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L’IMU DELLA DISCORDIA PMI TARTASSATI POPOLAZIONE I DATI DEL CENSIMENTO TRASPORTI DEVIARE I TIR DALLA STATALE MAGAZINE

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Maggio 2013

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l’imu delladiscordia pmitartassati

popolazione i datidel censimento

trasportideviare i tirdalla statale

magazine

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sommario / aprile-maggio ’13

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La mazzatadell’imu

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reGione05 eDiToriale / rilanciare il turismo del mare06 TaSSe / imu e Tares, la stangata è servita09 innoVazione / Con Wide integrazione più facile10 reTe impreSe iTalia / le priorità per l’agenda politica12 maggioFormaTiVo / Bene l’edizione 201313 TraFFiCo / Battaglia per il dirottamento estivo dei Tir14 popolazione / le novità del censimento16 gUSTo / all’aquila le eccellenze in rassegna18 Formazione / a Sant’egidio a lezione d’impresa21 Varie / notizie in breve

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CNaABRUZZO REGIONE

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CNaABRUZZO ATTUALITà

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turismo balneare un futuro per 600 imprese

EDITORIALE

in abruzzoil settore rappresenta l’8% del pil ed investeben 17 centrisparsi lungo la costa

di Cristiano Tomei *

T ra i problemi posti sul tap-peto del nuovo governo Letta, grande importanza

riveste sicuramente la questione del turismo. Di sicuro perché que-sta voce rappresenta per il nostro Paese (e per la nostra regione) uno dei capitoli più significativi della bilancia dei pagamenti. Ma anche perché uno degli elemen-ti strategici che lo compongono, come il turismo balneare, sono ancora in attesa di una definitiva soluzione ai propri problemi: una soluzione che ridia certezza ad un settore imprenditoriale ed econo-mico fortemente preoccupato per il proprio futuro, ma anche in gra-do di offrire al sistema Italia più di un aiuto. Stando alla ricerca di Unionca-

mere presentata nell’ambito della prima edizione degli Stati gene-rali delle Camere di Commercio sull’economia del mare, la Blue economy dell’Abruzzo costiero fa registrare - in media - un valore aggiunto pari a oltre 800 milioni di euro, con un’incidenza supe-riore al 3% sul totale dell’econo-mia e con circa 300mila addetti. Le imprese operanti nell’econo-mia del mare, anche in questo caso, rappresentano più del 3% rispetto a quelle complessiva-mente attive nella regione; il mol-tiplicatore del reddito di questa forza produttiva e di lavoro, e quindi degli euro messi in circo-lo sul resto dell’economia per ogni euro prodotto in termini di solo valore aggiunto, è pari a 1,3. Insomma, stiamo parlando

dell’industria del turismo e nella fattispecie del turismo balneare e costiero, che tira fuori numeri da macroeconomia.Per tutelare questi numeri, per

far ripartire gli investimenti, ormai fermi, e garantire i livelli occupa-zionali, evitando aste ed evidenze pubbliche alle attuali concessio-ni demaniali marittime, insomma per evitare che questa economia – ben conosciuta, affidabile, te-nace – si fermi, è urgente riaprire in Ue la trattativa sulla questione balneare italiana. Solo con una ferma posizione dell’Italia, dalla quale risulti che le attuali conces-sioni demaniali marittime sono estranee alla cosiddetta “Diret-tiva servizi”, così come indicato nei documenti unitari sottoscritti dai maggiori sindacati del settore (Sib Confcommercio, Fiba Con-fesercenti, Cna Balneatori e As-sobalneari Confindustria ) si può fornire una reale prospettiva, oltre la proroga del 2020 a un settore, quello balneare, decisivo per la nostra economia.Le Regioni, le Province e i Co-

muni si sono espressi per evitare l’evidenza pubblica. Il Parlamento italiano, con i suoi due rami, ha già fatto lo stesso. La proroga al 2020 è un risultato minimo e alla politica chiediamo adesso che la discussione non riparta da zero, ma dai punti che sono al centro della mobilitazione delle impre-se turistiche italiane per attua-re, anche con il sostegno degli europarlamentari, una strategia

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CNaABRUZZO ECONOMIA

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èla provincia teramana quel-la che detiene, in Abruzzo, il record negativo nell’applica-

zione dell’Imu sulle attività produt-tive. Lo ha rivelato il responsabile nazionale dell’Area fiscale della Cna, Claudio Carpentieri, nella relazione ha tenuto a metà maggio, a Pescara, nel corso del convegno dal titolo “Fi-sco tiranno, da Imu e Tares la nuova stangata”, che si è svolto nella sala Camplone della Camera di commer-cio della città adriatica. Secondo lo studio di Carpentieri, ai poco meno di 20mila immobili presenti nel Te-ramano destinati alle diverse attività produttive (uffici e studi privati; ne-gozi e botteghe; laboratori per arti e mestieri; opifici industriali e artigia-nali; fabbricati industriali a destina-zione speciale, secondo le diverse classificazioni catastali) nel 2012 i Comuni hanno applicato aliquote in grado di produrre un gettito medio di 1.719,03 euro; contro i 1.678,59 del Chietino (con 28.279 immobili interessati); i 1.176,85 del Pesca-rese (con 23.907 immobili censiti); i 1.035,31 della provincia dell’Aquila (con 22.858 immobili assoggettati alla tassa). Che insomma l’applica-zione dell’Imu si riveli un’autentica stangata per le attività produttive della nostra regione, d’altra parte, lo rileva anche il confronto indiretto con l’Ici, ovvero la vecchia tassa sugli im-

mobili in vigore fino al 2011.Ebbene, lo studio di Carpentieri

svela come l’incremento percentuale tra i due sistemi di tassazione faccia pendere il piatto della bilancia deci-samente dalla parte dell’Imu rispetto alla vecchia Ici, e in misura davvero spropositata. I Comuni abruzzesi, infatti, hanno registrato mediamente - con la sola eccezione dell’Aquila-no, attestato al +77,52% di aumento Imu/Ici - incrementi tutti largamente superiori al 100%: dal “minimo” te-ramano (+101,07%) al massimo del Chietino (+121,09%), passando per la provincia pescarese (+112,05%).In valore assoluto, così, se nel 2011

l’Ici mediamente pagata nei Comuni della provincia di Chieti ammontava a 759,24 euro, con l’avvento della nuova tassa l’asticella è salita ad-dirittura di 919 euro. E confronti da choc sono pure quelli relativi agli al-tri territori: +621,87 euro a Pescara; +864,07 a Teramo; +452,1 all’Aquila. Negative, infine, le previsioni della Cna sul possibile incremento, nel 2013 dell’aliquota Imu applicata alle attività produttive, anche se in que-sto caso si capovolgono le posizioni tra i diversi territori abruzzesi. Più alto nell’Aquilano (+47,54%), minimo nel Chietino (+14,98%), con valori inter-medi tanto a Pescara (+30,06%) che nel Teramano (+21,02%).«L’Imu è una tassa iniqua perché

STangaTa imUALIqUOTE ChOC pER LE pMI ABRUZZEsIpAGAMENTI RECORd NEL TERAMANO

carpentieri: incrementia tre cifre rispetto a tariffe ici.legnini: tassa da rivedere

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CNaABRUZZO REGIONE

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Nelle foto di Valerio simeone alcune immagini del convegno

colpisce in modo indiscriminato» ha detto nel suo saluto al conve-gno il presidente regionale della Cna abruzzese, Italo Lupo. Nella sua relazione introduttiva,

Carpentieri ha sottolineato tutti gli elementi negativi contenuti nella tassa, che ha duramente colpito le attività produttive: «Di Imu si può morire» ha sintetizzato, dopo aver illustrato l’impatto durissimo della nuova tassazione sull’attività delle imprese, ed alcuni dati sulla tassa-zione nelle diverse province abruz-zesi. Quanto alla Tares, Carpentieri ne ha messo in evidenza il carattere di «tariffa di natura tributaria», con il risultano «di gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, già assog-gettati al carico pesante della tas-sazione locale, e costretti a pagare dunque due volte alcuni servizi». Per la Cna, che ritiene ormai insosteni-bile la pressione le fiscale che grava su famiglie e imprese, occorre che le somme recuperate dall’evasione fi-scale vadano a incrementare un fon-

do destinato ad alleggerire proprio il carico rappresentato dalle varie forme di tassazione. Da parte sua, il sottosegretario Giovanni Legni-ni ha annunciato la positiva ripresa della discussione, nelle commissioni parlamentari, del provvedimento per lo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione. Quanto all’Imu, l’esponente di governo ha detto che «nel breve periodo sarà difficile pro-cedere a una modifica della norma, una imposta sbagliata che va cam-biata. Soprattutto per quel che ri-guarda le attività produttive, costret-te a subire una tassa che colpisce i beni strumentali usati dalle imprese per produrre il proprio reddito».All’incontro erano presenti il sot-

tosegretario di Stato all’Editoria del governo Letta, Giovanni Legnini; il presidente regionale ell’Anci Abruzz-zo, Antonio Centi; l’assessore alle Finanze del Comune di Pescara, Massimo Filippello; il direttore regio-nale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo.

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CNaABRUZZO EUROpA

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innoVazione e pmiCON WIdE L’INTEGRAZIONE è pIù FACILE

a pescara seminario a più voci sul progetto che ha coinvolto 11 aziende di tre regioni e quattro stati

Potenziare le capacità di inno-vazione e organizzative delle piccole, micro e medie azien-

de, con l’obiettivo di aumentarne la competitività, favorirne i processi di internazionalizzazione, promuoverne le sviluppo. Sono gli orizzonti entro cui si è mosso il progetto comunita-rio “Wide, Innovation in Med”, che l’8 maggio scorso, a Pescara, ha tenu-to un seminario di lavoro dedicato a “L’innovazione nei processi aggrega-tivi”. L’incontro ha messo a confronto le esperienze di diversi protagonisti dell’iniziativa, che vede come partner italiani le Cna di Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna e il coordinamento di “Svim SpA”, società di Sviluppo della Regione Marche.

Tre i Paesi coinvolti, oltre all’Italia, nel progetto: si tratta della Francia (con la Camera di commercio della

Costa Azzurra e Toulon Var Techno-logies), della Spagna (Provincia di Granada e Confederazione dei com-mercianti al dettaglio di Granada), della Grecia (Camera di commercio di Salonicco). «Il progetto – spie-gano in casa Cna – ha coinvolto in modo diretto undici aziende delle tre regioni: imprese che hanno usufrui-to, ciascuna, di un consulente inca-ricato di elaborare con loro piani di accompagnamento specifici, relativi a processi di innovazione e interna-zionalizzazione».

Tante le voci che si sono alternate nel seminario pescarese: il presiden-te della Cna Abruzzo, Italo Lupo; il dirigente della Cna delle Marche, Emilio Berionni; il presidente del Polo della moda, “Moda Inn”, Francesco Palandrani; il direttore generale di Abruzzo Sviluppo, Riccardo Bertaz-zo; il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito; il vice presidente della Came-ra di commercio di Pescara, Carmine Salce.

«Grazie a Wide - dice Lupo, arti-

giano orafo che ha partecipato al programma - abbiamo potuto allac-ciare rapporti d’affari con imprese di altri Paesi, verificando la possibilità di dar vita a reti d’impresa fra azien-de europee». «Il progetto - gli fa eco Savino Saraceni, altro imprendito-re della Cna abruzzese, titolare di un’azienda che si occupa di alle-stimento di autocarri – ci ha aiutato molto a livello organizzativo, soprat-tutto per quel che riguarda la possi-bilità di riorganizzare e diversificare il nostro lavoro». E sempre in tema di rapporto tra ricerca e innovazio-ne, spazio, nel corso dell’incontro anche alla presentazione la tesi di laurea specialistica, redatta da Da-miano Di Bacco, dal titolo “Sistema moda e poli d’innovazione: un’ana-lisi econometrica dei vantaggi de-rivanti dall’appartenenza al Polo”: con l’autore ne ha parlato il profes-sor Edgardo Bucciarelli, docente alla Facoltà di Scienze manageriali dell’università d’Annunzio.

Sabrina Dei Nobili

Le immagini dell’incontro di Pescara

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piCCole impreSeqUATTRO TEMI NELL’AGENdAall’assembleadi rete imprese italiaconfrontoa tutto campo conle istituzioni su lavoro, credito,semplificazione e fisco

«Siano le ragioni dell’e-conomia reale e della crescita la stella polare

di quanto occorra rapidamente fare. Bisogna invertire la rotta, senza cre-scita non c’è futuro». Lo ha detto il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, nella relazione tenuta alla terza assemblea annuale del coordinamento di Cna, Casar-tigiani, Confartigianato, Confcom-mercio e Confesercenti che si è svolta a Roma nell’Auditorium Par-co della Musica. Ai lavori hanno partecipato, per la

Cna, il presidente Ivan Malavasi, e il segretario generale Sergio Silvestri-ni. All’assemblea ha inviato un mes-saggio di saluto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed è intervenuto brevemente il premier Enrico Letta, che ha annunciato il taglio dell’indennità ai ministri par-

lamentari. «E’ arrivato il momento in cui anche la politica faccia la sua parte», ha spiegato Letta. Il titolare dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, nelle sue conclusioni, ha assicurato che il ministero sarà, come tutto il governo, al servizio del lavoro e delle imprese. E che non ci sarà il rilancio dell’economia senza politiche concrete di stimolo ai con-sumi e agli investimenti.Fisco, credito, semplificazione e

lavoro sono invece le quattro prio-rità indicate, nel suo intervento in-troduttivo ai lavori, dal presidente di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, secondo il quale occorre «mettere mano ad un processo realistico, ma determinato di riduzione dei livelli record di pressione fiscale, bonifi-cando la spesa pubblica senza ti-midezza alcuna, con l’avanzamento del processo di controllo, riquali-

in alto e a destraalcuni momentidella manifestazionedi rti

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ficazione e riduzione; contrastan-do evasione ed elusione fiscale; e muovendo dalla riduzione del cu-neo fiscale e contributivo sul costo del lavoro». Quanto al credito, Sangalli ha os-

servato «che occorre rispondere all’allarme europeo per le persi-stenti e addirittura crescenti dif-ficoltà nell’accesso al credito da parte delle piccole e medie impre-se con urgenti misure operative», mentre sul tema della semplifica-zione ha invocato di «modificare l’architettura istituzionale ed am-ministrativa di Stato, Regioni ed Enti locali, sanando ridondanze e conflitti di competenze che impan-tanano il processo decisionale, ge-nerano costi aggiuntivi e stroncano le gambe alla volontà di investire e di fare impresa».Quanto al lavoro, infine, Sangalli

ha chiesto che «si rivedano le più recenti restrizioni normative in ma-teria di flessibilità in entrata e si mettano in campo tutte le misure utili ad incentivare l’occupazione dei giovani e delle donne».

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CNaABRUZZO FORMAZIONE

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Può arrivare dalla rete e dalla cultura digitale una nuova spinta per l’artigianato? A

scommetterci è Ecipa Abruzzo, l’ente di formazione della Cna, che ha organizzato la terza edizione del “Maggioformativo”.«L’edizione 2013 - spiega il pre-

sidente dell’ente formativo, Franco Cambi - propone un pacchetto di azioni legate soprattutto alla dif-fusione della cultura digitale e al contributo che essa può fornire alle micro-imprese e all’artigia-nato». Il programma, che si con-cluderà il 31 maggio prossimo, è stato organizzato in collaborazione con la rete di imprese innovative e Start Up “ Digital Borgo”.Il “Maggioformativo” 2013 si ar-

ticola in 50 ore di corso e 17 in-contri. Tanti i temi al centro del programma formativo: dalle nuo-ve professioni del web alla co-

municazione attraverso i social network; dall’uso della rete per l’e-commerce ai vantaggi della prototipazione; dall’applicazione ai diversi mestieri dell’artigianato e dell’agro-alimentare (arte orafa, degustazione dell’olio) al rispar-mio energetico.«Nell’era della rete e della diffu-

sione crescente delle tecnologie digitali - illustra la responsabile re-gionale di Ecipa Abruzzo, Lorenza Di Giulio - da esse può arrivare un sostegno forse insperato al mondo delle micro-imprese e dell’artigia-nato. Da sempre motore e spina dor-

sale del “sistema Italia”, la picco-la impresa vive una condizione di evidente affanno: complicata, in una regione come l’Abruzzo - ol-tre che dalla crisi generale, che nel 2012 ha “lasciato sul campo” oltre 800 imprese - anche da fattori più soggettivi, come l’elevato prelievo fiscale, la carenza di credito, il de-ficit di infrastrutture». Dalla cultura digitale può dun-

que arrivare una spinta positiva al mondo della piccola impresa: e-commerce, 3D, innovazione di processo e di prodotto, internet, ricerca di mercati più favorevoli, possono diventare la chiave di un rilancio atteso e auspicato. Insomma, la cultura artigiana,

che affonda le sue radici nella mi-gliore storia centenaria italiana, può attingere da qui, dalla cultura del Terzo Millennio le ragioni per crescere: coniugando al più alto li-vello, il meglio della tradizione con il coraggio dell’innovazione.

maggio FormaTiVodA RETE E CULTURA dIGITALEUNA spINTA ALLE pICCOLE IMpREsE

in programma per la terza edizione del maggioformativoanche la degustazionedell’olio d’oliva (foto Doniree Walker) e l’integrazione tra mondo dell’impresa e cultura digitale (foto SeedRocket)

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CNaABRUZZO TRAspORTI

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mal Di TraFFiCoFITA CNA dI ABRUZZO E MARChE:TIR IN AUTOsTRAdA NEI MEsI EsTIvI

Deviare il traffico pesante nella stagione estiva, nel-la tratta tra Pesaro e Va-

sto, dall’intasatissima Statale 16 Adriatica alla vicina autostrada A14, per salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini, ma senza penalizzare ulteriormente le imprese dell’autotrasporto. E’ l’obiettivo cui lavorano assie-me le associazioni di Abruzzo e Marche di Fita-Cna, che hanno avviato una campagna interes-sando ministero delle Infrastrut-ture e Trasporti, le due Regioni, i Comuni costieri. Inquinamento acustico ed at-

mosferico, aumento degli in-cidenti stradali, disagi per i residenti e i turisti della costa adriatica di Marche e Abruzzo, disagi per i Tir, costretti ad at-traversare luoghi abitati a ridotta velocità, con aumento dei tempi di percorrenza: questo il bilancio che la stagione estiva porta ine-vitabilmente con sé, ed a cui l’i-niziativa della Fita cerca di porre rimedio, chiedendo la deviazione dei Tir dalla statale all’autostra-da. Ma chiedendo anche che le

istituzioni coinvolte si facciano carico del costo dei pedaggi: «Questa misura - hanno affer-mato in una conferenza stampa tenuta a Porto D’Ascoli i dirigenti di Cna Fita di Marche e Abruzzo, alla presenza tra gli altri dell’as-sessore alla Mobilità del Comu-ne di San Benedetto del Tronto, Luca Spadoni, e del sindaco di Pineto, Luca Monticelli, consen-tirebbe di decongestionare il traf-fico lungo la Statale, con indubbi benefici per la salute dei residen-ti e per l’attrattività turistica dei centri costieri delle due regioni». La strategia, insomma, è quella

di concordare con le ammini-strazioni locali l’intero progetto: «Perché in assenza di una misu-ra di questo tipo – avvertono in casa Fita - rischiamo di trovar-ci, come negli anni passati, con i sindaci costieri che emanano ordinanze per vietare ai Tir il transito sui tratti di Ss 16 di loro competenza, e con gli autotra-sportatori costretti ad accollarsi per intero il costo dei pedaggi. Tutto questo in un momento di grande difficoltà per il settore

e con le tariffe autostradali au-mentate dal 1° maggio, malgra-do la promessa della Società Autostrade che non sarebbero state toccate».

Fino al 2008, la questione-dirottamento veniva affrontata con la deviazione obbligatoria dei Tir dalla statale 16 adriatica all’autostrada a 14, nei mesi compresi tra giugno e settembre di ogni anno. Dei costi relativi ai pedaggi autostradali si facevano carico il ministero dei Trasporti, le regioni marche e abruzzo, la società autostrade. il tratto interessato alla deviazione era quello compreso tra Gabicce mare e Vasto e coinvolgeva i veicoli di oltre 7,5 tonnellate adibiti al trasporto merci. Particolarmente drammatica la situazione, in alcuni centri costieri del Teramano, come roseto.

iL PrECEDENTECosì FiNo aL 2008

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CNaABRUZZO sOCIETà

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popolazioneABRUZZO A CREsCITA LENTA

sono i comunicostieri a raccoglierei maggiori incrementidi popolazione registrati negli ultimi dieci annisotto, foto di Wili Hybrid

La popolazione abruzzese è passa-ta da 1.262.392 abitanti del 2001 a 1.307.309 del 2011, registrando un

incremento di 44.917 abitanti. Lo dice uno studio condotto da Aldo Ronci – ri-cercatore che cura diverse indagini per conto della Cna abruzzese – sulle cifre messe a disposizione dall’istituto di statistica, e relative appunto all’ultimo censimento della popolazione italiana. Nei dieci anni che separano di due ri-levamenti, la crescita della popolazione abruzzese è stata del 3,56% contro una crescita media nazionale del 4,28%: in-somma, decisamente più bassa.

«La modesta crescita della popola-zione abruzzese tra i due censimenti - dice il curatore - è caratterizzata da un’impetuosa crescita nella provincia di Pescara, con 19.180 abitanti in più, e in quella di Teramo, con 18.938. Oltre che da un incremento più modesto nel-

la provincia di Chieti (+5.880) e da una mancata crescita in quella dell’Aquila (+919). Territorio che evita la flessione grazie all’incremento della città di Avez-zano, capace di registrare 2.407 abitanti in più».

Tra le cause che determinano la minor crescita della popolazione abruzzese ri-spetto alla media Italia, la natura preva-lentemente montana del suo territorio, oltre agli squilibri tra costa ed entroter-ra: la nostra regione, infatti, se da un lato vede ben il 71% del territorio oc-cupato da comuni montani, all’interno dei quali risiede appena il 30% di una popolazione (396.090 abitanti) che con-tinua a diminuire, dall’altro vede il 29% del suolo occupato da comuni costieri. Centri all’interno dei quali risiede il 70% della popolazione (911.219 abitanti), con ritmo di crescita veloce e continuo.

Ulteriore riprova, il fatto che tra i due

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popolazioneABRUZZO A CREsCITA LENTA

Tra il censimento 2001 e quello più recente datato 2011 - spiega lo studio condotto da aldo ronci - la crescita della popolazione abruzzese si realizza esclusivamente sulla costa e si concentra, in modo specifico, nei sette comuni limitrofi alla città di Pescara: montesilvano, spoltore, Città sant’angelo, silvi, Cepagatti, manoppello, san Giovanni Teatino e Francavilla. Questi comuni, nel periodo trascorso tra i due censimenti, hanno segnato una crescita di 22.553 unità che rappresenta ben il 50% di quella regionale, che è stata pari a 44.917.Questa dinamica si spiega con il fatto che Pescara ha raggiunto una densità abitativa altissima: 3.650 abitanti per chilometro quadrato, a fronte di 1.290 di roma. ma al tempo stesso presenta limitate possibilità di sviluppo urbanistico, ragion per cui la prorompente crescita della popolazione si diffonde nei comuni più vicini. Dunque, nei fatti, si sta creando un’area metropolitana di Pescara, una sorta di città diffusa, che conta una popolazione di 269.931 su una superficie di 461 chilometri quadrati, per cui sul 4% del territorio si concentra il 21% della popolazione abruzzese.

iL Caso PEsCara

dai dati istat sul censimentoarrivano conferme e qualche sorpresa,mentre le aree interne segnano il passo

censimenti l’Abruzzo costiero cresca di 49.979 unità, mentre quello mon-tano decresca di 5.062. In valori per-centuali l’Abruzzo costiero cresce del 5,80% ad un ritmo superiore a quello italiano (4,28%), mentre dall’altro il ter-ritorio montano subisce una flessione dell’1,26%. «I due territori presenta-no una forbice che tende a divaricarsi sempre di più» - osserva ancora Ronci, che aggiunge: «Tra il censimento 2001 e quello 2011 l’Abruzzo cresce poco, ed evita risultati peggiori grazie al boom di sette comuni costieri che segna-no tutti incrementi superiori alle 2mila unità: Montesilvano (+9.713); Spoltore (+3.149); Città Sant’Angelo (+2427); Vasto (+3.385); San Giovanni Teatino (+2.685); Tortoreto (+2.606); Martinsi-curo (+2.056). Questi sette comuni, nel loro insieme, registrano una crescita di 26.021 unità pari al 58% della crescita abruzzese pari a 44.917». Tra i comu-ni capoluogo di Provincia, infine, se-gnano un incremento Teramo (+3.271) e Pescara (+880), mentre subiscono una flessione tanto i comuni dell’Aquila (-1.539) che di Chieti (-1.002).

Sabrina Dei Nobili

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CNaABRUZZO TERRITORIO

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Si è chiusa con cifre da re-cord la prima edizione del Salone dei Prodotti tipici

dei Parchi d’Italia: la quattro giorni di mostra-mercato pres-so il complesso dell’ex Italtel di Pile che ha richiamato circa 30mila visitatori. In tutto – spie-ga una nota dell’ufficio stampa dell’evento, curato da Carsa - sono stati 150 gli espositori pre-senti, provenienti dall’Abruzzo e da diverse regioni italiane; cen-tinaia le tipologie dei prodotti tipici promossi, tutti provenien-ti da aree protette. Un Salone che ha saputo lanciare anche proposte e progetti di livello nazionale capaci di coniugare qualità, tipicità e ambiente e inaugurare una formula di pro-mozione a chilometro zero: dal territorio direttamente alla tavo-la italiana.Un evento nato a L’Aquila per

testimoniare la volontà di rina-scita di un intero territorio se-gnato dal sisma e di rilancio di una nuova “industria”, quella della sostenibilità, della valoriz-zazione delle produzioni di qua-lità e dell’enogastronomia come opportunità di sviluppo turistico ed economico.Importanti pure le collabora-

zioni, come quella con le Ca-mere di Commercio italiane che hanno aderito all’invito di quella aquilana, in primis Unioncame-re Lazio e la Camera di Com-mercio di Roma, vicine a quella del capoluogo dal giorno del terremoto che ha distrutto la cit-tà. Prezioso l’apporto di Feder-

il laTo VerDeDel gUSToALL’AqUILA IL sALONE dEI RECORd

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CNaABRUZZO TERRITORIO

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parchi e Fondazione Symbola che hanno curato il programma dei convegni del Salone, da cui molte iniziative sono nate e sono state lanciate al nuovo governo perché ponga la mas-sima cura alle opportunità che arrivano da tutta la “filiera am-biente ed enogastronomia”. Forte anche la presenza di

Slow Food Abruzzo e Molise e Ais - Associazione Italiana Sommelier che hanno accom-pagnato la manifestazione con

degustazioni e laboratori del gusto mettendo a disposizione i migliori chef e sommelier del-la regione. «Siamo molto sod-disfatti di questa iniziativa che oltre a una notevole affluenza di pubblico ha fatto sì che i pro-duttori presenti abbiano avuto la possibilità di presentare la loro fatica quotidiana. Soddi-sfatti anche i nostri produttori, che in quattro giorni hanno ven-duto tutto ciò che hanno porta-to e sono stati costretti più vol-te a riassortire gli stand. I loro commenti ci impegnano per le edizioni successive», dice Lo-renzo Santilli, presidente della Camera di Commercio dell’A-quila.Presente all’appuntamento,

con un proprio stand, anche la Cna dell’Aquila, che ha co-ordinato la partecipazione di aziende artigianali di prodotti tipici. «Testimonianza, quest’ul-tima - come spiega il direttore provinciale Agostino Del Re - dell’apprezzamento che il pub-blico continua a manifestare nei confronti delle produzioni di qualità legate al territorio e alla sua filiera». Giudizio conclusivo quello di Carlo Cambi, firma tra le più prestigiose dell’enoga-stronomia italiana: «Ho incon-trato produttori veri e un pub-blico motivato a comprendere il valore agricolo dei prodotti e il valore culturale della cucina».

Le immagini che testimonianoil successo della kermesse

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CNaABRUZZO INIZIATIvE

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Avvicinare il mondo del-la piccola e impresa e dell’artigianato al mon-

do della scuola, creando per-corsi di integrazione e siner-gie. E’ l’obiettivo, sicuramente centrato, della manifestazio-ne tenuta all’Istituto Tecnico Tecnologico Giuseppe Peano di Sant’Egidio alla Vibrata, in occasione della cerimonia di consegna dei premi del con-corso “La moda siamo noi” e “I veicoli del futuro”. «L’istitu-to - spiega la referente per la Cna di Teramo del progetto, Rosaria Valentini - offre indi-rizzi in ambito tecnologico, dal sistema moda a quello di meccanica e meccatronica, e un’ampia gamma di oppor-tunità formative per i giovani, quasi tutti espressione del ter-ritorio. I percorsi scolastici, in base alla recente riforma delle Superiori, sono articolati in un biennio comune e in due in-dirizzi fondamentali: sistema moda e meccanica-mecca-tronica». In particolare, “La moda sia-

mo noi” è un laboratorio del settore tessile che offre la possibilità di imparare a con-fezionare capi di abbigliamen-to partendo dalla conoscenza del tessuto: dalla tecnica del taglio fino alla realizzazione completa. Giunta alla terza edizione, la manifestazione ha messo in evidenza, an-cora una volta, il valore della preziosa collaborazione tra istituzione scolastica, enti e imprese locali, ribadendo l’importanza di investire sui giovani e favorirne la crescita educativa e professionale.«Sin dall’inizio - aggiunge

Valentini - la nostra asso-ciazione ha sostenuto con grande convinzione e deter-minazione il prezioso lavoro svolto all’interno dell’Istituto. Siamo infatti ben consapevo-li dell’importanza che riveste oggi la formazione e la pro-fessionalità dei giovani. Per nostra natura, siamo quoti-dianamente al fianco delle piccole e medie imprese e sappiamo quanto importante sia puntare alla qualificazione del personale; una condizio-ne decisiva per il successo imprenditoriale, soprattutto in questo momento così diffi-cile per la nostra economia». «Oltretutto - spiega ancora - il lavoro svolto dal dirigente dell’Istituto, il professor Danilo Massi, e dal suo preparato e motivato staff di collaboratori, ha creato le migliori condizioni per dare corpo a questa bella esperienza». Da qui, l’invito alle imprese

associate affinché si propon-gano come spazi all’interno dei quali i ragazzi del Pea-no possano realizzare stage formativi, come del resto già avviene con altre aziende pre-senti sul territorio. Tante le autorità presenti alla

cerimonia di premiazione. Tra gli altri, oltre ai due collabo-ratori del dirigente scolastico (Roberto Puliti e Francesco De Luca) e al corpo docente, anche il sindaco di Sant’Egi-dio alla Vibrata, Rando An-gelini; il sindaco di Ancarano, Angelo Panichi; il sindaco di Sant’Omero, Alberto Pompi-zi e l’assessore alla Pubblica Istruzione di Sant’Egidio alla Vibrata, Annalisa Pierantozzi.

SCUola Di moDaA sANT’EGIdIO sI sTUdIA dA IMpRENdITORI

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valentini:«formazionee territoriosono sempreun binomio vincente»

il concorso ha visto coinvolti, con la realizzazione di oltre 300 elaborati, gli alunni delle classi terze delle scuole medie della provincia di Teramo. sono stati consegnati tre premi per il concorso “La moda siamo noi” (prima classificata simona Di Pietro, iii B della scuola media di sant’omero; seconda classificata Nausica marziale, iii D della scuola media di alba adriatica; terza classificata

marta Nardinocchi, iii C della scuola media di s.Egidio), tre per “Veicoli del futuro” (primo classificato Niccolò Genovesi, iii C della scuola media di alba adriatica; secondo classificato Lorenzo Pediconi, iii C della scuola media di sant’omero; terzo classificato Xiaoce Zhu, iii a della scuola media di ancarano) e altri riconoscimenti speciali ancora.

TUTTi i Nomi DEi PrEmiaTi

La cerimonia di premiazione

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aUToFFiCiNENasce la rete“autogarant”

Una nuova rete di servizi a disposizio-ne delle officine di riparazione e dei centri di revisione auto. e’ stata presentata a pescara, nella sede regionale della Cna, dal responsabile nazionale di Cna Servizi alla Comunità, mario Turco (nella foto, a sinistra, con accanto il presidente regiona-le attilio petrini). la rete, che si chiama “autogarant” (http://www.officinapiulive.it/autogarant/) mette a disposizione delle imprese aderenti una ricca e vasta gam-ma di servizi e convenzioni.

assisTENTi FamiLiariabruzzesi e francesi a confronto

Si è concluso con successo l’aggior-namento professionale di 20 aspiranti as-sistenti familiari abruzzesi nelle sedi ope-rative dei partner europei ofre e menage Service di amiens, in Francia. l’attività ri-entra tra quelle previste nell’ambito della macroazione 8 del progetto Transcare: “aggiornamento professionale degli ope-ratori intermedi presso i paesi europei più virtuosi”. grande entusiasmo tra i parteci-panti che hanno aderito a questo impor-tante evento formativo, realizzato in colla-borazione con i Centri per l’impiego delle province e la regione: hanno potuto bene-ficiare della conoscenza diretta dei model-li francesi utilizzati nel processo di orienta-mento, selezione, formazione e collocamento lavorativo.

Le nuove norme in materia di assicurazione degli edifici adibiti a uso civile o abitazione che patiscano danni derivanti da calamità naturali, saranno al centro del dibattito organizzato dal Consiglio Regionale Unipol Abruzzo. L’incontro è in programma a Pescara il 29 maggio prossimo, con inizio alle ore 10,30 nella Sala Figlia

di Jorio della Palazzo della Provincia di Pescara. All’incontro prenderanno parte diverse personalità: l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante; il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa; il presidente del corso di laurea in Geologia della Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università d’Annunzio, Marcello Buccolini. La relazione sarà invece tenuta dall’ingegnere Sergio Ginocchietti, mentre è previsto anche l’intervento del Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono.

amBULaNTiGrande successo per i mercatini di primavera

E’ stata molto soddisfacente la partecipazione di pubblico alle ultime iniziative primaverili messe a punto dagli ambulanti associati alla Cna Abruzzo. Tra le piazze più affollate di pubblico, come documenta la foto in alto, i mercatini della città di Pescara.

CalamiTà naTUraliConvegno sulla nuove norme per i risarcimenti

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EDITORIALE

di Cristiano Tomei *

turismo balneare: un futuro per seicento imprese

direttore responsabilesergio d’agostino

Editorecna abruzzo

presidenteitalo lupo

via Cetteo Ciglia 8, 65128 pescarawww.cnaabruzzo.itTel. 085 4326919

progetto grafico e impaginazione: sabrina dei nobili

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CNaABRUZZO magazine

periodico onlinedella Cna Abruzzo

ANNO I - NUMERO II � segue DaLLa pagina 5

autorevole nei confronti dell’Eu-ropa, che riapra il confronto sulla vertenza balneare.Occorre rivedere con l’U-

nione europea il capitolo del-le attività da sottrarre alla Di-rettiva, tra cui in primo luogo, le concessioni demaniali, nei confronti delle quali non è stata at-tuata una politica di liberalizzazio-ne, ma di esproprio. Non si parla, infatti, di allargare la base delle im-prese, ma di togliere le attività ad alcuni, per darle ad altri attraverso gare. Ci si ferma a questo, senza prevedere quello che succederà. Inoltre non si tratta di concessio-ne di servizi, ma di concessioni di beni – risorsa tutt’altro che scarsa – ad imprese che prestano servi-zi di pubblica utilità, direttamenteconnessi ad aspetti salutari ri-guardanti le persone, attività che si configurano come veri e pro-pri servizi di natura pubblica. In Abruzzo si contano 600 con-cessioni demaniali marittime la cui economia, che si sviluppa lun-go i territori costieri di 17 comuni rivieraschi, rappresenta l’8% del Pil regionale.

Sostegno alle tesi dei balneato-ri è arrivata da innumerevoli rap-presentanze della politica italiana: documenti politici di molti e im-portanti partiti hanno accolto, pri-ma delle recenti elezioni, le tesi a sostegno della vertenza balneare, chiedendo di riaprire in Ue il con-fronto sulla “Direttiva servizi”. Vi-ste queste premesse, è importan-te che la questione balneare entri a far parte delle priorità dell’agen-da politica italiana. Ci rivolgiamo, ringraziandoli, a quanti tra se-natori, deputati ed eurodeputati si sono impegnati per la nostra causa e a coloro, tra questi, che sono stati chiamati ad assume-re importanti ruoli governativi. E’ proprio a loro, compresi i rappre-sentanti di Regioni, Province ed enti locali, chiediamo la riapertura del tavolo di confronto necessario per la tutela e il rilancio di questa economia turistica, fondamentale per il destino economico del no-stra nazione e, nel dettaglio, di 15 regioni costiere, tra cui due isole e oltre 600 comuni rivieraschi.

* segretario nazionale di Cna Balneatori

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Investiamoin chi investe.

Banca Bls. A fianco di imprese e imprenditori.

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