set addi-zionale di ruote inattive montate nella zona mediana dei flettenti a90 rispetto agli eccentrici montati allestremo dei flettenti. Questainnovazionepermiseaicavidiscorreredilatorispettoallasse di scorrimento della freccia eliminando il problema. InoltreAllen increment il peso del riser per conferire maggior stabilit eaggiunsedeiregolatoriaviteperpermetterelutilizzodidiverselunghezze di cavi: era nei fatti la prima accordatura di un arco.Larcocosaffinatoeraveramentesuperbo,ivaloridenergiaimmagazzinata erano eccezionali e garantivano traiettorie pulite etese e permettevano di tirare le pesanti frecce da caccia a velocit eccezio-nali. Nonostante tutti questi pregi, le federazioni arcieristiche e governativecontinuavano a non permetterne lutilizzo.La grande svolta arriv quando Allen sped unesemplare della sua creatu-ra a Jennings, costruttore darchi e rinomato redattore tecnico di un periodi-co sul mondo del tiro con larco, il quale esamin attentamente il nuovo arcoe pubblic un articolo dal titolo il Compound Bow, era il 24 maggio del 1967. LarticolocreungrandeinteresseattornoaquestarcoCompound.Jennings lo port con se in occasione di un raduno arcieristico e lo fece pro-vare ai partecipanti, lentusiasmo dimostrato dagli arcieri convinse Jenningsad iniziarne la produzione. Smise di fare archi ricurvi, e dopo aver avuto laconcessionedellalicenzadiproduzione,dedictuttiisuoisforziallarcoCompound. Seguironoannididurolavoroper AlleneJenningsdedicatisiaallaffina-mento e allo sviluppodel compound sia a persuadere le autorit statali ele associazioni arcieristiche ad ammettere luso del nuovo arco. Nel febbraio del 1970 i loro sforzi furono ricompensati, finalmente il nuovoarco era legalmente riconosciuto.Lo sviluppo fu velocissimo dopo pochi mesi gi otto costruttori iniziarono laproduzione del Compound. Jennings fece ulteriori miglioramenti al disegnodi Allen sostituendo i regolatori meccanici con perni, ottenendo quindi unasignificativa variazione dangolo del cavo, che migliorava lefficienza dellar-co. Il suo nuovo modello fu chiamato " Arrowstar ".Il successo di JenningsGli archi 31Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 37Nel corso degli anni settanta molti costruttori proposero una grande varietdi modelli. Alcuni di questi erano molto complessi e bizzarri e non soprav-vissero a lungo dato che i maggiori costruttori si orientarono verso modelliche oltre le prestazioni tenessero in considerazione i costi.Durantequestoperiododiricercaesperimentazione,inizianoadessereprodottiarchisenzalecarrucoledirinviosuiflettenti,risolvendolannosoproblema dellinterferenza fra cavi e freccia in modi diversi: alcuni aumen-tando lo spessore delle ruote eccentriche (camme) creando grossi proble-mitorsionaliaiflettenti,altri,inserendounaguidapericaviinmododatenerli spostati di lato rispetto al piano di scorrimento della freccia stessa.Questi archi comunque assomigliavano ed assomigliano nella sostanza aldisegno originale di Allen.Moltidisegnioriginalisonoapparsisullascenatentandodiinterpretareemigliorare il disegno di Allen, ma pochi sono degni di nota, senzaltro uno diquesti si deve allamericano John Islas che lo realizz nel 1982 nei labora-tori Oneida.LOneidauncompoundmoltooriginalechepuesseredefinito,usandouno slogan della casa madre stessa The original Compound Recurve, uncompoundricurvo.Questoarcoprendeilnomedallaziendacostruttrice,fondatanel1982daalcunisoci,fraiqualilIng.VicBerger,inventoredelBergerobottoneammortizzatore.IlnomeOneidaderivadalpiccoloLagoOneidaneipressidelqualesituatalomonimacittadina.Pianticamenteerailnomediunapiccolatribindiana,appartenentealgruppolinguisticoIroquoian settentrionale (Indiani dAmerica di Colin F. Taylor,ed.Idealibri),cheabitavalerivedelpiccololagoechescomparse tra il 1600 e 1700 forse perch sterminata dal-luomo bianco, che avanzava nella zona dei Grandi Laghiamericanioperchassorbitadatribindianeconfinanti(Seneca-Mohawk)pinumerose,chepotevanooffriremaggior protezione.Larco Oneida da considerarsi come lestrema applicazio-ne,nelcampodelcompound,delprincipioantichissimodella leva rigida (archi Cinesi, Mongoli, Magiari) usato, siaoggi come allora, per flettere dei cortissimi e molto potentiflettenti dritti. LOneidadal1982finoal1989produssetremodellidibassa gamma (H250, Tomcat50OT e Hunter) che differiva-nodaquellidialtagamma(ScreamingEagleSE600eSE1000T)perilmaterialedicostruzionedellecamme(nylonneiprimi,alluminioneisecondi)eperlatecnicadicostruzione dei tips del flettente ricurvo (precostruiti in ABSneiprimi,molatiamanosulflettentecomeunveroarcoricurvoneisecondi).Ilrisererasemprelostessoelecammeeranoadallungofisso(ceranocammedidimen-sioni diverse per i vari allunghi). Uno sviluppo continuoLOneida EagleGli archi 32Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:25Pagina 38Nel 1990 compare lo Strike Eagle con riser completa-mente ridisegnato: pi massiccio, finestra decentrata,cammeadallungovariabilemediantemoduli(ogniarcoerafornitodi9modulipervariarelallungonelrangedi3perogniallungo,3percentualidilet-off:40%,50%e65%)edilflettenteesternopilungoemeno ricurvo. Tale variazione al flettente fu operata alfine di ridurre il rumore secco (caratteristico) che lar-co produce in chiusura e dovuto in massima parte allacorda che batte sul flettente ricurvo. Ilrisultatodellariduzionedelrumoreinchiusurafuperraggiuntoascapitodellavelocitdellafrecciache perse diversi fps a causa del flettente pi lungo epesante. Nel1992lOneidaritornsuipropripassiconlAeroforceripristinandoilflettenteesternopisottileed arcuato e con camme modificate. Queste erano rimaste di foggia invariata (tranne per linserzione dei moduli)daiprimimodelli,finoalloStrikeEaglecompreso.NellAeroforcequestefurono rese pi panciute per aumentare laccumulo energetico. In definiti-va divengono pi cattive con notevole incremento in fps di velocit. Nel 1995 compare il primo riser fresato dellOneida che ebbe scarsa diffu-sione in Italia sia a causa dellalto costo (dovuto alla fresatura dal pieno) siaper le prestazioni generali che erano identiche allAeroforce con riser fuso. Nel1996fulavoltadelLiteforcecheriscosseunnotevolesuccessoinquantoconcentravainsediversemigliorie:lariduzionedelledimensioni(44 invece di 47),laumento di prestazioni dovute alladozione di un fletten-te ricurvo ancora pi corto e leggero e a una variazione della geometria deicavi, il riser prima forgiato e poi fresato e il costo accessibile.Correva lanno 1983 quando Jennings disegn la sua ultima creatura:ilcompoundmonocamMcPhearsonUniforce.Fuilprimomonocamma,natoperrisolveilproblemadellasincronizzazionedellecamme.Neicompoundmono-camlecammenonpossonomaiandarefuorifasedatocheunadelledueunasemplicecarrucola. I diritti del primo monocam furo-no acquistati dalla Bear ArcherycheassumeJenningscomeprogettista.Jennings e il monocamGli archi 33Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:26Pagina 39L'arco compound pi efficiente ed immagazzina pi energia rispetto ad unarco ricurvo di pari libraggio. Questo risulta evidente dai grafici di trazionerelativi, dove si evidenzia che larea sottesa al grafico, che rappresenta laquantit di energia elastica potenziale accumulata, molto pi grande nelcompound rispetto al ricurvo. Inoltre la restituzione dellenergia alla frecciagradualeecrescentesinoalraggiungimentodeivaloridipiccoenonesplosiva nel momento di massimo allungo (punto di rilascio), permettendolutilizzo di frecce di spine maggiore, rispetto ad un arco ricurvo che, allop-posto, ha una grande esplosione denergia iniziale e che progressivamentedecresce.Le leve.Il principio di funzionamento della leva meccanica era noto fin dall antichi-t(Archimede,EcoloV-IIIa.c.).Lalevasipuschematizzarecomeuna"macchina semplice" costituitaelementarmente da un asta rigida che ruotaintorno a un punto fisso detto fulcro (F).Aun'estremitdell'astasiapplicalaforza,chedeveessereequilibrataovinta,dettaresistenza(R)eall'altraestremitlacosiddettapotenza(P),ovvero la forza che deve equilibrare o vincere la resistenza. La distanza dal fulcro al punto di applicazione della resistenza detta brac-cio della resistenza (br). La distanza tra il punto di applicazione della poten-za e il fulcro, invece, detta braccio dellapotenza (bp).LacondizionediequilibriostaticodellalevasiottienequandoilmomentoI vantaggi del compoundVelocit:maggior energia accumulata e maggiorenergia restituita.Frecce pi leggere: proprio per il diverso modo di restituzionedell'energia si possono utilizzare frecce pileggere e di "spine" minori (meno rigide). Traiettoria tesa: la traiettoria della freccia risulta pi tesa.Riduzione dellimpegno muscolare: un fatto fondamentale: per l'azione dellecamme all'ancoraggio lo sforzo di trazione ridotto con percentuali variabili tra il 65% e il85 % rispetto al carico di picco.Taratura: con la possibilit di variare il libbraggio pi facile adattare la freccia all'arco, sempli-ficando le operazioni di taratura.Tiller: anche sui modelli pi economici il tiller regolabile.Maneggevolezza:le dimensioni ridotte lo rendono pi maneg-gevole, soprattutto a caccia e nel bosco.Come funziona il compoundGli archi 34Grafico di trazione:ricurvocompoundAllungoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:26Pagina 40meccanico della potenza eguale al momento meccanico della resistenzarispetto al fulcro. Il momento meccanico definito come prodotto della forzaper il braccio. All'equilibrio deve quindi risultare: R x br = P x bpDa ci si deduce che, quanto maggiore ilbracciodellapotenzarispettoalbracciodella resistenza, tanto minore la potenzarichiesta per equilibrare, ed eventualmente vincere, la resistenza. Si parlapertantodileva"vantaggiosa"seilbracciodellapotenzamaggioredelbraccio della resistenza. Il nostro compound sfrutta a pieno i concetti fisiciprecedentemente enunciati. Lacammainposizionediriposodispostainmodotalecheilbracciodipotenza sia minore del braccio di resistenza (leva svantaggiosa). La cammaruotaattornoalfulcroFedinvirtdelsuoprofiloeccentrico,ruotando,cambia il rapporto fra i due bracci di leva aumentando il braccio di potenzaa discapito di quello di resistenza (leva vantaggiosa). Questo fa si che nellafasefinaledellatrazionelosforzorichiestoallarciere(potenza),perognipollice di allungo in pi (resistenza) sia minore, fino ad un limite oltre il qualele camme non lavorano pi in modo vantaggioso. Unulteriore trazione del-larciererichiederebbeunaforzaelevatissima.Questacondizioneacuidovrebbecorrisponderelallungofisiologicodellarciere,chiamatapuntodi valle, con riferimento allandamento del grafico di trazione. Nella valleabbiamo la condizione di massimo vantaggio del sistema.Ilrapportofrailcaricodellavalleeilcaricodipicco determina il let-off. Facciamo un esem-piopratico.larcooggettodiquestograficohaun carico di picco massimo pari a 57,9 Lbs ed ilcarico in valle di 20,1 Lbs. Per ottenere il let-off percentuale eseguiamo il seguente calcolo: Nellarcotecnologicodifondamentaleimportanzacheilsistemadellecamme lavori in perfetta sincronia. Si dice che un arco non in fase quan-do, in allungo, la ruota superiore si trova pi avanti o pi indietro di quellainferiore. Questo fenomeno, detto Asincronismo delle ruote, sempre cau-sato da un cavo leggermente pi lungo dellaltro. La variazione di lunghez-za della corda, per stiramento o per avvolgimento, non ha alcun effetto sulsincronismo, in quanto agisce solo sullallungo e sul carico di picco. La con-bp F brP R57,9-20,1= 37,8 differenza fra carico di piccoe carico in valle.(37,8/57,9)x100=65,28%valore di let-off.Il bilanciamentodelle ruoteGli archi 35Allungopiccoleva svantaggiosa leva vantaggiosaFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:27Pagina 41seguenzadiunacattivasincronizzazioneincidesulvolofreccia.Selacamma superiore pi arretrata rispetto all'inferiore avremo un eccessivocontattoconilrest(appoggiofreccia)poichlafrecciaspintaversoilbasso, se la camma superiore avanzata, alzer leggermente la freccia almomento del rilascio. Per porre un rimedio all'asincronismo delle ruote biso-gna intervenire sulla lunghezza dei cavi, accorciando o allungando uno deidue.Questafaseverraffrontatanelcapitolorelativoallamessaapuntodel compound. Sonovereeproprieruotetondecheconsentonounadiscretavelocitdiuscita della freccia. Lenergia elastica accumulata durante la fase di trazio-ne,vienerestituitagradualmentefavorendounaspintaprogressivaeunvolo pulito della freccia. Questo fa s che la freccia non debba sopportareviolente accelerazioni con il vantaggio finale di una notevole stabilit. Sonole ruote preferite per il tiro FITA di precisione su distanze conosciute e conparaboladellafrecciaaccentuataecostante.Semettiamointrazioneuncompound dotato di ruote tipo Round Wheel lo sforzo compiuto aumente-rgradualmentesinoaraggiungereilpiccomassimoperpoidecrescerealtrettanto gradualmente sino a raggiungere lallungo al centro di una valleampia. Sono ugualmente circolari sullalloggio della corda, ma ellittiche pi o menoaccentuate sullalloggio del cavo. Questo serve per ottimizzare la velocit eridurre lampiezza della valle.Leruote ellittiche conferiscono brusche accelerazioni alla freccia.Un maggior schiacciamento del profilo delle camme corrisponde aun incremento maggiore di libbre per pollice in rampa di salita, unampiopiccoedunaaltrettantaripidadiscesasinoallavallecherisulter molto stretta e definita. Queste camme consento di imma-gazzinare una grande quantit di energia potenziale riuscendo adimpartire alla freccia una grande velocit ma con una brusca acce-lerazione, il che determina una maggiore instabilit dellarco.Ilcompromessotrailtranquillocompoundadeccentricicircolari,roundwheel, ed il nervoso compound energy wheel, raggiunto con le cam modi-ficate, le cosiddette Soft cam. Leultimegenerazionidiruoteeccentrichesonoinfattistudiateperunireivantaggidelle round whell e delle camme modifica-te, ottenendo un grande accumulo di ener-gia ma con una restituzione della stessa inmodo pi progressivo. Tipi di ruote:Round WheelEnergy WheelSoft CamGli archi 36Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:27Pagina 42 provvisto sempre di due ruote ma solo di una cam ellittica di varie geo-metrie,contregoleperalloggioeancoraggiodellacordaperentrambiiloops e di un unico cavo rimandato da una semplice ruota superiore. Nei fatti una ruota tonda a carrucola con foro centrale e diametro vario dettaruota oziosa. Taleruotahalafunzionedisemplicerinviosullaltroflettenteconilsolocompito di essere solidale allattivit delleccentrico opposto fissato al fletten-te inferiore. Questa soluzione presenta dal punto di vista meccanico alcunipunti di forza. La presenza di una sola camma elimina lannoso problemadella sincronizzazione fra le camma stesse con tempi di set up in teoria pirapidieunamaggiorepuliziaditiro,inoltrelutilizzodiununicacammaposta sul flettente inferiore e una semplice ruota di rinvio posta sul flettentesuperiore riducono le perdite per isteresi (massa virtuale minore) incremen-tando il rendimento dellarco.IlproduttoreMathewshaintrodottounacammaneicom-poundacammaunicooMonoCamchesfruttaundiscoincarburo di tungsteno (materiale dal peso specifico altissimo)inserito nella parte pi lontana dal fulcro di rotazione, ampli-ficando al massimo gli effetti inerziali a fronte di un notevolevalorediMxD2.Prolungandoerafforzandolazionedellacamma si incrementa la velocit in uscita della frecciamen-tre si riduce la ritrazione ed il rumore.Gli archi mono cam, nati per la caccia, hanno due caratteristiche salienti: ledimensioniridotte,chepermettonodimuoversialmeglioancheinspazistretti, e riser riflessi che, combinati a camme estreme, permettono di imma-gazzinare moltissima EP e conseguentemente altissimi valori di EC. Risultaevidentechetuttocivadiscapitodellastabilit per gli alti valori di coppia torsionali trasmes-si al riser e di conseguenza alla mano dellarciere.Perridurrequestiproblemisonostatiinseriti,inprossimitdelleestremitdelriser,degliammortiz-zatori armonici costruiti in ottone che galleggiano suboccole elastiche. Cigeneradellemasseinmovimento,opportuna-mente in controfase rispetto alle vibrazioni generatedalla chiusura dellarco, permettendo cos lassorbi-mento delle vibrazioni stesse. Inoltrequestemasseaumentanonotevolmenteilmomento dinerzia del riser riducendo le coppie tor-sionalitrasmesseallamanodellarciere.Vistigliangoligeneratidallacordainposizionedirilascio(per alcuni modelli di molto inferiori ai 110) diventadobbligo lutilizzo di un rilascio meccanico.Il Mono CamGli archi 37Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:28Pagina 43L alluminio.I riser che troviamo normalmente sui compound di ultima generazione sonoottenuti da allumino estruso e successivamente lavorato su centri di lavoroacontrollonumerico.LelegheutilizzatesonoprevalentementequellediErgal(es.7075)chegarantisconoaltissimigradidiresistenzaallarotturaeliminando completamente il rischio di inclusioni daria nel materiale e con-sentendo cos la costruzione di riser ad altissima resistenza.Il carbonio.Materiale composito di ultima generazione che unisce robustezza, rigidit eleggerezza. Per queste qualit stato usato in arcieria inizialmente per lacostruzione di frecce e flettenti e da alcuni anni anche per la costruzione deiriser.Deflesso:Il pivot point spostato pi avanti dell'appoggio dei flettenti sul riser stesso.Questo identifica un arco pi stabile ma pi lento in quanto il brace height(distanza corda pivot point) alto per cui lo spazio e il tempo di contatto trala corda e la freccia minore. Questocomportaunaminorspintaallafrecciamaanchemenodisturbodella corda quando questa se ne distacca per iniziare il volo verso il bersa-glio.Riflesso: l'opposto del deflesso, il pivot point pi indietro dell'appoggio dei fletten-ti, un arco dotato di questo riser avr un power stroke (la freccia sar spin-ta per pi tempo dalla corda) pi lungo. Questocaratterizzaunarcopivelocemapidifficiledagestire,ilbraceheightsarpibassoetantominoresarquestadistanza,tantopilacorda sar a contatto con la freccia permettendole di accumulare pi ener-gia ma nello stesso tempo sar pi sensibile all'errore dell'arciere. L'uso consigliato solo ad arcieri esperti, per la caccia e per tiri a distanzesconosciute.Neutro: sicuramente il giusto compromesso tra i due sopra citati. Stabile, versati-lenelsuoutilizzoecomunqueconunapichesoddisfacentevelocitdiuscita della freccia. Il riser:i materialiI diversi tipi di riserRiflessoNeutroGli archi 38DeflessoFiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:28Pagina 44I flettenti di un compound devono sopportare stress elevati abbinati ad unacorsa di lavoro molto inferiore rispetto ai flettenti di un arco ricurvo. Anche qui levoluzione dei materiali ha permesso di sviluppare flettenti sem-prepiperformanti,iprincipalicostruttoriutilizzanoflettenticompositidifibra di vetro e carbonio. Levoluzione nella costruzione dei flettenti non si fermata solo ai materiali ma ha inciso profondamente nelle forme e nei rap-porti geometrici. Di norma, i larghi e piatti flettenti del compound, in chiusu-ra generano unelevata resistenza aerodinamica che ne riduce in parte lef-ficienza,inoltre,acausadelleasimmetriedovutealpassaggiodeicavi,questiflettentisonosottopostiatorsionicontinuecheneltempopossonoprodurredanneggiamentierotture.Perattenuarequestifenomenialcunicostruttori hanno sviluppato flettenti sdoppiati nella parte terminale, che inteoria, si adattano meglio alle torsioni e, grazie ai loro profili ridotti, riduco-no le perdite per attrito (minor superficie che oppone resistenza allaria) peristeresi.Il mercato propone oggi una variet di mirini in grado di soddisfare qualsia-sinecessit.Tuttiimirinitradizionalivengonoperlopiproposticontre,quattro o cinque pin ( punti di riferimento per le varie distanze). Dotati tutti di regolazione per lo spostamento laterale e ver-ticale, venivano inizialmente costruiti con pin in ottone con lospiacevole effetto di diventare poco visibili al calare del sole.Attualmente l'avvento delle fibre ottiche consente ai mirini dimantenereunabuonaluminositdeipinancheincattivecondizioni di luce. Per aumentare la luminosit inoltre possibile installare sulmirino un piccolo led in grado di illuminare i pin in fibra otti-ca anche nelle ore pi buie.Dal2003disponibileilmirinoconipinverticali.Comeappare evidente nelle due immagini, vi l'innegabile vantag-gio di avere la sagoma completamente scoperta, cosa chenei pin orizzontali non avviene.Le caratteristiche fondamentali di un buon mirino sono:I flettenti del compoundGli accessori:Il mirinoRobustezza:deve resistere alle ingenti sollecitazioni indotte dallarco.Affidabilit:durantelusoicomponentidevonorimanereben solidali fra loro.Luminosit:anche in condizioni di luce estrema i pin devo-no essere sempre ben visibili.Gli archi 39Fiarc manualeA1 NS:Fiarc Manualebase15-10-200816:28Pagina 45Sonopiccolistrumentidainstallaresullacorda,dautilizzareentrambiperottenere un grado di allineamento ottimale sia sul piano orizzontale che suquello verticale. IlKisserbuttondefinisceunpuntounivocodicontattoallangolodellabocca dellarciere, costituendo lelemento di allineamento sia sul piano oriz-zontale che su quello verticale. Il Peep sight invece il foro attraverso il quale locchio di mira allinea il pincon il bersaglio, realizzando cos una collimazione attraverso due punti.Uno posto sulla corda dellarco, il peep sight, laltro sulla finestra dellarco,il mirino. Questosistemanonindennedainconvenientiquali:ilmancatoallinea-mento peep-pin, a causa della torsione della corda, oppure la scarsa lumi-nosit, riscontrabile nelle ore serali, che limita la visione del pin attraversoil foro. Per risolvere tali problemi sono stati creati fori variabili in base allecondizioni di luce e sistemi antitorsione per la corda costituiti