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MAGGIO 2010 TUTTO A BUON FINE Tonnellate di prodotti inutilizzati, ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni (a pag. 4) L’OSPEDALINO DI BANGUI Visita al Centro pediatrico gestito da Emergency e sostenuto anche dai soci (a pag. 6) SPIEDINI MONDIALI Un cibo “da strada” di origini antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine (a pag. 12) 5

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maGGIo 2010

TuTTo aBuon FIneTonnellate di prodotti inutilizzati, ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni (a pag. 4)

l’ospEdalinodi banguiVisita al Centro pediatrico gestito da Emergency e sostenuto anche dai soci (a pag. 6)

spiEdini mondialiUn cibo “da strada” di origini antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine(a pag. 12)

maGGIo 2010

TuTTo aBuon FIneTonnellate di prodotti inutilizzati, ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni (a pag. 4)

l’ospEdalinodi banguiVisita al Centro pediatrico gestito da Emergency e sostenuto anche dai soci (a pag. 6)

spiEdini mondialiUn cibo “da strada” di origini antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine(a pag. 12)

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2 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 3

GuiDa alla SpeSa

12 Spiedini mondiali Un cibo “da strada” di origini

antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine

Monica Galli e Alessandra Pesciullesi14 fresco piacere aumenta la vendita del

gelato a marchio Coop e di produzione interna

Francesco Giannoni16 Germogli gustosi apprezzati fin dall’antichità, gli

asparagi hanno un sapore delicato quelli coltivati, più saporito quelli selvatici

Andrea Santini17 Speciale mondiali in vendita a giugno magliette

e palloni “solidal” Francesco Giannoni

Varie eD eVeNtuali

32 menù di maggio Prosegue il nostro itinerario

di ricette stagionali Leonardo Romanelli

moNDo coop

4 tutto a Buon fine Tonnellate di prodotti inutilizzati,

ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni.

Francesca Magnelli5 ragazzi in scena contro la mafia a maggio la rassegna di teatro

musicale “Chi è di scena” con gli studenti delle scuole fiorentine

6 L’ospedalino di Bangui Visita al Centro pediatrico di

Emergency, sostenuto dai soci

26 Sceneggiatore in prima linea all’odeon una rassegna

dedicata a Furio Scarpelli Edi Ferrari

attualitÀ

8 La farina e la Crusca Come cambia e si trasforma

l’italiano: nuovi mezzi di comunicazione, tecnologia, immigrazione.

Rossana de Caro10 arte fuori dal museo Una grande scultura in acciaio

nel centro commerciale di Prato Bruno Santini11 nel nome di Galileo a fine maggio riapre il museo di

storia della scienza di Firenze13 Il gusto delle parole Per i soci un libro di ricette e

racconti scritti da personaggi dello spettacolo

Bruno Santini

COOPERAZIONE

Il ruolo

delle cooperative

per il futuro

della Toscana

diStefano Bassi

Presidente Legacoop Toscana

Alla vigilia delle recenti elezioni regionali le tre centrali cooperative - Legacoop, Confcooperative e Associazione generale cooperative - hanno presentano ai candidati alla presidenza della Giunta regionale, un insieme di proposte sul futuro della Toscana. Lo hanno fatto in modo unitario, per sottolineare quanto sia essenziale la crescita della cooperazione e l’impegno che in questa direzione vogliamo assumere in Toscana. Il documento contiene preoccupazioni sullo stato dell’economia regionale, ma individua anche proposte concrete intorno a tre temi essenziali: l’innovazione, il lavoro, la solidarietà.La cooperazione in questi anni ha svolto un ruolo essenziale per contribuire allo sviluppo della Toscana e al mantenimento di una reale coesione sociale. Nel 2009 e nei primi mesi del 2010, di fronte al peggioramento dell’economia la cooperazione ha svolto azioni concrete soprattutto sul terreno della difesa dei redditi e del mantenimento dell’occupazione e sta meglio resistendo agli effetti negativi della crisi. Abbiamo così formato una nuova generazione d’imprenditori cooperativi, capaci di coniugare la produzione della ricchezza con i valori della solidarietà e di occupare con le loro imprese, i primi posti, per fatturato ed addetti nelle graduatorie regionali.Il legame con il territorio ha impedito di portare altrove le produzioni e i posti di lavoro, ha sostenuto le produzioni locali nell’agroalimentare, ha difeso il potere d’acquisto dei consumatori, ha costruito una rete di cooperative impegnate nel sociale di

primaria importanza, ha sostenuto con continuità le attività associative e di solidarietà per la comunità. Tra i dati uno dei più significativi riguarda certamente il lavoro. Abbiamo esteso, in controtendenza con

gli andamenti attuali del mercato del lavoro, la percentuale di tempo indeterminato, abbiamo esteso l’occupazione giovanile, femminile, e di lavoratori immigrati, continuato sulla strada

dell’inserimento di persone svantaggiate. Dunque, nessun problema? Tutt’altro, anche la cooperazione

deve fare i conti con il calo dei consumi, con quello delle esportazioni, con la stasi delle opere pubbliche e

con i ritardati pagamenti a chi eroga servizi sociali. È intorno a questi temi che abbiamo avanzato proposte al governo regionale e ci confronteremo nei prossimi mesi.Quello che ci anima in questo momento di difficoltà è la consapevolezza che la

finalità della cooperazione è di rendere visibile, soprattutto nei momenti di crisi e di difficoltà

per il lavoro e le famiglie , la propria funzione mutualistica e il proprio impegno per il lavoro e la difesa dei redditi.Insomma, la Toscana per continuare a competere e a produrre nuova occupazione e nuove occasioni di sviluppo, per creare un futuro alle nuove generazioni ha bisogno di noi, della cooperazione, della varietà delle sue esperienze imprenditoriali, della varietà delle sue ispirazioni culturali.

Le risposte alla crisi

33 Il rognone alla scoperta delle frattaglie Stefano Giraldi34 tornano i poveri amanti Un libro racconta la storia del film

Cronache di poveri amanti, tratto dal celebre romanzo di Pratolini

Giulia Caruso35 occhio al cinema occhiali 3D sotto mira. Più

che le infezioni il problema è l’affaticamento degli occhi

Alma Valente

36 La principessa triste maria de’ medici, ricchissima,

colta e raffinata, divenne 4 secoli fa, regina di Francia

Gabriele Parenti38 Il giardino delle meraviglie

Scenografico e barocco, Boboli è una delle maggiori attrazioni turistiche di Firenze di Càrola Ciotti

Salute

40 Da Simona a SimoneLa transessualità come non

viene raccontata. a Careggi un centro per i disturbi di genere

Silvia Amodio42 Ciccia in eccesso i farmaci per contrastare l’obesità.

L’importanza dello stile di vita Alma Valente43 Salute in breve

rubricHe

15 Promozioni di maggio a cura di Francesco Giannoni22 Le attività delle sezioni soci a cura di Valentina Vannini26 eventi per i soci a cura di Edi Ferrari28 Lettere a cura di Antonio Comerci37 appuntamenti a cura di Rossana de Caro44 Segnalazioni a cura di Rossana de Caro

Sabato ore 14.15 su RTV 38, ore 18.20 su italia 7 Domenica ore 7.40 su italia 7, ore 23.05 su RTV 38. ogni lunedì dalle 21.10

alle 23 su RTV 38 USI e ConSUmI Trasmissione d’approfondimento

e dibattito con ospiti in studio, riprese sul campo e interventi in diretta dei telespettatori.

di ricette stagionaliLeonardo Romanelli26 Sceneggiatore in prima linea

all’odeon una rassegna dedicata a Furio Scarpelli

8 La farina e la Crusca Come cambia e si trasforma

l’italiano: nuovi mezzi

10 arte fuori dal museo Una grande scultura in acciaio

nel centro commerciale di Prato

maria de’ medici, ricchissima, colta e raffinata, divenne 4 secoli fa, regina di Francia

Gabriele Parenti38 Il giardino delle meraviglie

Scenografico e barocco, Boboli è una delle maggiori attrazioni turistiche di Firenzedi Càrola Ciotti

40 Da Simona a SimoneLa transessualità come non

viene raccontata. a Careggi un centro per i disturbi di genere

Silvia Amodio42 Ciccia in eccesso

SOMMARIO

Chiuso in tipografiail 14/04/2010.

Questo numero diffonde673.000 copie.

On line suwww.coopfirenze.it

5maGGio 2010

In copertinaPrato: raccolta prodotti

per l’Emporio Caritas.Foto di

Massimo D’Amato

Mensile diUNICOOP FIRENZE

Via Santa Reparata 4350129 FirenzeTel. 05547801

Fax [email protected]

Registraz. Trib. Firenzen. 1554 del 17/07/63

Direttore Responsabile antonio Comerci

Segreteria di redazionemarie Casarosa

Coordinatrice redazionerossana de Caro

graficaW. Sardonini / D. Lotti

SocialDesignimpianti

La ProgressivaStampaCoptip

PUNTO E A CAPO

MAGGIO 2010

TUTTO ABUON FINETonnellate di prodotti Coop inutilizzati, ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni (a pag. 4)

L’OSPEDALINODI BANGUIVisita al Centro pediatrico gestito da Emergency e sostenuto anche dai soci (a pag. 6)

SPIEDINI MONDIALIUn cibo “da strada” di origini antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine(a pag. 12)

MAGGIO 2010

TUTTO ABUON FINETonnellate di prodotti Coop inutilizzati, ma in buone condizioni, destinate a comunità e associazioni (a pag. 4)

L’OSPEDALINODI BANGUIVisita al Centro pediatrico gestito da Emergency e sostenuto anche dai soci (a pag. 6)

SPIEDINI MONDIALIUn cibo “da strada” di origini antichissime e ancor oggi presente in tutte le cucine(a pag. 12)

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primaria importanza, ha sostenuto con continuità le attività associative e di solidarietà per la comunità. Tra i dati uno dei più significativi riguarda certamente il lavoro. Abbiamo esteso, in controtendenza con

gli andamenti attuali del mercato del lavoro, la percentuale di tempo indeterminato, abbiamo esteso l’occupazione giovanile, femminile, e di lavoratori immigrati, continuato sulla strada

dell’inserimento di persone svantaggiate. Dunque, nessun problema? Tutt’altro, anche la cooperazione

deve fare i conti con il calo dei consumi, con quello delle esportazioni, con la stasi delle opere pubbliche e

con i ritardati pagamenti a chi eroga servizi sociali. È intorno a questi temi che abbiamo

con i ritardati pagamenti a chi eroga servizi sociali. È intorno a questi temi che abbiamo

con i ritardati pagamenti a chi eroga servizi

avanzato proposte al governo regionale e ci

finalità della cooperazione è di rendere visibile, soprattutto nei momenti di crisi e di difficoltà

per il lavoro e le famiglie , la propria funzione mutualistica e il proprio impegno per il lavoro e la difesa dei redditi.Insomma, la Toscana per continuare a competere e a produrre nuova occupazione

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e del reinserimento di 20 ragazzi tossicodipendenti - passa a riti-rare la merce nei punti vendita di Ponsacco, Pontedera e Bientina. «Con il nuovo centro commercia-le di Pontedera, la quantità dei prodotti recuperati è praticamen-te raddoppiata – dice Marinella Volpi, presidente della sezione soci Valdera – per cui coinvolgeremo altre associazioni di volontariato per aiutare un maggior numero di persone. Proprio in questi giorni stiamo definendo gli ultimi detta-gli con la San Vincenzo di Ponte-dera, città nella quale vivono tanti extracomunitari sotto la soglia di povertà». La prima a controlla-re la merce ritirata è suor Nadia. «Arrivano tonnellate di prodotti, in buone condizioni. Una parte la teniamo per la mensa della nostra comunità, una parte la inviamo alle famiglie povere di Vicarello.

Due volte alla settimana riuscia-mo a mandare qualcosa anche alla mensa dei poveri di Sant’Ermete, che dà da mangiare a quaranta persone. E poi abbiamo contatti con la Misericordia di Pontedera, alla quale inviamo soprattutto scatolame, e con altre comunità di ex tossicodipendenti. Con questo progetto non solo siamo riusciti a rispondere concretamente ai biso-gni della gente ma lo abbiamo fatto costruendo una vera e propria rete di solidarietà sul territorio. E questa è la cosa più bella».

C inzia ha 24 anni, vive a San-ta Croce sull’Arno, in provin-cia di Pisa, in un piccolo ap-

partamento insieme al suo bambi-no. Adesso ha trovato lavoro come badante e può permettersi di paga-re un affitto. Ma fino a poco tem-po fa non aveva i soldi neppure per mangiare. Senza una famiglia che l’aiutasse, senza un marito – il suo

compagno l’ha lasciata quando ha saputo che era incinta – ha trova-to un’ancora di salvezza nella rete di solidarietà nata intorno al pro-getto “Coop Buon fine” per il recu-pero dei prodotti, confezionati e fre-schi, rimasti invenduti nei super-mercati Coop.

«L’abbiamo aiutata per un an-

no, portandole gli omogeneizzati per il bambino, i biscotti, i succhi di frutta – dice suor Nadia, diret-trice della comunità terapeutica

“Il Doccio” di Bientina e coordina-trice del progetto “Buon fine” in Valdera –. Oltre a lei, tramite la parrocchia di Vicarello, stiamo dando una mano a 25 famiglie in difficoltà, anche italiane». Nuclei

composti da cinque persone, con figli piccoli, che fino a qualche anno fa non avevano problemi e che adesso, con la crisi, si trovano costretti ad affrontare spese im-portanti con un lavoro solo, perché uno dei genitori è stato licenziato o è in cassa integrazione.

La sezione soci Valdera aderisce al progetto “Re.so” dal novembre 2006. Ogni giorno un addetto della cooperativa sociale “Il Delfino” - a cui fa capo anche la comunità “Il Doccio”, che si occupa del recupero

Tutto a Buon finele iniziative

Tonnellate di prodotti

inutilizzati, ma in

buone condizioni,

destinate a comunità

e associazioni

di Francesca Magnelli

Contro la maFia

aRRIVanoIn mILLeUna rassegna di teatro musicale che coinvolge le scuole fiorentine

Ben 12 opere e altrettante scuole coinvolte, circa mille ragazzi che vanno in scena e impara-

no… divertendosi. Sono questi i numeri di Chi è di scena, la rassegna di teatro musicale per bambini dai bambini, che avrà luogo dal 17 al 24 maggio al Teatro Saschall. Promotrice dell’evento, giunto alla quarta edizione, l’associazione mu-sicale fiorentina Liberenote, che utilizza il teatro musicale come strumento for-mativo e didattico nelle scuole fiorentine da quasi un decennio. anche Unicoop Firenze è presente, con la “scommessa” di trasformare in musica un progetto di forte valenza sociale come la lotta alla mafia. La rassegna propone anche

quest’anno opere create per le diverse realtà scolastiche. Protagonisti i ragazzi dai cinque-sei ai diciotto anni che cantano, ballano, suonano e recitano.

affrontare il tema della lotta alla mafia con i giovani. È la sfida di Liberata (lunedì 17 maggio ore 21.30), l’opera pensata dal maestro marco Papeschi (musiche di giovanni Pecchioli e Claudio Teobaldelli) per i ragazzi di Noi con gli altri, a dimostra-zione del fatto che il teatro musicale può e deve misurarsi con problematiche sociali di ampio respiro. Liberata vede uniti gli studenti dell’istituto “Roncalli Sarrocchi” di Poggibonsi e “i ragazzi dei percorsi di legalità” di Polistena (RC), che fanno parte di Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti.

Biglietto 5 € presso Teatro SaschallInfo e programma: 0554362562www.liberenote.it

collE di val d’ElsaL’ultima ad entrare nella grande

famiglia di Coop “Buon Fine” è stata la sezione soci di Colle di Val d’Elsa. I risultati sono incoraggianti: dal 10 marzo, giorno in cui è partito il pro-getto, al 30 marzo, sono stati donati prodotti per un valore di oltre 5000 euro, provenienti in particolare dai reparti di carne (avicunicola e carni rosse), ortofrutta, gastronomia e latticini, seguiti da forneria e generi vari. Tutti i giorni, alle 10 di mattina, i prodotti non più vendibili perché vicini alla data di scadenza o perché contenuti in confezioni ammaccate o non più integre vengono ritirati e consegnati alla Pubblica assistenza e alla Misericordia di Colle di Val d’Elsa, che provvede a recapitarli in sei diverse sedi della Caritas del terri-torio e da qui distribuiti alle famiglie o alle mense dei poveri. Un giro che si completa entro la fine del giorno

stesso per evitare il deperimento dei prodotti freschi, diventati il punto di forza del progetto Buon fine inizial-mente partito con i prodotti a lunga scadenza.

emPolisolidariEtà in FEstaLa sezione soci di Empoli è stata

la prima a dotarsi di una vera e propria macchina organizzativa per la raccolta delle merci rimaste invendute, operazione che già si fa-ceva negli ipermercati. Un percorso che ha portato alla costituzione di Re.so (Recupero solidale), un’asso-ciazione che unisce tutte le realtà coinvolte in questo progetto. Oltre alla raccolta e alla distribuzione delle merci invendute, negli ultimi quattro anni ad Empoli è stata spe-rimentata con successo una nuova forma di recupero per tutta quella

merce che non viene riutilizzata dalle associazioni. La lista è lunga e comprende capi di vestiario partico-lari, giocattoli, utensili, casalinghi, vasi e attrezzi da giardino, ombrel-loni, cuscini, articoli di profumeria e piccoli elettrodomestici, quelli che vengono riportati nei negozi come non funzionanti e che Sera-fino, un volontario della sezione soci Coop di Empoli dalle mani d’oro, riesce sempre ad aggiustare. Tutti questi prodotti trovano posto sulle bancarelle del mercatino che l’associazione Re.so (Recupero so-lidale) organizza ogni primavera ad Empoli, in collaborazione con le associazioni di volontariato di tutto il territorio dell’empolese-Valdelsa e il coinvolgimento diretto di circa 200 volontari. Quest’anno l’appun-tamento è per domenica 16 maggio, a partire dalle ore 15, al mercato ortofrutticolo di Empoli, in via Ma-golo 1. Oltre al mercatino, molto frequentato, ci sarà animazione per i più piccoli, musica, stand gastro-nomici, e a fine serata una grande grigliata per chiudere in bellezza, tutti insieme, la giornata.

Quanto ricavato dalle vendite sarà in gran parte ridistribuito alle associazioni sotto forma di buoni alimentari da destinare alle fa-miglie più bisognose, una parte sarà invece destinata ai progetti di adozione a distanza de Il Cuore si scioglie. ■

i numeri del ProGettoa oggi sono coinvolti 72 punti vendita su 98 e 36 sezioni soci

su 38. nel 2009 sono state raccolte 750 tonnellate di prodotti, per un valore di 3.546.000 euro. Si tratta per lo più di prodotti

freschi (81 per cento, provenienti soprattutto dal settore avicunicolo ma anche salumi, latticini, ortofrutta), seguito

dall’alimentare industriale (12 per cento), non alimentare (6 per cento) e pet food (1 per cento).

Per la gestione del progetto Unicoop firenze è convenzionata con 87 onlus e 150 associazioni. Grazie a questa rete di

solidarietà sono state aiutate 8000 famiglie e nelle mense sono stati preparati circa 700.000 pasti, circa il 40 per cento.

BUon fine

Per Gli animaliIl cibo per gli animali rappresenta un’altra importante novità del progetto re.so. che, oltre alle scatolette e agli alimenti specifici, recupera confezioni di pasta particolarmente danneggiate per essere destinate alle famiglie, ma anche carne macinata. Il tutto si trasforma in ottimi pasti per i cani e i gatti di cui si prendono cura le associazioni aristogatti e amici del cane e del gatto. L’associazione aristogatti è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro nata nel 1996 ad opera di un gruppo di amiche unite dall’amore per i gatti e dalla volontà di far fronte a una situazione di degrado in cui vivevano le varie colonie di randagi sparse nei giardini empolesi. oggi l’associazione opera sul territorio degli 11 comuni appartenenti alla asl 11, curando e gestendo quei gatti che vivono liberi senza padrone e quelli delle colonie feline. Soggetti in particolare situazione di pericolo o in cattive condizioni di salute vengono ricoverati presso la struttura-rifugio, il Gattile di empoli, che ospita circa 150 randagi.

BUon fine

MONDO COOP

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Ai margini delle strade c’è sem-pre qualcuno che cammina di buon passo, molti con qual-

cosa da portare in testa in perfet-to equilibrio: frutta, uova, fascine e i più svariati oggetti. E non solo in città. Lungo le strade di collega-mento fra città e villaggi, si forma una fila di camminatori nei due sensi, di chi va e di chi torna. Que-sta è la prima impressione di chi arriva a Bangui in Repubblica Cen-trafricana: una dimensione pedo-nale alla quale non siamo più abi-tuati. Siamo nel centro dell’Africa, poco sopra l’equatore, e questo Sta-to è una sorta di striscia di terra in-cassata fra Ciad e Sudan a nord, e Congo a sud, fra savana e foresta pluviale. In una superficie che è il doppio di quella italiana, tre mi-

lioni e mezzo d’abitanti vivono es-senzialmente di agricoltura, picco-lo allevamento e raccolta di legno nella foresta. In pratica l’essenzia-le per vivere è tutto a portata di ma-no: nel villaggio tra case in mattoni di fango e tetti di paglia, c’è il poz-zo per l’acqua, ci sono generosissi-mi alberi di mango e di altri frut-ti, l’orto, le galline, le capre, qual-che capo di bovini. Quello che re-sta in più del consumo della fami-glia e della comunità, è venduto sul ciglio della strada o portato nella più vicina città a piedi, su trabal-lanti barrocci a due ruote stracari-chi in miracoloso equilibrio, spin-ti a mano, o su rari camion, pie-ni zeppi di sacchi e piramidi uma-

ne composte da decine d’individui. Una società in sostanziale equili-brio fino a che non sorge un’emer-genza: la guerra civile che ha in-furiato fino a qualche anno fa, le malattie, gli squilibri delle aree ur-bane. E i problemi li subiscono in primo luogo i più deboli, in questo caso i bambini. Nella graduatoria

dell’indice di sviluppo umano sti-lata da un’agenzia dell’Onu, la Re-pubblica Centrafricana è 171ª su 177 paesi, con una speranza di vi-ta di soli 44 anni. Il tasso di mor-talità infantile è di 115 decessi ogni 1000 bambini nati vivi.

Questa è in estrema brevità la situazione in cui opera a Bangui il Centro pediatrico di Emergency che siamo andati a visitare.

mEdicina d’EccEllEnzaNella filosofia dell’organizza-

zione fondata da Gino Strada c’è l’intervento solo nelle situazioni d’emergenza con strutture medi-che di qualità, al miglior livello d’efficienza e assolutamente gra-tuite. Per Strada un ospedale, a Khartoum in Sudan, come a Kabul nell’Afghanistan, deve avere la stessa qualità di uno che opera da noi. E così anche il piccolo Centro di Bangui è un gioiellino fra le stra-

emerGenCY

de di terra rossa e i rugginosi tetti di lamiera ondulata delle case della capitale. Una costruzione moder-na in cemento armato, firmata da un architetto italiano, circondata da un giardino perfettamente cu-rato, di una pulizia impeccabile nei locali, con le migliori strumen-tazioni mediche a disposizione. Nella struttura operano cinque medici, 16 infermieri e cinque tec-nici di laboratorio, tutti africani, aiutati da personale internazio-nale: un pediatra, due infermieri e un organizzatore di Emergency. E poi un’altra ventina di persone che si occupano delle pulizie, della sicurezza, della mensa e degli altri servizi. Un gioiellino aperto per le emergenze 24 ore su 24, che ogni giorno visita 70 bambini fino ai 14 anni e ha una corsia di degenza con otto posti letto.

Un cartello all’ingresso ricorda che il Centro è anche un punto di riferimento nella Repubblica Centrafricana per il programma di cardiochirurgia di Emergency in Africa. Nell’ambulatorio cardiologi-co, nelle missioni periodiche, il per-sonale internazionale specializzato di Emergency effettua lo screening dei pazienti cardiopatici da trasfe-rire, gratuitamente, a Khartoum per gli interventi di cardiochirurgia. Successivamente all’intervento, i pazienti possono sottoporsi ai con-trolli post-operatori direttamente presso il centro sanitario a Bangui e ricevono gratuitamente i farmaci necessari.

70 visitE al giornoÈ l’alba e davanti al Centro

pediatrico di Emergency c’è una piccola folla di donne e bambini in fila. Donne silenziose e pazienti, in piedi, con grandi occhi e sguardi preoccupati e sospettosi. Quasi tutte sono arrivate a piedi, alcune dai villaggi e dalle campagne, dopo ore di cammino. I bambini dormono negli scialli adattati a marsupio. Alle sei esce dal cancello del Centro un infermiere che assegna i numeri, fino a settanta, gli altri debbono tornare all’indomani, tranne na-turalmente i casi urgenti. Il clima si

malaria al Primo PostoIl Centro pediatrico di emergency di Bangui è operante dal marzo 2009. In un anno sono state effettuate oltre 16.000 visite pediatriche; le principali patologie riscontrate sono

state: malaria, quasi il 45 per cento, e poi infezioni respiratorie, diarrea, anemia, infezioni cutanee, polmoniti.

Sono stati ricoverati oltre 700 bambini.Un Centro d’eccellenza medica gratuita come quello di Bangui costa, e molto, ed è interamente finanziato dai

sostenitori di emergency, con le donazioni e il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi. Dalla fine del 2009 Unicoop firenze è

fra i sostenitori del Centro di Bangui, con 50.000 euro che sono serviti per fornire i farmaci necessari alle cure.

e dal 1° dicembre 2009 anche i soci possono contribuire a sostenere il Centro, donando 500 o 1000 punti della loro

raccolta; arriveranno così 5 o 10 euro per curare i bambini della repubblica Cantrafricana. al 31 marzo sono state

effettuate quasi quattromila donazioni, per un valore complessivo di 27.000 euro. Questi i nove punti vendita che hanno registrato le maggiori donazioni: firenze - Le Piagge,

Sesto fiorentino - Ipercoop, arezzo - via Veneto, Siena - Grondaie, firenze - Gavinana, Pontedera - via terracini,

firenze - Ponte a Greve, montevarchi - Ipercoop, Pistoia.

i nUmeRi

Visita al Centro

pediatrico sostenuto

anche dai soci

dell’Unicoop Firenze

Firenze

PRoGeTTo DamaAlimentazione e attività fisica per la prevenzionedel tumore della mammella

l’ispo (istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), con l’istituto toscano tumori, sta

conducendo uno studio per valutare l’effetto di un intervento di modifica delle abitudini alimentari e del livello di attività fisica su una serie di indicatori di rischio per il tumore della mammel-la, tra cui la densità del seno, carat-teristica rilevabile alla mammografia.

il progetto si chiama Dama (Dieta, attività fisica e mammografia) e ha coin-volto già più di 150 donne fiorentine sane. Queste donne, dopo aver eseguito una mammografia di screening, sono state suddivise in modo casuale in 4 gruppi: a un gruppo sono stati forniti consigli su come indirizzare le proprie abitudini alimentari e l’attività fisica; a un secondo gruppo è stato offerto un programma di modifica delle abitudini alimentari con incontri di cucina; a un terzo gruppo un programma di incremento dell’attività fisica con attività in palestra; a un quarto gruppo sia il programma di cambiamento delle abitudini alimentari che del livello di attività fisica. La modifica delle abitudini alimentari prevede un’alimentazione più ricca di verdura e frutta, cereali integra-li, legumi, olio extravergine di oliva, un consumo ridotto di carni, in particolare carni rosse e insaccati, e di bevande alco-liche. Sul versante dell’attività fisica viene proposto un programma di aumento di attività giornaliera moderata e un’ora alla settimana di attività in palestra, condotta da un’operatrice. grazie a Unicoop Firen-ze e con la sezione soci Firenze nord ovest, nel cui quartiere ha preso avvio lo studio, è stato possibile organizzare incontri pratici di cucina al Centro di educazione al consumo consapevole di via Vittorio Ema-nuele: con la guida della cuoca Benedetta Vitali vengono preparati piatti ispirati alla tradizione toscana ma con ricette adat-tate ai principi dello studio. altri incontri sono in programma nei prossimi mesi.

Info: numero verde 800426541Responsabile del progetto è la dottoressa Giovanna Masala, U.O. epidemiologia molecolare e nutrizionale, Ispo

di Antonio Comerci

L’ospedalino di BanguiPuoi donare il tuo 5x1000 a favore degli Ospedali di EmergencyC.F. 97147110155

rasserena, almeno fra le donne che si accomodano sulle panche sotto una tettoia, anticamera del centro. L’infermiere di turno comincia a riempire le schede e valutare i sin-tomi del piccolo paziente. A una a una cominciano a entrare nella sala d’aspetto e negli ambulatori e il Centro comincia ad animar-si dei pianti dei più piccoli e delle raccomandazioni delle mamme. «La maggior parte ha la malaria o la diarrea», ci dice Andrea Porcu, pediatra dell’ospedale di Sassari, in aspettativa da tre mesi e a Bangui fino al 15 maggio. «Il problema più grave è che vengono da noi troppo tardi - prosegue il pediatra - al-cuni addirittura in coma, ma per fortuna qui siamo in grado, nella maggior parte dei casi, di guarirli

rapidamente o di fornire i farma-ci per proseguire la cura a casa. Basterebbe poco per migliorare la situazione, insegnare per esempio a riconoscere i sintomi della malattia, anche solo la febbre».

A metà mattinata gli ambu-latori e i laboratori sono in piena attività. Anche nei lettini di degenza ci sono nuovi arrivi. Il dottor Porcu valuta i casi più complessi, con voce gentile rassicura le mamme, dà una carezza ai bambini. Nel primo pomeriggio la maggior parte dei bambini è stata visitata, diagno-sticata e ha assegnata la terapia. Si torna a casa con i farmaci neces-sari, con un sorriso in più e con un problema in meno. E nel Centro il lavoro continua per le emergenze, per curare i bambini in degenza e per prepararlo al giorno dopo. ■

Al centro Dora Donarelli

Dottor Andrea Porcu

la DeleGaZioneAlla fine di marzo sono andati a Bangui: Antonio Comerci, Dora Donarelli,Nicla Mazzoni e Dimitri Benvenuti per l’Unicoop Firenze; Irene Mangani per CambiaMente;Nicola Garcea, Massimo Colvagi, Simona Martini e Roberta Montanari per Emergency di Firenze

SOLIDARIETÀ

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8 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 9

Si ringraziail dottor DomenicoDe Martino per la gentile collaborazione

La Crusca studia la lingua del presente con ricerche specifiche. Nel 2006 abbiamo fatto, ad esempio, uno studio sulla lingua della politi-ca: il “politichese”, che utilizzava una terminologia oscura per la maggior parte degli italiani, e che era rivolto agli addetti, non esiste più. La tendenza oggi è quella di usare l’italiano della gente comune per porsi, almeno apparentemente, allo stesso livello. Il “berlusconismo” e il bipolarismo hanno portato a questo cambiamento e soprattutto i mezzi di comunicazione, radio e televisione, attraverso i quali si diffonde il messaggio. C’è la ricerca dell’effetto speciale, della spettaco-larizzazione, con uso di slogan e formule che si ripetono.

Come influiscono sulla lingua attuale i nuovi mezzi tecnologici di comunicazione, tipo internet, telefonini, blog?Indubbiamente il linguaggio di

radio, televisione, e degli altri mezzi tecnologici di comunicazione, ha grande potere sulla trasformazio-ne della lingua. Ad esempio sulla lingua dei giovani che è quella più in movimento. Da parte dei ragazzi c’è, infatti, una grande apertura ai neologismi. La tendenza però è quella di usare una lingua gergale, chiusa, comprensibile solo a loro. Purtroppo molti hanno delle dif-ficoltà, soprattutto nella scrittura: non possiedono i mezzi per fare una scelta “libera”, che gli consenta di cambiare la lingua a seconda delle situazioni e delle circostanze. Occorre tener conto che se negli sms, nei blog o sulle chat si può utilizzare una lingua vicina a quella parlata, in altri contesti è necessario usare una lingua più articolata e strut-turata.

Che impatto ha l’immigrazione sulla nostra lingua?Il contatto con queste nuove

minoranze linguistiche a scuola porterà a un arricchimento, ci sa-rà un confronto interlinguistico e interculturale, avremo un italia-no “rinnovato”. Ci vuole però la

di Rossana de Caro

di Giulia Caruso

si chiamavano Impastato, Ri-scaldato, Rinvenuto. Erano i primi Accademici della Cru-

sca, ovvero i tutori della lingua ita-liana, emeriti studiosi e linguisti, un po’ burloni, che così si soprannomi-navano, evidenziando il legame con il mondo della coltivazione, maci-nazione e panificazione del grano. Per vezzo, ogni accademico aveva una sua “pala” di legno dipinta con

soggetti rustici su cui erano riporta-ti una frase ripresa dalle opere dei maggiori poeti e letterati e il proprio nome accademico. L’Accademia del-la Crusca, antica istituzione eretta a baluardo della lingua italiana, na-ta a Firenze nel 1583, possedeva una simbologia e un programma che si basava sull’idea della “buona lingua” come farina che viene separata dal-la crusca. Tanto che l’opera maggio-re degli accademici è stata il vocabo-lario che dette un contributo decisi-vo all’unificazione e diffusione del-la lingua italiana, primo diziona-rio moderno in Europa (pubblicato in 5 edizioni dal 1612 al 1923). L’atti-vità dei “cruscanti” venne interrotta bruscamente nel 1923, mentre era in corso la stesura del nuovo Vocabola-rio, alla parola Ozono, cupo presagio dei tempi moderni.

il prEsidEntEÈ donnaGli Accademici della Crusca

hanno il compito di tutelare, osser-vare, e registrare come sismografi, le metamorfosi linguistiche in atto. Ne parliamo con la professores-sa Nicoletta Maraschio, la prima presidente (si dice così, come ci ha confermato lei stessa) donna a capo dell’Accademia dalla fondazione, eletta nel 2008, nonché docente di Storia della lingua italiana all’Uni-versità di Firenze.

Quali sono i cambiamenti più evidenti del linguaggio attuale e a che cosa sono dovuti?

collaborazione della scuola e degli insegnanti, si dovrebbero investire maggiori risorse. Noi ad esempio realizziamo corsi per insegnanti L2, cioè Lingua seconda per insegnare l’italiano agli immigrati e favorirne l’integrazione linguistica a partire dalla scuola.

Come si pone l’italiano in Europa?La nostra lingua parte svantag-

giata nelle istituzioni europee dove prevalgono l’inglese, il francese e il tedesco. Purtroppo noi italiani parliamo poco le altre lingue, e dob-biamo quindi impegnarci prima di tutto ad ampliare il plurilinguismo individuale. Peraltro l’italiano è una lingua molto studiata all’estero (la 4° o 5° al mondo), a esempio nei paesi dell’Est, ma non solo. Il turi-smo è un forte stimolo, ma anche la cultura e le opportunità di lavo-ro sono tra i motivi che spingono molti stranieri a imparare l’italia-no. Anche le comunità di emigrati all’estero sono importanti: tra i figli e i nipoti c’è un forte desiderio di recuperare le proprie origini.

Avete fatto uno studio sulle parole italiane utilizzate nelle lingue straniere? Con quali risultati?Lo studio è stato realizzato su in-

glese, francese e tedesco. Abbiamo trovato 4400 italianismi, soprat-tutto legati all’arte, all’architettura, alla musica. Come sonetto, balcone, banca, graffiti… Questo rivela co-me il nostro paese abbia avuto un importante ruolo culturale nella storia, fortuna che prosegue ancora oggi con la moda e il cinema. Basti pensare al termine Paparazzo; dal nome di un fotografo della Dolce vita di Fellini (1961), diventò nome comune per designare il fotografo d’attualità mondana, e in questo stesso significato fu immediata-mente usato anche in francese, in-glese e tedesco.

Info: 055454277/78/79 www.accademiadellacrusca.it Orario di apertura: lunedì e mercoledì 9-17; martedì, giovedì e venerdì 9-14

la CrusCa in villanel corso dei secoli l’accademia ha avuto oltre 1.200 membri italiani e stranieri, tra i quali Galilei, redi, muratori, Voltaire, i granduchi di toscana Pietro Leopoldo e Leopoldo II, metastasio, manzoni, Capponi, Leopardi, tommaseo, Carducci, De amicis, D’annunzio e Luzi.

attualmente è formata da 49 accademici fra ordinari, emeriti, soci corrispondenti italiani e soci corrispondenti stranieri. oggi la Crusca è un importante centro di ricerca, tutela e studio della lingua italiana. Ha una propria attività editoriale, possiede un importante archivio, storico e moderno, una biblioteca con oltre 120.000 volumi di linguistica, un sito web con uno spazio di consulenza linguistica aperto agli utenti; organizza incontri, seminari e convegni sull’italiano. Dal 1972 l’accademia ha sede nella villa medicea di Castello, che fu dimora di Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ medici, cugini di Lorenzo il magnifico, dove conserva le famose

“pale”: 154 dipinti su tavola a forma di pala da fornaio nei quali sono raffigurati gli emblemi degli accademici.

l’italiano deGli altriDal 27 al 31 maggio si svolgerà la 4ª edizione di “Piazza delle

Lingue”, una manifestazione, anche divulgativa, di livello internazionale, organizzata dall’accademia della Crusca, con

tavole rotonde, letture e veri e propri momenti di spettacolo: in piazza della Signoria il 27 maggio, sul Ponte Vecchio il 28, al teatro della Pergola il 29 con una serata dedicata a Pier Paolo

Pasolini. Il tema di quest’anno sarà “L’italiano degli altri”, quello di chi vive fuori d’Italia e parla italiano perché è la

lingua nazionale del proprio Paese o di Stati (Svizzera, San marino, Città del Vaticano) dove si parla l’italiano, o perché di

origine italiana, emigrato o figlio o nipote di emigrati; ma anche insegnante di lingua, di letteratura, di cultura italiana all’estero. ma l’italiano degli altri è anche quello di chi, oggi

sempre con maggiore frequenza, nato altrove, è spinto dalle necessità della vita a migrare in Italia, e costretto a

confrontarsi con una nuova lingua e una diversa cultura.Info: [email protected]

StoRia

piaZZa Delle linGUe

liBri

La cITTÀDeI BamBInIUn manuale di “sopravvivenza” metropolitana con informazioni utili per bambini e genitori

s i dice che quando nasce un bambino, “nasce” anche un genitore. ma chi si misura per

la prima volta con quel vortice di gioie, ansie e preoccupazioni che accompa-gna ogni neomamma o neopapà, spesso

si sente smarrito di fronte alle incognite di quella che senza dubbio è un’arte mol-to difficile, ovvero, “tirare su” i beneamati pargoletti in una città. ad aiutare i genitori di fresca data, ma anche quelli di lungo corso, arriva un vero e proprio manuale di sopravviven-za metropolitana, ideato da milvia Vincenzini, una dolce mamma romana, coadiuvata dalle amiche Carla Spurio Pompili e Paola Caldera. Si chia-

ma Pagine Baby, ed è una guida tascabile. Pensata per i bambini e usata dai genitori, ha visto la luce a Roma nel 2007, per poi sbarcare a milano l’anno successivo e approdare a Firenze, dove ha debuttato

La farina e la cruscalinGua italiana

L’accademia che studia come

cambia e si trasforma l’italiano

con i nuovi mezzi di comunicazione,

la tecnologia, l’immigrazione

l’inteRViStataNicoletta Maraschio

presidente dell’Accademia

della Crusca

il 28 marzo alla Bottega dei Ragazzi presso l’istituto degli innocenti.

La guida che sembra avere le car-te in regola per liberare dall’angoscia qualsiasi mamma alla ricerca della tata giusta o del calendario completo delle vaccinazioni presso l’asl più vicina, sarà disponibile da questo mese presso tutti i punti vendita Coop al prezzo di 12 euro.

«Una guida concepita per dare una mano a chi vive in città - spiega milvia Vincenzini - e si trova spesso privo del sostegno di una rete familiare, tra mille difficoltà organizzative magari con esi-genze di lavoro che riguardano entrambi i coniugi che spesso non possono conta-re sull’aiuto dei nonni».

un aiuto prEziosoEdita da Rana Elettrica costituisce

un agile supporto cartaceo a un ricchis-simo portale: www.paginebaby.it in cui sono disponibili spazi informativi, conte-nuti redazionali, indirizzi utili, recensioni di spettacoli, oltre ad un panorama com-pleto di servizi, laboratori, eventi, attività e iniziative su tutto ciò che la città può offrire ai suoi piccoli cittadini.

Curerà l’edizione locale di Pagine Baby la dottoressa annalisa Bertoli, fio-rentina doc, psicologa perinatale che pur vivendo a Roma da diversi anni, mantiene un forte legame con Firenze. «Una città in cui ho vissuto un’infanzia felice: mi ricordo che ancora ai miei tempi giocavamo in cortile. oggi i bam-bini sembrano essere scomparsi dal panorama della città e questa guida può essere uno strumento utile, una rete di comunicazione tra genitori per promuovere iniziative che creino sempre un maggior numero di spazi a misura dei più piccoli».

Pagine Baby Firenze è composto da otto capitoli divisi per quartieri. Le aree tematiche: Salute, aiuto, Scuola, Tempo Libero, Sport, acquisti e Baby Web.

«Con questa guida, spazi e servizi vengono presentati tutti in ordine, divisi per bisogni e desideri - dice il dottor Paolo Sarti che ha curato la prefazione a Pagine Baby Firenze -, con tutto quello che può servire alla navigazione cittadi-na di ogni neogenitore. Sono un vecchio pediatra che vive la città da molti anni con occhio attento ai bambini, - con-clude il dottor Sarti - eppure in questa guida ho scoperto tante cose nuove. Pagine Baby è un aiuto davvero prezioso, un’idea editoriale davvero rassicurante, a cui auguro lunga vita». ■

alle incognite di quella che senza dubbio è un’arte mol-to difficile, ovvero, “tirare

ma Pagine Baby

volantino 11-03-2010

17:22 Pagina 1

La Sala delle Pale

CULTURA

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Foto

d. t

aR

taG

LIa

s’ intitola Sono qui ed è un’im-ponente e colorata scultu-ra, alta 10 metri: una mano

aperta, tutta rossa, realizzata in ac-ciaio saldato, che dal 22 maggio sa-rà installata nel Parco*Prato. L’au-tore è l’artista ligure Giuliano To-maino. Siamo andati a trovarlo nel suo laboratorio a Sarzana.

«Quando mi hanno chiesto di fare un’opera per questo centro commerciale - spiega Tomaino circondato dalle sue opere, tra le quali gironzola indisturbato uno splendido gattone di nome Giallo

- ho pensato ad un segno preciso che si vedesse anche da lontano e che avesse una valenza chiara, netta come un richiamo. Una mano aperta vuol dire ospitalità, acco-glienza, saluto. L’ho voluta così alta in modo che anche dalla strada, mentre si arriva, la si possa vedere». A renderla ben visibile, oltre la mole, è certo anche il rosso acceso di cui è verniciata; cosa c’è alla base della scelta di una cromatura così decisa?

«Il rosso non racconta qualcosa (a differenza del verde che racconta i campi o del blu che racconta il cielo) è un colore e basta. Tu domandi ad un bambino di dirti un colore e quello ti dice il rosso. È rosso e basta!».

Questo allestimento rafforza il rapporto che lega Unicoop Firen-ze all’arte contemporanea: basti ricordare il monumentale giro-tondo di Keith Haring raffigurante tre omini che danzano, posto al Centro*Sesto davanti alla Porta Est dell’Ipercoop. Domandiamo a Tomaino: ha già avuto prima d’ora rapporti con la cooperativa? «Sì, ho avuto già la fortuna di lavorare con la Coop. Penso che la sua attività sia una cosa fantastica. Oltre al fatto squisitamente economico-commerciale, ha dei lodevolissimi intenti di aggregazione, di comuni-cazione e di creatività. Mi sono tro-vato a fare un lavoro a Gerusalem-me con ragazzi italiani, palestinesi ed israeliani e lì abbiamo costruito una casa. Una casa che fa parte dei miei segni: senza porte e senza finestre, perché la casa vera non è quella che c’è dentro, ma è quella

L’artista quindi non crea per sé, lo fa per gli altri: è davvero così generoso?

«Credo che il vero artista deve fare cose che, grazie agli altri, si caricano di valori e di valen-ze. L’arte non è una cosa che si guarda e basta, deve raccontare ed esprimere qualcosa. È una finestra aperta sul mondo».

Ma l’artista si sente sminuito se ad accogliere la sua opera è un centro commerciale invece che un museo?

«Il centro commerciale ha so-stituito la piazzetta del paese dove le persone passavano, s’incontrava-no, si sedevano al bar. È un punto d’aggregazione importantissimo e bisogna prenderne atto. Mentre il museo, un’istituzione ben più antica, spesso non è molto frequentato. Cer-to - puntualizza timidamente - se metti un’opera vicino ai bruscolini diventa un po’ imbarazzante, ma se la poni in un contesto giusto, in un luogo in cui le persone la possono guardare anche mentre vanno a

di Bruno Santini

di Riccardo Gatteschi

Cultura

neL nomeDI GaLILeoRiapre il Museo di storia della scienza di Firenze, che porterà il nome dello scienziato pisano. Dal 1° maggio in tutta la Toscana parte “Amico museo”

i l mese di maggio sarà testimone di un evento di grande impor-tanza nel panorama museale

toscano. Si registra infatti la riapertura, dopo due anni dedicati a un radicale re-stauro, del museo di storia della scienza di Firenze. Un primo e significativo cambiamento sta proprio nel suo nome, che non sarà più quello di “Storia della scienza” ma, semplicemente, “ga-lileo”. L’intento dei curatori è infatti quello di focalizzare l’attenzione sulle ricerche – e sugli strumenti che quelle consentivano – compiute dal gran-de scienziato pisano, riconosciuto nel mondo come l’iniziatore del moderno

metodo sperimentale di ricerca. Fra gli strumenti costruiti con certezza da galileo, sono esposti due cannocchiali in legno ricoperti di carta. E fu con uno di questi che, si narra, lo scienziato poté con orgoglio mostrare al Doge di Venezia, dall’alto del campanile di San marco, l’arrivo di alcune navi due ore prima che potessero essere scorte a occhio nudo. altro apparecchio che conferma la genialità dello scienziato è il “giovilabio”, uno strumento che con-sentiva lo studio dei satelliti di giove. in visione nel restaurato museo di piazza dei giudici, è anche il celebre “occhia-lino”, l’antesignano del microscopio. Dal momento che il prototipo di galileo è andato perduto, quello presente nel museo è un esemplare costruito pochi anni dopo la sua morte.

Se il corpus degli oggetti che costi-tuiscono il patrimonio del museo è rima-sto inalterato, le principali novità frutto del recente restauro sono da ricercarsi nella nuova disposizione e in una più confortevole accoglienza dei visitatori: un nuovo impianto di aria condizionata, una nuova e più efficace illuminazione, nuovi schermi, nuovi pannelli.

Biglietti: intero € 8, ridotto € 5, € 4Tel. 055265311

musEi pEr tutti

un museo costituisce un tesoro di conoscenze, di saperi, di cul-

tura che appartiene a tutti e di cui tutti possono - anzi devono - beneficiare. È con questo spirito e con questi intenti che, ormai da tre anni, si dà vita all’ini-ziativa - di respiro europeo - che va sotto il nome di “amico museo”.

Per rimanere in ambito toscano sono oltre duecento le istituzioni museali che hanno aderito al progetto di organiz-zare, nel periodo tra il 1° e il 16 maggio, varie iniziative il cui scopo finale è quello di avvicinare, rendere familiare, spalan-care – non solo metaforicamente – le proprie porte a studiosi, addetti ai lavori a turisti ma, soprattutto, a un pubblico comune, generico, che forse abita a due passi, ma che non vi è mai entrato, per quella sorta di timore reverenziale che assale molte persone verso ciò che è cultura, sapere, conoscenza.

È con questa ottica che, per esempio, oltre trenta musei sparsi nella Toscana puntano la loro attenzione sulla Via Fran-cigena, quell’itinerario medievale che entrava nella nostra regione dal Passo della Cisa e ne usciva più o meno dove ora sorge il paese di acquapendente, in territorio laziale. Una particolare at-tenzione è rivolta al mondo giovanile e a quello della scuola. Continuando negli esempi, si può citare il museo archeologico di Fiesole che organiz-za, il 2 maggio, una particolare caccia al tesoro sulle tracce di Radagaiso, il re dei goti che, secondo la tradizione, qui avrebbe depositato e nascosto un grande tesoro. oppure il museo leonar-diano di Vinci che mette a disposizione dei giovani visitatori alcuni modelli in legno delle invenzioni di Leonardo, che possono essere smontati e rimontati a piacere. La kermesse si concluderà la sera del 15 maggio, quando tutti i musei che aderiscono all’iniziativa rimarranno aperti dalle ore 21 alla mezzanotte, con ingresso gratuito. ■

ConCorso al CentroDal 21 maggio al 12 giugno al Centro dei Borghi un concorso a premi. In palio per i vincitori un viaggio, tanti buoni spesa e i biglietti del cinema per il film Tata Matilda e il grande botto. Per tutti i partecipanti, all’interno del concorso realizzato con la sezione soci Coop di Cascina e gli istituti comprensivi De andrè di San frediano, falcone di Cascina e di Vicopisano, sarà possibile scegliere un progetto presentato dalle scuole locali. tutti i progetti in gara riceveranno un buono per l’acquisto di materiale scolastico, in proporzione ai voti ottenuti. Si gioca così: con un acquisto minimo di 1 euro, verrà consegnata una cartolina. tutte le cartoline dovranno essere compilate e inserite in una delle macchinette posizionate negli spazi della galleria interna. ogni cartolina parteciperà anche all’estrazione finale al termine del concorso e darà la possibilità di vincere premi immediati.Info: [email protected]

Poesia e narrativatorna il concorso letterario nazionale (VIII ed.) “Lo scrittoio”. Si può partecipare alla sezione Poesia: tema libero; sezione narrativa: tema libero o con incipit. Le poesie non devono superare i 36 versi; le opere di narrativa non più di due cartelle (70 righe). ogni partecipante può inviare fino ad un massimo di 2 opere per sezione. La quota è di 10 euro per sezione. Gli scritti vanno consegnati o inviati entro e non oltre il 18 giugno a: Parigi & oltre Piazza Dante 4/6 - 50032 Borgo San Lorenzo (fI). Info: 0558456679; [email protected] monte di poesia è un altro concorso letterario dedicato alla

“montagna”; tre le sezioni a cui si può partecipare: poesia a tema “La montagna”; a tema libero e giovani sotto i 18 anni. Gli elaborati vanno mandati entro il 30 giugno per posta a Pro Loco di abbadia San Salvatore, piazzale r. rossaro, 6, 53021 abbadia San Salvatore (SI); o per e-mail [email protected]; [email protected]. Info: 0577775221

caScinaconcoRSi letteRaRi

l’inteRViStatoGiuliano Tomaino, artista

L’elenco completo dei musei toscani

on line, all’indirizzo:www.turismo.

intoscana.it

fare la spesa o al cinema, va benissi-mo. Può creare curiosità, diventare argomento di discussione, rappre-sentare un piccolo stimolo per inte-ressarsi poi in seguito, in modo più approfondito all’arte stessa».

Secondo lei il visitatore occasionale che si avvicina impreparato all’arte riesce a comprenderla?

«Io penso che la vera arte as-somigli ad una filastrocca. E le filastrocche raccontano la vita, le sue cose più terribili (la morte, per esempio), con un linguaggio e un ritmo molto lieve. L’arte è semplice. A chiunque, guardandola, anche se poco recettivo (che cos’è quella roba lì?!), rimane qualcosa dentro. L’arte costruita nelle misure e nel concetto giusto può solo far bene a chi la guarda. E fa bene all’artista. Lui l’ha già mangiata, digerita, rappresenta una piccola cosa che offre».

«Non a caso - conclude Tomai-no - quando creo scultura, la parte più bella della mia arte è proprio il costruirla, perché la faccio con degli artigiani che s’impossessano subito della mia idea e “si danno” in modo assoluto. Appena capiscono il pro-getto, diventano subito parte dello stesso. Aiutano moltissimo. Addirit-tura mi consigliano. Amano quello che fanno. Già realizzarla con loro mi dà un’emozione, un piacere che poi spero si rinnovi quando altri la guarderanno». ■

che c’è fuori, intorno. La casa di-venta un fulcro dove avvengono delle cose, dove nascono le paure, le felicità».

E adesso, dicevamo, questa gigantesca mano rossa che interagirà con i frequentatori del centro commerciale…

«Io penso che l’arte non è fatta tanto per i musei quanto per stare in mezzo alla gente. L’arte non è solo una cosa che deve divertire o essere piacevole, deve fare anche pensare. Portata nella società è un piccolo segno dove si può co-minciare a fare un ragionamento».

Prato

arte fuori dal museoUna grande scultura

in acciaio nel centro

commerciale pratese

ATTUALITÀ

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di Monica Gallie Alessandra

Pesciullesidi

Bruno Santini

lo spiedino nasce con la scoper-ta del fuoco da parte dell’uomo: le carni cacciate dai nostri an-

tenati probabilmente venivano in-filzate su spiedi di fortuna e cotte a fuoco vivo. È nel tardo medioevo che si diffonde anche l’uso dello spiedo di ferro. I primi spiedini sicuramen-te non erano arricchiti da spezie, sa-le e marinature come oggi, ma do-vettero avere un grande successo per essere ancora oggi apprezzati in tutto il mondo. Si possono consi-derare anche un cibo da strada, da gustare in piedi o comunque, usan-do un termine moderno, sono fra i principali prodotti da fast food in-ventati nel passato.

paEsE chE vai spiEdino chE troviNel bacino mediterraneo se ne

gustano un po’ ovunque: i souv-laki sono greci, si preparano con carni di manzo, agnello e maiale marinate nel vino insaporito del-le spezie e degli aromi tipici del Mediterraneo, in alcune località costiere sono diffusi anche di pesce (soprattutto pesce spada). I köfte tipici di Marocco, Egitto e medio oriente si preparano con carne bo-vina e ovina macinata e impastata con un battuto di menta, scorza di limone, cipolla e spezie; con le

spezie e una salsa preparata con la soia, la carne, tagliata a strisce, è infilzata su uno spiedino di bambù formando delle onde. Si trovano di carne di agnello, manzo e pollo dove la popolazione è a prevalenza musulmana, ma anche di maiale se prevalgono altre religioni. In Giappone si chiamano yakitori e si gustano in locali molto frequen-tati. Si preparano dei pezzetti di pollo disossato da alternare sugli

spiedi con il porro. La marinatura si fa con una salsa a base di sakè. Dall’est asiatico pare che la moda dello spiedino sia arrivata anche in sud Africa dove vengono chiamati sosiates: sono a base di carne di pollo o manzo e frutta (albicocche,

ananas). È pre-vista una mari-natura iniziale con succo di li-mone, aromi e frutta.

quElli italianiAnche l’Italia vanta una tradi-zione invidiabile nella produzione di spiedini. Sono rinomatissimi gli arrosticini dell’Abruzzo, do-ve la pastorizia era l’attività più diffusa, prepa-rati con carne di castrato o pecora infilzata su stec-chini di legno e cotti su un picco-lo braciere, che

permette di girarli senza difficoltà, chiamato rustillire o furnacella. Ubiquitari sono gli spiedini di uccel-lini, cacciagione spesso disdegnata dai signori, che si riservavano la cattura di animali più grossi. Assai diffusi in Toscana gli spiedini pre-parati con fegato di maiale avvolto

liBro soCi

IL GusToDeLLe PaRoLeUn libro di ricette e racconti scritti da personaggi dello spettacolo

È disponibile nei punti vendita Unicoop (dove i soci potranno acquistarlo con un particolare

sconto del 40% per tutto il mese di mag-gio) Il gusto delle parole (Romano Edi-tore, 144 pagine, euro 15) una raccolta

d i d ic io t t o racconti, ac-compagnati da altrettante gus tose r i -cette, scritti d a a l c u n i volti noti dello spettacolo e della lettera-

tura. il ricavato sarà destinato all’as-sociazione La sordità non ha colore, per la costruzione a Boma, in Congo, dell’istituto Florentia, in cui i bambi-ni sordi saranno diagnosticati, curati, scolarizzati, abilitati e aiutati a inserirsi nella società.

«Quando Daniela morozzi - ci spiega l’editore Roberta Capanni (nella foto) - ci ha parlato dell’associazione e del pro-getto in Congo, abbiamo subito sposato e sostenuto l’iniziativa. Ci è parso natu-

mani si formano dei piccoli cilin-dri da infilzare su spiedini di legno. In Indonesia si possono acquistare agli angoli delle strade, si chiama-no satè e probabilmente furono introdotti dai mercanti arabi fra il X e l’XI secolo. Dopo una marina-tura in latte di cocco insaporito con

Un cibo “da strada” di

origini antichissime e

ancor oggi presente

in tutte le cucine

spiedini mondialialimentazione

rale realizzare un libro che, inserito nella nostra collana “insieme” (destinata a programmi di solidarietà) potesse per-mettere di contribuire, in modo concreto, a sostenere parte delle spese. Coinvol-gere poi personaggi del mondo dello spettacolo è stato davvero facile: un giro di telefonate e di e-mail e i racconti sono cominciati ad arrivare».

Parliamo allora di questi racconti.«Qualcuno si è affidato a ricordi della

propria vita come per esempio Paolo Vallesi (vincitore dell’edizione 1991 del Festival di San Remo, categoria “gio-vani”, con il brano Le persone inutili ) che nel suo Petto di pollo e piselli, ci ha raccontato la prima cosa che ha cucinato da adolescente. oppure come il livornese Emanuele Barresi (versatile autore, regista ed interprete) alle prese con una parmigiana da condividere con la propria fidanzata e realizzata grazie agli opportuni suggerimenti telefonici della mamma».

«Non mancano le situazioni para-dossali - prosegue la Capanni - come il complicato incontro/scontro, descritto dalla “iena” andrea agresti, con un uovo di struzzo che non ne vuole sapere di rompersi».

Un libro insomma per tutti i gusti dove non mancano anche i momenti teneri e commoventi.

Se dovesse accettare l’invito a cena da uno dei 18 autori del volume, chi sceglierebbe?

«Non me ne vogliano gli altri ma sicuramente accetterei di sedermi a tavola con Ugo Chiti. Da grande dram-maturgo e sceneggiatore qual è, ci ha regalato un incantevole racconto (Il borbottino di cavolelle dell’Albina) in cui una vecchia cuoca, svegliata nel cuore della notte dai signori della casa in cui lavora, è costretta ad improvvisare con pochi e umili ingredienti una cena per gli affamati commensali».

Una volta detto che gli autori hanno donato i loro racconti rinunciando a qualsiasi tipo di compenso, a noi non rimane che, diligentemente, ricordarli tutti: andrea agresti, Tiziana aristarco, Emanuele Barresi, giacomo Battiato, marco Brogi, Federica Cifola, Ugo Chiti, Bruno Cortini, anna Foglietta, gaetano gennai, Daniela morozzi, Roberto Nobile, Paolino Ruffini, Bruno Santini, Sergio Staino, Carlina Torta, Paolo Vallesi, mar-co Vichi. ■

BaGnato e servitoIl lampredotto è il cibo da strada tipico di firenze, venduto

anticamente sui barrocci di legno variopinto, ora in chioschi o furgoni. Proviene da quella parte di apparato digerente dei

bovini compresa fra esofago e stomaco. I ruminanti, come la mucca, hanno tre prestomaci (rumine, reticolo ed omaso) e

uno stomaco vero e proprio detto abomaso. Dal rumine si producono la croce, chiappa o trippa liscia, dal reticolo la

cuffia o nido d’ape, dall’omaso il foiolo o centopelli e infine, dallo stomaco si ha il lampredotto. tutte queste parti dopo la

macellazione sono pulite, bollite e spesso anche sbiancate. Dopo tali operazioni le varie trippe diventano candide, mentre il lampredotto rimane color nocciola. Il modo più classico per gustare il lampredotto è bollito, servito a pezzi in un sèmelle –

panino con spacco – bagnato nel suo brodo. I più moderni e golosi lo condiscono con salsa verde, piccante peperoncino o maionese. Come spuntino era accettabile per i renaioli d’arno, ora è un pasto, ricco di proteine, carboidrati e neanche troppo

grasso, poiché questo rimane nel brodo. È evidente che l’aggiunta di salse incide molto sulle calorie e sulla qualità e quantità di grassi. meglio quindi al naturale o con il piccante,

evitando la maionese. (m.G. - a.P.)

lampReDotto

nella retina (grasso di maiale di origine viscerale) insaporiti con alloro e finocchio alternati sullo spiedo con fette di pane.

condimEntiE marinatEPrima della cottura è usanza

comune condire le carni. Si può procedere a secco, cospargendo una miscela di spezie e sale, o utilizzan-do una marinata, preparata con un liquido che può essere vino, birra, salsa di soia, limone, acqua, latte di cocco o altro (secondo le usanza del posto), in cui si immergono spezie e carne. Oggi questa tecnica ha lo scopo di dare gusto, mantenere morbidi alcuni tipi di carne durante la cottura o per smorzare sapori particolari o acuti come quelli della selvaggina. Ma l’uso delle spezie è stato importante nel passato soprat-tutto per il ruolo conservativo o per coprire odori di carne guasta.

la cotturaGli spiedini si cuociono soprat-

tutto per grigliatura sulla brace o sul fornello. In questo caso c’è un contatto diretto fra alimento e fonte di calore, la cui temperatura è molto alta. Da tempo gli scienziati sanno che a tali temperature si formano molecole cancerogene a causa della combustione di so-stanze organiche (cioè tipiche degli organismi viventi). In una dieta normale rappresentano un rischio accettabile ma è sempre bene non abusare e durante la cottura se-guire alcune regole fondamentali. A esempio quando si cucinano sul fornello è bene impedire che l’ali-mento frigga sul proprio grasso per tempi lunghi senza un adeguato drenaggio dei grassi fusi, ricordarsi che il benzopirene è volatile ed ina-larlo è come mangiarlo. Se si fanno barbecue, verificare che la griglia sia perfettamente pulita, mai riuti-lizzare il grasso fuso dell’alimento e drenato dalla griglia per “insa-porire” l’alimento. È opportuno accompagnare i cibi cotti alla brace con molti ortaggi freschi e succo di limone perché sono ricchi di prezio-se sostanze antiossidanti. ■

moleCole saPoritenel passato il commercio delle spezie ha condizionato la storia economica di molti paesi in tutto il mondo per il ruolo che queste sostanze avevano prima della scoperta della refrigerazione nella conservazione degli alimenti. fra le spezie più diffuse in Italia abbiamo il pepe. Contiene una molecola chiamata piperina simile alla capsaicina del peperoncino piccante. In entrambi i casi non si può parlare di un sapore o di un aroma vero e proprio, piuttosto producono una sensazione di calore bruciante perché non stimolano le papille gustative ma i recettori del dolore. molecole simili a quelle di pepe e peperoncino sono contenute in altre spezie come chiodi di garofano, noce moscata e zenzero, il loro nome rispettivamente è eugenolo, isoeugenolo e zingerone. anche tali sostanze hanno proprietà batteriostatiche ma a differenza delle altre non stimolano i recettori del dolore, piuttosto conferiscono un vero e proprio aroma. tutti questi principi attivi accrescono la secrezione di saliva, facilitano la digestione e pare anche che stimolino la produzione di endorfine responsabili del senso di soddisfazione che si prova dopo un pasto ben saporito.

SpeZie

Il termine spiedo, da spetus di origine longobarda, deriva dal nome di un’arma bianca in cui un’asta di legno resistente della lunghezza di due metri, era montata ad una estremità, da una punta a forma di rombo o di foglia con punta aguzza. Questo strumento di guerra e di caccia è diventato velocemente un attrezzo di cucina. Probabilmente anche i soldati se ne sono serviti per arrostire la carne.

stato importante nel passato soprat-

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GUIDA ALLA SPESA

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14 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 15

caRne

CHianina iGPIn tanti apprezziamo la carne della mucca chianina che dà, fra l’altro, bistecche tenere e saporite. Questa razza ha da tempo conseguito la Igp (Indicazione geografica protetta), secondo la denominazione “vitellone bianco dell’appennino centrale Igp”. Da tempo Unicoop è in prima linea per la salvaguardia e la tutela della chianina e del suo marchio, cercando di evitare, in soci e clienti, confusione con i vari “incroci di chianino”, presenti sul mercato, in modo poco chiaro se non ingannevole.

sta tornando il caldo, e una merenda ideale, capace di unire fresco piacere e sano

nutrimento, è indubbiamente un bel gelato. I suoi inventori, gli ita-liani, con 15 kg a testa ogni anno, non sono i maggiori consumatori al mondo, superati da statunitensi, primi con 23, e dagli abitanti di al-cuni paesi “freddi” (strano, ma ve-ro) come Russia, Danimarca, Nor-vegia e Svezia, con 20.

Il nostro paese spende 5 miliar-di di euro in gelato (prevalente-mente nei mesi estivi), divisi a metà fra gelato artigianale e industriale. Il primo è venduto in 15.000 gela-terie, grandi e piccole. Il secondo è prodotto da un centinaio di azien-de industriali, di cui quattro si ag-giudicano la metà del fatturato (di Algida ricordiamo il mezzo secolo di vita del suo Cornetto).

Fra i gusti preferiti dal pub-blico, stanno tornando quelli più genuini e classici, a scapito delle “stranezze” degli anni novanta. Negli ultimi tempi vanno alla grande i gelati più

“salutisti”: alla soia, oppure senza lattosio, a basso contenu-to calorico e senza saccarosio. Per i celiaci aumenta la produ-zione di gelati senza glutine.

Ma i consumatori sembrano orientati a scegliere il prodotto a marchio del distributore. Questo fenomeno è dovuto sia alla crisi economica, che fa ritenere il mar-chio sinonimo di alto rapporto fra qualità e prezzo, sia ai sempre più rigorosi capitolati di produzione cui sono soggette le catene distri-butive, a garanzia di una maggiore attenzione alla salute. Non è certo un caso che nel 2009 Unicoop Fi-renze abbia registrato una crescita superiore al 20% sul gelato a suo marchio.

Non solo. A parte quello confe-zionato, nelle gallerie dei sei iper, con il logo “Gustomisto”, la cooperativa vende gelato di sua produzione. Gli ingredienti sono sani e garantiti: di base ci sono latte e panna freschi della Centrale del latte Mukki, e i grassi vegetali idrogenati non sono mai presenti. A seconda dei tipi, sono

di Francesco Giannoni

arricchiti da golosità quali il profu-mato pistacchio di Bronte, pinoli italiani, oppure, per il Buontalenti, ricetta tradizionale fiorentina, ma-scarpone e tuorlo d’uovo.

I gusti sono ben 24; c’è quindi da sbizzarrirsi. Oltre ai tre di cui abbiamo parlato, e agli intramon-tabili cioccolato, fragola, limone,

Gelato

Fresco piacere

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Fior Fiore CooP

noVITÀDa sIcILIae maRcHepErlE E gEmmEdi siciliaLa Sicilia non è solo l’isola con città

ricche di monumenti di varie epoche e culture, e con una natura bellissima. È anche la terra dove la pasticceria è un’arte. Coop “fior fiore” ha selezionato alcuni di questi capolavori pasticcieri, lavorati con cura, nell’assoluto rispetto delle tradizioni. Sono dolci preparati con ingredienti naturali (farina, miele, burro, uova e cioccolato puro, cui vengono aggiunti pistacchi, mandorle e limoni dell’isola). Confezionati artigianalmente, mantengono la freschezza e l’intensità dei sapori e degli aromi di Sicilia.

abbiamo le Perle nere: mandorle impastate con limoni di Sicilia, il tutto ricoperto di puro cioccolato fondente.

Le mandorle, con il loro sapore intenso e pieno, sono le regine della pasticceria siciliana; le Gemme con mandorle e pistacchi. La produzione del pistacchio è concentrata a Bronte, sulle pendici dell’Etna, dove questo seme risulta par-ticolarmente profumato. E per finire il Croccante al cioccolato. Su una base di cioccolato fondente purissimo, i pistac-chi di Bronte si sposano a meraviglia con le mandorle caramellate.

marchigianE all’uovoÈ basata sulla tradizione marchi-

giana, la pasta all’uovo “fior fiore” di Campofilone: tagliolini, tagliatelle e fet-tuccine.

Campofilone è un borgo agricolo in provincia di Fermo. arroccato su un colle, ha difeso l’arte della pasta all’uovo che

qui da secoli possiede connotati unici nella lavorazione e nelle ricette.

Nel rispetto di tale arte nascono i nostri nuovi formati di pasta all’uovo. gli ingredienti, controllati e selezionati, so-no lavorati in modo artigianale. Secondo la tradizione di Campofilone, l’impasto è realizzato con semola di grano duro e uova fresche; niente acqua. ottenuta una sfoglia molto sottile, con un coltello è tagliata in strisce di diversa larghezza, a seconda del formato. Le strisce sono disposte a treccia su fogli di carta, a loro volta ordinati su telai su cui la pasta essicca, a basse temperature, per 24-36 ore. Con il ragù sono una “bomba”.

orateda capraiacon gusto

l’orata, pescata o allevata, è uno dei pesci più apprezzati

dai consumatori. Per avere orate belle e buone non importa andare lontano, anche in Toscana c’è il mare limpido: per esempio, a Capraia. Quest’isola, con

le sue scogliere a picco, in gran parte selvagge e incontaminate, si trova nel Parco nazionale dell’arcipelago toscano: quindi, le sue acque sono protette e pulite. Di conseguenza le orate pescate in questo mare blu sono sane e squisite. E per di più a filiera corta: pochissime ore separano Capraia dai nostri negozi.

Un paio di curiosità sull’orata. il nome deriva dalla fascia dorata posta fra i suoi occhi. È una specie ermafrodita: la maggior parte degli individui subisce l’inversione sessuale intorno ai due anni di vita. gli antichi greci, che consacraro-no questo maestoso pesce alla dea della bellezza, già lo allevavano.

In promozione per i socidal 13 al 26 maggio nei super,dal 20 maggio al 2 giugno negli iper.

PatatenovEllEnEl piatto

le patate novelle sono le prime a essere raccolte (entro giugno,

prima che la buccia si indurisca). Eccole, infatti nei negozi: ora è la loro stagione. Provengono da quelle regioni italiane dove l’inverno è più mite: infatti alcune varietà si chiamano “patata novella campana”, “patata tipica di Siracusa”,

“patata di galatina” (in Puglia). Dolce e profumata, ha buccia talmente sottile che può essere tolta per sfregamento. È ottima arrosto, per preparare gli gnoc-chi o, una volta lessata, per arricchire fresche insalate.

FraGole dolciE proFumatE

F inalmente tornano le fragole! anche se in realtà ci sono tutto

l’anno, quelle che troviamo nei reparti ortofrutta durante i mesi invernali, o sono di serra o giungono da altri paesi. Queste, no; queste vengono dai nostri campi, coltivate come natura vuole. Le fragole, ricche di vitamina C (alleata del sistema immunitario) e di potassio (co-adiuvante per la salute del cuore), sono veramente salubri. inoltre, così rosse, dolci e succose, fanno sentire di più la primavera e mettono allegria.

salametoscanosicuro

dal 1° al 15 maggio, per i soci, nei tre canali, sarà in offerta

un salamino da 500 grammi della linea “filiera toscana”. i prodotti di questa linea sono confezionati con carne di maiale che risponde a requisiti ben precisi. gli animali devono essere nati, allevati, ma-cellati, sezionati e lavorati all’interno dei confini della nostra Regione. Sono quindi di sicura rintracciabilità.

gli esemplari macellati devono avere almeno 9 mesi di età e un peso superiore ai 160 chilogrammi. inoltre al momento della preparazione dei salumi non devono aver subito nessun processo di trasformazione che non siano le ope-razioni di pulizia, mondatura, rifilatura e conservazione al freddo. Sono, per-tanto, animali che dispongono di tutte le caratteristiche formali e sostanziali tipiche dei capi destinati alla produzione del prosciutto toscano Dop. Sapore e sicurezza sono garantiti. ■

crema, ci sono alcune proposte stuzzicanti: il cocktail di agru-mi, la torta mimosa, i più recenti

“gusto fragole, limoni e vino” (che richiama la macedonia) e “gusto cocktail caraibico al rhum”, in cui i succhi di ananas e limone verde sono uniti al latte di cocco e a un po' di rhum (per cui lo sconsigliamo vivamente ai più giovani).

Oltre ai gelati Unicoop propone anche il gelato “soft” allo yogurt che il cliente può farcire a suo piacimento: avrà solo l’imbarazzo della scelta. Infine, perché no una macedonia di frutta o di fragole? Può essere consumata al naturale o con il gelato.

Prezzi del gelato di nostra pro-duzione: coni o coppette da euro 1,40 fino 3 euro. Da asporto, in vaschette da 500 grammi fino a 1,50 kg euro 10,90 al kg (dal 6 al 19 maggio sarà in promozione per tutti, soci e clienti). ■

Aumenta la vendita del gelato

a marchio Coop e di produzione

interna

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GUIDA ALLA SPESA

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16 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 17

solidal

sPecIaLe monDIaLIIn vendita a giugno magliette e palloni

Com’è noto, l’11 giugno, nel-la Repubblica Sudafricana avranno inizio i campionati del

mondo di calcio. Per questa occasione, a partire dal 27 maggio, negli iper e nei maggiori super della cooperativa saran-no messe in vendita magliette della linea

“solidal”. Prodotte in purissimo cotone, coltivato nel continente nero, certificato

“Fairtrade”, consentono agli acquirenti di sostenere un modello di sviluppo econo-mico equo e responsabile, partecipando, inoltre, a una economia basata su uno scambio diretto fra chi produce il cotone e chi lo consuma, nel nostro caso, sotto forma di maglietta.

Questo ha un grande significato per tutti: per tante persone del Sud del mondo vuol dire avere una possibilità di crescita dignitosa, di maggiori gua-dagni e, soprattutto, di un lavoro senza sfruttamento; i consumatori, avranno una maggiore convenienza e una qualità migliore. Le magliette sono in edizione limitata.

un calcio all’ingiustiziaNon solo t-shirt per questi mondiali.

anche i palloni, in vendita in questo periodo, sono “solidal”. Sono prodotti in Pakistan, senza lo sfruttamento di bambini, promuovendo e tutelando i

diritti dei lavoratori cui vengono ricono-sciuti dei salari più adeguati e il rispetto di norme di sicurezza e di igiene. Le iniziative solidali della cooperativa non si fermano qui. La Coop sosterrà con ben 50.000 euro, il progetto “Children for South africa”, promosso da Ucodep e da Loaves and fishes network. La prima (Unity and Cooperation for the Development of Peoples) è una ong che opera in italia e all’estero per un mondo libero da iniquità e miseria; la seconda è un’associazione che sostiene i bambini della provincia sudafricana di Eastern Cape contro una “malattia” purtroppo molto diffusa: la Pva (povertà, vio-lenza e aids). alla fine dei campionati mondiali di calcio potremo dire, davvero con gran-de soddisfazione, di avere giocato tutti nella stessa squadra, portando in campo i diritti. E comunque sia, forza azzurri! ■

maGliettepipistrEllima non solo

o ltre che nella solidarietà verso chi è meno fortunato, Unicoop

è da tempo impegnata anche nel soste-gno alla ricerca scientifica che il museo di storia naturale di Firenze svolge nel campo dei chirotteri. Dopo il grande successo del 2009, replichiamo anche quest’anno la campagna a favore dei nostri preziosi ed ecologici alleati contro gli insetti. infatti dal 20 maggio negli iper e dal 27 nei maggiori super, saranno messe in vendita allegre magliette in cotone e teli da mare della stessa fibra in vari colori (centimetri 100x170), dedicati ai pipistrelli e ad altri animali in via di estinzione. i prezzi sono sicuramente interessanti. Per ogni pezzo venduto sarà erogato un contributo a favore dei ricercatori del museo.

Piante un pEnsiErinopEr mamma

“son tutte belle del mamme del mondo”, e la loro festa (che

quest’anno cade il 9 maggio) ha origine in culti ancestrali che celebravano divi-nità femminili, legate alla terra e alla sua rinnovata fertilità. Unicoop celebra la Festa della mamma con una iniziativa per i soci dal 1° al 15 del mese nei suoi punti vendita: azalee da appartamento, in più colori, con una chioma di 40-45 centimetri. Qualche suggerimento per avere azalee sempre belle: annaffiarle la mattina o la sera tardi; alla fine della fioritura, togliere i fiori asportandone anche il peduncolo; concimare almeno due volte al mese con sequestrene di ferro. Dovendo rinvasare la pianta, usare solo terriccio per piante acidofile. ■

ricercatori del museo.

Piante

Appartengono alla famiglia bo-tanica delle Liliacee (Aspa-ragus officinalis), ed erano

già conosciuti nella Mesopotamia e nell’antico Egitto da cui si diffusero nell’intera area mediterranea. An-che i Romani li coltivavano e ne ap-prezzavano le qualità gastronomi-che, erano infatti uno dei cibi pre-feriti dagli imperatori. Il nome deriva dal gre-co aspharagos, che si-gnifica germoglio. Gli asparagi coltivati che si acquistano nei mercati provengo-no da una pianta selvatica aromati-ca conosciuta con il nome scientifico Asparagus acutifolius, largamente diffusa in Europa, Asia e Africa set-tentrionale. Sembra che la coltivazio-ne degli asparagi sia stata abbando-nata nel Medioevo per essere poi ri-presa con successo nei secoli XV e XVI.

coltivati E spontanEiDegli asparagi si consumano

i turioni, ovvero i germogli della parte aerea, la parte commestibile della pianta, originati da un rizoma piuttosto carnoso molto ricco di radici.

Si presentano sotto forma di cilindri verticali lunghi e sottili, tendenti ad ingrossare, provvisti di piccole squame. In primavera nelle nostre campagne si trovano gli asparagi spontanei, piccoli e sottili, molto saporiti ottimi in frittata, les-sati e conditi, per fare risotti.

Campania (Dop o Igp), ma an-che provenienti da paesi stranieri che esportano questo ortaggio. Ad esempio Cina (maggiore pro-duttore a livello mondiale), Sta-ti Uniti, Perù, Messico, Spagna. Sotto il profilo della coltivazione sono piante piuttosto delicate: non amano particolarmente il caldo, il freddo e la siccità. Inoltre occorrono alcuni anni prima che esse fruttifichino.

in cucina S’impiegano solo germogli

bianchi o verdi, mentre gli steli maggiormente legnosi si scarta-no. Una volta lavati per eliminare tracce di terra o di altre impuri-tà, si mettono a lessare o cuocere, preferibilmente al vapore, legati a mazzetti nella pentola tenendo la parte più dura a contatto con l’acqua, mentre i germogli tenuti fuori vengono gradualmente cotti con il vapore in breve tempo. È consigliabile utilizzare pentole a vapore, particolarmente indicate per questo tipo di cottura.

sapori E propriEtà Si ritiene che gli asparagi bian-

chi, germogliando sotto terra in assenza di luce abbiano un sapore particolarmente delicato, mentre gli asparagi violetti sono carat-terizzati da un sapore marcata-mente fruttato. Gli asparagi verdi, invece, crescendo completamente fuori terra sotto l’influenza della luce solare assumono un sapo-re gradevolmente dolciastro. Gli asparagi contengono sali mine-rali e vitamine in abbondanza, in particolar modo vitamine A, B, C, fosforo, calcio, ferro, acido folico, potassio, proteine e carboidrati. Hanno proprietà diuretiche e de-purative, ma sono controindicati nel caso di gotta e di reumatismi. Tuttavia sono utili nelle diete di-magranti, essendo vegetali pove-ri di calorie e ricchi di fibre. Si possono utilizzare fuori stagione acquistando asparagi surgelati. La loro composizione nutrizionale rispetto al prodotto fresco rimane pressoché inalterata. ■

di Andrea Santini

Germogli gustosiGli asParaGi

Apprezzati fin dall’antichità,

hanno un sapore delicato

quelli coltivati, più saporito

quelli selvatici. Hanno proprietà

diuretiche e depurative

tipologiEGli asparagi non sono tutti

uguali quanto a colore, aspetto, sapore e modalità di coltivazione. Abbiamo gli asparagi bianchi, gli asparagi verdi, gli asparagi violetti, ecc.; varietà tipiche di determinate zone o di particolari aree geografiche italiane: Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio,

lenza e aids). alla fine dei campionati mondiali di calcio potremo dire,

in campo i diritti. E comunque sia, forza

fRUttaFragole

VeRDURaCarciofi, carote, cetrioli, lattuga,

patate, pomodori, ravanelli, sedano,

zucchini, fave, piselli, radicchi

altRi Di StaGione

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GUIDA ALLA SPESA

toScana Da leGGeRe

i PiÙ vendutiecco la classifica di marzo 2010 delle vendite dello scaffale toscana da Leggere dedicato all’editoria toscana, una vetrina dei piccoli e medi editori della nostra regione.

Varia1. franco Ciarleglio, Il Canto dei Bischeri, ed. Sarnus2. Stefano rosi Galli, Vohabolario del vernaholo fiorentino,ed. romano 3. Giuliano Cenci, firenze segreta, ed. Sarnus4. alfio Cavoli, Storie e leggende della toscana, ed. Laurum5. Silvia C. Biancalana - Ciro Vestita, Dimagrire in allegria,ed. Pacini fazzi

Ricette1. Vittorio Zani, Cucina toscana, ed. Lef 2. Sandra Lotti, Dolci della toscana, ed. Pacini fazzi 3. Sandra Lotti, Zuppe della toscana, ed. Pacini fazzi4. margherita Valva D’ayala, Biscotti e dolcetti,ed. Pacini fazzi5. Luciano Luciani, Il pomo sdegnoso ovvero la melanzana,ed. Pacini fazzi

Sconto del 15% sull’acquisto dei libri. La sezione dei libri toscani è presente nei sei ipermercati e nei supermercati di Borgo San Lorenzo, empoli (Centro*empoli), firenze (Gavinana, Carlo del Prete e Ponte a Greve), fucecchio, Poggibonsi (via Salceto), Pontedera (via terracini), Pontassieve, Prato (via delle Pleiadi), Siena (strada del Paradiso).

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22 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 23

cuciNa

Firenze GavinanaricEttE d’EstatECorso di cucina di quattro lezioni dal 3 maggio, “Una ricetta per l’estate”, per preparare creativi piatti estivi con i profumi e i sapori di frutta e verdura di stagione, con ricette come la gelatina di pomodoro con pesto di capperi e olive; spaghetti integrali con radicchio e pomodori ciliegia; alici dorate con misticanza di campo, yogurt e pepe rosa; crema di pesche all’amaretto. Le lezioni si svolgeranno al circolo Vie Nuove,

in viale giannotti, a Firenze.Prenotazioni: sezione soci Coop Gavinana o 0556811973

arezzoincontri dEl lunEdÌil 17 maggio, alle 17.15, nella sala soci dell’iper di viale amendola incontro con la asl 8 sulla conservazione degli alimenti e la loro trasformazione. il 25, alle 19, al centro di aggregazione sociale di Villa Severi, lezioni, con l’associazione cuochi aretini, sull’utilizzo dei conservanti naturali in cucina, con tanto di assaggi a fine lezione. iscrizioni dall’8 al 22 maggio, max. 25 iscritti. Contributo di euro 15 per il Cuore si scioglie.

Info e iscrizioni: Coop via Veneto 0575908475, mart. - giov. dalle 16.30 alle 18.30; iper di viale Amendola 0575328226, lun. - merc., 16.30-18.30; sab.10-12

Firenze riFrediin allEgra Economiail 13, 20, 27 maggio e il 3 giugno, corso di cucina economica, allegra e veloce con Donatella Cirri e gianni guiggiani, in via Vittorio Emanuele 192. Le lezioni si tengono dalle 19 alle 22. Costo del corso euro 70,00. Prenotazioni: telefonare Gabriella 3398608399, dalle 10

Salute

PistoiamEdicina altErnativail 14 maggio, alle 21, al punto soci Coop in viale adua, incontro con l’istituto italiano discipline olistiche su “La medicina alternativa come prevenzione e sostegno alla salute nella terza età”. Relatori Deborah giambi, operatore shiatsu; alessandro gambetta, operatore shiatsu specializzato in medicina tradizionale cinese; Stefania Capecchi, esperta in nutrizione; Silvia meucci, psicologa e psicoterapeuta.Info: 3334041314 Deborah Giambi; 3275787587 Alessandro Gambetta; 3496943038 Stefania Capecchi.

sienasEnza mEmoriail 20 maggio, alle 17, nella sala soci Coop di via grondaie, a Siena, conferenza sul tema “il malato di alzheimer e la famiglia”, con l’aima (associazione italiana malattia di alzheimer). Fra i temi trattati: l’origine della malattia, la prevenzione, gli esami clinici, l’uso dei farmaci, la corretta alimentazione dell’ammalato, la sistemazione della casa dove l’ammalato vive. Verranno inoltre fornite informazioni sui servizi socio-sanitari disponibili e sull’assistenza che l’aima fornisce alle famiglie. in Europa 7 milioni di persone sono colpite da demenza. in italia i casi sono circa 600.000 con un aumento di 70-80.000 nuovi casi ogni anno. La malattia di alzheimer è responsabile di oltre il 50% dei casi di demenza.Info: punto soci, 0577334002

arezzoa schiEna drittail 5, 12, 19 e 26 maggio, dalle 17.30 alle 19.30, nella sala soci dell’iper di arezzo, incontri informativi sui disturbi muscolo-scheletrici per imparare le strategie motorie, i comportamenti e la corretta postura per prevenirli e contenerli. Con il corso di laurea in fisioterapia dell’Università di Siena, sede di arezzo. Parteciperanno gli studenti laureandi del corso.ingresso libero.Info: via Veneto 0575908475, mart. - giov. dalle 16.30 alle 18.30; iper Arezzo 0575328226, lun. - merc., 16.30-18.30; sab.10-12.

la bici”, percorsi in bicicletta promossi dall’associazione città ciclabile onlus, insieme ai quartieri di Firenze e il sostegno delle sezioni soci Coop della città. È un’altra occasione per i bambini per divertirsi a pedalare in sicurezza, dedicata questa volta al Quartiere 4, con termine alla Bibliotecanova, dove sarà offerta una sana merenda e avrà luogo l’estrazione di divertenti premi

“ciclistici”.La manifestazione si inserisce nella Notte blu dell’Europa: 27 ore di eventi dedicati all’Unione Europea. il 12 giugno l’ultima pedalata prima delle vacanze estive: una notturna nel Q1 con partenza in piazza Santa maria Novella, alle 21.15.Info dettagliate ed eventuali variazioni sul programma:[email protected]

SoliDarietÀ

arezzotEatro in FEstivalFino al 28 maggio proseguono gli spettacoli della XV edizione del festival nazionale di Teatro spontaneo al Centro di aggregazione sociale fiorentina, via Vecchia 11, porta San Clemente, di arezzo. Lo spettacolo del 21 maggio, Salomè, di oscar Wilde, con la Compagnia teatrale La Zonta, sarà dedicato a il Cuore si scioglie. ingresso gratuito. inizio spettacoli ore 21.15.Info: sary81@inwind, [email protected] Programma completo su: www.teatrospontaneo.altervista.org

PisascoprirE la musicaLa sezione soci di Pisa con la Società filarmonica pisana organizza quattro incontri per i giovani tra i 6 e i 12 anni alla scoperta degli strumenti musicali, in particolare il clarinetto, il flauto, il sassofono e la tromba. Nella sala soci Coop di Pisa, sopra la Coop di Cisanello, il 14, 21, 28 maggio e il 4 giugno, dalle 18 alle 19. La quota per tutti e quattro gli incontri, euro 10, andrà a il Cuore si scioglie. max. 40 partecipanti.Iscrizioni: 050562151, 16.30 - 18.30 [email protected]

iN marcia

arezzocamminatadi solidariEtàil 16 maggio appuntamento con la iX camminata di solidarietà organizzata in collaborazione con il Club alpino italiano. Percorso di facile esecuzione di 9 km con rientro verso le 12.30-13 e ristoro. Info e materiale: c/o punto soci via Veneto 0575908475, mart. - giov. dalle 16.30 alle 18.30; iper Arezzo 0575328226, lun. - merc., 16.30-18.30; sab.10-12

valtiBerinaXv traguardodEl gustoScarpe comode, giacca leggera, acqua e via per la XV edizione della

“magnalunga”, la passeggiata per la Valtiberina fra cultura, ambiente, storia e gastronomia.

Partenza il 9 maggio, alle 8, da piazza Baldaccio, ad anghiari, per un percorso di circa 12 km alla scoperta di alcune tra le più belle e antiche pievi della vallata: la pieve di micciano e la chiesa del Carmine; la valle del Sovara, fino a Tavernelle e, infine, la pieve della Sovara. momenti di ristoro lungo il cammino offerti dalla sezione soci Coop, con il Cai Sansepolcro, avis Sansepolcro, Slow Food e altri, e pranzo finale alle 13, ad anghiari, nei pressi del palazzetto dello Sport. massimo 350 partecipanti. Quota di partecipazione euro 13; il ricavato andrà in progetti di solidarietà. Prenotazione:c/o avis Sansepolcro, 0575736345, ore 16 - 19

Pisapallavolandoil 23 maggio a San Rossore, in località Cascine Nuove, a Pisa, 13ª edizione di Pallavolando, la festa del minivolley. Nell’occasione sarà realizzata anche una lotteria, dedicata alla raccolta di fondi per il Cuore si scioglie. L’iniziativa vede la collaborazione tra la pallavolo ospedalieri e la sezioni soci Coop di Pisa.

PistoiadonnE di corsail 6 giugno V edizione della gara podistica femminile “Pistoia corri donna”, il cui ricavato sarà interamente devoluto a il Cuore si scioglie. Partenza alle 9.30 dal piazzale della Coop di viale adua. Previsti un percorso competitivo di 7 km, e percorsi alternativi di 4 e 7 km di fitwalking, aperti a donne di tutte le età, più un percorso riservato alle ragazze diversamente abili. Spazio anche alle bambine con una gara riservata alle alunne delle scuole elementari e medie. Le scuole con più iscritte riceveranno un trofeo, mentre tutte le bimbe riceveranno un biglietto omaggio per visitare lo zoo di Pistoia. La gara è aperta anche alle scuole superiori. Non mancherà la gara riservata alle categorie giovanili e saranno premiate

con una medaglia le prime tre di ogni categoria. Fra i premi, anche un trofeo per la palestra più numerosa. in palio anche il iV memorial intitolato a Franca Frosini e il iii trofeo “Eleonora in corsa”. La manifestazione è organizzata dalla Lega atletica Uisp con la sezione soci Coop di Pistoia, e la collaborazione della Confartigianato - donna impresa e Cgil donna, con il patrocinio del Comune e della Provincia.Info: Gina Nesti 3357051498

Firenzetutti in bici!L’8 maggio, alle 16.30, ritrovo in piazza dell’isolotto, per il ii appuntamento di “Bambini, W

Le iniziative delle sezioni soci sono continuamente aggiornate sul sito www.coopfirenze.it

monteloro10 anni di cuorEUna festa dedicata a tutti i soci Coop, in località monteloro, Pontassieve, per festeggiare i dieci anni de il Cuore si scioglie e contribuire alla raccolta fondi per le adozioni a distanza. Questa l’idea venuta alla sezione soci Valdisieve, con le sezioni soci di arezzo, montevarchi, Figline Valdarno, San giovanni Valdarno, Barberino di mugello, Borgo San Lorenzo, Bagno a Ripoli, le sezioni soci Coop di Firenze, Cascina e Valdera. L’appuntamento è per il 9 maggio. alle 13, pranzo; alle 15.30, balli e musica dal vivo, pentolaccia, torneo di briscola tra sezioni soci, una lotteria (1° premio: un soggiorno per due persone), esibizioni e prove di tai chi, un’escursione alla ricerca delle “erbe commestibili”. Dopo il tombolone alle 18, spuntino con baccelli, pecorino e un bicchiere di vino. Possibilità di visitare i ruderi del castello e la pieve di monteloro, dove nella chiesa ci sarà la benedizione del Santissimo con canti gregoriani e organo. Previste al mattino visite guidate ad attività commerciali e culturali nei comuni del comprensorio.Costo intera giornata euro 25 (compreso pranzo). Prenotazioni obbligatorie entro il 7/5. Iscrizioni e info presso le rispettive sezioni soci Coop.Solo pranzo e iniziative pomeridiane: euro 20.I soci dovranno raggiungere la località con mezzi propri.Per acquistare i biglietti per il pranzo entro il 6/5:Argonauta viaggi Firenze Gavinana 0556800452;punto soci o box informazioni Pontassieve 0558324571,[email protected]; 3472734275; [email protected]; 3472734275; 3392629506

MagnalungaCorso di cucina a Gavinana

soCiAlitÀa cura di Valentina Vannini

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PratoEmporiodElla solidariEtàL’Emporio Caritas di Prato è una sorta di supermercato dove le famiglie in grave difficoltà economica possono fare, in forma gratuita, parte della spesa necessaria per arrivare alla fine del mese. È stato aperto il 18 giugno 2008 e già al 31 dicembre erano attive 479 tessere famiglie e 259 tessere neonato. Ha sede

in via Cairoli 62, nei locali messi a disposizione dalla parrocchia di Santa maria delle Carceri. Nel 2009 sono stati distribuiti aiuti per oltre 725.000 euro, con una media di 507 tessere famiglia e 177 neonato. a usufruirne sono italiani e stranieri, anche se questi ultimi sono in leggera maggioranza (57,7%). all’inizio le persone spendevano i punti della tessera in poche volte; poi sono diventate più oculate: cercano di sfruttare le offerte, il 2x1, acquistano i prodotti a prezzo più basso, evitando quelli meno utili. Per lo più con le tessere famiglia si acquistano latticini, formaggi e pasta, mentre fra le tessere neonato, la voce di spesa più alta è quella degli omogeneizzati, seguita da pannolini e latte liquido. Unicoop Firenze e la locale sezione soci hanno appoggiato il progetto sin dall’inizio. La collaborazione continua con la fornitura gratuita, dai super di Prato e dal magazzino merci di Scandicci, di quei prodotti non più vendibili, per difetti di confezionamento o magagne insignificanti per la qualità.

Pistoiasi balla!Domenica 9 maggio, alle 21, nel salone del Circolo ricreativo Cral Breda, “festa a ballo” con il gruppo musicale Di Terra in Terra e l’associazione La girandola, per rivivere le musiche della tradizione popolare, da quelle della zona dell’appennino tosco-emiliano, a balli di altre zone d’italia e d’Europa. Per partecipare non importa saper ballare, bastano un paio di scarpe

comode, curiosità e voglia di fare festa insieme. ad accompagnare la festa gli animatori dell’associazione La girandola che saranno presenti per insegnare al pubblico i passi base con i quali cominciare questa esperienza. ingresso a offerta libera; il ricavato andrà interamente a il Cuore si scioglie.

Firenze Ponte a GreveFEsta dEl pontEDomenica 30 maggio, alle 20.30, al Centro Staz, in via attavante 5, Firenze, in occasione della Festa del Ponte, concerto dei ragazzi dell’athenaeum musicale fiorentino. Rinfresco per tutti organizzato con i genitori.

PisanotEin costruzionEil 19 maggio, alle 21, nella sala soci Coop di Pisa Cisanello, “musica e architettura: Brunelleschi e Dufay”, incontro per adulti con ascolti musicali e proiezioni. Con il musicologo Daniele Salvini. in collaborazione con la Filarmonica Pisana. ingresso libero soci Coop.Info: [email protected],[email protected], 3311086849

CamPi Bisenziolibri sul busil Bibliobus è una biblioteca viaggiante che circola nel territorio dei Comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino. È il frutto della collaborazione tra la Biblioteca di villa montalvo di Campi Bisenzio, la Biblioteca

“Ernesto Ragionieri” di Sesto Fiorentino e la Biblioteca comunale di Calenzano. il Bibliobus sarà a Campi, dalle 16.30 alle 18.30, fino a giugno: a Capalle, piazza Togliatti il 13 e 27/5, 10 e 24/6; a San Piero a Ponti, piazza delle Poste il 3, 17 e 31/5, 14/6; a San Donnino, via Erbosa, il 6 e 20/5, il 3 e 17/6; a gorinello, via Baracca, il 10 e 24/5, il 7 e 21/6.Info: www.comune.campi-bisenzio.fi.it

Firenzemaggio salEsianoDal 14 al 24 maggio iii edizione della manifestazione che coinvolgerà la Comunità dei Salesiani e la zona di via gioberti, per la festa patronale di maria ausiliatrice. Fra gli eventi: dal 15 al 24 la mostra della Bottega d’arte di amalia Ciardi Duprè, nel salone Don Bosco dell’oratorio salesiano; dal 14 al 16, al campo sportivo Sales, torneo giovanile di calcio con le rappresentative di Fiorentina, Bologna, Lazio, Empoli, Brescia, Prato, Vis Nova giussano, Sales; il 22, alle 17, Rock festival Salesiano con vari gruppi musicali; il 23 “notte bianca” in via gioberti con cena in strada, animazione e negozi aperti mentre, alle 21, processione per le strade del quartiere con la statua della madonna.Info: www.salesianifirenze.it

santa maria a monteEuropa domaniHanno partecipato in quattro scuole, per un totale di 132 studenti: la V a e B di montecalvoli; le classi ii e V di Cerretti; la iii a, B e la V di Santa maria a monte; la scuola secondaria di i grado di Santa maria a monte. Questi i numeri del concorso “Europa domani: uniti nella diversità”, promosso dall’ass. onlus L’isola che non c’è e dal Comune, con

la sezione soci Coop Valdarno inferiore, che ha offerto i premi. gli studenti dovevano scrivere una storia, immaginando un dialogo con uno dei tanti beni artistici d’Europa. Primo classificato del biennio della scuola primaria è stata la classe ii di Cerretti, mentre per il triennio ha vinto un alunno della V di montecalvoli. ad entrambi un buono spesa di 75 euro per l’acquisto di materiale scolastico. La vincitrice della scuola secondaria di i grado è un’alunna di Santa maria a monte, che ha vinto un viaggio per 3 persone in una città europea. Un buono spesa di euro 50 è andato alla vincitrice del premio speciale Coop.

montemiGnaioi sEntiEridElla libErtàil 5 e 6 giugno camminata nei luoghi della memoria fra montemignaio (arezzo), Vallombrosa e Sant’Ellero, con la sezione soci Coop Valdisieve. il 5 partenza da montemignaio, arrivo e sosta per cena e pernottamento al monastero di Vallombrosa. il 6 partenza dal monastero e arrivo alla stazione ferroviaria di Sant’Ellero.Info, iscrizioni e orari: Giuliano 3287239497; Mario 3472734275; [email protected]

tempo libero e cultura

san Giovanni valdarnoballi toscania maggio, corso di balli toscani al Circolo arci Casa del Popolo, via alberti 7, di San giovanni Valdarno: il 4, 11, 18 e 25, dalle 21 alle 23.Le lezioni, tenute dall’associazione

Taranta di Firenze, saranno sui seguenti balli: manfrina aretina, povero marì, trescone, giga marina e veneziana. il costo del biglietto è di 35 euro. iscrizioni: box soci Coop San giovanni Valdarno, dal lun. al ven. dalle ore 11 alle 12, fino a esaurimento dei posti. Info: 0559122406

luCCaago E FiloCorso pratico di cucito per esperti e principianti con l’associazione over 50 nella sala soci della Coop Sant’anna. Dal 3 maggio, il lunedì: 1° gruppo 16-18; 2° gruppo 18-20. Costo euro 45 soci Coop; euro 50 non soci.Info: 0583316316; 3398990810

Pisasoci pittoriDal 3 al 15 maggio, nella zona espositiva della Coop di Pisa Cisanello, iX edizione della mostra di pittura dei soci Coop. Tutti i soci

“pittori” sono invitati a partecipare.Info e iscrizioni: [email protected]; 3311086849

BorGo san lorenzocittà d’EuropaFino all’8 maggio, nella galleria del centro commerciale mugello, la mostra fotografica “Città d’Europa”, con le foto raccolte dai viaggi dei soci Coop in italia e in vari Paesi europei.Info: punto soci 0558457093

CamPi Bisenziobuon FinEHa compiuto un anno a febbraio il progetto Coop Buon Fine a Campi Bisenzio, portato avanti dalla sezione soci con la Caritas vicariale onlus. Un progetto che è cresciuto grazie alla collaborazione dei volontari e la disponibilità dei dipendenti del supermercato Coop. in dodici mesi sono stai recapitati più di duemila sacchetti della spesa ad una settantina di famiglie

in grave difficoltà economica del territorio e ai volontari della Ronda della Carità di Firenze.

valdarno inFeriorebaccEllatail 9 maggio, alle 16, baccellata con spuntino nell’area attrezzata di Lagombroso: pane e affettati vari, pecorino, vino e acqua. Costo euro 10; il ricavato a il Cuore si scioglie.Info: 3405617466; 0587749065

BarBerino di muGelloscoprirE FirEnzEL’8 maggio visita alla chiesa del Carmine, cappella Brancacci e chiesa del Cestello con mario Carniani. Ritrovo alle 9.30 alla chiesa del Carmine. Costo euro 5, oltre all’eventuale biglietto d’ingresso. max. 30 partecipanti. La visita durerà circa 3 ore.Iscrizioni entro il 6/05: box soci 055841118

BorGo san lorenzopanE, cuorE E FantasiaUn concorso fotografico per i 10 anni de il Cuore si scioglie. Questa l’iniziativa della sezione soci di Borgo San Lorenzo con il Photoclub mugello. il concorso si compone di due sezioni: la prima si intitola “Dal chicco di grano al pane in tavola”; la seconda è a tema libero. al concorso possono partecipare soci Coop e loro familiari minorenni ed i soci del Photoclub. Consegna delle foto al punto soci fino al 31 agosto 2010. Premiazione dei vincitori, tre per sezione, nel pomeriggio del 26 settembre in occasione della manifestazione “il Pane in pappa 2010 in galleria”, al Centro commerciale mugello. Info sul concorso e regolamento: www.photoclubmugello.it; punto soci 0558457093; [email protected]

Volontari per l’Emporio Caritas di Prato

Il gruppo di Terra in Terra

Buon Fine a Campi Bisenzio

viaGGio soCi

In RussIa con amoReMosca, San Pietroburgo e l’anello d’oro

Argonauta viaggi propone a partire da fine maggio fino ad agosto, un fantastico

tour in Russia, il più vasto paese europeo (si estende fino in asia), una delle mete turistiche di maggiore interesse. Si può scegliere fra il clas-sico circuito alla scoperta di mosca e San Pietroburgo, città ricche di tesori artistici e culturali, dal fasci-no indiscusso e intramontabile che

cattura la curiosità del viaggiatore (partenze da Pisa, 8 giorni/7 notti; 29/5; 10/7; 19/6; 21/8; quote da euro 1170), e un giro più ampio, l’“anello d’oro”, che comprende mosca e San Pietroburgo, e altri importanti luoghi intorno a queste città, che richiama-no turisti da tutto il mondo. Serghjev Posad, famosa per il monastero di San Sergio, Suzdal, città-museo che racchiude molteplici chiese, immer-sa in una natura idilliaca, alexandrov, Vladimir, angoli incantati dell’antica Russia dal glorioso passato, culla della civiltà e della storia (partenze da Pisa 10/7; 31/7; 14/8; quote da euro 1185, escluso visti e iscrizione).

Info: 0552342777;www.cooptoscanaturismo.it

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26 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 27

s i è sempre sentito stretto dentro alle categorie del cinema, del-la sceneggiatura, della com-

media. Insofferente alle limitazioni del mestiere del cinema. Pur aven-dolo sempre fatto con il massimo di scrupolo professionale, Scarpelli ha pensato ad altro, ha pensato più in grande. Non tanto e non solo ri-vendicando a sé lo statuto di “scrit-tore” senza speci-ficazioni, quanto e soprattutto rite-nendo che l’inventare e scrivere sto-rie ha un valore in sé, può avere di-verse applicazioni ma ha un valore in sé. E nella convinzione che per farlo bisogna attingere a tutto: alla letteratura, al teatro, alla cronaca, alla storia, alla filosofia, alla pas-sione politica, in una parola alla vi-ta. E mai rinchiudersi dentro l’an-gusta gabbia del cinema, del nu-trirsi e alimentarsi di cinema. Nel-la gabbia, dice lui, del ‘cinemismo’”.

Scriveva così Paolo D’Agostini sul blog di repubblica.it “Corazza-ta Potemkin” nel dicembre dello scorso anno, in occasione del 90° compleanno di Furio Scarpelli. Pa-role che molto bene descrivono il senso de “Il racconto viene prima di tutto il resto”, la rassegna, quattro giorni, dal 26 al 29 maggio a Odeon Firenze, dedicata allo sceneggiatore della commedia italiana.

La storia di Furio Scarpelli, sog-gettista e sceneggiatore, è legata a doppio filo con quella di Ageno-

Cinema

di Edi Ferrari

conceRti

Si chiama “alta fedeltà” la convenzione per i soci con la PrG, e dà la possibilità di ricevere un biglietto omaggio ogni cinque acquistati per cinque spettacoli diversi. La tessera alta fedeltà può essere richiesta all’ingresso dei singoli spettacoli, mentre per prenotare il biglietto omaggio è necessario telefonare allo 055667566.

5 maggio - firenze, SaschallGianluca GrignaniPosti numerati 27/22 €(+ diritti di prevendita)

10 maggio - firenze, Saschallmarco mengoniParterre posti in piedi 20 €, galleria posti numerati 25 € (+ diritti di prevendita)

16 maggio - firenze, teatro Verdifiorella mannoiaPosti numerati 50/45/38/32/27/20 €(+ diritti di prevendita)

17-18 maggio - firenze, teatro VerdiGiovanni alleviPosti numerati 37/33/30/25/22/17 €(+ diritti di prevendita)

EVENTI A SCONTO PER I SOCI

San caSciano

Per musei e Cantine Visite guidate al museo di San Casciano (firenze) seguite da

degustazioni in alcune cantine della zona: è la proposta di fine primavera (le date sono 30 maggio e 6, 13 e 20 giugno) riservata ai soci (e ai loro figli minorenni accompagnati). Il

museo di San Casciano racchiude opere di grande valore, prime fra tutte il dossale raffigurante San Michele

Arcangelo e storie, attribuito a Coppo di marcovaldo e la Madonna col Bambino di ambrogio Lorenzetti. nella stessa

sala sono riunite tutte le tavole a fondo oro, la più antica delle quali è una Madonna col Bambino che risale al

secondo decennio del XIV secolo ed è attribuita al maestro del trittico Horne. Il ritrovo è al museo di San Casciano, in via

Lucardesi. Sono previsti quattro gruppi per ognuna delle date: alle ore 10, 10.30, 16.30 e 17. Il costo è di 5 €.

Willis Travel, via Turri 12, Scandicci, 0552591744

re Incrocci, tanto che i loro nomi divennero un’unica firma, Age & Scarpelli, con la quale hanno sigla-to molti film cult della filmografia italiana dagli anni ’50 ad oggi. La caricatura dei vizi degli italiani, i sogni, le illusioni e le delusioni di un’Italia ancora ferita dalla guerra ma ubriacata dal boom economico, sono scaturiti dalla penna di Age & Scarpelli, che hanno restituito sul grande schermo un’immagine della società nella quale gli italiani si sono per decenni specchiati.

Tra i 140 titoli della carriera di Scarpelli, molti sono legati a Mario Monicelli, la collaborazione col qua-le segna il suo esordio nel cinema, a film come Totò cerca casa, I soliti ignoti, La grande guerra, L’armata Brancaleone. Ma il suo instancabile lavoro lo porta a collaborare anche con registi del calibro di Sergio Le-one, con Il buono il brutto il cat-

Odeon Firenze è in piazza Strozzi. Per i

soci ingresso ridotto.Info: www.odeon.

intoscana.it

teatRoConvenzioni e cartelloni aggiornati, suwww.coopfirenze.it

tivo, Ettore Scola con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, C’eravamo tanto amati, La terrazza, Ballando… ballando, La famiglia, Massimo Troisi, con Il postino e Paolo Virzì di Ovosodo.

La quattro giorni a Odeon Fi-renze, organizzata da Mediateca

Toscana Film Commission di Fon-dazione Sistema Toscana, prevede una selezione di 12 film - curata

dal figlio, Giacomo Scarpelli, e dal festival France Odeon, diretto da Francesco Martinotti - e una mostra di suoi disegni e bozzetti. Prima di approdare alla sceneggiatura cinematografica, Scarpelli ha in-fatti lavorato come disegnatore per alcune riviste di satira, seguendo le orme del padre Filiberto, a sua volta illustratore, giornalista e fon-datore nel 1900 del “Il travaso delle idee”. Ed è in questo settimanale che Scarpelli ha mosso i primi passi nel mondo artistico, prima della se-conda guerra mondiale, coltivando una profonda passione per l’arte del raccontare attraverso le immagini e le parole. Tra gli ospiti annuncia-ti della rassegna, oltre allo stesso Scarpelli, Maria Grazia Cucinotta, protagonista de Il Postino e Stefania Sandrelli, che presenterà a Firenze il suo primo film in qualità di regi-sta, Christine Cristina. ■

sceneggiatore in prima linea

Firenzeartigianatoa palazzo

avvicinare il pubblico ai segreti delle lavorazioni e alla prezio-

sità del fatto a mano, ma anche aiutare gli artigiani a mantenere la loro unicità e a preservare i loro antichi mestieri: torna nel seicentesco giardino Corsini di Firenze - eccezionalmente aperto per l’occasione - dal 14 al 16 maggio

“artigianato e Palazzo”, XVi edizione che riunisce un’ottantina di maestri artigiani provenienti da tutta italia e dall’estero e che, ricreando degli angoli delle loro botteghe, realizzeranno dal vivo i loro manufatti sotto lo sguardo dei visitatori.

ospite speciale di questa edizione è

Wanni Di Filippo con la sua storica azien-da artigiana il Bisonte che quest’anno celebra il 40° anno di attività: in mostra ci saranno alcuni pezzi storici e saranno anche svelate in esclusiva le creazioni in vera pelle di bisonte, mentre duran-te la manifestazione i maestri artigiani dell’azienda dimostreranno come si re-alizzano borse e accessori utilizzando il pellame storico del marchio, la vacchetta. ancora, il museo Horne in collaborazione con oma terrà alcuni laboratori all’interno di Palazzo Corsini, dedicati principalmen-te ai bambini. appuntamento sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18: sono gratuiti ma occorre prenotare al museo Horne, tel. 055244661 [email protected]. Previste anche visite guidate gratuite al giardino Corsini.

il giardino Corsini è in via della Scala 115; la mostra è aperta dalle 10 alle 20.30 e l’ingresso è di 8 € (6 € per i soci, tutti e tre i giorni della mostra).

Info: tel. 0552654589www.artigianatoepalazzo.it

del jazz moderno. Serata conclusiva il 23 con la formazione di casa, la Sunrise Jazz orchestra, 22 elementi diretti da Stefano Rapicavoli con Francesco Bearzatti e il suo sassofono. Per i concerti aperitivo si susseguiranno in piazza Dante i Blue ga-djo di Leonardo Boni, un crocicchio tra il Texas, l’alsazia e la Toscana; i gatti mezzi, che presentano “Struscioni”, musica e risate di alto livello; la filarmonica miche-langiolo Paoli, banda di Campi Bisenzio fondata nel lontano 1816 e anima profon-da della Sunrise; e Dr. Jobby Trio, sound puro New orleans. il costo dei concerti serali è di 12 €, ingresso ridotto 10 € per i soci Coop (tutti più diritto di prevendita).

Info: www.michelangiolopaoli.it; www.cjfestival.it; 3477158442

BaGno a riPolicampEggi all’oratorio

l’arte di Silvano Campeggi è protagonista all’oratorio di

Santa Caterina delle Ruote. Si tratta di una ventina di grandi tavole a colori, realizzate a matita, acquerello, acrilico e tecnica mista del maestro ispirate alle vicende che portarono l’esercito fio-rentino di parte guelfa a scontrarsi con le truppe aretine, fedeli all’imperatore, nella famosa battaglia di Campaldino avvenuta nei pressi del Castello di Pop-pi l’11 giugno 1289. Campeggi, noto come cartellonista cinematografico (oltre tremila i manifesti realizzati), si è accostato negli ultimi anni al mondo medievale.

Fino al 20 giugno Oratorio di S. Caterina delle Ruote(via del Carota, Ponte a Ema, FI). Venerdì-sabato 15.30-18.30festivi 10-12,30/ 15,30 -18,30 Ingresso: € 5,00; € 3,50 soci Coop

CamPi BisenziostEllE dEl Jazz

dal 20 al 23 maggio torna Campi Jazz Festival al Teatro Dante, Xii

edizione della rassegna voluta dal Comu-ne e dall’associazione michelangiolo Pa-oli. Si inizia il 20 con la voce meravigliosa di antonella Ruggiero che presenta il suo

“Souvenir d’italie”, un viaggio musicale innovativo tra le canzoni italiane compo-ste dal 1915 al 1945. il giorno seguente un’altra voce femminile: Claudia Tellini in “Steveland”, con le composizioni di Stevie Wonder. il 22 sarà la volta dei Quintorigo che insieme a maria Pia De Vito presentano “Quintorigo plays min-gus”, coinvolgente e poetico dialogo fra la band e Charles mingus, uno dei grandi

“(…)

conceRti

Si chiama “alta fedeltà

All’Odeon di Firenze una rassegna

dedicata a Furio Scarpelli

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28 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 29

RitoRno al centRoÈ stato inaugurato il 29 marzo il nuovo inCoop in centro a Pontedera. Prende il posto del supermercato chiuso a novembre in concomitanza con l’apertura del Centro*Pontedera in periferia.

acqua in broccain Francia una rete commerciale ha deciso di non vendere più acqua in bottiglia. a quando una iniziativa simile anche nei supermercati Coop? Come socia sarei molto soddisfatta di una vostra decisione in tal senso.monica rizza - Pontedera

Biocoop è una catena francese specializzata nell’alimentazione biologica, con 320 piccoli punti vendita. Insomma, una catena molto differente dalla nostra, che invece si rivolge a tutti i consumatori. Da noi una decisione del genere verrebbe presa male dalla maggior parte dei nostri stessi soci. Una cosa è proporre e consigliare un tipo di consumo consapevole ed ecologico, un’altra è togliere un prodotto molto richiesto. Noi siamo per la prima strada e già da tempo stiamo diffondendo il messaggio “bere l’acqua del rubinetto”; presto arriveremo a iniziative concrete in questa direzione.

sEnza contattoDa poco tempo ho saputo che il mio babbo ha una allergia al cromo. Dopo essermi documentata via internet ho saputo che questo può essere rilasciato da lattine nel cibo. Nel caso specifico io ho comprato presso l’ipercoop di Lastra a Signa delle lattine di pomodori pelati Coop. Volevo sapere se faccio correre qualche rischio al mio babbo.francesca Chini - E mail

I contenitori usati per i pomodori pelati sono in banda stagnata, quindi non sono costituiti da leghe contenenti cromo, bensì ferro e stagno. Inoltre, bisogna tenere presente che gli alimenti confezionati in contenitori metallici non sono posti a contatto diretto con la parte metallica: infatti i

barattoli sono completamente rivestiti all’interno da una sottile pellicola plastica che garantisce la separazione fra alimento e contenitore e una maggiore conservazione.

prEzzo pazzoPer le feste di Natale ho regalato alla mia nipotina un Ciccio Bello bua, lo avevo prenotato in un negozio in paese, e l’ho pagato 87 euro. Subito dopo l’acquisto ho visto la pubblicità dello stesso oggetto sull’informatore Coop a 39 euro e qualche centesimo. mi sono precipitato all’ipercoop di montecatini per verificare eventuali differenze. Nessuna, solo nel prezzo. ora mi chiedo e gentilmente vi chiedo: è questa una bella truffa nei confronti del consumatore e da parte di chi?alberto mazzei -San Marcello Pistoiese

Le differenze di prezzo, fra un esercizio commerciale di paese e la grande distribuzione, sono dovute in parte al prezzo di acquisto che, per le catene che comprano grandi quantità direttamente in fabbrica, può essere molto inferiore. Poi ci sono anche i costi di trasporto e distribuzione che per i piccoli esercizi sono molto alti. Infine, le attività di marketing e di promozione che ciascuna realtà commerciale decide di offrire ai propri clienti. Quindi ci limitiamo a suggerire di valutare bene ogni acquisto che si fa, e aspettare le occasioni migliori.

sconto in cassaVorrei sapere se l’Unicoop Firenze effettua delle agevolazioni per coloro che sono in Cassa integrazione. Lavorando in Emilia Romagna, ho visto che la coop ogni mese dà dei Buoni da spendere per coloro che sono disoccupati o in cassa integrazione

ordinaria o straordinaria. Tutto ciò presentando la busta paga del mese precedente in cui si vede che la persona ha fatto delle giornate o il mese intero in Cassa integrazione. L’Unicoop Firenze fa delle iniziative simili per i propri soci?Paolo C. - E mail

L’Unicoop Firenze non ha preso di queste iniziative. Fino a oggi abbiamo preferito estendere le promozioni a tutti i soci, anche per non fare scelte discriminanti che farebbero sorgere da noi immediate polemiche: perché non i disoccupati, i pensionati al minimo, i precari che hanno perso il lavoro? Lo sconto del 20% su tutti i prodotti a marchio Coop, dal marzo 2009 al gennaio 2010, è stata un’iniziativa che nessun’altra cooperativa ha preso e ha comportato un mancato utile di oltre 35 milioni di euro: tutti soldi che sono rimasti nelle tasche dei consumatori consentendo un risparmio significativo soprattutto

alle categorie più deboli. Il buono sconto di cui si parla corrisponde, se non sbagliamo, al 10% di sconto su una spesa, per un numero limitato di famiglie.

scrittopEr non capirEmi è arrivata una lettera di integra con una proposta di modifica unilaterale del contratto. in neretto ci sono i cambiamenti. in uno leggo: “penale di decadenza del beneficio del termine/costituzione in mora”. Vorrei sapere: in italiano

normale che vuol dire? Vi ringrazio se me lo spiegate e se magari gli dite di scrivere per le persone normali in italiano corrente e non in burocratese. Vanna Gazzarrini -Sesto Fiorentino

Grazie mille per averci scritto e aver posto un problema importante. La società Integra è stata costituita in maniera paritetica fra noi e Consum.it del gruppo Monte dei Paschi. È stata fatta apposta per non lasciare la gestione dei nostri soci a una società solamente finanziaria. Purtroppo il linguaggio è quello che conoscono coloro che trattano queste cose. Il nostro compito sarà quello di renderlo trasparente per i nostri soci. Sarà complicato ma speriamo di riuscirci.

Fatto E non dEttogià da diverso tempo ho saputo che i prodotti per la persona a marchio Coop sono certificati da

icea riguardo all’assenza di test su animali. mi chiedo, nonostante le rinnovate vesti grafiche, perché sulle confezioni non viene riportata questa fondamentale caratteristica. Daniela mascalchi - E mail

Dal 14 dicembre 2005 i prodotti cosmetici Coop sono certificati secondo lo Standard internazionale

“Non Testato su Animali”, l’unico disciplinare riconosciuto a livello internazionale, aderendo al quale le aziende possono comunicare che

hanno deciso di non contribuire alla sperimentazione animale. La legge europea dal 2005 vieta di testare i cosmetici (prodotti finiti) su animali, ma fino al 2013 è ancora consentito testare su animali i singoli nuovi ingredienti. La Direttiva europea sui cosmetici, vieta dal marzo 2005 frasi che si riferiscono al “non testato su animali”, perchè fuorvianti per il consumatore. Per questo non lo scriviamo sulle etichette ma ci impegnamo a utilizzare solo le materie prime già in commercio ed eventuali nuove solo se verificate con test alternativi.

mai maisEsprimo le mie perplessità sulle nuove buste biodegradabili che tanto pubblicizzate. Primo perché il mais è una coltura perlopiù ogm, Poi perché il chicco destinato alla semina viene conciato ed è stato visto che la concia è sul banco degli imputati per la scomparsa delle

api. inoltre la coltivazione richiede ingenti concimazioni azotate, con conseguenza l’inquinamento delle falde acquifere e l’utilizzo di diserbanti e acqua per irrigazione. mi piacerebbe sapere quanto è il beneficio ambientale visto che per fare queste operazioni è necessario bruciare comunque gasolio per il funzionamento della trattrice. Dopo tutto ciò arriva la lavorazione del materiale per farlo diventare busta, quindi altro gasolio altra Co2. meglio quindi usare le buste di tela magari da

coltivazione biologica che hanno sicuramente minor impatto ambientale o no? Letizia rossi - E mail

Una precisazione che taglia la testa al toro: le nostre buste non sono fatte di mais ma di “amido di mais”, in pratica uno “scarto” di lavorazione dell’olio di mais. Inoltre il fornitore si è impegnato con noi a usare solo mais prodotto in Italia. Un’altra precisazione: noi non pubblicizziamo le buste biodegradabili; ci sono servite per sostituire quelle in plastica, ma nello stesso tempo abbiamo invitato i nostri soci a non utilizzarle, premiando addirittura chi non usa shopper per fare la spesa, ma carrelli, sporte e buste riutilizzabili.

carrElli E monElliHo due bambini piccoli entrambi sotto i 3 anni e dovendo fare la spesa da sola devo portarmeli entrambi dietro anche perché purtroppo non ci sono nonne

presenti a cui magari poterli lasciare in questo arco di tempo. mentre mi recavo a fare la spesa presso il “Centro Pontedera”, all’interno della galleria, sono stata avvicinata da un addetto alla sicurezza che molto gentilmente mi invitava a far scendere dal carrello uno dei due bambini, perché per comodità, devo ammetterlo, li carico entrambi sul carrello, uno nella corretta posizione, l’altro invece proprio dentro. Devo dire che questa è la prima volta che mi capita... io capisco veramente le

vostre motivazioni di igiene ecc., ma voi cercate anche di capire le mie e quelle di altre mamme nella mia posizione, vi assicuro che non è per niente facile tenere con una mano il carrello con l’altra il bimbo e mettere i prodotti nel carrello. Purtroppo per quanto mi riguarda si tratta di un bimbo anche molto vivace che basta un attimo e scappa tra uno scaffale e l’altro. io comunque quel venerdì ho dovuto cambiare e andare a fare la spesa in un’altra catena di supermercati. Spero che la sensibilità che avete con le persone diversamente abili, con le donne in gravidanza, la possiate avere anche con chi ha bambini piccoli non ancora del tutto autosufficienti.michela Gozzoli - Calcinaia (PI)

Comprendiamo benissimo la situazione particolare della signora, ma d’altra parte riceviamo decine e decine fra lettere, e-mail e proteste al box informazioni di soci e clienti che si lamentano per i bambini

(e addirittura ragazzetti) messi dentro i carrelli. I soci si lamentano per ragioni igieniche, noi siamo preoccupati per la sicurezza (cadute, ribaltamenti: i carrelli sono progettati per determinati pesi e modalità d’uso). Quindi la norma generale, valida per tutti, è quella che nel carrello non ci deve andare nessuno. Poi ci sono le persone che devono far rispettare questa norma. C’è chi valuta la situazione e il rischio effettivo e chi, magari sollecitato dalla segnalazione di altri clienti, deve intervenire comunque.

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lettere infoRmatoRe coopvia Santa Reparata 4350129 [email protected] 0554780766La redazione si riserva di abbreviare le lettere, senza naturalmente cambiarne il senso.Le lettere non pubblicate sono comunque all’attenzione delle varie strutture Coop interessate

a cura di Antonio Comerci

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32 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 33

testo e foto di Stefano Giraldi

alla sCoPertadelle FrattaGlie

IL RoGnone

nei tempi passati mangiare car-ne era considerato un lusso. L’unica carne che potevano

permettersi i più poveri erano gli scarti della macellazione, ovvero le frattaglie. Così furono trovati vari modi per cuci-narle e renderle gradevoli al palato. oggi sono ricette in parte dimenticate perché tutti possono permettersi le cosiddette

“carni nobili” cui, però, queste “parenti povere” non hanno niente da invidiare. gli chef alberto accarino e Francesco Del moro della Bottegaia di Pistoia ripro-pongono in questi tempi di crisi economi-ca due eccellenti ricette di una frattaglia quasi dimenticata: il rognone. Due piatti poveri, ma dal gusto ricco.

rognonE triFolatoai Funghi porciniPer 4 persone: 500 grammi di rognone, 1 cipolla, 1 carota media, 1 gambo di sedano, 2 spicchi d’aglio, 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 300 grammi di funghi porcini, ½ bicchiere di vino bianco, 1 bicchiere di brodo di carne, prezzemolo, sale e pepe quanto basta

Soffriggere la cipolla, il sedano, la carota e gli spicchi d’aglio in olio extra vergine di oliva. aggiungere il rognone tagliato a fettine, bagnare col vino e col brodo e cuocere a fuoco moderato per 12 minuti. Unire i funghi tagliati a cubetti, sale e pepe secondo gusto e cuocere ancora per 7-8 minuti. Servire con sottili fette di pane tostato e una spruzzata di prezzemolo fresco tritato.

rognonE arrostoPer 4 persone: 500 grammi di rognone col grasso, sale aromatico, 4 carciofi,

4 patate piccole, olio extra vergine di oliva

mettere il rognone col suo grasso in una

teglia, condire con sale aromatico secondo gu-

sto e far cuocere in forno a 150 gradi per 40 minuti.

Ultimare la cottura a 200 gradi per 10/15 minuti.

Servire con i carciofi e le patate tagliati a spicchi e saltati in padella con olio di oliva, aggiustare di sale e pepe e condire con un filo

d’olio a crudo. ■

la stagione calda invoglia a spe-rimentare nuove creazioni, gra-zie all’abbondanza di verdure

che è possibile reperire sul mercato, che danno la possibilità di diversifi-care le pietanze in maniera fanta-siosa. L’antipasto di stagione può es-sere costituito da uno sformato di ri-cotta, latticino che unisce la capacità di addensare i piatti, al mascarpone, dal gusto pronunciato. Volendo ren-derlo più digeribile, si può elimina-re il formaggio più grasso e utilizza-re, delle uova, il solo albume, che ser-ve a tenere insieme la massa in ma-niera omogenea. Se non piacciono le zucchine, una valida alternativa sta-gionale sono gli asparagi, che posso-no entrare nel composto sia con le

in CuCina

punte, di guarnizione, che i gambi, da aggiungere ai formaggi nell’im-pasto. La zuppa di cipolle e patate può essere un ottimo corroborante per cena, servita tiepida, in manie-ra da apprezzare totalmente le com-ponenti aromatiche. Nella stessa ver-sione di preparazione, si possono so-stituire le cipolle con i broccoli, leg-germente scottati in precedenza e ridotti a cimette. Volendo seguire la

stagione dei pesci, le triglie, soprattutto quelle di scoglio, trovano adesso il loro im-piego ideale. Oltre alla soli-ta preparazione alla livor-

nese, con pomodoro, peperoncino

ed aglio, ecco una proposta gustosa, che unisce i peperoni, ridotti in cre-ma, senza doverli sbucciare uno a uno, operazione che spesso ne limi-ta l’impiego, e le puntarelle, dal gusto fresco e appetitoso. Infine, la frutta inizia ad arricchire le tavole, al mo-mento del dessert, di profumi e colo-ri. Le ciliegie sono forse il genere più richiesto, ma volendo sfidare le con-venzioni, ecco che la crostata con il radicchio lascia stupefatti gli ospiti: l’alternanza del sapore amaro del ra-dicchio, con il dolce della crema crea un’ottima vivacità ma se temete che gli ospiti non apprezzino tale fanta-sia, sostituite la verdura con un frut-to come ciliegie, fragole o pere. Sarà comunque un successo!

Sformatino di ricottacon zucchine saltateIngredienti per 6 persone: 600 g di ricotta, 200 g di mascarpone, 3 uova, 80 g di parmigiano grattugiato, 2 mazzetti di basilico, noce moscata, sale fine, 2 spicchi di aglio, 2 dl di olio extravergine di oliva, 50 g di pinoli, un mazzetto di prezzemolo, 300 g di zucchine

Lavorare la ricotta assieme al mascarpone con un mestolo di legno, in una terrina. aggiungere le uova, una per volta, amalgamandole con cura. insaporire con sale e con 50 g di parmigiano grattugiato, quindi profumare con il basilico tritato. Ungere uno stampo rettangolare con olio, versare il composto e cuocere in forno a bagnomaria, a 150°. intanto, tritare finemente l’aglio e il prezzemolo e metterli a rosolare in una padella con il restante olio. aggiungere le zucchine, tagliate a fette sottili, e farle trifolare a fuoco vivace. Quando risulteranno quasi pronte, unire i pinoli e terminare la cottura. Togliere dallo stampo lo sformato di ricotta, dividerlo a cubetti e disporlo nei piatti. Distribuire le zucchine in parti uguali, cospargere con il restante parmigiano, un filo di olio extravergine a crudo e servire subito.

Zuppa di cipolle e patate con crostini all’aglioIngredienti per 6 persone: 600 g di cipolle rosse, 500 g di patate, un mazzetto di prezzemolo, poco origano, sale, pepe nero 2 dl di vino bianco, 6 spicchi d’aglio, una frusta di pane da arrosti, 2 dl di olio extravergine di oliva, 1 l di brodo vegetale

Tagliare le cipolle a fette sottili e farle brasare in una casseruola con l’olio. a parte, ridurre a cubetti le patate sbucciate ed unirle al fondo di cipolla. insaporire con sale, pepe e origano e far cuocere ancora a lungo, bagnando con il brodo. in una padella scaldare l’olio e aggiungere gli spicchi d’aglio, senza sbucciarli. appena hanno preso colore, proseguire a fuoco lento. Una volta pronti, sbucciarli e mettere la polpa in un recipiente. Condirla con pepe e olio e renderla omogenea. Ricavare dei crostini dalla frusta di pane, tostarli in forno e spalmarli con la crema d’aglio. Servire la zuppa sufficientemente densa, con i crostini a parte.

triglie in salsa di peperoni rossi e puntarelle

Ingredienti per 6 persone: 12 triglie, 500 g di peperoni rossi, 2 dl di olio extravergine di oliva, 500 g di puntarelle, 2 acciughe, 2 spicchi di aglio, un peperoncino, 1 dl di vino bianco, sale fino, pepe nero, un mazzo di salvia, due rametto di rosmarino

Pulire e lavare le triglie, aromatizzarle con il sale aromatico prodotto con sale e pepe uniti ad aglio, salvia

e rosmarino tritati. Tagliare i peperoni a cubetti e metterli a

rosolare in una casseruola insieme alla cipolla soffritta nell’olio. Bagnare

con vino bianco, farlo evaporare e portare a cottura, allungando con acqua se occorre. Frullare il tutto. Saltare le triglie in padella con l’olio. Disporre la crema in un piatto, disporre le triglie e le puntarelle che, prima

sono state lavate e sbollentate, quindi saltate in padella con aglio, olio, acciughe e peperoncino.

Crostata di radicchio trevigianoIngredienti per la pasta frolla: 250 g di farina, 125 g di burro, 125 g di zucchero, 2 tuorli d’uovo, scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale, un odore di vanillina. Ingredienti per la crema: 250 g di latte, 2 tuorli, 30 g di farina, 75 g di zucchero, vanillina, scorza di limone. Ingredienti per il ripieno: 230 g di radicchio rosso di Treviso, 1/2 cipolla bianca, 1/2 dl di olio di oliva, sale, pepe nero, 20 g di burro

Disporre la farina a fontana, con al centro il burro ammorbidito, i tuorli d’uovo, il sale, la vanillina, la scorza di limone grattugiata e lo zucchero. Formare un composto omogeneo, avvolgerlo in un panno umido e farlo riposare al fresco per circa mezz’ora. intanto, mettere a bollire il latte con la metà dello zucchero, la scorza di limone e la vanillina. Lavorare con la frusta i tuorli e il restante zucchero. Unire la farina, poi un po’ di latte caldo per stemperare il composto. Rimettere a cuocere per qualche minuto fino a ebollizione. Togliere dal fuoco e far freddare. Tritare infine la cipolla e farla rosolare in padella con l’olio. Unire il burro, insaporire con sale e pepe e far cuocere coperto, aggiungendo acqua se occorre. Foderare uno stampo da crostata con la pasta frolla, versare la crema mescolata al radicchio e decorare in superficie ancora con strisce di pasta frolla. Cuocere in forno a 180°, per circa 30 minuti.

menù di maggio

Alberto Accarino e Francesco Del Moro,

ristoranteLa BotteGaia, Pistoia

www.labottegaia.itTel. 0573365602

rognonE arrostoPer 4 persone: 500 grammi di rognone col grasso, sale aromatico, 4 carciofi,

4 patate piccole, olio

sto e far cuocere in forno a 150 gradi per 40 minuti.

Ultimare la cottura a 200 gradi per 10/15 minuti.

Servire con i carciofi e le patate tagliati a spicchi e saltati in padella con olio di oliva, aggiustare di sale e pepe e condire con un filo

d’olio a crudo.

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di addensare i piatti, al mascarpone, dal gusto pronunciato. Volendo ren-derlo più digeribile, si può elimina-re il formaggio più grasso e utilizza-re, delle uova, il solo albume, che ser-ve a tenere insieme la massa in ma-niera omogenea. Se non piacciono le zucchine, una valida alternativa sta-gionale sono gli asparagi, che posso-no entrare nel composto sia con le

in CuCinagermente scottati in precedenza e germente scottati in precedenza e ridotti a cimette. Volendo seguire la ridotti a cimette. Volendo seguire la

stagione dei pesci, le triglie, soprattutto quelle di scoglio, trovano adesso il loro im-piego ideale. Oltre alla soli-ta preparazione alla livor-

nese, con pomodoro, peperoncino

menù di maggio

Foto

moscata, sale fine, 2 spicchi di aglio, 2 dl di olio extravergine di oliva, 50 g di pinoli, un mazzetto di prezzemolo, 300 g di zucchine

Lavorare la ricotta assieme al mascarpone con un mestolo di legno, in una terrina. aggiungere le uova, una per volta, amalgamandole con cura. insaporire con sale e con 50

Zuppa di cipolle e patate con crostini all’aglioIngredienti per 6 persone: 600 g di cipolle rosse, 500 g di patate, un mazzetto di prezzemolo, poco origano,

triglie in salsa di peperoni rossi e puntarelle

Ingredienti per 6 persone: 12 triglie, 500 g di peperoni rossi, 2 dl di olio extravergine di oliva, 500 g di

Le ricettedi Leonardo Romanelli

GASTRONOMIA

- Informatore - maggio 2010

con il restante parmigiano, un filo di olio extravergine a crudo e servire subito.

un recipiente. Condirla con pepe e olio e renderla omogenea. Ricavare dei crostini dalla frusta di pane, tostarli in forno e spalmarli con la crema d’aglio. Servire la zuppa sufficientemente densa, con i crostini a parte.

mazzetto di prezzemolo, poco origano, sale, pepe nero 2 dl di vino bianco, 6 spicchi d’aglio, una frusta di pane da arrosti, 2 dl di olio extravergine di oliva,

l’olio. a parte, ridurre a cubetti le patate sbucciate ed unirle al fondo di cipolla. insaporire con sale, pepe e origano e far cuocere ancora a lungo, bagnando con il brodo. in una padella scaldare l’olio e aggiungere gli spicchi d’aglio, senza sbucciarli. appena hanno preso colore,

olio extravergine di oliva, 500 g di puntarelle, 2 acciughe, 2 spicchi di aglio, un peperoncino, 1 dl di vino bianco, sale fino, pepe nero, un mazzo di salvia, due rametto di rosmarino

alla cipolla soffritta nell’olio. Bagnare con vino bianco, farlo evaporare e portare a cottura, allungando con acqua se occorre. Frullare il tutto.

mazzetto di prezzemolo, poco origano, olio extravergine di oliva, 500 g di

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34 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 35

Avatar, piuttosto che le avventu-re di Alice in the Wonderland, stanno andando alla grande.

Però esiste un grande, o forse picco-lo, problema. Negli ultimi mesi, in-fatti, il diffondersi della tecnologia 3D nei cinema italiani ha portato all’uso, o forse anche all’abuso, degli occhialini polarizzati che consento-no una visione tridimensionale. Ma da dove è sorto questo problema? Ci spiega tutto il dottor Alessandro Franchini, oculista, dirigente medi-co dell’Azienda ospedaliero-univer-sitaria Careggi di Firenze.

«Il problema è scaturito dall’epi-sodio di una bambina milanese che, dopo avere assistito a una proiezio-ne 3D, è stata portata dall’oculista perché affetta da una non meglio definita infezione oculare. Il Mini-

stero della Salute, sentito il parere del Consiglio superiore della sanità, ha emesso una circolare che di fatto proibisce l’uso degli appositi oc-chialini ai bambini di età inferiore ai 6 anni, ne limita nel tempo l’uso per gli adulti e fa obbligo di utiliz-zare occhiali monouso».

Fino a qui la descrizione del fatto, ma cosa comporta tale decisione?

«Quello che sembra creare i maggiori problemi per gli eser-centi delle sale cinematografiche

- prosegue il dottor Franchini - è che la tecnologia 3D utilizza tre diversi sistemi e uno solo di questi può prevedere l’utilizzo di occhiali usa e getta. Pertanto, se non vi saranno ripensamenti e ulteriori

ordinanze, più della metà delle sale italiane con tecnologia 3D si troverà ad affrontare problemi non indifferenti». Ma quali so-no effettivamente i danni per la nostra vista che possono essere causati dall’uso indiscriminato degli occhiali 3D? «Il problema più significativo sembra essere quello legato al passaggio degli stessi da una persona all’altra, così da poter essere veicolo di infezioni sia ocu-lari, come congiuntiviti, trasmesse tramite le lacrime, che del cuoio capelluto, come la pediculosi (per intenderci i pidocchi). Tuttavia, - continua il dottor Franchini - in considerazione anche del fatto che, a fronte di milioni di persone che negli ultimi mesi hanno fatto uso di questi occhiali, solo in un

caso è stata accertata una sicura relazione causa-effetto, la pulizia e la disinfezione degli stessi po-trebbe essere sufficiente a evitare nuovi contagi. Non sono d’altronde neanche da sottovalutare i costi che l’uso di occhiali usa e getta comporterebbe, anche in relazio-ne all’impatto ambientale dovuto allo smaltimento, ogni anno, di di-versi milioni di questi strumenti».

In buona sostanza, dottore, i problemi sono solo questi?

«In alcuni casi esiste la possibilità dell’insorgenza di altri sintomi come affaticamento visivo, cefalea, vertigini e nausea. Infatti, nella visione in 3D vengono proiet-tate sullo schermo due immagini sovrapposte e, con l’utilizzo degli oc-chiali polarizzati, ciascun occhio è in grado di vederne una sola. Il cervello, poi, una volta ricevute le immagini è in grado, come un computer, di elaborarle e dare una immagine unica con un senso di profondità maggiore a quello che possiamo per-cepire nella realtà. Questa situazione non “normale” per i nostri occhi può provocare un senso di affaticamento in grado di causare i sintomi già descritti. Certamente soggetti con di-fetti visivi (soprattutto ipermetropi), con diversità di difetto visivo nei due occhi sono maggiormente a rischio».

Paradossalmente, potremmo dire che la visione di un film 3D può costituire un valido test per scoprire difetti della vista dei bambini spin-gendo i genitori a portarli dall’ocu-lista. «Ritengo che nessun parti-colare allarmismo sia giustificato;

- conclude Franchini - certamente fa bene il Consiglio superiore della sanità a porre l’attenzione su queste problematiche, in considerazione anche del fatto che il 3D si diffonderà non solo al cinema, ma anche nelle nostre case, con l’arrivo della TV e dei videogiochi tridimensionali». In un futuro non lontano, quando ognuno di noi avrà in casa il proprio paio di occhiali 3D, la soluzione di tutti i problemi igienici sarà quella di recarsi al cinema con un paio di lenti polarizzate personali. ■

Cinema salute

Tornano i poveri amanti occhio al cinema

diGiulia Caruso

diAlma Valente

nell’Italia del dopoguerra, Lu-chino Visconti gira quel capo-lavoro che è La Terra trema,

utilizzando come attori un grup-po di poveri pescatori siciliani. Al-la presentazione del film, nel 1950, presente il giovane aspirante regista Carlo Lizzani, il maestro denuncia come il film sia soltanto la prima parte di una trilogia e di aver rinun-ciato a dare un seguito alla sua ope-ra, non avendo trovato i produttori disposti a realizzare film del genere.

Due anni dopo, sono le strade di Firenze a fare da sfondo a un altro mito del cinema neoreali-sta, Cronache di Poveri amanti, ispirato all’omonimo romanzo di Vasco Pratolini. Dietro la macchina da presa c’è proprio Carlo Lizzani che, assistito dallo stesso Pratolini, dirige attori del calibro di Marcel-lo Mastroianni, Antonella Lualdi, Vanda Capodaglio, Cosetta Greco e il futuro regista Giuliano Montaldo.

A raccontare l’epopea di quei giorni, il libro Cronache di Pove-ri amanti - Pagine di celluloide, firmato dal giornalista e scrittore genovese Eligio Amarisio, che sarà presentato a fine maggio all’Odeon Cine Hall di Firenze in collabora-zione con la Mediateca Regionale Toscana. Saranno presenti gli stessi registi Lizzani e Giuliano Montaldo che nel film ricopriva il ruolo di Alfredo.

cinEma indipEndEntEIl film era la seconda produ-

zione della Cooperativa spettatori e produttori cinematografici srl, fondata da un gruppo di portuali e tranvieri genovesi con lo scopo di fi-nanziare pellicole di impegno civile che l’industria privata dell’epoca si rifiutava di sostenere. La prima produzione, Achtung Banditi!, nel ‘51 segnava l’esordio alla regia dello stesso Lizzani e narrava una delle pagine più drammatiche della Re-sistenza ligure. Cronache di poveri amanti, comunque, segnò la fine della coraggiosa cooperativa che, nata a Genova, chiudeva così a Fi-renze un indimenticabile capitolo della storia del nostro cinema.

«Il libro, spiega l’autore, non

grammi della pellicola. Un’intera parabola storica è tratteggiata a ritroso dall’opera di Lizzani. Ma se Achtung Banditi! tratta la fine del dominio nazifascista, Cronache invece, si svolge all’inizio dell’af-fermazione mussoliniana, dram-maticamente rimarcata con i fatti fiorentini dell’ottobre 1925 in cui sono coinvolti molti dei protagonisti del romanzo.

Lo studioso genovese aveva trattato l’opera prima di Lizzani in un volume precedente, Achtung Banditi! Parole per film: «Le due opere, fa notare, formano una sorta

di cofanetto in cui riporre la storia della Cooperativa spettatori produt-tori cinematografici srl, una storia italiana, davvero unica nel mondo cinematografico e nell’ambito della cultura democratica».

E così il lettore si trova per in-canto, tra via del Corno e piazza San Lorenzo, con il racconto di una vita quotidiana umile che riesce a farsi storia e poi tragedia: la vio-lenza degli squadristi che uccidono l’operaio comunista Maciste. Ma anche i sorrisi della ragazze dietro le finestre, gli amori sussurrati o appassionatamente vissuti, sullo scenario di un mondo di cui resta solo l’epica memoria. ■

vuole essere una storia del film ma propone una lettura comprensibile da un pubblico più vasto e si basa sulla sceneggiatura originale di Cronache di poveri amanti. La narrazione è arricchita dagli in-terventi di studiosi come Roberto Bianchi, Marino Biondi, Francesco Paolo Memmo, dal testo autorevole di Carlo Lizzani e dal ricordo di Giuliano Montaldo».

In una ricchissima sezione foto-grafica, compaiono le strade fioren-tine dell’epoca in cui è ambientato il romanzo pratoliniano e di quella in cui si muoveva la troupe del film. L’ultima sezione a carattere icono-grafico mostra ventiquattro foto-

Un libro racconta la storia del

film Cronache di poveri amanti,

tratto dal celebre romanzo di Pratolini

Occhiali 3D sotto mira.

Più che le infezioni il problema

è l’affaticamento degli occhi

CINEMA&DINTORNI

l’inteRViStatoAlessandro Franchini, oculista, dirigente medico dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze

cRonacHeDi poVeRi amanti

fu proposto per la Palma d’Oro al

festival di Cannes del 1954, ma non

riuscì a ottenerla per il divieto del governo

democristiano dell’epoca

che si oppose all’assegnazione

del premio a un film realizzato

dai “comunisti”.

Una scena di “Avatar”

Marcello Mastroianni e Adolfo Consolini, interpreti del film

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36 - Informatore - maggio 2010 maggio 2010 - Informatore - 37

enriCo iv in mostraDopo il successo delle mostre

dedicate a maria de’ medici nel 2005 e nel 2008 quest’anno

firenze ricorda il marito, enrico IV con la mostra “Parigi val

bene una messa. L’omaggio dei medici ad enrico IV”, realizzata

dal Polo museale fiorentino e dal museo nazionale di Pau in francia. La mostra sarà a Pau

(città di nascita di enrico IV) fino al 30 giugno; arriverà poi a firenze nel museo delle Cappelle medicee dal 15 luglio al 2

novembre. fulcro della mostra le 19 tele realizzate da pittori fiorentini per la cerimonia funebre che si tenne nella

basilica di San Lorenzo a seguito dell’assassinio del re di francia. I granduchi di toscana sfruttavano ogni evento

pubblico, dai matrimoni ai funerali, per mostrare lo splendore mediceo. Queste tele furono eseguite al fine di

sottolineare anche la legittimità della reggenza di maria de’ medici che nel 1600 aveva sposato enrico IV a firenze. In

mostra anche un bozzetto di Pieter Paul rubens, con lo Sbarco di Maria de’ Medici a Marsiglia (eseguito a modello

per il ciclo per il palazzo del Lussemburgo), che maria commissionò al pittore tra il 1622 e il 1624.

Costo del biglietto: 9 euro intero, 4,50 ridottoorario della mostra: 8.15 -17; tutti i giorni esclusi il 1°, 3°, 5°

lunedì del mese, la seconda e quarta domenicaInfo: [email protected]

fiRenZe

allestito nel salone dei Cinque-cento di palazzo Vecchio con la collaborazione di un famoso ar-chitetto come il Buontalenti. I tre-cento convitati gustarono sessanta portate: ventiquattro piatti freddi tra cui lingua di bue, pasticcio di vitella, pasticcio di cinghiale, piccioni. Facevano seguito altret-tanti piatti caldi, soprattutto a base di cacciagione (fagiani, quaglie, tordi) dai nomi più mirabolanti: galli d’India affagianati, pasticcio in forma di drago, torte di bocca di dama ma anche tradizionali porchette; poi, formaggi e dolci a non finire tra cui una specialità fiorentina: il sorbetto. Il pranzo fu ricordato anche per una fantasiosa scenografia: castelli fatti di salame, fontane di liquori, statue di zuc-chero realizzate dal Giambologna. Ad un certo momento si spensero le luci e calarono dall’alto nuvole con figure mitologiche Quando i candelieri furono riaccesi, le sale si erano trasformate in boschetti con viali, siepi e fontane. La fama del banchetto mediceo raggiunse la Francia che si appassionò per la cucina italiana: si appropriò, a esempio della crema e dei bigné che divennero specialità dei pastic-cieri di rue Saint Honoré.

incoronazionEE sospEttiMaria arrivò a Parigi prece-

duta da questa fama di raffina-tezza ma alla Corte francese ebbe un’amara sorpresa: si trovò a dover convivere con l’amante ufficia-le del re, Henriette d’Entragues. Cercò di farlo pacificamente, ma quando la francese sostenne che i suoi figli e non quelli della “grassa banchiera” erano i veri eredi al trono, il conflitto divenne insana-bile. Il re, per evitare la crisi, passò ad altre amanti ma continuò a trascurare la moglie, che non era stata nemmeno incoronata. Non era una formalità perché c’era differenza tra essere moglie del re ed essere “regina” e possibile reg-gente del Regno. L’incoronazione avvenne il 13 maggio 1610, quando Enrico IV si apprestava a partire

e sattamente quattrocento an-ni fa, il 13 maggio 1610, Ma-ria de’ Medici fu incoronata

regina di Francia. Due giorni dopo, a seguito della morte del marito En-rico IV, divenne reggente del regno e fu il personaggio più famoso nel-la Parigi avventurosa di Richelieu e dei Moschettieri.

Eppure aveva avuto un’infanzia e un’adolescenza di tutt’altro teno-

re: figlia del granduca di Toscana Francesco I e di Giovanna d’Austria, dopo la prematura morte dei ge-nitori, divenne estranea in casa sua perché a Palazzo Pitti s’insediò come nuovo granduca lo zio (ed ex cardinale) Ferdinando. Sua moglie, Cristina di Lorena, divenne la pa-drona di casa e a Maria restò il ruolo di “principessa triste” finché lo zio non decise di accasarla.

nisti dell’epoca la consideravano “piacente” anche se “paffutella”. Possedeva una cultura raffinata, non solo letteraria ma anche nel campo delle arti figurative, della musica, delle scienze. Per di più, il Granducato di Toscana era uno Stato d’importanza strategica nel-lo scenario europeo. Perciò, con l’aiuto del papa e di una favolosa dote, Ferdinando pose a segno un colpo magistrale: addirittura il re di Francia, Enrico IV.

C’era, però, una difficoltà: il re era già sposato, per di più con una Medici. Ma il papa, che aveva bene-ficiato della conversione di Enrico IV, sanzionata dalla storica frase:

“Parigi val bene un Messa”, non andò troppo per il sottile e concesse l’annullamento.

un banchEttoda FavolaIl matrimonio per procura fu

celebrato il 5 ottobre 1600 nel-la cattedrale di Santa Maria del Fiore e fu allietato dal più fastoso banchetto della storia di Firenze,

La principessa tristedi

Gabriele Parenti PersonaGGi

per la guerra; il giorno successivo il re fu accoltellato dal monaco fanatico François Ravaillac. I so-spetti non risparmiarono la regina proprio per questa sconcertante coincidenza temporale ma non emerse alcuna prova; e, d’altronde, la Reggente aveva ormai assunto tutti i poteri.

intrighi di palazzoGovernò con abilità per sette

anni, in mezzo ai conflitti di reli-gione e alla rivolte dei nobili che in-tendevano ridimensionare il ruolo della monarchia. Seppe stringere alleanze e mettere i suoi avver-sari gli uni contro gli altri. I suoi consiglieri più fidati erano due fiorentini: Concino Concini e sua moglie Leonora Galigai, sorella di latte di Maria in quanto figlia della sua balia. La coppia accumulò in modo disinvolto potere e ricchezze, attirandosi l’odio dei francesi. Così quando il giovane Luigi XIII volle disfarsi della tutela della madre, la sua prima mossa fu far uccidere il Concini, il 24 aprile 1618. Quanto alla Galigai, fu sbrigativamente processata per stregoneria e giusti-ziata. Maria non poté intervenire perché era prigioniera nel castello di Blois. Ma, grazie all’appoggio della popolazione locale, alcuni mesi dopo, fuggì ed entrò in guerra aperta con il figlio. Fu il cardi-nale di Richelieu, astro nascente della diplomazia, a trovare un compromesso. Maria de’ Medici poté tornare a Parigi dove si fece costruire lo splendido palazzo del Lussemburgo (oggi sede del senato francese) che ricorda palazzo Pitti, sia per la forma che per l’uso del bugnato. Anche la grande fontana è simile a quelle di Boboli. Ma la regina-madre aveva un carattere troppo autoritario per starsene in disparte. Sorsero contrasti con la politica di Richelieu e, quando il re prese le parti del cardinale, Maria sfidò entrambi: costretta all’esilio, morì a Colonia (1642) dove era ospite di Rubens, il pittore che l’aveva immortalata in una splen-dida serie di tele per il palazzo del Lussemburgo. ■

LaGo DI BILanCIno festa all’oasi di GabbianelloL’oasi di Gabbianello, è un’area naturale protetta situata sul lago di Bilancino, visitabile attraverso un percorso che conduce a 5 capanni di osservazione. a disposizione dei visitatori un’area picnic attrezzata, con tavoli e ampi spazi per i bambini, dove si possono organizzare anche compleanni. C’è la possibilità di noleggiare mountain bikes per visitare l’oasi e le bellezze del luogo. È disponibile una carrozzina elettrica ed un sentiero specifico per i disabili motori. Il 23 maggio, in occasione del mese delle oasi Wwf, sarà organizzata una giornata di festa aperta a tutti, con visite guidate, animazione per i bambini, escursioni in mountain bike e visite alla stalla biologica di agriambiente.aperture: domenica e sabato nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre; 1° maggio e 2 giugno. Chiusa nei mesi estivi di luglio e agosto. Info e prenotazioni: Tel/fax 0555535003; www.gabbianello.it; 3339537114

San CaSCIano VaL DI PeSa La rosa e il vinoal via l’ottava edizione della mostra floro-vivaistica dedicata alla rosa tipica nel cuore della toscana. “rose, pane e vino”, una due giorni ricca di appuntamenti, il 22 e 23 maggio. In primo piano la regina dei fiori, la rosa del Chianti, (bengalensis o chinensis semper florens) di colore rosa intenso, resistente alle basse temperature, coltivata a San Casciano, utilizzata anche come strumento naturale in grado di segnalare preventivamente le malattie che colpiscono i vigneti. Per l’occasione, il paese sarà trasformato in un enorme e coloratissimo giardino in fiore, con rosai paesaggistici rampicanti, arbustivi, antichi e ibridi di tea. È la festa anche dei prodotti tipici locali con degustazioni di pane, schiacciata, pizze, carne e i pregiati vini chiantigiani in stand e negozi.Info: Comune 0558256259; Pro Loco 0558229558;Azienda La Costa 8294359.

LUCCa anteprima vini della costa torna l’annuale appuntamento con anteprima Vini dei Grandi Cru della Costa toscana al real Collegio di Lucca l’8 e il 9 maggio. La manifestazione a cui partecipano produttori e addetti del settore è aperta al pubblico. I vini dei Grandi Cru della Costa toscana saranno protagonisti assoluti delle classiche degustazioni en primeur della vendemmia 2009 – riservata agli operatori – alla quale si affiancheranno le degustazioni dei vini in commercio, sezione aperta al grande pubblico: si potranno degustare più di 100 etichette. Incontro anche con l’enogastronomia lucchese, con assaggi di prodotti del territorio per le strade della città, in collaborazione con ristoranti, enoteche ed enogastronomie. Orari: 10–18. Costo biglietto: 15 euro;Associazioni di categoria 5 euro. Info: www.grandicru.it

zitElla E paFFutEllaFerdinando I puntava in alto

ma non era un’impresa facile e Maria era ancora nubile a ven-ticinque anni: in pratica, una zitella, in una società in cui ci si sposava a quindici anni. I cro-

Maria de’ Medici

divenne 4 secoli fa

regina di Francia

P.P. Rubens, Sbarco di Maria de’ Medici a Marsiglia

TOSCANA APPUNTAMENTI

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l’eVento

BoBoli

da BoBoli alla sPeCola Dal 6 al 9 maggio si svolgerà la IV edizione della mostra/mercato floreale e profumiera “I profumi di Boboli” (Giardino di Boboli – orto della botanica inferiore). Una manifestazione unica nel suo genere che permette agli artigiani profumieri di esporre e vendere le proprie creazioni all’interno del Giardino.In mostra profumi, saponi, candele,

profuma ambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti da erbe aromatiche, fiori e piante profumate, carte, stampe e testi rari, accessori e complementi.evento collaterale principale, “Il romanzo della terra. forme, immagini e storie del pianeta natura”, nello spazio mostre della sezione di Zoologia, La Specola, del museo di storia naturale (firenze, via romana, 17), adiacente al Giardino di Boboli: un percorso espositivo a cura di Danila maneri e elisa nesi, autrici del volume di recente pubblicazione, Florilegio, disegni e storie narrate dalle immagini e dagli ingrandimenti dei segreti più nascosti e suggestivi del patrimonio naturale del nostro territorio. La mostra è aperta dal 6 maggio fino al 30 giugno.orario: giovedì 6 maggio dalle 13.30 alle 20.30 (con ultimo ingresso in Boboli alle 19.30), dalle 10 alle 20.30 (con ultimo ingresso in Boboli alle 19.30) i giorni successivi. È aperto il passaggio diretto dal Giardino di Boboli al giardino del museo di storia naturale La Specola.www.profumidiboboli.org

sPettaColi e altromolte sono le manifestazioni culturali che Boboli accoglie al suo interno. Scenario ideale, il giardino storico del capoluogo fiorentino, per spettacoli o sfilate, concerti, cene o mostre. Sono davvero tanti i momenti durante l’anno per recarsi a Boboli in occasioni speciali. Una di queste è di grande rilevanza e la segnaliamo come uno degli eventi più importanti del 2010: si svolgerà dal mese di giugno per tutta l’estate. Parliamo della mostra del grande scultore Giacomo manzù, maestro indiscusso dell’arte contemporanea, le cui opere saranno esposte sia negli spazi del giardino sia all’interno della Galleria di arte moderna di palazzo Pitti, dove si ammireranno le piccole sculture, i bozzetti, i disegni e i pastelli dell’artista bergamasco, scomparso, lo ricordiamo, nel 1991. orari: da lunedì a domenica 8.15–18.30 a maggio, settembre e ottobre (8.15–17.30 a ottobre con il cambio da ora legale a ora solare); 8.15–19.30 a giugno, luglio, agosto. L’ultimo ingresso è sempre un’ora prima della chiusura.Biglietto intero: € 7; ridotto € 3,50

Il biglietto di ingresso al giardino dà diritto anche alla visita al Museo degli Argenti e delle Porcellane, alla Galleria del Costume e al Giardino Bardini. Per i cittadini residenti a Firenze, l’ingresso al giardino è invece gratuito, anche se esclude le visite ai musei. Gli accessi per Boboli, fruibili al pubblico, sono ben quattro in diversi punti della città: dal cortile dell’Ammannati in Palazzo Pitti, dal Forte Belvedere, dal piazzale di Porta Romana e da via Romana

l’inteRViStatoAlessandro Cecchi,Direttoredi Giardino di Boboli, Galleria palatinae Appartamenti reali

s ituato sull’omonima collina, alle spalle di palazzo Pitti, di-mora dei granduchi di Tosca-

na e in seguito dei Lorena e dei Savo-ia, il giardino di Boboli è uno degli esempi più grandiosi e importan-ti di giardino all’italiana. La storia conferma che sono mol-ti gli artisti che qui han-no prestato la loro opera, rendendo questo luogo un vero museo all’aria aperta: tantissime le presenze scul-toree, le grotte, le grandi fontane e gli edifici che testimoniano un grande amore per la bellezza e per l’arte.

novità E progEttiBoboli gode di fama interna-

zionale, i visitatori di Firenze non tralasciano mai di fare una passeg-giata nello splendido giardino: sono circa ottocentomila le persone che

ogni anno vi si recano. Parliamo con l’attuale direttore del complesso monumentale – che comprende, oltre a Boboli, anche la Galleria palatina e gli Appartamenti reali –, dottor Alessandro Cecchi, delle ulti-me novità e dei progetti che si attue-ranno a Boboli nel prossimo futuro. «Posso dire con un certo orgoglio – esordisce Cecchi – che negli ultimi anni, grazie anche a finanziamenti più consistenti, all’interno di Boboli molte cose sono cambiate e l’aspetto e la fruibilità del giardino sono mi-gliorate; siamo riusciti a risolvere il problema dell’autonomia idrica del giardino, battendo un pozzo che ci permette, oggi, di rifornire i depositi della parte alta; questa è una novità di vitale importanza in un contesto come il nostro: possiamo dire di

zo ha permesso, inoltre, di ridurre i costi (altissimi) della dipendenza dall’acquedotto comunale, com’era in passato. «Un nuovo sistema di segnaletica – spiega Cecchi – è stato introdotto di recente, per permettere ai visitatori di orientarsi con più fa-

cilità all’interno dei trentatré ettari di superficie; inoltre è offerta, a cia-scuno gratuitamente, una piantina del giardino in lingua italiana e inglese».

sicurEzza E rElaXTra i recenti investimenti non

si sono trascurati quelli relativi alla sicurezza. «Una nuova rete di telecamere a circuito chiuso, di ultima generazione – prose-gue il direttore – è stata installata per intensificare e migliorare i controlli su tutta la superficie del giardino. In questo modo si avrà la possibilità di integrare la sor-veglianza del personale di zona in un’unica sala di regia, assicuran-do così un servizio più attento e capillare». A proposito di conser-vazione e recupero, finalmente è stato programmato un piano, con scadenze triennali, per assicurare la manutenzione degli interventi di restauro eseguiti negli ultimi tempi su molte statue del giardino;

BoBoli

Scenografico e barocco

è una delle maggiori attrazioni

turistiche di Firenze

Il giardino delle meraviglie

diCàrola Ciotti

inoltre, anche le case del Prato dei Castagni sono state recentemente ripristinate. «Abbiamo creato sia una nuova batteria di toilette, sia un punto di ristoro con distributori automatici di bevande e snack, oltre alla sistemazione di alcuni locali a uso del personale di ser-vizio». Alle ultime battute anche il progetto per la realizzazione di una vera e propria caffetteria di Boboli: sarà all’interno della prestigiosa Kaffeehaus settecente-sca. Così si doterà il giardino di un punto d’eccellenza per il relax e la contemplazione del panorama su una delle più belle città del mondo.

il Giardino nel temPo l’orto dEi pittiLa fama di Boboli inizia coi Me-

dici, la potente famiglia fiorentina che tanto ha influito sulla cultura della città. Fu Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo I, ad acquista-re nel 1549 i terreni dell’“orto dei Pitti” e il grande palazzo, costruito a metà del 1400 (su progetto del Brunelleschi) per conto della fami-glia di Luca Pitti, ricco mercante fiorentino. Da subito, le attenzioni di Eleonora furono rivolte alla col-lina di Boboli: voleva ricavarne un giardino-fattoria con piante orna-mentali (molte, ancora oggi presen-ti), vigne e frutteti, innanzitutto per il sostentamento della corte, ma con un occhio rivolto anche all’aspetto più prettamente commerciale. L’in-

aver sconfitto la siccità all’interno di Boboli. Siamo in grado, per esempio, di garantire la bellezza del manto erboso del prato dell’Anfiteatro, in ogni stagione». La creazione del poz-

carico fu affidato a Niccolò Pericoli – meglio noto con il soprannome di Tribolo – architetto, scultore e grande mente creativa, che già aveva lavorato alla realizzazione dei magnifici giardini delle ville medicee di Castello e della Petraia. Il Tribolo, però, morì subito dopo aver creato i primi disegni e progetti (saranno quindi, in parte, modifi-cati dai suoi successori). Si tratta di altri grandi nomi dell’arte rinasci-mentale: Giorgio Vasari e Bartolo-meo Ammannati, a cui seguiranno gli architetti Parigi che lavorarono qui a fianco di Bernardo Buon-talenti; quest’ultimo, fu anch’egli

architetto di grande talento, oltre che straordinario scenografo, sia per i giardini dei granduchi sia per le loro memorabili feste. All’interno di Boboli è la Grotta Grande, il suo lavoro più importante. L’aspetto di Boboli, al termine di quel periodo, è ben documentato nella lunetta di Giusto Utens, del 1599, custodita al Museo di Firenze com’era. Nel se-colo successivo, Boboli riceve gran parte dell’aspetto attuale. Cosimo II inizia a cambiarne l’assetto, cre-ando, ad esempio il Viottolone dei Cipressi e la Vasca dell’Isola: egli muore giovane e sarà il figlio, Ferdi-nando II, divenuto adulto, a ripren-dere i lavori iniziati dal genitore. Tra il 1630 e il 1670 si eseguono grandi opere: l’Anfiteatro, in particolare, così come l’ultimazione della Va-

sca dell’Isola, ne sono un esempio. Ferdinando ci regalerà un giardino ricco, realizzato con un gusto sce-nografico teatrale, molto barocco. Egli ha operato un cambiamen-to radicale. Nel 1700 la dinastia medicea si estinse e il Granducato passò agli Asburgo-Lorena. Con Pietro Leopoldo, grande sovrano riorganizzatore dello Stato, furono nuovamente intrapresi ingenti la-vori di restauro che interessarono le sculture, gli impianti idrici e il patrimonio vegetale. Ma il giardi-no riceve anche grandi innovazio-ni architettoniche: su progetto di Zanobi del Rosso, si costruiscono la grande Limonaia, ancora oggi nell’originale colore verde Lorena, e la Kaffeehaus - raro esempio di gu-sto rococò - che permette di godere uno stupendo panorama sulla città. Con Pietro Leopoldo il giardino venne anche, per la prima volta e con alcune limitazioni, aperto al pubblico. ■

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MONDO VERDE

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simone ha 20 anni, è nato in provincia di Brescia e il suo sogno è quello di scrivere e di-

pingere. Simone non ha mai avu-to dubbi sulla sua identità, anche se alla nascita il suo sesso biologi-co era quello di una bambina: ecco perché sui suoi documenti c’è an-cora scritto Simona. Ma nella real-tà lui si è sempre sentito un bambi-no e quando si guardava allo spec-

chio, nonostante una cascata di ric-cioli biondi, una gonnellina a fiori e le scarpine di vernice, vedeva sem-pre un maschietto. Questa sensazio-ne era talmente forte che non riusci-va a declinarsi al femminile: lui era a tutti gli effetti, da sempre, Simone. Pure la maestra passava il tempo a correggere declinazioni e prono-mi. Sulla “o” di sono andato, mi so-no vestito… bisognava aggiungere la “gambina” rossa della a. Poiché Simone andava benissimo a scuo-la, questo sembrava un errore di di-strazione di poca importanza che si sarebbe risolto nel tempo.

Tutto è andato (quasi) liscio fin-ché Simone giocava con suo fratello, di due anni più piccolo. Tra draghi, macchinine e costruzioni di lego le giornate sembravano serene. Con la crescita, invece, il disagio si faceva sempre più forte, perché, nonostan-te le insistenze dei genitori per met-terlo “sulla retta via”, davanti allo specchio Simone vedeva sempre un ragazzino. Una percezione di sé che stonava con quella che gli altri avevano di lui. L’unico modo per sopravvivere è stato quello di crearsi nella sua stanza un mondo paral-lelo, appena rientrava da scuola. Qui è sopravvissuto per molti anni, isolandosi dal mondo intero. I suoi genitori insistevano a non capire e a ripetergli in continuazione che non era una persona “normale”, alimentando in questo modo il suo profondo disorientamento.

Come se non bastasse, ben tre psicologhe che lo hanno visitato, all’unanimità hanno sentenziato

periore ed è andato via di casa. Da Brescia si è rifugiato a Milano, dove vive ancora oggi, lavoricchiando e rosicchiando gli spiccioli delle borse di studio per pagare l’affitto. Non sente i suoi genitori e suo fratello da un anno e mezzo, i quali non sanno che nel frattempo ha iniziato a fare le cure ormonali per completare la sua transizione. La voce è cambiata, gli è cresciuta la barba e le gambe

sono pelose e forti come quelle di un calciatore. Anche l’accenno di seno è stato rimosso chirurgicamente. Ora è felice. Lo sarebbe ancora di più se i suoi genitori lo abbracciassero.

i “disturbidi gEnErE”Le persone transessuali sem-

brano essersi materializzate solo recentemente per via di scandali che tutti conosciamo, o per via di qualche ospitata in televisione.

In realtà, il transessualismo è esistito da sempre e non è un feno-meno esclusivo della nostra cultura: i nativi d’America, per esempio, ri-tengono che queste persone abbia-no una funzione magica. Spesso però, nella maggioranza delle so-cietà, non sono visti di buon occhio.

Certo è che la visione che viene data dai media è molto superficia-le se non sbagliata, e porta quasi sempre all’equazione: trans uguale prostituzione, incrementando pre-giudizi e luoghi comuni.

Il transessuale è una persona che, per ragioni ancora non del tutto chiare (biologiche e/o ambien-tali), non si riconosce nel proprio aspetto (disforia di genere), si sente uomo in un corpo femminile o donna in un corpo maschile. Que-ste persone vivono un profondo di-sagio con se stesse e con gli altri, e hanno un’esistenza travagliata nel tentativo di fare pace con il proprio aspetto. Se una persona transessua-le si sente donna bisogna chiamarla

“la trans”, viceversa, se la sua mente è maschile, “il trans”.

Spesso l’unica soluzione è quel-la di intraprendere un lungo per-corso per adattare il proprio corpo all’identità a cui sentono di appar-tenere (da uomini a donne, oppure da donne a uomini), attraverso cure ormonali, operazioni chirurgiche e interventi estetici.

Per molti di loro l’adolescenza, un periodo critico per tutti, rappre-senta una fase molto difficile. Derisi a scuola, tra gli amici e rifiutati dalla famiglia, hanno difficoltà a sviluppare la propria personalità, andando incontro a depressione e talvolta suicidio.

Certo, alcuni, soprattutto stra-nieri, a monte di una forte richie-sta, scelgono, o sono costretti, a prostituirsi ma c’è tutto un mondo

“regolare”, inserito, o che cerca di inserirsi, nella società. Barack Oba-ma ha nominato una transessuale, Amanda Simpson, nella sua ammi-nistrazione; in Argentina, Marcela Romero è stata nominata donna trans dell’anno per essere riuscita, dopo 15 anni di battaglie, ad avere il cambio del nome sui documenti;

diSilvia Amodio

disturBi di Genere

Da simona a simone

Vladimir Luxuria è stata parlamen-tare di Rifondazione Comunista, ma ci sono anche impiegati, studen-ti, liberi professionisti, meno noti.

Elisa Bandini, psichiatra, lavo-ra nell’équipe del professor Mario Maggi, presso l’ospedale di Careggi, e ci spiega che «queste persone sono spesso disorientate perché non sanno con chi parlare del loro problema, che si può manifestare in età molto diverse. Chi decide di intraprendere la transizione, un percorso che inizia con le cure ormonali e termina con la rias-segnazione chirurgica del sesso, deve essere molto motivato, perché è un cammino difficile e pieno di ostacoli. Il corpo si trasforma len-tamente e collocarsi nella società non è semplice. Uno dei problemi più grandi è rappresentato, infatti, dai documenti che conservano il nome dato alla nascita fino all’intervento chirurgico e che, inoltre, deve essere autorizzato da un giudice. Anche le operazioni più semplici possono rappresen-tare un problema quando il nome

borse di studio, è andato dal preside chiedendo che sul registro venisse cambiato il suo nome. Per quanto fosse possibile, la situazione è de-generata. Il preside illuminato ha acconsentito a questa piccola mo-difica, tanto preziosa per Simone, ma i genitori dei compagni di classe si sono ribellati.

All’ennesima lettera recapitata al preside che riassumeva questo concetto: i nostri figli oppure il trans, Simone, preoccupato che il liceo si spopolasse per colpa sua, ha mollato gli studi in quarta su-

Silvia Amodio e Maura Crudeli stanno raccogliendo testimonianze di persone transessuali per un lavoro fotografico con lo scopo di approfondire e sensibilizzare su questa tematica. Chi fosse interessato a prendere parte al progetto può scrivere a [email protected]

sui documenti non corrisponde all’aspetto che si ha: andare in banca, trovare un lavoro, frequen-tare una palestra, viaggiare, essere ricoverati in ospedale... Poiché questo percorso è molto complesso e delicato, è importantissimo farsi sostenere da un’équipe di specia-listi ed evitare iniziative fai da te, come l’assunzione di ormoni, che possono rivelarsi molto dannosi per la salute, se non somministrati sotto la guida di un endocrinolo-go. La Toscana è all’avanguardia: infatti, ad Empoli si sta aprendo il primo carcere interamente dedi-cato alle persone transessuali ed è una delle poche regioni italiane che dal 2006 passa le cure ormo-nali gratuitamente. L’intervento chirurgico, attraverso il sistema sanitario nazionale, è gratuito in tutta Italia. Queste persone attraversano una vera e propria metamorfosi, durante la quale il sostegno specialistico è fondamen-tale, ma altrettanto lo è quello della famiglia e della società», conclude la psichiatra. ■

che era un borderline, con gravi di-sturbi della personalità. Bisognava lavorare molto, ma il figlio poteva tornare “normale”.

Sempre più determinato a farsi accettare per quel che era, Simone, che è sempre andato bene al Liceo Pedagogico, vincendo addirittura 7

Info: Centro interdipartimentale assistenza al disturbo d’identità di genere (Ciadig) presso la struttura del Cubo, viale Pieraccini 6, Careggi - Firenze. Per appuntamenti: tel. 0557949960 [email protected]

La transessualità come

non viene raccontata.

A Careggi un centro per

i disturbi di genere

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SALUTE

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DImaGRIRe con L’amoRe

A proposito di metaboli-smo, è possibile che qualcosa cambi quando

sopravviene un lutto? io non lo so, perché non sono un medico, sono solo una laureata in filosofia

che cerca di fare, al meglio, la giornalista. Però di storie di vita vera ve ne ho raccontate tante. Eccone un’altra, quella di maria, la nostra tata ucraina che ogni giorno ci accompagna con il suo sorriso. Quando perse suo marito, aveva appena 39 anni ed era restata con due bambini piccoli, iniziò a mangiare troppo ed ingrassò. Per

riempire un vuoto? Forse sì. ora, però, la nostra maria, emigrante come i nostri nonni che andavano in america, è ridiventata magra. grazie all’amore che le diamo? Sarei troppo presuntuosa per crederlo. Di una cosa però sono certa: che l’amore e l’accoglienza sono sempre una buona medicina, anche per dimagrire!

ScanDicci

la salute del CuoreSabato 15 e domenica 16 maggio (dalle 9 alle 18), in piazza matteotti a Scandicci, appuntamento con l’8ª edizione di

“riguardiamoci il cuore”, manifestazione dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e agli stili di vita corretti con possibilità di effettuare screening gratuiti della glicemia, della creatinina e del colesterolo, oltre ad analisi del sangue e misurazioni della pressione.nelle “tende della salute”, allestite in una sorta di grande ambulatorio all’aperto, ci sarà anche l’elettrocardiogramma per l’ecografia cardiaca e vascolare. Sabato e domenica ci saranno medici specialisti ed infermieri dell’ospedale San Giovanni di Dio, dell’Humanitas e del territorio insieme alla presenza di dietisti a disposizione delle persone interessate.

sospeso la commercializzazione. Per quanto riguarda la sibutra-mina, avendo anche un effetto di aumento sulla frequenza cardiaca e sulla pressione arteriosa, presen-tava una controindicazione di uso nei cardiopatici e negli ipertesi. Ciononostante, veniva prescrit-ta lo stesso e questo ha portato, ovviamente, ad una sospensione cautelativa».

Quanti sono al momento i farmaci in commercio indicati per la terapia dell’obesità? «Solo uno, l’Orlistat, che è un

inibitore dell’assorbimento dei grassi da parte dell’intestino. È un farmaco in commercio già da moltissimi anni ed in studi clinici è stata provata la sua sicurezza. In pratica assumendo Orlistat si ri-duce l’assorbimento dei cibi grassi di circa il 30%, senza che questo cambi l’assorbimento di vitamine e di altri componenti della dieta, come i sali minerali che si assumo-no in piccole quantità, ad esempio il selenio o il magnesio».

Ma ci sono delle possibilità concrete che vengano messi in commercio, a breve termine, dei farmaci efficaci e sicuri per la terapia dell’obesità?

«Purtroppo no, ci sono nume-rose sostanze in fase di sperimen-tazione, alcune di queste anche in fase abbastanza avanzata, ma non si prevede che si possa assistere all’entrata in commercio di nuovi farmaci per la terapia dell’obesità prima di 2 anni, se non ci sono eventi imprevisti. Tuttavia c’è una buona notizia: la ricerca farma-cologica non è più concentrata solo su farmaci attivi a livello del sistema nervoso centrale, ma an-che su ormoni prodotti dal sistema gastrointestinale, che danno la sensazione di pienezza, oppure su molecole che stimolano il con-sumo di calorie. Per queste nuove classi di farmaci esiste la possi-bilità che vi siano minori effetti collaterali gravi o pericolosi».

metaBoLISmo

diAlma Valente

l’obesità non è solo un proble-ma puramente estetico, ma una vera e propria malattia

che in molti casi può essere anche grave. Una patologia in grande cre-scita non solo nei paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di svilup-po. Per quanto riguarda l’Italia, se-condo l’Istat le persone manifesta-mente obese sono circa il 12%. Inol-tre, quelli in sovrappeso, sfiorano addirittura il 35%. Come a dire che quasi un italiano su due ha dei problemi di “pan-cetta” per gli uo-mini o di “fian-chi”, o altro, per le donne. Il qua-dro è inquietante se pensiamo che l’obe-sità produce molte complicanze, anche gravi ed invalidanti, se non mortali, che interessano molti or-gani ed apparati del nostro orga-nismo. A fronte di questo resocon-to, non certo confortante, abbiamo appreso, da riviste specializzate e dai media, che nel 2009 è stato ri-tirato dal commercio un farmaco chiamato Rimonabant che ridu-ceva la sensazione di fame nei pa-zienti obesi, e nel gennaio del 2010 ha subito la stessa sorte un altro farmaco, con un effetto simile (au-mento della sensazione di sazietà), la Sibutramina. Nel frattempo non si è avuto notizia della introduzio-ne in commercio di nuovi farmaci per la terapia dell’obesità. Cosa sta succedendo? Lo chiediamo al pro-fessor Carlo Maria Rotella, diret-tore della Agenzia di obesiologia dell’Azienda ospedaliero-univer-sitaria di Careggi.

«Purtroppo per molti anni, for-se troppi, l’obesità è stata vista co-me una variante fisiologica dell’or-ganismo ed è stata considerata un indice di salute e di agiatezza. La parola deriva dal latino “ob-edere”, cioè mangiare in eccesso, e chi era esageratamente grasso veniva in qualche modo colpevolizzato perché incapace di autocontrollo. Solo negli ultimi 20 anni la ricerca sulle cause che determinano l’obe-sità hanno avuto un notevole im-pulso e le nostre conoscenze sono

notizie salutein piazza con aidoa maggio in Toscana, l’associazione

aido e altre associazioni del dono degli organi e dei trapiantati, organizzano la manifestazione “Tre piazze per la do-nazione” con giochi per ragazzi, musica, stand e materiale informativo. Le tre città coinvolte quest’anno sono Livorno (23 maggio, rotonda d’ardenza), Prato (26 maggio, piazza San Francesco), Fi-renze (29 maggio, piazza Bartali).

L’evento, giunto al quarto anno con-secutivo, si terrà in concomitanza con la giornata nazionale per la donazione di organi.

Info: 800999091

Firenzedi corsapEr la ricErca

tutti di corsa con la maglietta re-alizzata per l’occasione dall’ar-

tista Luca alinari, per 17 chilometri che dividono il Polo scientifico dell’Università di Firenze (a Sesto Fiorentino) dall’azien-da sanitaria di Careggi. È la V edizione di

“Corri per la ricerca”, la gara promossa da Fiorgen una onlus impegnata nella ricer-

ca sulle malattie genetiche e degenera-tive, per sostenere la ricerca scientifica, in programma il prossimo 23 maggio. La partenza è fissata alle 9 al palazzetto del Cus, dove saranno organizzate corse per bambini. Ci saranno anche dieci premi per le società e tantissimi regali a sorteggio per gli iscritti. Per l’occasione si potrà visitare i laboratori del Centro di risonanze magnetiche. Dallo scorso anno, proprio in seguito alla manifesta-zione podistica, è iniziato un progetto di ricerca volto allo studio dei fattori trofici delle cartilagini, tema molto importante non solo per gli atleti.

Info: Catia Giaccherini 3495862011; www.fiorgen.net

oBesitÀ

ciccia in eccessoIn conclusione, professor Rotella, per dimagrire non ci restano che le solite diete?

«Non proprio, abbiamo rileva-to che la sola prescrizione della dieta induce cicli di restrizione sull’alimentazione e successiva disinibizione, con conseguente sindrome di oscillazione del peso, che produce effetti molto nocivi per l’organismo. L’aumento del peso è dovuto ad uno squilibrio tra l’introito calorico ed il dispen-dio energetico: in parole povere si mangia più di quanto siamo in grado di consumare energie. Ecco che la terapia dell’obesità si dovrà basare su un incremento importante dell’attività fisica: oc-corre educare il paziente a fare un esercizio fisico aerobico, cioè di bassa intensità, che non provochi affanno, di lunga durata, 40-60 minuti, ed eseguito regolarmente, possibilmente tutti i giorni. La dieta dovrà essere equilibrata e con una restrizione di calorie proporzionale all’entità dell’eser-cizio fisico svolto. Terzo elemento, il più importante: il paziente non dovrà ricevere prescrizioni rigide, ma dovrà essere oggetto di una educazione terapeutica che gli dia la motivazione a cambiare il proprio stile di vita in maniera permanente. È molto importante che l’individuo che sta perdendo peso venga adeguatamente se-guito per assicurarci che perda massa grassa e non massa mu-scolare, altrimenti si riduce il metabolismo» ■

fiRenZeaDoZione

e affiDamento Il 17, 24, 31 maggio,

alle ore 21 l’Anfaa, Associazione

nazionale famiglie adottive e

affidatarie, presso la sede in piazza Sant’Ambrogio a Firenze (di fronte alla chiesa), farà

corsi di informazione su adozione e

affidamento. Prenotazione obbligatoria

scrivendo a [email protected], oppure al 3664324125.

Info: www.anfaa.it

I farmaci per contrastare l’obesità.

L’importanza dello stile di vita

aumentate vertiginosamente. In maniera parallela si è assistito ad un ritardo della ricerca di nuovi

farmaci per la terapia dell’obesi-tà e quei pochi che venivano

introdotti in commercio erano concentrati sul con-

trollo della fame».

Ma perché questi due farmaci sono stati ritirati

dal commercio? Ci risponde la dottoressa Bar-

bara Cresci, endocrinologa e teso-riere della Società italiana obesità. «I due farmaci in questione hanno un meccanismo di azione a livello del cervello per controllare appun-to gli stimoli della fame e, quando si vanno a toccare certi delicati equilibri di alcuni sistemi di comu-nicazione del cervello, si possono presentare degli effetti collaterali

anche importanti. Nel caso del Rimonabant, un nume-

ro significativo dei pazienti trattati ha presentato dei sintomi di

depressione; per questo motivo, la ca-

sa produttrice ne ha

SALUTE SALUTE IN BREVE

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FirenzecaravaggioE caravaggEschi apre il 22 maggio (fino al 17 ottobre) nel capoluogo toscano una grande mostra dedicata a Caravaggio e ai caravaggeschi. Dislocata in tre prestigiosi sedi, galleria Palatina, Palazzo Pitti - galleria degli Uffizi - Villa Bardini, l’esposizione ospita oltre 100 opere (soprattutto dipinti, ma anche disegni) del Caravaggio e dei pittori suoi seguaci, un’occasione unica per ammirare e conoscere tutti i maggiori artisti italiani e stranieri che nei primi trent’anni del Seicento hanno esplorato i

nuovi territori del naturalismo e della realtà quotidiana, con i mezzi pittorici della luce e dell’ombra. al centro della mostra i capolavori del Caravaggio della galleria Palatina e degli Uffizi (il Bacco, l’Amorino dormiente, la Medusa, il Cavadenti, il Sacrificio di Isacco e il Cavaliere di Malta), riunite nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (con la sola eccezione della Medusa che rimarrà agli Uffizi), a cui si aggiunge un’ampia rassegna di dipinti provenienti dai musei fiorentini e da altre collezioni italiane e straniere, che documenterà quasi al completo il

“movimento” caravaggesco italiano ed europeo, fra cui le celebri Giuditte di artemisia gentileschi.Info: www.unannodarte.it

FirenzeFra oriEntEE occidEntEDal 6 al 25 maggio negli spazi della Stazione Leopolda si svolgerà la XVii edizione del festival Fabbrica Europa, “Europa/mediterraneo/oriente”. Percorsi artistici che indagano nessi, suggestioni e differenze tra occidente e oriente. in primo piano opere e performance di coreografi, registi, musicisti, artisti e studiosi sensibili al rapporto arte e scienza. Fra queste La spirale,

un’opera totale di mario merz, figura di spicco del movimento arte povera, creata con ferro, fascine di legno, vetro, neon e giornali; Areal, una performance/installazione multisensoriale dei granular Synthesis che, con la loro arte multimediale, invitano a una riflessione sul fenomeno naturale della luce e del suono attraverso elettronica e nuove tecnologie; la spazializzazione del suono è alla base anche di The Table of Earth, il nuovo progetto in prima assoluta di e con David moss, esponente tra i più innovativi della scena musicale contemporanea: un tavolo sonoro e interattivo, una sorta di tappeto volante musicale.Info: www.ffeac.org; 0552480515

del centro letteralmente invase dai “Banchi” di oltre 190 espositori e da scatenate band itineranti, con possibilità di fare una pausa nel silenzio e al fresco visitando la mostra personale di gualtiero Nativi, il Teatro del Popolo o il museo di Benozzo gozzoli. Info: 0571686341;www.comune.castelfiorentino.fi.it

Firenzemarilyn pEr sEmprESi inaugura il 6 maggio alla galleria del Palazzo Coveri (Lungarno guicciardini 19 ) alle18.30, la mostra dell’ artista e fotografo giuliano grittini: “marilyn la storia del mito”. Saranno esposte 30 opere a tecnica mista incentrate sulla bellezza e il mito imperituro della bionda attrice americana, stella la cui luce brilla ancora nel firmamento. La mostra rimarrà aperta fino all’11 giugno. ingresso libero. orario: da martedi a sabato 11.00-13.00; 15.30-19.00Info: 055281044

navi, aerei, moto, veri gioielli appannaggio dei

giochi dei ragazzi di ieri e vere “leccornie” per i collezionisti di oggi. Per il pubblico femminile bambole in bisquit, panno Lenci, celluloide, composizione, e tanti accessori per le case di bambole.Ci sarà anche un ufficio che offrirà delle consulenze gratuite per conoscere l’attuale valore commerciale dei giocattoli e per fornire consigli sui restauri.Orario: 10.00-17.00Ingresso a offerta liberaInfo 05588204; 330565439; [email protected]

FirenzeconcErtopEr immaginial Teatro goldoni, il 27 maggio, ore 20.30, nell’ambito del 73° maggio musicale fiorentino, si svolge il visual concert Contempoartensemble Image Auditive. Un progetto audiovisivo nato dall’attività di ricerca del Contempoartensemble complesso da sempre impegnato nella promozione della musica contemporanea anche in relazione alle arti visive. Nel visual concert interagiscono musica, elettronica e video. Per l’occasione, in prima esecuzione mondiale con video, un brano per ensemble della compositrice finnico-francese

“Lichtbogen”. Direttore mauro Ceccanti.Info: www.contempoartensemble.com; 0558303436Ingresso: € 15; sconto del 10% soci Coop

Certaldoserravalle Pistoieseritorno al passatoSe siete appassionati di feste in costume e avete voglia di fare un tuffo nel passato non perdetevi queste manifestazioni. Torna il 23 maggio alle ore 15, la ii edizione della caccia al tesoro fantasy-medievale a Certaldo alto. Tra cripte infestate di morti viventi, orchi ed elfi scuri da sconfiggere, magie ed elisir. Partecipano squadre con massimo 5 giocatori in costume (www.prolococertaldo.it); il 15-16 e il 21-22-23 maggio iV Fiera medievale alla rocca di Castruccio, a Serravalle Pistoiese. Primo week end alla scoperta del territorio fra Lucca e Pistoia, con un pellegrinaggio fra i castelli: i partecipanti dovranno indossare abiti medievali, percorrere a piedi il tracciato aiutati nello spostamento

Calenzanolo scambio dEl giocattoloDomenica 9 maggio a Calenzano (Fi) 200 collezionisti da tutta Europa si ritroveranno al Centro Congressi Delta Florence per lo scambio del giocattolo d’epoca. Una sorta di Wall Street del giocattolo dove si potranno ammirare le più belle raccolte di auto, treni, aerei, bambole, soldatini navi. Dalle limousine degli anni ‘20 alle Cadillac americane degli anni ‘50, dai soldatini di piombo delle fabbriche inglesi Britains, a quelli di Norimberga della germania, o di carta di stamperie francesi; poi quelli definiti in pasta, italiani o stranieri, per non parlare di

dei loro bagagli da muli da soma. Nel secondo fine settimana, allestimento di un mercato medievale, di un accampamento militare, di un convento con orto annesso e campanile. il venerdì sarà organizzata una grande cena medievale con spettacoli.Info: www.fieramedievaleallarocca.it

CastelFiorentinotutti in piazzaartisti di strada, cantastorie, collezionismo, antichi mestieri. ma anche antiquariato, artigianato, e antiche tradizioni alimentari, come la trippa. Torna “in/Canti e Banchi”, il festival del teatro di strada che si svolgerà a Castelfiorentino (Fi) da giovedì 20 a domenica 23 maggio. Decine gli spettacoli disseminati tra il centro storico basso e alto, lungo un percorso che vedrà esibire i migliori interpreti dell’affabulazione e del canto, maestri della parola e del mimo; ultimo giorno con le principali vie

vinCilEonardo a 3d il museo Leonardiano di Vinci, una delle raccolte più ampie ed originali di macchine e modelli di Leonardo inventore, tecnologo e ingegnere, riapre al pubblico il 22 maggio con nuovi allestimenti ed un percorso museale rinnovato, con il recupero architettonico dell’antica Rocca dei Conti guidi. La storica collezione “delle macchine” si arricchisce di nuove sezioni. animazioni digitali 3D e applicazioni interattive affiancano le ricostruzioni dei modelli di Leonardo. il percorso espositivo inizia nella sede di Palazzina Uzielli con le sezioni delle macchine da cantiere, delle macchine della manifattura tessile e degli orologi meccanici per proseguire poi nella vicina sede del Castello dei Conti guidi in cui ha trovato posto la maggior parte dei nuovi allestimenti. Nelle sale medievali restaurate si visitano al piano terreno le sezioni dell’architettura ed ingegneria civile e delle macchine da guerra. il modello della grande ala battente fa da cornice alla sezione del volo, nella galleria, dove sono esposti i modelli più noti della meccanica leonardiana. il percorso si conclude con la Sala delle acque in cui sono documentati gli studi di Leonardo sul movimento nell’acqua con particolare riferimento alla navigazione. Info: www.museoleonardiano.it; 0571568012; 0571933251Orari: fino a ottobre tutti i giorni 9.30-19 (chiusura biglietteria ore 18.15)Ingresso: euro 6; ridotto 3,50

Firenzecanti popolarimercoledì 12 maggio - ore 16,00 presso il Centro anziani “Bellariva, oberdan, San Salvi” (via Luna, 16 - Firenze) la maestra ippolita Nuti dirigerà la V Rassegna corale

“Primavera Fiorentina” col Coro di Via Luna del Quartiere 2 e il coro amici della vita del Centro Età Libera del Quartiere 5.il programma comprende canti popolari, canzoni fiorentine e melodie del passato.

segnAlAzionia cura di Rossana de Caro

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Chiarezza normale Chiarezza compromessa

Nota iNformativa: I prezzi si intendono per persona e per camera doppia e per partenze di gruppo. Per tutto ciò che riguarda l’elenco dettagliato dei servizi inclusi/esclusi nelle quote di partecipazione, il costo gestione pratica, gli orari di partenza, gli aeroporti, le tasse aeroportuali e le condizioni generali di contratto di vendita dei pacchetti turistici faranno fede esclusivamente i programmi dettagliati da richiedere prima della prenotazione alle agenzie di viaggio Toscana Turismo. L’effettuazione dei viaggi indicati nella presente pagina e la conferma della quota di partecipazione sono soggetti al raggiungimento del numero minimo di partecipanti indicato in ogni singolo programma dettagliato.

SICILIAGRAN TOUR ALLA MONTALBANOHotel 3 stelle - Pullman G.T. per/da aeroporto e voli di linea da Bologna – Pensione completa 7 giorni / 6 notti PARTENZE 10/06 + 15/07+ 23/09 + 16/10 € 89524/08 € 925

LONDRA IN COMPAGNIA Hotel 3 stelle - Voli di linea da FirenzeMezza pensione 4 giorni /3 notti PARTENZE 13/6 + 22/8 € 650

PARIGI IN COMPAGNIAHotel 3 stelle – Treno da FirenzeMezza pensione 5 giorni / 2 notti in hotel / 2 notti in treno PARTENZE 10/06 € 46515/07 + 12/08 € 455

CORSICADAL DITO A BONIFACIOHotel 3 stelle - Pullman G.T. e nave da LivornoPensione completa con bevande6 giorni / 5 notti PARTENZE 30/5 + 20/6 + 12/9 € 655

PORTOGALLOCULTURA, ENOGASTRONOMIA E PAESAGGI INCANTEVOLI Hotel 3/4 stelle – Pullman G.T. per/da aeroporto e voli di linea da Bologna – Mezza pensione 8 giorni/ 7 nottiPARTENZE 10/7 € 95014/8 + 28/8 € 1.050

GERMANIA BERLINO, LA CITTA’ DELL’ETERNO DIVENIRE Hotel 4 stelle - Pullman G.T. – Pensione completa (escluso 2 pranzi) 7 giorni/6 nottiPARTENZE 27/06 € 79015/08 € 750

LE CAPITALI NORDICHE COPENAGHEN, OSLO, STOCCOLMA, HELSINKIHotel 3 / 4 stelle - Voli di linea da BolognaMezza pensione 9 giorni / 8 notti PARTENZA 6/7 € 1.495

MALTA ALLA SCOPERTA DELL’ARCIPELAGO MALTESEHotel 4 stelle - Pullman G.T. per/da aeroporto e voli di linea da Roma - Pensione completa 4 giorni/3 nottiPARTENZE 19/6 € 6103/7 € 680

PRAGA E I CASTELLIBOEMI LA CITTÀ MAGICA E I CASTELLI DAL FASCINO FIABESCOHotel 4 stelle - Pullman G.T. - Pensione completa7 giorni/6 nottiPARTENZE 12/7 € 6509/8 € 690

CINAHotel 1^ categoria - Voli di linea da Roma Pensione completa 14 giorni /12 notti

TOUR LE CITTÀ IMPERIALI PARTENZE 4/7 € 1.89014/8 € 1.930

TOUR IERI, OGGI E DOMANIPARTENZE 7/8 € 1.98010/10 € 1.960

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