Malattie dell’apparato cardiovascolare

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Malattie dell’apparato cardiovascolare Dr. Giuseppe Biondi Zoccai Dipartimento di Scienze e Tecnologie Medico- Chirurgiche, Sapienza Università di Roma [email protected]

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Malattie dell’apparato cardiovascolare. Dr. Giuseppe Biondi Zoccai Dipartimento di Scienze e Tecnologie Medico-Chirurgiche, Sapienza Università di Roma [email protected]. Programma del corso. Primo incontro Anatomia e fisiopatologia cardiaca - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Malattie dell’apparato cardiovascolare

Dr. Giuseppe Biondi Zoccai

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Medico-Chirurgiche, Sapienza Università di Roma

[email protected]

Page 2: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 3: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Secondo incontro

– La cardiopatia ischemica– L’embolia polmonare– L’ipertensione polmonare

• Terzo incontro– L’insufficienza cardiaca– Le malattie del miocardio– Le malattie del pericardio– Le neoplasie cardiache– Ipertensione arteriosa

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Programma del corso

• Quarto incontro– Le malattie valvolari cardiache– L’endocardite infettiva– Le cardiopatie congenite

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Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 6: Malattie dell’apparato cardiovascolare

CUORE E TORACEIl cuore ha schematicamente la forma di un cono capovolto, alto 12 cm, con due facce, una posteriore e una anteriore. La base guarda in alto, indietro e a destra, mentre l'apice è rivolto in basso, in avanti e a sinistra.Il suo volume corrisponde approssimativamente al pugno chiuso della persona stessa; nell'adulto pesa 200-300 gr.

12 cm

Page 7: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Il cuore è posto nella cavità toracica , sopra il diaframma e fra i due polmoni, viene protetto anteriormente dallo sterno e dalle cartilagini costali. Lo spazio in cui è situato è detto mediastino. Lateralmente sono presenti gli ili polmonari, i due nervi frenici e i vasi pericardiofrenici; posteriormente il cuore è in rapporto con l‘esofago, l‘aorta discendente e le vene azigos ed emiazigos.

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Cuore e Torace

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Cuore: superficie esterna liscia e lucente, avvolto da una sottile membrana, il pericardio, spessa 0.02 mm e costituita da due strati distinti: uno esterno, il pericardio parietale fibroso, e uno interno, il pericardio viscerale sieroso che aderisce perfettamente a tutte le parti piane e a tutte le insenature del cuore. Fra i due foglietti del pericardio (cavo pericardico) sono presenti normalmente da 20 a 50 ml di liquido chiaro roseo che permettono il movimento del cuore minimizzando l'attrito. Sotto al pericardio si trovano tre tonache una interna all'altra: l‘epicardio, il miocardio , l’endocardio

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VentricoloSinistro

VentricoloDestro

ArteriaPolmonare

AortaVenaCava Superiore

VenaCava Inferiore

Ventricolo Sinistro: forma elissoidale con parete più spessa rispetto al ventricolo destro

Setto Inter-Ventricolare

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STRUTTURE VALVOLARI CARDIACHE

Valvole atrio-ventricolari (valvole di entrata)

Tricuspide ( AD-VD)

Mitrale ( AS-VS)

Valovle semilunari (valvole di uscita)

Polmonare (VD- AP)

Aortica (VS- Ao )

Page 12: Malattie dell’apparato cardiovascolare

V. Aortica

Sistole Diastole

V. Polmonare

V. Tricuspide V. Mitrale V. Mitrale V. Tricuspide

V. Aortica V. Polmonare

Page 13: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Diastole

Sistole

MT

MT

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Valvola Mitrale Anulus

Page 15: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Anulus

Commissura

Margine libero del lembo valvolare

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Valvola mitrale (bicuspide) e valvola tricuspide: Strutture più complesse rispetto alle valvole semilunari, composte da: a- anulus vlvolare, b- lembi valvolati , c- muscoli papillari , d- corde tendinee

Apparato valvolare

a-b-

c-

d-

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Muscoli papillari e corde tendinee

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Diastole Sistole

Page 19: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Valvola aortica e valvola polmonare: composte da tre cuspidi semilunari

Valvola Aortica : Cuspide anteriore destra Cuspide anteriore sinstra Cuspide posteriore

Valvola Polmonare : Cuspide anteriore Cuspide destra Cuspide sinistra

Ao

AP

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Valvola aortica

Apertura

Chiusura

Page 21: Malattie dell’apparato cardiovascolare

La Funzione Cardiaca: funzione di pompa..

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Page 23: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Relazione complessiva tra:

pressione arteriosa (AP), pressione ventricolare sinistra (LVP), pressione atriale sinistra (LAP),volume telediastolico (LVEDV) e telesistolico ventricolare sinistro (LVESV), ECG e suoni cardiaci.

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Gettata sistolica = quantità di sangue che viene espulsa dal

ventricolo ad ogni battito (litri o ml)

Frequenza cardiaca = numero di battiti / minuto

Portata cardiaca = quantità di sangue che viene espulsa dal

ventricolo ad ogni minuto = Gettata

sistolica x Frequenza cardiaca (litri /

minuto)

Indice Cardiaco = Portata cardiaca / superficie corporea

( litri/minuto/m2)

Page 25: Malattie dell’apparato cardiovascolare

portata cardiaca

contrattilità

pre-carico post-carico

frequenza cardiaca

Page 27: Malattie dell’apparato cardiovascolare

DIASTOLE

Rilassamento isovolumetrico

Riempimento rapido

Riempimento Lento

Sistole atriale

1

4 3

2

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SISTOLE

Contrazione isovolumetrica

Eiezione ventricolare

Page 29: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Rapporto tra gli eventi del ciclo cardiaco ed l’ECG

Riempimentolento

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Legge di Laplace

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Page 32: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Ecocardiogramma: parasternale asse lungo

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Ecocardiogramma: parasternale asse corto

Page 34: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Ecocardiogramma: apicale 4 camere

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Le arterie coronarie

Page 36: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Circolazione

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Coronarografia sinistra

Page 38: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Coronarografia destra

Page 39: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Circoli collaterali

Page 40: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Paziente con stenosi isolata significativa dell’arteria interventricolare anteriore con funzione ventricolare sinistra normale

Lo stesso paziente 3 anni dopo: occlusione completa dell’arteria interventricolare anteriore, senza eventi clinici, con ventricolo sinistro normale. L’arteria interventricolare anteriore occlusa è riabitata da circoli collaterali eterocoronarici provinienti dalla coronaria destra (interventricolare posteriore)

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SISTEMA DI FORMAZIONE E CONDUZIONE

DELL’IMPULSO ELETTRICO CARDIACO

Page 42: Malattie dell’apparato cardiovascolare

SISTEMA DI FORMAZIONE E CONDUZIONE

DELL’IMPULSO ELETTRICO CARDIACO

Page 43: Malattie dell’apparato cardiovascolare

INNERVAZIONE DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE

Page 44: Malattie dell’apparato cardiovascolare

BAROCETTORI DELSISTEMA

CARDIO-VASCOLARE

Page 45: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Potenziale d'azione: L'ampiezza del potenziale d'azione è di circa 105 mV, il che porta ad avere un picco (spike) del potenziale di circa 20 mV, esso è maggiore che nella maggior parte delle cellule muscolari perché deve essere in grado di far rendere al massimo la pompa cardiaca.

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Il potenziale d’azione è costituito da 5 fasi:FASE 0 (depolarizzazione rapida): Ingresso di Na+, grazie all’apertura di specifici canali per il Na. L’ingresso di Na rende l’interno della cellula positivo e l’esterno negativo, questa inversione della polarità di membrana è definita overshoot. Il flusso di Na si arresta FASE 1 (ripolarizzazione precoce): si ha una breve ripolarizzazione parziale dovuta ad una corrente transitoria in uscita di KFASE 2 (plateau): durante questa fase si ha ingresso di Ca++ attraverso canali appositi definiti long lasting (LL) e regolati dal voltaggio: si aprono quando il potenziale diviene meno negativo. Si ha il plateau quando l’ingresso di ioni Ca++ eguaglia la fuoriuscita di ioni K. FASE 3 (ripolarizzazione finale): i canali Ca++ si chiudono e continua la fuoriuscita di K, l’interno della cellula diventa man mano negativo, mentre l’esterno diviene positivo. FASE 4 (ripristino): Il ripristino delle concentrazioni ioniche ai valori di riposo, mediante tre principali pompe ioniche: una Na,K-ATPasi l’idrolisi dell’ATP espelle 3Na in cambio di 2K, uno scambiatore Na/Ca che espelle un Ca++ in cambio di 3 Na ed una Ca-ATPasi, che espelle il Ca++mediante idrolisi di ATP.

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L’elettrocardiogramma

Page 48: Malattie dell’apparato cardiovascolare

L’elettrocardiogramma a 12 derivazioni

Page 49: Malattie dell’apparato cardiovascolare

L’elettrocardiogramma a 12 derivazioni

Page 50: Malattie dell’apparato cardiovascolare

DOMANDE?

Page 51: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisio-patologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 52: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio metodologico al paziente con malattia dell’apparato cardiovascolare

• Triage secondo stabilità clinica ed emodinamica

• Distinzione tra problema principale e problemi secondari

• Distinzione tra sintomi e segni di malattia• Distinzione tra diagnosi e stratificazione

del rischio

Page 53: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Triage secondo stabilità clinica ed emodinamica

• Alla valutazione iniziale del paziente con sospetta malattia cardiovascolare è necessario prestare attenzione alla presenza o meno di:– stabilità clinica (asintomaticità, sintomo

isolato, sintomi associati, segni di instabilità clinica, stato di coscienza, peso corporeo, temperatura corporea, frequenza respiratoria)

– stabilità emodinamica (pressione arteriosa, frequenza cardiaca)

Page 54: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Distinzione tra problema principale e problemi secondari

• Alla valutazione iniziale del paziente con sospetta malattia cardiovascolare è necessario prestare attenzione alla distinzione tra:– problema principale: l’istanza clinica prioritaria per

la gestione del paziente (dal punto di vista sintomatologico, prognostico o logistico)

– problemi secondari: sintomi o segni ancillari di malattia, talvolta peraltro ben più importanti o prognosticamente rilevanti del problema principale

Page 55: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Distinzione tra sintomi e segni di malattia

• Alla valutazione iniziale del paziente con sospetta malattia cardiovascolare è necessario prestare attenzione alla distinzione tra:– sintomo: il disturbo soggettivo avvertito dalla

paziente in relazione alla sua patologia (obiettivabile solo in alcuni casi)

– segno: la conseguenza obiettiva della patologia

Page 56: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Distinzione tra diagnosi e stratificazione del rischio

• Alla valutazione iniziale del paziente con sospetta malattia cardiovascolare è necessario prestare attenzione alla distinzione tra:– diagnosi: l’esatta definizione della patologia alla

base della condizione del paziente– stratificazione del rischio: la valutazione

qualitativa o quantitativa della probabilità di eventi avversi per la paziente, talvota prescindendo da una precisa diagnosi eziologica

Page 57: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Visita cardiologica : Anamnesi Familiare Fisiologica Patologica remota Patologica prossima Esame obiettivo

Page 59: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Reperti obiettivi non auscultatoriGraduatoria ufficiosa:

1. Esame obiettivo generale

2. Polsi periferici

3. Edemi declivi e/o sacrali

4. Vene giugulari

5. Palpazione e/o percussione fegato

6. Ispezione toracica

7. Palpazione toracica (itto)

8. Percussione toracica

Page 60: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Esame obiettivo generale

Page 61: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Polso carotideo

Page 62: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Polso femorale

Page 63: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Polso brachiale

Page 64: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Polsi distali

Page 65: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Edemi declivi

Page 66: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Vene giugulari

Page 67: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Il Polso Giugulare

Page 68: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Localizzazione dell’itto cardiaco

Page 69: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Focolaii di auscoltazione cardiaca

Page 70: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Auscultazione e palpazione insieme

SM

Page 71: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Manovre particolari

IA

Page 72: Malattie dell’apparato cardiovascolare

I e II Tono (fisiologici)

• I Tono: – chiusura della valvola mitrale e della valvola

tricuspide all’inizio della sistole– sincrono con l’itto della punta e con il polso

carotideo

• II Tono:– chiusura delle semilunari aortiche e polmonari

alla fine della sistole

Page 73: Malattie dell’apparato cardiovascolare

III Tono• Rumore a bassa frequenza • Dopo la componente aortica del II tono (all’inizio della

diastole)• Causato da vibrazione accentuata delle pareti ventricolari

durante inizio del riempimento ventricolare• Importante diminuita distensibilità delle camere cardiache

– Scompenso cardiaco

Page 74: Malattie dell’apparato cardiovascolare

IV Tono

• Tono atriale di bassa tonalità• Auscultabile alla punta• Udibile prima del I tono (corrisponde alla

sistole atriale)• Importante diminuita distensibilità delle

camere cardiache

– Ipertrofia o scompenso

Page 75: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Soffi• Originano dal sangue che scorre nelle cavità cardiache o nei

vasi• Intensità massima (da 1/6 a 6/6)• Irradiazione• Tempo di insorgenza/durata (sistolico, diastolico)• Caratteristiche (soffiante, aspro, …)• Variazione intensità nel tempo• Manovre che ne modificano l’intensità (es. Valsalva,

squatting, …)

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Sfregamenti pericardici

• Frizione tra foglietto parietale e viscerale del pericardio

• Associati a versamenti pericardici ricchi in fibrina

• Localizzazione variabile/tonalità bassa

Page 77: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Ejection Sound S3 S4

                                                                                      

Aortic Valve Disease Normal in Children

Heart FailurePhysiologic

Various Diseases

I Toni Aggiunti

Page 78: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Systolic Ejection Pansystolic Systolic Click

with Late Systolic

                                                                                      

Innocent/PhysiologicAortic/Pulmonic Stenosis Mitral/Tricuspid Regurgitation

(S1/S2 buried in murmur) Mitral Valve Prolapse

I soffi sistolici

Page 79: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Early Diastolic Mid Diastolic Opening Snap

with Diastolic Rumble

                                                                                      

Aortic Regurgitation Mitral/Tricuspid Stenosis Mitral Stenosis

I soffi diastolici

Page 80: Malattie dell’apparato cardiovascolare

DOMANDE?

Page 81: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 82: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel paziente con malattie dell’apparato

cardiovascolare

• Distinzione tra esami diagnostici non-invasivi e invasivi

• Distinzione tra esami diagnostici associati o meno a rischi per paziente/professionista o

• Identificazione del livello diagnostico/prognostico opportuno per la patologia in atto

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Diagnostica Non Invasiva : Visita cardiologica : Anamnesi Familiare Fisiologica Patologica remota Patologica attuale Esame obiettivoRX Torace ECG a riposo da sforzo ( Cicloergometro, Tappeto Rotante )ECO Eco-color doppler, ECO –stressScintigrafia miocardica a riposo, da stress Angio TCRMPET

Page 84: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Diagnostica Cardiologica Invasiva :

Cateterismo cardiaco destro - sinistro

Biopsia miocardica

Ventricolografia e Coronarografia

Aortografia sopravalvolare

Arteriografia periferica

Page 85: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Cuore e torace : RX

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Page 87: Malattie dell’apparato cardiovascolare
Page 88: Malattie dell’apparato cardiovascolare

ECG basale o a riposo

da sforzo (Cicloergometro, Tappeto Rotante)

Page 89: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Elettrocardiogramma

Page 90: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Onde ed intervalli ECG

Page 91: Malattie dell’apparato cardiovascolare

ECG normale

Page 92: Malattie dell’apparato cardiovascolare

E

C

G

Ritmo

Page 93: Malattie dell’apparato cardiovascolare

BESV: battito extrasistolico sopraventricolare

Page 94: Malattie dell’apparato cardiovascolare

B

E

V

Page 95: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Fibrillazione atriale

Page 96: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Aritmie ventricolari

Page 98: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Infarto miocardico acuto anteriore

Page 99: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Infarto miocardico acuto in sede infero-posteriore

Page 100: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Evoluzione EC-grafica dell’infarto miocardico acuto

B. Soprslivellamento tratto S-T

C. Soprslivellamento tratto S-T

D. Soprslivellamento tratto S-T ridotto

Comparsa di onda Q

Onda T negativa

E. Scomparsa del soprslivellamento tratto S-T

Onda Q

Onda T negativa

F. Persistenza di onda Q

Normalizzazione dell’onda T e del tratto ST

Page 101: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Test da sforzo

Page 102: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Pace-maker artificiale

Page 103: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Ritmi indotti da PACEMAKER

Page 104: Malattie dell’apparato cardiovascolare

ECOCARDIOGRAMMA

Cuore normale

Asse corto parasternale

Page 105: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Cuore Normale

Asse lungo parasternale

Page 106: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Cuore normale

Asse corto parasternale

Page 107: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Cuore normale

4-camere sottocostale

Page 108: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Aorta noramle

Asse corto parasternale

Page 109: Malattie dell’apparato cardiovascolare

PROIEZIONE APICALE 2 CAMERE

Page 110: Malattie dell’apparato cardiovascolare

PROIEZIONE SUBCOSTALE

Page 111: Malattie dell’apparato cardiovascolare
Page 112: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Il cuore è nutrito dalle arterie coronariche

Le arterie coronariche possono andare incontro ad un processo aterosclerotico.

Page 113: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Arteria normale

Placca aterosclerotica

Page 114: Malattie dell’apparato cardiovascolare

La coronarografgia e l’angioplastica coronarica

Accesso femorale Accesso brachiale o radiale

Page 115: Malattie dell’apparato cardiovascolare
Page 116: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Paziente diabetico insulino dipedennte con malattia coronarica diffusa multivasale

Page 117: Malattie dell’apparato cardiovascolare

DOMANDE?

Page 118: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 119: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio e scopi della terapia cardiovascolare

• Distinzione tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria

• Distinzione tra terapia curativa e palliativa• Distinzione tra scopi sintomatici e

prognostici

Page 120: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio e scopi della terapia cardiovascolare

• La prevenzione cardiovascolare si può distinguere in:– Primaria – volta a prevenire la comparsa della

malattia (prevenzione in senso stretto)– Secondaria – volta a prevenire le recidive

dopo che un episodio di malattia si è già verificato (terapia)

– Terziaria – volta a ridurre le limitazioni funzionali conseguenti ad uno o più episodi di malattia (riabilitazione)

Page 121: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio e scopi della terapia cardiovascolare

• La terapia cardiovascolare si può distinguere in:– Curativa – volta a curare e rimuovere

definitivamente il meccanismo patologico alla base della condizione clinica

– Palliativa – limitata a ridurre il rischio di progressione di malattia o la comparsa di manifestazioni cliniche conclamate conseguenti al meccanismo patologico in atto

Page 122: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio e scopi della terapia cardiovascolare

• Gli scopi della terapia cardiovascolare possono essere:– Sintomatici – volti a ridurre il carico

sintomatologico e la limitazione funzionale della paziente

– Prognostici – volti a migliorare l’aspettativa di vita del paziente, sia in termini di mortalità, che di libertà da eventi avversi maggiori

– Sia sintomatici che prognostici

Page 123: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Approccio alla terapia farmacologica, non farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare

• Distinzione tra terapia farmacologica enterale e parenterale

• Distinzione tra terapia non farmacologica con dispositivi impiantabili, non impiantabili, e chirurgica

• Dstinzione tra terapia riabilitativa, educativa, e di supporto

Page 124: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 125: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Fattore di rischio cardiovascolare

• Condizione predisponente per patologie cardiovascolari: fattore di rischio generalmente piuttosto che patologia

• Permette valutazione prognostica cardiovascolare individuale, sulla base della presenza cumulativa di uno o più

• Si distinguono in modificabili e immodificabili• I principali sono: età, sesso maschile,

dislipidemia, ipertensione arteriosa, diabate mellito, fumo

Page 126: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Età e sesso• Il rischio di eventi avversi

aterotrombotici aumenta progressivamente con l’età

• Tuttavia tale effetto è modulato dal sesso

• Generalmente si dice che:– uomini sono a rischio aumentato >55 anni – donne sono a rischio aumentato >65 anni

Page 127: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Dislipidemia• Caratterizzata da aumento di una o più

componenti di lipidi ematici• Prevalentemente si parla di

ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, o dislipidemia mista

• Valori anormali:– Colesterolo LDL >190 mg/dL– Colesterolo HDL <35 mg/dL– Trigliceridi >300 mg/dL

Page 128: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Ipertensione arteriosa• Caratterizzata da aumentata pressione

intravascolare arteriosa• Generalmente definita come pressione

arteriosa misurata in ambulatorio sistolica >140 mm Hg o diastolica >90 mm Hg

• Trattabile efficacemente con diversi farmaci• Occasionalmente dovuta ad altre patologie

(ipertensione secondaria): feocromocitoma, iperaldosteronismo, sindrome di Cushing, stenosi dell’arteria renale, insufficienza renale

Page 129: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Diabete mellito• Caratterizzato da ipoproduzione o resistenza

all’insulina, con conseguente iperglicemia• Comporta aumentato rischio di complicanze micro

e macrovascolari• Si distingue in intolleranza glucidica:

– Glicemia a digiuno tra 100 e 126 mg/dL– Glicemia post-carico (2h) tra 140 e 200 mg/dL– Emoglobina glicata tra 6.0% e 6.5%

• Diabete mellito:– Glicemia a digiuno >126 mg/dL– Glicemia casuale >200 mg/dL– Glicemia post-carico (2h) >200 mg/dL– Emoglobina glicata >6.5%

Page 130: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Rischio cumulativo

http://www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp

Page 131: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Rischio cumulativo

http://www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp

Page 132: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Programma del corso• Primo incontro

– Anatomia e fisiopatologia cardiaca– Approccio metodologico al paziente con malattie

dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla diagnostica non-invasiva e invasiva nel

paziente con malattie dell’apparato cardiovascolare– Approccio alla terapia farmacologica, non

farmacologica, e riabilitativa cardiovascolare– I fattori di rischio cardiovascolare– Le aritmie cardiache

Page 133: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Le aritmie cardiache

• Le aritmie cardiache sono patologie dovute ad anomale generazione o trasmissione dell’impulso elettrico cardiaco

• Distinzione tra aritmie a bassa frequenza ventricolare media (<55 bpm – bradiaritmie) e aritmie ad alta frequenza ventricolare media (>100 bpm – tachiaritmie)

Page 134: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Le aritmie cardiache

• Le aritmie cardiache possono causare disturbi di tipo sintomatico (palpitazioni, cardiopalmo, lipotimia), segni clinici di bassa portata (ipotensione, perdita di coscienza), e fenomeni tromboembolici

• Le più importanti aritmie sono: blocchi atrioventricolari, tachicardia sopraventricolare, fibrillazione atriale, tachicardia ventricolare, e fibrillazione ventricolare

Page 135: Malattie dell’apparato cardiovascolare

Blocchi atrioventricolari

• Dinstiguiamo blocchi AV di I, II e III grado, in ordine crescente di severità

• Sono generalmente dovuti a patologia del nodo atrio-ventricolare

• Se sintomatici (spesso lo sono i blocchi avanzati di II grado e quasi sempre quelli di III grado) richiedono impianto di pace-maker definitivo

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Blocchi atrioventricolari

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Tachicardia sopraventricolare

• Le tachicardia sopraventricolari sono dovute a diversi fenomeni e processi patologici, tra cui alterata automaticità (ad esempio tachicardia atriale) o rientro (tachicardie nella sindrome di Wolff-Parkinson-White o tachicardie nodali)

• Se sintomatiche possono essere trattate mediante terapia farmacologica o ablazione transcatetere

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Tachicardia sopraventricolare

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Fibrillazione atriale• La fibrillazione atriale è un’aritmia

sopraventricolare molto comune, specie negli anziani.

• E’ dovuto a un rientro costante e caotico dell’impulso elettrico atriale, con passaggio di soli alcuni dei possibili impulsi ai ventricoli.

• Può causare problemi di compenso emodinamico se particolarmente bradicardica o tachicardica.

• Il rischio maggiore è tuttavia la tromboembolia da stasi ematica atriale, che necessita di profilassi anticoagulante.

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Fibrillazione atriale

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Tachicardia ventricolare

• La tachicardia ventricolare è dovuta ad aumentata automaticità o a fenomeni di rientro, se veloce e, soprattutto, sostenuta (>30 secondi di durata) comporta severa ipoperfusione sistemica.

• Se non trattata (farmacologicamente o con cardioversione) può portare a shock, incoscienza, e arresto cardiaco anche nel giro di poche decine di secondi o minuti.

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Tachicardia ventricolare

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Fibrillazione ventricolare

• La fibrillazione ventricolare è una condizione gravissima di rientro costante e caotico dell’impulso elettrico nei ventricoli, tale che non sussiste più alcuna sistole effettiva.

• Porta ad exitus nel giro di pochi secondi, se non trattata con defibrillazione.

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Fibrillazione ventricolare

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Fibrillazione ventricolare

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