Malattie cerebrovascolari PATOGENESI: zrottura vasale zocclusione vasale TIPI z79-89% ischemia...
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Malattie cerebrovascolari
PATOGENESI:rottura vasaleocclusione vasaleTIPI79-89% ischemia tromboembolica5-14% emorragia parenchimale3-11% emorragia subaracnoidea
L’ictus in fase acuta è
La seconda causa di morte nel mondo
la più importante causa di disabilità grave a lungo termine negli adulti
la condizione che necessità più spesso di interventi riabilitativi
Fattori di rischio per l’ictus
fattori di rischio non modificabili
fattori di rischio modificabili
Fattori di rischio non modificabili
Età: l’incidenza dell’ictus sale in modo esponenziale con l’età
La maggior parte degli ictus colpisce persone oltre i sessantacinque anni
L’incidenza è maggiore nei soggetti di sesso maschile
Fattori di rischio modificabili
Ipertensionecardiopatiafibrillazione atrialediabete mellitoipercolesterolemiainattività fisica
Fattori di rischio modificabili
Fumoforte consumo di alcoolstenosi carotidee asintomaticheattacchi ischemici transitori
Fattori di rischio potenziali
emicraniacontraccettivi oralitossicodipendenzarussamentoiperomocisteinemiadeficit di proteine C e SLAC
Fattori di rischio potenziali
Alterazioni ematocritopolicitemiaanemia falciformeleucocitosiiperfibrinogenemieiperuricemiaanticorpi antifosfolipidi
Etiologia MCV
ISCHEMIA: aterosclerosi
EMORRAGIA tipica: ipertensione rottura di vaso normale
ESA: rottura di vaso anomalo (aneurisma)
Meccanismi ischemia
TROMBOSI
STENOSI
EMBOLIA
ATS ---->---->placca --->----> turbolenze --->----> emboli ANOMALIE DI
DECORSO (kinking)FIBRODISPLASIAARTERITI
Genetica dell’ictus ischemico
DISORDINI DELLA COAGULAZIONE
deficit di proteina Cdeficit di proteina SResistenza alla proteina C attivatadeficit di antitrombina IIIAnemia emolitica
Genetica dell’ictus ischemico
SINDROME FAMILIARE DA ANTICORPI ANTIFOFOLIPIDI (gene non identificato)
SINDROME DI SNEDDON FAMILIARE (gene non identificato)
Genetica dell’Ictusaltre malattie
Iperomocisteinemia-omocistinuria Vasculopatie genetiche: displasia fibromuscolare malattia di Moya-Moya familiareMELASmalattie ereditarie dei piccoli vasi CADASIL
Ictus = stroke = colpo
Rapida comparsa di sintomi neurologici
disturbi focali
Ischemia cerebrale transitoria
Episodi reversibili di disturbi focali neurologici non convulsivi
durata < 24 oreembolici durano > 60’trombotici durano < 60’
Ischemia cerebrale diagnosi
Strumenti:TCecodoppler TSAangiografiaangioTCangioRMecodoppler TC
Protocollo rtPA
Esordio dei sintomi < 3 ore --->allertato neurologo : TC urgente --->se TC ischemica o con ASPECT < 7 -->criteri esclusione rtPA --->consenso informato scritto --->se ancora entro 3 ore inizio infusione di
Alteplase 0.9 mg/Kg max 90 mg/die
Ictus:prognosi a breve
Peggiore negli ictus emorragici
principali cause:edema cerebrale e ipertensione
endocranicainfarto miocardico e aritmietromboflebiti e embolie polmonari
Fattori prognostici
NEGATIVI:iperglicemiaipertemiacoma all’esordiocardiopatielesioni esteseetàprecedente ictus
POSITIVI:convulsioni precoci
Prognosi a lungo termine
30% hanno compromissione dell’autonomia
20% necessitano di assistenza nel cammino
16% sono ricoverati in lungodegenza
Infarto miocardico
scompenso cardiaco
recidive di ictus (con mortalità e morbilità più elevata)
Emorragia cerebrale
INTRAPARENCHIMALE:
cerebralecerebellarecon o senza
emoventricolo1/3 dei pz muore
entro 30 giornimultiple nel 2%
E. TIPICA:nuclei della base
più raramentenuclei del
cervellettotronco encefalico
Emorragia cerebrale: terapia
CONSERVATIVA:
antiedemigenaantipertensiva
endocranica
CHIRURGICA: in pazienti giovani
con grossi ematomi che interessano un lobo
nelle cerebellari per pericolo di idrocefalo ostruttivo
Emorragia cerebrale: altre cause
TAOangiopatia
amiloidemalattie epatichemalattie
emorragiche
uremiaplasmaferesilinfomitumori cerebrali
Emorragie cerebrali atipiche
Lobaripazienti più giovanidovute a rottura di MAV o angioma
(80%) o aneurisma (20%)
Emorragia subaracnoidea
Sangue tra pia madre e aracnoidedovuta nel 90% a rottura di aneurisma1/3 dei pazienti muore subito1/3 hanno complicanze come recidive
e vasospasmo20% aneurismi multiplimodificazioni ECG, febbre, leucocitosi
ESA: sintomatologia
CEFALEA IMPROVVISA, ACUTA, A COLPO DI BASTONE
DOLORE INTERSCAPOLARE O Più BASSO
talora esordio con perdita di coscienza rigor nucalesegni focalicoma
ESA: diagnosi strumentale
TC encefalica (urgente)rachicentesiangiografia
Ictus fase acuta e di statomonitoraggio e complicanze
Monitoraggio delle funzioni vitali e dello stato neurologicomantenimento bilancio idro-salino e
adeguata volemia controllo temperatura corporea <37°Ccontrollo della glicemia <200 mgvalutazione della disfagia e stato
nutrizionale
Ictus fase acuta e di statomonitoraggio e complicanze
prevenzione delle polmoniti soprattutto ab ingestis
prevenzione delle complicanze infettive urinarie (necessità di catetere)
prevenzione dei decubitiprevenzione delle TVPnursing riabilitativomobilizzazione precoce (entro 24 ore)
Ictus fase acutaterapia
ASA 300 mg precocemente terapia antiaggreganteTAO entro48 ore nel cardioembolico
se TC evidenzia lesione < 30% altrimenti attendere 14 giorni
eparina se elevato rischio recidiva precoce nelle trombosi cerebrali e nelle dissecazioni
Protocollo trattamento PA
ISCHEMICIcandidati a rtPA:
se PA > 180/105 mmHg. Trattare con labetalolo ev.
non rtPA: trattare solo se PA > 220/120mmHg.
EMORRAGICI
ipertesi: ridurre se PA > 180/100
normotesi: ridurre se PA > 160/90
NUTRIZIONE E ICTUSnutrizione precoce
VANTAGGIdifesa locale e
trofismo dell’intestino
effetti benefici in pazienti critici
riduce la morbidità da sepsi
SVANTAGGIaumenta il rischio
di iperpiressianon limita le
perdite proteicheaumenta il pericolo
di aspirazione
NUTRIZIONE E ICTUSvie di somministrazione:
VIA ENTERALE
attraverso sonda gastrica
attraverso sonda digiunale
PEG
VIA PARENTERALE
solo se non realizzabile o
insufficiente la via enterale
NUTRIZIONE E ICTUSSNG
Inserzione facilepoco invasivarichiede piccolo
trainingmortalità
pressochè nulla
Poco tollerato da molti pazienti
ripetutamente autorimosso con:
interruzioni della nutrizione e
potenziale malnutrizione
NUTRIZIONE E ICTUSnursing dei pazienti con SNG
Mantenere la testa sollevata di 45°controllare posizione del tubointerrompere infusione con residuo
gastrico > di 150 cc.Prevenire ostruzioni del tuboigiene orale e nasale
NUTRIZIONE E ICTUSPEG
Procedura invasiva inserzione di tubo
nella parete addominale anteriore
complicanze emorragiche, infettive locali e generali
espulsione tubo
Per il paziente poco fastidiosa
cosmeticamente ben accettata
vs SNG miglior outcome e stato nutrizionale ( disfagia neurogena long-term)
NUTRIZIONE E ICTUSdisfagia
complica la gestione della fase acutaprolunga i tempi di degenzapeggiora l’outcome aumentando di
2,6 volte l’esito negativoa 30 giorni la malnutrizione correla
positivamente con la disfagia
NUTRIZIONE E ICTUSdisfagia
nel 20% dei pazienti con lesione lacunare
nel 13% dei pazienti con lesioni unilaterali
nel 72% dei pazienti con lesioni bilaterali o del tronco encefalico
NUTRIZIONE E ICTUSdisfagia
è presente nel 27-50% dei pazienti con stroke acuto
50% dei pazienti con disfagia va incontro all’exitus o a recupero spontaneo
la restante metà presenta deficit significativo della deglutizione e deteriorata qualità di vita
NUTRIZIONE E ICTUSdisfagia
Mezzi di correzione:
tecniche dirette: modificazioni della consistenza del cibo
tecniche indirette: stimolazioni delle strutture orali e faringee
NUTRIZIONE E ICTUS
TEST DELL’ACQUA
far deglutire 10 ml di acqua in tre tempi diversi
arrivare a 50 ml
se il paziente beve in un sorso 5-10 ml di acqua
iniziare alimentazione con dieta semisolida
controllando posturae dimensioni del
bolo
NUTRIZIONE E ICTUSdisfagia:accorgimenti
Posizione del troncocapo e collo appoggiatialimenti semisolidiridotte dimensioni del bolorestrizione dei cibi liquidinon usare cannuccetossire dopo ogni deglutizionesvuotare completamente il faringe