MAGGIO 2018 · 8 Il cancro si batte anche con lo sport ... scelte con lo scopo di attirare almeno...

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Dalle sedi IOR Cesena: pronti per San Giovanni Faenza: progetto scuola/lavoro Forlì: dedicato a tutte le donne Imola: Infanzia a Colori Lugo: Sagre Solidali Meldola: cercasi volontari Ravenna: dolce Carnevale Riccione: Cena Solidale Rimini: parrucchiere volontarie Santarcangelo: Pasqua IOR MAGGIO 2018 115 in questo numero La gioia di curare i nostri bimbi Intervista alla dott.ssa Roberta Pericoli La Cardioncologia: una disciplina sempre più fondamentale L’opinione dei dott. Aquilina e Cortesi Festa della Mamma 2018 Le piazze della solidarietà romagnola Tornare alla corsa per tornare alla vita La storia di Valter Marcelli Ricerca scientifica: dal laboratorio al paziente Risponde la dott.ssa Oriana Nanni Romagna: terra dell’eccellenza oncologica Il Presidente Sergio Mattarella in visita all’IRST

Transcript of MAGGIO 2018 · 8 Il cancro si batte anche con lo sport ... scelte con lo scopo di attirare almeno...

Dalle sedi IOR

Cesena: pronti per San GiovanniFaenza: progetto scuola/lavoroForlì: dedicato a tutte le donneImola: Infanzia a ColoriLugo: Sagre SolidaliMeldola: cercasi volontariRavenna: dolce CarnevaleRiccione: Cena SolidaleRimini: parrucchiere volontarieSantarcangelo: Pasqua IOR

MAGGIO 2018

115

in questo numero

La gioia di curare i nostri bimbiIntervista alla dott.ssa Roberta Pericoli La Cardioncologia: una disciplina sempre più fondamentaleL’opinione dei dott. Aquilina e Cortesi Festa della Mamma 2018Le piazze della solidarietà romagnola Tornare alla corsa per tornare alla vitaLa storia di Valter Marcelli

Ricerca scientifica: dal laboratorio al paziente Risponde la dott.ssa Oriana Nanni

Romagna: terra dell’eccellenza oncologica Il Presidente Sergio Mattarella in visita all’IRST

Editoriale---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L’esperto risponde 4 Ricerca scientifica: dal laboratorio al paziente---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ricerca e innovazione6 La Cardioncologia: una disciplina sempre più fondamentale ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------10 La gioia di curare i nostri nostri bimbi--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Aziende in campo8 Il cancro si batte anche con lo sport ------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Eventi12 #novecolli4children: IOR e ASD Fausto Coppi a sostegno dei piccoli pazienti ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------14 la Romagna va a canestro contro il cancro --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Alimentazione 15 La Ricetta dello Chef ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Eventi16 Festa della Mamma 2018 Le piazze della solidarietà romagnola ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------18 Lo IOR in corsia festeggia le donne--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Le nostre storie20 Tornare alla corsa per tornare alla vita--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- allaDalle sedi IOR

SEDI IOR-----------------------------------------------------------------Forlì via Andrea Costa 28telefono 0543 [email protected] c/o IRSTvia P. Maroncelli 40telefono 0543 [email protected] Montalti 48telefono 0547 24616 [email protected] via Salara 36/38telefono 0544 34299 [email protected] Agostino Tolosano 6/b telefono 0546 [email protected] Emilia 34telefono 0542 [email protected] via Tellarini 96telefono 0545 [email protected] viale Matteotti 43/A telefono 0541 [email protected] p.zza Matteotti 5telefono 0541 [email protected] Gramsci 7 telefono 0541 [email protected]

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Organo Ufficiale dell’Istituto Oncologico Romagnolo

Lo scopo di questo periodico è quello di tenervi aggiornati sullo stato dell’arte della lotta contro il cancro, specialmente in Romagna. Una lotta portata avanti da medici, ricercatori volontari ma anche semplici persone: persone come voi, con una storia che vale la pena di raccontare e condividere

Direttore responsabileRoberto Gabellini

Sede LegaleIstituto Oncologico Romagnolo Cooperativa Sociale ONLUSForlì - via Andrea Costa 28 tel. 0543 35929 [email protected]: 00893140400

Redazione, marketing e inserzioniPaolo GrillandiUfficio stampa, comunicazione [email protected]@ior-romagna.it

Progetto grafico e impaginazioneMaddalena Fabbri

www.ior-romagna.it

INDICE

22 Cesena 23 Faenza24 Forlì25 Imola26 Lugo

27 Meldola28 Ravenna29 Riccione30 Rimini31 Santarcangelo

Editoriale

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ABBIAMO BISOGNO DI UNA MANO: LA VOSTRA

Fabrizio Miserocchi Direttore Generale IOR

Care Amiche e cari Amici,sicuramente in questi giorni vi sarete accorti della presenza di alcuni manifesti nella vostra città firmati dall’Istituto Oncologico Romagnolo che espongono questi messaggi: “Cerchiamo tempo da donare a chi non ne ha”, o “Abbiamo bisogno di una mano. La tua”. Contenuti e immagini che colpiscono, scelte con lo scopo di attirare almeno per un momento la vostra attenzione su un tema urgente come quello dell’assistenza ai malati di cancro. L’obiettivo è quello di invitare uomini e donne a rendersi disponibili per aiutare chi soffre e trovare così persone

generose che possano aggiungersi alla nostra già numerosa squadra: una grande famiglia di più di 500 volontari costantemente attivi, cui si aggiungono altrettanti simpatizzanti che offrono il proprio tempo in modo più saltuario. Sono grandi numeri, che spiegano bene il legame indissolubile tra la nostra organizzazione e il territorio in cui si trova ad operare. Tuttavia le esigenze aumentano e d’altronde, dopo quasi 40 anni, anche noi stiamo diventando un po’ ‘anziani’ e sentiamo di avere bisogno di una mano. Sono ancora tante le famiglie romagnole che avrebbero necessità del nostro servizio di compagnia e ascolto al domicilio, con il quale i nostri volontari accudiscono amorevolmente i pazienti in fase di malattia avanzata nelle piccole, grandi faccende che l’affrontare il cancro con dignità impone. Abbiamo il Progetto Margherita, che solo nel corso del 2017 ha donato conforto e parrucche gratuite a 353 donne sottoposte a chemioterapia. Prossimamente saremo anche nelle piazze per la Festa della Mamma con le azalee e, durante le principali festività dell’anno, a raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica condotta presso l’IRST IRCCS e della prevenzione nelle scuole. Infine stiamo allargando il servizio d’accompagnamento gratuito, talmente fondamentale e ben strutturato da indurre l’AUSL Romagna a riconoscere lo IOR come riferimento di questo servizio. Un grande onore ma anche una forte responsabilità: una sfida, che la nostra organizzazione ha deciso di accettare e vincere.Per tutti questi motivi abbiamo bisogno di una mano: la vostra. Anche un piccolo impegno a favore di queste iniziative può aiutarci a sostenere e incrementare i servizi, che da una parte devono restare gratuiti e dall’altra garantire gli standard di qualità che una regione d’eccellenza oncologica come la Romagna giustamente impone. È proprio in virtù e in riconoscimento di questa eccellenza che il nostro Capo di Stato, Sergio Mattarella, lunedì 16 aprile è venuto a trovarci presso l’IRST IRCCS: una visita speciale, in cui il Presidente della Repubblica ha nuovamente dimostrato le qualità morali ed umane che tutti noi gli accreditiamo. Un evento che deve anche ricordarci che, certo, siamo una realtà piccola, ma lavorando tutti insieme siamo stati capaci di traguardi eccezionali. E con l’aiuto di tutti continueremo a sognare ma soprattutto realizzare obiettivi sempre più ambiziosi per il bene dei pazienti e delle loro famiglie. Un abbraccio Fabrizio Miserocchi

L’esperto risponde

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Caro Pietro,il percorso che intraprende un farmaco, o per meglio dire una molecola, dal la-boratorio al letto del paziente, è sicura-mente un viaggio molto lungo e tortuoso. Qualsiasi sostanza deve infatti superare una serie di passaggi ben regolamenta-ti a livello internazionale dalle autorità competenti prima di essere immessa sul mercato come medicinale. Scopo primario di questo percorso è stabilire non solo l’efficacia del farmaco ma anche che la sua somministrazione non rappresenti un rischio né sul breve né tantomeno sul lungo termine per l’uo-mo. Per questo motivo solo una su circa 5.000 molecole studiate in laboratorio riesce a concludere con successo i vari passaggi: inoltre, si stima che ogni me-dicinale immesso sul mercato oggi abbia iniziato il suo percorso di studio circa 12 anni or sono. Questo ti fa capire quan-to siano lunghi i tempi della ricerca scientifica, specie quella oncologica, e il motivo per cui occorrono grandi ri-sorse economiche affinché essa possa essere portata avanti. Ogni studio inizia in laboratorio per una prima valutazione della molecola, a cui

segue la sperimentazione nell’animale, durante la quale si cominciano a delinea-re i livelli di dosaggio e le tossicità. Solo una volta superato questo passaggio ha inizio la somministrazione sui pazienti, che deve necessariamente passare attra-verso tre fasi: Fase 1, Fase 2 e Fase 3. Alla prima fase vengono ammessi solo qualche decina di pazienti con caratte-ristiche molto particolari. Infatti, i far-maci oncologici non vengono testati su volontari sani a causa degli importanti effetti collaterali che la loro sommini-strazione implica: i soggetti che vengo-no selezionati devono presentare una buona funzionalità d’organo, di modo

da poter individuare i possibili effetti collaterali del nuovo farmaco che stia-mo sperimentando, e al contempo non avere valide alternative terapeutiche. Lo studio di Fase 1 mira sostanzialmente a stabilire il dosaggio ottimale per l’uomo. Dev’essere un quantitativo di farmaco sufficientemente alto da risultare ef-ficace, ma sufficientemente sicuro da non presentare effetti collaterali che lo rendano impossibile da somministrare nel tempo: in particolare, durante questo step si valutano le reazioni avverse nel breve periodo. Occorre tenere in con-siderazione che la Fase 1 non è solo necessaria per tutti i nuovi farmaci di cui

Ricerca scientifica: dal laboratorio al pazientedott.ssa Oriana Nanni Direttore dell’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche dell’IRST IRCCS di Meldola

Buongiorno, mi chiamo Pietro e sono un vostro lettore. Recentemente ho letto su ForliToday la notizia della paziente con tumore al polmone dimessa dopo essersi sottoposta a una terapia innovativa condotta presso l’IRST IRCCS di Meldola. Nell’articolo si parlava di “studio di Fase 1”: cosa significa? Potete spiegarci un po’ quali sono le fasi principali della ricerca scientifica? Su internet non è facile reperire informazioni precise, ritengo che invece sarebbe molto importante sapere quali sono i vari passaggi che portano i ricercatori a scoprire nuovi farmaci utili per la lotta contro il cancro.

L’esperto risponde

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magari conosciamo poco all’inizio, ma anche per tutte quelle combinazioni di farmaci già in commercio la cui sinergia viene segnalata come una nuova chance terapeutica per il paziente. Per questo particolare passaggio l’Italia si è dotata di una regolamentazione nel luglio 2015, attraverso una Determina che ha fissato i requisiti minimi cui deve rispondere una struttura per poter essere conside-rato un centro abile e adatto a questo tipo di sperimentazione. L’IRST IRCCS, in particolare, dopo un anno di adegua-menti alle procedure e alle facilities, ha creato un’unità di Fase 1: un’equipe il cui Direttore è il dott. Angelo Delmonte. Una volta superato il primo step di speri-mentazione sull’uomo si passa alla Fase 2, in cui l’obiettivo principale è essenzial-mente quello di valutare il tipo di tumore che risponde meglio al farmaco. Una volta stabilito il dosaggio ottimale e quali siano le neoplasie su cui il me-dicinale è più attivo, occorre affrontare un ultimo ostacolo: la Fase 3, in cui viene svolto un confronto con le terapie standard per quel determinato tipo di malattia di modo da stabilire se la nuova chance terapeutica offra effettivamente

un vantaggio significativo per il paziente. Questo è anche il passaggio in cui ven-gono valutati quelli che sono i possibili effetti collaterali nel lungo periodo per il paziente, e che quindi richiede un follow up più lungo e un numero di soggetti più corposo: se alla Fase 1 vengono ammes-si poche decine di volontari, alla Fase 2 essi diventano qualche decina per ogni singola neoplasia studiata, che poi si allargano ad alcune centinaia o migliaia una volta entrati in Fase 3. Una volta stabilito che il nuovo farmaco apporta effettivi vantaggi per il paziente rispetto alla terapia standard, solo a quel punto si può procedere con la commercializ-zazione del farmaco. Riassumendo, a livello di tempistiche occorrono in generale 2 o 3 anni affin-ché la molecola superi la fase del labo-ratorio; dopo 1 o 2 anni di ricerca su cavie, in genere roditori, parte la speri-mentazione sull’uomo, che varia dai 5 agli 8 anni. Ultimamente, per ottimizzare le tempistiche e colmare il divario che si è venuto a creare tra ricerca clinica e conoscenza biomolecolare del tumore, che ha compiuto passi da gigante ed è oggi sempre più precisa, si vedono

sempre più spesso sperimentazioni che accorpano Fase 1 e Fase 2. Tuttavia la sicurezza del paziente rimane sempre e comunque di primaria importanza, tanto da proseguire anche al di là dello studio della molecola: anche una volta entrato in commercio, se un farmaco dimostra di possedere possibili reazioni avverse che non sono state segnalate all’interno del foglietto illustrativo, il me-dico è tenuto a segnalarlo alle autorità di farmacovigilanza. Ad ogni modo, per darti un’idea ancor più precisa di come siano regolamentati i controlli, basti pen-sare che su 5.000 molecole studiate in laboratorio solo 500 passano alla sperimentazione animale; di queste, solo 50 arrivano alla Fase 1; e, come detto in precedenza, solo 1 supera tutto l’iter. Spero di esserti stata utile e di averti fornito una panoramica più precisa di cosa comporti fare ricerca scientifica.

Cari Saluti,dott.ssa Oriana Nanni

La dott.ssa Oriana Nanni è, dal 2007, Direttore dell’Unità Operativa di Biostatist ica e Sperimentazioni Cliniche dell’IRST IRCCS di Meldola, nonché membro del Comitato Medico Scientifico dello stesso istituto romagnolo. Laureata a pieni voti presso la Facoltà di Scienze Stat ist iche ed Economiche dell’Università di Bologna, ha in seguito ottenuto la specializzazione in Statistica Sanitaria a Milano. Per vent’anni, dal 1988 al 2007, ha collaborato con l’Istituto Oncologico Romagnolo in qualità di Responsabile statistico e membro del Comitato Medico Scientifico.

Ricerca e innovazione

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La Cardioncologia: una disciplina sempre più fondamentale

Il dott. Michele Aquilina è tra i padri fondatori della cardiologia forlivese, avendo eseguito i primi impianti di pacemaker e le prime coronarografie nella città romagnola. La sua carriera, iniziata nel 1968 presso l’Ospedale Morgagni, l’ha portato a diventare Primario di Cardiologia nel 1989. Grazie all’impulso del prof. Dino Amadori, il dott. Aquilina nel 2007 è passato all’IRST IRCCS di Meldola in qualità di consulente proprio per concentrarsi su una disciplina che sarebbe andata affermandosi durante gli anni successivi: la cardioncologia.

Dott. Aquilina, ci spiega cos’è la car-dioncologia?È una nuova branca della Cardiologia che si sta affermando in virtù dell’invec-chiamento della popolazione e dell’au-mento del tasso di sopravvivenza del paziente oncologico. In Italia le stime odierne indicano che le persone che hanno sconfitto un tumore sono 3 mi-lioni: una cifra che cresce ogni anno del 24%. Tuttavia l’entusiasmo per tale traguardo deve essere ridimensiona-to davanti ai possibili effetti collaterali che la chemioterapia e la radioterapia determinano sull’apparato cardiovasco-lare. L’evidenza inoltre che la stragrande maggioranza dei pazienti oncologici sia over-60 significa che molto spesso tu-more e cardiopatia convivono, presen-tando fattori di rischio comuni come colesterolo, diabete, obesità, fumo e ipertensione. Occorrono quindi cardio-logi specializzati che prendano in carico il paziente già prima della somministra-zione delle terapie.La cardioncologia è una disciplina che in IRST viene portata avanti già dal 2007 per volere del prof. Amadori. L’equipe per cui collabora è stata ri-

conosciuta recentemente tra le eccel-lenze italiane nel suo campo.Si tratta di una bella soddisfazione: è la dimostrazione che qui in Istituto non si tralascia nessun aspetto della cura del paziente oncologico. La cardioncologia è fondamentale perché sono sempre più frequenti i pazienti che arrivano presso la nostra struttura presentando già delle disfunzioni contrattili del cuore post-in-fartuali o sono già stati sottoposti a pro-cedure come l’angioplastica coronarica: persone fragili per le quali la nostra at-tenzione deve essere massima. Un recente studio sulle cause di de-cesso in 1.807 pazienti sopravvissuti al cancro ha dimostrato che il 33% muore per disturbi cardiaci. Come si scongiurano questi rischi? Quali sono i consigli principali per i pazienti e quali le prospettive future?Le strategie preventive sono riassumibili in una sigla coniata dai colleghi inglesi: ABCDE. A come Awareness, consape-volezza dei pericoli, e Aspirina; B come Blood pressure control, ovvero controllo della pressione sanguigna; C come Ciga-rette cessation, stop al fumo, e Coleste-rolo, i cui livelli devono essere mantenuti

sotto la soglia di sicurezza; D come Dia-bete, altro fattore di rischio, ma anche come Dose di chemioterapia e Dieta; infine E come Esercizio fisico. Esistono poi delle strategie che vengono applica-te per identificare il più precocemente possibile l’insorgenza di danno cardiaco come la misurazione delle troponine, il monitoraggio seriato con l’ecocardio-gramma bidimensionale o tridimensiona-le e l’elettrocardiogramma. Per il futuro prossimo speriamo di poter disporre della Risonanza Magnetica Cardiaca, che ci consentirebbe di individuare l’inizio del danno miocardico tramite la rilevazio-ne precoce dell’edema e della fibrosi da chemioterapia: a questo proposito è partito già uno studio portato avanti presso il Centro Monzino di Milano, do-ve il mio collega dott. Pietro Cortesi ha svolto recentemente uno stage. Un altro capitolo sarà l’approfondimento dei po-limorfismi genici per riconoscere, ancor prima dell’inizio del trattamento, quale possa essere il paziente più predisposto alla cardiotossicità e da quale terapia personalizzata possa trarre giovamento: ma temo che per quest’ultimo aspetto saranno necessari ancora diversi anni.

Intervista a Michele Aquilina e Pietro Cortesi

Ricerca e innovazione

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Il dott. Pietro Cortesi è Referente del Reparto di Cardioncologia dell’IRST IRCCS. 37 anni, è in Istituto dal 2014. Dopo aver ottenuto la specializza-zione ed essersi formato presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha ricoperto il ruolo di cardiologo presso l’Ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì e successivamente l’Ospedale Bufalini di Cesena.

Dott. Cortesi, come ci si sente ad esse-re Referente di un’unità che è appena stata riconosciuta tra le eccellenze in Italia nel suo ambito a soli 37 anni?È sicuramente una soddisfazione: mi considero onorato di poter condividere questo percorso con il dott. Aquilina e i tanti colleghi qui in IRST. Cerchiamo di mantenere i piedi per terra e continu-iamo a lavorare al servizio del paziente con la giusta umiltà ma anche con tanto entusiasmo, sul solco tracciato dal prof. Amadori. Prima di arrivare a Meldola e diventare cardioncologo, lei era cardiologo. Qua-li difficoltà ha riscontrato in questo passaggio? Il lavoro del cardioncologo è diverso da quello del cardiologo principalmente per due motivi. Il primo è che ci ritroviamo ad avere a che fare con un contesto clinico peculiare, nel quale la tipologia della malattia cardiovascolare differisce da quella che si riscontra tutti i giorni in un normale reparto di Cardiologia, perché legata per lo più agli effetti collaterali delle terapie somministrate. In seconda battuta, è molto diverso il rapporto che abbiamo col paziente, nonché la forma mentis dello stesso. In Cardiologia l’inno-vazione tecnologica ci permette spesso di offrire terapie urgenti e risolutive alle criticità che riscontriamo, cosa di cui al momento non disponiamo in Oncologia. Il paziente che riceve una diagnosi di tumore sa quindi di trovarsi di fronte a una montagna da scalare.L’emergere della cardioncologia è uno degli esempi più lampanti di come ora-mai la cura del paziente oncologico presupponga multidisciplinarietà.

La multidisciplinarietà rappresenta un valore aggiunto, e la cardioncologia è un piccolo ma valido esempio di ciò. Gli sguardi di un cardiologo e di un oncolo-go sono diversi: ma poter unire i punti di vista ci permette di colmare l’uno le lacune dell’altro. Da circa 2 anni, qui in IRST, grazie alla collaborazione del colle-ga ematologo dott. Alessandro Lucchesi, il nostro Istituto vanta la presenza di un vero e proprio gruppo multidisciplinare, denominato COIR (Cardio-Oncologia IRST Romagna), che vede il coinvolgimento dei singoli specialisti che si riuniscono a cadenze regolari per discutere dell’ap-proccio terapeutico da intraprendere per i nostri pazienti, per offrire loro un percorso il più possibile personalizzato e condiviso. Non dimentichiamo poi che, proprio per la natura di questo Istituto, la nostra collaborazione investe anche il campo della ricerca. Esistono statistiche in merito alle com-plicazioni cardiache legate all’utilizzo di farmaci chemioterapici? Quali i di-sturbi più frequenti?È complesso riuscire ad identificare una statistica chiara e definitiva sulle proble-matiche cardiovascolari. Tra le più co-muni possiamo ricordare la disfunzione contrattile del ventricolo sinistro come effetto collaterale delle antracicline; la cardiopatia ischemica dovuta a terapie a base di fluoropirimidine o trattamenti radianti; o ancora problematiche trom-boemboliche venose, ipertensione arte-riosa o eventi aritmici come conseguenza indesiderata dell’assunzione di farmaci anti-angiogenetici o anti-tirosinchinasici. Le terapie ormonali, cui devono sotto-porsi pazienti con tumore al seno o alla

prostata, possono provocare un incre-mento del colesterolo e dei trigliceridi. Persino i più moderni approcci, come l’immunoterapia o la target therapy, trat-tamenti che puntano non solo alla cura della malattia ma anche, laddove essa non fosse possibile, alla sua eventua-le cronicizzazione, non sono scevri da effetti collaterali. Tuttavia, a mio pa-rere, due evidenze sono molto chiare. La prima è che oggigiorno riscontriamo una netta riduzione della cardiotossici-tà dei farmaci, per merito proprio del progresso scientifico. La chemioterapia presenta una formulazione più precisa rispetto al passato; e i macchinari di cui disponiamo permettono di effettuare un trattamento radioterapico più mi-rato e schermato, risparmiando il più possibile gli organi sani circostanti. La seconda evidenza è la correlazione che si riscontra tra possibile cardiotossicità e profilo cardiovascolare del paziente. È ormai chiaro come fattori di rischio quali ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo e obesità contribuisca-no ad incrementare la propensione ad eventuali effetti indesiderati. Per questo motivo risulta fondamentale, oltre al mo-nitoraggio costante durante le cure, una valutazione cardiologica prima dell’inizio delle terapie, che punti a eliminare stili di vita dannosi e ad intraprendere il più precocemente possibile eventuali trat-tamenti farmacologici. Infine, la cono-scenza approfondita dei comuni effetti collaterali cardiocircolatori di ciascuna molecola chemioterapica ci può portare a sviluppare schemi di monitoraggio o di trattamento precoce che diminuiscano i rischi.

Intervista a Michele Aquilina e Pietro Cortesi

Aziende in campo

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Il cancro si batte anche con lo sportIntervista a Silvano Zanuso, Technogym Scientific & Communication Manager e Visiting Professor presso l’Università di Coventry

In che modo l’attività fisica può essere utile contro il cancro?Per poter rispondere a questa domanda è necessario definire in maniera precisa il significato dei due termini ‘attività fisi-ca’ ed ‘esercizio fisico’; tali termini sono spesso utilizzati in forma intercambia-bile, ma andrebbero invece distinti tra loro. Il termine ‘attività fisica’ si riferisce a qualsiasi tipo di movimento che deter-mini un aumento della spesa energetica rispetto alla condizione di riposo, con ‘esercizio fisico’ invece si identifica una sottocategoria che comprende tutte le attività che richiedono il movimento del corpo umano eseguito però con delle finalità precise (riabilitazione, forma fi-sica, estetica, performance, prevenzione o trattamento di patologie oncologiche nel nostro caso) e seguendo dei preci-si criteri in termini di durata, intensità, frequenza. Camminare, salire le scale, passeggiare con il cane, spostarsi in bicicletta sono quindi tutte forme di at-

tività fisica; seguire una lezione di aero-bica, sollevare dei pesi, fare cinquanta vasche in piscina, sono tutte forme di esercizio fisico.Nel caso di presenza di un problema on-cologico è meglio seguire un program-ma di attività fisica strutturata con degli obiettivi specifici o è sufficiente muoversi in maniera ‘aspecifica’?Lo studio degli effetti che attività fisica ed esercizio fisico determinano sull’uomo è disciplina relativamente nuova, è in-fatti solo dalla seconda metà del secolo scorso che questo tipo di studi ricevono un impulso notevole. Molto c’è ancora da studiare e da capire, ma su alcuni aspetti è stata fatta ormai chiarezza: il movimento è strettamente correlato con lo stato di salute generale e con la riduzione della mortalità sia per tutte le cause che per i problemi legati all’appa-rato cardiovascolare. I benefici dell’atti-vità fisica sono stati confermati sia nella prevenzione che nel trattamento delle principali patologie oncologiche. Va però evidenziato che l’attività fisica aspecifica ha un suo valore nel migliorare lo stato di salute solo nei soggetti sedentari e

per un periodo di tempo limitato. Per continuare ad ottenere miglioramenti costanti è necessario agire su alcune variabili quali intensità, durata, tipologia di esercizio: è necessario quindi passare dall’attività fisica all’esercizio fisico.L’attività fisica generale è quindi inu-tile?Assolutamente no, è bene ribadire que-sto concetto: l’attività fisica generale è utile principalmente ai soggetti inattivi per i quali il passaggio dall’immobilità a modesti livelli di attività fisica porta immediatamente a dei benefici; nei sog-getti già normalmente attivi, per ottenere ulteriori benefici è importante non l’au-mento del volume di attività fisica (più movimento) ma l’inserimento di attività specifiche, come quelle che si possono svolgere in palestra o all’aperto, che pos-sano portare all’aumento della variabile ‘intensità’. Per concludere, l’ideale sareb-be quello di essere normalmente attivi e di inserire su questa base di attività due o tre sedute settimanali di esercizio fisico strutturato, con dei programmi di-segnati dal proprio oncologo e seguiti da personale esperto e qualificato.

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Wellness Foundation è da anni impegnata nella promozione della salute delle persone attraverso iniziative che educano al movimento come strumento per la prevenzione delle malattie croniche e per il miglioramento della qualità della vita. Numerosi sono i programmi e le attività avviate in Romagna dove, dal 2003, Wellness Foundation coordina e promuove il progetto Wellness Valley per diffondere la cultura del Wellness e stili sani di vita tra la popola-zione, realizzando così un nuovo modello di sviluppo che rimetta al centro le persone e la loro salute.

Wellness Week - La settimana del movimento e dei sani stili di vita. Dal 18 al 27 Maggio torna per la quarta edizione la Wellness Week, con oltre 300 eventi in tut-to il territorio della Romagna per scoprire i benefici del movimento e vivere il benessere a 360 gradi. Tutte le informazioni sono disponi-bili su Wellness Valley app, l’ap-plicazione ufficiale della Wellness Valley, gratuita per iOS e Android.

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Ricerca e innovazione

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malattia ha una durata molto più lunga, che pur non essendo cronica presenta ripercussioni per un periodo di tempo prolungato. Il tumore lo costringe a una routine terapeutica precisa e lo pone a rischio di vita: ciò nonostante presenta una prognosi migliore rispetto all’adulto colpito dalle medesime neoplasie. Le statistiche ci dicono che otto bambini su dieci riescono a guarire. Cosa significa per lei come persona e come professionista vedere un piccolo paziente entrare presso il vostro repar-to e uscirne completamente guarito?Il bello del mio lavoro è che la stragran-de maggioranza dei bambini riesce a sconfiggere il cancro. Vedere un piccolo paziente passare attraverso un percor-so faticoso, complesso, doloroso, per poi finalmente tornare alla vita di tutti i giorni per noi rappresenta una grande gioia. Vederli andare a scuola; osservarli tornare per i controlli con i capelli più lunghi; persino sapere che si sono fatti male giocando coi compagni è un sol-lievo. Sembrerà strano, ma significa che il paziente è finalmente uscito non solo fisicamente ma anche psicologicamente dalla campana di vetro che gli impone la terapia. Tornare alla normalità per un

La gioia di curare i nostri bimbi

Intervista alla dott.ssa Roberta Pericoli

La dott.ssa Roberta Pericoli è dal 2013 Responsabile della Struttura Semplice di Oncoematologia Pediatrica nell’ambito della U.O. di Pediatria dell’Ospedale Infermi di Rimini. Laureata col massimo dei voti nel 1989 presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Alma Mater Studiorum con una tesi riguardante il Linfoma di Hodgkin, ha ottenuto il diploma di specializzazione in Pediatria nel 1993, frequentando il Sant’Orsola di Bologna. All’Ospedale Infermi dal 1996, ne è diventato Dirigente Medico due anni dopo, nel 1998.

Dottoressa Pericoli, la Romagna ha fatto notevoli passi avanti in questi anni dal punto di vista della cura dei piccoli pazienti malati di cancro: quello di Rimini è ormai un centro d’eccel-lenza riconosciuto a livello nazionale.Assolutamente; considerando anche che prima del 1999 un centro di oncoema-tologia pediatrica non esisteva. Siamo passati dal prendere in carico due o tre bimbi, a cui potevamo somministrare so-lo chemioterapia, a trattare 30 nuovi casi l’anno. Un numero importante, che ha imposto anche scelte organizzative di un certo tipo: da una situazione logistica un po’ disagiata, con due stanze dedicate in fondo al corridoio della Pediatria che rappresentavano la zona di isolamento per i pazienti immunodepressi, siamo passati ad avere una vera e propria area con quattro camere da letto. Gra-zie all’avvento della chirurgia pediatrica nel 2002 siamo in grado di trattare non più solo le leucemie ma anche linfomi e tumori solidi in genere: col day hospital possiamo inoltre somministrare terapie nell’arco della giornata, di modo che i bambini non debbano essere per forza ricoverati.Di recente, grazie anche alla collabo-razione tra IOR e Mediafriends nell’am-bito del progetto “La Fabbrica del Sor-

riso”, è stata installata la tomoterapia presso l’IRST IRCCS, che permetterà alla Romagna di disporre di un Centro di Riferimento Radioterapico Pedia-trico. Quali saranno i vantaggi per i nostri pazienti?In primo luogo, non saremo più costretti a trasferire bambini che devono essere sottoposti a trattamento radiante presso altri ospedali di città lontane: la prossi-mità di cura è un aspetto fondamentale affinché i nostri pazienti e le loro famiglie possano concentrarsi esclusivamente sul percorso di guarigione, senza ulteriori fonti di stress. Inoltre, la tomoterapia è una strumentazione che ci permette di somministrare radioterapia con maggiore precisione, senza intaccare tessuti sa-ni: questo significa minori possibilità di effetti collaterali per quello che, non di-mentichiamo, è comunque un organismo delicato e in crescita. Di conseguenza, potremo prendere in carico casi di ne-oplasie solide che in precedenza non potevamo trattare.Quali sono le altre peculiarità del pa-ziente oncologico pediatrico?Quello pediatrico è un tipo molto parti-colare di paziente. È diverso dagli altri bimbi affetti da differenti patologie: la

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bambino significa anche questo: sentirsi libero di potersi far male.Viceversa non si può nemmeno im-maginare la tristezza che prova tutto il reparto per quei due pazienti sfor-tunati su dieci che non ce la fanno.È terribile: quei due bambini restano nel cuore, come una ferita aperta che non si chiude mai. In tutti questi anni avremo perso venti, trenta pazienti al massimo: ma li ricordiamo ancora tutti, come se fossero ancora qua con noi. Rappresen-tano una esperienza negativa talmente forte da farti mettere in dubbio se valga la pena di fare il tuo lavoro: ma poi ma-gari vengono in reparto per un saluto ex pazienti che stanno per sposarsi, o che avranno un figlio, e allora tutto assume una luce molto diversa.La bellezza del vostro reparto è anche data dal fatto che qualsiasi persona, prima di entrare, si aspetterebbe un luogo di sofferenza per i pazienti e per le loro famiglie: invece è la gioia a farla da padrona. Dev’essere difficile mantenere un clima di questo tipo.In realtà non direi: è la presenza dei bambini stessi che contribuisce a fare del nostro dipartimento un luogo di se-renità. I ragazzi sono così: trascinano noi professionisti all’interno dei loro gio-chi, anche durante la visita. Non esiste una formazione specifica che ci aiuti a mantenere la serenità in corsia: chiun-que trascorra tempo nel nostro reparto ha il sorriso sulle labbra, un sorriso che viene dal cuore. È questo il regalo più prezioso che ci fanno i nostri bambini.Alcune realtà del territorio, come la Nove Colli o le società di basket della Romagna, sono scese in campo per aiutarvi a mantenere questo clima e per sostenere i progetti che lo IOR porta avanti in reparto e che contri-buiscono a rendere meno pesante il percorso di guarigione.Ho saputo, e siamo molto grati a tutti per l’aiuto che ci daranno. So che alcuni grandi campioni dello sport proveranno

a percorrere i 130 km in bicicletta della Nove Colli in meno di 4 ore per soste-nere il progetto di pet therapy che lo IOR porta avanti: mi sembra un’impresa titanica, anche più complicata di curare un bimbo dalla leucemia, ma sono sicuro che daranno il massimo. Ringrazio an-che col cuore le società di basket della Romagna, che si sono fatte promotrici dell’acquisto di un ecodoppler per veni-

puntura: una strumentazione che ci aiu-terà a stabilire da subito un forte legame tra medico e paziente, contribuendo a stringere quell’alleanza terapeutica in-dispensabile nella lotta alla neoplasia. È bello vedere tante realtà impegnate a fare la differenza per rendere il lavoro dei nostri professionisti e il percorso di guarigione dei nostri bambini il più agevole possibile.

Ricerca e innovazione

La dott.ssa Pericoli insieme al Prof. Dino Amadori

Un paziente dell’Oncoematologia Pediatrica durante una pausa dalle terapie

Eventi

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#novecolli4children: IOR e ASD Fausto Coppi a sostegno dei piccoli pazienti

Ivan Basso, Joaquim ‘Purito’ Rodriguez, Yuri Chechi, Antonio Rossi: sono solo alcuni dei campioni che correranno nel Dream Team che la Nove Colli – Selle Italia ha selezionato nell’ambito dell’ini-ziativa “Nove Colli 4 Children”. L’obiet-tivo: sostenere i numerosi progetti che l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) porta avanti presso il Reparto di On-coematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini, centro di riferimento dei tumori infantili in Romagna. Per farlo, la squadra che prenderà parte al per-corso da 130 km dovrà fermare il tempo sotto le 4 ore: una vera e propria cro-nometro, una gara nella gara che vedrà coinvolti anche gli altri partecipanti alla corsa, che potranno aiutare i campioni nell’impresa. Se il Dream Team riuscirà nell’intento, Nove Colli – Selle Italia donerà la cifra di 10.000 euro all’I-stituto Oncologico Romagnolo, che li utilizzerà per sostenere e implementare i servizi a favore dei bambini coraggiosi. Negli ultimi anni, lo IOR ha intensifica-

to gli sforzi dedicati ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie. Nel 2016 è stato realizzato un investimento che ha portato all’acquisto di quattro pol-trone – letto da collocare accanto ai letti ospedalieri dei piccoli pazienti, in maniera che il famigliare che presta loro assistenza nei lunghi periodi di degen-za possa riposare in maniera migliore. L’impegno è proseguito con il supporto

della preziosa attività di psiconcologia portata avanti da oramai quindici anni dalla dott.ssa Samanta Nucci, per poi sfociare ultimamente nella realizzazione di una serie di eventi che riguarda un’a-limentazione che risponda alle esigenze specifiche dei bambini malati.Il fiore all’occhiello di questo impegno è però forse la pet therapy, importante progetto realizzato in collaborazione con

Un momento di pet therapy presso l’Oncoematologia Pediatrica di Rimini

Le due star Paolo Bettini e Yuri Chechi

Eventi

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Foto di gruppo durante la conferenza stampa di #novecolli4children

Un momento di pet therapy presso l’Oncoematologia Pediatrica di Rimini

AUSL Romagna, SGR – Società Gas Rimi-ni e la Dog Galaxy ASD. I piccoli pazienti hanno potuto giocare in corsia assieme a quattro cuccioli opportunamente ad-destrati, che li hanno aiutati a vivere più serenamente la propria degenza e a distogliere l’attenzione dalle terapie necessarie, affrontando meglio i suoi aspetti più dolorosi. “La pet therapy aiuta a sviluppare un approccio più partecipativo e collaborativo nei con-fronti dei trattamenti, che in questo modo risultano più efficaci”, spiega la dott.ssa Samanta Nucci, psicologa IOR in servizio presso il reparto. “La risposta è stata tale che uno dei nostri pazienti ha addirittura protestato quando l’abbia-mo dimesso per tornare a casa: sapendo che i suoi amici a quattro zampe torne-ranno presto non voleva assolutamente mancare. Il cane ha l’incredibile capacità di sviluppare un’immediata empatia con i bimbi, un’empatia che noi esseri umani non siamo in grado di stabilire.”“Quando i piccoli pazienti di Rimini espri-

mono un bisogno tramite il lodevole staff dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi, lo IOR non si tira mai indietro”, ha spiegato il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi nel corso della conferenza stampa di presenta-zione dell’iniziativa, tenutasi martedì 13 marzo a San Benedetto del Tronto, poco prima della tappa a cronometro che ha chiuso la Tirreno-Adriatico. “Grazie al sostegno dei nostri amici della No-ve Colli continueremo a fornire servizi che potranno fare la differenza per i ragazzi e per le famiglie che si trova-no ad affrontare il difficile percorso di guarigione. Sono circa 30 i nuovi casi annui che questo Centro di Riferimento Romagnolo riesce a prendere in carico: un numero importante se pensiamo che per la maggior parte di essi le terapie proseguono per periodi di tempo anche superiori a un anno. A questo si som-mano le visite di controllo, da tenersi anche negli anni successivi alla scom-parsa della malattia”.

“Per fortuna la letteratura medica ci dice che circa l’80% dei ragazzi riesco-no a sconfiggere il tumore – prosegue Fabrizio Miserocchi –, tuttavia si tratta di un percorso lungo e faticoso. Il cancro costringe i piccoli ad essere completa-mente isolati da tutto il contesto che li riguarda: non possono andare a scuola e sono costretti a stare lontani dai loro amici a causa dell’immunodepressione che le terapie comportano. La campa-na di vetro sotto cui viene posto un paziente di questo tipo da una parte lo protegge, ma dall’altra lo proietta in una dimensione di forte solitudi-ne. Per questo motivo grazie al grande impegno della Nove Colli e di Sportful non supporteremo solo il progetto di pet therapy: la nostra idea è anzi quella di mettere a disposizione delle borse di studio per gli adolescenti obbligati dai lunghi periodi di ospedalizzazione a perdere corsi e lezioni, in modo che la malattia non li costringa a rimanere indietro rispetto ai coetanei”.

Eventi

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La Romagna va a canestro contro il cancro

Le squadre di basket della Romagna si sono unite sotto un’unica bandiera per un grande scopo: donare una strumen-tazione fondamentale ai piccoli pazienti malati di cancro dell’Oncoematologia Pediatrica di Rimini, un’ecodoppler per individuarne le vene al primo colpo, grazie all’iniziativa di crowdfunding “Schiacciamo il Cancro!”, pubblicata a fine marzo sulla piattaforma Eticarim.“Il momento del prelievo e delle iniezioni è sempre complicato da affrontare per un bambino”, spiega il Direttore Gene-rale Fabrizio Miserocchi. “Penso che tutti si ricordino del terrore, della paura che ci faceva l’ago le poche volte che dovevamo sottoporci ad una puntura. Purtroppo ci sono bambini sfortunati che questa angoscia devono viverla tutti i giorni, più volte al giorno, per mesi: a volte per somministrare loro le cure necessarie a sconfiggere la leuce-mia; a volte per controllare che quelle stesse cure stiano effettivamente dando i risultati sperati”.“I bimbi malati di tumore devono sotto-porsi a varie procedure dolorose, come prelievi di sangue e infusione di farmaci chemioterapici: procedure effettuate tramite catetere venoso centrale, di-spositivo inserito chirurgicamente in anestesia generale”, aggiunge la dott.ssa Roberta Pericoli, Responsabile del Reparto di Oncoematologia Pediatrica. “L’ecodoppler in questione ci darebbe

la possibilità in alcuni casi di evitare ai bambini il disagio non solo della sala operatoria, ma anche quello di portare un tubicino che esce dal torace grazie all’utilizzo delle vene periferiche”. Un catetere venoso centrale il cui posizio-namento prevede peraltro un intervento chirurgico in anestesia generale.Non si tratta però dell’unico vantaggio di questa strumentazione. Le piccole vene dei pazienti sono spesso stressate, affaticate, difficili da individuare anche per il personale più esperto. Questo si-gnifica che, a volte, sono necessarie più tentativi per ‘fare centro’. La paura e il dolore che provano per queste frequenti punture rendono i bimbi meno collabora-tivi verso terapie che potrebbero salvar loro la vita. “Lo stress cui è costretto un bimbo al momento del prelievo contribuisce a rendere ancor più traumatico l’approccio alla malattia e al percorso di guarigione”, afferma la psiconcologa IOR, Samanta Nucci. “Questo significa che da subito il personale incaricato di somministra-re le terapie diventa un po’ il ‘nemico’ agli occhi del paziente e dei genitori che

vedono il proprio figlio soffrire. Questa strumentazione ci permetterà di dimi-nuire al minimo il dolore che prova il ragazzo in sede di puntura, contribuendo a costruire così quel rapporto di fiducia necessario a stabilire quell’alleanza me-dico-paziente fondamentale affinché le terapie siano efficaci”.Per questo motivo le società di basket della Romagna, l’Istituto Oncologico Romagnolo e Panorama Basket, tra-smissione d’approfondimento di Telero-magna, condotta dal giornalista Enrico Pasini insieme a Franceska Picari, hanno deciso di “schiacciare il cancro” tutti insieme, scendendo in campo come una sola squadra, la grande squadra della pallacanestro romagnola. “Per poter donare questa fondamentale strumentazione al centro di riferimento dell’oncologia pediatrica della Romagna abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: gioca-tori, allenatori, tifosi”, conclude Fabrizio Miserocchi. “Ci servono 5.000 euro per evitare, per quanto possibile, dolore inutile ai piccoli pazienti. Sono sicuro che, tutti insieme, riusciremo a raggiun-gere e superare la cifra necessaria”.

Cristian Villani, giocatore di basket dei Tigers Forlì, insieme a un piccolo tifoso

Alimentazione

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La Romagna va a canestro contro il cancro

La razza è un pesce molto magro e costituisce una buona fonte di vitamina A e di Sali minerali come il potassio e il fosforo. È un alimento leggero molto indicato nella dieta dei bambini e degli anziani. Lo possono consumare tranquillamente anche le persone che seguono un regime alimentare dietetico e quelle che soffrono di colesterolo. La razza ha solamente 68 kilocalorie ogni cento grammi di parte edibile.

Insalata di razza pane carasau e marmellata di radicchio rosso

Ingredienti per 4 persone:• razza fresca • misticanza• radicchio tagliato grossolanamente a julienne 500 g• zucchero 150 g• arancia non trattata buccia e succo a fine cottura

Procedimento: pulire la razza e cuocerla a vapore o lessarla in acqua, raffreddarla e spinarla. confezionare la marmellata di radicchio rosso in maniera classica facendo sobbollire radicchio e zucchero per circa 30’ aggiungere a fine cottura la buccia dell’arancia grattata ed il succo, lasciar cuocere per altri 5’, raffreddare e mantenere in frigo.

La Ricetta dello Chef Luca Zannoni

Eventi

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Festa della Mamma 2018Le piazze della solidarietà romagnola

I 1.200 Volontari dello IOR vi aspettano nelle nostre dieci sedi o presso i banchetti dislocati su tutto il territorio con le loro splendide azalee, da oltre 25 anni il simbolo più bello della lotta contro il cancro in Romagna. Recatevi allo stand più vicino a casa vostra: vi ringrazieranno non solo le vostre Mamme, ma anche tutte le pazienti che ogni giorno combattono la loro personale battaglia contro la malattia.

Cesenasabato 12 e domenica 13 maggio in p.zza del Duomo, all’Ipermercato Famila di Torre del Moro, al Centro Commerciale Montefiore, all’Ipercoop Lungosavio, al Famila di p.zza A. Magnani, al Conad di Ponte Abbadesse e nella piazzetta di Calisese sabato 12 maggio presso il Supermercato Economy lungo la via RomeaCesenaticosabato 12 e domenica 13 maggio lungo Corso Garibaldi, area antistante negozio Piadina Time sabato 12 maggio presso la Coop in via SaffiGambettola sabato 12 e domenica 13 maggio alla Mostra Scambio in Corso Mazzini sabato 12 maggio presso l’A&O in via del LavoroGatteo sabato 12 e domenica 13 maggio in p.zza della Libertà, area antistante Flair CafèLongianosabato 12 maggio presso il Supermercato Economy di Ponte Ospedaletto sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza del MunicipioMilano Marittima sabato 12 e domenica 13 maggio presso l’area antistante la rotonda I MaggioSan Mauro Pascoli sabato 12 e domenica 13 maggio in p.zza BattagliniS. Angelo di Gatteosabato 12 e domenica 13 maggio presso il p.le della ChiesaSavignano sul Rubicone venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio

presso l’ingresso n.2 del Romagna Shopping Valleysabato 12 e domenica 13 maggio nel centro storico di Savignano in Corso Vendemini

Faenzasabato 12 e domenica 13 maggio p.zza del Popolo, Centro Commerciale Le Maioliche, Hospice Villa AgnesinaBrisighellasabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Carducci, Bar Stazione e Supermercato Conad Casola Valseniosabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Oriani Castelbolognesesabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Bernardi Marradisabato 12 maggio loggiato comunale in p.zza Scalelle Marzenosabato 12 maggio Panificio Pasticceria Modiglianasabato 12 e domenica 13 maggio loggiato comunale in Corso Garibaldi Riolo Termesabato 12 e domenica 13 maggio Corso MatteottiSolarolodomenica 13 maggio p.zza Gonzaga Tredoziosabato 12 e domenica 13 maggio via XX Settembre

Forlìdal 2 al 12 maggio Ospedale Pierantoni sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Saffi, Chiostro San Mercuriale venerdì 11 maggio Corso della Repubblica, ingresso Cariromagna sabato 12 maggio Super Store Conad Bengasi, Sma via Balzella, Super Store Conad Cava, Coop Curiel, Conad Ravaldino, Conad Stadiumsabato 12 e domenica 13 maggio p.le Pieve a San Martino in Strada, p.le Kennedy, p.le Vittoria

ingresso Giardini Pubblici, viale Roma a fianco al Bar All’Angolodomenica 13 maggio Iper Punta di Ferro Bagno di Romagnasabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Ricasoli e presso i Giardini PubbliciCastrocaro Terme e Terra del Sole sabato 12 maggio viale Marconi, ingresso delle Terme di Castrocaro, Terra del Sole p.zza d’Armi, Conad City Terme via Cantarelli, Conad Castrocaro via del Lavoro Civitella di Romagnadomenica 13 maggio p.zza Giacomo Matteotti Fiumanasabato 12 maggio p.zza PertiniForlimpopoli da venerdì 4 maggio a domenica 13 maggio p.zza Garibaldi Galeata sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Gramsci Meldola sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Orsini e Conad Bidente Predappiosabato 12 maggio Conad Nello, Conad Rabbi, Casa del ContadinoPremilcuoresabato 12 e domenica 13 maggio p.zza dei Caduti e in via Roma Rocca San Cascianosabato 12 e domenica 13 maggio p.zza GaribaldiSanta Sofia domenica 13 maggio Parrocchia di Santa Lucia

Imolada lunedì 7 a domenica 13 maggio CNA, Centro Sociale San Prospero, Bar Mood8-10-12-13 maggio via Emilia 149da giovedì 10 a domenica 13 maggio Centro Leonardodomenica 13 maggio Chiese di San Prospero, Croce Coperta, Santo Spirito

Eventi

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Lugo sabato 12 e domenica 13 maggio Ipercoop-Globo e p.zza Baraccasabato 12 vicino al Crai PagliutiAlfonsinesabato 12 maggio nel p.le Coop, in p.zza Gramsci e in p.zza MontiBagnacavallo sabato 12 maggio Superstore Conad La Fonte di Tiberio e Centro Commerciale La Pieve sabato 12 e domenica 13 maggio in via Mazzini Portico Opere PieBagnara sabato 12 maggio p.zza MarconiBarbiano sabato 12 maggio p.zza AlbericoBelricetto sabato 12 maggio parcheggio vicino a Blu Village CafèBizzuno sabato 12 maggio Supermercato CraiConselicesabato 12 maggio Coop e Conad sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza ForestiCotignolasabato 12 maggio Conad, Crai Pagliuti e p.zza Vittorio Emanuele IIFilo d’Argenta venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio Sagra del Pesce AzzurroFusignanosabato 12 e domenica 13 maggio p.zza CorelliGioveccasabato 12 maggio vicino al FornoLavezzolasabato 12 maggio p.le Coop Masierasabato 12 maggio vicino al BarMassalombardasabato 12 maggio p.le Coop, Conad, Lidl e Crai sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza MatteottiSant’Agata sul Santernosabato 12 maggio p.zza Umberto I e vicino al Supermercato Conad La CavejaSan Bernardino sabato 12 maggio p.zza San BernardinoSan Lorenzosabato 12 maggio p.zza 8 MarzoSan Patriziosabato 12 maggio p.zza MameliSan Potitosabato 12 maggio vicino al forno Santa Maria di Fabriago sabato 12 maggio p.zza VersariTraversara sabato 12 maggio parcheggio della ChiesaVilla San Martino sabato 12 maggio

piazzetta dott. MontevecchiVillanova di Bagnacavallosabato 12 maggio p.zza MartiriVoltanasabato 12 maggio p.zza Unità

Ravennada mercoledì 9 a venerdì 11 maggio ingressi Ospedale Ravenna via Missiroli e viale Randi, Hospice Villa Adalgisasabato 12 maggio p.zza Einaudi, p.zza XX Settembre, p.zza San Francesco. via Cavour, ESP Shopping Center, Conad Galilei via Newton 28, Conad La Fontana Vicolo Tacchini 33, Famila via Faentina 149domenica 13 maggio p.zza San Francesco e p.zza XX SettembreCerviasabato 12 maggio Coop di viale Roma, Coop via Mazzotti, Conad via Caduti della LibertàMarina di Ravennasabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Dora MarkusMezzanosabato 12 maggio Coop di via Borghi e DPIU’ via Reale 290Pinarella di Cervia sabato 12 maggio Conad via PlatonePorto Corsinisabato 12 maggio Farmacia Comunale 3 via PoPorto Fuorisabato 12 maggio Conad via Staggi 27Punta Marinasabato 12 maggio Conad viale dei Navigatori 88Russivenerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Farinisabato 13 maggio Coop e ConadSan Pietro in Vincolivenerdì 11 via Farini 89Sant’Albertosabato 12 maggio Conad via Guerrini 152San Zaccariasabato 12 maggio Conad di via del SangioveseSavarnasabato 12 maggio COOP via dei Martiri 1Savio di Cerviasabato 12 maggio Forno Saviotti via Romea Nord 220 Savio di Ravennasabato 12 maggio Conad via Saviazzo 12

Riccione sabato 12 e domenica 13 maggio p.le Turismovenerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio Centro Commerciale Perla Verdevenerdì 11 e sabato 12 maggio Ospedale Ceccarinivenerdì 11 e domenica 13 maggio Corso Fratelli Cervi p.le ex-ACLIsabato 12 e domenica 13 maggio viale DanteCattolicavenerdì 11 e sabato 12 maggio Ospedale Cervesi

sabato 12 e domenica 13 maggio p.le Nettunosabato 12 p.zza De Curtis davanti al bar MattosaccoCoriano sabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Don MinzoniGabicce Maresabato 12 e domenica 13 maggio p.zza Matteottidomenica 13 maggio Chiesa di Gabicce Maredomenica 13 maggio Chiesa a Ponte TavolloMisano Adriaticosabato 12 maggio Conad Rio Aginadomenica 13 maggio p.zza Della RepubblicaMorcianosabato 12 maggio Conad e Fratelli Del MagnoPianventenavenerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio Edicola Serafini PaoloSan Giovanni in Marignanodomenica 13 maggio p.zza Silvagni

Riminida venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Tre Martiri, p.zza Cavour, Arco d’Augusto, p.le Fellini, Le Befane Shopping Centre, Conad Tiberio, Centro Commerciale I Malatestasabato 12 e domenica 13 maggio Ospedale InfermiBellariada venerdì 11 a domenica 13 maggio Isola dei Platani e ConadMiramareda venerdì 11 a domenica 13 maggio Chiesa Sacro Cuore via MarconiSant’Agata Feltriada venerdì 11 a domenica 13 maggio ConadTorre Pedrerada venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Sacchi e Farmacia Lido via San SalvadorViserbada venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Pascoli e Conad La Fonte

Santarcangeloda venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Ganganelli sabato 12 e domenica 13 maggio Coop Fornace via CostaPietracutada venerdì 11 a domenica 13 maggio Chiesa Parrocchiale viale Umberto I e Bar Sport via Antonio GramsciSan Leoda venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Dante Alighieri Verucchioda venerdì 11 a domenica 13 maggio p.zza Malatesta Villa Verucchio sabato 12 e domenica 13 p.zza Europa, Conad via Casale 60 e Simply Piazzetta Valle del Marecchia

Eventi

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Lo IOR in corsia festeggia le donne

“Ogni donna, un fiore”: è questo il no-me dell’iniziativa dell’Istituto Oncologi-co Romagnolo, pensata in occasione dell’8 marzo 2017 e che quest’anno viene riproposta per festeggiare il ‘ver-sante rosa’ della lotta contro il cancro. La ONLUS, grazie all’attività svolta dai suoi Volontari, l’anno scorso non ha solo ‘invaso’ le piazze della Romagna con le sue mimose solidali, ma ha voluto an-che presentarsi nelle corsie del nostro territorio per omaggiare tutte quelle donne che oggi non possono prendere parte alle celebrazioni, perché impe-gnate in esami di routine, ricoverate o semplicemente nell’atto di svolgere il loro fondamentale lavoro.Così, le pazienti, le infermiere e le dot-toresse nei vari ospedali e negli Hospice della Romagna, si sono viste recapita-re un piccolo omaggio: una gerbera, simbolo del Progetto Margherita, il

servizio gratuito dell’Istituto Oncologico Romagnolo messo a disposizione - gra-zie alla competenza di un parrucchiere Volontario - di tutte quelle donne che, durante il loro percorso di cura da una neoplasia, affrontano il delicato mo-mento della caduta dei capelli a causa della chemioterapia. In una giornata i volontari dello IOR hanno distribuito

2.300 fiori ad altrettante donne che lottano contro il cancro.Ma l’impegno di chi presta gratuitamente il proprio tempo a favore delle attività dello IOR non si è limitato a questo. Da Imola a Cattolica, come detto in prece-denza, i nostri volontari sono stati pre-senti in tutte le piazze della Romagna con le mimose solidali, il cui ricavato ha portato l’incasso record di 30.537 euro a favore del Progetto Margherita. Un servizio la cui importanza è confer-mata dai numeri - nell’arco del solo 2017 sono state 353 le parrucche consegnate a donne in chemioterapia, quasi una al giorno - e che recentemente, dalle sole sedi IOR di Rimini, Ravenna e Forlì, è stato attivato anche a Imola e Cesena.

Le nostre storie

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Lo IOR in corsia festeggia le donne

Le nostre storie

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deciso che il momento delle cortesie era finito e liberato le gambe da quel guinzaglio di scrupoli e preoccupazioni. Per un attimo si era sentito nuovamente bambino, come quando alle “Olimpiadi del Ghetto” metteva in fila uno dopo l’altro gli avversari dei quartieri limitro-fi: solo che stavolta c’era la Riva dei Sette Martiri di Venezia gremita ad applaudirlo. La montagna era scalata; era il momento di esultare, ma era quasi deluso. Quando finalmente aveva ritro-vato gli amici in mezzo a quel carnaio li aveva rimproverati: “Beh, è tutto qui?”. L’adrenalina dell’impresa ha iniziato a scorrere nelle sue vene solo nei giorni immediatamente successivi, scalfendo all’interno della sua mente un pensiero fisso: quello di correre ancora, quello di

delle auto in sosta, dallo scatto di un gatto dispettoso o da un semaforo. L’u-nica cosa che niente poteva ‘disturbare’ era la corsa: lì non c’era niente da fare, vinceva chi ne aveva di più. E Valter ne aveva parecchia.Valter ne aveva talmente tanta che il “tutto scorre” l’ha trasformato in “tut-to corre”; e qualche anno dopo le “Olim-piadi del Ghetto” è andato a Venezia a tentare la sua prima maratona. Qua-rantadue chilometri, una montagna da scalare a cui aveva scelto di approcciarsi in maniera timorosa, quasi reverenziale. Aveva deciso di procedere con calma: non gli importava, non gli interessava vincere. Anche gli amici più esperti l’a-vevano messo in guardia: “occhio a non partire troppo forte se non vuoi andare fuori giri!”. Così, correva e aspettava il momento della crisi; ma i chilometri pas-savano e questa non arrivava. Infine, a cinque chilometri dal traguardo, aveva

Tornare alla corsa per tornare alla vita

La storia di Valter Marcelli

“Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume”, affermava Eraclito secon-do Platone, per spiegare che tutto scorre ed è in eterno divenire. Così, una persona che si immerga in due momenti distinti nel medesimo corso d’acqua si troverà all’interno di un diverso torrente. E come il fiume sarà cambiato, lo stesso sarà per l’uomo. Chissà se è a questo che pensa Valter Marcelli, mentre taciturno si immerge fino alle ginocchia nei torrenti a lui così famigliari per praticare l’amata pesca con la mosca, quell’esca che in maniera certosina prepara con giorni d’anticipo con le sue mani. I suoi amici, sparpagliati lungo il corso d’acqua, ogni volta che catturano una trota provano a pungolarne l’orgoglio con qualche battuta figlia di una sana competizione tra uo-mini, ma non ottengono granché. Il suo viso semi-nascosto sotto un cappello rimane imperturbabile e fisso verso l’oriz-zonte, l’orecchio teso verso il brontolare dell’acqua: nulla disturba quell’armonia perfetta con la natura, che traspare da un sorriso di beatitudine.Non c’è spazio per la competizione nell’animo di Valter. Lo sport sì, quello c’è sempre stato, fin da quando, da bam-bino, organizzava assieme ai coetanei del quartiere le “Olimpiadi del Ghetto”; e le strade di Riccione diventavano il tea-tro perfetto delle più svariate discipline agonistiche. Oddio, perfetto è una parola grossa. Saltare in lungo sull’asfalto pro-vocava delle escoriazioni alle ginocchia che diventavano ancor più spaventose dopo il mezzo litro di mercurio cromo che mamma gli versava sopra. Per il salto in alto bisognava accontentarsi del muretto, o al più di una corda tesa tra due tronchi d’albero. Le corse in bici erano spesso falsate dagli specchietti

Le nostre storie

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correre di più. Ora che sapeva cosa lo aspettava non vedeva l’ora di affrontarlo col cuore libero dalle raccomandazioni altrui, per poter migliorare i suoi tempi. Ecco l’unica competizione che Valter concepisce: quella contro sé stessi. D’altronde il running è uno sport strano: come tutte le discipline il primo viene celebrato, ma c’è gloria anche per tutti gli altri. Anzi, paradossalmente sono proprio gli ultimi ad essere gli atleti più eroici, se non altro per il fatto di essere costretti a sacrificarsi per un tempo molto più lungo dei più bravi. Non hanno alcuna speranza di vincere: eppure vogliono raggiungere comunque il traguardo. Nessuna sor-presa che sia proprio questo il genere di sport che ha fatto innamorare Valter.Ora Valter si trova di nuovo nel mezzo di un fiume che è diverso pur essendo lo stesso. Sente la corrente tentar di trascinarlo via: le sue gambe, abituate a mulinare sull’asfalto, ora sono invece ben

piantate nel limaccioso letto del corso d’acqua grazie agli stivali di gomma. È qualche anno che si allaccia le scarpe da running in maniera molto più saltua-ria: esattamente dal 2013, quando è stato costretto a rallentare vertiginosa-mente a causa di un tumore all’intesti-no. Un ospite tanto indesiderato quanto invadente, che gli ha lasciato in eredità due doni particolarmente sgraditi: due metastasi al peritoneo, comparse nel 2015 nel corso di alcuni esami. E dire che dopo l’operazione chirurgica e la seguente chemioterapia era tornato alla sua vita normale: aveva persino ricomin-ciato a correre, anche perché non esiste vita normale per Valter senza corsa. I medici gli hanno detto che stavolta il bi-sturi avrebbe dovuto scavare in maniera troppo invasiva perché l’intervento po-tesse essere un’opzione effettivamente percorribile. Si sono affidati da subito alla chemioterapia: ma dopo tre mesi i risultati non si sono dimostrati suffi-cienti, quantomeno non abbastanza da giustificare l’intollerabile malessere che Valter provava l’indomani di ogni seduta. Un malessere per cui non era pronto e

che non aveva sperimentato al termine dell’intervento chirurgico e della prima sessione di chemioterapia: se dopo l’o-perazione avrebbe voluto riprendere a correre anche coi punti di sutura a segnargli l’addome, stavolta diventava difficile persino alzarsi dal letto.“È difficile accettare una malattia di questo tipo: ma la corsa mi ha insegna-to che bisogna andare avanti, nonostan-te gli alti e bassi”. È con questo spirito che Valter ha accettato di sottoporsi al protocollo sperimentale di immu-noterapia che gli hanno proposto gli oncologi di Modena: un trattamento che sta dando buoni risultati, senza fiaccare troppo le sue energie. Con l’im-munoterapia è tornata la speranza, e con la speranza è tornata la corsa. O forse è il contrario, forse è venuta prima la corsa, e poi la speranza, ma per Valter sono un po’ la stessa cosa. E assieme agli altri pazienti nell’ambito del progetto dello IOR “Move Your Life” ha deciso di iniziare la preparazione per i 42 km della Rimini Marathon: correndo per sé, ma aiutando anche gli altri a tagliare questo importante traguardo.

Dalle sedi

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Festa della DonnaIl 7 e 8 marzo, come da tradizione, i Volontari IOR di Cesena si sono dati ap-puntamento per festeggiare la Festa della Donna con la consueta distribu-zione di mimose in piazza del Duomo, presso l’Ipercoop del Savio e al Famila di Torre del Moro. Novità di quest’anno è stata l’apertura di uno stand anche all’Iper di Savignano. Alla generosità dei passanti si è aggiunta anche quella di

Confcommercio Cesena e dell’Agenzia Immobiliare Rubboli, che hanno deciso di donare alle proprie collaboratrici e dipendenti i nostri rametti solidali. Tutto ciò ha reso possibile una raccolta record di oltre 4.500 euro.

Pasqua Solidale IORAnche quest’anno la Pasqua Solidale IOR si è riconfermata nel cesenate con ottimi risultati, grazie alla distribuzione

delle uova di cioccolato nei weekend antecedenti la festività. Oltre che ai nostri Volontari, presenti a Cesena e a San Mauro Pascoli, un sentito ringrazia-mento va anche ai parrucchieri volontari del Progetto Margherita e all’estetista Annamaria Foschi di Cesenatico del progetto “La Forza e il Sorriso”, che hanno esposto nei loro saloni queste dolci tentazioni.

San Giovanni si avvicinaIn vista del 24 giugno, giornata in cui a Cesena si festeggia il patrono, le infati-cabili volontarie IOR stanno ultimando le consuete creazioni che, assieme alle confezioni floreali con lavanda e aglio, simboli di San Giovanni, continuano a riscuotere un grande successo. Vi aspet-tiamo dunque numerosi dal 22 giugno lungo Corso Sozzi.

CESENA

Le volontarie Manuela e Giorgia distribuiscono le mimose solidali Gli stand IOR per la Festa del Patrono

Dalle sedi

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Mercatino a Casola ValsenioCome da tradizione, le volontarie del Punto IOR di Casola Valsenio si sono impegnate, nel periodo antecedente il Natale, nel mercatino allestito presso i locali dell’ex Ferramenta Conti in corso Matteotti. La distribuzione in cambio di offerte di oggetti vari e di prodotti realizzati a mano ha reso possibile un incasso di 1.250 euro.

Festa della DonnaIn occasione dell’8 marzo sono state tante le iniziative messe in campo al fine di raccogliere fondi da destinare al nostro Progetto Margherita, il ser-vizio gratuito di fornitura di parrucche alle pazienti oncologiche. Desideriamo ringraziare sentitamente le aziende che ci hanno sostenuto: i Punti Vendita De-lithia, il Forno Ciani e le Carrozzerie Nitrocolor. Inoltre i nostri volontari han-no visitato le strutture ospedaliere per omaggiare tutte quelle donne che non hanno potuto prendere parte alle ce-lebrazioni, perché impegnate in esami di routine, ricoverate o semplicemente nell’atto di svolgere il loro fondamentale lavoro. Così le pazienti, le infermiere e le dottoresse del reparto di Oncologia e di Chirurgia, nonché dell’Hospice Villa Agnesina, si sono viste recapitare un piccolo omaggio: una gerbera bianca.

Tale gesto è stato possibile grazie al contributo del Ristorante Pizzeria Felix.

Alternanza scuola/lavoroI progetti di alternanza scuola lavoro in essere tra il nostro Istituto e il Liceo Torricelli Ballardini di Faenza hanno per-messo agli studenti delle classi terze dell’indirizzo linguistico di partecipare alle iniziative di raccolta fondi promosse in occasione della Festa della Donna e della Pasqua. Grazie di cuore ai ragazzi

coinvolti che hanno dimostrato grande impegno e sensibilità.

Messa PasqualeMartedì 27 marzo, presso l’Hospice Villa Agnesina, è stata celebrata da Mon-signor Mario Toso la Santa Messa di Pasqua a favore dei degenti e dei fami-gliari presenti in struttura. Alla cerimonia hanno preso parte anche i volontari IOR, l’equipe dell’Hospice e il responsabile medico dott. Luigi Montanari.

FAENZA

Gli stand IOR per la Festa del Patrono Gli studenti dell’alternanza scuola/lavoro del Liceo Torricelli Ballardin

Dalle sedi

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FORLÌDedicato a tutte le donne La sede IOR forlivese celebra solo da pochi anni la Festa della Donna organiz-zando eventi e manifestazioni di raccolta fondi dedicati alle pazienti oncologiche. L’8 marzo si è rivelato un momento di solidarietà molto speciale e atteso dalle

volontarie IOR, dalle numerose persone e dalle tante aziende del nostro territorio che in tale occasione ci supportano.Ringraziamo Superstore Bengasi, Ri-storante Da Mario, Formula Servizi, Romagna Acque, Dorelan, Grand Hotel Forlì, AB Parrucchieri, Unipol Assico-op, Conad Ville Unite di San Pietro in Vincoli, Conad City di San Zaccaria che hanno scelto di donare la bella mimosa solidale IOR a dipendenti e clienti.Un ringraziamento speciale anche a Ca-sadei & Pellizzaro e la fioreria COPIF: con il loro prezioso supporto giovedì 8 marzo all’Ospedale Morgagni Pierantoni

240 tra pazienti e personale sanitario dei reparti di Prevenzione Oncologica, Day Hospital, Chirurgia, Geriatria e Ostetricia hanno ricevuto in dono dalle mani della volontaria Liana e di suo marito le ger-bere del Progetto Margherita.Grazie ai volontari e alle volontarie IOR

che ci hanno come sempre permesso di mettere in pratica i nostri progetti solidali distribuendo la mimosa nei vari punti organizzati.

500 grammi di bontàDurante il weekend del 1 aprile si so-no tenuti i Mercatini di Pasqua dello IOR. Nel 2018 sono state più di 800 le uova di cioccolata distribuite nel-la sola provincia di Forlì: un risultato notevole in linea con la distribuzione tenutasi durante l’anno precedente. Il ricavato andrà interamente a sostenere i progetti di prevenzione nelle scuole ro-

magnole. Ringraziamo i numerosi amici che ci hanno aiutato facendosi carico personalmente della distribuzione delle nostre uova IOR a conoscenti e parenti, nei luoghi di lavoro e abitualmente fre-quentati. Questo fondamentale aiuto fa davvero la differenza, quindi ancora un grazie di cuore a tutti per il grande coinvolgimento.

L’equipe di Senologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni con le gerbere

I volontari Alberto e Gerry distribuiscono mimose al Conad di via Bengasi

La volontaria Riccarda nello stand in Corso della Repubblica

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IMOLAInfanzia a coloriNell’ambito della convenzione che l’I-stituto Oncologico Romagnolo ha con l’Ausl di Imola per la diffusione nelle scuole dei progetti regionali di promo-zione della salute a partire dallo scorso anno scolastico, si è consolidata una collaborazione che ha visto la dr.ssa Monti dello IOR lavorare a fianco degli operatori Ausl con il progetto “Infanzia a colori”. Scopo dell’iniziativa quello di promuo-vere nei bambini e nelle loro famiglie esperienze legate ad una sana alimen-tazione e all’importanza del movimen-to, soprattutto all’aperto. Per dare visibilità al lavoro fatto lo scorso anno dalle scuole aderenti del comprensorio imolese e per rinforzare l’adesione per questo anno il gruppo di lavoro ha organizzato un evento, lo scorso 10 marzo, al Teatro Lolli, che ha visto intervallarsi interventi del Direttore generale dell’Ausl, momenti formativi a cura del dott. Gris e condivisione delle proprie esperienze da parte degli stu-denti coinvolti.Al termine dell’incontro, per mantenere vivido quanto appreso, la dr.ssa Monti ha distribuito alle insegnanti presenti i gadget che lo IOR ha predisposto per le classi coinvolte nel progetto: i giochi della salute.

Mimose e burracoDopo due anni sono tornate con grande successo a Imola le mimose solidali dello IOR, il cui ricavato ha permesso alla nostra sede di incassare circa 650 euro a favore del Progetto Margherita, attivo dal mese di ottobre.Questo risultato è stato possibile grazie alla volontà e alla disponibilità dei vo-lontari che hanno messo a disposizione il loro tempo per aiutare nel confezio-namento e distribuzione delle mimose. “Provo grande soddisfazione nel vedere concretizzarsi gli sforzi che facciamo in un accessorio tanto importante per le signore che la indossano”, è quanto affermato da un nostro volontario che sottolinea lo spirito che anima queste persone e l’impegno che mettono in ogni attività.

A sostegno ancora del Progetto Mar-gherita il 15 aprile è stato organizzato, in collaborazione col Centro Sociale La Stalla e Club Burraco 108, un torneo solidale.

I colori della Pasqua Dalle aziende ai bar, passando per par-rucchieri, centri sociali e negozi, si sono schiuse le uova più dolci: grazie ai volon-tari e a tutti coloro che hanno colorato i loro locali dei colori della solidarietà mettendo in esposizione i nostri prodotti e aiutandoci così nella distribuzione.

Prossimi appuntamentiNon dimenticate l’azalea per la Festa della Mamma, nel mese di maggio, dal 10 al 13 al centro Leonardo e 8, 10, 12, 13 maggio in centro storico.

Il banchetto delle uova solidali I volontari durante la Pasqua IOR

La Pasticceria “La Rocca” gremita per il primo

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LUGOTempo di SagreL’arrivo della bella stagione coincide con l’inizio del calendario delle varie sagre: appuntamenti imperdibili oramai divenu-ti, per tutti gli abitanti del territorio lu-ghese, tradizioni consolidate che attirano migliaia di persone, anche da fuori del comprensorio. Da tempo, questi eventi sono legati a doppio filo con le attivi-tà di assistenza gratuita dei pazienti, di sostegno della ricerca scientifica e di prevenzione nelle scuole che lo IOR porta avanti, divenendo così un’oc-casione unica per trascorrere alcune ore all’insegna del divertimento e della buona cucina della nostra tradizione, facendo al contempo la differenza per la lotta contro il cancro in Romagna.Si parte già venerdì 11 maggio, per il weekend della Festa della Mamma, con la “Sagra del Pesce Azzurro” di Filo d’Argenta: un evento che sostiene lo IOR dal 1986 e che, in trent’anni di attività, ha donato quasi 200.000 euro all’Isti-tuto. Si prosegue con la “Sagra della Porchetta e del Tortellino” di Conse-lice, evento che attira ogni anno circa 10.000 visitatori. Infine la “Sagra del Cappelletto” di Massa Lombarda e la “Sagra del Tortellone Sanpatriziese”: due manifestazioni oramai di culto per qualsiasi abitante del territorio di Lugo. Vi aspettiamo.

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che sia al di fuori della loro sfera fami-gliare, soprattutto chi viene ricoverato per la prima volta, che entra col nodo in gola e non sa a che cosa andrà incontro. Quando mi reco nelle stanze dei pazien-ti cerco di dare il massimo, ma sono sempre loro che mi danno molto più di quello che do io. Sono i pazienti che mi danno la forza di tornare la volta dopo”.Da questa testimonianza si evince l’im-portanza del servizio che però, purtroppo, negli ultimi tempi, per eventi che nella vita delle persone naturalmente si verifi-cano, vede ridursi il numero di persone addette: questo vuole essere pertanto un sentito appello a tutti coloro che abbiano voglia di donare qualche ora del loro tempo per dedicarsi ad un’opera

tanto meritoria ma soprattutto altamente gratificante, che arricchisce veramente chi la svolge.Chi fosse interessato può rivolger-si alla sede IOR di Meldola al numero 0543/739555 dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 15.

Pasqua a MeldolaGrande successo, anche quest’anno, ha avuto la distribuzione delle uova pasquali nel nostro banco all’interno dell’IRST ed in Piazza Orsini. Grazie alla generosità dei cittadini meldolesi, dei pazienti e delle loro famiglie, nonché dei collaboratori dell’Istituto di Ricerca, abbiamo raccolto un contributo di 4.892 euro da desti-nare alle nostre attività istituzionali.

MELDOLACercasi volontari Oltre al gruppo dei nostri numerosi vo-lontari impegnati dal 2009 nello svol-gimento del Progetto Virgilio, servizio di accoglienza e trasporto istituito dall’IRST a favore degli utenti e dei loro famigliari, esiste un altro gruppo di volontari IOR che, fin dalla nascita dell’Istituto di Ri-cerca di Meldola, si occupa di assisten-za ai pazienti ricoverati nel Reparto di Degenza svolgendo una preziosa opera di compagnia e ascolto rivolta alle per-sone allettate.Luisa, da tempo impegnata in questa fondamentale attività, si illumina mentre parla dei ‘suoi pazienti’ e dice: “Sono tutti felicissimi quando ci vedono arrivare, hanno bisogno di parlare con qualcuno

Luisa, volontaria storica IORI nostri volontari in Piazza Orsini per la Pasqua

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Dai punti IORAnche quest’anno i volontari di San Zaccaria, il 4 marzo scorso, hanno or-ganizzato un pranzo il cui ricavato di 1.441 euro è stato devoluto allo IOR a sostegno dei servizi e delle attivi-tà svolte sul territorio. Grazie come sempre a tutti i volontari per la buona riuscita dell’evento e ai numerosissimi partecipanti.Anche il Punto IOR di Russi ha rinnovato il suo impegno nell’organizzare un pranzo al Circolo di Chiesuola il 25 marzo scor-so. Oltre 100 partecipanti hanno potuto gustare le ottime pietanze romagnole. Un grazie sentito quindi ai volontari di Russi, al Circolo che ci ha ospitato, ai suoi collaboratori e a tutti gli intervenuti che hanno permesso di realizzare la bella somma di 800 euro.

Mimosa solidaleAnche quest’anno un doveroso ringrazia-mento per aver scelto la nostra mimosa solidale a La Mendola Carmela, Sanzio srl Tribeca Lounge Cafè, Traffic Bar, Delta Novel srl, Tonina Parrucchieri e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un importo totale che ha superato i 1.000 euro, destinati a sostenere il Progetto Margherita. Un pensiero va anche a tutti i volontari che, durante i festeggiamenti dell’8 marzo, hanno regalato una gerbera a tutte le si-gnore presenti in Day Hospital e Degen-za Oncologia Ravenna, Radioterapia e Centro di Prevenzione Oncologica.

Mercatino di Pasqua Dal 10 al 24 marzo scorso presso la Saletta Espositiva Vicolo degli Ariani a

Ravenna, le volontarie della sede IOR di Ravenna si sono prodigate per lo svolgi-mento di un Mercatino Pasquale duran-te il quale hanno proposto le loro belle creazioni artigianali, dimostrando come sempre grande impegno e disponibilità. L’evento ha permesso di raccogliere 500 euro a sostegno dei Progetti di Preven-zione nelle scuole della Romagna per il 2018.

Dolci di CarnevaleA nome della Sede IOR e di tutti i volon-tari presenti ogni giorno in Oncologia e in Day Hospital a Ravenna, un doveroso e sentitissimo ringraziamento alla Pa-sticceria CACAO di Punta Marina per averci regalato i suoi dolci da offrire a pazienti e familiari presenti in occasione del Carnevale.

RAVENNA

Lo staff del Day Hospital Oncologico di Ravenna Le donne dell’Oncologia di Ravenna

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RICCIONECena Solidale140 persone hanno risposto all’invito alla tradizionale Cena Solidale della Sede di Riccione, tenutasi venerdì 23 marzo presso Hotel Nautico di Riccione. Presenti il Sindaco di Riccione Renata Tosi con la Vice Sindaco Laura Galli, il Professor Dino Amadori Presidente IOR ed il dott. Davide Tassinari, Direttore dell’U.O. Oncologica di Rimini. Durante la serata la Psicologa Elisa Ruggeri ha presentato il nuovo servizio di Assisten-za Domiciliare IOR e la OSS Marica Innocenti, che da poco è entrata a far parte dell’equipe. Grazie agli esercenti che hanno donato i premi per la lotteria ed ai sostenitori Banca Malatestiana, S.I.S, Conad Fontanelle e Camping Adria sono stati raccolti 9150 euro.

Festa della DonnaIn occasione della Festa della Donna le volontarie hanno confezionato dei maz-zolini di mimosa realizzando 865 euro che andranno a sostegno del Progetto Margherita. Un grazie ai nostri sostenitori Parco 7 Nani, Pasticceria Camellia, la Macelleria, Bar Zoe, Lorenzo del Centro Pilates Riccione ed il Pepper Cafè, che hanno aderito all’iniziativa.Le Volontarie del Progetto “Compagnia e ascolto” hanno donato, presso il Day Hospital Oncologico di Cattolica, le ger-bere alle pazienti, alle famigliari e allo staff ‘rosa’ del Reparto. Questo è stato reso possibile grazie al contributo del Lions Club di Riccione che ogni anno ci sostiene in questa iniziativa al femminile.

Sfida di beneficenzaDomenica 11 marzo 52 squadre si sono sfidate, per il terzo anno consecutivo,

nel Torneo di Burraco organizzato con l’Associazione Burraco Riccione. Grazie di cuore alla Direzione dell’Hotel Nautico per l’ospitalità e ai Volontari ed esercenti che hanno messo a disposizione i premi, raccogliendo 1.440 euro.

Fiera di San GregorioAnche quest’anno i Volontari del Punto di Morciano sono stati impegnati dal 10 al 18 marzo nella Fiera di San Gregorio con i palloni e le uova Solidali.

Grazie di cuoreUn ringraziamento particolare al Presi-dente Francesco Dovuti del Parco 7 Nani di Riccione che ha consegnato 1.600 euro alla Responsabile della Sede IOR di Riccione, Ilva Melotti, ed al Presidente dell’Associazione Io Centro di Misano Al-fredo Barnabè a sostegno delle attività delle due organizzazioni.Il taglio della torta durante la Cena Solidale

La consegna dell’assegno presso il Parco 7 Nani

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RIMINIMimosa solidaleA Rimini più di 15 volontarie si sono alternate e incontrate presso la nostra sede per confezionare circa 3.000 maz-zolini di mimose richieste da più di 77 tra privati ed attività del territorio.Il tutto ha portato a un contributo di 8.692,50 euro: numero che testimonia la crescita costante dell’evento.Grazie a tutti coloro che con un gesto solidale hanno fatto sì che il nostro Pro-getto Margherita sia sempre più cono-sciuto e condiviso.

Uova solidali belle e buoneSorprendente e sempre più importante è la richiesta che abbiamo nel territorio delle nostre Uova di Pasqua.

Aziende e privati hanno scelto il nostro cioccolato per un dono goloso ai pazienti del Reparto di Oncoematologia Pedia-trica dell’Ospedale Infermi di Rimini: un momento di gioia per tutti, per i piccoli pazienti e i loro genitori.Ringraziamo inoltre tutte le persone che hanno visto i nostri stand sparsi su tutto il territorio e hanno elargito un contributo per un uovo solidale che andrà per la prevenzione nelle scuole. Tutti insieme siamo riusciti ad arrivare a 9.046 euro di donazioni.

Alternanza scuola-lavoroIl Liceo Serpieri ha aderito al progetto di alternanza scuola-lavoro con il no-stro Istituto.

Gli studenti si sono rivelati entusiasti dell’esperienza, che si protrarrà per 2 anni a partire da quest’anno. Si tratta di un nuovo format di apprendimento dinamico studiato dalle professioniste dott.ssa Franca Gentilini e dott.ssa Maria Silvia Di Marco, rispettivamente biologa e psicologa IOR.Come primo step i ragazzi hanno effet-tuato una gita didattica presso l’IRST IRCCS di Meldola, rimanendo colpiti per la cortesia e la grande professionalità e dedizione di tutti coloro che hanno incontrato.

Parrucchiere volontarieA Rimini le parrucchiere volontarie IOR sono presenti in ospedale per alleviare le lunghe giornate in Hospice e Degenza. Grazie di cuore a Adriana, Laura, Tamara, Giancarlo e Fabrizio per la loro preziosa collaborazione.

Assistenza domiciliare È ripartito, per tutti coloro che ne aves-sero bisogno, il servizio di assistenza domiciliare gratuito che lo IOR mette a disposizione per i pazienti del territorio di Rimini e per le loro famiglie. Chiunque avesse bisogno dell’aiuto della nostra operatrice socio-sanitaria può contat-tare lo 0541 29822.

Le nostre volontarie alle prese con le mimose solidali IOR

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SANTARCANGELOLa carica dei nostri volontariUn fiore è solo un fiore e un uovo di cioccolato è solo un dolce? Forse sì, ma se si aggiunge la carica di un gruppo di volontari ed una causa importante da sostenere, entrambi assumono un valore molto più alto.Con questo spirito i volontari della Se-de IOR di Santarcangelo e Verucchio hanno affrontato due momenti tradizio-nali del nostro territorio: la Festa della Donna e la Pasqua.In occasione dell’8 Marzo, il gruppo della Sede ha confezionato centinaia di mazzi di mimose, offrendoli poi nei banchetti organizzati in piazza a Santarcangelo, a Verucchio, Vlla Verucchio, Pietracuta e a San Leo in cambio di offerte per sostenere il Progetto Margherita dello IOR, che offre gratuitamente parrucche alle donne che si trovano ad affrontare il delicato momento delle terapie onco-logiche. Ma l’impegno non si è limitato a questo: armate di fantasia e con la solita abilità hanno anche realizzato segnaposti e piccoli mazzi per i ristoranti, bar ed esercizi commerciali della zona che, come sempre, hanno dimostrato la loro vicinanza aderendo numerosissimi all’iniziativa.Questo impegnativo lavoro ha permes-so alla nostra Sede di incassare oltre 4.000 euro: risultato importante che ha

ripagato i volontari del grande sforzo. Infine, una delegazione di Santarcan-gelo ha visitato il reparto di Chirurgia dell’Ospedale Franchini per omaggiare, come successo in tutta la Romagna, le pazienti e le operatrici della Gerbera IOR, simbolo ormai da due anni di au-gurio e vicinanza del nostro Istituto alle donne dei reparti del nostro territorio.Terminato il lavoro in occasione della Festa della donna, la squadra di Volon-tari si è subito buttata con impegno in un’altra “dolce” tradizione: la Pasqua Solidale.Presenti con le Uova IOR in piazza su tutto il territorio da Santarcangelo fino a San Leo, passando per Pietracuta, Verucchio e Villa, hanno dato la possi-bilità a tutti i romagnoli di aggiungere al classico dolce pasquale un ulteriore importante significato. Tutto il ricavato dell’iniziativa ha infatti permesso allo IOR

di continuare a finanziare i progetti di prevenzione sui corretti stili di vita attivi nelle scuole di tutta la Romagna.Come se non bastasse, grazie alla loro abilità le volontarie hanno anche con-fezionato oggetti artigianali ad hoc, addolciti con piccole uova di cioccolato: delicati cadeaux che sono ormai diven-tati una tradizione ricercatissima da tutti i santarcangiolesi e non solo. Questo importante impegno ha permesso alla Sede IOR di Santarcangelo e Verucchio di raggiungere quasi i 3.500 euro di incasso.Grazie di cuore a tutti i volontari im-pegnati, che hanno affrontato questi appuntamenti con il solito sorriso sulle labbra, vero segreto del loro successo.

Volontarie in Piazza Ganganelli

Volontarie in azione al laboratorio creativo

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