TUTTI CON IL CUORE - coopfirenze.it · il 17/10/2006. Questo numero diffonde 640.000 copie. ......

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TUTTI CON IL CUORE Riparte la campagna per le adozioni a distanza. DVD di Irene Grandi e di Pupo per raccogliere fondi (a pag. 4 )

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TUTTICON IL CUORERiparte la campagna per le adozioni a distanza.DVD di Irene Grandi e di Pupo per raccogliere fondi (a pag. 4 )

SOM

MAR

IO

Chiuso in tipografia

il 17/10/2006.

Questo numero diffonde

640.000 copie.

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www.coopfirenze.it

11Novembre 2006

Mensile dell’

UNICOOP FIRENZE

Via Santa Reparata 43

50129 Firenze

Tel. 05547801

Fax 0554780766

[email protected]

Registraz. Trib. Firenze

n. 1554 del 17/07/63

Direttore Responsabile

Antonio Comerci

Segreteria di redazione

Marie Casarosa

Foto di copertina

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo,

all’Ipercoop di Montevarchi di

Carlo Valentini

Grafica

W.Sardonini/SocialDesign

Impianti

La Progressiva

Stampa

Nuova Cesat Coop

MONDO COOP

4 A scuola di solidarietà Riparte la campagna de Il

Cuore si scioglie. Tra le novità la partecipazione degli studenti delle scuole superiori

Valentina Vannini5 Solidarietà al Banco Sabato 25 novembre Giornata

della Colletta alimentare

7 Arrivano i farmaci Due esperimenti per mettere

a punto l’offerta di farmaci nei punti vendita Coop

27 Prevenire gli imprevisti Nuove carte socio. Successo

di Spesa in. Le caratteristiche di TantiAcquisti

28 Le grandi mostre Mantegna a Padova, Verona

e Mantova. L’armata cinese in terracotta a Roma

Edi Ferrari

ATTUALITÀ

8 Idee nuove cercasi Una vetrina dell’innovazione a tutto

campo: arte, teatro, industria. Un calendario ricco di avvenimenti, tra tecnologia e curiosità

Laura D’Ettole

35 La fabbrica dei cantautori A Sanremo la Rassegna

della canzone d’autore Stefano Giraldi36 I palazzi di Murlo A Poggio Civitate due palazzi

testimoniano la grandezza della civiltà etrusca

Riccardo Gatteschi36 La Pompei del mare Una mostra dedicata alle navi

antiche di Pisa ritrovate nel 1998

38 Zucchero amaro Milioni di uomini ridotti in schiavitù

per la canna da zucchero. Fino all’arrivo della barbabietola...

Pier Francesco Listri

SALUTE

40 Abituarsi all’autunno Come affrontare il cambiamento

di stagione. Regole e buon senso Alma Valente

RUBRICHE

19 Novembre offerte food a cura di Rossana De Caro20 Novembre offerte no food24 Iniziative delle sezioni soci28 Eventi a cura di Edi Ferrari30 Lettere a cura di Antonio Comerci42 Segnalazioni a cura di Silvia Ferretti

INFORMATORE 3

9 Fumetti in piazza Lucca Comics & Games festeggia

40 anni nel centro storico di Lucca Bruno Santini10 Viaggi e memoria La Sicilia di Francesca Balestri.

L’Unione Sovietica ai tempi di Kruscev. In bicicletta fra colline e ricordi beat

Antonio Comerci10 Dolcezze di Toscana Dal 23 novembre al 24 dicembre,

in tutta la rete, a prezzo speciale per i soci Coop

12 Andare a pallino Le bocce: uno sport che piace

anche ai giovani. Benefici per corpo e mente

Silvia Gigli

14 Dal bosco al terrazzo Il ciclamino è tra le varietà

più diffuse nei giardini e sui balconi. Come curarlo

Càrola Ciotti15 La tana delle bisce Alberi storici: il castagno Francesco Giannoni

SAPER SCEGLIERE

16 Grassa con gusto La panna: un alimento goloso

e nemmeno troppo calorico Monica Galli e Alessandra Pesciullesi17 Nudi e crudi Abbinamenti originali

fra cibi tradizionali18 Baccalà tecnologico Nuova tecnica per conservarlo più

a lungo. L’origine e le preparazioni Rossana De Caro20 Vero o sintetico? L’abete di Montemignaio

e quello “ecologico” Rossana De Caro

VARIE ED EVENTUALI

34 Il signore degli agnelli La storia di un uomo che ha

deciso di dedicarsi agli animali Silvia Amodio

INFORMACOOPTrasmissione settimanale

dell’Unicoop FirenzeGiovedì ore 19,30 su Canale 10Sabato alle 12,15 su Canale 10e alle 18,30 su RTV 38–Odeon

Domenica alle 23,30 su RTV 38–Odeon

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4 INFORMATORE

la vendita del libro, un’iniziativa pro-mossa da Cgil e Arci, servirà per aiu-tare a distanza bambini del Libano. All’incontro, aperto ai consigli di fab-brica, soci Coop e scuole, saranno presenti l’autore del libro, il vignetti-sta Sergio Staino; Turiddo Campai-ni, presidente di Unicoop Firenze; Gugliemo Epifani, segretario Cgil; Paolo Beni, presidente Arci nazio-nale. Conduce Angela Finocchiaro.

Un’altra iniziativa che coinvolge il mondo della scuola si terrà lune-dì 20 novembre, all’Auditorium dell’Istituto Russel di Scandic-ci. L’incontro, dal titolo “Volontaria-to: i giovani e la dignità umana”, sarà l’occasione per gli studenti di con-frontarsi con i ragazzi brasiliani del Circo Picolino, il piccolo circo di Sal-vador Bahia realizzato dal Progetto Agata Smeralda onlus con il contri-buto di Unicoop Firenze, per aiuta-re i ragazzi delle favelas e dei quar-tieri più poveri di Salvador Bahia.

IL CUORE DI IRENE Lo scorso settembre Irene Gran-

di ha presentato al Teatro Saschall di Firenze il Dvd che racconta la storia del suo viaggio nel villaggio di Ma-daplathuruth, in India. Una storia di case, acqua e adozioni a distan-za, e di una fabbrica di camicie che in poco tempo ha trasformato il vol-to del piccolo villaggio indiano. Il Dvd, dal titolo India, andata e ri-torno, dura circa 30 minuti e costa

2 euro. Il video si può acquistare ne-gli Ipercoop di Unicoop Firenze e il ricavato andrà a finanziare il pro-getto per la costruzione del centro a Bangalore. «È stata un’esperienza eccezionale - ha raccontato Irene -. Mi capitava di cantare tutti i gior-ni, perché i bambini mi inseguiva-no per cantare insieme a me, e i lo-ro sorrisi, la loro gioia di vivere mi contagiavano. Da questa esperienza

ATTUALITÀ

ATTU

ALIT

À

MONDO COOPMONDO COOPMONDO COOPMONDO COOP

INFORMATORE 5

Riparte la campagna

de Il Cuore si

scioglie. Tra le novità

la partecipazione

degli studenti delle

scuole superiori

È già partita la grande gara di solidarietà de “Il Cuore si scioglie”, la campagna di

adozioni a distanza promossa da Unicoop Firenze insieme ad Arci e ai Centri Missionari della Toscana. Mi-gliaia i ragazzi intervenuti al Nelson Mandela Forum di Firenze, ad otto-bre, al concerto della Bandabardò. Prima del concerto la band ha par-lato ai ragazzi della fabbrica di ca-micie e delle altre iniziative realizza-

te in India, grazie anche a “Il Cuore si scioglie”, invitandoli a sostenere il progetto per la costruzione di un centro di recupero per le bambine di Bangalore.

Ma sono ancora tanti gli appun-tamenti e le novità in agenda, a par-tire dalla grande festa in program-ma al Teatro Saschall di Firen-ze, domenica 12 novembre. Un intero pomeriggio (si comincia alle

15.30) dedicato alla solidarietà, con la presentazione dei nuovi progetti, tanti ospiti, testimonial e, per con-cludere, l’energia e la musica del-la Banda Improvvisa con Alessan-dro Benvenuti.

Venerdì 17 novembre, invece, l’appuntamento è al Teatro della Pergola di Firenze con la presen-tazione del libro di Sergio Staino sul centenario della Cgil. Il ricavato del-

GIOVANI CUORINel 2006 la solidarietà arriva sui

banchi di scuola e diventa materia scolastica. Obiettivo ambizioso del progetto, che coinvolgerà nell’anno scolastico 2006-2007 le classi quar-te di due licei fiorentini (il liceo psico-pedagogico Capponi e il liceo scien-tifico Gramsci), dell’Istituto tecni-co commerciale Paolo Dagomari di Prato e dell’Istituto Agrario di Lucca, è quello di educare e stimolare i ra-

gazzi ad essere cittadini consapevoli, a sentirsi parte di una comunità, fat-ta di mondi e culture diverse. Insom-ma, una sorta di vero e proprio “ap-prendistato di cittadinanza”.

Ecco in cosa consiste l’iniziativa. I ragazzi dei vari istituti sono chia-mati a realizzare e sviluppare una parte dei quattro progetti di aiuto ad altrettante realtà povere del Sud del mondo: in India la realizzazio-ne di un centro sociale di recupero per le bambine di strada di Banga-lore, in collaborazione con le suo-re francescane di Santa Elisabetta; in Camerun, a Fontem, una scuola nel villaggio di Bessali in collabo-razione con il Movimento dei Foco-lari; in Brasile, a Foz de Iguacu, con l’“Associazione ore 11” di don Artu-ro Paoli, l’avviamento di una fazen-da agricola per creare lavoro per i ragazzi delle favelas. Oltre a queste esperienze nell’ambito de “Il Cuore si scioglie”, i ragazzi potranno par-tecipare e conoscere un progetto a sostegno delle cooperative agrico-le nei terreni confiscati alla mafia in Calabria, con le cooperative che aderiscono all’associazione Libera.

I progetti prevedono più fasi e ac-compagneranno i ragazzi per il cor-so dell’intero anno scolastico, coin-volgendo anche i loro genitori. Ci sa-rà una prima fase teorica, con una riflessione tra le interdipendenze tra nord e sud del mondo, un focus sul Paese prescelto con testimonianze e l’analisi del progetto da realizzare e infine un viaggio, per conoscere da vicino la realtà del Paese in cui sarà realizzato il progetto.

ho tratto ispirazione per nuovi testi e nuove musiche».

Nel mese di dicembre la cantan-te fiorentina inizierà il suo nuovo tour, partenza da Firenze. Il concerto, compresa una parte dell’incasso, sa-rà dedicato al progetto Bangalore.

«Ho trovato un paese tutto som-mato pieno di speranza - ha conclu-so Irene -, dove le donne vivono con dignità grazie al lavoro che fanno. Ed è quello che ho cercato di rac-contare nel Dvd».

PUPO AL SUPER«Fare un concerto in un super-

mercato è come farne uno nella piaz-za del paese: la gente dentro i super-mercati s’incontra, chiacchiera dei prezzi, della vita che va avanti». Co-sì Pupo racconta l’esperienza di Live in supermarket, il Dvd del suo con-certo registrato all’iper di Sesto Fio-rentino nel febbraio scorso. Il cantan-te toscano, testimonial de “Il Cuore si scioglie”, ha cantato in questo inso-lito palco i suoi successi, fra il repar-to ortofrutta e la macelleria, alla pre-senza di centinaia di persone.

Perché registrare un Dvd all’interno di un supermercato?«Semplice: è un posto dove ci va

la gente comune, quella che mi sta più simpatica. Al supermercato ci vado io, ci va mia madre, ci vanno i miei figli e miei nipoti, quasi tutti i miei amici. E poi mi piacciono i co-lori, gli odori, le facce della gente: quelli che sanno già tutto prima di comprare, quelli che guardano at-tentamente i prezzi e la sanno lun-ga sui centesimi di euro, quelli che non li freghi mai. In vita mia ho fat-to concerti ovunque, in quasi tutte le parti del mondo. Ma in un super-mercato, tra le scatolette di tonno e i detersivi, non avevo mai cantato: è stato come fare un concerto diret-tamente a casa di tante persone, nel-lo stesso momento».

Ma come ha reagito la gente?«All’inizio era un po’ sorpresa,

non capiva bene cosa stesse succe-dendo. Molti avranno pensato che eravamo tutti impazziti: vedevo babbi

e mamme con i carrelli e la lista della spesa in mano, indecisi se continuare il loro giro tra gli scaffali o se arriva-re decisa sotto al palco. Poi pian pia-no si sono avvicinati in tanti, ed è sta-ta un’esperienza incredibile... Pensa, ho suonato vicino al banco delle uo-va e dei pomodori e non me ne han-no tirati neanche uno!».

Ai progetti de “Il Cuore si scio-glie” sarà devoluto un euro per ogni Dvd venduto su tutto il territorio na-zionale, anche per quelli al di fuori del circuito di Unicoop Firenze. ■

di Valentina Vannini SOLIDARIETÀ AL BANCO

Sabato 25 novembre Giornata della Colletta alimentarePer il decimo anno consecutivo la Fondazione Banco Alimentare onlus organizza in tutta Italia la Giornata della Colletta alimentare. In Toscana, sabato 25 novembre, circa 7000 volontari consegneranno all’ingresso dei supermercati una busta per la spesa della solidarietà da riempire con i prodotti suggeriti: olio, omogeneizzati, prodotti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi. Anche Coop aderisce all’iniziativa, che lo scorso anno ha permesso di raccogliere 713.165 kg di prodotti.La Colletta 2006 si svolgerà presso oltre 300 punti vendita, l’elenco dei quali sarà costantemente aggiornato sul sito web della Fondazione Banco Alimentare onlus all’indirizzo www.bancoalimentare.it. I volontari che vi si alterneranno provengono da esperienze diverse (gruppi Caritas parrocchiali, Misericordie e Pubbliche Assistenze, società di San Vincenzo de’ Paoli, alpini, scout...) e tanti altri. L’obiettivo primario della Colletta è infatti coinvolgere i cittadini in questo grande gesto di solidarietà. I generi

alimentari raccolti, inscatolati per tipologia e immagazzinati a Calenzano (FI), saranno immediatamente distribuiti agli enti e associazioni

convenzionati della nostra regione, attualmente oltre 400.I soci Coop possono aiutare il Banco anche nel resto dell’anno, donando i propri punti per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità a marchio Coop: 150 punti per 6 confezioni da 500 g o 6 confezioni di cannellini da 400 g; 200 punti per 6 confezioni da 3 brick di 200 ml o 6 confezioni da 1 litro di latte intero. Ogni 100 mila punti donati dai soci, Unicoop Firenze aggiungerà un ulteriore contributo di 516 € al Banco alimentare.Banco alimentare della Toscana, via del Pratignone 25, Calenzano (FI), tel. 0558874051, e-mail: [email protected]

ADOZIONIA DISTANZA

di bambini del Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India,

Libano, Palestina e Perù

INFORMAZIONInei punti di vendita

Coop a dicembre

PROGETTIDI SOLIDARIETÀ

finanziati dalla cooperativa in

Camerun, Filippine, India, Libano

e Palestina

L’INIZIATIVA

ADOZIONI A DISTANZA

A scuola di solidarietà

DVD DI PUPOLive in supermarket, in uscita nazionale i primi di novembre, sarà distribuito dalla Sony.

ze

FOTO C. VALENTINI

FOTO C. VALENTINI

INFORMATORE 7

ATTUALITÀ

MONDO COOP

I primi spazi di Unicoop Firenze con i farmaci da banco saranno realizzati all’iper di Arezzo e al

supermercato di Firenze a Gavina-na. Due esperienze pilota nell’area in cui opera la cooperativa, con un’immagine immediatamente ri-conoscibile per i frequentatori dei nostri punti vendita. Un’insegna lu-minosa con il logo “Coop Salute” in-dica infatti questo angolo dal colore verde-turchese con sfumature fluo-rescenti, presidiato da uno o due farmacisti. Funziona così: il cliente deve prendere un numero e metter-si in fila, e la vendita viene conclusa direttamente con il farmacista, pa-gando alla cassa nello stesso “spa-zio salute”. La spesa effettuata (co-me prescrive la legge) non vale per la raccolta punti, e non ci sono promo-zioni né offerte speciali. Sulla confe-zione di ogni farmaco il cliente trova l’indicazione del prezzo e lo sconto praticato, esat-tamente come oggi avviene per i libri.

Dentro lo spazio “Coop Salute”, soci e consumatori possono tro-vare circa 200 prodotti scel-ti all’interno delle tipologie autorizzate dal recente decre-to governativo. Ovvero i far-maci da ban-co (detti an-che Otc, dal-l’inglese “over the counter”) e quelli la cui som-ministrazione deve essere obbliga-toriamente fatta da un farmacista (in gergo tecnico farmaci Sop). Fra le tipologie più importanti si posso-no trovare i farmaci antinfluenza-li e antipiretici, lassativi, analgesi-ci e antitosse.

Finora hanno presentato le pro-prie candidature per l’assunzione nei nuovi spazi “Coop Salute” circa 150 farmacisti; attualmente ne sono stati assunti sei.

OBIETTIVORAGGIUNTOCoop si è fatta promotrice del-

la campagna per la liberalizzazio-ne dei farmaci da banco ben otto mesi prima del decreto Bersani, ri-cevendo il consenso di migliaia di consumatori. Come si ricorderà la proposta di legge di iniziativa po-polare è stata sostenuta da ben 800 mila cittadini. Il mondo della coo-

perazione di consumo, insomma, si è mosso con grande determina-zione in questa battaglia per la li-beralizzazione di mercati “protet-ti”. Non certo per business, né per interesse, perché i costi che le sin-gole cooperative devono sostene-re per attivare questo servizio non consentono margini di guadagno.

“Allora perché lo fate?”, ci siamo sentiti chiedere. Perché siamo an-che (e soprattutto) un’associazio-ne di consumatori che raccoglie

6,2 milioni di soci a livello nazio-nale. E ciò che la cooperazione sta realizzando in tema di liberalizza-zioni ha già dato una scossa ad un mercato ingessato da sempre come quello dei farmaci. Chiunque può rendersi conto di questo, entran-do semplicemente in una farma-cia. Gli sconti e le formule econo-miche a vantaggio dei clienti si so-no all’improvviso moltiplicate co-me funghi per fronteggiare la nuo-va situazione di mercato che si è ve-

nuta a creare. E siamo solo all’ini-zio. A beneficiarne saranno sempre di più i cittadini.

COSA C’ÈTIPOLOGIA FARMACIAntinfluenzali e antipireticiAntiraffreddoreAnalgesici generaliLassativiProdotti oftalmiciAntitosse e antisettici cavo oraleDolori muscolo-scheletriciApparato circolatorioProdotti dermatologiciApparato digerenteDisinfettanti e cicatrizzantiVitamine ed integratoriCanale uditivoGinecologiciAntifumoAntiemorroidaliAntinausea

Queste sono le tipologie di far-maci che si possono trovare nel-lo spazio “Coop salute” in questa prima fase di vendita ancora spe-rimentale: diciassette categorie fra farmaci da banco (Otc) e far-maci vendibili solo con la presen-za di un farmacista (in gergo tecni-co Sop). Sono prodotti che si pos-sono acquistare senza ricetta me-dica, che curano piccole patologie e che possono essere usati senza grossi rischi, purché vengano se-guite le informazioni contenute nel foglietto illustrativo. In segui-to l’assortimento potrà arricchir-si o variare. ■

DECRETO BERSANI

Arrivano i farmaciDue esperimenti

per mettere a punto

l’offerta di farmaci nei

punti vendita Coop

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Conservare lo scontrino fiscale emesso dal rivenditore Pirelli a testimonianza dell’acquisto. I punti verranno accreditati sulla Carta SocioCoop periodicamente e in modo automatico.

L’elenco dei rivenditori Pirelli autorizzati è disponibile presso i punti vendita Coop e sul sito internetwww.pirelli.it/coop.

La raccolta punti presso i rivenditori Pirelli termina il 24 febbraio 2007.

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COOP_ pirelli210*285 28-09-2006 17:41 Pagina 1

COMINCIADA DUEIl reparto con alcuni farmaci da banco sarà realizzato da novembre all’iper di Arezzo e al super di Gavinana (Firenze)

8 INFORMATORE INFORMATORE 9

EVENTI

ATTUALITÀPotrà capitare di vedere ven-tidue robot nani che si sfida-no a calcio, accanto alle mi-

croalghe che producono biodiesel; o di ascoltare il Nobel Dario Fo, po-co prima dei Marlene Kuntz in con-certo. Firenze dedica quattro gior-nate stracolme di incontri, mostre e spettacoli al tema della creatività in tutte le sue forme e manifestazio-ni. Argomento difficile, controver-so e sfuggente, che dal 30 novem-bre al 3 dicembre, alla Fortezza da

Basso, riunirà e metterà a confron-to 200 ospiti di varie parti del mon-do, 12 laboratori, 200 artisti e altret-tanti espositori.

«La creatività è la principale le-va dell’innovazione, e l’innovazio-ne è l’arma più efficace che abbia-mo per fronteggiare la crisi econo-mica», sottolinea il presidente del-la Regione Toscana Claudio Marti-ni. La Regione ha organizzato questo primo Festival della Creatività insie-me alla Fondazione sistema Tosca-na. Questo grande contenitore pe-rò non è un bazar ricco di prodotti

ECONOMIA & CULTURA

reale battendo (presumibilmente) anche il cervello umano più allena-to. Un gioco, per ora, ma le sue possi-bili applicazioni sono molto potenti. Di questo si è accorto anche Google, il grande motore di ricerca ameri-cano, che sponsorizza il progetto. «È una tecnologia che potrebbe essere usata da ognuno sul cellulare», spie-ga Marco Gori, del dipartimento di Ingegneria dell’informazione del-l’ateneo senese. WebCrow potrebbe infatti aiutarci a fugare ogni dubbio. Quando è nato Oscar Wilde? Quan-do è morto Tiberio? Se siamo in tram o sul treno, lontani da internet, la ri-sposta potrebbe arrivare in pochi secondi, digitando semplicemente sulla tastiera del cellulare.

Non è questa la sola sorpresa dello stand dei ricercatori senesi, che si pongono peraltro una doman-da inquietante. Anche una macchi-na può mostrare afflato creativo? La risposta è sospesa, ma intanto a Fi-

renze sarà possibile assistere in di-retta alla sfida fra uno dei più gran-di campioni viventi di scacchi, il rus-so Teimur Rajabov, contro l’arguto Deep Junior. Programma informa-tico anch’esso, che recentemente ha pareggiato con un altro fuoriclasse della scacchiera: Garry Kasparov.

IL FUTURODELLE MICROALGHEIn questo Festival denso d’idee

futuristiche è stata dedicata una cu-ra particolare al rapporto fra ricer-ca universitaria e imprese. E insieme allo stand dell’ateneo senese che si interroga sull’intelligenza artificia-le, si può trovare quello di Fotosinte-tica e Microbiologia (F&M). Un no-

Arte, teatro, industria.

Un calendario ricco

di avvenimenti, tra

tecnologia e curiosità

inutili e stravaganti, continua Mar-tini, «ma una cassa di risonanza per valorizzare idee e individui». E per aiutare a ridare slancio alla cultura imprenditoriale toscana.

A SIENA IL CAMPIONE DI SCACCHIWebCrow sfida chiunque a risol-

vere un cruciverba prima di lui e fra i premi in palio per i vincitori c’è an-che l’iPod, il lettore Mp3 della Apple, oggetto cult del settore. C’è un pic-colo particolare però: Mister Web-Crow non è un signore di lingua an-glosassone, ma un programma in-formatico messo a punto dall’Uni-versità di Siena, che fruga nel web per reperire informazioni in tempo

Idee nuove cercasi

EVENTI

ATTUALITÀ FINO AL 12 NOVEMBRE

FUMETTIIN PIAZZALucca Comics & Games festeggia 40 anni nel centro storico di Lucca

C ifra tonda. Con l’edizione 2006 di Lucca Comics & Ga-mes (1-5/11 la mostra mer-

cato, mentre le mostre espositive ri-mangono aperte fino al 12 novembre) la città toscana festeggia 40 anni di matrimonio con il fumetto. Al direttore artistico della manifestazione, Renato Genovese, chiediamo di sintetizzarce-ne un bilancio.

«Io sono solo l’ultimo dei diretto-ri della manifestazione che, nel corso del tempo, è stata promossa per lunghi anni dall’associazione culturale Imma-gine, quindi dall’Ente Garnier e poi dal-l’attuale gruppo di lavoro, coordinato

da me a partire dal 2000. Nonché, ov-viamente, dalle varie amministrazioni di Lucca, che hanno ininterrottamente promosso o finanziato questo “matri-monio”. Mi riesce difficile, quindi, espri-mere giudizi che, in ogni caso, sarebbe-ro solo positivi: se siamo qui, adesso, a parlare di Lucca e di fumetti, vuol dire allora che l’obiettivo è stato raggiunto, con l’aiuto e la collaborazione di tutti

coloro che ci hanno lavorato o ci lavo-rano tutt’oggi».

Qual è la cosa di cui va più fiero dell’edizione 2006?«Il fatto che la manifestazione si

svolga nel centro storico di Lucca: è una scenografia incredibile. Il programma di quest’anno, purtroppo (o per fortu-na dei visitatori), è troppo ricco per sce-gliere un evento o una mostra in parti-colare. Mi limiterò a qualche numero e a qualche nome. Oltre 6000 mq di mo-stra mercato con circa 300 editori, di-stributori, collezionisti e librerie specia-lizzate nel fumetto, nella comunicazio-ne per immagini e nel cinema d’anima-zione. Cito solo qualcuno: la Disney, la Bonelli, la Marvel e così via. Lo scorso anno sono intervenuti oltre 200 autori di fumetti italiani e stranieri... Non oso pensare a quanti ce ne saranno que-st’anno, in occasione dei festeggia-menti del quarantennale!».

Ci racconta un aneddoto significativo accaduto nell’ambito di una qualsiasi delle edizioni di Lucca Comics?«Mi piace ricordarne uno che mi ri-

guarda personalmente: la prima inter-vista della mia vita fatta ad un disegna-tore di fumetti. Era il 1979, e per Radio Lucca 2000 incontrai Hugo Pratt, l’au-tore, fra le altre cose, di Corto Maltese. Ero con Graziano Frediani (ora saggi-sta, giornalista e redattore alla Sergio Bonelli Editore): lui aveva 22 anni, io 29, e Pratt era all’apice della sua inarriva-bile carriera di disegnatore e di scritto-re. Un grande uomo, che avrebbe dato ancora tanto alla letteratura disegnata

- purtroppo solo fino al 1995, anno del-la sua morte - e che soprattutto ci ha lasciato tantissimo, come tantissimo dette a noi due intervistatori alle prime armi, con la massima semplicità ed una naturalissima carica di umanità. Alla fi-ne lo accompagnammo in centro con la mia R4 e lui rimase per un po’ intrappo-lato nel posto di dietro perché avevo le sicure degli sportelli bloccate per la si-curezza della mia prima figlia. Insom-ma, ho cominciato tardi e un po’ da pa-sticcione, ma credo di non aver comin-ciato male».

Il programma completo è suwww.luccacomics.com

di Laura D’Ettole

di Bruno Santini

FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ

Alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 30 novembre

al 3 dicembre.Ingresso gratuito

I GIOVANI E IL LAVORONegli anni passati è

stato un vero e proprio bagno di folla. Il

personale risorse umane dello stand di

Unicoop Firenze ha contato oltre duecento contatti al giorno a Job Fair, la manifestazione

organizzata da Assindustria, Camera di commercio, Provincia e Università degli studi di Firenze, per far

conoscere il mondo delle aziende ai giovani laureati e diplomati. Quest’anno Job Fair si svolge all’interno del

Festival della creatività, accanto ad altre iniziative tematiche come la Festa della geografia o la Borsa

dell’innovazione. Nello stand organizzato da Unicoop Firenze i giovani in cerca di lavoro verranno accolti anche

da postazioni internet per compilare direttamente il modulo per la richiesta di assunzione on line, e conoscere il

sito della cooperativa.

L’INTERVISTATORenato Genovese, direttore artistico Lucca Comics & Games

LUCCA SEGRETAUltime visite guidate alla Basilica di San Frediano e all’ex-Chiesa di San Quirico all’Olivo,il 3 e 10 dicembre: a 5 euro visita e degustazione prodotti tipici. Tamata Viaggi, tel. 0583950655

JOB FAIR

me complesso per un’azienda nata da una costola del Dipartimento di biotecnologie agrarie dell’Univer-sità di Firenze, che offre consulen-ze su tutti gli usi possibili delle mi-croalghe: dalle applicazioni nel set-tore agroalimentare a quello delle energie rinnovabili, dagli alimen-ti ai farmaci, ai cosmetici natura-li. Ci sarà anche un gruppo di ricer-catori dell’istituto di fisica applicata del Cnr di Firenze, che ha messo a punto un sistema laser per marca-re in modo indelebile e sicuro ogget-ti d’oro e d’argento. Un marchio pic-colo piccolo, leggibile solo con par-ticolari apparecchi ottici, che con-sente, volendo, di risalire perfino al giorno in cui un certo oggetto pre-zioso è stato creato. Tutela i consu-matori e valorizza il prodotto italia-no. Anche questa è creatività.

SEMPRE ALLA FORTEZZASUONI E SAPORI

“Suoni e sapori”, ovvero il fe-stival musical-gastronomi-

co organizzato dall’Associazione Agi-mus Firenze che abbina spettacoli e cene a tema, torna alla Fortezza da Basso di Firenze dal 18 novembre al 13 dicembre per la sua settima edizio-ne. Apre il Festival il 18 “L’ultima notte di Fred Buscaglione”, di e con Ernesto De Pascale e Leonardo Brizzi, che pre-senta materiali originali inediti, filma-ti, foto, interviste a Fred, naturalmen-te con ampio spazio per la sua musi-ca. Il 25 “Il Musical!”, progetto incen-trato sulle più belle musiche e le più affascinanti songs tratte da musical, realizzato grazie alla collaborazione dell’Orchestra Agimusarte con la so-lista mezzosoprano Ida Maria Turri. Il 2 dicembre uno spettacolo per grandi e piccini, “Marionette all’opera” (alle 16 invece che in orario serale, e segui-to da una merenda anziché da una ce-na); il 9 i “Canti dal mondo” con musi-che etniche, tradizionali e gospel, al-l’insegna di un percorso che esplore-rà numerosi paesi del mondo; e infine il 13 “Concerto di Natale”.

Sconto di 2 € per i soci su tutti i biglietti (sia concerti sia cene). Prevendite: Agimus tel. 055580996, Gerist tel. 0554633692.

il 13 “Concerto di Natale”.Sconto di 2 tutti i biglietti (sia concerti sia cene). Prevendite:

10 INFORMATORE INFORMATORE 11

di Antonio Comerci

Dovrebbe essere il diario di una “militante”, come si di-ceva una volta. Il libro di una

giovane insegnante che nel tempo libero è dirigente dell’Arci regio-nale e in questa veste segue le espe-rienze di antimafia sociale, come la chiamano loro, in terra di Sicilia. Ma Francesca Balestri nel libro Come quei lampadieri (Editrice Zona, tel. 0575411049, 15 euro) riesce a dare molto di più. Il suo libro dovrebbe chiamarsi: alla scoperta della Sicilia

e dei siciliani. Con occhi attenti e cu-riosi, la Balestri descrive personaggi buoni e “cattivi”. Nel libro ci sono i ra-gazzi delle cooperative che coltivano le terre e i beni sequestrati ai mafio-si, i giudici e gli amministratori che li hanno aiutati, la gente comune che popola i paesi dove si svolge que-

sta esperienza. Ma anche rife-rimenti precisi alle storie per-sonali di colo-ro che incar-nano il potere mafioso. E c’è

la Sicilia, quella vera. I templi di Agri-gento, immersi in una natura incan-tata fra mandorli, fichi d’india, car-

rubi, e i cancelli, le case, le ville abusive. La carogna di un cane a Canicattì, lascia-to per strada, per giorni e giorni, senza che nessuno abbia provveduto. Gioielli della natura come la Scala dei Turchi, un promontorio bianco fra spiagge sabbio-se e un mare azzurrissimo, con accanto lo scheletro di cemento armato di un edi-ficio abusivo non fermato in tempo. Con questo libro si cono-sce meglio e in maniera documen-tata la storia dei prodotti con mar-chio “Libera” che sono anche nei supermercati Coop. E la si scopre, questa storia fatta di eroismi quo-tidiani di giovani siciliani e toscani, in modo piacevole, con un racconto appassionato e vivace, nel quale gli aspetti anche personali dell’autrice si intrecciano a quelli di altri e for-mano una storia collettiva: una pic-

cola, grande storia contro la mafia.

Era l’estate del 1962 ed un gruppo di giornalisti italia-

ni fu invitato nell’Urss per un repor-tage. Fra loro Giorgio Batini, allora giovane inviato de La Nazione. In pie-na “guerra fredda”, fra due mondi in aspra e totale competizione su tutti i campi, Batini si mette a descrivere la vita della gente comune: cosa stu-diano, come lavorano in fabbriche e fattorie collettive, come si divertono, qual è il ruolo delle donne. Una situa-zione, più o meno, che si è presenta-ta tale e quale 27 anni dopo, alla ca-duta del muro di Berlino e dei regi-mi dell’Europa dell’Est. Con la real-tà descritta da Batini si misurano gli sconvolgimenti degli ultimi tre lustri.

Quegli articoli sono oggi raccolti nel volume Do svidánija (Polistampa, tel. 0552337702, pp. 168, euro 14) e di-ventano una testimonianza curiosa e importante per ricordarci cosa era il mondo solo ieri.

Cosa pensano quegli strani personaggi, vestiti in modo

improbabile, che pedalano affan-nati per salite e sfrecciano pericolo-si per le discese? Ce lo rivela Massi-

TURISMO

Viaggi e memoriaLa Sicilia di Francesca

Balestri. L’Unione

Sovietica

ai tempi

di Kruscev.

In bicicletta

fra colline

e ricordi beat

L’ABITO E IL MONACO

È uscito ad ottobre un origi-nale volume che porta alla

scoperta del mondo monastico sot-to una luce completamente nuova e per molti aspetti curiosa.

Una meticolosa ricerca durata anni, con le immagini e le schede di 62 “figurini” di vestiti dei monaci, realizzati nella prima metà del Sette-cento e adesso conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze. Con questo materiale La-ra Mercanti e Giovanni Straffi hanno realizzato il libro dal titolo Quando l’abito faceva il monaco (Polistam-pa, pp. 240, euro 18). Oltre all’abi-to religioso e alla sua evoluzione, so-

no trattate le origini del-lo specifico gruppo di fi-gurini, descrivendo per

ognuno di essi l’ordine religioso, le vesti, gli ac-

cessori, e mettendo in luce quanto la moda abbia sem-

pre interessato il mondo re-ligioso, per la sua capacità di esprimere concetti e simbo-

li. Insomma, si ribalta il det-to “l’abito non fa il monaco” e si dimostra come alla ve-ste dei monaci si attribuisse invece il compito di specifi-care chi era e quale ruolo ri-copriva chi l’indossava. Una serie d’aneddoti e curiosità, insieme al repertorio dei fi-gurini ritrovati, ne fanno un libro interessante e utile per approfondire la storia della religione nella Toscana di qualche secolo fa. ■

mo Fagioli nel libro Pedalabile Beat (Giraldi Editore, tel. 0515874828, 10 euro). Girando in bicicletta si vedo-no cose che in macchina sfuggono, i paesaggi diventano più dettagliati e si colgono significati più interes-santi. E poi si pensa, si pensa tanto, e riaffiorano ricordi che normalmen-te restano seppelliti nella memoria. Il libro, strettamente autobiografi-co, si snoda su due piste, differen-ziate anche tipograficamente: quel-la dei pensieri in bicicletta e la pista dei ricordi dell’adolescenza. I ricor-di di uno dei primi “capelloni”, «il primo nella mia città ad essere stato

espulso dalla scuola», afferma con orgoglio il cinquantenne Fagioli. Un libro divertente, un caleidoscopio di canzoni, immagini, sentimenti di una generazione.

ATTUALITÀATTUALITÀ

TOSCANA DA LEGGERELIBRI & DINTORNI

SETTEMBRE

RICETTE E VERNACOLO

Settembre, sembra, non è un mese che invita alla lettura, oppure le vendite eccezio-

nali di agosto (2600 libri) hanno creato un riflusso. Comunque 1700 libri ven-duti in un mese non sono pochi e con-fermano il trend positivo della piccola editoria toscana.

A settembre i libri di ricette si pren-dono la rivincita sugli altri titoli dello spazio “Toscana da leggere” e si piaz-zano tra i primi dieci più venduti, traina-ti dal più venduto in assoluto in questo primo anno, Ricette toscane di Paolo Petroni. Anche i libri in vernacolo (pas-sateci l’espressione) emergono nel top, con ben quattro presenze. Il dialetto, i misteri, i pettegolezzi, le storielle cu-riose della nostra regione interessano sempre una parte dei lettori. Resta po-co spazio alla narrativa, che piazza so-lo tre titoli, confermandone il succes-so degli ultimi mesi: “Nada, la ragaz-za di Bube”, “Buio” e “Cronache ne-re”. Ma arrivano da ottobre tanti nuovi titoli, come “I vili” di Claudio Bruni, un medico di Pontassieve al suo romanzo d’esordio. Vedremo i risultati nel pros-simo numero.

La sezione Toscana da leggere è presente nei sei ipermercati e nei su-permercati di Firenze (Gavinana, Carlo del Prete e Ponte a Greve), Siena (Stra-da del Paradiso), Empoli (via Ridolfi) e Borgo San Lorenzo. Le vendite si riferi-scono al mese di settembre.

LA CAROVANA ANTIMAFIAsarà in Toscana dal 20 al 30 Novembre, con iniziative, incontri e assaggi dei prodotti Libera

DOLCEZZE DI TOSCANADal 23 novembre al 24 dicembre, in tutta la rete, a prezzo

speciale per i soci CoopDolci e “chicche” toscane per tutte le stagioni. Da un

grande maestro della cucina italiana recentemente scomparso, Giovanni Righi Parenti, la storia di oltre 200

ricette di dolci toscani: dal panforte al castagnaccio, dai brigidini alle copate, dai cantucci di Prato alle marmellate,

dalla pinolata ai liquori dolci.“Dolcezze di Toscana”, come sottolinea Lorenzo Nepi nel

suo saggio introduttivo, è qualcosa di più di un libro di cucina. È un modo per interpretare usi e costumi di un

popolo, di una regione, colta nel momento caratteristico della preparazione di cibo e vivande. A questo si aggiunge un’accurata ricerca storica, in cui l’autore ha collocato le

varie ricette nella vita politica economica e sociale dell’epoca, inserendole addirittura nei passaggi più

significativi della storia delle famiglie più in vista.Il libro è suddiviso in Dolci invernali, Dolci di Pasqua e

primavera, Dolci per tutte le stagioni, I dolci tradizionali, Altri tempi (ricordi dell’antica fabbrica dolciaria Parenti),

Vini, rosoli e derivati, ed è impreziosito da fotografie d’epoca e riproduzioni a colori di oggetti e stampe antiche.Dal 23 novembre al 24 dicembre il libro sarà disponibile in

tutti i punti vendita di Unicoop Firenze con il 40 per cento di sconto per i soci (7,20 € anziché 12 €).

Giovanni Righi ParentiDolcezze di Toscana. La tradizione dolciaria. Storia e ricette

Firenze, Polistampa, 2006

I PIÙ VENDUTI1. Paolo Petroni, Ricette toscane, Il Centauro2. Sandra Lotti, Dolci della Toscana, Pacini Fazzi editore 3. Massimo Biagioni, Nada la ragazza di Bube, Polistampa4. Carla Geri Camporesi, 100 ricette con l’aglio, Pacini Fazzi Editore5. Giacomo Aloigi, Buio, Polistampa6. Franco Ciarleglio, Struscio Fiorentino, ed. Polistampa7. Alfio Cavoli, Principesse e popolane di Toscana, Editrice Laurum8. Franco Valleri, Cronache nere, Editrice Laurum9. Renzo Raddi, A Firenze si parla così, Polistampa10. Luigi Prunetti, La Toscana dei misteri, Le Lettere

IL LIBRO

DOLCEZZE DI TOSCANA

pa, pp. 240, euro 18). Oltre all’abi-to religioso e alla sua evoluzione, so-

pre interessato il mondo re-ligioso, per la sua capacità di esprimere concetti e simbo-

duta del muro di Berlino e dei regi-mi dell’Europa dell’Est. Con la real-tà descritta da Batini si misurano gli sconvolgimenti degli ultimi tre lustri.

Quegli articoli sono oggi raccolti nel volume Do svidánija (Polistampa, tel. 0552337702, pp. 168, euro 14) e di-ventano una testimonianza curiosa e importante per ricordarci cosa era il mondo solo ieri.

rubi, e i cancelli, le case, le ville abusive. La carogna di un cane a Canicattì, lascia-to per strada, per giorni e giorni, senza che nessuno abbia provveduto. Gioielli della natura come la Scala dei Turchi, un promontorio bianco fra spiagge sabbio-se e un mare azzurrissimo, con accanto lo scheletro di cemento armato di un edi-ficio abusivo non fermato in tempo. Con questo libro si cono-sce meglio e in maniera documen-tata la storia dei prodotti con mar-chio “Libera” che sono anche nei supermercati Coop. E la si scopre, questa storia fatta di eroismi quo-tidiani di giovani siciliani e toscani,

La Sicilia di Francesca

Balestri. L’Unione

Sovietica

di Kruscev.

In bicicletta

fra colline

e ricordi beat

li. Insomma, si ribalta il det-to “l’abito non fa il monaco”

12 INFORMATORE INFORMATORE 13

hanno guadagnato in salute, fisica e mentale. È un dato di fatto: giocare a bocce fa bene. Soprattutto alle per-sone non più giovani che in questo modo, senza sottoporsi a sforzi ec-cessivi, camminano, fanno flessioni, muovono costantemente le articola-zioni. Una specie di ginnastica dolce che tiene in movimento lo scheletro e riattiva la circolazione del sangue. Non sono invenzioni.

GINNASTICA DOLCEA Pisa, in un recente convegno

sulla medicina dello sport, medi-ci e studiosi hanno fatto il punto an-

Schiena lievemente curva, polso morbido, sguardo con-centrato. È il ritratto del gio-

catore di bocce colto nel momen-to che precede il lancio. Può avere sei anni o aver raggiunto le ottanta primavere. Gli occhi, il braccio, la postura saranno sempre gli stessi. Questione di pratica e di filosofia. Sì,

perché lo sport delle bocce, checché se ne dica, è una disciplina di tutto rispetto. C’è chi lo definisce un’arte marziale mascherata. Curiosamen-te questo sport, troppo spesso sotto-valutato per essere correttamente praticato, presuppone notevoli doti di equilibrio, concentrazione e co-noscenza di se stessi. Il che lo avvi-cina proprio alle discipline orientali come il karate, il tai-chi o il judo.

Chissà se pensavano di darsi alle arti marziali gli oltre tremila toscani che si sono iscritti alla Fib, la Federa-zione italiana bocce, e i circa dieci-mila che praticano questo sport sen-za prendere una tessera, giocando dove capita, in campini improvvisa-ti, in mezzo all’erba, su aie o spiag-ge. Forse no. Ma con ogni proba-bilità, con il passare del tempo, ne

ATTUALITÀ

Andare a pallino

SPORTSPORT

ATTUALITÀ

ARRIBA MEXICO!Il circolo gastronomico multietnico Paladar organizza un

corso di cucina messicana, tenuto da una cuoca messicana. Il corso si svolgerà presso la sede del circolo, in via Pistoiese 315, a Firenze. Sarà articolato in 3 lezioni,

con inizio mercoledì 8 novembre 2006, alle ore 18, e proseguirà nei due mercoledì successivi con lo stesso

orario; a tutte le lezioni seguirà la cena, durante la quale si degusteranno i piatti preparati.

Questo il programma: mercoledì 8 “I piatti classici”, tortitas de papa, chili con carne, empanadas con frutta; mercoledì 15 “Il pesce”, ceviche, pesce alla maniera di

Veracruz, riso al latte; mercoledì 22 “La cucina della capitale”, riso al prezzemolo, chili arrosto ripieno in salsa

di noci, capirotada. Il mercoledì successivo alla fine del corso si svolgerà una cena messicana aperta al pubblico.

Il costo è di € 60,00, con sconto del 10% per i soci Coop.Info e prenotazioni: tel. 055317228, 3383737710,

www.delicias.it

Uno sport che

piace anche ai

giovani. Benefici

per corpo e mente

A LEZIONE DI BOCCELa Federazione italiana bocce (Fib-Coni), allo scopo di insegnare gli elementi fondamentali del gioco delle bocce, offre in esclusiva ai soci Coop cinque lezioni presso le società aderenti, della durata di un’ora ciascuna, svolte da qualificati istruttori, e il cartellino assicurativo FIB al costo tutto compreso di 30 euro. La Fib metterà a disposizione i campi da gioco e le bocce ed alla fine del corso organizzerà gare per i partecipanti con premi e attestati di partecipazione. Per coloro che intendono continuare l’attività dopo il corso ci sarà una speciale offerta di bocce, scarpe da gioco e il volume “Le bocce in Toscana”, edito da Ets di Pisa.Ecco le società sportive, per provincia, che aderiscono all’iniziativa.Arezzo - bocciofila Asd Arezzo; Cortona - bocciofila Cortona; Pieve Santo Stefano - bocciofila Tiber; Sansepolcro - bocciofila Biturgia.Firenze - bocciofila U.S. Affrico; Scandicci - bocciofila Asd scandiccese; Sesto Fiorentino - bocciofila Sestese; Signa - bocciofila Donizetti.Lucca - bocciofila lucchese; Viareggio - bocciofila Ancora, bocciofila Migliarina.Prato - bocciofila Prato Bocce; Vaiano - bocciofila Vaiano Bocce.Pistoia - Agliana - bocciofila Aglianese; Monsummano - bocciofila Monsummanese; Montecatini - bocciofila Montecatini Avis; Pieve a Nievole - bocciofila Pieve a Nievole; Ponte Buggianese - bocciofila Ponte Buggianese.Siena - bocciofila A.S.B. Senesi; Chiusi - bocciofila Dlf Chiusi; Chianciano Terme - Gruppo bocciofili Chianciano Terme; Monteroni d’Arbia - Gruppo bocciofilo La Popolare.Info: Fib regionale, tel. 055494847, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13

di avvicinare tutti al significato più autentico dell’agonismo. Non si vive di solo calcio, insomma, e la passio-ne che si legge negli occhi di colo-ro che praticano le bocce in Tosca-na lo testimonia.

IN TOSCANAA raccontarci questo mondo,

con immagini e testimonianze, è un libro di recente pubblicazione, “Le bocce in Toscana”. Tra dati, spiega-zioni tecniche, illustrazioni e utili indicazioni, il volume ci regala an-che piccoli, gustosi, angoli di poesia (sportiva, s’intende). Nelle ultime pagine, sotto un’illustrazione che riproduce un noto quadro di Henri Matisse datato 1908, Jeu de boules, poche righe ci offrono uno spaccato colorato e intrigante di questo mon-

do: «I bocciofili li riconosci subito. Arrivano nei piccoli paesi o nelle grandi città di primo mattino, con le loro tute sgargianti e le borsette con il loro prezioso contenuto: 4 bocce. E che siano sintetiche o metalliche sono sempre in perfetto ordine, lu-cidate e pronte a rullare sui campi da gioco di tutta Italia. Assistere ad una partita è sempre uno spettaco-lo: vedere il pallino cercato al pun-to, bocciato, che schizza come im-pazzito per poi fermarsi vicino al-la palla che lo ha colpito, domato nella sua imprevedibilità, è meravi-glioso». Per chi pensa che i boccio-

fili siano solo pensionati annoiati arriva pronta la smentita: «Ogni in-contro è una battaglia: la vincerà chi avrà la forza, la resistenza, l’abilità ma anche la pazienza e il carattere, doti che solo i grandi hanno».

UNA PASSIONEPER TUTTIIn Toscana si dedicano alle boc-

ce anziani e ragazzini, uomini e donne, disabili e non vedenti. A Fi-renze, per esempio, alla polisporti-va L’Affrico si è costituita una squa-dra di non vedenti e i risultati che hanno ottenuto sono stati davvero notevoli, tanto che la loro esperien-za sta per essere esportata in altre zone della Toscana. Certo, i boccio-fili italiani non sono la valanga de-gli iscritti francesi alla federazione

della petanque che arrivano anche a 400.000, ma piano piano il grup-po s’ingrossa. Merito anche dell’atti-vità nelle scuole, che invita i ragazzi ad “assaggiare” anche gli sport me-no noti accanto al calcio, alla palla-volo o al nuoto. La Toscana, dal can-to suo, vanta un campione nella rosa dei nazionali, Carlo Ciani di Orbetel-lo, e testimonial di razza come Fran-co “Cuore matto” Bitossi.

A dire il vero, per appassionar-si a questo sport non ci vuole molto. Basta osservare come si divertono i bocciofili ad ogni età e in ogni latitu-dine. Sarà per la passione tutta fran-

cese per la petanque (che, insieme alla raffa, al volo e al gioco sull’erba è una delle quattro specialità di que-sta disciplina): ma arrivare all’al-tro capo del mondo, in un’ex colonia co-me le Seychelles o la Guadalupa e im-battersi in nugoli di giovani e ner-boruti rasta che si accaniscono in-torno alle bocce, mentre intorno donne, anziani e bambini fanno la claque sottolineando con applausi o fischi le mosse più o meno azzec-cate, lascia in noi il legittimo sospet-to che in questo sport ci sia ben più di quanto appare. ■

di Silvia Gigli

CUCINA

che sui benefici che l’attività delle bocce porta all’organismo. «Abbia-mo scoperto cose molto interessan-ti che non sospettavamo - dice Gian-carlo Gosti, presidente della Fib To-scana -. Le ricerche che ci sono sta-te illustrate dicono che praticare lo sport delle bocce allena la concen-trazione e al tempo stesso stimo-la il confronto e la socializzazione. Del resto, giocando ci si confron-ta costantemente con gli avversari, si scherza, si dibatte. Insomma, il dialogo è costante». Sarà per que-sto motivo che le bocciofile tosca-ne e i circoli della Fib sono sempre molto frequentati, ad ogni ora del giorno. Al mattino dai ragazzi delle scuole, che spesso li utilizzano per fare educazione fisica; al pomerig-gio dagli accaniti delle bocce e alla

sera da coloro che si allenano per i vari campionati regionali e nazio-nali. Non saranno i grandi numeri di altre discipline sportive ma è an-che per questo motivo che fanno no-tizia. Sì, perché è facile volersi dedi-care al calcio immersi come siamo in una costante overdose di pallone ad ogni ora del giorno (e della not-te, se si guarda la tv satellitare). Me-no scontato è scegliere di darsi alle bocce, al tiro con l’arco, al golf o al-la pesca sportiva. Sono sport di nic-chia, qualcuno li definisce “minori”, ma forse proprio questo loro esse-re appartati li rende davvero capaci

BOCCE

IL LIBROGiacomo Viccaro (a cura di)Le boccein ToscanaEdizioni Ets,tel. 05029544 euro 18,00www.edizioniets.com

PER I SOCI COOP

tro capo del mondo,

donne, anziani e bambini fanno la

IL LIBROGiacomo Viccaro (a cura di)Le boccein ToscanaEdizioni Ets,tel. 05029544 euro 18,00www.edizioniets.com

Le foto sono state

fornite per g.c.

dalla FIB Toscana

e realizzate dal

gruppo fotografico

IL PRISMA

di Scandicci

14 INFORMATORE INFORMATORE 15

Sebbene l’inverno non rappre-senti certo la stagione ideale per il giardinaggio, la natu-

ra non è mai avara di sorprese ed è sempre generosa con chi l’ama e la rispetta. Uno dei fiori tra i più belli e caratteristici di questo periodo del-l’anno è certamente il ciclamino.

D’origine mediterranea, coltiva-bili sul terrazzo o in giardino, que-sti delicati fiori devono il loro nome al termine greco kuklos, che signi-

fica cerchio, disco; probabilmen-te in riferimento all’occhio alla ba-se del fiore o alla forma appiattita e tondeggiante del rizoma.

Dall’inconfondibile forma, e con i petali rivolti verso l’alto, il cicla-mino appartiene alla famiglia delle primulacee. Fiore tipico del sotto-bosco, è una pianta erbacea, peren-ne, presente allo stato spontaneo, che predilige le posizioni ombreg-giate. Si trova dalle pinete litora-nee fino ai boschi di montagna ed è quasi il simbolo di queste aree. Mol-to diffuso da noi è il ciclamino vio-

letto, con foglie piuttosto appuntite e fiori inodori; questa varietà fiori-sce tra agosto e settembre mentre, a primavera, si trova facilmente quel-la con fiori profumati, di solito rosa chiaro (in rari casi bianchi), con fo-glie larghe e cuoriformi. I ciclamini hanno piccoli tuberi sotterranei di cui si nutrono svariati animali: cin-ghiali, tassi ed istrici ne sono ghiot-ti e scavano scrupolosamente il ter-reno alla loro ricerca.

Le piante oggi in commercio derivano principalmente della spe-cie “Ciclaminum Persicum”, prove-

niente dalla Grecia e dall’Iran: que-sta varietà già si coltivava nelle case europee, nel Seicento; la produzio-ne su vasta scala ebbe però inizio a fine Ottocento, prima in Inghilter-ra e poi in Olanda, e da allora è col-tivata come pianta ornamentale per eccellenza.

DI TUTTI I COLORIOltre al classico colore rosa

cìclamo, sono ormai disponibili sul mercato varie tonalità di rosa, lilla, rosso e porpora: la Bonfire dai fiori lucidi e color rosso scarlatto, la Can-dlestick dai fiori rosa più o meno in-tenso, la Vogt’s Double che invece ha fiori doppi o la Erato, che presenta i margini dei petali sfrangiati. Tutte queste varietà di Ciclaminum Per-sicum hanno foglie rotondeggianti molto graziose di un bel verde stria-to e fiori a cinque lobi. Il lavoro di

selezione ha portato nel corso degli anni ad ottenere dimensioni diverse e si trovano ciclamini molto piccoli

- detti “miniature”, con un’altezza di 10-15 cm - e “midi”, di misura inter-media. Per sfruttare al meglio le do-ti decorative di queste piante convie-ne evitare di avvicinare colori trop-po differenti tra loro: si consiglia di accostare due sfumature di colore, con le più chiare al centro e quel-le scure ai lati della cassetta o della ciotola. Anche la scelta del conteni-tore gioca un ruolo importante nella valorizzazione delle caratteristiche

ATTUALITÀ

FIORI E PIANTE

Dal bosco al terrazzoTesto e foto di Càrola Ciotti

ALBERI STORICIVIE IN VERDE

estetiche di queste piante.In generale la coltivazione non

richiede un’attenzione eccessiva, ma alcuni accorgimenti sono neces-sari per evitare insuccessi.

CON IL FREDDOIl periodo migliore per comin-

ciare ad esporre i vasi è la metà di novembre, quando i primi fred-di hanno fatto perdere virulenza ai parassiti ( fusarium e botritis, i più temuti) presenti nel terreno e che potrebbero danneggiarne la crescita e la salute. Il substrato ideale deve essere ricco di sostanze organiche, torba e sabbia, in modo da renderlo ben drenante, dato che questa specie teme i ristagni d’ac-qua. L’annaffiatura è molto impor-tante per i ciclamini: carenze idri-che sono assai pericolose per que-sti fiori! La pianta appassisce facil-mente, fiori e foglie perdono con-sistenza... con conseguenze spes-so disastrose. Così, anche in in-verno è necessario irrigare (non bagnando i fiori), in special mo-do nelle giornate fredde con ven-to secco di tramontana. Durante l’estate, poi, quando la pianta è or-mai in riposo vegetativo, la neces-sità d’acqua è superiore e si deve abbondare!

Un’altra precauzione da prende-re durante il periodo invernale è di ricoverare le nostre piante di cicla-mino quando la temperatura scen-de molto: sono resistenti, ma temo-no il gelo così come le alte tempe-rature e il sole diretto. Per la conci-mazione si può usare un concime liquido, da miscelare all’acqua per irrigare. Questa operazione si com-pie ogni due mesi. Quando le radi-ci avranno riempito completamen-te il vaso sarà il momento di trapian-tare in un contenitore leggermente più grande: il trapianto va effettuato sempre in tarda primavera. In que-sto periodo è meglio sospendere le annaffiature. Se necessario, toglie-re i fiori sfioriti e le foglie ingiallite insieme al peduncolo e al picciolo; si raccomanda di usare forbici appro-priate evitando di strapparli con le mani, per non rischiare di danneg-giare il tubero. ■

ATTUALITÀ IL CASTAGNO

LA TANA DELLE BISCE

F ra i numerosi castagni to-scani citati nei testi sugli al-beri monumentali, due su-

scitano il nostro interesse: il “casta-gno di Fredi” in frazione Roccatede-righi, nel comune di Roccastrada, e il

“castagnon d’la Rena”, in località Cer-

vara, vicino a Pontremoli. Non spicca-no per particolare bellezza: l’età e le avversità naturali sono tiranne. Ma, in vario modo, sono degni di attenzione e di rispetto. Il primo avrebbe (il con-dizionale è d’obbligo) addirittura 2000 anni! Il fusto, cavo, è alto solo qualche metro, ma ha una circonferenza di qua-si 10 metri. La sua tormentata cortec-cia è ricoperta di muschio, dove sono cresciute le felci. Come per ogni albe-ro che si rispetti, una leggenda è nata alla sua ombra. Fredi era un rampollo degli Ardengheschi, signori di Rocca-tederighi nel XII secolo; amava, riama-to, la giovane figlia di Peppone, feroce signore di Sassoforte e crudele nemi-co degli Ardengheschi. I due ragazzi si incontravano di nascosto ai piedi del castagno. Ma una notte, anziché il suo amore, Fredi incontrò i sicari di Pep-pone che non ebbero pietà del giova-ne. Ancora oggi, nell’anniversario del-

la tragedia, si dice che i due innamora-ti escano dall’ombra, tenendosi per ma-no, accompagnati dal canto dei grilli e dal barlume delle lucciole.

Il secondo castagno, pur avendo “appena” 1000 anni, detiene il prima-to del fusto più massiccio di tutta la To-scana: oltre 12 metri di circonferenza. Nel 1999 una serie di tempeste provo-carono il crollo della parte superiore del tronco centrale; ma l’albero, pur assai provato, è ancora vivo. La base del fu-

sto è dotata da secoli di un’enorme cavità in cui si può comodamente entra-re. Per questo in passato tale cavità esercitava una duplice funzione: quella di gabinetto pubblico del-la comunità di Cervara (e quanto concime avrà ri-cevuto il castagnon...), e quella di rifugio per colonie di bisce (ma come avranno fatto i cervaresi ad “acco-modarsi” in un bisciaio?). Negli ultimi decenni, per cercare più moderne agia-tezze, i cervaresi se ne so-no andati; al loro posto so-no arrivati i cinghiali che hanno trovato nelle bisce un ghiotto boccone: e an-che quelle sono sparite. ■

A MEZZA QUOTAAlto fino a 30 metri e capace di lunga vita, il castagno (Castanea sativa) ha tronco robusto molto ramificato, con una chioma ampia e folta. Le foglie, lunghe, dentate e con numerose nervature, hanno un colore verde scuro; sono lucide e glabre nella parte superiore, opache e pallide nella parte inferiore. Quello che volgarmente è chiamato riccio, in realtà si chiama cupola: contiene una o più castagne che, commestibili in vario modo, hanno costituito in passato un’importante base alimentare.L’antica e diffusa coltivazione di questa pianta fa sì che l’areale originario di questa specie sia di difficile ricostruzione. Il castagno si trova in tutto il Mediterraneo e in tanti altri paesi extraeuropei. In Italia cresce fra i 200 e i 1000 metri di quota su Alpi e Appennini; sull’Etna arriva fino ai 1500 metri. Il legno, semiduro e di lunga durata, è usato per travi e tavole, mobili e botti; nell’industria cartaria serve a produrre cellulosa al solfato. Come combustibile ha uno scarso valore: brucia male, con molta cenere e poca fiamma.

LA SCHEDA

VIE IN VERDE

Testo e foto di Francesco Giannoni

Il ciclamino è tra le

varietà più diffuse nei

giardini e sui balconi.

Come curarloIN CASA

Sistemare il ciclamino in una

zona luminosa, ma non soleggiata.

Il terriccio va mantenuto sempre

umido, e bisogna concimare ogni

due mesi

SAPORI DEL MUGELLO64 pagine, un vero e proprio viaggio nel Mugello, per

raccogliere i saperi e le tradizioni del territorio e imparare a conoscere i sapori della sua cucina e dei suoi prodotti

tipici: dal latte che viene commercializzato con il marchio Mugello alla carne bovina, dal marrone del Mugello Igp al

farro biologico.È “Sapori e saperi nel Mugello”, la nuova guida della

Comunità Montana, più ricca nella sua veste grafica e nei contenuti. Il libro segnala anche i luoghi da visitare, le

principali manifestazioni, alcune ricette come la farinata con le leghe, i cappelletti, i tortelli di patate, la famosa torta

di marroni o la rinascimentale torta in balconata. Tra le principali novità della guida la presenza delle aziende

agrituristiche e dei negozi dove acquistare i prodotti tipici mugellani, i ristoranti del territorio, l’accessibilità o meno

per i portatori di handicap, la possibilità di portare animali. Altra novità il capitolo dedicato al vino, con la segnalazione

delle aziende produttrici, dei vitigni utilizzati e delle etichette prodotte nella vallata, senza dimenticare la

confinante Strada dei vini Chianti Rufina e Pomino.Info: Ufficio turismo Comunità montana Mugello,

tel. 055845271, www.mugellotoscana.it

LA GUIDA

RUBR

ICHE In cucina la panna si usa per ren-

dere morbide e cremose mol-te preparazioni, per legare sal-

se e mantecare risotti, e in pastic-ceria è un ingrediente spesso irri-nunciabile.

Merceologicamente per panna o crema di latte si intende lo strato denso e ricco di grassi del latte ot-tenuto per affioramento o per cen-trifugazione. La tecnica “per affio-ramento”, oggi quasi inutilizzata, è la più antica: consiste nel lasciare il latte circa 12 ore in vasche di af-fioramento, così che il grasso possa

salire in superficie formando uno strato denso di panna, che è un po’ acida per la presenza di acido latti-co prodotto dalla fermentazione dei microbi. Con la centrifugazione, in-vece, potenti centrifughe scremano il latte sino allo 0,05%, per cui si ot-tengono panna e latte magro. È il me-todo attualmente più usato: i micro-bi non hanno il tempo di sviluppar-si, la panna che si ottiene ha un bas-so tenore di acidità ed è un sistema che rende più facile dosare il con-tenuto di grasso nel prodotto finale,

così che la panna possa essere com-mercializzata come panna da caffet-teria (in contenitori piccoli, da 10 g) con il 10% minimo di grasso; panna da cucina, che contiene il 20% mini-mo di grasso; panna da pasticceria, che ne contiene almeno il 30% e può essere con o senza zucchero.

GUIDAALLASPESA

RUBR

ICHE

GUID

AALL

ASPE

SA

di Monica Galli

e Alessandra Pesciullesi

ALLA FRANCESENella cucina francese si usa la crème fraîche, cioè una

panna pastorizzata con aggiunta di fermenti lattici, molto simile alla nostra panna acida. È una crema densa e

vellutata dal sapore leggermente acidulo, usata per piatti di pesce, verdure o con frutta fresca. Viene usata anche per rendere un po’ più pastose minestre o altre salse, perché a

differenza della panna bolle senza addensare troppo. È molto usata anche nella cucina dell’Est - in Russia si

chiama smetana - dove è usata per insaporire gulasch, zuppe e salse. Si può acquistare in negozi molto forniti o

farla in casa, seguendo molteplici ricette: amalgamare 200 g di panna fresca con 80 g di mascarpone e il succo filtrato

di 2 limoni; amalgamare 100 g di yogurt magro greco con 100 g di robiola, aggiungere 1 cucchiaio di succo di limone. Un pizzico di sale per preparazioni salate; avendo tempo a

disposizione, è possibile prepararla usando la panna fresca lasciata almeno 8 ore, coperta, a temperatura ambiente,

aggiungendo alla fine poco limone. Poiché la panna si altera con estrema facilità, è la ricetta che bisogna seguire

con più attenzione, soprattutto in estate.

menticare il suo impegno per la carta stampata con la direzione della rivista Gola gioconda (edizioni Aida). Ha tro-vato un po’ di tempo anche per noi, e i nostri soci, pensiamo, gli saranno gra-ti per questo calendario fresco ed ori-ginale. Anche per le fotografie è confer-mata la coppia dello scorso anno: il gu-sto estetico ed artistico di Daniela Tar-taglia, la passione e la professionalità di Andrea Fantauzzo.

Le pagine sono completate e arric-

chite da informazioni utili sulla coope-rativa, che messe nel calendario che si tiene appeso e in bella vista diventano sempre a portata di mano.

Anche quest’anno il Calendario Coop sarà disponibile solo nei punti di vendita. Per averlo occorrerà dunque richiederlo presso il negozio Coop che si frequenta abitualmente. ■

Per la presenza di molti grassi è sconsigliabile a chi soffre di diar-rea, ma per gli inappetenti e per chi soffre di stipsi può rappresentare un valido aiuto.

In commercio esistono anche co-mode panne spray, sotto pressione con protossido di azoto, sia fresche che a lunga conservazione, che con-tengono l’80% di panna da pasticce-ria e, a differenza delle panne liqui-de, additivi quali vanillina, carrage-nina (E 407) e mono-digliceridi de-gli acidi grassi (E 471). Anche queste possono essere con o senza zucche-ro, da leggere in etichetta. Sono mol-to comode per preparazioni estem-poranee da mangiare subito, poiché il gas evapora rapidamente lascian-do poi solo “tracce” di panna.

Esiste inoltre tutta una gamma di prodotti chiamati erroneamen-te panne vegetali, che in realtà sono delle margarine liquide, fatte con grassi vegetali idrogenati, cioè resi montabili con l’aggiunta di idroge-no. Questo processo chimico, sem-plice e poco costoso, trasforma i grassi insaturi (quelli buoni) in sa-turi, che oltretutto vengono alterati al punto che tutti gli organismi vi-venti, uomini e microbi compresi, hanno difficoltà a digerirli ed usar-li. Il prodotto finale quindi contiene la stessa percentuale totale di gras-si della panna vera e le calorie tota-li sono uguali. I reali vantaggi nu-trizionali non sono la presunta leg-gerezza, quanto piuttosto la totale mancanza di colesterolo e di lattosio che le rende utilizzabili da chi soffre di ipercolesterolemia o intolleran-za al latte ed ai suoi derivati conte-nenti lattosio. Questi prodotti vege-tali, privi di vitamine e sali minera-li, sono ricchi di stabilizzanti, emul-sionanti, aromi, coloranti e casei-nato di sodio (usato come surroga-to del latte per permetterne la mon-tatura). La presenza degli stabiliz-zanti e l’idrogenazione dei grassi fa sì che queste panne vegetali restino montate più a lungo, e siano meno attaccate dai batteri. La crema di lat-te, invece, è un prodotto vivo, ricco di nutrienti importanti: è altamente deperibile e deve essere consuma-to fresco. ■

PUBBLICAZIONIPRODOTTI

16 INFORMATORE INFORMATORE 17

PUBBLICAZIONIPUBBLICAZIONI

CALENDARIO COOP 2007

NUDIE CRUDIAbbinamenti originali fra cibi tradizionali

Il Calendario Coop di quest’an-no, appeso alle pareti di casa di molte famiglie, uffici e nego-

zi, propone immagini moderne di piat-ti realizzati con in-gredienti tra-dizionali, tipi-ci, spesso di nicchia della no-stra regione. In prati-ca una riscoperta in ter-mini innovativi di pro-dotti antichi. Ne sono venute fuo-ri ricette elabora-te, abbastan-za difficili da eseguire, che richiedono tem-po ed applicazio-ne in cucina. Per la “regola del con-trappasso” per il 2007 abbiamo pen-sato a cose molto semplici, che non ri-chiedono tempo ma vanno nella stes-sa direzione: la riscoperta dei sapori antichi, dei prodotti semplici, da ab-binare con gusto ed originalità. Ecco perciò in primo piano salumi, pane e formaggi, accanto a frutta e verdura, messi insieme per fare una merenda o un pasto leggero e veloce. Oppure il massimo della golosità con cioccola-to e fragole, o della delicatezza con ri-cotta e miele, o dei sapori forti con fi-chi e salame toscano. Ci sono anche curiosità e abbinamenti insoliti, come le mele con la finocchiona o la sopras-sata con le arance.

Ci sembra insomma un’operazio-ne che mette in primo piano i prodot-ti, quasi a suggerire un’estetica del gu-sto e della semplicità.

A guidarci nel mondo dei prodotti e del loro abbinamento, ancora una vol-ta è Leonardo Romanelli. Il 2006 è sta-to un anno molto intenso per lui, tra tra-smissioni televisive su reti locali (Ca-nale 10, Di vin parlando) e su reti na-zionali (La 7, Chef per un giorno), sul-la Rai con partecipazioni settimana-li a programmi di successo; senza di-

PRODOTTIPRODOTTI

OCCHIO AL PIATTOLa campagna sulla sicurezza alimentare fa tappa alla CoopSi chiama “Occhio al piatto”, ed è una campagna di informazione sulla sicurezza alimentare in cucina, promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con le Asl del territorio regionale. Partita da Siena, sta girando in lungo e in largo per tutta la Toscana: una casina mobile, attrezzata con una deliziosa e curatissima cucina, per informare i cittadini sui modi corretti di manipolare, conservare e cuocere i cibi.

“Occhio al piatto” farà tappa anche nel supermercato Coop di via Erbosa, a Gavinana, dal 2 al 9 novembre, e all’Ipercoop di Sesto Fiorentino dall’11 al 20 novembre. Dentro la cucina il personale della Asl 10 spiegherà le

“mosse” giuste da fare per scongiurare il rischio di tossinfezioni alimentari in ambito domestico. Testimonial della campagna l’attore comico Vito.Info: www.occhioalpiatto.it

A NOVEMBRE

PANNA E AFFINI

Grassa con gusto

ceridi e colesterolo nel sangue e agli obesi. Per chi segue un regime ali-mentare normale non è un alimen-to da demonizzare, se usato con par-simonia! Basti pensare che le calo-rie vanno da 240 a 340 per 100 g, secondo la percentuale di grasso, e che aumentano di 50 quando si usa la panna zuccherata. Tutto somma-to, anche zuccherata raggiunge ap-pena le calorie di formaggi quali il brie o il pecorino, e se rimaniamo tra i dolci 100 g di panna montata - che sono tanti perché è voluminosa

- equivalgono alle calorie di un cor-netto al cioccolato! Una coppa di fra-gole (400 g) con panna montata non zuccherata vale meno di 400 calorie.

LA RICETTA

CALENDARIO COOP 2007In distribuzione a dicembre in tutti i punti vendita dell’Unicoop Firenze

La campagna sulla sicurezza alimentare fa tappa alla Coop

Fotografie di

Federico Magonio

Acida, da cucina,

pasticcera. Un

alimento goloso

e nemmeno

troppo calorico

Tutte e tre si trovano sia nella ver-sione fresca pastorizzata, nel repar-to frigo, che in quella a lunga con-servazione, con scadenza a 90 gior-ni (finché sono chiuse). Tutti i tipi di panna sono composti essenzial-mente dal grasso del latte, vitamine A, B1, B2 e discrete quantità di po-tassio, calcio, fosforo e acqua. L’uni-co carboidrato presente è il lattosio, mentre fra le proteine è importan-te la presenza di caseina, che con-sente l’aumento di volume quando la panna viene montata. Il contenu-to in colesterolo è di circa 140 mg

in 100 g, per que-sto se ne scon-siglia un im-piego frequen-

te soprattutto a chi presenta un

eccesso di trigli-

FOTO A. FANTAUZZO

18 INFORMATORE

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ta, per la dissalatura, quindi imbu-stato sottovuoto. A questo punto la confezione viene calata in un cilin-dro colmo d’acqua e sottoposto ad una pressione altissima a 6000 at-mosfere (equivalenti a 6 tonnellate per cm2) esercitata uniformemente dall’acqua in cui è immerso, capace di distruggere qualunque carica bat-terica e microbica presente. Per ca-pire la portata di tale pressione ba-sti pensare che al fondo della Fossa delle Marianne, la più profonda del-la terra (oltre 11.000 metri sotto il li-

vello del mare) ci sono solo 1000 at-mosfere. Con questa tecnologia si ot-tiene un prodotto inalterato nelle sue proprietà nutritive, che ha lo stesso gusto di quello non trattato, ma con una scadenza molto più lunga: il bac-calà così stabilizzato può essere con-servato per 45 giorni. L’importante è non rompere la catena del freddo

LA NOVITÀ

2-15/11Fasce sconto

Dal 6 novembre speciale vino novelloSpeciale casa calda

16-29/11Offerta convenienza a tutto risparmio

su tanti prodotti stagionaliSpeciale bruschetta con l’olio nuovo

Offerta pre-Natale

9-22/11Caldo inverno Ipercoop

Food: prodotti locali in primo pianoSpeciale cioccolatoOfferta intimi e calze

Casa NataleSpeciale informaticaTutto per la cottura

23/11-7/12Offerta di forte convenienzaGrande offerta freschissimi

23/11-24/12Speciale regalo

GUIDAALLASPESA

18 INFORMATORE INFORMATORE 19

FOOD

Il baccalà è un pesce di larghis-simo consumo. Si trova in com-mercio sotto sale o già ammolla-

to e dissalato. Nel secondo caso va consumato rapidamente, in frigo si

conserva infatti 3/4 giorni al massi-mo. Oggi però - grazie all’applicazio-ne di una rivoluzionaria tecnica di trasformazione e conservazione de-gli alimenti, la Hpp (High pressure processing) - un’azienda di Vinci, la Ghezzi alimentari spa, è riuscita ad ottenere un baccalà ammollato (già pronto all’uso) che si può mantene-re a lungo in frigo senza l’aggiunta di additivi o conservanti. Si tratta di un procedimento di pastorizzazio-ne, effettuato attraverso un macchi-nario sofisticato realizzato in Svezia. Il baccalà viene prima messo in am-mollo per 70 ore in vasche d’acciaio con acqua a temperatura controlla-ta (in modo che non vi siano sbalzi termici) e periodicamente cambia-

mantenendolo in frigo (a non più di 5 gradi). Una volta aperto va mangia-to entro due giorni.

Ideale per una scorta in casa, è facilissimo e comodo da utilizzare. Dopo averlo tolto dal sottovuoto ba-sta passarlo per qualche minuto sot-to l’acqua corrente, asciugarlo e cu-cinarlo nel modo desiderato.

PER TUTTI I GUSTIIl baccalà, il cui nome deriva dal

fiammingo kabeljaw, che significa bastone di pesce, è il merluzzo, pe-sce tipico del Mare del Nord, sfilet-tato e conservato sotto sale (mentre lo stoccafisso si conserva senza sale, essiccandolo all’aria). Il sale serve per tirare fuori l’acqua dalle cellule e conservarlo così a lungo. La sala-gione del baccalà si deve ai pescato-ri baschi, che utilizzarono per que-sto pesce lo stesso metodo di con-servazione già usato per la carne di balena. Prima di essere consuma-to il baccalà deve stare in ammollo per almeno un giorno sotto acqua

corrente. Quando la carne è morbida e non salata signifi-ca che è pronto per la cottura.

In cucina si può gustare in tan-ti modi, tutti squisi-ti: bollito, fritto, in insalata, in bianco o al sugo. A Firen-ze e in generale in Toscana il bacca-là (alla fiorentina o alla livornese) è molto diffuso. Nel capoluogo gigliato, preparato col po-modoro, è un piatto tradizionale del ve-nerdì. In Portogal-lo il bacalau è l’ali-

mento nazionale, ed esiste una ricet-ta per ogni giorno dell’anno.

È un alimento ad alto valore nu-trizionale, ricco di proteine, sali mi-nerali, povero di grassi (quei po-chi che ci sono sono polinsaturi, gli Omega 3 preziosi per abbassare il li-vello di colesterolo nel sangue) e con poche calorie (95 per 100 g).

Baccalà tecnologicoa cura di

Rossana De Caro

Nei negozi Coop il baccalà si tro-va anche sul banco del pesce fresco tutti i giorni, sia salato che ammol-lato e reidratato. È della migliore qualità, proviene dai mari freddi del nord, ed è lavorato in gran parte in Portogallo, Danimarca e Norvegia.

OLIO NUOVOI SAPORI DELL’OLIO

In Toscana è un must. La bruschet-ta con l’olio nuovo è un classico

per assaggiare il sapore leggermente piccante dell’olio appena franto. Anche quest’anno Coop promuove, per i soci e non, l’olio nuovo extra vergine italiano, fornito da 4 produttori nazionali e 15 lo-cali, piccole aziende dislocate sul terri-torio dove è presente la cooperativa con i suoi punti vendita.

La presenza di numerosi fornito-ri locali rafforza il legame con il terri-torio ed è un valore aggiunto sia per la Coop che per i suoi clienti. È un mo-do inoltre per dare spazio anche ai piccoli produttori e portarli alla ri-balta di un consumo più ampio, qua-

le quello della grande distribuzione.L’olio nuovo toscano ha come par-

ticolarità un gusto amarognolo, legger-mente piccante, e un colore giallo/ver-de intenso, che fa parte proprio delle sue caratteristiche e della sua spiccata personalità. Quest’anno, nel primo tri-mestre, l’olio made in Italy ha registrato un 30% di esportazioni in più rispetto al 2005 (dati Cia-Confederazione italiana agricoltori). Un trend che, secondo l’or-ganizzazione agricola, potrebbe quali-ficare l’Italia nel 2006 come primo pae-

se esportatore a livello mondiale. È in-teressante sapere che il maggior con-tributo a questo risultato positivo arri-va proprio dalle piccole e medie azien-de produttrici, che hanno saputo qua-lificare e imbottigliare le loro migliori produzioni a prezzi concorrenziali. Ot-timi risultati sono stati conseguiti dagli oli extravergini Dop e Igp, per i quali il nostro paese detiene il primato euro-peo. Fra le regioni italiane la regina in-contrastata dell’olio è la Toscana, con oltre 90 milioni di euro di olio esporta-to in tre mesi, seguita dalla Lombardia (sede di riferimento di molte industrie olearie nazionali) con 45 milioni, dalla Puglia (21 milioni), dall’Umbria (20 mi-lioni) e dal Lazio, con 15 milioni di euro.

In promozione dal 16 al 29 novembre presso iper, super e minimercati Coop

LE NOCIAMICHE DEL CUORE

Sono frutti che racchiudono i colori e il sapore dell’autunno.

Spezzare il guscio legnoso per arriva-re a conquistarne il saporito ghe-

riglio è un atto assai diffuso sulle nostre tavole, spe-

cialmente con l’avvici-narsi del Natale e dei grandi pranzi festi-vi. Ma forse non tut-ti sanno che le noci, se mangiate quoti-

dianamente in modi-che quantità (in quanto,

come tutta la frutta secca, sono altamente caloriche), sono

un vero toccasana per il nostro organi-smo e in particolare per il cuore. Oltre infatti ad essere ricche di sali minerali, importanti per il sistema nervoso, so-no una fonte preziosa di acidi grassi in-saturi che riducono il colesterolo nel sangue, svolgendo un effetto benefi-co sulle arterie.

Il noce (Juglans regia L.) è una pian-ta originaria dell’Asia attualmente col-tivata in tutto il mondo. Ne esistono di-verse varietà, fra le più diffuse la cali-forniana, di grosse dimensioni, la fran-quette, la pecan. In Italia la coltivazio-ne delle noci è concentrata in Campa-nia, la noce di Sorrento è la varietà no-strana più nota e pregiata. La matura-zione delle noci è autunnale, va da metà

Nuova tecnica per

conservarlo più a

lungo. L’origine e

le preparazioni

BACCALÀ GRATINATOIngredienti per 4 persone: 800 g filetto di baccalà

ammollato, 500 g pomodori ciliegini, 30 g pangrattato, 40 g formaggio grana grattugiato, 1 mazzetto di basilico, 2

spicchi d’aglio, origano, peperoncino piccante in polvere, sale, olio extravergine di oliva.

Tagliare il baccalà a piccoli tranci. Mondare e lavare il basilico, tritarlo e metterlo in una ciotola con un pizzico di

origano, il pangrattato e il grana; salare, unire un pizzico di peperoncino e mescolare bene. Lavare i pomodorini,

tagliarli a metà e sistemarli in una teglia da forno, cosparsa con un po’ d’olio extravergine di oliva, insieme con i

pezzetti di baccalà. Su tutto cospargere il composto, condire con un filo di olio extravergine di oliva e cuocere in

forno a 220°C per circa 20 minuti.

settembre a fine ottobre, il frutto secco si trova tutto l’anno. Si dice che la noce porti fortuna. Gli antichi romani lancia-vano noci agli sposi in segno di augu-rio; in Belgio era usanza fra le ragazze in età da marito “pescare” in un cestino di noci (piene e vuote): a chi toccava la piena presto si sarebbe sposata.

Le noci con guscio si possono con-servare per diversi mesi, lontane dal calore, dall’umidità e dalla luce.

In offerta per i soci busta noci dal 16 al 30 novembre negli iper, super e minimercati

LA RICETTA Nuovi cartellini sui cursori del banco carni fresche dei supermercati: in bella evidenza il taglio della carne e l’uso consigliato in cottura.

FOTO A. FANTAUZZO

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20 INFORMATORE

ALBERO DI NATALEVERO O SINTETICO?L’abete di Montemignaio e quello “ecologico”

Non è perfetto come quello sin-tetico, ma la sua imperfezione

è sinonimo di autenticità, in più ha un buon profumo: è un albero vivo e come tale va rispettato.

Si consiglia di acquistarlo con le ra-dici (in modo da poterlo ripiantare suc-cessivamente) e non tagliato, prove-niente da vivai autorizzati (dalla fore-stale) con un contrassegno di ricono-scimento che indica il luogo d’origine e il nome del vivaio. Gli abeti all’interno delle abitazioni soffrono per l’eccessi-vo calore. Una buona regola è di annaf-fiarli spesso, mantenendo la terra umi-da, tenendoli in una posizione lumino-sa lontano da termosifoni e da altre fon-ti di calore. L’ideale sarebbe addobbar-li all’esterno, in terrazza o in giardino, o comunque lasciarli fuori quanto più possibile restringendo a pochi giorni il soggiorno in casa. Durante le feste gli alberi vengono inoltre “stressati” da addobbi natalizi e sostanze chimiche, come bombolette coloranti e neve fin-ta, che intaccano rami e foglie e sono da evitare.

Una volta passate le feste, gli abeti possono essere recuperati in vario mo-do. In alcune località è lo stesso Comu-ne ad occuparsene riciclandoli, oppure si possono riportare nei vivai, ripiantar-li in giardino o metterli in vaso sul bal-

mente simili ai veri che una volta ad-dobbati la distinzione è davvero mini-ma. Per i rami viene utilizzato un ma-teriale rigido che simula in tutto e per tutto i rami veri, anche nella sensazio-ne leggermente pungente al tatto tipi-ca dell’abete. I prezzi sono maggiori ri-spetto ai “veri” alberi di Natale, ma te-nendo conto che l’ecologico dura per molti anni lo si può considerare un in-vestimento.

In offerta per i soci dal 16 novembre al 15 dicembre albero sintetico negli iper, supermercati e inCoop

LA FLANELLAMORBIDO ABBRACCIO

La flanella è un tessuto classico dell’abbigliamento. Il termine

viene dal francese flanelle, che deriva a sua volta dall’inglese flannel e dal gal-lese gwlan, che significa lana.

È una stoffa molto morbida al tatto, di lana o cotone o mista, garzata (ope-

razione che rende pe-losi i tessuti) o follata, cioè sottoposta ad un trattamento che con-ferisce compattezza e morbidezza ai tes-suti in lana. Pettina-ta o semipettinata, è caratterizzata dalla superficie uniforme e non rasata, ricoper-ta da una piccola pelu-ria. La flanella cardata è più pesante e molto elegante. Un tempo molto usata per abiti e cappotti, la flanella è stata poi abbando-nata per un lungo pe-riodo per tornare, co-me capita spesso nel-la moda, nuovamente

in auge di recente. Grazie alla sua parti-colare lavorazione la flanella tiene mol-to caldo, ha infatti un maggiore isola-mento termico rispetto ad altri tessu-ti. Quella in cotone, di spessore minore e pelo più corto, è anch’essa morbida e garzata, ed è molto utilizzata per ca-micie e pigiami.

In offerta per i socidal 2 al 15 novembre negli iper, supermercati e inCoop

DAL 6 NOVEMBRE

ARRIVA IL VIN NOVOPer i francesi è il Beaujolais nouveau, per noi il vino novello che arriva sugli scaffali come ormai di rito il 6 novembre, la

data di inizio stabilita per la sua commercializzazione. Come l’olio nuovo è uno dei sapori tipici autunnali. Come

dice il nome stesso è un vino giovane, fresco, molto aromatico, estremamente gradevole al palato, ideale da

accompagnare con le castagne o con piatti semplici. È prodotto con un sistema particolare di vinificazione: la macerazione carbonica. Nel nostro paese è sempre più

gradito e il mercato è in crescita. Per realizzarlo vengono usati diversi vitigni, soprattutto Sangiovese e Merlot. Ha

una gradazione minima di 11 gradi e va imbottigliato entro il 31 dicembre dello stesso anno di vendemmia. Non è un

vino longevo e per questo va bevuto nell’arco di pochi mesi.In promozione negli iper, supere minimercati dal 6 novembre

NO FOODNO FOOD

cone. In Italia la coltivazione dell’albero di Natale è concentrata principalmen-te in Toscana, nella provincia di Arez-zo, in particolare nell’alto Casentino (dove si producono circa 150-200.000 piante all’anno), e in modo minore nel pistoiese.

Circa 500/600 ettari vengono de-stinati a questa coltivazione, in zone montane o in collina, occupando terre-ni che verrebbero altrimenti abbando-nati e subirebbero un degrado idrogeo-logico. Le piante in vendita provenien-ti dai vivai rappresentano una grande risorsa economica per molti agricolto-ri di queste zone. Quelli in vendita alla Coop provengono da Montemignaio e hanno almeno 10 anni di vita.

L’albero sintetico presenta indi-scussi vantaggi. È pratico e facile da gestire, non “sporca” la casa e non ne-cessita di cure. È riutilizzabile tutti gli anni, si può sottoporre a qualunque ti-po di addobbo più o meno pesante, a spray coloranti e neve finta senza dan-

neggiarlo. Sta bene ovunque ed esiste di varie dimensioni e altezze. Ultima-mente la tendenza privilegia gli alberi alti (1,80 m), più ricchi e imponenti ri-spetto a quelli di taglia media o ai picco-li. I sintetici di ultima generazione han-no fronde simmetriche e regolari, si co-struiscono ad innesto, inserendo i rami contrassegnati da colori diversi nei ri-spettivi cilindri lungo il fusto. Ormai gli alberi ecologici in commercio sono tal-

FOTO C. CIOTTI

IN VENDITA NEI SUPERMERCATI, NEGOZI E IPERMERCATI UNICOOP FIRENZE

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dal 2 al 15 novembre 2006

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24 INFORMATORE INFORMATORE 25

FORMAZIONE

DIRIGENTI DI COOPERATIVAUn master alla facoltà di Economia. Iscrizioni entro il 22 novembre

La facoltà di Economia del-l’Università degli studi di Fi-renze insieme a Ancc Coop,

associazione nazionale delle coopera-tive di consumatori, e Scuola Coop, Isti-tuto nazionale di formazione, organiz-za per l’anno accademico 2006/2007 un master universitario di 1° livello in

“Organizzazione e management del-le imprese della cooperazione di con-sumatori”.

Il master prevede 440 ore di di-dattica in aula e 300 ore di stage pres-so aziende cooperative di consumato-ri operanti in Italia: l’obiettivo è forma-re figure professionali per eventuale in-serimento in ruoli di elevato livello all’in-terno delle imprese stesse.

Il costo del master è di 3.500 euro e sono previste borse di studio per gli stu-denti meno abbienti e più meritevoli.

La data di presentazione delle do-mande di ammissione scade il 22 no-vembre 2006.

Le lezioni inizieranno il 22 febbraio 2007 e si terranno nelle giornate di giovedì pomeriggio, venerdì e saba-to mattina.

Per informazioni relative ai re-quisiti di accesso al master, alle mo-dalità di iscrizione e selezione scri-vere a [email protected] oppure rivolgersi alla segreteria am-ministrativa post laurea, via Micheli 30, Firenze, tel. 0552756602, e-mail: [email protected]

SEZIONI SOCI

Le iniziative delle sezioni soci sono

continuamente aggiornate sul sito

www.coopfirenze.it

SOCIALITÀ

SEZIONI SOCI

FIRENZE NORD OVESTGLI ARTISTIDEI FORNELLI

È un itinerario pensato per bam-bini e bambine dai 7 ai 10 an-

ni: con l’aiuto di educatrici e animatori specializzati saranno condotti alla sco-perta di un mondo goloso, tra i miste-ri che si nascondono dietro ai fornel-li. Armati di mestoli, grembiuli e fanta-sia giocheranno imparando all’interno di una cucina attrezzata, di una biblio-teca “da mangiare” e di uno spazio-la-boratorio dove prendendo spunto da di-versi alimenti ne conosceranno le pro-prietà, i loro utilizzi e i loro segreti.

L’itinerario prevede cinque incontri a tema di circa due ore ciascuno, il gio-vedì dalle 17 alle 19 (dal 9 novembre), per un max di 15 partecipanti. L’Acca-demia del fornello, questo il nome del-l’iniziativa, è promossa dalla sezione soci Firenze nord ovest e dalla coope-rativa sociale Meta. Si invitano i geni-tori a segnalare eventuali intolleran-

ze alimentari o allergie dei propri figli, dando l’autorizzazione ad effettuare assaggi e degustazioni. Si tratta di un percorso sperimentale: se avrà suc-cesso, l’iniziativa sarà ripetuta nei pri-mi mesi del 2007.

Info ed iscrizioni: Gabriella Bellini, 3398608399, ore pasti. Gli incontri si terranno al Centro Doc, via V. Emanuele 194, Firenze

VALDISIEVE-FIRENZE NORD ESTPITTURE SOLIDALI

Dal 25 novembre al 2 dicembre, presso i locali del centro com-

merciale Valdisieve in via Verdi, a Pon-tassieve, sarà allestita una mostra con le opere partecipanti alla quarta edizio-ne del concorso di pittura contempora-nea, organizzato dalla sezione soci Val-disieve e Firenze nord-est.

Nel corso della mostra saranno selezionate le migliori dieci opere, che verranno poi esposte in una sala del Consiglio regionale toscano. Gli auto-ri delle tre opere ritenute più merite-voli da una giuria qualificata riceve-ranno inoltre un premio in denaro. La quota di iscrizione al concorso, che ha il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pontassieve, sarà de-stinata alla campagna 2006 de “Il Cuo-re si scioglie”.

In occasione della Festa della To-scana (30 novembre) e in concomitan-za con il concorso di pittura contempo-ranea, il Comune di Pontassieve, in col-laborazione con Unicoop Firenze, pro-muove inoltre una mostra-concorso sul tema “Il volontariato”, in tutti i suoi aspetti: sociale, culturale, ambientale. L’iscrizione è gratuita; un settore sarà riservato a ragazzi e scolaresche. Le tre prime opere selezionate saranno pre-miate con una targa e all’artista della migliore opera verrà offerta la possi-bilità di allestire una personale tempo-ranea nei locali del palazzo “Sansoni-Trombetta”, sede dell’amministrazio-ne comunale.

Info: Paolo 3388641798, Gabriele 3292198352, Mario 3472734275, Giovanni 3393616217

FIRENZE SUD OVESTCORSI DI CERAMICA

L’associazione culturale Cava-liere azzurro, in collaborazio-

ne con il quartiere 3 di Firenze e la se-zione soci Coop Firenze sud-ovest, or-ganizza corsi di ceramica serali, in ora-rio 21-23, e di pittura pomeridiani, dalle 18 alle 20. I corsi sono a numero chiu-so (max 10 partecipanti). Sono previste quote speciali per i soci Coop.

Info: associazione culturale Cavaliere azzurro,tel. 055701250-3384658981

PISTOIAOCCHIALI A SCONTO

Dopo tre mesi di sperimenta-zione è diventata definitiva la

convenzione con Ottica 2 S, via del Can Bianco 26, Pistoia.

La convenzione è valida per tutti i soci di Unicoop Firenze e per i loro fa-miliari, non è cumulabile con altre con-

venzioni o sconti e sarà attuata soltanto dietro presentazione della carta socio.

L’accordo prevede lo sconto del 20% sulle tariffe ufficiali della Ottica 2 S,

educazione fisica, laureato in scien-ze motorie. Gli esercizi sono mirati al-le esigenze individuali di ognuno e rap-presentano un valido aiuto per preveni-

re e allontanare patologie e dolori, con benefici sull’apparato muscolo-sche-letrico, cardio-vascolare e cardio-cir-colatorio. I corsi sono inoltre un’impor-tante occasione di incontro e di aggre-gazione sociale. Per i soci Coop e i loro familiari sconto del 15% sulla quota di frequenza. Ogni socio ha inoltre diritto a due lezioni di prova gratuite.

Info: Polisportiva Firenze Ovest, via Lombardia 2/a, angolo via della Sala, tel. 055301530; istruttore Luca Mercanti, 3493592031

FIRENZE NORD OVESTIL VINO E LE FESTE

I l Centro di educazione ai consu-mi di Firenze organizza due corsi

di cucina con inizio nel mese di novem-bre. Da mercoledì 22 l’appuntamento è con la “Cucina delle feste”, quattro in-contri, il mercoledì dalle 19 alle 22, te-nuti dal professor Romeo D’Oronzio. A fine serata assaggi di quanto prepara-to durante la lezione. Costo del corso 60 €. Iscrizioni a partire dall’11 novembre.

Il secondo appuntamento è con Leonardo Romanelli che svelerà tutti i segreti del vino in un corso di 2° livello, inizio il 30 novembre. In particolare sa-ranno illustrate le diverse caratteristi-che dei vini prodotti nelle regioni italia-ne ad alta vocazione vinicola, con de-gustazione guidata. Quattro incontri, il giovedì dalle 18 alle 20, costo d’iscrizio-ne 80 €, comprensivo di un kit di calici da degustazione. Iscrizioni a partire dal 18 novembre. Entrambi i corsi si terran-no presso la sede del Centro Doc, via V. Emanuele 194, a Firenze.

Info ed iscrizioni:tel. 3398608399, dalle 10 alle 12

SIENADANZA ARABA

La sezione soci organizza un cor-so di danza araba, dodici ore

per sei incontri settimanali, il giovedì dalle 18 alle 20. Le lezioni si svolgeran-no nei locali della sezione soci, presso il supermercato Coop di via delle Gron-daie, e saranno tenute da una professo-ressa di origine algerina esperta in dan-za medio-orientale. Nella quota d’iscri-zione di 30 € è compreso l’acquisto di un pareo orientale.

Info: sezione soci Siena, tel. 0577334002

SIENACORSO DI RICAMO

Otto incontri di due ore ciascuno, due volte a settimana, nel pe-

riodo compreso tra gennaio e febbraio 2007. È il corso di ricamo organizzato dalla sezione soci presso i propri loca-li, per un gruppo di max 10 partecipanti. Alla fine del corso, tenuto dalla signora M. Ciupi, esperta ricamatrice, sarà or-ganizzata una visita al Museo del rica-mo di Pistoia. La quota di iscrizione di 50 € comprende anche una valigetta (che sarà consegnata ad ogni singolo partecipante) contenente un kit com-pleto per apprendiste ricamatrici.

Info: sezione soci Siena, tel. 0577334002

LE PIAGGECELIACI E MARINAI

La sezione soci delle Piagge or-ganizza un corso di cucina tutto

dedicato al pesce. “Sapore di mare” in-segnerà ai partecipanti, max 15, a pre-parare un menu completo, dagli anti-pasti ai secondi piatti. Le lezioni, gui-date dal professor Francesco Lucibel-lo, dell’istituto alberghiero Buontalen-ti, cominceranno il 28 novembre e pro-seguiranno nei tre martedì successivi, dalle 20.30 in poi, nei locali del circo-lo Spazio Reale di San Donnino, in via Trento. Costo del corso 60 €.

Dopo il successo della prima edi-zione torna il corso per imparare a cu-cinare piatti gustosi senza glutine. Cin-que incontri a partire da giovedì 11 gen-naio (dalle 20-20.30 in poi), fino all’8 febbraio. Gli incontri si terranno presso il circolo Spazio Reale di San Donnino, in via Trento, il costo del corso, promos-so in collaborazione con l’Associazione italiana celiachia (Aic), è di 50 €.

Info ed iscrizioni: tel. 0553427372; segreteria Aic, tel. 0558735129

FIRENZE SUD ESTRICAMI PER IL CUORE

Continuano fino a giugno gli in-contri di “Ago, salotto e svago”,

il corso di ricamo organizzato dalla se-zione soci Firenze sud est. Sotto la gui-da della maestra Giovanna, insegnan-te brava e paziente nonché provetta ri-camatrice, le allieve impareranno tutti i segreti del punto antico, della sfilatu-ra, dell’arte di lavorare al telaio. Gli in-

SOCIALITÀ

che sarà praticato sugli occhiali da vi-sta completi (montatura + lenti gradua-te + montaggio) e sugli occhiali da sole (lenti neutre o graduate + il montaggio). Nessun onere aggiuntivo sarà applica-to per aprire pratiche o schede.

Info: Ottica 2 S, tel. 0573308226; soci Coop Pistoia, tel. 057334615

LE PIAGGEGINNASTICAPER ANZIANI

La Polisportiva Firenze Ovest or-ganizza corsi di ginnastica per

adulti e per anziani. Le lezioni si ten-gono presso l’impianto di via Lombar-dia, davanti al centro commerciale “Le Piagge”, il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 10.30 o dalle 10.30 alle 11.30. A fare da guida un insegnante di

POLITICA E PACE“La politica internazionale in età globale”. È questo il titolo di un corso promosso dalla sezione soci Coop Valdinievole,

dal Forum per i problemi della pace e della guerra e dal circolo Arci Rinascita di Lamporecchio.

Sei incontri di circa due ore ciascuno su argomenti di grande attualità: il nucleare, l’Onu e le organizzazioni

internazionali, la Nato, il riscaldamento globale e i rischi ambientali, teorie di pace e di guerra, la società civile e i

suoi movimenti. Gli incontri si terranno di venerdì ( il 3, 10, 17, 24 novembre e il 1° dicembre) dalle 21 alle 23 al circolo

Arci di Lamporecchio. All’introduzione del relatore - in “cattedra” si alterneranno docenti dell’Università di

Firenze, Bologna, Sant’Anna di Pisa e Siracuse University - farà seguito un’ora riservata alle domande dei

partecipanti e alla discussione.Info: sezione soci Valdinievole,

tel. 05727761-0572911217 (punto soci)

VALDINIEVOLE

SEZIONI SOCISEZIONI SOCI

26 INFORMATORE INFORMATORE 27

SOCIALITÀ

ne sono più bassi di analoghe carte revolving e anche le altre condizio-ni sono state improntate alla massi-ma chiarezza e trasparenza.

In pratica la carta TantiAcquisti può essere usata come “Spesa in” e con qualche vantaggio in più. Anche con questa carta si pagano il 5 del me-se tutte le spese effettuate alla Coop nel mese precedente, senza spese e senza interessi, per un massimo di mille euro al mese, mentre Spesa in ha un tetto di 600 euro mensili. È gra-tuita i primi 12 mesi e successivamen-te costa 15 euro l’anno. Poi si han-no a disposizione altri duemila euro, quando e se servono, per prelievi ed acquisti a rate, sia presso i punti ven-dita di Unicoop Firenze che ovunque ci sia il marchio MasterCard, alle mi-gliori condizioni di mercato. Insom-ma, un “ombrello” per gli imprevi-

sti e un modo di programmare le spese più importanti. Per promuo-vere questa carta, Integra propone un’occasione conveniente per chi ri-chiede la carta TantiAcquisti entro la fine dell’anno. Si tratta di un buo-no per il finanziamento a tasso zero

(Tan 0,00%, Taeg 0,00%) per un ac-quisto presso gli ipermercati di Uni-coop Firenze, da fare entro la fine di marzo del 2007. ■

SEZIONI SOCI MONDO COOP

contri sono settimanali: si può sceglie-re tra il lunedì e il martedì, dalle 16 al-le 18, o il giovedì dalle 21 alle 23. I lavo-ri realizzati in questi primi mesi di cor-so daranno vita ad un mercatino allesti-to presso la sezione soci, all’interno del supermercato di via Erbosa, che si svol-gerà per tutta la giornata di venerdì 8 dicembre. Il ricavato sarà interamente devoluto ai progetti di solidarietà della campagna “Il Cuore si scioglie”.

Info: sezione soci Firenze sud est, tel. 0556811973, e-mail: [email protected]

LE SIGNE E CASCINALEZIONI DI MUSICALastra a Signa - Riprendono i cor-

si di musica presso l’Accademia musi-cale Caruso, via Diaz 116, Lastra a Si-gna. I soci Coop, e i loro figli minoren-

ni, potranno usufruire di una lezione di prova completamente gratuita a scel-ta tra questi strumenti: pianoforte, vio-lino, flauto e chitarra. Le richieste ver-ranno esaudite, una per ogni carta so-cio, fino al completamento delle classi. L’obiettivo è capire le potenzialità e l’in-teresse del partecipante prima di ade-rire o meno al corso.

Info e prenotazioni: tel. 3482286337,www.accademiacaruso.it,e-mail: [email protected] - La Filarmonica munici-

pale G. Puccini di Cascina organizza corsi di strumenti a fiato (anche serali), a percussione, musicale collettivo “Di-re, fare, suonare” (4-6 anni) e musicale collettivo di flauto dolce “Giochiamo a suonare” per bambini tra i 6 e gli 11 anni. Per i soci Coop e per i loro figli minoren-

ni sconto del 10 per cento. Le iscrizioni sono sempre aperte, possono parteci-pare ai corsi ragazzi delle scuole ele-mentari, medie e superiori, universita-ri, lavoratori e pensionati. Inoltre la Fi-larmonica organizza corsi di chitarra, pianoforte, canto e tastiere.

Info ed iscrizioni: Filarmonica G. Puccini, via T. Romagnola 1255, S. Anna di Cascina (Pisa), tel. e fax 050741515,www.filarmonicapuccinicascina.it

CASTELFIORENTINOVOLONTARIIN PIAZZA

È il tema principale della Festa della Toscana, quest’anno in-

centrata proprio sul variegato mon-do del volontariato. Anche Castelfio-rentino ha voluto dedicare una gior-nata alle tante associazioni che ope-rano sul territorio, organizzando per domenica 26 novembre un grande mercato della solidarietà, dalle 10 di mattina e fino a tarda sera, sotto ad un tendone allestito per l’occasione in piazza Cavour. Ogni associazione avrà il suo spazio: anche i volontari della sezione soci di Castelfiorentino saranno presenti, con un banco do-ve sarà possibile acquistare prodotti recuperati altrimenti destinati al ma-cero, magari solo per un piccolo difet-

to della confezione o di fabbricazio-ne. Trasformare lo “spreco” in risor-sa, riutilizzando tutti i prodotti inven-dibili, è l’obiettivo del progetto Recu-pero merce, che ha mosso i primi pas-si nel 1998 ad Empoli e al quale parte-cipa anche Castelfiorentino. Sotto al tendone ci saranno anche stand ga-stronomici per ristorarsi e ritempra-re il fisico. Il ricavato di tutta la gior-nata sarà interamente devoluto a pro-getti di solidarietà.

In tre settimane in seimila han-no richiesto le nuove carte socio per pagare la spesa emesse da

Integra Spa, società costituita in par-ti uguali da Unicoop Firenze e Con-sum.it, del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. La maggior parte ha richie-

sto “Spesa in”, la carta che consen-te l’addebito della spesa il 5 del me-se successivo in una sola soluzione, e per un importo massimo mensile di 600 euro. Una buona parte sono soci che hanno un conto con banche non convenzionate e con Bancopo-sta e che solo con le nuove carte pos-sono pagare la spesa addebitandola al loro conto corrente.

Dei seimila soci che han-no chiesto le nuove carte, solo un terzo aveva già la normale carta socio con il chip e sono passati a “Spesa in”: lo han-no fatto perché ora c’è il Pin (codice segreto) che li rassi-cura, perché si paga una volta al mese e perché è completa-mente gratuita. Pochi hanno scelto TantiAcquisti, la carta che consente acquisti ratea-li e non solo alla Coop. Quella degli acquisti rateali è consi-derata da molti una tentazione pericolosa per far spendere di più e far lucrare a chi la emet-te pesanti interessi. Non è sem-pre così. E la scelta di Unicoop Firenze di entrare nella società che gestisce le nuove carte è una garan-zia per la revolving TantiAcquisti.

Nelle famiglie ci sono delle spe-se necessarie o improvvise che met-tono in difficoltà il bilancio mensi-le: i libri scolastici per i figli, la so-stituzione della lavatrice che si rom-pe nel momento peggiore, il moto-rino del figlio che va a scuola... spe-se necessarie che gravano con diffi-coltà sul reddito mensile. Chi ha la carta TantiAcquisti se la può cavare brillantemente, destinando queste spese (fatte sia da noi che presso al-tri esercizi) a revolving, cioè rateiz-zandole e decidendo la rata mensi-le. Gli interessi di questa rateizzazio-

SOCIALITÀ

I GIORNI DELL’ALLUVIONEUna settimana fitta di appuntamenti, dal 4 all’11 novembre,

per ricordare il 40° anniversario dell’alluvione a Firenze. Fra gli eventi principali la mostra fotografica di David Lees

alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, David Lees for Life: Triumph from Tragedy - I giorni dell’alluvione.

Giornata clou, sabato 4 novembre, in memoria del momento in cui l’acqua dell’Arno travolse gli argini e riempì

di acqua e fango l’intera città. Il consiglio regionale della Toscana e il Comune di Firenze in seduta congiunta, inoltre,

incontrano gli Angeli del fango, i giovani volontari che lavorarono mesi per strappare la città alla morsa che

l’avvolgeva. I vigili del fuoco metteranno in mostra i loro mezzi storici in piazza Signoria, mentre al Teatro Verdi

andrà in scena lo spettacolo teatrale “4 novembre 1966 la grande guerra dell’Arno”. Al Teatro Comunale infine grande

concerto serale a ingresso libero.Info: www.comune.fi.it

CELEBRAZIONI

OCCASIONI SCONTATELe mostre e i musei con ingresso a sconto per i soci Coop

Museo di storia naturale e del territorio Calci (Pisa), via Roma 79, tel. 0502212970Orario fino al 14 giugno: 9-18 da martedì a sabato, 10-19 domenica e festivi, chiuso il lunedìPer i soci Coop biglietto a 3,50 euro anziché 5,00 e sconto del 30% sui prodotti in vendita presso il punto MuseoshopMuseo della Basilica di Santa Maria delle GrazieSan Giovanni Valdarno, piazza Masaccio 8Per i soci Coop sconto del 15% sul biglietto d’ingresso, sia per la collezione permanente che per le mostre ospitate, e sugli oggetti in vendita. Orario 10-13/14.30-18.30, martedì e giovedì chiusoInfo: tel. 0559122445La valle dei tesori: capolavori allo specchio Territorio dell’Empolese ValdelsaFino al 19 novembre, orario: da giovedì a lunedì 10-13/15-19, sabato e domenica visite guidate gratuiteBiglietti: intero 6,00 euro, ridotto soci Coop 4,00 euroInfo: tel. 0571244304,www.piccoligrandimusei.it/valledeitesoriMuseo dei RagazziFirenze, Palazzo VecchioSconti per i soci Coop su biglietti singoli, coppie, famiglie e cumulativo Palazzo Vecchio-Cappella BrancacciPrenotazione gratuita: tutti i giorni ore 9-18, tel. 0552768224 - 0552768558Info: lun.-ven. 9.30-17.30, tel. 0552768622, e-mail: [email protected] dei mezzi di comunicazioneMostra permanenteArezzo, Palazzo Comunale, via Ricasoli 22Orario: mart.-giov.-sab. e prima domenica del mese,orario 10-17Visita guidata su richiestaIngresso 2 € per i soci Coop e i loro familiariInfo: tel. 0575364741, 3479475345, 0575377662

CON LA CARTA SOCIO

NUOVE CARTE SOCIO

Prevenire gli imprevistiSuccesso di Spesa

in. Le caratteristiche

di TantiAcquisti

n tre settimane in seimila han-no richiesto le nuove carte socio per pagare la spesa emesse da

Integra Spa, società costituita in par-ti uguali da Unicoop Firenze e Con-sum.it, del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. La maggior parte ha richie- NUOVE CARTE SOCIO

VAL DI SERCHIO-VERSILIA. CALDARROSTE E VIN NOVOLa sezione soci ha organizzato “La castagnata 2006”, castagne e vino per tutti. Tre gli appuntamenti: il 20 ottobre davanti al supermercato Coop di Metato, il 27 ottobre presso la Coop di Vecchiano, il 3 novembre davanti a quella di Torre del Lago, sempre dalle 16 alle 19.

Altre informazioni a pag. 48di questo giornale

FOTO TORRINI FOTOGIORNALISMO

FOTO C. VALENTINI

28 INFORMATORE INFORMATORE 29

Artisti geniali, antiche civil-tà, molteplici stili espressi-vi per un’ampia panorami-

ca su mondi e protagonisti in luo-ghi e tempi diversi. Sono le grandi mostre in programma in tutta Italia, che i soci potranno visitare fra no-vembre e marzo del prossimo anno grazie ad Argonauta Viaggi.

Il primo appuntamento è con il Rinascimento italiano e con lo

straordinario evento organizzato per celebrare i 500 anni dalla morte di Andrea Mantegna. Un artista per tre città, perché è fra i Musei Civici agli Eremitani di Padova, il Palazzo della Gran Guardia a Verona e il Pa-lazzo Te a Mantova che si articola la mostra, per un totale di 350 opere (64 i capolavori di Mantegna) e 140

musei prestatori di tutto il mondo. A Padova, oltre a preziose opere di Mantegna - come la Madonna con il bambino addormentato - ci so-no capolavori di Donatello, Bellini, Dürer e altri famosi artisti; a Verona, accanto alle due fondamentali ope-re prodotte da Mantegna per la cit-tà - la Pala di San Zeno, e la famosa Madonna in gloria tra i santi - ope-re di diverse personalità di notevole interesse dell’ambiente artistico ve-ronese; e anche a Mantova, accan-to a tante delle numerose opere che Mantegna produsse nel lungo perio-do di soggiorno alla corte dei Gon-zaga - tra cui la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Battista bam-bino, e la famosa Madonna delle ca-ve - saranno in mostra i lavori di altri

artisti che operarono in città.L’itinerario completo nelle tre cit-

tà è previsto per il 3 e 4 dicembre, con viaggio in pullman, ingresso alla mo-stra, visite guidate, albergo a tre stel-le: la quota di partecipazione è di 160 euro. Gita di un solo giorno, invece, a Mantova, il 3, 15, 17 e 20 novembre:

EVENTIdi

Edi Ferrari

viaggio in pullman, ingresso alla mo-stra e visita guidata a 43 euro.

Sono certamente i famosi soldati di terracotta del Primo Imperatore - un’armata imponente composta da guerrieri, cavalli, carri da combat-timento, tutti a grandezza naturale e diversi tra loro - la grande attrazio-ne di “Cina. Nascita di un impero”, alle Scuderie del Quirinale di Ro-ma. Questi, e altri preziosissimi re-perti, per un totale di oltre 300 pez-zi, alcuni dei quali mai usciti prima dalla Cina, in una mostra il cui al-lestimento è firmato dal regista Lu-ca Ronconi e che racconta un mil-lennio di storia e arte del più gran-de impero della storia.

Viaggio in pullman, ingresso alla mostra e visita guidata il 1° e 4 dicembre, quota di partecipazione 52 euro.Info e prenotazioni Argonauta Viaggi.

CRETE SENESI

È una delle zone più fotografa-te della Toscana, immortalata

nei versi di Mario Luzi e nelle pennel-late di Ambrogio Lorenzetti, impressa nelle pellicole di Mario Monicelli e Ber-

nardo Bertolucci. Magica stagione per le Crete Senesi, l’autunno: l’occasione da cogliere è quella di un fine settima-na speciale nel prezzo e nella proposta dell’Apt di Siena, in collaborazione con Vacanze Senesi Incoming.

Fra gli sconti e vantaggi previsti ci sono: una notte gratis prenotando un

RISERVATO AI SOCI

pacchetto di 3 notti; 50% di sconto sulla seconda notte per chi soggiorna 2 notti; bambini in camera con i genitori, gra-tis fino a 12 anni; una degustazione di piatti tipici nei ristoranti di “Vetrina To-scana a tavola”; visita gratuita ai mu-sei del territorio. In più, a seconda del fine settimana prenotato, si potrà par-tecipare gratuitamente ad alcuni even-ti, dai percorsi trekking alla ricerca gui-data del tartufo a San Giovanni D’Asso. Su richiesta si possono aggiungere ai pacchetti l’ingresso alle terme di Rapo-lano e il viaggio sul Treno Natura a prez-zi vantaggiosi.

Soggiorni in agriturismo (pacchet-to 3 giorni/2 notti € 83; pacchetto 4 giorni/3 notti € 110) o in hotel 3 stelle (pacchetto 4 giorni/3 notti € 120). Per i soci Coop, 10% di sconto sulla preno-tazione dell’intero soggiorno.

Info e prenotazioni:Vacanze Senesi Incoming, tel. 057745900/220420.

SUPER SCONTOAL PUCCINI

Tornano le serate ad ingresso su-per scontato per i soci al Pucci-

ni di Firenze. Dopo Paolo Poli, la scor-sa stagione, è ora la volta degli ultimi

spettacoli di Alessandro Benvenuti e Paolo Hendel, ai quali i soci potranno assistere con un biglietto promoziona-le di soli 12 euro più prevendita (con la normale convenzione, con lo sconto di 3 euro, l’ingresso per i soci va per que-sti spettacoli da 16 a 18 euro, sempre più prevendita).

EVENTI“Addio Gori”, scritto da Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti e interpretato dal-lo stesso Benvenuti, chiude la trilogia della famiglia Gori. Come per gli episodi precedenti, lo spettacolo è una specie di specchio deformante che riflette tic e comportamenti di un nucleo familiare di un piccolo paese toscano, riconosci-bili e riconducibili ad una qualsiasi fami-glia di qualsiasi paese italiano. Ad inter-pretare virtuosisticamente, in un molti-plicarsi di voci, gesti, espressioni, tutti i personaggi, è ancora una volta l’autore-attore-regista toscano.

Paolo Hendel si interroga inve-ce sull’utilità della nascita dell’uomo

- “Il bipede barcollante” del titolo - che avrebbe bisogno dei polpacci al posto degli stinchi e viceversa, così non si farebbe male, ma avrebbe anche biso-gno di un terzo braccio, di un occhio da-vanti e uno dietro... Ma dopo la nasci-ta l’uomo diventa sociale, e la caustica ironia di Hendel colpisce allora a 360°, mostrando senza remore le storture e gli inganni di chi, politico o pubblicita-rio, capitano d’industria o intellettuale, cerca di influenzare le vite di tutti.

Iniziativa speciale per Benvenuti il 12, 14 e 15 novembre; per Hendel il 23, 26, 28, 29 e 30 novembre, e il 3 dicem-

bre. Prevendite presso la cassa del Tea-tro Puccini e il circuito regionale Box Of-fice. Info: tel. 055362067-055210804.

IN CARTELLONE

Breve carrellata su alcuni degli spettacoli in convenzione per

i soci questo mese.

RISERVATO AI SOCI

Firenze. Al Verdi, il 10 torna “La febbre del sabato sera”, il 16 in sce-na Manuela Arcuri in “Liolà” e il 23 Lo-retta Goggi con “Se stasera sono qui”, con orchestra dal vivo e un corpo di bal-lo di 10 ballerini. Per tutte e tre le serate sconto di 5 euro.

Al Teatro Comunale segnalazione per i concerti di Julia Jones (28 e 29) e per l’oratorio in forma scenica “Elias”, diretto da Seiji Ozawa (16, 18, 19); per gli Amici della Musica, alla Pergola, se-gnalazione per “I grandi Lieder di Schu-bert (I)” (il 19) e per la Klezmerata Fioren-tina con canti e musiche della tradizione ebraica (il 26). Riduzioni variabili.

Prato. Al Metastasio, dall’8 al 12, “La donna serpente” e dal 29 novembre al 3 dicembre “Gli uccelli” di Aristofane, con Sandro Lombardi (sconti da 6 a 8 eu-ro); al Fabbricone dal 21 al 26 un origina-le allestimento di “Elettra” di Hugo von Hofmannsthal (sconto di 7,50 euro).

Arezzo. Al Bucci di San Giovanni Valdarno, il 2 “La piccola bottega degli orrori” e il 26 l’ultimo spettacolo di Pao-lo Rossi. Al Capodaglio di Castelfranco di Sopra, l’11 “Sabrina” con Corrado Tedeschi. Al Comunale di Cavriglia, il 10

“La resistibile ascesa di Gianluca G”, con Gianluca Guidi. Per questi spettacoli in-gresso con lo sconto di 2 euro.

Lucca. Al Giglio il 29 l’ultimo Pao-lo Rossi; e per l’opera, il 27 e 20, “La Bohème” di Puccini.

Pisa. Al Teatro Verdi il 18 e 19 va in scena l’ultima opera di Verdi, il

“Falstaff”. Riduzioni variabili.VIAGGI AL SUPERPer venire incontro alle esigenze di informazioni su viaggi,

soggiorni e gite dei soci, le agenzie aderenti a Toscana Turismo effettuano presenze periodiche presso alcuni

punti di vendita. Eccole.TAMATA VIAGGI - LUCCA

Ipercoop Montecatini - il venerdì 10.30-12.30Coop Lucca - Sant’Anna - il venerdì 17.30-19.30 Coop Lucca - Arancio - il mercoledì 17.30-19.30

ARGONAUTA VIAGGI - FIRENZECoop Viale Talenti - Firenze - il martedì 18/19

Coop Poggibonsi - Salceto - il mercoledì 17/19Ipercoop Lastra a Signa - il venerdì 17-19

Prossimamente anche in via Carlo del Prete - FirenzeARGONAUTA VIAGGI - EMPOLI

Coop Certaldo - il venerdì 16-17Coop Castelfiorentino - il venerdì 17-19

CTC - PRATOCoop Prato, via Viareggio - il giovedì e il sabato 16-19

CORYMBUS VIAGGI - SIENACentro commerciale Le Grondaie - il giovedì 17-19

Mantegna a Padova,

Verona e Mantova.

L’armata cinese in

terracotta a Roma

PER I SOCI Le grandi mostreTEATRO AMATORIALE11° Festival nazionalePescia (PT)4 e 11 novembre ore 21,5 novembre ore 16.30e sabato 18 ore 21,galà di pemiazione.Per i soci Coopsconto di 1 €sul biglietto.Informazioni:tel. 0572 4405040

CONCERTI

Andrea Mantegna,

Trittico di San

Zeno, basilica

di San Zeno

maggiore, Verona

(particolare).

Foto: Fotoflash

di Mario Polesel

Si chiama “Alta fedeltà” la convenzione per i soci con la PRG, e dà la possibilità di ricevere un biglietto omaggio ogni cinque acquistati per cinque spettacoli diversi. La tessera Alta fedeltà può essere richiesta all’ingresso dei singoli spettacoli, mentre per prenotare il biglietto omaggio è necessario telefonare allo 055667566.

3 novembreSamuele BersaniFirenze - SaschallPosti numerati 29,90/25,30/20,70 euro

10 novembrePiero PelùFirenze - SaschallGalleria numerata 28,80 euroPosto unico in piedi 21,90 euro

TOSCANA TURISMO

Maggiori infoe aggiornamenti nella sezione Eventi diwww.coopfirenze.it.

30 INFORMATORE INFORMATORE 31

NON ERA UN FURTO

Un collega di lavoro ha subito la clonazione del bancomat pro-

babilmente in occasione di acquisti in un supermercato. Ammesso che que-sto corrisponda a verità, gradirei sape-re se sono state intraprese iniziative per prevenire questo problema e ga-rantire i soci.

Giorgio Ricciardi - Montecatini

La clonazione di una carta banco-mat, ad oggi, ha bisogno di due rile-vazioni: un apparecchio che registri la traccia della banda magnetica e uno per copiare il codice segreto. Di solito que-ste rilevazioni avvengono su postazioni non custodite, in quanto occorre piaz-zare gli strumenti e poi riprenderli. Ab-biamo notizia solo di un tentativo di que-sto genere nella distribuzione moderna e fu scoperto proprio perché si verifica-rono due furti di scarso valore in un bre-ve periodo di tempo. In realtà l’obiettivo dei ladri non era la merce, ma la mano-missione degli strumenti di pagamen-to elettronico.

Da noi il controllo degli strumenti e della loro integrità avviene ogni giorno e presso tutti i punti vendita. Viene ef-fettuato, inoltre, un costante adegua-mento degli apparecchi di rilevazione delle carte di pagamento con altri di nuova generazione. Ci sono, infine, al-tre procedure che, ovviamente, devo-no essere note solo agli addetti ai lavo-ri. Quindi siamo in grado di rassicurare i soci sulla massima attenzione su que-sto aspetto.

ESCLUSO I BUONI

Sono un vecchio socio da cir-ca 30 anni, in viale Talenti, con

moglie e figlie. La domanda è questa: perché la Coop non accetta i buoni pa-sto, quando altri supermercati li accet-tano? Perché devo dare circa euro 250

A cura di Antonio Comerci

al mese alla concorrenza? Perché “la Coop sei tu, chi può darti di più” non ci tratta da affezionati clienti?

Otello Berti - Firenze

L’Unicoop Firenze, per continuare a praticare i prezzi più bassi d’Italia, deve necessariamente valutare con estrema attenzione tutte le scelte che appesanti-scono i bilanci. Il costo che la coopera-tiva sosterrebbe accettando i buoni pa-sto rappresenta un “servizio” per alcuni clienti, ma i vantaggi prima di tutto van-no a chi emette i buoni e pretende scon-ti sul loro valore fino al 10%, e un paga-mento notevolmente dilazionato. Questi costi aggiuntivi gravano, in ultima analisi, su tutti i soci e clienti, anche se non uti-lizzano i buoni pasto. Comunque stiamo

lavorando per verificare se ci sono stra-de alternative, e contiamo in modifiche alla legislazione vigente, preannunciate, ma che ad oggi non ci sono state.

CALCOLI SBAGLIATI

A lla faccia della chiarezza sul-le etichette dei prezzi! Senti-

te questa. Filetti di sgombro Delicious al naturale, barattolo da 125 g costo 1,32 euro, prezzo al chilo (riportato sul cartellino) 14,67, prezzo vero al chilo (calcolato da me) 10,56 euro. Quindi è un prezzo sbagliato! A confondere le idee c’è, sullo stesso scaffale, Filetti di sgombro Delicious in olio, barattolo da 125 g costo 1,42 euro, prezzo al chilo (ri-portato sul cartellino) 11,36, prezzo ve-ro al chilo (controllato da me) 11,36 eu-ro. Questa volta il calcolo è giusto! Si-curamente avrete una spiegazione per

questo inconveniente (e sono curioso di conoscerla), ma il problema di fondo ri-mane: il cliente che si basa sul prezzo al chilo, per il confronto delle merci, come deve organizzarsi?

Romeo Cappellini - Prato

Il “mistero” è presto spiegato. Nel-lo sgombro al naturale il prezzo al chi-lo si calcola sul prodotto sgocciolato, ri-portato in etichetta. Ed è giusto così: il li-quido di governo, che contribuisce a for-mare il peso netto della confezione, non è calcolato nel prezzo dello sgombro. È una norma di legge ed è fatta per tutela-re il consumatore, che così può confron-tare il costo reale dello sgombro conte-nuto nella scatoletta e non l’acqua che si butta via. Nello sgombro all’olio, que-

st’ultimo è considerato un ingrediente e fa parte del prodotto, quindi il prezzo al chilo è calcolato sul peso netto della confezione e in questo caso non c’è (per legge) l’indicazione del peso sgocciola-to. Analoga situazione si ritrova nei legu-mi in scatola e in quei prodotti per i quali la legge prevede di indicare in etichetta il peso del prodotto sgocciolato.

COME CRISTALLOHo letto su internet il vostro articolo

sul Negroni... Mi dicono di usare ghiac-cio trasparente, ma come faccio a pro-durlo in casa? In genere mi viene tutto bianco e non cristallino... Se potete dar-mi questa indicazione...

Valentina Prue - E mail

L’opacità del ghiaccio è dovuta in gran parte al contenuto di sali mine-

rali dell’acqua. Nei manuali per bar-man si consiglia di usare acqua oligo-minerale, a basso contenuto di residuo secco, e contenitori in polietilene (pla-stica) perfettamente puliti e asciugati. Naturalmente influisce anche il frigori-fero: quelli casalinghi non sono adatti alla produzione di un ghiaccio perfetta-mente cristallino. L’opacità può essere data anche dalla superficie rugosa del ghiacciolo, ma questa sparisce dopo un po’ di permanenza all’aria.

PUNTI ON LINE NO

Vorrei sapere cortesemente co-me si fa a conoscere quanti

punti ha la propria tessera. E, soprat-tutto, se c’è la possibilità on line di ve-rificare il proprio saldo punti.

Pellegrini EmanuelaCinigiano (GR)

Ancora non è attivo il servizio on li-ne, il saldo dei punti è riportato in fondo ad ogni scontrino della spesa che si ef-fettua presso di noi.

AIUTO APPREZZATO

Sono una persona invalida con una gravissima difficoltà visi-

va e trovo nella Coop di Ponte a Greve sempre molto aiuto, attenzione, genti-lezza, di cui vi sono profondamente gra-ta. Oggi una vostra addetta ha fatto spe-sa con me, in un quinto del tempo che io in genere impiego, mi ha fatto conosce-re la cassa degli invalidi e il diritto alla precedenza di cui non sapevo. Ringra-zio sentitamente e verrò da voi sempre volentieri perché mi sento a casa mia.

Liana Poli - Firenze

MEGLIO MEZZO

Sarebbe cosa grata sapere il perché non si trovano più i

mezzi busti di pollo. Luciano Bellacci - Firenze

Ad agosto è stato rifatto l’assorti-mento del banco polleria e data la bas-sa vendibilità dei mezzi busti del pollo è stata “sospesa” questa referenza, recu-perando spazio per gli articoli più richie-sti dai soci e consumatori. A settembre è stata fatta una verifica su questa scel-ta e si è visto che alcuni soci gradiva-no l’acquisto del mezzo pollo per volta, quindi l’abbiamo ripristinato.

LETTERE

SCIOPERI E COOP

Sono cresciuta in una città, Luc-ca, dove la Coop era una pic-

colissima realtà lontana da casa mia e quando sono andata ad abitare a Pi-sa per studiare sono stata molto con-tenta di trovare un supermercato che, pur nei limiti delle “regole di merca-to”, fosse per così dire “attento” ai va-lori nei quali mi riconosco. Da allora ho sempre scelto la Coop per la mia spesa, pensando così di favorire nel mio picco-lo un’idea diversa di distribuzione. I re-centi fatti che leggo sulla cronaca loca-le di Lucca in merito al supermercato di Sant’Anna (licenziamento di una com-messa e sciopero proclamato dalle or-ganizzazioni sindacali di Lucca, ndr) mi lasciano piuttosto perplessa. Da quan-to leggo il comportamento dei dirigen-ti (che non conosco) non mi sembra ri-specchi quei valori che mi hanno fatto scegliere Coop fino a ora e mi lascia un po’ di amaro in bocca leggere di sciope-ri, azioni di protesta e processi civili che riguardano proprio “la mia Coop” co-me se si trattasse di un “supermerca-to qualsiasi”. Vi scrivo per chiedervi se possibile qualche spiegazione di fronte a questo episodio che mi sembra forte-mente delegittimante e soprattutto per capire se davvero un supermercato va-le l’altro o se ho ancora motivo di pen-sare che la Coop sia migliore.

Lucia del Chiaro - Pisa

Il comportamento della cooperativa, per quanto riguarda la gestione del per-sonale, non ha uguali nel panorama della distribuzione moderna. Pur tenendo con-to delle esigenze di mercato (il costo del lavoro non può superare certi limiti, altri-menti saremmo fuori mercato), il perso-nale è trattato ai massimi livelli retributivi e normativi, con una forte rappresentan-za sindacale al nostro interno che ne tu-tela i diritti. Veniamo all’episodio specifi-co. Fra la cooperativa e i dipendenti (tut-ti e a tutti i livelli) ci deve essere un forte rapporto di fiducia, non solo legato alla dipendenza ma soprattutto per l’appar-tenenza ad un’organizzazione a proprie-tà diffusa, nella quale nessun bene è le-gato a singoli: per questo gli ammanchi sono un motivo di licenziamento in tron-co (secondo le procedure previste dal-la legge e dal contratto di lavoro), indi-pendentemente dall’entità. Certamente

la cooperativa prima di arrivare a simili decisioni valuta attentamente il fatto e il contesto in cui si è svolto. Naturalmente il dipendente ha tutto il diritto di difender-si e impugnare il provvedimento di fronte al giudice del lavoro.

Riguardo allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali, pur nel ri-spetto delle autonome scelte, abbiamo giudicato inopportuno portare un pro-blema così delicato in pasto alla pub-blica opinione: esiste infatti una giusti-zia alla quale si può ricorrere se si ritie-ne che ci siano diritti lesi.

LETTERE

INFORMATORE COOP

v. S. Reparata 4350129 Firenze

Posta elettronica: informa@

coopfirenze.itFax 0554780766

La redazionesi riserva

di abbreviarele lettere, senza

naturalmente cambiarne il senso.

Le lettere non pubblicate sono

comunque all’attenzione

delle varie strutture Coop interessate.

VETERINARI VERI E FALSIRiceviamo e volentieri pubblichiamo, per completezza d’informazioneVi scrivo dopo aver letto a pag. 9 sul numero di settembre dell’Informatore l’articolo dal titolo Dentista da cani, scritto da Carlo Valentini. All’interno dell’articolo si parla della signora Susanna Romolini e la si definisce igienista dentale grazie ad un diploma conseguito in California, titolo che non ha riconoscimento in Italia. La signora Romolini si vanta tra l’altro di effettuare la pulizia dentale senza anestesia per non incorrere nei rischi che questa comporta.Vorrei ricordare che la necessità di un’igiene dentale per un cane viene determinata a seguito di un attento esame clinico effettuato da un laureato in medicina veterinaria, iter diagnostico che permette di distinguere quale esatta patologia dentale o paradontale sia in essere e quale rimedio sia necessario. (...)Le anestesie praticate oggi in campo veterinario sono del tutto simili a quelle in uso nella medicina umana, con l’utilizzo di farmaci iniettabili e gassosi e il monitoraggio continuo del paziente, monitoraggio che permette il controllo di tutte le funzioni vitali, dall’elettrocardiogramma alla temperatura corporea, dalla concentrazione di ossigeno nel sangue alla pressione sanguigna. In campo veterinario esistono poi corsi di “vera” preparazione alle patologie del cavo orale organizzati dalle associazioni di categoria che formano “veri” specialisti, ai quali partecipano i medici veterinari (...).Purtroppo il mondo degli animali è pieno di quasi veterinari o pseudo guaritori, una pletora di personaggi che si arrogano titoli che non hanno e si permettono di praticare una professione che invece per essere ben eseguita richiede una preparazione lunga e faticosa da ottenere.

Dottor Carlo PizziraniPresidente dell’Ordine dei medici veterinari delle province di Firenze e Prato

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34 INFORMATORE INFORMATORE 35

Giancarlo Galli non faceva al-tro che lavorare, aveva man-sioni importanti e di grande

responsabilità: era il direttore del-la dogana svizzera di Luino, pre-sidente della Scuola svizzera nel-la stessa cittadina, corrisponden-te ufficiale del consolato generale svizzero di Milano e aveva tanti al-tri impegni che non gli lasciavano tempo per nient’altro.

La sua vita è cambiata radical-mente sei anni fa quando è anda-to in pensione, il lavoro probabil-

mente è raddoppiato ma, è il caso di dirlo, è di tutt’altra natura...

Tutto è iniziato con l’arrivo di un gattino, cui se ne è aggiunto un altro e un altro ancora, poi una ca-pretta, un coniglio, una gallina... insomma, il suo cuore era abba-stanza grande per accogliere tutti gli animali che avevano bisogno.

«In Italia c’era tantissimo da fare per aiutare gli animali, per questa ragione ho deciso di fer-marmi qui e di investire tutte le mie forze in questa causa», rac-conta Galli (un nome, un desti-no). Così pian pianino la sua Ar-ca di Noè, questo è il nome del-la sua associazione, ha subìto un incremento demografico di tut-to rispetto e conta (creatura più,

creatura meno) 150 individui.La varietà non manca: caprette

grandi e piccole, pecore, conigli di varie razze, un asino, una mucca, tortore, anatre, oche, gatti...

Non basta avere un animo sen-sibile e raccattare animali per aiu-tarli, bisogna anche sapersi orga-nizzare e cercare di gestire questa

“attività” con metodo e buon senso. Così Giancarlo ha cercato di farsi accettare dalla comunità di Luino costruendo strutture di legno per ospitare gli animali che si inse-rissero armoniosamente nell’am-biente o di recuperare vecchi edi-fici adattandoli alle esigenze degli ospiti dell’arca ma senza snaturar-ne l’architettura. Ne è un esempio la casa dei gatti, con bellissime stanze, comunicanti con il cortile esterno da varie gattaiole.

Gatti, oche, capre, conigli, la mucca Shila, l’asino Beniamino vivono insieme e sembra che sia-no amici da sempre.

Un’armonia strana aleggia da

quelle parti, quasi irreale, nessu-na baruffa come verrebbe logico aspettarsi mettendo insieme così tante specie diverse.

«Sanno di essere stati salvati - ci spiega Galli -, e hanno tutti un ca-rattere molto affettuoso. Le capre hanno sempre voglia di carezze e coccole, verrebbe voglia di mette-re loro il guinzaglio per portarsele a casa, anche la mucca Shila, che non si rende conto di essere arri-

CURIOSITÀ

La bella storia di un

uomo che ha deciso

di dedicarsi agli

animali. L’esperienza

dell’Arca di Noè

Il signore degli agnelliTesto e foto di

Silvia Amodio

PERSONAGGI

VIEINVERDEVIAGGI DA SOCI

PERSONAGGI

VIEINVERDEVARIE

VOLONTARI CERCASIC’è molto lavoro da fare, le giornate iniziano all’alba e

finiscono a notte fonda.L’Arca di Noè è sostenuta da alcuni volontari e collabora

con Dimensione animale di Luino, ma come si può immaginare c’è bisogno di qualsiasi forma di aiuto.

Chi volesse dedicare un po’ del proprio tempo alla cura degli animali o offrire qualsiasi tipo di competenza, da

quella giuridica a quella più tecnica (idraulici, falegnami, muratori, giardinieri) è naturalmente ben accetto. Gli

studenti di veterinaria, per esempio, troverebbero qui la possibilità di imparare sul campo avendo a disposizione

molte specie animali.Per donazioni conto c.c.p. 11442217, intestato a Dimensione

Animale Luino Onlus, causale Arca di Noè.Info: tel. 3355366298

vata al rispettabile peso di 700 kg, vorrebbe strusciarsi ed essere cul-lata come quando era piccola e ve-niva allattata con il biberon».

La maggior parte di questi ani-mali viene da maltrattamenti di va-rio tipo, in alcuni periodi il nume-ro degli animali da accudire cre-sce considerevolmente... ma, pur-troppo, non c’è tregua durante tut-to l’anno. Appena prima dell’estate, in una giornata piovosissima, è sta-ta trovata una scatola abbandonata davanti all’ingresso del centro con su scritto “Sono di Milano, il con-dominio è in vacanza” con dentro una gattina, che a sua volta conte-neva cinque meravigliosi micini dati alla luce pochi giorni dopo.

Per non parlare di chi ha bru-ciato le zampe ad una micia per evitare che salisse in soffitta ad al-lattare i propri piccoli. Dopo una spiata la gatta è stata salvata e ora sta bene.

«È un atteggiamento preoccu-pante - sottolinea Giancarlo Galli -, un mio amico psichiatra che lavo-ra con i ragazzi ci mette in guardia e ci suggerisce di non trascurare questi segnali. La depressione gio-vanile è in agguato e uno dei mo-di per contrastarla è proprio quel-lo di recuperare un rapporto sano con la natura».

Uno dei sogni di Galli è aprire il suo centro agli altri, ai bambi-ni in particolare, per farli entrare in contatto con i suoi animali, far-glieli accarezzare e vederli liberi, prendersi cura di uno in partico-lare e adottarlo simbolicamente. «Molti di loro si stupiscono quan-do vedono la gallina che fa le uo-va, c’è chi pensa che sia il super-mercato a produrle!», ci raccon-ta divertito.

Giancarlo non si scoraggia di fronte a nulla, neanche ai caccia-tori che gli hanno sparato man-dandolo all’ospedale, per loro sì che è una presenza scomoda...

«Vedere ogni giorno la ricono-scenza negli occhi di chi ho salva-to mi dà la forza per andare avan-ti e cancella ogni tipo di stanchez-za», conclude con un sorriso negli occhi. ■

L’ARCA DI NOÈ

VARI

E CLUB TENCO

LA FABBRICA DEI CANTAUTORIA Sanremo la Rassegna della canzone d’autore

A Sanremo, era il 1972, nove amici fondarono un club che dava vita alla Rassegna del-

la canzone d’autore, il “Club Tenco”, in omaggio al giovane e bravissimo can-tautore Luigi Tenco, morto suicida forse per protesta contro l’assoluta commer-cializzazione dell’allora Festival della canzone italiana. Questo club si propo-neva di valorizzare la canzone d’autore ricercando, anche nella musica legge-

ra, dignità artistica e poetico realismo. È chiaro che l’intento di valorizzare nuovi talenti era un traguardo importante per questi soci fondatori, e lo è tutt’oggi, co-me quello di rendere la musica leggera italiana più vicina all’arte contempora-nea mantenendo la freschezza delle im-pressioni personali dalle quali nasce e si diffonde. Ecco lo scopo di questo singo-lare club: far ascoltare ciò che la musica ha ancora da dire, in una sorta di pon-te culturale che va ben oltre l’imitazio-ne dei più moderni modelli stranieri. Co-sì, qualche anno dopo la fondazione del club, è nata una rassegna dedicata al-la canzone d’autore. Dal palco dell’Ari-ston di Sanremo artisti come France-

sco Guccini e Roberto Vecchioni (nella foto), Paolo Conte, Daniele Silvestri, Sa-muele Bersani, Stefano Bollani, Mauro Pagani, Davide Riondino, Gianna Nan-nini e numerosi altri autori hanno dato vita in questi anni al rinnovamento del-la musica leggera contemporanea, in Italia e all’estero, rimasta assopita per troppo tempo.

Gli artisti che partecipano alla ras-segna sono suddivisi in quattro sezioni - miglior album, miglior album in dialetto, miglior album d’esordio, miglior album d’interprete - e ognuna avrà un vincito-re premiato con una targa Tenco. Le ro-se dei finalisti sono quest’anno caratte-rizzate da una prevalenza di artisti del-le ultime generazioni, giunti all’esordio discografico dal 1990 in poi. Un bel se-gnale per il futuro della nostra canzone d’autore. ■

Testo e foto diStefano Giraldi

Sanremo,Teatro Ariston, il 9, 10 e 11 novembre 2006, XXXI Rassegna della canzone d’autore,www.clubtenco.org

LEZIONI DI SCRITTURALa Scuola di scrittura del Giardino dei Ciliegi, via dell’Agnolo 5, Firenze, organizza corsi di scrittura creativa con Monica Sarsini, in orario 17.30-19.30, e corsi di tecniche narrative con Enzo Fileno Carabba, dalle 20.30 alle 22.30. Otto lezioni, a cadenza settimanale, per un corso che si ripeterà nel mese di gennaio.La scuola è attiva a Firenze da oltre dieci anni e ha avuto tra i suoi insegnanti scrittrici e scrittori di rilievo quali Dacia Maraini, Elisabetta Rasy, Antonio Tabucchi, Giorgio Van Straten, Lella Costa, solo per citarne alcuni.Info ed iscrizioni: tel. 055 2001063 (dal lunedì al giovedì, 15.30-18.30), [email protected]

FIRENZE

36 INFORMATORE INFORMATORE 37

tigianale, formato da una tettoia sor-retta da 46 colonne in legno.

L’edificio andò verosimilmente distrutto da un incendio. La confer-ma di questa ipotesi sta nel fatto che sono stati recuperati numerosi og-getti preziosi in avorio, osso, oro, ar-gento, bronzo; tutti manufatti di pic-cole dimensioni e quindi facilmente trasportabili, che gli abitanti del pa-lazzo, nel giudizio degli esperti, non poterono portar via perché, appun-to, incalzati dalle fiamme.

Dopo qualche decennio ecco

Nei secoli scorsi, e fino ai pri-mi decenni del Novecento, gli abitanti della vallata del-

l’Ombrone si rimandavano, ad ogni generazione, un detto dal duplice, ancorché parzialmente misterioso significato:

Civitate gran tesoro,Pieve a Carli gran perdono

La seconda parte dell’aforisma non aveva segreti: Pieve a Carli era famosa perché, più che un tesoro

fatto di ori o pietre preziose, posse-deva l’ambitissima proprietà di as-solvere, tramite preghiere, rogazio-ni o pentimenti, i peccatori dalle lo-ro malefatte; la prima parte invece non conteneva niente di segreto per-ché tutti sapevano - ma nessuno lo aveva ancora toccato con mano - che la sommità di quella modesta colli-na - appunto Poggio Civitate - dove-va racchiudere nelle sue viscere un

grande segreto, che poteva anche tradursi in un “grande tesoro”.

Ci volle il fiuto, la curiosità, anche la fortuna di Ranuccio Bianchi Ban-dinelli per dare il via alle ricerche che poi hanno riportato alla luce reperti fra i più singolari della civiltà etrusca di epoca arcaica. Si tratta di due pa-lazzi signorili, sovrapposti uno sul-le fondamenta dell’altro, il primo dei

nascondere qualcosa di importante. Le sue ricerche non furono condotte con mezzi scientifici ma piuttosto af-fidandosi al significato dei nomi del-le località, ascoltando i racconti dei vecchi abitanti, dando credito a det-ti popolari come quello citato all’ini-zio di queste righe. L’archeologo si do-mandava con insistenza: perché Pia-no del Tesoro, per esempio, o Poggio Civitate, si chiamano così? Una ragio-ne arcana ci dovrà pur essere. Quan-do - siamo ormai negli anni successi-vi alla seconda guerra mondiale - lo ARCHEOLOGIA

A Poggio Civitate due

palazzi testimoniano

la grandezza della

civiltà etrusca. I

risultati di 40

anni di scavi

I palazzi di Murlodi

Riccardo Gatteschi

ARCHEOLOGIA

VARIEpalmente per due ragioni: perché si tratta di una medesima area sfrutta-ta due volte, segno non dubbio del-l’importanza del luogo, e perché i due palazzi risultano essere - fatto rarissimo - edifici laici, adibiti ad usi civili e non luoghi di culto, santuari, templi dedicati a qualche divinità o legati alla memoria dei defunti.

Il primo palazzo è un edificio rettangolare le cui dimensioni, cal-colate sui muri perimetrali riesu-mati, dovevano essere di 35 metri per 8. Dal momento che non sono

ARCHEOLOGIA

PEZZI DA MUSEOÈ quasi impossibile visitare il luogo dove sorgeva il duplice palazzo. Non ci sono strade ma solo sentieri e il sito stesso è attualmente quasi nascosto dalla vegetazione. Nel vicino Museo di Murlo è però raccolto tutto il materiale, frutto degli scavi operati negli ultimi quaranta anni. Aperto nel 1988, l’Antiquarium si trova all’interno del Palazzo Vescovile dell’antico borgo di Murlo, un vero e proprio castellare medioevale. In alcune sale sono conservati anche i reperti raccolti nel sito di Poggio Aguzzo, dove è stata riportata alla luce una necropoli coeva al vicino palazzo.Antiquarium, Piazza della Cattedrale 4, Murlo (Siena), tel. 0577814099 - 0577814213 (Ufficio cultura Comune), orario: da novembre a febbraio dal martedì al venerdì ore 10-13, il sabato e la domenica ore 10-13 e 15-17; chiuso il lunedì, ingresso € 3,20

VARIE

quali costruito con ogni probabili-tà nella seconda metà del VII secolo a.C. e l’altro nel secolo successivo. Si è prima citato l’archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli perché fu proprio lui che, nel terzo decennio del seco-lo scorso, iniziò a interessarsi del ter-ritorio intorno a Murlo, una ventina di chilometri a sud di Siena, intuen-do che quel lembo di terra doveva

ANTIQUARIUM

l’uso cui erano destinate. Una delle parti meglio conservate è quella re-lativa alla copertura, che si è potuta parzialmente ricostruire. Costitui-ta di embrici, tegole e coppi, appare straordinariamente uguale a quella attuale delle case della nostra cam-pagna. Con la differenza che il tetto di 2600 anni fa culminava con una serie di statue in terracotta - i noti acroteri - che raffiguravano figure umane e figure animali. L’esempla-re meglio conservato e che in un cer-to senso costituisce - per la sua sin-golarità - l’emblema del sito archeo-logico di Murlo, è la figura di un uo-mo seduto, con una lunga barba ret-tangolare, con in testa un cappello ad ampie tese il cui cocuzzolo a pun-ta è di notevole altezza.

Ciò che desta ancora stupore e perplessità è come e perché l’edifi-cio arrivò al termine del suo compi-to. In altre parole, quali furono le ra-gioni della sua dismissione? Sul per-ché è ancora mistero fitto, sul come qualcosa si è riuscito ad intuire. Se-condo gli ultimi rilevamenti sembra accertato che furono gli stessi pro-prietari a decretare e preparare la sua fine. Lo si deduce dal fatto che moltissimi reperti sono stati trovati raccolti in appositi ambienti chiusi, quasi sigillati, e poi il tutto è circon-dato da un terrapieno, come a voler impedire il suo ritrovamento o sue successive utilizzazioni. ■

LA POMPEI DEL MAREUna mostra dedicata alle navi antiche di Pisa ritrovate nel 1998

L’eccezionale scoperta delle “navi antiche di Pisa”, avve-nuta casualmente nel 1998

in località San Rossore durante i lavo-ri per un nuovo centro direzionale delle Ferrovie dello Stato, ha finora portato al recupero dei resti di una trentina d’im-barcazioni e di una quantità sorpren-dente di reperti: anfore, ceramiche di varia tipologia e provenienza, vasi in ve-tro, strumenti di bordo, reti, nasse, cal-zature, monete, gioielli, resti umani, os-sa di animali domestici ed esotici. A que-sta vera e propria Pompei del mare è ora dedicata la mostra Alkedo. Navi e com-merci della Pisa romana, aperta fino al 31 dicembre al Cantiere delle navi antiche di Pisa. Di particolare effetto sono le ri-costruzioni di due imbarcazioni: una cin-que-remi del I secolo d.C che porta inciso il nome, Alkedo (gabbiano), scritto in ca-ratteri greci, e una piroga fluviale a fondo

piatto. Secondo Andrea Cammilli, della Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, le molte navi ritrovate fu-rono travolte nell’arco di parecchi seco-li (dal II secolo a.C. al VII d.C.) dalle ripe-tute alluvioni dell’Arno e dell’Auser (l’at-tuale Serchio) che nell’antichità conflui-va nel fiume maggiore poche centinaia di metri a valle della città di Pisa, prima etrusca e poi romana. Più che a un por-to fluviale si deve pensare a un reticolo di canali, in un ambiente naturale ormai scomparso e interrato, che attraversa-

PISA

studioso poté recuperare alcuni og-getti di ceramica e di metallo ebbe la conferma che il suo fiuto non ave-va sbagliato.

Negli anni ‘60 iniziarono gli sca-vi sistematici da parte di un’univer-sità statunitense, e in breve riaffiorò un sito archeologico definito “per ora unico nel panorama della sto-ria degli etruschi”. Unico, princi-

state ritrovate tracce di muri interni, si è dedotto che doveva trattarsi di un unico grande ambiente che proba-bilmente si innalzava su due piani, il primo dei quali adibito a magazzino mentre il secondo costituiva la vera e propria abitazione della famiglia che ne era proprietaria. Al suo fian-co sembra che si erigesse una sorta di laboratorio per la produzione ar-

La copertina

del numero

di novembre/

dicembre di

Archeologia Viva,

ed. Giunti

PER SAPERNEDI PIÙ

Silvia Goggioli (a cura di):

Antiquarium di Poggio Civitate,

Siena 2002Fondazione

musei senesi, tel. 0577530164,

www.museisenesi.org

vano in lungo e in largo la pianura pisa-na dove transitavano le imbarcazioni più piccole per lo smistamento delle merci scaricate dalle grandi navi onerarie che arrivavano dal mare. Durante gli scavi archeologici non è mancata una maca-bra scoperta: sotto al cumulo di anfore riversatesi sull’antico fondale giaceva lo scheletro di un marinaio, evidentemente morto nel naufragio, ancora abbracciato al suo cane. (Dal numero di novembre/dicembre di Archeologia Viva).

Info mostra: tel. 0555121919

che sulla medesima area è presente un nuovo edificio, assai più grande del precedente e di una concezione architettonica che non ha uguali nel panorama dell’edilizia etrusca di quel periodo. È un quadrilatero che misura circa 60 metri per lato ed è disposto intorno ad un cortile sul quale prospettano diciotto stanze di diverse dimensioni, a seconda del-

La copertina

Fotografie di

Federico Magonio

38 INFORMATORE INFORMATORE 39

VARIEVARIE VARIEVARIE

Zucchero amaroMilioni di uomini ridotti

in schiavitù per la

canna da zucchero.

Fino all’arrivo della

barbabietola...

STORIA

S’è detto nel precedente ar-ticolo che le storie dello zucchero e del sale, per

quanto diverse, hanno forti punti di contatto. Non a caso lo zucchero fu a lungo detto “sale bianco” (per-ché il sale allora era grigio), oppu-re fu definito dai medici dell’antichi-tà “sale indiano”.

L’uso alimentare dello zucche-

ro è relativamente recente, ma anti-chissimo fra i vari popoli è il gusto del dolce. Imprigionata in un’am-bra rinvenuta sul Baltico e risalen-te a milioni di anni fa è stata trova-ta un’ape. Si hanno le prove che in alcune grotte intorno a Valencia, in Spagna, già ottomila anni fa si faces-se la raccolta del miele.

ALL’INIZIO FU IL MIELEAntichissimo del resto è l’uso del

miele, primo dolcificante della sto-ria: si vuole che Zeus fosse nutrito di miele; ad Efeso le sacerdotesse por-tavano nomi di api; secondo la tra-

dizione le api spalmarono miele so-pra le labbra di Platone e di altri filo-sofi. Tutt’oggi, nel Senegal, si spalma il miele sulle labbra dei bambini ap-pena nati, mentre è antica tradizione del mondo germanico versare miele sulle mani degli sposi. Tutto questo perché “dolce è la verità”. Miele e ce-

ra furono usati nella liturgia antica e i grandi personaggi venivano seppel-liti nel miele. I Romani usavano mie-le nel vino (chiamato mulsum) e fa-cevano il panis mellitus che era pa-ne di farina di segale con miele e spe-zie. I Greci invece dall’acqua mielata traevano il melikratun. Queste abitu-dini alimentari durarono fino al Me-dioevo, quando Carlo Magno regola-mentò, con precise leggi, l’apicoltura, mentre molte abbazie continuarono a produrre miele.

Dolcificare dunque fu pratica diffusissima fra tutti i popoli ma a lungo, per ottenerla, si usò appun-to il miele, oppure la zucca o infine il siero dei fichi. Lo zucchero vero e proprio compare in Occidente con

le Crociate ma si vuole che - in altre parti del mondo - sia anch’esso an-tichissimo; s’intende però lo zucche-ro tratto dalla canna: i primi a colti-varlo sarebbero stati i cinesi, ma i più lo vogliono derivato dall’India, dove già nel 1200 a.C., sul Gange, si svol-gevano banchetti con “canne da ma-sticare” e Dario, re dei Persiani, par-la di una canna che produce il mie-le. Anche la Bibbia cita la “dolce can-na”. Il nome sanscrito di sarkara de-signava questo primitivo zucchero che per i Greci divenne saccharon e per i latini saccharum.

Anziché usarlo per uso alimenta-re, a lungo lo zucchero di canna - ne parla anche Plinio - fu usato soltan-to in medicina. Tale rimase fin oltre il Medioevo e ancora nel 1300 lo zuc-chero, raro e costoso, portato dalle carovane che giungevano ai porti del Mediterraneo attraverso i deserti, fu

considerato una medicina o un lus-so esclusivo dei banchetti dei potenti. Gli arabi, attorno al 1000, costruiro-no a Creta - il cui nome arabo signifi-ca zucchero - la prima raffineria in-dustriale, ma una curiosità vuole che gli stessi arabi lo usassero negli ha-rem come depilatore.

ARRIVA LA CANNAVia via che infittirono le impor-

tazioni di zucchero, a Venezia mol-te famiglie, fra cui i Cornaro, si ar-ricchirono tanto da essere chiama-ti “re dello zucchero”. Si esigevano pedaggi per il passaggio di questo prodotto attraverso i vari paesi, tan-to che un pane di zucchero poteva valere quanto un pane d’argento del-

di Pier Francesco Listri

lo stesso peso. Era così prezioso che un quintale di zucchero donato dal sultano d’Egitto al re di Francia Car-lo VII fu considerato un importante regalo. La città di Bruges ne divenne un centro di smistamento.

Con la modernità, cioè con le sco-perte geografiche del Cinquecento, la coltivazione di canna da zucchero, ri-sultata inefficace in Spagna, in Pro-venza e in Sicilia, fu trasferita nelle Isole di Madras e poi nelle Canarie spagnole. Pedro De Arranca portò canne da zucchero a Santo Domin-go. L’imperatore Carlo V con lo zuc-chero si arricchì. Gli olandesi ne in-tensificarono la produzione nelle In-die e nelle Antille, così come fecero i francesi nelle Antille in loro possesso. È verso la fine del Cinquecento che lo zucchero da medicinale diventa una golosità per le popolazioni e il suo prezzo si fa più contenuto. Mentre il ministro Colbert, nel 1670, incre-menta le raffinerie francesi, all’inizio del Settecento la moda del cioccolato e del caffè fa lievitare smisuratamen-te il suo consumo.

Se fino ad ora tasse e gabelle ave-vano gravato su questo prezioso ali-mento, ora esso diviene anche fonte di soprusi e di sofferenza collettiva. Prima di adottare la monocoltura del caffè, il Brasile vive della monocol-tura dello zucchero. A lungo gli indi-geni delle isole sudamericane furo-no pagati o con otri colmi di foglie di tabacco o con otri riempiti di succo di canna. Ma la tragedia fu che per la coltivazione dello zucchero nel nuo-vo mondo furono catturati e trasferi-ti milioni di schiavi dalle coste del-l’Africa. Qualcuno ha scritto che “per le lacrime versate in suo nome lo zuc-chero dovrebbe essere amaro”.

PRODUZIONE INDUSTRIALELa rivoluzione accade nel 1745,

quando il chimico tedesco Marg-graf, in un’esperienza all’Accade-mia di Berlino, mostra come si può estrarre zucchero dalla barbabieto-la. Trent’anni dopo un altro scien-ziato, il chimico Achard, proget-ta e realizza la prima raffineria in-

dustriale. Napoleone impone poi la coltivazione di 32.000 ettari di bar-babietola e fonda nel 1810 la prima fabbrica di zucchero a Passy. La rivo-luzione della barbabietola travolge quella della canna e si assiste al crol-lo delle economie nelle isole delle Antille e nel Brasile. Ora lo zucche-ro è diventato quel bene economi-co, diffuso e di larghissimo impiego, che anche noi conosciamo.

Interessante anche la storia dei suoi derivati. Già Marco Polo parla di un vino tratto dallo zucchero che ubriaca con facilità: si era imbattu-to in quel liquore che noi chiamia-mo rum. In anni recentissimi, esat-tamente dal 1970, vi è più produzio-ne che consumo, cosicché grandi quantità di zucchero sono trasfor-mate in alcool. Ma la scoperta più incredibile è che la crisi del petro-lio ha fatto sì che lo zucchero dive-nisse un carburante: molte auto del mondo latino-americano sono ali-mentate da un carburante tratto dal-l’alcool derivato dalla canna da zuc-chero. ■

CURIOSITÀ CURIOSITÀ

IL TROPPO STROPPIASeguite nel loro insieme, le epiche vicende del sale

(nell’articolo dello scorso numero) e dello zucchero rimandano a uno dei grandi dualismi che, secondo

l’antropologo Levi-Strauss, segnano la vita e la psicologia degli uomini. Il dolce e il salato, il crudo e il cotto, il bianco e il nero. Quanto invece alla tavola e agli usi alimentari si può

dire che, per esempio nella storia di Italia, il gusto del salato sia stato nell’antichità e fino al Cinquecento

assolutamente preponderante e superiore e più forte del gusto di noi contemporanei. La comparsa diffusa dello

zucchero dal Cinquecento in poi modificò i gusti alimentari spostandoli dal salato al dolce.

Oggi la battaglia è nelle mani dei dietisti i quali, pur confermando che l’organismo umano ha bisogno tanto del sale quanto dello zucchero, mettono in guardia da un uso

non solo eccessivo ma anche semplicemente alto di questi due alimenti che la società del benessere, soprattutto per

quanto riguarda il dolce, propone in misure eccessive. Quanto al costo umano del sale e dello zucchero, per

quanto i progressi sociali siano enormi, la fatica delle saline e quella della raccolta delle barbabietole e delle

canne resta impervia anche se non giunge più fino a noi, uomini dell’età dell’oro.

CONCLUSIONI

FOTO C. VALENTINI

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I l 23 settembre, giorno dell’equi-nozio, siamo entrati ufficialmen-te nell’autunno, stagione magica

e piena di fascino durante la quale tutta la natura si prepara ad entrare nel periodo del riposo, cioè l’inver-no. Con il diminuire delle ore di luce e della temperatura atmosferica tut-ti gli animali (umani inclusi) van-no incontro ad una serie di modifi-cazioni corporee per adattarsi alle nuove condizioni, che coinvolgono molti organi e apparati dell’organi-smo. Vediamo alcuni dei fenomeni

fisiologici che sono particolarmen-te vistosi e per i quali dei piccoli ac-corgimenti possono essere utili per diminuire l’eventuale disagio.

CADONO LE FOGLIE...Chi di noi ha in casa degli anima-

li domestici, come cani e gatti, si ac-corge che in questa stagione perdo-no molti più peli, a causa della perio-dica “muta” della pelliccia. In ma-niera analoga, la perdita dei capel-li negli umani aumenta in autunno perché alcuni ormoni innescano il naturale meccanismo di ricambio legato all’attività dei bulbi piliferi. Se la caduta interessa diffusamente tut-to il cuoio capelluto non dobbiamo preoccuparci, ma dobbiamo segui-re alcune regole che possono attuti-re il fenomeno. A rendere il proble-ma più complesso è il periodo estivo che può aver contribuito, con bagni di mare o prolungata esposizione al sole, a far diventare i capelli più du-ri ed aridi. Occorre quindi evitare di eseguire lavaggi troppo frequen-ti con shampoo molto aggressivi; possono essere usati inizialmente trattamenti con oli leggeri, e quan-do il capello è meno arido è neces-sario trattare il cuoio capelluto con frizioni, usando lozioni leggermen-te alcoliche a base di ortica, frassi-no e tarassaco per gli uomini, o di salvia e timo per le donne.

Un altro possibile problema è rappresentato dalla stitichezza, che può essere contrastata con l’aumen-to della quantità di acqua che assu-

miamo giornalmente (due o più li-tri al giorno), così come dall’uso abbondante di frutta e verdura fre-sche (più di 500 grammi al giorno tra l’una e le altre). È molto utile ri-cordare che questi suggerimenti ali-mentari sono di grande utilità anche per arginare la perdita dei capelli.

IN MOVIMENTOL’autunno è la stagione idea-

le per praticare l’attività fisica al-

l’aperto perché il clima è mite e fa-vorevole per fare delle belle passeg-giate nei parchi o nei boschi, oppu-re delle escursioni in bicicletta. Per chi è tendenzialmente sedentario è sufficiente fare uno sforzo fisico modesto, cioè che non provochi af-fanno, di lunga durata (dai 30 ai 60 minuti) e con una frequenza di al-meno 3 o 4 volte alla settimana. È

molto importante che la buona abi-tudine di fare attività fisica si man-tenga anche quando la stagione di-venta più sfavorevole, come d’inver-no, studiando delle soluzioni alter-native da eseguire al coperto (tap-peto ruotante, bicicletta da camera, stepper). Fare una vita più attiva pro-voca degli effetti estremamente be-nefici nell’organismo, infatti aiuta a non ingrassare e a perdere peso se necessario, serve a curare l’iperten-sione arteriosa, l’aumento dei valori di colesterolo o di trigliceridi, il dia-bete mellito, l’ansia e la depressio-ne. Insomma, in medicina, non esi-ste un farmaco così potente e mul-tifunzionale!

ATTENTI AL GRIGIORestando poi nel tema dei distur-

bi del tono dell’umore, vi è da osser-vare che, con il diminuire delle ore di luce, le persone possono diventa-re più tristi e melanconiche. Per evi-

tare che questo possa sfociare in un quadro più serio (cioè un quadro de-pressivo), cosa che nelle per-sone anziane può avvenire più frequente-mente, occorre precocemente mettere in atto dei meccani-smi di compen-so. Bisogna non stare troppo in casa, né da so-li: è suggeribile, quindi, uscire per fare attivi-tà fisica, incon-trare parenti ed

amici, frequentare circoli od asso-ciazioni. Non dimentichiamoci an-che che per combattere la noia o la tristezza, specie se non siamo più impegnati nella vita lavorativa, esi-ste sempre la grande possibilità di fare del volontariato, che può rap-presentare lo strumento ideale per aiutare gli altri e allo stesso tempo noi stessi.

CONSIGLI PRATICI

Come affrontare

il cambiamento di

stagione. Regole

e buon senso

Abituarsi all’autunno

Un’ultima considerazione ri-guarda la diminuzione della tem-peratura, che mediamente è lenta e graduale, ma se ci sono delle pertur-bazioni la copertura nuvolosa può provocare degli sbalzi termici mol-to repentini. Se ci vestiamo con de-gli indumenti leggeri è utile portare con noi un golf o una giacca per far fronte ad un brusco raffreddamen-to. Se invece optiamo per vestiti più pesanti dovremo prevedere la pos-sibilità di alleggerirci nella coper-tura, per non incorrere nel rischio di sudare. In linea generale è consi-gliabile evitare di vestire indumenti pesanti troppo precocemente per-ché impediamo che il nostro orga-nismo si abitui gradualmente al cli-ma più freddo.

Dopo aver tutelato la nostra salu-te con qualche briciola di buon sen-so, godiamoci dunque questa stu-penda stagione baciata dai colori cangianti delle foglie che si prepara-no a cadere. Concedendoci, magari, anche qualche caldarrosta, una fet-tina di castagnaccio ed un bicchiere di vino novello! ■

STELLEDI SOLIDARIETÀ

Tornano, com’è ormai tradizio-ne, “Le stelle della solidarie-

tà” dell’Att, l’Associazione tumori To-scana. Dal 24 novembre i volontari del-l’associazione saranno presenti nelle chiese, vie e piazze di Firenze, Prato e Siena, per distribuire le stelle di Nata-le. Con un piccolo contributo sarà pos-sibile regalarvi o regalare una bellissi-ma pianta e sostenere le cure domici-liari oncologiche che l’Att - con un’equi-pe di medici, psicologi, infermieri pro-fessionali ed operatori socio-sanita-ri, reperibili 24 ore su 24 - offre gratui-tamente ai malati della Toscana, tutti i giorni dell’anno.

Per sapere dove trovare le postazioni Att: tel. 0552466666 (Firenze), 0574570835 (Prato), 0577594499 (Siena)

SULLE ADOZIONI

La sezione di Firenze dell’Anfaa (Associazione nazionale fami-

glie adottive e affidatarie) organizza corsi di informazione sull’adozione na-zionale ed internazionale. L’obiettivo è

quello di richiamare l’attenzione delle persone sensibili ai problemi dei minori in stato di abbandono, fornendo i giusti strumenti di formazione e informazio-ne. Gli incontri si terranno martedì 7, 14 e 21 novembre, alle ore 21, nei locali del circolo Sms di Rifredi in via V. Emanue-le 303, a Firenze. Per la partecipazione all’intero corso è richiesto un rimborso spese di 20 euro a persona.

Info ed iscrizioni: tel. 055486968-055499887

PELLEGRINAGGIO ALL’IMPRUNETA

La Croce d’oro di Ponte a Ema or-ganizza per venerdì 8 dicembre

un pellegrinaggio alla Basilica di San-ta Maria all’Impruneta. L’iniziativa è ri-volta in particolare ai volontari di tut-te le associazioni che operano sul ter-ritorio di Firenze sud e Chianti fioren-tino. Questo il programma: ritrovo al-le 16.30 nella piazza davanti alla Basi-lica, corteo delle associazioni con re-lativi labari, Santa Messa e benedizio-ne solenne.

Info: Gino Risi, c/o Croce d’oro, tel. e fax 055643235

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PISTOIA

L’ABITOFA IL MUSEORestaurato un prezioso manufatto, ora esposto al Museo del ricamo

I l Museo del ricamo di Pistoia si arricchisce di un prezioso ma-nufatto: l’abito Sozzifanti, pro-

veniente dal Museo civico di Pistoia e di nuovo visibile al pubblico dopo un lungo e accurato restauro. È un abito in stile impero, di grande fascino, affi-dato al colore lunare della seta che tra-spare dal tulle e dai ricami in laminetta dorata, più ricchi sull’orlo inferiore per-ché potessero scintillare ad ogni pas-so della fanciulla che lo indossò, for-se una Rospigliosi andata in sposa ad

un Sozzifanti.L’abito si trova in una vetrina appo-

sitamente allestita in una delle due sale del raffinato Museo del ricamo, quella dedicata ai manufatti collegati alla vita domestica, suddivisi secondo la tradi-zione del corredo che ogni giovane spo-sa portava con sé: la biancheria per la casa e il corredo personale, fatto di in-dumenti intimi e di abiti, tutti arricchi-ti con ricami rari e prestigiosi. La collo-cazione dell’abito risponde ad una lo-

gica di percorso attentamente studia-ta dalla commissione scientifica, al fine di valorizzare il patrimonio che è stato lasciato da alcune importanti famiglie pistoiesi dei secoli passati, i cui nomi sono ancora legati ad alcuni dei palaz-zi più belli della città.

Nella seconda sala hanno trovato posto arredi e preziosi indumenti ec-clesiastici ricamati di proprietà della Cattedrale e di altre chiese della Dio-cesi di Pistoia, che testimoniano la ric-chezza di un ben più vasto patrimonio di arte sacra. In questo settore, carat-terizzato da materiali pregiati come le sete policrome, i filati d’oro e d’argen-to, si evidenzia l’alta capacità tecnica raggiunta dagli ordini conventuali pi-stoiesi, cui si deve la maggior parte dei manufatti.

GUIDA DISNEYA PASSEGGIOCON PAPERINO

Da Ponte Vecchio a Piazza del-la Signoria, dalla Galleria degli

Uffizi alla Cupola del Brunelleschi: ar-riva la prima guida turistica firmata Di-sney, per scoprire e conoscere Firenze in compagnia di Paperino & Co. Rivol-ta ai ragazzi, ricca di informazioni uti-li e di curiosità, la guida permette di vi-sitare la città di Dante con lo spirito ca-ro a Disney: educare divertendo. Gra-zie alla travolgente simpatia della ban-da dei paperi, saranno proprio bambini e ragazzi a trascinare mamma e papà alla scoperta dei segreti di Firenze, di-mostrando, perché no, in breve tempo di saperne anche più di loro.

Nata dalla collaborazione tra la Di-sney Publishing e l’Agenzia per il turi-

smo di Firenze, la guida propone oltre 50 pagine di segnalazioni, curiosità, il-lustrazioni e “dritte” - dagli orari miglio-ri per visitare i musei agli spazi verdi do-ve poter riposare, dai negozi dove fare acquisti ai locali dove trovare gli spun-tini e le merende più gradite ai fiorenti-ni doc. Non mancano naturalmente cu-riosità sulle singole opere d’arte (come mai il David di Michelangelo ha la te-sta più grande del corpo?), piccoli gio-chi per divertirsi tra i monumenti della città del giglio e una “puntatina” negli splendidi dintorni di Firenze, da Fieso-le a Pratolino.

La guida può essere ritirata gratuitamente presso gli uffici dell’Apt di Firenze, tel. 05523320, gli uffici Enit e le Fiere del turismo a cui partecipa l’Apt di Firenze

SIENAOMBRE D’ARTISTA

Dalle pitture tombali degli egi-ziani ad oggi gli artisti hanno

sempre lavorato sul tema dell’ombra. Ora Palazzo delle Papesse gli dedica una mostra collettiva ideata da Lea Ver-gine e realizzata attraverso le opere di 40 artisti. La mostra propone le opere dove l’ombra risulta il movente e il si-gnificante primo della rappresentazio-ne, alludendo all’altro lato della perso-nalità e a quanto di oscuro ed enigma-tico si cela in essa. Non si prescinde dall’ombra. Tutto quello che è creato o determinato senza ombra ha un che di inquietante. Ma davvero l’ombra è un contenitore vuoto?

D’ombra, fino al 7 gennaio, Palazzo delle Papesse, via di Città 126, Siena, orario 11-19, chiuso il lunedì. Biglietto intero 5 €, ridotto 3,50 €, info:tel. 057722071, www.papesse.org

CORSILEZIONI DI TEATRO

L’associazione culturale Fram-mentazioni organizza corsi di

teatro per bambini dai 4 ai 10 anni e per ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Le lezioni si tengono presso la Scuola di Badia (Mi-lite Ignoto), viale Europa 206, Firenze. L’associazione propone inoltre un la-boratorio tutto al femminile “Dire, fa-re, narrare”, un viaggio attraverso gli strumenti del narrare (racconti, fiabe,

immagini, foto, musica e linguaggio corporeo) con realizzazione di un ela-borato finale, frutto di una ricerca col-lettiva. Gli incontri si tengono presso la Casa del Popolo di S. Bartolo a Cintoia, via di S. Bartolo a Cintoia 95.

Info: tel. 055486094, 3494683584

FIRENZEFRA LIBRI E SCRITTORI

Una riflessione sulle cose “in cammino”. È questo il filo che

lega la nuova stagione di “Leggere per non dimenticare”, sette mesi di viag-gio attraverso filosofia, storia, lettera-tura e arte. La rassegna si snoda attra-verso decine di incontri, per indagare sulle modalità del cammino nelle sue varie espressioni. Da Tullio De Mauro a Edoardo Sanguineti, da Pietro Ingrao a Remo Bodei per la filosofia, saranno in tanti ad accompagnarci, passo do-po passo, attraverso le più varie sug-gestioni. Ci saranno le ossessioni del

“camminante” in letteratura, il cammi-no come storia, con Paul Ginsborg, e co-me memoria. Ma c’è anche l’incertez-za del procedere verso prospettive fu-ture con Luciano Gallino e la sua “Italia in frantumi”, e il cammino attraverso i sentieri della scienza con Danilo Mai-nardi. Voci recitanti, video, musica ed eventi teatrali accompagneranno i sin-goli incontri.

Fino al 23 maggio 2007il mercoledì e venerdì alle ore 17,30Biblioteca comunale centralevia Sant’Egidio 21, Firenzewww.leggerepernondimenticare.it

MUSEOGLI ALINARIFANNO LA STORIA

È il primo museo nazionale ita-liano della fotografia, nasce

per opera della Fondazione Fratelli Ali-nari ed è stato da poco inaugurato a Fi-renze. Custodisce un ricchissimo patri-monio di fotografie, album e apparec-chi fotografici, dalle origini ai giorni no-stri. Contemporaneamente ha aperto i battenti anche la prima delle grandi mostre a tema che animeranno perio-dicamente la vita del museo. Si tratta di

“Vu d’Italie 1841-1941. I grandi maestri della fotografia italiana nelle collezio-ni Alinari”, realizzata in collaborazione con il Comune di Parigi e reduce da un importante successo al Pavillons des Arts. Il museo (nome completo MNAF, Museo Nazionale Alinari della Fotogra-fia) ha sede nella centralissima piaz-za Santa Maria Novella in un ospedale del Duecento, noto come ex convento delle Leopoldine. Firma la scenografia delle sette sezioni del museo il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. Fio-re all’occhiello di questa nuova struttu-ra, il percorso dedicato ai non vedenti. Un vero e proprio “museo nel museo”, dove è esposta una collezione di 20 im-magini ricreate in rilievo per essere “vi-ste” attraverso il tatto.

Museo nazionale della fotografiaFratelli Alinaripiazza S. M. Novella 14 aOrario: 9,30 - 10,30sabato fino alle 23chiuso mercoledìIngresso: € 9Info: tel. 055216310, www.alinari.it

CORSI E CONCORSI SEGNALAZIONIVINCIARTE CINESE

Nell’ambito degli scambi inter-culturali instaurati dalla Re-

gione Toscana con la Cina, il Museo leonardiano ospita, nelle sale adibite alle esposizioni temporanee, le ope-re di una ventina di artisti provenien-ti dalla provincia dello Jangsu. I lavori presentati, una selezione di circa cin-quanta dipinti, permetteranno di osser-vare le evoluzioni contemporanee del-la tecnica relativa alla pittura ad inchio-stro e acqua, un’arte antica che diventa in questo caso spazio di confronto e di sperimentazione con gli stili occiden-tali e con la tradizione, una elaborazio-ne di modi di visione differenti. L’inizia-tiva è organizzata dalla Biblioteca Leo-nardiana di Vinci in collaborazione con il Governo della Provincia dello Jang-su e con la Regione Toscana. La mo-stra si visita con il biglietto del Museo leonardiano.

Jangsu modern chinese ink painting, Arte contemporanea dalla Cina in mostra a Vinci al Museo leonardiano, fino al 7 gennaio 2007, orario 9.30-19. Biglietto intero € 5, ridotto € 3,50Info: Ufficio turistico intercomunale, tel. 0571568012

SEGNALAZIONI AUTUMNIA11 e 12 novembreFigline Valdarnocentro storicoFiera agricoladel Valdarnoe rassegnadegli antichi mestieriInfo: tel. 0559125213/4www.comune.figline-valdarno.fi.it/

MUSEO DEL RICAMO DI

PISTOIAPalazzo Rospigliosi,

via Ripa del Sale 3, tel. 057328740,

orario 10-13 dal martedì al giovedì, venerdì e sabato

anche 15-18. Aperto la seconda domenica di ogni

mese (10-13 e 15-18), ingresso € 3,50, ridotto 2 €, gratuito per i

minori di anni 18 e i maggiori di 60.

LA PALA DI PETROIOÈ stata realizzata dal pittore empolese Marcello Ciampolini e andrà a sostituire un’antica Pala del 1600 raffigurante la Madonna, rubata un anno fa dall’antica chiesa di Petroio (Vinci). Esposta nelle chiese del territorio, la Pala è stata accompagnata a Petroio con una grande processione popolare, alla presenza del cardinale Silvano Piovanelli.(Giovanni Lombardi)

GIAPPONE IN FESTAScoprire e avvicinarsi alla cultura del Giappone, questa l’opportunità che offre il Festival Giapponese che si terrà dal 10 al 12 novembre, dalle 11 alle 19, alla Limonaia di Villa Strozzi (Via Pisana, 77 - Firenze). Sarà dato grande spazio ai tanti italiani che, insieme all’associazione Lailac, hanno contribuito nel corso di questi ultimi anni alla diffusione della cultura giapponese.Info: Lailac 055702870 - www.lailac.it/festival.html

a cura di Silvia Ferretti

44 INFORMATORE44 INFORMATORE

PRATODALLE STELLEALLA VITA

Come si è formata la vita sul no-stro pianeta? A questa doman-

da cerca di dare una risposta Dalle stel-le alla vita, un’iniziativa del sistema bi-bliotecario provinciale pratese, coordi-nata dalla Biblioteca di Prato Lazzerini. Fino al 7 dicembre biblioteche, musei, laboratori, centri scientifici, aree natu-ralistiche di Prato e provincia organiz-zano incontri aperti a tutti, in particola-re ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni e alle loro famiglie, per condurli alla scoperta dei legami fra l’origine del sistema solare e il nostro territorio. Gli appuntamenti sono tutti gratuiti.

In programma a novembre visite guidate al Museo di Scienze Planetarie (il 5 e il 19, “Dalla polvere di stelle all’ori-gine del nostro pianeta e della vita”) e al Planetario del Centro di Scienze Naturali di Prato (il 12 e il 26, “Appuntamenti con le stelle”), e ancora al museo La Spe-cola di Firenze (l’11), al Polo universita-rio di Prato (il 16, “Il ci-clo idrologico e le for-me dell’acqua”), alla Biblioteca comunale Palazzeschi di Carmi-gnano (il 3 e il 10, “Un microcosmo di colori e forme”), alla Biblio-teca comunale Barto-lomeo della Fonte di Montemurlo (il 4 e il 18, “Alla scoperta del nostro ambiente: ret-tili intorno a noi”), al-la Biblioteca Lazzeri-ni di Prato (l’11 e il 25 novembre, “Il diavo-letto tra le stelle”) e al laboratorio di biologia del liceo scientifico “N. Copernico” (il 17 e il 24 novembre, “Mi chiamo Luca e sono stato il primo!”).

Info: Biblioteca comunale “A. Lazzerini”, Prato,tel. 05741836549-1835544, www.comune.prato.it/bal

SAGRE E FIEREBIANCO DI TOSCANA

Ecco gli appuntamenti princi-pali dedicati al tartufo bian-

co in Toscana.Borgo San Lorenzo (Firenze), 18

e 19 novembre. Nella splendida Vil-la Pecori Giraldi, sede del Museo del-la Ceramica della Manifattura Chini, vengono organizzate visite guidate alle tartufaie, dimostrazioni di ricerca con i cani e convegni a tema.

San Miniato (Pisa), 11-12, 18-19 e 27-28 novembre, centro storico, orario

9-18.30. Si celebra qui la più antica mo-stra toscana dedicata al tartufo bianco, giunta ormai alla XXXV edizione. San Miniato produce circa 1/4 della produ-zione nazionale e si prevede che la rac-colta, che si concluderà a dicembre, si aggirerà sui 300/400 quintali.

San Giovanni d’Asso (Siena), XXI

edizione della Sagra del tartufo delle Crete senesi, 11-12 e 18-19 novembre. La manifestazione è l’evento centrale di Crete d’autunno, un folto calenda-rio di appuntamenti alla scoperta delle ricchezze della zona, dai prodotti eno-gastronomici alle terme. Per l’occasio-ne San Giovanni d’Asso si gemellerà con Hautvillers, città dello champagne, proponendo menu particolari.

Altri appuntamenti con il tartufo bianco sono a Volterra, il 1°, 4 e 5 no-vembre, e a Montespertoli, il 18 e 19 novembre.

Borgo San Lorenzo tel. 055849661San Miniato tel. 057142745,www.cittadisanminiato.itSan Giovanni d’Assotel. 0577280551, www.terresiena.itVolterra tel. 058886099Montespertoli tel. 0571657579

SEGNALAZIONI

PER ARBITRICorsi di formazione

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Info: Uisp FirenzeArea Formazione

via de’ Vespucci 58orario 15-19.30tel. 3473721835

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LA FABBRICA DELLA MEMORIAVilla La Màgia, a Quarrata,

ospita fino al 10 aprile 2007 la mostra “La

fabbrica della memoria”, di Anne e Patrick Poirier,

la coppia di artisti francesi legata a doppio

filo all’Italia, e alla Toscana in particolare.La villa - trecentesca,

ristrutturata nel 1500 dal Buontalenti - è stata acquistata nel 2000

dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di trasformarla in un centro d’arte contemporanea per

accogliere mostre temporanee e un parco-museo con opere permanenti, appositamente create. La prima opera

acquisita dal parco è stata “Micat in Vertice” di Fabrizio Corneli, installazione di luce e ombra sulla facciata della

Limonaia di Levante. La seconda opera che viene ad arricchire la collezione porta la firma di Anne e Patrick

Poirier ed è collocata nel parco della villa, vicino al lago.Villa medicea La Màgia, La Limonaia di Ponente - Arte

Contemporanea, via Vecchia Fiorentina I tronco 63, Quarrata (PT). Orario: tutti i giorni, 10-12 e 15-17. Ingresso

libero. Info e prenotazioni: assessorato alla cultura del Comune di Quarrata, tel. 0573771408

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