Malattia di Parkinson: sintomi motori e non solo… · deve essere l'acinesia. Malattia di...
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Malattia di Parkinson:sintomi motori e non solo…
Flavio NobiliDipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica
Università di Genova
Malattia di Parkinson
•Decorso cronico progressivo
•Sintomi cardine: tremore, rigidità, bradicinesia, instabilitàposturale
•Neuropatologia: gravi alterazioni della sostanza nera (parscompacta) e dei nuclei pigmentati del tronco cerebrale, conpresenza di specifiche inclusioni cellulari (corpi di Lewy) neineuroni residui.
Malattia di Parkinson
•1817, James Parkinson : “Essay on the Shaking Palsy”
•1872, Charcot: precisazione della descrizione clinica
•1919, Tretiakoff: degenerazione della sostanza nera
•1960: Hornykiewicz: grave deplezione in dopamina dellostriato, come conseguenza del depauperamento neuronale dellasostanza nera
Malattia di Parkinson: dati epidemiologici
•Esordio insidioso nella seconda metà della vita (50-60 anni)
•Prima dei 40 anni è una malattia rara
•Frequenza elevata: prevalenza 1-2 casi ogni 1000 abitanti
•100.000 pazienti in Italia
•Colpisce maschi e femmine, con lieve preponderanza per ilsesso maschile
•Minor frequenza in Cina ed Africa rispetto alle nazionioccidentali
•Perdita dei neuroni dopaminergici della sostanza nera
•Riduzione di dopamina a livello striatale
•Altri neurotrasmettitori risultano ridotti (noradrenalina, serotonina), seppur in minor grado
Malattia di Parkinson: eziologia
Anatomia microscopica dei gangli della base
Sostanza nera:
parte ventrale (reticolata), simile al pallido
parte dorsale (compatta), grossi neuroni pigmentati (neuroni dopaminergici)
Precursore riconosciuto della melanina è il dopaminocromo(o il noradrenocromo) che deriva a sua volta da chinoni tossici prodotti per ciclizzazione ossidativa di dopamina(o noradrenalina) catalizzata da perossidasi.
Corpi di Lewy: inclusioni citoplasmatiche ialine, di forma arrotondata, con alone periferico chiaro ed una parte centrale fortemente acidofila
Malattia di Parkinson
Malattia di Parkinson: neuropatologia
•Sostanza nera
•Locus coeruleus
•Nucleo motore dorsale del vago
•Sostanza Innominata
•Nucleo basale di Meynert
•Colonna intermedio-laterale del midollo spinale
Malattia di Parkinson: neuropatologia
•Sostanza nera
•Locus coeruleus•Nucleo motore dorsale del vago
•Sostanza Innominata
•Nucleo basale di Meynert
•Colonna intermedio-laterale del midollo spinale
Malattia di Parkinson: neuropatologia
•Sostanza nera
•Locus coeruleus
•Nucleo motore dorsale del vago•Sostanza Innominata
•Nucleo basale di Meynert
•Colonna intermedio-laterale del midollo spinale
Malattia di Parkinson: neuropatologia
•Sostanza nera
•Locus coeruleus
•Nucleo motore dorsale del vago
•Sostanza Innominata
•Nucleo basale di Meynert•Colonna intermedio-laterale del midollo spinale
Malattia di Parkinson: neuropatologia
•Sostanza nera
•Locus coeruleus
•Nucleo motore dorsale del vago
•Sostanza Innominata
•Nucleo basale di Meynert
•Colonna intermedio-laterale del midollo spinale
PD versus atypical PDDD of Parkinsonism
Saiki et al. J Neurol Sci 2004; 220: 105-11
MIBG H/M Ratio
Early (20 min p.i.)
Controls 2.08 0.23
MSA 1.99 0.28
PD 1.45 0.21
DLB 1.29 0.04
PD: primarily postganglionicsympathetic dysfunction
MSA: predominantly central &preganglionic denervation
• Cardiac sympatheticdenervation (HED, MIBG)
Malattia di Parkinson: eziologia
Esposizione a sostanze tossiche di origine ambientale
Rischio di malattia sarebbe più elevato in ambiente rurale (uso pesticidi ediserbanti)
Predisposizione genetica: il 10-15% dei pazienti presentano un familiareaffetto
Danno tossico favorito da una predisposizione genetica
Azione tossica di origine endogena: alcuni prodotti del normale catabolismodella dopamina sarebbero responsabili della formazione di radicali liberi edindurrebbero un danno da “stress ossidativo”)
La riduzione della captazione di [18F]DOPA è (discretamente) correlata alla severità della malattia
M. DI PARKINSON: [18F]DOPA PET
Malattia di Parkinson: sintomi iniziali
•Esordio insidioso (sviluppo graduale)
•Tremore (60% dei casi)
•Impaccio motorio o sensazione di irrigidimento di un arto
•Disturbi non motori
•Distribuzione asimmetrica dei sintomi
Malattia di Parkinson: sintomi iniziali
SINTOMI NON MOTORI
-dolori ai cingoli scapolare e femorale,
-iposmia,
-disordini comportamentali del sonno REM,
-faticabilità,
-depressione del tomo dell’umore,
-modificazioni del timbro vocale (ipofonia),
-modificazioni della scrittura (micrografia)
-deficit cognitivo lieve (flessibilità cognitiva)
Malattia di Parkinson: segni cardinali
•Tremore
•Rigidità
•Acinesia**
•Alterazioni della postura e dell’equilibrio (tardivi)
•Criteri diagnostici: almeno 2 cardinali e 1 dei 2 deve essere l'acinesia
Malattia di Parkinson: tremore
•A riposo
•Scompare durante l’esecuzione di movimenti volontari
•Nelle forme avanzate il movimento attenua ma non elimina il tremore
•Lo stress psichico aumenta il tremore, diminuisce quando il paziente è tranquillo
•Scompare durante il sonno
Malattia di Parkinson: tremore
•Contrazione ritmica di tipo alternante di muscoli antagonisti con una frequenza di 4-6 scosse al secondo
•Localizzazione preferenziale: segmenti distali dell’arto superiore
•L’arto inferiore è colpito meno frequentemente, raramente in fase iniziale
•Raro il coinvolgimento del capo
•Può diffondere alla mandibola e alle labbra
Malattia di Parkinson: tremore
•Aspetti fisiopatologici poco noti
•Attività ritmica di un generatore centrale (nucleo ventrale intermedio del talamo)
•Importanza delle afferenze periferiche, in particolare quelle provenienti dai fusi neuro-muscolari
Malattia di Parkinson: rigidità
•Aumento del tono muscolare
•Localizzata dapprima alla muscolatura assiale e prossimale
•Successivamente interessa anche le estremità distali degli arti
•Prevale nei muscoli flessori ed adduttori
•Determina il particolare atteggiamento posturale: camptocormia
Malattia di Parkinson: rigidità
•Capo e tronco flessi
•Spalle in avanti
•Braccia aderenti al torace
•Avambracci semiflessi ed intraruotati
•Cosce addotte e flesse rispetto al tronco
•Gambe flesse
•Piedi in posizione di varismo
Malattia di Parkinson: acinesia
•Acinesia: globale riduzione della motilità (volontaria ed automatica)
•Bradicinesia: lentezza dei movimenti volontari
Malattia di Parkinson: acinesia
•Deambulazione a piccoli passi
•Riduzione dei movimenti pendolari degli arti superiori
•Avvio della marcia difficoltoso (“start hesitation”)
•Blocchi motori nei passaggi posturali (“freezing”)
•“Festinazione”
Malattia di Parkinson: acinesia
•Linguaggio monotono e lento
•Disartria
•Alterazioni della scrittura: micrografia
•Perdita della normale mimica facciale: ipomimia
Malattia di Parkinson:ipomimia
Tratti fisionomici fissi, senza capacità espressiva di emozioni e sentimenti
Gangli della base: anatomia
II gangli della base sono costituiti dalle seguenti strutture:
-Nucleo caudato-Putamen-Globo pallido-Nucleo subtalamico-Sostanza nera
Corpo striato
Neo-striato
Paleo-striato (globo pallido)
caudato
putamen
Gangli della base: anatomia
Il nucleo subtalamico è una formazione grigia localizzata nella porzione più caudale del diencefalo, medialmente alla capsula interna, nella zona in cui le fibre si riuniscono a formare il peduncolo cerebrale.
La sostanza nera, situata nel mesencefalo, è compresa tra il tegmento ed il peduncolo cerebrale.
Sezione coronale degli emisferi cerebrali dalla quale risultano evidenti i rapporti fra i nuclei della base e le
strutture circostanti
Sezione coronale condotta attraverso la commissura anteriore edIl chiasma ottico. La lamina midollare laterale separa il Putamen dal Globo Pallido.Il Talamo non è ancora visibile.
Gangli della base: connessioni afferentiLe proiezioni cortico-striatali
L’intera corteccia cerebrale contribuisce alle proiezioni cortico-striatali:
- aree motorie
-aree sensitive
-aree associative
-aree limbiche
Mediatore chimico: acido glutammico
Gangli della base: connessioni efferenti
VLVA
La principale via efferente che prende origine dai gangli della base è destinata al talamo e termina nei nuclei ventrale anteriore (VA) e ventrale laterale (VL).
Neurotrasmettitore: GABA
Gangli della base: connessioni efferenti
I nuclei VA e VLproiettano fibre eccitatorie (glutammatergiche) alla corteccia prefrontale e, soprattutto, alle aree corticali premotorie e motorie (6 e 4 di Brodmann)
Aree motorie della corteccia cerebrale
4
4
46 6
L’area 6 (area premotoria) è localizzata anteriormente alla corteccia motoria primaria e comprende: l’area supplementare motoria (faccia mediale emisfero, immediatamente al davanti dell’area primaria per la gamba, e la corteccia premotoria, localizzata sulla faccia laterale degli emisferi
Gangli della base: proiezioni efferenti
•L’area supplementare motoria (area 8) e la corteccia premotoria (area 6) hanno la funzione di pianificare le sequenze motorie e di elaborare il segnale di avvio per l’attivazione dell’area motoria primaria
•L’area supplementare motoria sarebbe attiva soprattutto nella pianificazione di sequenze motorie iniziate spontaneamente, indipendentemente cioè da qualunque stimolazione esterna
•La corteccia premotoria svolgerebbe invece il suo ruolo nella programmazione di movimenti provocati da stimoli sensoriali
Gangli della base: funzione
I gangli della base ricevono afferenze da tutte le aree della corteccia cerebrale e le ritrasmettono, attraverso il talamo, principalmente all’area premotoria.
In tal modo, i gangli della base costituiscono una sorta d’imbuto, che concentra in una zona circoscritta della corteccia cerebrale le afferenze provenienti da tutta la corteccia.
Gangli della base: funzione
La volontà di compiere un movimento è un concetto intimamente connesso a quello di coscienza e pertanto presuppone l’attivazione sinergica di vaste aree della corteccia cerebrale
La pianificazione del movimento e l’elaborazione del segnale di avvio (per l’attivazione della corteccia motoria primaria) sono affidate principalmente all’area premotoria
Gangli della base: funzione
I gangli della base, concentrando l’attività diffusa della corteccia nelle aree corticali premotorie, consentirebbero di tradurre la volontà di compiere un movimento nella programmazione e nell’avvio del movimento stesso.
AsimmetriaCaudato sinistro: 3.94 Caudato destro: 4.27 8%Putamen sinistro: 1.19 Putamen destro: 3.17 90.4%Rapporto C/P: 0.30 0.74
PD de novo: femmina, 56 aa, UPDRS-III: 15; MMSE: 30.
Imaging con [18]F-FluoroDOPA (PET):-pre sinaptico nigro-striatale-pre sinaptico extra nigro-striatale (corticale)
PET cerebrale con18F-Fluorodesossiglucosio
Uomo 72 anniMMSE=23Affetto da m. di Parkinson
da 5 anniDeficit oggettivo di
memoria spazialefunzioni esecutiveprassia costruttivacapacità logico-astrattive
Diagnosi : Parkison-demenza
Metabolismo del glucosio (FDG-PET): confronto tra m. di Parkinson con demenza (PDD)pazienti Alzheimer (AD) soggetti normali (N)
Vander Borght et al., 1997
Imaging funzionale corticale (SPECT e [18]F-FDG-PET)
Red Flags• Oro-facial dystonia
• Disproportionate Antecollum
• Irregular tremor (jerky)
• Hypophonic Dysarthria
• REM sleep behaviour disorders (RBD)
• Sleep Apnoea and stridor
• Distal vasomotor phenomena (Raynaud)
• ATYPICAL PARKINSONISM??