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Periodico della Congregazione delle suore Povere Figlie di San Gaetano Anno 60 - Ottobre - Dicembre - “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Torino” nr 4/2016 Taxe perçue - Tassa riscossa - Torino CMP Nord «Ogni essere umano è oggetto dell’infinita tenerezza del Signore» (Evangelii gaudium n. 274)

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«Ogni essere umano è oggetto

dell’infinita tenerezzadel Signore»

(Evangelii gaudium n. 274)

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sono la gioia diDio?Quando il Battista,ormai adulto, sta compiendola sua missione, la gente non riesce acapire il suo stile di vita, e gli domanda:- Ma tu, chi sei? Sei Elia? Sei un pro-feta?- Io sono voce di uno che grida: Prepa-rate la via al Signore -, risponde.Se chiedessero a ciascuno di noi: - Tu,chi sei? -, potremmo dire con verità: -Io sono il sogno di Dio - ?Sì, sono una brava mamma, sono unbuon papà, sono un medico, sono …una buona…... - Tu, chi sei?Un invito, in questo tempo particolare,a gioire e ringraziare per il dono dellavita, e a realizzare quel progetto stu-pendo che ciascuno di noi è chiamato aportare a compimento, per dare una ri-sposta positiva agli interrogativi:“Che sarà mai questo bambino?”“Tu, chi sei?” E per sentirci stretti alcuore del Creatore perché possa dire:“Sono contento di te”.

Madre Teresa Ponsi

Fiamma di CaritàFiamma di Carità2

Anno 60 - Ottobre - Dicembre -“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB Torino” nr 4/2016

Direttore responsabile: Padre Antonello ErminioEquipe di redazione

Questo bollettino si invia a tutti coloro che lo desi-derano: si sostiene con le libere offerte dei lettorisul c/c postale 00362103 specificando la causaledel versamento.Videoimpaginazione e stampa: Maja - Torino

Per testimonianze, relazioni di “grazie”, richieste di immagini, informazioni,

biografie, abbonamenti a questo bollettino, critiche, consigli, articoli e qualsiasi tipo di corrispondenza

scrivere a:

“Fiamma di Carità”“Fiamma di Carità”presso

Suore Povere Figlie di San Gaetanovia Giaveno 2 - 10152 Torino

Tel. - Fax 011.851.567E-mail: [email protected]

www.suoresangaetano.it

San Gaetano Thiene

Fiamma di Carità

Il sogno di Dio pag. 3

Natale! « 4

Attualità Conviventi in grande « 5

I Beati Fratelli Boccardo e la Consolata « 9

Ricordiamo nella preghiera « 11

La Venerabile Madre Gaetana Fontana « 12

Giovani Cercav AMO TE « 14

La storia del tronchetto « 15

Cronaca Da Saluzzo - Auguri per i 90 anni « 17

Cronaca Da Paré - Celebrazione solenne del 50°di consacrazione di Suor Antonica « 18

Cronaca Da Montaldo - Anniversario ventennaledelle suore a Montaldo « 19

Anniversario di professione religiosa « 20

Cronaca Da Torino - È Gesù la sorgente di vita per l’umanità « 22

Cronaca Da Moncalieri - Bentornate a casa! « 24

Cronaca Da Villaraspa - Un evento atteso nove mesi « 26

Cronaca Da Torino - “Nel cuore della Chiesa io sarò l’Amore” « 27

Cronaca Da Torino - Nichelino - 150 annialla scuola dell’infanzia San Matteo « 29

Cronaca Da Chialamberto - Incontri di fraternitàe di spiritualità « 31

Cronaca Da Pancalieri - Con infinito Amore Nozze Smeraldo « 35

Missioni dall’Ecuador - Incontro vocazionale « 34

L’oceano è fatto di tante gocce d’acqua « 35

Volontariato nella spiritualità gaetanina « 36

Storia del volontariato boccardiano « 37

Sommario

In copertina: I bambini della Scuola dell’Infanzia San Matteo di Nichelino (TO)

nel giorno della festa dei 150 anni.Redazione chiusa al 30/11/2016

La nostra Madre scrive...

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IL SOGNO DI DIO

La frase che fa stupire tutti i parenti difronte a quel piccolo appena nato, SanGiovanni Battista, è l’interrogativo che si-curamente anche i nostri parenti ed amicihanno pronunciato alla nostra nascita.“Che sarà mai questo bambino?”Sì. Questo essere, piccolo, indifeso, chesi lascia prendere fra le braccia, questa

piccola creatura è ILSOGNO DI DIO!Su ciascuno di noi,alla nascita, si ripete lavoce del Padre: Tu seimio figlio, il predi-letto: IO TI AMO!”.Certezza che fa esul-tare, dichiarazioneche fa gioire, veritàche sorprende. Tu, io,

ciascuno di noi è il sogno di Dio.Quante attese, quante speranze su que-sta piccola creatura che si affaccia allavita! Ogni padre, ogni madre sognaqualcosa di bello per il suo bambino.Sarà il susseguirsi dei giorni a renderetangibile.Poniamoci questa domanda: Sto realiz-zando quel sogno di Dio per me? Io

“Che sarà mai questo bambino?”

(Vangelo di Luca 1, 57-66)

Buon Natale e Buon Anno!

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Ricordate come fi-niva il mio articolola volta scorsa?Il titolo era:“Guardando dallafinestra” e finivacosì: “Quanti pen-sieri guardando laDora! I miliardi digocce d’acqua che

la formano ci fanno pensare ai mi-liardi di persone che abitano il mondo.Più di sette miliardi.Quanti sono senza libertà? Quantinella povertà? Quanti senza cultura?Quanti praticano una religione del-l’odio?” E ora possiamo aggiungere:“Quanti sono nella disperazione per-ché è passato il terremoto sulla lorocasa o è passato, nella loro famiglia,

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Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità

Don Romolo Chiabrando,Rettore del Santuariodi Cristo Re. - Torino

Conviventi in grandeun altro tipo di terremoto, la morte?Possiamo stare alla finestra a guar-dare?”Certamente no! Rispondo con sicu-rezza. E allora? Allora scendo giù dalterzo piano della mia camera. Scendoproprio in strada per non vedere ilmondo in cui vivo, solo dalla finestra. Incontro una persona che conosco,che viene spesso a messa da noi e misaluta sorridendo. Ha appena par-cheggiato la macchina. Mi sento inItalia! Poi cammino e cammino: viaGiaveno, poi Via Cecchi, Via Piossa-sco, Lungo Dora Napoli, Via Cignaecc. ecc. Incontro persone di colore. Non sono certamente di Moretta, ilmio paese di nascita. Incontro persone non di colore, mache stanno telefonando e parlano una

C’è chi dice: «Ogni giorno è Natale».Giusto, ma il 25 dicembre è NATALEdi ogni ANNO, dove ognuno lo celebraa suo modo.Per noi cristiani si celebra il NATALEdi GESÙ, Figlio di Dio, il ricordo dellasua nascita in questo mondo, a Be-tlemme, per la precisione. DONO dell’ETERNO PADRE per lasalvezza dell’umanità. Ecco perchésimbolicamente a Natale c’è lo scambiodei doni.Il nostro pensiero va ai fratelli terremo-tati colpiti da calamità e profughi, per iquali il nostro AUGURIO di BUONNATALE vuole essere di vicinanza fra-terna e di preghiera, perché contem-plando il Dio Bambino, nato in unastalla, trovino in Lui, forza e conforto.AUGURI ai nostri LETTORI perché ilNATALE del 2016 non ci lasci indifferenti

NATALE!

AuguriAuguri

Auguri

Auguri

all’AMORE di Dio che si dona a noi.A voi il GRAZIE sincero, Amici e Be-nefattori, perché è con voi che pos-siamo fare il bene in Italia e all’estero,quel bene che in Cielo avrà la sua ri-compensa.

L’équipe di Redazione

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lingua che non conosco. Sono al-l’estero? Quasi tutte le persone incon-trate sono straniere. Siccome quasi lametà di queste persone aveva un caneho tentato un approccio.“Che bel cane!” La reazione? Un sor-riso o un “grazie” gentile. Ho incon-trato anche una persona anziana chemi ha salutato con la mano. Non sonostato a guardare dalla finestra. Le per-sone viste dall’alto erano diverse.Senza nessuna caratteristica partico-lare. Non ho una vista da aquila. Ho capito che stare a vedere le per-sone dalla finestra, anche dalla fine-stra della televisione è diverso cheincontrarle a due passi. Ha ragione ilpapa quando dice di andare nelle peri-ferie e di incontrare le persone. L’ultimo mercoledì di ottobre sonotornato nella mia ex parrocchia per ilcorso di preparazione al matrimonio.

Sei coppie di giovani simpaticissimi.Tutti “conviventi”. Alla parola: “conviventi” noi diamosubito un significato ben preciso.Sono una coppia di giovani che vi-vono insieme come se fossero maritoe moglie.Un giudizio negativo da un punto divista morale. Ma se provo ad avvici-narmi a questa parola e cerco di ca-pirla: “con-vivente”, mi accorgo cheha un significato bellissimo: vivereinsieme. E mi viene in mente che an-ch’io sono stato convivente, anzi capoconvivenza, quando ero parroco sianella parrocchia La Visitazione che alNatale del Signore. Mi accorgo chespesso a parole ricche di significatinoi diamo un unico significato espesso un significato negativo.Dobbiamo cercare di avvicinare lepersone, ma anche le parole.

Possiamo dire: noi, che abi-tiamo il nostro pianeta terrasiamo più di sette miliardidi conviventi: “di ogni na-zione, tribù, popolo, e lin-gua”. (come diceva la 1alettura del giorno deiSanti). Certo “conviventi ingrande” e spesso in modoburrascoso.Ogni giorno siamo aggior-nati dai mezzi di comunica-zione sulle imprese orrende

che fanno i nostri “conviventi.” Tantoche a definirle burrascose dimo-striamo di essere ingenui. Eppure dobbiamo sentirci responsa-bili di questi “conviventi”. Ormai ciòche avviene in Cina ha un influsso sututto il mondo, anche qui da noi. Pen-siamo a quante cose acquistiamo“made in Italy” ma fatte in Cina! “LaCina è vicina” intitolava un film diBellocchio tanti anni fa. Possiamodire che è in casa.Noi abbiamo qui, una suora cinese! Enon ci dispiace. E abbiamo anchesuore dell’America latina e dell’Asia edell’Africa! È una bella “convivenza”in Lungo Dora Napoli 76!Ma purtroppo conosciamo anche cat-tive “convivenze”.L’inquinamento atmosferico che mi-naccia il futuro nostro e dei nostri figliè frutto di una cattiva “convivenza!”.Basta leggere qualche pagina dell’En-ciclica di papa Francesco intitolata“Laudato sì” per comprendere qualepericolo sovrasta l’umanità. Per indicare come siamo “conviventi”possiamo dire che non sarà indiffe-rente per noi chi viene eletto comepresidente degli Stati Uniti o qual è lapolitica economica di tanti stati o qualè la loro accoglienza dei profughi oqual è la libertà che viene concessa. Non sto parlando di Vangelo e di cri-stianesimo, ma di una grande respon-

sabilità di noi creature umane nella“convivenza”.Le citazioni fatte come esempio lo di-mostrano! Siamo tutti noi, più di 7 mi-liardi di abitanti la terra, sulla stessabarca. Non possiamo dire che non ciimporta nulla che in Siria ci sia laguerra. Infatti i profughi aumentanosempre di più. Li dobbiamo acco-gliere. Se un secolo fa nell’Americalatina non avessero accolto i nonni dipapa Francesco, oggi non avremmopapa Francesco.Non possiamo dire che il terremotonel centro Italia non ci interessa. Lidobbiamo aiutare. Sono italiani, sono“conviventi” vicini. Più ciò che ac-

Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità

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In casa Boccardo, una cascina a Ca-stelvecchio di Moncalieri, la fede sirespirava nei piccoli gesti quotidiani emamma Giuseppina non mancava diripetere ai suoi figli di amare la Ma-donna.Aveva nel santuario della Consolatauna delle mete preferite dei suoi pel-legrinaggi. A piedi, insieme ai suoibambini, vi si recava da Moncalierilungo le rive del Po, con lo sguardo ri-volto alla bella collina, sgranando lecorone del rosario. La fatica era ripa-gata dalla gioia quando,nello splendore del santua-rio, ad accoglierli c’era ildolce volto della Consolata.Torino non cessa di stupire.Nella schiera dei suoi santi,conta anche due fratelli, sa-cerdoti e fondatori: Gio-vanni Maria (1848-1913), ilprimogenito e Luigi Boc-cardo (1861-1936), il sestodei fratelli. Giovanni iniziò tredicenne gli studidai Barnabiti, quell’anno fu padrino dibattesimo di Luigi.Giovane seminarista, nel 1870, du-rante gli esercizi spirituali nella Casadella Pace di Chieri, scrisse: «Mi rac-

comanderò a Dio, rettificherò l’inten-zione, mi metterò sotto la protezionedella Madonna e terrò sul banco lastatuetta o l’effigie della Consolata, ilCrocifisso …». Ordinato sacerdote nel giugno 1871, fuprima assistente nel seminario diChieri, due anni dopo ne divenne di-rettore spirituale mentre Luigi matu-rava, seguendone le orme, la vocazionesacerdotale.Nel 1877 Luigi entrò nel seminario diChieri, due anni dopo passò a quello

di Torino in cui era padrespirituale don Giuseppe Al-lamano. Le loro strade,sotto lo sguardo della Con-solata, correranno parallelesui binari della santità. Trale suore di S. Anna, la cuiCasa Madre sorge all’ombradel santuario, si consacrò alSignore anche la sorella,suor Veronica Boccardo. Nel 1882 Giovanni andò

parroco a Pancalieri dove fu, per ilresto della vita, pastore buono e cate-chista instancabile.Luigi fu ordinato sacerdote nel giugno1884 e destinato ad aiutare il fratelloDon Giovanni Boccardo, proprio

Attualità Attualità Attualità Attualità Attualità

cade è vicino, più ci deve interessare.Ma anche tutto ciò che accade lontanodall’Italia, in questo mondo ci deveinteressare.Siamo o non siamo “conviventi”?Avrete notato che non ho parlato diGesù. Ma se pensiamo che il 25 di-cembre faremo la festa del Natale, al-lora ci accorgiamo subito che abbiamoun motivo in più per aiutarci, per sen-tirci responsabili gli uni degli altri.Dice Gesù, il Figlio Dio che si è fattouomo come noi, che non siamo solo“conviventi” sulla stessa terra, masiamo “fratelli”! Siamo una immensafamiglia di più di 7 miliardi.

Non si tratta quindi soltanto di com-portarci bene perché se ci compor-tiamo male ci rimettiamo tutti,dobbiamo soffrire tutti…ma perchésiamo fratelli. E perché fratelli, figlidello stesso Padre, ci dobbiamoamare! Non possiamo mai dire deglialtri non mi interesso.

Ecco il compito per il Natale. Una mi-niera da scavare ogni giorno in questaterra umana dalla crosta dura di egoi-smi per scoprire l’oro della fraternità edell’amore. Ce n’è tanto! Ma dob-biamo saperlo trovare.

Don Romolo

I beatifratelli Boccardoe la Consolata.

Ecco il compito per il Natale. Una miniera da scavare ogni giorno in que-sta terra umana dalla crosta dura di egoismi per scoprire l’oro della fra-ternità e dell’amore. Ce n’è tanto! Ma dobbiamo saperlo trovare.

Don Romolo

AUGURI!

Oro della miniera

Scavatore miniera dell’oro di Sessa(Svizzera)

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“ereditò” il suo istituto religioso che,nel frattempo, aveva aperto diversecomunità.Tre anni più tardi scrisse una Novenastorica a Maria SS. Consolata. Sul finire degli anni Venti, Luigi diedeinizio alla costruzione del Santuario diCristo Re in Lungo Dora Napoli a To-rino, presso l’Istituto Cieche, dove tra-sferirà la Casa Madre delle SuoreGaetanine.Nell’aprile 1932 vi fece costruire unaltare alla Consolata chiaramente ispi-rato all’originale.Chissà quante volte, nei suoi ultimianni di vita, pregandovi davanti, ilgrazie per il dono di una vita spesa peril Signore, si trasformò in una lode aMaria.

Daniele Bolognini

qualche meseprima ches c o p p i a s s eun’epidemiadi colera cheli vide impe-gnati, coadiu-vati da alcuneparrocchiane,in ogni formadi soccorso.Il 12 aprile

1886 il beato Allamano nominò Luigivicerettore del Convitto Ecclesiasticodella Consolata, riaperto da qualcheanno. Saranno compagni d’apostolatoper tre decenni, negli anni dei restauriimportanti del santuario e della fon-dazione degli Istituti Missionari dellaConsolata. Impegno principale diLuigi fu la direzione spirituale, in par-ticolare dei convittori.I numerosi impegni dell’Allamano ac-crebbero anche quelli diLuigi, ma trascorrevacomunque, nel suo con-fessionale n. 2, lungheore per dispensare lamisericordia di Dio apersone di ogni ceto so-ciale. Molte volte indi-cava loro il quadrodella Consolata di-cendo «È Lei che fatutto».Don Luigi accompagnòpiù volte l’Allamanonei suoi viaggi a Romaper seguire la causa di

beatificazione dello zio, futuro sanGiuseppe Cafasso. Fu una piacevolesorpresa quando nella Chiesa dellaMaddalena dei Camilliani, presso ilPantheon, trovarono il quadro dellaMadonna della Salute che nella suaimpostazione iconografica è in tuttouguale alla Consolata torinese.Poter pregare davanti a quella effigiefu come ritrovarsi a casa. Giovanni, aPancalieri, volle che alla Consolatafosse dedicata la cappella dell’ospe-dale. Insegnò sempre la devozionealla Patrona torinese e su invito del-l’amico Allamano scrisse nell’aprile1899 - in una settimana di ritiro -l’opuscolo I nove sabati della Conso-lata. Fece inoltre il proposito di visi-tare il santuario tutti i sabati.Le “sue” Suore, le Povere Figlie diSan Gaetano, che Giovanni fondò nel1884, aprirono la loro prima casa aTorino per prestare servizio nel na-

scente Istituto Missionidella Consolata.Anche la cofondatricedella Congregazione, laVenerabile Madre Gae-tana Fontana, fu moltodevota alla VergineConsolatrice.Quando da Pancalieri sirecava in città, poten-dolo, non mancava dipassare in santuario persupplicarla e affidarletutte le sue Figlie.Dopo la morte di Gio-vanni, nel 1913, Luigi

Ricordiamo nella preghiera di suffragio i nostri cari:

• Antonio Flamini, papà di Suor Livia• Giuseppe Farroni, fratello di Suor Giuditta• Alessandro Passamonti, fratello di Suor Maria Santina• P. Giovanni Battista Demichelis, IMC (Missionario della Consolata)

fratello di Suor Maura già defunta• Antonio Becchero, cognato di Suor Marilena Tamagnone

e nipote di Suor Caterina e Suor Emerenziana già defunte• Anna Boccardo, sorella di Marina, discendente indiretta dei nostri

Beati Fondatori fratelli sacerdoti Giovanni Maria e Luigi Boccardo• Raffaele Faina, zio di Suor Giuseppina Ripani• Teresa Fiandra, nonna di Alessandro Zaio, Amici Beati Boccardo

Altare della Consolata, chiesa di Cristo Re

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Era evidente che la Madre col Fonda-tore Giovanni Maria Boccardo hannoamministrato bene la Congregazione,perché in breve si aprirono molte altrecase filiali, e le suore ci portavanoanche a visitarle. Le suore avevanoproprio una venerazione per la Madre,segno che c’era un trasporto di affetto,di unione di cuori, di pensieri comuni;se non ci fosse stata questa unione, nonavrebbero potuto realizzare le opereche hanno fatto, e nel modo che lehanno fatte. Circa la carità coi vec-chietti, vedevo le suore che passavanocoi pentoloni dalla cucina ai reparti, at-traversavano il cortile; li trattavanobene, avevano tanta pazienza, segnoche erano guidate da una Madre che leprecedeva con l’esempio. Una cosami colpiva tanto, che le suore eranosempre serene, e soprattutto laMadre, e non le ho frequentate soloun giorno, ma si può dire che sonocresciuta qui![…] Lo spirito di fede di Madre Gae-tana, di speranza, di amore verso Dio everso il prossimo, la pru-denza, la giustizia, la fortezzae le altre virtù, speciel’umiltà, sono confermatedalle sue opere e dall’educa-zione che ha inculcato a noiragazze, sia lei che le suesuore; hanno cercato di col-tivare in noi queste virtù,segno che lei e le sue suorele avevano, perché non sitrasmette quello che non siha, non basta la parola, ci

vuole l’esempio. […]. Madre Gaetana aveva uno speciale spi-rito di servizio, lei e le suore servivanocon signorilità i vecchietti per nonumiliarli, li trattavano con grande ri-spetto, era un ambiente dove si stavabene, avevano lo spirito di fede incul-cato dal Fondatore che nei poveri ve-deva Gesù. […]. Il suo impegno anchein momenti molto difficili non vennemai meno, per cui si dimostrò unadonna forte. Il fatto poi che l’Ospizioebbe delle suore veramente valide lo sideve al suo modo di sapere formare,con la parola e con l’esempio, delle va-lide collaboratrici.In paese ed io stessa abbiamo sempreritenuta Madre Gaetana di unabontà eccezionale. Era un’animabella che con la sua sola presenzaispirava serenità e fiducia. Posso direche ha formato il paese alla serenitàe fiducia.

(Anna Gonella ved. MainardiDalla testimonianza dell’InchiestaDiocesana di Torino, Summarium,

teste XIX, pp. 92-96).

Nel mese di agosto u.s. è deceduta inPancalieri (TO) la signora ANNAGONELLA, ved. MAINARDI, cheaveva conosciuto personalmente la no-stra Venerabile Madre Gaetana.Ella aveva testimoniato all’Inchiestadiocesana torinese per la Beatifica-zione e Canonizzazione della Serva diDio M. Gaetana Fontana come testeXIX. Dalla sua deposizione proces-suale abbiamo notato in particolare lospirito di pace e di armonia che laMadre sapeva infondere specialmentetra le ragazze che a quel tempo fre-quentavano l’Ospizio di Carità di Pan-calieri e l’Azione Cattolica che avevacome sede lo stesso Ospizio.Leggiamo quanto la signora Anna Go-nella ha riferito in merito.

Mario Belmondo

“Ricordo bene Madre Gaetana; misembra di vederne ancora la figurasempre sorridente, con un viso serenoe accogliente, e anche appagato. Mi hasempre dato l’impressione che fosseuna persona particolare, che ispiravafiducia, e la vedevo amata e venerata

dalle sue suore e dai vecchietti, e datutti quelli che l’avvicinavano.Come persona, era di statura media,piuttosto robusta di corporatura, di ca-rattere molto dolce e sempre serena.L’ho avvicinata qualche volta con tuttele ragazze di Pancalieri, era molto sod-disfatta di vedere quel folto gruppo digiovani; si può dire che tutte le giovanidi Pancalieri frequentassero l’Azionecattolica, tranne qualche eccezione.Ricordo che mia mamma si sacrificavaper lasciarmi andare all’Oratorio, al-l’Ospizio, alle prove di canto e confe-renze, benché avessimo i lavori neicampi, ma mi lasciava andare volen-tieri da Madre Gaetana perché sapevain che ambiente andavo, che mi ser-viva per la mia formazione umana espirituale; per me qui è stata una scuoladi vita, di fede, guidata dalla Madreche ne era l’anima e infervorava leSuore che ci guidavano.Anche in paese pensavano molto benee approvavano sia la Congregazionedelle Suore di San Gaetano che la loroopera a favore dei poveri, degli anzianie dei giovani.

TESTIMONIDELLA DIVINA MISERICORDIA

VENERABILEMADRE

GAETANA FONTANADalle Testimonianze

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Ogni sera, quando il padre di Nellinarientrava dal bosco, scuoteva la nevedagli stivali e brontolava: “Oh, là là!Che caldo fa, qui! Sembra un forno!Guarda, Nellina, i vetri delle finestresono tutti appannati! E poi, semprequesto odore di dolci e creme bru-ciacchiate! Toh, guarda tua madre,coperta di farina dalla testa ai piedi!Che idea che ho avuto di sposare unafornaia!”.Naturalmente la mamma di Nellinanon era contenta. I suoi occhi brilla-vano di collera. Gridava: “Che cosa?Dolci bruciacchiati? lo? I miei pa-nettoni farciti sono i migliori deimondo! E poi io faccio delle cosecon le mie mani. Tu, grand'uomo,non fai che demolire dei poveri al-beri che non t'hanno fatto niente.Guardalo, Nellina, tutto coperto disegatura dalla testa ai piedi!”.Nellina ne aveva abbastanza di que-sti litigi.Si arrotolava le trecce bionde forteforte intorno alle orecchie e non sen-tiva più niente. Ma il papà conti-

nuava a gridare: “Questa sedia ètutta appiccicosa. È ancora la tuacrema!”. E la mamma urlava:“Crema? ma quale crema: è la resinadei tuoi maledetti alberi. La spiacci-chi dappertutto!”.Quella sera, Nellina piangeva nelsuo lettino. Amava tanto il papà e lamamma. Ma ora esageravano. Duegiorni dopo era Natale e loro non fa-cevano nessuno sforzo per andared'accordo e passare una bella festainsieme. Il papà si era rifiutato di ri-dipingere l'insegna della pasticceria.La mamma non aveva voluto ram-mendare il gilet dei marito. I grossilacrimoni di Nellina bagnavano lasua bambola preferita. Il giorno dopoNellina raccontò tutto al cuginoGianni.“Non serve a niente piangere” ledisse Gianni. “Devi fare qualcosa. Ituoi genitori ti vogliono bene. Pre-para tu la festa. Fabbrica un regalino,addobba la casa e Natale sarà unafesta fantastica!”. Nellina tornò acasa di corsa. Aprì le finestre, spazzòfuori farina e segatura. Pulì e lucidò.Decorò la casa con rametti di agrifo-

Con gioia ed entusiasmo, venerdì 7 ot-tobre partecipiamo all’incontro di ini-zio anno, con giovani e adulti chehanno a cuore la pastorale giovanile.«CercavAMO TE» è stato il tema dello

START UP della Pastorale Giovanileper l'anno 2016-2017.Oltre alle proposte per gli adolescenti cisono stati presentati anche gli itinerariper i ragazzi e i giovani.Durante la serata, ci è stato consegnatodel materiale utile per avere la possibilitàdi conoscere e approfondire le propostee le attività di Associazioni, Movimenti eGruppi che si occupano di pastorale gio-

CercavAMO

TE

giovani giovani giovani giovani giovani giovani giovani

Start Up dellaPastorale Giovanile

vanile nella nostra Diocesi di Torino.Questi incontri sono molto utili pertutti, poiché, mi sembra che se oggi nondialoghiamo con i giovani perdiamol’aggancio con il mondo moderno. Noinon possiamo capire il mondo attualese non attraverso i nostri giovani.Mi sembra che siamo obbligati a lavo-rare con loro…i giovani sono il futuro ela speranza!

Per info: www.suoresangaetano.itSr Rosanna

Racconto di Don Bruno Ferrero

GIOVANI

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glio e carta crespa, aggiustò il giletdel papà e stirò il nastro che lamamma si annodava nei capelli.Poi si disse: “E adesso preparo unabella sorpresa! Almeno a Natale nonlitigheranno”.E mentre mamma e papà erano al la-voro, Nellina preparò la sua sor-presa, ridendo da sola. Quando ilpadre rientrò, non riuscì a trattenereun fischio di sorpresa: “Oh, là, là!Che bella casa! E il mio gilet ripa-rato per Natale”. La madre a suavolta: “La casa addobbata e il mionastro lavato e stirato. Che meravi-glia!”.Il giorno di Natale, andarono aMessa tutti insieme e poi tornarono

per il pranzo. Al momento del dolce,Nellina portò la sua sorpresa.Mamma e papà aggrottarono le so-pracciglia.La mamma domandò: “Che cos'è?Sembra un tronco d'albero, con lacorteccia scura e un po' di neve. È di-sgustoso!”. Il papà annusò e disse:“Sa di biscotti, cioccolato e zuccheroin polvere. È disgustoso!”Poi, tutto d'un colpo, la mammascoppiò a ridere e disse: “È un dolce,è per me. Grazie Nellina!” Il papàscoppiò a ridere anche lui: “È untronchetto d'albero, è per me. GrazieNellina!” Nellina, felice, gridò: “Èper tutti e tre. E lasciatene un po'anche per me!”.

PreghiamoTi sei presentato all'umanità come umile germoglio di un alberocresciuto lungo i secoli. Sei nato fra gli uomini. Come me, Signore, hai conosciuto gli affanni della vita, la tenerezza di una famiglia unita, l'angoscia per le difficoltà, la dolcezza dell'amicizia. Tu sei diventato segno di unità. Come te, Signore, io sappia donare a chi mi vive accanto una ragione per essere felice.

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da Lagnasco (CN)

PER I 90 ANNI

di BERTOLA ALBERTINAOGGI CIRCONDATA DA PARENTI E AMICI!

«Gli anziani sono come alberi checontinuano a portare frutto»

(Papa Francesco 28/09/2014)

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Fiamma di Carità18 Fiamma di Carità 19

Le Suore di San Gaetano hanno fatto illoro ingresso nel nostro paese nell’otto-bre del ’97 su richiesta dell’arcipretedon Giovanni Conti. Piano piano con laloro umile ma costante presenza, le loropreghiere e il loro operato nell’attivitàparrocchiale e nell’animazione litur-gica, hanno conquistato il cuore di tuttala comunità montaldese e come si di-ceva di Madre Gaetana, hanno “portatoil sole”. Oggi, noi consideriamo una grazia e unonore averle tra noi nelle nostre amatecolline, a servizio della nostra comu-nità. Ringraziamo il precedente parrocodon Giovanni Conti per averle chiamatee l’attuale parroco don Ivano Mazzuccoche ha celebrato con noi, questo impor-tante anniversario, nella chiesa parroc-chiale di Montaldo. E’ stata l’occasione

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da Montaldo - Asti

ANNIVERSARIOVENTENNALEDELLE SUOREA MONTALDO

per ripercorrere un percorso di vita e difede lungo due decenni. Vogliamo spe-rare che restino ancora con noi a lungoper essere a fianco dei fratelli che vi-vono nel disagio e nella difficoltà. Lecare Sorelle sono per noi un punto di ri-ferimento per la loro testimonianza divita, comunitaria ed evangelica. Essesono venute fra noi per condividere lanostra vita ed aiutarci con la preghiera eil conforto a chi è anziano, ammalato esoffre. Ricordiamo che sono state ancheun valido aiuto per i bambini di Mon-taldo e paesi limitrofi, in quanto hannoridato vita all’oratorio. Ringraziamotutte le Suore che si sono alternate

come Suor Teresa Ponsi,ora Madre Generale dellaCongregazione e le Sorelledefunte, alle quali va unaparticolare preghiera, per-ché tutte a loro modo hannolasciato un segno.

Alessandra Gallo

saputo organizzare contanto amore. Un grazie riconoscentealla mia Famiglia Reli-giosa che mi ha accoltacome figlia, alla Madre esuo Consiglio che hannopartecipato a questa miagioia.Chiedo al Signore che ri-

compensi col suo amore donando atutti pace, gioia e serenità.

Suor Antonica Mascetti

Gesù, ti voglio ringra-ziare per il dono dellavocazione. Tu non haiguardato alla mia po-vertà ma mi hai accettatocosì come sono, peròaiutami ad essere comeTu mi vuoi, a fare sem-pre la tua volontà, adamarti di vero cuorecome Tu da sempre mi hai amata.Voglio Gesù col tuo aiuto essere unaLAMPADA VIVENTE da irradiare etestimoniare con la vita che Tu sei un

Padre buono,Misericordiosoverso ognicreatura.Un grazie spe-ciale va ai mieigenitori che mihanno donatola vita; al par-roco Don Ser-gio Bianchi ealla comunitàdi Parè per la

bellissima festa che hanno fatto per ilmio 50° di consacrazione al Signore,manifestando così che la parrocchia èuna vera famiglia unita.Un ringraziamento particolare a tutti imei cari per la bella festa che hanno

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Celebrazione solennedel 50° di consacrazione di Suor ANTONICA

nella parrocchia natale di Parè - Domenica 19 giugno 2016

da Paré - Como

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Suor LIDIA FLOJ

ANNIVERSARI DI PROFESSIONE RELIGIOSA

Suor M. ADELAIDE VINCENZI

Suor M. BIANCA ROSSI

(Figlia di Gesù Re)Suor M. AGNESE

MISSAGLIA

Suor M.

CECILIA SQUARCIA

Suor M. ANTONICAMASCETTI

Suor M. ALESSANDRINABERTACCOSuor M. GIUSEPPINA

RIPANI

Madre TERESA PONSI

60° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO

Suor M.

GIUSEPPINA SARACCO

60° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO

Suor M. ASSUNTA

FRANCO

Suor M. SANTINAPASSAMONTI

50° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO

Suor M. SERAFINABERTACCO

50° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO50° ANNIVERSARIO

40° ANNIVERSARIO25° ANNIVERSARIO

50° ANNIVERSARIO

Suor M. EMMA TOSI

60° ANNIVERSARIO

“Vi assicuro chevi amo come figliein Gesù Cristo carissimee ogni giornoprego per voi,perché il Signorevi benedica, vi faccia sante,vi aiuti a fare un gran bene”Beato Giovanni Maria Boccardo

Suor M. FEDERICABATTISTELLA

50° ANNIVERSARIO

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Fiamma di Carità 23Fiamma di Carità22

E’ questo il cantoche ha ritmato i no-stri passi fino allasorgente del fiumePo. Siamo partite dibuon mattino sottoun cielo limpido eterso, e là, al Piandella Regina, l’ariapura e fresca ci hadato il benvenute,facendoci gustare lemeraviglie della na-tura.Una giornata trascorsa nel segno dellafraternità, nella riflessione sul bisogno

di tornare continuamente alla vera sor-gente che è Cristo, nell’esperienza ditoccare con mano la freschezza diun’acqua limpida di sorgente e di assa-porarne i benefici.Ci ha guidate nella riflessione, Don ElioMo, sacerdote del Cottolengo, spez-zando con noi il Pane dell’Eucaristia,vera sorgente di vita per l’umanità.Ciascuna di noi ha avuto l’occasione dicondividere le ricchezze del propriocuore mettendo in comunione la propriariflessione.Alla sorgente abbiamo attinto l’acquafresca. Ognuno ha riempito la propria

È Gesùla sorgente di vita per l’umanità

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da Torino - Casa Generalizia

17 agosto 2016

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bottiglia, considerando che l’acqua puraha delle caratteristiche speciali da vi-vere quotidianamente e da trasmettereagli altri, se si vuole dissetare l’umanitàa cui Dio ci invia.

GRAZIE per questa giornata così spe-ciale!Vogliamo gridare a tutti che “Gesù è lasorgente di vita per l’umanità!”.

Una partecipante.

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spontaneo è sgorgato l’augurio:“Bentornate a casa!”.Il parroco Don Paolo Comba, chenon si è scoraggiato di fronte al no-stro primo “no” e ha manifestato ilsuo grandedesiderio diaverci nellasua comu-nità, oggi ciaccoglie fe-lice, assicu-randoci lasua presenzaspirituale. Ed è cosìche: SuorR o s a l i aCancio daSilva, Suor Beniamina Pizzini, ledue novizie Lyna e Clotilde con lapostulante Maria Clara, danno il viaa questa esperienza.La Madre Generale, Suor TeresaPonsi, con i Superiori e alcune con-sorelle, accompagnano il piccolodrappello. Nel consegnare le Suorealla nuova Comunità, la Madre, oltre

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ad invitarle ad essere “Suore inna-morate di Dio”, chiede anche altretre cose, piccole ma importanti:- Amarsi tra di loro come vere so-relle, come voleva il Fondatore,Beato Giovanni Maria Boccardo;- Amare la gente che il Signoreconsegna alle loro cure: bambini,famiglie, giovani, anziani;- Camminare umilmente con que-sto popolo che Dio ama.

da Moncalieri - Torino Tutte porgiamo il nostro augurio af-finché Moncalieri possa godere diquei beni spirituali che queste So-relle consacrate sapranno offrire conla loro presenza umile e discreta, eperché i due Beati Giovanni Maria eLuigi Boccardo, continuino a spar-gere su questa città, le benedizioni ele grazie che ancora oggi il Signoredona con abbondanza.

M. P.

Bentornatea casa!

Moncalieri èun luogo im-portante per lanostra Fami-glia Religiosa.Lì sono nati inostri Fonda-tori, i BeatiG i o v a n n iMaria e LuigiB o c c a r d o .Nella bella

chiesa di Santa Maria della Scalasono stati battezzati, ed è proprio aquel fonte battesimale che tutto haavuto inizio. La fede, ricevuta nelbattesimo, custodita dalla vita fami-liare e parrocchiale, si è sviluppatafino a permettere ai due fratelli Gio-vanni Maria e Luigi Boccardo, discegliere la via del sacerdozio. Inquella chiesa hanno celebrato la loroprima Messa; e lì, hanno imparato adascoltare il grido dei fratelli biso-gnosi che li porterà alla fondazionedella nostra Congregazione.Con l’apertura di una piccola comu-nità in Moncalieri, il 20 agosto 2016,

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Fiamma di Carità26 Fiamma di Carità 27

UN EVENTOATTESO NOVE MESI

È una nascita, direte. No, no, è il mo-mento in cui si è stabilita la Festa del 50°di Professione Religiosa nella mia Par-rocchia: a gennaio, per festeggiarlo l’11settembre 2016. A 12 anni sono partitada Villaraspa (VI) perché volevo farmisuora, quando nessuno ci credeva, nem-meno la superiora, a causa del mio ca-rattere. Solo dopo aver visto la miapartecipazione, per tutto il mese di mag-gio, alla messa alle ore 5,30 seguita da9 ore di duro lavoro in fabbrica, la su-periora ha chiesto a mia mamma: “Ma èproprio vero che Antonietta vuole farsisuora?”. Alla risposta affermativa alloradisse: “Chiedo alla Madre di accoglierlain Aspirantato a Torino”…..Quella gioia di essere accolta è aumen-tata sempre più nel tempo durante ilcammino vocazionale, per questo desi-deravo viverla in pienezza nella mia par-rocchia, manifestando la gratitudine diessere suora e di esserlo già da 50 anni.Con me alla celebrazione della Profes-sione Religiosa c’erano Suor SERA-

da Villaraspa - Vicenza

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FINA e Suor ALESSANDRINA BER-TACCO, dello stesso paese. Con loro ab-biamo voluto esprimere nella nostraParrocchia, la gratitudine a Dio per ildono della vocazione, proprio là doveabbiamo iniziato il nostro cammino difede con il Battesimo.A don Ernesto Cabriele, ora Parroco diMason e Villaraspa, il nostro ricono-scente ringraziamento, come pure a donFlaviano Spagnolo e al SeminaristaMarco Battistella che hanno partecipatoalla cerimonia. Un grazie particolare allaMadre e al Consiglio, che con la loropresenza hanno dato possibilità di rinno-vare in parrocchia il nostro dono a Dio eai fratelli, specie i più bisognosi.Ringraziamo i nostri familiari e tutti co-loro che si sono uniti nella lode a Dio percelebrare questo evento indimenticabile.Il GRAZIE non basta ma lo diciamo colcuore, a Dio prima per il dono della per-severanza nella vocazione e poi a tuttiquelli che hanno partecipato e lavorato.

Suor Federica Battistella

da Torino

“Nel cuore della Chiesaio sarò l’amore”

“Darò la mia vitaper Te Signore!”...dice S. Teresasubito dopo essereammessa nel Carmelo.”Sono tua per sempre.Aiutami a fare delbene, ad aiutaregli altriper farTi felice…”

Con queste parole nella mente e nelcuore, tutti insieme il 1° ottobre ab-biamo festeggiato l’onomastico dellanostra Madre generale Teresa Ponsi.La giornata inizia in un clima di festacon varie Celebrazioni e iniziative da

parte di tanti che hanno voluto esserepresenti. Il Vescovo della nostra diocesidi Aného (Togo) S. E. Mons. IsaacGaglo celebra con nostra grande gioiala S. Messa di S. Teresina.Dopo la celebrazione, la nostra Comu-

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Quanta gioia ritornare inun luogo che per noi,Suore di San Gaetano, èstato un centro impor-tante, vitale; un luogodove molte Suore hannolasciato la loro impronta,a partire dall’indimenti-cabile Suor Costanzache, per la Scuola ma-terna San Matteo, ha fati-cato, sofferto, supplicatoDio e le Autorità del tempo affinché sirendessero sensibili al campo del-l’educazione, ed offris-sero ai bimbi un luogosano, sereno, un ambientea misura dei bambini. Con la sua corona del ro-sario in mano, Suor Co-stanza aveva la“costanza” di stare unagiornata intera davantiagli uffici dei politici edei responsabili della“FIAT” che poi, genero-samente, hanno contri-buito alla costruzionedella nuova Scuola ma-

terna. Preghiera, attesa,perseveranza sono statigli ingredienti che hannosmosso i cuori ed è a leiche oggi dobbiamo dire ilnostro GRAZIE se tantegenerazioni hanno potutoformarsi e crescere in unambiente sano.La Presidente, signoraBarberis Chiara, con ilSindaco Giampietro To-

lardo e vari rappresentanti del Consi-glio di Amministrazione, hanno

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da Torino

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NICHELINO - 150 ANNIALLA SCUOLA DELL’INFANZIA SAN MATTEO

“O Gesù, qual gioia per me amarti perché Gesù, mia gioia è amare te.Mia gioia è fare il tuo volere, o mio Gesù, mio solo amore,e vivo senza alcun timoreed amo il giorno come la notte.”

(Poesia di S. Teresa di Lisieux)

nità, con il personale, i Vo-lontari e tutti gli operatoridella Casa di Riposo di To-rino, desiderano porgeregli Auguri alla Madre.Giungono telefonate emessaggi di gioia dallenostre comunità sparse nelmondo: Africa, Ecuador,Brasile. In questo clima difamiglia e di comunionesincera, il coro “SonusLaudis ” dedica alla Madreuna “Preghiera in canto” ispirata a S.Teresa di Calcutta, aiutandoci così a lo-dare il Signore per queste due grandidonne “S. Teresa di Lisieux e S. Teresadi Calcutta” .Il Coro ha poi lodevolmente animatocon il canto la Celebrazione, presiedutada Don Romolo Chiabrando, Rettoredel Santuario di Cristo Re. Questa festa

è stata una ottima occasione per sen-tirci sempre più famiglia, tutti unitinella gioia, per dimostrare alla nostraMadre il nostro affetto, la nostra grati-tudine e il nostro amore.

A.M.I.

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Domenica 2 ottobre 2016

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Ogni anno, la nostra Congregazioneassicura e offre la bella opportunità diritrovarci per vivere insieme gli Eser-cizi Spirituali, sempre prece-duti da giornate di fraternità.Sono momenti attesi, deside-rati. La nostra Madre, sem-pre presente a questiIncontri, ci dona la sua parolae le indicazioni per il nostrocammino, ci stimola a viverela gioia della comunione fra-

INCONTRI DI FRATERNITA’ E DI SPIRITUALITA’

da Chialamberto, Porto San Giorgio, Pancalieri

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ripercorso il camminobello e appassionantedella Scuola, ricor-dando i tanti nomi chepotrebbero esserescritti su ogni mattone.Noi, giovani Suore diallora, abbiamo avutola fortuna di fare il no-stro tirocinio in questaScuola dell’Infanzia,ponendo basi solide esicure per il futuro. E’ davvero commo-vente rivedere il voltodi tanti genitori cheoggi conducono essistessi la scuola e chesono stati i bambini diun tempo.Sui loro volti la sere-

terna, e ci offre le occasioni per gu-stare i benefici della natura attraversopasseggiate e momenti distensivi.

(Esercizi Spirituali 2016)

nità, la passione e la competenza per-ché, nella scuola, i bimbi di oggi pos-sano trovare quell’ambiente educativoche aiuta a crescere nell’armonia e nelsapore della vita.La Messa, la festa, la consegna dellatarga- ricordo, sono il simbolo che ilseme gettato, ha prodotto e continua aprodurre i suoi frutti. Una città che dà attenzione ed impor-tanza al mondo dell’educazione, haassicurato il proprio futuro.

M. G.Alcuni bambini il giorno della festa

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La chiamata alla Consacrazione totalea Dio è la più grande grazia che ilcielo ci dà: è sposare Dio! E’ una chia-mata a “illuminare, benedire, vivifi-care, sollevare, guarire, liberare”(Annunc. 38) è una comunicazionedell’Amore ricevuto da Dio e donatoai fratelli.Questa splendida esperienza l’ab-biamo vissuta celebrando tutti insieme

Con Infinito Amore

i 40 anni di donazione totale a Dio,della nostra Madre Generale TeresaPonsi.Insieme con parenti ed amici, nellaCelebrazione Eucaristica presiedutada Padre Fernando Taccone, concele-brata dal Parroco di Pancalieri DonGiovanni Viotto, dal Parroco di Ri-freddo Don Agostino Tallone e da altrisacerdoti, abbiamo festeggiato questoanniversario con molta partecipazionee gioia insieme ad altre cinque con-sorelle chericordavanoi loro 50° e60° di Con-sacrazione.Tra i parenti,era presenteanche PonsiCarla Vice

Sin-daco di Rifreddo (CN), so-rella della nostra Madre.Per tutti i parenti è stataun’ottima occasione per con-dividere la gioia di questatappa significativa con la no-stra carissima Madre.

S. A

Nozze Smeraldo 40° anniversario

da Pancalieri - Torino

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Chialamberto, Porto San Giorgio,Pancalieri, sono i luoghi indicatiper accoglierci e donarci giornatedi pace e di serenità.Con l’aiuto poi di alcuni esperti,ci introduciamo nel silenziodegli Esercizi Spirituali, così im-portanti per lanostra vita.Lode e gratitu-dine a Dio e allanostra FamigliaReligiosa per lacura e l’atten-zione su tutti gliaspetti della no-stra vita.

M. T.

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Fiamma di Carità34

San Pablo Ecuador 5 settembre 2016

Nei giorni 3 e 4 settembre si è realizzatonella nostra casa un incontro vocazio-nale per giovani, promosso dalla nostracomunità. Tema principale dell’incontro “Lachiamata e la risposta nel mondo con-temporaneo”. Alle relazioni con riferimenti evange-lici e di formazione umana e spirituale

è seguito un intreccio di preghiera, di ri-flessioni, di meditazione, di lavori digruppo e individuali.Vi parteciparono 16 ragazze seriamentee gioiosamente coinvolte.Questo incontro è stato caratterizzato daun ambiente particolarmente favore-

vole: il salone parrocchiale, il parco il-luminato, il falò notturno in riva al marecon animazione e canti accompagnatidal suono della chitarra, la chiesa par-rocchiale per l’adorazione al SS. Sacra-mento.Il tutto in un clima fraterno e di rispetto.Il fulcro del ritiro è stato ed è Gesù, lasua parola, la sua presenza nell’Eucari-stia.Ponendo la piena fiducia in Lui si èconcluso il ritiro con la disposizione aporsi in ascolto all’invito “Va’ e an-nuncia con la vita il Vangelo” supe-rando le paure, gli ostacoli chepotrebbero infrapporsi nel cammino disequela.

La comunità di San Pablo – Santa Elena.

IncontroVocazionale

dall’Ecuador

MISSIONIVuoi alimentare anche tu il bene che si fanelle terre di Missione con la tua goccia?

Sarà la tua piccola offerta per la quale con i Fratelliti diciamo GRAZIE! La tua ricompensa è nei cieli.

L’oceano è fatto di tante gocce d’acqua

In TOGO (AFRICA)1. Contribuire alla continuità del nostro Di-

spensario S. Gaetano di FIATA, per l’ac-quisto di medicinali per bambini e adulti,latte e alimenti per i bimbi in stato di de-nutrizione.

2. Sostenere il nuovo Centro “CRISF”(Centro di Rieducazione e InserimentoSociale a Fiata) per bimbi diversamenteabili e orfani; per fisioterapie, apparec-chi ortopedici, ecc.

3. Sostenere le Famiglie in difficoltà permotivi di salute o di lavoro, in partico-lare quelle colpite dall’AIDS.

In BRASILE1. Contribuire alla continuità della Casa di

Riposo in Candido Mota (San Paolo),per le necessità indispensabili del vitto evestiario degli anziani poveri.

2. Sostenere lʼassistenza dei bambini po-veri e bisognosi con lʼacquisto di ali-menti e medicine, materiale didattico eogni necessità nella Crêche - scuola ma-terna di Candido Mota (San Paolo).

In ECUADOR 1. Contribuire all’assistenza degli anziani e ma-

lati nel dispensario e nella visita alle famiglie.2. Partecipare all’educazione dei bambini,

contribuendo al necessario aiuto per lascuola e il sostentamento, così da avereuna crescita armonica di sviluppo per unsereno domani.

SEMINARISTI e ASPIRANTI1. Aiutiamo i giovani che si preparano alla

vita sacerdotale e religiosa e che sa-ranno i testimoni, annunciatori del Van-gelo nella loro terra di Missione.

Attenzione! A chi desidera contribuire, chiediamo di specificare chiaramente, nella causale delversamento, la Missione che si vuole sostenere.

MODALITA’ DI VERSAMENTO

POSTA: Tramite bonifico postale presso Poste Italianedall’Italia codice IBAN IT55 I076 0101 0000 0001 7159 781dall’Estero codice IBAN IT55 I076 0101 0000 0001 7159 781 BIC: BPPIITRRXXXIntestato a: Istituto Povere Figlie di San Gaetano I.A.A.D. Via Giaveno 2 – 10152 TORINO

BANCA: Tramite bonifico bancario presso Banca Prossima dall’Italia codice IBAN IT56 S033 5901 6001 0000 0019 757dall’Estero codice IBAN IT56 S033 5901 6001 0000 0019 757 BIC: BCITITMXIntestato a: Istituto Povere Figlie di San Gaetano CTO - I.A.A.D. Via Giaveno 2 – 10152 TORINO

PER INFORMAZIONI CHIEDERE di SUOR FEDERICA BATTISTELLATel. 011 85 15 67 – E-Mail: [email protected]

Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli,l’avete fatto a me.

(Mt. 25,40) GRAZIE!Suore “Povere Figlie di San Gaetano”

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Fiamma di Carità 37Fiamma di Carità36

Il Volontariato, in qualità di per-sone capaci di donare tempo,aiuto, serenità verso la personabisognosa, credo non sia maimancato anche nella nostraCongregazione, e nell’anno2000, essendo un piccologruppo, si è formato come OR-GANIZZAZIONE DI VOLON-TARIATO “Amici del Beato G. M.BOCCARDO” con uno STATUTOproprio.

Un registro delle iscrizione compute-rizzato, dava modo di tenere i diversicontatti nelle strutture e nella Scuoladell’Infanzia dove le Suore di SanGaetano operavano.Ognuno era tesserato e aveva ancheun distintivo, con la foto e il nome ri-conoscibile da tutti. Erano assicurati etutti davano secondo le possibilità,l’aiuto necessario.

Sollecitate da varie parti per essereOrganizzazione Onlus, le Suoredi San Gaetano, presero con-tatti con persone esperte e ini-ziarono la prassi necessaria conle diverse documentazioni.Nel 2014, celebrando il 130°

anniversario della fondazionedella Congregazione, la decisione

definitiva: progettazione e definizionedell’Assemblea generale dei Volontariper l’approvazione del nuovo Statutoe rielezione del Direttivo.Nei primi mesi del 2015, si è fattal’Assemblea generale e nominato ilnuovo Direttivo.Preparata tutta la documentazione econsegnata in Regione, il 20/07/2015l’Organizzazione veniva iscritta allaODV (Registro Regionale delle Orga-nizzazioni di Volontariato provincia di

STORIA DEL VOLONTARIATOboccardiano

Nella storia della Chiesa, come inquella della nostra Famiglia Reli-giosa, il Volontariato ha avuto unposto molto significativo, quello diun seme. Quando nel 1884, dopo ilcolera, che ha lasciato anziani soli epersone bisognose, perdare vita ad un posto si-curo e cure adeguate, ilPievano di Pancalieri,Canonico GiovanniMaria Boccardo, pensadi invitare come volonta-rie, le giovani della “PiaUnione”.Giovani da lui seguitenella crescita umana ecristiana che già si eranorese disponibili ad aiu-tare durante l’epidemiadel colera.Volontarie che davano, secondo lapossibilità, tempo, fatica, acco-glienza, serenità, aiuto a quei primitre anziani rimasti soli e che ben pre-sto sono aumentati a tal punto dadover ingrandire la casa. Don Boc-cardo seguiva il loro servizio perchéfosse fatto con spirito cristiano, “Ser-vire Gesù nei poveri” diceva, quindicon precisione e amore. “Chi l’avrebbe detto – scriveva in unalettera anni dopo – che proprio da quelseme sarebbe nata la Congregazionedelle Povere Figlie di San Gaetano?”.

Ecco il valore del VOLONTARIATOnella nostra Congregazione: riviveresecondo lo stile del Fondatore, BeatoGIOVANNI MARIA BOCCARDO,la sua carità, il suo servizio, la suaumiltà, i suoi gesti d’amore verso i bi-

sognosi.A quelle prime volonta-rie, tra le quali CAR-LOTTA FONTANA, ilPievano chiese: “Vuoiservire Gesù nei poveritutta la vita, consacran-doti a Lui?”.La generosità non hamezze misure e con larisposta affermativa,Carlotta inizia un cam-mino di consacrazionee di amore ai poveri chela porta alla santità.

Ora la Chiesa l’ha proclamata Vene-rabile, ciò significa che le virtù da leivissute sono riconosciute eroiche.Anche il Volontariato, vissuto conamore, porta alla santità, nella pie-nezza della vita cristiana: sia comepadre, madre, nonno o nonna, volon-taria non sposata, giovane generosodi donare, sta ad ognuno coglierel’opportunità di dono e diventare pre-senza amorosa di donazione al fra-tello bisognoso.

B. M. A. Presidente

VOLONTARIATOnella spiritualità gaetanina

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Fiamma di Carità38

Saremo grati a chi ci segnala i cambiamenti d’indirizzo, avendo sempre cura di indicare il vec-chio recapito e di segnalare l’indirizzo completo di via, numero civico, codice postale. Avver-tiamo i Lettori che il 7 di ogni mese viene celebrata una Messa per i Benefattori vivi e defunti.P. S.: Segnalare se necessario anche il cognome del coniuge per evitare disguidi postali.

N.B.: I dati e gli indirizzi per l’invio del giornalino “Fiamma di carità” sono gestiti uni-camente dall’équipe di redazione e spedizione della rivista e nel rispetto della legge196/03 i dati personali dei nostri lettori non saranno oggetto di comunicazione o dif-fusione a terzi se non per ciò che riguarda la spedizione del giornalino. In ogni mo-mento potranno essere richieste modifiche, aggiornamenti o cancellazioni.

Anniversario di Fiamma di Carità

piccolo seme di bene

GRAZIE di a VOI

cari Benefattori!!!Dio benedica ogni vostro gesto di bontà.

Torino) come ASSO-CIAZIONE AMICIDEL BEATO G. M.BOCCARDO ONLUS.In seguito accreditati alVOL.TO, si è potutousufruire dei servizi delCentro Volontariato diTorino ed iniziare atti-vità proprie dell’Asso-ciazione secondo loStatuto, come un pro-getto per il dispensariodel Togo dove operanole Suore di San Gaetano, e la raccoltafondi a beneficio dei poveri della no-

Ecco i dati dell’Associazione:

Associazione Amici del Beato G. M. Boccardo OnlusVia Giaveno 2 – 10152 TORINO – TEL/FAX 011.851567

e-mail: [email protected]

C/C Banco Posta n. 001028944724Codice IBAN: IT22 K076 0101 0000 0102 8944 724

Codice Fiscale : 97596450011

stra zona. Quest’anno 2016 si è atti-vata la pubblicità per il 5X1000, la no-

stra Associazione è inelenco ed è già stata ac-colta la domanda per conti-nuare questa attività.“I poveri – come ha dettoGesù – li avete sempre convoi”, dunque cerchiamo diavere iniziative per racco-gliere e donare sia attra-verso le persone volontarie,sia nell’aiuto pratico mate-riale.

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Page 21: Periodico della Congregazione delle suore Povere Figlie di ......Periodico della Congregazione delle suore Povere Figlie di San Gaetano Anno 60 - Ottobre - Dicembre - “Poste Italiane

ISTITUTO SUOREPOVERE FIGLIE DI SAN GAETANO

Via Giaveno 2 - 10152 TORINOTel. 011.851.567 - C.C. Postale 00362103

ATTENZIONEIn caso di mancato recapito inviare allʼufficio di TORINO CMP Nordper la restituzione al mittente, che si impegna di pagare la tassa stabilita.

Con permissione eccles.direttore responsabile

Padre Erminio Antonello

Registrato Cancelleria Tribunale diTorino n. 838 del 7-7-1953

Anno 60 - Ottobre - Dicembre“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in

Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Torino” nr 4/2016

Taxe perçue - Tassa riscossaTorino CMP Nord

Siamo anche on-line! - www.suoresangaetano.it

ASSOCIAZIONEAMICI DEL BEATOG. M. BOCCARDO

ONLUS

Vedi dati e sitoa pagina 38

per i progettidell’Associazione

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