Presentazione standard di PowerPoint - Istituto ... · della dentizione, anemie e varie malattie...

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IL BERGAMOTTO Istituto Comprensivo Tommaso Campanella Badolato , Catanzaro

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IL BERGAMOTTO

Istituto Comprensivo Tommaso

Campanella Badolato , Catanzaro

IL BERGAMOTTO è un pregiato frutto agrumario classificato come Citrus Bergamia risso, che

ricorda per la forma sferica, le dimensioni e il colore giallognolo: il cedro e il limone, ma con un

profumo più soave e penetrabile.

Il frutto ha un sapore acre e non commestibile come frutta fresca, ma viene utilizzata la buccia per estrarre un olio essenziale molto profumato

e ricercato nell’industria profumiera, alimentare e dolciaria di tutto il mondo.

LA SUA STORIA

Sulle origini c’è una letteratura controversa: qualcuno afferma che

questa pianta si formò nei paesi Mediterranei

propagandosi verso la metà del diciassettesimo

secolo. Altri invece sostengono che essa ebbe

origine nel territorio di Berga, una cittadina spagnola, da dove fu importata nell’Italia

meridionale.

C’è anche una teoria secondo la quale il nome “bergamotto” deriva dal turco o

dall’arabo e che pertanto la pianta possa essere arrivata dai paesi del Levante. Certo è che la pianta del

bergamotto attecchisce soltanto ed esclusivamente nel basso comprensorio jonico tra Reggio Calabria, Brancaleone

e Bianco con epicentro Melito Porto Salvo.

Si tratta di un agrume

che mal sopporta il freddo ed i

venti impetuosi oltre a diversi fattori quali

la conformazione geomorfologica dell’ area coltivata a bergamotto, caratterizzata dalla presenza di ampie valli

solcate da caratteristiche corsi d’ acqua denominate “fiumare” , i venti di scirocco che in inverno portano

piogge abbondanti e in estate caldo umido

L’agrume, date le sue numerose proprietà

benefiche, viene utilizzato in diversi ambiti tra cui quello farmaceutico e quello culinario.

Il bergamotto costituisce un meraviglioso

abbinamento per crostacei e pesce, e

contrasta l’odore selvatico della

cacciagione, come il cinghiale, la lepre o il

fagiano.

Da provare l’anatra al bergamotto e tutte le

pietanze che prevedano l’uso di

agrumi, come scaloppine, carne

di maiale e pollo. Si usa il succo di

bergamotto come complemento per le insalate, così come

per arricchire salse e salmorigli.

Ottima la buccia grattugiata di

bergamotto per insaporire pasta e paste ripiene.

Sull’uso del bergamotto in pasticceria c’è poco da aggiungere, considerando i numerosi dolci

elaborati dall’alta pasticceria reggina.

L’agrume negli ultimi anni si è conquistato un posto

di spicco tra gli ingredienti di gelateria a livello

internazionale. Molti cibi furono per lungo tempo tenuti a distanza dalla cucina, perché ritenuti

velenosi o inadatti, prima di entrare a pieno diritto nella tradizione culinaria.

\

E che dire della marmellata, perfetta per

crostate e pasta sfoglia,

dal sapore inebriante a cui

è davvero difficile

resistere.

La Spina Santa inizia la produzione di liquori

tipici calabresi nel 1996. La produzione ebbe inizio con il classico

limoncello LEMONSPINA fatto

con le bucce dei nostri limoni messe

in infusione nell’alcool, e poi

mischiati allo sciroppo fatto con acqua e zucchero.

A seguire venne prodotto il liquore di bergamotto «BERGASPINA»; nel 2001 arriva il liquore di liquirizia

«NERIZIA» con il quale l’azienda produttrice viene premiata alla fiera del gusto di Milano con il titolo di

miglior prodotto artigianale.

Nel 2009 inizia la produzione della prima bibita gassata al bergamotto

«BERGOTTO», bevanda non alcolica, da apprezzare come

aperitivo, o semplicemente una bibita dissetante e perché no anche

come digestivo.

Il Bergamotto ha trovato il suo spazio, oltre che nella

cucina tra gli alimenti definiti funzionali, ossia quei cibi che

possono vantare effetti benefici per la salute.

L’ agrume, conosciuto ai più per il suo uso in cosmetica, in realtà è

un serbatoio di sostanze utili per il

benessere, tra cui la possibilità di ridurre i livelli di colesterolo cattivo e malattie

cardiache.

Il bergamotto è indicato per la cura del colesterolo e della glicemia. Un recente studio condotto dall’Università della Magna Graecia di Catanzaro e i suoi risultati sono stati

pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Cardiology, ha sostenuto che, l’assunzione di bergamotto contribuisce al controllo del colesterolo.

Si è dimostrato che somministrando per trenta giorni il succo di un frutto di

bergamotto a individui con il colesterolo alto, dopo trenta giorni si aveva un 42% di aumento di HDL (colesterolo buono),

un 38% di diminuzione di LDL (colesterolo cattivo), un 41% in meno di trigliceridi e una diminuzione fino al 25%

della glicemia.

Per il contenuto di vitamina C, B1, B2 e P nel succo, di vitamina A ed E nel flavedo, il

bergamotto si può ritenere un frutto con buon contenuto vitaminico, utile pertanto nei disturbi ossei da alterato assorbimento calcico, disturbi della dentizione, anemie e varie malattie con

alterata permeabilità vasale. Inoltre è un antidepressivo in aromaterapia in quanto riduce

gli stati di agitazione, confusione e paura.

L’essenza del

bergamotto

Il bergamotto è la caratteristica pianta di

un agrume che alligna soltanto in un

piccolo lembo della provincia di Reggio

Calabria ed in nessun altro punto del

globo terrestre.

Luogo di produzione del bergamotto.

La sua denominazione scientifica è Citrus

Bergamia Risso. Esso è un incrocio tra un

arancio amaro e un cedro. Ha una forma

arrotondata, con una buccia sottile e la

polpa verde o gialla.

L’essenza del bergamotto si

estrae dalla buccia. L’estrazione

degli aromi profumati della

buccia del bergamotto è

tradizionalmente eseguita con

la macchina tradizionale

calabrese, ma da qualche

decennio esiste un metodo

alternativo.

L’essenza prima di diventare tale, subisce vari passaggi.

1) I bergamotti vengono

riposti in cassette e portati

in azienda.

2)Qui vengono messi in un

nastro trasportatore con un

getto d’acqua.

3)Durante l’estrazione una pioggia d’acqua porta i frutti alla pelatura. In questa

macchina pelatrice per abrasione e utilizzo dell’acqua viene estratto l’olio

essenziale. Il frutto così pelato, a sua volta subisce il processo della torchiatura.

4)Questa torchiatura fa sì che

si ottengano due prodotti: il

succo e il pastazzo. L’acqua

così ottenuta, contenente l’olio

essenziale, tramite

centrifugazione, viene separata

dall’essenza.

5)Questo olio essenziale,

contiene delle impurità e quindi

viene ritrattato in un’altra

centrifuga chiamata

chiarificatore ottenendo il

prodotto finale.

Gli utilizzi dell’essenza del bergamotto

Già nei primi anni del ‘700,

l’olio essenziale del

bergamotto veniva utilizzato

per le sue capacità, in

particolare di fissare il

profumo sulla pelle.

Il suo aroma, è dolce, penetrante

e molto fresco. Fruttato e

vivificante, dal sapore amaro.

Il BERGAMOTTO Presentato dagli alunni della

classe 3^A a.s. 2014/2015

AFFLITTO FRANCESCO AUDINO GIOVANNI CUNDO’ BEATRICE

CRINITI MARIA CATERINA EMLIK KEMAL

FIORENZA PASQUALE DYLAN

FRASCA’ DOMENICO

GIANNINI ALESSIO LENTINI FRANCESCA

LEUZZI TERESA PAPARO DYLAN

PAPARO NICOLA

PETROLO FRANCESCO PROCOPIO CATERINA

PROCOPIO PASQUALE SCHIAVONE MANUEL

SINOPOLI SILVIA

TOMMASEO ANTONIO dell’istituto

comprensivo

TOMMASO CAMPANELLA di Badolato(CZ)