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La Voce del Campeggiatore Scout NOTIZIARIO INTERNO DEL GRUPPO CAMPEGGIATORI SCOUT c/o Ivo Keppel via Pontarola 102 - 35011 Reschigliano/Campodarsego PD CF: 92255270289 - IBAN IT97 N060 4511 6000 0000 2000 870 CELL. +393468066346 - MAIL GRUPPO:c a m p e g g i a t o r i s c o u t @ v i r g i l i o . i t MAIL “LA VOCE”: l a v o c e s c o u t @ v i r g i l i o . i t HTTP://CAMPEGGIATORISCOUT.XOOM.IT Anno XII—numero 50 Agosto 2017 Tesseramento 2017 - € 15 ATTENZIONE IL NR DEL CONTO CORRENTE E’ CAMBIATO Il nuovo numero è IT97 N060 4511 6000 0000 2000 870 GRUPPO CAMPEGGIATORI SCOUT I nuovi soci trovano la scheda di adesione sul sito http://campeggiatoriscout.xoom.it 50 50 50 50 cinquanta Era il marzo del 2006, undici anni fa, quando Furio Zuliani salu- tava gli amici scout presentando il primo numero de “La Voce del Campeggiatore Scout”, il nome era stato scelto tramite un referen- dum popolare tra i soci. Prevalse la proposto del socio Gianni Gre- co. Sei pagine tra le quali spiccava lo spartito dell ’inno del grup- po, che divennero 10 col numero successivo e le prime collaborazioni del filatelico Fabio, l ’introduzione della pagina dedicata alla cucina da parte di Giorgio, gli ameni articoli di Gigi. Col nr. 15 ci fu un ulteriore salto di qualità, più colore e anche il formato di- venne più agile, anche se non tutti approvarono il layout. Col nr. 37 Raf cede la redazione a Franco che imposta l ’attuale formato e la storia continua. SOMMARIO: La voce del Presidente 2 Marche e Matera 3/4 Settembre a Iseo 5/6 Nel Titanic 7 Scout Film Forum 8 La cucina 9 Conversazioni 10 Il filatelico 11 Botanica spicciola….12 Notizie spicciole 13/14 Hanno collaborato a questo numero: F. Ferluga, F. Frizzera, G. Iesurum, I. Keppel, fam. Manzini, G.P. Pucci

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La Voce del Campeggiatore Scout

NOTIZIARIO INTERNO DEL GRUPPO CAMPEGGIATORI SCOUT

c/o Ivo Keppel via Pontarola 102 - 35011 Reschigliano/Campodarsego PD

CF: 92255270289 - IBAN IT97 N060 4511 6000 0000 2000 870

CELL. +393468066346 - MAIL GRUPPO:c a m p e g g i a t o r i s c o u t @ v i r g i l i o . i t

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H T T P : / / C A M P E G G I A T O R I S C O U T . X O O M . I T

Anno XII—numero 50 Agosto 2017

Tesseramento 2017 - € 15

ATTENZIONE IL NR DEL CONTO CORRENTE E’ CAMBIATO

Il nuovo numero è

IT97 N060 4511 6000 0000 2000 870 GRUPPO CAMPEGGIATORI SCOUT

I nuovi soci trovano la scheda di adesione sul

sito http://campeggiatoriscout.xoom.it

50 50 50 50 cinquanta Era il marzo del 2006, undici anni fa, quando Furio Zuliani salu-

tava gli amici scout presentando il primo numero de “La Voce del

Campeggiatore Scout”, il nome era stato scelto tramite un referen-

dum popolare tra i soci. Prevalse la proposto del socio Gianni Gre-

co. Sei pagine tra le quali spiccava lo spartito dell ’inno del grup-

po, che divennero 10 col numero successivo e le prime collaborazioni

del filatelico Fabio, l ’introduzione della pagina dedicata alla cucina

da parte di Giorgio, gli ameni articoli di Gigi. Col nr. 15 ci fu un

ulteriore salto di

qualità, più colore e

anche il formato di-

venne più agile, anche se non tutti approvarono il layout.

Col nr. 37 Raf cede la redazione a Franco che

imposta l ’attuale

formato e

la storia continua.

S O M M A R I O :

La voce del

Presidente 2

Marche e Matera 3/4

Settembre a Iseo 5/6

Nel Titanic 7

Scout Film Forum 8

La cucina 9

Conversazioni 10

Il filatelico 11

Botanica spicciola….12

Notizie spicciole 13/14

Hanno collaborato a questo numero:

F. Ferluga, F. Frizzera, G. Iesurum,

I. Keppel, fam. Manzini, G.P. Pucci

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Buona Caccia cari Soci e simpatizzanti

c ontrariamente al solito, questo numero del notiziario esce a estate in corso: forse qualcuno è ancora in vacan-

za, qualcuno invece è appena tornato, altri invece ci stanno pensando. Comunque eccoci qua con le nostre notizie.

Anche quest’anno abbiamo realizzato il nostro primo raduno. Come sapete abbiamo abbinato le Marche e Matera, nelle pa-gine successive vi do un breve resoconto. Devo riconoscere

che la partecipazione non è stata numerosa per diverse problematiche, tutte valide, non ultima la distanza per i km da percorrere. Devo dire però che è stata un’esperienza mol-to bella e interessante. In particolare a Mondavio, l’accoglienza di Alfredo, la semplicità con la quale ci ha descritto come vive giorno per giorno cercando di realizzare quello

che gli ha trasmesso lo scoutismo tanti anni fa e l’impegno che ha nel lasciare un mon-do, appena appena, un po’ migliore di quello trovato, mi hanno toccato nell’intimo e ri-svegliato riflessioni e progetti di gioventù che sono stati travolti da quello che chiamia-

mo impegno-lavoro ecc. Grazie Alfredo. In occasione di un ottima cena pressa Villa Ginervi abbiamo fatto una breve assemblea con i soci presenti presentando il bilancio 2016 ed il preventivo 2017. Sia l'uno che l'al-tro sono stati approvati all'unanimità. Nel prossimo numero ve ne renderemo conto.

In questo primo raduno, considerando il numero esiguo di partecipanti abbiamo speri-mentato la possibilità di non legarci a un programma preimpostato, bensì di organizzar-ci sul momento, tenendo conto del “dove e cosa si può fare” e direi che la cosa è decisa-

mente riuscita lasciando tutti soddisfatti. Per questo anche il prossimo raduno previsto sul lago d’Iseo non avrà un programma preconfezionato, ma vedremo in loco, giorno per giorno, cosa e come realizzarlo. Ringrazio in anticipo la famiglia Dordoni per esser-si attivata nell’organizzare la nostra permanenza. Per i dettagli vi rimando alla pagina 5,

ricordo comunque che attendo un vostro riscontro per pianificare il tutto e permetterci di ottimizzare come al solito la nostra permanenza. Buon cammino Il vostro Presidente

Ivo Keppel

P a g i n a 2 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e S c o u t

Per comunicare con il Gruppo (Presidente)

[email protected]

Per comunicare con “La Voce” (Franco)

[email protected]

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A g o s t o 2 0 1 7 N . 5 0 P a g i n a 3

Il 23 Maggio ci siamo ritrovati Keppel Ivo e Rosi, Pezzoli Gianni e Daniela, Beppe Manzini e Vanna, Rafaello Simi e Cristina a Villa Ginervi presso Mondavio dove ci ha accolto in modo

semplice, ma caloroso e generoso, il nostro amico Alfredo Pallara, scout del Cngei di Bolzano da anni residente lì per concretizzare il suo sogno di vita. Ca-sa Ginevri è parte del Borgo Solidale Valdiveltrica

che riunisce più famiglie impegnate in attività di sup-porto a minori e di inclusione sociale. Il paesaggio è fantastico, tra le colline di Mondavio, la pace e la

tranquillità incentivano alla riflessione ed alla medi-tazione. Il programma inizialmente proposto era al-quanto impegnativo, questo ha spaventato chi non è abituato a lunghi spostamenti e quando poi ci si met-

tono anche imprevisti dell’ultimo minuto, succede che ci si ritrova solo in quattro equipaggi. Così siamo dovuti partire e rinunciare alla presenza di Giorgio Iesurum con Luciana e di Gian-ni Pucci con Graziella. Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla scoperta del Passo del Furlo,

una bella passeggiata lungo il lago per poi raggiungere il monastero della Croce a Fonte Avel-lana situato sulle pendici boscose del monte Catria (1701 m.) a 700 m sul livello del mare. Le sue origini si collocano intorno al 980, quando alcuni eremiti in-

fluenzati da San Romualdo di Ravenna, padre della Congregazione bene-dettina camaldolese, scelsero il luogo come

loro dimora. Dal sacco di Raff sono uscite squisite cibarie che ci hanno permesso di fa-re un ottimo pranzo al sacco in prossimità del Monastero.

Nel pomeriggi abbiamo visitato le Grotte di Frasassi, sempre bellissime, spettacolare l'Abisso Ancona, enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m ed un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre 2 milioni di m3 di volume) che al suo interno po-

trebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano. Il secondo giorno ci ha visti gironzolare per le colline dei dintor-ni. Panorami bellissimi, paesaggi mozzafiato con il mare in lon-

Di Ivo Keppel. Foto G. Manzini

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P a g i n a 4 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e S c o u t

tananza. Abbiamo visitato paesini come Corinaldo, Nidastore, Loretello, Arcevia,

Piticchio per finire la giornata a Mondavio sotto un enorme cedro del Libano dopo aver visitato la Rocca Roverasca. Infine,

ottima cena a Villa Ginervi. La chiacchie-rata con il nostro amico Alfredo è stata una bella lezione di vita, ci ha spiegato con molta umiltà e semplicità quello che

fa per i minori e adulti con gravi problemi di inserimento sociale, ospitati nella strut-tura dove crescono tranquillamente inseriti nella sua famiglia. Salutato Alfredo, il 26 Maggio

siamo partiti per Matera per arrivare all’agriturismo San Giuliano nel pomeriggio. Sistemati ci siamo rilassati con un ottima cena presso l’agriturismo e qui abbiamo conosciuto Mario Monte-murro, la nostra guida col il quale abbiamo definito il programma per le due giornate successi-ve. Il 27 maggio l’abbiamo dedicato alla vicina Matera. La prima visita a Casa Noha, ci ha in-

trodotto in maniera mirabile e completa nella storia della città dei sassi e nella sua civiltà; una visita anticipatoria che ci avrebbe permesso di capire in modo più approfondito le visite succes-

sive. La successiva vista al “Palombaro Lungo”, innan-

zitutto ci ha permesso di scappare dal caldo della gior-nata e soprattutto capire quale importanza ha l’acqua in una terra povera di precipitazioni. Con Mario abbiamo visitato a piedi la splendida città di Matera ascoltando le

descrizioni della storia, le origini e il perché di quella strana urbanizzazione. Il giorno successivo ci siamo spostati sul versante opposto a Matera, nel parco della

Murgia e delle chiese rupestri, un vero gioiello di arte e antica cultura, facendoci aprire una finestra su un mon-

do magico. La serata, dopo una visita all’azienda agricola “Dragone”, l’abbiamo terminata visi-tando Matera di notte e cenando in città. Lasciata la “città dei sassi” il 29 maggio partenza con

destinazione Caserta dopo aver salutato gli amici Raff e Cristina perché dovevano rientrare pri-ma. Purtroppo a Caserta scopriamo che la Reggia il lunedì è chiusa, così anche i Manzini ci sa-lutano e rientrano verso il Piemonte. A questo punto gli equipaggi rimasti, Keppel e Pezzoli im-provvisano un nuovo programma decidendo di spostarsi sulla costa Amalfitana. L’accesso alla

costiera è vietato ai camper e così, considerando l’impossibilità di visitare la costa Amalfitana con i propri mezzi, abbiamo preso una macchina a noleggio godendoci questa splendida costa, fermandoci a Sorrento, S. Agata

dei due Golfi, Positano, Amalfi e gustandoci dell’ottimo pesce pres-so il ristorante “Costa Diva” in ri-va al mare. Il 31 maggio, per ri-

spettare il programma, solo il Pre-sidente con Rosi hanno rivisitato la reggia di Caserta mentre i Pez-

zoli sono rientrati in Piemonte. Siamo stati felici di aver potuto godere di queste belle giornate al-lietate dall’amicizia Scout.

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Periodo: da lunedì 18 settembre a domenica 24 settembre. Sarà un raduno dove poter abbinare il relax con la possibilità di visitare varie e interessanti lo-

calità, anche per questo proponiamo dal lunedì alla domenica anziché solo un fine settimana. In questo modo ognuno avrà la possibilità di partecipare anche solo per qualche giorno e potrà adattare il programma alle sue esigenze e “forze”, per chi vuole può essere intenso e cultural-

mente pieno, per altri può essere un’occasione di relax in compagnia di vecchi amici.

Località: Il nostro raduno sarà presso il “Camping del Sole” affacciato sul lago, a Iseo, in via

per Rovato 26 tel 030980288 www.campingdelsole.it Completamente immerso nel verde, con ampi spazi ombreggiati per il relax, aree dedicate al divertimento ed agli sport. Grande piscina (13x 25 m), ampia area solarium con sdraio e ombrelloni gratuiti, noleggio canoe, pedalò e bici.

Tariffe Piazzola grande € 12,90 + € 6,40 per singolo adulto, comprensivi di corrente. Per chi non è auto-alloggiato, sono disponibili degli chalet in muratura di circa 28 mq e con tet-

to in legno a vista, luminoso soggiorno, cucina con frigorifero, una camera matrimoniale, un letto a castello nella zona giorno, bagno con doccia € 33 al giorno.

GPS camping del Sole: N 45° 39° 5,544″ E 10° 1′ 23,232″ Autostrada Milano-Venezia, uscita Rovato o Palazzolo S.O

Attività Le opportunità sono numerose e varie e verranno illustrate sul posto (un’anticipazione la trovate nella pagina successiva), Giro del lago – Torbiere di Sabino – Piramidi di Zona –Monte Isola – Incisioni Rupestri della Valcamonica – la Franciacorta - Citta Brescia

Invito gli interessati a segnalarmi subito la loro partecipazione

al 346 806 6346 in modo da poter prenotare in tempo

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Dal Camping del Sole si può facilmente accedere ad un’ampia scelta di bellezze naturali ed architettoniche e a località storiche in primis Iseo, grazioso paese che dà il nome al lago in origine

denominato Sebino. Oltre alla bellezza dei paesini che si affac-ciano sul lago, il territorio offre molteplici occasioni per inte-ressanti escursioni. Montisola, l’isola lacustre più grande d’Eu-ropa, raggiungibile comodamente con traghetti. La Franciacor-

ta, (il cui nome deriva con buona probabilità dalle medievali “franchae curtes”, “corti franche” cioè comunità esentate dal pagamento delle tasse) conosciuta per la bellezza del suo paesaggio verde e collinare e, soprattutto, per l’ampia offerta enogastro-

nomica, con cantine prestigiose. Rodengo Saiano famosa per l’Abbazia Olivetana di San Nico-la, uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia settentrionale. Fondata nel X sec. dai monaci cluniacensi e passata verso la metà del XV sec. agli Olivetani, l’Ab-

bazia si articola attorno a tre grandi chiostri ed è decora-ta con opere dei maggiori artisti della scuola bresciana del Cinquecento e del Seicento (Foppa, Romanino, Mo-

retto, Gambara). Castello di Bornato, famoso maniero con eccellente la cantina. I nucleo più antico del manie-ro, risale addirittura al periodo romano, quando vi fu edificata una roccaforte a presidio della strada consolare Brescia-Bergamo. Ampliato nel 1275 con una cerchia di 300 metri di mura

merlate, torri e contrafforti, fossati e ponti levatoio divenne poi un vivo centro d’incontro di mercanti, uomini politici, letterati e artisti nell’atmosfera colta del Rinascimento incipiente. Il Castello fu anche teatro della guerra fra Venezia e i Visconti, nel’600 all’interno del castello

medievale fu costruita la villa rinascimentale. Nelle ex-scuderie del castello c’è il Ristorante Palafreno. Monastero di S. Pietro in Lamosa armonioso complesso romanico affacciato sulla

Riserva Naturale delle Torbiere Sebine, un’oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa: circa 2 kmq di acqua, canne e

vegetazione palustre, in cui hanno trovato il loro habitat mi-gliaia di uccelli. Dall’umile chiesetta che i proprietari donaro-no nel 1083 all’Ordine Monastico Cluniacense, divenne uno dei suoi 1300 monasteri europei e tale rimase per quattro seco-

li. Di notevole interesse un ciclo di affreschi, databili agli inizi del XVI secolo, il chiostro e la sala dei Disciplini. Piramidi di

Zone creazioni della natura che, nel corso dei secoli, grazie all’erosione provocata dall’acqua a

contatto con il particolare terreno della montagna di origine morenica, ha determinato la nascita di queste uniche sculture naturali. Riserva delle incisioni rupestri della Valle Camonica in un secolare castagneto attraverso i comuni di Ceto, Cimbergo, Paspardo rappresenta uno dei siti di maggiore interesse nel panorama dell’arte rupestre camuna. Le rocce che si trovano all’interno

del parco sono caratterizzate da una straordinaria varietà di sog-getti e di temi che le rendono uniche, spaziando da scene di vita nei campi, a riti religiosi fino alle tradizioni della vita dei Camu-

ni. Il Monastero di San Salvatore di Capo di Ponte, nella Val-le Camonica. Dell’intero complesso monastico, oggi rimane sol-tanto la chiesa, caratterizzata da una struttura piuttosto comples-sa, di origine romanica, che presenta un originale tiburio di for-

ma ottagonale che si sviluppa nella parte finale delle tre navate.

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P a g i n a 7 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e s c o u t

V olevamo scoprire tutto sulla grande nave e sui suoi

segreti. L’occasione ci è stata fornita da una mostra itinerante che, dopo aver fatto tappa nelle principa-

li capitali europee, è arrivata a Torino. Gli oltre venticinque

milioni di visitatori sono la prova di quanto il mito della “nave dei sogni” a distanza di 105 anni dal naufragio

(avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912) e a venti

anni dal film-kolossal di James Cameron, resista nell’imma-ginario della gente. La curatrice, Alexandra Klingelhofer, ha

creato una struttura che offre ai visitatori l’opportunità di

vedere oggetti realmente appartenuti alla nave e alle per-sone che vi salirono. Ha reso possibile un percorso tra le

fedeli ricostruzioni di ambienti: dalle cabine al ponte, sino

alla famosa scalinata del salone principale e l’esperienza di toccare con mano il potere dell’i-

ceberg che causò l’affondamento. C’è infatti una parete di vero ghiaccio che permette di comprendere le condizioni di freddo delle prime ore del mattino del 15 aprile 1912. Si può ve-

dere dal vivo ciò che è stato recuperato addirittura in ben otto missioni a 3.800 metri di pro-

fondità, sul fondo del mare. C’è l’elenco completo di tutti passeggeri, salvati e dispersi con delle tavole dove è possibile “incontrare” i passeggeri

e l’equipaggio, condividendo le loro storie personali e

conoscendo le ragioni del loro viaggio. Si può sentire il rombo delle caldaie della nave, lo sciabordio del ma-

re, osservare dal “vivo” la sala pranzo, le cabine di

prima classe e quelle più spartane della terza. Era un lussuoso simbolo della Belle Epoque, capace di solca-

re l’oceano in soli sette giorni. Ora sappiamo che era

anche il simbolo della superbia umana, convinta di aver costruito una nave capace di sconfiggere la natu-

ra con la tecnologia. Per imbarcarsi il biglietto andava

dalle 870 sterline di allora per una suite (pari a 87.000 €) alle 30 sterline (circa 3.000 €) per

una cabina di prima classe, e tra le 7,5 e le 3 sterline a seconda della sistemazione in terza classe (pari a 715 e 300 €), mentre per 13,5 sterline (1.310 €) ci si sistemava in seconda

classe. Abbiamo imparato qualcosa da questa tremenda tragedia, che ha avuto nel mondo

una risonanza enorme, testimoniata dalle numerose coperti-ne dei giornali del tempo esposte alla mostra? E’ servita, for-

se, a far capire all’uomo che la natura vince sempre. Ma so-

prattutto per regolamentare i viaggi con le navi, adeguando leggi che sono in vigore ancora oggi. A quel tempo, ad esem-

pio, le vedette preposte per lanciare un eventuale allarme,

non erano in possesso neanche di un binocolo, eliminato per… risparmiare sul costo complessivo! Oppure le scialuppe,

che non erano sufficienti, per aver i ponti di prima classe più

liberi, a disposizione dei passeggeri che si rilassavano al sole

e avevano la possibilità addirittura di far giocare i loro bambi-ni all’aria aperta. Dopo oltre una ora e mezza di visita la mo-

stra si è rivelata veramente straordinaria e ci ha molto com-

mosso. Vanna e Beppe

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V enerdì 3 marzo, nella sala di una libreria del centro città, si è svolto un evento che ha lasciato il segno negli ex del CNGEI triestino, lo SCOUT FILM FORUM. Dopo una

gestazione di alcuni mesi, la serata è stata dedicata a film con materiale molto vecchio, inteso a rinverdire buoni sentimenti e ricordi a ex scout oramai nella terza età. A molti fa piacere rivedere gli amici della prima giovinezza, condividere l'entusiasmo di attività

dimenticate, prendere ad esempio l'esperienza di viaggi già fatti da altri. Abbiamo dovuto fare ricerche, talvolta senza speranza per trovare il materiale originale e trasformarlo in digitale e poi elaborare il film con effetti, didascalie, commenti audio, musica. La PAZZA IDEA è diventata una realtà. Vi presentiamo un elenco succinto dei film proiettati:

1)"STORIE DAL LAOS - L'ALBERO DELLA GOMMA". Walter Curini è un ex rover della compagnia S. Giorgio. Diplomatosi all'Istituto Nautico di Trieste, ha condotto vita avventurosa per mare e....per terra. Sposato con una tailandese, ha avuto spesso l'occasione di visitare il

Laos di cui ha realizzato uno splendido documentario. 2) "HELLERISTNING OPERATION - operazione graffiti". Un lavoro che documenta la parte-cipazione di Gian Pirro Pucci ad un campo archeologico di rover scout in Svezia con estensione del viaggio in Scandinavia. Anno 1961.

3) Una versione restaurata ed anticata di "E' ARRIVATA LUISA", mitico film della compagnia dell'IM, risalente all'anno 1964. 4) "Una giornata al II° GRUPPO CNGEI", inizio anni sessanta, simpatica ricostruzione delle

attività svolte da questo gruppo con il ricordo di tanti ragazzi. Realizzazione Giorgio Grassi 5) "ULTIME ATTIVITA' DEL CLAN SENIOR DI TRIESTE". Graziano Rumer ha realizzato un video sulla storia più recente del Clan Senior di Trieste. Viene dimostrata la validità dello scoutismo anche per gli adulti di terzo pelo.

6) Anche Silvano Ravalico si è impegnato a fondo per ricuperare e digitalizzare diapositi-ve degli anni settanta. Ne è nato un film sulla

partecipazione di alcuni rover dell' IM ad un EXPLORER BELT in Inghilterra nell'anno 1979. Una impresa interessante che invita i giovani a diventare cittadini del mondo.

La commozione e l'entusiasmo sono andati alle stelle. Il prossimo anno intendiamo rinnovare l'e-vento con la partecipazione anche di qualche

buon film dei CAMPEGGIATORI SCOUT BUON CAMMINO

Gian Pirro Pucci

Il sito e il giornalino, sono strumenti a disposizione

di tutti, inviate le vostre proposte, i vostri consigli, le vostre foto, i vostri racconti.

a [email protected]

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P a g i n a 9 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e s c o u t

Torta di frutta alla canadese By Vanna

abbiamo un'amica che è stata per molti anni trasferita in Canada e al ritorno ci ha fatto conoscere questa torta.

Ingredienti: due dischi di pasta frolla (se non si ha tempo a prepararla , van bene anche quelli già pronti) uno dei due dovrà essere di

diametro leggermente maggiore di circa due cm.

per il ripieno: 4 mele golden

6 fichi secchi un'arancia 70 gr, di gherigli di noci un cucchiaino di cannella in polvere

un bicchierino di Gran Marnier due cucchiai di panna liquida tre cucchiai di zucchero di canna

una bustina di zucchero vanigliato

Procedimento Imburrare un tortiera del diametro cm 22/24 e disporre a giri concentrici i mezzi gherigli di noci con la parte bombata verso il basso.

Stendere la pasta dal diametro più grande ricoprendo le noci pigiandole leggermente. Sbucciare le mele, dividerle in quarti eliminando il torsolo e tagliarle a fettine sottili. Tagliare a piccoli pezzi fichi secchi.

Grattugiare la scorza d'arancia e metterla in una terrina. Sbucciare l'arancia al vivo togliendo anche la pellicina bianca che la ricopre, separando tutti gli spicchi e porre la frutta preparata in una terrina. Aggiungere la cannella, il liquore, la panna, lo zucchero e la scorza dell'arancia.

Mescolare con cura la frutta poi sistemare sul disco di pasta nella tortiera. Adagiare sopra il composto l'altro disco di pasta e pizzicare bene il bordo dei due dischi

per farli aderire bene.

Punzecchiare con una forchetta la superficie della torta e far-la cuocere in forno preriscaldato a 180 gr. per 55/60 minuti. Togliere dal forno, capovolgerla su di una gratella facendola

raffreddare un poco prima di metterla sul piatto di portata. Spolverizzare con zucchero a velo vanigliato SERVIRE TIEPIDA.

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P a g i n a 1 0 A g o s t o 2 0 1 7 N . 5 0

corrispondenza (surreale) tra X e Y, due scout patentati “triestini”, colta dall’hacker scout Z

C ara girl scout X ti rispondo a tempo scaduto ma spero di essere perdonato. Il mio fisico è solennemente

vacillato da un po' di tempo a questa parte e siccome non mi era mai accaduto la botta si è fatta

sentire. Ho messo insieme tante magagne con anche ricoveri ospedalieri. A Trieste, dove abbiamo un piccolo appartamento, sono finito sotto un alluvione domestico dovuto ai condomini del piano di sopra. Sciatalgia, polmonite con febbrone gigantesco,

ricovero ospedaliero a Mestre. Lì mi hanno girato come una calza, ho lasciato a letto 20 chili, forse bene perché da 95 Kg sono passato a 75 Kg. Diabete e, dulcis in fundo, indicazione ge-nerica di presenza di marcatore tumorale chiamato Cyfra 21-1. Uscito dall'ospedale debole come uno straccio, per il marcatore ho fatto delle analisi che mi hanno dato conferma del prob-

lema tumorale e della sua consistenza. La ricerca mi ha indicato che ero leggermente sopra la soglia consentita che è 3,3 mg/Dl. Il mio valore era 3,8 e ciò mi aveva fatto capire che era un valore iniziale è quindi un tumore piccolo. Quale organo fosse coinvolto non si era potuto ve-dere, ma una tac al polmone sx indicava la presenza di una presunta aderenza tra polmone e

pleura. Ad una più attenta analisi da parte di un pneumologo, l'ombra dichiarata dal radiologo per fortuna non esisteva. Il marcatore però segnava il 3,8 e quindi c'era di che indagare. Su mia richiesta al pneumologo,che era informato del marcatore, dopo 2 mesi e mezzo dal primo

esame, qualche santo mi ha consentito di avere qualche speranza. Il parametro era sceso a 2,6 mg/Dl e quindi il tumore non c'era. La notizia è della settimana scorsa, l'euforia è andata alle stelle. Il marcatore era stato eccitato probabilmente dalla polmonite e spero che il valore attuale si sia stabilizzato. Il diabete lo tengo sotto controllo con l'alimentazione, la sciatica forse un

giorno scomparirà. La prossima volta vengo al raduno, ma il libro scout in locandina lo ho già acquistato. Ciao e scusa la filastrocca che ora posso raccontare più serenamente. Ciao e buona caccia, anzi buona cacciata dei mali.

Scout Y Carissimo old scout Y, ...... caspita....non ti sei fatto mancare nulla!!! Sono molto contenta che il parametro sia sceso e che non ci siano "alieni" in circolazione! Non ti rammaricare perchè i 20 Kg persi alla nostra età sono una manna. Su con la vita ..... anche se devi rinunciare a "crostoli" e "fritole" .... il carnevale è finito … e siamo in Quaresima! Goditi la tua cara famiglia e pensa a tutte le belle cose che hai potuto fare in vita tua e siine grato a Chi di dovere. Auguri di tutto cuore e B.C.

Cara girl scout X

le tue parole mi hanno commosso! Sono grato a te che hai toccato una scorza dura come me ed anche a "CHI" che forse ha pensato di tenermi qui in terra che non fra i piedi, chissà dove. Con "crostoli" e "fritole"hai tirato un "uppercut " alias " un "montante finale

Da un amico di "CHI", quasi Hacker, scout Z, come ZORRO: Sapevo io che doveva finir bene, Old scout Y non è ancora maturo! firmato: Scout Z

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P a g i n a 1 1 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e S c o u t

N el mese di gennaio è comparso sul periodico Die Briefmarke (Il francobollo) edito dalle poste austriache, un articolo elogiativo (strano, ma vero) delle Poste Italiane che hanno

saputo utilizzare le rimanenze governative del suo francobollo emesso nel 2008 (valore nomina-le 0,60 €) per onorare la località di Amatrice (RI) e i suoi famosi “spaghetti all’amatriciana” ai fini della rinascita post terremoto.

Tale francobollo, del quale abbiamo scritto nel nostro notiziario n. 15 del marzo 2009 (pag. 17), aveva avuto una mostruosa tira-tura di ben tre milioni di pezzi, con forti rimanenze di invenduto agli sportelli. Detto valore, unitamente alle buste FDC, una carto-

lina paesaggistica, una mappa del territorio terremotato, una tes-sera filatelica e una descrizione storico-geografica della regione reatina, è stato inserito in un apposito folder venduto dal 25 al 29

ottobre 2016, al prezzo contenuto di 9 €. Tutto l’incasso è stato devoluto alle vittime del terremoto. Peccato che tale lodevole ini-ziativa non sia stata opportunamente pubblicizzata in Italia, al punto da doverlo venire a sapere dagli austriaci. Inoltre la vendi-

ta è stata effettuata solo agli sportelli di Roma, Milano, Venezia, Genova, Torino, Napoli e Trie-ste, e per soli cinque giorni. Per il resto dell’Italia: silenzio.

L ’otto gennaio 1941 moriva a Nyeri, in Kenia, sir Robert Baden Powell, fondatore dello scoutismo nel 1907 e conosciuto da tutti gli scout del mondo con l’affettuoso nomignolo di

Bi-Pi (BP). L’anziano generale, nato nel

1857, nel 1938 si era trasferito in quella, allora, colonia britannica, su consiglio dei medici, visto il nebbioso e duro clima lon-

dinese. Egli lì visse e si spense ne tipico bungalow africano, chiamato Pax Tu (dall’inglese pax too) attorniato dalla mo-glie lady Olave e dai numerosi figli. Nel

2016, ricorrendo i 75 anni dalla sua scom-parsa, molti stati lo hanno voluto ricordare filatelicamente con emissioni di francobol-

li e foglietti tipicamente scout.. Tra questi le ex colonie inglesi e francesi dell’Africa: Sierra Leone, Niger, Gibuti, Togo, ecc... dove c’è ancora uno scautismo del tipo originale, un po’ colonialista.

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Chamaecytisus supinus

Citiso prostrato – Nizka relika –

Kopf-Zwerggeißklee

Famiglia: Fabaceae

Habitat: boschi termofili, prati

magri, cespuglieti, nelle fasce

collinare e montana fino a

1500 m; non comune.

Distribuzione: Europa centro-

meridionale, area pontica; in

Italia presente solo in Piemon-

te Valle d'Aosta e in Friuli Ve-

nezia Giulia.

Foto: bosco lungo la sponda

sinistra del Rio Ospo, 28-V

di Giorgio Iesurum e Giorgio Xicovich

Veronica jacquinii Baumg (Veronica austriaca L.)

Veronica di Jacquin – Jac-

quinov jetičnik – Österreichi-

scher Ehrenpreis

Famiglia: Plantaginaceae

Habitat: margine dei boschi,

radure del Carso e localmente

delle Alpi, fino a 800 m; diffusa

ma non comune.

Distribuzione: entità endemica

dell'Europa orientale presente

in Italia solo nel Friuli Venezia

Giulia.

Foto: Carso, Basovizza, 11-VI

A g o s t o 2 0 1 7 N . 5 0 P a g i n a 1 2

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La Freccia Rossa Ci sono nella storia dello Scautismo Italiano eventi che riman-

gono nella memoria come pietre miliari, come esperienze uniche e irripetibili. La Freccia Rossa è sicuramente una di queste: la partecipazione di una trentina di Rover lombardi al World Rover Moot di Skjak, in Norvegia, nell'estate del 1949 assunse i toni eroici di un'impresa che oggi ha ancora tanto da dirci e da raccontarci. Pochi mesi dopo la nascita del Consiglio d'Europa, quei Rover capitanati da Baden, Michel du Bot e Vittorio Ghetti decidono di arriva-re in Norvegia in... motorino, e a bordo di una lunga fila di fiammanti Guzzini percorrono le strade dell'Europa ancora ferita dalla guerra per portare a tutti il messaggio di Pace e di soli-darietà del Beato don Gnocchi. Raccolgono fondi per l'opera don Gnocchi, che si occupa dei Mutilatini, i bambini rimasti feriti e mutilati nel corso del conflitto. Proprio in quegli anni in Italia si stavano aprendo le prime Unità scout "Malgré tout" rivolte ai ragazzi menomati fisica-

mente e molti Rover che parteciparono alla Freccia Rossa diventeranno poi i Capi di quelle Unità così coraggiose.

Una storia di audacia, di amore e di Servizio. Una storia che parte da quel nucleo di Capi che aveva ani-mato le Aquile Randagie nel periodo clandestino, e che promuoverà la costruzione della base di Colico, dove intere generazioni di Capi hanno conosciuto e appreso il Metodo.

Una storia che fa da pietra angolare nella Sto-ria dello Scautismo Italiano Questa storia è oggi raccontata in un libro: un album fotografico dell'Im-presa, nel quale trovano spazio anche i Rover che oggi rac-contano la loro esperienza di 66 anni fa, tirando fuori dal cassetto foto, uniformi sbiadite e soprattutto ricordi. Per info: http://www.tipografiapiave.it/frecciarossa.html

A g o s t o 2 0 1 7 N . 5 0 P a g i n a 1 3

Dal Piccolo di Trieste del 19 marzo 2017

Vedi anche: http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/

cronaca/2017/03/19/news/offensiva-di-lupetti-e-rover-per

-riavere-la-casa-di-caccia-1.15059998

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Max Andina, dalla Svizzera, ci manda questa bel-

la immagine di Lucia Hasler che i soci più anzia-

ni ricorderanno, assidua partecipante, assieme al

marito, ai nostri raduni, con una puntatina anche a

quello di Lugano del 2006, a 90 anni passati.

Complimenti. Al raduno del ‘92 col marito

P a g i n a 1 4 L a V o c e d e l C a m p e g g i a t o r e S c o u t

Il Gruppo è vicino a Margherita e Giancarlo Locatelli, assidui soci e colon-ne del nostro Gruppo, per la perdita della figlia Silvana. Vogliamo ricordarla anche per la sua attiva collaborazione con il nostro notiziario come autrice del simpatico oroscopo.

L'AICoS, Associazione Italiana Collezionisti Scout, ha pubblicato un doppio numero spe-ciale della rivista associativa, dedicato interamente all'Alluvione di Firenze del 1966.

Si tratta di un numero monografico a colori, di 48 pagine, di grande formato (A4) che riper-corre la storia dell'intervento scout di 50 anni fa, quando una buona parte degli "Angeli del Fango" intervenuti nel capoluogo toscano furono proprio gli appartenenti al Movimento scout.

Il volume traccia per sommi capi la storia della preparazione tecnica ricevuta dai Rover, dalle Scolte, da Capi e Capo dell'ASCI, del CNGEI, dell'AGI e dell'UNGEI negli anni sessanta, quando vennero create le unità UAPC-FEI e UAPC-FIGE (i cosiddetti "pompiscout"); sono inoltre raccolti gli articoli del tempo che descrivono l'intervento, sia maschile che femminile,

di tutte le associazioni. La parte centrale del volume è la riproduzione anastatica completa del Fascicolo pubblicato da ASCI e AGI Toscani alla fine del 1966, che riporta interessanti con-tributi di grandi giornalisti e fotografi dell'epoca.

Per informazioni: [email protected] o inviando un sms al 347 1609146.