Mandela 01

3
Da “Lungo cammino verso la libertà” di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela “Sulle prime fui stupito dalla veemenza - e dal candore – con cui la gente criticava il reggente. Questi non era affatto al di sopra della critica; in realtà ne era spesso l'oggetto principale. Ma indipendentemente dalla consistenza dell'accusa, il reggente ascoltava soltanto, senza difendersi e senza mostrare la minima emozione. Le riunioni continuavano fino a che non si creava un intesa. O si finiva con l'accordo unanime, o si continuava. L'unanimità si poteva trovare tuttavia nel concordare che si era in disaccordo, che si doveva attendere un momento più propizio per proporre una soluzione. Democrazia significava che tutti i presenti dovessero essere uditi, e che una decisione dovesse esser presa complessivamente come popolo. La regola della maggioranza era un concetto sconosciuto: la minoranza non doveva in ogni caso essere schiacciata.

Transcript of Mandela 01

Page 1: Mandela 01

D a “ L u n g o c a m m i n o v e r s o l a l i b e r t à ” di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela

“Sulle prime fui stupito dalla veemenza - e dal candore – con cui la gente criticava il reggente. Questi non era affatto al di sopra della critica; in realtà ne era spesso l'oggetto principale. Ma indipendentemente dalla consistenza dell'accusa, il reggente ascoltava soltanto, senza difendersi e senza mostrare la minima emozione. Le riunioni continuavano fino a che non si creava un intesa. O si finiva con l'accordo unanime, o si continuava. L'unanimità si poteva trovare tuttavia nel concordare che si era in disaccordo, che si doveva attendere un momento più propizio per proporre una soluzione. Democrazia significava che tutti i presenti dovessero essere uditi, e che una decisione dovesse esser presa complessivamente come popolo. La regola della maggioranza era un concetto sconosciuto: la minoranza non doveva in ogni caso essere schiacciata.

Page 2: Mandela 01

Solo alla fine della riunione, quando il sole era al tramonto, il reggente parlava. Il suo compito era quello di riassumere ciò era stato detto e di creare una convergenza tra le diverse opinioni. Ma se qualcuno ancora dissentiva, non gli veniva imposta a una decisione. Se non si riusciva a raggiungere un accordo, sarebbe tenuta un'altra riunione.

In chiusura di consiglio un cantore o un poeta innalzavano un'ode agli antichi re, e dedicavano ai capi attuali una composizione tra l'elogiativo e il satirico che il pubblico – il reggente in prima fila - accompagnava con scrosci di risate.

Page 3: Mandela 01

Nelle mie successive funzioni di leader, ho sempre seguito i princìpi che vidi applicati per la prima volta dal reggente a Mqhekezweni. Nelle discussioni ho sempre cercato di ascoltare quel che una persona aveva da dire prima di azzardare il mio parere. Ancora oggi, spesso, la mia opinione rappresenta semplicemente una somma di ciò che è emerso nel corso della discussione.

vadano avanti, così che le altre siano stimolate a seguirle, senza rendersi conto che per tutto il tempo c'è alle spalle qualcuno che le guida.”

Ricordo sempre il detto del reggente: un capo, sosteneva, è come un pastore: sta dietro al gregge e fa in modo che le pecore più sveglie

Queste sono riflessioni sulle riunioni tribali del popolo thembu a cui il giovane Mandela ebbe modo di partecipare e da cui trasse ispirazione per elaborare il concetto di leadership.

Dedicato a chi ritiene che il nostro modello di democrazia sia il migliore e vada esportato anche con l’uso della forza. (Mauro Gregori)