LUPPOLO

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LUPPOLO, Humulus lupulus Rimedi dalla Natura Famiglia: Cannabaceae

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LUPPOLO, Humulus lupulus

Rimedi dalla Natura

Famiglia: Cannabaceae

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LUPPOLOIl luppolo (Humulus lupulus, L. 1753) è una pianta a fiore (Angiosperma) appartenente alla famiglia delle Cannabaceae; ordine delle Urticali.Del luppolo non si utilizzano solo i coni in fitoterapia, ma anche i giovani germogli primaverili, simili ad asparagi selvatici e ottimi da mangiare. L’origine del luppolo è incerta ma si ipotizza che le prime specie di luppolo siano apparse in Asia e che da lì si siano diffuse in direzione est verso il nord-America e ovest verso l’Europa. Polline di luppolo è stato scoperto in alcuni siti archeologici in Inghilterra risalenti al 3000 A.C.Il luppolo era noto agli antichi egizi che lo utilizzavano come erba medicinale. Veniva usato per curare i lebbrosi. Plinio il Vecchio (23-79 DC) paragona il luppolo ad un lupo essendo nocivo per l’albero come “un lupo per un gregge di pecore...Un documento del 736 fa riferimento ad una coltivazione di luppolo nell’Hallertau (Baviera). La prima esperienza di coltivazione di luppolo nel nostro paese risale al 1876 e fu effettuata a Marano sul Panaro in provincia di Modena nella tenuta del Marchese Montecuccoli. I risultati furono più che incoraggianti e il prodotto ottenne un pubblico riconoscimento da numerosi fabbricanti di birra, italiani e stranieri. Per la coltivazione vennero usate varietà provenienti dalla Stiria e dalla Boemia.

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LUPPOLOIl luppolo (Humulus Lupulus) è una pianta appartenente alla famiglia delle cannabinacee ed è a riproduzione dioica, vale a dire che i fiori maschili e quelli femminili sono ospitati da due piante distinte. In fitoterapia si usano i fiori femminili, dalla caratteristica forma a cono, ben distinguibili dai fiori maschili e cosparsi di una polverina giallognola, la luppolina. Sono noti soprattutto per le loro proprietà antispasmodiche e sedative, attive soprattutto sul sistema digestivo e nervoso. Il luppolo è utile nei casi di disturbi di origine nervosa come cattive digestioni o diaree, come anche per bruciori o crampi allo stomaco. É poi indicato in caso di insonnia e tensione nervosa, per il suo effetto calmante e sedativo. I fiori femminili di luppolo contengono anche notevoli quantità di sostanze estrogeniche, utili nella donna per favorire la comparsa o l’aumento delle mestruazioni, meno utili nell’uomo, su cui hanno effetto anafrodisiaco.I giovani getti si usano in cucina un po’ come gli asparagi, ci si fanno risotti, frittatine, si aggiungono alle zuppe, si mangiano crudi in insalata. Hanno proprietà rinfrescanti, diuretiche, sedative e depurative del sangue.Mentre per i coni dovrete aspettare la tarda estate, per la raccolta dei germogli è proprio il momento giusto. Individuare la pianta è più facile quando è ben sviluppata, riconoscerete facilmente le foglie e soprattutto i bellissimi e copiosi coni verde chiaro.

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LUPPOLOIl luppolo è un rampicante, con un portamento davvero elegante rispetto ad altri come ad esempio la vitalba: sale sulla pianta ospite o su qualsiasi cosa trovi avvolgendosi in trecce eleganti e sinuose, ed è proprio alla base della pianta stessa che ritroverete i germogli la primavera successiva, all’inizio della loro salita armoniosa verso l’alto. Il Luppolo è un pianta intelligente, si erge facendosi forza sui suoi rami che si uniscono insieme per vincere la gravità, unisce i suoi rami in un gioco di auto rafforzamento e si arrampica verso l’alto. Non propensa a concedersi facilmente, protettiva, pianta adesiva che si aggroviglia e attorciglia saldamente attorno alla pianta ospite, fornisce sicurezza.In continua e rapida crescita, il luppolo si arrampica alle altezze più vertiginose prima di fermarsi per germogliare fiori e i frutti che si inclinano pesantemente su fusti appiattiti, cresce solo in zone dal clima temperato fresco. Il luppolo produce infiorescenze ricche di luppolino, sostanza composta da resina e olio essenziale, che aromaticamente avvolge i fiori femminili. Si potrebbe affermare che il luppolo concentra il suo potere nella fioritura.Contrariamente dall’Europa, le tribù indiane del Nord America e la medicina Ayurvedica conoscevano e utilizzavano il luppolo già da molto tempo.

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LUPPOLONelle regioni slave, il luppolo era considerato simbolo di fertilità: le giovani spose erano agghindate con corone di luppolo. Questa pianta contiene sostanze fito estrogeniche che inibiscono l’impulso sessuale dell’uomo, ma sono in grado di stimolare l’impulso delle donne. Attenua i disturbi sessuali di origine neurologica (eiaculazione precoce, assenza di libido), allevia i dolori articolari (artrite, reumatismi), stimola la funzionalità renale (diuretico).E’ dal dodicesimo secolo menzionata come "rimedio della melanconia" per le sue proprietà aperitive, depurative, lassative e vermifughe.Già utilizzato nell'antichità dai Romani, il luppolo venne introdotto come pianta officinale in fitoterapia solo verso il X secolo. Sono dei medici arabi che per primi gli attribuiscono le sue caratteristiche proprietà calmanti e soporifere. In Europa, durante il medioevo, gli erboristi lo hanno utilizzato per combattere la malinconia e l'insonnia. Si mettevano, infatti, dei coni di luppolo dentro o sotto il cuscino per conciliare il sonno, soprattutto nei bambini nervosi. In Spagna, da tempo, il medico botanico arabo Abdullah Ibn al-Bayter (1197-1248) descriveva le proprietà sedative e digestive del luppolo, In evidenza le qualità di conservante del luppolo. Nel 1500 all’epoca del Concilio di Trento, Pier Andrea Mattioli mette in risalto le virtù terapeutiche del luppolo (sconosciute alla medicina greca e romana) e da quel momento le infiorescenze femminili (coni) sono entrate in tutte le farmacopee col nome di “glandulae luppoli” e sono tuttora usate per diverse affezioni. 

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LUPPOLOI cuscini erano riempiti dalle infiorescenze del luppolo e contribuivano ad alleviare l’insonnia persino del Re britannico Giorgio III (1738-1820).Negli anni ’50 furono accertati i primi effetti ormonali del luppolo che contiene sostanze simili agli estrogeni. Ne è prova il fatto che durante la raccolta, le donne, anche indipendentemente dal periodo del ciclo, subivano la comparsa delle mestruazioni. Benefici per la pelle, il luppolo ha effetto cicatrizzante, utile per curare piaghe e ferite. Inoltre, per le sue proprietà elasticizzanti, purificanti e antipruriginose, il luppolo costituisce un ottimo rimedio contro piaghe, dermatiti e pelle flaccida.

Potente effetto rassodante per il seno.Secondo detti popolari, se mangiamo del luppolo i seni dovrebbero aumentare di volume, in realtà il luppolo contiene fitoestrogeni ed ha un'azione stimolante sulla ghiandola mammaria con il risultato quindi di aumentare la turgidità del seno.  

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LUPPOLOLuppolo marinato con fiori di calendula Un mazzetto di germogli di luppolo Cucchiai di olio e.v.d’oliva Un cucchiaio di succo di limone Sale marino integrale Fiori di calendula Lavate con cura i germogli di luppolo e cuoceteli a vapore per 2-4 minuti,

giusto il tempo di intenerirli leggermente. Preparate un’emulsione con l’olio, usare il succo di limone e il sale. Emulsione e fate riposare 15 minuti.

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LUPPOLOI fiori di luppolo hanno tipicamente una forma conica.Appartiene alla famiglia delle Cannabaceae. Le foglie sono cuoriformi, picciolate, opposte, munite di 3-5 lobi seghettati. La parte superiore si presenta ruvida al tatto, la parte inferiore è invece resinosa. I fiori, unisessuali sono di colore verdognolo e sono riuniti in pannocchie pendule. La fioritura avviene in estate. I frutti sono degli acheni di colore grigio-cenere.

Sono un alimento ipocalorico, hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, sedative, diuretiche e lassative, purificano il sangue e stimolano le funzioni epatiche.

Il sapore del luppolo si deve all’umulone e lupulone che durante lo stoccaggio della pianta sprigionano un alcol volatile con effetti sedativi. In tal senso il luppolo sarebbe più efficace se inalato. Addirittura qualcuno sostiene che abbia gli stessi effetti della marjuana e che fumarlo provochi un lieve stato di euforia. Il luppolo possiede anche attività battericida. L’azione sedativa, unita a quella antimicrobica, ne permette l’impiego per la cura della pertosse. Proprietà amaro-tonica del luppolo Il luppolo è usato tradizionalmente per la sua azione amaro-tonica, che lo rende un valido alleato nelle forme di gastrite nervosa, contrastando i dolori allo stomaco. Inoltre, grazie ai suoi principi amari, il luppolo stimola l’appetito e le secrezioni gastriche.

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LUPPOLOUso nella medicina tradizionaleLe infiorescenze femminili possiedono grande importanza medicinale. Sono raccolte poco prima della completa maturazione in modo che le brattee del luppolo, che contengono ghiandole essenziali, non vanno perdute. Dall’agitazione delle brattee si ottiene una polvere gialla-verde un po’appiccicosa.Il luppolo ha varie azioni medicamentose. È utilizzato, insieme alla valeriana, per i disturbi legati all’agitazione nervosa, all’insonnia e alla leggera depressione. Il luppolo stimola l’appetito e possiede attività antibatterica e antinfiammatoria. In omeopatia è utilizzato come stomachico nei casi di disturbi allo stomaco d’origine nervosa. Come rimedio casalingo è utilizzato per le cistiti, il trattamento delle ulcere e le lesioni della pelle.

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LUPPOLOIl luppolo è conosciuto come ingrediente della birra. È responsabile del suo gusto pungente, migliora la consistenza del colletto di schiuma e previene il deterioramento della birra. Soltanto i fiori femminili, non fecondati, possono essere utilizzati per la produzione della birra. Nel caso in cui il seme entra nella birra, il colletto di schiuma è molto più debole. Per questa ragione, i coltivatori del luppolo si prendono cura solo delle piante femminili. La pianta rampicante richiede tralicci enormi, con pali di legno lunghi 7 metri tra i quali sono intrecciati i rami. Questi tralicci sono una caratteristica del paesaggio di tutte le regioni che coltivano luppolo. E’ classificato come una coltura specializzata e certificata, con documenti che garantiscono la qualità della coltivazione. La Germania, a proposito, è il più grande produttore di luppolo nel mondo.La produzione della birra, bevanda alcolica ottenuta dal grano fermentato, ha una lunga storia. Già dal 4000 a.C i Sumeri praticavano la fermentazione. La più vecchia ricetta per la birra trovata è stata scoperta nell’attuale Iraq iscritta su una tavoletta di argilla.Per gli Egiziani, la birra insieme al pane era il cibo quotidiano. In Europa centrale fu inventata una bevanda simile alla birra nel XVI secolo a.C. Tuttavia, le fonti forniscono informazioni contraddittorie quanto alla fermentazione della birra. Appare evidente che il miele e le varie piante sono state aggiunte per rendere la bevanda più stabile o per aggiungere sapore. Fra gli ingredienti aggiunti si può trovare la corteccia di quercia, il mirto, l’iperico e le droghe inebrianti come il giusquiamo e lo stramonio. Non è chiaro quando il luppolo fu utilizzato per la prima volta. I reperti, provenienti dai primi insediamenti, confermano che il luppolo era utilizzato in tutta Europa durante il Neolitico – Età della Pietra Nuova – in cui le popolazioni iniziarono a diventare stanziali. Le piccole quantità trovate indicano che il luppolo era utilizzato esclusivamente come pianta aromatica o medicinale.

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LUPPOLOEsiste una prova documentata, risalente al Medio Evo, a proposito dei prati coltivati a luppolo. Questi documenti risalgono al periodo della morte di Pipino il Breve (714-768), padre di Carlo Magno, e furono trovati nell’Abbazia di Saint Denis vicino Parigi nel 768. La birra fermentata con il luppolo diventò parte importante del digiuno per i monaci: nutriva e sopprimeva il desiderio sessuale, grazie alle sue proprietà estrogeniche. L’importanza medicinale del luppolo è stata documentata in ritardo in Europa: solo nel 2007 viene designato pianta medicinale dell’anno. La conoscenza degli effetti calmanti del luppolo è stata persa e ripresa in larga misura nei periodi successivi, e solo nel XVIII secolo ha avuto una rinascita.  L’importante medico Christof Wilhelm Hufeland (1762-1836) scoprì il luppolo come amaro per aiutare la digestione e come sedativo per calmare i nervi. Nel suo “Handbuch der speziellen Arzneimittel” (Manuale delle Medicine Speciali), Johann Christian August Clarus (1774–1854) raccomandava il luppolo come trattamento in caso di poco appetito associato al catarro gastrico, per le membrane delle mucose dello stomaco e per l’insonnia. Il luppolo non è solo una pianta medicinale e la base per la birra; è anche una fonte di fibre naturali, che fornisce stoffa e filo ruvidi e poco resistenti.

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LUPPOLOIl luppolo viene usato soprattutto nel processo produttivo della birra, dove assume l'importantissimo ruolo di conferire la caratteristica più comune alla birra, ovvero il sapore amaro, oltre all'aroma, molto accentuato nelle Pilsner, dove viene utilizzato soprattutto il tipo Saaz di provenienza boema. Nel processo di preparazione della birra si usano i fiori delle piante femminili. Le piante maschili non vengono coltivate in quanto di solito si attua la propagazione vegetativa delle sole piante femminili, per mantenere i caratteri delle varietà selezionate (tranne in Inghilterra dove i fiori maschili vengono utilizzati nelle birre ad alta fermentazione tipiche di quella regione). Nella lavorazione artigianale viene utilizzato proprio il fiore del luppolo, mentre nella lavorazione industriale si usa un concentrato (più comodo ed economicamente vantaggioso). Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto.L'uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra in quanto possiede proprietà antibatteriche, per questo motivo certi tipi di birra (per esempio India Pale Ale) venivano abbondantemente luppolati per migliorarne la conservazione. L'uso del luppolo infine aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida (chiarificazione), inoltre aiuta nella tenuta della schiuma.

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LUPPOLOCUCINAMazzetto di cime di luppolo selvaticoIn cucina gli apici della pianta di luppolo (in molti dialetti veneti "bruscàndoli", in dialetto piemontese "luvertin" e in dialetto lombardo "laurtiss"), della lunghezza di circa 20 cm, vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più noto asparago (e a volte sono erroneamente chiamati "asparagi selvatici").[5]

Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Una volta lessati per 5-10 minuti, con poca acqua o al vapore, si possono consumare direttamente con classico condimento "all'agro", oppure saltare qualche minuto in padella per servirli con riso o utilizzare per risotti, frittate e minestre.Getto apicale di luppolo selvaticoNon vanno confusi con i rami fioriferi di altre piante solo a prima vista simili, quali l'Ornithogalum (Latte di gallina), un genere che conta molte specie assai tossiche (Ornithogalum pyrenaicum è però commestibile). 

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LUPPOLOIn medicina il luppolo viene ancora oggi utilizzato per curare stati di ipereccitabilità, insonnia di origine nervosa, stati di tensione, dispepsie. In virtù delle proprietà amare ed aromatiche viene impiegato come stomachico, per stimolare l’appetito e nella dispepsia nervosa.

Nella nostra cultura solo dal dodicesimo secolo la pianta viene menzionata come “rimedio della melanconia” per le sue proprietà aperitive, depurative, lassative e vermifughe. Nel 1500 all’epoca del Concilio di Trento, Pier Andrea Mattioli mette in risalto le virtù terapeutiche del luppolo (sconosciute alla medicina greca e romana) e da quel momento le infiorescenze femminili (coni) sono entrate in tutte le farmacopee col nome di “glandulae luppoli” e sono tuttora usate per diverse affezioni. Il luppolo vanta  le proprietà antisettiche, battericide, vermifughe e stomachiche.

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LUPPOLOIl luppolo presenta anche sostanze fitoormonali che risultano efficaci sulla crescita dei capelli, stimolando le funzioni metaboliche dei tessuti superficiali del cuoio capelluto rinforza le radici e permette al capello di crescere più forte e più in fretta. E’ consigliato a chi ha capelli fragili e che si spezzano, oltre a chi ha una chioma che fa fatica a crescere. I fitosteroli contenuti nel luppolo sono delle sostanze ORMONO-SIMILI agli ormoni femminili estrogeni in quanto alleviano i  problemi di vista, sono utili nella prevenzione di osteoporosi, malattie cardiache ed i problemi legati alla prostata.  Sono documentate le influenze di questa pianta sul ciclo mestruale delle raccoglitrici, che risultava essere più abbondante ed alterato nella regolarità proprio nel periodo della raccolta. Il detto: “Bevi birra che fa latte” è valido proprio per la presenza del luppolo nella bevanda, anche se l’uso di alcolici durante l’allattamento è sconsiglibile.Il luppolo inoltre viene usato anche nei cosmetici ad effetto nutriente e tonico della pelle.

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LUPPOLOI coni raccolti a perfetta maturazione ed essiccati subito, trovano applicazione in infusi contro l’insonnia, per depurare il sangue, per dermatiti e come tonico-digestivi. Era usanza di raccogliere i coni essiccati in sacchetti che poi venivano posti all’interno dei cuscini, per favorire il sonno. Abbiamo sperimentato questi effetti lavorando sulle piante, al termine del lavoro eravamo piacevolmente rilassati e sorridenti! Lavorare la pianta può provocare delle lievi irritazioni della pelle con prurito…provato anche questo!

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I coni raccolti a perfetta maturazione ed essiccati subito, trovano applicazione in infusi contro l’insonnia, per depurare il sangue, per dermatiti e come tonico-digestivi. Era usanza di raccogliere i coni essiccati in sacchetti che poi venivano posti all’interno dei cuscini, per favorire il sonno. Abbiamo sperimentato questi effetti lavorando sulle piante, al termine del lavoro eravamo piacevolmente rilassati e sorridenti! Lavorare la pianta può provocare delle lievi irritazioni della pelle con prurito…provato anche questo!

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LUPPOLOUSIRICETTA POPOLARE CONTRO LA PELLE SECCA E FLACCIDAMettere 60 gr di coni di luppolo in infusione in 1l di acqua bollente. Usare l’infuso per lozioni, impacchi e risciacqui contro la pelle secca e flaccida.Impacchi di luppolo sono usati come lenitivi in caso di ascessi, scottature, tumori e dolori articolari e muscolari.TISANE ed INFUSILa tisana di luppolo è raccomandata per diarrea nervosa, insonnia e agitazione.Si prepara versando 250 ml di acqua bollente su 5 g di coni di luppolo (in erboristeria o fresco anche in campagna) e lasciando riposare per 10 minuti. Poi si filtra e se ne consumano due tazze al giorno a digiuno, pomeriggio e sera. Usato per combattere gli stati di insonnia e nervosismo.infuso con 20 g di coni di luppolo, 50 g di fiori di camomilla, 20 g di passiflora, 10 g di petali di papavero selvatico. Si miscelano le erbe e se ne prendono due cucchiai sui quali verseremo 100 ml di acqua bollente. Si filtra e si beve la sera, con poco miele.  Eccellente anche per la bronchite.Infuso con una miscela di: 20g di biancospino, 20g di timo, 20g di fiori di arancio, 20g di violetta, 20g di meliloto, 20g di melissa, 20g di luppolo, 20g di valeriana. Su un cucchiaio di miscela così preparata versate una tazza d’acqua bollente e lasciare in infusione per qualche minuto prima di bere. Si usa nei casi riconducibili al nervosismo: emicrania, palpitazioni, crisi d’asma e dolori gastrici, si consiglia di berne 2-3 tazze al giorno.Infuso sedativo a base di fiori di luppolo, lavanda, tiglio, melissa e rosolaccio.Nella fitoterapia il luppolo viene dato in opercoli contenenti l’estratto secco.Contro l’insonnia è possibile usare l’estratto fluido composto da: luppolo, rosolaccio, ambrosia, angelica e biancospino, da prendere 4-5 cucchiaini prima di coricarsi. Oppure usare la tintura, assumendo 30 gocce due volte al giorno.

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