MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI ERRORI E INCIDENTI Strumenti di uso...
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MANUALE DI RIFERIMENTOPER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI
ERRORI E INCIDENTIStrumenti di uso comune
per l’identificazione dei rischi legati al farmaco
a cura di Viviana Cancellieri
T&C
Obiettivi degli slide kit
2
Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico adiposizione del Farmacista che voglia sostenere, promuovendo azioni diFormazione e l’aggiornamento sui differenti aspetti legati alla gestionecomplessiva del farmaco di tutto il personale, laureato e non dei Repartie dei Servizi della propria realtà organizzativa. Gli slide kits contengono, per ogni argomento trattato, la normativa piùrecente di riferimento, i metodi e gli strumenti validati a livelloistituzionale e internazionale ed esempi di applicazione, che sono dautilizzare come strumenti ed esercizi didattici. Nella speranza che quest’iniziativa possa essere un valido aiuto per ladiffusione in tutti i professionisti sanitari delle conoscenze sullacomplessa realtà della Farmacia ospedaliera e territoriale, oltre che dellecompetenze necessarie per agire in sicurezza, auguro a tutti Voi buon lavoro
dr.ssa Viviana Cancellieri
Disclaimer
3
Gli autori e redattori del sito “Farmacisti Janssen Cilag” sono Medici, Farmacisti, Ingegneri esperti di rischio clinico e di management sanitario. Quanto riportato deriva da fonti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del Farmaco e altre fonti istituzionali e da affidabili studi scientifici, accompagnato dai relativi riferimenti bibliografici, oltre che dalla esperienza maturata dagli Autori in oltre 10 anni di formazione rivolta al personale sanitario ospedaliero e territoriale in tutta Italia.
In ogni caso, le informazioni fornite, gli esempi costruiti su procedure organizzative e gestionali, sono da intendersi come di natura generale ed a scopo puramente divulgativo ed illustrativo.
Gli Autori declinano ogni responsabilità riguardo a possibili errori, dimenticanze o erronee interpretazioni presenti in queste pagine.
ERRORI DI TERAPIA
LESSICO DI BASE
MODELLO DI REASON
TEORIA DI VINCENT
RACCOMANDAZIONE N.7 PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE, COMA O GRAVE DANNO DERIVATI DA ERRORI IN TERAPIA FARMACOLOGICA
Cosa troviamo in questo slide Kit
4
L’incidenza degli errori di terapia non è definitaCAUSE:
Sono diverse le definizioni dell’oggetto degli studi (errore, evento avverso, incidente…),
Sono diversi i periodi storici degli studi
Sono diversi i contesti socio-tecnici di riferimento
ADEs nei pazienti ricoverati: 6,7% (Lazarou, Jama 1995)
La percentuale degli errori di terapia è stimata tra il 12% e il 20% del totale degli eventi avversi in ospedale (Guchelaar, 2003)
Si stima che dal 28% al 56% degli eventi avversi da farmaco siano prevenibili (Classen DC, JAMA 1997)
Errori di terapia
5
Relazione tra errori di terapia e eventi avversi da farmaco
Errori di terapia(Medication errors)(100%)
ADE prevenibili (1%)
ADE non-prevenibili (ADR o Reazioni avverse)
ADE
Bates DW et al. Relationship between medication errors and adverse drug events.
J.Gen.Intern.Med.1995;10:199-205
Comprendono sia errori individuali che errori di sistema
Rappresentano i near-miss intercettati prima di raggiungere il paziente
ADEpotenziali
(7%)
6
Raccomandazione n. 7, marzo 2008
7
La sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica rappresentano una priorità dell’assistenza sanitaria. Gli errori in terapia farmacologica si possono verificare durante tutto il processo di gestione del farmaco in ospedale: approvvigionamento, immagazzinamento, conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione, somministrazione e monitoraggio
39% Errori di prescrizione
17 % Errori di trascrizione/interpretazione
4% Errori di dispensazione/distribuzione
18% Errori di preparazione
21% Errori di somministrazione
1 % Errori di monitoraggio
Chatelain-Bernheim C. École Centrale Paris, 26 March 2003
Frequenza degli errori
8
Errori di terapia
Se una nuova malattia provocasse la morte di 44.000 - 98.000 pazienti, si penserebbe ad unaepidemia.
9(LISA a Swedish database of errors, EJHP 1994)
I risultati di alcuni studi
10
In uno studio condotto nel Regno Unito nel 2000, più della metà degli eventi registrati è dovuta ad errori legati ad un uso non corretto dei farmaci (a).
Un altro studio realizzato in 1116 ospedali statunitensi nel 2001, ha evidenziato che gli errori in terapia si verificano nel 5% circa dei pazienti ricoverati in un anno (b).
Un’indagine recente condotta negli USA ha mostrato che la maggior parte degli eventi avversi attribuibile ad errori in terapia si verifica nella prescrizione e interessa farmaci ipogligemizzanti (28,7%), cardiovascolari (18,6), anticoagulanti (18,6) e diuretici (10,1%) (c).
a. Woloshynowych M, Neale G, Vincent C. Adverse event in hospitalised patient: a pilot study and preliminary findings. Clinical governance Bullettin, Vol. 1, N.2 Sep. 2000, pag. 2-3. b. Medication errors in United States hospitals. Bond CA, Raetil Cl, Franke T. Pharmacotherapy, 2001 Sep, 21 (9):1023-36. c. Adverse drug events resulting from patient errors in older adults. Field TS, Mazor KM, Briesacher B, Debellis KR, Gurwitz JH. J Am Geriatr Soc. 2007 Feb; 55(2):271-6.
Quando accadono gli errori
Prescrizione 39% Medico
Somministrazione 38% Infermiere
Dispensazione 12% Farmacista
Trascrizione 11% Infermiere
11
Tipologie di errore da farmaci
Fonte JCAHO 2005 12
dose errata43%
farmaco errato 23%
paziente errato 9%
via errata 7%
controindica-zioni 6%
complicazioni 5%
altre 7%
ossigeno 21%
eparina 14%
morfina 19%
elettroliti 29%
insulina 17%
I farmaci più soggetti ad errore
Fonte JCAHO 2005 13
% di errori per via di somministrazione
Via prescritta
Occhio Inalatoria I.M. Locale totale
Orecchio 3 - - - 3IV - - 7 - 7IM - 3 23 - 26Os - 7 40 7 54
Rettale - - 3 - 3Altre - - - 7 7
Totale 3 10 73 14 100
Via effettivamente usata
Fonte JCAHO 2005
Joint Commission Resource ”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005 14
Cause di induzione degli errori
lavoro routinario 20%
controlli carenti18%
calligrafia 17%nomi simili 12%
confezioni simili 16%
scarsa comunicazione
17%
Sentinel Events Joint Commission, 2005.
15
Circa il 50% degli ADE riguarda in pazienti con più di 60 anni
Il 28% di tutti gli accessi ospedalieri della popolazione anziana è da imputare alla non compliance ai farmaci e ad eventi avversi a farmaci
Errori di terapia negli anziani
Philips J, et al. Retrospective analysis of mortality associated with medication errors. Am J Health Sys Phar. 2001;58:1835-184116
I maggiori progressi negli ultimi anni nella lotta
agli errori di terapia sono dovuti a:
• utilizzo tecnologie informatizzate
• distribuzione dei farmaci in “dose-unitaria”
• partecipazione attiva dei Farmacisti nel processo clinico
Strategie di prevenzione
17Human error in hospitals and industrial accidents: current concepts.Spencer FC. J Am CollSurg. 2001 Aug;193(2):230.
Evento avversoEvento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile.
Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili. Un evento avverso attribuibile ad errore è “un evento avverso prevenibile”.
Lessico di base
Glossario per la Sicurezza dei pazienti, Ministero della Salute, 2006 18
Near Miss Ogni accadimento che avrebbe potuto, ma non ha, per fortuna o per abilità di gestione, originato un evento
Evento prevenutoOgni evento non intenzionale o inatteso che è stato prevenuto e pertanto non ha provocato danno
Corrisponde a ciò che è stato definito come quasi Evento.
Near Miss - Quasi Evento
Glossario ARS Emilia Romagna 2006 19
Incidente
Ogni evento non intenzionale o inatteso che ha determinato o avrebbe potuto determinare danno ad uno o più pazienti che ricevono cure a carico e per conto del Servizio Sanitario Nazionale
Incidente senza danno: Ogni incidente non intenzionale o inatteso, accaduto ma senza provocare danno
Nota Bene: questa definizione comprende gli eventi occorsi e gli incidenti che sono stati prevenuti oltre che gli incidenti occorsi senza provocare danni (near miss, close call, ecc)
Glossario ARS Emilia Romagna 2006 20
Definizioni di errore in terapia
21
Errore in terapia (medication error)Qualsiasi errore che si verifica nel processo di gestione del farmaco e può essere rappresentato da:
Errore di prescrizione Riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione.
Errore di trascrizione/ interpretazioneRiguarda la errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura.
Errore di etichettatura/confezionamentoRiguarda le etichette ed il confezionamento che possono generare scambi di farmaci.
Glossario per la Sicurezza dei pazienti, Ministero della Salute, 2006
Altri errori
22
Errore di allestimento/preparazioneAvviene nella fase di preparazione o di manipolazione di un farmaco prima della somministrazione (per esempio diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili), può accadere sia quando il farmaco è preparato dagli operatori sanitari sia quando è preparato dal paziente stesso
Errore di distribuzione Avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti
Errore di somministrazione Avviene nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso.
Glossario per la Sicurezza dei pazienti, Ministero della Salute, 2006
Inconvenienti e distrazioniLa programmazione è adeguata ma le azioni associate non vanno come previsto
Questi errori sono dovuti a problemi di esecuzioneAvvengono durante l’esecuzione di compiti di routine, generalmente in un ambiente ben conosciuto, accade qualcosa che attira l’attenzione e distrae dal compito iniziato (es. squillo del telefono).
Tipologie di errore
23Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
Farmaci ad alto rischio(High-alert medication)
24
Sono quei farmaci che hanno un rischio elevatissimo di provocare danni significativi ai pazienti quando vengono usati in modo inappropriato.
Tipologie di errore
Errori veri e propriLe azioni vanno esattamente nel senso voluto, ma il piano è inadeguato per il risultato atteso
Si tratta del fallimento dell’intenzione! Possono manifestarsi tutte le volte che si determina un problema, nel senso che accade “qualcosa” che richiede una modifica del processo o della procedura.
25Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
Azioni che vengono eseguite in modo diverso da come pianificato, cioè il soggetto sa come dovrebbe eseguire un compito, ma non lo fa, oppure in maniera inavvertita lo esegue in maniera non corretta
Avvengono quando le azioni sono svolte diversamente dall’intenzione; sono spesso dovute a stanchezza, stati emotivi alterati, preoccupazioni, sovraccarico di lavoro
Slips
26Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
L’azione ha un risultato diverso da quello atteso a causa di un fallimento della memoria!
Lapses
27
Esempio Slips
Un’ostetrica arriva trafelata in Farmacia con la richiesta urgente di farmaci che inibiscono le contrazioni
Il reparto ne risulta inspiegabilmente sfornito al momento
Il Farmacista nel momento in cui sta prendendo il farmaco dallo scaffale è distratto da un collega che fa una domanda
Continua il suo piano di azioni ma sceglie un farmaco per stimolare le contrazioni
Fortunatamente, si accorge del suo errore quando fa l’ultimo controllo da procedura prima di consegnare il farmaco all’ostetrica
28
Il Farmacista utilizza lo stesso schema psicomotorio quando prende il farmaco A e quando prende il farmaco B dallo scaffale
In questo caso il controllo è mancato perché il Farmacista è stato distratto.
Causa
29
Ti alzi dalla scrivania per andare a prendere le prescrizioni arrivate in segreteria. Durante il tragitto incontri un collega e parlate di quella richiesta di farmaco fuori prontuario. Riprendi il percorso ma arrivato in segreteria non ti ricordi più perché ci sei andato.
E quindi ritorni sui tuoi passi…
Esempio Lapses
30
In questo caso si è verificato un fallimento della memoria che ha dato luogo ad un oblio dell’intenzione di andare in segreteria a ritirare le prescrizioni.
È un errore molto comune correlato all’esecuzione di compiti a livello skills-based, con un impiego molto basso di attenzione dovuto alla familiarità delle situazioni.
Causa
31
Errori Rule Based
Scorretta applicazione di regole e procedure
Si determinano quando l’individuo incontra un problema relativamente familiare, ma applica una soluzione standardizzata sbagliata (sia applicando male la regola/procedura corretta, che scegliendone una sbagliata) (Reason 1993).
Sono situazioni che sono determinate a livello conscio, riguardano le modalità di applicazione di regole predefinite, intese nel senso di protocolli, di procedure appropriate, di soluzioni predefinite sulla base dell’esperienza e del training 32Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
Per partecipare ad un concorso ti hanno chiesto di compilare un modulo che si trova sul sito web dell’azienda
Sai accendere un computer ed utilizzare un programma di scrittura, ma non sei mai andato su internet
Che fare? Decidi di andare ad un internet point
Ti fai assegnare un computer e ti siedi ad una postazione
Sullo schermo c’è la pagina iniziale del sistema operativo che conosci, però non ci sono istruzioni per andare in internet
Provi a guardarti intorno per chiedere aiuto, ma sembrano tutti molto affaccendati, tu ti vergogni un po’ della tua impreparazione
Dopo qualche minuto d’imbarazzo e click a vuoto, vai alla cassa, paghi il conto ed esci a testa bassa
Esempio Errore Rule
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Conosci il problema ma non disponi delle conoscenza necessarie per risolverlo
Hai provato a costruire un piano di azioni per raggiungere l’obiettivo senza successo.
Causa
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Durante una valutazione di politerapia, uno specializzando in Farmacia Ospedaliera scopre che la paziente assume farmaci che potrebbero interferire notevolmente con il trattamento programmato
Lo specializzando crede che quelle condizioni dovrebbero essere indagate ulteriormente prima dell’inizio del trattamento farmacologico
Però tali indagini ritarderebbero la procedura e lo specializzando, che è una donna, sarebbe trattata come una “femminuccia” dal suo Direttore
Alla fine decide di proseguire con la procedura pianificata senza ulteriori indagini
Esempio
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La prossima volta che lo specializzando incontrerà una situazione simile, la strada più facile sarà scelta di nuovo, stavolta con minori attenzioni dopo un po’, il Farmacista avrà adottato una regola forte ma sbagliata (strong but wrong).
Un giorno questa regola potrebbe provocare un incidente se le condizioni del paziente fossero realmente a rischio
In futuro
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Violazioni
Si tratta di azioni deliberate, in cui l’individuo ha scelto di non rispettare le regole
violazioni della routine: quando si adottano abitualmente scorciatoie fra fasi di un compito, ed esse sono accettate in ambito operativo e qualche volta anche in sede gestionale
violazioni ragionate:sono occasionali consapevoli allontanamenti da protocolli o procedure per una ragione valida
37Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
violazioni per noncuranza:sono deviazioni deliberate, senza una valida ragione, anche se non si intende far danno
violazioni per dolo:sono deliberate deviazioni dai protocolli e includono atti di sabotaggio
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Violazioni
Differenze
Gli errori sorgono per problemi connessi alle informazioni
Le violazioni sono più associate a problemi motivazionali (basso morale, percezione della inconsistenza del sistema premiante e punente, senso di infallibilità)
Gli errori si possono ridurre migliorando qualità e disponibilità di informazioni sul posto di lavoro, le violazioni richiedono rimedi organizzativi e motivazionali
39Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
La teoria dell’incidente
Il modello di Reason
La teoria di Vincent
40Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
Modello di Reason
1. Gli errori sono conseguenze dell’agire organizzato
2. È necessario avere un “approccio sistematico all’errore”
3. Deve esserci la “consapevolezza collettiva della possibilità di sbagliare”
4. L’organizzazione deve partire dal presupposto che gli errori sono inevitabili
41
I sistemi complessi commettono errori.A causa di una combinazione di piccoli errori multipli, ciascuno dei quali insufficiente a causare l’incidente.Questi errori sono latenti e il loro autore cambia continuamente.
La teoria di Laepe
42
I fattori latenti
Riadattato da James Reason, 1991 © LE BARRIERE
Elementi trigger
Incidente
Procedure incomplete
Messaggi discordanti
Stress legato alle performance
Responsabilità non chiare
Formazione inadeguata
DistrazioniScarsa manutenzione
Tecnologiainadeguata
Fattori latenti
Il mondo
I BUCHI: Conflitto tra obiettivi e vincoli
43
Condizioni latenti
Derivano dalle decisioni assunte dalmanagement di qualsiasi livello: in ognimomento si trovano endemiche nellaorganizzazione e possono insorgere da decisionisbagliate non riconosciute o dalla persistentetolleranza di una pratica clinica non ottimale
44Cinotti R. et al. “La gestione del Rischio nelle organizzazioni sanitarie” Pensiero Scientifico ed 2006
Insufficienze umane attive e latenti
Attive: l’effetto negativo è immediatoEsempio: errore di trasfusione
Latenti: l’effetto può manifestarsi anche a lunga distanza di tempo, talora anche anni
Esempio: errore di dosaggio
45
Omissione della comunicazione per dimenticanza (es. non avvisato della somministrazione di un farmaco)
Omissione della comunicazione per eccessiva deferenza gerarchica (non esprimo un parere su una situazione che ritengo pericolosa)
Ambiguità semantica (es. due fratture al braccio – entrambe le braccia fratturate)
Ambiguità fonetica o lessicale (es. nomi di farmaci o patologie simili)
Rumore di fondo (telefoni, staff, allarmi, strumenti ecc.)
Errore latente
46Joint Commission Resource ”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005
Conclusioni
Un approccio coordinato e integrato
L’ affidabilità della leadership
L’ambiente di lavoro
INCORAGGIANO
Il riconoscimento e la conoscenza del rischio
Le azioni necessarie per ridurlo
Il focus sui processi e i sistemi
L’imparare organizzativo
47
Raccomandazione n. 7
48
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III
RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE, COMA O GRAVE DANNO
DERIVATI DA ERRORI IN TERAPIA FARMACOLOGICA
Ambiti di applicazione
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•La Raccomandazione è a tutela di tutti i pazienti che necessitano di terapia farmacologiaper chi
Approvvigionamento
50
L’Azienda sanitaria può richiedere, nei capitolati d’acquisto, l’inserimento di criteri o elementi che garantiscono importanti requisiti di sicurezza dei farmaci, ad esempio:
a. la disponibilità di informazioni sulla ricostituzione dei farmaci, sulla compatibilità con i diluenti e sulla conservazione dei farmaci dopo la ricostituzione
b. l’assenza di situazioni di rischio (lo stesso colore delle confezioni per dosaggi diversi della stessa forma farmaceutica o il nome simile)
c. la presenza di dispositivi di sicurezza per la corretta preparazione e/o somministrazione dei farmaci.
Immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte
51
AZIONI:
d. in Farmacia prevedere aree specifiche di conservazione dei farmaci antiblastici;
e. in Farmacia e nei reparti prestare particolare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci (temperatura, umidità, caratteristiche strutturali degli spazi, armadi, carrelli e contenitori da trasporto idonei), specialmente per quelle confezioni (ad esempio, i colliri) che possono essere aperte e utilizzate per somministrazioni ripetute;
f. disporre di una procedura per la conservazione dei farmaci in sperimentazione clinica
a. procedura condivisa a livello aziendale per la conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci;
b. in Farmacia e nei reparti evidenziare e/o separare i farmaci che hanno una confezione o un nome simile, specialmente i “farmaci ad alto livello di attenzione”. La Farmacia deve prevedere e rendere disponibile una lista dei farmaci utilizzati in ospedale più soggetti ad essere scambiati;
c. nei reparti limitare la disponibilità di soluzioni concentrate di elettroliti
Gestione delle scorte
52
È necessario che i reparti condividano con la Farmacia le operazioni relative a:
a. identificazione del fabbisogno di farmacib. invio delle richieste alla Farmacia, anche quelle urgenti giornalierec. controllo delle scadenze e ritiro degli eventuali scaduti,
inclusi i farmaci stupefacentid. inventario periodico; e. corretta conservazione dei farmacif. gestione dei farmaci oltre l’orario di apertura della Farmacia.
I campioni dei medicinali non devono essere presenti, in alcun modo, sul carrello delle terapie, negli armadi di reparto e della Farmacia.
Errori più comuni nelle prescrizioni
53
Prescrizioni al di fuori delle indicazioni terapeutiche o in caso di controindicazioni; associazioni inappropriate per scarsa conoscenza di interazioni
Errata scelta della forma farmaceutica, dose, via di somministrazione, intervallo di somministrazione
Raccolta incompleta delle informazioni essenziali relative al paziente (nome, diagnosi, anamnesi clinica e farmacologia, allergie conosciute, terapie farmacologiche concomitanti, reazioni farmacogenetiche, ipersensibilità)
Prescrizione illeggibile (cattiva grafia) o firma illeggibile Duplicazione della terapia Prescrizione incompleta o che genera confusione relativamente
alla via di somministrazione, alla dose o alla forma farmaceutica Prescrizione frettolosa ed imprecisa: si può confondere il dosaggio
per virgole mal posizionate (ad esempio, digossina 0,05 mg/ml sciroppo invece di 0,5 mg/2ml fiale iniettabili)
Uso ancora presente della prescrizione telefonica o verbale in caso d’urgenza, che può indurre confusione o fraintendimento
Quali azioni di contenimento
54
AZIONI:a. Adottare una procedura condivisa a livello aziendale per la
conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci
b. Evitare, se possibile, le frequenti interruzioni nell’atto della prescrizione
c. Adottare moduli prestampati e/o introdurre, se possibile, la prescrizione informatizzata
d. Adottare la scheda unica di terapiae. Riportare il nome del farmaco o il nome del principio attivo, la
forma farmaceutica, l’esatta concentrazione, la posologia e in alcuni casi l’età e il peso del paziente
f. Rendere disponibili le tabelle di conversione per la preparazione di formulazioni per via endovenosa o per sospensioni orali
g. Evitare nelle prescrizioni la frase “al bisogno”h. Nel caso di prescrizione della terapia domiciliare al momento
della dimissione includere una breve nota sulla modalità d’uso e la durata della terapia
Preparazione
55
AZIONI a. Adottare una procedura condivisa per la conservazione,
prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci
b. Standardizzare la procedura di allestimento dei farmaci chemioterapici
c. Prevedere adeguati ambienti di lavoro e la Centralizzazione in Farmacia dell’allestimento dei farmaci chemioterapici, della nutrizione parenterale totale (TNP) e di altre terapie infusionali, che necessitano di maggior cura
d. Trasmettere in tempi adeguati le richieste alla Farmacia e. Controllare le diverse prescrizioni per lo stesso paziente f. Evitare, durante la preparazione, le frequenti interruzionig. Preparare i farmaci nei tempi previsti da protocolli specifici
(ad esempio, per i farmaci chemioterapici).
Per i reparti
56
h. Prestare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci negli armadi di reparto e della Farmacia, soprattutto quando siano presenti confezioni di farmaci diversi, ma di dimensioni, colore, nome che possono indurre confusione al momento del prelevamento del farmaco
i. Accertarsi che negli armadi farmaceutici, in prossimità delle confezioni, siano etichette che riportino informazioni rilevanti e istruzioni specifiche, in particolare quelle riguardanti la sicurezza e la pericolosità del farmaco. Fondamentale è la presenza di contrassegno di pericolosità come nel caso di soluzioni concentrate (ad esempio, per il Cloruro di potassio, KCl)
l. la Farmacia deve predisporre informazioni supplementari per quei farmaci che necessitano di modalità di conservazione (ad es.una determinata temperatura) e di utilizzo particolari (ad es. basso indice terapeutico, diluire prima dell’infusione in caso di soluzioni concentrate)
Distribuzione 1
57
AZIONI:a. Adottare una procedura per la conservazione, prescrizione,
preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmacib. Se la richiesta è “personalizzata”, prestare particolare
attenzione a: nome del paziente, reparto richiedente, scadenza del farmaco
c. Verificare sempre la corrispondenza tra quanto richiesto (nome del farmaco o del principio attivo, forma farmaceutica, dosaggio) e il farmaco da somministrare
d. Prevedere immediata notifica ai reparti dei farmaci revocatie. Prevedere una notifica periodica ai reparti dei farmaci in
scadenzaf. Rendere nota la possibilità che il farmacista può sostituire il
farmaco richiesto con un altro contenente lo stesso principio attivo incluso nel Prontuario Terapeutico Ospedaliero (PTO)
Distribuzione 2
58
g. Prevedere progressivamente, ove possibile, sistemi di distribuzione automatizzata ed eventualmente la distribuzione in “dose unitaria”
h. Provvedere ad una modalità condivisa relativa alla gestione di alcuni farmaci oltre l’orario di apertura della Farmacia;
i. Accompagnare, al momento della dimissione, la distribuzione della terapia domiciliare, con informazioni sia sui farmaci sia sulle modalità di somministrazione.
Somministrazione
59
AZIONI:a. Accertarsi della corretta identificazione del paziente anche in
presenza di procedure ad hocb. Coinvolgere il paziente, laddove è possibile, nell’atto della sua
identificazione prima della somministrazionec. Informare il paziente, se possibile, circa la terapia che gli è
stata prescritta inclusi gli effetti collaterali ed incoraggiarlo a fare domande relativamente alla terapia somministrata: la corretta informazione al paziente aumenta la sua compliance
d. Verificare la corrispondenza fra quanto indicato nella scheda di terapia e quanto effettivamente presente sul carrello delle terapie
e. Leggere attentamente al momento della somministrazione: il dosaggio, la concentrazione, la via di somministrazione, la scadenza, l’etichetta del farmaco, eventualmente la velocità della pompa di infusione e controllare le linee di raccordo
f. Rendere disponibili, a coloro che somministrano il farmaco, informazioni sul paziente e sul farmaco e su eventuali cambiamenti della terapia
Somministrazione 2
60
g. Prevedere, almeno per alcuni farmaci, la produzione automatizzata delle dosi e la somministrazione controllata tramite tecnologia informatizzata
h. Non lasciare farmaci sul comodino durante l’assenza momentanea del paziente
k. Accertarsi sempre dell’avvenuta somministrazionel. Apporre la firma o sigla dell’avvenuta somministrazionem. Per i farmaci iniettabili allestiti centralmente nella Farmacia devono
essere fornite, da parte del farmacista, indicazioni sul tempo e sulla via di somministrazione (centrale o periferica) in base alla concentrazione del farmaco o alla sua osmolarità, avvertenze particolari sulla conservazione o sui dispositivi eventualmente necessari per la somministrazione
n. Prestare particolare attenzione in caso di somministrazione di farmaci attraverso sondino naso-gastrico.
61
“La Raccomandazione è stata ulteriormente rivisitata e condivisa dall’Ufficio III - Qualità delle attività e dei servizi (Alessandro Ghirardini, Roberta Andrioli Stagno, Rosetta Cardone, Guerino Carnevale, Susanna Ciampalini, Angela De Feo, Daniela Furlan, Giorgio Leomporra, Carmela Matera, Gaia Mirandola, Maria Concetta Patisso, Giuseppe Murolo, Claudio Seraschi) della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema e dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome per la Sicurezza dei pazienti.”