m i · 2018. 12. 24. · "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA m i Paperino Chimico Genio Nel 1944, il...

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“La didattica non è riempire un vaso, ma accendere un fuoco” Teofrasto, filosofo greco(371 aC– 287 aC) La chimica insegnata oggi negli istituti tecnici si rivolge a ragazzi del biennio che spesso hanno un atteggiamento non del tutto benevole verso la materia. In effetti, i media riportano spesso una visione distorta della CHIMI‐ CA collegando ad essa i problemi dell’inquinamento , delle armi nucleari, della sintesi di sostanze nocive per l’uomo e gli altri esse‐ re viventi ,degli esplosivi utilizza‐ ti nelle stragi terroristiche ... Questa disciplina può essere somministrata ai discenti parlan‐ do di sostanze ,legami, formule, leggi …. ma una didattica di questo tipo riempie i vasi senza accendere fuochi . La passione che alimenta il fuoco trae la sua origine da un insegnamento che identifica la chimica come una scienza calata nei problemi del quotidiano (salute, alimentazio‐ ne, ambiente, energia, ecc.). Il chimico che insegna chimica sa che l’interesse per la materia è incentrato sulle attività pratiche da realizzare in laboratorio, poi‐ chè con gli allievi non si insegna chimica ma si “fa chimica”! I ra‐ gazzi coinvolti nelle esperienze laboratoriali curriculari ed extra curriculari, hanno “viaggiato” nel mondo che li circonda con spirito critico e consapevole. Gli insegnanti di chimica, realizzan‐ do percorsi formativi specifici, hanno svolto la loro “mission” nella speranza di aver acceso nei loro studenti un fuoco o, nel peggiore dei casi, almeno una fiammella! Concetta Gallo Docente di Chimica ITI “A.MONACO” COSENZA DIPARTIMENTO DI CHIMICA A. S. 2016 / 17 "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA m i Paperino Chimico Genio Nel 1944, il grande Carl Barks ‐ disegnatore di Zio Paperone, Paperino, Qui Quo Qua, e scrittore di memorabili avventure di tutta la famiglia dei paperi- nella storia Paperino Chimico Genio narrava di come, prendendo una botta in testa per aiutare i nipotini Qui Quo e Qua con il loro "piccolo chimico", Pape- rino diventasse "il più grande chimico dell'Universo".Con un buffo lin guag- gio pseudochimico, pieno di termini inventati di sana pianta, Paperino inventa la "Paperite", il più potente esplosivo mai esistito , che sfrutta poi come carburante per andare con un razzo attorno alla luna. Per produrre la Paperite, Paperino utilizza il Metilene, CH2, dando così inizio alla chimica dei Carbeni. Questa molecola però, sarebbe stata osservata dai chimici soltanto negli anni cinquanta : il merito a Paperino di aver, non solo ipotizzato l'esistenza del CH2, ma anche di averlo utilizzato per una sintesi chimica! Dario Bressanini (L e Scienze 416, Aprile 2003 Progetti del Dipartimento di Chimica " VIAGGI "NEL MONDO CHE CI CIRCO N DA Utilizziamo il fumetto di Carl Barks per introdurre i “ VIAGGI “ NEL MONDO CHE CI CIRCONDA, effettuati dagli allievi delle prime e seconde classi in que - sto anno scolastico. Lo scopo della chimica è conoscere le caratteristiche della materia per poi modificarla ; spesso i nostri allievi ci chiedono esperi menti straordinari ed eclatanti come quelli che si trovano in rete, magie spesso pericolose con dotte in ambienti non sicuri che riempiono gli occhi e non la mente! Noi li abbiamo guidati a piccoli passi in questo mondo cosi particolare , fornendo idonei strumenti per acquisire conoscenze e competenze specifiche, con la finalità di farli crescere ed operare consapevolmente nel rispetto dell’ambiente in cui vivono. I Docenti di Chimica e Laboratorio di Chimica

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  • “La didattica non è riempire un vaso, ma accendere un fuoco” Teofrasto, filosofo greco(371 aC– 287 aC) La chimica insegnata oggi negli istituti tecnici si rivolge a ragazzi del biennio che spesso hanno un atteggiamento non del tutto benevole verso la materia. In effetti, i media riportano spesso una visione distorta della CHIMI‐ CA collegando ad essa i problemi dell’inquinamento , delle armi nucleari, della sintesi di sostanze nocive per l’uomo e gli altri esse‐ re viventi ,degli esplosivi utilizza‐ ti nelle stragi terroristiche ... Questa disciplina può essere somministrata ai discenti parlan‐ do di sostanze ,legami, formule, leggi …. ma una didattica di questo tipo riempie i vasi senza accendere fuochi . La passione che alimenta il fuoco trae la sua origine da un insegnamento che identifica la chimica come una scienza calata nei problemi del quotidiano (salute, alimentazio‐ ne, ambiente, energia, ecc.). Il chimico che insegna chimica sa che l’interesse per la materia è incentrato sulle attività pratiche da realizzare in laboratorio, poi‐ chè con gli allievi non si insegna chimica ma si “fa chimica”! I ra‐ gazzi coinvolti nelle esperienze laboratoriali curriculari ed extra curriculari, hanno “viaggiato” nel mondo che li circonda con spirito critico e consapevole. Gli insegnanti di chimica, realizzan‐ do percorsi formativi specifici, hanno svolto la loro “mission” nella speranza di aver acceso nei loro studenti un fuoco o, nel peggiore dei casi, almeno una fiammella!

    Concetta Gallo Docente di Chimica

    ITI “A.MONACO”

    COSENZA

    DIPARTIMENTO DI CHIMICA

    A.S. 2016/17

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA

    m i

    Paperino Chimico Genio Nel 1944, il grande Carl Barks ‐ disegnatore di Zio Paperone, Paperino, Qui Quo Qua, e scrittore di memorabili avventure di tutta la famiglia dei paperi- nella storia Paperino Chimico Genio narrava di come, prendendo una botta in testa per aiutare i nipotini Qui Quo e Qua con il loro "piccolo chimico", Pape- rino diventasse "il più grande chimico dell'Universo".Con un buffo lin guag- gio pseudochimico, pieno di termini inventati di sana pianta, Paperino inventa la "Paperite", il più potente esplosivo mai esistito , che sfrutta poi come carburante per andare con un razzo attorno alla luna. Per produrre la Paperite, Paperino utilizza il Metilene, CH2, dando così inizio alla chimica dei Carbeni.

    Questa molecola però, sarebbe stata osservata dai chimici soltanto negli anni cinquanta : il merito a Paperino di aver, non solo ipotizzato l'esistenza del CH2, ma anche di averlo utilizzato per una sintesi chimica!

    Dario Bressanini (L e Scienze 416, Aprile 2003

    Progetti del Dipartimento di Chimica " VIAGGI "NEL MONDO CHE CI CIRCO N DA

    Utilizziamo il fumetto di Carl Barks per introdurre i “ VIAGGI “ NEL MONDO CHE CI CIRCONDA, effettuati dagli allievi delle prime e seconde classi in que - sto anno scolastico. Lo scopo della chimica è conoscere le caratteristiche della materia per poi modificarla ; spesso i nostri allievi ci chiedono esperi menti straordinari ed eclatanti come quelli che

    si trovano in rete, magie spesso pericolose con dotte in ambienti non sicuri che riempiono gli occhi e non la mente! Noi li abbiamo guidati a piccoli passi in questo mondo cosi particolare , fornendo

    idonei strumenti per acquisire conoscenze e competenze specifiche, con la finalità di farli crescere ed operare consapevolmente nel rispetto dell’ambiente in cui vivono.

    I Docenti di Chimica e Laboratorio di Chimica

  • Educare i giovani alla solidarietà: raccolta fondi per TELETHON 2016 Da alcuni anni l’ ITI “A. MONACO”‐ Cosenza partecipa alla manifestazione organizzata dalla Fondazione TE‐ LETHON ,in collaborazione con la BNL, per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca sulle MALATTIE GENETI‐ CHE RARE .Anche quest’anno, nell’ambito del progetto “Telethon 2016” molte classi del biennio, hanno realiz‐ zato nel Laboratorio di Chimica alcuni prodotti che sono stati offerti in cambio di piccole donazioni INTERAMENTE DEVOLUTE alla Fondazione .La partecipazione alla Manifestazione oltre che appassionare gli alunni verso le Attività Laboratoriali e a favorire l’interazione tra studenti di classi diverse, è da considerarsi un’occa‐sione unica per motivare, guidare e sostenere il percorso formativo attraverso la SENSIBILIZZAZIONE ALLA SOLI‐DARIETÀ (sviluppata attenzione verso le persone sofferenti), alla EDUCAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE (utilizzo di contenitori riciclati), all’EDUCAZIONE ALLA SALUTE (corretto approccio verso sostanze che creano dipendenza). La realizzazione del “Progetto di solidarietà: Telethon 2016”- inserito nel POF dell’a.s. 2016/17 ha previsto l’impegno di docenti, alunni , assistente di lab e collaboratore scolastico dai primi di ottobre 2016 al 20 dicembre 2016 .Sono stati effettuati lavori nel laboratorio di chimica che hanno previsto la preparazione di: saponi artigianali ottenuti dalla lavorazione di 20 KG di strutto che sono stati curati ed essiccati per circa due mesi ;vasetti di erbe

    e piante aromatiche, raccolte da alunni e da tutti i partecipanti al progetto in boschi ed orti di diverse zone della provincia di Cosenza che sono state pulite, lavate, essiccate , sminuzzate e conservate in vasetti provenienti dagli asili nido previamente sottoposti a lavaggio, privati delle etichette incollate sui vetri e sterilizzati ; sacchetti di lavanda essiccata;liquori ottenuti mediante la tecnica della infusione a freddo che ha contemplato la cura degli infusi per circa 30 giorni, la raccolta di bottiglie di succo di frutta presso esercizi commerciali e il relativo riciclo dopo essere stati lavati, privati delle etichette incollate sui vetri e sterilizzati ,la preparazione di sciroppi di zuccheri e cioccolato. Tutti i prodotti ottenuti sono stati confezionati mediante l’utilizzo di colla a caldo, carta, stoffe, merletti,paglia ,rafia e altro materiale ;sono stati realizzati striscioni e lavori di rivestimento di cassette in cui deporre i manufatti ottenuti . La partecipazione alla maratona organizzata dalla fondazione Telethon presso la BNL di Cosenza il 16/17 dicembre 2016 è stato il culmine del nostro lavoro ! Al termine della manifestazione tutto il materiale utilizzato è stato rimesso a posto, così come i locali che per circa tre mesi hanno visto il transito quotidiano di numerose persone. Un p l a u s o va alla signora Iuele che ha messo a disposizione la sua professionalità e la sua passione per la realizzazione del progetto.

    Concetta Gallo e Stefania Torletti- Docenti di Chimica

    Sostanze volatili Punti di ebollizione

    Reazioni chimiche Sostanze acide e basi‐ che pH

    MANIFESTAZIONE

    TELETHON

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    Tappe del progetto e riferimenti agli argomenti di chimica

  • "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    MALVA SALVIA

    TE VERDE

    ORIGANO FINOCCHIETTO

    TE VERDE ‐ FOGLIA

    E se le foglie di te verde ricordano la cannabis...

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    ALLORO BASILICO PREZZEMOLO MENTA PEPERONCINO ROSMARI‐ NO 1^ Fase

    EDUCAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE

    Raccolta di vasetti di vetro e di bottigliette

    Lavaggio e sterilizzazione Differenziazione

    EDUCAZIONE ALLA SALUTE La cannabis e i giovani

    Le piante ed erbe aromatiche contengono sostanze penetranti che conferiscono particolari caratteristiche organolettiche; sono ricche infatti di oli essen‐ ziali ,miscugli oleosi di sostanze organiche differenti, che posso‐ no essere ottenuti per distillazio‐ ne o per spremitura

    … prima di tutto parliamo di cannabis!

    Perché i giovani consumano cannabis? Provare sostanze che inducono dipendenza è un fenomeno diffuso tra i giovani. Spesso la cannabis viene consumata insieme agli amici, dando così un senso di appartenenza al gruppo. Cruciali sono la curiosità e la ricerca del divertimento e rilassamento. Il consumo di cannabis può diventare un problema? Il consumo di cannabis tra ragaz‐ zi molto giovani (sotto i 15 anni) è generalmente problematico e dovrebbe essere visto dagli educatori come un chiaro segnale d'allarme. Per gli organi respiratori e il sistema cardiovascolare il fumo di cannabis è spesso più dannoso del fumo di tabacco perché viene inalato più profondamente. La dose e così anche l'effetto sono difficil‐ mente quantificabili Cannabis: cose da sapere. Dosi alte possono provocare attacchi di panico o stati d'an‐ sia. La memoria e la capacità di reazione sono ridotte dal consumo di cannabis. Guida‐ re dei mezzi o manovrare delle macchine sotto influsso della cannabis è pericoloso. La cannabis è illegale Il consumo regolare di cannabis provoca una diminuzione della capacità di concentrazione, di attenzione e di apprendimento e alla lunga può porta‐ re a dipendenza psichica. Nelle persone con problemi psichici o neurologici, il consu‐ mo di cannabis può portare a accentuare depressioni o altre malattie psichiche gravi. ALUNNI IIB el

  • "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    2^ Fase Raccolta erbe: genitori, nonni alunni e

    proff!

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    Le erbe e le piante sono state raccolte in varie zone della provincia di Cosenza. Trattasi di piante ed erbe non trattate o selvatiche ,portate in laboratorio , lavate ed essiccate ;l’essiccazione è avvenuta per alcune all’aria (alloro, malva, finoc‐ chietto, menta, te verde) ,per altre in stu‐ fa (basilic0, prezzemolo, peperoncini , salvia). Successivamente sono state maci‐ nate o sminuzzate, nonché private delle parti inutilizzabili e messe nei vasetti rici‐ clati. ALUNNI I A INF

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    3^ Fase

    ALCOL…. COME RISORSA

    L’ingrediente principale è l’alcool alimentare a 95° ,insieme a sostanze aromatizzante ,erbe aromatiche, frutta , …, zucchero e acqua. Le combinazioni di frutta, spezie, erbe, con l’alcool e dell’alcol con lo sciroppo di acqua e zucchero sono tantissime . Per la prepara‐ zione lavare , asciugare e mondare la frutta o le erbe …. metterle a macerare con l’alcool in un barattolo di vetro, con un coperchio o tappo a chiusura ermetica ,pulito e sterilizzato. In questa fase si pos‐ sono aggiungere degli aromi. Si possono anche usare solo sostanze aromatizzanti senza frutta o erbe. Conservare in luoghi bui e freschi Il tempo di macerazione è di tre /quattro settimane .Si prepara lo

    sciroppo e si versa dentro l’estratto alcolico filtrato. Si filtra il li‐ quore e lo si versa in bottiglie di vetro, pulite e sterilizzate, con

    un imbuto foderato di carta da filtro o un pezzo di garza di cotone pulita. Si chiudono le bottiglie con dei turaccioli

    di sughero e si lascia riposare il liquore almeno un mese prima di consumarlo. Silvia IIC INF

    LIQUORE MOLITERNO ALTO‐ MONTE,è stato il nostro spon‐

    PepeCiok :Liquore al cioccolato e peperoncino

    Si tagliano in due dei pe‐ peroncini con i semi intat‐ ti e si mettono in un ba‐ rattolo con chiodi di garo‐ fano,cannella e vaniglia; si aggiunge l’alcol e si tiene in infusione per un me‐ se.Allo sciroppo di acqua e zucchero si aggiunge cacao in polvere ; una volta addensato si addi‐ ziona l’estratto alcolico filtrato Si lascia riposare e si riempiono le bottiglie

    Amaro del Cuore : Li‐ quore alle erbe

    Abbiamo utilizzato i fusti e le foglie aromatiche di basilico rosmarino menta salvia finocchietto esclu‐ dendo i semi e ,dopo averli lavati ed asciugati, li abbiamo messo in infusio‐ ne per 30 gg. Abbiamo preparato lo sciroppo di acqua e zucchero che abbiamo aggiunto al fil‐ trato alcolico.Dopo aver lasciato riposare abbiamo riempito le bottiglie

    CedroCiok :Liquore al cedro e peperoncino

    Abbiamo utilizzato la buc‐ cia del cedro , senza parte bianca che renderebbe il liquore amaro, e l’abbiamo messa in infusione con al‐ col, per tre settimane. A questo punto all’acqua calda si è aggiunto cacao in polvere e zucchero ; una volta addensato si è aggiun‐ to l’estratto alcolico filtra‐ to.Dopo aver lasciato ripo‐ sare abbiamo riempito le bottiglie

    sor . Il dott Giulio Sciarra ci ha fornito preziosi consigli e pic‐ coli “segreti” per migliorare la qualità dei nostri liquori. Inol‐ tre ci ha omaggiati di una for‐ nitura di bottigliette per il nostro amaro. Il LIQUORE MO‐ LITERNO viene da una lunga tradizione tramandata da ge‐ nerazioni e i prodotti sono i liquori classici come liquiri‐ zia, caffè, e amaro, e i più mo‐ derni lime, bergamotto, li‐ metta, fragolino, porcino, finocchietto, olio di oliva . . Molto carini e ricercati anche il marchio e la forma della bottiglia. La famiglia Sciarra, oltre alla gestione dell'azien‐ da, porta avanti un'attrazione d'interesse turistico, dal mo‐ mento che cura un piccolo museo a tema : anni di pre‐ miata attività hanno permes‐ so di conservare i vecchi stru‐ menti del mestiere per l'alle‐ stimento del museo familiare C.Gallo

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    4^ Fase I SAPONI ARTIGIANALI -La chimica in azione Dal punto di vista chimico il sapone naturale è un composto di sale sodico o potassico di acidi grassi, unito a glicerina e a tracce di acqua. Questo sale si ottiene soltanto attraver‐ so una reazione chimi‐ ca, detta saponifica‐

    zione, che innesca una vera e propria trasfor‐ mazione della materia.La reazione che produ‐ ce il sapone avviene ogni qualvolta una base alcalina (soda caustica NaOH ) viene diluita in un liquido(acqua) e fatta reagire con un acido debole (i grassi vegetali o animali).

    La trasformazione della materia che noi inneschiamo consente di partire con grassi, liquido e soda e di finire con un prodotto che non ha più nul‐ la a che vedere con gli ingredienti che l'hanno generato (o ne mantiene poche tracce ). La glicerina è un sot‐ toprodotto della reazione chimica che genera il sale‐ sapone e resta nel prodotto finito dandogli plasticità, morbidezza e ren‐ dendolo più delica‐ to con la pelle. In laboratorio abbia‐ mo preparato il sapone con il me‐ todo a freddo che sfrutta il calore naturale prodotto dalla reazione chi‐ mica; fondamenta‐ le è pesare con molta precisione gli ingredienti. Noi ab‐ biamo utilizzato strutto, NaOH, ac‐ qua e farina (collante), succes‐ sivamente i saponi

    sono stati curati ed essiccati per circa due mesi .

    S.Torletti

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    PROGETTO DI SOLIDARIETA' : TEl.ETHON 2016

    saponi pronti

    per la stagionatura

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    La lavanda è un fiore tra i più pro‐ fumati e può essere usata per creare dei sacchetti profumati da

    mettere negli armadi e nei comodini per aromatizzare i vestiti (perfetti anche come regalo!) .

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    TELETHON 2016

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    INTERVENTO PROF. CARMINE CNR ‐Mangone (CS) La manifestazione Telethon oltre a sensibilizzare gli studen‐ ti alla solidarietà verso le persone sofferenti, ci ha dato la possibilità di affrontare argomenti ad alto carattere scienti‐ fico. In particolare quest'anno il 9 dicembre 2016 nell'aula magna del nostro istituto, il professore C. Ungaro ha tenu‐ to, per gli studenti del biennio coinvolti nel progetto “Telethon 2016‐2017”, una lezione sulle malattie genetiche. Il Professor Ungaro si è soffermato sulla descrizione della Ada‐Scid, una rara immuno‐deficienza, di cui si dispone ormai una terapia genetica accessibile a tutti i pazienti in Europa, grazie ai ricercatori Telethon dell'Istituto San Raffaele di Milano. Il prof. Ungaro ha spiegato i risultati di tanti anni di lavoro che hanno portato alla Strimvelis, la prima terapia ex vivo con cellule staminali per trattare i pazienti affetti dalla raris‐ sima malattia ADA‐SCID (immunodeficienza severa combi‐ nata da deficit di adenosina‐deaminasi). Inoltre abbiamo avuto modo di conoscere il lavoro che il prof. Ungaro quotidianamente svolge al CNR di Mangone, riguardo le malattie genetiche rare più diffuse sul nostro territorio.

    Stefania Torletti‐ Concetta Gallo‐ Docenti di Chimi‐ ca

    #presente x….

    unprogetto d’amore!

    I T I “A.MONACO” ………….

    TELETHON 2017

    TELETHON 2016- 17Le malattie genetiche rare

    ETICHETTE

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016 Esperienza scolastica con il “drone”

    La parola “drone” non è altro che il nome comune, e forse improprio, per definire una speciale categoria di oggetti volanti: gli Ae‐ romobili a Pilotaggio Remoto (APR). Così come suggerisce la definizione, si parla di dispositivi di varie dimensioni capaci di li‐ brarsi in cielo senza necessità di un pilota a bordo, che rimane a terra – o su un veicolo adiacente – armato di radiocomando per dirigerne i movimenti. Meglio conosciuti come multirotori, non sono altro che elicot‐ teri multielica radiocomandati che variano da 3 a 8 eliche in base ai diversi utilizzi. Il drone può restare fermo sul posto e/o navi‐ gare in base a una rotta pre‐ impostata. Per il progetto Telethon hanno lavorato 12 classi del biennio guidate dalle profsse Gallo C e Torletti S ; tanti sono stati i ragazzi che han‐ no dato piccoli e/o grandi contributi sia in ore curriculari che extra curriculari. Come fare per riprenderli tutti insieme ? …si è pensato a tal proposito di realizzare delle riprese aeree utilizzando un drone! Il drone per volare e accorgerci che siamo vera‐ mente piccoli ;nel mondo in cui viviamo solo unendoci gli uni agli altri possiamo es‐ sere vincenti .Montato il drone l’abbiamo fatto partire. Abbiamo iniziato con il ripren‐ dere la parte esterna della scuola e l’istituto vecchio, successivamente ci siamo sofferma‐ ti sull’istituto nuovo ,sui capannoni ed ab‐ biamo concluso con le palestre e i campet‐ ti. La scuola dall’alto ci ha colpito molto per‐ ché è enorme! I nostri compagni radunati nei campetti sembravano delle formiche. Tutte le persone che abbiamo ripreso hanno sentito parlare di solidarietà e ci hanno aiu‐ tato ad aiutare . Partecipare al progetto è stato molto divertente e coinvolgente, c’è piaciuto molto stare insieme ai ragazzi delle altre classi, abbiamo fatto nuove amici‐ zie.Ma la cosa più importante è di aver aiuta‐ to molti bambini in difficoltà che soffrono per malattie di cui non si conosce la cura. Vendendo, su Corso Mazzini, i prodotti pre‐ parati e confezionati nel laboratorio di chi‐ mica con la nostra Professoressa Gallo, la prof Torletti e la sigra Iuele ci siamo sentiti utili e felici. Inoltre abbiamo un’altra certez‐ za :oggi abbiamo pilotato un drone, doma‐ ni, con gli studi specifici del triennio, lo progetteremo. Andreoli Salvatore, Cipolla Pierfrancesco/II B el

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

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    LA NOSTRA DONAZIONE A TELETHON: 1657,54 EURO

    Manifestazione Telethon BNL – Cosenza, 17 e 18 dicembre2017 Con molta cautela, abbiamo riempito tutte le cassette di legno, in precedenza decorate, con i nostri prodotti e le abbiamo portate con un furgoncino della scuola presso la BNL ”Banca Nazionale del Lavoro” di Cosenza .Qui ha luogo la Maratona Telethon per la raccolta fondi da destinare alla ricerca sulle malattie genetiche rare. Abbiamo indossato subito i camici del lab.di Chimica per essere “più noi” (del Monaco ); abbiamo riempito le nostre tasche e dei cestelli con liquori, saponi e spezie e siamo andati in giro, avanti e indietro, per venderli ,facendo capire alle persone che la fondazione Telethon ha bisogno di sostegno da parte di tutti .Ci siamo rimboccate le maniche, ci siamo divisi in piccoli gruppi e….con un gran colpo di genio siamo entrati nei negozi. I negozianti del Corso sono stati molto generosi, hanno capito che stavamo compiendo un’ opera di bene ei in poco tempo ab‐ biamo venduto molti prodotti. Che bella soddisfazione per me e Vincenzo! Tutto ciò è continuato fino alla sera del giorno dopo, con momenti di pausa per consumare i dolci e i rustici preparati dalle proff e dalla signora Iuele. Abbiamo raccolto circa 1700 euro interamente devoluti, tramite la banca, alla fondazione Telethon .Nel laboratorio abbiamo festeggiato questo bel successo con un prosecco, bevande, panettoni e dolci. Per tutto ciò ringraziamo le proff che ci hanno guidato passo per passo e ci hanno insegnato che donare è importante e che la generosità riempie il cuore . RIFLESSIONE.Dopo tre mesi, con tanta fatica e molto sudore, siamo giunti al termine del lavoro .In ogni momento ci ha sostenuto il desiderio di volere aiutare i bimbi che soffrono per patologie diffici‐ li da curare. La solidarietà è molto importante; è stato bello aver detto insieme a tanti #PRESENTE

    Jason Ruello‐ II A el

    4°edizione- ITI “A,Monaco" per TeLethon

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    Grazie per que‐ sta opportunità che mi avete dato per aiutare gli altri ; le gior‐ nate che siamo state insieme sono state bel‐ lissime

    Daniela

    Che bella espe‐ rienza... resterà sicuro nella mia mente e nel mio cuore. Sono felice del risultato pro‐ dotto

    Andrea

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ : TELETHON 2016

    1657 ,54 grazie ... ai nostri alunni

    Che hanno partecipato numerosissimi dando ciascuno un apporto importante alla riuscitadel progetto, lavorando a scuola e partecipando alla Manifestazione; ringraziamo anchecoloro che, pur non essendo nostri alunni, durante l’autogestione hanno scelto il laborato‐ rio di chimica per le loro attività ed hanno aiutato nella sintesi dei saponi ;grazie in partico‐ lare al gruppo composto da una ventina di allievi che di pomeriggio ha lavorato alacremen‐ te e con tanta allegria trasmettendoci il loro entusiasmo

    al DS Giancarlo Florioper aver creduto nel nostro progetto

    al DSGA Costantino Pontiper la sua disponibilità

    a Patrizia, la nostra A.T.professionista preparata ,generosa e disponibile, ma soprattutto nostra amica, la cui operaè stata fondamentale

    al prof Remo Scavello e ai suoi ragazziabbiamo partecipato per quattro anni consecutivi alla manifestazione per la raccoltafondi organizzata da Telethon e ogni volta insieme a noi è intervenuto il prof Scavello e/o la profssa Arcuri effettuando attività di robotica :grazie di cuore!

    a chi tra i colleghi e il personale della scuola ci ha sostenuto contribuendo con l’acqui‐ sto dei prodotti

    al sig Carnevale collaboratore scolasticoha lavorato rimettendo a posto i locali del lab che hanno visto per tre mesi la gioiosa inva

    sione, anche pomeridiana , dei nostri allievi

    E infine un Grazie lo diciamo a noi stesse che ancora crediamo nel nostro lavoro e che da tut‐ to ciò traiamo linfa vitale per continuare, arricchendo anche la nostra stima ed amicizia

    Concetta Gallo e Stefania Torletti

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA I GIOCHI DELLA CHIMICA 2017 Il 29 aprile ho partecipato con altre otto ragazzi di classi diverse , presso l'Università della Calabria, ai Giochi della Chimica accompagnati dal professore Marino e dalla professoressa Gallo.Dopo due mesi di preparazione con le professoresse Stefania Torletti, Concetta Gallo e Loredana Naccarato, anche noi alunni dell'I.T.I. 'A. Mo‐ naco' la mattina ci siamo recati, all'UNICAL. Prima di entrare, nonostante il lavoro svolto nei mesi precedenti, io e i miei compagni eravamo abbastanza emozionati e ansiosi, chi era convinto che non sarebbe andata asso‐ lutamente bene, chi pensava che avrebbe ottenuto il punteggio minimo, chi addirittura (come me), prevedeva' le risposte, associando al numero del quesito una lettera a caso. Una volta arrivati quest'ansia si è tramutata in una specie di collera nei confronti dell'ideatore della sede dell'UNICAL, date le difficoltà a trovare l'aula in cui si sarebbero svolte le prove, la quale, nelle nostre menti, sarebbe stata la causa di un ritardo che ci avrebbe visto esclusi dalle prove.Entrati nell'aula, però, il pessimismo è scomparso di colpo. Al suo posto c'era la curiosità di sapere quali quesiti avremmo affrontato, curiosità durata a lungo dato che eravamo arrivati con largo anticipo. Nel frattempo vedevamo ragazzi di altre scuole alzarsi e venirsi a sedere ai banchi più o meno lontani da noi, cercavamo di familiarizzare, sperando in un aiuto da parte loro. Purtroppo abbiamo constatato che, ovviamen‐ te, erano anche loro nella nostra situazione. Verso le 10 hanno dato il via. Non so cosa sia successo in quel mo‐ mento, ma non c'erano più ne ansia, ne quella minima certezza di riuscire che alcuni avevano. Tutti gli aiuti chiesti precedentemente venivano ignorati. Finito di rispondere ai quesiti , nell'attesa di andarmene, ho inizia‐ to a leggere e a rileggere ciò che avevo scritto. Non riuscivo più a ragionare e mi consolavo all'idea che, se fos‐ se andata male, comunque avrei vissuto un esperienza .Eppure, non so nemmeno come, mi sono classificata venticinquesima. Ottimo risultato dato che i partecipanti erano quasi 160 . Credo sia stata un'esperienza molto interessante, non dico magnifica o stupenda semplicemente perché ansia e paura hanno sicuramente preso il sopravvento su tutte le altre emozioni, ma comunque sicuramente costrut‐ tiva e positiva.

    Anna De Angelis II C el

    Anche questo anno il dipartimento di chimica ha sollecito

    noi studenti alla partecipazione ai giochi della chimica

    2017.I nostri docenti di chimica Torletti Gallo Muto hanno

    selezionato un gruppo di studenti particolarmente interes‐

    santi organizzando un corso pomeridiano dalla durata di

    30 ore .Le lezioni sono state tenute dalle profsse Gallo Tor‐

    letti e Naccarato. Le attività realizzate hanno riguardato

    importanti argomenti della chimica generale organica ed

    inorganica e alcune esercitazioni . Durante il corso l’impe‐

    gno maggiore è stato profuso nella modalità di test a scel‐

    ta multipla come previsto dalla prova del concorso per noi.

    È stato tutto impegnativo ed interessante; abbiamo intera‐

    gito con molte persone ed assaporato l’atmosfera dell’am‐

    biente universitario .E’ stata un’esperienza molto emozio‐

    nante che ci ha avvicinati ancor di più al mondo della chimi‐

    ca. Il nostro compagno Perri Francesco della IIB sez el ha

    avuto un ottimo piazzamento: 12.mo su circa 160 parteci‐

    panti. Complimenti !

    Gli alunni partecipantiProfsse C. Gallo e Torletti Stefania

  • Il laboratorio di Chimica -Promuovere la nostra scuola anche mediante le attività che si effettuano nel biennio e chesono proprie di discipline, come la chimica, che non verranno trattate nel triennio di specializzazione ,non è semplice ...Il nostro compito è quel‐ lo di traghettare gli allievi dalle scuole medie al triennio delle superiori cercando di stimolarli e farli maturare, fornen‐ do loro una base scientifica adeguata .il laboratorio è la nostra “arma “ più importante per raggiungere tali obietti‐ vi .Il laboratorio di chimica ha fornito ai ragazzi tutti i mezzi necessari per osservare e realizzare esperienze studiate per il loro percorso di formazione permettendo, attraverso gli esperimenti , di comprendere e verificare la veridicità delle informazioni apprese con le lezioni teoriche. In laboratorio i ragazzi si sono interrogati su ciò che hanno visto , aumentando così la motivazione e accrescendo la capacità di studio e la risoluzione di problemi. L’importanza, quindi, del laboratorio di chimica è quasi scontata e sui nostri studenti ha avuto effetti molto positivi, interagendo sulla capacità di organizzarsi e di mettersi in relazione con gli altri. Questo si è notato anche partecipando alle varie inizia- tive istituzionali e non ,alle quali gli studenti hanno partecipato con molto entusiasmo, creando dei gruppi spontanei e dedicando tempo ed energie. I ragazzi in laboratorio hanno acquisito competenze tali da essere in grado di pro- durre prodotti ,che alla manifestazione Telethon hanno riscosso molto successo.

    16 Pasquale Marino–Docente Laboratorio di Chimica

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA OPEN DAY 2016-17

    Un piccolo pensiero riguardo all'open day di chimi‐

    ca a cui ho avuto l'onore di partecipare.

    Vorrei cominciare col dire che mi sono divertita

    molto, ho fatto nuove amicizie ed ho rafforzato

    quelle che già avevo; ho imparato molto, non solo

    in chimica, ma anche con la solidarietà e con il ri‐

    spetto verso l'ambiente con il progetto telethon, di

    cui ho avuto l'onore di parlarne l'ultimo giorno

    dell'open day. In quei giorni io, insieme alla mia

    compagna di classe, eravamo addette al "reparto"

    'chimica a colori'. Dimostravamo come distinguere

    un acido da una base grazie a degli indicatori. Essi

    avevano la proprietà di cambiare colore in

    presenza di una sostanza acida o basica, tra questi

    c'era la fenolftaleina, nome che ho imparato a

    pronunciare solo il secondo giorno! Il progetto

    teleton ,invece, ci mostrava come si potevano

    creare saponi utiliz‐ zando sostanze naturali quali la lisciva ed, oltre ai saponi, ci mostrava come

    potevamo ottenere an‐ che dei liquori! Grazie alla

    prof Gallo che mi ha per messo di partecipare e di

    vivere queste belle giornate. Gaia Zaffino I A sez el

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    Il nostro futuro è....anche PLASTICA! E' quello che noi della I Ainf. e della II A el dell'ITI "Monaco " abbiamo imparato partecipando quest'anno, su invito e sostegno delle prof.sse Stefania Torletti e Concetta Gallo nostre docenti di chimica, al contest che COREPLA (Consorzio Nazionale per la raccolta ,riciclaggio ed il recupero degli imballaggi in plastica) ha or‐ ganizzato per le scuole secondarie. La competizione è un progetto didattico che permette a noi studenti di comprendere ed elaborare le tematiche inerenti alla gestione responsabile dei rifiuti degli imballaggi in plastica. Esperienza entusia‐ smante! Tramite informazioni, approfondimenti e curiosità abbiamo imparato che il recupero della plastica ed il suo rici‐ claggio serve a tutelare il nostro ambiente ma anche a trasformare un rifiuto in materia prima,pronta ad essere immessa in un nuovo processo produttivo.Abbiamo partecipato al Contest realizzando 4 missioni:

    MISSIONE 1 " IL QUIZ": dopo aver consultato e studiato materiali inerenti " la storia della plastica, la composi‐ zione chimica delle materie plastiche, il riciclo e recupero" , abbiamo sostenuto il QUIZ " RECUPERA LA MENTE"

    MISSIONE 2 " SCATTA LA PLASTICA"

    Classe IA inf Noi alunni sia‐ mo stati forte‐ mente impres‐ sionati dall' aver scoperto che la plastica riciclata può diventare car‐ burante!

    MISSIONE 3 Storytelling “RACCONTA IL RICICLO”

    Classe IIA el Noi alunni ci siamo soffermati sulla soli‐ tudine e le lacrime di una bottiglia di pla‐ stica ,abbandonata tra i rifiuti senza pos‐ sibilità di una secon‐ da vita !

    Classe IA inf : in questa missione con il prezioso aiuto della prof.ssa Campolongo nostra insegnante di italiano, abbiamo realizzato un elaborato originale: “L'ARTISTA RICICLONE”C’era una volta una pianura coperta da prati fioriti e alberi da frutto. Su una collinetta, una quer‐ cia rigogliosa. Nessuno ne sapeva l’esistenza...Segue a pag 30

    Classe IIA el :in questa missione ha lavorato il nostro com‐ pagno Jason che ha scritto la “Storia di amore e solitudine” Questa è la mia storia ,una storia come tante ,la solita routine fra i rumori, la gente ed il caos .Tutto ha avuto inizio in un supermercato dove per la prima volta, mi sono sentita … Segue a pag 30

    MISSIONE 4 "MANIFESTO PUBBLICITARIO"

    Classe IA inf

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA TI SPIEGO CHE COSA È LA CHIMICA : PLASTICA E RICICLO

    Classe IIA el

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    L’alcol certamente si presta ad essere studiato in un laboratorio di chimica perché facilmente collegabile agli argomenti speci‐ fici della disciplina ,polarità delle sostanze, solubilità... Dopo aver prodotto i liquori per partecipa‐ re a TELETHON 2017 , è stato effettuato, nelle classi seconde sez A,B elet e .A,B,C,D inf il com‐ pletamento del progetto AL‐ COL :RISORSA E DIPENDENZA facendo soffermare gli alunni su quanto sia importante preserva‐ re la propria salute evitando di abusare di alcune sostanze chia‐ ramente nocive per il nostro organismo.

    C.Gallo e S .Torletti

    L'etanolo è un alcol a catena libera, la cui formula di strut‐ tura condensata è CH3CH2OH. È anche chiamato sempli‐ cemente alcol essendo alla base di tutte le bevande alcoli‐ che. È noto anche come alcol etilico e per gli alcolici viene chiamato spirito. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore caratteristico e pun‐ gente, dal gusto leggermente dolce e bruciante. È ten‐ denzialmente volatile ed estremamente infiammabile.

    ALCOLISMO IN ITALIA Numeri allarmanti ‐ Secondo i dati raccolti tra il 2010 e il 2013, negli italiani aumentano gli aste‐

    C’è troppo alcol nel mondo per essere tristi!

    mi, ma anche i bevitori "pesanti". Nel 2013 sono state 34 milioni e 644 mila le persone di oltre 11 anni di età che hanno con‐ sumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell'anno. Tra queste, 7 milioni sono considerate a rischio, superando le dosi giornaliere di 40 grammi per le donne e 60 per gli uomini. Le differenze di genere sono considerevoli: il 77,5% degli uomini beve alcol almeno una volta all'anno, contro il 51,2% delle donne.

    Giovani a rischio ‐ Le statistiche dell'Alcochol Prevention Day evidenziano una diffusio‐ ne preoccupante tra giovani e giovanissimi. Nella fascia d'età che va dagli 11 ai 24 anni il consumo è occasionale, ma a rischio binge drinking, ovvero l'assunzione eccessiva nell'arco di una sola serata. Questo genere di consumo porta i giovani a ubriacarsi, con le conseguenze del caso:dai ricoveri agli incidenti stradali. 16mila decessi nel 2010 ‐ Solo nel 2010, in Italia complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni, sono morte per cause ricon‐ ducibili al consumo di alcol. "Sarebbe importante investire nella prevenzione e lavora‐ re al meglio per identificare le persone a rischio, questo farebbe vivere di più e in con‐ dizioni migliori molte persone", dicono dall'Osservatorio nazionale Alcol dell'Istituto superiore di Sanità. Le regioni ‐ Il numero delle morti legate all'abuso di alcol è stato suddiviso per regioni

    e province. Valle d’Aosta, Basilicata e Friuli Venezia Giulia, oltre alle zone di Bolzano di Trento, comandano la classifica. An‐ cora Bolzano, Lazio e Sardegna hanno il primato di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti legati agli alcolici. Tra le patolo‐ gie solo parzialmente riconducibili al bere eccessivo, Molise, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria, Puglia e Veneto sono quelle con la percentuale più elevata.

    Russia e Ucraina la "maglia" nera con oltre

    14 litri pro capite di alcol ogni anno Un mare di alcol per l'Europa. Sono soprat‐ tutto i Paesi del Nord ed Est a lanciare la Vecchia Europa in cima alla classifica del con‐ sumo di alcol mondiale elabora‐ ta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'Europa, infatti, doppia il resto del mondo in fatto di consumo di alcol, 10,9 litri di alcol puro a persona in un anno nel perio‐ do 2008‐2010. Meno rispetto alla rilevazione precedente (2003‐2005) in cui era stato regi‐ strato un consumo record di 12,2 litri per persona, ma comunque più di 4 litri sopra la media mondiale attestata intorno a 6,2 litri di consumo pro capite nell'ultimo biennio rilevato. Consumi più contenuti in questi ultimi anni? Il bicchiere è solo mezzo pieno: basti pensare che considerando il numero di astemi sul pianeta, circa il 38,3% della po‐ polazione con più di 15 anni è consumatore di alcol; in media i bevitori consumano anche 17 litri di alcol puro ogni anno.

    l'alcol era adorato mentre in altre il suo abuso veniva condannato. L'uso eccessi‐ vo di alcol e l'ubriachezza sono stati riconosciuti come causa di problemi sociali già in epoche remo‐ te .Tuttavia, la definizione di alcolismo cronico e le sue conseguenze negative me‐ diche, sono state sanciti solo alla fine del 18° secolo.

    Alcolismo nella storia

    L’ uso smodato di alcol ha una lunga storia. Fonti bibliche, egizia‐ ne babilonesi riportano storie di abuso e di di‐ pendenza da esso. In alcune antiche civiltà

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ALCOL: RISORSA E DIPENDENZA

    A L C O L I S M O : U N P O ’ D I N U M E R I

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    G L I E F F E T T I D E L L ’ A L C O L I S M O N E L L A S O C I E T A ’

    I problemi sociali derivanti dall'alcoli‐

    ALCOLISMO : TRATTAMENTO I trattamenti per l'alcolismo sono molteplici. La maggior parte di essi si concentra su come aiutare le persone ad interrompere l'assunzione di alcol promovendo una modifica dello stile di vita e praticando sostegno socia‐ le, al fine di aiutarli a resistere a un ritorno al consumo di prodotti alcolici. Poiché l'alcolismo dipende da diversi fattori che inducono una persona nel continuare a bere, si deve effettuare sempre un’analisi approfondita di ognuno di essi al fine di prevenire una ricaduta. Un esempio di trattamento di disintossicazione può essere una combinazione di terapia di supporto con la partecipazione a gruppi di auto aiuto e il rafforzamento della forza di volontà. Le comunità di trattamento per l'alcolismo generalmente sostengono l'astinenza totale con un approccio di tolleranza zero verso gli alcolici, ma ve ne sono alcune che promuovono una progressiva ridu‐ zione.

    smo sono gravi e causati dalla altera‐ zione patologica del cervello e dagli effetti inebrianti dell'alcol. L'abuso di alcol è associato ad un aumentato rischio di commettere reati, compre‐ si gli abusi sui minori, violenze dome‐ stiche, stupro, furti e aggressioni. L'alcolismo porta spesso alla perdita del proprio posto di lavoro, con pos‐ sibili conseguenti problemi finanzia‐ ri. Bere in momenti inappropriati può portare a conseguenze legali, come la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza o a sanzioni civi‐ li per comportamenti illeciti.

    A L C O L I S M O : I D A N N I E S T E T I C I

    Il governo scozzese in una campagna di sensi‐ bilizzazione sull'uso dell'alcol , ha promosso la creazione di un soft‐ ware specializzato nell’evidenziare i danni che un abuso di alcol può provocare alla pelle. L’app si può scaricare facilmente e cosi con un semplice click, caricando una foto e descrivendo le proprie abitudi‐ ni ,ci mostra quella che potrebbe essere la nostra immagine tra dieci anni facendo abuso di alcol. Le immagini che sono venute fuori han‐ no davvero spaventato chi l'ha provata tanto da far ripensare alle proprie abitudini. Le foto che vengono restituite sono di persone pie‐ ne di rughe con gli occhi pieni di sangue e le guance cadenti, insom‐ ma mostrano un invecchiamento più che precoce. Lo scopo dell'app è anche quello di diminuire il numero di malattie e decessi correlati all'abuso di alcol. P.S. Gli effetti riportati delle seguenti immagini prevedono cambia‐ menti molto più evidenziati al fine di incoraggiare gli utenti a smette‐ re.

    L’ASTINENZA Come nel caso di sostanze con simili meccanismi sedativi ‐ ipnotici, come i barbiturici e le benzodiazepine, l'usci‐ ta dalla dipendenza da alcol può essere fatale se non viene correttamente ge‐ stita. L'effetto primario dell'alcol è l'au‐ mento della stimolazione del recettore GABAA, promotore della depressione del sistema nervoso centrale. Con il ripetuto consumo di alcol, questi recet‐ tori vengono desensibilizzati e ridotti di numero, con la conseguente tolleranza e dipendenza fisica. Quando il consumo di alcol viene interrotto troppo brusca‐ mente, il sistema nervoso della persona soffre. Questo può portare a sintomi che includono ansia, attacchi epiletti‐ ci, delirium tremens, allucinazioni e scompensi cardiaci.

    L’alcool determina diversi effetti negativi, alcuni dei quali molto pericolosi per la guida perché impediscono la corretta visione dei segnali stradali laterali o compromettono le capacità di valutare le distanze e i movimenti di altri veicoli .

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ALCOL: RISORSA E DIPENDENZA

    EFFETTI DELL’ALCOOL SULL’UOMO

  • 20

    Dott. Whisky

    Dott. Whisky

    "La mia esperienza personale vissuta al fianco di tanti ragaz- zi ridotti male per aver bevuto troppo è stata in alcuni casi così traumatizzante che mi ha fatto capire l'importanza di trasmetterla ai giovani per farli partecipi dei rischi che si cor- rono quando si esagera con l'alcol.” Prof. Luigi Rainero Fas- satii

    Con l'alcol non si scherza. In questolibro il professor Fassati, un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da anni impegnato nelle scuole nella lotta contro l'alcol, racconta due storie esemplari, schiette e vere ‐

    Dott. Whisky

    Grazie Dottore per aver chiarito i nostri dubbi che ci attanagliavano da tempo. Grazie della vostra cordialità e disponibilità; alla prossima.

    Grazie Dottore per aver chiarito uno dei miei più grandi dubbi.

    Io invece le volevo chiedere perché l’alcol fa male e bevuto in età adolescenziale.

    Hai letto il libro “MAL D’ALCOL” del Prof. Luigi Rainero Fassati? Cosa ne pensi?

    LA NOSTRA RICERCA

    Si, è un libro che mi ha colpito moltis‐ simo sia per la storia di Alex che per quella di Viola. E’ un libro che mi ha fatto comprendere i veri pericoli deri‐ vanti dell’abuso di alcol.

    Io invece ho alcune perplessità e alcu‐ ni miti da sfatare che ho incontrato durante il racconto.

    Perché non chiedere al Dottor Whi‐ sky, visto che è un esperto riguardo le problematiche legate all’alcol? Sicura‐ mente saprà schiarirci le idee.

    Mi fa piacere che abbiate letto questo libro, sono contento che abbiate dei dubbi riguardo questo problema, tutto ciò mi fa capire il vostro interesse verso la molteplicità delle cause dell’alcoli‐ smo e il diverso modo di vivere questo problema.

    Dottore leggendo il libro mi è capitato di incontrare questo “mito” ; quindi è vero che quando si beve a stomaco vuoto l’effetto dell’alcol è maggiore?

    Si è vero ragazzi non bisogna mai bere a stomaco vuoto, soprattutto per voi ragazzi perché voi avete un quantitati‐ vo ridotto di enzima alcoldeidrogenasi rispetto all’adulto e dunque non riusci‐ te a smaltire 5 o 6 drink che arrivano in poco tempo al fegato senza essere di‐ luiti dal cibo.

    Mi raccomando! Ricordatevi di non bere mai grandi quantità di alcol da giovani perché avete un quantitativo di enzima alcoldeidrogenasi molto inferiore rispetto agli adulti e ricorda‐ tevi anche che l’alcol che non riesce ad essere scisso dall’enzima determi‐ na la necrosi ossia la morte delle cellu‐ le epatiche e la morte di più cellule epatiche implica la compromissione della normale funzione del fegato.

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    Dott. Whisky

    Dottore grazie dell’informazione di sicuro non sarà sprecata; ab‐ biamo compreso con chiarezza quali sono i rischi legati all’abuso dell’alcol. Abbiamo raggiunto questo livello grazie alla vostra di‐ sponibilità e alla vostra preparazione. Cordiali saluti da parte di Andrea e Francesco.

    Aspettate ragazzi… mi ero quasi dimenticato, vi volevo dare un’ultima infor‐ mazione, questi sono i risultati evidenziati dalle nostre statistiche riguardando l‘abuso di alcol nel mondo. Bene questi sono i risultati allarmanti: sommando il danno all’individuo con il danno sociale, è proprio l’alcol che risulta la “droga” più pericolosa di tutte; 72 punti su 100 nella classifica contro i 55 dell’eroina, i 54 del crack, i 33 delle droghe sintetiche come l’ecstasy i 27 della cocaina, i 26 del tabacco, i 24 dell’anfetamina, i 20 della marijuana… Ragazzi grazie della vostra attenzione e sensibilità all’argomento, grazie di aver ascoltato le mie “spiegazioni” e spero che ne trarrete dei benefici; inoltre mi ha fatto molto piacere sapere che le nuove generazioni si interessino all’argomento. Questo servirà a non farle sbagliare più perché purtroppo la storia insegna e gli sbagli fatti sono già abbastanza.

  • Sono da considerare so‐ stanze stupefacenti quel‐ le sostanze vegetali o sintetiche che agiscono sul sistema nervoso cen‐ trale e provocano dipen‐ denza fisica o psichica con conseguenze di tol‐ leranza e di dipendenza da più droghe. Si posso‐ no classificare in naturali e sintetiche o in droghe deprimenti (oppio, mor‐ fina, eroina), stimolanti (cocaina, anfetamina, nicotina ed ecstasy) e allucinogene o psichede‐ liche (hashish, marijuana, LSD).

    Una delle droghe più antiche e più note è l’op‐ pio. Esso viene estratto da un tipo di papavero il cui nome scientifico è Papaverum sonniferum, di cui l’oppio è il lattice condensato della capsu‐ la dei semi. Dall’oppio derivano gli oppiacei (morfina, codeina, etc.), che sono pertanto so‐ stanze naturali, distinte dagli oppioidi (fenilpiperidine, penta‐ zocina, naxolene, etc.), molecole di sintesi .

    OPPIO

    MORFINA

    COCAINA

    La morfina ha attività potente sui recettori di molti sistemi, fra i quali anche il sistema nervoso centrale. Su di esso, la morfina induce: analge‐ sia, sonnolenza, variazio‐ ni dell’umore e anneb‐ biamento mentale; il tutto senza perdita di coscienza. Per quanto riguarda l’analgesia, la morfina è molto utile per sconfiggere il dolore insostenibile; in sostanza il paziente sa che il dolo‐ re c’è, ma è come se non fosse suo.

    La cocaina è un deri‐ vato chimico vegeta‐ le che da intense sen‐ sazioni di piacere ed agisce come un po‐ tente psicostimolan‐ te. Questo aumenta la dopamina e la se‐ rotonina, ma è una droga molto danno‐ sa. Chi ne è intossica‐ to può diventare vio‐ lento e aggressivo oltre a correre un alto rischio di morte.

    La nicotina è presente in tutti i derivati del tabacco e stimola i nor‐ mali meccanismi dell’attenzione. Però provoca una forte di‐ pendenza e molti fu‐ matori continuano a soltanto per evitare i sintomi dell’astinenza. Inoltre il fumo è estre‐ mamente dannoso per i polmoni e la lunga esposizione ad esso può causare tumori polmonari

    L’ eroina è un compo‐ sto di sintesi derivato dalla morfina, estratta dall’oppio. Provoca un’immediata sensa‐ zione di piacere sosti‐ tuita poi dalla necessi‐ tà di assumere la so‐ stanza. L’eroina è una droga molto dannosa che ha rovinato la vita a molte persone e che può causare la morte per arresto respirato‐ rio anche a dosaggi molto modesti.

    NICOTINA

    22 EROINA

    Le amfetamine sono composti di sintesi che comprendono dexedrina, speed ed ecstasy. Dexedrina e speed provocano un effetto di allerta e di piacere mentre l’ec‐ stasy provoca un sen‐ so di benessere ed è responsabile dello stato onirico che può

    me ecstasy nel fine settimana. Ogni an‐ no, dozzine di giovani muoiono dopo aver assunto ecstasy. Do‐ po l’assunzione di dexedrina e di speed possono verificarsi episodi dissociativi di tipo schizofrenico. Alcuni assumono speed ritenendo che possa essere d’aiuto durante un esame ma non è così.

    includere fenomeni allucinatori. Studi su animali hanno dimo‐ strato che l’ecstasy può causare una ri‐ duzione prolungata, forse permanente, delle cellule produt‐ trici di Questo rebbe

    serotonina. giustifiche‐

    anche la “depressione di metà settimana” speri‐ mentata da chi assu‐

  • GLI EFFETTI CHE HANNO SUL NOSTRO CORPO

    23

    Gli effetti della droga non sono altro che il risul‐ tato del modo in cui una certa sostanza altera il funzionamento del nostro sistema nervoso cen‐ trale e l’intensità con cui si manifestano è legata sia alla quantità assunta che al modo in cui se ne fa uso. Una delle cose sottovalutate è che una persona che assume una sostanza stupefacente va proprio ala ricerca di certi effetti, perché gli permette di provare sensazioni piacevoli che col passare del tempo sono sempre più difficili da provare. Una persona, infatti, man mano che passa il tempo si ritrova a sviluppare assuefazio‐ ne e tolleranza agli effetti della droga, ragion per cui è “costretta” a farne uso più spesso e in quantità maggiori!

    60 minuti dall’ indigestione, rag‐ giungendo il picco in 2 o 3 ore, si estinguono dopo 6—10 ore. Una dose anche nor‐ male di LSD può provocare disturbi psichici transitori; i disturbi possono avere anche con‐ seguenze più gra‐ vi e prolungate in alcuni casi. L’effet‐ to negativo più frequente è l’an‐ sia: il soggetto è spaventato dalla sensazione di non poter controllare i propri pensieri.

    L’ LSD è un deriva‐ to della segale cornuta e gli effet‐ ti sono tipicamen‐ te psichedelici. Questo determina un’ alterazione delle percezioni (immagini distor‐ te, colori più viva‐ ci, fantasie e allu‐ cinazioni) e gli effetti si manife‐ stano dopo 30—

    Contrariamente a quello che si pensi, l’ecstasy è un vec‐ chio farmaco. Na‐ sce infatti all’inizio del secolo insieme all’amfetamina, ma viene ritirato dal commercio dopo brevissimo tempo, a causa di effetti eccessivamente stimolanti come insonnia, inquietu‐ dine, aggressività. Così come avviene per le altre sostan‐ ze, l’ecstasy può essere tagliata con altre droghe in fun‐ zione di uno “sballo” difficil‐ mente controllabi‐ le. Per raccogliere una casistica sugli effetti di questa droga, l’ambiente non è più l’ospeda‐ le, ma l’uscita delle discoteche. Le ma‐ nifestazioni collate‐ rali sono tanto acu‐ te quanto momen‐ tanee. In una per‐ sona labile, si pos‐ sono scatenare fenomeni di grave dissociazione e tur‐ bamenti psichici. Uno dei rischi pro‐ dotti da questa droga sull’indivi‐ duo che ne abusa è un delirio di onni‐ potenza, per molti aspetti simile a quello determinato dalla cocaina. Quando l’effetto della droga spari‐ sce, la persona si sente abulica, de‐ pressa, con stati d’animo ansiosi. Recenti ricerche hanno dimostrato che l’ecstasy crea danni seri al sistema nervoso.

    Gli autori di tut‐ to il lavoro sull’alcolismo

    e le droghe sono Francesco Perri

    e Andrea Giglio Classe IIB el Grazie,ragazzi!!! Concetta Gallo

    Stefania Torletti

  • "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA

    Una scuola che voglia essere al passo con i tempi, deve fornire ai giovani una cultura capace d’ interpretare la complessa realtà in cui vivono e di acquisire criticamente le conoscenze necessarie fondate su una metodologia sperimentale, che deve trovare attuazione in tutte le discipline, partendo da quelle scientifiche. E’ vero che il modo e le metodologie d’insegnamento sono cambiate e dovranno cambiare ancora, i ragazzi non più spettatori devono essere attori, acquisire competenze, “sporcarsi le mani nelle acque del fiume” come ormai viene ribadito da più parti nel mondo della scuola. E noi questo da più tempo l’applichiamo nella nostra attività didattica quoti‐ diana. Unitamente allo studio delle discipline, accompagnate da un’intensa attività laboratoriale, partecipiamo a concorsi e iniziative per confrontarci con altre realtà, tra le altre quest’anno quella universitaria, partecipando alla NOTTE DEI RICERCATORI, alla scoperta di novità scientifiche e tecnologiche, attinenti alle materie, anche d’in‐ dirizzo che studiano a scuola. Sempre con l’università, i ragazzi delle quarte e quin‐ te classi sono stati inseriti in un corso P.O.N. promosso dal dipartimento di fisica e scienze dei materiali con alcuni ricercatori dell’U.N.I.C.AL. che nella nostra scuola hanno trattato le celle fotovoltaiche con colorante organico – Celle di Graetzel in‐ segnando ai nostri alunni a costruirle. In un altro modulo “Musica e luce” i ricercato‐ ri hanno fatto un excursus di argomenti oggetto di studio per l’indirizzo meccanico ed elettrico, che gli alunni avevano trattato in chimica e fisica nel biennio: luce co‐ me onda elettromagnetica, polarizzazione della luce, materiali birifrangenti, cri‐ stalli liquidi. Ma grande entusiasmo quando gli astrofili, sempre nell’ambito di que‐ sto progetto, con i loro telescopi hanno fatto osservare le macchie solari e le co‐ stellazioni e anche grande soddisfazione è stata quella di poter adoperare il potente telescopio della nostra scuola. Altra iniziativa la partecipazione alla giornata Euro‐ pean Biotech Week , promossa e coordinata da EuropaBio, Associazione Europea delle Biotecnologie, tenutasi al C.N.R. di Piano Lago ,con l’obiettivo di accrescere la conoscenza sulle biotecnologie. Gli alunni, che lo scorso anno avevano partecipato al corso di nano scienze promosso nell’ambito di un progetto nazionale approvato nella nostra scuola con il centro di ricerche di Huston, hanno assistito a dimostrazio‐ ni sperimentali sul DNA, la genetica, sui meccanismi molecolari delle patologie del sistema nervoso e sulle neuroimaging, verificando inoltre come ormai le nanotecno‐ logie siano diffuse in qualsiasi tipo di ricerca. Gli alunni si sono appassionati tanto che quest’anno hanno voluto partecipare alle olimpiadi regionali di neuroscienze che si sono tenute all’U.N.I.C.A.L. Particolare attenzione è stata rivolta alla salva‐ guardia dell’ambiente e della salute per gli alunni. Per questa ragione in occasione della Settimana Unesco Dess 2016 si è invitato il Servizio telematico Aria del Diparti‐ mento Arpacal di Cosenza, per un seminario sull’inquinamento atmosferico, sulla composizione dell’atmosfera e le alterazioni dovute a ciascun inquinante, compre‐ se le conseguenze sulla salute dell’uomo, sui filtri per abbattere l’inquinamento. Gli alunni incuriositi da questo attuale tema, hanno continuato in classe e a casa a fare ricerche su inquinanti, polveri sottili e malattie moderne legate all’inquinamento. E di buona salute ancora si parla, ma questa volta legata a una corretta alimentazio‐ ne, nel progetto in rete cui la nostra scuola è capofila, con l’Associazione Nutrizio‐ ne Umana, presentato in un incontro con i nutrizionisti e prof. Universitari nell’aula magna del “Monaco”, dove si è evidenziato come gli studenti in sovrappeso o con errate abitudini alimentari, necessitino di un supporto educativo nutrizionale e un adeguato percorso di tutela alla salute. Una corretta alimentazione e il miglioramen‐ to dello stile di vita sono alla base della riduzione dell'insorgenza del rischio di pato‐ logie e per questa ragione, i nutrizionisti, hanno monitorato per un semestre le abi‐ tudini alimentari dei ragazzi del “Monaco” fornendo suggerimenti per migliorare il proprio stato di benessere psicofisico, elaborando dei regimi alimentari personaliz‐ zati e ciò ha riscosso grande interesse nella nostra scuola. Tra le altre iniziative, una classe del biennio ha partecipato a un interessante concorso nazionale indetto da C.O.R.E.P.L.A. sul riciclo della plastica,.nfine anche i ragazzi della prima F hanno avu‐ to modo di partecipare all’interessante corso on line promosso da Cisco nell’ambito del progetto Cisco, sul percorso Get Connected e la stessa classe ha continuato un lavoro, già iniziato lo scorso anno, sulla storia della chimica legata alla filosofia e la chimica verde.

    Prof.ssa Loredana Naccarato 24

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    INQUINANTI I polmoni che permettono lo scambio di gas, anidride carboni‐ ca‐ossigeno nel sangue, sono anche esposti direttamente a inquinanti pericolosi per il sistema respiratorio da parte degli ossidi di azoto, monossido di carbonio, anidride solforosa, ozono, particolato atmosferico. Anche però un ambiente chiu‐ so può rilasciare sostanze tossiche: gli ossidi di azoto e il mo‐ nossido di carbonio o la formaldeide dalle moquettes, dai mobili oppure il fumo che, per la presenza di sostanze irritanti e cancerogene danneggia i polmoni. L'ozono o il biossido d'a‐ zoto poco solubili penetrano nel polmone raggiungendo gli alveoli, dove possono manifestare la loro azione tossica, in generale i metaboliti non volatili possono diffondersi nel san‐ gue e quindi nell'organismo, quelli volatili possono essere rimossi dallo stesso processo respiratorio. La broncocostrizio‐ ne è una reazione che avviene per inalazione di sostanze irri‐ tanti come il fumo di sigaretta e inquinanti aerei, i cui sintomi caratteristici sono: tosse, sensazione di tensione al torace dispnea. L'inalazione di materiale particolato, di alcuni gas o di altre sostanze può causare allergie. Attraverso il sistema respi‐ ratorio l'organismo può entrare in contatto con sostanze co‐ me spore, muffe, polveri, contaminanti batterici che possono scatenare reazioni allergiche. II tumore ai polmoni è correlato al fumo di sigaretta il cui effetto tossico è superiore di gran lunga rispetto agli altri cancerogeni chimici quali l'asbesto, l'arsenico, il cromo ed il nichel, gli IPA, il radon ed altri. Il fumo di sigaretta può causare anche altri tipi di tumori quali quello all'esofago, alla laringe, alla cavità orale, al pancreas e alla vescica.

    Alessia Arcuri

    II A Mecc

    I FILTRI Per ridurre le sostanze inquinanti ormai largamente presenti nell’at‐ mosfera, dovuti sia allo scarico di macchine, delle industrie, ai prodo tti di combustione sia di origine minerale, vegetale o animale con dimensioni tra 0,1 e 100 µm, bisogna utilizzare i filtri per ridurre la concentrazione di particelle e microrganismi dannosi alla salute.

    Le norma EN 779‐2000 classifica i filtri in due gruppi: filtri per polvere grossa, gruppo G e per polvere fina, gruppo F, mentre la norma EN 1822 del 1998 definisce la classificazione dei filtri. La norma UNI 10339 classifica i filtri in base alla loro efficienza: media (M) i filtri di classe da 1 a 4 e alta efficienza (A) quelli di classe da 5 a 9, altissima efficienza o filtri assoluti (AS) quelli da 10 a 17. Essi sono classificati in: filtro dell'aria che depura l'aria dalle particelle solide in sospensione, come le polveri e viene impiegato nei motori, compressori, mascheri‐ ne (maschera antigas) e nell'impianto d'alimentazione dei motori termici; filtro in spugna utilizzato in ambito motociclistico e agonisti‐ co come Motocross, Enduro e Trial , anche utilizzato per i compres‐ sori; filtro a maglie metalliche il cui utilizzo è andato in disuso. Per pulire i filtri a magli metalliche, si usa un solvente e un pennellino per rimuovere lo sporco che tende ad aderire alle maglie; per il filtro a spugna un solvente come la benzina e il gasolio, anche se sarebbe preferibile uno sgrassatore meno corrosivo; il filtro di carta viene pulito con un semplice getto d’aria, mentre i filtri a cotone possono essere lavati e riutilizzati una decina di volte, i filtri in polieste‐ re rispetto al filtro di cotone permette un migliore filtraggio dell'aria e non necessità di essere oleato. I filtri possono subire danni quali: rottura o strappo, impedendo di purificare l'aria con conseguente compromissione del buon funzionamento del motore; degradazione (decomposizione, polverizzazione o cedimento a blocchi del filtro) che ne riduce la capacità di passaggio del flusso fornendo poco aria purificata. Segue a pag 30

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ARPACAL E INQUINAMENTO

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA CONCORSO COREPLA

    MISSIONE 2 " SCATTA LA PLASTICA"

    Lampada costruita con pla‐ stica riciclata dai ragazzi nell’ambito del concorso

    MISSIONE 4

    "MANIFESTO PUBBLICITARIO"

    MISSIONE 3 Storytelling “RACCONTA IL RICICLO”

    CONCORSO COREPLA DELLA IIE INF. LA PLASTICA: UN GRANDE MATERIALE Intervista al prof. CHIDICHIMO, ORDINARIO DI CHIMICA DELL’U.N.I.C.A.L. Alunni: La plastica è costituita da.. Chidichimo: E’ vero ciò che dite. I materiali plastici sono anche quelli della vita, come le proteine che costituiscono le strutture degli organismi viventi, la cellulosa quelle dei vegetali, la lignina e gli zuccheri. Intorno agli anni 50’ in Italia si scoprì il polipropilene isotattico e si registrò un boom del polietile‐ ne, utilizzati dall’uomo per fabbricare materiali plastici per tutti gli usi, mai visti prima, partendo principalmente dal petrolio. ..Segue a pag 31

    Nutrirsi-----bene Negli ultimi decenni, l’obesità e le patologie cronico‐degenerative correlate a cattive abitudini alimentari, stili di vita non salutari, quale scarsa o nulla attività fisica e sedentarietà, sono divenute un problema emergente e prioritario nei paesi in‐ dustrializzati, anche in Italia. Pertanto, prendendo in considerazione l’allarme lanciato dall’OMS, riguardo all’incremento dei tassi di obesità infantile e adolescenziale, emerge la necessità di sensibilizzare ed educare le giovani generazioni ad una sana, corretta ed equilibrata alimentazione, al fine di prevenire tutte quelle condizioni che rappresentano un fattore di ri‐ schio per lo sviluppo di gravi patologie in età adulta. Proprio nel 2015, anno dedicato all’EXPO, con tema “guadagnare in salute”, il Ministero della Salute si è posto diversi obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, tra cui l’informazione, educa‐ zione e sensibilizzazione della popolazione, in modo da migliorare il quadro epidemiologico e lo stato di benessere fisico‐ psichico della popolazione. (Quaderni Del Ministero 25 ottobre 2015). Infatti, nei Quaderni del Ministero della Salute del 25 ottobre 2015 viene sottolineata la necessità di divulgare tra gli operatori ed il “pubblico” corrette abitudini e stili di vita, non guidati da mode, ma scientificamente inoppugnabili, invitando alla riscoperta del patrimonio alimentare, di cui il nostro Pae‐ se si è fatto portatore e promotore per diversi decenni e grazie ai quali è diventato un esempio di longevità e buona salute. Tuttavia, le nuove mode, le nuove tendenze alimentari, le “diete” (se così si possono definire), che circolano nei social net‐ work e nei media, e la vita frenetica, hanno portato molti italiani, e non solo, ad abbandonare un regime alimentare basato su cereali integrali, frutta, verdura, olio d’oliva, pesce o comunque tutti quei prodotti che la nostra Terra ci offre, a discapito di cibi preconfezionati e trasformati, che durante la filiera produttiva sono addizionati di diversi additivi e sostanze chimi‐ che. Ad essere esposti maggiormente a questa pressione sono i bambini e i giovani adolescenti, sensibili alle campagne pubblicitarie, spinti dalle “mode e tendenze alimentari” del momento. .. Segue a pag 31

    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA EDUCAZIONE ALLA SALUTE

    COREPLA SCHOOL CONTEST E’ un progetto didattico rivolto alle scuole, promosso da CORE‐ PLA e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente . La classe ha par‐ tecipato a questo concorso na‐ zionale sul riciclo della plastica, approfondendo sia il tema del riciclo chee della composizione della plastica. Gli alunni hanno effettuato numerose consegne, ” 4 missioni”, imparando che bi‐ sogna impegnarsi, con passione e sacrificio, per raggiungere dei risultati, che sono stati soddisfa‐ centi; infatti, la II E partecipante si è classificata al settimo posto su 70 scuole calabresi.

    Loredana Naccarato con glialunni II E inf

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI MONUMENTI ADOTTATI D‐ALLE SCUOLE

    Anno scolastico 2016/17 L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE ITALIANE"

    Noi ragazzi abbiamo un ruolo culturale importantissimo per la nostra città ed è per questa ragione che il nostro progetto Adotta un monu‐ mento della nostra Italia‐Napoli novantanove‐ non si è fermato dopo la medaglia d’oro.Durante quest’anno scolastico abbiamo proseguito con il nuovo concorso l’Atlante dei Monumenti Adottati, insieme ai ragazzi delle scuole medie, che come noi, rappresentano il futuro della società e che si sono mostrati fin da subito curiosi e interessati al nostro percorso. Con le scuole medie in rete abbiamo svolto un lavoro complesso sia con attività laboratoriali sia un lavoro culturale e di preparazione per la prima giornata A.M.A., ma anche ma anche altre hanno voluto partecipare, con nostro grande piacere, ai lavori laboratoriali svolti all’interno del museo, con i nostri qualificatissimi docenti. Inoltre abbiamo realizzato le app con gli alunni dell’alternanza scuola lavoro nel museo, cosicché tutti, anche da casa, possano seguire il percorso museale per conoscere le bellezze della nostra città. La cosa più importante è ciò che questo pro‐ getto ha lasciato dentro di noi, sono state miliardi le emozioni mescolate a un boom di cultura ed esperienza, permettendoci di crescere cultural‐ mente sviluppando nuove capacità critiche.

    Francesca Maringolo IIB MECC

    Il museo diocesano e la Croce Bizantina sono stati affidati all’istituto “Monaco” per tre anni dall’amministrazione comunale di Cosenza in una cerimonia ufficiale al Teatro Rendano

    Anno scolastico 2015/16— L ’I.T.I. “Monaco” conquista l’unica medaglia d’oro in Calabria nel concorso che ha visto la partecipazione di settecento scuole italiane di ogni ordine e grado “ Adotta un monumento della Nostra Italia” indetto dalla fondazione Napolinovantanove in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e del‐ la Ricerca e del Ministero dei Beni e delle atti‐ vità culturale e del Turismo e consegnata ad alunni, docenti e Dirigente Scolastico Giancar‐ lo Florio nella premiazione ufficiale in Campi‐ doglio.

    Prof.sse L.Naccarato e L.Cosentini

    L’I.T.I “Monaco’ ha adottato il Museo Diocesano e la Stauroteca, la stupenda Croce Bizantina donata da Federico II di Svevia, il 30 gennaio 1222, al Duomo di Cosenza, in occasione della ricostruzione della Catte‐ drale, dopo il devastante terremoto del 1184.

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE

    Il nuovo progetto L'Archivio Nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane fondazione napolinovanta‐ nove è stato realizzato con l’apporto delle competenze di diversi docenti ed alunni del biennio e del triennio dell’ITI “A.MONACO”. Certamente uno degli aspetti più interessanti è stato il PROGETTO MENTEFITNESS NEL MUSEO DIOCESANO RIVOLTO AGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE MEDIE . I Lavori Laboratoriali nel Museo sono stati rivolti agli alunni delle scuole medie, che hanno acquisito, attraverso ricerche storiche e applicazioni tecnologi‐ che, hanno approfondito le conoscenze del patrimonio artistico‐culturale della città. Allievi e docenti del Monaco, nel laboratorio artistico, hanno guidato gli alunni delle medie nella realizzazione di disegni su particolari della croce, utilizzando la tecnica dello spolvero e colori ottenuti da pig‐ menti miscelati a leganti opportuni. Recentissime tesi di laurea sui pig‐ menti, del dipartimento di chimica del prof. Chidichimo, sono state le fon‐ ti scientifiche utilizzate. Nel laboratorio d’informatica, attrezzato per la produzione di elaborati multimediali, è stato dimostrato praticamente co‐ me si realizza un sito web e una riproduzione 3D di un oggetto. Trasmesso anche il video della stauroteca, a testimonianza dell’esperienza come cre‐ scita culturale ed educativa. Durante le ricerche nelle biblioteche dell’arci‐ vescovile, nazionale e civica è stata recuperata un’interessante raccolta di articoli in portoghese, così da arricchire di contenuti l’App per dispositivi mobili (Android e IOS) che è stata realizzata in alternanza scuola‐lavoro con gli allievi nel museo. Tra le funzionalità offerte dall’app, la possibilità di registrare appuntamenti per le visite e di navigare attraverso i contenuti storici delle opere recensite, in italiano e inglese.

    Prof.ssa L.Naccarato

    MANIFESTAZIONE 12 MAGGIO 2017 –MUSEO DIOCESANO

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    "VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE

    Gli alunni il 12 maggio hanno presentato l’app dedica‐ ta al museo diocesano. Ma hanno approfondito le loro conoscenze sui tesori custoditi nel cuore del centro storico, mettendole a disposizione di turisti e cosentini alla scoperta della preziosa stauroteca e delle opere esposte. L’impegno, portato al termine in alternanza scuola lavoro, nell’ambito del concorso L’Archivio Na‐ zionale dei Monumenti adottati, promosso dalla fonda‐ zione Napoli Novantanove, è stato presentato a un fol‐ to pubblico di allievi, insegnanti e genitori. I ragazzi si sono succeduti al microfono raccontando cosa aveva‐ no fatto, su quale opera s’era concentrata la loro atten‐ zione, usando i mezzi multimediali positivamente, schiacciando gli stereotipi legati alla loro generazione spesso accusata di apatia e di distacco dalla realtà a beneficio del virtuale. Ad aprire la giornata di festa e di cultura William Gatto, presidente del Parco Tommaso Campanella, rievocando in costume d’epoca la dona‐ zione della stauroteca alla città da parte di Federici II nel 1222. Poi con la moderazione della coordinatrice del progetto, che ha ringraziato i prof.ri che hanno collabo‐ rato con dovizia: Cosentini, Currò, Rende, Rosa, Ripoli, Apollaro, Matondi e l’Istituto Comprensivo Cosenza III via Negroni e San Pietro e Castiglione, si sono succedu‐ ti gli interventi del Dirigente Scolastico Giancarlo Florio, dell’assessore alla scuola Matilde Spadafora e di Don Salvatore Fuscaldo. Non è voluto mancare l’Arcivesco‐ vo Nolè “ Quando i giovani si interessano di storia, di arte‐ ha detto il presule‐ c’è speranza per il futuro per‐ ché la storia e l’arte rappresentano le nostre radici” Tutt’intorno sorrisi, gioia e musica dal vivo, videoclip dei ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. Il mo‐ mento finale delle premiazioni si è chiuso con una rive‐ lazione capace di scaldare i cuori. Una professoressa ha infatti deciso di rinunciare al suo bonus investendolo in un pc da regalare a un allievo che aveva realizzato il video del concorso. E il dono della sua insegnante sa‐ prà sicuramente come farlo fruttare al meglio

    FABIO MELIA - GAZZETTA DEL SUD SABATO 13 MAGGIO

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    segue da pag 17 L'ARTISTA RICICLONE”….Un giorno,una famiglia in gita, si fermò nei pressi per l’auto in panne. Il padre, cercando di tornare in città, si perse! Cercò di tornare indietro. L’ occhio cadde su un : “Vietato l’accesso”… Curioso oltrepassò la staccionata legata col ferro spina‐ to: quel che vide era bellissimo! Il miglior paesaggio che avesse visto! Volle mostrarlo alla famiglia. Riuscì a ritrovarla. La moglie rimase incantata, i bambini correvano sul prato. .. Vollero fare un pic‐nic, all’ombra della quercia.I bambini buttarono cartacce, involucri, gli adulti lasciarono bottiglie di plastica e lattine. Tornarono a casa, senza raccogliere niente. Raccontarono la bellissima giornata agli amici, ripromettendosi di tornarvi . Così fu. Inutile dire che il luogo fu sporcato ulteriormente, da fertile e incontaminato cominciò a infettar‐ si.Negli anni seguenti tante persone andarono nella pianura Alcune ruppero la staccionata, crearono parcheggi abusivi, misero tavoli qua e di là. Presto il luogo straordinario divenne un accumulo di plastica, carta e alluminio.“Questa è la storia mia e della mia terra‐ disse rassegnata la quercia‐ l’avrai capito! Ora dovrò persino andarmene... Marco! Mi taglieranno.” Marco ascoltava… Non accettava quella rassegnazione…Le mostrò una bottiglia e disse : “ Lei è Sky, è una bottiglia speciale, che porto sempre con me, anche lei, come te, mi raccontò la sua storia … Fu quando l’acquistai al supermercato. Mi disse di quando i suoi ex proprietari l’avevano gettata per strada ed era iniziato un incubo, consapevole di dover aspettare dieci anni prima di essere smaltita… Invece degli onesti cittadini la raccolsero, la gettarono nel cestino del riciclo e fu il momento della svolta! Arrivò in una fabbrica dove in poche ore fu trasformata in una nuova bottiglia blu elettrico. Riempita, fu spedita nel supermercato dove l’avevo acquistata….Stavo per buttarla nel cesto del rici‐ clo, quando mi parlò. Era triste: che fine avrebbe fatto? Decisi di costruire con bottiglie simili un vaso dal design particolare e tenni con me Sky, che mi aveva suggerito un’idea vincente. Il direttore di un famoso museo acquistò l’opera e la espose. Divenni un artista di fama….Ehi, coraggio, domani verrò qui, con tanti ragazzi che ormai mi aiutano a riutilizzare la plastica in forme artistiche!”Marco e i ragazzi, crearono nella pianura una straordinaria installazione: un albero gigantesco; radice, fusto, rami, tutto fatto con la plastica della pianura… Il risultato lasciò a bocca aperta. La gente accorreva a vedere l’albero di bottiglie. Vennero poi per chiudere l’ area e tagliare la quercia…La gente si ribellò, la Soprintendenza dichiarò quella un ’area naturalistica ed artistica protetta…. Un giorno, un bambino, giocando nel parco finalmente ripulito, lanciò il pallone che colpì l’albero di bottiglie. Scappò via pensando di aver rotto l’opera d’ar‐ te…. Si racconta che Marco fosse lì per caso; si era avvicinato pensando di doverlo restaurare e vide….L’albero non si era fatto nean‐ che un graffio. Era diventato un albero vero! Classe 1A inf

    segue da pag 17“Storia di amore e solitudine” …. davvero speciale dal momento in cui una giovane ragazza mi prese fra le mani e mi strinse a se premurosamente …mi portò nella sua casa, ero una bottiglia di latte scremato e le facevo molta compagnia , addirittura la notte stava‐ mo sempre insieme prima di andare a dormire mi dava sempre il bacio della buonanotte (mi beveva). Di sera eravamo noi due sole lei lavorava fino a tardi ed io le tenevo compagnia.Qualche volta si dimenticava di me per ore a causa della sua vita sociale stressante , ave‐ va altro per la testa, oltretutto sono una bottiglia di latte non gliene faccio una colpa, avrei anche provato ad aiutarla in qualche modo, magari essendole più utile. Infatti avevo ragione, se mi impegnavo potevo essere qualcosa di più di un’ imballaggio di plastica usa e get‐ ta.Molte volte non so come avrebbe fatto senza di me mi utilizzava come ferma carta , quando in casa c’erano le finestre aperte ed en‐ trava vento, mi utilizzava persino per innaffiare le sue graziose piantine ma molto altro.Di notte vegliavo su di lei, io dormivo poco guar‐ davo la tv e la osservavo mentre sognava.Mi faceva sentire privilegiata, passavamo un sacco di tempo insieme pensavo che non ci saremo mai divise e invece molti miei simili mi raccontavano della buia fine che avrei fatto , non potevo pensare di diventare spazzatura non così presto!Un giorno quando andammo al parco lei mi abbandonò li senza ricordarsi di me , se ne andò ed ebbi una brutta sorpresa dei ceffi mi scambiarono per uno di quei cosi di gomma ma come si erano permessi?In quel momento ero molto spaventata e triste dopo che mi avevano calciato , facendomi finire sull’ asfalto .Fortunatamente guardavo sempre il lato positivo perciò ecco qui che inizia il mio viaggio per il mondo da sola , rotolavo per posti molto belli che non avevo mai visitato prima d’ora e avevo visto pure quell’ azzurro so‐ pra di me che tutti chiamavano cielo, la vita delle persone girovagavano avanti e indietro, era tutto cosi bello , ero si un rifiuto ma al cen‐ tro di un posto fantastico. Vedevo la mia fine arrivare mi colse uno spazzino e mi buttò nella busta dove incontrai una bella bottiglia ed era amore a prima vista ora capivo cosa voleva dire quell’ amore di cui tanto parlavano. Se fossi morta con lui sarebbe stato romantico , due bottiglie schiacciate sull’ asfalto ma non fu così. Io la seguivo e la vedevo sempre con il suo ragazzo forse avranno fatto pace penso io. Così due bambini ci colsero e ci portarono a casa loro dove eravamo diventati due bei lavoretti per mostrarli a scuola ne eravamo molto fieri e la maestra li premiò con un bel voto! Ruello Jason IIA EL

    da pag 25 I FILTRI) Il filtro dell'olio è un componente presente nei motori endotermici; può essere di vario tipo: meccanico (con funziona‐ mento analogo al filtro dell'aria), magnetico (attrae i residui metallici magneticamente); l'elemento filtrante è un tipo speciale di carta o altro materiale sintetico, e la sua funzione è quella di raccogliere i residui metallici che vanno nell'olio motore per garantirne un normale funzionamento. Ma come si producono tali residui? O per normale usura dei vari organi del motore (pistone, fasce elastiche del pistone, raschiaolio, cilindro, cuscinetti del banco motore e cuscinetti della biella) oppure i residui della combustione, soprattutto per le macchi‐ ne vecchie provocando un eccessivo consumo del motore o nei casi peggiori il grippaggio. ..FILTRO MECCANICO: I filtri dell'olio sono in metallo, avvitabili direttamente sul blocco motore e contenenti l'elemento filtrante di carta, oggi si tende a sostituirli da filtri olio a im‐ mersione in carta più facilmente smaltibili, posti in un contenitore a bicchiere collegato al blocco motore. FILTRO MAGNETICO: con le loro proprietà magnetiche "catturano" i residui metallici dall'olio, creando però un accumulo di residui metallici che ne riducono le ca‐ ratteristiche. Bisogna pulire il filtro con una certa frequenza per evitare di consumare velocemente gli organi del motore, per cui oggi sono sostituiti dalle case automobilistiche da filtri meccanici in carta. FILTRI NATURALI Vi sono piante che hanno la capacità di assorbire le sostanze nocive accumulatesi dentro le mura di casa nostra, quali: Chamaedorea elegans, Aloe vera, Aloe Arborescens. Il FILTRO anti‐ particolato (DPF, dall'inglese Diesel Particulate Filter) è un dispositivo delle automobili a motori diesel per abbattere le emissioni inqui‐ nanti da polveri sottili, un software di diagnosi e gestione monitora il funzionamento del filtro. Esso è abbinato a un precatalizzatore per filtrare fisicamente le polveri sottili. Esistono modelli dotati anche di un terzo elemento: un sistema che aggiunge ad‐ ditvo al carburante; per ridurre la temperatura necessaria per effettuare il sistema di rigenerazione, anche se appesantiscono il veicolo e sono meno economico . Alcuni vanno regolarmente sostituiti, altri invece sono progettati per "rigenerarsi": sotto i 60 km/h (quindi du‐ rante i cicli urbani) il sistema filtra i gas e trattiene le polveri dentro di sé, superati i 70 km/h (quindi durante un normale viaggio extraur‐ bano) avviene la pulizia, la cosiddetta "rigenerazione , una spia avvisa quando è il momento di pulire il filtro intasato e quindi procedere con il viaggio extraurbano. Esistono dei sistemi professionali, ovvero da effettuare presso autofficina, che permettono di ripulire a fon‐ do il filtro che deve essere pertanto smontato, per diminuire le emissioni di PM10 di origine carboniosa emesso dai motori diesel, parti‐ colato pericoloso contenente sostanze fortemente tossiche come gli idrocarburi policiclici aromatici IVA MECC

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    segue da pag26….(LA PLASTICA: UN GRANDE MATERIALEVennero sintetizzati i poliesteri, cui appartengono i P.E.T. (polietilene tereftalato) utiliz‐ zati per realizzare le bottiglie in plastica. Alunni: I tereftalati possono sciogliersi in acqua? CHIDICHIMO: Certamente no! Derivando da processi chimici, le plastiche sono sottoposte a test e certificazioni per alimenti, altrimenti potrebbero inquinare o essere dannosi alla salute. Alunni: E le conseguenze di una raccolta indifferenziata? Chidichimo: Porterebbero a un accumulo di plastica che sbilancia l’ambiente, se non si brucia, chi la distrugge più? Rimane fino alla fine dei secoli. Se è in accumulo nel terreno, col tempo rimarrà solo plastica e il fiore dove nascerà, nei sacchetti di plastica? Oggi il polipropi‐ lene è quasi del tutto sostituito dai poliesteri, utilizzati per produrre sacchetti di plastica biodegradabile, che sono distrutti dai batteri e non inquinano l’ambiente. Si ricavano inoltre in larga misura dalla plastica riciclata che non consuma petrolio e non va in accumulo, che ha avuto un forte impulso e utilizzata in molteplici campi. ALUNNI: La plastica può essere utilizzata a fin di bene? CHIDICHIMO: Se si agisce disordinatamente, senza eseguire una corretta raccolta differenziata e non riciclandola, ne saremo tutti dan‐ neggiati. Ci sono plastiche, come il polistirolo che andando in accumulo crea danni. La plastica è un grande materiale e dobbiamo avere il senso etico di saperla utilizzare bene! ALUNNI: Si potranno con la plastica, anche riciclata, fare materiali resistenti? CHIDICHIMO: Certamente. I thermoset sono già resine resistentissime Per avere materiali resistenti, per costruire la casa nuova, dobbia‐ mo incentivare la bioedilizia, sostituendo il cemento e ferro molto pesanti (problematici negli eventi sismici!) con materiali bio derivanti dal biologico ma non biodegradabili “perché in una casa costruita con materiali biodegradabili grazie tante non ci starei, non andrei a dormire la sera, poi un batterio di notte la mangia e domani non l’avrei più addosso.” I nuovi materiali per costruire, captare l’energia ecc. dovranno avere specifiche proprietà: resistenti, ignifughi, leggeri. Bisogna utilizzare materie prime biologiche partendo da zucche‐ ri, lignina e dai vegetali che, grazie al sole, crescono spontaneamente nei campi. La bioedilizia, inoltre, utilizza alte percentuali di plastica riciclata per fare rivestimenti per interno, piastrelle o addirittura case con bottiglie di plastica, materiali atossici ed ecocompatibili. Basta con le molecole del petrolio! Servono a preparare cose di qualità, sono grandi molecole, ma se le bruciamo tutte, ci mancheranno. Biso‐ gna incentivare la chimica verde e del riciclo sostituendola a quella del petrolio potenziando la ricerca e la conoscenza dei nuovi materia‐ li.

    A cura di Lorenzo Presta II E inf. PUNTEGGIO ASSEGNATO DALLA GIURIA ESAMINATRICE PER QUESTA TERZA MISSIONE: 164 PUNTI

    da pag 26(Nutrirsi bene ) Da queste considerazioni, il lavoro di tesi sperimentale ha posto l’attenzione su 90 ragazzi, di etàcompresa tra i 13 e i 17 anni, ponendosi l’obiettivo di valutare in un primo momento le abitudini alimentari dei singoli ragaz‐ zi, attraverso uno studio trasversale, per inserirli successivamente in un “percorso di educazione alimentare”, durante il quale sono stati monitorati i parametri antropometrici, la variazione della composizione corporea (massa magra e massa grassa), sono stati dati dei consigli nutrizionali, al fine di correggere le abitudini non “salutari” e garantire l’apporto di fito‐ nutrienti necessari e fondamentali per l’organismo in fase di crescita e contemporaneamente prevenire i “non‐ communicable disorders” . La scelta dei ragazzi adolescenti non è stata casuale, ma basata sulla crucialità e criticità che questa fase rappresenta nella vita di ogni individuo, in cui il soggetto è sottoposto ad una serie di cambiamenti fisici e psi‐ chici e pressioni sociali non indifferenti. Infatti, durante l’adolescenza si delinea la psiche del soggetto, la personalità, si acquisisce l’identità sociale, si fanno le prime esperienze di gruppo e le prime esperienze di dipendenza economica; queste ultime portano spesso gli adolescenti a perdere le pratiche sane ricevute dalla famiglia durante i primi anni di vita. Per una dieta ottimale due sono i binomi da considerare: il dispendio energetico e l’introito calorico. Il primo, varia in base all’attivi‐ tà svolta dal soggetto, in base al sesso, infatti, si parla di “nutrizione di genere”; mentre l’apporto calorico tende ad incre‐ mentare se l’alimentazione si basa sui “cibi spazzatura”, che forniscono calorie vuote o su pasti fugaci, ricchi in grassi e zuccheri semplici. Queste consuetudini alimentari, spesso, sono associate ad aumento dell’indice glicemico, fattore di ri‐ schio per l’insulino‐resistenza e le forme di obesità centrale.

    ASSOCIAZIONE NUTRIZIONE UMANA ‐ Operante nell’Istituto

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    UN RITORNO DA PROF!

    Tornare nella propria scuola superiore in cui per cinque anni si è stati studenti, nella quale si for‐ mavano nuove amicizie che rendevano più sop‐ portabile la pesantezza di quelle ore di lezione che sembravano non finire mai. Mi è sembrato quasi un fantastico viaggio indietro nel tempo con la differenza che, questa volta ,il mio posto non era più tra i banchi ,ma seduto alla cattedra a guardarli ,quei ragazzini, alle prese con tutte le smanie di cui la loro età è piena. E anche se non si sono impegnati al massimo nello studio ,anche se qualcuno si è dimostrato più capace ed altri meno, la loro vivacità, la gioia di vivere che mi trasmettevano, non ha potuto che allietarmi e farmi star bene. Per non parlare dei miei colleghi poi , gli altri insegnanti della mia disciplina , ma anche di discipline diverse, mi hanno accolto a braccia aperte e si sono dimostrati ottimi amici , oltre che rispettabilissimi colleghi. Insomma, seb‐ bene io abbia lavorato in altri istituti tecnici ,la felicità di tornare qui ,nella mia scuola, è stata

    ineguagliabile straordinaria.

    ,senza dubbio un’esperienza Pasquale Muto Docente di Chimica

    DIPARTIMENTO DI CHIMICA

    A.S. 2016/17

    Fanno parte del dipartimento i proff Gallo, Muto, Naccarato e Torletti ,docenti di chi‐ mica e i proff Marino e Castiglione docenti di Laboratorio , nonché l’A.T sig ra Iuele Patrizia .Numerose e diverse sono state le nostre attività ma unico è stato il nostro scopo : accendere nei nostri allievi un piccolo fuo‐ co per le materie scientifiche in generale e per la chimica in particolare .

    Concetta Gallo

    Buone vacanze

    Addio Chimica!Abbiamo studiato Chimica per un biennio ; dal prossimo anno ci aspettano studi diversi e più specifici ,riferiti all'elettronica e all'elettrotecnica .Per due anni abbiamo seguito con interesse questa disciplina e tutte le problematiche ad essa connesse; partecipare ai vari progetti proposti e alle attività è stato molto istruttivo e ci ha appassionato tantissimo lavorare sull'alcolismo e per il progetto Telethon .Non ci dimenticheremo mai della nostra prof Gallo e ,se ce lo chiederà , il prossimo anno saremo pronti a indossare nuovamente il camice e lavorare per la 5a edizione di ITI Monaco per Telethon!

    Andrea Giglio e Francesco Perri II B EL

    Senza titolo