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Documento di proprietà di F.LLI BONAVITA & filgli s.n.c.- È vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione Manuale del Sistema di Gestione Integrato Il presente Manuale di Gestione è stato redatto in conformità ai seguenti Standards UNI EN ISO 9001:2015 UNI EN ISO 14001:2015 OHSAS 18001:2007 DESTINATARIO EMISSIONE VERIFICA APPROVAZIONE Copia controllata Copia non controllata ED REV. DATA NOTE / MODIFICHE APPORTATE 01 00 11/04/18 ADEGUAMENTO NUOVE NORMA ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015 00 01 08/04/15 MODIFICA CAP. 00 E 01 00 00 31/12/13 PRIMA IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Q/A

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Manuale del Sistema di Gestione Integrato

Il presente Manuale di Gestione è stato redatto in conformità ai seguenti Standards

UNI EN ISO 9001:2015

UNI EN ISO 14001:2015

OHSAS 18001:2007

DESTINATARIO EMISSIONE VERIFICA APPROVAZIONE

Copia controllata

Copia non controllata

ED REV. DATA NOTE / MODIFICHE APPORTATE

01 00 11/04/18 ADEGUAMENTO NUOVE NORMA ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

00 01 08/04/15 MODIFICA CAP. 00 E 01

00 00 31/12/13 PRIMA IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Q/A

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 00

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OHSAS 18001

STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

0 STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO .............................................................................................................. 2

0.1 INTRODUZIONE ........................................................................................................................................................................ 2

0.2 APPROCCIO PER PROCESSI E CICLO PDCA ........................................................................................................................ 2

0.3 RISK-BASED THINKING........................................................................................................................................................... 4

0.4 PROCEDURE DI RIFERIMENTO .............................................................................................................................................. 5

SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE REVISIONI ............................................................................................................................ 6

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO NUOVE NORME ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 00

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0 STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

0.1 INTRODUZIONE

Il presente manuale descrive come è stato organizzato, opera e viene mantenuto nel tempo il sistema integrato di

gestione per la Qualità, per l’Ambiente e per la Sicurezza sul lavoro della F.LLI BONAVITA & FIGLI.

Il contenuto del manuale e quello delle procedure in esso richiamate assicurano la conformità alle prescrizioni

applicabili delle norme

UNI EN ISO 9001:2015

UNI EN ISO 14001:2015

OHSAS 18001:2007

che sono state interpretate alla luce delle necessità della F.LLI BONAVITA & FIGLI e del suo tipo di attività.

Il manuale, anche attraverso il richiamo alle procedure, intende fornire a tutto il personale precise norme di

comportamento sui temi inerenti la qualità, il rispetto dell’ambiente e la sicurezza al fine di assicurare il

raggiungimento di un livello qualitativo capace di soddisfare pienamente e con continuità nel tempo, le aspettative

dei clienti.

Il manuale, inoltre, costituisce un utile strumento informativo generale, nei confronti dell'esterno, sul sistema

integrato di gestione, attuato e mantenuto attivo dalla F.LLI BONAVITA & FIGLI.

0.2 APPROCCIO PER PROCESSI E CICLO PDCA

La Società è consapevole del fatto che per assicurare con successo l’effettuazione efficace delle proprie attività,

nell’ottica di soddisfazione del cliente, di salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei suoi lavoratori deve

definire e gestire correttamente numerosi processi tra loro interconnessi.

ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

La nuove versioni della norma utilizzano l’approccio per processi che incorpora il ciclo Plan-Do- Check-Act

(PDCA) ed il risk-based thinking.

Riportiamo schema esplicativo:

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Il ciclo PDCA permette all’organizzazione di assicurare che i processi siano adeguatamente dotati di risorse e

gestiti e che le opportunità di miglioramento siano determinate permettendo di agire di conseguenza.

I numeri nelle parentesi fanno riferimento ai punti della norma.Il ciclo PCDA può di fatto essere applicato a tutti i

processi aziendali ed all’SGI nel suo insieme.

OHSAS 18001:2007

MODELLO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO

APPROCCIO PER PROCESSI INTEGRATO QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA

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0.3 RISK-BASED THINKING

Il sistema integrato di gestione per la qualità, per l’ambiente e la sicurezza progettato e attuato dalla F.LLI

BONAVITA & FIGLI è basato sui requisiti delle norme UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e

OHSAS 18001:2007.

Il Risk Based Thinking è un “nuovo” modo di valutare la gestione aziendale degli aspetti potenzialmente critici,

che non si concentra solo sui rischi tradizionali, ma che valuta anche tutti i rischi che potrebbero derivare dal

modo di funzionare della azienda e dalle relazioni che l’azienda intrattiene con soggetti esterni.

Viene effettuata una analisi del contesto e dei processi, in pratica viene valutato il rischio che ciascun processo

non raggiunga i risultati, ovvero gli obiettivi del Sistema e vengono programmate azioni volte ad eliminare i rischi

o a ridurre la probabilità che si verifichino. Oltre a questo il pensiero basato sul rischio consente di identificare

anche le opportunità di miglioramento.

L’alta direzione è coinvolta nell’intero processo di mitigazione dei rischi.

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0.4 PROCEDURE DI RIFERIMENTO

N° SEZ MGI

PROCEDURE TITOLO DELLA PROCEDURA

04 P01 GESTIONE DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

05 P02 RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE

06 P03A GESTIONE RISORSE

06 P03B GESTIONE INFRASTRUTTURE

07 FC 07 DIAGRAMMA DI FLUSSO DEI PROCESSI PRODUTTIVI

05 P04 COMUNICAZIONE

07 P05A FORNITORI E ACQUISTI

08 P06 AUDIT INTERNI ED ESTERNI

08 P07 NON CONFORMITA’, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE

08 P08 MONITORAGGIO E ANALISI DEI DATI

07 P09 PROGETTAZIONE

07 P10 PROCESSI E CONTROLLO OPERATIVO

02 P11 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI E DEGLI IMPATTI AMBIENTALI

02 P12 GESTIONE DELLE LEGGI E DELLE AUTORIZZAZIONI

06 P13 GESTIONE DELLE EMERGENZE

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SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE REVISIONI

In questa Sezione del MGI sono elencate tutte le modifiche alle singole Sezioni del Manuale.

Ogni sezione è autonoma; tutte le volte che si effettua una qualsiasi modifica ad una Sezione di questo Manuale,

Il Responsabile del Sistema di Gestione, comunica nella maniera più opportuna e secondo quanto definito nella

procedura di riferimento, a tutti i nominativi elencati nella "Lista di Distribuzione Documenti" (vedi sez 04 del

presente MGI):

l'intera Sezione modificata e

la presente Sezione del Manuale, debitamente aggiornata (compilazione maschera presente nel

frontespizio).

Questo procedimento è applicato unicamente alle "copie in distribuzione controllata".

I destinatari dei documenti sono responsabili:

1. dell'aggiornamento della copia del Manuale in loro possesso;

2. dell'adeguamento delle proprie attività a quanto indicato nella nuova revisione del documento inviato;

3. della corretta gestione delle copie obsolete [archiviazione cartacea e/o informatizzata / distruzione

funzionalmente alle specifiche definite in procedura e/o alla logistica]

Ed MGI

N° SEZ

N° PAG SEZ

REV. SEZ

OGGETTO DELLA MODIFICA ALLA SEZIONE DATA R V A

01 00 TUTTE TUTTE ADEGUAMENTO NUOVE NORME ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

11/04/18 CONS RSG DA

LEGENDA : R = REDAZIONE - V = VERIFICA - A = APPROVAZIONE

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PROFILO ORGANIZZATIVO, SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

1 PROFILO, SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE .......................................................................................................................... 2

1.1 SINOTTICO RIASSUNTIVO ...................................................................................................................................................... 2

1.2 LA STORIA ............................................................................................................................................................................... 3

1.3 LE ATTIVITA’ ............................................................................................................................................................................ 3

1.4 L’UBICAZIONE ......................................................................................................................................................................... 3

1.5 SCOPO ...................................................................................................................................................................................... 4

1.6 CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................................................................................................... 4

1.7 ESCLUSIONI ............................................................................................................................................................................. 5

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO NUOVE NORME ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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PROFILO ORGANIZZATIVO, SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

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1 PROFILO, SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1.1 SINOTTICO RIASSUNTIVO

DENOMINAZIONE F.LLI ADRIANO E GIUSEPPE BONAVITA & FIGLI S.n.c.

ATTIVITÀ LA RACCOLTA, STOCCAGGIO E COMMERCIO ALL’INGROSSO DI CARTA DA MACERO, PLASTICA, RIFIUTI METALLICI FERROSI E NON

SEDE LEGALE CORSO EUROPA, 212 – 16132 GENOVA (GE)

SEDE UNITA’ LOCALE

VIA CAMPI, 88° - 16024 LUMARZO (GE)

TELEFONO FAX E MAIL SITO INTERNET

010 396396 010 396396 [email protected] www.fratellibonavita.it

0185 964000 0185 964000 [email protected]

CLASSIFICAZIONE ATECORI 2007

46.77.2

commercio all'ingrosso di altri materiali di recupero non metallici (vetro, carta, cartoni eccetera); sottoprodotti non metallici della lavorazione industriale (cascami)

Importanza P Data inizio 04/07/2000

43.11 demolizione di edifici

Importanza S Data inizio 04/07/2000

46.77.1

commercio all'ingrosso di rottami e sottoprodotti metallici della lavorazione industriale

Importanza S Data inizio 04/07/2000

49.41 trasporto di merci su strada

Importanza S Data inizio 04/07/2000

CODICE ATECO 46.77.2 PIVA /CF 03864340108

CODICE REA GE 385087 CCIAA GENOVA N°

N° DIPENDENTI 10 N°TURNI UNICO

1 2

N° GIORNI / SETT.NA 5 3 4

REFERENTE CRISTIAN BONAVITA [DA] – JESSICA NEBIOLO [RSG]

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PROFILO ORGANIZZATIVO, SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

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1.2 LA STORIA

Oggi appartiene ad un lontano passato il tempo in cui Giulio Bonavita, il padre e nonno degli attuali proprietari,

girava per Genova raccogliendo stracci con una Topolino cassonata, avviando così, nel 1937, l’attività artigianale

di raccolta, selezione, trattamento e avvio a riciclaggio di carta da macero di ogni tipo.

Da allora, la Fratelli Bonavita ha intrapreso un cammino che, attraverso tre generazioni, ha saputo trasformare la

piccola impresa familiare in un'azienda protagonista nell’offerta di servizi e soluzioni per l’ambiente.

1.3 LE ATTIVITA’

Oggi Fratelli Bonavita con un’organizzazione che conta diversi addetti e si sviluppa con numerosi automezzi che

variano dal piccolo Porter agli autocarri con scarrabili, garantisce ovunque il servizio di ritiro e smaltimento della

carta da macero.

Fratelli Bonavita oggi è in grado di servire tutte le tipologie di clientela, dalla piccola impresa alla grande Azienda

alle Amministrazioni Pubbliche.

1.4 L’UBICAZIONE

L'Azienda Fratelli Bonavita ha la propria sede legale a Genova in Corso Europa dove, oltre gli uffici ha anche un

deposito mezzi, mentre a Lumarzo, nell'entroterra genovese, ha il proprio sito operativo di circa 4.500,00 m2 nel

quale, con l'ausilio di 3 presse, realizza l'imballaggio e lo stoccaggio del materiale recuperato.

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1.5 SCOPO

Fratelli Bonavita assicura un adeguato Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza

aziendale che si determina nella definizione e diffusione della politica, nell'individuazione e pianificazione delle

risorse e dei tempi necessari all'attuazione degli obiettivi per la Qualità, il rispetto dell’ambiente e la sicurezza sul

lavoro prefissati, focalizzati alla soddisfazione dei requisiti del Cliente, nella puntuale identificazione delle

responsabilità ed autorità del personale, nel controllo della qualità, degli aspetti ambientali significativi e delle

condizioni di sicurezza, nell’assicurazione dell'adeguatezza del SGI stesso attraverso gli audit interni pianificati, al

fine di garantire le conformità ai requisiti richiesti e garantire il miglioramento.

Lo scopo del presente Manuale del Sistema di Gestione Integrato (MSGI) è quello di documentare il Sistema di

Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza (SGI) di Fratelli Bonavita e di costituire un costante riferimento

nell’applicazione, nell’aggiornamento e nell’implementazione del sistema stesso e comprende le attività, i prodotti

e i servizi forniti da F.LLI BONAVITA & FIGLI quali:

“ RACCOLTA, TRASPORTO, STOCCAGGIO E COMMERCIO ALL’INGROSSO DI

CARTA DA MACERO, RIFIUTI METALLICI FERROSI E NON”

Fratelli Bonavita ha, pertanto, deciso di definire, applicare e mantenere attivo un Sistema di Gestione Integrato –

SGI (documentato nel presente Manuale) in accordo con i requisiti della norma UNI EN ISO 9001 (ed. 2015) per

la Qualità, UNI EN ISO 14001 (ed. 2015) per l’Ambiente e OHSAS 18001:2007 per la Sicurezza.

I capitoli seguenti, compreso questo, sono stati contraddistinti (ove possibile e applicabile) mediante la struttura di

alto livello (High Level Structure) standardizzata per la elaborazione di tutte le norme ISO sui sistemi di gestione.

Il presente Manuale Integrato inoltre, documenta e coordina la struttura organizzativa, le responsabilità e tutte le

attività che regolano la gestione e il funzionamento del SGI, compreso i rapporti con le terze parti (quali ad

esempio: clienti, fornitori, portatori di interesse, etc).

1.6 CAMPO DI APPLICAZIONE

L’Azienda ha definito il campo di applicazione del Sistema di Gestione Integrato, come indicato al punto

precedente, tenendo conto dei fattori interni ed esterni, dei requisiti delle pertinenti parti interessate e dei

prodotti/servizi resi al Cliente. Il campo di applicazione del SGI viene documentato nel presente Manuale del SGI.

Il presente Manuale e tutta la documentazione cui fa riferimento si applicano a tutti i processi aziendali svolti :

Sede legale

Sede operativa

Le disposizioni contenute nel Manuale si applicano a tutte le attività aziendali al fine di:

Fornire con regolarità un prodotto che soddisfi i requisiti del cliente;

Accrescere la soddisfazione del cliente tramite l'applicazione efficace del sistema;

Assicurare il rispetto dell’ambiente, mediante un controllo degli aspetti ambientali legati all’organizzazione

e i conseguenti impatti;

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Garantire il rispetto delle prescrizioni cogenti applicabili in materia ambientale e di sicurezza;

migliorare in continuo il sistema ed assicurare la conformità ai requisiti del cliente ed a quelli cogenti

applicabili in materia ambientale.

In merito alle attività inserite nel campo di applicazione l’organizzazione ha in essere due contratti di subappalto

per:

fornitura di manodopera relativamente alle attività di: gestione del magazzino, cernita rifiuti, raccolta

trasporto e trattamento e data entry.

raccolta differenziata del vetro presso Comune di Cogoleto.

1.7 ESCLUSIONI

In merito all’applicabilità del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente di Fratelli Bonavita, in

relazione alla tipologia di attività svolte ed alla natura dei servizi erogati, viene esclusa l’applicazione del Punto

8.3 Progettazione e sviluppo della norma ISO 9001:2015 - Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti senza

compromettere la capacità della stessa di svolgere/fornire attività/servizi conformi ai requisiti stabiliti dai clienti ed

alle norme applicabili in quanto il servizio viene erogato sulla base di standards, criteri e linee guida [qualità,

tipologia e caratteristiche del materiale destinato al recupero/riciclo] definite a livello nazionale e in conformità alla

normativa di settore [gestione rifiuti].

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CAP 02

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RIFERIMENTI NORMATIVI Ed 01 Pag. 1 di 3

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

2 RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................................................... 2

2.1 QUALITA’ .................................................................................................................................................................................. 2

2.2 AMBIENTE ................................................................................................................................................................................ 2

2.3 SICUREZZA ............................................................................................................................................................................... 2

2.4 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE .............................................................................................................................................. 2

2.5 FORMAZIONE ........................................................................................................................................................................... 2

2.6 INDICATORI .............................................................................................................................................................................. 3

2.7 AUDIT ........................................................................................................................................................................................ 3

2.8 ALTRI STANDARD .................................................................................................................................................................... 3

2.9 GESTIONE DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE ..................................................................................................................... 3

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO NUOVE NORME ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 02

Rif .Standards UNI EN ISO 9001: UNI EN ISO 14001

OHSAS 18001

RIFERIMENTI NORMATIVI Ed 01 Pag. 2 di 3

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2 RIFERIMENTI NORMATIVI

L’attuazione del Sistema di Gestione Integrato della F.LLI BONAVITA & FIGLI e la descrizione del relativo Manuale

sono basati sui concetti espressi dalle norme e linee guida di seguito riportate:

2.1 QUALITA’

UNI EN ISO 9000:2015 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - FONDAMENTI E VOCABOLARIO

UNI EN ISO 9001:2015 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - REQUISITI

UNI ISO 9004:2009 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA’ – LINEE GUIDA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI

2.2 AMBIENTE

UNI EN ISO 14001:2015 SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE: REQUISITI E GUIDA PER L’USO

UNI EN ISO 14004:2016 SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE - LINEE GUIDA GENERALI PER L'IMPLEMENTAZIONE

2.3 SICUREZZA

OHSAS 18001:2007 SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO

OHSAS 18002:2008 LINEE GUIDA PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA OHSAS 18001

D.LGS. 9/4/08 N° 81 ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.

D.LGS. 3/8/09 N° 106 DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE AL DLGS 9/4/08 N°81 IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Linee Guida UNI INAIL

2.4 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE

UNI 11098:2003 GESTIONE PER LA QUALITÀ – LINEE GUIDA PER LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E PER LA MISURAZIONE DEGLI INDICATORI DEL RELATIVO PROCESSO

2.5 FORMAZIONE

UNI ISO 10015:2001 GESTIONE PER LA QUALITÀ - LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE

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CAP 02

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2.6 INDICATORI

UNI 10907:2001 GUIDA PER LA GESTIONE DEGLI EFFETTI ECONOMICI DELLA QUALITÀ

UNI 11097:2003 GESTIONE PER LA QUALITÀ –INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ LINEE GUIDA GENERALI

2.7 AUDIT

UNI EN ISO 19011:2012 LINEE GUIDA PER GLI AUDIT DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E/O DI GESTIONE AMBIENTALE

2.8 ALTRI STANDARD

ISO 31000:2009 GESTIONE DEL RISCHIO, PRINCIPI E LINEE GUIDA

2.9 GESTIONE DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE

La gestione della documentazione cogente (quali ad esempio i documenti dell’ordinamento giuridico nazionale)

intesa come documentazione proveniente dall’esterno, viene effettuata in ottemperanza alle seguenti procedure:

P01 - Procedura di gestione dei documenti e delle registrazioni

P12 – Procedura di gestione delle leggi e delle autorizzazioni

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 03

Rif .Standards UNI EN ISO 9001: UNI EN ISO 14001

OHSAS 18001

TERMINI E DEFINIZIONI Ed 01 Pag. 1 di 6

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

3.1 TERMINOLOGIA FAMIGLIA UNI EN ISO 9000 E ISO 14001 ................................................................................................... 2

3.2 TERMINOLOGIA FAMIGLIA OHSAS 18001:2007 .................................................................................................................... 4

3.3 DEFINIZIONI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO NAZIONALE ............................................................................................... 5

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO NUOVE NORME ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 03

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OHSAS 18001

TERMINI E DEFINIZIONI Ed 01 Pag. 2 di 6

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3.1 TERMINOLOGIA FAMIGLIA UNI EN ISO 9000 E ISO 14001

L’ Organizzazione, stabilendo, attuando, mantenendo e migliorando in modo continuo il proprio Sistema di

gestione integrato per la qualità e l’ambiente, con lo scopo principale di facilitarne la comprensione alle parti

interessate, compreso il personale dipendente, il pubblico esterno interessato ed i suoi clienti, utilizza i termini e

le definizioni contenuti nelle seguenti norme e/o linee guida:

UNI ISO 31000:2010 Gestione del rischio. Principi e linee guida

UNI EN ISO 14001:2015 - Sistemi di gestione ambientale. Requisiti e guida per l’uso

UNI EN ISO 9001:2015 - Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti

UNI EN ISO 9000:2015 - Sistemi di gestione per la qualità. Fondamenti e vocabolario

Contemporaneamente ai termini ed alle definizioni desunti dalle norme e/o linee guida indicate in precedenza,

l’Organizzazione ha scelto di utilizzare anche altri termini che meglio si adattano alle sue attività operative (cfr.

Punto A.1 Struttura e terminologia della ISO 9001:2015, Dizionario Treccani, ecc.) anch’essi di seguito indicati.

Di seguito si indicano i principali termini e definizioni utilizzati.

Alta Direzione (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.1.5): persona o gruppo che, dal livello più elevato, guidano e

tengono sotto controllo

un’organizzazione; (...) ha il potere di delegare le autorità e mettere a disposizione le risorse all’interno

dell’organizzazione.

Business: (rif. ISO 9001:2015 - Punto 5.1.1 Generalità - Nota): (...) da intendersi, in senso ampio, come riferito a

quelle attività che caratterizzano la ragion d’essere di un’organizzazione, sia quest’ultima pubblica, privata, a

scopo di lucro o no-profit.

Contesto: l’insieme delle questioni/fattori rilevanti, interni ed esterni all’organizzazione, che possono influire sulla

capacità di raggiungere gli esiti attesi del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente.

(NOTA 1) Il contesto, nella sua multidimensionalità, è considerato l’ambiente entro il quale l’organizzazione vuole

conseguire i suoi obiettivi.

(NOTA 2) L’ Organizzazione adotta anche la definizione data dal mondo dell’economia dove il contesto è definito

come “L’ambiente generale all’interno del quale l’impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni, definito da una

serie di condizioni politiche, legislative, sociali, culturali ed economiche, che determinano il sistema di vincoli-

opportunità entro cui dovrà trovare sviluppo la gestione aziendale”.

(NOTA 3) L’ Organizzazione considera almeno sei dimensioni principali del contesto in cui essa opera:

Strategico ed organizzativo aziendale;

Sociale e lavorativo;

Tecnologico ed infrastrutturale;

Economico e finanziario;

Normativo e legale;

Ambientale e territoriale.

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Fattore rilevante: questioni rilevanti (fattori esterni ed interni importanti, argomenti importanti per

l’Organizzazione, problemi da affrontare e discutere, circostanze mutevoli, ecc.) in grado di influenzare

(positivamente e negativamente) la sua capacità di conseguire gli esiti attesi previsti per il proprio Sistema di

gestione integrato per la qualità e l’ambiente;

Parte interessata (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.1.6): persona o organizzazione che può influenzare, essere

influenzata o percepire sé stessa come influenzata da una decisione o attività.

Organizzazione: Gruppo o singole società che ne fanno parte; essa e costituita dall’insieme di mezzi e persone

con responsabilità, autorità e relazioni ordinatamente stabilite.

Governance (rif. Dizionario Garzanti): procedure e principi che consentono la gestione di un’azienda.

Rischio (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.10): effetto dell’incertezza.

Rischi e opportunità (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.11): potenziali effetti negativi (minacce) e potenziali effetti

positivi (opportunità).

(NOTA) L’ Organizzazione considera il rischio come la correlazione tra un evento potenziale (minaccia) ed il

danno correlato.

Minaccia (rif. Dizionario Treccani): pericolo incombente, annuncio, più o meno esplicito, di un danno.

Danno (rif. Dizionario Treccani): conseguenza negativa di un evento.

Opportunità (rif. Dizionario Treccani): occasione/circostanza adatta e favorevole per fare qualcosa; presenza di

una o più circostanze o condizioni appropriate o favorevoli al concretizzarsi di un’azione; bisogno o necessità.

Aspetto ambientale (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.2): elemento delle attività o dei prodotti e dei servizi di

un’organizzazione che interagisce o può interagire con l’ambiente.

Impatto ambientale (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.4): modificazione dell’ambiente, negativa o benefica,

causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un’organizzazione.

Sistema di gestione ambientale (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.1.2): parte del sistema di gestione utilizzata

gestire aspetti ambientali, adempiere gli obblighi di conformità e affrontare rischi e opportunità.

Prestazione ambientale (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.11): risultati misurabili in merito alla gestione degli

aspetti ambientali.

(NOTA) Le prestazioni possono riguardare risultanze quantitative e/o qualitative e fare riferimento alla gestione di

attività, processi, prodotti/servizi, ecc.

In un Sistema di gestione ambientale i risultati possono essere misurati rispetto alla Politica ambientale, agli

obiettivi ambientali e/o rispetto ad altri criteri utilizzando specifici indicatori.

Obiettivo (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.5): risultato da conseguire.

Obblighi di conformità (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.2.9): requisiti legali e altri requisiti cioè i requisiti legali che

un’organizzazione deve soddisfare e altri requisiti che un’organizzazione deve o ha scelto di soddisfare.

Indicatore (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.7): rappresentazione misurabile della condizione o stato delle

operazioni della gestione o delle condizioni.

Informazioni documentate (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.3.2): informazioni che devono essere tenute sotto

controllo e mantenute da parte di un’organizzazione ed il mezzo che le contiene.

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Audit (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.1): processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere le

evidenze dell’audit e valutarle con obiettività al fine di stabilire in quale misura i criteri dell’audit sono stati

soddisfatti.

Criteri dell’audit (rif. ISO 19011:2012 - Punto 3.2): insieme di politiche, procedure o requisiti utilizzati come

riferimento rispetto ai quali si confrontano le evidenze degli audit.

Evidenze dell’audit (rif. ISO 19011:2012 - Punto 3.3): registrazioni, dichiarazioni di fatti o altre informazioni che

sono pertinenti ai criteri dell’audit e verificabili.

Campo di applicazione dell’audit (rif. ISO 19011:2012 - Punto 3.14): estensione e limiti di un audit.

Non conformità (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.3): mancato soddisfacimento di un requisito.

Azione correttiva (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.4): azione per eliminare la causa di una non conformità e per

prevenire la ripetizione.

Processo (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.3.5): insieme di attività correlate o interagenti che trasformano input in

output.

Miglioramento continuo (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.5): attività ricorrente per accrescere le prestazioni.

Efficacia (rif. ISO 14001:2015 - Punto 3.4.6): grado di realizzazione delle attività pianificate e di conseguimento

dei risultati pianificati.

3.2 TERMINOLOGIA FAMIGLIA OHSAS 18001:2007

P.TO TERMINE DESCRIZIONE

3.1 Rischio accettabile Rischio che è stato ridotto a un livelli che può essere tollerato dall’organizzazione tenendo conto degli obblighi legali e della propria politica per la SSLL (3.16)

3.6 Pericolo Fonte, situazione o atto con un potenziale di danno in termini di lesioni umane o cattiva salute (3.8), o una loro combinazione

3.7 Identificazione del pericolo

Processo di riconoscimento dell’esistenza di un pericolo (3.6) e di definizione delle sue

caratteristiche

3.8 Malattia professionale Identificabile condizione fisica o mentale avversa ed identificabile derivante o peggiorata da un’attività lavorativa e/o legata a situazioni lavorative

3.9 Incidente Evento legato al lavoro per il quale si sono verificate (o avrebbero potuto verificarsi) lesioni, cattiva salute (3.8) (indipendentemente dalla severità) o morti

3.10 Parti interessate Persona o gruppo, interno o esterno al luogo di lavoro (3.23), che si occupa delle prestazioni in tema di SSLL (3.15) di un’organizzazione, o che ne è influenzato

3.12 Salute e sicurezza sul lavoro

Condizioni e fattori che influiscono, o potrebbero influire, sulla salute e sulla sicurezza degli impiegati o di altri lavoratori (compresi lavoratori temporanei e personale di appaltatori), visitatori e qualsiasi altra persona sul luogo di lavoro (3.23)

3.13 Sistema di Gestione OH&S

Parte del sistema di gestione di un’organizzazione utilizzata per sviluppare e attuare la propria politica per la SSLL (3.16) e gestire i propri rischi inerenti la SSLL (3.21)

3.14 Obiettivo della sicurezza e salute sul lavoro

Fine per la SSLL, in termine di prestazioni in tema di SSLL (3.15), che un’organizzazione

si prefigge di conseguire

3.15 Prestazioni OH&S Risultati misurabili della gestione dei propri rischi inerenti la SSLL (3.21) da parte di

un’organizzazione

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3.16 Politica per la sicurezza Intenzioni e direttive complessive di un’organizzazione relative alle proprie prestazioni in tema di SSLL (3.15) come espresso formalmente dall’alta direzione

3.21 Rischio Combinazione della probabilità del verificarsi di un evento pericoloso o dell’esposizione e della severità di lesioni o di cattiva salute (3.8) che possono essere causati dall’evento o

dall’esposizione

3.22 Valutazione del rischio

Processo di stima dei rischi (3.21) derivanti da un pericolo, tenendo conto

dell’adeguatezza di eventuali controlli esistenti, per poi decidere se i rischi sono accettabili o meno

3.23 Luogo di lavoro Qualunque posto fisico nel quale si eseguono attività legate al lavoro sotto il controllo dell’organizzazione

3.3 DEFINIZIONI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO NAZIONALE

TERMINE DESCRIZIONE

DIRETTIVA CE Atto comunitario con il quale il legislatore si sostituisce o si sovrappone alla legislazione interna dei singoli Stati Membri.

REGOLAMENTO CE Atto comunitario che vincola lo Stato Membro cui è rivolto relativamente al risultato da raggiungere, salvo restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma ed ai mezzi.

LEGGE Le leggi ordinarie dello Stato sono quelle promulgate dal Presidente della Repubblica entro un mese dall’approvazione delle Camere.

DEC. LEGGE E’ un provvedimento che può essere emanato dal Governo “in casi di straordinaria necessità e d’urgenza”, con lo stesso valore delle leggi formali, purchè sia “convertito in legge” dal Parlamento entro 60 gg dalla sua pubblicazione.

DEC. PRES. REP. E’ un provvedimento che può essere emanato dal presidente della Repubblica e che ha lo stesso valore delle leggi purchè non violi i limiti contenuti nella delega.

DEC LEGISLATIVO Atto normativo avente forza di legge adottato dal potere esecutivo per delega espressa e formale del potere legislativo

DEC MINISTERIALE Atto normativo del governo subordinato alla Legge, emanato dal Presidente della Repubblica e deliberato dal Consiglio dei Ministri, che dà attuazione a materie che sono già state disciplinate in via generale dalla legge

LEGGE REGIONALE

Leggi emanate dalle Regioni Ordinarie a cui la costituzione riconosce una competenza legislativa autonoma nelle materie indicate all'art.117; devono essere emanate nel rispetto della costituzione e delle altre leggi Costituzionali e dei rispettivi statuti Regionali. Vengono emanate dalle regioni in determinate materie (per esempio ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi dipendenti dalla Regione, polizia locale, urbanistica, turismo, ecc.)

NORMA

Documento prodotto mediante consenso ed approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linne guida o caratteristiche relative a determinate attività o ai loro risultati al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto (fonte UNI CEI EN 45020)

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TERMINE DESCRIZIONE

NORMATIVE E REGOLAMENTI

Le Normative e i Regolamenti sono i documenti tecnici prescrittivi cui l’azienda si deve attenere nello svolgimento delle loro attività, sono raccolte in dossier e aggiornati a cura di REMS su informazioni recepite da produttori, consulenti e professionisti, articoli della stampa specializzata.

SPECIFICHE TECNICHE

Documenti che stabiliscono i requisiti tecnici, di un prodotto/ processo /servizio.

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

4 CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE ........................................................................................................................................... 2

4.1 COMPRENDERE L’ORGANIZZAZIONE E IL SUO CONTESTO............................................................................................... 3

4.2 COMPRENDERE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DELLE PARTI INTERESSATE ........................................................... 4

4.3 CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................................................................................................... 9

4.4 SISTEMA DI GESTIONE ........................................................................................................................................................... 9

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMWENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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4 CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE

F.LLI BONAVITA, in linea con quanto stabilito al Cap. 4 Contesto dell’organizzazione delle norme ISO

14001:2015 e della ISO 9001:2015, redige, riesamina ed aggiorna compiutamente l’Analisi del contesto dopo

aver stabilito gli esiti attesi del proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente.

L’obiettivo fondamentale dell’Analisi del contesto è quello di determinare:

le diverse dimensioni del contesto in cui l’Organizzazione opera;

le questioni rilevanti (fattori esterni ed interni importanti, argomenti importanti per l’Organizzazione, problemi

da affrontare e discutere, circostanze mutevoli, ecc.) in grado di influenzare (positivamente e negativamente)

la sua capacità di conseguire gli esiti attesi previsti per il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e

l’ambiente;

le parti interessate rilevanti per il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente;

le esigenze e le aspettative rilevanti (requisiti) di tali parti interessate;

quali di queste esigenze ed aspettative rilevanti diventino suoi obblighi di conformità;

l’applicabilità (esclusioni) ed il campo di applicazione del Sistema di gestione integrato per la qualità e

l’ambiente;

i processi per il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente oggetto di successivi

approfondimenti.

I dati e le informazioni contenuti nel documento di Analisi del contesto costituiscono, per le parti pertinenti, la

base informativa per le successive fasi di:

individuazione e valutazione di significatività degli aspetti ambientali connessi alle attività svolte ed ai servizi

erogati relativamente a tutte le unità operative coinvolte;

determinazione degli obblighi di conformità complessivamente applicabili;

determinazione dei rischi e delle opportunità correlati agli aspetti ambientali, agli obblighi di conformità ed agli

altri fattori identificati;

pianificazione delle azioni per affrontare i propri aspetti ambientali significativi, gli obblighi di conformità ed i

rischi/opportunità identificati.

Il Responsabile del Sistema di Gestione - Qualità, Ambiente e Sicurezza - RSG possiede la responsabilità della

redazione, del riesame e dell’aggiornamento dell’Analisi del contesto.

L’Organizzazione intende conoscere e comprendere il contesto in cui opera per rafforzare il ruolo del proprio

Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente quale strumento di gestione complessiva all’interno del

quadro più ampio dello sviluppo sostenibile.La conoscenza e la comprensione del proprio contesto, infatti,

consente all’ Organizzazione di tenere in adeguata considerazione tutte le dimensioni dello stesso (ambientale,

economico, sociale, ecc.), le questioni/fattori rilevanti, nonché le esigenze e le aspettative delle parti interessate

presenti ed attive al suo interno, con le quali a diversi livelli e con diverse finalità, interagisce nello svolgimento

delle proprie attività.

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Con l’Analisi del contesto, dunque, l’Organizzazione acquisisce un insieme di conoscenze da utilizzare per

indirizzare tutti i suoi sforzi verso l’attuazione ed il miglioramento del proprio Sistema di gestione integrato per la

qualità e l’ambiente.

A tale proposito l’Organizzazione procede alla redazione del documento di Analisi del contesto, adeguatamente

aggiornato e migliorato ove possibile, secondo quanto descritto nei paragrafi seguenti.

L’analisi del contesto può essere aggiornata a seguito di:

sostanziali variazioni intervenute nell’organizzazione;

emanazione di nuove normative cogenti in materia ambiente o adesione a regolamenti di particolare

importanza per l’azienda;

verificarsi di situazioni di emergenza;o non conformità gravi rilevate nel corso di audit interni o esterni; o

reclami o contestazioni provenienti da parti interne o esterne

4.1 COMPRENDERE L’ORGANIZZAZIONE E IL SUO CONTESTO

Stabiliti complessivamente gli esiti attesi che l’ Organizzazione vuole raggiungere mediante l’attuazione del

proprio Sistema di gestione integrato, proseguendo nella redazione del documento di Analisi del contesto per le

parti specifiche, Il Responsabile del Sistema di Gestione - Qualità, Ambiente e Sicurezza – RSG procede alla

determinazione dei fattori interni/esterni rilevanti in grado di influenzare la sua capacità di ottenere gli esiti attesi

dal proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente.

L’ Organizzazione, nella determinazione dei fattori interni/esterni rilevanti, considera che:

l’insieme dei fattori interni/esterni rappresenta il contesto in cui le società componenti operano;

tali fattori rappresentano argomenti importanti, problemi da affrontare e discutere, circostanze mutevoli, ecc.

tale contesto può essere articolato secondo varie dimensioni che saranno oggetto di ulteriori

approfondimenti secondo quanto stabilito nei successivi paragrafi del presente Manuale MQA;

i fattori interni/esterni rilevanti, afferenti al contesto nella sua multidimensionalità, rappresentano una

condizione assoluta ovvero possono essere riportati ad una o più parti interessate;

qualsiasi esigenza/aspettativa di una parte interessata è riconducibile ad uno o più fattori interni/esterni del

contesto in cui l’ Organizzazione opera in merito alle società componenti.

Il contesto, infatti, viene considerato in linea generale, come l’insieme delle questioni rilevanti (fattori), interne ed

esterne all’organizzazione, che possono influire (positivamente/negativamente) sulla capacità di raggiungere gli

esiti attesi del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente (cfr. Cap. 3 Termini e definizioni del

presente Manuale del Sistema di gestione integrato).

Le questioni/fattori rilevanti (interni/esterni all’organizzazione) sono altresì consideratiti dall’Organizzazione come

argomenti importanti, problemi da affrontare o discutere e circostanze mutevoli in grado di influenzare la sua

capacità di conseguire gli esiti attesi complessivamente stabiliti per il proprio Sistema di gestione integrato.In

estrema sintesi, quindi, il contesto è l’ambiente all’interno del quale è chiamato a svolgere le sue attività/servizi,

caratterizzato da una serie di condizioni (legislative, politiche, sociali, culturali, economiche, ecc.) che

determinano l’insieme dei vincoli/opportunità entro cui si attuerà il proprio sviluppo aziendale.

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L’ Organizzazione considera almeno sei dimensioni principali del contesto (globale, nazionale, locale) in cui esso

opera in un dato momento storico:

1. Strategico ed organizzativo aziendale;

2. Sociale e lavorativo;

3. Tecnologico ed infrastrutturale;

4. Economico e finanziario;

5. Normativo e legale;

6. Ambientale e territoriale.

RGS, inoltre, identifica, eventualmente, anche dimensioni aggiuntive del contesto dell’organizzazione per

rafforzare ulteriormente il legame tra la gestione della qualità e dell’ambiente e la gestione complessiva del suo

business.

Definite le varie dimensioni del contesto in cui l’organizzazione opera, RSG procede a determinare, in modo

pertinente ad ogni dimensione indicata per il proprio contesto, le questioni/fattori esterni/interni rilevanti per le sue

finalità in grado di influenzare la sua capacità di conseguire gli esiti attesi stabiliti per il proprio Sistema di

gestione integrato.

L’ Organizzazione, nello specifico, pone particolare attenzione alle condizioni ambientali (questioni/fattori

ambientali da considerare come, ad esempio, quelle correlate al clima, alla qualità dell’aria, alla disponibilità di

risorse naturali/materie prime, ecc.), che sono dallo stesso influenzate ovvero essere in grado di influenzare gli

esiti attesi stabiliti per il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente.

Anche in questo caso la determinazione complessiva delle questioni/fattori rilevanti (esterni/interni) è mantenuta

come informazione documentata, disponibile solo alle parti interessate interne mediante la consultazione sul

server aziendale, attraverso l’Analisi del Contesto.

4.2 COMPRENDERE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DELLE PARTI INTERESSATE

Determinate complessivamente le diverse dimensioni del proprio contesto di riferimento ed individuati i fattori

interni/esterni rilevanti in grado di influenzare la sua capacità di ottenere gli esiti attesi, proseguendo nella

redazione del documento di Analisi del contesto per le parti specifiche, RSG procede a determinare e

comprendere:

le parti interessate rilevanti per il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente;

le esigenze e le aspettative (requisiti) rilevanti di tali parti interessate;

quali di queste esigenze ed aspettative rilevanti diventino suoi obblighi di conformità.

L’ Organizzazione procede a determinare e comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate con

l’obiettivo generale di rafforzare il legame tra la gestione della qualità e dell’ambiente e la gestione complessiva

del suo business, da intendersi, in senso ampio, come riferito a quelle attività che caratterizzano la propria ragion

d’essere (cfr. ISO 9001:2015 - Punto 5.1.1 Generalità - Nota) e nell’ambito del ruolo e delle responsabilità

derivanti dalle attività svolte in un determinato contesto e dalla sua interazione con i diversi soggetti che lo

compongono.

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A tale proposito RGS identifica le parti interessate rilevanti che potrebbero influenzare, essere influenzate o

percepire se stesse come influenzate da una decisione o attività svolta/servizio erogato dall’ Organizzazione

relativamente alle dimensioni del contesto di riferimento ed alle questioni/fattori rilevati in precedenza.

Si tiene infatti in considerazione che, generalmente, ad ogni questione/fattore individuato corrisponde una parte

interessata rilevante per l’Organizzazione in grado di esprimere esigenze ed aspettative relativamente alle attività

svolte/servizi erogati.

L’identificazione delle parti interessate rilevanti per l’Organizzazione ed il loro successivo eventuale

raggruppamento in categorie e/o sottogruppi avviene attraverso l’utilizzo simultaneo dei seguenti criteri di

selezione:

responsabilità, cioè individui/gruppi organizzati verso i quali l’ Organizzazione ha/avrà responsabilità legali,

finanziarie ed operative codificate in contratti, politiche aziendali, codici di condotta, ecc. (es: investitori,

azionisti, soci, dipendenti, ecc.);

prossimità, cioè individui/gruppi organizzati con i quali l’ Organizzazione interagisce maggiormente (es:

dipendenti) e dai quali dipende per un’operatività quotidiana (es: fornitori di beni e servizi, clienti, ecc.) ed

individui/gruppi organizzati che sono localizzati in prossimità delle unità operative coinvolte (es: comunità

locali, ecc.);

rappresentanza, cioè individui/gruppi organizzati cui è affidato il compito di rappresentare altri individui (es:

sindacati, associazioni di vario genere, rappresentanti delle Autorità pubbliche, sindaci delle amministrazioni

comunali, ecc.);

influenza, cioè individui/gruppi organizzati che sono attualmente in grado di influenzare, con le loro

decisioni/opinioni, le performance complessive dell’ Organizzazione e delle società ad essa collegate (es:

media, mondo accademico e della ricerca, legislatore, decisori pubblici, ecc.);

dipendenza, cioè individui/gruppi che maggiormente dipendono dall’ Organizzazione (es: dipendenti, clienti

che dipendono dai servizi/prodotti offerti, fornitori, ecc.).

Per l’identificazione delle parti interessate rilevanti, che potrebbero influenzare, essere influenzate o percepire se

stesse come influenzate da una decisione o attività svolta/servizio erogato dall’ Organizzazione relativamente alle

dimensioni del contesto di riferimento ed alle questioni/fattori rilevati in precedenza, è sufficiente la sussistenza di

uno solo dei criteri di selezione.E’ del tutto evidente, inoltre, che una singola parte interessata rilevante può

essere identificata contemporaneamente attraverso l’utilizzo di diversi criteri di selezione ed essere presente

anche in diverse categorie di appartenenza.

L’identificazione delle parti interessate rilevanti viene aggiornata almeno annualmente in occasione del Riesame

di Direzione, utilizzando le stesse modalità descritte in precedenza, ovvero nel caso in cui si possano verificare

situazioni ritenute particolarmente sensibili (es: elezioni amministrative comunali, cambiamenti nelle cariche di

rappresentanza dei lavoratori, modifiche alle normative di settore, ecc.).

Anche in questo caso l’identificazione delle parti interessate per l’Organizzazione è mantenuta come

informazione documentata, disponibile solo alle parti interessate interne, attraverso la compilazione per la parte

dedicata dell’Analisi del contesto.

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Dopo aver individuato le parti interessate rilevanti, che potrebbero influenzare, essere influenzate o percepire se

stesse come influenzate da una decisione o attività svolta/servizio erogato dall’ Organizzazione relativamente alle

dimensioni del contesto di riferimento ed alle questioni/fattori rilevati in precedenza RSG procede alla

determinazione delle esigenze e aspettative delle stesse stabilendo quali tra queste diventano obblighi di

conformità.

Le informazioni ed i dati necessari alla determinazione delle esigenze e aspettative delle parti interessate

rilevanti, vengono ricercati attraverso:

una revisione/documentazione sistematica delle conoscenze esistenti all’interno dell’ Organizzazione in merito

alle esigenze e aspettative delle parti interessate rilevanti da svolgere attraverso il coinvolgimento dell’Alta

Direzione AD e/o del suo rappresentante e dei Responsabili di ciascuna funzione

interviste mirate degli addetti-chiave dell’ Organizzazione e/o delle parti interessate rilevanti più vicine alla

stessa;

monitoraggio sistematico delle fonti di informazioni e/o citazioni ritenute autorevoli (es: report di specialisti

internazionali, pubblicazioni accademiche, ricerche di ONG, ecc.);

internet-forum e social network di discussione sugli impatti rilevanti significativi delle attività svolte/servizi

erogati. Anche in questo caso la determinazione delle esigenze e aspettative delle parti interessate rilevanti e

la decisione in merito a quelle che diventano obblighi di conformità, è mantenuta come informazione

documentata, attraverso la compilazione per la parte dedicata dell'Analisi del contesto cui si associano gli altri

eventuali allegati.

L’ Organizzazione considera almeno le questioni/fattori (esterni/interni), le parti interessate e le esigenze e

aspettative rilevanti indicate sinteticamente nella tabella che segue.

DIMENSIONI DEL CONTESTO FATTORI RILEVANTI PARTI

INTERESSATE RILEVANTI

ESIGENZE E ASPETTATIVE

RILEVANTI ESTERNI INTERNI

1

Strategico ed organizzativo aziendale (E’ l’insieme dei fattori relativi ai principi ispiratori, alla mission ed al patrimonio aziendale ed alle modalità di gestione e controllo complessivi di un’organizzazione)

Mercato di riferimento (Competitors, posizionamento territoriale, localizzazione dei clienti, offerta integrata di servizi, capacità di penetrazione dei mercati, ecc.) Relazionale e mediatico (Rapporti istituzionali, attenzione opinione pubblica) Riconoscimento del brand ambientale Aspettative dei clienti (Richiesta di servizi a minor impatto ambientale, ecc.) Domanda di servizi (attrezzature) a minor impatto ambientale

Governance (Assetti proprietari; Principi ed indirizzi economici, etici, ecc.; Strategie aziendali e/o di gruppo; Propensione al rischio ed all’innovazione) Asset (Capitalizzazione; Beni immobili; Fatturato e redditività; Liquidità; Marchi, brevetti e concessioni, ecc.) Struttura organizzativa

interna(Processi

decisionali accentrati/diffusi, job description, responsabilità definite e delegate, processi di controllo operativo, ecc.) Sistemi di

controllo interno

Competitors Dipendenti Fornitori Clienti Organi di controllo Assicurazioni

Utile societario Obiettivi aziendali Rispetto dei tempi di pagamento Trasparenza delle informazioni Segnalazione di anomalie/NC

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DIMENSIONI DEL CONTESTO FATTORI RILEVANTI PARTI

INTERESSATE RILEVANTI

ESIGENZE E ASPETTATIVE

RILEVANTI ESTERNI INTERNI

2

Sociale e lavorativo(E’

l’insieme dei fattori relativi ai valori, alle credenze, alle opinioni ed alle consuetudini dei clienti e più in generale delle parti interessate, compresi i dipendenti, che si evidenziano nell’ambito delle relazioni lavorative

Fidelizzazione del

cliente(Storicità delle

relazioni contrattuali) Consapevolezza e sensibilità ambientale (Abitudini di consumo e stili di vita dei clienti attuali e potenziali; Capacità di apprezzamento da parte dei clienti, delle

comunità locali, ecc.) Assetti politici ed amministrativi (Orientamenti nazionali nella gestione dei rifiuti, composizione politica di Consigli e Giunte locali, ecc.)

Conoscenza e condivisione dei valori aziendali (Mission aziendale; Codice etico e di comportamento;

ecc.) Contratti di lavoro e rappresentanza (Relazioni sindacali, diversificazione dei contratti lavorativi, ecc.) Competenza e

formazione(Know

how, competenze specialistiche, ecc.) Conciliazione lavoro/famiglia (Presenza di dipendenti madri; Distanza dal luogo di lavoro, ecc.) Differenze di razza e religione (Tradizioni e/o ricorrenze religiose; Modalità di abbigliamento; Aspetti sanitari; ecc.) Clima aziendale Trasparenza e comunicazione

Comunità locali Amministrazioni pubbliche

LocaliONG

(ambiente, ecc.) Dipendenti Fornitori Clienti Assicurazioni Associazioni di categoria

Rispetto dei requisiti contrattuali Assenza di contenziosi ambientali Trasparenza informazione Rispetto delle clausole di protocolli (Accordi con le Pubbliche amministrazioni, con le associazioni locali, ecc.) Rispetto accordi sindacali Protocolli associazioni di categoria Festività religiose Orari di lavoro

3

Tecnologico ed infrastrutturale (E’ l’insieme dei fattori relativi alla presenza di servizi e/attrezzature in grado di consentire e condizionare lo svolgimento delle attività)

Localizzazione ed interconnessione delle unità operative (Filiera integrata dei servizi, competitività sulla fornitura dei servizi in modo

integrato, ecc.) Fornitura di materie prime ed utilities (Facilità di accesso, prezzi competitivi, ecc.) Logistica territoriale (Vicinanza alle grandi arterie di comunicazione, lontananza/vicinanza dai corridoi di comunicazione nazionali e locali, ecc.) Outsorcing per il trasporto (Presenza di fornitori critici, ecc.)

Impianti ed attrezzature (Innovazione; Potenzialità residuale; Diversificazione e versatilità delle linee di produzione, ecc.) Disponibilità di investimenti (Programmazione degli investimenti per l’ammodermamento degli impianti e delle attrezzature, ecc.) Adeguatezza degli impianti alle esigenze del mercato di riferimento (Presenza/assenza di tecnologia in grado di coprire tutti i servizi proposti, ecc.).

Competitors Dipendenti

Fornitori Gestori di Utilities

Rispetto dei requisiti contrattuali Assenza di contenziosi ambientali Trasparenza informazione Alto livello tecnologico

4

Economico e finanziario(E’

l’insieme dei fattori relativi ala gestione del flusso monetario in entrata/uscita)

Accesso al credito Solvibilità dei clienti Credibilità nei confronti dei finanziatori (Quotazione in borsa, forme di finanziamento, ecc.)

Liquidità Ottimizzazione degli investimenti (Diversificazione, tempi di rientro, ecc.) Disponibilità di capitale proprio per gli investimenti

Clienti/consumatori Organi di controllo Assicurazioni

Rispetto delle clausole contrattuali Pagamenti nei tempi stabiliti

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DIMENSIONI DEL CONTESTO FATTORI RILEVANTI PARTI

INTERESSATE RILEVANTI

ESIGENZE E ASPETTATIVE

RILEVANTI ESTERNI INTERNI

5

Normativo e legale(E’

l’insieme dei fattori relativi alla normativa applicabile prevalentemente in materia ambientale e di SSL alle attività svolte ed alle relative controversie)

Quadro normativp di settore (Scarsa chiarezza, mutevolezza, ambiguità interpretative locali, ecc.) Contenziosi in essere e/o pregressi (Procedimenti amministrativi/penali in corso, procedimenti avverso dipendenti, misure cautelari in corso, sequestri preventivi, ecc.) Evoluzione del quadro normativo (Regolamenti europei

EoW, ecc.)Prassi

applicate al rilascio di autorizzazioni Vigilanza ambientale sul territorio di riferimento

Specificità delle prescrizioni legali

applicabili(Norme

settoriali specifiche per le attività svolte, protocolli operativi con l’Autorità competente, ecc.) Procedure per la gestione dei rifiuti Accordi settoriali (Clausole contrattuali con particolari clienti, ecc.) Salute e sicurezza sul

lavoroDeleghe

ambientali (Organigramma ambientale, mansioni specifiche ambientali, ecc.)

Legislatore (europeo, nazionale, locale) Autorità competenti (Provincia, ARPA, ecc.) Organi di controllo Dipendenti RSG

Rispetto dei limiti prefissati nelle autorizzazioni Accesso alle informazioni Attuazione delle direttive europee Atteggiamento pro-attivo e collaborativo con gli organi di controllo Sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro

6

Ambientale e territoriale(E’

l’insieme dei fattori in grado di influenzare le finalità dell’organizzazione o essere influenzati dai suoi aspetti ambientali)

Livello di attenzione ambientale (Sensibilità alle questioni ambientali, conoscenza e consapevolezza, ecc.) Fragilità del territorio (Presenza di aree protette, vincolate, di pregio e/o a rischio idrogeologico, ecc.) Destinazione d’uso (Localizzazione degli impianti/attrezzature in area industriale, con presenza umana, di pregio, ecc.)

Consumo di suolo (Impermeabilizzazione dei suolo occupati dagli impianti, ecc.) Emissioni in atmosfera (Utilizzo di automezzi per la raccolta/trasporto, ecc.) Sversamenti accidentali al suolo (raccolta/trasporto di rifiuti, ecc.) Consumo di materie difficilmente rinnovabili (Acqua, EE, combustibili, ecc.) Formazione ambientale degli addetti Incidenti ambientali (Incendi, sversamenti accidentali, ecc.)

Comunità locali Comitati cittadini Amministrazioni pubbliche

LocaliONG

(ambiente, ecc.) Dipendenti Sindacati Clienti/consumatori Associazioni di categoria

Atteggiamento pro-attivo alla tutela del territorio Prevenzione incidenti ambientali Comunicazione trasparente Utilizzo sostenibile delle risorse Competenza, formazione e consapevolezza sulla gestione ambientale

Le informazioni ed i dati contenuti nel documento Analisi del contesto vengono utilizzati, in particolare, nelle altre

fasi di implementazione e/o miglioramento continuo del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente,

nello specifico, nella determinazione del campo di applicazione, nella fase di determinazione dei rischi e delle

opportunità correlati agli aspetti ambientali, agli obblighi di conformità ed alle esigenze/aspettative delle parti

interessate e per la pianificazione delle azioni per la loro gestione.

L’AD, con il supporto di RSG analizza l’elenco delle “esigenze e aspettative rilevanti” emerse dall’analisi del

contesto e determina quelle che ritiene significative e che saranno oggetto di analisi nella successiva analisi del

contesto.

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L’ Organizzazione, successivamente, provvedere a determinare i rischi e le opportunità correlati agli esiti finali

dell’Analisi del contesto ed a pianificare le azioni necessarie per affrontarli (cfr. Par. 6.1.4 Attività di

determinazione dei rischi/opportunità e pianificazione delle azioni relative del presente Manuale).

4.3 CAMPO DI APPLICAZIONE

L’Organizzazione applica i requisiti delle norme UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e della OHSAS

18001:2007, per i campi di attività riportati al paragrafo 1.5 e 1.6 del presente Manuale.La direzione ha stabilito

che la comunicazione con le parti rilevanti esterne verrà mantenute mediante il sito internet istituzionale

www.fratellibonavita.it, ove sono riportati i dettagli di attività e autorizzazioni.

4.4 SISTEMA DI GESTIONE

Il Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente, stabilito dall’ Organizzazione, costituisce l’insieme

degli obiettivi, della struttura organizzativa, delle responsabilità, delle procedure gestionali e delle risorse messe

in atto per la conduzione dei processi che:

influenzano la qualità del servizio erogato;

mantengono sotto controllo gli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, connessi alle attività svolte nelle condizioni

normali, anomale e di emergenza;

garantiscono il rispetto degli obblighi di conformità;

consentono il miglioramento delle performance ambientali;

individuano i rischi e le opportunità connesse e regolano le azioni messe in essere per la loro corretta

gestione.

A tale proposito l’Organizzazione, nello specifico delle società componenti e delle attività svolte e dei servizio

erogati, ha quindi specificatamente:

identificato i processi necessari alla gestione complessiva (qualità e ambiente) ed ha determinato la loro

sequenza e le rispettive interazioni;

definito specifiche modalità gestionali per assicurare l’efficacia del funzionamento e del controllo dei processi;

garantito la disponibilità delle risorse necessarie per assicurare il funzionamento ed il controllo dei processi;

creato le condizioni per il monitoraggio, la misurazione e l’analisi dei processi;

individuato e svolto le azioni necessarie al miglioramento in continuo delle proprie prestazioni.

L’ Organizzazione ha posto in atto quanto sopra indicato in conformità a quanto indicato dalla norma ISO

9001:2015, dalla norma ISO 14001:2015 e dalla norma OHSAS 18001:2007 assicurando in tal modo che i

servizi erogati siano in linea con le specifiche previste ed in conformità ai requisiti del cliente in modo da

assicurarne il pieno soddisfacimento ed il mantenimento dei livelli di qualità raggiunti nonché il controllo costante

degli aspetti ambientali correlati alle attività svolte.

Lo SCHEMA sintetico dei processi svolti è riportato di seguito.

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FIG 1 – SEQUENZA ED INTERAZIONE TRA I PROCESSI

Sono stati analizzati tutti i processi che coprono l’attività, dalla formulazione dell’offerta alla spedizione del

prodotto. Questi processi sono descritti in schede (FLOW CHART) allegate alla presente sezione del MGI, che

riportano:

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input del processo (materiali, documenti, dati, istruzioni, ecc.) e relativa provenienza,

responsabile del processo,

scopo del processo,

le azioni che compongono il processo,

le interazioni dei processi in sequenza e collaterali,

altre funzioni eventualmente coinvolte,

output del processo (oggetti, documenti, registrazioni, informazioni, ecc.) e relativa destinazione,

indici di misura dell’efficacia/efficienza.

Al fine di assicurare il controllo dei processi affidati all’esterno e che possono avere un effetto sulla conformità

del prodotto ai requisiti richiesti, F.LLI BONAVITA effettua controlli diversi in base alla tipologia di commessa.

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RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE Ed 01 Pag. 1 di 4

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

5.1 LEADERSHIP E IMPEGNO ....................................................................................................................................................... 2

5.1.1 FOCALIZZAZIONE SUL CLIENTE, RISPETTO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA .............................................. 2

5.2 POLITICA INTEGRATA ............................................................................................................................................................ 3

5.3 RESPONSABILITA’ E AUTORITA’ ........................................................................................................................................... 4

5.3.1 RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE ......................................................................................................................... 4

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04718 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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5.1 LEADERSHIP E IMPEGNO

La Direzione fornisce evidenza della propria leadership ed impegno nell’attuare, mantenere attivo, riesaminare e

migliorare in modo continuativo il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente:

tenendo in considerazione la propria responsabilità in merito all’efficacia complessiva del Sistema di gestione

integrato per la qualità e l’ambiente nell’individuazione delle scelte strategiche, assicurandone l’integrazione

dei suoi requisiti nei processi di business;

promuovendo l’utilizzo dell’approccio gestionale per processi, della prospettiva del ciclo di vita e del risk based

thinking (pensiero basato sul rischio);

definendo la Politica per la qualità e l’ambiente ed individuando, attuando e mantenendo obiettivi per la qualità

e l’ambiente compatibili con le linee strategiche ed il contesto dell’intera Organizzazione;

assicurando la disponibilità di risorse e la definizione di ruoli, responsabilità ed autorità;

comunicando e promuovendo, in tutte le situazione in cui è coinvolta, l’importanza attribuita alla qualità, ad

una gestione ambientale efficace ed al rispetto dei requisiti del Sistema di gestione integrato per la qualità e

l’ambiente nel conseguire gli esiti attesi;

sostenendo attivamente tutte le persone dell’ Organizzazione a contribuire all’efficacia complessiva del

Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente promuovendo il miglioramento continuo;

fornendo sostegno a tutti gli altri ruoli gestionali presenti nell’ Organizzazione per dimostrare la loro leadership

nelle rispettive aree di responsabilità;

La Direzione, inoltre, assicura, attraverso le modalità operative descritte nello specifico capitolo del presente

Manuale e nelle specifiche procedure connesse, che i requisiti dei propri clienti, compresi quelli cogenti

applicabili, siano determinati, compresi e soddisfatti regolarmente per accrescere la loro soddisfazione e che

siano determinati ed affrontati i rischi/opportunità in grado di influenzare la conformità complessiva del proprio

servizio e la capacità di accrescere la soddisfazione dei propri clienti.

5.1.1 FOCALIZZAZIONE SUL CLIENTE, RISPETTO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA

La Direzione, conscia del fatto che obiettivo fondamentale del proprio Sistema di Gestione Integrato è la

soddisfazione (e la capacità di aumentare la stessa) dei requisiti dei clienti, cogenti e/o regolamentati, nel rispetto

dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, si impegna ad assicurare che questi siano prima bene definiti e

compresi, attraverso una corretta attività di determinazione, di individuazione di rischi ed opportunità e

successivamente soddisfatti, con particolare attenzione alle informazioni percepite in merito dal cliente.

La direzione, pienamente consapevole che l’affermazione dell’Azienda sul mercato è basata sulla sua capacità di

soddisfare le esigenze e le aspettative dei Clienti, è pertanto impegnata ad assicurare, anche tramite l’opera del

proprio rappresentante, l’effettuazione di tutte le azioni necessarie a conseguire e documentare:

la soddisfazione dei propri clienti,

l’identificazione puntuale/continua dei pericoli e la valutazione dei rischi,

il rispetto dell’ambiente circostante.

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L’azione di identificazione delle esigenze del cliente viene svolta:

a) nella fase di rapporto commerciale,

b) nella fase di definizione contrattuale,

c) nella fase di realizzazione dei prodotti,

d) su un piano più particolare attraverso indagini di Customer Satisfaction che, oltre a rilevare lo stato

attuale della soddisfazione del cliente, devono tendere a mettere in luce le aree di miglioramento; tali

indagini, che ricadono sotto la responsabilità di RSG, devono essere condotte in accordo a quanto

precisato alla sezione pertinente del presente manuale.

L’azione necessaria ad identificare specificatamente le leggi e i regolamenti ambientali e di sicurezza applicabili e

a conoscere la corretta posizione dell’azienda nei confronti dell’ambiente e dei pericoli per la salute e la sicurezza

sui luoghi di lavoro, si esplica, da una parte, attraverso l’applicazione della procedura:

P12: Gestione delle leggi e delle autorizzazioni

e, dall’altra:

attraverso l’attuazione delle prescrizioni della procedura P11 Identificazione e valutazione degli

aspetti ambientali

attraverso l’identificazione dei pericoli e la valutazione del rischio aziendale

in base alle quali la F.LLI BONAVITA:

identifica gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi che, all’interno del campo di

applicazione definito per il sistema di gestione, essa può tenere sotto controllo e quelli sui quali essa può

esercitare un’influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi

o modificati,

determina quegli aspetti che hanno o possono avere impatti significativi sull’ambiente,

individua puntualmente e con continuità i pericoli, valuta i rischi e identifica le necessarie misure di

controllo.

5.2 POLITICA INTEGRATA

La Direzione della F.LLI BONAVITA stabilisce, documenta ed attua in modo appropriato alle sue finalità ed al suo

contesto, alla natura, alle dimensioni aziendali ed agli aspetti ambientali connessi alle attività svolte, ai prodotti ed

ai servizi erogati, la propria Politica integrata contenente:

l’impegno a soddisfare i requisiti ed a migliorare il proprio Sistema di gestione integrato per la qualità e

l’ambiente;

il riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi per la qualità e l’ambiente.

l’impegno al miglioramento continuo, alla protezione dell’ambiente ed alla prevenzione dell’inquinamento;

il riferimento ad altri eventuali impegni specifici relativi al proprio contesto

l’impegno a rispettare tutte le prescrizioni legali applicabili e le eventuali altre prescrizioni (obblighi di

conformità) che l’ Organizzazione sottoscrive nell’ambito delle società componenti.

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La Direzione inoltre, mantiene la Politica per la qualità e l’ambiente come informazione documentata, la diffonde

al suo personale (affissione c/o la bacheca aziendale nelle unità operative coinvolte) e la rende disponibile al

pubblico mettendola a disposizione sul suo sito-internet aziendale.

5.3 RESPONSABILITA’ E AUTORITA’

La Direzione della F.LLI BONAVITA assicura che le responsabilità e le autorità siano:

definite attraverso la redazione dell’organigramma aziendale e

rese note nell’ambito dell’organizzazione mediante opportuni interventi informativi.

All’interno dell’azienda le responsabilità sono definite come da funzionigramma allegato [MD02E].

Le nomine che riguardano trasversalmente il Sistema sono due:

il Rappresentante della Direzione

il Responsabile del Sistema di Gestione

Per quel che concerne nello specifico la norma OHSAS 18001, l’Organizzazione:

nomina il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione,

nomina il medico competente, definendone le responsabilità in relazioni agli obblighi di legge ed alla

collaborazione da fornire alle funzioni responsabili della F.LLI BONAVITA,

consente che i lavoratori eleggano i propri rappresentanti,

nomina tutte le funzioni responsabili definendone competenze e responsabilità direzionali relativamente

al proprio settore aziendale di competenza,

garantisce che venga effettuata la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza.

Le responsabilità di dettaglio delle diverse unità organizzative nell'ambito dei principali processi aziendali sono

indicate all’interno del modulo specifico MD02F_PROFILI.

5.3.1 RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE

La Direzione Generale ha designato un membro della struttura direzionale, affidandogli, indipendentemente da

altre responsabilità, la responsabilità e l'autorità per:

garantire che siano predisposti, attuati ed aggiornati i principali processi aziendali in conformità alle

norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e OHSAS 18001,

garantire che sia realizzato, attuato e monitorato il Sistema di Gestione Integrato,

analizzare le prestazioni del Sistema di Gestione Integrato e individuare le esigenze di miglioramento,

garantire la promozione della consapevolezza dei requisiti del Cliente nell'ambito di tutta la struttura,

mantenere i necessari collegamenti con enti esterni relativamente al Sistema di Gestione Integrato.

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CAP 06

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

6 PIANIFICAZIONE DEL SGI .............................................................................................................................................................. 2

6.1 AZIONI PER AFFROPNTARE RISCHI E OPPORTUNITA’ ....................................................................................................... 2

6.2.1 GENERALITA’ ................................................................................................................................................................... 2

6.2.2 ASPETTI AMBIENTALI ..................................................................................................................................................... 3

6.2.3 OBBLIGHI DI CONFORMITA’ ........................................................................................................................................... 3

6.2.4 ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE – DETERMINAZION DELL’ANALISI DEL CONTESTO – RISCHI /OPPORTUNITA’ E

PIANIFICAZIONI DLLE AZIONI RELATIVE .................................................................................................................................... 3

6.2 OBIETTIVI ................................................................................................................................................................................. 6

6.2.1 OBIETTIVI GENERALI ....................................................................................................................................................... 6

6.2.2 PROGRAMMI E TRAGUARDI ........................................................................................................................................... 7

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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6 PIANIFICAZIONE DEL SGI

6.1 AZIONI PER AFFROPNTARE RISCHI E OPPORTUNITA’

F.LLI BONAVITA stabilisce, attua, controlla e riesamina i processi relativi ai rischi ed opportunità con l’obiettivo

prioritario di conseguire gli esiti attesi complessivamente stabiliti riducendo l’incertezza e gli effetti indesiderati

associati.

A tale proposito determina rischi ed opportunità da affrontare, secondo l’accezione data ai termini dall’

Organizzazione nell’ambito della specifica letteratura di settore, pianificando contestualmente le azioni per

affrontarli.Tali rischi ed opportunità sono correlati agli aspetti ambientali significativi (cfr. Par. 6.1.2 Aspetti

ambientali del presente Manuale), agli obblighi di conformità rilevanti (cfr. Par. 6.1.3. Obblighi di conformità del

presente Manuale) ed alle esigenze/aspettative delle parti interessate rilevanti (cfr. Cap. 4 Contesto

dell’organizzazione del presente Manuale).

L’ Organizzazione definisce un processo documentato della gestione del rischio utilizzando una metodologia

prevalentemente qualitativa ed impiegando principalmente persone interne all’organizzazione scelte

principalmente in base alle loro competenze trasversali ed alla loro ampia ed approfondita conoscenza

dell’organizzazione e delle tematiche afferenti la certificazione per la qualità e l’ambiente.

6.1.2 GENERALITA’

La F.LLI BONAVITA nei capitoli seguenti, individua le modalità operative per pianificare:

la determinazione degli aspetti ambientali (diretti/indiretti) e dei relativi impatti potenziali associati, la

definizione degli specifici criteri di valutazione e l’individuazione degli aspetti ambientali significativi

relativamente alle attività svolte ed ai servizi erogati in tutte le sedi/unità operative coinvolte nel processo di

implementazione del Sistema di gestione integrato considerando, oltre alle condizioni normali di esercizio,

anche quelle anomale e di emergenza ragionevolmente prevedibili;

l’identificazione, la selezione, la raccolta, l’accessibilità, la conservazione, l’aggiornamento continuo e la

verifica del rispetto degli obblighi di conformità (prescrizioni legali e altre eventuali prescrizioni cui

l’Organizzazione deve ed intende attenersi relativamente agli aspetti ambientali delle sue attività e dei servizi

erogati ed alle esigenze/aspettative delle parti interessate);

la determinazione dei rischi e opportunità correlati agli aspetti ambientali significativi, agli obblighi di

conformità rilevanti ed alle esigenze/aspettative delle parti interessate rilevanti;

le azioni necessarie per affrontare gli aspetti ambientali significativi, gli obblighi di conformità ed i rischi ed

opportunità complessivamente individuati;

gli obiettivi di miglioramento e le azioni per il loro raggiungimento (cfr. Par. 6.2 Obiettivi, traguardi e

programmi per la qualità e l’ambiente del presente Manuale).

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CAP 06

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6.1.3 ASPETTI AMBIENTALI

F.LLI BONAVITA descrive nella procedura P11 IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI

AMBIENTALI i processi adottati per la determinazione degli aspetti ambientali (diretti/indiretti) e dei relativi impatti

potenziali associati, per la definizione degli specifici criteri di valutazione e per l’individuazione degli aspetti

ambientali significativi relativamente alle attività svolte ed ai servizi erogati dall’ Organizzazione in tutte le

sedi/unità operative coinvolte nel processo di implementazione del Sistema di gestione integrato considerando,

oltre alle condizioni normali di esercizio, anche quelle anomale e di emergenza ragionevolmente prevedibili.

La F.LLI BONAVITA pertanto:

identifica gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi che, all’interno del campo di

applicazione definito per il sistema di gestione, essa può tenere sotto controllo e quelli sui quali essa può

esercitare un’influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi

o modificati,

determina quegli aspetti che hanno o possono avere impatti significativi sull’ambiente,

individua puntualmente e con continuità i pericoli, valuta i rischi e identifica le necessarie misure di

controllo.

Le informazioni ed i dati ottenuti dall’applicazione delle indicazioni contenute nella suddetta procedura vengono

utilizzati nelle altre fasi di implementazione e/o miglioramento continuo del Sistema di gestione integrato come,

nello specifico, per la fase di determinazione dei rischi e delle opportunità correlati agli aspetti ambientali, per

l’individuazione dei principi contenuti nella Politica integrata, per la definizione degli obiettivi ambientali e per la

pianificazione delle azioni per il loro raggiungimento.

6.1.4 OBBLIGHI DI CONFORMITA’

F.LLI BONAVITA descrive nella procedura P12 GESTIONE DELLE LEGGI E DELLE AUTORIZZAZIONI le

modalità per l’identificazione, la selezione, la raccolta, l’accessibilità, la conservazione, l’aggiornamento continuo

e la verifica del rispetto delle prescrizioni legali e di altre eventuali prescrizioni cui l’Organizzazione deve ed

intende attenersi relativamente agli aspetti ambientali delle sue attività e dei servizi erogati (obblighi di

conformità).

6.1.5 ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE – DETERMINAZION DELL’ANALISI DEL CONTESTO – RISCHI

/OPPORTUNITA’ E PIANIFICAZIONI DLLE AZIONI RELATIVE

Il presente paragrafo ha lo scopo di descrivere le modalità operative utilizzate per determinare l’analisi del

contesto i rischi e le opportunità correlati agli aspetti ambientali significativi, agli obblighi di conformità rilevanti ed

alle esigenze/aspettative delle parti interessate rilevanti per l’ Organizzazione e per pianificare le relative azioni

per affrontarli correlandole agli obiettivi di miglioramento complessivamente stabiliti (cfr. Par. 6.2 Obiettivi,

traguardi e programmi per la qualità e l’ambiente del presente Manuale).

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 06

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PIANIFICAZIONE Ed 01 Pag. 4 di 7

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L’ Organizzazione, in linea generale, considera un rischio come una combinazione tra una minaccia (cfr.

Dizionario Treccani: pericolo incombente o annuncio più o meno esplicito di un danno) ed il conseguente danno

(cfr. Dizionario Treccani: conseguenza negativa di un evento) cui associare le specifiche azioni per affrontarlo.

Contestualmente considera un’opportunità, in generale, come un’occasione/circostanza adatta e favorevole per

fare qualcosa cui associare, anche in questo caso, le specifiche azioni per affrontarla.

La determinazione complessiva dei rischi e delle opportunità persegue i seguenti obiettivi generali:

assicurare che il Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente possa conseguire gli esiti attesi

complessivamente stabiliti dall’ Organizzazione;

prevenire o ridurre gli effetti indesiderati;

conseguire il miglioramento continuo.

Il Responsabile del Sistema di gestione integrato RSG, con il supporto e la collaborazione e dei responsabili delle

varie funzioni, possiede la responsabilità di determinare i rischi e le opportunità e di pianificare le azioni per

affrontarli.

La determinazione dei rischi e delle opportunità e l’eventuale revisione/integrazione delle azioni per affrontarli

viene aggiornata almeno annualmente in occasione del Riesame della Direzione ovvero ogni qual volta

subentrino modifiche alle attività svolte e/o ai servizi erogati e/o alle unità operative complessivamente

coinvolte.La pianificazione delle azioni individuate per affrontare i rischi e le opportunità tiene conto anche degli

obiettivi, dei traguardi e dei programmi per la qualità e l’ambiente stabiliti complessivamente (cfr. Par. 6.2

Obiettivi, traguardi e programmi per la qualità e l’ambiente del presente Manuale).

RSG procede alla determinazione dei rischi e delle opportunità correlati agli ASPETTI SIGNIFICATIVI in base a

quanto sotto riportato.Per quanto riguarda l’analisi del contesto si decide di unificare il modello analisi contesto

con i rischi e opportunità, creando così il file ANALISI DEL CONTESTO- ASPETTI AMBIENTALI -RISCHI E

OPPORTUNITA'.

Al fine di meglio evidenziare le probabili fonti di pericolo analizzate nel documento, si è deciso di usare la

seguente matrice di analisi al fine di valutare i singoli fattori.

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Contestualmente RSG procede alla determinazione dei rischi e delle opportunità correlati agli OBBLIGHI di

CONFORMITA’ RILEVANTI sulla base di quanto registrato in Piano di monitoraggio MD08, ELENCO LEGGI

MD12A e ELENCO AUTORIZZAZION M12BI.

Infine RSG procede alla determinazione dei rischi e delle opportunità correlati alle ESIGENZE ed ASPETTATIVE

RILEVANTI delle parti interessate, che sono ritenute obblighi di conformità per l’ Organizzazione, sulla base di

quanto registrato alla parte dedicata dell’Analisi del contesto.

Nell’ambito dei rischi e delle opportunità correlati alle esigenze/aspettative rilevanti delle parti interessate

vengono individuati quelli rilevanti con la definizione di opportuni indicatori e obbiettivi proposti da RSG e

approvati dalla Direzione.

6.2 OBIETTIVI

6.1.1 OBIETTIVI GENERALI

Vengono stabiliti, per i pertinenti livelli e funzioni dell’organizzazione, gli obiettivi generali e strategici, con lo

scopo di soddisfare il cliente/mercato nelle sue esigenze ed aspettative e di rispettare l’ambiente e la sicurezza.

Gli obiettivi da perseguire individuati sono attinenti a:

soddisfazione del cliente e delle parti interessate,

significatività degli aspetti ambientali relativi ai processi in essere,

impegno al miglioramento continuo delle prestazioni in termini di qualità del servizio offerto e performance

ambientali e di sicurezza,

misurazione della soddisfazione del cliente,

accurata selezione dei fornitori,

rispetto delle leggi in vigore e della normativa contrattuale,

attenzione alla salute e sicurezza sul posto di lavoro,

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adeguata informazione/formazione in merito alla qualità, all’ambiente e alla sicurezza di tutte le funzioni

aziendali,

monitoraggio dell’adeguatezza, del rispetto e dell’efficacia del sistema attraverso Verifiche Ispettive,

garanzia dell’applicazione delle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e OHSAS 18001.

La Direzione è conscia del fatto che gli obiettivi generali di politica aziendale sopra enunciati devono essere

tradotti in obiettivi specifici per ogni funzione significativa e devono tener conto del punto di vista eventualmente

espresso dalle parti interessate.

Gli obiettivi specifici attribuiti a funzioni di responsabilità in seno all’organizzazione vengono identificati e

formalizzati dalla Direzione in modo da poter essere, ove possibile, misurabili attraverso opportuni indicatori; tali

obiettivi, coerenti con la politica integrata, devono assicurare il rispetto dei requisiti del prodotto, il rispetto delle

leggi e dei regolamenti applicabili e il miglioramento continuo delle prestazioni del sistema integrato di gestione

per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.

La Direzione assicura l’attuazione di quanto sopra attraverso le attività di pianificazione (vedi cap. 5.4.2).

6.1.2 PROGRAMMI E TRAGUARDI

La completa attuazione delle prescrizioni del Sistema Integrato di Gestione, nonché l’attuazione pianificata delle

attività e dei processi aziendali in una logica di “miglioramento continuo” sono assicurate dalla Direzione della

F.LLI BONAVITA mediante una chiara identificazione delle attività e delle risorse necessarie per conseguire gli

obiettivi prefissati.

Lo strumento attuativo si concretizza nella definizione di uno o più “PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO” redatti

da RSG e approvati da DA.

Mediante tale formalizzazione vengono definite:

le azioni puntuali per conseguire gli obiettivi aziendali pianificati in sede di riesame della direzione, da

raggiungere nel corso dell’anno,

le risorse umane, economiche e tecnologiche da utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi fissati,

quali per esempio: nuove strumentazioni di controllo; nuove attrezzature; addestramento del personale

per l’utilizzo di eventuali nuove tecnologie,

le responsabilità individuate per il raggiungimento delle azioni definite nei programmi, comprese le

relative tempistiche.

Nel caso di cambiamenti organizzativi, la Direzione assicura che essi siano gestiti in modo che, nel periodo di

tempo necessario per introdurre tali cambiamenti, l’efficacia del sistema integrato di gestione non venga

compromessa.

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

7 SUPPORTO ...................................................................................................................................................................................... 2

7.1 RISORSE................................................................................................................................................................................... 2

7.1.1 GENERALITA’ ................................................................................................................................................................... 2

7.1.2 RISORSE UMANE ............................................................................................................................................................. 2

7.1.3 INFRASTRUTTURE ........................................................................................................................................................... 2

7.1.4 AMBIENTE DI LAVORO .................................................................................................................................................... 3

7.2 COMPETENZA, ......................................................................................................................................................................... 3

7.3 FORMAZIONE-ADDESTRAMENTO E CONSAPEVOLEZZA ................................................................................................... 3

7.4 COMUNICAZIONE .................................................................................................................................................................... 4

7.4.1 INTERNA ........................................................................................................................................................................... 4

7.4.2 DA E VERSO L’ESTERNO ................................................................................................................................................ 5

7.5 INFORMAZIONI DOCUMENTATE ............................................................................................................................................ 5

7.5.1 GENERALITA’ ................................................................................................................................................................... 5

7.5.2 MANUALE INTEGRATO Q/A/S ......................................................................................................................................... 6

7.5.3 IL CONTROLLO DELLE INFORMAZIONI DOCUMENTATE ............................................................................................. 6

ALLEGATI /DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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7 SUPPORTO

7.1 RISORSE

7.1.1 GENERALITA’

La Direzione aziendale individua e rende disponibili le risorse necessarie per:

a) attuare e tenere aggiornato il sistema di gestione integrato, migliorare in modo continuo la sua efficacia e

le proprie performance ambientali e di sicurezza,

b) accrescere la soddisfazione dei clienti, ottemperando ai requisiti dello stesso.

7.1.2 RISORSE UMANE

La F.LLI BONAVITA ha adottato delle procedure tali per cui il personale che

esegue attività che influenzano la conformità ai requisiti del prodotto e del servizio erogato,

esegue, per l’organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono provocare uno o più impatti

ambientali significativi identificati dall’organizzazione,

esegue, sotto il suo controllo compiti che possano causare un impatto sulle problematiche della sicurezza

risulti competente sulla base di:

un adeguato grado di istruzione,

addestramento,

abilità ed

esperienza.

7.1.3 INFRASTRUTTURE

L’azienda definisce, predispone e mantiene le infrastrutture necessarie per ottenere la conformità ai requisiti dei

prodotti e dei servizi erogati e garantire la corretta gestione degli aspetti e impatti ambientali e di sicurezza

connessi alle proprie attività.

Le infrastrutture comprendono:

a) edifici, spazi di lavoro e servizi connessi,

b) attrezzature ed apparecchiature di processo (sia hardware che software),

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c) servizi di supporto (quali trasporti, sistemi di comunicazione o informativi).

7.1.4 AMBIENTE DI LAVORO

E’ interesse della Direzione che il personale operi in condizioni adatte a favorire il migliore rendimento sul lavoro.

L’azienda definisce e gestisce le condizioni dell’ambiente di lavoro (compresi fattori fisici, ambientali, rumore,

temperatura, umidità, illuminazione o condizioni atmosferiche, rapporti interpersonali, comunicazione, scambio di

informazioni, collaborazione, ecc.) necessarie per assicurare la conformità ai requisiti dei progetti sviluppati ed il

rispetto delle normative ambientali connesse alle proprie attività, tenendo nel debito conto le esigenze e le

prescrizioni di sicurezza e di salvaguardia della salute, in accordo alle prescrizioni del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

7.1.5 CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E DI MISURAZIONE

L'organizzazione ha identificato le attività di monitoraggio e di misurazione da effettuare nonché le

apparecchiature di monitoraggio e di misurazione necessarie a fornire evidenza della conformità del prodotto ai

requisiti di qualità, ambiente e sicurezza determinati.

La F.LLI BONAVITA ha stabilito processi per assicurare che il monitoraggio e la misurazione possano essere, e

siano, eseguiti in modo coerente con i requisiti di monitoraggio e di misurazione pianificati.

Ove necessario per assicurare risultati validi, le apparecchiature di misurazione sono:

a. tarate e/o verificate, ad intervalli specificati, o prima della loro utilizzazione, a fronte di campioni di misura

riferibili a campioni internazionali o nazionali; qualora tali campioni non esistano, deve essere registrato il

riferimento utilizzato per la taratura o per la verifica,

b. regolate o regolate di nuovo, per quanto necessario,

c. opportunamente identificate, al fine di determinarne lo stato di taratura,

d. protette da regolazioni che potrebbero invalidare il risultato della misurazione,

e. protette dal danneggiamento e dal deterioramento durante la movimentazione, la manutenzione e

l'immagazzinamento.

Inoltre, la F.LLI BONAVITA valuta e registra la validità dei risultati delle precedenti misurazioni, qualora si riscontri

che l’apparecchiatura non è conforme ai requisiti e, all’occorrenza, intraprende azioni appropriate

sull’apparecchiatura e su ogni prodotto coinvolto.

Tali informazioni sono documentate e le relative registrazioni, compresi i risultati delle tarature e delle verifiche

effettuate anche da soggetti esterni qualificati, vengono gestite secondo quanto definito al punto 7.5.

Quando viene utilizzato un software per monitorare e misurare requisiti specificati, viene confermata la sua

capacità di soddisfare l’applicazione prevista. Tale conferma precede sempre l’utilizzazione iniziale e, per quanto

necessario, viene ripetuta.

7.2 COMPETENZA,

7.3 FORMAZIONE-ADDESTRAMENTO E CONSAPEVOLEZZA

L’azienda, sulla base della documentazione predisposta (P03 Gestione delle risorse):

a) Definisce la competenza necessaria per il personale che svolge attività che influenzano conformità ai

requisiti del prodotto,

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b) Identifica, in relazione agli aspetti ambientali e ai rischi individuati, le necessità formative per il personale

che esegue compiti significativi per l’ambiente e per la sicurezza,

c) Ove applicabile, fornisce addestramento o intraprende altre azioni per acquisire la necessaria

competenza,

d) Valuta l’efficacia delle azioni intraprese,

e) Assicura che il suo personale sia consapevole

della conformità alla Politica integrata, alle procedure ed ai requisiti del sistema di gestione,

della rilevanza e dell’importanza delle proprie attività, di come esse contribuiscono al

raggiungimento degli obiettivi, e delle conseguenze potenziali di scostamenti rispetto alle

procedure specificate,

degli aspetti ambientali significativi e dei relativi impatti ambientali, reali o potenziali, connessi al

proprio lavoro e dei benefici per l’ambiente dovuti al miglioramento delle proprie prestazioni

individuali,

delle conseguenze sulla sicurezza, reali e potenziali, delle proprie attività lavorative,

dei ruoli e delle responsabilità e dell’importanza del rispetto dei requisiti per la preparazione e la

risposta alle emergenze,

f) Conserva appropriate registrazioni sul grado di istruzione, sull’addestramento, sull’abilità e

sull’esperienza del personale.

I dati relativi alle attività di formazione svolte e le esigenze formative emerse, vengono valutati nel corso della

riunione di riesame da parte della Direzione.

7.4 COMUNICAZIONE

Tale aspetto, declinato sia per la comunicazione interna che per quella “da e verso” l’esterno, riveste un ruolo

chiave nella gestione dell’organizzazione aziendale che ha provveduto a definire le linee guida di comportamento

redigendo una procedura specifica (P04).

7.4.1 INTERNA

La Direzione, al fine di favorire la corretta integrazione tra le varie funzioni e livelli dell’organizzazione e, quindi,

l’efficacia del sistema di gestione integrato, promuove la comunicazione interna attraverso riunioni, comunicazioni

scritte, avvisi e divulgando opportunamente sia i contenuti del documento di Politica Integrata, sia gli obiettivi di

miglioramento compresa la relativa programmazione.

Inoltre, per quel che concerne nello specifico la Sicurezza, la Direzione promuove la partecipazione dei lavoratori

attraverso:

• il corretto coinvolgimento nell’identificazione dei pericoli, nella valutazione dei rischi e nella definizione dei

controlli,

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• il corretto coinvolgimento nell’indagine su incidenti

• rappresentanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

7.4.2 DA E VERSO L’ESTERNO

La Direzione è consapevole dell’importanza di prendere in considerazione procedimenti per ricevere,

documentare e rispondere alle richieste pertinenti provenienti dalle parti interessate esterne.

Tali procedimenti devono riguardare in particolare:

la risposta ai reclami dei clienti e

le informazioni relative ad aspetti ambientali significativi,

le informazioni relative ai pericoli riscontrati – la consultazione con i propri fornitori avviene

quando ci siano delle modifiche che influenzino la salute e sicurezza dei lavoratori.

Sono inoltre assicurate adeguate registrazioni di ogni decisione assunta in merito.

A tal fine la Direzione assicura che tutte le comunicazioni rivolte all’esterno o ricevute dall’esterno (quali reclami

del cliente e/o di natura ambientale, comunicazioni da enti competenti aventi titolo in materia di autorizzazioni,

ecc.) siano registrate al fine di verificare l’efficace gestione delle azioni ad esse correlate e/o da esse scaturite.

7.5 INFORMAZIONI DOCUMENTATE

7.5.1 GENERALITA’

La documentazione del sistema di gestione della F.LLI BONAVITA include:

Analisi del Contesto, valutazione rischi e opportunità;

la Politica dell’Organizzazione compresa l’enunciazione dei principi base e degli obiettivi strategici,

Il presente Manuale;

I Flow chart dei processi principali;

Le procedure previste;

Le istruzioni operative necessarie;

I moduli per le registrazioni;

I documenti di origine esterna;

Tutte le registrazioni del sistema

I documenti necessari all’organizzazione per assicurare l’efficace pianificazione, funzionamento e

controllo dei suoi processi,

la cui rappresentazione gerarchica è la seguente:

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7.5.2 MANUALE INTEGRATO Q/A/S

Il documento è composto da 10 sezioni separate e indipendenti e costituisce il riferimento generale delle attività

dell’organizzazione gestite in conformità agli standard di riferimento.

Il Manuale predisposto include:

a) il campo di applicazione del sistema di gestione implementato;

b) l’elenco delle procedure predisposte e/o i riferimenti alle stesse,

c) una descrizione delle interazioni tra i processi dell’organizzazione.

7.5.3 IL CONTROLLO DELLE INFORMAZIONI DOCUMENTATE

L’organizzazione ha predisposto una procedura per la gestione dei documenti e delle registrazioni [P01].

Tale procedura stabilisce le modalità necessarie per:

a) approvare i documenti, circa l’adeguatezza, prima della loro emissione,

b) riesaminare, aggiornare (quando necessario) e riapprovare i documenti stessi,

c) assicurare che vengano identificate le modifiche e lo stato di revisione corrente dei documenti,

d) assicurare che le pertinenti versioni dei documenti applicabili siano disponibili sui luoghi di utilizzazione,

e) assicurare che i documenti siano e rimangano leggibili e facilmente identificabili,

f) assicurare che i documenti di origine esterna siano identificati e la loro distribuzione sia controllata,

g) prevenire l’uso involontario di documenti obsoleti ed adottare una loro adeguata identificazione qualora

siano da conservare per qualsiasi scopo.

La procedura per la gestione della documentazione contempla anche la gestione dei documenti di registrazione

considerando che tali documenti:

sono un tipo speciale di documenti e devono essere tenute sotto controllo in ottemperanza agli standards

di riferimento,

devono essere predisposte e conservate per fornire evidenza della conformità ai requisiti e dell’efficace

funzionamento del sistema di gestione integrato,

devono rimanere leggibili, facilmente identificabili e rintracciabili.

La procedura menzionata stabilisce le modalità necessarie per la gestione delle registrazioni in merito a:

a) identificazione,

b) archiviazione,

c) protezione,

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SUPPORTO Ed 01 Pag. 7 di 7

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d) reperibilità,

e) definizione della durata di conservazione e

f) modalità di eliminazione.

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ATTIVITA’ OPERATIVE Ed 01 Pag. 1 di 6

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

8.1 PIANIFICAZIONE ...................................................................................................................................................................... 2

8.2 REQUISITI E RAPPORTI CON LE TERZE PARTI .................................................................................................................... 2

8.2.1 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE ................................................................................................................................ 2

8.2.2 IDENTIFICAZIONE E RISPETTO DEI REQUISITI ............................................................................................................. 2

8.2.3 RIESAME DEI REQUISITI.................................................................................................................................................. 2

8.3 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE ............................................................................................................... 3

8.4 CONTROLLO DEI PROCESSI, PORDOTTI E SERVIZI FORNITI DALL’ESTERNO ................................................................. 3

8.4.1 GESTIONE DEI FORNITORI .............................................................................................................................................. 3

8.4.2 INFORMAZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO........................................................................................................... 3

8.4.3 VERIFICA DEI PRODOTTI APPROVVIGIONATI ............................................................................................................... 4

8.5 PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI ....................................................................................................................... 4

8.5.1 CONTROLLO SULLA ATTIVITA’ DI PRODUZIONE ......................................................................................................... 4

8.5.2 L’IDENTIFICAZIONE E LA RINTRACCIABILITÀ .............................................................................................................. 5

8.5.3 LA PROPRIETÀ DEL “CLIENTE” ..................................................................................................................................... 5

8.5.4 LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ............................................................................................................................. 5

8.6 RILASCIO DI PRODOTTI E SERVIZI ........................................................................................................................................ 6

ALLEGATI

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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8.1 PIANIFICAZIONE

La F.LLI BONAVITA pianifica e sviluppa i processi necessari per la realizzazione del prodotto coerentemente con

i requisiti degli altri processi del sistema di gestione per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.

Nel pianificare la realizzazione del prodotto, l'organizzazione individua e determina:

a) gli obiettivi per la qualità, l’ambiente e la sicurezza ed i requisiti relativi al prodotto,

b) l'esigenza di stabilire processi e predisporre documenti, e di fornire risorse specifiche per il prodotto,

c) l’esigenza di conoscere la normativa specifica applicabile ai processi produttivi e fornire adeguati

strumenti per ottemperare alle prescrizioni cogenti,

d) gli aspetti e impatti ambientali significativi e di sicurezza relativi al prodotto,

e) le richieste attività di verifica, validazione, monitoraggio, misurazione, ispezione e prove specifiche per il

prodotto ed i relativi criteri di accettazione,

f) le registrazioni necessarie a fornire evidenza che i processi di realizzazione e il prodotto risultante

soddisfino i requisiti.

Gli elementi in uscita da questa pianificazione sono rappresentati in una forma adeguata al modo di operare

dell'organizzazione.

8.2 REQUISITI E RAPPORTI CON LE TERZE PARTI

8.2.1 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE

Il sistema gestionale implementato stabilisce e attiva modalità efficaci per comunicare con i soggetti coinvolti in

merito a:

a) quesiti, gestione di contratti o ordini e relativi emendamenti,

b) informazioni di ritorno da parte dei soggetti coinvolti, inclusi i suoi reclami.

8.2.2 IDENTIFICAZIONE E RISPETTO DEI REQUISITI

Nella logica della gestione delle commesse, l’azienda determina opportunamente e gestisce:

a) i requisiti specificati dal “cliente”,

b) i requisiti non precisati dal cliente, ma necessari per l’uso specificato o per quello atteso, dove

conosciuto,

c) i requisiti cogenti applicabili, compresa la normativa ambientale e di sicurezza,

d) ogni altro requisito aggiuntivo ritenuto necessario dall’organizzazione stessa.

8.2.3 RIESAME DEI REQUISITI

I requisiti vengono riesaminati prima dell’emissione delle offerte, dell’accettazione di contratti o ordini,

dell’accettazione delle relative modifiche.

Le procedure definite garantiscono che:

a) i requisiti siano definiti,

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b) siano state risolte le eventuali divergenze tra i requisiti di un contratto o di un ordine rispetto a quelli

espressi in precedenza,

c) ci siano le capacità per soddisfare i requisiti definiti.

Nel caso in cui

1. il soggetto avente titolo non fornisca indicazioni documentate, comunque i requisiti sono confermati

dall’organizzazione prima della loro accettazione,

2. ove i requisiti iniziali di un progetto vengano modificati, la F.LLI BONAVITA assicura che gli opportuni

documenti circa la nuova configurazione sono emendati e che il personale coinvolto viene messo a

conoscenza delle modifiche apportate.

8.3 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE

Un caso particolare di non-conformità ambientale o di sicurezza, consiste nel verificarsi di incidenti e situazioni di

emergenza; al fine di prepararsi a fronteggiare tali eventi, l’organizzazione ha predisposto, applica e mantiene

attiva una procedura per:

individuare le situazioni di emergenza (anche potenziali) e

stabilire adeguate risposte per prevenire o attenuare l’impatto ambientale o sulla sicurezza che ne

potrebbe conseguire,

pianificare ed effettuare periodicamente simulazioni delle situazioni individuate.

Nella procedura stessa vengono inoltre definite le modalità di revisione che possono maturare a seguito di:

1. situazioni di emergenza effettivamente occorse

2. simulazioni periodiche

per verificare la continua efficacia ed efficienza di quanto previsto.

8.4 CONTROLLO DEI PROCESSI, PORDOTTI E SERVIZI FORNITI DALL’ESTERNO

8.4.1 GESTIONE DEI FORNITORI

La F.LLI BONAVITA assicura che i prodotti e i servizi richiesti approvvigionati siano conformi ai requisiti

specificati per l’approvvigionamento.

Il tipo e l’estensione dei controlli che l’azienda effettua sia sui fornitori che sui prodotti/servizi acquistati risulta

direttamente correlato agli effetti che tali elementi potranno avere sulla successiva realizzazione dei prodotti e

sull’ambiente e la sicurezza. I fornitori di materiali e servizi vengono scelti in base alla loro capacità di soddisfare i

requisiti di Qualità richiesti, e di minimizzare gli impatti ambientali e di sicurezza dei prodotti/servizi acquistati.

In funzione di ciò sono stati definiti dei criteri di selezione, valutazione iniziale e rivalutazione continua dei fornitori

coinvolti, al fine di garantire un controllo e un monitoraggio costante sulla capacità degli stessi a fornire prodotti o

erogare servizi sempre conformi alle specifiche contrattuali definite.

8.4.2 INFORMAZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO

Le informazioni per l’approvvigionamento descrivono i prodotti da acquistare, ivi inclusi, ove opportuno

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a) i requisiti per l’approvazione dei servizi e dei prodotti, delle procedure, dei processi e delle

apparecchiature,

b) i requisiti per la qualificazione del personale,

c) i requisiti per il sistema di gestione integrato.

La F.LLI BONAVITA assicura l’adeguatezza dei requisiti specificati per l’approvvigionamento prima della loro

comunicazione ai fornitori.

Nel caso di affidamento a fornitori esterni di servizi facenti parte dei processi aziendali, nei relativi ordini sono

inserite, sotto la responsabilità di RSG, specifiche clausole riguardanti le prescrizioni che il fornitore deve seguire

nell’ambito della gestione per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.

8.4.3 VERIFICA DEI PRODOTTI APPROVVIGIONATI

L’azienda stabilisce ed effettua tutti i controlli di laboratorio o altre attività necessarie per assicurare che i prodotti

e i servizi approvvigionati ottemperino ai requisiti concordati e/o specificati per l’approvvigionamento; sono inoltre

previste, concordate ed effettuate, ove necessario e se concordato contrattualmente, verifiche presso il fornitore.

8.5 PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI

8.5.1 CONTROLLO SULLA ATTIVITA’ DI PRODUZIONE

La F.LLI BONAVITA, attraverso il proprio sistema gestionale, pianifica e svolge le attività di produzione in

condizioni controllate che includono i seguenti elementi:

a) la disponibilità di informazioni che descrivano le caratteristiche dei prodotti,

b) la disponibilità di istruzioni specifiche, dove necessarie,

c) la disponibilità di garanzie per la sicurezza e salute dell’uomo e la tutela dell’ambiente,

d) l’utilizzazione di apparecchiature idonee,

e) la disponibilità e l’utilizzazione di apparecchiature per monitoraggi e misurazioni,

f) l’attuazione di attività di monitoraggio e di misurazione,

g) l'attuazione del rilascio, della consegna e delle attività successive alla realizzazione del prodotto.

In particolare, la F.LLI BONAVITA ha identificato e pianifica, in conformità alla politica, agli obiettivi ed ai

traguardi, i processi necessari per il controllo operativo delle attività che possono avere impatti significativi sulla

qualità, sull’ambiente o sulla sicurezza. I processi considerati includono anche le attività di manutenzione.

Tale pianificazione tiene conto di:

a) necessità di stabilire e attuare procedure da mantenere attive per tenere sotto controllo situazioni in cui

l’assenza di procedure documentate potrebbe portare a difformità rispetto alla politica integrata, agli

obiettivi ed ai traguardi,

b) opportunità di precisare nelle Procedure Operative e/o nelle Istruzioni di Lavoro i criteri operativi (quando

necessario),

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c) necessità di stabilire e attuare procedure da mantenere attive, concernenti gli aspetti ambientali

significativi identificati dei beni e dei servizi utilizzati e di comunicare ai fornitori, compresi gli appaltatori,

le procedure ed i requisiti ad essi applicabili,

d) necessità di stabilire e attuare procedure da mantenere attive per la registrazione, l’indagine e l’analisi

degli incidenti.

Per quanto riguarda specificatamente il controllo operativo ambientale e sulla sicurezza, sono state emesse e

applicate le seguenti procedure:

P11: Valutazione degli aspetti e impatti ambiente e sicurezza

P10: Controllo operativo [sicurezza, rifiuti, sversamenti, acque ed emissioni in atmosfera]

Il controllo è finalizzato all’ottenimento di un “prodotto finito” conforme alle specifiche di trattamento e per

garantire che tutto il processo avvenga in condizioni di sicurezza per i lavoratori e per l’ambiente.

8.5.2 L’IDENTIFICAZIONE E LA RINTRACCIABILITÀ

La F.LLI BONAVITA, ove appropriato, identifica:

i propri prodotti con mezzi adeguati lungo tutte le fasi di realizzazione degli stessi,

lo stato d’avanzamento dei prodotti in relazione ai requisiti di monitoraggio, misurazione e controlli lungo

tutta la fase di realizzazione degli stessi,

i requisiti di rintracciabilità dei prodotti ove questi siano necessari oppure concordati con i soggetti

interlocutori.

8.5.3 LA PROPRIETÀ DEL “CLIENTE”

Sia la proprietà intellettuale che i beni materiali riconducibili a tale definizione vengono opportunamente gestite

dall’organizzazione ove queste siano sotto il suo controllo o vengano utilizzate dall’organizzazione stessa.

In tal senso la F.LLI BONAVITA:

identifica,

verifica,

protegge e

salvaguarda

tali proprietà che vengono messe a disposizione per essere utilizzate nella fase di progettazione e/o incorporate

nei prodotti.

Nel caso in cui queste siano perse, danneggiate o riscontrate inadeguate all’utilizzazione, viene attivato un

opportuno flusso comunicativo e le relative registrazioni tra l’organizzazione e il “cliente” al fine di gestire tali

situazioni nella logica della completa trasparenza.

8.5.4 LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI

L’azienda ha attivato modalità operative specifiche, dalle fasi di acquisto delle materie prime fino alla consegna al

cliente, con lo scopo di mantenere la conformità dei prodotti realizzati ai requisiti concordati e/o definiti.

Tale gestione comprende:

l’identificazione,

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la movimentazione,

l’immagazzinamento e

la protezione

delle materie prime costituenti e dei prodotti finiti. Le modalità operative adottate sono tese a garantire la salute,

la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente e del lavoratore durante la fase di conservazione dei prodotti.

8.6 RILASCIO DI PRODOTTI E SERVIZI

In fasi appropriate e comunque in accordo con quanto pianificato preventivamente, l’organizzazione monitora e

misura le caratteristiche dei prodotti per verificare che i relativi requisiti siano costantemente soddisfatti.

L’evidenza della conformità ai criteri viene prodotta e gestita secondo specifiche interne nonché documentata

opportunamente. Tale processo prevede l’adozione di una modulistica che consente alla direzione aziendale di

verificarne l’andamento secondo gli obiettivi e i risultati stabiliti, consentendo inoltre un monitoraggio successivo

realizzato dai responsabili gerarchici e dagli enti ad uopo proposti.

Le registrazioni indicano la o le persone che autorizzano il rilascio dei prodotti e l’avvenuta verifica prima che gli

stessi vengano consegnati al cliente.

Il progetto costantemente monitorato nelle fasi ex ante e in itinere, permette una costante erogazione dei servizi

nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza, consentendo progressivamente di migliorarne il risultato

coerentemente agli accordi stabiliti con le autorità aventi titolo e, nella maniera più opportuna, con il

coinvolgimento diretto del beneficiario.

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VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Ed 01 Pag. 1 di 4

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COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

9.1 MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE .............................................................................................. 2

9.1.1 GENERALITA’ ................................................................................................................................................................... 2

9.1.2 CUSTOMER SATISFACTION ............................................................................................................................................ 2

9.1.3 ANALISI E VALUTAZIONE ................................................................................................................................................ 2

9.2 AUDIT INTERNI ......................................................................................................................................................................... 3

9.3 RIESAME DELLA DIREZIONE .................................................................................................................................................. 3

9.3.1 GENERALITA’ ................................................................................................................................................................... 3

9.3.2 ELEMENTI IN INGRESSO PER IL RIESAME .................................................................................................................... 4

9.3.3 ELEMENTI IN USCITA DAL RIESAME ............................................................................................................................. 4

ALLEGATI

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

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9.1 MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE

9.1.1 GENERALITA’

Al fine di esercitare un controllo sul proprio Sistema di Gestione Integrato e su tutti i suoi elementi costituenti

l’organizzazione, attraverso l’applicazione di una specifica procedura e la gestione della relativa documentazione,

pianifica e attua i processi di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento necessari a:

a) dimostrare la conformità ai requisiti dei servizi erogati e dei prodotti realizzati,

b) controllare i processi che possono avere un impatto significativo sia sull’ambiente che sulla sicurezza dei

lavoratori,

c) garantire la continua conformità alla normativa applicabile e ai regimi di autorizzazione in essere,

d) assicurare la conformità del sistema di gestione integrato,

e) migliorare in modo continuo l’efficacia del sistema gestionale implementato,

f) verificare lo stato di taratura e/o calibrazione dell’attrezzatura di sorveglianza e/o di misurazione

fornendo le opportune evidenze documentali.

Questo comprende l’individuazione dei metodi applicabili, incluse le tecniche statistiche, e l’estensione della loro

utilizzazione.

9.1.2 CUSTOMER SATISFACTION

L’organizzazione monitora le informazioni relative alla percezione del “cliente” su quanto l’organizzazione stessa

ne abbia soddisfatto i requisiti, rappresentando questo monitoraggio come una delle misure delle prestazioni del

proprio sistema gestionale.

Sono stabiliti e attuati opportuni metodi per ottenere, documentare e utilizzare sia i risultati che le informazioni

pertinenti.

9.1.3 ANALISI E VALUTAZIONE

La F.LLI BONAVITA ha definito e adottato adeguati metodi per:

1. monitorare e, ove applicabile, misurare i processi del proprio sistema gestionale,

2. sorvegliare e misurare regolarmente le principali caratteristiche dei propri processi produttivi che

possono avere un impatto significativo sia sull’ambiente che sulla sicurezza del lavoratore,

3. valutare periodicamente il rispetto delle prescrizioni legali applicabili e verificarne la continua

conformità.

Tali metodi consentono all’organizzazione di intervenire “in tempo reale” nel momento in cui, a fronte di una

qualunque situazione non prevista, i risultati pianificati possono non essere raggiunti e quindi intervenire

tempestivamente sulla loro rimodulazione in funzione delle cause che ne hanno o potrebbero compromettere il

loro raggiungimento.

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VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Ed 01 Pag. 3 di 4

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9.2 AUDIT INTERNI

La F.LLI BONAVITA, avvalendosi delle proprie competenze interne o, all’occorrenza di professionalità esterne

qualificate, effettua ad intervalli pianificati verifiche ispettive interne per stabilire se il proprio sistema di gestione:

a) è conforme ai requisiti del sistema di gestione integrato stabiliti dall’organizzazione stessa,

b) è stato efficacemente attuato e mantenuto aggiornato.

A tale fine è stata predisposta una procedura documentata per:

definire le responsabilità;

definire i requisiti per la pianificazione e per la conduzione degli audit,

predisporre un programma di audit che prenda in considerazione lo stato e l’importanza dei processi e

delle aree da sottoporre ad audit, così come i risultati di audit precedenti,

definire i criteri, il campo di applicazione, la frequenza ed i metodi dell’audit,

effettuare la scelta degli auditor e le modalità di conduzione degli audit in modo da assicurare l’obiettività

e l’imparzialità del processo di audit. Gli auditor non devono effettuare audit sul proprio lavoro (vedi tab

01 successiva),

predisporre le registrazioni pertinenti e gestirle in conformità al punto 7.5 del presente manuale,

riferire in maniera adeguata sui risultati maturati a seguito degli audit.

REQUISITI CRITERI DI SELEZIONE AUDITOR

QUALIFICA VALUTATORI

PERSONALE INTERNO

Corso da “valutatore interno” + 5 audit in affiancamento

Qualifica da “Internal Auditor” rilasciato da Enti accreditati + 3 audits in affiancamento

Qualifica da “Auditor di terza parte” rilasciato da Enti accreditati + 1 audits in affiancamento

CONSULENTI ESTERNI

Qualifica da “Internal Auditor” rilasciato da Enti accreditati + 2 anni di esperienza nel settore di certificazione dell’organizzazione

Qualifica da “Auditor di terza parte” rilasciato da Enti accreditati + 1 anno di esperienza nel settore specifico

NOTA BENE

La scelta dell’auditor e/o la formazione del team di audit deve essere effettuata considerando i principi di INDIPENDENZA, OBIETTIVITA’, IMPARZIALITA’

9.3 RIESAME DELLA DIREZIONE

9.3.1 GENERALITA’

Ad intervalli prestabiliti il sistema gestionale dell’organizzazione viene riesaminato con lo scopo di assicurarsi

della sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia.

Questo riesame comprende la valutazione delle opportunità per il miglioramento e le esigenze di modifiche del

sistema stesso, politica ed obiettivi generali inclusi.

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VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Ed 01 Pag. 4 di 4

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Le registrazioni dei riesami effettuati dalla direzione sono conservate secondo quanto definito al paragrafo 4.2.4

del presente manuale.

9.3.2 ELEMENTI IN INGRESSO PER IL RIESAME

Gli elementi in ingresso per il riesame da parte della Direzione comprendono informazioni riguardanti:

• lo stato di avanzamento delle azioni intraprese a seguito dei precedenti riesami ed i risultati degli audit interni;

• i cambiamenti relativi ai fattori rilevanti interni/esterni del contesto, alle esigenze delle parti interessate, ai

rischi/opportunità ed agli aspetti ambientali e i relativi criteri di aggiornamento;

• i contenziosi legali e amministrativi in materia ambientale;

• le informazioni relative alla soddisfazione dei clienti e le comunicazioni/reclami provenienti dalle parti

interessate;

• le prestazioni ambientali, di processo e di conformità del servizio erogato;

• lo stato di aggiornamento degli obiettivi per la qualità e l’ambiente;

• lo stato di attuazione delle azioni correttive e delle raccomandazioni prese in carico e le eventuali modifiche

delle situazioni circostanti;

• lo stato di attuazione del proprio programma di formazione ed addestramento;

• lo stato di aggiornamento delle azioni intraprese per gestire i rischi/opportunità;

• la valutazione dei fornitori;

• il soddisfacimento degli obblighi di conformità;

• le raccomandazioni per il miglioramento.

9.3.3 ELEMENTI IN USCITA DAL RIESAME

Gli elementi in uscita dal riesame effettuato dalla Direzione comprendono decisioni ed azioni relative:

• La verifica dell'adeguatezza del Sistema di Gestione Integrato, dimostrata nel tempo ed in funzione della

situazione contingente,

• l'analisi del grado di applicazione del presente Manuale, delle procedure del SGI, lo stato delle eventuali azioni

correttive,

• la coerenza degli assetti organizzativi agli obiettivi e alle risorse,

• la verifica del conseguimento o meno degli obiettivi di Qualità, Ambiente e Sicurezza indicati dalla relativa

Politica, dettagliati nel quadro di riferimento (Quadro degli Obiettivi Strutturali) e definiti nel precedente

Riesame, con conseguente definizione di nuovi obiettivi e relativi indicatori,

• l’identificazione di aree di miglioramento del prodotto e del servizio connesse ai requisiti ed alle aspettative del

Cliente, tenendo anche conto dei possibili miglioramenti per l’Ambiente e la Sicurezza,

• la necessità di modifiche a procedure oppure emissione di nuove procedure,

• la disponibilità di adeguate risorse (personale e qualifiche, strumenti e apparecchiature, documentazione

tecnica e operativa, approvvigionamenti) per l’applicazione del SGI,

• le esigenze di formazione del personale,

• la situazione del mercato e il quadro normativo di settore.

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 10

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MIGLIORAMENTO Ed 01 Pag. 1 di 3

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- COPIA CONTROLLATA N° COPIA NON CONTROLLATA

INDICE

10.1 GENERALITA’........................................................................................................................................................................... 2

10.2 NON CONFORMITA’ E AZIONI CORRETTIVE ......................................................................................................................... 2

10.3 MIGLIORAMENTO CONTINUO ................................................................................................................................................ 3

ALLEGATI

COD TITOLO COD TITOLO

REV DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE NOTE

00 11/04/18 CONS RSG DIR

ADEGUAMENTO ISO 9001:2015 E ISO 14001:2015

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 10

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MIGLIORAMENTO Ed 01 Pag. 2 di 3

Rev. 00 del 11/04/18

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10.1 GENERALITA’

Il presente capitolo del Manuale di gestione ha lo scopo di descrivere le modalità operative utilizzate per il

trattamento delle non conformità, compresi i reclami dei clienti e le raccomandazioni, rilevate durante ogni tipo di

attività gestionale od operativa svolte, comprese le verifiche di terza parte, e per l’individuazione delle eventuali

azioni correttive conseguenti valutandone l’efficacia.

In tal senso l’Organizzazione determina e seleziona le opportunità di miglioramento ed attua tutte le azioni

necessarie per conseguire gli esiti attesi, soddisfare i requisiti del cliente e accrescerne la soddisfazione.

10.2 NON CONFORMITA’ E AZIONI CORRETTIVE

La non conformità rappresenta uno scostamento da un requisito stabilito dal Sistema di gestione integrato per la

qualità e l’ambiente mentre una raccomandazione viene percepita come uno spunto di miglioramento.Le

modalità operative per il trattamento delle non conformità, compresi i reclami dei clienti e le raccomandazioni, e

per l’individuazione dell’azione correttiva conseguente, hanno lo scopo di ridurre le probabilità che le non-

conformità relative alla gestione integrata si verifichino e che poi queste perdurino nel tempo inficiando il

miglioramento in continuo e l’efficacia del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente.

Le azioni correttive che seguono devono avere come fine l’eliminazione delle cause affinché la NC non si verifichi

di nuovo.

Il Responsabile del Sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente RSG, con il supporto e la

collaborazione del Rappresentante della Direzione RD e di tutte le funzioni direttamente coinvolte, possiede la

responsabilità per:

identificare, descrivere e registrare le non conformità rilevate;

esaminare la non conformità ed individuarne le cause;

individuare le specifiche azioni di trattamento per correggere la non conformità rilevata;

individuare ed effettuare le azioni relative per impedirne il ripetersi registrandone gli esiti;

esaminare l’efficacia delle azioni correttive intraprese;

valutare la necessità di implementare ulteriori azioni per prevenirle ed eliminare la causa di una

potenziale non conformità esaminandone periodicamente l’efficacia e registrandone gli esiti.

Inoltre RSG possiede la responsabilità, in collaborazione con il Rappresentante della Direzione RD, di prendersi

in carico le raccomandazioni comunque emerse e di aggiornare la Direzione in merito al loro trattamento.

Per definizione sono specifiche azioni finalizzate all’eliminazione delle non conformità verificatesi e aventi lo

scopo ultimo di prevenirne il loro ripetersi.

Tali azioni sono pianificate e attuate funzionalmente alle situazioni di non conformità che si manifestano e

comunque commisurate agli effetti delle stesse.

La modalità di individuazione e valutazione di tali azioni viene descritta in una procedura specifica (P07)

predisposta all’uopo nella quale sono cadenzati gli steps necessari al fine di identificare quelle più efficaci:

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

CAP 10

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OHSAS 18001

MIGLIORAMENTO Ed 01 Pag. 3 di 3

Rev. 00 del 11/04/18

Documento di proprietà di F.LLI BONAVITA & FIGLI s.n.c.- È vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione

a) il riesame delle non conformità (ivi inclusi i reclami dei clienti),

b) l’individuazione delle cause delle non conformità,

c) la valutazione dell’esigenza di adottare azioni per evitare il ripetersi delle non conformità,

d) l’individuazione ed attuazione delle azioni necessarie,

e) la registrazione dei risultati delle azioni adottate,

f) il riesame dell’efficacia delle azioni correttive attuate.

Nel caso in cui l’attuazione delle azioni correttive stabilite comportasse modifiche a quanto definito in procedure

dell’organizzazione, le stesse vengono aggiornate da RSG..

10.3 MIGLIORAMENTO CONTINUO

La società assicura che vengano pianificati e condotti, sotto la responsabilità di RSG, i processi necessari per

assicurare il miglioramento continuo del sistema di gestione integrato.

In particolare RSG, in collaborazione con le figure coinvolte, mantiene sotto controllo e analizza gli aspetti relativi

a:

rispetto degli obiettivi di politica per la qualità, per l’ambiente e la sicurezza, e della loro adeguatezza,

analisi dei dati derivanti dalle attività di misurazione e monitoraggio, compresi i risultati delle verifiche

ispettive interne,

azioni correttive e preventive individuate,

esiti dei riesami da parte della direzione (

e in funzione delle analisi effettuate, propone e concorda con la Direzione le azioni più opportune che possono

comprendere:

revisione della politica e degli obiettivi specificati nel Piano di Miglioramento Aziendale,

modifiche organizzative,

individuazione e allocazione di nuove risorse,

modifiche ai processi,

revisione del programma delle verifiche ispettive interne,

revisione del programma delle riunioni di riesame da parte della direzione.