MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono,...

8
SICÀR Città della Samaria, luogo dell’incontro e del dialogo tra Gesù e la Samaritana. Un incontro che supera le barriere e che permette allo spirito di dissetarsi. EDITORIALE ANNO NNO NNO NNO 2 NUMERO UMERO UMERO UMERO 12 12 12 12 MAGGIO 2006 SOMMARIO Sotto i riflettori Alla scoperta del cuore antico e pulsante del quartiere 2 Accadde Domani Beatificazione della Venerabile Suor Maria della Passione 3 Primavera dello Spirito 4 Frammenti di vita 5 Scelti per voi L’era glaciale 2: Il disgelo 6 Và dove ti porta il cuore 6 Tutti a tavola! Ciambelline 7 Un po’ di relax 7 Redazione e contatti 8 Cari lettori, sono lieto di constatare insieme a voi che questo è il nostro dodicesimo numero, ovvero è un anno che ci confrontiamo con voi. Avrei voluto dimostrare tutta la mia gioia per questo primo traguardo raggiunto, ma purtroppo nel mio cuore è ancora vivo il dolore per l’ennesimo lutto che ha colpito la nostra nazione pochi giorni fa: la morte dei soldati italiani a Nassiriyah. Le mie non sono parole di circostanza, ma veramente sentite e sono sicuro che a me si associa anche l’intera redazione. In questo momento di grande sconforto da parte di tutti ed in particolare delle famiglie direttamente colpite dal lutto, pensando alla loro difficoltà nel perdonare i responsabili di questo eccidio, vorrei invitare tutti noi ad affidare in questo mese mariano le nostre preghiere e speranze per la pace nel mondo alla Madre di tutti , Maria, che meglio di chiunque altro conosce il grande dolore che si prova nel perdere una persona cara. Tornando brevemente a questo numero, vorrei sottolineare in questo anniversario l’ impegno sempre vivo della nostra redazione nel cercare di dare il massimo, quindi lascio a voi la scoperta degli articoli e delle rubriche. Buona lettura. SALVATORE D’ANDREA L’ANGOLO DELL’AGIOGRAFO SANT’ATTANASIO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA 2 MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, accompagnò il patriarca di Alessandria, Alessandro, al concilio di Nicea (325) nel corso del quale venne proclamata la fede nell’uguaglianza sostanziale del Padre e del Figlio e si condannò definitivamente Ario, fautore dell’eresia ariana. Divenuto patriarca di Alessandria nel 328, Attanasio consacrò tutte le sue forze alla lotta contro l’arianesimo e questo suo accanimento gli costò ben cinque esili. Ritornato definitivamente in patria nel 366, dedicò i suoi ultimi anni di vita alla predicazione e alla scrittura. Morì nel 373. Le sue spoglie furono trasferite a Santa Sofia di Costantinopoli in epoca sconosciuta, quindi a Venezia nel 1454. Per il suo ardente zelo all’ortodossia è annoverato tra i padri della chiesa greca. RINO D’ANDREA BELLA COME SEI! Lei è bella. È la vita stessa nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con cui accorre dal suo bambino. Tutte le madri hanno questa bellezza, questa verità, questa santità. Tutte le madri hanno questa grazia, una bellezza che viene dall’amore come il giorno viene dal sole, come il sole viene da Dio. CHRISTIAN BOBIN AUGURI A AUGURI A AUGURI A AUGURI A TUTTE LE TUTTE LE TUTTE LE TUTTE LE MAMME!! MAMME!! MAMME!! MAMME!!

Transcript of MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono,...

Page 1: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

SICÀR Città della Samaria, luogo dell’incontro e del dialogo tra Gesù e la Samaritana. Un incontro che supera le barriere e che

permette allo spirito di dissetarsi.

EDITORIALE

AAAANNO NNO NNO NNO 2222 NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

MAGGIO 2006

SOMMARIO

Sotto i riflettori Alla scoperta del cuore antico e pulsante del quartiere

2

Accadde Domani Beatificazione della Venerabile Suor Maria della Passione

3

Primavera dello Spirito 4

Frammenti di vita

5

Scelti per voi L’era glaciale 2: Il disgelo

6

Và dove ti porta il cuore

6

Tutti a tavola! Ciambelline

7

Un po’ di relax 7

Redazione e contatti 8

Cari lettori, sono lieto di constatare insieme a voi che questo è il nostro dodicesimo numero, ovvero è un anno che ci confrontiamo con voi. Avrei voluto dimostrare tutta la mia gioia per questo primo traguardo raggiunto, ma purtroppo nel mio cuore è ancora vivo il dolore per l’ennesimo lutto che ha colpito la nostra nazione pochi giorni fa: la morte dei soldati italiani a Nassiriyah. Le mie non sono parole di circostanza, ma veramente sentite e sono sicuro che a me si associa anche l’intera redazione. In questo momento di grande sconforto da parte di tutti ed in particolare delle famiglie direttamente colpite dal lutto,

pensando alla loro difficoltà nel perdonare i responsabili di questo eccidio, vorrei invitare tutti noi ad affidare in questo mese mariano le nostre preghiere e speranze per la pace nel mondo alla Madre di tutti , Maria, che meglio di chiunque altro conosce il grande dolore che si prova nel perdere una persona cara. Tornando brevemente a questo numero, vorrei sottolineare in questo anniversario l’ impegno sempre vivo della nostra redazione nel cercare di dare il massimo, quindi lascio a voi la scoperta degli articoli e delle rubriche. Buona lettura.

SALVATORE D’ANDREA

L’ANGOLO DELL’AGIOGRAFO SANT’ATTANASIO,

VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA

2 MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, accompagnò il patriarca di Alessandria, Alessandro, al concilio di Nicea (325) nel corso del quale venne proclamata la fede nell’uguaglianza sostanziale del Padre e del Figlio e si condannò definitivamente Ario, fautore dell’eresia ariana. Divenuto patriarca di Alessandria nel 328, Attanasio consacrò tutte le sue forze alla lotta contro l’arianesimo e questo suo accanimento gli costò ben cinque esili. Ritornato definitivamente in patria nel 366, dedicò i suoi ultimi anni di vita alla predicazione e alla scrittura. Morì nel 373. Le sue spoglie furono trasferite a Santa Sofia di Costantinopoli in epoca sconosciuta, quindi a Venezia nel 1454. Per il suo ardente zelo all’ortodossia è annoverato tra i padri della chiesa greca. .

RINO D’ANDREA

BELLA COME SEI!

Lei è bella. È la vita stessa nel suo più tenero luccichio d’aurora.

È bella per la sollecitudine con cui accorre dal suo bambino. Tutte le madri hanno questa

bellezza, questa verità, questa santità.

Tutte le madri hanno questa grazia, una bellezza che viene dall’amore come il giorno viene dal sole, come il sole viene da Dio.

CHRISTIAN BOBIN

AUGURI A AUGURI A AUGURI A AUGURI A TUTTE LETUTTE LETUTTE LETUTTE LE

MAMME!!MAMME!!MAMME!!MAMME!!

Page 2: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 2222 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2006200620062006

SOTTO I RIFLETTORISOTTO I RIFLETTORISOTTO I RIFLETTORISOTTO I RIFLETTORI

Si è aperta il 28 aprile per concludersi il 4 giugno la dodicesima edizione di “Maggio dei Monumenti”, quest’anno improntata ad un tema suggestivo, “I segni dei sogni”. Sei week-end di arte, cultura, natura, eventi, visite guidate, manifestazioni varie, per condurre i turisti italiani e stranieri alla scoperta delle meraviglie della nostra città e per consentire anche a noi napoletani, spesso distratti e troppo immersi nelle corse quotidiane, di accorgerci di quanta storia trasudi, nell’antica Partenope, ogni pietra, ogni muro, ogni strada. Lo scorso fine settimana, a cavallo con il ponte del primo maggio, è stato dedicato (nonostante il tempo purtroppo inclemente) al tema “Il mare: sogno di nuovi orizzonti”, mentre questo week-end (il tema è “Sogni desiderati e segni realizzati nella tradizione religiosa partenopea”) punta sulla valorizzazione di alcuni culti religiosi tradizionali, come quello di San Gennaro, ma anche quelli di Santa Patrizia, Santa Maria Francesca delle cinque piaghe, Santa Maria del Parto. Dopo sette giorni un salto dal sacro al profano, con il tema “Segni e sogni: l’arte arcana della numerologia e degli enigmi. Il gioco”, che è stato organizzato come un viaggio nella tradizione misterica, dalla statua del dio Nilo alla cappella di Raimondo de Sangro, principe di Sansevero. Il quarto week-end sarà dedicato alla maschera di Pulcinella, simbolo partenopeo per eccellenza, il quinto alla topografia urbana, con la proposta di uno sguardo alla città dai luoghi più panoramici, come Castel S. Elmo o il Parco Virgiliano, e l’ultimo (il primo di giugno) all’arte contemporanea, che nel nostro quartiere ha ormai uno spazio esclusivo e privilegiato in via Settembrini, sede del Madre (Museo d’arte contemporanea Donnaregina). Dopo questa doverosa carrellata (sia pure, per motivi di spazio, assai breve) sul programma generale di “Maggio dei Monumenti” voglio ora proporre un itinerario nuovo, molto vicino a noi ed estremamente suggestivo. Napoli visibile è quella, caotica, che vediamo tutti i giorni, quella in cui abitiamo, ma

esiste una Napoli invisibile, quella che è sotto i nostri piedi anche se non ce ne accorgiamo. Una porzione di questa Napoli segreta è visitabile dal venerdì alla domenica, negli orari 10-12/ 16-18, partendo dal civico 140 di piazza Cavour, alle spalle della stazione della Linea 2 della metropolitana, sede dell’associazione “In Neapoli Assotecna”, che con tecnici e ingegneri qualificati lavora da circa tre anni instancabilmente per la risistemazione di una parte della città sotterranea. Scendendo con delle guide nelle viscere della terra è possibile inoltrarsi per stretti e umidi cunicoli, sulle tracce di antichi acquedotti, entrare nelle cisterne che un tempo funzionavano per la distribuzione dell’acqua al

quartiere, e visitare i rifugi della seconda guerra mondiale. Negli stanzoni sotterranei tutto un mondo sembra aprirsi, leggendo le scritte sui muri, guardando i disegni tracciati da mani probabilmente tremanti per lo spavento, tentativo di tenere la mente occupata per non pensare alla paura delle bombe, a quello che succede-

succedeva sopra, alle proprie case che potevano essere colpite… Questi ricoveri per anni sono stati invasi dai rifiuti, e nel momento della ripulitura sono venute alla luce tracce di storia, come un’arrugginita macchina per cucire dei tempi andati, pezzi di bottiglie di vetro, matrici per litografie, cioè disegni incisi su pietre che servivano per stampare carte da gioco o etichette. Alla discesa sotto terra l’associazione unisce mostre settimanali, come quella bellissima in programma per il prossimo week-end sulle riggiole (mattonelle smaltate e decorate) napoletane dei secoli XVIII e XIX, o quella che dal 19 al 21 maggio mostrerà in foto resti dei cimiteri di epoca greca a Napoli, con una panoramica generale sui sistemi di sepoltura nella città partenopea attraverso i secoli. Una visita e un’escursione che consiglio, una discesa alla riscoperta delle nostre radici più antiche, ricordando che dietro la superficie delle cose c’è spesso tutto un mondo che aspetta di emergere…

ELOISA CROCCO

ALLA SCOPERTA DEL CUORE ANTICO E PULSANTE DEL QUARTIERE

Page 3: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 3333 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2002002002006666

ACCADDE DOMANIACCADDE DOMANIACCADDE DOMANIACCADDE DOMANI

Evento del tutto singolare per la Chiesa Cattolica, per la prima volta il rito di beatificazione verrà celebrato nella diocesi di appartenenza del candidato in questione per decreto di S.S. Benedetto XVI, e nella fattispecie nell’Arcidiocesi di Napoli, nella chiesa cattedrale, il 14 maggio prossimo, da un legato pontificio. La venerabile è suor Maria della Passione, al secolo Maria Grazia Tarallo, nata a Barra, allora comune autonomo, il 23 settembre 1866 da famiglia benestante, seconda di sette figli. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza formandosi ad una vita di pietà e, manifestando una precoce primavera dello spirito, a 25 anni, nel 1891, superata l’accanita opposizione dei genitori Leopoldo e Concetta Borriello, entrò nel monastero delle Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia in S. Giorgio a Cremano, accolta dalla fondatrice Maria Pia della Croce – Notari, che appena un anno prima aveva fondato la nuova congregazione. Il principio ispiratore dell’ordine era la riparazione dei peccati del mondo, in un’epoca in cui imperava la massoneria e la religione era contrastata in ogni modo. Si dava un culto speciale alla Passione di Cristo e ai dolori di Maria con l’adorazione perpetua del SS. Sacramento e penitenza austera, inoltre le suore erano dedite all’aiuto delle parrocchie e alla preparazione delle ostie e del vino per la celebrazione della messa. Lo “scopo” di suor Maria della Passione fu quello di farsi “vittima” riparatrice ed ella pregò in particolare per la santificazione dei sacerdoti. Soggiornò con altre undici consorelle per due anni nella casa istituita nel complesso monastico di S. Gregorio Armeno, nel centro antico di Napoli; aveva già da tempo visioni, estasi, stigmate, chiaroveggenze, profezie, vessazioni diaboliche, che attirarono su di lei l’attenzione dei contemporanei, accrescendo la sua fama di santità. Consumata dalle lunghe veglie di preghiera e dalle penitenze, morì a 46 anni a S. Giorgio a Cremano, dov’è tumulata, il 27 luglio del

1912, e proprio il 27 luglio si celebra la sua memoria facoltativa. Cerchiamo ora di capire come si giunge al processo di beatificazione e successivamente alla canonizzazione. Nel corso dei primi mille anni di storia del cristianesimo, la canonizzazione avveniva per acclamazione popolare mentre i vescovi si limitavano a imporre un controllo non formalizzato. Fu solo col pontificato di Alessandro III (1159-1181) e successivamente di Sisto V (1585-1590), ideatore della Congregazione dei riti, che la Curia romana volle regolarizzare l’esercizio del culto e stabilire procedure fisse per le cause dei santi.

In seguito, con l’elezione di papa Urbano VIII (1623-1644) e di Benedetto XIV (1740-1758), giunsero ulteriori disposizioni. In particolare Benedetto XIV istituì la figura del promotore generale della fede, meglio conosciuto come l’”avvocato del diavolo” il quale, per dovere d’ufficio, doveva contraddire ogni merito del candidato alla beatificazione. Oggi, prima papa Paolo VI (1963-1978) poi Giovanni Paolo II (1978-2005) hanno molto limitato il ruolo dell’avvocato del

Diavolo prevedendo per ciascun processo la formazione di un collegio di prelati-relatori con il compito di raccogliere prove sulle virtù, i miracoli o l’eventuale martirio del candidato, da sottoporre all’esame di un’altra commissione presieduta dal promotore della fede. Tuttavia l’ultimo giudizio spetta al papa. Spetta invece al vescovo della diocesi di appartenenza del candidato raccogliere le prove che giustifichino l’apertura di una causa. La Congregazione delle cause dei santi pronuncia il suo primo giudizio stabilendo se il servo di Dio posto sotto processo possa essere nominato venerabile per l’eroicità delle sue virtù. Perché venga definito beato la commissione dovrà accertare il compimento di almeno un miracolo, per il titolo di santo ne occorrono non meno di due.

RINO D’ANDREA

BEATIFICAZIONE DELLA VENERABILE SUOR MARIA DELLA PASSIONE (MARIA GRAZIA TARALLO), RELIGIOSA

Page 4: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 4444 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

PPPPRIMAVERA DELLO SPIRIRIMAVERA DELLO SPIRIRIMAVERA DELLO SPIRIRIMAVERA DELLO SPIRITOTOTOTO

In questo periodo pasquale, la liturgia ci aiuta sempre più ad approfondire e a fare nostro quel grande mistero d'amore che è la morte e risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo. Nella domeni-

ca precedente, la Parola ci aveva detto come Gesù “Buon Pastore” ha dato la vita per noi, pecorelle del suo gregge; oggi, invece, ci fa entrare nel merito di tale mistero, spiegandoci in che modo la vita di Gesù Cristo arriva a noi , e quali ne siano le conseguenze. Attraverso l'immagine del tralcio unito alla vite, Gesù ci fa comprendere come sia indispensabile l'unione a Lui, per vivere un'autentica esistenza cristiana, ricca di amore e di frutti, e dare “senso” a tutta la nostra vita. L'apostolo Giovanni, giustamente, afferma come non si possa amare solo con la lingua e le parole, in quanto l’Amore di Dio, pienamente rivelatosi nel Kèrigma, cioè nell'lncamazione-morte-risurrezione di N.S.G.C., deve entrare in noi, rimanere in noi e suscitare una trasformazione totale in noi, fino a farci amare nella “verità”con i fatti e le opere. Chi crede veramente in Gesù Cristo Figlio di Dio assorbe, come tralcio dalla vite, l’Amore vero, divenendo egli stesso Amore vero. Un incontro “vero” con Gesù ci fa cambiare radicalmente vita, e la conseguente concretezza si traduce in ascolto della sua Parola, in preghiera continua, come spazio necessario per accogliere e dialogare con il Risorto, in disponibilità a confrontare le nostre scelte di vita e quotidiane con il suo Vangelo, in aiuto all'altro che ha bisogno, in filiale fiducia nel mettere la nostra vita nelle

sue mani. La partecipazione ai Sacramenti è la strada maestra attraverso la quale si radica e fortifica questa unione profonda con Gesù, ed in particolare l’Eucarestia alimenta questa comunione col Cristo, mettendoci alla Sua presenza, lasciandoci incontrare da Lui, perché senza di Lui non siamo niente e non possiamo fare niente. In Gesù, nel suo “sacrificio Eucaristico”, nel suo incondizionato “sì” alla volontà del Padre, c’è il «grazie» e «l'amen» dell’umanità intera. Questa “nuova vita” dell'uomo-tralcio inserito nel Cristo-vite trova una sua dimensione naturale con l'inserimento nella comunità parrocchiale. Il termine “parrocchia” deriva dal greco paroiKìa, parola composta da parà (accanto) e oiKìa (abitazione); quindi il significato di parrocchia è abitare vicino, accanto e ricorda tanto la tenda e la condizione di provvisorietà. Questo tipo di provvisorietà ben si addice alla “comunità parrocchiale”, che niente è se non l'immagine del nuovo popolo di Dio, “pellegrino” nel mondo. In essa si vive una operosità cristiana specifica, fatta di culto, di partecipazione alla vita sacramentale, di perfezionamento della propria spiritualità, di attivismo per la promozione umana anche terrena. Quanto dice S.Giovanni : «Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed Egli in lui », sta ad indicare il fenomeno dell’intima intercomunione vitale tra Dio ed il cristiano. È uno scambio, nel quale l’uomo offre a Dio le piccole gocce della sua fede e del suo amore, e Dio lo inonda con i suoi doni e l’abbondanza della vita divina.

EDUARDO, Diacono

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2006200620062006

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli

Gv 15, 1-8

IO SONO LA VITE, VOI I TRALCI

Page 5: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2006200620062006

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 5555 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

FRAMMENTI DI VITAFRAMMENTI DI VITAFRAMMENTI DI VITAFRAMMENTI DI VITA

SEI LONTANA… MA STAI CRESCENDO Quando la mattina mi sveglio, il primo volto umano che vedo è il suo. E’ sempre sorridente, in tutte e cinque le foto che ho incollato sulla parete accanto al mio letto. È Tibe Keleta, la bambina eritrea che abbiamo adottato a distanza da ormai quattro anni (siamo un gruppo di dieci ragazzi della parrocchia). Nella prima foto è un pò lontana, sulle strade polverose del suo paese, come se non volesse ancora avvicinarsi troppo, e indossa una tuta da ginnastica marrone: sembra ripresa quasi per caso. Nelle altre quattro foto è sempre in primo piano, come se qualcuno le avesse raccontato di noi, e ora volesse quasi parlarci da vicino. Nella prima le avvolge il capo uno splendido, morbido foulard azzurro, e ha portato con sé una piantina; nella seconda è in tenuta da scuola, con lo zainetto sulle spalle, e mostra un cartellone con su scritto “Buon Natale”; nella terza si trova in un giardino e ci “porge” una grande pianta colorata; nell’ultima, la più recente, fa un bel sorriso e ci mostra il suo albero di Natale. Tibe ha sempre qualcosa con sé, quando comunica con noi, attraverso le foto…ha sempre un regalo. Forse vuole parlarci del suo mondo, della sua terra, delle cose che tocca e sfiora ogni giorno…e la sua posta è una pellicola fotografica. Tibe non si sente aiutata “per pietà” da un gruppo di “ricchi giovani europei”: il suo cuore è troppo puro per prendere questi sentieri. Tibe, da lontano, ci vuole bene e basta. Ci conosce solo attraverso le nostre foto, ma tanto le basta per donare quel sorriso, appena sa che una sua foto arriverà a noi.

Tibe a noi dona tutta se stessa. Davanti a quelle foto la mattina, ancora un pò addormentato, mi scopro come un piccolo alunno alla scuola dell’amore. Ogni mattino Tibe mi offre tutto quello che ha. E il mio pensiero quante volte va a lei? Non voglio concludere prima di aver reso partecipi i lettori della nostra preoccupazione per Tibe e per tutte

le bambine che la parrocchia, tramite i missionari Vincenziani, ha adottato in questi anni. Abbiamo appreso che in Eritrea il servizio militare è obbligatorio anche per le donne, e per le ragazze questo è un vero e proprio dramma perché sotto le armi sono esposte a pressioni sessuali e umiliazioni da parte dei superiori, e poi in Eritrea c’è una fortissima probabilità di essere mandate al fronte in ogni momento, visto che il paese è sempre sull’orlo della guerra con l’Etiopia o con il Sudan. Molte ragazze (ma anche tanti uomini!) scelgono di affidarsi ai

“mercanti” di esseri umani, pur di sfuggire al servizio militare, e varcano clandestina- mente le frontiere con l’Etiopia o con il Sudan, da dove poi tentano di raggiungere la Libia e, infine, pericolosamente, l’Italia. (Vedi il testo: “Libera”, di Feven Abreha Tekle e Raffaele Masto, Sperling & Kupfer 2005). Abbiamo paura per Tibe e per un’intera generazione di giovani eritrei ed eritree. Essere a conoscenza di queste cose è già un passo, perché possiamo cominciare a presentare, per questi ragazzi, la nostra preghiera incessante al Signore.

MASSIMILIANO CROCCO

Tutti possono intraprendere l’avventura dell’adozione (anzi, sarebbe più corretto dire “sostegno”) a distanza. Ci sono molti enti (sia associazioni laiche che comunità cristiane) che si occupano di sostegno a distanza. A S.Giovanni a Carbonara ci siamo appoggiati ai missionari Vincenziani, e siamo ormai in tanti! Si può adottare un bambino anche in gruppo, per rendere meno gravosa la spesa che, in realtà, non è eccessiva. Bastano 26 euro al mese per sostenere un bambino dell’Eritrea o dell’Albania, e si può anche decidere in che modo versare la somma (i soldi si possono mandare mensilmente, ogni sei mesi, annualmente…). La spesa annuale è di 310 euro. L’impegno deve essere portato avanti almeno per un anno, poi si può continuare o interrompere, avvertendo in anticipo i responsabili.

Chi sostiene un bambino a distanza riceve periodicamente lettere, fotografie del bambino e notizie dai missionari. Si riceve immediatamente l’indirizzo del missionario responsabile, e ognuno può scrivergli quando vuole, come ad un amico: risponderà prontamente!

Per qualsiasi altra informazione, e per intraprendere un sostegno a distanza, bisogna

rivolgersi a:

PADRE STEFANO ANGIULI Via Vergini, 51 – 80137 NAPOLI. Tel.: 081.210662; 081.454811;

cell.: 335.8187757; fax 081.445843

TibeTibeTibeTibe

Page 6: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 6666 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2006200620062006

DOVE BATTE… DOVE VIVE… DOVE AMA LA TUA ANIMA: VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE

di Susanna Tamaro

Batte e ribatte, pulsa e spinge la vita lungo il corpo. Il sangue caldo e vibrante attraversa le arterie, si dirama nelle vene, arrivando ai più sottili capillari. La linfa che fa vivere si disperde nel corpo umano. Ma quante volte sentiamo, direi, siamo razionalmente sicuri che la nostra anima si sente abbandonata, rassegnata a lasciar scorrere i giorni senza scoprirne la ricchezza infinita… Ognuno ha, forse, avvertito questa sensazione di insofferenza. Perché? La risposta è una sola: paura di amare, folle paura di amare! Già! Viviamo come tante isole e il sol pensiero di far entrare qualcuno nel nostro intimo, di svelare la vera natura, di mettere a nudo debolezze e ferite, difetti e meriti ci mette in difficoltà. Com’è dura lasciarsi avvolgere dall’emozione del tornare bambini e, dunque, indifesi e privi di malizie e rifugi precostituiti per donarsi a chi si ama. In questa raccolta di epistole raccontate, più che solo scambiate tra due anime, nonna e nipote, si scrivono gli appunti della scuola dell’amore. Che cos’è l’amore? Come si ama? Scopri dove va il tuo cuore e saprai cos’è l’amore: questa è la massima che ci viene, in sostanza, lasciata dalle pagine scorrevoli e serenamente familiari della Tamaro. Occorre lasciarsi guidare dalle spinte più profonde, da quella voce che parla e ci indica la strada semplice della felicità. Ascoltare e entrare con abbandono e fiducia totale in quella che è la direzione della nostra storia: questo significa aprirsi all’amore vero che vive, respira, cammina, sceglie, non pensa ad altro che a ciò che è la felicità altrui. Dove ama il mio cuore? Dove io mi conosco, mi riconosco, mi vedo, mi vivo, mi amo così come sono con le mie ferite, le mie debolezze, i miei dolori, le mie ricchezze, le mie virtù e riesco ad essere pienamente spontanea senza sentirmi giudicata, non tanto dagli altri, quanto da me stessa (la conquista più liberante e grande è spogliarsi, infatti, della severità verso di sé). Ognuno di noi ha un cuore di farfalla imprigionato dalle catene: liberiamolo! Voleremo lontano e riceveremo il dono della felicità pura.

CONI

SCELTI PER VOISCELTI PER VOISCELTI PER VOISCELTI PER VOI

L’ERA GLACIALE 2: IL DISGELO

Torna dopo tre anni di assenza dagli schermi di tutto il mondo l’allegra banda dell’Era glaciale in un divertentissimo e attesissimo sequel che ha ben poco da invidiare al suo illustre predecessore. Ma cosa sono tre anni se paragonati agli oltre quattro miliardi della storia del nostro pianeta? Beh, davvero nulla… eppure è un tempo più che sufficiente perché per Manny (il mammuth), Sid (il bradipo) e Diego (la tigre) cambi tutto!! Il mondo, infatti, si sta scongelando: l’era glaciale sta per terminare e i nostri simpaticissimi amici devono trovare il modo per sfuggire all’inondazione… tenteranno di raggiungere una pseudo “arca di Noè” situata dall’altra parte della valle nel tentativo di salvarsi da una fine quasi certa! Nuovi divertenti personaggi si uniscono ai nostri eroi arricchendo il film con gag e spezzoni davvero esilaranti. Un sequel davvero ben riuscito, sotto ogni punto di vista. Esteticamente il film è praticamente perfetto: davvero encomiabile il lavoro di perfezionamento delle animazioni, bellissimi i giochi di luce, gli effetti dell’acqua, la cromatura del pelo degli animali. Anche la trama è ben delineata: mentre nel primo film la natura animale e il libero arbitrio erano fulcro della storia, in questo episodio è la natura stessa e la sua evoluzione a rappresentare il vero pericolo; in questa situazione i nobili sentimenti di coraggio, amicizia, lealtà, altruismo e amore trovano il loro massimo significato come unico rimedio per superare qualsiasi difficoltà. Alle diverse situazioni comiche dei personaggi, si alternano le avventure di Scrat (lo scoiattolo) e le sue adorate ghiande, già propago- nisti anche del primo episodio del film e del bellissimo cortometraggio Gone nutty candidato all’Oscar nel 2002. Confermato il cast italiano dei doppiatori del primo film, con le voci di Pino Insegno (Diego), Leo Gullotta (Manny) e di un irriconoscibile Claudio Bisio (Sid). Un film assolutamente da vedere, che non mancherà di divertire qualsiasi tipo di pubblico.

ALBERTO OLIVA

L’ERA GLACIALE 2: IL DISGELO,

THE ICE AGE 2: THE MELTDOWN

U.S.A. 2006 Animaz., 91 minuti circa

Regia CARLOS SALDANHA con le voci di

PINO INSEGNO, LEO GULLOTTA, CLAUDIO BISIO

Page 7: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

MAGGIOMAGGIOMAGGIOMAGGIO 2006200620062006

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 7777 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

INGREDIENTI: mezzo kg di farina, 3 patate di media grandezza, 50 g di burro, 1 pezzetto di lievito, 3 cucchiai rasi di zucchero, 1 bustina di vanillina, la buccia di un limone grattugiato, 2 uova intere, un pizzico di sale. PREPARAZIONE: Lessare le patate e schiacciarle. Disporre la farina a fontana; al centro aggiungere le uova, il lievito stemperato con un po’ di acqua tiepida, le patate schiacciate, il burro precedentemente liquefatto, lo zucchero, la vanillina e un pizzico di sale.

Lavorare abbastanza per ottenere un impasto piuttosto consistente. Ottenutolo, formare un cannello della grossezza di un dito e farne delle ciambelline. Lasciar crescere per circa due ore. Friggere in abbondante olio, col cucchiaio versare l’olio bollente sulle ciambelle, mentre friggono, per farle gonfiare di più. Quando sono dorate poggiarle su una carta assorbente per eliminare l’olio superfluo; infine cospargerle di zucchero.

A cura di GIOVANNA CROCCO

CIAMBELLINE

TUTTI A TAVOLA!!!TUTTI A TAVOLA!!!TUTTI A TAVOLA!!!TUTTI A TAVOLA!!!

a cura di STEFANIA DESIDERIO

UN PO’ DI RELAXUN PO’ DI RELAXUN PO’ DI RELAXUN PO’ DI RELAX

CRUCIVERBA

C E R O F E S T I V A L

O T I T E L E O N I D A M E N E L A O M E N D U R O L O G I A S A N I N E L G S I E P I S I M O I R A S E O U L O C A A A F O R N A N I G H T D E S T I N O E I N I B I Z I O N I

C R O C I F I S S O

V A S A R I

1 2 3 4 5 6 7

8 9

10 11 12

13 14

15 16 17 18 19 20

21 22

23 24 25 26 27

28 29 30 31

32 33 34

ORIZZONTALI 1. Tributo - 6. Umberto, saggista e narratore italiano - 8. Si dice del parto normale - 10. Il leone marino - 11. Rieti - 13. Nipote di Abramo - 14. Motoscafo antisommergibile - 15. (Foto) Ha interpretato Gesù nella rappresentazione sacra del 2 aprile “Un uomo di nome Gesù” - 21. A Nord di Avignone - 22. Gemelle in culla - 23. Lo è il Neon - 24. Preposizione articolata - 25. Predica Sacra -28. Studia le modalità dell’essere - 31. Bagna Innsbruck - 32. Sud-Ovest - 33. Ha per capitale Austin - 34. Non crede.

VERTICALI 1. Che riguarda Dio - 2. Fa decelerare in autostrada - 3. Sono Uniti in America - 4. Signore romanesco - 5. Aspri, pungenti - 6. Le iniziali del tenore Caruso - 7. Alghe rosse marine - 9. Fine della storia - 12. Lo è una caprese - 14. 1.050 romani - 15. Il Verbo incarnato - 16. Il pianeta azzurro - 17. Gli attori di un film - 18. Alla moda - 19. Tre.. francesi - 20. Dea della giovinezza - 26. Si ripetono in Maremma - 27. Lira in breve - 29. La metà di otto - 30. Simbolo chimico del Gallio.

Page 8: MAGGIO - Libero.it 12.pdf · 2È la vita stessa MAGGIO (memoria) Attanasio, in qualità di diacono, ... nel suo più tenero luccichio d’aurora. È bella per la sollecitudine con

- Chiesa SS. Apostoli Largo SS. Apostoli,9

Indirizzo e-mail: [email protected]

- Chiesa S. Giovanni a Carbonara Via S. Giovanni a Carbonara, 5

Sedi della redazione:

PPPPAGINA AGINA AGINA AGINA 8888 SICÀRSICÀRSICÀRSICÀR AAAANNO NNO NNO NNO 2222 ---- NNNNUMERO UMERO UMERO UMERO 12121212

Virginia Brancato

Eloisa Crocco

Massimiliano Crocco

Salvatore D’Andrea

Stefania Desiderio

Alberto Oliva (Grafica e impaginazione)

Caporedattore