Magazine DiVita n.9

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TRIMESTRALE dI ATTuALITà E bEnESSERE • n°9 • AnnO 3 • OTTObRE 2011 • € 1,00 • nuMERO OMAggIO MAGAZINE DIVITA L’ECOSOSTENIBILITà HA UNA GRANDE FAMIGLIA. Vogliamo un mondo sostenibile? SI CAMBIA DALLA TAVOLA! Vogliamo un mondo sostenibile? SI CAMBIA DALLA TAVOLA!

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Magazine DiVita n.9

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L’ecososTenIbILITà hA unA grAnde fAmIgLIA.

Vogliamo un mondo sostenibile?si cambia dalla tavola!Vogliamo un mondo sostenibile?si cambia dalla tavola!

C O N F E T T U R A E X T R Ada sola f rutta i ta l iana

Volersi bene,con gusto.

CHI SIAMO?La IPASUD S.P.A., centro distribuzione Despar situato a Barletta, è stata la prima realtà sul territorio pugliese a dar vita ad una catena di supermercati associati sotto un’unica insegna.La società, nata nel 1931 ad opera del fondatore, Luigi Peschechera, nel 1973 è entrata a far parte della grande famiglia del Gruppo Despar. Punto di forza e perno di tutta l’organizzazione del gruppo è il moderno ed attrezzato Centro Distribuzione situato a Barletta e inaugurato nel 1999.Il Ce.Di. si articola su un’area complessiva di oltre 50.000 mq, occu-pando una superficie coperta di oltre 18.000 mq e con una capacità di stivaggio di oltre 14.000 posti pallet e una media di colli movimentati di oltre 7 milioni. Gli uffici, moderni e spaziosi occupano una superficie di 2.200 mq e sono situati in un’ala del nuovo fabbricato Il gruppo attualmente fornisce oltre 160 punti vendita, di cui 40 di proprie-tà, localizzati in Puglia, Basilicata e Campania.

CON L’INIZIO DELL’AUTUNNO... si ha la sensazione che inizi di fatto un nuovo anno: più che a gennaio, infatti, è questa la stagione dei buoni propositi: “mai più” tutti quegli aperitivi sulla spiaggia e solo cibi sani e naturali per riprendere il ritmo delle nostre attività… Certo, ma quello che ci fa bene può essere preparato con fantasia ed arte grazie alle ricette di Luca Montersino! L’autunno non porta solo giornate più brevi e temperature più basse, ma anche tantissimi buoni frutti della terra, dai più semplici ai più raffinati, come il tartufo: prezioso tubero con cui stupire i vostri ospiti, ottimo anche sopra un uovo al tegamino! In alcune regioni d’Italia cercare i tartufi può essere una simpatica attività da fare all’aperto, così come andare a raccogliere le castagne o i funghi… In questo numero di DiVita vi presentiamo la linea di prodotti a marchio Scelta Verde di Despar; troverete inoltre tanti consigli per acquisti eco-sostenibili ed idee originali per la vostra cucina ecologica. Vi faremo scoprire come alleggerire il vostro risotto, pur conservan-done la cremosità, con alcune tecniche alternative per la mantecatura; vi daremo semplici indicazioni sulla raccolta differenziata dei rifiuti, e molto molto altro ancora…

La Redazione

Registrazione Tribunale di Padovanr. 2179 del 04.06.09Trimestrale di attualità e benessere

Direttore responsabile Federica [email protected]

CoorDinamento generale

Aspiag Service srl

reDazione

Alessandra Ferri de Lazara, Federica Favaro, Ad Comunicazione

Progetto graficoAd Comunicazione

FotografiaRoberto Sammartini

Hanno collaborato a questo numero:Andrea Benesso, Elisa Bortolami, Fabio Farinati, Alessandra Ferri de Lazara, Federica Favaro, Alessandro Fornaro, Alberto Marcomini, Luca Montersino, Isabella Pansera, Silvia Santin, Marcolina Sguotti, Francesco Tassi, Fabrizio Zago, Zed Entertainment’s World

Fotolito e stampa

MEDIAGRAF S.p.A.Viale Navigazione Interna, 35129 PadovaT. 049 8991511mediagrafspa.it

eDitore

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Ad Comunicazionevia Croce Rossa 26 35129 PadovaT 049 8071966 F 0498071988email [email protected]

FSC® è una certificazione riconosciuta a livello interna-

zionale che garantisce che la carta proviene da boschi e

foreste certificate per la corretta gestione ambientale e

sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei

diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione

è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali,

quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni

quali Feder Foreste.

magazineDIVITAun abete sempre accantoEditorialeDIVITA

ti aspetta a GENNAIOin tutti i punti vendita

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Il prossimo numero di

magazineDIVITA

Errata Corrige - DiVita n. 8, pagina 13Procedimento “Panzanella rivisitata”Svuotare la forma di pane di Altamura conser-vando comunque il suo interno; tagliare tutte le verdure a dadini non troppo piccoli, avendo l’accortezza di sbollentare i fagiolini; mettere il tutto dentro una terrina, aggiungere la mollica del pane tagliata a dadi e condire con l’olio d’oliva extra vergine, il sale, il pepe e l’aceto di vino rosso. Mettere l’insalatona così ottenuta dentro il cesto di pane, decorare con foglie di basilico e servire.Con queste quantità, l’insalata rappresenta una valida alternativa al piatto unico per l’esta-te. Diversamente, resta un’ottima insalata di accompagnamento per le grigliate di carne estive; infatti il condimento asprigno dato dall’aceto di vino rosso, unito alla freschezza delle verdure, tolgono il sapore dell’untuosità tipica della carne alla gliglia.

Coltiviamo le varietà più pregiatedi carciofi nelle zone italiane

a maggior vocazione.Li raccogliamo quando sonoancora ben chiusi, li puliamo

con cura eliminandotutte le parti dure e fibrose, tutte le parti dure e fibrose,

lasciando solo la partepiù tenera: il cuore.

Dopo una veloce scottatura,i cuori di carciofo vengono i cuori di carciofo vengono immediatamente surgelati e

confezionati, per darvi tutto il gusto della bontà naturale Orogel.

Dalla terra alla tavola, le nostre attenzioni a 360 gradi. È la garanzia dell’Italia che produce. - www.orogel.it

Quando porti a casa Orogel, porti a casa tutti noi.

Medicina e nutrizioneUna mela al giorno

Prodotto del meseProdotti di stagione: castagna, cavolfiore, mela renetta, bietola

IntervistaChecco Zalone e Giuseppe Giacobazzi

Tesori regionaliI formaggi toscani

Cucina DivitaSegreti in cucina: la mantecatura

RicetteGnocchi alle castagneMuffin con uvetta, mele e cannella

Inchiesta: differenziata è meglio

attrezzature per la tavola e la cucina

Il lavoro come autorealizzazione

Mamma di vita

DesparNuova linea Scelta Verde

Scelte di vitaAdozione internazionale

Benessere e bellezzaOcchio agli occhi

BenessereDimmi cosa mangi e ti dirò chi sei

Ragazzi di vita

Nuove forme di imprenditoria femminile

Ricette Pansoti au preboggionOrecchiette con moscardini e cavolo romanescoPetto di pollo in salsa di soia e verdurine julienneStrudel di mele renette

La pelliccia ecologica

La ricerca dei tartufi

Cultura e tempo libero

Automedicazione

Pillole

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Coltiviamo le varietà più pregiatedi carciofi nelle zone italiane

a maggior vocazione.Li raccogliamo quando sonoancora ben chiusi, li puliamo

con cura eliminandotutte le parti dure e fibrose, tutte le parti dure e fibrose,

lasciando solo la partepiù tenera: il cuore.

Dopo una veloce scottatura,i cuori di carciofo vengono i cuori di carciofo vengono immediatamente surgelati e

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Dalla terra alla tavola, le nostre attenzioni a 360 gradi. È la garanzia dell’Italia che produce. - www.orogel.it

Quando porti a casa Orogel, porti a casa tutti noi.

È proprio vero che mangiare una mela al giorno può risolvere ogni nostro problema di salute?Ovviamente no ma, come si

suole dire, è un buon inizio, dato che la mela possiede delle proprietà specifiche, oltre a quelle generali di tutta la frutta, ed i suoi benefici sono noti da tempo immemorabile. La mela, frutto di un albero che affonda

le sue radici addirittura n e l l ’A s i a

centrale all’epoca del neolitico, più di 10.000 anni fa, contiene molta vitamina C, vitamina che, come tutti sanno, potenzia il nostro sistema immunitario, inibisce la formazione di sostanze carcinogene (e cioè che causano il cancro) all’interno del nostro organismo e combatte il danno da radicali liberi. Protegge dunque anche dal cancro mentre l’effetto sulla produzione di radicali liberi, mediato da composti denominati flavonoidi, è anche alla base del fatto che la vitamina C aiuta nella prevenzione della patologia cardiaca.La mela inoltre è un alimento ipocalorico, non a livello della verdura ma quasi. Una mela di peso medio, di circa 200 gram-mi, contiene all’incirca 80-100 calorie e, soprattutto se mangiata non dopo altri alimenti ma al posto di altri alimenti, ri-duce indubbiamente l’apporto calorico. La mela infatti contiene una quantità di grassi e di proteine negligibile e pochi carboidrati (10 gr circa per 100 gram-

mi, e cioè 20-25 gr in totale su di una mela media). Il grosso (85%) è acqua e Sali, in particolare il potassio, mol-

to importanti durante l’estate, quando sudore e traspirazione cau-

sano perdite rilevanti, o nello sport. Oltre alla

vitamina C, di cui abbiamo già parla-to, la mela contiene anche vitamine del

complesso B (B1, B2 e B6), importan-

ti per il trofismo delle mucose, per i capelli e

per molte altre cose. Con-tenendo fruttosio ed essen-do ricca di fibre, è indicata anche per i diabetici e le fibre che contiene aiutano anche nel combattere la stip-si, in particolare quando la mela è cotta, mentre da cru-da tende ad avere un effetto

Una MELA al giorno...

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Mi chiamo Fabio Farinati,OGGI VOGLIO APPROFONDIRE INSIEME A VOI UNO DEI PIù DIFFUSI MITI SULL’ALIMENTAZIONE.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova.Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHO sulla prevenzione del cancro dello stoma-co. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

ConsigliDIVITAmedicina e nutrizione

astringente. La mela infine contiene quer-cetina, un’altra sostanza a potente azione anti-ossidante che, del tutto recentemente, è risultata avere un effetto protettivo nei confronti di malattie neurodegenerative.La mela è un frutto “per tutte le stagioni”, lo si trova tutto l’anno, anche se la sua na-turale maturazione va da agosto ad ottobre. Si mangia cruda o cotta, serve per produrre succhi, che si usano in particolare nei pasi Nord-Europei come in particolare Germa-nia ed Austria, per la produzione di alcolici (sidro e Calvados, in Francia), per prepa-rare dolci, il più famoso dei quali è sicu-ramente lo strudel. Il consumo medio di mele pro-capite in Europa e di circa 20 Kg l’anno, contro circa 10 Kg negli Stati Uniti.In conclusione quindi, la mela non riuscirà a tenere lontano il medico ma sicuramen-te aiuta e l’abitudine a mangiare una-due mele al giorno ci avvicinerebbe all’indica-zione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di consumare frutta e verdura “Five a’ day”, e cioè in cinque porzioni al giorno, per prevenire tutta una serie di pa-tologie, indicazione alla quale anche noi in Italia, a dispetto della dieta mediterranea, badiamo relativamente poco, purtroppo.

Prodotti di stagione:castagna, cavolfioremela renetta, bietola

Il castagno è un albero che cresce nelle aree montane al di sotto dei 1.000 metri

di altitudine. La tradizione vuole che per questi motivi i suoi frutti, le ca-stagne appunto, fossero chiamati “il pane dei poveri”, poiché veniva-no consumate spesso e volentieri dalle popolazioni montane durante i mesi più freddi dell’anno.

Le castagne sono un frutto atipico e particolarmente energetico, perchè

sono ricche di carboidrati complessi (amido) che caratterizzano anche i ce-

reali. Anche per questo motivo pos-sono essere utilizzate in cucina

per la preparazione di paste o gnocchi. Si utilizzano infatti

sotto forma di farina oppure bollite e ri-dotte in purea. La farina che ne deriva è

ottima per realizzare anche piatti senza glutine, oltre che privi di colesterolo, in quanto le castagne non ne contengono affatto. Sono una buona fonte di fibre, di potassio e di vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B6. Una curiosità su tutte: la castagna è il frutto più biologico che ci sia! Il riccio che la contiene, infatti, la protegge e pre-serva dai trattamenti chimici. Quando le acquistate o raccogliete, controllate che la buccia sia integra e il colore uniforme, senza macchie verdi o più scure. Il pro-dotto fresco contiene il 50% di acqua, gli zuccheri sono facilmente assimilabili e per questo risulta particolarmente dige-ribile.

Il cavolfiore è da sempre un ortaggio molto apprezzato: i greci lo considera-vano sacro, mentre i Romani credevano nelle sue proprietà curative e lo consu-mavano crudo per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool. L’Italia oggi ne è il quarto produttore mondiale. Contiene pochissime calorie e al tempo stesso ha un notevole potere saziante. Possiede un elevato livello di potassio, minerali, acido folico, fibre, calcio, ferro, fosforo e vitamina C. Per i più fantasio-si e coraggiosi, può essere utile sapere che uno, due bicchieri al giorno di succo di cavolo sono un toccasana per affati-camento, anemia e demineralizzazione. Un fiore sodo è indice di freschezza

del cavolo: al momento dell’acquisto, quindi, controllate che le foglie siano croccanti e aderenti alla testa e veri-ficate che quest’ultima sia bella grossa e senza macchie. Un consiglio per la cottura: per evitare che l’odore (piuttosto antipatico) si diffonda per tut-ta la casa, mettete all’interno della pentola una fetta di pane, meglio se imbevuta di aceto o li-mone, per far sì che venga assor-bito dalla mollica. E ricordate di non cuocerlo per più di venti mi-nuti, altrimenti gran parte delle vitamine si disperde!

StagioniDIVITA

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castagna

caVOLFIORE

StagioniDIVITA

Deliziosericettea pag. 14-15

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Tra le circa 2.000 varietà esistenti al mondo di mele, la renetta spicca per la

sua carnosità e per la sua buccia ruvi-da e rugginosa. Il suo nome provie-ne dal francese “reine” (regina), così come francese sembra essere la sua origine (dalla Valle della Loira).La renetta predilige le temperature fresche, per questo la sua coltiva-zione in Italia è molto diffusa nelle regione settentrionali alpine. Viene raccolta in settembre e lasciata ma-turare fino alla primavera. Le renette invernali hanno una buccia verdastra più liscia e lucida, con polpa carno-

sa, consistente, dolce e un re-trogusto asprigno, mentre le

renette primaverili sono gialle, più dolci ma più farinose e più avvizzite esterna-mente.La mela renetta ha un basso contenuto calorico, circa 40 calorie per ogni 100 grammi, ma un alto contenuto vitamini-co e di sali minerali. Il livello di fruttosio contenuto varia ovviamente a seconda del livello di maturazione che ne deter-mina anche il grado di dolcezza.

La bietola, da non confondere con la barbabietola, è una verdura particolar-mente ricca di vitamina A, C, sali mine-rali, magnesio, ferro e potassio. Ha un discreto valore energetico, circa 26 Kcal all’etto. I colori accesi di quest’ortaggio testimoniano la preziosa ricchezza di fitonutrienti contenuti: foglie verde scu-ro, steli e venature rossi, viola e gialli.Una variante di bietola (o bieta) è quella “da coste”, caratterizzata da un cespo di foglie verde scuro e un picciolo bianco molto esteso sia in lunghezza che in larghezza. Le nervature che prendono forma proprio a partire dal picciolo sono quelle che chiamiamo “coste”. L’altra

varietà è quella da foglie/er-betta, che è invece più simile agli spinaci, sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda le modalità di prepa-razione. Entrambe le varietà si coltivano in tutta Italia, so-prattutto nel Lazio, Toscana, Liguria e Puglia, dove il clima è temperato.Grazie al suo sapore delicato, in cu-cina la bietola si presta a svariate prepa-razioni ed abbinamenti: lessata, saltata in padella, come contorno piuttosto che come ripieno per altre preparazioni.

MELa REnEtta

BIEtOLa

Luca Medici (alias Checco Zalone) dopo aver trionfato al cinema, dal 14 settembre 2011 è tornato con un nuovo show in programmazione in oltre 15 città italiane tra arene, palazzetti, stadi e forum.L’uomo e l’artista Checco, il difficile rapporto tra vita e arte è raccontato in “Resto Umile World Tour”, lo show che dimostra come l’artista ormai di fama mondiale sia rimasto umile e non abbia sopraffatto quel ragazzo semplice di sempre, nonostante le ingenti somme di denaro sul conto corrente...Con Checco la sua inseparabile band i Mitili Ignoti, Claudia Potenza e il corpo di ballo, scelto più per il corpo che per il ballo.

COM’è quEsTO shOw? CE NE PArLI uN PO’?L.: Da una parte sono molto teso dall’altra fremo dalla voglia di tornare sul palco che è la cosa che mi – anzi ci - dà più soddisfazione. Lo spettacolo è comico: la gente si aspetta di ridere (spero di non deludere le aspettative) ed è tutto nuovo. Il difficile per noi comici è far ridere: qui prendo di mira un po’ di personaggi nuovi, come Checco dei Modà, che nel frattempo è diventato anche un amico, Al Bano, Saviano, Vendola… due ore di personaggi inediti e alcune canzoni e imitazioni già viste, come Carmen Consoli, e “Angela” la canzone del film (“Cado dalle nubi”, ndr).G.: è uno show dove provo un’ebbrezza nuova: canto anche. C’è una scenografia più accogliente, tecnologica, ma per il resto l’ignoranza è sempre quella!

quALI AsPETTI DEL TuO CArATTErE TI AIuTANO IN quEsTA PrOFEssIONE? L.: La determinazione e la passione per le cose che faccio, la comicità, e poi l’applicazione, dato che sono un apprensivo.G.: La pazienza e la voglia di rapportarmi con le persone che è la cosa essenziale. In un periodo di crisi comunicativa come questo, in cui uno è sempre più solo nonostante la tecnologia, credo che mi aiuti molto il fatto che mi piace stare a contatto con la gente, ascoltarla, parlare con le persone.

quALI INVECE METTI ALLA PrOVA?L.: L’ansia, appunto, e il disordine: a volte mi viene in mente qualcosa e la scrivo dove capita e poi non ricordo dove ho messo l’appunto! Ma anche la paura di buttarmi nelle cose, di fare il passo più lungo della gamba…G.: La pigrizia: la vita da zingaro quando cominci ad avere la mia età a volte comincia a pesarti.

quAL è L’EsPErIENzA PrOFEssIONALE DI CuI sEI PIù OrGOGLIOsO O ChE TI hA DATO MAGGIOrI sODDIsFAzIONI?L.: Sicuramente il primo film, “Cado dalle nubi” e lo spettacolo per Canale 5, due grandissime soddisfazioni. In autunno sono previsti altri due spettacoli per la tv in prima serata.G.: L’ultima turnée: è stata veramente bellissima, sono stato in tanti teatri in tutta Italia. Soprattutto gli spettacoli di Roma, Firenze e l’ultimo a Verona sono stati assolutamente strepitosi.

INTErVIsTA A...

cHecco Zalone & GiuSeppe GiacoBaZZi

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LUCA MEDICI

Checco Zalone sarà il 10 ottobre

al Palafabris di Padova.

Giuseppe Giacobazzi, con lo spettacolo

Padova Ridens, sarà l’11 novembre

al Gran Teatro Geox sempre a Padova.

Info: www.zedlive.com

www.granteatrogeox.com

Giuseppe Giacobazzi fa il comico da molti anni, ma il suo successo a livello nazionale è arrivato nel 2005, dopo la partecipazione a Zelig Off. Nel 2006 approda in prima serata su Canale 5 con Zelig Circus. Riscuote un successo enorme e, abbandonate per un attimo le sue famose “povesie”, racconta vicende di vita quotidiana con una mimica e un umorismo unici.Ormai presenza fissa a Zelig, al momento si divide tra turnè in giro per l’Italia, libri e cinema. Il 30 settembre di quest’anno è uscito il film, girato con Vincenzo Salemme e Alessandro Gassman, “Baciato dalla fortuna”, per la regia di Paolo Costella.In autunno torna a viaggiare per l’Italia con il suo nuovo spettacolo: Apocalypse, in cui continua a prendere in esame l’attualità italiana con la sua mimica e il suo umorismo unici. Dai reality show ai telegiornali, dalla pubblicità alle mode del momento. Fondamentale poi, è il suo rapporto con le donne all’interno del rapporto di coppia. Non manca infine l’ironia, sempre affettuosa, con cui Giacobazzi analizza gli stereotipi del quarantenne “perennemente” giovane. Questo e non solo.

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RaccontiDIVITA

VIAGGIANDO MOLTO PEr LAVOrO, A PArTE CAsA TuA, DOVE TI sENTI PIù A TuO AGIO?L.: A Milano, perchè lì ho tutti i miei “conterroni”: è dove ho cominciato la mia carriera, anche se all’inizio la odiavo, adesso la preferisco a Roma. Mi sono fatto degli amici e poi c’è Ettore, il mio amico storico delle scuole elementari che lavora qui.G.: Non saprei, mi piacerebbe bighellonare tra la Toscana - soprattutto i dintorni di Siena - e il Lazio. Amo Roma oltre ogni limite, bella in modo imbarazzante, anche se non so come sia viverci… poi sono legato a Milano dove ho passato molto tempo lavorando a Zelig… senza tralasciare il Salento, la Sicilia, la Sardegna… l’Italia è bellissima, ho girato tanto in questi anni e mi sono trovato bene dappertutto, è incredibile quanto sia bello il nostro Paese.

ChE rAPPOrTO hAI CON LA CuCINA?L.: Sono un amante della buona cucina: fino a 25 anni, prima che cambiasse il mio metabolismo, avevo un raporto addirittura idilliaco con la cucina, adesso devo stare un po’ più attento, sennò la pancetta... è una tradizione familiare: se non c’è la tovaglia di stoffa mi arrabbio con mia madre, ogni occasione la viviamo come un rito.G.: Mi piace molto mangiare. Sono bravo a cucinare gli spaghetti aglio olio e peperoncino, li faccio proprio con amore. Per il resto non mi sbilancio, ma sono esperimenti che preferisco fare a casa da solo.

ChE TIPO DI CuOCO sEI?L.: Non mi piacciono i piatti elaborati, mi piacciono le cose semplici. Il piatto più difficile che faccio è la parmigiana di melanzane: me la sono fatta insegnare da mia madre. In generale mi piace la cucina mediterranea, soprattutto il pesce. Quando ho fame un vero toccasana è la pasta con i broccoli: non faccio il soffritto con l’aglio, ma cuocio le orecchiette nella stessa acqua dei broccoli, poi le condisco a crudo con l’olio di oliva e un po’ di peperoncino.G.: Molto dilettante…

quALI sONO LE TuE LINEE GuIDA AI FOrNELLI?L.: Non mi piacciono i panini, li trovo “da villani”, meglio la pasta e soprattutto il pesce.

G.: In genere sono abbastanza restio a mangiare verdura e frutta, purtroppo. Preferisco la carne e la pasta. Dalle mie parti il maiale è il re assoluto: da lì parte tutta la mia dieta, sono capace di mangiare cotechino e purè anche in agosto.

IL PIACErE DI sTArE A TAVOLA è…?L.: Un fatto irrinunciabile, specialmente nelle festività: ci teniamo tantissimo, soprattutto da quando sono spesso in giro per lavoro.G.: Soprattutto con gli amici è quello di ritagliarsi un po’ di tranquillità: sono per lo slow food assoluto. Quando sono a tavola me la godo: si fanno chiacchiere, si può parlare di lavoro, ma la tavola è un attimo di pace nella movimentata giornata di chiunque noi, dovrebbe essere vissuta così, senza distrazioni, senza televisione…

COsA NON MANCA MAI suLLA TuA TAVOLA?L.: Ho un’alimentazione abbastanza varia, può mancare il pane ma non la pasta, ma un ingrediente irrinunciabile è l’olio extravergine di oliva, quello fatto con le olive di Bitonto, corposo, ne basta un tot!G.: La maionese e il vino rosso: sono due cose a cui non posso rinunciare.

TrE CONsIGLI PEr VIVErE MEGLIO…L.: Non fumare, essere sereni e pensare positivo… tutte cose che io, purtroppo, in genere non faccio!G.: Ridere più spesso: anche nelle piccole cose che ti fanno arrabbiare quotidianamente, cercare di trovare un lato comico, contare fino a dieci e provare a sorridere.Ritagliarsi un po’ di tempo per sè.Parlare e ascoltare molto, godersi i propri affetti.

GIUSEPPE GIACOBAZZI

IL CONSIGLIO

Preparate il pecorino con del pane sciapo (un classico toscano, senza sale nell’impasto).

Vi serve:- Pane sciapo tagliato a fette- Formaggio pecorino D.O.P- Miele

Adagiate il pecorino sulle fette di pane, e infornate a 150°C per qualche minuto, il tempo che il pane si indori e il formaggio si am-morbidisca. Una volta tolto dal forno, decorate con qualche goccia di miele.

Un’autentica delizia!

I FOrMAGGITOsCANI

Continua il mio viaggio nell’Ita-lia dei formaggi.Questa volta

sono in Toscana, terra di pecorini! Qui la tradizione casearia è la lavorazione del latte di pecora. Ma la Toscana è grande e in ogni ango-lo c’è un formaggio diverso. Partiamo da una Toscana un po’ meno conosciuta, ma non meno importante: l’alta valle del Te-vere. Qui in primavera nella vicina Val Savi-gnone, si preparano pecorini a latte cru-do dalla forma leggermente schiacciata e dal colore giallo intenso. Il sapore è molto delicato, con sentori di erba dolcissima. Appena lo si assaggia nel palato si spri-gionano sensazioni uniche ed avvolgenti. Oltre al pecorino, in quasi tutti i caseifici toscani, si fa anche il raviggiolo. Questa è un’altra delizia di latte. Un formaggio freschissimo, meglio se di latte di pecora, da consumare nell’arco di poche ore ed in loco. Continuando il nostro “pecorino tour” non possiamo non assaggiare il pecori-no Toscano D.O.P. preparato a Volterra o quello della selvaggia Lunigiana. Se ci spostiamo verso Siena, imperdibili sono quelli fatti nelle crete senesi, lavati, per tradizione contadina, con la salsa di po-modoro: un profumo!! Ma anche Pienza non scherza con i suoi formaggi avvolti in foglie di noce ricche di tannini. E del Marzolino del Chianti vogliamo parlare? La sua forma particolare lo ren-de riconoscibile in mezzo a mille caci.

Ottimo quello preparato in primavera, accompagnato magari da un buon bic-chiere di Chianti giovane. E poi il peco-rino della montagna pistoiese, la caciotta a latte misto del monte Amiata, quello di Massa e del Casentino. Scendendo verso il mare il pecorino lo troviamo in Versilia, e da qui all’isola d’Elba il passo è breve. A Marina di Campo c’è ancora un casa-ro, l’amico Roberto, forse l’unico rima-sto nell’isola a fare il pecorino Elbano. Rimaniamo nell’arcipelago toscano per sbarcare nella bellissima isola di Capraia. In questo caso la tradizione vuole che si facciano solo formaggi con latte di capra, d’altronde a Capraia...le capre ci sono! Saltellando di isola in isola, ecco Pianosa, anch’essa terra di pecorino. è a base di latte crudo e il suo sapore esprime tutto il profumo della macchia mediterranea. Ve l’avevo detto che la Toscana è la terra dei pecorini!

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di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5

RegioniDIVITA

CucinaDIVITA

Segreti in cucina: LA MANTECATurA

Nessuna di queste è la risposta esatta! La mantecatura è una tecnica culinaria il cui nome deriva dallo spagnolo mante-quilla, che significa burro, ovvero l’ingre-diente che si utilizza più spesso.Qualche “re dei fornelli” si illude che il ri-sotto sia una pietanza senza segreti? Pro-babilmente se volesse metterci la mano sul fuoco, rischierebbe di scottarsi.Noi vi suggeriamo alcune soluzioni leg-gere e genuine, grazie alle quali il vostro risotto non solo sarà buonissimo, ma strizzerà l’occhio anche alla vostra salute!Al posto del burro tra-dizionale potete optare per quello

chiarificato (privato, tramite il calore, di acqua e proteine del latte): in vendita al banco frigo.Ma se al posto del burro usaste lo stracchi-no o la casatella la vostra linea vi ringra-zierebbe! Il burro infatti contiene l’80% di grassi, mentre lo stracchino solo il 17%.

Ricordate: non si dovrebbe andare troppo oltre i 60 gr. di riso e i 10 gr. di casatella.Non utilizzate derivati animali in cucina? Potete mantecare il vostro risotto anche con l’olio d’oliva: usate rigorosamente quello extravergine, le sue note corpose e meno dolci conferiranno al risotto un ot-timo effetto aromatico. In alternativa, per una mantecatura davvero light e salutare, potete usare la crema vegetale: basterà aggiunger-ne pochi

cucchiai a fine cottura per ottenere un ri-sotto cremosissimo!Il risotto va mescolato con un cucchiaio di legno e sempre dal centro verso i bordi: infatti tende a cuocere più velocemente nell’area esterna del tegame.In poche mosse otterrete un ottimo risotto “all’onda”, ovvero il risultato migliore del-la mantecatura: quando, cioè, il riso non è né troppo liquido né troppo solido. Morbi-do come un’onda, appunto.Prima di impiattare lasciate risposare qualche minuto, ma coprite la pentola con un panno di stoffa: assorbirà il vapore senza rovinare il risotto.Buon appetito!

Cos’è la mantecatura?a) Un particolare tipo di essicazioneb) Uno stratagemma per montare la pannac) La pelle del baccalà

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I FOrMAGGITOsCANI

Gnocchi ALLe CASTAGNeper 8 persone

preparazione: 40 min.

Difficoltà:

500 g di patate Gnocchi e Purè Passo dopo Passo DEspar500 g di castagne 100 g di amido di mais100 g di farina di castagne2 tuorli d’uovo Buon Impasto Desparnoce moscatasale DEspar

Per il condimento:40 g di formaggio grana/parmigiano De-spar150 g di burro Despar Premiumfoglie di salvia

Lessare separatamente patate e castagne. Ridurre in purea le castagne e passare con il passaverdura le patate. Amalgamare mol-to bene i due composti insieme all’amido di mais, alla farina di castagne, ai due tuorli d’uovo, alla noce moscato e ad una presa di sale.Ricavare dal composto ottenuto gli gnocchi. Cuocerli in acqua salata fino a che non sal-gono a galla.Condire con burro e salvia e una spolverata di formaggio.

FACILEDifficoltà: MEDIA DIFFICILE

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Le ricette di Luca Montersino

(AAA BAssissimo impAtto AmBientAle)Ho scelto di realizzare gli gnocchi utilizzando, al posto delle classiche patate, un frutto dell’autunno: le castagne. Ricche di carboidrati complessi (amido) si prestano infatti perfettamente.il gusto di questi gnocchi sarà più dolce rispetto agli gnocchi classici, perché durante la cottura l’amido delle castagne si trasforma in zuccheri.

I nostri PRODOTTI

RicetteDIVITA

Burro desparpremium250 g

patate Gnocchi e puré

“passo dopo passo” despar

Muffin con uvetta, mele e cannella ALL’OLIO exTRAveRGINe D’OLIvA per 6 persone

preparazione: 15 min Difficoltà:

Setacciare insieme la farina e il lievito; raccoglie-re tutto in una terrina ed aggiungere lo zucche-ro di canna. Spadellare le mele con la cannella e l’uvetta sultanina. Sbattere le uova con il latte e versare questi liquidi sopra la polvere; miscelare con un cucchiaio di legno, lasciando il composto grumoso, quindi, senza lavorarlo troppo, unire l’olio e terminare con le mele.Mettere il composto così preparato nei pirottini appositi da forno, fino a raggiungere 3/4 di stam-po. Infornare a 210°C per 10 minuti circa.

(AA medio impAtto AmBientAle)siamo tutti abituati all’utilizzo dell’olio in cucina, molto meno in pastic-ceria. eppure si possono ottenere dolci altrettanto buoni e più sani con l’utilizzo di questo tipo di grasso. l’olio d’oliva può essere fruttato o speziato, dolce o amaro, forte o delicato; naturalmente per l’utilizzo in pasticceria occorre scegliere un tipo di olio delicato e con bassa acidità. il sapore non dovrà sovrastare il resto degli ingredienti.

400 g di farina 00 Despar30 g di lievito baking120 g di zucchero di canna grezzo De-spar150 g di mele Passo dopo Passo Despar tagliate a cubetti 2 uova intere Buon Impasto Despar370 ml di latte intero alta qualità Despar90 g di olio extravergine d’oliva Despar50 g di uvetta sultaninacannella in polverepirottini da forno

INCHIESTA: DIFFERENZIATA è meglio!

Umido, secco non riciclabile, pla-stica, vetro, alluminio… a volte si fa un po’ di confusione. Voi, ad esempio, dove buttate

i gusci della frutta secca? E il cartone della pizza? Vi aiutiamo: i primi vanno tra i rifiu-ti umidi insieme ai filtri usati di tè e tisane, alla cenere (accertarsi sempre che sia spen-ta), alla cera, ai gusci di crostacei; il secon-do nel secco, così come i tappi in sughero, i contenitori in tetra-pak, i piccoli imballaggi in polistirolo e molto altro ancora.La raccolta differenziata in Italia é pari al 31,7%: non molto, ma ciò che è confortante

è che è in aumento dell’1,4% rispetto all’an-no scorso. È quanto rivela l’Istat, che ha diffuso i dati sugli Indicatori ambientali urbani, riferiti al 2010. “La raccolta dei rifiuti urbani - riferi-sce l’Istituto di statistica - risulta pari a 609,5 chilogrammi per abitante, segnando un au-mento dello 0,9% rispetto al 2009 dopo tre anni di andamento decrescente. Le migliori performance in raccolta differenziata si re-gistrano a Pordenone, Novara e Carbonia. Tra i grandi comuni, Verona è l’unico che ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. Valori superiori al 30% si registrano anche a

Torino, Firenze, Milano, Venezia e Bologna. La raccolta differenziata è presente in tutti i comuni capoluogo di provincia, ma solo 13 di essi hanno già superato l’obiettivo del 60% di differenziata (da raggiungere, per legge, entro il 31 dicembre 2011). Sono, invece, 34 quelli oltre il 50%, il che fa ben sperare! Differenziare i rifiuti non è difficile e molti comuni offrono indicazioni molto precise, consultateli!

Altri esempi? Lo sapevate che piatti, bicchie-ri e salviette di carta usati non possono es-sere riciclati? Vanno quindi gettati nel secco

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ConsigliDIVITA

indifferenziato. Anche la carta da cucina e le confe-zioni per alimenti vanno smaltite con il rifiuto secco. Bastano poche accortezze per raggiungere quel 60%, ma differenziare è importantissimo per il futuro del-le nostre città: siamo sulla buona strada, mettiamo-cela tutta!

ConsigliDIVITA

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ATTrEzzATurE PEr LATAVOLA E LA CuCINA

ConsigliDIVITA

DIvITA in questo numero vi propone alcune attrezzature ECO FrIENDLy per la cucina e la tavola, per rispettare l’ambiente ed essere informati sulle ultime tendenze!

1) PRODOTTI MONOUSO ECO-COMPATIBILII prodotti da tavola monouso eco-compatibili della linea Bioware sono realizzati utilizzando risorse vegetali rinnovabili annualmente, sono biodegradabili e compostabili al 100%.Tutti i prodotti della linea possono essere smaltiti in maniera eco-compatibile: compostaggio, combustione, riciclaggio chimico e meccanico, digestione anaerobica, interramento.Piatti e ciotole Chinet in fibra pressataRealizzati con le parti inutilizzate del materiale vergine dei bicchieri in cartoncino e prodotti con un processo brevettato di pressatura e lisciatura.La totalità delle fibre impiegate deriva da foreste gestite secondo i programmi forestali di eco-sostenibilità.I piatti e le ciotole Chinet sono sicuri da usare perché rigidi e resistenti. Grazie all’ampia gamma di forme e dimensioni si adattano perfettamente ad ogni esigenza. Sono stati progettati per pasti completi che includano sia cibi freddi sia caldi e si possono utilizzare nel forno a microonde per rigenerare le vivande.Posate in Mater-Bi e legnoSono rigide e sicure, estremamente funzionali e perfette per ogni tipo di utilizzo. Sono adatte al contatto con alimenti caldi: possono essere utilizzate sino a un massimo di 70°C per mezz’ora. La gamma comprende anche forchette, coltelli, cucchiai e palettine in legno.Per maggiori informazioni: www.altrospazio.it

2) PAUSA CAFFÈIl servizio “caffè equo in ufficio e casa” comprende: - Miscela dei migliori caffè provenienti da Messico, Nicaragua ed Uganda.- Giusto dosaggio di Arabica e Robusta per un caffè più cremoso e dal gusto deciso.- Speciale macinatura dei grani calibrata per le macchine Ctm.- Cialde confezionate in atmosfera protettiva secondo i migliori standard produttivi.- Macchina da caffè a cialde in comodato gratuito.- Installazione, assistenza e manutenzione gratuite.- Cialda caffè in confezioni da 150 pezzi comprendente il kit accessori:- 1 kg di zucchero di canna in bustine, 150 bicchierini e palette personalizzate AltromercatoPer maggiori informazioni: www.altromercato.it

3) PENTOLE DI CRETASono le Solay Gourmet Pomaire le pentole di creta Bean con coperchio certificate dal commercio equo e solidale. Pentole che mantengono i cibi conservando di più il sapore; una tradizione antica che si coniuga con la praticità, dal momento che sono create per andare direttamente dal forno al tavolo da pranzo.

4) FINALMENTE UNA SOLUZIONE CASALINGA ETICADonne, è arrivato l’arrotino! Arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto! L’arrotino è una professione artigiana che consiste nella molatura o affilatura delle lame. Oggi gli arrotini sono in grado di riparare i meccanismi di apertura e chiusura degli ombrelli, nonché gli esoscheletri deperiti o bloccati degli stessi. è sempre più diffusa la capacità di rimediare a piccole e medie perdite di cucine a gas, in quanto l’arrotino dispone della strumentazione e dei materiali in grado di supplire alle fuoriuscite di gas, inoltre gli arrotini, nell’eventualità in cui le cucine produca-no del fumo sono in grado di rimuovere lo stesso dai cannelli di ciascun focolare. ECOFRIENDLY.Per maggiori informazioni: www.ethicalsuperstore.com

IL LAVORO COME AuTOrEALIzzAzIONEPer esprimere il tuo talento, insegui entusiasmo e passione

StiliDIVITA

Storicamente le donne hanno la-vorato quasi esclusivamente per contribuire al bilancio familiare, e per molte è ancora così. Il la-

voro come passione e autorealizzazio-ne è un tema relativamente recente. La sfida attuale è il passaggio dalla conce-zione del lavoro come fonte di reddito al lavoro come realizzazione personale, espressione del proprio talento.Sia che il lavoro sia una tua scelta o una necessità, è importante poterlo fare nel-le condizioni migliori, investendo le tue energie in qualcosa che abbia un signi-ficato per te.

Ecco alcune strategie per superare bar-riere esterne e paure interne.

1. ACCETTA DI EssErE AMbIzIOsA E AMA LE TuE AMbIzIONIEssere ambiziosa significa concederti una vera possibilità, pensare in grande, uscire dagli standard: solo così riuscirai a stare davvero bene con te stessa e a far star bene le persone che ti circondano.Le “scelte straordinarie” sono quelle che ti permettono di sfruttare al meglio la tua intelligenza e la tua energia e ti fa-ranno ottenere risultati eccezionali.

2. sCOPrI ED EsPrIMI IL TuO TALENTOManifestare entusiasmo in quello che fai è la forza che ti porta ad agire con decisione, a superare le incertezze, a sol-lecitare le tue ambizioni, a fugare i dub-bi. In genere si tende ad agire in base a programmazioni altrui invece di dare spazio alla propria unicità e alla propria originalità. è fondamentale invece rita-gliarti del tempo per conoscerti, per ca-pire qual è il tuo talento e trovare poi il modo per realizzarlo nella vita.

3. ACCETTA DI NON PIACErE A TuTTIPerdere di vista i tuoi obiettivi e mettere da parte i tuoi desideri ti porta ad abbassare la tua autostima, e a far sì che l’attenzione per gli altri diventi patolo-gia.è assolutamente irrile-vante piacere sempre a tutti, mentre per poter esprimere la tua uni-cità e il tuo valore ti sarà di grande aiuto accettare che gli altri possano arrabbiarsi e perdonarti gli errori, essere generosa con te stessa e, soprattut-to, …cercare di pia-certi sempre!

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di Silvia Santin e Marcolina SguottiLe vostre Personal Coach www.bestcoaching.it

Per il senoCongiungete i palmi del-le mani ed alzate i gomiti all’altezza del petto. Spin-gete le mani l’una contro l’altra. 10 volte per 3 serie al giorno.

Gli esercizi da fare a casa

Per la schiena e la respirazioneIn posizione a carponi, inarcare la co-lonna vertebrale ed inspirare, imma-ginando di portare l’ombelico verso terra.Invertire il movimento quasi a fare una gobba verso l’alto ed espirare. 5 volte per 2 serie al giorno.

Per articolazioni, lombari e gluteiInginocchiate con i glutei appoggiati sui talloni, ginocchia vicine, punte dei piedi verso l’interno,poggiate le mani dietro la schiena e lentamente allungatevi all’indietro il più possibile con il busto, aiutandovi in appoggio prima con le mani e poi con i gomiti. Se riuscite, arrivate fino a posizione stesa.

Per le gambeDa posizione perfettamente eretta, mettete una pallina da tennis sotto la pianta del piede e fatela scivolare avanti e indietro per qual-che minuto. Ripetete anche per l’altro piede. 5 volte per 3 serie al giorno.

Non c’è nulla di più naturale del-la gravidanza nella vita di una donna.Impariamo allora a viverla per

quello che è: una condizione fisiologica del tutto normale, non una malattia o uno stato patologico.Alla frequente domanda “In gravidanza si può fare attività fisica?” la risposta è as-solutamente sì, ma con moderazione te-nendo presente che il fisico va incontro a cambiamenti importanti.Non ci si deve quindi cimentare da zero in nuove attività, ma si può proseguire quan-to si praticava prima, limitando sforzi ed evitando attività rischiose (salvo controin-dicazioni segnalate dal ginecologo).Il movimento in gravidanza aiuta a mante-nere sotto controllo l’aumen-to del peso, favorisce una corretta funzio-

nalità cardiovascolare ed intestinale.Sentirsi bene fisicamente, cosa ancor più importante, accresce il benessere mentale della mamma prima, del feto poi.Ma quali attività sono consigliate?Prime tra tutte quelle in acqua, dove l’ef-fetto antigravitazionale facilita i movimen-ti che a terra risulterebbero più difficili. Dal nuoto ai corsi di acquagym pensati proprio per le future mamme, da prati-care sino alla fine della gestazione. Molte donne decidono addirittura di partorire in acqua, proprio perchè l’immersione faci-lita il rilassamento della muscolatura e la produzione di endorfine per il miorilassa-mento.Corsi di ginnastica dolce pre-parto, con esercizi che attivano la muscolatura addo-minale, proteggono la colonna vertebrale

e arrecano benefici anche all’apparato respiratorio.Le discipline orientali sono sicura-mente indicate in questa fase pro-prio perché più di altre coniugano il benessere fisico con quello men-tale. Lo yoga ed il tai chi per ap-prendere tecniche respiratorie e di rilassamento propedeutiche al parto, la danza del ventre per la preparazione dei movimenti rota-

tori del bacino.Per chi ama stare all’aria

aperta una bella passeggia-ta di mezz’ora ogni giorno è senza dubbio la soluzio-

ne più semplice. La regola fondamentale da

seguire in gravidanza per l’at-tività fisica, così come per altri

aspetti, è solo quella di ascoltare il proprio corpo, assecondando i

suoi bisogni e le sue esigenze che nei nove mesi cambiano ogni

giorno.

MammaDIVITA

Il movimento che fa bene a TE e a LuI

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ProdottiDIVITA

Con le diverse linee di pro-dotti a marchio Despar vogliamo rispondere sem-pre più alle esigenze dei

nostri clienti …ma non solo! Oltre alla linea funzionale salutistica Despar Vital, la linea di alta gamma Despar Premium di cui vi abbiamo parlato nella scorsa edizione di Di-Vita e la nuova linea di prodotti Free From destinata a chi ha particolari esigenze alimentari, vi presentiamo in questo numero di DiVita la linea di prodotti pensata per l’ambiente, scelta Verde.

La linea scelta Verde di De-spar nasce dalla consapevo-lezza di quanto sia impor-tante preservare il nostro ambiente facendo scelte etiche e sostenibili anche quando facciamo la spe-sa. scelta Verde unisce tutti i prodotti che fanno qualcosa di utile per il nostro pianeta: biologi-ci, a ridotto impatto am-bientale, equo-solidali e quelli a chilometri zero, prossimamente nei no-stri negozi; solo la Linea bio,logico conta più di 200 prodotti controllati scrupolosamente lungo tutto il loro percorso, dall’origine allo scaffale del supermercato.Un modo per garanti-re ai nostri clienti la massima sicurezza nei loro acquisti e

Novità

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per premiare quei produttori che grazie alla loro “Scelta Verde” contribuiscono a mante-nere più sano il nostro ambiente e a rendere migliore il nostro futuro.Alimentarsi in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente è oggi un’esigenza improro-gabile e ogni giorno possiamo contribuire a salvare il pianeta, anche attraverso i gesti quotidiani che compiamo in cucina. Una maggiore attenzione verso i prodotti bio, equosolidali, a km zero e a risparmio ener-getico aiuta a ridurre gli sprechi e lo sfrutta-mento estremo delle risorse, contribuendo all’affermarsi di un sistema sempre più so-stenibile. La linea di prodotti bio,Logico è da molti anni sugli scaffali dei supermercati Despar,

una delle prime società di grande distribu-zione ad introdurli nella propria offerta. L’esperienza accumulata nel corso degli anni ha portato all’ampia gamma di prodotti sicuri e di alta qualità tra cui oggi è possibile scegliere. Prodotti freschi o secchi, rigorosa-mente selezionati. Dopo la scelta dell’azien-da produttrice, viene effettuata un’attenta verifica dei processi produttivi, ma anche dei luoghi di coltivazione e di lavorazione: solo dopo questo lungo lavoro di controllo un prodotto può diventare scelta Verde.Despar pensa anche alle economie emer-genti dei Paesi lontani, a volte penalizzati da flussi di emigrazione pesanti: consentendo di sviluppare economie locali, esse trovano la loro giusta collocazione sul mercato e

ProdottiDIVITA

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permettono a questi Paesi di crescere e svilupparsi. Per queste ragioni Despar dedica molta attenzione alla presenza di prodotti per la linea Equosolidale, po-nendo il proprio marchio su quei pro-dotti che sono stati verificati e certifica-ti. Un piccolo gesto come l’acquisto di uno di questi prodotti può contribuire ad un equilibrio economico più giusto, perché migliaia di piccoli acquisti pos-sono cambiare la vita di milioni di per-sone. Ecco perché anche questa linea è sostenuta da scelta Verde.Oltre ai prodotti alimentari, Scelta Ver-de sostiene il pianeta attraverso la linea

Eco-rispetto: la scelta delle materie prime deve garantire un basso impatto inquinante, l’ideazione dei prodotti ha un basso consumo energetico e la loro lavorazione deve limitare la richiesta energetica permettendo così una ridu-zione delle emissioni di gas serra. Ogni volta che si utilizzano lampadine Eco-Rispetto o detergenti o prodotti in carta scelta Verde, si fa qualcosa per preser-vare la nostra aria, acqua e terra, per ga-rantire un futuro migliore alle prossime generazioni.La presenza capillare dei punti vendita Despar su tutto il territorio nazionale

consentirà inoltre di poter sostenere le produzioni locali attraverso i prodotti Dietro l’Angolo, prossimamente nei punti vendita DEspar. Risparmiando i chilometri da percorrere per arriva-re sugli scaffali non solo si riducono i consumi di carburante per il trasporto, semplificando la logistica e diminuendo l’impatto ambientale, ma si contribui-sce anche a ridurre i consumi energeti-ci perché i prodotti arrivino più freschi. Provate i prodotti della nuova linea, fate anche voi la vostra Scelta Verde.

ProdottiDIVITA

ScelteDIVITA

ADOzIONE INTErNAzIONALE:una seconda possibilità di vita.In India c’è un modo di dire adozione, con una parola che letteralmente significa “tenere qualcuno sulle ginocchia”. Sarà quello che voi farete al vostro primo incontro: lo prenderete sulle vostre ginocchia, qualunque sia la sua età. Peserà pochissimo, e forse tremerà un po’ per l’eccitazione e l’emozione. Così come voi. Ma capiterà che su quelle ginocchia ci si sta bene, e che sono quelle di una persona che conosce il modo giusto di amare lui, il figlio del suo desiderio. (Tratto da: Adozione: le nuove regole, di A. G. Miliotti, Angeli, 2002)

Avere un figlio adottivo è aprire nella propria famiglia uno spazio fisico e so-prattutto mentale per l’accoglienza di un bambino/a, generato da altri, con

una sua storia, e che ha bisogno di continuarla con dei nuovi genitori, con cui formerà una vera famiglia, come una sua seconda possibilità di vita.

Solo così, partendo dal desiderio di avere un figlio, e costruendovi sopra un per-

corso personale e di coppia che sia di

vera accoglienza, si può iniziare correttamente la strada dell’adozione. L’adozione internaziona-le è l’adozione di un bambino straniero fatta nel suo paese, davanti alle autorità e alle leggi che vi operano. Per tutelarne i diritti, la normativa si fa più complessa, ma oggi offre in cambio la sicu-rezza sullo stato di abbandono del bambino, una più approfondita preparazione ed un migliore sostegno alle coppie. Perché una simile adozione possa essere efficace in Italia è necessario seguire le procedure stabilite dalle leggi italiane e inter-nazionali, altrimenti l’adozione non sarà ritenuta valida, e il bambino non potrà entrare nel nostro paese. Per di più, in certi casi, l’inosservanza delle leggi sull’adozione può costituire un reato. Queste disposizioni possono sembrare eccessi-ve, ma sono necessarie per garantire ai bambini ed ai loro futuri genitori un’adozione legalmen-te valida. Ma i genitori devono essere seguiti sia dal punto di vista legale che da tanti altri punti di vista come anche quello degli aspetti sanitari. “Finalmente....è arrivato!!...ma.....” è questa una frase che, dopo tante lungaggini burocratiche, attese e delusioni, viene spontanea

alla coppia adottiva. Quando finalmente viene assegnato il bambino tanto atteso, subito dopo sorgono i primi dubbi: “sarà sano? avrà pro-blemi fisici? o psichici? e poi, quando lo porte-remo a casa, cosa dobbiamo fare?” sono que-ste e altre domande che nascono spontanee e

che spesso non si ha il coraggio di chiedere per paura di essere tacciati come persone egoiste ed

incapaci di percorrere la strada dell’adozione fino in fondo.Per questo esistono numerose associazioni e fo-rum dedicate ai nuovi genitori: www.adozioneinternazionale.nethttp://adozionigiuste.datafox.itwww.aibi.it24

ScelteDIVITA

ADOzIONE INTErNAzIONALE:una seconda possibilità di vita.

“IL PADrE sOsPEsO”Fabio SeliniCasa Editrice Mammeonline.Un padre adottivo racconta in prima persona il lungo e tormentato percorso per incontrare la figlia che la sorte gli ha destinato.

“quELLO ChE NON sO DI ME: sTOrIA DI DAshA, ADOTTATA IN ITALIA ALLA rICErCA DELLE suE rADICI”Anna Genni Milotti Fabbri Editore, Milano 20062° premio Giovanni Arpino, edizione 2007, miglior libro scuole medieDasham Daria in italiano, è stata adottata quand’era piccola da una coppia toscana. A tredici anni chiede di tornare in Russia per ritrovare il suo passato. è l’inizio di un viaggio che porta madre e figlia fino al piccolo paese di Stepantsevo. Il racconto a due voci di una mamma per scelta e di una ragazzina alla ricerca di se stessa.

LIbrI CONsIGLIATI

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LA TEsTIMONIANzA DI uN rAGAzzO ADOTTATO

“Mi chiamo Serghiey, ho 18 anni , sono nato a Mosca ( Russia )

e sono stato adottato da una coppia italiana nel 1993. Vivo ora

a Prato (Toscana - Italia ) con la mia nuova famiglia. Ho anche

una sorella di nome Daria, anche lei russa e adottata. Ora sia-

mo una famiglia felice. Io sono molto contento di essere stato

adottato fra tanti di quei bambini che ancora oggi vivono in

istituti da qualche parte della terra perchè hanno perso la loro

famiglia e non hanno quella fortuna che ho avuto io di esse-

re adottati. Ci sono molti stati nei quali vivono questi bambini

senza una vita, ad esempio: Sud America, Asia, Africa e India.

Vorrei che tutti questi bambini avessero almeno una persona

che possa loro dare una nuova vita, una nuova casa, una nuova

famiglia e degli amici con cui passare il tempo serenamente...”

www.adozioneinternazionale.net

MA quALI sONO LE CAusE ChE PrOVOCANO LE ruGhE AL LIVEL-LO PErIOCuLArE? si ride troppo poco! Il sorriso distende i muscoli e la pelle degli occhi e giova molto al benessere dermico degli occhi. scarsa idratazione: occhi e palpebre, assieme al contorno occhi, meritano una adeguata idratazione, ovviamente con prodotti specifici e bevendo molta acqua. Trucco troppo pesante: un’eccessiva deposizione di minerali e coloranti sul contorno occhi impedisce alla pelle di “respirare” come dovrebbe. Allo stesso

modo la pelle così “protetta” ed isolata non fa nulla per aumentare le difese na-turali. Una volta tolto il trucco la pelle ha troppo poco tempo per assumere una condizione fisiologica naturale. E, col tempo, questo si fa sentire sotto forma di rughe.Il sole è un altro fattore scatenante di invecchiamento prematuro dell’epider-mide.Infine le espressioni che assumiamo quotidianamente creano le condizioni affinché il derma “ceda”, si rompa, l’epi-dermide si adagia sulla ferita interna e si forma la ruga.

PEr COLOrO ChE AMANO LA COsMEsI NATurALE ECCO ALCuNE INDICAzIONI ChE POTrEbbErO rIVELArsI uTILI.

In caso di occhi arrossati e affaticati il miglior rimedio è un impacco di 20 minuti con camomilla. Imbevete una salvietta di tessuto in camomilla tiepida e mettetela sugli occhi.Per palpebre cadenti ed occhiaie il miglior rimedio è il latte (intero) di mucca. Con un batuffolo di cotone lo applicate nella zona e già dopo pochi secondi sentirete un benefico effetto tonico.se riuscite a dormire un pochino di più anche i vostri occhi vi ringrazieranno.

Si dice che gli occhi siano lo spec-chio dell’anima…ma noi oggi parleremo di occhi, palpebre e contorno occhi dal punto di vi-

sta cosmetico.Il pH del liquido che lubrifica l’occhio è perfettamente neutro, cioè a valore 7; per questo quando si usa un latte deter-gente spesso si accusa un pizzicore agli occhi. I buoni prodotti per il contorno occhi sono formulati con un pH neutro

e con conservanti molto dolci che impe-discono l’irritazione agli occhi.La zona del contorno occhi è particolar-mente ricca di segni di espressione per-ché con gli occhi facciamo movimenti, assumiamo espressioni, li apriamo e li chiudiamo infinite volte.E’ una zona delicata in cui le rughe pos-sono apparire a volte troppo presto, per cui è bene averne cura e prevenire i se-gni del tempo.

La cosmesi moderna offre moltissime armi per contrastare i segni dell’età.Tra i prodotti più interessanti per il contorno occhi ci sono certamente i gel (quindi cosmetici con pochissimi grassi e a rapido assorbimento) a base di aci-do ialuronico. L’acido ialuronico è un componente essenziale della pelle, ma

meglio evitare le iniezioni di questo pro-dotto e di collagene. Se è vero infatti che il beneficio può essere notevole è vero anche che non dura molto, oltre alle possibili reazioni indesiderate che può provocare. Essenziale per la salute peri-oculare è anche un ottimo struccante ed un tonico non alcolico.

occhio agli OCChI

ConsigliDIVITAbenessere e bellezza

Mi chiamo Fabrizio Zago,IN QUESTO ARTICOLO TOCCHERò IL TEMA DI UNA DELLE PARTI PIù DELICATE DEL NOSTRO CORPO, GLI OCCHI.

Chimico industriale, dopo gli studi di orienta-mento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità.

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L’alimentazione gioca un ruolo importante nella dimensione della salute. “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, questa frase individua bene lo stretto legame tra alimentazione e la nostra condizione

psico-fisica che ne risulta. La nostra condizione di “civiliz-zati” industriali ha reso industriale anche l’alimento che arriva sulla tavola. La qualità del cibo è solo un aspetto da considerare.Per sintetizzare, una buona alimentazione deve tener con-to di diversi fattori:1) qualità del cibo (biologico o no) - meglio biologico o bio-dinamico2) raffinazione e lavorazione del cibo (quanto un cibo è ela-borato) - meglio integrale, semplice, non raffinato3) effetto generale sul corpo e sulla mente - (vedi l’alimen-tazione yogica)4) effetto acido/base sul sangue (un eccesso di alimenti che acidificano il corpo rendono le funzioni fisiologiche degli orga-ni più difficili) - meglio una preponderanza di alimenti basici

5) alimenti nell’insieme equilibrati (apporto di proteine/lipidi/carboidrati ma anche dei micronutrienti: minerali, vitamine)6) quantità e numero dei pasti e spuntini giornalieri. Que-sti sono gli aspetti più importanti dell’alimentazione.La tradizione popolare portava con sè molte di queste cono-scenze. Oggi molte delle conoscenze familiari si sono perse e la nostra alimentazione è spesso dettata dalla spinta al consumo dei prodotti industriali.Potremmo evitare di soffermarci su questi aspetti dell’ali-mentazione e mangiare liberamente se uniamo alle cono-scenze tradizionali e moderne sane l’ascolto del nostro corpo, dei suoi bisogni e degli effetti che il cibo ha su di noi.

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BenessereDIVITA

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei,L’IMPOrTANzA DI uNA DIETA EquILIbrATA

LIbrI CONsIGLIATI:1) Questa frase fu detta dal ga-stronomo e pensatore fran-cese Jean Anthelme brillat-savarin (1755-1826) che l’ha inclusa nel suo trattato “La fisiologia del gusto” (1825). Il libro non è un ricettario, e nem-meno un testo scientifico, bensì un campionario di considerazio-ni sul cibo e sui suoi aspetti socia-li, oltre che gastronomici.

2) “È facile controllare il peso se sai come farlo” di Carr AllenNel 1997 Allen Carr si rese conto che l’aiuto che il suo metodo poteva dare non era ristretto al solo tabagismo. Scrisse allora “Easyweigh to lose weight”. In questo te-sto Allen Carr applica ai problemi alimentari la stessa logica e buon senso che gli hanno permesso di aiu-tare milioni di persone in tutto il mondo a smettere di fumare. Mostrando come lasciare alle spalle divieti e obblighi, noiosi conteggi ed esercizi, capitolo dopo capitolo guida il lettore, con semplici principi per ali-mentarsi in modo sano, alla scoperta di un metodo per star meglio con se stesso e perdere definitivamente quei chili di troppo.

occhio agli OCChI

ChI GuIDA bENE… rIsPAMIAGuidare IN MODO PIù “pulito” sI Può!

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RagazziDIVITA

Certo, non va dimenticato che esiste un problema a monte: di per sé l’automobile tradizionale, con alimentazione a benzi-na o gasolio, è anti-ecologica per defini-

zione. Se possiamo quindi fare poco contro le logiche economiche mondiali, possiamo, al contrario, fare molto partendo dal basso, da noi stessi. Agendo concretamente sulle nostre vetture possiamo in-fatti ottenere sia un risparmio energetico, utile al nostro pianeta, che un risparmio economico, utile alle nostre tasche!Come dicevamo, esistono semplici accorgimenti che ognuno può utilizzare quotidianamente. Ac-celerare in modo fluido può ad esempio sembrare una banalità, ma non lo è: fate attenzione soprattut-to alle partenze, devono essere lente, un avviamen-to troppo deciso aumenta il consumo di carburante del 45% sul primo chilometro e del 25% sul secon-do. Altrettanto utile è mantenere una velocità ridot-ta, peraltro fondamentale per la sicurezza. Viaggia-re a 110 km/h invece che a 130 rallenta del 15% i tempi di percorrenza ma diminuisce i consumi del 35%. Fai un giro sul web e troverai facilmente dei corsi di formazione per chi vuole imparare a “gui-dare eco”.Oltre a motori in grado di percorrere sempre più

km con un litro di benzina, le case automobilisti-che hanno introdotto nuove tecnologie e sistemi utili al risparmio di carburante, un esempio su tutti è lo start and stop. Si tratta di un particolare mecca-nismo che spegne il motore ogni qualvolta si ferma l’auto e si inserisce la folle in corrispondenza di uno stop, di un semaforo, di un passaggio a livello, ecc. Attraverso dei sensori di velocità la centralina spegne il motore lasciando in funzione tutti gli altri dispositivi come l’aria condizionata, l’autora-dio, l’alzacristalli. Questo congegno consente una minore emissione di agenti inquinanti e un buon risparmio sul carburante fino a 1 litro ogni 10.Perché non lanciate ai vostri amici una nuova sfida al volante? Non vince chi corre di più ma… chi con-suma meno! Provateci, allacciate le cinture e buona guida!

VI SIETE MAI CHIESTI SE ESISTONO DELLE TECNICHE DI GUIDA CHE CONSENTANO UN RI-SPARMIO DEL CARBURANTE E DELL’AUTO E CHE POSSANO ESSERE DEFINITE “ECOLOGICHE”? LEGGENDO GLI ACCORGIMENTI RIPORTATI DI SEGUITO, SCOPRIRETE CHE QUESTO è POS-SIBILE.

Io coltivo l’oRTo!

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ProgettiDIVITA

Era un hobby: coltivare un orto con passione, veder crescere dalla terra le proprie verdure, ricominciare a mangiare i prodotti di stagione, a sentire il gusto del frutto appena raccolto…prima solo in famiglia, poi si comincia a condividere le primizie con gli amici. E poi il “giro” si allarga sempre più…

Qualcosa di diverso prende forma nella mente di una donna…: e se ne facessi anche il mio lavoro?

Si stanno diffondendo in tutto il territorio nazio-

nale piccole imprese agri-cole che producono e vendono

direttamente al consumatore, con consegna a domicilio.

Ortaie ne è un bell’esem-pio. Due donne trenten-

ni, Angelica Martinoni

e Maria Vittoria Resta,

che provengono dal settore della moda e della comunicazio-ne, hanno cambiato vita e sono tornate alla terra. Oggi cu-rano personalmente un orto di un ettaro a Cigole, in provincia

di Brescia. Lavorano sodo, zappano e coltivano

con amore insalata, patate, pomodori e molto altro, raccolgono i loro prodotti

e li portano ai loro clienti, con cadenza settimanale,

alla guida di un furgoncino.Il tutto è organizzato onli-

ne sul sito ortaie.it. I consu-

matori si iscrivono e scelgono la loro cassetta: piccola (20 euro, indicata per 1-2 persone), media (28 euro, indicata per piccole famiglie fino a 4 persone) o grande (40 euro, indicata per grossi nu-clei familiari o gruppi). Le cassette sono poi composte dalle ortaie che scelgono la migliore qualità e maturazione di frutta e verdura, seguendo la stagiona-lità dell’orto. La composizione cambia ogni settimana, secondo la disponibilità dell’orto, indicativamente si trovano 5/6 varietà di verdura e 2/3 di frutta.Anche chi vive in città riscopre così il piacere di mangiare cibi sani e buoni. La qualità di ciò che si porta in tavola diventa parte integrante del proprio sti-le di vita.E intanto queste donne normali han-no realizzato qualcosa di straordinario: reinventare se stesse per vivere a con-tatto quotidiano con la terra, secondo natura, facendone un lavoro. Brave!

NuOVE FOrMEdi IMPrENDITOrIA femminile

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(AAA BAssissimo impAtto AmBientAle)si tratta di un piatto tipico della cucina ligure, che racchiude un insieme di erbe, quali la borragine, la pimpinella, il cerfoglio, le bietole, la verza, ecc. nei mercati genovesi questo insieme di erbe si trova in un unico mazzo dal nome appunto di “preboggion”. i pansoti alla salsa di noci sono uno dei piatti più tipici della tradizione genovese, un piatto che era considerato molto adatto al periodo della quaresima in quanto a base di magro. infatti non contiene carne ma soltanto “erbe”, spesso solo bietole (in quantità limitata) e borragine.

RicetteDIVITA

Le ricette di Luca Montersino

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Pansoti au preboggion IN SALSA DI NOCI

preparazione e cottura: 35 min. Difficoltà:

Lessare tutte le erbe, dopo averle accurata-mente lavate, in una casseruola con coperchio e senza acqua; lasciarle raffreddare, quindi strizzarle bene, tritarle molto finemente ed aggiungervi le uova, la ricotta, il parmigia-no grattugiato e il sale. Fare la pasta con gli ingredienti citati, quindi preparare i ravioli chiudendo il ripieno in un pezzetto di pasta quadrato e piegato poi a triangolo.

Per la salsaSbollentare i gherigli di noce in modo da pe-larli facilmente; metterli in un mortaio con la maggiorana, il pane inzuppato di acqua e poi strizzato e l’aglio. Lavorare il tutto con il pe-stello in modo da ottenere una cremina fine; diluire poi il tutto con la panna acida e l’olio d’oliva extra vergine; aggiustare infine di sale e pepe ed unire il parmigiano grattugiato.

Ingredienti per 4 persone:200 g di verza in foglie400 g di borragine200 g di bietole foglie100 g di pimpinella200 g di erbette di campo150 g di ricotta Despar50 g di formaggio grana parmigiano Despar 2 uova intere Bio, logico Desparaglio Passo dopo Passo DesparPer la pasta:400 g di farina 00 DEspar120 ml di acqua50 ml di vino bianco Per la salsa di noci:250 g di noci Despar Vital200 g di mollica di pane casereccio200 gr di panna acida 50 gr di formaggio grana parmigiano Despar100 gr di olio extravergine d’oliva Despar Premium 100% italianomaggioranaaglio Passo dopo Passo Despar

I nostri PRODOTTI

olio d’oliva extravergine despar premium 100% italiano 1 l

RicetteDIVITA

nocidespar vital350 g

(AAA BAssissimo impAtto AmBientAle)Broccolo detto anche cimoso, della famiglia dei cavoli, il cavolo roma-nesco stupisce per la perfezione del disegno delle sue cimette che si ripetono come frattali.in questo piatto lo abbino a pesce e pasta, rendendo questa portata un vero e proprio piatto unico, contenente tutte le principali fonti nutrizionali di un sano pasto.

orecchiette con moscardini e CAvOLO ROMANeSCO

preparazione e cottura: 30 min. Difficoltà:Ingredienti per 4 persone

Rosolare in olio d’oliva la parte verde del cipollotto, il peperoncino, i po-modorini, le olive nere e il moscar-dino precedentemente sbollentato in acqua. Correggere il sapore con il sale. Aggiungere il cavolo romanesco anch’esso precedentemente sbollentato. Allungare con il brodo dei moscardini.Cuocere le orecchiette in abbondante acqua salata per 12 minuti.Saltare le orecchiette in padella, deco-rare con foglioline di origano.

280 g di orecchiette Despar250 g di moscardini200 g di cavolo romanesco50 g di peperoncino rosso10 g di olive nere Despar80 g di pomodori ciliegia400 g di brodo di molluschi60 g di cipollotto3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Despar Premium 100% italianofoglioline di origano

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(AAA BAssissimo impAtto AmBientAle) Con questo piatto ho semplicemente voluto servire una carne bianca ac-compagnata da abbondante verdura, non come contorno a parte, come di solito si usa fare, ma mescolata insieme, facendo così un tutt’uno. il piatto che ne deriva è interessante anche dal punto di vista della aro-maticità, più invitante per il palato di grandi e piccini.

orecchiette con moscardini e CAvOLO ROMANeSCO

preparazione e cottura: 30 min. Difficoltà:Ingredienti per 4 persone

Petto di pollo in salsa di soia e veRDuRINe juLIeNNe

preparazione e cottura: 20 min Difficoltà: Ingredienti per 5 persone

Tagliare il petto di pollo a fettine (tipo taglia-telle) e metterlo a marinare con la salsa di soia e il cipollotto tritato.Tagliare tutte le verdure a julienne grossa e saltarle separatamente con olio in una padel-la bella calda, mantenendole croccanti. Saltare in padella gli spinaci con olio, salare e pepare.Saltare anche il petto di pollo. Disporre sul fondo del piatto gli spinaci, spolverare con i semi di sesamo tostati, poi disporre il petto di pollo ed infine le verdurine ancora croc-canti.

600 g di petto di pollo Passo dopo Passo DEspar150 g di carote Passo dopo Passo DEspar150 g di sedano verde150 g di porri 150 g di peperoni150 g di cavolo verza25 g di salsa di soia 30 g di cipollottoPer il letto:400 g di spinaci Despar Vitalsemi di sesamo

(AA medio impAtto AmBientAle) Vi presento il vero strudel, ormai trop-po spesso sostituito dalla versione con la più grassa pasta sfoglia. il vero strudel invece viene realizzato con una pasta magra fatta con un solo cucchiaio d’olio, che prende il nome appunto di “pasta-strudel”. esistono innumerevoli varianti tutte con frutta, che possono spaziare dai fi-chi alle prugne alle albicocche, a secon-da della stagione. Un dolce poco grasso e ricco di fibra quindi, due condizioni rare nelle preparazioni di pasticceria.

Strudel di mele renette preparazione: 40 minuti + 45 minuti di cottura Difficoltà:

Impastare la farina con l’acqua tiepieda, l’olio di semi ed il sale. Ungere la superficie della pasta con olio di semi quindi mettere a riposare la pasta al caldo coperta con una ciotola per almeno un’ora. Preparare intanto il ripieno affettando sottil-mente le mele e raccogliendole in una ter-rina con la confettura di albicocche, l’uvetta ammollata nel rum, i pinoli, le albicocche secche, le noci, la cannella e la buccia di li-mone. Condire con lo zucchero. Sbriciolare il pan di spagna. Rosolare nel burro il pangrattato.

Stendere la pasta ormai riposata sopra uno straccio infarinato, prima con il mattarello e poi con il dorso delle mani fino ad ottenere una pasta molto fine. Rifilare i bordi poi co-spargere con il pangrattato rosolato al burro e le briciole di pan di spagna. Cospargere poi con il ripieno di mele e aiutandosi con lo straccio arrotolare su se stesso formando un rotolo.Spennellare con l’uovo sbattuto e spolverare con zucchero e cannella. Cuocere in forno a 200° C per circa 45 minuti.

Per la pasta:125 g di farina Despar75 ml di acqua 10 g di olio di semi Desparsale DesparPer il ripieno:750 g di mele renetta 30 g di uva sultanina 20 g di pinoli 50 g di albicocche secche Despar Vital25 g di noci sgusciate Despar Vital35 g di zucchero semolato Despar60 g di pane grattugiato DEspar25 g di burro Despar Premium 100 g di confettura di albicocca Despar Premium 50 g di rum cannella in polvere 175 g di pan di spagna scorza di limone Passo dopo Passo DesparPer la finitura:1 uovo intero Bio,logico Desparzucchero semolato Desparcannella in polvere limone

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LA PELLICCIA ECOLOGICA

ModaDIVITA

1) Zenda due, negozio di abbigliamento ecologico, apre a Mila-no nel dicembre del 1988. Nato dall’amore per gli animali e dal rispetto per la loro vita, è il primo shop di pellicce ecologiche in Italia. Il successo porta ad aprire in seguito quattro negozi in Europa: Parigi, Lugano, Madrid e Barcellona e altri in Italia, Parma, Biella e Como.

2) Le Pellicce ecologiche “PIERRE CARDIN” si differenziano dalle sintetiche per la specifica composizione merceologica es-sendo tessute su base di puro cotone 100%, mentre le sintetiche hanno una base in maglina di poliestere 100%.www.wolvespellicceecologic.it/pellicce.html

3) Il negozio CHICBOUTIQUE SHOP dove trovare una colle-zione varia, moderna per ogni desiderio.

C’era una volta... il mito della pelliccia. Milioni di animali sacrificavano le loro pelli affinchè potessero essere esibite come status symbol in una qual-siasi occasione mondana. E a tutti sembrava una cosa normale. Oggi cominciamo a renderci conto che si può essere eleganti e ben protetti dal freddo anche senza nuocere agli animali. Le pellicce ecologiche stanno sempre di piu’ conquistando i piaceri del pubblico femminile , pos-sono essere belle, calde, eleganti, moderne ed economiche. Con meno di 500,00 euro si posso avere modelli eleganti. Hanno bisogno di pochissima manutenzione, resistono benissimo al passare del tempo e non temono l’usura. Ma la domanda rimane ancora aperta:

è più ecologica la pelliccia naturale o la pelliccia sintetica?E su questa domanda ci sono opinioni assolutamente opposte. Da una parte c’è il movimento animalista che sostiene che l’unica scelta giusta è quella pelliccia che non deriva dagli animali, mentre i ‘’tradizionalisti’’ supportano la tesi che la pelliccia ecologica può essere solo quella naturale in quanto la produzione di pellicce sintetiche dipende dalle sostanze chimiche e soprattutto dal petrolio.

Per il vostro shopping DIVITA vi consiglia:

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PercorsiDIVITA

LA rICErCA DEI TArTuFI:un appassionante contatto con la natura e il bosco

Il grosso valore dei tartufi è dato principal-mente dalla loro difficoltà nel trovarli; i cosi-detti cercatori di tartufi, “tartufari, cavatori o trifolau” a seconda della zona di riferimento,

lo sanno bene. Per prima cosa occorre avere un buon cane da tartufi, poi bisogna conoscere i “po-sti segreti” dove i tartufi crescono e fare i conti con la concorrenza che è molto agguerrita e infi-ne occorre avere buone gambe per raggiungere le tartufare che spesso si trovano in posti impervi e poco accessibili.

La giornata tipo di un cercatore di tartufi inizia all’alba, poi si parte con i fedeli cani verso la tar-tufaia sperando che qualcuno non ci sia passato prima di noi. Spesso un buon tartufaio conosce molte zone e compie un tragitto lungo anche di-versi chilometri. Uno dei pericoli maggiori che un tartufaio può correre è quello di imbattersi in qualche vipera o in polpette avvelenate che po-trebbero uccidere il cane in pochi minuti vanifi-cando il lavoro di anni, oppure potrebbe cadere e

farsi del male rimanendo isolato e senza possibi-lità di chiedere soccorso, per questo è bene essere sempre muniti di un cellulare/ricetrasmittente oppure di andare a tartufi in compagnia.

Contrariamente a quello che molte persone cre-dono, il tartufo non è affatto tipico solo del Pie-monte, benché in questa regione se ne trovino di buona qualità e di bell’aspetto. Il Tartufo è infatti molto diffuso in romagna, in Toscana, in um-bria, nelle Marche, oltre che in Campania, Lazio, Puglie, ed anche in Veneto e Lombardia.

La ricerca del tartufo richiede passione, costan-za, tecnica e anche buone gambe. Avere un buon cane può aiutare molto, ma a questo va unita an-che la tecnica e soprattutto l’esperienza sul cam-po, cosa che non si può acquisire insieme al cane ma giorno dopo giorno, uscita dopo uscita e fatica dopo fatica. Per ulteriori informazioni è sempre a vostra disposizione l’Associazione Telematica Tartufai Italiani ed il sito www.trovatartufi.com.

PercorsiDIVITA

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LA rICErCA DEI TArTuFI:un appassionante contatto con la natura e il bosco

Tagliatelle CON fuNGhI PORCINI e TARTufI

Portate ad ebollizione abbondante ac-qua nella pentola, aggiungete il sale e, ripreso il bollore, tuffatevi le tagliatelle, mescolando col cucchiaio di legno.Aggiungete un filo d’olio per evitare che la pasta si attacchi. Fate cuocere al dente. Nel frattempo fate scaldare nella padel-la antiaderente l’olio, unite un pizzico di sale e l’aglio schiacciato.Non appena l’aglio sarà dorato, elimi-natelo e aggiungete i funghi porcini.Alzate un poco la fiamma e fate cuoce-re badando che non si riducano troppo.Scolate le tagliatelle e fatele saltare per un paio di minuti nella padella con i funghi.Spegnete e servite la pasta affettando sopra ogni piatto dei commensali delle sottili lamelle di tartufo. A parte servite il parmigiano grattugiato.

Ingredienti per 6 personeTempo di preparazione: 40 minutiTempo di cottura: 20 minuti

500 g di tagliatelle1 tartufo 250 g di funghi porcini puliti ed affettati3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva30 g di parmigiano grattugiato (facoltativo)1 spicchio d’agliosale

“Un piatto dal sapore eccezionale...”

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A Pianelle visita del giardino delle aro-matiche e dei frutti antichi. Si giunge a Parco dei Monaci seguendo il traccia-to della ferrovia dismessa. Visita della Grancia benedettina e dell’ovile, con annesso caciolaio rupestre degli Ala-mari. Costo servizio, comprensivo di assicurazione 10 euro a persona. Nu-mero minimo partecipanti 5.

Info e prenotazioni: tel. 334.8360098 Degustazione a cura dell’azienda agri-cola Conte Giovanni di Tursi. www.parcomurgia.it

Putignano, il paese del Carnevale, si propone in un simpatico ed esclusivo programma di valorizzazione cultu-rale. Piatti tipici e usanze del posto in una ricca e frizzante esperienza tra paesaggi, serate briose, pietanze a “km 0” e tanto calore. Un evento su misu-ra con un ingrediente in più: il calore del Carnevale che, proposto in maniera tradizional-popolare, sarà il protagoni-sta del vostro “viaggio” in Puglia tutti i week-end da luglio a dicembre.Grigliate, passeggiate in campagna, escursioni in grotta, degustazioni di prodotti tipici, masserie, visita al centro storico, pranzi, cene, artigianato, musi-che e danze popolari e soprattutto tanto folklore. Questo è il vero Carnevale!Info e prenotazioni: Associazione Culturale Trullando, Putignano (BA)

Parco dei Monaci (MT)

Trekking: ConosCere il Par-Co. esCursione dal CenTro VisiTa di Pianelle a ParCo dei MonaCi.Viaggio in Maschera

Tra naTura, sapori e folk-lore nel paese del carneVa-le più anTico d’europa

Putignano (BA)giornaTe MedioeVali

Si rivive nel borgo antico l’atmosfera di un tempo antico. Armigeri, dame, cavalieri all’ombra del castello. Rievo-cazione storica che riporta la cittadina lucana al periodo storico del 1268 quan-do Guidone De Foresta fu investito del titolo di Primus Domini Brundusii De Montanea et Ansiae da Re Carlo d’An-giò.Info:www.prolocobrindisimontagna.it

Brindisi Montagna (PZ)

EventidiViTacultura e tempo libero

TuTTi i Week-end

16 oTToBre 29 - 30 oTToBre

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20 noVeMBre

Ogni autunno, la Pro Loco di Minervi-no Murge ripropone la Sagra del fungo cardoncello, durante la quale vengono proposte le principali e rinomate pecu-liarità gastronomiche murgiane, tra le quali spiccano, oltre al prelibato fungo, anche le saporite cime di rapa che ac-compagnano le famosissime orecchiet-te.

Oltre alle proposte gastronomiche vi si trovano mostre, visite guidate sui sen-tieri del Cardoncello, convegni, spetta-coli musicali e teatrali.Info:www.comune.minervinomurge.ba.it

In uno splendido oliveto immerso nel dolce paesaggio rurale delle colline materane, incontro con i contadini e partecipazione alla raccolta delle olive. Laboratorio di assaggio di oli extravergi-ni. Pranzo contadino a base di prodotti tipici. A cura del CEA di Matera.

Info: tel. 327.7333716 www.parcomurgia.it

la raccolTa delle oliVe.sagra del fungo cardoncello

Vernole di Acquarica (LE)Minervino Murge (BA)

In Piazza Municipio, per tutto il Cen-tro Storico fino a Piazza Ostillio, l’Asso-ciazione Culturale “Rudiae” promuove una manifestazione per far conoscere i prodotti tipici regionali: dall’olio ai for-maggi, dai sott’oli ai vini e al pane. Non mancheranno castagne e funghi!Info:www.comune.villacastelli.br.it

Villa Castelli (BR)

sapori d’auTunno

EventidiViTagastronomia e tradizione

12 noVeMBre30 oTToBre

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ConsigliDIVITAautomedicazione

di Alessandro FornaroFarmacista e giornalista

INTEGrATOrI dimagrantiAlimentarsi in maniera contenuta ma equilibrata e fare esercizio fisico rappresentano la formula vincente per perdere peso. Per dimagrire occorre infatti che il rapporto tra calorie assunte e consumate sia tenuto sotto controllo. Gli integratori alimentari pos-sono darci una mano nella lotta contro i chili di troppo. Vediamo a quali differenti categorie di prodotti si può fare ricorso; scegliendole sulla base delle proprie esigenze ed avvalendosi del prezioso consiglio del farmacista.

I PASTI SOSTITUTIVIPossono essere utilizzati sia per riequi-librare abitudini alimentari scorrette sia per il mantenimento del peso ideale. Nel primo caso tornano utili i pasti pronti (minestre, zuppe, ecc.) in grado di sazia-re e al tempo stesso di apportare i nutri-menti essenziali a fronte di un apporto calorico molto limitato. Per un controllo del peso a lungo termine, i pasti sostituti-vi trovano invece utilità soprattutto sotto forma di barrette e polveri per la prepara-zione di bevande istantanee. Si possono impiegare come “spezza fame” o per la pausa pranzo lavorativa. Questi prodotti sono dotati di un elevato potere saziante: l’alto contenuto in fibre conferisce loro la capacità di aumentare il volume a livello dello stomaco, garantendo all’utilizzatore una certa soddisfazione. Le fibre solubili assorbono acqua ed è quindi necessario accompagnarle con almeno un paio di bicchieri di liquidi.

GLI ACCELERATORI METABOLICIQueste sostanze hanno la caratteristica di accelerare alcune fisiologiche funzioni dell’organismo che portano ad un mag-giore consumo di calorie o di grassi. La caffeina, il guaranà e la spirulina sono in grado di stimolare il Snc, inducendo nell’organismo uno stato di “allerta” ge-

nerale, nel quale vengono consumate più calorie. Tra gli acceleratori metaboli-ci figurano inoltre le sostanze di origine naturale ricche in iodio, come le alghe fucus, il cui utilizzo deve essere limitato e razionale, in quanto un eccesso di iodio può interferire con il normale funziona-mento della tiroide. Meglio ricorrere al cromo: un minerale coinvolto nel meta-bolismo naturale dei grassi e nell’utilizzo cellulare degli zuccheri.

I CATTURA - GRASSIRidurre l’assorbimento dei grassi è uno dei principali obiettivi di molti tra i pro-dotti in commercio. Alcuni di questi uti-lizzano il chitosano: una fibra estratta dai gusci di crostacei (granchi, aragoste, gamberetti) che ha la capacità di cattura-re i lipidi e di impedirne l’assorbimen-to a livello del tratto gastrointestinale. Dal mondo vegetale invece è consiglia-to l’orthosiphon e la camelia sinensis che agiscono grazie alla loro capacità di prolungare l’azione della noradrenalina, mediatore che nell’organismo è deputato alla termogenesi, ossia l’autoproduzione di calore. In questo modo, l’organismo consuma più grassi. Oppure è l’estratto di arancio amaro (citrus aurantium) che agisce favorendo la termogenesi.

Subito in tavolaun primo di qualità

in una vera monoporzioneLe migliori ricette della cucina marinara in primi piatti ricchi e saporiti, preparati con ingredienti selezionati, cucinati con cura e presentati in praticissime e innovative confezioni monoporzione da 300 grammi. Una gustosissima scelta di qualità, arricchita da vongole e cozze presentate con il guscio, e il pescato intero in una percentuale che arriva quasi al 40%, pronti in 6 minuti in padella. Spaghetti alla Chitarra con Vongole, Tagliatelle alla Pescatora, Lunette al Sapore di Mare: le prime 3 referenze di una gran bella monoporzione, naturalmente, garantita da Panapesca.

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Aglio marinato... e digerisci meglio

L’aglio è una pianta erbacea perenne dalle molteplici qualità.Già nell’antichità gli Egizi lo usavano come farmaco per la sua essenziale funzione purificante dell’organismo. È un ottimo bat-tericida oltre che un antiossidante naturale e coadiuvante nel controllo della pressione arteriosa.Ha però un gusto molto forte, che non piace a tutti. Spesso si evita di aggiungerlo alle preparazioni che lo richiedono perché risulta troppo pesante e per qualcuno addirittura sgradevole. Se anche per voi è così vi sugge-riamo l’aglio marinato. E’ incredibilmente più digeribile e delicato rispetto all’aglio fresco, ha un gusto quasi vanigliato. Servitelo anche come stuzzichino durante un aperitivo, su un crostino di pane, come si fa con i pomodori secchi o le melanzane

sott’olio. I vostri amici saranno scettici all’as-saggio ma…provare per credere! Occorrente:- 350 ml vino bianco secco, - 350 ml aceto di vino bianco, - 3 foglie di alloro, - 3 chiodi di garofano, - pepe in grani, - 1 cucchiaino di sale, - 1 cucchiaino di zucchero.Scaldate in una pentola il vino e l’aceto, miscelate le spezie, lo zucchero e il sale. Ag-giungete gli spicchi d’aglio puliti e fate bollire il tutto per 1 minuto. Riempite dei vasetti da conserva, sterilizzate e conservate in luogo fresco e asciutto. Per il consumo dovete attendere circa 1 mese dalla preparazione.

Una mela al giorno... anche per il viso

Le proprietà della mela, uno dei frutti più presenti ed apprezzati sulle nostre tavole, non sono importanti solo per l’alimentazio-ne. Le mele sono anche un valido alleato della bellezza. Provate questa maschera per il viso che aiuta a levigare e donare elasticità alla pelle.Occorrente:- 1 mela, - 2 cucchiai di panna fresca, - 1 cucchiaino di miele. Frullate gli ingredienti, applicate il composto sul viso perfettamente pulito e lasciate agire 15 minuti. Sciacquate con acqua tiepida.

Gola protettacon il basilico

Il profumo forte e aromatico del basilico ci ri-corda l’estate. Oltre ai suoi deliziosi impieghi in cucina e oltre ad essere consumato fresco, è una pianta ricchissima di proprietà che si può essiccare. Provate questo infuso, un vero toccasana per la gola.- 50 gr di basilico essiccato- ½ lt d’acqua bollenteVersare l’acqua bollente sulle foglie, lasciar riposare almeno 5 minuti coprendo il reci-piente. Il liquido così ottenuto può essere utilizzato per sciacqui e gargarismi che alleviano il mal di gola e le difficoltà di deglu-tizione da esso provocate. E’ anche efficace come colluttorio contro tutte le infiammazio-ni della bocca.

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PilloleDIVITA

Zucca: i semi in decottoper la diuresi

La zucca è una pianta che appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Dolce e colora-tissima, trova svariati e squisiti impieghi in cucina. Se utilizzate la zucca non buttate via i semi, sono una fonte naturale di proteine, ferro e zinco. Racchiudono anch’essi le stesse proprietà della polpa, sono quindi utili per la protezio-ne dell’apparato urinario, indicati sia per pre-venire le cistiti femminili che per i problemi legati alla prostata.Quando pulite la zucca, lavate i semi e fateli cuocere in acqua o latte per circa 30 minuti. Si ottiene un decotto, dal buon sapore simile all’orzata, prezioso come diuretico e per lenire le infiammazioni alla vescica.

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