MANUALE 2020 definitivo

41
2

Transcript of MANUALE 2020 definitivo

Page 1: MANUALE 2020 definitivo

2

Page 2: MANUALE 2020 definitivo

3

AGGIORNAMENTO 2020

Non solo Giocodanza®…

Come ho detto più volte, il corso annuale di Aggiornamento vuole essere

anche una occasione di incontro e di confronto. Per questo motivo mi piace

lasciare un po’ di spazio per ascoltare le opinioni delle “mie bimbe” e,

quando possibile, accogliere le loro richieste, come già ho fatto lo scorso

anno.

Durante l’Aggiornamento 2019 è emerso che sarebbe interessante trattare

anche la gestione della scuola di danza dal punto di vista amministrativo,

fiscale e associazionistico. Argomento senza dubbio molto importante,

tanto è vero che, tramite una nostra insegnante di Giocodanza, sono stati

contattati alcuni commercialisti esperti del settore. Stiamo lavorando a

questo progetto futuro, che sicuramente è molto interessante ma richiede

tempo per essere bene organizzato.

Ho pensato perciò di accogliere l’altra proposta, che riguarda la musica;

tante insegnanti infatti, già da due-tre anni, mi chiedono dei laboratori

musicali. E allora mi sono detta… perché no? E chi meglio del “nostro”

Marco Schiavoni potrebbe condurlo?!

Una volta presa la decisione, ho informato della mia idea Marco che

subito ha accolto con entusiasmo il mio progetto, e così… eccoci qui!

Con nuove proposte: “Non solo Giocodanza…!” Quindi: Giocodanza, Danza

di Carattere per bambini e Laboratorio Musicale! Non è facile

Page 3: MANUALE 2020 definitivo

4

ogni anno proporre qualcosa che sia stimolante, interessante e,

naturalmente, anche divertente. E’ un po’ come per i saggi: ogni anno

dobbiamo trovare idee nuove e sappiamo benissimo che non è poi così

semplice se desideriamo fare un buon lavoro. L’idea, l’ispirazione sono un

“parto” difficile, soprattutto quando lo facciamo da tanti anni…

Io ci ho provato! Spero che le proposte offerte siano interessanti e

possano offrire spunti e nuovi stimoli.

A questo punto… Buon divertimento!

Marinella

Page 4: MANUALE 2020 definitivo

C’era una volta…

un mondo che non c’è

5

C’era una volta…

un mondo che non c’è più…

Page 5: MANUALE 2020 definitivo

6

“C’era una volta…”

Così iniziano tutte le fiabe. Ma è meglio incominciare dal principio…

Ogni anno, per quanto riguarda il Corso di Aggiornamento, si presenta la stessa situazione di quando avevo la scuola e dovevo affrontare l’argomento “Saggio”. Al termine dello spettacolo, genitori entusiasti che, puntualmente, dicevano la stessa cosa: - E’sempre bellissimo, ma come questo anno…!! - Ed io mi preoccupavo già per lo spettacolo successivo, chiedendomi come avrei fatto a superare le loro future aspettative. Ebbene, mi accade la stessa cosa alla fine di ogni Aggiornamento, con gli insegnanti che fanno complimenti (graditissimi ovviamente!), dicendomi che ogni anno è sempre meglio e sempre più interessante. Ed io… mi chiedo cosa posso fare ancora di meglio in futuro… Tutto ciò si verifica puntualmente! Nei miei quasi quarantotto anni di insegnamento ho allestito moltissimi spettacoli, per la maggior parte frutto della mia fantasia. Ma mi sono ispirata anche a fiabe, a libri per bambini, a testi teatrali; tra questi, anni fa, mi colpì uno in particolare. Narrava del Mondo delle Fiabe, un mondo in crisi perché nessuno le racconta più; di conseguenza i personaggi delle favole, che vivono nel Regno delle Fiabe, non vengono più “chiamati”, attraverso la narrazione, nel mondo reale e sono tristi. Spesso non ricordano più neppure le loro “battute”… Questo lavoro mi ha colpito molto, perché racchiudeva il mio pensiero e condivideva la filosofia del Giocodanza; i bambini non giocano più il vero gioco, e il “C’era una volta…”o “Facciamo finta di…”, che rappresentano il Mondo della Fantasia, sono per il bambino il gioco simbolico prima, e di fantasia poi, e questi sono importantissimi e fondamentali per la sua crescita. Così, anni fa, mi è venuta l’idea di creare uno spettacolo su questo tema ed è nato “Favolescion… Fiabe in Musical“. Il testo a cui mi ero ispirata era un lavoro teatrale con alcune canzoni, ma non vi erano assolutamente balletti. Non era un problema per la recitazione o il canto, in quanto nella mia scuola vi erano corsi sia di canto che di recitazione, ma io dovevo inserire anche tutti i corsi di danza! Questo significava trovare pretesti e contesti giusti per dare spazio a tutte le discipline, quindi voleva anche dire modificare molto il testo. Dopo aver contattato gli autori ed aver chiesto la loro autorizzazione, mi sono messa al lavoro ed ho scritto la sceneggiatura. Mi sono poi incontrata con loro a Roma consegnando il copione e, dopo la loro approvazione, lo spettacolo è andato in scena, devo dire con grande successo!

Page 6: MANUALE 2020 definitivo

7

Questo è stato l’inizio della mia ispirazione per l’Aggiornamento 2020. Anzi, per essere più precisa, l’ispirazione è venuta ancora prima: esattamente nel dicembre 2018, quando si sono tenuti gli esami per la Formazione della Danza di Carattere, a Verona. Un altro piccolo passo indietro. Io adoro la Danza di Carattere, passione trasmessa dalla mia prima maestra, Mirdza Kalnis, e coltivata successivamente con un lavoro durato alcuni anni con il Maestro Mikhail Berkut. Dopo aver chiesto l’autorizzazione alla Presidenza Nazionale del CSEN, è partita dunque la Formazione di Carattere con Ioulia Sofina in qualità di docente. E’ stato un percorso molto interessante e durante gli esami, mentre osservavo le coreografie presentate dalle insegnanti, mi è venuta l’idea di inserire la Danza di Carattere, nello specifico il livello Propedeutico, nel Corso di Aggiornamento. Ho subito pensato al mio spettacolo “Favolescion” come spunto da cui partire per trovare il giusto contesto di inserimento delle coreografie. Già il giorno dell’esame di Carattere, durante una breve pausa, ne ho subito parlato con Ioulia, mettendola a parte delle mia idea, che lei ha condiviso. Le ho chiesto di pensare ad alcune coreografie per bambini, io avrei poi studiato modalità diverse di proposta. Ma già mentre ne parlavo, mi convincevo sempre più ad utilizzare il mio spettacolo “Favolescion” come pretesto di inserimento dei balletti di carattere. Scrivendo questo manuale, certamente diverso da tutti gli altri, è venuto fuori un piccolo copione; potrei dire che è quasi una breve sceneggiatura e si presta per essere messa in scena. Ma può essere divertente e stimolante per i maestri trovare altri pretesti per inserire le coreografie proposte. Potremmo farlo anche insieme! Per questo ho lasciato qualche pagina bianca dove ciascuno può scrivere le sue proposte… Io, ispirandomi a questo mio lavoro, sono partita da Pollicino che si perde nel bosco e… ma non dico di più! Dirò soltanto:

– C’era una volta un bambino piccino piccino, ma così piccino… che lo chiamarono Pollicino. Un giorno Pollicino si perse nel bosco, non riusciva più a trovare la strada di casa. Allora……..–

Se interessata sarai, volta la pagina e il seguito conoscerai!

Marinella

Page 7: MANUALE 2020 definitivo

8

C’era una volta…

un mondo che non c’è più…

TRACCIA 1: SOTTOFONDO 1

Tu non lo sai, ma fate, gnomi, maghi, principesse e re

esistono… Esistono perché vivono dentro te.

Quando una fiaba narrar potrai,

tante cose a scoprir riuscirai…

E’dentro di noi un mondo intero di speranza.

Riuscire a scoprirlo dovremo…

un mondo che con la fantasia colorar potremo.

Come per magia,

il buio è andato via…

E come canta una canzone…il cielo è ancor più blù

se lo dipingi tu.

Se i sogni lasciamo andare

le fiabe riusciremo a narrare.

Quel magico mondo… è là!

E’ nostro… e con lui potremo giocare

se la fantasia e i sogni lasceremo andare.

E’ un mondo che mai scompare,

un mondo che non delude mai

se tu a quello che non c’è… credere saprai!

Adesso gli occhi chiudi. Prova a sognare…

Ed io… inizierò a narrare…

Page 8: MANUALE 2020 definitivo

Al termine della coreografia,

POLLICINO: - Mi sono perso!!

finito! Non trovo più la strada di casa… Sta facendo buio… e io h

a piangere.

Nel frattempo arriva Pinocchio

PINOCCHIO: - Bha, Pollicino! O

POLLICINO: - Mi sono perso!

ad un castello, sono entrato

piedi, dormivano seduti ad una tavola imbandita,

brindisi… -

PINOCCHIO: - Ti credo, quello era il C

dormono! E ce n’hanno

cent’anni!!-

9

TRACCIA 2: D

, entra in scena Pollicino, triste e sconsolato.

Mi sono perso!! Sono andato a finire in un porto… al mare sono

da di casa… Sta facendo buio… e io h

Nel frattempo arriva Pinocchio.

Bha, Pollicino! O che ci fai qua? E perchè tu piangi!?

Mi sono perso! Ho seguito una strada nel bosco e sono finito davanti

per chiedere aiuto… ma dormivano tutti! E dormivano in

seduti ad una tavola imbandita, dormivano mentre facevano

Ti credo, quello era il Castello della Bella Addorm

ancora pe’ un bel po’… Capirai… devono dormi’

DANZA DEI MARINAI

triste e sconsolato.

Sono andato a finire in un porto… al mare sono

da di casa… Sta facendo buio… e io ho paura!- ed inizia

perchè tu piangi!?-

e sono finito davanti

… ma dormivano tutti! E dormivano in

mentre facevano un

astello della Bella Addormentata! Certo che

un bel po’… Capirai… devono dormi’

Page 9: MANUALE 2020 definitivo

POLLICINO: (continuando

tantissimo… tantissimissmo! e mi sono ritrovato in un posto di mare, c’era un porto

grandissimo e tante navi con i

trovo! Come faccio??Non trovo più la strada di casa…

PINOCCHIO: - Ma… e le briciole?!

POLLICINO: - La mamma mi ha dato il pane surgelato e… non si sbriciola!

PINOCCHIO: - Dovresti esse

mare, beato te!-

POLLICINO: - Ma io voglio tornare a casa

PINOCCHIO: - Ma te guarda

levato di torno dal solito tran tran…

Pollicino piange sempre più forte e disperato

PINOCCHIO: - Mmm…..o stà n po’ boncitto e chetati! Piantala di frigna’, tu m’

fatto venì il mal di testa. Ora ci

s’aggiusta… parola di Pinocchio. Tu lo sai che quando Pinocchio dà la su’ parola

gesto di Pollicino come a dire

PINOCCHIO: - Ora la chiamo, aspetta eh! Fatina? Fatina??

‘nvecchia - si mette le mani a coppa davanti alla bocca e grida

Fatinaaaaa… oh FatinAAAAAA!!!!!!!!!!

A

10

a piangere) - Sono uscito, ho camminato

tantissimo… tantissimissmo! e mi sono ritrovato in un posto di mare, c’era un porto

grandissimo e tante navi con i marinai. E ora sono qui, non so neppure dove mi

Non trovo più la strada di casa… -

Ma… e le briciole?! -

La mamma mi ha dato il pane surgelato e… non si sbriciola!

Dovresti esse’ contento che tu ha fatto un viaggetto…! Tu se’ stato al

Ma io voglio tornare a casa! - e continua a piangere.

Ma te guarda che strullo, invece d’esse contento che ti s’è

levato di torno dal solito tran tran… magari capitasse a me!! -

Pollicino piange sempre più forte e disperato.

Mmm…..o stà n po’ boncitto e chetati! Piantala di frigna’, tu m’

Ora ci penso io… chiamo la mi’ Fatina e

parola di Pinocchio. Tu lo sai che quando Pinocchio dà la su’ parola

gesto di Pollicino come a dire - Eh sì, proprio lui mantiene le promesse!!!

la chiamo, aspetta eh! Fatina? Fatina?? Un mi sente… mi sa che

si mette le mani a coppa davanti alla bocca e grida

Fatinaaaaa… oh FatinAAAAAA!!!!!!!!!!-

Arriva la Fata Turchina.

Sono uscito, ho camminato tanto,

tantissimo… tantissimissmo! e mi sono ritrovato in un posto di mare, c’era un porto

, non so neppure dove mi

La mamma mi ha dato il pane surgelato e… non si sbriciola!-

o un viaggetto…! Tu se’ stato al

e continua a piangere.

vece d’esse contento che ti s’è

Mmm…..o stà n po’ boncitto e chetati! Piantala di frigna’, tu m’ha

atina e vedrai che tutto

parola di Pinocchio. Tu lo sai che quando Pinocchio dà la su’ parola!-

Eh sì, proprio lui mantiene le promesse!!! -

Un mi sente… mi sa che

si mette le mani a coppa davanti alla bocca e grida: - Fatinaaaa…

Page 10: MANUALE 2020 definitivo

11

PINOCCHIO: - O Fata ma che tu se’ sorda?! So’ tre ore che ti chiamo -

FATA TURCHINA: - Lo sai che sono molto impegnata! Cosa c’è che ti faceva

strillare così forte?-

PINOCCHIO: - Devi aiuta’ Pollicino: e s’è persoo!! La su’ mamma gli dà il pane

surgelato… e ‘un si sbriciola mica il pane surgelato! Aiutalo per piacere Fatina… e

vole torna’ a casa - poi guardando il pubblico: - Ognuno cià i su’ gusti! -

FATA TURCHINA: - Va bene, vedrò cosa posso fare-

Prende la bacchetta magica e inizia a fare il suo incantesimo. L’incantesimo però non

riesce, poiché… siamo giunti in Russia!

TRACCIA 3: DANZA DELLA BIELORUSSIA

Al termine della coreografia:

atteggiamento sconsolato di Pinocchio e disperato di Pollicino. La Fata assume un

atteggiamento indifferente ed esce.

PINOCCHIO: - O tu se’ la solita pasticciona! On do l’ha portato… otè siamo in

Russia! Ma io dico, roba dell’altro mondo! roba dell’altro mondo!! -

Prende Pollicino per mano e vanno verso il proscenio.

POLLICINO: - Voglio andare a casa!!!-

PINOCCHIO: (guardandosi intorno alla ricerca della Fatina che è scomparsa)

- Ma dov’ è andata a fini’? E ci mancava che sparisse!- Guarda in terra e vede la

bacchetta magica, la raccoglie e:- E questa?! Fatinaa??? Ma ‘ndo s’ è finita? -

FATA TURCHINA: - Eccomi qua!- e si atteggia a “diva”.

PINOCCHIO: - Ma che tu fai? Ora ci manca che tu perda anche la bacchetta magica

e siamo a posto, guarda!- (le consegna la bacchetta) - Insomma o Fatina bella e

turchina che ce lo riporti Pollicino alla su’ casina? -

FATA TURCHINA: - Aspetta che riprovo!- (va in proscenio e si rivolge al pubblico) -

Stavolta dovrei riuscirci!- e scuote come impazzita la sua bacchetta.

Mentre Pollicino piange e si dispera, la Fata prova a fare un secondo incantesimo.

TRACCIA 4: DANZA PERUVIANA

POLLICINO: (sempre più disperato) - Ma come faccio?? Io voglio andare a casa!!! -

Page 11: MANUALE 2020 definitivo

PINOCCHIO:- Dai piantala! Smetti di piange’ per piacere! Tu piuttosto

alla Fata Turchina) io l’avrei

mandato!! Ma perché non tu chiedi aiuto

fate nelle fiabe! -

FATA TURCHINA: (ancora rivolgendosi al pubblico)

una collega! Lo chiederò alla mia amica Smemorina, siamo molto

(poi, avvicinandosi alle quinte di sin.)

Entra la Fata Smemorina e dice

FATA TURCHINA: - Guarda cara, io oggi proprio non sono in forma! Non so cosa mi

succede, forse dipende dal fatto che stanotte non ho chiuso occhio…

fare incantesimi; prova tu a fare qualcosa, io vado a riposarmi un po’; poi, questo

qui (e indica Pollicino) che piange in continuazione!! Mi ha fatto venire un mal di

testa terribile!!! Me ne vado

all’altra Fata: - Su dai! Spicciati… fai qualcosa!

SMEMORINA: - Eh già, dice bene lei!

più le fiabe e si perde l’esercizio… Io poi sono anche di memoria corta

mi chiamo Smemorina! Vediamo se ricordo la mia formula magica. Mi sembra sia

“Magica Bidibidi”… no no, non è questa! Ah, forse quest’altra! Sì sì ci

questa qui: “Bidibibudibubu

Ma l’incantesimo non riesce

12

ai piantala! Smetti di piange’ per piacere! Tu piuttosto

io l’avrei portato un po’ più lontano, otè…

perché non tu chiedi aiuto a qualche collega? Ce ne so’

(ancora rivolgendosi al pubblico) - Vero! Devo chiedere aiuto

una collega! Lo chiederò alla mia amica Smemorina, siamo molto

(poi, avvicinandosi alle quinte di sin.) - Hei?! Smemorina?! Ci sei? Hei! Pronto?!

Entra la Fata Smemorina e dice:- Siì?! -

Guarda cara, io oggi proprio non sono in forma! Non so cosa mi

succede, forse dipende dal fatto che stanotte non ho chiuso occhio…

rova tu a fare qualcosa, io vado a riposarmi un po’; poi, questo

che piange in continuazione!! Mi ha fatto venire un mal di

testa terribile!!! Me ne vado -(e si avvicina alla quinta di des.)

dai! Spicciati… fai qualcosa!-

Eh già, dice bene lei! Io sono fuori allenamento, nessuno racconta

più le fiabe e si perde l’esercizio… Io poi sono anche di memoria corta

! Vediamo se ricordo la mia formula magica. Mi sembra sia

”… no no, non è questa! Ah, forse quest’altra! Sì sì ci

ibudibubu”- (scuote la bacchetta magica) - Ecco fatto!

mo non riesce neppure questa volta e ci ritroviamo…

ai piantala! Smetti di piange’ per piacere! Tu piuttosto,(rivolgendosi

portato un po’ più lontano, otè… in Perù l’hai

a qualche collega? Ce ne so’ ‘na marea di

Devo chiedere aiuto ad

legate!-

Ci sei? Hei! Pronto?! -

Guarda cara, io oggi proprio non sono in forma! Non so cosa mi

succede, forse dipende dal fatto che stanotte non ho chiuso occhio… Non riesco a

rova tu a fare qualcosa, io vado a riposarmi un po’; poi, questo

che piange in continuazione!! Mi ha fatto venire un mal di

di des.). Poi, rivolgendosi

o sono fuori allenamento, nessuno racconta

più le fiabe e si perde l’esercizio… Io poi sono anche di memoria corta, non a caso

! Vediamo se ricordo la mia formula magica. Mi sembra sia

”… no no, non è questa! Ah, forse quest’altra! Sì sì ci sono, è

Ecco fatto! -

… in Sicilia!

Page 12: MANUALE 2020 definitivo

13

TRACCIA 5: TARANTELLA SICILIANA

Al termine del balletto:

Pollicino piange e Pinocchio lo abbraccia guardando con aria truce la Fata

Smemorina; nel frattempo rientra la Fata Turchina.

FATA TURCHINA: - Vedo che l’incantesimo non è riuscito neppure a te Smemorina!

L’hai mandato in Sicilia! -

SMEMORINA: - Eh già! Non ricordo più la mia formula magica… Non la pronuncio

da un sacco di tempo! -

FATA TURCHINA: - Certo, non ci ricordiamo più niente! Nessuno racconta più le

fiabe e noi personaggi delle favole siamo fuori allenamento… e questo è davvero un

problema!-

PINOCCHIO: - Intanto ora il problema è che si deve rimanda’ a casa Pollicino!

Volete fa’ qualcosa pe’ piacere?? -

FATA TURCHINA: - Certamente, ma cosa possiamo fare? I nostri incantesimi non

funzionano…-

PINOCCHIO: - Otè! M’è venuta un’idea… Visto che sto pane di Pollicino è sempre

duro arrabbiato, andate da Mangiafuoco, perché io da lui un ci vo’ eh! Basterà che

Mangiafuoco ci dia sopra ‘na soffiatina e vedrai che sto pane s’ammorbidisce e si

sbriciolerà! -

FATA TURCHINA: - Vedi che quando vuoi la tua testolina funziona alla grande? Su

Pollicino, dammi il pane -

Pollicino le consegna il pane. La Fata Turchina e Smemorina si allontanano.

PINOCCHIO: - (guardando le due Fate) Oh, io un ci vo davvero da Mangiafuoco, m’è

già bastata ‘navolta!- (poi rivolgendosi a Pollicino) -Vedrai che ora ci si fa a torna’

a casa! -

Le Fate rientrano raggianti e all’unisono:

- Ce l’abbiamo fatta!!!-

FATA TURCHINA: - Ecco il tuo pane sbriciolato Pollicino - e glielo porge.

Pollicino prende il pane.

SMEMORINA: - Adesso sì che va bene! Manca ancora una cosa però: spargere le

briciole nella giusta direzione. Come possiamo fare? –

Page 13: MANUALE 2020 definitivo

14

PINOCCHIO: - Lo so io! C’è un vento magico in un altro mondo di fantasia: il mondo

del Giocodanza! E’ un vento che fa soffiare il Mago Ciripò; gli chiederemo di

spargere con il suo potente soffio le briciole da qui a casa di Pollicino, che è la

direzione giusta no? -

Le Fate lo guardano assai meravigliate…

PINOCCHIO: - Ovvia su, che avete da guarda’? Io lo conosco bene il mondo del

Giocodanza, così… e ci vo’ io da Ciripò, gli chiederò questo piacere. Ha mandato a

casa anche me ‘na volta, un te lo ricordi Turchina?? -

La Fata Turchina alza le spalle, Pinocchio esce.

TRACCIA 6: IL VENTO

Rientra Pinocchio e si avvicina a Pollicino e osserva il pane sbriciolato nelle sue

mani.

PINOCCHIO: - Ecco vedi? Le briciole si stanno spargendo grazie al Mago Ciripò e di

sicuro arriverai a casa sano e salvo, così racconta la fiaba, no? Su, segui le

briciole… ti riporteranno a casa! -

POLLICINO: - Grazie, grazie davvero! (abbraccia Pinocchio e le due Fate) - Allora…

io vado!- comincia ad allontanarsi.

PINOCCHIO: - Ciao Pollicino! -

Tutto questo sulla traccia del vento

FATA TURCHINA: - Certo che pasticcio! Abbiamo rischiato che Pollicino si perdesse

davvero e non trovasse più la strada di casa! E tutto perché io non riesco più a fare

gli incantesimi…-

SMEMORINA: - Ed io non ricordo più la formula magica! -

FATA TURCHINA: - Siamo veramente in crisi, il Mondo delle Fiabe è in crisi… Forse

pochi sanno che, quando nel mondo reale qualcuno racconta una favola, noi

personaggi la interpretiamo nel nostro mondo di Fantasia. Ed oggi… non le racconta

quasi più nessuno. Non ci chiamano più! Così… noi dimentichiamo cosa dobbiamo

fare, non ricordiamo più le battute, siamo fuori allenamento…-

SMEMORINA: - I bambini non giocano più come una volta, quando usavano

l’immaginazione, la Fantasia… Guardano troppa televisione, giocano con la

Page 14: MANUALE 2020 definitivo

tecnologia, non conoscono le fiabe… per questo noi siamo così in crisi! Dobbiam

assolutamente fare qualcosa!

risvegliare nei bambini l’immaginazion

importante coltivare la fantasia!

FATA TURCHINA: - Proprio così! Oggi

preconfezionati, hanno solo st

all’immaginazione, alla creatività

PINOCCHIO: - Scusate Fatine,

qualcosa. Perché un provate a

col mondo reale: così, si potrà

diretto!!-

FATA TURCHINA: - Bravo Pinocchio! Faremo proprio un collegamento,

così potremo far capire l’importanza della fantasia e… quindi

SMEMORINA: - Ce la metteremo tutta!

della Fantasia a quello reale…Forza

FATA TURCHINA: - Un attimo di pazienza! Spero che la mia bacchetta

funzioni… oggi ha già fatto un po’ di capricci!

PINOCCHIO: - Ne sappiamo qualcosa io e Pollic

15

non conoscono le fiabe… per questo noi siamo così in crisi! Dobbiam

assolutamente fare qualcosa! E’ necessario far capire agli adulti l’importanza di

risvegliare nei bambini l’immaginazione, bisogna far comprendere quanto è

importante coltivare la fantasia! -

Proprio così! Oggi i bambini ricevono troppi messaggi

preconfezionati, hanno solo stimoli passivi… I giochi tecnologici non lasciano spazio

creatività… -

Fatine, ma voi, con le vostre bacchette magiche, potreste

provate a mette’ in collegamento il nostro mondo di Fantasia

si potrà parla’ direttamente alle persone. Faremo

Bravo Pinocchio! Faremo proprio un collegamento,

capire l’importanza della fantasia e… quindi, del nostro mondo!!

Ce la metteremo tutta! Anche se non è facile collegare il mondo

della Fantasia a quello reale…Forza dai, proviamo! Dai Turchina!!

Un attimo di pazienza! Spero che la mia bacchetta

già fatto un po’ di capricci! -

appiamo qualcosa io e Pollicino! –

non conoscono le fiabe… per questo noi siamo così in crisi! Dobbiamo

E’ necessario far capire agli adulti l’importanza di

far comprendere quanto è

bambini ricevono troppi messaggi

imoli passivi… I giochi tecnologici non lasciano spazio

voi, con le vostre bacchette magiche, potreste fare

il nostro mondo di Fantasia

direttamente alle persone. Faremo un appello

Bravo Pinocchio! Faremo proprio un collegamento, soltanto

del nostro mondo!!-

Anche se non è facile collegare il mondo

Dai Turchina!!-

Un attimo di pazienza! Spero che la mia bacchetta adesso

Page 15: MANUALE 2020 definitivo

16

La Fatina lo allontana facendo finta di niente e, insieme a Smemorina, cominciano a

muovere le loro bacchette magiche operando la loro Magia…

TRACCIA 7: LA MAGIA

SMEMORINA: - Bidibibodibibu! Bidibibodibibu!! Bidibibodibibu!!!-

FATA TURCHINA: - Un momento, un momento guardate… ecco… ecco…Ci sei

riuscita Smemorina!! Collegamento effettuato! Prontiii!!! -

PINOCCHIO si accorge del pubblico e indica la platea: - Ehi, guardate! Guardate

quanta gente! -

SMEMORINA: - Saranno centinaia… migliaia… milioni! -

FATA TURCHINA: - Bene, adesso possiamo lanciare il nostro messaggio!-

Page 16: MANUALE 2020 definitivo

FATA TURCHINA

PINOCCHIO:

Spegnete

FATA TURCHINA: Racconta

Dalla magia

SMEMORINA:

Fra gnomi,

Racconta

FATA TURCHINA: Alla Fantasia non rinunciare!

Ritrova il

PINOCCHIO:

FATA TURCHINA: Spegnete pc,

SMEMORINA:

INSIEME:

_______________________________________

17

TRACCIA

FATA TURCHINA - FATA SMEMORINA - PINOCCHIO

Dipende da voi,

Spegnete pc, cellulari, iPad…

spegni la tivù

…e accenditi tu!

acconta una favola al tuo bambino…

alla magia dell’antico piacer di narrare,

lasciati orsù trascinare…

Lascia volare l’immaginazion.,

gnomi, fate, maghi e grilli canterini…

Racconta favole ai tuoi bambini.

Alla Fantasia non rinunciare!

itrova il gusto delle fiabe di narrare…

Dipende da voi,

Spegnete pc, cellulari, iPad…

Spegni la tivù!

… Accenditi tu!

_______________________________________

RACCIA 8: SOTTOFONDO 2

PINOCCHIO

_______________________________________

Page 17: MANUALE 2020 definitivo

18

TROVARE ALTRE SOLUZIONI PER FAR TORNARE A CASA POLLICINO

Page 18: MANUALE 2020 definitivo

19

Page 19: MANUALE 2020 definitivo

20

QUALI ALTRI CONTESTI POTREMMO TROVARE PER INSERIRE

IN UN GIOCO DI FANTASIA LE DANZE DI CARATTERE?

Page 20: MANUALE 2020 definitivo

21

Page 21: MANUALE 2020 definitivo

22

APPENDICE

A CURA

DI

MARINELLA SANTINI

Page 22: MANUALE 2020 definitivo

1. HORNPIPE: DANZA DEI MARINAI

Simpatica danza che ritrae

La Danza dei

epoca elisabettiana; i passi erano ispirati ai gesti abituali che venivano compiuti

quotidianamente nel lavoro sulla nave

o arrampicarsi sulle sartie.

Nel 1700 venne introdotta nella Royal Navy come forma di addestramento e come

esercizio fisico a cui i marinai si sottoponevano nei periodi di mare calmo.

23

HORNPIPE: DANZA DEI MARINAI

Simpatica danza che ritrae un piccolo quadro della vita sul ponte navale

anza dei Marinai (Hornpipe) nasce a bordo delle navi inglesi in

epoca elisabettiana; i passi erano ispirati ai gesti abituali che venivano compiuti

sulla nave come, ad esempio, issare l’ancora, scrutare il mare

Nel 1700 venne introdotta nella Royal Navy come forma di addestramento e come

esercizio fisico a cui i marinai si sottoponevano nei periodi di mare calmo.

ponte navale

nasce a bordo delle navi inglesi in

epoca elisabettiana; i passi erano ispirati ai gesti abituali che venivano compiuti

issare l’ancora, scrutare il mare

Nel 1700 venne introdotta nella Royal Navy come forma di addestramento e come

esercizio fisico a cui i marinai si sottoponevano nei periodi di mare calmo.

Page 23: MANUALE 2020 definitivo

24

2. DANZA DELLA BIELORUSSIA

Questa danza rappresenta il processo della coltivazione delle patate, dalla lavorazione

della terra al raccolto.

La presenza della patata in Bielorussia risale già agli inizi del Seicento e nel secolo

successivo la patata diviene il cibo più popolare ed una delle colture più diffuse in questo

paese.

Page 24: MANUALE 2020 definitivo

25

3. DANZA PERUVIANA Gioiosa danza di buon augurio

Il costume tipico della danza che andremo ad analizzare è arricchito da una ghirlanda

composta da pon pons colorati. La ghirlanda colorata richiama i colori dell'arcobaleno della

bandiera della regione che ha donato al mondo il Machu Picchu, un sito archeologico Inca,

situato nella valle dell’Urubamba, in Perù.

Il Machu Picchu fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco e nel 2007 fu eletto come

una delle sette meraviglie del mondo; dopo Pompei e Ostia Antica, è il terzo sito

archeologico più grande del mondo.

costumi tradizionali

Page 25: MANUALE 2020 definitivo

4. TARANTELLA SICIL

La Tarantella è una danza tipica del Sud Italia.

La prima fonte storica, che risale ai primi anni del XVII secolo,

“tarantismo pugliese”; la sua etimologia deriva

delle regioni dell’Italia meridionale, che stava ad indicare un ragno velenoso, la

tarentula, che infestava il Sud,

della tarantella era legato alla terapia del morso della tarantola.

Le persone che venivano punte da questo ragno , infatti,

aveva un ritmo frenetico; questa danza veniva considerata

pratica finalizzata alla guarigione

esorcismo che permetteva di

dinamismo dei passi, i demoni

Durante il secolo XIX, la Tarantella

Sicilie, al punto che il suo nome ha

dell’Italia del meridionale. Oggi

considerata la danza nazionale del nostro paese

26

TARANTELLA SICILIANA

La Tarantella è una danza tipica del Sud Italia.

La prima fonte storica, che risale ai primi anni del XVII secolo, è legata al fenomeno del

etimologia deriva infatti da "taranta", termine dialettale

dell’Italia meridionale, che stava ad indicare un ragno velenoso, la

, che infestava il Sud, soprattutto le campagne intorno a Taranto

legato alla terapia del morso della tarantola.

punte da questo ragno , infatti, danzavano la

questa danza veniva considerata appunto

guarigione oltre che, secondo le credenze popolari,

e permetteva di scacciare, attraverso il sudore, la velocità e

dinamismo dei passi, i demoni rappresentati dal ragno velenoso.

la Tarantella è diventata uno degli emblemi del

nome ha poi sostituito i nomi di alcuni balli delle

Oggi è la danza italiana più nota al mondo, tanto che

nazionale del nostro paese.

è legata al fenomeno del

da "taranta", termine dialettale tipico

dell’Italia meridionale, che stava ad indicare un ragno velenoso, la lycosa

Taranto, dove il ballo

danzavano la taranta, che

appunto una terapia, una

secondo le credenze popolari, una sorta di

, attraverso il sudore, la velocità e il forte

è diventata uno degli emblemi del Regno delle Due

sostituito i nomi di alcuni balli delle varie zone

, tanto che da essere

Page 26: MANUALE 2020 definitivo

Abbiamo vari tipi di tarantella,

ballata, ma anche in base al periodo dell’

eseguita. Esiste infatti la Tarantella di Carnevale,

per la vendemmia e in occasioni di festività, come matrimoni o battesimi.

Ovviamente nel tempo la tarantella si è evoluta

collettivo.

Molti musicisti si sono ispirati ai motivi e ai ritmi

“un genere a sé di tarantella colta

composta per pianoforte da Gioachino Rossini

balletto La boutique fantas

Russes di Serge Diaghilev).

27

non solo a seconda della regione (o provincia)

ballata, ma anche in base al periodo dell’anno o ad occasioni particolari in cui viene

Esiste infatti la Tarantella di Carnevale, quella di corteggiamento, si balla

vendemmia e in occasioni di festività, come matrimoni o battesimi.

el tempo la tarantella si è evoluta, nella sua funzione di

ai motivi e ai ritmi di questo ballo, componendo e costituendo

un genere a sé di tarantella colta”. La “Tarantella colta" più nota è sicuramente quella

Gioachino Rossini, che fu poi arrangiata per orchestra, per il

La boutique fantastique (coreografia di Léonide Massine

(o provincia) dove viene

anno o ad occasioni particolari in cui viene

di corteggiamento, si balla inoltre

vendemmia e in occasioni di festività, come matrimoni o battesimi.

nella sua funzione di ballo di coppia o

componendo e costituendo

è sicuramente quella

, che fu poi arrangiata per orchestra, per il

Léonide Massine per i Ballets

Page 27: MANUALE 2020 definitivo

28

TIPICHE TARANTELLE SICILIANE Ballu a chiovu Danza contadina che si ballava nei campi durante la mietitura. La caratteristica di questa tarantella è che i piedi battono sempre nello stesso punto. U Roggiu Simile al ballu a chiovu, ma veniva eseguita durante il periodo della vendemmia, sull’aia. ‘U nozzu Danza di corteggiamento ballata dagli uomini sulle note del canto “u toccu”, eseguito con boccali di vino mentre cercavano di far colpo sulle donne.

Fasola della Tubiana Tipica tarantella di Carnevale, ballata ancora oggi da gruppi folcloristici in molti paesi, accompagnata dal canto della “Carnascialata dei Pulcinelli”

immagine di una tarantella di Carnevale

costumi tipici siciliani

Page 28: MANUALE 2020 definitivo

29

Page 29: MANUALE 2020 definitivo

30

llaabboorraattoorriioo mmuussiiccaallee UUnn ppeerrccoorrssoo ddii aassccoollttoo aallllaa mmuussiiccaa ee aaii ssuuoonnii::

mmuussiiccaa ccllaassssiiccaa,, rriittmmii mmooddeerrnnii,, ssuuoonnii ddeellllaa nnaattuurraa,, rruummoorrii……

Si può contare un minuetto, ma possiamo contare anche un ritmo

indiano o trovare nel suono del mare, nel soffio del vento una melodia per

danzare…

Nel Giocodanza la musica, i suoni e i rumori hanno un ruolo importante

e, in alcune situazioni – come nel gioco di fantasia – fondamentale.

Le suggestioni che arrivano all'orecchio dei bambini (e anche degli adulti)

possono avere tante diverse sfaccettature. L'ascolto è profondamente

soggettivo, ma esiste una possibilità di creare una sorta di sistema/schema

per ottimizzare l'uso della musica nel processo del gioco e della danza.

Nel laboratorio saranno forniti gli strumenti per ritrovare una

maggiore sensibilità e capacità critica di ascolto e creatività. L'idea è di

lavorare insieme per trovare una sintesi e un metodo creativo per

interpretare e trovare nella musica, nei suoni e nei diversi generi musicali,

gli strumenti utili per guidare e interpretare i giochi: emotività, ritmo,

melodia, armonia e disarmonia……..

Marco Schiavoni

Page 30: MANUALE 2020 definitivo

31

INTRODUZIONE

Nel mondo moderno i bambini sono quotidianamente raggiunti da molteplici stimoli, in

buona parte visivi. Il risultato di questa pratica, non facilmente controvertibile, è una

perdita di sensibilità dell’apparato uditivo. La percezione dei suoni, della musica e delle

frequenze è importante per tutti noi.

Il senso dell’udito è il primo dei cinque sensi che il feto sviluppo sin dal sesto mese; al

senso dell’udito colleghiamo tante cose, e fra queste vi è certamente l’aspetto emotivo. Una

musica triste e nostalgica ci fa pensare a qualcuno che ci manca, una musica vivace ed

allegra ci metterà di buon umore, il suono del mare ci porterà ad immaginare visivamente

una spiaggia, e così via. La musica e i suoni diventano interruttori per molteplici

connessioni, e la cosa interessante è acquisire le modalità di controllo di tale rete di

collegamenti.

Ritrovare concentrazione, sensibilità e senso critico nell’ascolto dei suoni e della musica è

possibile in ogni momento dello sviluppo. Più noi adulti (genitori/insegnanti) saremo in

grado di gestire tale funzione primaria, più saremo in grado di aiutare i bambini,

aumentando la loro capacità percettiva dello spettro delle frequenze sonore ma anche, cosa

fondamentale, a lasciarsi trasportare dai ritmi e dai suoni.

OBIETTIVI

� trovare/ritrovare capacità di analisi nell’ascolto della musica e dei suoni

ascolto di suoni - musiche di tutti i luoghi e di tutti tempi

� scoperta/riscoperta del patrimonio musicale classico, mettendo a confronto

frammenti musicali del repertorio dei grandi compositori con la musica moderna e i

suoni della natura… c’è un Mozart in ogni canzone di Sanremo?

� Strumenti di ricerca e acquisizione dei materiali musicali:

la rete, i vecchi dischi, le colonne sonore… c’è un musicista che può

collaborare?

Page 31: MANUALE 2020 definitivo

32

CONTENUTI

� Ascolto - Ascolto e commento verbale - Trasformazione dell’ascolto in movimento

danzato.

� Le dinamiche sonore: altezza, lunghezza, durata e intensità dei suoni.

� Test sulla prontezza di riflessi, collegamento della percezione visiva con

l’azione sonora tramite l’ausilio di video animati.

� Esercizi ritmici e vocali con il corpo.

� Improvvisazione musicale con distribuzione dei ruoli: esecutori e

ascoltatori.

� Tradurre suoni e musica in movimento, ma anche viceversa.

Improvvisazione musicale e coreografica con relativa sonorizzazione

� Facciamo da soli la nostra musica:

Il corpo umano come strumento musicale

Page 32: MANUALE 2020 definitivo

33

Una drammaturgia ricavata dal circolo dei cinque elementi del Tao:

Legno / Fuoco / Metallo-Aria / Acqua / Terra

I CINQUE ELEMENTI

Nella cultura occidentale, fin dall’epoca ellenica, esiste il concetto dei quattro elementi

che compongono la natura: acqua, terra, fuoco e aria. I filosofi greci hanno sviluppato

diverse teorie e schemi, tra cui Aristotele che aggiunse il quinto elemento, la quintessenza.

Nel corso del mio lavoro di compositore mi son trovato a lavorare con una coreografa

cinese… e così ho conosciuto anche la teoria dei cinque elementi del Tao, filosofia anch’essa

antichissima e di grande stimolo creativo.

Che sia cultura orientale o occidentale una cosa è certa: una classificazione generale degli

elementi della natura, e così di conseguenza una sorta di “catalogazione” degli stati

emotivi, è utilissima in ambito creativo. Quando inventiamo un gioco, una storia di

qualunque tipo capiterà inequivocabilmente di dover stabilire in quale elemento siamo e in

quale momento del tempo e dello spazio. L’idea è di dare un stimolo aggiuntivo per la

ricerca e per la creazione della nostra colonna sonora o, perché no, della nostra struttura

drammaturgica e coreografica.

Nella filosofia del Tao si manifestano i cinque elementi, che altro non sono che

rappresentazioni metaforiche della stessa esistenza, di quello stesso ciclo che è costituito

dal Tao, che mette in movimento la mistica energia chiamata Qi, ovvero la forza della vita.

Il primo stato è espresso dalla figura dell’acqua. Parliamo dunque della quiete, del

momento prima del moto. L’energia è ferma, non è esplosa. Esattamente come l’acqua che,

indisturbata, resta ferma nel suo stato di quiete.

Il secondo elemento a comparire è il legno. In ciò la vita esplode, prende forma. Ulteriore

richiamo al movimento dopo la quiete è preso dalla natura, con gli alberi, e le piante in

generale, che tornano a fiorire in primavera, dopo la morte invernale. Vediamo dunque

come la trasformazione nelle varie fasi non sia lineare, ma ogni fase abbia la sua ragione di

essere a sé stante.

Arriva il momento del terzo elemento, il fuoco. La particolarità del fuoco è la capacità di

Page 33: MANUALE 2020 definitivo

34

sostenersi in una stato di emissione energetica costante.

Al morire del fuoco, il quarto elemento prende possesso delle fasi di questo ciclo, nella

figura del metallo. L’energia si ferma, si condensa, è in uno stato di calma apparente.

La differenza con la fase dell’acqua è nella maggiore presenza energetica: nel metallo il Qi

è più potente, dopo essere stato espresso nelle fasi precedenti, e finalmente portato a

condensarsi, senza emissione e dispersione successiva.

L’ultimo elemento contiene, nelle sue caratteristiche, i precedenti: parliamo della terra,

che combina in sé ogni fase del Tao.

La Terra è poi l’elemento da cui nasce, inequivocabilmente, il primo elemento, l’Acqua.

Ci sono altre possibilità (cicli) di ordinare gli elementi, ognuno indipendente ma anche

strettamente collegato con gli altri. L’acqua distrugge il fuoco, il fuoco che scioglie la terra e

da cui nasce il metallo, così come il vento/aria fa incontrare le nuvole e ne fa scaturire

l’acqua, che a sua volta fa crescere le piante alimentando il ciclo naturale della vita.

Nel corso del laboratorio ascolteremo dei brani musicali di varie epoche, partendo da

musiche etniche primitive fino a musiche di autori attuali. Cercheremo le possibili

connessioni tra ritmi, melodie, sequenze di suoni naturali e non, con gli elementi naturali.

Un altro aspetto stimolante è l’associazione degli elementi naturali con le “famiglie” di

strumenti: i legni, gli ottoni, i campanelli, le corde e i tamburi.

Il laboratorio vuole essere così occasione di stimolo per affinare le capacità di ricerca e di

analisi di tutto quello che ascoltiamo, sia nella vita quotidiana che nell’ambito del lavoro di

formazione e di creazione coreografica.

Page 34: MANUALE 2020 definitivo

35

Page 35: MANUALE 2020 definitivo

Titoli di studio: Diploma di Maturità Scientifica Livello presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma Istruzione

Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha seguito i corsi normali, proseguendo poi gli studi superiori con Vjlma Valentino e diplomandosi sotto la Direzione di Giuliana Penzi. Ha seguito numerosi corsi di aggiornamento e staItalia e all’estero (Parigi, Mosca, Leningrado, New York). Ha ampliato le proprie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica applicata alla Danza, con particolare riferimento al metodo Felde Sempre attenta alla evoluzione della didattica, ha seguito numerosi stages condotti da Andy Jackson, presidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi Professionali mirati particolarmente alla didattica dellapprofondito al fine di applicare su basi mediche, fisiologiche e psicologiche dell’allenamento infantile, un modo diverso, nuovo e Attraverso queste esperienze, ha creato una sua metodica: dell’ Imparare Giocando. Ha collaborato con il Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di Carattere, partecipando con il proprio gruppo cui il MID (Meeting Internazionale di Danza Nel maggio 2000 le è stato conferito a Sorrento il culturali. Nel febbraio 2002 è stata invitata a Reggio Emilia dalla Associazioni Scuole Danza) al Convegno sulla dove ha presentato la sua metodica illustrato il suo percorso formativo e il suo metodo, che accosta i bambini alla Danza in maniera veramente originale e divertente. Ha ricoperto la carica di Tutor del corso di Formazione Professionale per nella Didattica dell’Espressività Corporeae cofinanziato dall’Unione Europea. Nel 2005 inizia la sua collaborazione con la scuola del Roubaix Nord-Pas de Calais, direttoinvitata a presentare il suo metodo. Presso questa prestigiosa scuola francese ha fatto parte della Commissione d’esame, come membro esterno, agli esami di fine anno.

36

MARINELLA

Titoli di studio: Diploma di Maturità Scientifica - Livello presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma - Abilitata all’Insegnamento dal Ministero della Pubblica

Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha seguito i corsi normali, proseguendo poi gli studi superiori con Vjlma Valentino e diplomandosi sotto la Direzione di Giuliana Penzi. Ha seguito numerosi corsi di aggiornamento e stages con maestri di chiara fama in Italia e all’estero (Parigi, Mosca, Leningrado, New York).

Ha ampliato le proprie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica applicata alla Danza, con particolare riferimento al metodo Feldenkrais.

Sempre attenta alla evoluzione della didattica, ha seguito numerosi stages condotti da Andy Jackson, presidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi Professionali mirati particolarmente alla didattica della Propedeutica. Tale studio è stato approfondito al fine di applicare su basi mediche, fisiologiche e psicologiche dell’allenamento

antile, un modo diverso, nuovo e divertente di fare danza. Attraverso queste esperienze, ha creato una sua metodica: “ GIOCODANZA® ”

Ha collaborato con il Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di Carattere, partecipando con il proprio gruppo Teatro Balletto® ad importanti manifestazioni, tra

Meeting Internazionale di Danza (Castiglioncello, 1997- Livorno, 1998). Nel maggio 2000 le è stato conferito a Sorrento il Premio Napoli Danza

2 è stata invitata a Reggio Emilia dalla F.N.A.S.D (Federazione Nazionale ) al Convegno sulla Propedeutica alla Danza: metodologie a confronto

dove ha presentato la sua metodica Giocodanza®, ottenendo ampi consensi. In tale occasillustrato il suo percorso formativo e il suo metodo, che accosta i bambini alla Danza in maniera veramente originale e divertente.

Ha ricoperto la carica di Tutor del corso di Formazione Professionale per ca dell’Espressività Corporea, organizzato nel 2004/2005 dalla Provincia di Ravenna

e cofinanziato dall’Unione Europea.

Nel 2005 inizia la sua collaborazione con la scuola del Centre Chorégraphique NationalPas de Calais, diretto da Pascal Minam-Borier e Carolyn Carlson, dove è stata

invitata a presentare il suo metodo. Presso questa prestigiosa scuola francese ha fatto parte della Commissione d’esame, come membro

ARINELLA SANTINI

Diploma di Laurea di I° Abilitata all’Insegnamento dal Ministero della Pubblica

Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha seguito i corsi normali, proseguendo poi gli studi superiori con Vjlma Valentino e diplomandosi sotto la Direzione di

ges con maestri di chiara fama in

Ha ampliato le proprie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica

Sempre attenta alla evoluzione della didattica, ha seguito numerosi stages condotti da Andy Jackson, presidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi

a Propedeutica. Tale studio è stato approfondito al fine di applicare su basi mediche, fisiologiche e psicologiche dell’allenamento

“ GIOCODANZA® ” , basata sul concetto

Ha collaborato con il Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di ad importanti manifestazioni, tra

Livorno, 1998). Premio Napoli Danza per meriti didattici e

Federazione Nazionale Propedeutica alla Danza: metodologie a confronto,

®, ottenendo ampi consensi. In tale occasione, ha illustrato il suo percorso formativo e il suo metodo, che accosta i bambini alla Danza in maniera

Ha ricoperto la carica di Tutor del corso di Formazione Professionale per Operatore Culturale , organizzato nel 2004/2005 dalla Provincia di Ravenna

Centre Chorégraphique National di Borier e Carolyn Carlson, dove è stata

Presso questa prestigiosa scuola francese ha fatto parte della Commissione d’esame, come membro

Page 36: MANUALE 2020 definitivo

37

Membro del Conseil International de la Danse (CID – UNESCO, Paris), è stata invitata nell’ottobre 2006 ad Atene, in occasione del 20° Congresso Mondiale organizzato dal CID – UNESCO, dove ha tenuto una relazione sul Giocodanza® . Nell’aprile 2013, sempre con l’organizzazione dell’ UNESCO, partecipa a Bologna ad un Convegno sulla Propedeutica.

Ha pubblicato venti manuali per uso didattico commissionando le musiche a Marco Schiavoni, che ha composto musiche originali realizzando e producendo sedici cd.

Nel dicembre 2008 ha pubblicato il libro GIOCODANZA: la Nuova Propedeutica… ovvero imparare giocando!® (Editrice Innocenti), presentato presso la Sala Consiliare del Comune di Grosseto il 6 dicembre e, l’anno successivo a Danza in Fiera, importante evento internazionale che si tiene a Firenze, presso la Fortezza da Basso. Nel 2010 il libro è stato presentato a Milano nell’ambito di Midanza, un altro importante appuntamento per gli addetti ai lavori.

Nel 2011, insieme al prof. Jones Pizzetti dà vita al progetto in divenire Danza Acrobatica, organizzando corsi per bambini e ragazzi e corsi di Formazione per insegnanti. Nel settembre 2012 è stata nominata dallo CSEN Responsabile Nazionale del Giocodanza® di cui Grosseto è divenuta Sede Nazionale. Nel luglio 2013 fonda insieme al prof. Jones Pizzetti la Scuola di Formazione Professionale SSD GI.D.A.S. Danza a r. l. che opera nella preparazione e nella gestione dell’attività specifica della Danza in ogni suo aspetto, in particolare la Propedeutica, la Danza Acrobatica e la metodologia del Giocodanza®, organizzando inoltre Corsi di Aggiornamento oltre a Convegni, Meeting e Corsi di Studio. In questo ambito tiene corsi di Formazione Professionale sulla Metodologia del Giocodanza®, di cui varie sono le sedi Formazione in Italia. Nel febbraio 2015 ha pubblicato il libro L’avventura del Giocodanza: una vita, un gioco… un sogno! (Effigi Edizioni) presentato a Firenze, nell’ambito di Danza in Fiera. Dopo aver diretto il Centro per lo Studio della Danza di Grosseto fino al 2004, fonda nello stesso anno l’Accademia dello Spettacolo, scuola d’Arte Multidisciplinare, che dirige fino al 2013, anno in cui nasce O.M.A.D Officina Movimento Arte Danza, una nuova realtà che ha preso vita dalla fusione di quattro scuole del territorio, di cui cura la Direzione Artistica occupandosi inoltre delle sezioni di Giocodanza e Tecnica Accademica. Nel novembre2017 lascia la direzione e l’insegnamento all’interno della scuola. Nel gennaio 2018 esce il suo terzo libro, “Il racconto del Giocodanza… favola e magia” (Effigi Edizioni). Nel giugno dello stesso anno partecipa a Milano all’evento OnDance, con la direzione artistica di Roberto Bolle. Nell’aprile del 2019 le viene consegnato a Torre del Lago, presso l’Auditorium G. Puccini, il Premio Arte in Danza per la divulgazione dell’arte tersicorea attraverso la Metodologia del Giocodanza®.

Dopo aver dedicato una vita all’insegnamento, si dedica oggi a tempo pieno alla Formazione all’interno della scuola Gi.D.A.S., divulgando il Giocodanza e raccontando la sua esperienza ai giovani.

_________________________________

Page 37: MANUALE 2020 definitivo

38

MARCO SCHIAVONI

Compositore - produttore musicale - videomaker Il suo imprinting musicale è stato dato dal padre Phidias, classe 1911, che fin dagli anni 30 collezionava dischi e poi, negli anni 60 creò l’ archivio storico della RAI-Radio Televisione Italiana. Così fin dalla nascita (1961), Marco Schiavoni è stato circondato da dischi di musica classica e dalle tecnologie di registrazione sonora. Nel 1973, pochi mesi dopo la morte del padre, inizia casualmente a suonare la chitarra in parrocchia e, subito dopo, l'organo elettrico e il pianoforte. Autodidatta, a diciassette lavora come pianista improvvisatore nei locali di Trastevere. Nel 1979 incontra Aurelio Gatti e Hal Yamanouchi per i quali compone la sua prima colonna sonora per uno spettacolo di mimo-danza. Pochissimi anni dopo, sempre casualmente,lavora come pianista nelle principali scuole di danza a Roma, suonando per tanti maestri, tra cui Leda Roffi, Victor Litvinov,Robert Strejner, Ricardo Nunez, Margareta Trayanova, Roberta Garrison ed altri. Negli anni successivi scriverà, produrrà e arrangerà centinaia di colonne sonore destinate alla scena, lavorando con la maggior parte dei coreografi italiani. Amplia il suo repertorio componendo musiche originali per prosa, spettacoli per ragazzi, documentari e film, tra cui "Senza parole", cortometraggio candidato all'Oscar nel 1997 e vincitore nello stesso anno del Premio Donatello. Significativa l'esperienza con la compagnia Nuova Opera dei Burattini per la quale ha scritto e arrangiato le colonne sonore di tutte le loro produzioni dal 1992 al 2002; con la Nuova Opera dei Burattini (fondata dalla storica artista e burattinaia Maria Signorelli) ha partecipato a festival internazionali di Burattini e di Teatro di Figura in Cina, Africa, Medio Oriente e in Sudamerica accrescendo la sua esperienza sul teatro e lo spettacolo dal vivo. Principali coreografi per i quali ha scritto musiche originali: Fabrizio Monteverde (Compagnia Baltica, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Fondazione Arena di Verona, Balletto di Toscana, Maggio Musicale Fiorentino), Luciano Cannito ( BAT-DOR Dance Company di Tel-Aviv, Balletto di Napoli, Balletto di Roma, Fondazione Teatro Nuovo per la Danza di Torino, Teatro San Carlo di Napoli), Dino Verga (Aton Dino Verga Danza, Asmed), Aurelio Gatti (MDA), Luca Bruni (La Terra Nuova, Oplas Teatro), Milena Zullo (Balletto di Roma), Mauro Astolfi (Spellbound Dance Company), Denys Ganio (Balletto di Milano), Anita Bucchi (Balletto '90), Alessandro Vigo (Balletto di Roma, Balletto '90), Loris Petrillo (Astra Roma Ballet di Diana Ferrara), Marco Brega (Danzare la vita di Elsa Piperno), Gabriella Borni (Balletto di Sardegna), Rossella Fiumi (Alef Danza Teatro), Cornelia Wildisen (Ente Lirico di Cagliari), Gihan (Teatro Nazionale di Ankara). Alcuni balletti con la sua musica originale sono ancora rappresentati in diversi paesi del mondo. Dal 2006 al 2016 ha collaborato creativamente con la danzatrice, coreografa e performer Caterina Genta, creando spettacoli e performance in cui danza, prosa, musica e video sono sempre in stretta

Page 38: MANUALE 2020 definitivo

39

relazione tra loro. Insieme hanno diretto per tre anni il Balletto di Spoleto, producendo spettacoli originali e partecipando a vari festival nazionali. Parallelamente all’attività di compositore, già dalla fine degli anni novanta produce e realizza videoclip musicali, documentari e opere di videodanza. Nel 2001 il regista Davide Livermore gli commissiona la prima videografia a tre schermi, per la Cenerentola di Rossini, che verrà replicata in diverse stagioni liriche italiane e all'estero. Negli anni successivi ha collaborato come videografo con Renato Greco (Odysseus, Teatro dell’Opera de Il Cairo), Giuseppe Marini (Filottete con Pino Micol, Teatro Olimpico di Vicenza)Pierfrancesco Favino, (La Controra, Teatro della Pergola, Firenze), Maurizio Colombi (La regina di ghiaccio, con Lorella Cuccarini, Teatro Brancaccio, Roma). Dal 2008 è il videografo per tutti gli spettacoli di prosa diretti da Alessandro Gassmann (Parola ai giurati, Oscura Immensità, Roman e il suo Cucciolo, Sette Minuti, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Riccardo III, La pazza della porta accanto, Fronte del Porto, Silenzio Grande). Nel 2013 è stato candidato al premio Ubu, insieme allo scenografo Gianluca Amodio, per la videografia di Riccardo III. Dalla collaborazione decennale con la coreografa e docente Alessandra Petitti, è nato il progetto "Buster e noi", presso la scuola Paritaria "Esperimento 20" di Napoli. Una piccola orchestra di bambini che suonano per il cinema muto di Buster Keaton. Il progetto ha vinto la Menzione Speciale al Leone d'Argento per la Creatività 2018 della Biennale di Venezia ed è stato poi riproposto in altre scuole elementari di Napoli, con il sostegno della storica associazione musicale “Alessandro Scarlatti”. Recentemente ha composto le musiche originali del balletto “Dido & Eneas”, che ha debuttato il 20 gennaio 2019 al Teatro dell’Opera di Tunisi, nell'ambito dei progetti di collaborazione culturale tra i paesi del mediterraneo. Sempre nel 2019 ha creato la colonna sonora per “Misantropo”, con Valeria Solarino e Giulio Scarpati, spettacolo che girerà per l’Italia anche nella prossima stagione. Nella stagione estiva 2019 del Teatro de l’Operà di Nizza è stato rappresentato “Cassandra” di Luciano Cannito, balletto per per il quale scrisse le musiche e che debuttò nel 1995 con il Balletto di Roma, rappresentato in vari teatri internazionali negli anni passati. Dal 2010 vive stabilmente a Spoleto, dove finalmente ha raccolto tutti i materiali prodotti e raccolti negli anni in un unico grande studio laboratorio archivio. Dal 2003 ad oggi ha curato tutte le pubblicazioni musicali di Giocodanza®, utilizzando brani del suo repertorio e creando centinaia di brani originali appositamente per i giochi. Attualmente ricopre, all’interno della Segreteria del Giocodanza, il ruolo di collaboratore amministrativo gestionale.

_________________________________

Page 39: MANUALE 2020 definitivo

40

IOULIA SOFINA

Inizia a studiare danza all’età di nove anni presso l’Istituto Professionale “Scuola Coreografica Statale della Repubblica Komi”, all’epoca succursale dell’Accademia di Leningrado. Oltre alla danza, frequenta la scuola d’obbligo per i ragazzi dotati con indirizzo scientifico (fisica elementare e matematica superiore) e supera l’esame di maturità nel 1988. Diplomatasi come ballerina professionista,dopo aver superato l’esame tecnico e artistico previsto dal Ministero dell’Istruzione Professionale Specifica (scuola Vaganova), ottiene nel 1990 il secondo diploma specifico (con il massimo dei voti) dal Liceo della Cultura come insegnante delle discipline coreutiche. Studia inoltre musica (pianoforte) e l’arte del disegno; si interessa alla storia del costume scenico e all’arte della scenografia. Decide poi di perfezionare il suo livello professionale e, nel 1991, dopo aver superato una severa selezione, inizia la sua formazione presso l’Università Statale degli Studi della Cultura e delle Arti di San Pietroburgo (Cattedra della Danza, diretta dal professore sig. Boris Bregvadze) dove si laurea nel 1995 con il titolo di “Coreografa e maestra di ballo (maitreduballet). Inizia così la sua carriera che la vede impegnata in numerose tournée in Russia e all’estero (Finlandia, Cecoslovacchia, Polonia, Germania, Francia, Gran Bretagna,Tunisia, Giappone). I numerosi viaggi nutrono il suo crescente interesse per le culture coreutiche delle varie nazioni, dalle quali rimane affascinata. Frequenta corsi di aggiornamento per gli insegnanti specializzati nella tecnica di carattere tenuti dalle compagnie di danze di carattere più note in Russia. Nel 1998 si trasferisce in Italia. Ha insegnato per tredici anni presso la Scuola di danza Classica e Perfezionamento del Balletto Teatro di Torino diretta da Loredana Furno, tenendo i corsi di classico e carattere, partecipando attivamente a tutti i progetti della Scuola BTT per Torino e Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria. Nel gennaio 2012, dopo un Corso Breve Internazionale (didattica e pedagogia nelle aree formative della danza accademica classica come da programma MGAH), ottiene la Certificazione di Alta Formazione Professionale del Bolshoi Ballet Academy Moscow (MGAH, dipartimento di formazione professionale e supplementare post-laurea). Dal 2012 organizza e svolge Incontri formativi sulle danze di carattere e la tecnica accademica di carattere per gli alunni dei Licei a indirizzo Coreutico. Dal marzo 2012 è Professore ospite in qualità di Docente Coreografo presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma, dove tiene i corsi biennali di metodologia e didattica della danza di

Page 40: MANUALE 2020 definitivo

41

carattere e i corsi triennali di tecnica. Dal 2013 è Membro del Consiglio Internazionale della Danza CID, ente sotto il patrocinio dell’ UNESCO,con la qualifica di professionista leader a livello internazionale. E’ ideatrice di “Special Project - La PiccolaCompagnia di Carattere” che comprende la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti di danza sulla tecnica e repertorio della Danza di Carattere, stage per allievi, collaborazioni a progetto con le scuole di danza e le compagnie di spettacolo. Nel 2011 pubblica il suo manuale didattico in lingua italiana “Danze di carattere. Tecnica accademica di carattere” (Alfredo Ferrero Editore). Dal 2015 cura il progetto editoriale “Dalla piazza alla scena. Danza di carattere”, una collana di Alfredo Ferrero Publisher, USA. Nel 2016 pubblica il suo secondo manuale didattico in lingua italiana “Danza di carattere nella scuola russa. Tecnica e stili” (Gremese Editore).

_________________________________

Page 41: MANUALE 2020 definitivo

Cell. 329 8227004 (Prof.ssa Marinella Santini)

[email protected]

42

Gi.D.A.S. DANZA S.S.D. a r.l.

Via Pakistan, 9 58100 Grosseto (Prof.ssa Marinella Santini) – 366 3420496 (Segreteria

[email protected] - [email protected]

www.giocodanza.com

disegni di Angelica Schembri

366 3420496 (Segreteria Giocodanza)

[email protected]