Luisa Girelli Università Milano-Bicocca

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SVILUPPO NORMALE E PATOLOGICO DELLE ABILITA’ NUMERICHE Luisa Girelli Università Milano-Bicocca Master Pavia,

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SVILUPPO NORMALE E PATOLOGICO DELLE

ABILITA’ NUMERICHE

Luisa GirelliUniversità Milano-Bicocca

Master Pavia,

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Di cosa parliamo:

• Lo sviluppo della abilità numeriche

• Lo sviluppo patologico – Il caso della DISCALCULIA EVOLUTIVA

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Di cosa parliamo:• Lo sviluppo della abilità numeriche

–Approccio classico–Approccio cognitivo

• Numerosità • dalla Numerosità ai Numeri• dai Numeri al Calcolo

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Di cosa parliamo:• Lo sviluppo patologico

–Discalculia Evolutiva• Definizione e criteri • Origini Fattori cognitivi generaliDisturbo specifico nelle competenze di base

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Jean Piaget (1941)“ The child conception of numbers”

• Il bambino si forma una rappresentazione astratta di numerosità interagendo con l’ambiente nel corso degli anni raggiungendone piena comprensione nel “periodo operatorio” ( 7 anni)

• Prerequisiti: – conservazione– seriazione– classificazione

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Piaget: conservazione del numero

“ Prendi tanti gettoni rossi quanti sono quelli azzurri”

2. Stadio pre-operatorio: …ma dominanza percettiva

#

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Piaget: conservazione del numero

“ Prendi tanti gettoni rossi quanti sono quelli azzurri”

3. Stadio operatorio

=

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Oltre Piaget: problemi di metodo (1)

(McGarrigle & Donaldson, 1974)

modifiche introdotte bambini che conservano

- dallo sperimentatore 16%- da un orsetto dispettoso 62%

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Oltre Piaget: problemi di metodo (2)

(Mehler & Bever, 1978)

#

“ Quale fila preferisci?”

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Neonati & Numeri

1. I neonati possono formarsi una rappresentazione astratta della numerosità?

2. Possono “svolgere” semplici su di esse?

Esiste un meccanismo innato deputato all’elaborazione numerica ?

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Neonati & Numeri: tecniche d’indagine

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• Compito di discriminazione di numerosità

– Risultati

Tempo di fissazione:

# 3 vs. 2

# 2 vs. 3

= 4 vs. 6

= 6 vs, 4

(Antell & Keating, 1983)

I neonati possono formarsi una rappresentazione astratta della

numerosità?

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• Il tempo di fissazione aumenta solo per immagine “numericamente” diverse!

(Antell & Keating, 1983)

I neonati possono formarsi una rappresentazione astratta della

numerosità?

Tempo di fissazione:

# a vs. c

= b vs. d

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• Compiti di discriminazione di piccole numerosità con stimoli non visivi

•Numero di sillabe di parole (Bijelac-Babic et al, 1991)•Salti mimati da una marionetta (Sharon & Wynn, 1998)•Insiemi in movimento (Wynn et al, 2002)

I neonati possono formarsi una rappresentazione astratta di piccolenumerosità!

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….e per grandi numerosità?

• Compito di discriminazione di grandi numerosità, equiparate rispetto ad altre variabili continuepercettive (superficie totale, densità media etc.)

(Xu & Spelke, 2000)

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….e per grandi numerosità?

Ratio Tempo di fissazione

6 mesi 10 mesi

1: 2 8 vs. 16 # #16 vs. 32 # #

2: 3 8 vs. 12 = #16 vs. 24 = #

(Lipton & Spelke, 2003)

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Neonati e numerosità

I neonati possono formarsi una rappresentazione approssimativa di grandi numerosità.

Per questo motivo la discriminazione tra grandi numerosità può avvenire solo per differenze proporzionalmente rilevanti.

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Quando emerge la capacità di svolgere semplici operazioni aritmetiche?

• Wynn, 1992

I bambini di 5 mesi possono “operare” matematicamente sulle rappresentazioni di numerosità che si formano?

Variazione della tecnica dell’abituazione:– “Violazione dell’ aspettativa”

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I bambini di 5 mesi hanno aspettative aritmetiche?

• Situazione test dell’addizione

alla rimozione dello schermo si presentano due scenari possibili:

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• Wynn, 1992

RISULTATII bambini guardano più a lungo scenari impossibili, i.e., numericamente incongruenti

CONCLUSIONII bambini di 5 mesi svolgono semplici addizioni e sottrazioni su piccole numerosità

Bambini di pochi mesi di vita sono sensibili alla numerosità e sanno svolgere semplici operazioni aritmetiche su di esse

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Evidenze di precursori biologici delle abilità numeriche

ONTOGENETICHEI neonati discriminano tra diverse numerosità e possono svolgere semplici operazioni aritmetiche su di esse

ANTROPOLOGICHECulture senza vocaboli numerici e con un sistema di quantificazione uno-molti

FILOGENETICHEGli animali (e non solo primati) discriminano tra diverse numerosità

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Se esiste un meccanismo innato deputato all’elaborazione numerica è possibile identificare un’area cerebrale

deputata a tale scopo

?

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Evidenze neuropsicologiche indicano che i disturbi di calcoloacquisiti conseguono prevalentemente a lesioni del lobuloparietale inferiore, in particolare nell’emisfero sinistro.

Paziente MAR, Dehaene & Cohen, 1995

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giro angolare sinstro sistema parietale-superiore posteriore (PSPL)

sistema intraparietale bilaterale

(Dehaene et al, COG NEU 2003)

Solco intraparietale bilaterale è attivato in compiti cheimplicano l’elaborazione “quantitativa” di uno stimolo:• Comparazione numerica • Comparazione di quantità (e.g., punti, suoni) • Elaborazione subliminale di stimoli numerici • Subitizing

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Attraverso tecniche di registrazione intracellulare a livello del solco intraparietale del macaco sono state identificate celluleche rispondono in modo selettivo a variazioni nella numerositàdi uno stimolo.

(Nieder & Miller, SCIENCE 2002)

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• Evidenza comparata, evolutiva e neuropsicologica per un distretto cerebrale dedicato all’elaborazione numerica

giro angolare sinstro (AG)

sistema parietale-superiore posteriore (PSPL)

sistema intraparietale bilaterale

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ABILITA’ NUMERICHE

natura + cultura

4

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Dalla numerosità ai numeri• Molteplici significati dei NUMERI

(Fuson, 1988)

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Dalla numerosità ai numeri• Imparare a contare significa mettere in

relazione doversi significati dei NUMERI (Fuson, 1988)

sequenziale prima-dopo

ordinale più-meno

cardinale

uno due tre quattro cinque

uno due tre< <

uno due tre{ } = 3

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Dalla numerosità ai numeri

• Conteggio“uno-due-tre-quattro-cinque…”

• Enumerazione

uno

due tre quattro cinque

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Il conteggio e le parole numero

• Apprendimento della sequenza verbale- principio dell’ordine stabile -

• Associazione di ogni parola con un unico oggetto - principio uno-a-uno –

• Associazione tra l’ultima parola detta e la numerosità dell’insieme - principio cardinale –

(Gelmann & Gallistel, 1978)

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Dai 2 ai 6 anni di età per diventare abili contatori

• 2 ½ – i numeri sono parole “speciali”, ma non ancora distinte

– es. “unoduetrequattro”

• 3 ½– sequenze non convenzionali non contengono termini

identici - es., uno, due, quattro, sei”

– i numeri vengono messi in corrispondenza una-a-uno con gli oggetti

- …ma il significato cardinale dell’ultimo numero pronunciato non è riconosciuto (es., Quanti sono?)

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“quattro”

• Il valore cardinale delle parole numero

2 ½ Compito: identificazione di una numerosità

(Wynn, 2000)

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“uno”

• Il valore cardinale delle parole numero

2 ½ Compito: identificazione di una numerosità

(Wynn, 2000)

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“quattro”

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tre

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0

300

600

900

1200

1500

1800

0 1 2 3 4 5 6 7 8

Number of dots

Reaction times (msec)

0

20

40

60

80

100

Errors (%)

0

300

600

900

1200

1500

1800

0 1 2 3 4 5 6 7 8

Number of dots

Reaction times (msec)

0

20

40

60

80

100

Errors (%)Errors

RTs

subitizing

conto

subitizing vs. conteggio

• abilità innata e condivisa di riconoscere in modo automatico piccole numerosità

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La scoperta delle cifre

• Rapido riconoscimento delle cifre come “segni” speciali

• Eventuale confusione con altre sequenze convenzionali (es. lettere)

• 1 risposte iconiche• 2 pittografiche• 3 corrispondenza biunivoca• 4 informazione simbolica• 4. conteggio • 3. numerale

(Sinclear & Sinclear, 1985)

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ARABICO

VERBALE

0, 1, 2, 3…… 24 [20+4]lessico sintassi

uno, due, tre... ventiquattro

Sistema Numerico

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• relazione moltiplicativa

duecento [2 x 100] 200

SINTASSI NUMERICA

• relazione additiva

centodue [100 + 2] 102

tremilaventi [3x1000 + 2] 3020

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Dai numeri al calcolo • Attraverso il conteggio verbale a partire

dai 3 anni i numeri iniziano ad essere “combinati” fra loro

uno

due tre

unodue

uno

due tre

quattrocinque

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Aritmetica informaleConteggio di tutto

Conteggio delle configurazioni

Conteggio in avanti a partire dalla seconda

configurazioneConteggio in avanti

in sequenza

dita sollevate in sequenza

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Aritmetica informale• Comprensione del

valore cardinale del primo termine (4)

• Comprensione della proprietà commutativa (3+4 = 4+3!)

Conteggio in avanti dal numero maggiore

Le molteplici procedure di conteggio sulle dita e di conteggio verbale sono alla base delle attività aritmetiche prescolari

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Aritmetica formale1. Conteggio sulle dita2. Conteggio verbale 3. Recupero automatico 3+4 7

• Siegler 1987I elementare ; Addizioni ad una cifra entro 10

Conteggio in avanti dal primo 38%Recupero automatico 44% Strategie di decomposizione (3+4 = 3+3+1) 10%

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“LE DITA PREDICONO I NUMERI”

Prove di agnosia digitale a 5 anni predicono le abilitàaritmetiche misurate in età scolare (Fayol, Barouillet eMarinthe, Cognition 1998).

Test di agnosia digitale a 6 anni correlati con le abilitànumeriche (Noël, Child Neuropsy 2005).

Training sulla differenziazione e l’utilizzo delle ditamigliorano le abilità numeriche (Gracia-Bafalluy e Noël,Cortex 2008).

STUDI EVOLUTIVI

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Fatti aritmetici: dal conteggio al recupero automatico

Bambini di 6-10 anni Tabelline

riorganizzazione dei “fatti” appresi a favore della forma N x m (conteggio dal maggiore)

(Butterworth et al, 2003)

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Fatti aritmetici:

effetto grandezzadel problema

Maggior predittore della prestazione nel calcolo semplice, anche in soggetti esperti

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Processi di calcolo

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4 x 3 ?

27 + 13 + 32 + 6...?

“Cinquanta meno dodici” ?

conoscenze automatiche

capacità di stima

calcolo mentale

calcolo scritto

5 x 9 =(5 x10) – 5 = 9 x 5conoscenza concettuale

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codice

analogico di quantità

codice

Arabico visivo

codice

uditivo verbale

0 ∞

13 /tredici/

(Dehaene, 1992)

Modello dei Triplo codice Processi di calcolo

calcolo approssimativo

stime, strategie di back-up

calcolo scritto

Calcolo scritto complesso

Fattiaritmetici

Fatti aritmetici (tabelline)

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left angular gyrus (AG)

bilateral posterior superior parietal lobe (PSPL)

bilateral horizontal segment of intraparietal sulcus (HIPS)

SOTTRAZIONE (IPS)

MOLTIPLICAZIONE (AG)

(Deahene et al 2003)

codice

uditivo verbale

/tredici/

codice

analogico di quantità

0 ∞

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concetti strategie procedure

fatti

Concetti numerici, quantitá

6x4=5x4+4=24

6x4=24

4+4+4+4+4+4=24

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Alcuni fattori nello sviluppo delle abilità numeriche …

• Il ruolo di fattori non cognitivi (metodo d’insegnamento, atteggiamento/ansia, problemi comportamentali)

• Il ruolo dei altre funzioni cognitive (linguaggio, WM, visuo-spaziale)

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Fattori non cognitivi

• Limiti nella didattica.. L’atteggiamento negativo verso la matematica cresce con l’età (Dowker, 2005) e con alcuni specifici approcci (Butterworth, 1999).

• Ansia della matematicaInfluenza la prestazione indipendentemente dalla complessità del compito (Faust et al, 1996, Ashcraft et al, 2001), anche in età scolare (Gregory, Snell & Dowker, 1999).

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Il ruolo di altre funzioni cognitive

• LinguaggioLinguaggio facilita l’uso dei concetti numerici (Gelman and Butterworth, 2005) e supporta l’apprendimento dell’aritmetica formale.

• Abilità visuo-spaziali Rappresentazioni di natura visuo-spaziali mediano la comprensione numerica (Fias & Fisher, 2005) e alcune abilità di calcolo (Rourke, 1993; Geary, 1993).

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• Memoria di Lavoro Limiti nella MdL interferisce con l’apprendimento dei fatti aritmetici (Geary, 1993, Kaufmann, 2002) e delle abilità di transcodifica (Cubelli, 2006; Lochy, 2003).

Il ruolo di altre funzioni cognitive

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Anomalie nello sviluppo delle competenze numeriche

• Che cos’è la discalculia evolutiva (DE)–Termini e criteri– Incidenza

• Caratteristiche

• Origine

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Cosa non è DE….

Difficoltà in matematica x :• didattica inadeguata • disturbi comportamentali • ansia

Indice di scarsa intelligenza

Secondaria a disturbi di linguaggio

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Discalculia Evolutiva (DE)

• Approccio tradizionale (DSM-IV, APA 1994)Il bambino discalculico non raggiunge i livelli di prestazione attesi in base all’età, la scolarizzazione e l’intelligenza in specifiche prove standardizzate, oltre a manifestare difficoltà evidenti nella carriera scolastica e/o in situazioni quotidiane.

- prove multicomponenziali- molteplici e diverse

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Termini

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Termini

Tests

Criteri

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Incidenza di DE

• DD is an enduring specific learning difficulty, persisting into late adolescence in almost half of affected individuals (Shalev et al. 2000, 2005)

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Comorbidità DE-DL

sottotipi

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Caratteristiche DE• Difficoltà ad imparare e memorizzare fatti

aritmetici (Geary, 1993; Shalev, 2001)• Difficoltà ad eseguire le procedure di

calcolo scritto (Temple, 1991)frequentemente i due problemi coesistono

Ma qual è l’origine del disturbo?

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Origine di DE • Fattori cognitivi generali

– Memoria Semantica– Memoria di Lavoro – Abilità visuo-spaziali– Linguaggio

• Disturbo primario nelle abilità numeriche di base

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DE come disturbo primario?

Indagare correlazioni con altri deficit significa considerare le abilità numeriche come facoltà di ordine superiore.

Ma se esistono abilità innate, il deficit potrebbe derivare da disfunzioni a questo sistema numerico primordiale.

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Ridotta funzionalità del meccanismo innato di quantificazione alla base della DE?

• indici anatomo-funzionali

• indici comportamentali

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DE: Correlati neurali

Anormalità metaboliche a livello dell’area temporoparietale posteriore dell’emisfero sinistro in un caso di DE (18 y.o.)

*Segnale di basso metabolismo in verde

NAA= acido aspartico Cho=colina, CRE= creatina

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DE mostrano ipoattivazione solo in compiti di calcolo approssimativo (vs. calcolo esatto e comparazione di quantità) e solo nelle aree implicate nella rappresentazione analogica di grandezza.

Carente reclutamento di risorse neurali nell’accedere alla rappresentazione analogica di grandezza

DE: Correlati neurali

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DE: Correlati neurali

Soggetti DE presentano una riduzione di sostanza grigia a livello del solco intraparietale sinistro rispetto ai soggetti di controllo.

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In soggetti con sindrome di Turner l’attivazione del SIPsx non è modulata dalla difficoltà del compito di calcolo.

Inoltre il SIPdx presenta anomali strutturali rispetto a quando osservato in soggetti di controllo

In soggetti con sindrome di Turner l’attivazione del SIPsx non è modulata dalla difficoltà del compito di calcolo.

Inoltre il SIPdx presenta anomalie strutturali rispetto a quando osservato in soggetti di controllo

DE: Correlati neurali

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Competenze di base in DE

– Denominazione di cifre – Comparazione numerica– Conteggio – Subitizing

TR !!

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(Landerl et al , 2004)

D DE DED

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(Landerl et al , 2004)

Denominazione: cifre vs. colori

DE=DED

Rts più lenti solo nella denominazione di numeri!

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(Landerl et al , 2004)

Comparazione numerica

DE=DED Rts più lenti solo nella comparazione numerica

comp. fisica comp. numerica

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(Landerl et al , 2004)

Conteggio verbale

DE=DED Rts più lenti sempre

D RTs più lenti a volte

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(Landerl et al , 2004)

Subitizing vs Conteggio

DE=DED Vs.D = controlli

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Competenze di base in DE

• DE = DED vs. controlli• Prestazione deficitaria in compiti di base

deficit a livello del meccanismo innato diquantificazione

povera comprensione del concetto di numerosità ostacola lo sviluppo e l’acquisizione normale di altre abilità numeriche

(Landerl et al , 2004, Butterworth, 2005)

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L’effetto congruenza nel compito fisico è indice di una matura competenza simbolica. i.e., il numero ed il suo significato sono intrinsicamente associati.

Stroop numerico:un compito diagnostico?

(Rubinstain & Henik, NEUROPSYCHOLOGY 2005)

Cosa avviene nella DE?

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DE e Stroop numerico

(Rubinstain & Henik, Neuropsychology 2005)

5 3 5 3 5 3

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DE e Stroop numerico

(Rubinstain & Henik, Neuropsychology 2005)

DE: l’ effetto di congruenza è presente ma ridottola rappresentazione semantica è normalema l’accesso non avviene in modo automatico

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DE e competenza simbolica

(Rubinsten & Henik, 2005, 2006)

Figure di Navon (1977)

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In DE l’associazione tra cifra e significatorichiede attenzione deficit nellamanipolazione delle cifre in contesti aritmetici!

DE e competenza simbolica

(Rubinsten & Henik, 2005, J ED PSYC 2006)

• In DE l’ effetto di congruenza nello Stroop numerico è presente ma ridotto– la rappresentazione semantica è normale– ma l’accesso non avviene in modo automatico– tale fenomeno è dominio-specifico (non

avviene con le lettere!)

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Deficit di rappresentazione o di accesso ?

• Ipotesi del Modulo Numerico (IMN)anomalo sviluppo del sistema cerebrale innato dielaborazione della numerosità

• Ipotesi di Deficit di Accesso “simbolico” all’informazione numerica (IDA)

anomalo accesso alla rappresentazione della numerosità da simboli, i.e., numeri

(Rousselle & Noel, COGNITION 2008)

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compiti DE vs controlli IDAComp. di numeri RTs* Errori*

effetto distanza** effetto grandezza**

NO

Stroop numerico RTs*effetto interferenza NO*

Comp. Quantità

= SI

Comp.numerosità

= SI

1 5

1 5

(Rousselle & Noel, COGNITION 2008)

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Deficit di rappresentazione o di accesso ?

Ipotesi di Deficit di Accesso “simbolico” all’informazione numerica (IDA)

(Rousselle & Noel, COGNITION 2008)

DE non hanno difficoltà nell’elaborazione della numerosità ma nell’accedere a tale informazione da simboli.

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Conclusioni • Le abilità numeriche si sviluppano a partire da una competenza innata di quantificazione preverbale. Altre funzioni cognitive interagiscono solo nel processo di acquisizione.

• Evidenza neuropsicologica, comparata ed evolutiva supporta l’esistenza di un distretto cerebrale dedicato all’elaborazione numerica a livello del solco intraparietale bilaterale.

• La Discalulica Evolutiva si associa a ipofunzionalità e anomalie strutturali di questo distretto neurale.

• I soggetti DE hanno prestazioni deficitarie (RTs) in compiti numerici di base che richiedono accesso e recupero di informazioni quantitative.

• Tale deficit interferisce con l’ acquisizione di abilità numeriche più complesse.

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Arithmetic test battery

• Arithmetic test (Shalev et al., 1993)• BDE (Biancardi e Nicoletti, 2004)• NuCalc (Dellatolas et al. 2000)

Multi-tasks batteries based on the neurocognitive models of numerical cognition.

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Tedi-Math (Van Nieuwenhoven et al, 2001)

• Logical knowledge

• Counting

• Numerosity representation

• Number knoweldge

• Calculation

Age 4 - 8 years Language French, German, Dutch