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Vincenzo Lattanzi MANUALE DEL PROGETTISTA E DEL CERTIFICATORE ENERGETICO 1 a edizione

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Vincenzo Lattanzi

MANUALE DEL PROGETTISTA E DEL CERTIFICATORE ENERGETICO 1a edizione

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INDICE PRESENTAZIONE ................................................................................ 17

PARTE I PREMESSE E QUADRO NORMATIVO

CAPITOLO 1 - Efficienza energetica in edilizia: inquadramento della tematica ....................................................................................... 23

1.1. Il parco immobiliare esistente: efficienza energetica e valenze connesse alla riduzione dei consumi ........................... 23

1.2. I consumi energetici nel settore civile ....................................... 24 1.3. Riferimenti per una corretta impostazione ai fini della

riqualificazione energetica degli edifici ...................................... 27 1.4. Mercato italiano delle costruzioni e condizioni del patrimonio

edilizio abitativo ......................................................................... 29 CAPITOLO 2 - La normativa sulla prestazione energetica in edilizia 31

2.1. La normativa in tema di prestazione energetica degli edifici .... 31 2.1.1. La prima Direttiva europea 2002/91/CE ....................... 31 2.1.2. L’attuazione in Italia: il D. Leg.vo 192/2005 ed i primi

provvedimenti attuativi .................................................. 32 2.1.3. Le successive direttive europee e la seconda fase di

attuazione delle norme sulla prestazione energetica in edilizia ....................................................................... 34

2.2. Il Testo unico dell’edilizia .......................................................... 37 2.3. Le norme specifiche sugli impianti termici ................................ 39

2.3.1. Classificazione del territorio nazionale e categorie degli edifici .................................................................... 39

2.3.2. Funzionamento ed esercizio degli impianti termici ...... 41 2.4. I requisiti minimi di prestazione energetica di edifici e impianti

termici ........................................................................................ 43 2.5. La relazione tecnica di progetto negli interventi edilizi .............. 46 2.6. La certificazione energetica degli edifici ................................... 48

2.6.1. Le linee guida per la certificazione energetica degli edifici ............................................................................ 48

2.6.2. Contenuti dell’Attestato di prestazione energetica ....... 49 2.6.3. Quando deve essere redatto l’APE .............................. 50 2.6.4. Requisiti di qualificazione e di indipendenza del

certificatore energetico ................................................. 51 2.6.5. Durata temporale dell’APE ........................................... 52 2.6.6. Forma di rilascio dell’APE e deposito in regione .......... 52 2.6.7. L’Attestato di qualificazione energetica ........................ 52

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2.7. Procedure e metodi di calcolo per la determinazione della prestazione energetica .............................................................. 53 2.7.1. Procedura di calcolo di progetto o di calcolo

standardizzato .............................................................. 53 2.7.2. Procedura di calcolo da rilievo sull’edificio ................... 54 2.7.3. Il software “Docet” per il calcolo della prestazione

energetica e la redazione dell’APE .............................. 55 2.7.4. Sintesi sulle metodologie di calcolo ............................. 55

2.8. Ruolo del progettista, del direttore dei lavori e del certificatore energetico ................................................................................. 56 2.8.1. Il progettista e il direttore dei lavori .............................. 56 2.8.2. Il certificatore energetico .............................................. 58

PARTE II

REQUISITI PER LA PROGETTAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI E IMPIANTI TERMICI

CAPITOLO 3 - Requisiti di prestazione energetica degli edifici ...... 63

3.1. Normativa di riferimento, il D.M. 26 giugno 2015 ...................... 63 3.1.1. Contenuti del D.M. 26 giugno 2015 .............................. 64 3.1.2. Criteri e metodologie di calcolo della prestazione

energetica degli edifici .................................................. 65 3.1.3. Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici .................................................................... 70 3.1.4. Funzioni delle regioni e delle province autonome ........ 71 3.1.5. Strumenti di calcolo ...................................................... 71

3.2. Elementi di novità e commenti ai requisiti di prestazione energetica ................................................................................. 72 3.2.1. Ambito di applicazione e tipologie di interventi edilizi

presi in considerazione ................................................. 72 3.2.2. Prestazione energetica globale .................................... 74 3.2.3. Normativa tecnica di supporto ...................................... 76 3.2.4. Edificio di riferimento .................................................... 76 3.2.5. Edifici ad energia quasi zero ........................................ 78 3.2.6. Diagnosi energetica ...................................................... 78 3.2.7. Nuovi modelli di relazione tecnica ................................ 79 3.2.8. Omogeneità ed uniformità di applicazione .................. 79

3.3. Quadro comune e definizioni ai fini della prestazione energetica ................................................................................. 80 3.3.1. Criteri generali per il calcolo della prestazione

energetica degli edifici .................................................. 80 3.3.2. Classificazione degli edifici in base alla destinazione

d’uso ............................................................................. 87

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3.3.3. Definizione di nuova costruzione ed interventi assimilati ....................................................................... 88

3.3.4. Definizione di ristrutturazioni importanti e riqualificazioni ............................................................... 88 3.3.4.1. Ristrutturazioni importanti ............................... 88 3.3.4.2. Riqualificazioni energetiche ............................ 90

3.3.5. Deroghe ........................................................................ 91 3.4. Descrizione e parametri dell’edificio di riferimento ................... 91

3.4.1. Definizione di edificio di riferimento .............................. 91 3.4.2. Parametri relativi al fabbricato (involucro edilizio) ........ 92 3.4.3. Parametri relativi agli impianti tecnici ........................... 95

3.4.3.1. Servizi di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva, acqua calda sanitaria e produzione di energia elettrica in situ .............. 96

3.4.3.2. Fabbisogni energetici di illuminazione ............. 97 3.4.3.3. Fabbisogni energetici di ventilazione .............. 98

3.4.4. Altri parametri per le verifiche di legge ......................... 98 3.4.4.1. Coefficiente medio globale di scambio termico 98 3.4.4.2. Area solare equivalente estiva ........................ 99

3.5. Prescrizioni e requisiti per gli edifici e gli interventi edilizi ......... 100 3.5.1. CASO 1 - Prescrizioni comuni per gli edifici di nuova

costruzione ed assimilati, gli edifici oggetto di ristrutturazioni importanti o gli edifici sottoposti a riqualificazione energetica ............................................ 100 3.5.1.1. 1° Prescrizione - Relazione tecnica e

conformità delle opere al progetto ................... 101 3.5.1.2. 2° Prescrizione - Progettazione mirata al

massimo contenimento dei consumi di energia per edifici ed impianti ....................................... 103

3.5.1.3. 3° Prescrizione - Verifica termoigrometrica ..... 103 3.5.1.4. 4° Prescrizione - Contenimento temperatura

interna ambienti per la climatizzazione estiva . 104 3.5.1.5. 5° Prescrizione - Altezze minime dei locali ..... 107 3.5.1.6. 6° Prescrizione - Rendimenti generatori a

biomassa ......................................................... 107 3.5.1.7. 7° Prescrizione - Trattamento acqua di

alimentazione generatori ................................. 109 3.5.1.8. 8° Prescrizione - Obbligo di contatori volume

acqua calda sanitaria e volume acqua di reintegro riscaldamento ..................................... 109

3.5.1.9. 9° Prescrizione - Impianti di micro-cogenerazione ........................................ 110

3.5.1.10. 10° Prescrizione - Ascensori e scale mobili .. 111

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3.5.2. CASO 2 - Requisiti e prescrizioni specifici per gli edifici di nuova costruzione, demolizioni e ricostruzioni, o soggetti a ristrutturazioni importanti di primo livello - Requisiti degli edifici a energia quasi zero ................... 113 3.5.2.1. 1° Prescrizione - Presenza di reti di

teleriscaldamento e teleraffrescamento .......... 113 3.5.2.2. 2°, 3°, 4°, e 5° Prescrizione - Certificazione

fattori di conversione di reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento ........................................ 114

3.5.2.3. 6° Prescrizione - Sistemi per la regolazione automatica della temperatura ambiente .......... 114

3.5.2.4. 7° Prescrizione - Sistemi di misurazione intelligente ....................................................... 115

3.5.2.5. 8° Prescrizione - Sistemi di contabilizzazione del calore ......................................................... 115

3.5.2.6. 9° Prescrizione - Livello minimo di automazione (BACS) ............................................................ 117

3.5.2.7. 1° Requisito - Requisiti determinati sulla base dell’edificio di riferimento ................................. 118

3.5.2.8. 2° Requisito - Determinazione di parametri, indici di prestazione energetica e loro verifica 118

3.5.2.9. 3° Requisito - Determinazione di indici di prestazione energetica con i pertinenti fattori di conversione ................................................. 122

3.5.2.10. 4° Requisito - Parametri dinamici per la climatizzazione estiva ................................... 122

3.5.2.11. 5° Requisito - Trasmittanza (U) delle strutture edilizie di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti .................................... 127

3.5.2.12. 6° Requisito - Trasmittanza delle strutture opache, verticali, orizzontali e inclinate che delimitano verso l’ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di climatizzazione ...... 128

3.5.2.13. 7° Requisito - Obbligo fonti rinnovabili .......... 128 3.5.2.14. 8° Requisito - Determinazione della classe

energetica ..................................................... 128 3.5.2.15. Requisiti degli edifici a energia quasi zero .... 129

3.5.3. CASO 2-BIS - Requisiti e prescrizioni specifici per gli edifici di nuova costruzione, demolizioni e ricostruzioni, o soggetti a ristrutturazioni importanti di primo livello - Requisiti degli edifici a energia quasi zero ................... 129

3.5.4. CASO 3 - Requisiti e prescrizioni specifici per gli edifici soggetti a ristrutturazioni importanti di secondo livello . 130

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3.5.4.1. Requisiti e prescrizioni per gli interventi sull’involucro .................................................... 131

3.5.4.2. Requisiti e prescrizioni per la riqualificazione degli impianti tecnici ........................................ 135

3.5.5. CASO 4 - Requisiti e prescrizioni specifici per gli edifici esistenti sottoposti a riqualificazione energetica .......... 143 3.5.5.1. Requisiti e prescrizioni per gli interventi

sull’involucro .................................................... 144 3.5.6. Quadro di sintesi delle casistiche e degli adempimenti 146

3.5.6.1. Riepilogo delle possibili casistiche .................. 146 3.5.6.2. Prescrizioni, requisiti e verifiche in funzione

della tipologia di intervento .............................. 148 CAPITOLO 4 - Altri requisiti per gli impianti termici e l’involucro edilizio ................................................................................................... 161

4.1. Requisiti e dimensionamento degli impianti termici .................. 161 4.2. Termoregolazione e contabilizzazione del calore ..................... 165 4.3. Bonus volumetrici e deroghe a distanze tra edifici .................... 167

CAPITOLO 5 - Obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici ................................................................................................... 169

5.1. Premessa .................................................................................. 169 5.2. Riepilogo degli obblighi vigenti .................................................. 169 5.3. Altre misure di semplificazione previste dal D. Leg.vo 28/2011 176

PARTE III

CALCOLO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI CAPITOLO 6 - Le norme tecniche di riferimento .............................. 179

6.1. Le norme tecniche nazionali e le norme UNI TS 11300 del Comitato termotecnico italiano .................................................. 179

6.2. Determinazione della prestazione energetica del sistema edificio impianti .......................................................................... 180

CAPITOLO 7 - Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la climatizzazione invernale ......................................................... 189

7.1. Premessa .................................................................................. 189 7.2. Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la

climatizzazione invernale .......................................................... 191 7.2.1. Individuazione del sistema edificio-impianto ai fini del

calcolo della prestazione energetica ............................ 195 7.2.2. Confini delle zone termiche .......................................... 196 7.2.3. Area climatizzata .......................................................... 196

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7.2.4. Volume netto dell’ambiente climatizzato ...................... 196 7.2.5. Descrizione sintetica della procedura di calcolo

prevista dalla UNI TS 11300-1 ..................................... 197 7.2.5.1. Fabbisogno di energia termica utile degli spazi

riscaldati ......................................................... 197 7.2.5.1.1. Calcolo dello scambio termico totale .............. 198 7.2.5.1.2. Calcolo del coefficiente globale di scambio termico per trasmissione............................... 205 7.2.5.1.3. Extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste ................................... 215 7.2.5.1.4. Apporti solari su componenti opachi .............. 216 7.2.5.1.5. Calcolo del coefficiente globale di scambio termico per ventilazione ............................... 219 7.2.5.1.6. Calcolo dello scambio termico totale ............. 224 7.2.5.1.7. Calcolo dell’apporto gratuito termico totale...... 224

7.2.5.1.7.1. Calcolo degli apporti gratuiti termici interni 224 7.2.5.1.7.2. Calcolo degli apporti gratuiti termici solari

attraverso componenti finestrati ............ 226 7.2.5.1.7.3. Fattore di utilizzazione degli apporti

termici gratuiti ..................................... 229 7.2.5.2. Calcolo del fabbisogno di energia termica

per umidificazione ......................................... 230 7.2.5.2.1. Calcolo degli scambi di vapore ..................... 231

7.2.6. Fabbisogno di energia primaria ed indice di prestazione energetica - Utilizzo della norma UNI TS 11300-2 ....... 231 7.2.6.1. Fabbisogno di energia termica utile per

riscaldamento dell’edificio ............................. 232 7.2.6.2. Metodi di valutazione e calcolo previsti dalla

norma UNI TS 11300-2 ................................. 234 7.2.6.3. Metodo di calcolo semplificato previsto dalla

norma UNI TS 11300-2 .................................. 240 7.2.7. Calcolo degli indici di prestazione energetica dell’edificio

per la climatizzazione invernale ................................... 248 7.2.8. Calcolo dell’efficienza globale media stagionale

dell’impianto ................................................................. 249 CAPITOLO 8 - Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la climatizzazione estiva ............................................................... 251

8.1. Premessa .................................................................................. 251 8.2. Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la

climatizzazione estiva ............................................................... 252 8.2.1. Individuazione del sistema edificio-impianto ai fini del

calcolo della prestazione energetica ............................ 252

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8.2.2. Confini delle zone termiche .......................................... 252 8.2.3. Area climatizzata .......................................................... 253 8.2.4. Volume netto dell’ambiente climatizzato ...................... 253 8.2.5. Descrizione sintetica della procedura di calcolo

prevista dalla UNI TS 11300-1 ..................................... 253 8.2.5.1. Fabbisogno di energia termica utile degli

spazi raffrescati ............................................. 254 8.2.5.2. Calcolo dell’apporto gratuito termico totale ... 254 8.2.5.3. Calcolo dello scambio termico totale e degli

scambi termici per trasmissione e ventilazione 254 8.2.5.4. Calcolo del fabbisogno di energia utile (netta)

dell’edificio per raffrescamento ..................... 259 8.3. Calcolo del fabbisogno di energia termica per deumidificazione 259

8.3.1. Calcolo degli scambi di vapore .................................... 259 8.4. Calcolo del fabbisogno di energia primaria secondo la norma

UNI TS 11300-3 e determinazione dell’indice di prestazione energetica ................................................................................. 260

CAPITOLO 9 - Calcolo del fabbisogno energetico per acqua calda sanitaria ................................................................................................ 275

9.1. Premessa .................................................................................. 275 9.2. Calcolo del fabbisogno di energia termica utile per acqua

calda sanitaria ........................................................................... 275 9.3. Calcolo del fabbisogno di energia primaria, per acqua calda

sanitaria. Metodi di valutazione previsti dalla norma UNI TS 11300-2 ........................................................................ 277

9.4. Procedura di calcolo .................................................................. 279 9.5. Esempio di calcolo dell’indice di prestazione energetica per la

produzione di acqua calda sanitaria ......................................... 287

CAPITOLO 10 - Calcolo del fabbisogno energetico per climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria con utilizzo di energie rinnovabili ed altri metodi di generazione ........................... 297

10.1. Premessa ................................................................................ 297 10.2. Principi generali per il calcolo ................................................. 298

10.2.1. Definizione del confine del sistema edificio ............... 298 10.2.2. Procedura di calcolo .................................................. 299 10.2.3. Fabbisogni di energia termica utile e perdite d’impianto 300 10.2.4. Fabbisogno di energia termica utile dalla generazione 300 10.2.5. Metodi di calcolo dei sottosistemi di generazione ..... 301 10.2.6. Priorità di intervento dei generatori ............................ 301 10.2.7. Sequenza di calcolo dei sottosistemi di generazione 303 10.2.8. Rendimento di un sottosistema di generazione ........ 303

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10.2.9. Fabbisogno di energia primaria dell’edificio ............. 304 10.2.10. Fabbisogno di energia primaria per vettore energetico 304 10.2.11. Attribuzione dell’energia primaria a zone e servizi ... 304 10.2.12. Produzione di CO2 .................................................... 305

10.3. Solare termico ........................................................................ 305 10.3.1. Tipologie di sistemi solari termici ............................... 306 10.3.2. Fabbisogno di energia primaria non rinnovabile ....... 306 10.3.3. Bilancio energetico di un sottosistema solare termico 307 10.3.4. Calcolo della quota di fabbisogno di energia termica

soddisfatta da sistemi solari termici ........................... 307 10.4. Solare fotovoltaico .................................................................. 307

10.4.1. Metodo di calcolo ......................................................... 308 10.5. Combustione di biomasse ...................................................... 309

10.5.1. Bilancio termico del sottosistema .............................. 309 10.5.2. Tipologie di generatori ............................................... 310 10.5.3. Metodo di calcolo ....................................................... 310 10.5.4. Rendimenti di generazione precalcolati ..................... 311 10.5.5. Perdite recuperabili, non recuperabili e recuperate ... 312 10.5.6. Calcolo dell’energia dei sistemi ausiliari .................... 312 10.5.7. Sottosistema di accumulo .......................................... 313 10.5.8. Quota di energia utile attribuita dai generatori a

biomassa in sistemi bivalenti ..................................... 314 10.6. Pompe di calore ...................................................................... 315

10.6.1. Classificazione degli impianti con pompa di calore e tipi di servizio ............................................................. 315

10.6.2. Prestazioni delle pompe di calore .............................. 316 10.6.3. Generalità sul metodo di calcolo ............................... 317 10.6.4. Procedura di calcolo e dati necessari ........................ 327 10.6.5. Generalità sulle procedure di calcolo - Pompe di

calore e servizi forniti ................................................. 332 10.6.5.1. Pompe di calore per la produzione di acqua

calda sanitaria ............................................ 332 10.6.5.2. Pompe di calore per il riscaldamento ......... 333 10.6.5.3. Pompe di calore per servizio combinato .... 335

10.7. Teleriscaldamento .................................................................. 335 10.7.1. Metodo di calcolo ....................................................... 336 10.7.2. Bilancio termico della sottostazione .......................... 336 10.7.3. Fabbisogni di energia termica utile e perdite d’impianto 337 10.7.4. Perdite di potenza termica della sottostazione in

ambiente .................................................................... 337 10.7.4.1. Perdite di energia ....................................... 338 10.7.4.2. Perdite di regolazione ................................. 338

10.7.5. Fabbisogno di energia degli ausiliari elettrici ............. 338

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10.7.6. Fabbisogno di energia dalla rete di teleriscaldamento 338 10.8. Cogenerazione ....................................................................... 339

10.8.1. Classificazione delle unità cogenerative .................... 340 10.8.2. Generalità sulla procedura di calcolo - Confini del

sottosistema cogenerativo ......................................... 341 10.8.2.1. Dati di ingresso e intervallo di calcolo ........ 342 10.8.2.2. Verifica del dimensionamento del sistema

di accumulo inerziale .................................. 342 10.8.3. Metodi di calcolo - Scelta del metodo di calcolo ........ 344

10.8.3.1. Metodo del contributo frazionale mensile - Limiti di applicabilità ...................................... 344

10.8.3.2. Metodo basato sul profilo del giorno tipo mensile .......................................................... 344

CAPITOLO 11 - Calcolo del fabbisogno energetico per ventilazione meccanica e climatizzazione invernale in presenza di impianti aeraulici ................................................................................................. 345

11.1. Premessa ................................................................................ 345 11.2. Fabbisogni di energia per la ventilazione meccanica ................ 345 11.3. Fabbisogni di energia per la climatizzazione

invernale con impianti aeraulici .............................................. 347 11.4. Calcolo del fabbisogno di umidificazione dell’aria .................. 348 11.5. Classificazione degli impianti aeraulici ed indicazioni per il

calcolo dei fabbisogni ............................................................. 349 CAPITOLO 12 - Calcolo del fabbisogno energetico per illuminazione 351

12.1. Fabbisogno di energia primaria per l’illuminazione secondo la norma UNI TS 11300-2 ....................................................... 351 12.1.1. Calcolo del fabbisogno annuo di energia primaria

per illuminazione di ambienti interni .......................... 351 12.1.2. Calcolo del fabbisogno di energia elettrica per

dispositivi di controllo e di emergenza ....................... 353 12.1.3. Calcolo del fabbisogno annuo di energia primaria

per illuminazione delle zone esterne ......................... 353 12.1.4. Calcolo del fabbisogno annuo di energia primaria

per illuminazione dell’edificio ..................................... 354 CAPITOLO 13 - Calcolo del fabbisogno energetico per il trasporto di persone e/o cose ............................................................................. 355

13.1. Premessa ................................................................................ 355 13.2. Fabbisogno di energia per il trasporto di persone e/o cose ... 355

13.2.1. Fabbisogno di energia degli ascensori ....................... 356

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13.2.2. Fabbisogno di energia dei montascale e piattaforme mobili .......................................................................... 357

13.2.3. Fabbisogno di energia dei montacarichi e montauto . 357 13.2.4. Fabbisogno di energia di scale e marciapiedi mobili . 358

CAPITOLO 14 - Calcolo dell’energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabili ................................................................. 361

14.1. Premessa ................................................................................ 361 14.2. Definizione della prestazione energetica ................................ 362 14.3. Calcolo del fabbisogno annuale di energia primaria globale .. 363 14.4. Calcolo del fabbisogno annuale di energia primaria per

singolo servizio ....................................................................... 364 14.5. Calcolo del fabbisogno mensile di energia primaria per

singolo servizio ....................................................................... 364 14.6. Calcolo dei fabbisogni mensili per servizio, dell’energia

fornita da fonti in situ e dell’energia da vettori ex situ ............ 366 14.7. Calcolo della quota di energia da fonti rinnovabili .................. 370 14.8. Esempio numerico per generatori di produzione di energia

elettrica ................................................................................... 371 CAPITOLO 15 - La verifica termoigrometrica .................................... 375

15.1. Modalità per condurre la verifica ............................................ 375 15.2. Esempio applicativo di verifica termoigrometrica ................... 382

CAPITOLO 16 - Parametri dinamici: inerzia termica, massa superficiale e trasmittanza termica periodica di una parete opaca . 389

16.1. Premessa ................................................................................ 389 16.2. Massa superficiale degli elementi opachi ............................... 390 16.3. Trasmittanza termica periodica di una parete opaca ............. 391

16.3.1. Premessa teorica ....................................................... 391 16.3.2. Metodi di calcolo semplificati ..................................... 393

16.4. Esempi applicativi e verifiche di trasmittanza termica periodica e massa superficiale ............................................... 401

PARTE IV

RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO, ADEMPIMENTI E CONTROLLI DELLE AMMINISTRAZIONI

CAPITOLO 17 - La relazione tecnica di progetto .............................. 409

17.1. Norme sul contenuto e la compilazione della relazione tecnica 409 17.2. Finalità, obiettivi e chiarimenti sulla relazione tecnica ............ 413 17.3. Il D.M. 26 giugno 2015 contenente gli schemi della relazione 417

17.3.1. Aspetti generali .......................................................... 417

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17.4. Istruzioni per la compilazione della relazione tecnica ............ 418 17.4.1. Nuove costruzioni ed interventi assimilati, ristrutturazioni

importanti di primo livello, edifici ad energia quasi zero . 418 17.4.2. Riqualificazione energetica, ristrutturazioni importanti

di secondo livello, edifici esistenti con riqualificazione dell’involucro edilizio e di impianti termici .................. 437

17.4.3. Riqualificazione energetica degli impianti tecnici ...... 445 CAPITOLO 18 - Gli adempimenti delle amministrazioni comunali e le verifiche di conformità edilizia degli edifici .................................. 451

18.1 Gli adempimenti delle amministrazioni comunali: accertamenti e ispezioni di edifici e impianti dopo il D.M. 26 giugno 2015 .. 451

18.2. Dettaglio degli adempimenti ................................................... 453 18.2.1. Individuazione della zona climatica e dei gradi giorno 453 18.2.2. Deroghe alla temperatura massima ambiente ........... 454 18.2.3. Deroghe al periodo annuale di esercizio e alla durata

giornaliera di attivazione ............................................ 454 18.2.4. Lo sportello unico ....................................................... 457 18.2.5. Denunce di difformità ................................................. 458 18.2.6. Le disposizioni del D. Leg.vo 192/2005: accertamenti

ed ispezioni ................................................................ 458 18.2.6.1. Fase 1: attività di accertamento ................. 459 18.2.6.2. Fase 2: controlli in corso d’opera o entro 5

anni dalla fine lavori dichiarata dal committente ................................................ 475

18.3. Le azioni principali a carico delle amministrazioni comunali .. 477 18.3.1. Controlli in corso d’opera ........................................... 477 18.3.2. Controlli entro 5 anni dalla ultimazione dei lavori ...... 480 18.3.3. Controlli a richiesta del committente, dell’acquirente

o del conduttore dell’immobile ................................... 480

PARTE V CERTIFICAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA

CAPITOLO 19 - Attestato di prestazione e Attestato di qualificazione energetica ............................................................................................. 483

19.1. Attestato di prestazione energetica, rilascio e affissione ....... 483 19.2. Attestato di qualificazione energetica (AQE) .......................... 489 19.3. Sanzioni .................................................................................. 489

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CAPITOLO 20 - Soggetti abilitati alla certificazione energetica degli edifici ............................................................................................ 493

20.1. Norma di riferimento ............................................................... 493 20.2. Soggetti abilitati alla certificazione energetica degli edifici ..... 495

20.2.1. Disciplina dei “tecnici abilitati” .................................... 496 20.2.1.1. Tecnico abilitato con requisiti di tipo A

(professionista iscritto all’Ordine o Collegio) .. 496 20.2.1.2. Tecnico abilitato con requisiti di tipo B

(titolo di studio e corso di formazione) ....... 504 20.2.1.3. Corsi di formazione .................................... 509 20.2.1.4. Problematiche e criticità ............................. 511

20.2.2. Requisiti di indipendenza ed imparzialità dei soggetti abilitati alla certificazione energetica ........... 511

CAPITOLO 21 - Le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ........................................................................ 513

21.1. Premessa ed elementi di novità del D.M. 26 giugno 2015 ..... 513 21.2. L’Attestato di prestazione energetica ..................................... 516

21.2.1. Classe energetica degli edifici ................................... 517 21.2.2. Procedure e metodi di calcolo ................................... 518

21.2.2.1. Procedura di calcolo di progetto o di calcolo standardizzato ............................................ 519

21.2.2.2. Procedura di calcolo da rilievo sull’edificio . 519 21.2.2.3. Sintesi delle procedure di calcolo ............... 520

21.3. Monitoraggi e controlli ............................................................ 521 21.3.1. Sistema informativo sugli attestati di prestazione

energetica (SIAPE) .................................................... 521 21.4. Contenuti e redazione dell’attestato di prestazione energetica . 522

21.4.1. L’Indice di prestazione energetica ............................. 522 21.4.2. Prestazione energetica e servizi energetici ............... 524 21.4.3. Procedure per la determinazione della prestazione

energetica .................................................................. 525 21.4.3.1. Procedura di calcolo di progetto o di calcolo

standardizzato ............................................ 526 21.4.3.2. Procedura di calcolo da rilievo sull’edificio . 527 21.4.3.3. Criteri per l’applicazione delle procedure di

calcolo ........................................................ 527 21.4.4. Metodi per il calcolo della prestazione energetica ..... 528

21.4.4.1. Metodo di calcolo di progetto ..................... 528 21.4.4.2. Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio ..... 529 21.4.4.3. Caratteristiche degli applicativi informatici . 530 21.4.4.4. Riepilogo metodi di calcolo ......................... 530

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21.4.5. Classificazione degli immobili in funzione della prestazione energetica .............................................. 531 21.4.5.1. Rappresentazione delle prestazioni, scala

delle classi e soglia di riferimento legislativo 532 21.4.5.2. Altri indicatori presenti nell’APE: prestazione

energetica dell’involucro ............................. 534 21.4.5.3. Comparazione della prestazione energetica

degli immobili .............................................. 536 21.4.6. Il format dell’Attestato di prestazione energetica ....... 536 21.4.7. Procedura operativa per committente e certificatore . 544

21.4.7.1. Nomina del certificatore energetico ............ 544 21.4.7.2. Informativa da parte del certificatore .......... 545 21.4.7.3. Modalità di svolgimento della prestazione

da parte del certificatore ............................. 546 21.4.7.4. Obbligo di registrazione dell’Attestato di

prestazione energetica ............................... 547 21.4.8. Attestazione della prestazione energetica di singole

unità immobiliari o di interi edifici ............................... 547 CAPITOLO 22 - Certificazione energetica e criticità irrisolte .......... 549

22.1. Qualità degli attestati di prestazione energetica ..................... 549 22.2. Il soggetto certificatore ed i requisiti del D.P.R. 75/2013:

il punto più debole della catena .............................................. 551 22.3. Revisione dei corsi di formazione per i certificatori ................ 553 22.4. Monitoraggi e controlli ............................................................ 554 22.5. Conclusioni, necessità e prospettive ...................................... 555

INDICE DELLE TABELLE .................................................................... 561 INDICE DELLE FIGURE ....................................................................... 567

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PRESENTAZIONE Con l’emanazione di tre decreti ministeriali in data 26 giugno 2015 (tutti pubblicati sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2015), rispettivamente concernenti i requisiti minimi prestazionali degli edifici e le relative modalità di calcolo, gli schemi per la presentazione della relazione tecnica di progetto e le nuove linee guida per la certificazione energetica degli edifici - cogenti tutti e tre dal 1° ottobre 2015 - è giunto a conclusione il recepimento della Direttiva 2010/31/UE, iniziato con il D.L. 4 giugno 2013 n. 63 convertito in legge dalla L. 3 agosto 2013 n. 90. I provvedimenti erano molto attesi, dato che le precedenti disposizioni relative alla progettazione e certificazione energetica degli edifici risalivano al 2009 con l’emanazione rispettivamente del D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59 (cogente dal 25 giugno 2009 al 30 settembre 2015) “Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia” e del D.M. 26 giugno 2009 (cogente dal 25 luglio 2009 al 30 settembre 2015) “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”. Entrambi i provvedimenti menzionati sono stati abrogati dai decreti del 2015. Sicuramente il 2015 ha quindi rappresentato per la legislazione energetica nazionale un anno di svolta. Con l’entrata in vigore il 1° ottobre 2015 del D.M. 26 giugno 2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” è ad esempio terminato il regime transitorio già previsto dall’art. 4, comma 1, del D. Leg.vo 192/2005, riguardante la valutazione della prestazione energetica degli edifici e le relative metodologie di calcolo nonché i requisiti minimi, ed è stata pertanto finalmente colmata un’importante lacuna, che si trascinava fin dai tempi della L. 10/1991, dal momento che ora la valutazione della prestazione energetica degli edifici comprenderà tutti gli utilizzi energetici dell’edificio e cioè:

- climatizzazione invernale ed estiva; - produzione di acqua calda sanitaria; - ventilazione; - illuminazione (esclusi gli edifici residenziali); - trasporto di persone o cose come ascensori, scale mobili e

marciapiedi mobili (esclusi gli edifici residenziali). I suddetti provvedimenti si pongono poi l’obiettivo fondamentale, in gran parte disatteso dalle Regioni in passato, di contribuire ad una applicazione omogenea e coerente in tutta Italia della legislazione in materia di

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progettazione e certificazione della prestazione energetica degli edifici. Il carattere di incoerenza e disomogeneità di applicazione è derivato dalla riforma del Titolo V della Costituzione attuata nel 2001, con la quale si è sancito che la legislazione energetica è materia “a legislazione concorrente tra Stato e Regioni”. In virtù di ciò molte Regioni, in attesa dei provvedimenti nazionali, hanno emanato proprie leggi e norme in materia, in modo disomogeneo e non uniforme, creando confusione, disorientamento e contribuendo ad una applicazione non efficace della legislazione energetica su tutto il territorio nazionale. Partendo dall’esame di questi fondamentali provvedimenti, il volume presenta una panoramica completa sul tema della progettazione e certificazione della prestazione energetica degli edifici nonché del contenimento dei consumi energetici. Obiettivo dell’Autore è quello di fare chiarezza nella corretta applicazione della legislazione, spesso ostacolata dai numerosi precetti e adempimenti che sono sparsi in più provvedimenti, creando una confusione notevole. Il lavoro si rivolge più in particolare ai progettisti di edifici ed impianti tecnici connessi agli edifici, ai direttori dei lavori, ai soggetti certificatori, fornendo loro una guida dettagliata alla corretta applicazione della legislazione vigente, con alcune note anche critiche e con un taglio decisamente tecnico e professionale, utile per chi esercita questa professione. Il testo sarà di grande utilità anche per i tecnici della pubblica amministrazione, chiamati a vigilare e controllare l’operato dei colleghi liberi professionisti in uno spirito - auspicabilmente - di costruttiva collaborazione, e che pertanto necessitano di competenze assolutamente paragonabili a quelle dei colleghi stessi. Dopo aver fornito un quadro sintetico ma esaustivo della legislazione applicabile in materia, il testo approfondisce in tutti i dettagli:

- prescrizioni e requisiti che il progettista deve rispettare nella progettazione di interventi di nuova costruzione, ristrutturazione, adeguamento impiantistico, ecc., con schemi riepilogativi per le varie casistiche ed indicazioni anche relative al rispetto degli obblighi sull’utilizzo di fonti rinnovabili, al posizionamento degli scarichi degli impianti termici ed alla termoregolazione e contabilizzazione del calore;

- normativa tecnica riguardante le procedure e le metodologie di calcolo per la valutazione della prestazione energetica per tutti i servizi energetici dell’edificio (con aggiornamento anche alle norme UNI TS 11300 parti 5 e 6 - di ultima emanazione - e relative rispettivamente al calcolo dell’energia primaria e dalla quota di energia da fonti

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rinnovabili, ed alla determinazione del fabbisogno di energia per ascensori e scale mobili) con diversi esempi di calcolo e sviluppo di casi pratici;

- stesura della relazione tecnica di progetto a seconda delle differenti tipologie di intervento edilizio, con sottolineatura anche delle criticità presenti nei moduli ministeriali e che obbligano il progettista a porre particolare attenzione, nonché controlli da effettuarsi a cura delle pubbliche amministrazioni riceventi con utili check list di promemoria;

- corretta compilazione dell’Attestato di prestazione (ex certificazione) energetica degli edifici, procedura per la certificazione energetica degli edifici, sistemi di classificazione, procedure di calcolo rigorose e semplificate, ecc. In questa parte sono anche dettagliati gli obblighi concernenti la certificazione energetica degli edifici nell’ambito di trasferimenti e locazioni immobiliari, nonché i requisiti di qualificazione professionale ed indipendenza di cui deve essere in possesso il soggetto certificatore ai fini della sua abilitazione per questa attività.

Non sfuggirà di certo al Lettore il grosso impegno e lo sforzo profuso nella stesura di questo lavoro, data la numerosità dei provvedimenti e dei dati tecnici inseriti (formule, tabelle, ecc.), che può inevitabilmente portare a volte ad errori od omissioni, nonostante la cura e lo scrupolo con i quali si è provveduto alla redazione e correzione dei contenuti. L’Autore sarà pertanto grato a chiunque vorrà segnalare in maniera costruttiva eventuali errori e/o imprecisioni. Si ringraziano l’Ing. Antonio Renato Soragnese per i preziosi consigli e gli stimoli a proseguire in questa attività ed il Prof. Ing. Pietro Stefanizzi per l’ausilio alla stesura dei capitoli relativi alla verifica termoigrometrica ed al calcolo della trasmittanza termica periodica.

L’Autore

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Capitolo 2 - La normativa sulla prestazione energetica in edilizia

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2.8. RUOLO DEL PROGETTISTA, DEL DIRETTORE DEI LAVORI E DEL CERTIFICATORE ENERGETICO

2.8.1. Il progettista e il direttore dei lavori

È la figura professionale che ha un ruolo centrale e sicuramente fondamentale nell’ambito dell’intero processo di certificazione energetica degli edifici, che recepi-sce il primo contatto da parte della committenza, e quindi cui spetta il compito fon-damentale di orientare la propria committenza verso una qualità edilizia sempre cre-scente in tema di efficienza energetica e prestazione del sistema edificio-impianti. Deve individuare le scelte progettuali ottimali e le soluzioni tecnologiche più effi-cienti, tenendo conto sempre delle necessarie valutazioni economiche ed esigenze della committenza ed ha l’obbligo di rispettare i requisiti minimi prestazionali e pre-scrittivi imposti dalla legislazione vigente in tema di efficienza energetica. Ha l’obbligo di compilazione della relazione tecnica prevista dal D.M. 26 giu-gno 2015. Ha la facoltà di compilare l’Attestato di qualificazione energetica, secondo il modello di cui all’appendice D del D.M. 26 giugno 2015. È questa una operazione tramite la quale non solo il progettista può rendersi parte diligente - dal momento che deve rispettare l’obbligo della relazione tecnica e quindi essere in possesso di tutti i dati per la compilazione dell’Attestato di qualificazione - ma anche fornire all’utente finale un documento utile ad orientarne la scelta di acquisizione di un im-mobile già nella fase di progetto. L’Attestato di qualificazione energetica può essere predisposto da un professionista abilitato anche non estraneo alla proprietà, alla progettazione o realizzazione dell’edificio, e - come già segnalato - deve essere asseverato dal direttore dei lavori, in quanto rappresenta un allegato obbligatorio alla dichiarazione di fine lavori. Anche il direttore dei lavori ha un ruolo chiave nell’ambito dell’intero processo, in quanto soggetto responsabile di tutte le fasi di realizzazione delle opere previste dal progetto. Deve seguire tutte le fasi verificando la conformità delle opere al progetto, garan-tendo nel caso di varianti in corso d’opera che per le stesse varianti sia stata presen-tata al comune di competenza, prima dell’inizio dei lavori di variante, il progetto esecutivo delle varianti e la relazione tecnica di variante con il rispetto di tutti i re-quisiti prestazionali e prescrittivi previsti dalla legislazione cogente. Il direttore dei lavori deve asseverare:

- la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto; - la conformità delle opere rispetto alla relazione tecnica; - l’Attestato di qualificazione energetica consegnato anche in formato elettro-

nico contestualmente alla dichiarazione di fine lavori.

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Capitolo 2 - La normativa sulla prestazione energetica in edilizia

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Si ricorda quanto stabilito dall’art. 8 comma 2 del D. Leg.vo 192/2005, e cioè che la dichiarazione di fine lavori è inefficace, a qualsiasi titolo, se la stessa non è ac-compagnata dall’asseverazione del direttore lavori, che è una vera e propria peri-zia giurata, sottoposta a tutte le conseguenze derivanti da dichiarazioni false e men-daci.

Tabella 5 - Ruolo del progettista e del direttore dei lavori nella prestazione energetica degli edifici

RUOLO DEL PROGETTISTA

- Il progettista è la figura professionale che ha un ruolo centrale e sicuramente fon-damentale nell’ambito dell’intero processo di miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

- È la figura di primo contatto da parte della committenza, e quindi a lui il compito fondamentale di orientare la propria committenza verso una qualità edilizia sem-pre crescente in tema di efficienza energetica e prestazione del sistema edificio impianti.

- Deve individuare le scelte progettuali ottimali, le soluzioni tecnologiche più effi-cienti, tenendo conto sempre delle necessarie valutazioni economiche ed esigen-ze della committenza.

- Ha l’obbligo di rispettare i requisiti minimi prestazionali e prescrittivi imposti dalla legislazione vigente in tema di efficienza energetica.

- Ha l’obbligo di compilazione della relazione tecnica prevista dal D. Leg.vo 192/2005 con le modalità di compilazione definite.

- Ha la facoltà di compilare l’Attestato di qualificazione energetica.

RUOLO DEL DIRETTORE DEI LAVORI

- Il direttore dei lavori ha un ruolo chiave nell’ambito dell’intero processo, in quanto soggetto responsabile di tutte le fasi di realizzazione delle opere previste dal pro-getto.

- Deve seguire tutte le fasi verificando la conformità delle opere al progetto, garan-tendo nel caso di varianti in corso d’opera che per le stesse varianti sia stata pre-sentata al comune, di competenza prima dell’inizio dei lavori di variante, il proget-to esecutivo delle varianti e la relazione tecnica di variante con il rispetto di tutti i requisiti prestazionali e prescrittivi previsti dalla legislazione cogente.

- Il direttore dei lavori deve asseverare, contestualmente alla fine lavori: - la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto; - la conformità delle opere rispetto alla relazione tecnica; - l’Attestato di qualificazione energetica consegnato anche in formato elettroni-

co.

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Capitolo 2 - La normativa sulla prestazione energetica in edilizia

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2.8.2. Il certificatore energetico

Il certificatore è la figura professionale più importante e strategica dell’intero pro-cesso di certificazione energetica. Il soggetto certificatore non deve aver avuto alcun ruolo precedente, né in qualità di progettista delle opere, né di direttore dei lavori, né tanto meno nella proprietà dell’edificio sottoposto a certificazione energetica. A tal fine, secondo l’art. 3 del D.P.R. 75/2013, il certificatore, all’atto di sottoscri-zione dell’Attestato di certificazione energetica, dichiara:

- nel caso di certificazione di edifici di nuova costruzione, l’assenza di conflit-to di interessi, tra l’altro espressa attraverso il non coinvolgimento diretto o indiretto nel processo di progettazione e realizzazione dell’edificio da certifi-care o con i produttori dei materiali e dei componenti in esso incorporati non-ché rispetto ai vantaggi che possano derivarne al richiedente, che in ogni caso non deve essere né il coniuge né un parente fino al quarto grado;

- nel caso di certificazione di edifici esistenti, l’assenza di conflitto di interessi, ovvero di non coinvolgimento diretto o indiretto con i produttori dei materiali e dei componenti in esso incorporati nonché rispetto ai vantaggi che possano derivarne al richiedente, che in ogni caso non deve essere né coniuge né pa-rente fino al quarto grado.

Qualora il certificatore sia dipendente e operi per conto di enti pubblici ovvero di organismi di diritto pubblico operanti nel settore dell’energia e dell’edilizia, il requi-sito di indipendenza di cui sopra si intende superato dalle finalità istituzionali di per-seguimento di obiettivi di interesse pubblico proprie di tali enti e organismi.

Mercato della certificazione energetica e qualità dei servizi Il Consiglio nazionale degli ingegneri, con Circolare 17 marzo 2016, n. 696, ha dif-fuso il documento “Attestazione di Prestazione Energetica (A.P.E.). Descrizione dei servizi, della documentazione da produrre e degli obblighi per il professionista”. Il documento non descrive gli aspetti tecnici della procedura di attestazione della prestazione energetica, per i quali rimanda alle linee guida nazionali di cui al D.M. 26 giugno 2015, già commentate in precedenza, ma piuttosto evidenzia i compiti e gli obblighi del professionista, con l’intento di garantire un servizio di qualità. Per questo motivo, il documento può essere utilmente preso a riferimento da qualsiasi professionista, anche non appartenente alla categoria degli ingegneri. È infatti ben noto come l’introduzione dell’obbligo dell’Attestato di prestazione energetica nelle locazioni e nelle compravendite immobiliari abbia comportato un rapido sviluppo del mercato dei servizi professionali di certificazione energetica, dando vita ad una concorrenza che si è sviluppata più che altro sul ribasso dei prezzi di tali prestazioni, piuttosto che sulla qualità dei servizi offerti. Molto spesso il cittadino fruitore del servizio di certificazione energetica percepisce tale adempimento come una mera “tassa” da pagare per la commerciabilità del pro-prio immobile, piuttosto che guardare alle opportunità che l’APE offre, ad esempio

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Capitolo 3 - Requisiti di prestazione energetica degli edifici

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3.5.6.2. Prescrizioni, requisiti e verifiche in funzione della tipologia di intervento

Al fine di semplificare l’applicazione del decreto, nelle tabelle successive vengono riportati il riepilogo delle prescrizioni, dei requisiti e delle verifiche da eseguire in funzione della tipologia e del livello di intervento.

Tabella 41 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per edifici nuovi

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

DESCRIZIONE LIVELLIDI INTERVENTO

PRESCRIZIONI / VERIFICHE DI LEGGE

Edifici nuovi Edifici di nuova costruzione

Edifici soggetti a demolizione e successiva ricostruzione

Rispetto di tutte le prescri-zioni ed i requisiti pertinenti

di cui ai CASI 1 e 2

SINTESI ADEMPIMENTI CASO 1

Requisiti comuni quando pertinenti - Relazione tecnica e conformità delle opere al progetto; - Progettazione mirata al massimo contenimento dei consumi di energia per edifici

ed impianti; - Verifica termoigrometrica; - Contenimento temperatura interna ambienti per la climatizzazione estiva; - Altezze minime locali; - Rendimenti generatori a biomassa; - Trattamento acqua di alimentazione generatori; - Obbligo di contatori volume acqua calda sanitaria e volume acqua di reintegro

riscaldamento; - Impianti di micro-cogenerazione; - Ascensori e scale mobili.

SINTESI ADEMPIMENTI CASO 2

Requisiti prescrittivi quando pertinenti - Presenza di reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento; - Certificazione fattori di conversione di reti di teleriscaldamento e teleraffresca-

mento (il fattore di conversione dell’energia termica prodotta da cogenerazione è calcolato sulla base di bilanci annui e norme tecniche applicabili, negli impianti di teleriscaldamento utilizzanti sistemi cogenerativi);

- Sistemi per la regolazione automatica della temperatura ambiente; - Sistemi di misurazione intelligente; - Sistemi di contabilizzazione del calore; - Livello minimo di automazione (BACS).

segue

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__________ 161

4 ALTRI REQUISITI PER GLI IMPIANTI TERMICI E L’INVOLUCRO EDILIZIO

4.1. REQUISITI E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI TERMICI

Scarico dei fumi oltre il colmo del tetto L’art. 5 del D.P.R. 412/1993, come da ultimo modificato dal D.L. 4 giugno 63 coor-dinato con la legge di conversione 3 agosto 2013 n. 90, oltre a precisare i riferimenti alle norme tecniche esistenti, dispone al comma 9 che gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente. È possibile derogare a quanto stabilito dal comma 9 nei casi in cui:

- si procede, anche nell’ambito di una riqualificazione energetica dell’impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano in-stallati in data antecedente a quella di cui sopra, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata;

- l’adempimento dell’obbligo risulta incompatibile con norme di tutela degli edi-fici oggetto dell’intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale;

- il progettista attesta e assevera l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.

Il D. Leg.vo 102/2014 introduce inoltre la possibilità di scaricare a parete per: - sostituzione di generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva

ramificata con generatori di calore a gas a camera stagna; - sostituzione di generatori, nel caso di ristrutturazioni di impianti termici indi-

viduali esistenti, qualora sussistano le condizioni successive: - non vi siano sistemi di evacuazione oltre il colmo del tetto idonei o co-

munque adeguabili; - vengano installati generatori a condensazione con emissioni medie ponde-

rate di ossidi di azoto ≤ 70 mg/kWh; - installazione di caldaie a condensazione con emissioni medie ponderate di

ossidi di azoto ≤ 70 mg/kWh: - nei casi in cui l’obbligo di evacuare i fumi oltre il colmo del tetto risulti

incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell’intervento; - quando il progettista attesta e assevera l’impossibilità tecnica a realizzare

lo sbocco oltre il colmo del tetto;

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Capitolo 4 - Altri requisiti per gli impianti termici e l’involucro edilizio

__________ 162

Per i generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore, non è richiesta alcuna condizione sia di impossibilità tecni-ca che di adeguamento dei sistemi fumari. Si ritiene utile riportare una sintesi complessiva aggiornata delle possibilità di dero-ga consentite all’obbligo di scaricare i fumi oltre il colmo del tetto, previste dall’art. 5 comma 9 del D.P.R. 412/1993.

Tabella 49 - Deroghe all’obbligo di evacuazione fumi oltre il colmo del tetto ai sensi dell’art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993

Casi Situazione 1° Requisito 2° Requisito

1

Sostituzione di generatori di calore indi-viduali che risultano installati in data antecedente al 31 agosto 2013, con scarico a parete o in canna collettiva

ramificata, nell’ambito di una riqualifica-zione energetica dell’impianto termico

Installare generatori di

calore a gas a camera stagna

Generatori con ηtu ≥ 90 + 2 log Pn

2

L’adempimento dell’obbligo di evacua-zione fumi oltre il colmo del tetto risulta incompatibile con norme di tutela degli

edifici oggetto dell’intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale

Installare generatori di

calore a gas a condensazione

Generatori con emissioni medie

ponderate NOx ≤ 70 mg/kWh

3 Il progettista attesta e assevera

l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto

Installare generatori di

calore a gas a condensazione

Generatori con emissioni medie

ponderate NOx ≤ 70 mg/kWh

4

Ristrutturazioni di impianti termici indivi-duali già esistenti, siti in stabili plurifami-liari, qualora nella versione iniziale non

dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti

della combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio, funzionali e idonei o

comunque adeguabili all’applicazione di apparecchi a condensazione

Installare generatori di

calore a gas a condensazione

Generatori con emissioni medie

ponderate NOx ≤ 70 mg/kWh

5

Vengono installati uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica cer-

tificazione di prodotto

Installare generatori di

calore a gas a condensazione

Generatori con emissioni medie

ponderate NOx ≤ 70 mg/kWh

Installare pompe di

calore

Pompe di calore con

ηtu ≥ 90 + 3 log Pn

In tutti i casi precedenti i terminali di scarico vanno posizionati in conformità alla norma tecnica UNI 7129.

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Capitolo 7 - Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la climatizzazione invernale

__________ 197

7.2.5. Descrizione sintetica della procedura di calcolo prevista dalla UNI TS 11300-1

La norma definisce un metodo di calcolo semplificato per la determinazione del fab-bisogno di energia utile per la climatizzazione invernale. Tale metodo si basa su un bilancio energetico in regime quasi stazionario, in quanto tiene conto degli effetti dinamici dell’edificio dovuti agli apporti solari ed interni attraverso un opportuno fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti. Si parte dall’edificio stabilendo il bilancio energetico dell’involucro edilizio, e cioè si determina il fabbisogno di energia termica utile o netta. Si determinano successi-vamente con la UNI TS 11300-2 le perdite impiantistiche e quindi si perviene alla determinazione del fabbisogno di energia primaria da erogare per il suo utilizzo energetico specifico. La procedura di calcolo, come riportata nella norma, comprende pertanto le seguenti fasi:

1. definizione dei confini dell’insieme degli ambienti climatizzati e non clima-tizzati dell’edificio;

2. definizione dei confini delle diverse zone di calcolo, se richiesta; 3. definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al

clima esterno; 4. calcolo, per ogni mese e per ogni zona dell’edificio, dei fabbisogni ideali di

energia termica per la climatizzazione invernale (QH,nd); 5. calcolo della stagione di riscaldamento; 6. per i mesi primo ed ultimo della stagione di riscaldamento, eventuale ricalco-

lo dei fabbisogni di energia sulle frazioni di mese comprese nella stagione di riscaldamento;

7. eventuale calcolo per ogni mese o frazione di mese, e per ogni zona dell’edificio, dei fabbisogni di energia termica per umidificazione (QH,hum,nd);

8. aggregazione dei risultati relativi ai diversi mesi ed alle diverse zone servite dagli stessi impianti (non è ammessa la compensazione tra fabbisogni termici positivi e negativi, i fabbisogni termici sensibili e latenti sono tenuti separati per i calcoli impiantistici di cui in seguito).

Con riferimento al punto 4) della procedura, si fa presente che il fabbisogno netto di energia per riscaldamento sarà calcolato, per ogni zona dell’edificio e per ogni mese, come successivamente sviluppato. 7.2.5.1. Fabbisogno di energia termica utile degli spazi riscaldati

Il fabbisogno di energia termica utile o ideale o netta, per ciascun periodo di calcolo, è dato dalla seguente equazione

wsolgnHveHtrHgngnHhtHH,nd QQxηQQxQηQQ ,int,,,,, (1)

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Capitolo 7 - Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la climatizzazione invernale

__________ 198

dove: QH,nd è il fabbisogno ideale netto di energia dell’edificio per riscaldamento (MJ

o kWh); QH,ht è lo scambio termico totale nel caso di riscaldamento (MJ o kWh); QH,tr è lo scambio termico per trasmissione nel caso di riscaldamento (MJ o

kWh); QH,ve è lo scambio termico per ventilazione nel caso di riscaldamento (MJ o

kWh); Qgn sono gli apporti termici totali gratuiti (MJ o kWh); Qint sono gli apporti termici interni gratuiti (MJ o kWh); Qsol,w sono gli apporti termici solari gratuiti attraverso i componenti finestrati

(MJ o kWh); ηH,gn è il fattore di utilizzazione degli apporti termici gratuiti totali.

Il fattore di utilizzazione ηH,gn è un fattore di riduzione degli apporti termici gratuiti, che tiene conto del comportamento dinamico dell’edificio stesso e viene introdotto per compensare la dispersione termica addizionale che probabilmente si verifica quando gli apporti termici superano la dispersione termica totale calcolata. L’energia necessaria a riscaldare l’ambiente QH,nd, nel periodo di calcolo al fine di mantenerlo in condizione di regime stazionario alla temperatura di progetto o di re-golazione prefissata, è pari alla differenza tra l’energia dispersa per effetto degli scambi termici per trasmissione e ventilazione e quella invece guadagnata e quindi fornita dagli apporti di calore gratuiti, costituiti sia dagli apporti gratuiti interni che dagli apporti solari attraverso i componenti finestrati. Gli apporti gratuiti non vengo-no pertanto considerati al 100%, ma in misura ridotta in funzione di un coefficiente di riduzione degli apporti gratuiti ηH,gn che tiene conto proprio dell’inerzia termica dell’edificio. 7.2.5.1.1. Calcolo dello scambio termico totale

Lo scambio termico totale rappresenta la dispersione termica totale a temperatura interna costante, cioè rappresenta l’energia dispersa dall’edificio, come somma degli scambi termici per trasmissione e ventilazione:

QH,ht = QH,tr + QH,ve (2)

Gli scambi termici per trasmissione QH,tr e ventilazione QH,ve. sono calcolati attraver-so due coefficienti di scambio termico per trasmissione e ventilazione Htr,adj ed Hve,adj per la differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno e per il tempo di cal-colo considerato. Gli scambi termici totali QH,tr per trasmissione e QH,ve per ventilazione di un edificio a singola zona termica, a temperatura interna uniforme e per un dato periodo di cal-colo, si determinano infatti con le seguenti equazioni:

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Capitolo 7 - Calcolo della prestazione energetica degli edifici per la climatizzazione invernale

__________ 199

opsoll

lumnrlrltrk

kmnrkreHsetadjtrH,tr QxtxFbxtxFxtxHQ ,,,,,,,,,,int,, 1

(3)

xtxHQ eHsetadjveveH ,int,,, (4)

dove: Htr,adj è il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione della zona

considerata, corretto per tenere conto della differenza di temperatura in-terno-esterno;

Hve,adj è il coefficiente globale di scambio termico per ventilazione della zona considerata, corretto per tenere conto della differenza di temperatura in-terno-esterno;

θint,set,H è la temperatura interna di regolazione per il riscaldamento della zona considerata;

θe è la temperatura media mensile dell’ambiente esterno; Fr,k è il fattore di forma tra il componente edilizio k-esimo dell’ambiente cli-

matizzato e la volta celeste; Fr,l è il fattore di forma tra il componente edilizio l-esimo dell’ambiente non

climatizzato e la volta celeste; Φr,mn,k è l’extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta ce-

leste dal componente edilizio k-esimo, mediato sul tempo, espresso in W; Φr,mn,u,l è l’extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta ce-

leste dal componente edilizio l-esimo dell’ambiente non climatizzato, mediato sul tempo, espresso in W;

btr,l è il fattore di riduzione delle dispersioni per l’ambiente non climatizzato avente il componente l-esimo soggetto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste;

t è la durata del mese considerato espressa in Ms; Qsol, op sono gli apporti termici solari incidenti sui componenti opachi.

NOTA BENE Bisogna tenere presente che, ai fini del calcolo della prestazione energetica degli edifici, la norma UNI EN ISO 13790:2008, come anche le UNI TS 11300-1 e 2, assume un regime di funzionamento continuo degli impianti, su base mensile, quindi:

t = N * 24 (h) = N x 86400 [Ms] dove N è il numero dei giorni del mese, periodo di tempo preso in considera-zione per il calcolo.

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__________ 345

11 CALCOLO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER VENTILAZIONE MECCANICA E CLIMATIZZAZIONE INVERNALE IN PRESENZA DI IMPIANTI AERAULICI

11.1. PREMESSA

Il fabbisogno di energia primaria del servizio energetico di ventilazione meccanica è costituito dai soli fabbisogni energetici per la movimentazione dell’aria. Gli eventua-li fabbisogni di energia termica dovuti ai trattamenti dell’aria (controllo della tempe-ratura ed umidità) vengono considerati nel fabbisogno di energia primaria per il ser-vizio di climatizzazione invernale e/o estiva. L’appendice C alla norma UNI TS 111300-2 fornisce metodi per il calcolo dei fabbi-sogni di energia primaria per la ventilazione meccanica e per la climatizzazione in-vernale in presenza di impianti aeraulici.

11.2. FABBISOGNI DI ENERGIA PER LA VENTILAZIONE MECCANICA

Calcolo dell’energia primaria per la ventilazione meccanica Il fabbisogno di energia primaria per la ventilazione è calcolato considerando i fab-bisogni elettrici per la movimentazione dell’aria ed è dato da:

j

j,el,veel,pV,P ExfE [kWh] (1)

dove: EP,V è il fabbisogno di energia per la ventilazione meccanica in kWh; Eve,el,j è il fabbisogno di energia elettrica dei ventilatori della j-esima zona in

kWh; fp,el è il fabbisogno di conversione in energia primaria dell’energia elettrica.

Calcolo dell’energia elettrica per la ventilazione meccanica Il fabbisogno di energia elettrica dei ventilatori al servizio della zona j-esima si cal-cola come segue:

xtxFCWE j,adj,vek,adj,el,vej,el,ve [kWhe] (2)

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Capitolo 11 - Calcolo del fabbisogno per VM e climatizzazione invernale con impianti aeraulici

__________ 346

dove: Eve,el,j è il fabbisogno di energia elettrica dei ventilatori di immissione

dell’aria di ventilazione per la zona j-esima; Wve,el,adj,k è la potenza elettrica corretta del k-esimo ventilatore di immissione al

servizio della zona j-esima, cioè quella corrispondente alla portata d’aria elaborata per il flusso k-esimo per la zona j-esima corretta ag-giungendo alla portata le perdite di massa delle condotte;

FCve,adj,j è il fattore di carico della ventilazione meccanica per la zona j-esima; La potenza elettrica dei ventilatori nel caso di valutazioni di progetto si assume pari al valore di progetto. Nel caso invece di valutazioni standard, qualora questo dato non sia disponibile, si determina:

- mediante misura della potenza assorbita a pieno carico; - in base ai dati di targa corretti per le effettive condizioni di esercizio sulla

curva caratteristica del ventilatore.

Portata d’aria nominale corretta Le portate d’aria di ventilazione meccanica calcolate secondo il prospetto 1 della norma UNITS 11300-1, non tengono conto delle perdite di massa delle condotte. Ai fini della norma UNI TS 11300-2, per valutazioni di tipo A1 e A2, le perdite di mas-sa delle condotte si considerano solo ai fini del calcolo della potenza elettrica dei ventilatori, qualora non siano disponibili dati. Per valutazioni di tipo A3 e per dia-gnosi si possono considerare le perdite di massa, anche ai fini di valutazioni termi-che. In mancanza di dati di progetto, l’appendice C della norma UNI TS 11300-2, ai prospetti C.1, per condotte rettangolari metalliche, C.2 per condotte circolari metal-liche, C.3 per condotte non metalliche in materiale preisolato, fornisce i valori della portata di massa di esfiltrazione in funzione della classe di tenuta dei canali:

- prospetto C.1: perdita d’aria per condotte rettangolari metalliche; - prospetto C.2: perdita d’aria per condotte circolari metalliche; - prospetto C.3: perdita d’aria per condotte non metalliche in materiale preiso-

lato. La portata di massa di esfiltrazione è calcolata in funzione della pressione totale nel-la condotta e della classe di tenuta attribuita ai vari tratti. Come pressione totale si assume quella disponibile in uscita del ventilatore. In man-canza di informazioni o dati sulla pressione totale, l’appendice C alla norma UNI TS 11300-2, al prospetto C.4, fornisce valori di pressione totale indicativi con riferi-mento alla formula indicata per la classe di tenuta A:

- prospetto C.4: classificazione della rete aeraulica in funzione della pressio-ne totale.

Si invita il Lettore a consultare i prospetti C.1, C.2, C.3 e C.4 dell’appendice C della norma UNI TS 11300-2.

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Capitolo 15 - La verifica termoigrometrica

__________ 382

15.2. ESEMPIO APPLICATIVO DI VERIFICA TERMOIGROMETRICA

Supponiamo di aver progettato una parete verticale esterna del tipo mostrato in figura.

Descrizione Spessore

s m Conducibilità W/mK

Resistenza termica R

m2k/W

Riferimento normativo

Rsi Resistenza termica

superf. interna 0,250 UNI 13788

1 Intonaco di calce

e gesso 0,01 0,7 0,014 UNI 10351

2 Laterizi alveolati 0,25 0,301 0,830 UNI 10355

3 Pannelli rigidi in

fibra di vetro 0,10 0,038 2,632 UNI 10351

4 Intonaco plastico

per cappotto 0,02 0,330 0,061 UNI 10351

Rse Resistenza termica

superf. esterna 0,04 UNI 13788

Resistenza totale della struttura RT = Rsi + R1 + R2 + … + Rn

+ Rse 3,827 m2K/W

Trasmittanza termica della struttura secondo UNI 6946

U=1/RT 0,261 W/m2K

Vengono effettuate le seguenti verifiche.

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Capitolo 15 - La verifica termoigrometrica

__________ 383

Verifica del rischio di formazione di muffe

Località Roma

Altitudine 20 m

Zona climatica D

Gradi giorno (D.P.R. 412/1993) 1415

Gradi giorno (UNI 10349:2016) 1629

i 20 °C

min,e 8,6 °C

φi 0,65

Rsi 0,25 m2K/W

Mese Temperatura

esterna e [°C]

Pressione esterna pe [Pa]

Temperatura interna i [°C]

Differenza di pressione p [Pa]

Pressione interna

pi = pe + p [Pa]

novembre 12,7 1039 20,0 359 1398

dicembre 8,7 935 20,0 501 1436

gennaio 8,1 954 20,0 522 1476

febbraio 9,1 800 20,0 487 1287

marzo 11,5 1004 20,0 402 1406

aprile 15,9 1162 20,0 246 1408

Per evitare la formazione di muffe in corrispondenza della superficie, la norma UNI EN ISO 13788 richiede che, in corrispondenza della superficie interna, l’umidità re-lativa dell’aria sia φi < 80%. Si effettuano mese per mese i calcoli secondo le relazioni 2, 3 e 5:

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Capitolo 15 - La verifica termoigrometrica

__________ 384

Formazione muffa

Mese Pressione superf. minima

psi,min = pi/0.8 [Pa] si,min [°C] fRsi,min [-]

novembre 1748 15,4 0,369

dicembre 1795 15,8 0,629

gennaio 1846 16,2 0,684

febbraio 1609 14,1 0,459

marzo 1757 15,5 0,468

aprile 1759 15,5 - 0,099

Il mese critico risulta essere gennaio, con fattore di temperatura superficiale fRsi,max = 0,684 nei confronti del rischio di formazione di muffe. Pertanto la trasmit-tanza massima accettabile per la parete, per evitare formazione di muffe, risulta:

26411

,R

fU

si

max,Rsi

Poiché per la zona climatica D il D.M. 26 giugno 2015 “Requisiti minimi” nel caso di nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni e ristrutturazioni di primo livello non impone un limite di trasmittanza per le pareti verticali, occorrerà verificare che le strutture non abbiano valori di trasmittanza superiori a 1,264. Per le ristrutturazioni di secondo livello e le riqualificazioni energetiche, il D.M. 26 giugno 2015 “Requisiti minimi” impone un limite di trasmittanza per le pareti verti-cali oggetto di intervento riportato nella tabella 1 dell’appendice B all’Allegato 1 al decreto (già riportata in precedenza, vedi tabella 27). Possiamo senz’altro affermare che il rispetto dei valori limite di trasmittanza ha co-me conseguenza la verifica automatica dell’assenza di rischio di formazione di muffe sulla superficie interna della parete.

Verifica della condensa interstiziale Si riportano di seguito i valori di riferimento da utilizzare per la verifica. Quanto alle condizioni termoigrometriche dell’aria, occorrono i valori medi mensili della temperatura θe e della pve dell’aria esterna, per la quale i dati di riferimento sono quelli della norma UNI 10349:2016 (“Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici”). Per il nostro caso si faccia riferimento alla tabella seguente.

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Capitolo 15 - La verifica termoigrometrica

__________ 385

DATI CLIMATICI ROMA

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

θe 8,1 9,1 11,5 15,9 19,2 22,6 26,4 26,6 21,7 17,8 12,7 8,7

pve 954 800 1004 1162 1241 1602 1629 1978 1566 1354 1039 935

Quanto ai valori medi mensili della temperatura interna θi, in assenza di più specifiche indicazioni, si assume che θi = 20 °C nella stagione di riscaldamento (UNI TS 11300-1), mentre negli altri mesi, per edifici destinati ad abitazioni (UNI EN ISO 13788):

- θi = 18 °C per θe < 18 °C; - θi = θe per θe ≥ 18 °C.

Quanto ai valori medi mensili della pressione interna pvi, in assenza di più specifiche indicazioni questo valore va calcolato in funzione di θi e della classe di concentra-zione di umidità (UNI EN ISO 13788). Quanto alle proprietà geometriche, termiche e igrometriche del componente, le resi-stenze termiche superficiali sono le seguenti:

- Rsi = 0,25 m2K/W (norma UNI EN ISO 13788); - Rse = 0,04 m2K/W (norma UNI EN ISO 13788).

Si riportano di seguito i possibili esiti della verifica. Assenza di condensazione interstiziale La parete opaca è esente da fenomeni condensativi, questo implica che la verifica è superata. Nel caso della nostra parete abbiamo ottenuto, con un software certificato CTI, i seguenti grafici delle pressioni e delle temperature.

Grafici delle pressioni

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Capitolo 15 - La verifica termoigrometrica

__________ 386

Grafici delle temperature

Verifica del rischio di formazione di muffe in presenza di ponte termico (pilastro) Se la parete precedente è interrotta da un pilastro verticale di sezione 30 × 35 cm2 (vedi figura), nella zona del pilastro si verifica un ponte termico. Tale ponte termico, oltre a costituire una maggiorazione del flusso trasmesso rispetto alla condizione di conduzione termica monodimensionale, produce un raffreddamento della superficie interna della parete con conseguente pericolo di raggiungimento delle condizioni idonee allo sviluppo di muffe. In figura sono riportati anche i risultati del calcolo con il software Therm. La trasmittanza termica lineica del ponte termico è risultata i = e = 0,548.

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Capitolo 18 - Gli adempimenti delle amministrazioni comunali e le verifiche di conformità edilizia

__________ 453

18.2. DETTAGLIO DEGLI ADEMPIMENTI

18.2.1. Individuazione della zona climatica e dei gradi giorno

Ai comuni spetta l’individuazione della zona climatica e i gradi giorno nel caso in cui il comune non sia inserito nell’allegato A del D.P.R. 412/1993, oppure sussista-no zone del territorio comunale ad una quota superiore a quella della casa comunale. Ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 412/1993, il territorio nazionale è stato suddiviso in differenti zone climatiche in funzione del parametro “grado giorno”. Per “grado giorno” di una località, si intende la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo an-nuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la temperatura me-dia esterna giornaliera; l’unità di misura utilizzata è il grado giorno (GG). In altre parole, più i gradi giorno sono alti più la zona è fredda e quindi c’è bisogno di più energia per riscaldare gli ambienti per portarli alla temperatura di 20 °C; viceversa, più i gradi giorno sono bassi meno calore dobbiamo fornire alle nostre case per ave-re una temperatura ambiente di 20 °C. Nell’allegato A del D.P.R. 412/1993 sono riportati i gradi giorno per ciascun comu-ne d’Italia, raggruppati per regioni e province con l’indicazione della zona climatica e dell’altezza della casa comunale. Il territorio nazionale è suddiviso in 6 zone climatiche in funzione dei gradi giorno, come riportato nella tabella 1 di questo volume. Per il comune non indicato nell’allegato A del D.P.R. 412/1993, o per le frazioni dei comuni che si trovano ad una altezza superiore a quella della casa comunale, i gradi giorno possono essere assegnati con provvedimento del Sindaco, il quale lo rende noto alla cittadinanza con pubblici avvisi entro 5 giorni. Lo stesso provvedimento deve essere comunicato al Ministero dello sviluppo economico e all’ENEA per i successivi aggiornamenti dell’allegato A del D.P.R. 412/1993. Per determinare la zona climatica di un comune non classificato, si calcolano i gradi giorno individuando dall’allegato A il comune più vicino in linea d’aria e posiziona-to sullo stesso versante, e successivamente si rettificano i gradi giorno del comune di riferimento in funzione di una quantità pari a 1/100 del numero dei giorni di durata del periodo di riscaldamento per ogni metro di quota sul livello di mare in più o in meno rispetto al comune di riferimento, cioè tramite la formula:

GG = GGrif ± (DH x DURconv) / 100.

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Capitolo 18 - Gli adempimenti delle amministrazioni comunali e le verifiche di conformità edilizia

__________ 454

Figura 20 - Gradi giorno delle frazioni dei comuni

Lo stesso procedimento si può adottare per le frazioni dei comuni che si trovano ad una altezza superiore a quella della casa comunale prendendo come riferimento la quota della casa comunale e i gradi giorno assegnati; per quelle ad altezza inferiore il D.P.R. 412/1993 non ammette variazioni. Il numero di giorni convenzionali del periodo di riscaldamento è riportato nella ta-bella 61 di questo volume, si vedano anche le altre considerazioni ivi riportate. 18.2.2. Deroghe alla temperatura massima ambiente

Spetta ai comuni la concessione delle deroghe, ove sussistano le condizioni, relative ai valori massimi della temperatura ambiente, ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 412/1993 e dell’art. 3 del D.P.R. 74/2013. Prima dell’inizio lavori le autorità comu-nali devono fornire il benestare per l’adozione di tali valori di temperatura; qualora il consenso non pervenga entro 60 giorni dalla presentazione della relazione tecnica di cui al capitolo 17, questo si intende accordato, salvo che non sia stato notificato pri-ma della scadenza un provvedimento interruttivo o di diniego riguardante le risul-tanze della relazione tecnica. 18.2.3. Deroghe al periodo annuale di esercizio e alla durata giornaliera

di attivazione

Spetta ai comuni la concessione delle deroghe ove sussistano le condizioni, relative al periodo annuale di esercizio e alla durata giornaliera di attivazione, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 412/1993 e dell’art. 4 del D.P.R. 74/2013.

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__________ 483

19 ATTESTATO DI PRESTAZIONE E ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA

19.1. ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA, RILASCIO E AFFISSIONE

L’art. 6 del D. Leg.vo 192/2005 come emerge dalle varie modifiche introdotte nel corso del tempo, da ultimo con il D.L. n. 145/2013 (convertito in legge dalla L. n. 9/2014), ha introdotto diverse novità in merito alla certificazione energetica degli edifici. Innanzi tutto viene modificata la denominazione, da Attestato di certificazione ener-getica (ACE) si passa ad Attestato di prestazione energetica (APE). Sono stati poi meglio definiti gli adempimenti di redazione dell’APE, il quale è ob-bligatorio in caso di nuova costruzione, vendita, trasferimento a titolo gratuito o nuova locazione di edifici ed unità immobiliari; ha validità 10 anni e nei contratti di vendita, trasferimento a titolo gratuito e locazione deve essere inserita apposita clau-sola con la quale l’acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informa-zioni e la documentazione relativa all’APE. La grande novità è rappresentata dal ripristino dal 4 agosto 2013 dell’obbligo di al-legazione dell’APE negli atti di vendita, di trasferimento di immobili a titolo gratui-to o di nuova locazione e nelle sanzioni economiche per mancata allegazione, come più avanti verrà chiarito in dettaglio.

Obblighi per nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti A decorrere dal 6 giugno 2013, l’Attestato di prestazione energetica (APE) degli edi-fici è rilasciato per gli edifici o le unità immobiliari costruiti, venduti o locati ad un nuovo locatario e per gli edifici pubblici. Gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, de-vono essere dotati di un Attestato di prestazione energetica prima del rilascio del certificato di agibilità. Nel caso di nuovo edificio, l’attestato è prodotto a cura del costruttore, sia esso committente della costruzione o società di costruzione che opera direttamente. Nel caso di attestazione della prestazione degli edifici esistenti, ove previsto dal presente decreto, l’attestato è prodotto a cura del proprietario dell’immobile. Si riporta la sintesi degli obblighi per nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti, con le sanzioni previste all’art. 15 del D. Leg.vo 192/2005, meglio illustrate anche successivamente al paragrafo riepilogativo delle sanzioni.

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Capitolo 19 - Attestato di prestazione e Attestato di qualificazione energetica

__________ 484

Tabella 78 - Obbligo Attestato di prestazione energetica per nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti

ENTRATA IN VIGORE

AMBITO DI INTERVENTO

ADEMPIMENTO A CURA DI SANZIONI

06/06/2013 Nuove

costruzioni

Obbligo di attestato di prestazione

energetica Costruttore

da 3.000 a 18.000

euro

06/06/2013 Ristrutturazioni

importanti

Obbligo di attestato di prestazione

energetica Proprietario

da 3.000 a 18.000

euro

Obblighi per vendite, trasferimenti a titolo gratuito e nuove locazioni Nel caso di vendita (come tale intendendosi tutte le fattispecie di trasferimento a ti-tolo oneroso), di trasferimento di immobili a titolo gratuito (come tale intendendosi ogni atto nel quale, anche senza spirito di liberalità, vi sia trasferimento di immobile a titolo gratuito) o di nuova locazione di edifici o unità immobiliari, ove l’edificio o l’unità non ne sia già dotato, il proprietario è tenuto a produrre l’Attestato di presta-zione energetica. In tutti i casi, il proprietario deve rendere disponibile l’Attestato di prestazione ener-getica al potenziale acquirente o al nuovo locatario all’avvio delle rispettive trattati-ve e consegnarlo alla fine delle medesime; in caso di vendita o locazione di un edifi-cio prima della sua costruzione, il venditore o locatario fornisce evidenza della futu-ra prestazione energetica dell’edificio e produce l’Attestato di prestazione energetica entro 15 giorni dalla richiesta di rilascio del certificato di agibilità. Si riporta la sintesi degli obblighi per vendite, trasferimenti a titolo gratuito e nuove locazioni, con le sanzioni previste all’art. 15 del D. Leg.vo 192/2005, meglio illu-strate anche successivamente al paragrafo riepilogativo delle sanzioni.

Tabella 79 - Obbligo Attestato di prestazione energetica per trasferimenti e locazioni immobiliari

ENTRATA IN VIGORE

AMBITO DI INTERVENTO

ADEMPIMENTO A CURA DI SANZIONI

06/06/2013 Vendita Obbligo di attestato di prestazione

energetica Proprietario

da 3000 a 18.000 euro

04/08/2013 Trasferimento a

titolo gratuito non previste

06/06/2013 Nuova

locazione

Obbligo di attestato di prestazione

energetica Proprietario

da 300 a 1.800 euro

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Capitolo 21 - Le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici

__________ 544

21.4.7. Procedura operativa per committente e certificatore

21.4.7.1. Nomina del certificatore energetico

L’attestazione va richiesta, a proprie spese, dal titolare del titolo abilitativo a costrui-re, comunque denominato, o dal proprietario, o dal detentore dell’immobile, ai sog-getti certificatori abilitati ai sensi del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 75, e in grado di ga-rantire il rispetto delle disposizioni ivi previste, quali indipendenza ed imparzialità di giudizio. L’APE può essere redatto per l’intero edificio o per la singola unità immobiliare a seconda delle specifiche esigenze. La procedura di attestazione della prestazione energetica degli edifici comprende il complesso di operazioni svolte dai soggetti certificatori ed in particolare l’esecuzione di un rilievo in sito (sopralluogo obbligatorio) e, se del caso, di una ve-rifica di progetto, finalizzati alla determinazione dell’indice di prestazione energeti-ca dell’immobile e all’eventuale redazione di una diagnosi energetica, per l’individuazione degli interventi di riqualificazione energetica che risultano econo-micamente convenienti. Queste operazioni comprendono:

- il reperimento dei dati di ingresso, relativamente alle caratteristiche climati-che della località, alle caratteristiche dell’utenza, all’uso energetico dell’edificio e alle specifiche caratteristiche dell’edificio e degli impianti, av-valendosi, ove disponibile dell’Attestato di qualificazione energetica;

- l’individuazione del modello di calcolo, procedura e metodo, e la determina-zione della prestazione energetica, secondo i metodi di calcolo indicati in precedenza, relativamente a tutti gli usi energetici, espressi in base agli indici di prestazione energetica totale e parziale;

- l’individuazione delle opportunità di intervento per il miglioramento della prestazione energetica in relazione alle soluzioni tecniche proponibili, ai rap-porti costi benefici e ai tempi di ritorno degli investimenti necessari a realiz-zarle;

- la classificazione dell’edificio in funzione degli indici di prestazione energe-tica di cui in precedenza e del loro confronto con i limiti di legge;

- il rilascio dell’Attestato di prestazione energetica. Le modalità esecutive del rilievo possono essere diverse e commisurate al livello di complessità della procedura di calcolo utilizzata per la valutazione della prestazione energetica, come precisato al in precedenza. L’Attestato di qualificazione, di cui al comma 2, dell’articolo 8, del D. Leg.vo 192/2005, è obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione. L’Attestato di qualificazione energetica deve essere pre-disposto da un tecnico abilitato non necessariamente estraneo alla proprietà, alla pro-gettazione o alla realizzazione dell’edificio. L’Attestato di qualificazione energetica degli edifici si differenzia dall’APE essenzialmente per i soggetti che sono chiamati a redigerlo e per l’assenza dell’attribuzione di una classe di efficienza energetica

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Capitolo 21 - Le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici

__________ 545

all’edificio in esame (solamente proposta dal tecnico che lo redige). Al di fuori di quanto previsto dall’articolo 8, comma 2, del D. Leg.vo 192/2005, l’Attestato di quali-ficazione energetica è facoltativo e può essere predisposto dall’interessato al fine di semplificare il successivo rilascio dell’APE. Lo schema di Attestato di qualificazione energetica è riportato nell’appendice D al D.M. 26 giugno 2015. Nel caso di edifici di nuova costruzione o per gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti di primo livello la nomina del soggetto certificatore avviene prima dell’inizio dei lavori e deve essere dichiarata nella relazione attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e relativi im-pianti termici, che, ai sensi del comma 1 dell’art. 8 del D. Leg.vo 192/2005, il proprie-tario dell’edificio, o chi ne ha titolo, deposita presso l’amministrazione comunale competente contestualmente alla dichiarazione di inizio lavori complessivi o degli spe-cifici interventi proposti o alla richiesta di permesso di costruire. Nei medesimi casi, qualora fossero presenti, a livello regionale o locale, incentivi legati alla qualità ener-getica dell’edificio (bonus volumetrici, ecc.), la presentazione dell’APE redatto sui dati di progetto o dell’Attestato di qualificazione energetica può essere resa obbligatoria contestualmente al deposito della richiesta di autorizzazione edilizia. In ogni caso, il soggetto certificatore deve rispettare i requisiti di indipendenza e im-parzialità previsti dal D.P.R. 16 aprile 2013, n. 75. Le condizioni e le modalità attraverso cui è stata effettuata la valutazione della pre-stazione energetica di un edificio o di una unità immobiliare sono indicate esplicita-mente nel relativo attestato. 21.4.7.2. Informativa da parte del certificatore

In relazione alle diverse condizioni di contesto in cui deve realizzarsi la procedura di attestazione della prestazione energetica, il soggetto certificatore deve presentare al richiedente, mediante apposita informativa, tutte le opzioni che sono consentite per accedere al servizio in termini di qualità e di costo, al fine di consentire al medesimo una scelta consapevole. L’informativa al richiedente dovrà specificare:

- il possesso, da parte del soggetto certificatore, dei requisiti di abilitazione all’attestazione della prestazione energetica previsti dalla legge;

- le diverse opzioni relative alla procedura da rispettare per la valutazione della prestazione energetica e il rilascio del relativo attestato, nonché la relativa scelta effettuata;

- l’obbligo dell’esecuzione di un sopralluogo; - le eventuali prestazioni supplementari per l’erogazione del servizio, quali, ad

esempio, l’esecuzione di prove in situ; - le condizioni di erogazione del servizio, compreso eventualmente l’elenco dei

documenti da prodursi a cura del richiedente e le modalità attraverso cui co-municare al soggetto certificatore il nominativo del direttore dei lavori e ga-rantire l’informazione nelle diverse fasi di realizzazione dell’intervento edili-zio e l’accesso al cantiere.

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__________ 561

INDICE DELLE TABELLE

CAPITOLO 2 Tabella 1 - Zone climatiche del territorio italiano ai sensi del D.P.R. 412/1993 .… 39Tabella 2 - Orari di accensione degli impianti termici ai sensi del D.P.R.

74/2013 …………………………………………………………….….… 42Tabella 3 - Quadro applicativo dei requisiti minimi di prestazione energetica

degli edifici ……………………………………………………………... 45Tabella 4 - Obbligatorietà della certificazione energetica negli interventi edilizi .… 50Tabella 5 - Ruolo del progettista e del direttore dei lavori nella prestazione

energetica degli edifici ………………………………...…………….... 57

CAPITOLO 3 Tabella 6 - Articolato, allegati e appendici del D.M. 26 giugno 2015 sui

requisiti minimi ……...…………………………………………………. 64Tabella 7 - Norme tecniche di riferimento per il calcolo della prestazione

energetica degli edifici, ai sensi dell’allegato 2 al D.M. 26 giugno 2015 sui requisiti minimi ……………………………………..……….. 67

Tabella 8 - Ambito di applicazione del D.M. 26 giugno 2015 in base agli interventi edilizi …………………..……………………………………. 73

Tabella 9 - Fattori di conversione in energia primaria dei vettori energetici (tabella 1 dell’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………………... 86

Tabella 10 - Trasmittanza termica U delle strutture opache verticali, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 1 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 92

Tabella 11 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura, verso l’esterno e gli ambienti non climatizzati (tabella 2 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 93

Tabella 12 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 3 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) .... 93

Tabella 13 - Trasmittanza termica U delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati (tabella 4 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………….. 93

Tabella 14 - Trasmittanza termica U delle strutture opache verticali e orizzontali di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti (tabella 5 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………. 94

Tabella 15 - Fattore di correzione btr,U secondo il prospetto 7 della norma UNI TS 11300-1 da UNI EN 12831 ………………………………………. 94

Tabella 16 - Valore del fattore di trasmissione solare totale ggl+sh per componenti finestrati con orientamento da est a ovest passando per sud in presenza di una schermatura mobile (tabella 6 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ……….... 95

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Indice delle tabelle e figure

__________ 562

Tabella 17 - Efficienze medie ηu dei sottosistemi di utilizzazione dell’edificio di riferimento per i servizi di H, C, W (tabella 7 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………….. 96

Tabella 18 - Efficienze medie ηgn dei sottosistemi di generazione dell’edificio di riferimento per la produzione di energia termica per i servizi di H, C, W e per la produzione di energia elettrica in situ (tabella 8 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 96

Tabella 19 - Fabbisogno di energia elettrica specifico per m3 di aria movimentata (tabella 9 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ……...…………………………………………. 98

Tabella 20 - Valore massimo ammissibile del coefficiente globale di scambio termico H’T (tabella 10 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………………………………………… 99

Tabella 21 - Valore massimo ammissibile del rapporto tra area solare equivalente estiva dei componenti finestrati e l’area della superficie utile Asol,est/Asup utile (-) (tabella 11 dell’appendice A all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………...... 100

Tabella 22 - Tipologia di generatori di calore alimentati a biomasse solide combustibili e relative norme di prodotto (tabella 2 dell’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………………………….. 107

Tabella 23 - Rendimenti termici utili cui fa riferimento il D.M. 26 giugno 2015 108Tabella 24 - Efficienze nominali minime (η) per il livello di efficienza IE2

(tabella 1 del Regolamento n. 640/2009, per i dati mancanti si rinvia alla norma) ………………………….………………………... 111

Tabella 25 - Efficienze nominali minime (η) per il livello di efficienza IE3 (tabella 2 del Regolamento n. 640/2009, per i dati mancanti si rinvia alla norma) ….………………………………………………... 112

Tabella 26 - Efficienze, parametri e indici di prestazione energetica (tabella 3 dell’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………… 119

Tabella 27 - Trasmittanza termica U delle strutture opache verticali, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 1 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 131

Tabella 28 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura, verso l’esterno e gli ambienti non climatizzati (tabella 2 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ……………. 132

Tabella 29 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 3 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) .... 132

Tabella 30 - Trasmittanza termica U delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati (tabella 4 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………….. 133

Tabella 31 - Valore del fattore di trasmissione solare totale ggl+sh per componenti finestrati con orientamento da est a ovest passando per sud in presenza di una schermatura mobile (tabella 5 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 134

   

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Indice delle tabelle e figure

__________ 563

Tabella 32 - Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio riscaldamento (macchine reversibili e non) (tabella 6 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 138

Tabella 33 - Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore ad assorbimento ed endotermiche servizio riscaldamento (tabella 8 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 139

Tabella 34 - Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio raffrescamento (macchine reversibili e non) (tabella 7 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) ………… 141

Tabella 35 - Requisiti di efficienza energetica per pompe di calore ad assorbimento ed endotermiche per il servizio di raffrescamento, per tutte le tipologie (tabella 9 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015) …………………………………….................. 141

Tabella 36 - Trasmittanza termica U delle strutture opache verticali, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 1 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015 incrementata del 30%) ………………………………………………. 144

Tabella 37 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura, verso l’esterno e gli ambienti non climatizzati (tabella 2 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015 incrementata del 30%) …………………….. 145

Tabella 38 - Trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento, verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra (tabella 3 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015 incrementata del 30%) ……………………………………..... 145

Tabella 39 - Trasmittanza termica U delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati (tabella 4 dell’appendice B all’allegato 1 del D.M. 26 giugno 2015 incrementata del 30%) …. 146

Tabella 40 - Riepilogo delle possibili casistiche ai fini dei requisiti minimi di prestazione energetica ……………………………………………….. 146

Tabella 41 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per edifici nuovi ………………….. 148Tabella 42 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per ristrutturazione importante di

primo livello …………………………………………………………….. 149Tabella 43 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per ampliamenti di edifici

esistenti se dotati di nuovi impianti tecnici ………………………….. 150Tabella 44 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per ampliamenti di edifici

esistenti se collegati a impianto tecnico esistente …………………. 152Tabella 45 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per ristrutturazione importante di

secondo livello …………………………………………………………. 153Tabella 46 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per riqualificazione energetica

dell’involucro …………………………………………………………… 155Tabella 47 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per riqualificazione energetica

degli impianti …………………………………………………………… 157Tabella 48 - Prescrizioni, requisiti e verifiche per interventi impiantistici sui soli

generatori di calore …………………………………………………… 158

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Indice delle tabelle e figure

__________ 564

CAPITOLO 4 Tabella 49 - Deroghe all’obbligo di evacuazione fumi oltre il colmo del tetto

ai sensi dell’art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993 ……………… 162Tabella 50 - Scomputo volumi e deroghe a distanze ed altezze per edifici di

nuova costruzione con EPi ≤ 0,80 EPlim ………………………….. 167Tabella 51 - Deroghe a distanze ed altezze per interventi su edifici esistenti

con U ≤ 0,90 Ulim ……………………………………………………. 168

CAPITOLO 5 Tabella 52 - Riepilogo obblighi integrazione fonti rinnovabili negli edifici ……. 172Tabella 53 - Coefficienti da utilizzare per il calcolo della potenza da fonti

rinnovabili negli edifici ………………………………………………. 173Tabella 54 - Riepilogo obblighi integrazione fonti rinnovabili negli edifici

pubblici .………………………………………………………………. 173Tabella 55 - Coefficienti da utilizzare per il calcolo della potenza da fonti

rinnovabili negli edifici pubblici …………………………………….. 174Tabella 56 - Riepilogo obblighi integrazione fonti rinnovabili negli edifici

siti in centri storici ..………………………………………………….. 175Tabella 57 - Coefficienti da utilizzare per il calcolo della potenza da fonti

rinnovabili negli edifici siti in centri storici ...………………………. 176

CAPITOLO 7 Tabella 58 - Classificazione di tipologie di valutazione energetica per

applicazioni omogenee all’intero edifici (prospetto 2 della norma UNI TS 11300-1) ……………………………………………. 191

Tabella 59 - Classificazione di tipologie di valutazione energetica e relative applicazioni (prospetto 3 della norma UNI TS 11300-1) ………... 192

Tabella 60 - Temperatura ed umidità relativa interna per la climatizzazione invernale ……………………………………………………………… 200

Tabella 61 - Durata della stagione di riscaldamento in funzione della zona climatica (prospetto 6 della norma UNI TS 11300-1) …………… 203

Tabella 62 - Temperatura da assumere per gli edifici confinanti (paragrafo 8 della norma UNI TS 11300-1) ……………………………………… 215

Tabella 63 - Valutazione della ventilazione effettiva e di riferimento ………… 220Tabella 64 - Metodi e dati di ingresso da adottare per i diversi tipi di

valutazioni di calcolo per la climatizzazione invernale (prospetto 15 della norma UNI TS 11300-2) ……………………... 238

 

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Indice delle tabelle e figure

__________ 565

CAPITOLO 8 Tabella 65 - Temperatura interna θint,set,C per climatizzazione estiva ………… 256Tabella 66 - Determinazione dei valori di EER per fattori di carico inferiori al

25% …………………………………………………………………… 267Tabella 67 - Valori del coefficiente correttivo 1 in funzione delle temperature

dell’aria esterna e dell’acqua in uscita per macchine aria - acqua con funzionamento a pieno carico (100%) (indice dei prospetti della norma UNI TS 11300-3) ………………………. 272

Tabella 68 - Valori del coefficiente correttivo η1 in funzione delle temperature dell’aria esterna e dell’acqua in uscita per macchine aria-acqua con funzionamento a pieno carico (100%) (prospetto C.1 della norma UNI TS 11300-3) ……………………………………………. 273

CAPITOLO 9 Tabella 69 - Valori e metodi da adottare per i diversi tipi di valutazioni di

calcolo per l’acqua calda sanitaria (prospetto 16 della norma UNI 11300-2) ………………………………………………………… 278

Tabella 70 - Rendimenti convenzionali degli scaldaacqua con sorgente di interna di calore (prospetto 35 della norma UNI TS 11300-2) …. 293

CAPITOLO 10 Tabella 71 - Priorità dei generatori (prospetto 6 della norma UNI TS 11300-4) 302Tabella 72 - Attivazione ed esercizio dei generatori (prospetto 7 della norma

UNI TS 11300-4) ……………………………………………………. 302Tabella 73 - Condizioni climatiche di riferimento secondo la norma UNI EN

14825 …………………………………………………………………. 320Tabella 74 - Classificazione delle unità di cogenerazione ……………………. 340

CAPITOLO 14 Tabella 75 - Fabbisogni di energia per servizio energetico e i riferimenti

per il calcolo (prospetto 8 della norma UNI TS 11300-5) ……….. 367

CAPITOLO 15 Tabella 76 - Obbligatorietà della verifica termoigrometrica ai sensi del D.M.

26 giugno 2015 ……………………………………………………… 376  

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Indice delle tabelle e figure

__________ 566

CAPITOLO 16 Tabella 77 - Componenti della matrice di trasferimento ………………………. 397

CAPITOLO 19 Tabella 78 - Obbligo Attestato di prestazione energetica per nuove

costruzioni e ristrutturazioni importanti .…………………………... 484Tabella 79 - Obbligo Attestato di prestazione energetica per trasferimenti e

locazioni immobiliari ………………………………………………… 484Tabella 80 - Obbligo clausola APE nei contratti di trasferimento e locazione

immobiliare …………………………………………………………... 485Tabella 81 - Obbligo allegazione APE nei contratti di trasferimento e

locazione immobiliare ………………………………………………. 486Tabella 82 - Obbligo indicazioni sulla prestazione energetica negli annunci

commerciali ………………………………………………………….. 488

CAPITOLO 20 Tabella 83 - Lauree abilitanti ai fini della certificazione energetica

unitamente all’iscrizione all’albo e nei limiti delle competenze professionali stabilite per ciascuna categoria dall’ordinamento ... 497

Tabella 84 - Diplomi tecnici abilitanti ai fini della certificazione energetica unitamente all’iscrizione all’albo e nei limiti delle competenze professionali stabilite per ciascuna categoria dall’ordinamento ... 501

Tabella 85 - Lauree abilitanti ai fini della certificazione energetica unitamente alla frequenza di idoneo corso di formazione ……… 505

Tabella 86 - Diplomi tecnici abilitanti ai fini della certificazione energetica unitamente alla frequenza di idoneo corso di formazione ……… 507

CAPITOLO 21 Tabella 87 - Tecnologie standard dell’edificio di riferimento (tabella 1

dell’allegato al D.M. 26 giugno 2015) ……………………………... 524Tabella 88 - Riepilogo dei metodi di calcolo delle prestazioni energetiche in

relazione agli edifici interessati e ai servizi energetici …………... 530Tabella 89 - Scala di classificazione degli edifici sulla base dell’indice di

prestazione energetica globale non rinnovabile (tabella 2 dell’allegato 1 al D.M. 26 giugno 2015) ..……………… 533

Tabella 90 - Indicatore della prestazione energetica invernale dell’involucro al netto dell’efficienza degli impianti presenti (tabella 3 dell’allegato 1 al D.M. 26 giugno 2015) ……………….. 535

Tabella 91 - Indicatore della prestazione energetica estiva dell’involucro, al netto dell’efficienza degli impianti presenti (tabella 4 dell’allegato 1 al D.M. 26 giugno 2015) …..…………… 535

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Indice delle tabelle e figure

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INDICE DELLE FIGURE

CAPITOLO 3 Figura 1 - Confine del sistema edificio (immagine tratta dalla UNI TS

11300-4) ……………………………………………………………… 83Figura 2 - Rendimento termico utile (immagine tratta dalla UNI TS 12809) ... 108Figura 3 - Classi di efficienza energetica identificate dalla EN15232 ……... 118

CAPITOLO 6 Figura 4 - Schema della procedura di calcolo della prestazione del

sistema edificio impianti ……………………………………………. 184Figura 5 - Norme tecniche per il calcolo della prestazione energetica del

sistema edificio impianti ..………………………….……………….. 185Figura 6 - Schema del calcolo relativamente alla climatizzazione invernale

ed alla produzione di ACS …………………………………………. 185Figura 7 - Schema del calcolo relativamente alla climatizzazione estiva …. 186Figura 8 - Schema del calcolo relativamente alla produzione di acqua

calda sanitaria ……………………………………………………….. 186Figura 9 - Schema del calcolo relativamente alla climatizzazione invernale

ed alla produzione di ACS …………………………………………. 187Figura 10 - Schema del calcolo relativamente alla ventilazione meccanica …. 187Figura 11 - Schema del calcolo relativamente all’illuminazione ……………... 188Figura 12 - Schema del calcolo relativamente al trasporto di persone o cose … 188Figura 13 - Flow chart delle verifiche dei requisiti energetici ed alla

certificazione energetica - La figura va letta dal basso dove sono elencati i parametri dell’edificio necessari per iniziare il calcolo della prestazione energetica …………………………….... 188

CAPITOLO 7 Figura 14 - Perdite dei sottosistemi impiantistici ………………………………. 237Figura 15 - Perdite dei sottosistemi impiantistici e fabbisogno di energia

primaria ………………………………………………………………. 248

CAPITOLO 8 Figura 16 - Esempio di andamento dei valori di EER di una macchina

frigorifera in funzione del fattore di carico (tratto dalla norma UNI TS 11300-3) ……………………………………………………. 268

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Indice delle tabelle e figure

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CAPITOLO 9 Figura 17 - Rappresentazione schematica della procedura di calcolo delle

perdite e rendimenti dei sottosistemi impiantistici per la produzione di ACS ………………………………………….………. 280

CAPITOLO 16 Figura 18 - Attenuazione e sfasamento dell’onda termica per effetto

dell’inerzia termica di una parete ………………………………….. 392Figura 19 - Profondità di penetrazione periodica (fonte Anit) ………………... 396

CAPITOLO 18 Figura 20 - Gradi giorno delle frazioni dei comuni ……………………………. 454

CAPITOLO 20 Figura 21 - Schema delle modalità di abilitazione del tecnico ai fini della

certificazione energetica ……………………………………………. 503Figura 22 - Abilitazione del tecnico alla certificazione energetica a seguito

di corso di formazione ………………………………………………. 509

CAPITOLO 21 Figura 23 - Format indicazioni sulla prestazione energetica per gli annunci

commerciali ………………………………………………………….. 515Figura 24 - Scala di classificazione della prestazione energetica degli

edifici …………………………………………………………………. 532