Luigi Fasani - Gruppo Comunale di Protezione Civile di MonzaColori).pdf · cav. Luigi Fasani Eventi...

La Protezione CivileLa Protezione CivileLa Protezione Civile

Luigi FasaniLuigi FasaniLuigi FasaniLuigi Fasani

Monza 13 novembre 2006

cav. Luigi Fasanicav. Luigi Fasani

Eventi Calamitosi del 1900Eventi Calamitosi del 1900Eventi Calamitosi del 1900

�Nel secolo scorso le calamità naturali hanno ucciso nelmondo oltre 5 milioni di persone , colpendone altre 250 milioni (fonte Croce Rossa Italiana).

� I danni maggiori sono stati provocati dai terremoti, dallefrane, dalle alluvioni e dalle eruzioni vulcaniche

� L’ Italia, sia per la frequenza di episodi calamitosi sia per l’estensione di tali eventi in termini di danni e di perdita di vite umane, recita una parte importante.



� 1904 Terremoto in Calabria 557 vittime

� 1905 Terremoto in Calabria 500 vittime

� 1906 Eruzione del Vesuvio 227 vittime

� 1908 Terremoto di Messina 87000 vittime

� 1915 Terremoto di Avezzano 33000 vittime

� 1917 Terremoto in Val Tiberina 20000 vittime



� 1920 Terremoto in Garfagnana 171 vittime

� 1930 Terremoto in Irpinia 1425 vittime

� 1944 Eruzione del Vesuvio 45 vittime

� 1951 Alluvione nel Polesine 84 vittime


� 1963 Frana del Vajont 2000 vittime

� 1966 Alluvione di Firenze 113 vittime



� 1968 Terremoto nel Belice 236 vittime

� 1976 Terremoto in Friuli 976 vittime

� 1976 Incidente reattore ICMESA Seveso

� 1979 Terremoto in Val Nerina 5 vittime


� 1983 Incendio cinema Statuto Torino 64 vittime

� 1985 Frana in Val di Stava 268 vittime



� 1987 Frana in Valtellina

� 1989 Disastri aerei Azzorre e Cuba

� 1990 Terremoto a Carlentini 17 vittime

� 1994 Alluvioni in Piemonte e Liguria 75 vittime

� 1996 Frana in Versilia

� 1997 Terremoto in Umbria 11 vittime

� 1998 Frana a Sarno 160 vittime



� 2000 Alluvione in tutto il Nord Italia 25 vittime

� 2001 Incidente aereo a Linate 118 vittime

� 2002 Incidente aereo al Pirelli 3 vittime

� 2002 Nubifragi in Nord Italia per due mesi

� 2002 Terremoto in Molise 30 vittime

� 2004 Frana a Varenna 2 vittime

� 2005 Alluvioni nel sud 6 vittime


1970 Legge 9961970 Legge 996“Norme sul soccorso e l’assistenza “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da alle popolazioni colpite da calamità”calamità”

1992 Legge 2251992 Legge 225“Istituzione del servizio Nazionale “Istituzione del servizio Nazionale della Protezione Civile”della Protezione Civile”

Le leggi di protezione civileLe leggi di protezione civileLe leggi di protezione civile


Legge n. 225 del 1992Legge n. 225 del 1992

Art. 1Art. 1 E’ istituito il Servizio Nazionale della E’ istituito il Servizio Nazionale della protezione civile al fine di tutelare laprotezione civile al fine di tutelare la

integrità della vita, i beni, gli insediamenti integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di dannie l’ambiente dai danni o dal pericolo di danniderivanti da calamità naturali, da catastrofiderivanti da calamità naturali, da catastrofie da altri eventi calamitosi.e da altri eventi calamitosi.



Art. 2Art. 2 Ai fini dell’attività di protezione civileAi fini dell’attività di protezione civilegli eventi si distinguono in: gli eventi si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con la attivitàa) eventi naturali o connessi con la attività

dell’uomo che possono essere fronteggiatidell’uomo che possono essere fronteggiatimediante interventi attuabili dai singoli entimediante interventi attuabili dai singoli entio amministrazioni competenti in viao amministrazioni competenti in viaordinaria.ordinaria.



Art. 2Art. 2 Ai fini dell’attività di protezione civileAi fini dell’attività di protezione civilegli eventi si distinguono in:gli eventi si distinguono in:

b) eventi naturali o connessi con la attivitàb) eventi naturali o connessi con la attivitàdell’uomo che per loro natura ed estensionedell’uomo che per loro natura ed estensionecomportano l’intervento coordinato di piùcomportano l’intervento coordinato di piùenti o amministrazioni competenti in viaenti o amministrazioni competenti in viaordinaria. ordinaria.



Art. 2Art. 2 Ai fini dell’attività di protezione civileAi fini dell’attività di protezione civilegli eventi si distinguono in:gli eventi si distinguono in:c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi

che, per intensità ed estensione, debbono che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinaristraordinari



Art. 3Art. 3 Sono attività di protezione civile quelle volte Sono attività di protezione civile quelle volte alla alla previsioneprevisione e e prevenzioneprevenzione delle variedelle varieipotesi di rischio, al ipotesi di rischio, al soccorsosoccorso delle popolazioni delle popolazioni e l’ambiente dai danni o dal pericolo di dannie l’ambiente dai danni o dal pericolo di dannisinistrate ed ogni altra attività necessaria edsinistrate ed ogni altra attività necessaria edindifferibile diretta al indifferibile diretta al superamento dellasuperamento dellaemergenzaemergenza ..



Art. 6Art. 6 Sono componenti del servizio nazionale della Sono componenti del servizio nazionale della Protezione Civile:Protezione Civile:

1) Le Amministrazioni dello Stato1) Le Amministrazioni dello Stato2) Le Regioni2) Le Regioni3) Le Province3) Le Province4) I Comuni (e le comunità montane)4) I Comuni (e le comunità montane)

Le stesse devono provvedere all’attuazione delle at tività Le stesse devono provvedere all’attuazione delle at tività di Protezione Civile secondo i rispettivi ordinamen ti e di Protezione Civile secondo i rispettivi ordinamen ti e le rispettive competenze.le rispettive competenze.


Art. 14 Competenze del PrefettoArt. 14 Competenze del Prefetto

�� 1. Il prefetto, anche sulla base del 1. Il prefetto, anche sulla base del programma provinciale di previsione e programma provinciale di previsione e prevenzione, predispone il piano per prevenzione, predispone il piano per fronteggiare l’emergenza su tutto il fronteggiare l’emergenza su tutto il territorio della provincia e ne cura territorio della provincia e ne cura l’attuazione.l’attuazione.

�� 2. Al verificarsi di uno degli eventi 2. Al verificarsi di uno degli eventi calamitosi di cui alle lettere b) e c) del calamitosi di cui alle lettere b) e c) del comma 1 art. 2 il Prefetto :comma 1 art. 2 il Prefetto :



�� a) informa il Dipartimento della protezione civile, il a) informa il Dipartimento della protezione civile, il presidente della giunta regionale e la direzione presidente della giunta regionale e la direzione generale della protezione civile e dei servizi generale della protezione civile e dei servizi antincendio del Ministero dell’Interno;antincendio del Ministero dell’Interno;

�� b) assume la direzione unitaria dei servizi di b) assume la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale, emergenza da attivare a livello provinciale, coordinandoli con gli interventi dei sindaci dei coordinandoli con gli interventi dei sindaci dei comuni interessati;comuni interessati;

�� c) adotta tutti i provvedimenti necessari ad c) adotta tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi; assicurare i primi soccorsi;

�� d) vigila sull’attuazione, da parte delle strutture d) vigila sull’attuazione, da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgen ti, provinciali di protezione civile, dei servizi urgen ti, anche di natura tecnicaanche di natura tecnica



�� 3. Il prefetto, a seguito della dichiarazione 3. Il prefetto, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza di cui al comma 1 dello stato di emergenza di cui al comma 1 art. 5, opera, quale delegato del Presidente art. 5, opera, quale delegato del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro per il del Consiglio dei ministri o del Ministro per il coordinamento della protezione civile, con i coordinamento della protezione civile, con i poteri di cui al comma 2 dello stesso art. 5poteri di cui al comma 2 dello stesso art. 5

�� 4. Per l’organizzazione in via permanente e 4. Per l’organizzazione in via permanente e l’attuazione dei servizi d’emergenza il l’attuazione dei servizi d’emergenza il prefetto si avvale della struttura della prefetto si avvale della struttura della prefettura, nonché di enti e di altre istituzioni prefettura, nonché di enti e di altre istituzioni tenuti al concorsotenuti al concorso


Circolare 30 settembre 2002Circolare 30 settembre 2002

DPC/CG/0035114 DPC/CG/0035114

Ripartizione delle competenze amministrative Ripartizione delle competenze amministrative in materia di protezione civilein materia di protezione civile

2. Livelli di responsabilità e gestione 2. Livelli di responsabilità e gestione delle emergenzedelle emergenze



Una volta verificatosi l’evento, il Prefetto, Una volta verificatosi l’evento, il Prefetto, coerentemente con quanto pianificato in coerentemente con quanto pianificato in sede locale dai competenti enti territoriali, sede locale dai competenti enti territoriali, assicurerà, agli stessi, il concorso dello assicurerà, agli stessi, il concorso dello Stato e delle relative strutture periferiche per Stato e delle relative strutture periferiche per l’attuazione degli interventi di protezione l’attuazione degli interventi di protezione civile, attivando quindi tutti i mezzi ed i civile, attivando quindi tutti i mezzi ed i poteri di competenza statale, e così poteri di competenza statale, e così realizzando quella insostituibile funzione di realizzando quella insostituibile funzione di “cerniera” con le ulteriori risorse facenti “cerniera” con le ulteriori risorse facenti capo agli altri enti pubblici.capo agli altri enti pubblici.



Il Prefetto, anteriormente all’adozione Il Prefetto, anteriormente all’adozione delle ordinanze di protezione civile, è delle ordinanze di protezione civile, è l’unico soggetto deputato ad assumere l’unico soggetto deputato ad assumere iniziative di carattere straordinario, iniziative di carattere straordinario, appunto in quanto rappresentante in appunto in quanto rappresentante in loco dello Stato e quindi legittimato in loco dello Stato e quindi legittimato in via esclusiva a derogare via esclusiva a derogare all’ordinamento giuridico vigente.all’ordinamento giuridico vigente.


Centro Coordinamento SoccorsiCentro Coordinamento Soccorsi

Il C.C.S. viene attivato dall’U.T.G. quando Il C.C.S. viene attivato dall’U.T.G. quando si verificano emergenze di tipo b) e c).si verificano emergenze di tipo b) e c).

Il C.C.S. è composto dai funzionari degli Il C.C.S. è composto dai funzionari degli enti e delle istituzioni interessate alla enti e delle istituzioni interessate alla gestione dell’emergenzagestione dell’emergenza

Le funzioni di supporto previste al C.C.S. Le funzioni di supporto previste al C.C.S. sono 14 e fra queste il volontariato di sono 14 e fra queste il volontariato di protezione civile occupa la funzione 4protezione civile occupa la funzione 4



Art. 15 comma 1Art. 15 comma 1Nell’ambito del quadro Nell’ambito del quadro ordinamentaleordinamentale di di

cui alla legge 8 giugno 1990, n. 142, in cui alla legge 8 giugno 1990, n. 142, in materia di autonomie locali, ogni materia di autonomie locali, ogni

Comune può dotarsi di una struttura di Comune può dotarsi di una struttura di protezione civile.protezione civile.



Art. 15 comma 3Art. 15 comma 3Il Il sindacosindaco è autorità comunale di protezione è autorità comunale di protezione

civile. Al verificarsi dell’emergenza nello civile. Al verificarsi dell’emergenza nello ambito del territorio comunale, il sindaco ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione e il coordinamento assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto e al Presidente comunicazione al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale.della Giunta Regionale.



Art. 15 comma 4Art. 15 comma 4Quando la calamità naturale o l’evento Quando la calamità naturale o l’evento non possono essere fronteggiati con i non possono essere fronteggiati con i

mezzi a disposizione del comune, il mezzi a disposizione del comune, il sindaco chiede l’intervento di altre forze sindaco chiede l’intervento di altre forze

e strutture al prefetto.e strutture al prefetto.


Il Concetto di rischioIl Concetto di rischio

Possibilità di conseguenze dannose causate daPossibilità di conseguenze dannose causate dacircostanze non sempre prevedibilicircostanze non sempre prevedibili

NATURALI NATURALI ANTROPICIANTROPICITerremoti Incidenti ch imici Terremoti Incidenti ch imici

Maremoti Incidenti nucl eari Maremoti Incidenti nucl eari Eruzioni vulcaniche Inc endi Eruzioni vulcaniche Inc endi

Alluvioni Incidenti rileva nti dAlluvioni Incidenti rileva nti d ovutiovutiEventi atmosferici all’attività dell’uomoEventi atmosferici all’attività dell’uomo


Strutture operative Nazionali del Strutture operative Nazionali del servizioservizio

Costituiscono strutture operative nazionali del Ser vizio NazionaCostituiscono strutture operative nazionali del Ser vizio Naziona le le della protezione civile:della protezione civile:

a)a) Il Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco, quale comp onente Il Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco, quale comp onente fondamentale della protezione civilefondamentale della protezione civile

b)b) Le Forze ArmateLe Forze Armatec)c) Le forze di Polizia (P.S.Le forze di Polizia (P.S. --C.C.C.C.--G.d.F.)G.d.F.)d)d) Il Corpo Forestale dello StatoIl Corpo Forestale dello Statoe)e) I servizi tecnici nazionali I servizi tecnici nazionali f)f) I gruppi nazionali di ricerca scientifica, l’Istitu to Nazionale I gruppi nazionali di ricerca scientifica, l’Istitu to Nazionale di di

geofisicageofisicag)g) La Croce Rossa ItalianaLa Croce Rossa Italianah)h) Le strutture del servizio sanitario nazionaleLe strutture del servizio sanitario nazionalei)i) Il Corpo Nazionale del Soccorso AlpinoIl Corpo Nazionale del Soccorso Alpinoj)j) Le organizzazioni di volontariatoLe organizzazioni di volontariato


Le leggi di protezione civileLe leggi di protezione civile

1998 1998 D.LgsD.Lgs . 112. 112“Conferimento di funzioni e compiti “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59 59 –– Capo VIII Capo VIII –– Protezione CivileProtezione Civile


D.L. 31 marzo 1998 n. 112D.L. 31 marzo 1998 n. 112Funzioni conferite alle RegioniFunzioni conferite alle Regioni

1 1 La Predisposizione dei programmi di previsione e La Predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischiprevenzione dei rischi

2 L’attuazione degli interventi urgenti in caso di crisi 2 L’attuazione degli interventi urgenti in caso di crisi avvalendosi anche del Corpo Nazionale dei VV.F.avvalendosi anche del Corpo Nazionale dei VV.F.

3 Gli indirizzi per la predisposizione dei piani pr ovinciali di 3 Gli indirizzi per la predisposizione dei piani pr ovinciali di emergenza in caso di eventi calamitosiemergenza in caso di eventi calamitosi

4 L’attuazione degli interventi necessari per favor ire il ritorn4 L’attuazione degli interventi necessari per favor ire il ritorn o o alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosicalamitosi

5 Lo spegnimento degli incendi boschivi5 Lo spegnimento degli incendi boschivi6 La dichiarazione dell’esistenza di eccezionale ca lamità o 6 La dichiarazione dell’esistenza di eccezionale ca lamità o

avversità atmosferica, ivi compresa l’individuazion e dei avversità atmosferica, ivi compresa l’individuazion e dei territori danneggiatiterritori danneggiati

7 Gli interventi per l’organizzazione e l’utilizzo del volontari7 Gli interventi per l’organizzazione e l’utilizzo del volontari atoato


D.L. 31 marzo 1998 n. 112D.L. 31 marzo 1998 n. 112

Funzioni conferite alle ProvinceFunzioni conferite alle Province

1 L’attuazione, in ambito provinciale, delle attivi tà di 1 L’attuazione, in ambito provinciale, delle attivi tà di previsione e degli interventi di prevenzione dei previsione e degli interventi di prevenzione dei rischirischi

2 La predisposizione dei piani provinciali di 2 La predisposizione dei piani provinciali di emergenzaemergenza

3 La vigilanza sulla predisposizione, da parte dell e 3 La vigilanza sulla predisposizione, da parte dell e strutture provinciali di protezione civile, dei ser vizi strutture provinciali di protezione civile, dei ser vizi urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in ca so urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in ca so di eventi calamitosi di eventi calamitosi


Funzioni conferite ai ComuniFunzioni conferite ai Comuni

1 Attuazione, in ambito comunale, delle attività di previsione e1 Attuazione, in ambito comunale, delle attività di previsione e degli degli interventi di prevenzione dei rischiinterventi di prevenzione dei rischi

2 L’adozione di tutti i provvedimenti, compresi que lli relativi 2 L’adozione di tutti i provvedimenti, compresi que lli relativi alla alla preparazione all’emergenza, necessari ad assicurare i primi preparazione all’emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito com unalesoccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito com unale

3 La predisposizione dei piani comunali e/o interco munali di 3 La predisposizione dei piani comunali e/o interco munali di emergenzaemergenza

4 L’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli inte4 L’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli inte rventi rventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenzaurgenti necessari a fronteggiare l’emergenza

5 La vigilanza sull’attuazione, da parte delle stru tture locali 5 La vigilanza sull’attuazione, da parte delle stru tture locali di di protezione civile, dei servizi urgentiprotezione civile, dei servizi urgenti

6 L’utilizzo del volontariato di protezione civile a livello com6 L’utilizzo del volontariato di protezione civile a livello com unale e/o unale e/o intercomunale.intercomunale.

D.L. 31 marzo 1998 n. 112D.L. 31 marzo 1998 n. 112


“Testo Unico delle disposizioni “Testo Unico delle disposizioni Regionali in materia di Protezione Regionali in materia di Protezione Civile”Civile”

L.R.L.R. n. 16 maggio 2004n. 16 maggio 2004


Art.Art. 2 Funzioni dei Comuni2 Funzioni dei Comuni�� 1. Al verificarsi di una situazione di emergenza ne ll’ambito del1. Al verificarsi di una situazione di emergenza ne ll’ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione territorio comunale, il sindaco assume la direzione

e il coordinamento dei servizi di soccorso e di ass istenza alle e il coordinamento dei servizi di soccorso e di ass istenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, anche avvalendosi del Corpo nazionale de i vigili del necessari, anche avvalendosi del Corpo nazionale de i vigili del fuoco e delle organizzazioni di volontariato fuoco e delle organizzazioni di volontariato operanti a livello comunale o intercomunale, dandon e immediata coperanti a livello comunale o intercomunale, dandon e immediata c omunicazione alla provincia e alla Regione.omunicazione alla provincia e alla Regione.

�� 2. Nell’ambito del sistema regionale di protezione civile, i com2. Nell’ambito del sistema regionale di protezione civile, i com uni:uni:�� a) si dotano, anche attraverso forme associative, d i una struttua) si dotano, anche attraverso forme associative, d i una struttu ra di protezione civile, coordinata dal sindaco.ra di protezione civile, coordinata dal sindaco.�� Tale struttura interviene, in particolare, per fron teggiare gli Tale struttura interviene, in particolare, per fron teggiare gli eventi di livello comunale e per assicurare la eventi di livello comunale e per assicurare la

necessaria collaborazione alle operazioni di soccor so coordinatenecessaria collaborazione alle operazioni di soccor so coordinate dalla provincia o dalla Regione; con le dalla provincia o dalla Regione; con le medesime finalità i comuni possono promuovere la fo rmazione di umedesime finalità i comuni possono promuovere la fo rmazione di u n gruppo comunale di volontari di protezione n gruppo comunale di volontari di protezione civile, anche attraverso il civile, anche attraverso il convenzionamentoconvenzionamento con una o più associazioni di volontariato di prote zione civilecon una o più associazioni di volontariato di prote zione civilepresenti sul territorio, assicurandone comunque la formazione dipresenti sul territorio, assicurandone comunque la formazione di base e l’aggiornamento secondo gli standard base e l’aggiornamento secondo gli standard minimi stabiliti dalla Regione;minimi stabiliti dalla Regione;

�� b) curano la predisposizione dei piani comunali o i ntercomunali b) curano la predisposizione dei piani comunali o i ntercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dal decreto legislativo 18 ag osto 2000, n.cooperazione previste dal decreto legislativo 18 ag osto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) e, in ambito montano, tramite le comunità mondegli enti locali) e, in ambito montano, tramite le comunità mon tane, e altresì la loro attuazione, sulla base dell e tane, e altresì la loro attuazione, sulla base dell e direttive regionali di cui all’articolo 4, comma 1;direttive regionali di cui all’articolo 4, comma 1;

�� c) curano l’attivazione dei primi soccorsi alla pop olazione e dec) curano l’attivazione dei primi soccorsi alla pop olazione e de gli interventi urgenti necessari a fronteggiare gli interventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenza, nonché la vigilanza sull’attuazione, da parte delll’emergenza, nonché la vigilanza sull’attuazione, da parte dell e strutture locali di protezione civile, dei serviz i e strutture locali di protezione civile, dei serviz i urgenti;urgenti;

�� d) dispongono l’utilizzo delle organizzazioni di vo lontariato did) dispongono l’utilizzo delle organizzazioni di vo lontariato di protezione civile a livello comunale e protezione civile a livello comunale e intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e delle direintercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e delle dire ttive regionali di cui all’articolo 4, comma 11;ttive regionali di cui all’articolo 4, comma 11;

�� e) curano la raccolta dei dati e l’istruttoria dell e richieste de) curano la raccolta dei dati e l’istruttoria dell e richieste d i risarcimento per i danni occorsi sul proprio terr itorio i risarcimento per i danni occorsi sul proprio terr itorio alle infrastrutture pubbliche, a beni privati mobil i ed immobilialle infrastrutture pubbliche, a beni privati mobil i ed immobili , a insediamenti agricoli, artigianali, commerciali , , a insediamenti agricoli, artigianali, commerciali , industriali e di servizio;industriali e di servizio;

�� f) provvedono, in ambito comunale, alle attività di previsione ef) provvedono, in ambito comunale, alle attività di previsione e agli interventi di prevenzione dei rischi, agli interventi di prevenzione dei rischi, contemplati dai programmi e piani regionali e provi nciali.contemplati dai programmi e piani regionali e provi nciali.



Art.Art. 3 Funzioni delle Province3 Funzioni delle Province

�� 1. Nell’ambito del sistema regionale di protezione civile, le pr1. Nell’ambito del sistema regionale di protezione civile, le pr ovince ovince provvedono:provvedono:

�� a) all’attivazione dei servizi urgenti, anche di na tura tecnica,a) all’attivazione dei servizi urgenti, anche di na tura tecnica, in caso di eventi in caso di eventi calamitosi di livello locale o provinciale compresi nel piano prcalamitosi di livello locale o provinciale compresi nel piano pr ovinciale di ovinciale di emergenza di cui alla lettera d);emergenza di cui alla lettera d);

�� b) al coordinamento delle organizzazioni di volonta riato di protb) al coordinamento delle organizzazioni di volonta riato di prot ezione civile ezione civile esistenti sul territorio provincialeesistenti sul territorio provinciale , sulla base delle direttive regionali di cui , sulla base delle direttive regionali di cui all’articolo 4, comma 11, e limitatamente agli even ti di cui allall’articolo 4, comma 11, e limitatamente agli even ti di cui all ’articolo 2, ’articolo 2, comma 1, lettera b), della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istitcomma 1, lettera b), della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istit uzione del uzione del Servizio nazionale della protezione civile) raccord andosi con i Servizio nazionale della protezione civile) raccord andosi con i comuni comuni interessati dall’evento calamitoso e dandone comuni cazione alla interessati dall’evento calamitoso e dandone comuni cazione alla regione;regione;

�� c) alla predisposizione del programma provinciale d i previsione c) alla predisposizione del programma provinciale d i previsione e e prevenzione dei rischi e alla sua attuazione, in co nformità alleprevenzione dei rischi e alla sua attuazione, in co nformità alle direttive direttive regionali contenute nel programma di cui all’artico lo 4, comma 9regionali contenute nel programma di cui all’artico lo 4, comma 9 ;;

�� d) alla predisposizione del piano provinciale di em ergenza sullad) alla predisposizione del piano provinciale di em ergenza sulla base delle base delle direttive regionali di cui all’articolo 4, comma 11 , con riferimdirettive regionali di cui all’articolo 4, comma 11 , con riferim ento agli eventi ento agli eventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b), della l egge 225/1992di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b), della l egge 225/1992 ;;

�� e) all’integrazione delle strutture di rilevazione e dei sistemie) all’integrazione delle strutture di rilevazione e dei sistemi di monitoraggio di monitoraggio dei rischi sul proprio territorio, in conformità al l’articolo 4,dei rischi sul proprio territorio, in conformità al l’articolo 4, comma 2.comma 2.



Art.Art. 3 Funzioni delle Province3 Funzioni delle Province

�� 2. I piani e i programmi di cui alle lettere c) e d ) del comma 12. I piani e i programmi di cui alle lettere c) e d ) del comma 1 sono approvati sono approvati dalla provincia. Il programma ha validità quadrienn ale ed è comudalla provincia. Il programma ha validità quadrienn ale ed è comu nque nque aggiornato ogni qualvolta si renda necessario.aggiornato ogni qualvolta si renda necessario.

�� 3. La provincia, per la predisposizione del piano d i emergenza d3. La provincia, per la predisposizione del piano d i emergenza d i cui al i cui al comma 1, lettera d), tiene conto dei piani di emerg enza locali. comma 1, lettera d), tiene conto dei piani di emerg enza locali. La provincia La provincia ha altresì il compito di coordinare i comuni anche attraverso leha altresì il compito di coordinare i comuni anche attraverso le loro forme loro forme associative nelle loro attività di previsione, di p revenzione e associative nelle loro attività di previsione, di p revenzione e di redazione dei di redazione dei piani di emergenza e di verificare la congruenza de i piani localpiani di emergenza e di verificare la congruenza de i piani local i con il piano i con il piano di emergenza provinciale.di emergenza provinciale.

�� 4. La provincia, nell’esercizio dei compiti di cui al comma 1, l4. La provincia, nell’esercizio dei compiti di cui al comma 1, l ettera c), si ettera c), si attiene alle linee guida indicate nelle direttive B ollettino Uffattiene alle linee guida indicate nelle direttive B ollettino Uff iciale della iciale della Regione Lombardia Regione Lombardia –– 16 16 –– 1º 1º Suppl.Suppl. Ordinario al n. 22 Ordinario al n. 22 -- 24 maggio 2004 24 maggio 2004 regionali annesse al programma di cui all’art. 4, c omma 9. Qualoregionali annesse al programma di cui all’art. 4, c omma 9. Qualo ra nella ra nella attività di vigilanza la provincia rilevi difformit à od inadempiattività di vigilanza la provincia rilevi difformit à od inadempi enze ne dà enze ne dà comunicazione alla Regione per gli eventuali provve dimenti sosticomunicazione alla Regione per gli eventuali provve dimenti sosti tutivi di tutivi di competenza.competenza.



“La Regione riconosce la funzione del “La Regione riconosce la funzione del volontariato come espressione di volontariato come espressione di solidarietà sociale, quale forma solidarietà sociale, quale forma spontanea, sia individuale che spontanea, sia individuale che associativa, di partecipazione dei associativa, di partecipazione dei cittadini all’attività di protezione civile cittadini all’attività di protezione civile a tutti i livelli, assicurandone a tutti i livelli, assicurandone l’autonoma formazione e lo sviluppo”l’autonoma formazione e lo sviluppo”



Evento

Ministro dell’Interno

Ministro dell’Interno

Dipartimento della Prot. Civile

Dipartimento della Prot. Civile

PrefettoPrefetto

SindacoSindaco

Forze dell’Ordine

Forze dell’Ordine

EsercitoEsercito

Vigili del Fuoco

Vigili del Fuoco

VolontariVolontari

RegioneRegione

ProvinciaProvincia

Croce Rossa Italiana

Croce Rossa Italiana

Presidenza del Consiglio

Presidenza del Consiglio

Comunità Montane

Comunità Montane

Fonte Regione LombardiaFonte Regione Lombardia

Il sistema Nazionale di Protezione Civile


EMERCOM

CE.SI.

C.C.S. – C.O.M. Provincia Regione

F.O. VV.F.F.A. C.O.C -UCLVolontariato specialistico

EVENTOEVENTO

Volontariatocomunale

Struttura di P.C.

Il sistema Nazionale di Protezione CivileIl sistema Nazionale di Protezione Civile



COM

COM

COM

COM

COM

COMCANCELLO

CANCELLO

CANCELLO

CANCELLO

CANCELLO

CCS

Sala Stampa

Area di

ammassamento

Area di

ammassamento

Area di

ammassamento

CANCELLO

Area di

ammassamento

RETE DI COMANDO

CONTROLLO TRAFFICO

Schema area coinvoltaSchema area coinvoltaSchema area coinvolta


11 -- Individuare le aree interessateIndividuare le aree interessate22 -- Suddividere la zona di crash con il metodo dei tre cerchi Suddividere la zona di crash con il metodo dei tre cerchi

concentriciconcentrici33 -- Predisporre le zone dove allestire:Predisporre le zone dove allestire:

a a –– P.M.A. (posto medico avanzato)P.M.A. (posto medico avanzato)b b –– P.C.A. (posto comando avanzato)P.C.A. (posto comando avanzato)c c –– ElisuperficeElisuperficed d –– Area di ammassamento dei mezzi di soccorsoArea di ammassamento dei mezzi di soccorso

44 -- Il corridoio per i mezzi di soccorso e il corridoio sanitarioIl corridoio per i mezzi di soccorso e il corridoio sanitario55 -- Il corridoio per le vie di fugaIl corridoio per le vie di fuga66 -- Il corridoio per l’evacuazioneIl corridoio per l’evacuazione77 -- Le vie di comunicazione alternativeLe vie di comunicazione alternative88 -- I mezzi di comunicazioneI mezzi di comunicazione99 -- Le risorseLe risorse

1010 -- L’informazione alla popolazioneL’informazione alla popolazione

Area eventoArea evento

Area accessibilesolo ai soccorritori

Corridoio mezzi di soccorso

Vie di fugaArea di afflusso limitato ai mezzi di soccorso

Area di ammassamentomezzi di soccorso

Posto diComandoAvanzato

Posto Medico

AvanzatoElisuperfice

Militare

ElisuperficeSanitaria

Percorsodi

evacuazione

Corridoio Sanitario

Area operativaArea operativa


La Protezione CivileLa Protezione Civile

Per gestire una crisi occorre saperPer gestire una crisi occorre saperimparare rapidamenteimparare rapidamente

Per imparare rapidamente nel corso della Per imparare rapidamente nel corso della crisicrisi

è necessario aver già imparatoè necessario aver già imparatomolto tempo primamolto tempo prima

PATRICK LAGADECPATRICK LAGADEC

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