M-Gusso, Relazione al seminario Ods, 25 settembre 2013

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Coordinate metodologico- didattiche de L’Officina dello storico Maurizio Gusso (Milano, 25 settembre 2013)

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Coordinate metodologico-didattiche de L’Officina

dello storicodello storico

Maurizio Gusso(Milano, 25 settembre 2013)

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Traccia della comunicazione

1. L’Officina dello storico2. Coordinate metodologiche de L’Officinadello storico3. Il contributo di IRIS a L’Officina dello stori-3. Il contributo di IRIS a L’Officina dello stori-co4. Sitografia essenziale 5. Riferimenti bibliografici

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1. L’Officina dello storico

1.1 Che cos’è L’Officina dello storico?1.2 Destinatari e sedi de L’Officina dello sto-rico1.3 Un modello di formazione/ricerca/speri-1.3 Un modello di formazione/ricerca/speri-mentazione didattica 1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dal-la sede milanese

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1.1 Che cos’è L’Officinadello storico? (I)

L’Officina dello storico è un Laboratorio di didattica della ricerca storica e delle fonti documentarie, artistiche e del territorio, fondato nel 2006, giunto nel 2013-2014 al suo ottavo anno e promosso da:- Azienda di Servizi alla Persona (ASP) “Golgi-Redaelli” di Milano;- Fondazione MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo;- Archivio Bergamasco Centro studi e e ricerche;- IRIS (Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia);- Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia;- Ambito territoriale di Bergamo dell’USR per la Lombardia, ex Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo;e, fino all’estate del 2012, da ANSAS-NTL (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica - Nucleo Territoriale Lombardia), ex IRRE Lombardia, successivamente sciolta nell’INDIRE (Istituto Nazio-nale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).

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1.1 Che cos’è L’Officinadello storico? (II)

Il Comitato Scientifico de L’Officina dello storico è attualmente formato da Marco Bascapè e Roberta Madoi (ASP “Golgi-Redaelli”), Cinzia Maria Castelli (Fondazione MIA), Fiorenza Cerati e Cesare Fenili (Archivio Bergamasco), Maurizio Gusso, Clara Mo-(Archivio Bergamasco), Maurizio Gusso, Clara Mo-schini e Giuseppa Silicati (IRIS).L’USR per la Lombardia designerà il proprio rap-presentante nel Comitato Scientifico in sostituzio-ne di Annamaria Romagnolo, andata in pensione.

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1. Che cos’è L’Officinadello storico? (III)

Il team milanese è composto da Marco Bascapè, DanielaBellettati, Paola Bianchi, Roberta Madoi e Mira Montanari (ASP “Golgi-Redaelli”), Giuliana Boirivant, Silvana Citterio, Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso, Marina Medi e Giusep-pa Silicati (IRIS).pa Silicati (IRIS).

Il team bergamasco è formato da Marta Bertoli, Cinzia Ma-ria Castelli, Fiorenza Cerati, Cesare Fenili, Patrizia Talpo, Giulia Todeschini e Antonia Venieri, con la collaborazione di Fabrizio Capitanio, Giovanni Glauco Curatola e Marcello Eynard.

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1.2 Destinatari e sedi de L’Officina dello storico

L’Officina dello storico ha due sedi: a) a Milano, presso l’ASP “Golgi-Redaelli”: v.Olmetto 6 (Pa-lazzo Archinto); [email protected]; b) dal 2008-2009 a Bergamo, presso la Fondazione MIA: v.Malj Tabajani 4; [email protected]; v.Malj Tabajani 4; [email protected]; e il sito www.officinadelostorico.it, che documenta le attività de L’Officina dello storico, in stretto rapporto con i siti di tut-ti i soggetti promotori (cfr. la Sitografia essenziale, punto 9). I servizi (gratuiti) sono offerti a docenti e allievi delle scuole lombarde di ogni grado e ordine, operatori dei beni cultura-li e cittadini.

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1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (I)

Il servizio offerto da L’Officina dello storico a Mila-no prevede ogni anno:a) una giornata di formazione dei docenti, con la presentazione del Piano di attività dell’a.s. succes-sivo e delle sue coordinate metodologiche (fine sivo e delle sue coordinate metodologiche (fine settembre: la giornata odierna);b) una visita guidata dei docenti all’Archivio e alla Quadreria dell’ASP “Golgi-Redaelli” e una presen-tazione di vari tipi di fonti (un pomeriggio di otto-bre: giovedì 24.10.2013);

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1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (II)c) la presentazione delle singole piste di ricerca di-dattica ai docenti che le hanno scelte e la conse-gna di cd con le fonti corrispondenti (a rotazione, in due pomeriggi di novembre: lunedì e mercoledì 4 e 6.11.2013);4 e 6.11.2013);d) un pomeriggio facoltativo ma consigliato (in no-vembre: mercoledì 13.11.2013), dedicato alle istru-zioni per l’uso dei siti www.officinadellostorico.it ewww.storieinrete.org e ai consigli per la progetta-zione didattica;

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1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (III)

e) la negoziazione dei progetti di sperimentazione con clas-si e consigli di classe (da novembre in poi);f) una visita guidata all’archivio/quadreria e un laboratorio didattico sulle fonti per ogni classe (fra novembre e marzo, in date da prenotare utilizzando il calendario elettronico nel in date da prenotare utilizzando il calendario elettronico nel sito (www.officinadellostorico.it/calendario). g) un incontro facoltativo (ma consigliato), dedicato a una socializzazione/validazione dei progetti (un pomeriggio tra febbraio e marzo, in data ancora da stabilire);

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1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (IV)

h) una sperimentazione (in classe o in gruppi inter-classe, in orari curricolari e/o extracurricolari), fina-lizzata all’acquisizione di competenze e all’attua-zione di un prodotto (possibilmente multimediale) da presentare a scuola e/o nel territorio (secondo da presentare a scuola e/o nel territorio (secondo quadrimestre)i) una consulenza in itinere (in presenza e/o a di-stanza) alle classi e ai docenti sperimentatori da parte di archiviste ASP e di esperte/i IRIS di didat-tica della storia, anche tramite il sitowww.officinadellostorico.it

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1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (V)l) un seminario, riservato ai docenti, di bilancio del-le sperimentazioni e di preparazione della giornata conclusiva (v. punto m): un pomeriggio in maggio o giugno, in data ancora da definireo giugno, in data ancora da definirem) una giornata milanese di presentazione pubbli-ca degli esiti delle sperimentazioni, da parte deglistudenti (in ottobre: giovedì 10.10.2013)n) la documentazione dei lavori nel sito www.officinadellostorico.it

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1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (I)

A) Cultura sociale e attività assistenziali a Mila-no: dalla beneficenza medievale agli istituti di assistenza ai minori degli anni ’60 del ‘900A1 Il sogno del mercante. Solidarietà e assistenza ai bisognosi nei secoli XIV-XVai bisognosi nei secoli XIV-XVA2 “Visitare Hospitali, carcerati et aiutare li poveri vergognosi”: uno sguardo nella vita di alcuni bene-fattori del Luogo Pio di Loreto (secoli XVII-XVIII)A3 Le condizioni di vita dei minorenni disagiati a Milano tra Otto e Novecento attraverso l’archivio dell’Istituto Derelitti

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1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (II)

B) Il cammino verso l’Unità d’Italia nei documenti dei Luoghi pii elemosinieri: dalle Cinque Giornate di M ila-no all’impresa dei MilleB1 Le Cinque Giornate di Milano e la solidarietà cittadina nelle carte inedite della Commissione straordinaria per il soccorso delle famiglie dei cadutisoccorso delle famiglie dei cadutiB2 “Oh capitano, mio sventurato capitano!”. Aspetti del pro-cesso di unificazione nazionale attraverso la corrisponden-za del garibaldino Francesco Lavarello col fondatore della Società Umanitaria Prospero Moisè Loria (1872-1873)

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1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (III)

C) Le mappe del tesoro: la memoria e le tra-sformazioni del paesaggio agrario attraverso la documentazione d’archivioC1 Le trasformazioni del territorio: il podere Ponte dell’Archetto a Villapizzone, nella periferia nord-dell’Archetto a Villapizzone, nella periferia nord-ovest di MilanoC2 Scopriamo il paesaggio rurale nelle carte d’ar-chivio: l’esempio di una cascina della pianura, a Cantalupo, nel comune di San Giuliano Milanese

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1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (IV)

D) Leggere il patrimonio culturale attraverso diverse tipologie di fonti e di scrittureD1 Il tesoro dei poveri. Una lettura interdisciplinare del patrimonio culturale dei Luoghi pii elemosinieri del patrimonio culturale dei Luoghi pii elemosinieri attraverso le diverse tipologie di fontiD2 Scrivere nel tempo. Un itinerario nella storia della scrittura dal medioevo ai giorni nostri

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2. Coordinate metodologiche de L’Officina dello storico

In sintesi: dagli archivi ai laboratori storico-interdi-sciplinari di educazione al patrimonio6.1 Un buon uso didattico degli archivi e delle fonti6.2 Didattica laboratoriale e approccio storico-in-6.2 Didattica laboratoriale e approccio storico-in-terdisciplinare e multimediale6.3 Solidarietà reciproca fra educazione al patri-monio, storia e altre discipline6.4 Un lavoro in équipe e in rete

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2.1 Un buon uso didattico degli archivi e delle fonti

A) Importanza della visite guidate agli Archivi e dei laboratori guidati sulle fonti documentarie, arti-stiche e del territorioB) Utile lavoro di équipe fra archivisti, ricercatori B) Utile lavoro di équipe fra archivisti, ricercatori disciplinari (storici, storici dell’arte ecc.), formatori dei docenti, insegnanti, studenti ecc.C) Percorso fonti archivistiche – fonti non archivi-stiche (primarie e secondarie) – serie di fonti –contestualizzazione storica

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2.2 Didattica laboratoriale e approccio storico-interdisciplinare e multimediale

2.2.1 Ricerca didattica, metodologia labora-toriale e cooperazione educativa2.2.2 Multimedialità e nuove tecnologie2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili diinterdisciplinarità2.2.4 L’approccio storico-interdisciplinare al-le fonti

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2.2.1 Ricerca didattica, metodologia laboratoriale e cooperazione educativa

2.2.1.1 Ricerca didattica2.2.1.2 Metodologia laboratoriale2.2.1.3 Cooperazione educativa2.2.1.3 Cooperazione educativa

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2.2.1.1 Ricerca didattica

Dati i limiti della normativa scolastica europea e italiana, si rende necessaria una ‘rivoluzione copernicana’ : per una navigazione formativo-didattica non solo costiera (citta-dinanza locale e nazionale), ma transoceanica (cittadinan-za interculturale e planetaria), occorre assumerea) come ‘stella polare’/’bussola’ le competenze chiave a) come ‘stella polare’/’bussola’ le competenze chiave per la cittadinanza attiva ;b) come strumentazione di bordo la ricerca didattica , le ‘buone pratiche didattiche’ e la normativa scolastica europea e italiana più avanzata ;c) come ‘linee di costa’ la normativa scolastica europeae italiana meno avanzata .

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2.2.1.2 Metodologia laboratoriale

Il laboratorio come attrezzatura - mentale/metodologica (didattica laborato-riale);- materiale (es.: aula-laboratorio)- materiale (es.: aula-laboratorio)

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2.2.1.3 Cooperazione educativa

A) Centralità della relazione educativa e dei soggetti in apprendimentoB) Cooperazione educativa fra personale della scuola, studenti, genitori, istituzioni della scuola, studenti, genitori, istituzioni scolastiche, operatori dei beni culturali, for-matori degli insegnanti, associazioni profes-sionali e disciplinari degli insegnanti, asso-ciazioni culturali, enti locali, media ecc.

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2.2.2 Multimedialità enuove tecnologie

Utilità di un approccio multimediale e di un buon uso delle nuove tecnologie nella for-mazione degli insegnanti e lungo tutto il per-corso di progettazione, attuazione, verifica,corso di progettazione, attuazione, verifica,documentazione e pubblicizzazione delle sperimentazioni didattiche, con particolare riferimento alla presentazione pubblica finalee al sito www.officinadellostorico.it

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2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di interdisciplinarità

È possibile costruire forme sostenibili di in-terdisciplinarità su 4 terreni :• finalità/obiettivi• contenuti tematizzati/problematizzati• contenuti tematizzati/problematizzati• metodi di ricerca• strategie didattiche (metodologie didatti-

che, tecniche, strumenti ecc.)

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2.2.4 L’approccio storico-interdisciplinare alle fonti

A) La critica delle fonti, per tener conto del-le specificità dei loro vari tipi (fonti scritte, orali, materiali, iconiche, audiovisive ecc.), necessita di un approccio storico-interdisci-necessita di un approccio storico-interdisci-plinareB) Fonte – serie di fonti – contestualizzazio-ne storica: un percorso obbligato

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2.3 Solidarietà reciproca fra educazione al patrimonio, storia e altre discipline

2.3.1 Solidarietà reciproca fra educazioni e discipline2.3.2 Solidarietà reciproca fra educazione al patrimonio e storia patrimonio e storia

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2.3.1 Solidarietà reciproca fra educazioni e discipline

2.3.1.1 Le educazioni di ‘prima generazione’2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni’ (di ‘seconda generazione’)2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solida-2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solida-rietà reciproca2.3.1.4 Esempi lombardi di intrecci fra edu-cazioni e discipline

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2.3.1.1 Le ‘educazioni di prima generazione’

Educazione…1. linguistico-comunicativa/letteraria2. estetica/artistica/all’immagine3. musicale4. psicomotoria4. psicomotoria5. scientifica6. tecnologica7. informatica e matematica8. filosofica9. spaziale/geografica10. temporale/storica

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2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni‘ (di seconda generazione’)

Educazione…1. alla cittadinanza democratica e ai diritti umani2. interculturale3. alle pari opportunità / pedagogia della differenza3. alle pari opportunità / pedagogia della differenza4. alla pace5. al patrimonio6. ai media7. allo sviluppo sostenibile8. alla salute

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2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca (I)

Per armonizzare le due ‘anime’ di ogni insegnante (generalista/globale e specialista/disciplinare/loca-le) occorre compiere andirivieni/viaggi di andata e ritorno fra ‘educazioni’ e discipline.A) Quando si parte dalla singola educazione , A) Quando si parte dalla singola educazione , occorre declinarne le finalità/competenze trasver-sali in obiettivi/competenze disciplinari scrostando le incrostazioni autoreferenziali delle materie d’in-segnamento per individuare i ‘nuclei fondanti’ delle discipline di ricerca sottostanti.

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2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca (II)

B) Quando si parte dalla singola materia d’insegna-mento , rispetto ad essa le educazioni possono essere con-siderate come dei blocchi o filoni ricorrenti di- finalità/obiettivi- contenuti (temi/problemi)- contenuti (temi/problemi)- strategie didattiche (metodi, tecniche, strumenti ecc.)fra loro coerenti, alla cui luce rileggere ogni insegnamentodisciplinare, usando la singola educazione come un selet-tore/organizzatore trasversale di contenuti disciplinari.

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2.3.1.4 Esempi lombardi di intreccifra educazioni e discipline

A) Ricerche e pubblicazioni (1994, 1998, 2004) del-l’IRRSAE/IRRE Lombardia sul curricolo verticale di area geo-storico-sociale, incentrato su 5 educazioni/filoni ricor-rentiB) Progetto interistituzionale Portare il mondo a scuola (1995-1999): 10 ONG (Organizzazioni non governative) (1995-1999): 10 ONG (Organizzazioni non governative) lombarde e Provveditorati di Milano e Como C) Iniziative (2004-…) del gruppo Portare il mondo a scuo-la: 11 ONG lombarde (www.portareilmondoascuola.it) D) Iniziative (2006-…) della Rete lombarda ELLIS (Educa-zioni, letterature e musiche, lingue, scienze storiche e geo-grafiche: www.reteellis.it)

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2.3.2 Solidarietà reciproca fra edu-cazione al patrimonio e storia

A) Un approccio plurale e globale alla storia (‘passaggio dalla Storia alle storie’) ben si accorda con il necessario approccio pluralee globale al patrimonio sul terreno comune e globale al patrimonio sul terreno comune intermedio di uno studio globale del territorioB) Necessario intreccio delle dimensioni lo-cale, regionale, nazionale, continentale e planetaria e approccio ‘glocale’ tipologie/casi

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2.4 Un lavoro in équipe e in rete

A) ASP “Golgi-Redaelli” di Milano, Archivio Berga-masco e Fondazione MIA di Bergamo: un patrimo-nio di competenze archivistiche e storiograficheB) IRIS, Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-B) IRIS, Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-bardia e docenti: un patrimonio di competenze pe-dagogico-didattiche disciplinari e interdisciplinari

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3. Il contributo di IRIS a L’Officina dello storico

3.1 Che cos’è IRIS?3.2 Principali servizi offerti da IRIS3.3 Esperti di IRIS impegnati ne L’Officinadello storico3.4 Valore aggiunto apportato da IRIS a 3.4 Valore aggiunto apportato da IRIS a L’Officina dello storico3.5 Ruoli degli esperti di IRIS ne L’Officina dellostorico

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3.1 Che cos’è IRIS?

IRIS è un’associazione fondata nel 1999 da persone impegnate nella formazione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e/o nel-la ricerca, nella sperimentazione e nell’innovazione didattica, al croce-via fra storia, geografia, scienze sociali, lingue, letterature, musiche, ar-ti, altre aree disciplinari e l’educazione al patrimonio, alla cittadinanza, al dialogo interculturale, alle pari opportunità, alla pace, allo svilupposostenibile e ai media. È socia di Clio ’92 e del LANDIS (Laboratorio nazionale per la didattica della storia); è membro di Rete ELLIS.Il Direttivo di IRIS è attualmente formato da Silvana Citterio, Cristina Cocilovo, Ermenegildo Ferrari, Maurizio Gusso (presidente), Marina Medi, Clara Moschini (vicepresidente) e Antonella Olivieri (tesoriera).Il sito di IRIS è www.storieinrete.org; ad esso è collegato il sito tematicowww.tecforint.net/iris, diretto da Nicola Scognamiglio.

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3.2 Principali servizi offerti da IRIS

A) Il sito www.storieinrete.org e il sito tematico www.tecforint.net/irisB) Iniziative di formazione dei docenti delle scuole di ogni grado e ordi-ne (educazione degli adulti inclusa), degli operatori dei beni culturali e dei cittadini: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3 e la rubrica “A-genda di IRIS” del sito (cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?cat=125) C) Segnalazioni di esperti e consulenze a scuole, Beni culturali ecc.D) Progetti e pubblicazioni (oltre a quelli citati in www.storieinrete.org/storie_wp/?cat=8, il progetto Milanosifastoria, che verrà presentato nel Museo del Risorgimento, a Milano, il 21.11.2013 (h. 16.30-18.30), nell’ambito di BookCity Milano 2013E) Gruppi di ricerca didattica (oltre a quelli citati inwww.storieinrete.org/storie_wp/?cat=3, un gruppo sulla storia dell’eu-ropeismo e dell’Unione Europea e sulle sue rappresentazioni artistiche)

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3.3 Esperti di IRIS impegnati neL’Officina dello storico

- Membri del Comitato Scientifico de L’Officina dello stori-co: Maurizio Gusso, Clara Moschini e Giuseppa Silicati- Formatori/formatrici: Giuliana Boirivant, Silvana Citterio,Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso, Marina Medi e Giusep-pa Silicatipa Silicati- Altri/e soci/socie di IRIS attualmente partecipanti a L’Offi-cina dello storico : Patrizia Bortolini, Luisa Cesana, Paolo Ermano e Valeria Savoca- Marco Bascapè e Roberta Madoi (ASP “Golgi-Redaelli”) sono rispettivamente socio onorario e socia ordinaria diIRIS

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3.4 Valore aggiunto apportato da IRIS a L’Officina dello storico

Contributi specifici di IRIS (e delle associazioni e reti di cui fa parte) nell’ambito della formazione dei docenti e della ricerca didattica: progettazione cur-ricolare ‘verticale’; intreccio stretto fra specificità ricolare ‘verticale’; intreccio stretto fra specificità della didattica della storia, interdisciplinarità ed ‘e-ducazioni’; didattica laboratoriale; multimedialità enuove tecnologie; sito www.storieinrete.org.

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3.5 Ruoli degli esperti di IRIS ne L’Officina dello storico

A) Progettazione unitaria di tutte le attività in équi-pe con i partner de L’Officina dello storicoB) Contributi pedagogico-didattici durante i Semi-nari di formazione e le visite guidate per i docenti sperimentatori de L’Officina dello storicosperimentatori de L’Officina dello storicoC) Consulenza personalizzata in itinere e a distan-za agli insegnanti sperimentatori rispetto alle meto-dologie didattiche storico-interdisciplinari, alla pro-gettazione curricolare e alle sperimentazioni didat-tiche

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4. Sitografia essenziale

4.1 Il sito de L’Officina dello storico4.2 Siti dei soci fondatori de L’Officina dellostorico a Milano4.3 Siti dei soci fondatori de L’Officina dello4.3 Siti dei soci fondatori de L’Officina dellostorico a Bergamo4.4 Altri siti utili per una didattica storico-in-terdisciplinare

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4.1 Il sito de L’Officina dello storico

Il sito de L’Officina dello storico:www.officinadellostorico.it

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4.2 Siti dei soci fondatori de L’Officina dello storico a Milano

* www.golgiredaelli.it: sito dell’ASP “Golgi-Redaelli”

* www.istruzione.lombardia.gov.it: sito del-l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-bardia (USRL)

* www.storieinrete.org: sito di IRIS

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4.3 Siti dei soci fondatori de L’Officina dello storico a Bergamo

• www.archiviobergamasco.it: sito di Archi-vio Bergamasco Centro studi e ricerche* www.istruzione.lombardia.gov.it/bergamo: sito dell’Ambito territoriale di Bergamo del-sito dell’Ambito territoriale di Bergamo del-l’USRL* www.operapiamia.it: sito della Fondazione MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo

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4.4 Altri siti utili per una didattica storico-interdisciplinare

* www.clio92.it: sito di Clio ’92, membro della Rete ELLIS* www.historialudens.it: sito dell’Associazione Historia Lu-dens * www.italia-resistenza.it: portale dell’INSMLI (Istituto na-zionale per la storia del movimento di liberazione in Italia)zionale per la storia del movimento di liberazione in Italia)* www.landis-online.it: sito del LANDIS, socio dell’INSMLI* www.manitese.it/cosa-facciamo/educazione-allo-sviluppo/ Strumenti, sito tematico del quadrimestrale “StrumentiCres” * www.novecento.org: sito di Didattica della storia in rete, rivista on line degli Istituti associati all’INSMLI* www.reteellis.it: sito della Rete lombarda ELLIS

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5. Riferimenti bibliografici

5.1 Sull’Officina dello storico5.2 Sull’educazione al patrimonio5.3 Sul curricolo verticale geo-storico-sociale5.4 Sulla didattica della storia5.4 Sulla didattica della storia5.5 Sulla solidarietà reciproca fra educazioni e di-scipline5.6 Su educazione al patrimonio e storia5.7 Sulla normativa europea e italiana5.8 Su IRIS

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5.1 Sull’Officina dello storico (I)- Aa.Vv., L’Officina dello storico, in Aa.Vv., Milano, scuola di Carità. U-na mostra per immagini. Milano, Palazzo Marino 17-20 maggio 2007, Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-Redaelli”, Milano, 2007, pp.81-89- F. Cerati – C.Fenili, “L’Officina dello storico”, ”Quaderni di Archivio Bergamasco”, 2009, n.3, pp.149-156- C.Cocilovo, La proposta didattica dell’Officina e le Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola del primo ciclo di Istruzione, www.officinadellostorico.it/contributi/cristina-cocilovo-la-proposta-didattica-dell%E2%80%99officina-e-le-nuove-indicazioni-il-curricolo, PowerPoint della relazione al Seminario de L’Officina del 27.9.2012- C.Cocilovo, Fra lingua e storia. Insegnare con le fonti di archivio, “I Quaderni di Clio ’92”, 2013, n.12, pp.87-97 (cfr.www.officinadellostorico.it/contributi/cristina-cocilovo-fra-lingua-e-storia-insegnare-con-le-fonti-di-archivio)

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5.1 Sull’Officina dello storico (II)- C.Cocilovo,- G.Silicati, Didattica laboratoriale ed educazione al patri-monio e alla cittadinanza: L’Officina dello storico, www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2012/03/iris_sem_8_3_2012_Cocilovo.ppt, Power-Point della relazione al Seminario milanese di IRIS dell’8.3.2012- M.Gusso, Valenze didattiche de “L’Officina dello storico” nell’ambito della educazione al patrimonio e dell’insegnamento della storia locale, ivi, ”Quaderni di Archivio Bergamasco”, 2008, n.2, pp.161-165- M.Gusso, Uscite didattiche e formazione storica. Esperienze IRIS di approccio storico-interdisciplinare all’educazione al patrimonio, in T.Gi-lardi – P.Molinari (a c. di), L’uscita didattica come educazione alla geo-grafia, alla storia e al turismo. Spunti di riflessione teorici e pratici, EDUCatt, Milano, 2012, pp.53-82

Page 50: M-Gusso, Relazione al seminario Ods, 25 settembre 2013

5.1 Sull’Officina dello storico (III)- G.Silicati, L’Officina dello storico: la visita in archivio, le attività labora-toriali e il curricolo. Si può fare? Come fare?,www.officinadellostorico.it/contributi/giuseppa-silicati-l%E2%80%99officina-dello-storico-la-visita-archivio-le-attivit%C3%A0-laboratoriali-e, PowerPoint della relazione al Seminario milanese de L’Officina dello storico del 27.9.2012 Cfr. anche Lo sviluppo de L’Officina dello storico attraverso i dati sulla Cfr. anche Lo sviluppo de L’Officina dello storico attraverso i dati sulla partecipazione delle classi (2004-2013), scaricabile da www.officinadellostorico.it/contributi/metodo/la-partecipazione-delle-classi-al-Laboratorio. Si può navigare, inoltre,nel sito www.officinadellostorico.it e nella rubri-ca “L’Officina dello storico” (www.storieinrete.org/storie_wp/?cat=5) del sito www.storieinrete.org (cfr. anche www.storieinrete.org/officina-storico/2009/07/12/la-officina-dello-storico-progetti-regionali-nella-sede-milanese-2009-2010).

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5.2 Sull’educazione al patrimonio

- S.Bodo - S.Cantù - S.Mascheroni (a c. di), Progettare insieme per un patrimonio interculturale, Fondazione ISMU, Milano, 2007- A.Bortolotti - M.Calidoni - S.Mascheroni - I.Mattozzi, Per l’educazione al patrimonio culturale. 22 tesi, Angeli, Milano, 2008 - S.Mascheroni, L’educazione al patrimonio culturale come risorsa per la cittadinanza attiva, in M.Gusso - C.Moschini - G.Silicati (a c. di), Dal-le cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano: storie di marmi. Percorsi storico-interdisciplinari di educazione al patrimonio, IRIS, Mi-lano, 2011, pp. 15-19- I.Mattozzi, La didattica dei beni culturali: alla ricerca di una definizio-ne, in M.Cisotto Nalon (a c. di), Il museo come laboratorio per la scuo-la, Il Poligrafo, Padova, 2000, pp.17-44

Page 52: M-Gusso, Relazione al seminario Ods, 25 settembre 2013

5.3 Sul curricolo verticale geo-storico-sociale

- M.Gusso, Per un curricolo innovativo di formazione geostorico-socialee Filoni ricorrenti e unità didattiche strategiche, in Aa.Vv., Per un curri-colo continuo di formazione geostorico-sociale nella scuola di base, IRRSAE Lombardia, Milano, 1994, vol.I, pp.129-155 e 157-164- M.Gusso, Educazioni e area geostorico-sociale: una solidarietà reci-proca, in Aa.Vv., Scienze geostorico-sociali per un curricolo verticale. Dalla Ricerca-Azione alla Sperimentazione Assistita, ivi, 1998, pp.29-38- M.Gusso, L’approccio all’area: problemi di metodo e proposte, Il con-tributo della storia e Ipotesi per un curricolo continuo di area, S.Citterio-M.Salvarezza (a c. di), L’area geostorico-sociale. Dalla ricerca ai curri-coli, Angeli, Milano, 2004, pp.48-55, 97-108 e 154-176- M.Medi, Per un curricolo verticale di storia nel quadro dell’area geo-storico-sociale, 2009, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=621

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5.4 Sulla didattica della storia

5.4.1 Progettazione curricolare e approccio per competenze5.4.2 Ricerca didattica e laboratorio di storia5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnolo-5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnolo-gie

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5.4.1 Progettazione curricolare e approccio per competenze

- V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), Storia e competenze nel curricolo,Ce-nacchi, Castel Guelfo (BO), 2011- M.Gusso, Storia - dai nuclei fondanti alle competenze, in Aa.Vv., Il profilo di uscita del soggetto competente. Un biennio per la cittadinan-za, “Dossier di Insegnare”, 2011, n.3, pp.50-58- M.Gusso - M.Medi, Storia - Il profilo articolato del soggetto competen-te, ivi,pp.59-61- M.Gusso – M.Medi, Raccordi fra competenze storiche e nuclei fon-danti di storia (23 agosto 2011), Competenze storiche e loro articolazio-ni e Nuclei fondanti di storia: conoscenze/campi semantico-concettuali e abilità/operazioni cognitive (31 dicembre 2011), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=7036- M.T.Rabitti (a c. di), Per il curricolo di storia. Idee e pratiche, Angeli, Milano, 2009

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5.4.2 Ricerca didattica e laboratorio di storia

- P.Bernardi (a c. di), Laboratori per la storia, “I Quaderni di Clio ’92”, 2002, n.3- P.Bernardi (a c. di), Insegnare storia con le situazioni-problema, ivi, 2003, n.4- P.Bernardi – F.Monducci (a c. di), Insegnare storia. Guida alla didatti-ca del laboratorio storico, UTET Università, Torino, 2012 II ed (I ed., a c. di P.Bernardi, ivi, 2006)- C.Brigadeci – A.Criscione – G.Deiana – G.Pennacchietti, Il laboratorio di storia. Problemi e strategie per l’insegnamento nella prospettiva dei nuovi curricoli e dell’autonomia didattica, Unicopli, Milano, 2001- A.Brusa, Il laboratorio storico, La Nuova Italia, Firenze, 1991- A.Delmonaco (a c. di), Fare storia, crescere cittadini. Cittadinanza, Costituzione, insegnamento della Storia: percorsi e prospettive, Zona, Civitella in Val di Chiana (AR), 2010

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5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnologie (I)

- S.Citterio, Piattaforme digitali: un’opportunità per riorga-nizzare il curricolo? Riflessioni da un’esperienza di lavoro per DidaSfera, www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2012/03/iris_sem_8_3_2012_citterio1.ppt,PowerPoint della relazione al Seminario IRIS dell’8.3.2012- A.Criscione, Web e storia contemporanea, a c. di P.Ferra-- A.Criscione, Web e storia contemporanea, a c. di P.Ferra-ri e L.Rossi, Carocci, Roma, 2006- G.Di Tonto – I.Mattozzi – P.Nencioni, Storia con la LIM nella scuola primaria, Erickson, Trento, 2013- G.Di Tonto – E.Perillo (a c. di), Storia@Storie. Sapere storico e storia insegnata al tempo del digitale, “I Quaderni di Clio ’92”, 2011, n.10

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5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnologie (II)

- M.Medi, Problemi e risorse delle nuove tecnologie nell’insegnamento/ apprendimento. Ipotesi ed esempi in ambito geo-storico-sociale,www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2012/03/iris_sem_8_3_2012_medi.ppt, PowerPoint della relazione al Seminario milanese di IRIS dell’8.3.2012 - E.Musci, Il laboratorio con i giochi didattici, in P.Bernardi – F.Monduc-- E.Musci, Il laboratorio con i giochi didattici, in P.Bernardi – F.Monduc-ci (a c. di), op. cit., pp.281-296- A.Olivieri, Le nuove tecnologie come strumento di inclusione. Oppor-tunità e nuove regole per docenti e studenti autori, www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2012/03/iris_sem_8_3_2012_olivieri.ppt, PowerPoint della relazione al Seminario milanese di IRIS dell’8.3.2012 - P.Vayola, Laboratorio di storia 2.0, ivi, pp. 261-279

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5.5 Sulla solidarietà reciproca fra educazioni e discipline

- M.Gusso, Una rilettura di Cittadinanza e Costituzione alla luce della solidarietà fra educazioni e discipline, in C.Paganuzzi (a c. di), Atti del Convegno “Educazione alla cittadinanza mondiale e curriculum: poli-tiche e buone pratiche a confronto”. Milano 13-14 settembre 2010, Sa-ve the Children Italia, Roma, 2011, pp.55-58, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3690- M.Gusso, Il curricolo di storia e le educazioni. Il caso dell’educazione alla cittadinanza interculturale, in V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), op. cit., pp.102-117- ONG Lombarde – IRRSAE Lombardia – Provveditorato agli Studi di Milano (a c. di), Portare il mondo a scuola, CRES – Edizioni Lavoro, Roma, 1999

Page 59: M-Gusso, Relazione al seminario Ods, 25 settembre 2013

5.6 Su educazione al patrimonio e storia (I)

- M.Gusso, Bibliografia su educazione al patrimonio e didattica della storia, in M.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.139-141- I.Mattozzi, Modelli di ricerca storico-didattica. Archivi simulati e didat-tica della ricerca storica: per un sistema formativo integrato tra archivi e scuole, in Aa.Vv., Archivi locali e insegnamenti storici, Archivio Storico - Comune/Assessorato alla cultura e beni culturali, Modena, 2001, pp. - Comune/Assessorato alla cultura e beni culturali, Modena, 2001, pp. 11-23, scaricabile da www.clio92.it/index.php?area=4&menu=46&page=164- I.Mattozzi, Didattica della storia, beni culturali, educazione al patrimo-nio, in M.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.21-27- E.Perillo - C.Santini, Il fare e il far vedere nella storia insegnata. Didat-tica laboratoriale e nuove risorse per la formazione storica e l’educazio-ne ai beni culturali, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2004

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5.6 Su educazione al patrimonio e storia (II)

- M.L.Perna (a c. di), Tra vecchie carte… Esperienze didattiche negli archivi di scuole torinesi, Rete degli archivi della scuola, Torino, 2002- M.T.Rabitti – C.Santini (a c. di), Il museo nel curricolo di storia, Angeli, Milano, 2008.- S.Rabuiti – C.Santini – L.Santopaolo (a c. di), Intrecci di storie. Patri-monio, storia, musica, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2006- M.T.Sega (a c. di), La scuola fa la storia. Gli archivi scolastici per la ricerca e la didattica, Nuova Dimensione, Portogruaro (VE), 2002- C.Torrisi (a c. di), Didattica della storia e archivi, Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1987

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5.7 Sulla normativa europea e italiana (I)

- Parlement européen et Conseil de l’Union européenne, Recomman-dation du Parlement européen et du Conseil du 18 décembre clés pour l’éducation et la formation tout au long de la vie (2006/962/CE), “Jour-nal officiel de l’Union européenne”, 30 décembre 2006- MPI [Ministero della Pubblica Istruzione], Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, MPI, Roma, 2007- MPI, Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola? La normativa italiana dal 2007, AS [Agenzia Scuola], Roma, 2007- MIUR, Indicazioni nazionali per i Licei (quinquennio), 2010, scaricabilida http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=lettura_paginata&id_m=7782&id_cnt=10497

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5.7 Sulla normativa europea e italiana (II)

- MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti tecnici (primo biennio), 2010,scaricabili dawww.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_tecnici///INDIC/_LINEE_GUIDA_TECNICI_.pdf- MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti professionali (primo biennio),2010, scaricabili dawww.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_professionali///linee_guida/_LINEE%20GUIDA%20ISTITUTI%20%20PROFESSIONALI_.pdf- Direttive ministeriali nn. 4 e 5 del 16 gennaio 2012: Linee Guida degliIstituti tecnici e professionali (secondo biennio e quinto anno), scarica-bili da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=6580- MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia edel primo ciclo d’istruzione (DM 254 del 4.9.2012), scaricabili dawww.indicazioninazionali.it/documenti_Indicazioni_nazionali/DM_254_201_GU.pdf

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5.8 Su IRIS

5.8.1 Opzioni, storia e attività di IRIS5.8.2 Pubblicazioni di IRIS su edu-5.8.2 Pubblicazioni di IRIS su edu-cazione al patrimonio e storia del Duomo di Milano

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5.8.1 Opzioni, storia e attività di IRIS

- IRIS, Opzioni di metodo della Associazione IRIS (23 maggio 2001), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=440- M.Gusso, Presentazione di IRIS (2010), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=430- M.Gusso, IRIS in rete: specificità dell’associazione e cooperazione con altri soggetti (24 febbraio 2011), presentazione in PowerPoint, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3356, cliccando su PowerPoint della relazione di Maurizio Gusso- Relazione sulle attività di IRIS nel 2012-2013 (21 febbraio 2013), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=10794- Programma di attività di IRIS per il 2013-2014 (21 febbraio 2013), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=10803

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5.8.2 Pubblicazioni di IRIS su educazione al patrimonio e storia del Duomo di Milano

- IRIS, Opzioni di metodo della Associazione IRIS (23 maggio 2001), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=440- M.Gusso, Presentazione di IRIS (2010), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=430- M.Gusso, IRIS in rete: specificità dell’associazione e cooperazione con altri soggetti (24 febbraio 2011), presentazione in PowerPoint, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3356, cliccando su PowerPoint della relazione di Maurizio Gusso- Relazione sulle attività di IRIS nel 2012-2013 (21 febbraio 2013), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=10794- Programma di attività di IRIS per il 2013-2014 (21 febbraio 2013), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=10803