Luglio2012

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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 I L M ONDO DEI TRASPORTI Prodotti per l’Italia che cresce Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 211 - LUGLIO-AGOSTO 2012 Nella “battaglia dei giganti” Iveco lancia la sua nuova innovativa ammiraglia Stralis disegna il futuro Mauro Zola da pagina 23 Il manager piemontese affronta una nuova sfida alla guida di Italscania Franco Fenoglio ritorna protagonista Paolo Altieri a pagina 2 DOPO LA RICCA ESPERIENZA MATURATA IN IVECO E LE PARENTESI ALTRETTANTO IMPORTANTI AL VERTICE DI NEW HOLLAND CONSTRUCTION E PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI, DA GIUGNO FENOGLIO HA PRESO IN MANO IL TIMONE DELLA FILIALE ITALIANA DI SCANIA CON GRANDI AMBIZIONI. TRENTO - La nuova sfida di Franco Fenoglio alla guida di Italscania è iniziata ufficialmente lo scorso 1° giugno, quando ha assunto l’incarico di Amministratore delegato. Nel momento del suo insediamento alla poltrona più alta della filiale italiana della Casa svedese, Fenoglio ha di- chiarato: “La nostra economia non ha mai attraversato un momento così difficile, non si tratta di una crisi finanziaria passeggera, bensì struttura- le, tuttavia rivolgo uno sguardo ottimista al futuro perché sono consape- vole del fatto che noi italiani siamo perfettamente in grado di reagire nelle situazioni di criticità. Nel 2013 inizieremo un ciclo positivo, in controtendenza con quello vissuto in questi ultimi anni”. ELEGANTE E NELLO STESSO TEMPO AGGRESSIVO NELLE SUE FORME ESTERNE, UN ABITACOLO CHE GARANTISCE UNA VITA A BORDO DI ASSOLUTA COMODITÀ E SICUREZZA, CONTENUTI TECNICI E TECNOLOGICI ESTREMAMENTE INNOVATIVI, LO STRALIS HI WAY , CHE DEBUTTA UFFICIALMENTE AL SALONE DI HANNOVER, HA NEL NUOVO CURSOR EURO 6 LA CARTA VINCENTE IN TERMINI DI BASSI CONSUMI E ALTA REDDITIVITÀ.

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

Prodottiper l’Italiache cresce

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 211 - LUGLIO-AGOSTO 2012

Nella “battaglia dei giganti” Iveco lancia la sua nuova innovativa ammiraglia

Stralis disegna il futuroMauro Zola da pagina 23

Il manager piemontese affronta una nuova sfida alla guida di Italscania

Franco Fenoglio ritorna protagonista

Paolo Altieri a pagina 2

DOPO LA RICCA ESPERIENZA MATURATA IN IVECO E LE PARENTESI ALTRETTANTO IMPORTANTI AL

VERTICE DI NEW HOLLAND CONSTRUCTION E PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI, DA GIUGNO

FENOGLIO HA PRESO IN MANO IL TIMONE DELLA FILIALE ITALIANA DI SCANIA CON GRANDI AMBIZIONI.

TRENTO - La nuova sfida di Fran co Fenoglio alla guida di Italscania èiniziata ufficialmente lo scorso 1° giugno, quan do ha assunto l’incaricodi Amministratore delegato. Nel momento del suo insediamento allapoltrona più alta della filiale italiana della Casa svedese, Fenoglio ha di-chiarato: “La nostra economia non ha mai attraversato un momento cosìdifficile, non si tratta di una crisi finanziaria passeggera, bensì strut tura-

le, tuttavia rivolgo uno sguardo ottimista al futuro perché sono consape-vole del fatto che noi italiani siamo perfettamente in grado di reagirenelle situazioni di criticità. Nel 2013 inizieremo un ciclo positivo, incontrotendenza con quello vissuto in questi ultimi anni”.

ELEGANTE E NELLO STESSO TEMPO AGGRESSIVO NELLE SUE FORME ESTERNE, UN ABITACOLO CHE GARANTISCE UNA VITAA BORDO DI ASSOLUTA COMODITÀ E SICUREZZA, CONTENUTI TECNICI E TECNOLOGICI ESTREMAMENTE INNOVATIVI,LO STRALIS HI WAY, CHE DEBUTTA UFFICIALMENTE AL SALONE DI HANNOVER, HA NEL NUOVO CURSOR EURO 6 LA CARTAVINCENTE IN TERMINI DI BASSI CONSUMI E ALTA REDDITIVITÀ.

2ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Paolo Altieri

TRENTO - La nuova sfida diFran co Fenoglio alla guida diItalscania è iniziata ufficial-mente lo scorso 1° giugno,quan do ha assunto l’incaricodi Amministratore delegato.Nel momento del suo insedia-mento alla poltrona più altadella filiale italiana della Casasvedese, Fenoglio ha dichiara-to: “La nostra economia nonha mai attraversato un mo-mento così difficile, non sitratta di una crisi finanziariapasseggera, bensì strut turale,tuttavia rivolgo uno sguardoottimista al futuro perchésono consapevole del fattoche noi italiani siamo perfet-tamente in grado di reagirenelle situazioni di criticità.Nel 2013 inizieremo un ciclopositivo, in controtendenzacon quello vissuto in questiultimi anni”. E sui primi con-tatti con il mondo Scania, ilmanager ha voluto sottolinea-re: “Sono stato favorevolmen-te colpito dalla grande profes-sionalità riscontrata nel Grup-po Scania e dalla forza delprodotto all’avanguardia,orientato al controllo dei con-sumi, al l’ecologia, alla modu-larità. Que st’ultimo aspetto, inparticolare, consente di offrireai nostri clienti un prodotto sumisura e incentrato sulle verenecessità: dalla flotta, alla rac-colta rifiuti, alla cantieristica eall’off-road. Ho anche sposatocon e stre mo piacere la meto-

dologia SRS (Scania RetailSystem) che si poggia su al-cuni principi fondamentali: ilcliente prima di tutto, il ri-spetto per l’individuo, la qua-lità.

MASSIMA CURADELL’AUTISTA

Scania pone estrema atten-zione anche al ruolo e allacura dell’autista, ad esempioattraverso la manifestazioneYoung European Truck Driverriservata ai giovani autistiunder 35, incentrata sulla si-curezza e giun ta alla sua quin-ta edizione”. Ed estremamen-te positivo è sta to anche ilcommento nel momentodell’arrivo in Italscania: “Hotrovato una squadra altamente

professionale, che lavora congrande passione e dedizioneed è garanzia assoluta dellaqualità dei servizi offerti, ac-canto a quella assodata delprodotto. Abbiamo le capacitàper comprendere con rapiditàle e si genze specifiche dellaclientela e agire, ove necessa-rio, con competenza e accura-tezza. La rete di vendita e as-

sistenza Scania in Italia èmolto forte e permette di pro-porre al cliente un delta diprofessionalità e costanza. Unesempio ne è la vicinanza el’attenzione rivolta ai fi gli deinostri concessionari, al fine dioffrire continuità nel tem po elavorare sul lungo periodo”.

La Rete Scania Italia conta25 distributori e 106 officine

ITALSCANIA / Il nuovo Amministratore delegato

Franco Fenoglio di“HO TROVATO UNA SQUADRA ALTAMENTE PROFESSIONALE, CHE LAVORA CON

GRANDE PASSIONE E DEDIZIONE ED È GARANZIA ASSOLUTA DELLA QUALITÀ DEI

SERVIZI OFFERTI, ACCANTO A QUELLA ASSODATA DEL PRODOTTO – HA DETTO

FRANCO FENOGLIO - ABBIAMO LE CAPACITÀ PER COMPRENDERE CON RAPIDITÀ LE

ESIGENZE SPECIFICHE DELLA CLIENTELA E AGIRE, OVE NECESSARIO, CON

COMPETENZA E ACCURATEZZA”.

LA SQUADRA DI FRANCO FENOGLIOCinzia Caserotti Direttore VenditeIlario Panizza Direttore ServiziPaolo Carri Direttore Prodotto & MarketingBengt Rasmusen Direttore Bus e Motori Marini e IndustrialiDino Cecconi Direttore Amministrazione, Finanza e HRPer Spjut Direttore Scania Finance Italy

TRENTO - Scania gioca alla grande. La nuova piattaforma glo-bale di motori è il tassello che completa l’offerta di un’am-plissima gamma di autocarri per il servizio pesante. Daquest’anno, questi autocarri sono tutti dotati di motori chevengono impiegati a livello globale e sono conformi a tutti glistandard sulle emissioni in vigore nelle diverse aree del piane-ta: Euro 3, Euro 4, Euro 5, EEV ed Euro 6. I propulsori sonoin grado di funzionare al 100 per cento a biodiesel.

“Con la nuova piattaforma di motori globale - spiega PaoloCarri, Direttore Prodotto & Marketing di Italscania - i clientipossono avere accesso a impareggiabili rapporti di coppia epotenza che coprono tutte le possibili applicazioni degli auto-carri per il servizio pesante. I due primi motori Euro 6 di Sca-nia, i 13 litri da 440 e 480 cv, presentano una combinazione ditecnologia EGR e SCR, cioè ricircolo dei gas di scarico e ri-duzione catalitica selettiva, e sono adatti per il trasporto alungo raggio e il cantiere. La gamma dei sedici propulsoriEuro 5 va da 230 a 620 cv e gli undici motori EEV da 230 a730 cv includono una versione a etanolo e due a gas/biogas.Per i mercati Euro 4, la gamma comprende nove motori da

250 a 620 cv, tutti basati su tecnologia SCR. Sette motoriEuro 3 da 250 a 580 cv completano l’offerta globale”.

Dal lancio della nuova piattaforma di motori nel 2007sono stati introdotti numerosi perfezionamenti, ora integrati intutta la gamma. “Punta di diamante dell’offerta è la propostaEuro 6 - continua il dottor Carri - propulsori che associanouna serie di soluzioni tecniche innovative per tagliare radical-mente le emissioni (quelle di ossidi di azoto sono circa unquinto di quelle dei motori Euro 5, quelle di particolato intor-no a un sesto) mantenendo i consumi sugli ottimali valori deipropulsori Euro 5. Gli standard Euro 6 entreranno in vigorenell’Unione Europea e in alcuni Paesi limitrofi il 31 dicembredi quest’anno per i nuovi modelli di veicoli e un anno dopoper tutti i nuovi veicoli venduti. Inoltre, l’Euro 6 è il primopasso verso l’implementazione degli standard sulle emissioniarmonizzati a livello mondiale, che interessano Europa, Ame-rica del Nord e Giappone, e faciliterà il coordinamento e losviluppo di standard futuri. I livelli Euro 6 si avvicinano aquelli applicati in America del Nord (EPA 10) e Giappone(Post NLT) dal 2010”.

UNA GAMMA COMPLETA CHE COMPRENDE I DUE PRIMI PROPULSOSRI EURO 6

La piattaforma globale dei motori del Grifone per ogni applicazione

TRENTO - L’essere “fornitore di servizi”, vale a dire la capa-cità di fornire soluzioni complete e integrate all’autotraspor-tatore è un concetto base della filosofia Scania.

Le problematiche che un trasportatore deve affrontarenon sono solo legate al veicolo, che deve essere in primoluogo corrispondente alle sue specifiche necessità profes-sionali, ma riguardano anche una serie di altri aspetti: daquello finanziario e assicurativo, alla gestione del parco vei-colare e della formazione degli autisti, fino alla pianifica-zione degli interventi di manutenzione e riparazione.

“L’offerta finanziaria Scania - ci dice Cinzia Caserotti,Direttore Vendite di Italscania - prevede leasing personaliz-zati e flessibili, per dare impulso e futuro all’attività deisuoi clienti con costi certi e programmati a copertura ditutto il ciclo di vita dei veicoli. In più, nell’ottica di affron-tare momenti difficili che possono mettere a repentaglio illavoro, il programma assicurativo Scania è pronto ad aiutarei clienti per minimizzare la perdita finanziaria e gestire ve-locemente i danni, attraverso una consulenza altamente pro-fessionale”.

Per la gestione del parco veicolare, il costruttore svede-se ha lanciato da tempo lo Scania Fleet Management, il si-stema che permette il monitoraggio, utile e di facile lettura,di vari aspetti legati alla funzionalità e all’utilizzo di cia-scun veicolo del proprio parco: dal consumo di carburanteallo stile di guida dell’autista, dalla localizzazione del vei-

colo durante il percorso allo scarico dei dati dal tachigrafoda remoto.

“Altrettanto importante è la gestione della formazionedegli autisti - prosegue la dottoressa Caserotti - Per questoc’è lo Scania Driver Training, il programma di formazioneche dà la possibilità di conoscere utili suggerimenti per mi-gliorare le tecniche di guida. È ormai risaputo che un autistaprofessionalmente preparato fa la differenza in termini di ri-sparmi di carburante, sicurezza nel trasporto del carico, vitaoperativa del veicolo”.

In Italia, i corsi teorici e pratici di Driver Training sonoattivi dal 2008. Ampia è la sezione dedicata agli interventidi manutenzione e riparazione.

“Conosciamo l’importanza di una manutenzione effettua-ta con regolarità e competenza tecnica per garantire l’effi-cienza nel lungo periodo - precisa Cinzia Caserotti - Scaniaha quindi da tempo attivato una serie di contratti per una co-pertura totale del mezzo, con interventi calcolati sulla basedell’utilizzo del veicolo e del suo chilometraggio. In ag-giunta, c’è la possibilità di optare per contratti di riparazio-ne riguardanti tutti i componenti della catena cinematica e iprincipali organi ad essa collegati. Il fine è chiaro: fornire alcliente costi certi, sollevandolo dalle incombenze legate albuon funzionamento dei suoi veicoli”.

In Italscania si concepisce la vita operativa dei veicolicome un “percorso” che, per essere il più tranquillo possibi-

le, prevede delle “stazioni di servizio”, una successiva al-l’altra. Ciascuna di esse offre un servizio specifico, che puòessere progressivamente arricchito con contenuti semprepiù ampi e particolari.

Si parla dunque di Contratto di manutenzione pro-grammata, Contratto Ok3 e Ok4, Contratto di manutenzionee riparazione Light, Contratto di manutenzione e riparazio-ne Integrale. Per coloro che possiedono un veicolo con piùdi 5 anni di anzianità, e che quindi necessitano di un’atten-zione maggiore, ecco il Contratto di manutenzione Senior.

“Per aiutare i clienti a mantenere il proprio veicolo inpiena efficienza con un occhio ai costi - aggiunge CinziaCaserotti - Scania lancia periodicamente sul mercato dellecampagne mirate per l’utilizzo di ricambi originali che sonoprogettati per avere un’elevata qualità, lunga durata e per-fetto adattamento con tutti gli altri componenti”.

Da ultimo, particolare importanza riveste il servizio diassistenza “24 ore Scania”, attivabile tramite una telefonatatutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24. I veicoli Scania e i loroautisti possono così contare su una rete di officine autoriz-zate in grado di farsi carico del problema tecnico con com-petenza e rapidità.

Nel corso del 2011, Italscania, da cui dipende l’organiz-zazione delle 106 officine della rete, ha prestato soccorso aoltre 3mila camion Scania esteri e ha assistito oltre 4milaclienti italiani, di cui circa la metà in Italia.

IL MONDO DEI SERVIZI SCANIA PER VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI

Caserotti: “Il mix vincente delle soluzioni complete e integrate”

CinziaCaserotti,DirettoreVenditedi Italscania

Franco Fenoglio, da giugno Amministratore delegato di Italscania

autorizzate. Sono parte di une ste so network europeo concom plessivi 853 punti venditae assistenza del costruttoresvedese.

AFFRONTARELA CRISI

Franco Fenoglio è prontoad affrontare le sfide di unasituazione economica con-giunturale ancora fortementenegativa. In Europa, i positivirisultati messi a segno nel2011 rispetto agli andamentinegativi del 2010 e del 2009rispetto al 2008, non sembra-no trovare corrispondenza neirisultati dell’anno in cor so.Se, anche grazie al ruolo trai- nante di mercati come Fran-cia, Germania, Gran Bretagnae Polonia, il 2011 si è chiusocon volumi di oltre 237milaunità, il confronto tra marzo2011 e marzo 2012 vede que-st’ultimo segnare una diminu-zione delle consegne di trucksdell’1,5 per cento, ovvero da58.243 a 57.347 unità.

“In Italia - ha spiegatoFranco Fenoglio - le immatri-colazioni registrate a maggiosono state 4.067, il 37 percento in me no rispetto alle6.446 unità del maggio 2011.L’anno scorso sono state con-suntivate 13.744 immatricola-zioni, in aumento rispetto aidue anni precedenti ma benlontane dai risultati del 2008,anno rispetto al quale si è

3ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

illustra le strategie del marchio svedese

nuovo protagonista

TRENTO - Chi ha detto che economia non fa rima con eco-logia? Scania dimostra concretamente che non è affattocosì. Ecolution è la soluzione ideale per i clienti che pun-tano a minimizzare il consumo di carburante e ridurre leemissioni di CO2.

Un pacchetto di prodotti e servizi perfetto per il rispar-mio e ottimo per l’ambiente, studiato in base al tipo di tra-sporto e alle specifiche esigenze del cliente, articolato inquattro moduli. In pratica, partendo da un’analisi detta-gliata dell’attività dell’azienda di trasporto, Scania concor-sa con essa un obiettivo relativo ai consumi, che entrambisi impegnano a centrare.

Il primo passo è l’ottimizzazione del veicolo, utiliz-zando tutte le opzioni disponibili per minimizzare i consu-mi di carburante. Questo può includere ad esempio spoiler,minigonne, componenti leggeri, l’utilizzo di carburanti al-ternativi, oltre alla scelta mirata della catena cinematica.

Il secondo passo si basa sulla formazione degli autistiattraverso Scania Driver Training e il nuovo servizio diFollow-up per un continuo addestramento.

Il Driver Training fornisce i più innovativi consigli diguida e le tecniche per la riduzione dei consumi, e quindidelle emissioni inquinanti, senza compromettere la sicu-rezza; è così possibile ottenere un contenimento dei consu-mi anche del 10 per cento.

Scania Driver Follow-up significa istruire gli autisti inmodo attivo, con continui contatti individuali basati sulleanalisi dei dati raccolti da Scania Fleet Management sulleprestazioni del veicolo.

Infine, con il contratto di manutenzione Ecolution il vei-colo viene mantenuto nelle condizioni ottimali in primoluogo relativamente all’efficienza dei consumi ma anchenell’ottica di favorire una migliore prestazioni complessi-va.

Ovviamente, il miglioramento che è possibile ottenerecon il pacchetto Ecolution dipende da molti fattori, comela tipologia di trasporto, la specifica dei veicoli di riferi-mento, le rotte, lo stile di guida iniziale degli autisti.

Fattori di cui ovviamente bisogna tenere conto per rag-giungere condizioni ottimali di trasporto.

PRODOTTI E SERVIZI PER MINIMIZZARE I CONSUMI E RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2

Con Ecolution il risparmio fa bene all’ambiente

Tra i fattori che Fenoglio ha indicato come punti di forza di Scania, la Ricerca & Sviluppo occupa unruolo di primo piano. A essa attualmente viene destinato il 5 per cento del fatturato della Casa svedese.

Segue a pagina 4

SÖDERTÄLJE - Cambio al ver-tice di Scania AB. Il Consigliodi amministrazione della Casasvedese ha infatti nominatoMartin Lundstedt Presidente eChief Executive Officer diScania AB a partire dal 1° set-tembre. Lundstedt succede aLeif Östling che entra a far

parte del Consiglio di gestionedi Volkswagen AG.

Sempre dal 1° settembrediventeranno operativi alcuniavvicendamenti all’internodell’Executive Board di Sca-nia. Martin Lundstedt, classe1967, laureato in Scienze, è at-tualmente Executive Vice Pre-sident di Scania, responsabiledella divisione Franchise &Factory Sales. Entrato in Sca-nia nel 1992, Lundstedt ha ri-coperto diversi incarichi fracui quello di responsabiledello stabilimento di Angers(Francia) dal 2001 al 2005 e diSenior Vice President Trucksfino al 2007. All’interno del-l’Executive Board di Scania,oltre a Martin Lundstedt man-terranno le loro attuali funzio-ni Jan Ytterberg, Chief Finan-cial Officer, e Christian Levin,Head of Sales and ServicesManagement. Per Hallberg, at-

tuale Capo Ricerca & Svilup-po ed Acquisti, è stato invecenominato capo della Produzio-ne e Logistica succedendo adAnders Nielsen, nominatoChief Executive Officer inMan Truck & Bus AG. HaraldLudanek succede a Per Hal-lberg e assume la carica diCapo Ricerca & Sviluppo. Lu-danek è oggi Capo dello Svi-luppo Veicoli in VolkswagenAG. Henrik Henriksson, at-tualmente Senior Vice Presi-dent Truck in Scania, subentraa Martin Lundstedt in qualitàdi Capo Franchise & FactorySales. Andrea Fuder, attual-mente responsabili AcquistiInterni di Volkswagen, diventaCapo Acquisti.

Infine, Kent Conradson,oggi Senior Vice President Ri-sorse Umane di Scania, è statonominato Capo Risorse Uma -ne nell’Executive Board.

IL SUCCESSORE DI LEIF ÖSTLING IN CARICA DAL 1° SETTEMBRE

Lundstedt nuovo Presidente e Ceo di Scania

MartinLundstedt,Presidente eChiefExecutiveOfficer diScania AB

4ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

perso l’11 per cento. In treanni è progressivamente dimi-nuito anche il parco circolan-te: nel 2008 contava su252.516 veicoli, nel 2011 su212.163”.

INVESTIMENTICOSTANTI

Tra i fattori che Fenoglioha indicato come punti diforza di Scania, la Ricerca &Sviluppo occupa un ruolo diprimo piano. Un settore doveil marchio del Grifone nonsmette di investire (attualmen-te viene destinato il 5 per

cento del fatturato di Scania).E i risultati non mancano vistal’introduzione di innovazioniimportanti in materia di emis-sioni (motori Euro 6), consu-mi e sistemi di assistenza alconducente (Driver support eActive prediction).

Lo Scania Technical Centredi Södertälje ha all’attivoqualcosa come 3.200 ingegne-ri, di cui 500 espressamentededicati allo sviluppo motori.“Nel centro tecnico di Söder-tälje - ha precisato Franco Fe-noglio - è in costruzione unanuova galleria del ven to cli-matica denominata CD7. Èl’unica in Europa a essere ingrado di testare veicoli pesan-

ti con temperature che oscilla-no da -35°C a +50°C, dal gelosecco polare al caldo u mi dotropicale. Potranno anche es-sere simulate neve, pioggia edesposizione solare mentre ilcarico sui veicoli sarà simula-to da un dinamometro da 800kW. La galleria del vento cli-matica sarà completata all’ini-zio del 2013, con un investi-mento totale di circa 40 milio-ni di euro”.

La nuova e super avanzatagalleria del vento testimonia ilcontinuo progresso tecnologi-co che caratterizza Scania e leconsente di proporsi comepunto di riferimento globalesui mercati internazionali.

IL MONDODEI TRASPORTI

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TRENTO - È Edy De Rocco il miglioregiovane camionista italiano dello YoungEuropean Truck Driver 2012. Trentatreanni, nato ad Arsié, in provincia di Bel-luno, De Rocco si è aggiudicato la fina-le nazionale della competizione interna-zionale organizzata da Scania ed è pron-to al grande match conclusivo delloYETD 2012: Edy De Rocco rappresen-terà infatti il nostro Paese durante la fi-nale europea, in programma il 7 e 8 set-

tembre presso il quartier generale diScania a Södertälje (Svezia) dove, insie-me ai vincitori di altri 24 Paesi del Vec-chio Continente, si contenderà l’ambitotitolo di miglior giovane Camionistad’Europa 2012.

Il vincitore si aggiudicherà un ca-mion Scania personalizzato nuovo fiam-mante. Il titolo di campione italiano èstato assegnato durante la finale nazio-nale svoltasi a Trento il 9 giugno, pressola sede di Italscania, dopo una impegna-tiva serie di prove pratiche di abilità e dimanovra. Edy De Rocco e il secondoclassificato, Michele Barocci, hannodato vita a una emozionante finale, ter-minata con un testa a testa nella cosid-detta “Super Z”, che ha strappato ap-plausi al numeroso pubblico presente.Dopo due secondi posti nell’edizionedello Young European Truck Driver2007 e 2010, Edy ha vinto la concorren-za degli altri preparatissimi concorrentied è così salito sul gradino più alto delpodio. Edy De Rocco sarà accompagna-to in Svezia da Michele Barocci, 33anni, di Castelbellino, in provincia diAncona, e dal ventiseienne Michael Un-terhofer di Collalbo (Bz), rispettivamen-te piazzatisi al secondo e terzo postoalla finale italiana.

Le prove, molto articolate, che gliotto finalisti hanno dovuto affrontareprevedevano un test di guida economicasu strada, una serie di esercizi di mano-

vra particolarmente impegnativi e unasezione dedicata per saggiare la lorocompetenza nell’ancoraggio del carico.Il riconoscimento di “Piede di piuma”,consegnato al finalista che si è megliodistinto nella prova su strada facendo ri-scontrare il miglior consumo di carbu-rante, è andato a Lorenzo Gasperetti, 22anni, di Tuenno, in provincia di Trento,il più giovane fra i finalisti. L’albo d’oroitaliano dello YETD comprende Miche-le Sandri, primo campione italiano nel2003, poi laureatosi campione europeoin quello stesso anno, Christian Bassetnel 2005, Ezio Vinai nel 2007, GerhardThaler nel 2010 e quindi Edy De Rocconel 2012.

Lo YETD, rivolto a giovani camio-nisti under 35, è solo una delle tante ini-ziative di Scania volte a sensibilizzarel’opinione pubblica sul tema della sicu-rezza stradale ma non solo. Lo YETD, ilpiù grande concorso tra conducenti diautocarri, pone da sempre gli autisti alcentro dell’attenzione, promuovendo laloro competenza e professionalità, met-tendone in risalto il ruolo fondamentaleper la società e per l’industria globaledei trasporti. Un conducente abile e benpreparato ha maggiori probabilità dievitare incidenti salvando vite umane, eciò, unito a una riduzione del consumodi carburante e dei costi di manutenzio-ne del veicolo, porta un beneficio ancheall’azienda di trasporto.

IL TRENTATREENNE DI ARSIÉ RAPPRESENTERÀ L’ITALIA ALLA FINALE EUROPEA YETD 2012

Il bellunese Edy De Rocco è campione italiano

In basso,FrancoFenogliostringe lamano di EdyDe Rocco.Sul podioancheBarocci (asinistra) eUnterhofer.

Franco Fenogliodi nuovo protagonistaSegue da pagina 3

TRENTO - A Italscania Spa, il nuovo Am-ministratore delegato Franco Fenoglioporterà una grande esperienza acquisitain oltre 25 anni di lavoro in ambito auto-

motive. Laureato in Scienze Politiche aindirizzo Economico presso l’Universitàdi Torino, 59 anni, il numero uno di Ital-scania ha ricoperto, fra gli altri, variruoli dirigenziali in imprese di riferimen-to mondiali. Dal 1991 al 2005 ha lavora-to presso Iveco Fiat Spa, prima a capodella Direzione Commerciale, poi inqualità di Senior Vice President Salesand Marketing con mansioni di respon-sabilità dell’intero processo commercia-le, infine di Executive Vice President In-ternational Operations and Business De-velopment occupandosi della gestionedelle aree extra-Europa di interesse stra-tegico (Asia Pacific, India, Cina, Tur-chia, Africa e Middle East e America La-tina) e delle attività di Business Deve-lopment e di Joint Ventures con partnerinternazionali. Dal 2005 al 2007 ha rico-perto la carica di Presidente e Ammini-stratore delegato di New Holland Con-struction Equipment Spa e dal 2007 al2012 è stato Direttore Divisione VeicoliCommerciali di Piaggio & C. Spa.

PROFILO DI FRANCO FENOGLIO

Una carriera in continua ascesa

6ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

LONDRA – Daf CF85 non finisce di stupire. Ancorauna volta, l’undicesima dal 1994 a oggi, si è aggiudi-cato il premio inglese “Fleet Truck of the Year” du-rante la presentazione del “Motor Transport Awards2012” di Londra, uno dei premi più riconosciuti nelsettore dei trasporti del Regno Unito, organizzatodalla rivista specializzata “Motor Transport”. AlCF85 sono state riconosciute caratteristiche di rilie-vo come l’ottimale costo di gestione, il sostanzialerisparmio di carburante e il gradimento da parte deldriver. Inoltre, a Daf Trucks è stata attribuita l’offertadel miglior pacchetto tutto compreso per gli operato-ri della flotta, con un valido servizio clienti e un ser-vizio post-vendita leader di mercato. La performancedi CF nel “Motor Transport Awards” non ha eguali,visti i tanti titoli “Fleet Truck of the Year” conquista-ti. È stato Ray Ashworth, Direttore generale di DafTrucks UK a ritirare il trofeo di fronte a 1.500 rap-presentanti del mondo dell’industria dei trasporti nella cena di presentazione di Londra. “Questo è ungrande riconoscimento per il CF85 e per tutta la rete dei concessionari vendita e post-vendita - ha di-chiarato Ashworth - Questo riconoscimento è molto importante perché viene assegnato dagli utenti stes-si, da operatori di flotte molto esigenti. La vincita di questo premio durante alcuni degli anni più impe-gnativi che l’industria dei trasporti del Regno Unito abbia mai sperimentato, evidenzia i principi chiavedella nostra gamma di veicoli: massima affidabilità, comfort conducente più elevato, eccezionale assi-stenza fornita dalla nostra rete nazionale dei concessionari dedicati. Ovviamente, si tratta anche di altaefficienza. Il CF è sempre stato considerato uno dei camion a più basso consumo di carburante sul mer-cato e con le ultime tecnologie ATe ancora una volta significativi risparmi possono essere realizzati, unfattore importante in tempi in cui i prezzi del carburante sono saliti a livelli record”.

Po wer train Control, disponi-bile a richiesta sul Nuovo Ac-tros, il con sumo di carburantesi riduce di un ulteriore 3 percento. In che modo? Il siste-ma rivela la topografia delpercorso che il vei colo deveaffrontare e interviene per ot-timizzare i consumi.

SCALATETEMPESTIVE

Il Predictive PowertrainControl è il primo TempomatGPS al mondo: il sistema in-terviene quin di non solo nellaregolazione della velocità edella frenata, ma agisce atti-vamente anche sul comandodel cambio. In questo modo ilsistema sfrutta tutto il poten-ziale della funzione EcoRoll(di serie sull’Ac tros) e co-

manda, all’occorrenza, scalatetempestive nel primo o secon-do rapporto immediatamenteinferiore.

Nel suo primo stadio di svi-luppo, senza funzione di inter-vento sul cambio, la regola-zione della velocità GPSviene offerta da Daimler-Trucks da or mai tre anni pergli autocarri sta tunitensi delmarchio Freightliner.

Il sistema, disponibile ol-treoceano con il nome Predic-tive Cruise Control a partiredal 2009, anno della sua intro-duzione sul mercato, è stato ilpri mo Tempomat a livellomondiale dotato di “unosguardo lun gimirante”. I dati

geodetici ab binati al rileva-mento della posizione del vei-colo con il GPS (Global Posi-tioning System) rendono pos-sibile un funzionamento “pre-vidente” del Tem pomat.

In questo successivo stadiodi sviluppo, il sistema utilizzale informazioni sul percorsoal fi ne di regolare la marcia insalita e in discesa. In questomodo il Predictive PowertrainControl trasforma il classicosvantaggio, insito nello stessoprincipio di funzionamentodel sistema Tempomat non re-golato, in van taggi chiara-mente misurabili: gli autocarriper il trasporto a lungo raggiocompletamente ca richi, come

Lino Sinari

STOCCARDA - La riduzionedel consumo di benzina e ga-solio e l’abbattimento delleemissioni inquinanti divente-ranno sempre più elementifondamentali per poter circo-lare sulle nostre strade. Dipari passo, aumentare l’ef fi-cienza energetica dei veicoliper ridurne i consumi e diconseguenza le emissioni è unimperativo comune a tutti iproduttori. Da questo punto divi sta il Nuovo Actros, “Truckof the Year 2012”, è un passoa van ti, essendo in grado di“prevedere” la strada e di as-sistere il conducente, aiutan-dolo ad apprendere uno stiledi guida più attento ai consu-mi.

Utilizzando il Predictive

ad esempio il nuo vo Actros1845 BlueTec 6, im piegatisulle lunghe percorrenze incondizioni medio-gravoseviaggiano con un risparmioche arriva fino al 3 per cen torispetto ai modelli dotati diTempomat classico.

UN PREZIOSOALLEATO

Il Predictive PowertrainCon trol è una novità che co-niuga tecnologie già presentisul veicolo, utilizzandole uni-tamente ai dati provenientidal l’am biente esterno. In pra-tica, il Tempomat intelligente,grazie a interventi sul cambioche sfruttano una profondaconoscenza del veicolo e deltragitto, crea le condizioni peruno stile di gui da ottimaleche, senza tale sistema, sareb-be possibile solo gra zie a con-ducenti estremamente motiva-ti e in condizioni di massimaconcentrazione. In al tre paro-le: il Predictive Po wer trainControl sfrutta, fino al l’ul timagoccia, tutte le potenzialità intermini di risparmio di carbu-rante del nuovo Actros.

Con l’impiego del Predicti-ve Powertrain Control l’azio-na men to dei comandi del vei-colo si configura in modotanto semplice quanto quellodi qualunque altro autocarroMercedes-Benz.

Il conducente deve sostan-zialmente limitarsi ad impie-gare il sistema di regolazionedella velocità. Oltre ai para-metri regolabili già noti, oc-corre regolare un solo ulterio-re valore limite. In caso dimancata impostazione di talevalore limite, tuttavia, il Pilotutilizza il pa rametro preimpo-stato che è attivo all’inizio diqualunque viaggio. Durante lamarcia è pos sibile eseguireuna regolazione di precisionedelle principali grandezze cheinfluiscono sulla regolazione,utilizzando semplicemente ilmenu di bor do.

MERCEDES-BENZ / Con il Tempomat “previdente” si risparmia fino al 3 per cento di gasolio

L’Actros che guarda lontanoPER LA PRIMA VOLTA IMPIEGATI DATI GPS PER IL COMANDO

DEL CAMBIO: UN SISTEMA EFFICIENTE DI ASSISTENZA

PER UNO STILE DI GUIDA ATTENTO AI CONSUMI.

Il Tempomat intelligente crea le condizioni per uno stile di guida ottimale che, senza tale sistema,sarebbe possibile solo grazie a conducenti molto motivati e in condizioni di massima concentrazione.

DAF TRUCKS / Per l’undicesima volta CF85conquista il prestigioso premio “Fleet Truck of the Year”

Abituato ai recordAL CF85 SONO STATE RICONOSCIUTE CARATTERISTICHE DI RILIEVO COME L’OTTIMALE COSTO DI

GESTIONE, IL SOSTANZIALE RISPARMIO DI CARBURANTE E IL GRADIMENTO DA PARTE DEL DRIVER.

IVECO / Avviato un progetto formativo rivoltoal personale della Rete piemontese

Formazione al primo postoIL PIANO, NATO DALLA COLLABORAZIONE CON IL CENTRO NAZIONALE OPERE

SALESIANE, HA OTTENUTO IL FINANZIAMENTO DA PARTE DELLA REGIONE PIEMONTE.

TORINO - In anni di crisi gli investimenti deicostruttori non si sono focalizzati esclusiva-mente su prodotti e tecnologie. La valorizza-zione delle risorse umane non è mai passata insecondo piano.

Anzi, almeno per Iveco il personale azien-dale co sì come quello della Rete assumeun’importanza centrale per avere un vantaggiocompetitivo.

Lo dimostra il progetto di formazione pre-sentato al Polifunzionale di Iveco che sanci-sce la collaborazione tra l’azienda e la Fede-razione nazionale Cnos-Fap (Centro Naziona-le Opere Salesiane-For mazione Aggiornamen-to Professionale).

O biettivo: la realizzazione di un piano diformazione rivolto al personale della ReteIveco nel territorio piemontese.

Il progetto è stato sottoposto alla proceduradi selezione relativa a un bando del marzo2011, finalizzato alla formazione di lavoratorioccupati in imprese del settore automotive e,rispettando gli standard richiesti, ha ottenutoil finanziamento da parte della Regione Pie-monte.

All’incontro di presentazione sono interve-nuti Andrea Bucci, General Manager di IvecoMercato Italia, e Maurizio Giraudo, Direttore

Generale Cnos-Fap Piemonte, per illustrare ilpiano di formazione che prevede il coinvolgi-mento di 209 dipendenti della Rete Iveco perun totale di 1.108 ore di formazione.

“In un periodo macro-economicamente de-licato - ha sottolineato nel suo intervento An-drea Bucci - un progetto di tale entità rappre-senta per Iveco un vantaggio competitivo.Questa iniziativa rimarca ancora una volta lafocalizzazione di Iveco nei confronti dellaformazione di tutte le figure professionali cheoperano al suo interno; l’incremento dellecompetenze e l’offerta di un servizio di quali-tà elevata ai propri clienti sono valori fonda-mentali di Iveco, per giocare un ruolo da lea-der”.

La Federazione nazionale Cnos-Fap èun’as sociazione costituita nel 1977 che coor-dina i Salesiani d’Italia impegnati a promuo-vere un servizio di pubblico interesse nelcampo del l’o rientamento, della formazione edell’ag gior namento professionale con lo stiledi don Bosco, fondatore delle congregazionidei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatri-ce, canonizzato nel 1934 da Papa Pio XI.

Cnos-Fap è presente, attualmente, in 16 re-gioni e dispone di circa 60 sedi operative(CFP) coordinate dalla Sede Nazionale.

8SALONI N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

VERONA - La prima edizione del Samoter risale al 1964. Unavera e propria scommessa, dal momento che la manifestazio-ne nasceva per presentare le macchine movimento terra, finoad allora parte integrante di Fieragricola (erano state inseritedal 1948). La scelta si rivela vincente e soprattutto in lineacon le esigenze di quella miriade di piccole e medie impreseche necessitavano di un appuntamento specialistico di scam-bio, promozione e confronto con le diverse esperienze tecni-che e con il mondo della ricerca e dell’università.

Samoter rappresenta in quell’anno un appuntamento unico

nel panorama fieristico mondiale e un’occasione preziosa perle aziende del comparto, che proprio in quell’epoca comincia-no ad avere uno spazio riservato e a compiere un percorso dimaturità che a distanza di tempo si è tradotto in un grandeelemento di progresso economico e sociale.

Seguendo le necessità di un mercato in grande crescita,Samoter amplia poi la merceologia della rassegna: oltre almovimento terra vengono inseriti i vari comparti dell’edilcan-tieristica. Nel 1971 la manifestazione entra nell’UFI (Uniondes Foires Internationales), l’organismo che riunisce gli orga-nizzatori di rassegne di maggiore spessore internazionale, edue anni più tardi lancia il primo di una serie di prestigiosipremi che vengono assegnati a chi, azienda pubblica o priva-ta, e paese, si è particolarmente distinto nella progettazione erealizzazione di grandi opere o nella costruzione di tecnologieall’avanguardia. Alla fine degli anni Settanta il comparto entrain un periodo difficile: la domanda di prodotti tecnologici sicontrae e le opere di rilievo si riducono.

L’onda lunga della congiuntura sfavorevole arriva fino aiprimi anni ’80. La conseguenza è che parecchi marchi glorio-si scompaiono dal panorama imprenditoriale, mentre altri, at-traverso alleanze interne e internazionali, trovano il modo dicompetere ancora più efficacemente sui mercati. In questianni il Salone, dopo una lunga riflessione con le organizzazio-ni di categoria, modifica il calendario e da annuale diventabiennale, garantendo alle imprese la possibilità di program-mare meglio i loro investimenti e la presentazione dei prodot-

ti. Dal 1993 la rassegna diventa triennale, con un accordo dialternanza con i maggiori saloni internazionali - Intermat diParigi e Bauma di Monaco - che rafforza il brand e accrescela propria rappresentatività di settore includendo altri segmen-ti emergenti del comparto: il mondo del tunneling, il noleg-gio, la distribuzione, l’approfondimento tecnico-scientifico ela ricerca.

Le ultime due edizioni del Samoter sono all’insegna dellacontinuità del successo: l’edizione 2008 registra la partecipa-zione di 1.026 espositori, di cui il 30,7 per cento esteri prove-nienti da 36 Paesi, su una superficie netta espositiva di131.156 metri quadrati e con un’affluenza di 106.857 visitato-ri. Il 2011, con oltre 900 espositori (di cui il 29 per cento stra-nieri provenienti da 37 diversi Paesi) e quasi 100 mila visita-tori, ha confermato il ruolo di assoluto rilievo nel panoramainternazionale ricoperto dal Samoter, pur in un momento dif-ficilissimo per l’economia a livello globale e per il settoredelle costruzioni in particolare.

Samoter da alcuni anni ha rafforzato il ruolo di partner perle imprese, soprattutto sul fonte dell’internazionalizzazione,sviluppando una serie di iniziative che non si limitano allarealizzazione della manifestazione fieristica, ma accompagna-no le aziende nei tre anni tra un’edizione e l’altra.

Tra queste, i Samoter Tour, iniziativa itinerante a suppor-to dei processi di internazionalizzazione delle PMI focalizza-to su presentazioni e incontri d’affari b2b che ha toccato,negli anni scorsi, Bulgaria, Polonia, Russia e Romania.

IL PRIMO SAMOTER RISALE AL 1964 E DA SUBITO SI RIVELA UNA SCELTA VINCENTE

Come promuovere l’economia strategica del cava & cantiere

VERONA - Mentre il mercato nazionale è ancora fermo a causadella crisi dell’edilizia, l’Italia fa furore all’estero. Secondol’Unacea, l’Unione nazionale delle aziende constructionequipment & attachments, che raggruppa una parte significa-tiva delle imprese italiane del settore, le esportazioni di mac-chine da costruzione italiane sono cresciute nel 2011 del 23per cento a un totale di 2,26 miliardi di euro.

Una crescita che dovrebbe continuare anche quest’anno,alla luce delle previsioni che gli analisti hanno elaborato per ilmercato europeo ed extra-europeo. Del resto, dati incorag-gianti arrivano dall’export delle macchine movimento terra(982 milioni di euro, +42 per cento), gru a torre (120 milioni,+23 per cento), macchine per la perforazione (501 milioni,+20 per cento), macchine stradali (126 milioni, +13 percento) e per il calcestruzzo (315 milioni, +8 per cento). Incontrotendenza le macchine per la preparazione degli inertiche registrano una flessione del 9 per cento.

Ottimistici anche i dati di Ucomesa, l’Unione costruttorimacchine edili stradali minerarie e affini, che sottolinea comeci si possa aspettare un incremento ulteriore dell’esportazioneattorno al 9 per cento per il 2012 e calcola che l’export pesimediamente per il 75 per cento sul fatturato delle aziende.L’economia, e il settore delle costruzioni in particolare, hannoquindi ripreso un trend positivo in Europa e nel resto delmondo dopo un biennio assolutamente negativo.

Fanno eccezione alcuni mercati europei - Grecia, Spagna eItalia - che hanno sofferto la crisi dei debiti sovrani dell’areaEuro. In Italia, l’Ance, l’Associazione delle imprese di co-struzioni italiane, stima che nel 2011 la riduzione degli inve-stimenti del settore sia stata del 5,4 per cento e prevede un ul-teriore calo del 3,8 per cento. Tra il 2008 e il 2012 il settoreavrà perduto il 24,1 per cento in termini di valore. Pesa in par-

ticolare il taglio nel settore dei lavori pubblici che nel quin-quennio è pari al 37,2 per cento.

Il bilancio del mercato interno italiano è quindi assai ne-gativo: l’Anfia, l’Associazione nazionale della filiera dell’in-dustria automobilistica, calcola un calo nel 2011 delle venditedei veicoli cava-cantiere del 15,2 per cento. Una riduzione an-cora più impressionante se si pensa che nello stesso periodo ilcomparto dei veicoli pesanti dalle 16 tonnellate in su è cre-sciuto del 12,8 per cento.

Dal canto suo Cantiermacchine, che rappresenta le aziendeimportatrici e distributrici delle macchine da cantiere nel no-stro Paese, registra un calo delle vendite 2011 attorno al 21,5per cento. Complessivamente, dal 2007 al 2011 il mercato ita-liano è crollato del 65 per cento. Anche Unacea sottolinea chesul mercato italiano lo scorso anno sono state vendute appenapoco più di 10mila macchine movimento terra con un calo del21,2 per cento.

Una flessione peggiore si registra per le macchine stradali(-43,6 per cento) mentre i macchinari per il calcestruzzo (au-tobetoniere, beton pompe, pompe autocarrate e carrellate, im-pianti, spritzbeton...), anche se in calo, hanno mostrato nel-l’ultimo trimestre del 2011 un rallentamento della flessione,fermatasi al -7 per cento. Per Ucomesa, infine, il mercatodelle costruzioni in Italia è afflitto da una vera e propria re-cessione che presumibilmente durerà ancora per tutto il 2012.

LANGUE IL MERCATO MENTRE LE MACCHINE DA COSTRUZIONE SONO SEMPRE PIÙ APPREZZATE ALL’ESTERO

Export àncora di salvataggio per le imprese italiane

Fabio Basilico

VERONA - Sarà l’edizione delcin quantenario ma non solo. Il2014 si preannuncia come unan no epocale per il Samoter,una delle più importanti mani-festazioni internazionali dedica-te al mondo delle macchine mo-vimento terra, da cantiere e perl’edilizia. Tante le novità inpro gramma alla 29esima edi-zione della kermesse veronese,che è a cadenza triennale. In-nanzitutto, proprio in occasionedelle cinquanta candeline, Sa-moter rinnova il proprio mododi comunicare la manifestazio-

ne e creare occasioni di busi-ness tra espositori e buyer este-ri. Oltre a un restyling del logoe del sito web www.samo -ter.com, i collegamenti con i so- cial network più famosi e getto-nati, come Facebook, Twitter,YouTube e Linkedin, diventanoparte integrante della promozio-ne. Mentre è completamentede dicato a moltiplicare i contat-ti tra gli operatori il nuovo Sa-moter Forum, interessante novi-tà al pari dell’Area Acade-my/Laboratory che propone ini-ziative formative ed eventi inpreparazione al Salone.

Sostenibilità della filiera del -

Il Samoter haraforzato ilruolo dipartner per leimprese.

Leesportazioniitaliane sonocresciute nel2011 del 23per cento.

le costruzioni e internazionaliz-zazione dei mercati sono al cen-tro dell’evento che Veronafiereo spiterà dal 27 febbraio al 2mar zo 2014. “Samoter 2014 ve -de protagonista la sostenibilità

economica, sociale e ambienta-le della filiera delle costruzioni- spiega Ettore Riello, Presiden-te di Veronafiere - e si pone co -me obiettivo il ruolo di realesup porto per il comparto edili-

zia e movimento terra, da sem-pre settori core della rassegna”.

Il comparto italiano legato almovimento terra e alle attrezza-ture da cantiere ha chiuso il2011 con un export di 2,26 mi-

liardi di euro, in crescita del 23per cento sul 2010. In tempi dicrisi economica, non sono intan ti a poter vantare risultati increscita. Samoter 2014 dediche-rà grande attenzione all’in ter -nazionalizzazione dei prodotti,vitale per un settore come quel-lo italiano. “In questa prospetti-va - dice Giovanni Mantovani,Direttore generale di Veronafie-re - Samoter rafforza il posizio-namento sui mercati e steri, al-largando la propria presenzaanche nei Balcani, nel l’Eu ropadell’Est, nel bacino del Medi-terraneo e nella penisola araba,senza dimenticare le economieemergenti di Asia e AmericaLatina, aree al centro di azionimirate nei prossimi due anniper accrescere i buyer qualifica-ti”.

Samoter, il cui fulcro storicosono le macchine, gli impianti ele attrezzature per edilizia, can-tieri e grandi opere, vuole esse-re sempre più il punto di riferi-mento a livello europeo e pal-coscenico internazionale per unsettore che, nonostante la crisiglobale, resta trainante dell’e -co nomia mondiale, affiancan-dosi quale partner di riferimen-to a imprese, istituzioni e asso-ciazioni di categoria apparte-nenti all’universo delle costru-zioni.

SOSTENIBILITÀ DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI E

INTERNAZIONALIZZAZIONE DEI MERCATI SONO AL

CENTRO DELL’EVENTO CHE VERONAFIERE OSPITERÀ

DAL 27 FEBBRAIO AL 2 MARZO 2014. IL COMPARTO

ITALIANO LEGATO AL MOVIMENTO TERRA E ALLE

ATTREZZATURE DA CANTIERE HA CHIUSO IL 2011 CON

UN EXPORT DI 2,26 MILIARDI DI EURO, IN CRESCITA

DEL 23 PER CENTO SUL 2010.

SAMOTER 2014 / È iniziato il viaggio verso la prossima edizione del Salone dedicato alle macchine da cantiere

Macchine e sostenibilità

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10ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Nils Ricky

ZINGONIA - Tenere traccia deiveicoli e dei conducenti vuoldi re migliorare l’efficienza deltrasporto, poter pianificare unaregolare manutenzione, tenere ilveicolo in ottime condizioni,pia nificare e gestire la manuten-zione dell’intera flotta, teneretraccia di tutte le spese di sosti-tuzione dei componenti e mol toaltro ancora. Ma è possibile te-nere traccia di tutti i costi diret-tamente imputabili al singoloveicolo? Dynafleet di Vol voTrucks si pone come garanziadi efficace ed efficiente gestio-ne della flotta: con Dynafleet èpossibile analizzare il movi-mento del veicolo e tenere trac-cia della posizione di ogni sin-golo veicolo della flotta con unminimo sforzo.

Dynafleet, sistema basato sulweb per la gestione della flotta,è ora accessibile tramite unanuo va applicazione progettataper dispositivi mobili che sem-plifica ulteriormente la consul-tazione delle informazioni.L’app Dynafleet consente alleaziende di gestire tutta la loroflotta e gli incarichi di trasportoin remoto, da qualsiasi ubica-zione tramite smartphone o ta-blet. Si può inoltre accedere intempo reale a una serie di infor-mazioni, tra cui la posizione e -sat ta per la localizzazione, ilcon sumo di carburante, i tempidi guida del conducente, le e -mis sioni di CO2 e le sedi deicon cessionari di Volvo Trucks.“Con la nuova app Dynafleet -afferma Jarkko Aine, responsa-bile del reparto Communica-tions & Competence di VolvoTrucks - abbiamo miglioratosensibilmente l’accesso e la na-vigazione da dispositivi mobili.L’interfaccia è semplice e chia-ra e consente agli utenti di ac-cedere a importanti informazio-ni sulla flotta, in qualsiasi mo-

mento e da qualsiasi posizione,con un semplice tocco”.

Le nuove funzionalità inclu-dono i punteggi sull’efficienzadei consumi. Insieme alla for-mazione dei conducenti, le in- formazioni raccolte tramite Dy-nafleet possono contribuire a ri-durre i consumi di carburantefi no al sette per cento. E adesso,

con il lancio dell’app, Dynafle-et include anche i punteggisull’efficienza dei consumi, cherendono possibili ulteriori ri-sparmi. Tenendo traccia deicon sumi di carburante di ogniveicolo e conducente in qual-siasi flotta, l’app Dynafleet cal-cola i punteggi sull’efficienzadei consumi nelle quattro aree

principali: anticipazione e fre-nata, utilizzo del motore e mar-cia, adattamento di velocità earresto. Ogni punteggio può es-sere in seguito scomposto in pa-

VOLVO TRUCKS / La nuova applicazione Dynafleet tiene traccia dell’intero parco veicoli

Flotta sempre sotto controlloPER CONSULTARE LE

INFORMAZIONI IL

SISTEMA È ORA

ACCESSIBILE DA TUTTI I

DISPOSITIVI MOBILI.

La nuova app Dynafleet consente di tenere traccia dei singolicamion e dell’intera flotta in remoto tramite smartphone e tablet.

L’app Dynafleet può essere utilizzata per tenere traccia diconducenti o singoli camion, fino all’esatta ubicazione.

I punteggi sull’efficienza dei consumi sono una funzionalità unicadell’app Dynafleet e possono essere applicati alle flotte intere o acamion e conducenti individuali. I punteggi possono anche esserescomposti in parametri specifici.

L’app Dynafleetfornisce datidettagliati intempo reale,direttamentenelle manidell’autista.

semplificano ulteriormente ilmonitoraggio e la riduzione deicon sumi di carburante. Gli u -tenti saranno in grado di acce-dere ai punteggi complessiviper l’intera flotta o per i singolicamion, come anche ai dati re-lativi a periodi di tempo specifi-ci. I punteggi possono anche es-sere scomposti in parametrispe cifici in modo che le aziendepossano individuare le aree e -sat te che necessitano di miglio-ramento e mettere a punto op-portuni piani d’azione e attivitàdi formazione. In seguito, nelcorso dell’anno, questa funzio-nalità verrà aggiunta anche aDynafleet Online”.

La nuova app Dynafleet è di-sponibile già da ora per iPhonee iPad e può essere scaricatagratuitamente dall’App Store diApple. È, tuttavia, richiesta unasottoscrizione a Dynafleet per-ché questa app sia funzionale.“I nostri clienti - dice PeterBrännerud, Services Sales,presso il centro Volvo Truck inSvezia - usano sempre più glismartphone e i tablet nelle lorooperazioni, e riceviamo un nu-mero crescente di richieste perun’applicazione proprio comequesta. Questa app corrispondeesattamente alle loro aspettativee prevedo che avrà molto suc-cesso”.

Dynafleet è stata introdottanel mercato nel 1994 e Volvo èstata la prima azienda europeaproduttrice di camion a offrireil suo sistema di gestione dellaflotta. In anni recenti, le venditesono aumentate in modo signi-ficativo e oggi Dynafleet ha piùdi 30mila veicoli iscritti, rispet-to agli 11mila di appena duean ni fa. È disponibile in 19 lin-gue e in tutti i mercati tranne ilNord America.

rametri specifici per informa-zioni più dettagliate. “I punteg-gi sull’efficienza dei consumi -aggiunge Jarkko Aine - sono e -sclu sivi dell’app Dynafleet e

VOLVO TRUCKS / Per la prima volta, un FH guida un convoglio di camion e auto su strade pubbliche

Plotone FH“IL FOCUS SULL’AMBIENTE DI LAVORO DEL DRIVER

È AL CENTRO DEL LAVORO DI RICERCA E SVILUPPO

DI VOLVO TRUCKS - DICE CARL JOHAN ALMQVIST,DIRETTORE TRAFFIC & PRODUCT SAFETY DI VOLVO

TRUCKS - FARE DEL CAMION UN POSTO DI LAVORO

PIÙ SICURO E SUPPORTARE L’AUTISTA È UNO

DEI MODI PIÙ EFFICIENTI CHE ABBIAMO

PER CONTRIBUIRE ALLA SICUREZZA STRADALE”.

Giancarlo Toscano

GÖTEBORG - Può un truck mettersi alla guida di un convoglio di ca-mion e auto che lo seguono in fila indiana lasciandosi gui dare lungola strada? Non è fantascienza ma realtà l’espe ri men to realizzato daVolvo Trucks con un FH. I test sul plo tone di veicoli fanno parte delprogetto dell’Unione Europea denominato Sartre, acronimo di SafeRoad Trains for the Environment, che potremmo tradurre con “trenistradali sicuri per l’ambiente”. Sartre è una joint venture costituitada sette partner europei e comprendente Volvo Trucks: Ricardo UK,Idiada, Tecnalia Research and Innovation, Institut für Kraftfahrwe-sen Aachen, SP Technical Research Institute, Volvo Tech nology eVolvo Car Corporation. Sartre è in parte finanziato dall’Unione Eu-ropea.

Un importante traguardo raggiunto dal progetto si è concretizza-to verso la fine di maggio, quando lungo una tratta autostradale neipressi di Barcellona, è stato condotto il primo test drive di un “trenostradale” com posto da trucks e auto in transito in mezzo al normaletraf fico veicolare. Il convoglio ha percorso in un giorno un totale di

200 km.Un “treno stradale” consiste di un veicolo guida seguito da al tri

veicoli. All’interno del progetto Sartre, gli attuali sistemi di sicurez-za, come telecamere e radar, vengono usati dai vei coli che seguonoper monitorare il truck guida così come altri veicoli nelle loro im-mediate vicinanze. Aggiungendo la co municazione wireless, i vei-coli del plotone imitano il comportamento del veicolo guida, accele-rando, frenando e svoltando nello stesso modo. In Spa gna, il convo-glio era formato da tre vetture e un truck Vol vo che seguivano iltruck leader, un Volvo FH. La distanza tra ciascun veicolo era dicirca 6 metri a una velocità di 85 km/h.

All’autista del truck leader il progetto Sartre ha assegnato unruolo fondamentale. Innanzitutto perché è richiesta una professiona-lità e una formazione specifica. Infatti, per chi è al volante dei vei-coli che seguono, l’o biettivo è consentire loro di rilassarsi per tuttoil tempo in cui sono supportati dal veicolo guida, al punto che pos-sono an che non impugnare il volante. Es sendo il comando del con-voglio una grande responsabilità, il driver del truck leader viene asua volta supportato da una se rie di dispositivi di sicurezza co me il

Lane Keeping Support di VolvoTrucks, il Driver Alert Supporte l’alcolock.

“Il focus sull’ambiente di la-voro del driver è al centro dellavoro di ricerca e sviluppo diVolvo Trucks - dice Carl JohanAlmqvist, Direttore Traffic &Product Safety di Volvo Trucks- Fa re del camion un posto dilavoro più sicuro e supportarel’au tista è uno dei modi più ef-ficienti che abbiamo per contri-buire alla sicurezza stradale. Edè anche parte fondamentale delnostro obiettivo finale: zero in-cidenti con un veicolo Volvo.La nostra partecipazione al pro-getto Sartre è dunque una natu-

rale estensione della nostra filosofia”. Il progetto pone l’accento an che sulla questione ecologica. L’im-

patto ambientale di un “treno stradale” è più basso di quello di unattuale sistema di traffico convenzionale, dal momento che i veicoliche seguono sono posizionati vicini sia al truck leader che a lorostessi po tendo così beneficiare di una più bassa resistenza aerodina-mica. Inoltre, migliorando il flusso del traffico si ottiene co me effet-to un più efficiente utilizzo della strada. Nell’industria dei trasporti,dove l’efficienza dei consumi di carburante è sem pre più un fattorecritico, queste scoperte sollevano domande su come i benefici otte-nuti debbono essere distribuiti. Per questo motivi, anche le analisidei modelli di business per i plotoni stradali sono parte integrantedel progetto Sartre. “Le a ziende di trasporto - afferma Frida Ramde,Manager Intelligent Vehicle Technologies di Vol vo Trucks - hannotutto da guadagnare dai convogli, ma c’è ancora molto lavoro dafare prima che sia possibile delineare in modo preciso quale sarà ilmodello di business. Il progetto Sartre ha preso il via nel 2009. Iveicoli coinvolti hanno finora percorso circa 10mila chilometri.Dopo il test in Spagna, il pro getto è entrato in una nuova fa se cen-trata sull’analisi dei con sumi.

Carl Johan Almqvist, Direttore Traffic & ProductSafety di Volvo Trucks

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LA NOSTRA FILOSOFIA

12DEALER N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

CAMPI BISENZIO - In molte al -tre nazioni europee è una prati-ca consolidata quella di tenereaperte alcune officine, piazzatein punti strategici, ventiquattroore al giorno, e non soltanto peri servizi di emergenza ma ancheper la normale routine. In Italiainvece l’unica struttura a offrirequesto tipo di servizio è la MaxService, un’officina di grandidimensioni che ha sede a Cam -pi Bisenzio (Fi), a poca distan-za dal casello dell’A1 e chequindi può andare a coprire iltraffico che percorre su e giù lapenisola, oltre naturalmente allaclientela locale.

Nella sua attuale configura-zione la Max Service è statainaugurata poco meno di unanno e mezzo fa e va a rafforza-re le attività di post-vendita del -le due concessionarie ToscanaTrucks e Truck Italia, fornendoquindi assistenza autorizzata siaai veicoli Renault Trucks che aquelli Mercedes-Benz. L’ac cor-do è stato reso possibile dalfatto che le due strutture han nola stessa proprietà.

L’esperienza con il 24 ore,cioè con l’apertura continuatadal lunedì mattina al sabato amez zogiorno, è già partita qual-che anno fa dalla Truck Italiaed è poi stata ampliata anche aiveicoli del costruttore francese,con l’apertura del nuovo centro,strutturato proprio per potersioccupare senza troppi problemidi entrambi i marchi.

A coprire i tre turni delle la-vorazioni pensa una squadra didiciotto meccanici, a cui posso-no, nei periodi di maggior piccolavorativo, essere aggregati altriprofessionisti provenienti dalleofficine che fanno parte delgruppo. A questi si aggiungonoquattro magazzinieri, due accet-tatori, che operano tutti i giornifi no alle 22, un consulente tec-nico e un operatore di back offi-ce.

Il team dei meccanici è statosuddiviso in squadre, mescolan-do il personale Renault Truckscon quello della Stella, in mododa poter sopperire a ogni esi-genza. Ognuna di queste agiscein maniera indipendente, sottola guida di un responsabile chefunge in pratica da capo offici-na durante lo svolgersi del pro-

prio turno.La clientela che frequenta il

centro in notturna è piuttostova riegata con una solida basecostituita da chi, dovendo ope-rare esclusivamente di giorno,approfitta della pausa notturnaper provvedere alla normalema nutenzione oltre che alle ri-parazioni, questo anche perché,per una precisa scelta dei titola-ri, il costo delle lavorazioni è u -gua le sia se queste ven gonofatte durante il giorno che du-

Campi Bisenzio per la normalemanutenzione. Per noi invece iltaglio ideale è sempre stato piùlegato alla clientela di zona, aquelle aziende mediamentestrutturate che potesse ottimiz-zare i loro fer mi macchina gra-zie al servizio notturno”.

Una clientela che poteva es-sere sufficiente per dare lavo-ro all’intera struttura?

“Eravamo abba-stanza sicuri di sì,sulla scorta dei nu-meri che già face-va quest’officinacon il turno digiorno e soprattut-to basandoci sulfatto che non ab-biamo avuto parti-colari costi ag-giuntivi nel farpartire questo pro-getto”.

Il personalesarà costato dipiù.

“Oltre a quelli che erano imi nimi sindacali, abbiamo ag-giunto un 30 per cento in più dipaga per chi copriva il turnonot turno. Però non abbiamo a -vuto neppure bisogno di inseri-re nuovo personale, l’officinaave va già una struttura di baseche era in grado di reggere i treturni. Mantenere un’attenzionemolto precisa riguardo ai costiera necessario per sostenere lanostra scelta di applicare lastes sa tariffa sia di giorno cheper gli interventi in notturna, ilche resta valido ancora oggi. O -ne stamente i primi diciotto me -si sono stati piuttosto duri, l’u -ni co fattore che ci ha permessodi andare avanti era che l’offi ci -na aveva già un buon volume di

ingressi e quindi di notte i mec-canici continuavano a fare il la-voro che non erano riusciti a fi-nire di giorno, ma non c’era unapporto di nuovi interventi”.

Oggi invece la situazione ècambiata?

“Piano piano le cose hannoiniziato a migliorare. Abbiamocominciato a stimolare tra iclienti l’esigenza di utilizzare ilservizio notturno, riducendo co -sì i tempi di fermo. Peccato chein seguito si è arrivati alla partepiù cruda di questa crisi e anchele aziende con cui ci si interfac-ciava costantemente, perché u ti -lizzavano il nostro servizio,han no dovuto lasciare dei mez -zi fermi e di conseguenza ridot-to le manutenzioni. Nel frattem-po però oltre a essere un servi-zio esclusivo, l’apertura nottur-na sta diventando anche unabuo na leva commerciale e riten-go ci dia un vantaggio competi-tivo, perché non è facilmentereplicabile, occorre una struttu-ra di base importante, sia co medimensioni che come persona-le”.

In che modo vi aiuta dalpun to di vista commerciale?

“Abbiano approcciato clientiche non si servivano del mar-chio Renault Trucks e che han -no acquistato i nostri mezzi invirtù proprio del servizio not-turno. In maniera meno eviden-te si tratta di un fenomeno cheva a toccare anche il segmentodei veicoli commerciali: ci sonoflotte nei dintorni che hannoscel to i Master grazie a questa

nostra caratteristi-ca. Inoltre di re-cente abbiamo av-viato un’a zio ne dimarketing legataagli autonegozi,agli ambulanti epiù in genere a chilavora in orari par- ticolari, a cui pos-siamo erogare unservizio unico evantaggioso”.

Crede chequalcuno vi se-guirà su questa

strada?“Mi aspetto che qualche

gran de officina lo faccia, ma inal tre regioni. In Toscana sequal cuno avesse voluto farlo sisarebbe già strutturato”.

Dopo diciotto mesi di atti-vità il bilancio della Max Ser-vice è positivo?

“Direi di sì, si è trattato di in- vestire ma dal punto di vista delpost-vendita si ripaga, il che erail primo obiettivo; in più ci ser -ve da volano per la vendita diqualche servizio e dei veicoli”.

Funziona anche la parte re-lativa al service offerto allegrosse flotte internazionaliche percorrono l’A1?

“Quella no. Abbiamo ungrosso problema sul come acce-dere ai grandi player europei”.

CAMPI BISENZIO - Anche tenendo conto del doppio mar-chio con cui lavora, sono importanti le dimensioni dell’of-ficina Max Service, che occupa un capannone di 2.900 mqa cui se ne aggiungono 4.500 di piazzale, in parte occupatida veicoli nuovi in esposizione, dato che il centro serveanche come punto di appoggio per la vendita.

L’officina vera e propria occupa circa 1.900 mq, mentreil magazzino ricambi ne comprende 500 (anche se in que-sto caso va aggiunto ulteriore spazio grazie alla scaffalatu-ra a due piani). Il resto è destinato agli uffici e all’accetta-zione.

A supporto della clientela è stata attrezzata una salad’attesa con quattro comodi divani, un televisore e la pos-sibilità di seguire in video le lavorazioni sul proprio veico-lo. Non mancano ovviamente i servizi igienici, fornitianche di doccia per chi deve fermarsi tutta la notte in atte-sa di riprendere la strada con il proprio camion riparato.

Nell’ampio spazio riservato alle riparazioni possono tro-vare posto fino a 20 veicoli di ogni tonnellaggio, dato chesono presenti anche due ponti da 70 quintali. Il tutto peruna rotazione quotidiana che può raggiungere anche i 35passaggi.

L’INTERA STRUTTURA SORGE SU UN’AREA DI QUASI 7.500 METRI QUADRATI

Moderna ed efficiente clinica per lavori rapidi e professionali

rante la notte. A questi si aggiungono natu-

ralmente i trasportatori che fan -no ricorso al servizio di assi-stenza 24 ore e anche chi hapor tato il veicolo a riparare digiorno ma può riaverlo in tempipiù rapidi dato che le lavorazio-ni possono continuare anchedopo la fine del turno normale,diminuendo così di molto i tem -pi di attesa.

“Il taglio iniziale che ci erastato suggerito - spiega MatteoTaverni, Amministratore dele-gato della Toscana Trucks - eradi lavorare sulle grandi flotteinternazionali, che, vista la no-stra posizione favorevole,avrebbero potuto fare tappa a

ASSISTENZA / Apertura continua 24 ore su 24 al servizio dei clienti trasportatori

Il primato va a Max ServiceL’OFFICINA, INAUGURATA POCO MENO DI UN ANNO

MEZZO FA, VA A RAFFORZARE LE ATTIVITÀ DI POST

VENDITA DELLE DUE CONCESSIONARIE TOSCANA

TRUCKS E TRUCK ITALIA, FORNENDO QUINDI

ASSISTENZA AUTORIZZATA SIA AI VEICOLI RENAULT

TRUCKS CHE A QUELLI MERCEDES-BENZ.

L’ACCORDO È

STATO RESO

POSSIBILE DAL

FATTO CHE LE

DUE STRUTTURE

HANNO LA

STESSA

PROPRIETÀ.

Al centro, Matteo Taverni, Amministratore delegato della Toscana Trucks. In alto, l’esterno dellastruttura di Campi Bisenzio; sopra e in basso, meccanici al lavoro all’interno dell’attrezzata officina.

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Noi consigliamo Renault Trucks Oils e Renault Trucks Financial Services

14ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Nel corso degli anni Settantala produzione si estende e oggiil core business aziendale è to-talmente focalizzato al settoredella climatizzazione automoti-ve, per veicoli in genere e conapplicazioni speciali: camion efurgoni, autobus, veicoli specia-li, veicoli refrigerati, mac chineda movimento terra e mezziagricoli, treni e metropolitane,veicoli militari, aeronautica.Alla sede principale di Cam bia-no, nel torinese, si affiancanoquattro depositi a Ro ma, Pado-va, Cantù e Firenze, per un’atti-vità di assistenza tecnica garan-tita mediante l’im pie go di per-sonale con decennale e sperien-za, tecnici che seguono il tra-sportatore in tutte le fasi di rela-zione con Autoclima, dalla defi-nizione della soluzione più ap-propriata all’assistenza durantei montaggi fino agli interventidi garanzia per eventuali di-sfunzioni.

Contattare Autoclima signifi-ca trovare come interlocutoricoloro che hanno studiato l’im-pianto o che lo conoscono intutte le sue parti, elemento fon-damentale per assistere l’autistain modo rapido e pra tico, siaesso un operatore del settore oun privato alle pre se con qual-che problema o curiosità ine-rente al condizionamento delproprio mezzo.

Oltre all’attività di assistenzadirettamente fornita dall’azien-da, Autoclima conta su una retedi ol tre 300 officine autorizzatesul territorio italiano e numero-si cen tri di assistenza all’estero,tutti specializzati nell’aria con-dizionata e periodicamente formati su prodotti e attività.

come condizionatore da stazio-namento per le postazioni guidadegli autobus cittadini.

I bus urbani, quando sostanoal capolinea in rispetto delle pro- grammazioni dei percorsi, nonsempre possono godere di zoned’ombra. Proprio per questo rap-presentano la massima sfida perFresco 6000 RT, che si dimostraideale per questo tipo di applica-zione. Inoltre l’au tista del bus,che non sempre può godere diun climatizzatore al posto guida,sfrutterà lo stesso impiantoanche durante il trasferimento daun capolinea all’altro.

La resa effettiva di Fresco6000 RT è pari a ben 1.800watt, con un assorbimento di 15A in modalità standard e 35 Aal massimo e un peso di 39 kg.Come in tutti i modelli Autocli-ma è presente il dispositivosalva batterie per garantire sem-pre l’avviamento del mez zo.

Fresco 6000 RT va ad affian-carsi nella gamma dei condizio-natori da stazionamento Auto-clima a Fresco 3000 RT da 950Watt di resa effettiva, il modellodal minor assorbimento (solo7,5 A) esistente sul mercato, ingrado di garantire un tempo diutilizzo molto più lungo e mi-

nori rischi di abbattimento dellebatterie. Nel catalogo Autocli-ma 2012 troviamo inoltre nuovikit di cornici di accoppiamentoper diversi modelli di truck, tragli altri per il nuovo Mercedes-Benz Actros MP4 e per il DafXF105 Super Space Cab.

Con la sua ampia gamma diimpianti di climatizzazione peri veicoli commerciali e indu-striali, Autoclima viene in soc-corso di chi deve equipaggiareun truck o un bus sprovvisto diclimatizzatore montato in origi-ne. Un’iniziativa imprenditoria-le nata ai tempi in cui il condi-zionatore era un raro optional eche nel corso degli anni si è tra-

sformata in esperienza e capaci-tà di realizzare prodotti al top intermini di qualità e affidabilità.Ragioni che da anni hanno con-vinto alcuni costruttori europeiad affidarsi ai kit Autoclima e acommercializzarli con il pro-prio marchio.

La storia di Autoclima ha i -ni zio negli anni Cinquanta,quan do l’intraprendenza di al-cuni giovani tecnici porta allaspe rimentazione e alla realizza-zione di impianti di condiziona-mento per veicoli. È poi nel1963 che Autoclima inaugura laprima vera sede societaria aBei nasco, in provincia di Tori-no.

CAMBIANO - I condizionatori dastazionamento devono poter of-frire, oggigiorno, il massimocom fort termico direttamentenel vano cuccetta. E devono es-sere utili sempre, non solo neime si estivi, offrendo le miglioricondizioni quando l’autista èfermo e si concede finalmentela sospirata pausa in attesa di ri-partire riposato. Autoclima, a -zien da piemontese specializzatanel settore della climatizzazio-ne, che nel biennio 2003-2004ha per la prima volta avviato lostudio e la successiva commer-cializzazione di un condiziona-tore che fa risparmiare carbu-rante e favorisce il benessere abor do, ha recentemente arric-chito la sua gamma di condizio-natori da stazionamento deno-minata Fresco con un nuovopro dotto.

Si chiama Fresco 6000 RT,ed è un modello sviluppato peri montaggi su cabine di stileamericano, con volumi moltopiù grandi e senza particolariinclinazioni del tetto, ma chepuò comunque, viste le sue ca-ratteristiche tecniche, essereutilizzato anche su mezzi spe-ciali di tipo europeo o, meglioancora e come già avviene,

AUTOCLIMA / Arriva nella gamma il modello dalla resa effettiva pari a 1.800 Watt

Il riposo nelle migliori condizioniA FRESCO 3000 RT, IL MIGLIORE SUL MERCATO

QUANTO A CONSUMI, SI AFFIANCA IL 6000 RT PER

VOLUMI PIÙ GRANDI E PER IL POSTO GUIDA.

CNH / Lo stabilimento di Modena mette a disposizione un’unità di soccorso

In campo per l’emergenza

TORINO - La raffica di terremoti che ha colpito l’Emi-lia ha suscitato un’ondata di solidarietà e d’impegno daparte dell’imprenditoria locale, desiderosa di procede-re alla ricostruzione e sperare nel ritorno a una vitanormale nel più breve tempo possibile. Il mondo deltrasporto professionale non ha fatto eccezione, anzi:forti della competenza specifica di operatori e veicoliin grado di occuparsi senza problemi di movimentareterra e detriti o di allestire in breve tempo officine mo-bili, i costruttori li hanno messi a disposizione dellefor ze dell’ordine che si sono occupate del post-terre-moto.

Un esempio di tale straordinaria opera di disponibili-tà arriva da CNH Global N.V., leader mondiale nel set-tore delle macchine agricole e del movimento terra conoltre 11.300 concessionari in circa 170 Paesi. In seguitoagli eventi sismici che hanno gravemente colpito l’Emi-lia, CNH, presente sul territorio con uno stabilimentoproduttivo a Modena e un sito di Ricerca e Sviluppo ecentro logistico a San Matteo, nel modenese, ha messoa disposizione della Protezione Civile un’u nità di soc-corso di emergenza, composta da macchine movimentoterra, officine mobili e operatori. Sotto il coordinamen-to della Protezione Civile, l’unità opera in maniera au-tonoma e dispone di 12 mezzi movimento terra leggeri(sollevatori telescopici, miniescavatori, minipale com-patte, terne) e pesanti (escavatori, pale gommate) deimarchi New Holland, cinque officine mobili, autocarriIveco per trasporto macerie e 20 operatori e meccanici,tra personale di CNH e dei suoi concessionari.

L’unità, organizzata in quattro squadre, è operativanei Comuni tra i più colpiti dal sisma: Cavezzo, FinaleEmilia e Medolla, tutti in provincia di Modena. Dopoaver preparato la superficie dei campi di accoglienzadegli sfollati, la task force CNH è all’opera per realiz-zare la rete fognaria, ripulire le vie del centro storico,demolire gli edifici pericolanti e smaltire le macerie.

Inoltre, alla luce dell’inagibilità di numerosi capannoniindustriali nelle zone colpite dal sisma, la società hamesso a disposizione il complesso industriale di Cento,nel ferrarese, affinché le aziende locali che lo necessita-no possano trovare una sede dove riprendere rapida-mente le attività produttive.

Per quanto riguarda il supporto ai clienti, CNH, tra-mite le proprie strutture di assistenza, ha effettuato visi-te presso le aziende agricole e i contoterzisti del territo-rio che hanno subito danni ai mac chinari, per accertarsiche le strutture non abbiano riportato danni tali da pre-giudicarne l’a gi bi lità e che siano idonei per l’attività la-vorativa in piena sicurezza.

CNH è un’azienda la cui quota di maggioranza ècontrollata da Fiat Industrial. Raccoglie l’esperienza ela tradizione delle sue famiglie di marchi Case e NewHolland, unendole alla forza e alle risorse delle sue or-ganizzazioni commerciali, industriali, finanziarie e dipost-vendita presenti in tutto il mondo.

DOPO IL TERREMOTO MEZZI CNH SONO

OPERATIVI IN EMILIA-ROMAGNA PER LE

COMPLESSE OPERAZIONI DI RICOSTRUZIONE.

SAN MAURO TORINESE - TNTExpress, tra i leader mondialinei servizi di trasportoespresso, ha ricevuto il premioFranz Edelman 2012 per il suoprogramma “GlobalOptimization” (GO), cheutilizza metodi avanzati diricerca operativa perottimizzare il network ditrasporto dell’azienda. Aconsegnare il premio è statol’Institute for OperationsResearch and the ManagementSciences (INFORMS) diHuntington Beach, inCalifornia. Il premio Edelman èconsiderato uno deiriconoscimenti più ambiti delsettore della ricerca operativa,la disciplina in cui vengonoapplicati i più avanzati metodianalitici, come la definizione dimodelli, per migliorarel’efficacia decisionale.L’utilizzo di questi strumentiper migliorare il network èormai una prassi consolidataper TNT Express, che puòdeterminare così rotte piùefficienti e un minorchilometraggio percorso. Ilpremiato programma GO copremolteplici aspetti delleoperazioni TNT Express,comprendendo la pianificazionedel posizionamento dellestrutture, l’ottimizzazione dellelinee, la gestione della flottaaziendale e del personale. Solonel 2011 TNT Express haimplementato 200 progettid’ottimizzazione del network.

TNT EXPRESS

È SUO IL PREMIOFRANZ EDELMAN 2012

TORINO - L’Iran ha ammesso diavere sviluppato un programmanucleare e la situazione nelPaese resta tesa e complicata.Per questo motivo FiatIndustrial ha deciso disostenere gli sforzi delladiplomazia internazionale peruna soluzione diplomatica eannunciato che, con effettoimmediato, le sue societàcontrollate non svolgeranno piùattività relativamente a prodottio componenti la cuidestinazione finale nota sial’Iran. Naturalmente, sarannoadempiuti gli obblighigiuridicamente vincolanti per ilimitati impegni già esistenti.Le vendite a soggetti iranianiconcluse negli scorsi anni dasocietà controllate di FiatIndustrial sono state nonsignificative dal punto di vistasia quantitativo sia qualitativoe hanno interessato prodottiesclusivamente a uso civile. Le attività delle societàcontrollate da Fiat Industrialche hanno intrattenuto rapporticommerciali con societàiraniane sono sempre statecondotte in conformità a tutte lenormative applicabili inclusequelle dell’Onu, dell’UnioneEuropea e dell’Italia. Un veropeccato se si considera chel’Iran, il cui nome ufficiale èRepubblica Islamica dell’Iran,è il 18esimo Paese al mondoper estensione e come talepotrebbe ben calamitare gliinvestimenti delle aziendeinteressate a una strategianell’Asia Occidentale.

FIAT INDUSTRIAL

NO A RAPPORTICON L’IRAN

Fresco 6000 RT è un condizionatore che fa risparmiare carburante efavorisce il benessere a bordo, sia sui truck che sugli autobus.

16ON THE ROAD N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

È LA CONFERMA CHE IL SUCCESSO EUROPEO DI

QUESTO VEICOLO, ALMENO NELLA VERSIONE

TRATTORE, NON È ARRIVATO A CASO, MAGARI È

STATO AIUTATO DALLA CRISI CHE HA CAMBIATO LE

PRIORITÀ DELLE AZIENDE, MA SOPRATTUTTO È

DOVUTO AL FATTO CHE IN QUESTO MODELLO SI

TROVA TUTTO QUELLO CHE SERVE DAVVERO, SENZA

TROPPI FRONZOLI MA ANCHE SENZA LACUNE, CON

IN PIÙ UN’EFFICIENZA CHE HA DELL’INCREDIBILE.

DAF TRUCKSFT XF105.460 ATe

Mauro Zola

MILANO - Il dato più impor-tante lo trovate in fondo aquesta pagina. Si tratta natu-ralmente di quello relativo alconsumo. Del resto la serieATe dell’XF105 è nata con ununico scopo, consumare po co,il meno possibile. E do poaverlo testato sul nostro abi-tuale percorso possiamo tran-quillamente affermare che l’o -biettivo è stato raggiunto.

Sen za adottare artifici partico-lare, senza effetti speciali o in-novazioni clamorose il trattoreDaf nella sua forma consueta,con soltanto qualche aggior-namento e sulla base di unaormai lunga esperienza suquesto tipo di motore (e suquesta cabina) riesce a porsicome punto di riferimento ri-spetto a buona parte della con-correnza. Una conferma che ilsuccesso europeo di questoveicolo, almeno nella ver sionetrattore, non è arrivato a caso;magari è stato aiutato dal lacrisi che ha cambiato le prio ri-tà delle aziende, ma soprattut-to è dovuto al fatto che in que-sto modello si trova tuttoquel lo che serve davvero,senza troppi fronzoli maanche senza lacune, con in piùun’efficienza che ha dell’in-credibile.

COLORAZIONEACCATTIVANTE

A caratterizzare fin dall’e -sterno la nuova versione, oltreal la colorazione piuttosto ac-cattivante, è lo spoiler monta-to sul tetto, che ha la partico-larità di poter essere controlla-to dall’autista, tramite un sem-plice meccanismo manuale.Posizionato sul retro della ca-bina questo per mette di modi-ficare il grado d’inclinazionedello spoiler a se conda dellaconfigurazione del semirimor-chio ma anche dei percorsi odelle caratteristiche climaticheche si vanno ad affrontare. In-vece non si vedono ma ci sonole modifiche, o sarebbe me-glio dire ottimizzazioni, ap-portate al motore MX, chenon è sicuramente l’ultimo ar-rivato sul mercato, il che hadato tempo a Paccar di affi-narne al massimo le caratteri-stiche. In quest’ultima versio-ne, in regola con la normaEEV sulle emissioni, sono adesempio stati rinnovati i pisto-

LA CARTA D’IDENTITÀ

Cognome - DafNome - FT XF105.460 ATe Cabina - Space Cab.Motore - MX 340, EEV, 12.900 cc, 6 cilindri in linea, 24 valvole, dieselcon gruppo pompa elettronico, turbocompressore con intercooler, con-vertitore catalitico SCR, filtro antiparticolato, potenza 340 kW/462 cv da1.500 a 1.900 giri/min, coppia 2.300 Nm da 1.000 a 1.410 giri/min.Cambio - Automatizzato AS Tronic Full a 12 marce + 2 retromarce, conHill Start Aid.Pneumatici - 315/70 R22,5 Goodyear LHS2+ (primo asse), LHD2+ (se-condo asse).Sospensioni - Anteriori a balestre paraboliche con ammortizzatori tele-scopici e stabilizzatori, posteriori pneumatiche a gestione elettronica, aquattro cuscini d’aria, con ammortizzatori telescopici e stabilizzatori.Freni - A disco sulle quattro ruote, con EBS, ABS, ASR, SMR (assisten-za e controllo prestazioni impianto frenante). Freno motore MX.Dimensioni - Passo 3.600 mm. Equipaggiamento - Xtra Safety Pack: fari allo Xeno, controllo velocitàdi crociera adattivo con allarme anticollisione, avvertimento abbandonocorsia, segnalazione retromarcia, videocamera laterale con monitor, ESP.Serbatoio carburante - 430 l (AdBlue 100 litri)

Campione del risparmio

Perfetta la posizione di guida (sopra), impreziosita dal sedile pneumatico, perfetta la disposizione deicomandi così come la zona notte (sotto), con un materasso a molle spesso 15 centimetri.

17ON THE ROAD N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Iveco EcoStralisAS 440S46T/P ECabina: Active TimeMotore: Cursor 10. 6 cilindriin linea, 10.308, potenza 338kW/460 cv a 2.100 giri/min,coppia 2.100 Nm a 1.050 gi -ri/min.

Man TGX 18.440BLS Efficient LineCabina: XLXMotore: D2066LF40. 6 cilin-dri in linea, 10.518 cc, potenza324 kW/440 cv da 1.500 a1.900 giri/min, coppia 2.100Nm da 1.000 a 1.400 giri/min.

Mercedes-BenzNuovo Actros 1845 LSCabina: StreamSpaceMotore: OM471 A R6. 6 cilin-dri in linea, 12.809 cc, potenza330 kW/449 cv a 1.800 gi -ri/min, coppia 2.200 Nm a1.100 giri/min.

Renault Trucks PremiumOptifuel 460.18 TCabina: ProfondaMotore: DXi 11. 6 cilindri inli nea, 10.800 cc, potenza 339kW/460 cv a 1.800 giri/min,coppia 2.200 Nm da 950 a1.400 giri/min.

Scania G 440 LA MNA

Cabina: HighLineMotore: DC13 10. 6 cilindriin linea, 12.700 cc, potenza324 kW/440 cv a 1.900 gi -ri/min, coppia 2.300 Nm da1.000 a 1.300 giri/min.

I concorrenti

MILANO - Per quanto un veicolo sia ottimizzato la dif-ferenza sui consumi la fa sempre e comunque l’autista.Per questo Daf, come del resto gran parte dei concor-renti, ha abbinato l’uscita del modello ATe con la pro-posta di un corso di formazione per autisti, organizzatoin collaborazione con gli specialisti di GuidaPilotare,la scuola di guida gestita all’Autodromo di Misanodal l’ex pilota di Formula 1 Siegfried Stohr.

I corsi si tengono direttamente nelle varie concessio-narie Daf e comprendono sia una parte teorica sia unapratica, in cui vengono spiegato i termini della guida

razionale, apparentemente banali, dato che compren-dono consigli come: evitare accelerazioni non necessa-rie, restare nella zona verde del contagiri, guidare a ve-locità costante e sempre con la marcia più alta inserita.

Invece evidentemente tanto banali non sono sedopo il corso i miglioramenti sono in media del 5/10per cento nel breve termine, e del 3/5 per cento quandol’effetto delle lezioni si è un po’ appannato. Lasciamoche siate voi a fare i conti su quanto ciò rappresenta inrisparmio economico per ogni veicolo alla fine dell’an-no.

PER CHI VUOLE OTTENERE ANCORA DI PIÙ

Affidarsi all’abilità degli istruttori della scuola di Stohr

ni, comprese fasce elastiche ecanne, in più il collettore discarico è stato completamenteincapsulato e l’iniezione mi-gliorata. Una particolare at-tenzione è stata riservata al lariduzione di eventuali perdite,sia meccaniche che termiche.A tutto ciò è poi stato aggiun-to il freno motore MX, un li-mitatore di velocità tarato a 85km/h invece dei consueti 89 eperfino un sistema di arrestoautomatico che provvede aspegnere il propulsore dopocinque minuti passati al regi-me minimo (attenti quindi anon distrarvi durante le codein autostrada ma anche, final-mente, fine degli sprechi).Tutto ciò secondo il costrutto-re ha fatto sì che il con sumodell’XF 105 diminuisse di un3 per cento.

NIENTE È STATOTRASCURATO

Lo stesso processo è statoapplicato al cambio automa-tizzato AS-Tronic qui nellasua versione a dodici marce,che ven gono cambiate tenen-do con to soprattutto dei con-sumi, il che come già detto nel

corso del la nostra prova, inparticolare nel tratto di stradastatale, si è rivelato indispen-sabile per raggiungere quei li-velli di risparmio.

Se tutto nell’ATe è focaliz-zato sulla questione consumi,que sto non vuol dire che sianosta te trascurate altre esigenze,in particolare quelle relativeal la sicurezza. E quindi allafine poco importa se Daf è ar-rivata buon ultima nell’ado-zione di par ticolari comel’Adaptive Crui se Control(naturalmente abbinato al di-spositivo anticollisione), op-pure il Lane Guard System, ilprimo che adatta la ve locità suquella del veicolo che prece-de, il secondo che segnalaquando si supera la linea didemarcazione della corsiasenza attivare gli indicatori didirezione. L’importante è lasostanza, cioè che funzioninoa dovere. Una nota più chepositiva la merita l’impiantofrenante, che abbiamo testatoin condizione limite a causadella distrazione di un’auto-mobilista che ci ha tagliato lastrada, la prontezza di riflessidel driver e l’efficacia di di-schi e ABS hanno permesso di

evitare il patatrac.Completiamo la panorami-

ca sulla meccanica parlandodelle sospensioni, che sono abalestre sull’anteriore e, comevuole or mai regola consolida-ta, pneumatiche dietro. Questogarantisce un ottimo livello dicomfort, anche se le sospen-sioni della cabina sono fintroppo morbide, il che produ-ce un effetto “mare aperto”poco piacevole, o forse questosuccede soltanto se si è se dutial posto del passeggero, da toche il tester olandese nonsem brava risentirne.

Non resta quindi che passa-re alla cabina, che è la SpaceCab, cioè la più piccola traquelle in dotazione all’XF105.Proprio per questo stupiscequanto sia lo spazio interno, ameno di non essere veramentealti si sta infatti tranquilla-mente in piedi, ap profittandodel minimo gradino del tunnelmotore e ci sono davvero tantiscomparti portaoggetti. Sottoil lettino, ad esempio, si trova-no a sinistra un vano chiusoda 150 litri e una scatola aper-ta da 60 litri, a destra duespazi aperti, uno da 150 litri euno da 85 litri, in mezzo trovapo sto il frigorifero da 42 litri eun altro spazio aperto da 25litri con apribottiglie. A questivan no aggiunti i tre grandisportelli sopra il parabrezza,insomma una dotazione chepuò soddisfare qualsiasi esi-genza, anche di chi deve per-nottare a bordo più volte insettimana. Anche in questocaso Daf ha potuto contaresulla lunga militanza in servi-zio di questa cabina, che ha dibase dimensioni generose, eche è stata mano a mano affi-nata fino a renderla pratica-mente per fetta. Perfetta la po-sizione di gui da, impreziosita

in questo ca so dal sedile pneu-matico, perfetta la disposizio-ne dei comandi, perfetta lazona notte, con un materassoa molle spesso 15 centimetri,che garantisce un adeguato ri-poso, perfetta perfino la dota-zione opzionale, che com-prende alcune aggiunte indi-spensabili come il riscaldatoreausiliario.

PROMESSEMANTENUTE

Sulla strada il Daf ATemantiene tutto quello che pro-mette, la potenza è ben modu-lata dal cambio che pare com-petitivo (an che in confrontoad altri e sempi più celebrati ecostosi). In autostrada si viag-gia su me die interessantisenza problemi e soprattuttocon consumi che sono tra imigliori che abbiamo mai po-tuto riscontrare, ma questo inrealtà non stupisce. Dovel’XF105 regala sorprese èsulle stradi statali e provincia-li, dove rotonde, salite, traffi-co congiurano per alzare il li-vello dei con sumi. Natural-mente in queste condizioni di-sporre di qualche cavallo inpiù (magari an che soltantouna ventina) sarebbe auspica-bile, ma è comunque incredi-bile come si riesca comunquea mantenere una media accet-tabile, raccogliendo un risulta-to tra i migliori.

Il segreto, l’abbiamo giàdetto, sta nell’affinare le carat-teristiche primarie del pesanteolandese, che oggi è giunto alsuo massimo sviluppo. Restada vedere quanto di questaesperienza i progettisti Paccarriusciranno a ribaltare sulnuovo modello destinato amontare il motore Euro 6 pre-sentato di recente.

Autostrada A4 Barriera di Milano - Carisio

Km 67,14 Litri 16,624 Media 4,03 km/l

S.S. 230/S.S. 143 Crocicchio - Biella - Cavaglià

Km 36,77 Litri 15,316 Media 2,4 km/l

Autostrada A4 Santhià - Barriera di Milano

Km 76,77 Litri 15,84 Media 4,84 km/l

Oltre che per il design accattivante e moderno, XF105 ATe sidistingue per una cabina spaziosa e ben equipaggiata.

18ON THE ROAD N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Nissan Cabstar35.14 RGMotore: YD 25 K3 140 - Cilin-drata: 2.488 cc. Euro 5. Potenzamax CE: 100 kW/136 cv a3.600 giri/min. Coppia maxCE: 270 Nm da 1.600 a 3.200giri/min. Passo 2.500 mm.Masse - MTT 3.500 kg. Tarasenza allestimento 1.758 kg.

Isuzu LS35 E

Motore: 4JJ1E5N - Cilindrata:2.999 cc. Euro 5 /EEV. Potenzamax CE: 110 kW/ 150 cv a2.800 giri/min. Coppia maxCE: 375 Nm da 1.600 a 2.800giri/min. Passo 2.490 mm.Masse - MTT 3.500 kg. Tarasenza allestimento 2.005 kg.

Mitsubishi Canter 3S13

Motore: 4P10T3 145 - Cilin-drata: 2.998 cc. EEV. Potenzamax CE: 107 kW/145 cv a3.500 giri/min. Coppia maxCE: 370 Nm da 1.600 a 2.800giri/min. Passo 2.500 mm.Masse - MTT 3.500 kg. Tarasenza allestimento 1.865 kg.

I concorrenti

vantaggio se si deve mano-vrare in spazi ristretti.

SCHIENAPROTETTA

Il sedile del conducente,pur se piuttosto essenziale,non cau sa problemi allaschiena neppure se si devonopercorrere tratte di medialunghezza. Ai due pas seggeriè riservata una panchetta condue schienali, con quellocentrale che può essere ab- battuto e si straforma in unpratico tavolino con tanto dipinza per trattenere docu-menti e bolle di consegna eche può anche essere trasfor-mato in un vano portatutto.Che è piuttosto u tile, datoche per il resto i po sti in cuistivare i normali oggetti di la-voro non abbondano, vi stoanche lo spazio ridotto a di- sposizione. Per trovare il pro-prio posizionamento ideale,ol tre che sullo scorrimentodel sedile, che non è inveceregolabile in altezza, si puòcontare sul meccanismo chepermette di regolare il volan-te sia in altezza che in incli-nazione.

Viste le possibili applica-zioni del Maxity è scontatoche la strumentazione sia es-

QUANTO MAI VERSATILE PER LA RACCOLTA RIFIUTI,IN VIRTÙ DELL’ESTREMA MANOVRABILITÀ FAVORITA

ANCHE DALLA CABINA AVANZATA E DA UN

DIAMETRO DI STERZATA CHE, CON IL PASSO PIÙ

CORTO, SUPERA DI POCO I 5 METRI. CARTA

VINCENTE ANCHE LA DISPONIBILITÀ DELLA GUIDA A

DESTRA, MOLTO APPREZZATA DAGLI OPERATORI.

RENAULT TRUCKSMAXITY 140.35/6AC L1 GUIDA DX

Mauro Zola

MILANO - Forse soltantoadesso, anche grazie alla crisiche spin ge a utilizzare al me-glio tut to quello che si può,viene sfruttata in pieno laversatilità del Maxity, che sista dimostrando un mezzoideale anche per le municipa-lizzate, ad e sem pio comesupporto nella rac colta dei ri-fiuti. Ciò in virtù del le suedoti precipue, come l’e strema

manovrabilità, anche graziealla cabina avanzata e a undiametro di sterzata che, conil passo più corto, supera dipo co i 5 metri. In più, aiuta ilfatto che siano disponibiliversioni con guida a destra,molto apprezzate dagli opera-tori, che pos sono così costeg-giare senza troppa fatica imarciapiedi. E proprio unesemplare con guida a destrae allestimento svuota casso-netti è il protagonista dellanostra prova su strada.

COMODITÀIN CABINA

Lasciando da parte per ilmomento il sistema piuttostocomplesso con cui il Maxityè stato allestito, prendiamocontatto con la cabina, che èla più piccola tra quelle incircolazione (se si escludequella del gemello/rivaleCabstar) ma non per questopoco comoda. Certo, chi èabituato a un normale furgo-ne si sentirà inizialmente adisagio a trovarsi così inavanti, ma è perfino super-fluo ribadire che il grado disicurezza in caso di urtofrontale è garantito, e poi nonci vuole molto a prenderecon fidenza e apprezzare il

Votato alle municipalizzate

La manovrabilità, vera carta vincente del Maxity, viene supportata da una buona visibilità su tutti i lati, anche se viaggiare sulla destra con ilvolante sempre a destra rende piuttosto arduo il punto cieco sul lato sinistro. L’utilizzo finale di questo mezzo rende però il problema impalpabile.

19ON THE ROAD N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

LA CARTA D’IDENTITÀ

Cognome - Renault Trucks Nome - Maxity 140.35/6 AC L1 Guida DX Cabina - Singola.Motore - DXi 2.5. Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea.Alimentazione: iniezione diretta Common rail, turbocom-pressore. Distribuzione: asse a camme in testa con cinghiadentata. Livello ecologico; Euro 5. Cilindrata: 2.488 cc. Po-tenza max CE: 140 cv a 3.600 giri/min. Coppia max CE: 270Nm a 1.600 giri/min.Cambio - A sei marce.Pneumatici - 195/70 R15.Sospensioni - Anteriori indipendenti a doppia triangolazionetrasversale, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice;posteriori a lame paraboliche, con ammortizzatori idraulici ebarra stabilizzatrice.Freni - A disco con ABS, EBD.Dimensioni - Passo 2.500 mm. Lunghezza cabina 1.650 mm,larghezza cabina 1.574 mm. Masse - MTT 3.500 kg. Tara senza allestimento 1.696 kg.Serbatoio carburante - 90 litri.

MILANO - Edilizia, servizi pubblici, ma anche consegne.Sono questi gli utilizzi più frequenti per il Maxity di Re-nault Trucks, che riesce a dimostrarsi all’altezza di un talenumero di diverse aspettative grazie a una gamma che sepure non vastissima si presenta ben differenziata. Prima ditutto nella portata: anche se in Italia le vendite si concen-trano sulle versioni con Massa totale a terra di 3,5 tonnel-late, è disponibile anche una versione da 4,5 tonnellate. A

queste si aggiunge la 3,5 tonnellate Detarata, cioè rinforza-ta per ospitare allestimenti particolarmente impegnativi.

Tutte le versioni possono essere ordinate con la classi-ca cabina Corta, oppure con la versione Doppia Cabina,dedicata in particolare all’edilizia o ai lavori pubblici, e piùin generale alle operazioni in cui sia richiesta la presenzadi un’intera squadra. Naturalmente in questo caso se sisceglie la versione da 3,5 tonnellate bisogna fare i conticon una tara che riduce di molto le scelte in fatto di allesti-mento.

Altra differenziazione importante riguarda i passi, chesono tre, oltre all’entry level che prevede una distanza di2.500 mm tra i due assi (non disponibile per i modelli condoppia cabina), sono previste versioni da 2.900 e 3.400mm. E tre sono anche le potenze, suddivise tra le due mo-torizzazioni. Alla base c’è il 2.5 litri oggetto della prova,disponibile sia con 120 cv, e in questo caso abbinato diserie al cambio a cinque marce, che con 140 cv (questa èla base di partenza per il doppia cabina). L’alternativa è untre litri, che ha più o meno le stesse caratteristiche di base,ma può raggiungere gli standard EEV e i 150 cv a 3.400giri/min, con una coppia di 350 Nm dai 1.300 giri/min.Inutile rimarcare come in questo caso oltre alle prestazioniaumentino anche i consumi e si riduca il carico utile.

Ciliegina finale sulla torta la possibilità di avere unbuon numero di versioni con guida a destra, il che ne am-plifica l’utilità in casi particolari come la raccolta porta aporta dei rifiuti.

UNA GAMMA NON VASTISSIMA MA BEN DIFFERENZIATA

Numerose le missioni alle quali il Maxity assolve

senziale, nel nostro caso conuna serie di aggiunte specifi-che legate al l’al lestimento,ma non mancano comunquele informazioni di cui non sipuò fare davvero a me no. Laposizione del cambio, in que-sto caso un più efficace seimarce, ma volendo rispar-miare si può scegliere ancheuna versione a cinque marce(e sclu sivamente in abbina-mento al motore meno poten-te), sarebbe abbastanza prati-ca, non fosse che nel nostrocaso si trova dal lato “sba-gliato” e quindi richiede uncerto periodo di tempo perimpratichirsi.

CABINAPERSONALIZZATA

Così come bisogna stareattenti a qualche im puntaturache caratterizza in particolarele prima marce e a una dispo-sizione, soprattutto del la re-tromarcia, non del tutto con- sona. Difetti in realtà presentianche sulla trasmissione delMaster, in particolare nellepri me serie. Il rapporto alponte piut tosto corto favori-sce i continui stop and go chemolte delle mission a cui èdestinato il Ma xity rendononecessari, preservando la fri-zione, mentre una coppia alponte lunga permette di sfrut-tare bene la sesta marcia, cal-mierando il consumo di car-burante.

La cabina può naturalmen-te essere personalizzata attra-verso il catalogo degli optio-nal, che comprende un sediledel conducente regolabile,

impianto Gps, climatizzatoree perfino un vano ter mico re-frigerato, molto utile per chi,ad esempio, opera in can tie-re.

Il motore, nel nostro casocon una cilindrata da 2.5 litri,quindi inferiore a quella deicon correnti con tutto ciò checomporta a livello di consu-mi, è un classico quattro ci-lindri a sedici valvole, chegrazie a inie zione diretta

Common rail, è in grado sisviluppare 140 cv e una cop-pia di 270 Nm, magari nontroppo elevata ma già dispo-nibile da 1.600 giri/min. Ilraggiungimento degli stan-dard Euro 5 è stato raggiuntoadottando un Filtro Antiparti-colato. Dal punto di vista del-l’utilizzo su strada si rivelapiù che adeguato, in grado dimuovere il Ma xity anche apieno carico sen za tentenna-menti. Anzi, se le condizionidella strada lo per mettono, cisi può addirittura toglierequalche soddisfazione spre-mendone a fondo la cavalle-ria. La risposta è pari a quelladi una autovettura e lo stessosi può dire dello sterzo, cherisulta preciso e pronto ai co-mandi del guidatore.

COMFORT SUTUTTI I TERRENI

Allo stesso modo la fre na-ta è garantita dall’impiantoche poggia su quattro dischi,a cui si aggiungono l’ormaiindispensabile ABS, e la ge-stione e let tronica della frena-ta. Tra le possibili aggiuntemolto utile quel la dell’assi-stente alle partenze in salita,che evita scomodi punta/tac -co quando ci si deve inerpi-care magari carichi, nellestrette strade di montagnache, almeno nel Nord Italia,sono diventate presto terra diconquista del Maxity.

Nonostante le sospensionipo steriori a balestre, anche amez zo scarico non si sentonofastidiosi saltellamenti delposteriore e il comfort restabuono su ogni tipo di fondo.Ciò anche grazie al buono la-voro delle sospensioni indi-pendenti montate sul primoasse, supportate da una barrastabilizzatrice da ben 26 mm.

La manovrabilità, checome emerge nel corso dellaprova è la vera carta vincentedel Ma xi ty, viene supportatada una buo na visibilità sututti i lati, anche se viaggiaresulla destra con il volantesempre a destra rende piutto-sto ampio il punto cieco sullato sinistro del veicolo. Po comale, l’utilizzo finale di que-sto mezzo rende il problemaim palpabile.

L’allestimento particolareche ha fatto da contorno allano stra prova non fa inveceche con fermare le buone dotidi ver satilità del telaio del

piccolo camion francese, chepur garantendo una portatautile superiore a quella deiconcorrenti, che nella versio-ne in prova, allestimentoescluso, supera i 1.800 kg,conta su di una struttura alongheroni tanto semplicequan to robusta, che può inol-tre essere adattata secondo lespecifiche richieste dall’uten-te, ad esempio rinforzando lasospensione posteriore, cheha comunque già di serie unacapacità di 2,2 q.

Riassumendo, il Maxity sipre senta come un ottimo sup-porto nella raccolta dei rifiu-ti, grazie all’agilità con cui

può muo versi nel centro città.Allo stesso modo con un cas-sonato, anche ribaltabile, puòessere un utile aiuto per lapiccola edilizia, ad esempionelle ristrutturazioni dei cen-tri storici.

C’È ANCHEIL FURGONATO

Ha faticato invece un po’più del do vuto, in Italia, aimporsi in versione furgona-ta, dove invece può comun-que dire la sua, in vir tù diuna tara decisamente bas sa edella solita agilità in spa zi ri-stretti.

FIAT PROFESSIONAL

METANO ALPRIMO POSTOMODENA - Fiat GroupAutomobiles non poteva mancarea una fiera, di nuova concezione,strut turata e dedicata aimprenditori, gestori e lavaggistidei settori Car Wash, Carburantialternativi, Downstream (dallaraffinazione alla distribuzione) eStazioni di servizio. Alla secondaedizione di “Oil&nonoil -Stoccaggio & TrasportoCarburanti”, fiera biennale mirataal mondo dei servizi dei veicoli edei conducenti e dedicata allagrande filiera della distribuzionedel carburante, era presente coisuoi prodotti di punta anche Fiat.In particolare, sul fronte deicombustibili alternativi Fiatritiene che la propulsione ametano sia attualmente la scelta

tecnologica più appropriata percontribuire a ridurrel’inquinamento nelle aree urbanee ridurre le e mis sioni di CO2.Dunque, il metano è il carburantepiù “pulito” oggi disponibile ed èdi gran lunga anche il piùeconomico come dimostra un’eco -no mia d’esercizio rispetto allaben zina (in termini di costo delcarburante al km) di oltre il 50 percento. Inoltre, è importantesottolineare il ruolo strategico delmetano come carburante per ladiffusione delle fonti rinnovabilinei trasporti, in quanto tecnologiaponte per lo sviluppo di unasoluzione ancora piùecologicamente sostenibile: ilbiometano. Si tratta di un gas diorigine non fossile, prodottotramite digestione anaerobica epurificato per giungere a unacomposizione analoga a quellaprevista per il gas naturale.All’evento, che mira a diventarevetrina specializzata della mobilitàsostenibile, il protagonista nonpoteva che essere un esemplare diFiat Doblò Natural Power a doppiaalimentazione (benzina-metano)esposto presso ModenaFiere. Ilveicolo è equipaggiato con ilpotente 1.4 16V Fire T-Jet inconfigurazione bi-fuel (metano ebenzina), che coniuga al meglio ilrispetto per l’ambiente e l’eco -nomia d’esercizio, senza peròrinunciare alle prestazioni. FiatDoblò Natural Power vanta unagrande elasticità di marcia e spun tibrillanti, anche a pieno carico,grazie agli elevati valori di potenza(120 cv a 5.000 gi ri/min) e dicoppia (206 Nm a 2.000 giri/min) ealla notevole prontezza di risposta,assicurata dalla ridotta inerzia delturbocompressore con intercooler.Il tutto a fronte di un’interessanteriduzione di emissioni e consumi:nel ciclo combinato si registranorispettivamente 134 g/km di CO2 e4.9 kg/100 km di metano. Pioniereoltre 15 anni fa di questatecnologia, oggi Fiat è lea dereuropeo nel campo delle vetture diprimo impianto a metano (OEM)con oltre 480mila unità vendutenel periodo 1997-2011. Inoltre,Fiat è il primo e unico costruttorea offrire con la linea ecologica“Natural Po wer” un’ampiagamma di modelli a doppiaalimentazione (metano e benzina)capaci di rispondere alle e si genzedi mobilità di una vasta categoriadi professionisti del tra sportomerci.

Ai due passeggeri è riservata la panchetta con due schienali, conquello centrale che può essere abbattuto e si trasforma in un praticotavolino con tanto di pinza per trattenere documenti e bolle diconsegna e che può anche essere trasformato in un vano portatutto.

Maxity diRenaultTrucks èall’altezza dimoltepliciimpieghi.

Massimiliano Campanella

MONACO DI BAVIERA - Dal- l’ac qua alla manutenzione or-dinaria degli immobili pubbli-ci, il panorama delle impreseche si occupano di servizi co-munali è e stre mamente varioe articolato. Tuttavia alcunielementi in co mune questeaziende li han no, innanzituttol’obiettivo: fornire soluzioniaffidabili ed efficienti qualun-que sia il loro settore di attivi-tà.

Per raggiungere tale obiet-tivo uno degli strumenti chetutte devono avere a di sposi-zione riguarda i veicoli da tra-sporto, che devono essere af fi-dabili, economici (per essereconcorrenziali nelle gare pub- bliche) e soprattutto adatti aicompiti speciali cui essi sonochiamati. Man, costruttore inpri ma linea sul fronte deimezzi dedicati ai servizi spe-ciali, propone un’ampiagamma in grado di coprire lespecifiche esigenze delle atti-vità comunali.

MEZZI IDONEIALLO SCOPO

Un esempio immediato dico me sia articolato e variegatoil settore è quello relativo allosmaltimento dei rifiuti. Anchein una situazione ideale dicompleto riciclo e recupero,vi sarà una percentuale di ri-fiuti residui da smaltire in di-scarica o da ossidare: molteimprese si sono spe cializzatein questo ramo di at tività enecessitano di mezzi affidabilied efficienti per il trasporto indiscarica di rifiuti, spes so tos-sici. Senza contare che il si-stema di smaltimento dei ri-

fiuti solidi più diffusamenteutilizzato in Europa è quellodel confinamento in discari-che controllate, nelle quali ilrifiuto viene trasportato conmezzi i do nei a tale scopo.

Alcune imprese si sonospecializzate nelle operazionidi bonifica ambientale, altrenei servizi di recupero e smal-timento di rifiuti speciali, altrenella raccolta differenziata di

rifiuti urbani e rifiuti pericolo-si, altre ancora nello smal ti-mento materiali, dagli e let -trodomestici all’amianto agliolii esausti: per essere in gra -do di dare una risposta a qual-siasi problema inerente losmaltimento dei rifiuti, le im-prese han no bisogno di un tra-sporto del la massima efficien-za, che vuol dire scegliere lacombinazione veicolo-allesti-mento più adatta alla destina-zione di utilizzo. Man offreallo scopo una gamma com-pleta di veicoli industriali da7,49 a 41 t, garantendo cosìal le aziende e ai comuni lamas sima affidabilità e redditi-vità nello svolgimento deipro pri compiti.

Anche se siamo in piena e -

sta te, non possiamo dimenti-care che il periodo invernale èuno dei più difficili dell’annoper la gestione dei sistemi dimanutenzione e usura delmanto stradale a causa dellesostanze antigelo.

Alcune imprese si sonospecializzate in tale settore,accanto ad altre che invecepropongono mezzi sgombra-neve e l’utilizzo di macchinee attrezzature in caso di emer-genza ne ve. La manutenzioneinvernale rappresenta un’atti-vità di centrale importanza traquelle che aziende pubbliche,Province e Co muni svolgonoin quanto prin cipali gestori distrade. Per offrire un servizioottimale di manutenzione via-ria invernale, necessario per

evitare congestioni del trafficoe ancor più per garantire la si-curezza di tut ti i veicoli, oc-corrono mezzi di trasporto diun concetto diverso rispetto alsettore dello smaltimento deirifiuti: in questo settore opera-no imprese che ad esempiodispongono di lame sgombra-

neve e spargitori di clo ruri perla manutenzione invernale distrade e autostrade in caso dineve e ghiaccio.

Le esigenze nella logisticadi questo settore sono ben di-verse: il servizio invernale halo scopo di permettere unoscorrimento del traffico incondizioni di sicurezza. Lagamma Man risponde alle esi-genze anche di tale utilizzo.La riprova è arrivata dal- l’IFAT Entsorga 2012 di Mo-naco di Baviera, fiera leaderinternazionale dedicata al-l’ambien te, al riciclo e al trat-tamento dei rifiuti, delleacque e delle materie prime,che si è tenuta a Monaco diBaviera. Man vi ha e spostocinque autocarri, mostrando lasua competenza tecnologica esettoriale.

ELEVATAPORTATA UTILE

Una delle novità di mag-gior rilievo dello stand Manera il TGM 26.290 6x2-4 BLa tre assi con allestimento perla raccolta rifiuti. L’elevataportata utile è il punto forte diquesto veicolo. L’autotelaiocon asse posteriore aggiuntosterzante e sollevabile, insie-me al ridotto peso del motoredella gamma Man D08 e allatecnologia Man Pure Diesel,lo rende il gigante del caricoutile in questo segmento, poi-ché una capacità di carico di19,4 t è senza dubbio qualco-sa fuori dal comune.

Persino con un allestimentodi circa 22 metri cubi riman-gono comunque fino a 12, t

20ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

MONACO DI BAVIERA - Le spazzatrici rappresentano un tipo diveicolo particolarmente complesso dal punto di vista tecnico.Da un lato ci si aspetta che i veicoli marcino alla velocità tipi-ca degli autocarri di 80 km/h negli spostamenti tra i diversiluoghi d’impiego. Dall’altro i veicoli stessi si muovono conuna velocità operativa molto bassa, inferiore ai 2 km/h. Un ul-

teriore riduttore nella catena cinematica riduce la velocità du-rante la spazzatura a 0,9 km/h in prima e fino a 2,2 km/h inquarta. Allo stesso tempo, sempre più utenti richiedonol’azionamento del sistema di spazzatura e di aspirazione tra-mite un impianto idraulico, che tragga l’energia di aziona-mento dal motore dei veicolo. Anche dal punto di vista am-bientale, l’eliminazione di motore separato per l’allestimento,che produce rumore e gas di scarico e limita il carico utile,rappresenta una soluzione ideale. La soluzione adottata dagliallestitori consiste nel prendere la potenza dalla presa di forzalato volano o lato cambio o tramite una pompa idraulica,montata nella catena cinematica.

Sugli autotelai di tutta la gamma Man si possono realiz-zare allestimenti per spazzatrici di varie dimensioni, con ca-pacità di carico da 4 a 9 metri cubi. Per il segmento di merca-to più vasto, quello delle spazzatrici a due assi con un allesti-mento dalla capacità di 6 m3, Man offre il TGM con cabina diguida C e 15,5 t. Per questo tipo di attività meglio usare le so-spensioni pneumatiche sull’asse posteriore per un assetto dimarcia costante.

Poiché le spazzatrici necessitano, in corrispondenza del te-laio e tra gli assi, di molto spazio per il cilindro di spazzolatu-ra, il piatto delle spazzole e il dispositivo di aspirazione, que-sta versione del Man TGM monta pneumatici più grandi, da22,5”. Nella preparazione dell’allestimento delle spazzatrici,il Man Modification Center provvede a coordinare le modifi-

che all’autotelaio. Ciò comprende di regola lo spostamentodella bocchetta di aspirazione dell’aria, del contenitore dellabatteria e dell’impianto di scarico in un supporto posto diret-tamente dietro la cabina. I serbatoi dell’aria sono fissati tra ilongheroni del telaio. Il serbatoio del gasolio in alluminiodalla forma speciale con una capacità di 200 l viene collocatoa richiesta nella parte posteriore del veicolo.

Restando in tema ecologico, Man ha pensato anche a unaltro specifico settore, quello del trasporto di materiale rici-clabile, nel quale la flessibilità è la carta vincente. Per assicu-rare un’elevata efficienza in quest’attività i veicoli devono cir-colare e i tempi di caricamento e di fermo devono essere ri-dotti al minimo. I sistemi con cassoni scarrabili a rullo e mul-tibenna ottimizzano il flusso di materiale riciclabile. I cassonipossono essere caricati e scaricati facilmente, utilizzati comedeposito temporaneo e rendono superflue le operazioni di tra-sbordo dei materiali. La gamma offerta da Man spazia da vei-coli a due assi a veicoli a quattro assi. Questo dimostra l’ele-vata flessibilità di Man come costruttore di autotelai, che offrela possibilità di allestire un sistema intercambiabile scarrabilea rullo o multibenna per cassoni da 4 a 40 metri cubi. Legamme Man TGL, TGM e TGS, ampiamente diffuse per l’im-piego nel servizio municipale, sono completate dal Man TGXcome cassone ribaltabile scarrabile a rullo per il trasporto dimateriale riciclabile sulle lunghe distanze a livello nazionale einternazionale.

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Le attività connesse al trattamento dei rifiuti richiedono veicoli sempre più specializzati in grado di soddisfare molteplici esigenze.

La raccola e lo smaltimento dei rifiuti è un settore chiave dei serviziper la collettività in cui i prodotti Man sono sempre più protagonisti.

21ATTUALITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

MONACO DI BAVIERA - È l’efficienza l’obiettivo su cui Manpunta con gli autotelai delle gamme TGL, TGM e TGS nelleversioni ribaltabili trilaterali, ribaltabili con gru di carico,piattaforme aeree o per allestimenti come falciatrici e spargi-sale per il servizio invernale. Per le gamme TGL e TGM, Mandispone della cabina doppia più spaziosa di questa categoria,in grado di ospitare fino a sette persone, in modo che tutti i

dipendenti possano raggiungere il luogo di lavoro. La suapanca a quattro posti è provvista di superficie di seduta, schie-nali singoli con poggiatesta e cinture automatiche a tre punti.La produzione e la finitura interna della cabina doppia hannoluogo, come per altri modelli di cabine di guida costruite tuttein acciaio completamente zincato, nello stabilimento Man diSteyr.

Queste due gamme puntano anche su un altro aspetto. Aseconda delle esigenze di mercato, i loro motori soddisfano lenormative Euro 4, Euro 5 oppure lo standard sui gas di scari-co EEV, attualmente il più restrittivo, senza dover ricorrere al-l’utilizzo di ulteriori additivi, come ad esempio l’AdBlue. Inquesto modo i veicoli per il servizio municipale possono di-sporre di maggiore spazio sul telaio e di un maggiore caricoutile, dal momento che non è necessario un ulteriore serbato-io.

Una particolarità del programma a trazione integrale Man èrappresentata dal TGM con peso totale ammesso da 13 a 15 t:Man è l’unico produttore che offre, in questa categoria dipeso, sospensioni pneumatiche di serie sull’asse posteriore,che garantiscono la massima protezione del carico in caso discossoni. Il comando elettronico mantiene un assetto di mar-cia costante e questo ha un evidente vantaggio sulla stabilità ela sicurezza durante la guida. Nel caso di un impiego per tuttol’arco dell’anno, il conducente cambia ripetutamente in depo-sito le apparecchiature sulla superficie di carico. Grazie allesospensioni pneumatiche, si può svolgere questa attività velo-cemente e con poche operazioni manuali: con la pressione diun pulsante, si sfiatano i soffietti sull’asse posteriore, abbas-sando il veicolo di 9 cm o innalzandolo di 13 cm.

Man offre una versione molto compatta del TGM a tra-zione integrale, con un passo ruota di 3.050 mm. In particola-re, lo sgombero dalla neve in quartieri dalle strade strette e

con molte auto parcheggiate rappresenta una sfida per il con-ducente. In questo caso si richiedono veicoli maneggevoli, fa-cili da manovrare. Il conducente trova a portata di mano, sulcruscotto, gli elementi di comando dei sistemi idraulici per ilservizio invernale.

Per l’impiego nel servizio invernale, Man offre all’originela predisposizione necessaria. All’esterno del veicolo, risalta-no in particolare la piastra standard per il montaggio delle ap-parecchiature al cui lato si trovano gli ergonomici raccordiidraulici, nonché i gruppi luminosi e di segnalazione supple-mentari disposti in posizione rialzata. All’interno del veicolo,il conducente dispone degli elementi di comando per il con-trollo della lama spazzaneve e dello spargisale, collocati aportata di mano accanto al volante o al bracciolo. Allo stessomodo, il veicolo può essere dotato in fabbrica dell’impiantoidraulico per il servizio invernale. Per l’impiego come spargi-sale si aggiunge un ulteriore argomento a favore delle sospen-sioni a balestra-pneumatiche dei ribaltabili trilaterali dellegamme TGM e TGS: la superficie di carico e il piatto spargi-sale rimangono sempre allo stesso livello di altezza indipen-dentemente dallo stato del carico dello spargisale attaccato.Lo spargimento di sale impostato non deve essere regolatosuccessivamente, quando il veicolo sta effettuando il suo girodi lavoro.

Le autostrade richiedono operazioni di sgombero neve espargimento sale su grandi superfici in breve tempo. I veicolia tre assi Man TGS possono essere allestiti con lame spazza-neve molto larghe e, con l’aggiunta di una lama laterale, pos-sono pulire anche la corsia vicina o la corsia di emergenza. Leaziende si stanno orientando verso i veicoli a quattro assi, cheoffrono maggiori capacità di carico e carico utile per il sale, lesostanze a base di sale umido o per l’impiego di soluzioni li-quide a base di sale antigelo.

TGL, TGM E TGS IN VERSIONE RIBALTABILI, PIATTAFORME AEREE E SINGOLI ALLESTIMENTI

Tutte le risposte per le attività cantieristiche e invernali

MONACO DI BAVIERA - Svuotamento di pozzetti drenanti efosse, aspirazione di fanghi o pulizia di condotte fognarie:questi sono i campi d’impiego dei veicoli per lavaggio adalta pressione, dei veicoli aspiratori o dei veicoli combinatiper lavaggio e aspirazione. A questi si aggiungono i veicolidi pulizia, ad esempio delle gallerie stradali. La base perun impiego efficiente dei veicoli è costituita dalla sceltadell’autotelaio più adatto nel vasto programma di prodottiMan. I motori diesel Common Rail con tecnologia di ridu-zione dei gas di scarico a norma Euro 5 o EEV convincono

per i contenuti consumi di carburante e le ridotte emissionifoniche. Se si prevede un impiego prevalente in cortili in-terni o strade strette, si consigliano i compatti e manegge-voli veicoli a due assi delle gamme Man TGL e TGM.

Nei veicoli a tre assi, l’asse posteriore aggiunto sterzan-te assicura una distribuzione ottimale dei pesi, la massimamaneggevolezza e la perfetta sterzabilità del veicolo. Incontesti più marcatamente industriali, Man propone lagamma TGS come veicolo a tre assi con asse anteriore ag-giunto sterzante, asse posteriore aggiunto fisso o sterzantee ponte in tandem. L’asse posteriore aggiunto sterzante è ingrado di sostenere un carico di 9 t. A questo modello si ag-giunge il quattro assi. La tecnologia dell’allestimento e,con ciò, il peso dell’impianto influenzano fortemente lascelta dell’autotelaio, affinché sia possibile raggiungereuna distribuzione ottimale del peso e del carico assale.Man dimostra in questo ambito tutta la flessibilità del suoprogramma di prodotti. Per il trasporto di merci pericoloseè disponibile un’apposita versione ADR.

I veicoli per lavaggio e aspirazione, a causa della tipolo-gia costruttiva, sono caratterizzati da un baricentro elevatodell’allestimento e del carico. I veicoli possono essereequipaggiati con il sistema di stabilizzazione del rollio incaso di baricentro alto combinato con la regolazione conti-nua degli ammortizzatori (CDC: Continuous DampingControl). Questo riduce il coricamento laterale e i movi-menti di beccheggio e rollio e assicura una maggiore sicu-rezza in curva, durante un rapido cambio di carreggiata oforti frenate.

L’AUTOTELAIO PIÙ ADATTO ALLA BASE DI UN IMPIEGO EFFICIENTE

Mezzi funzionali anche per la pulizia dei canali

Un Man TGSimpegnato inattività diaspirazione.

Un Man TGMimpegnato inattivitàcantieristiche.

disponibili. Il mo tore diesel asei cilindri da 290 cv di po-tenza è conforme sia allanorma antinquinamento Eu ro5 sia al più restrittivo stan dardnon obbligatorio EEV (En-hanced EnvironmentallyFriend ly Vehicle) senza dove-re ricorrere all’impiego di ad-ditivi. A queste caratteristichesi ag giunge il cambio automa-tizzato Man TipMatic, checontribuisce ad aumentare laredditività.

LAVOROOTTIMIZZATO

Altro truck per lo smalti-mento dei rifiuti è il Man TGS35.360 8x2-6 BL a quattroassi, interessante concettocentrato sull’efficienza deltrasporto dedicato a questosettore. La capacità di caricoposteriore dei rifiuti alla rinfu-sa e lo sviluppo della distribu-zione del peso in un allesti-mento per la compattazionedei rifiuti durante il giro diraccolta rappresentano i prin-cipali vantaggi per un veicoloa quattro assi, nel quale l’assemotore è affiancato da un asseanteriore aggiunto e da unasse posteriore aggiunto en-trambi sterzanti. Con i carichiammessi di 7,5 t sul l’asse an-teriore aggiunto, 11,5 t sul-l’asse motore e 9 t sul l’as seposteriore aggiunto, l’e le vatopeso gravante nella zona po-steriore del telaio viene neu-tralizzato all’inizio del giro diraccolta.

L’allestimento per la rac col-ta dei rifiuti, in questa versio-ne da 30 metri cubi anziché 25metri cubi, quindi più granderispetto a quella di un classicoveicolo a tre assi, permette diprolungare il servizio nellazona di raccolta prima di re-carsi alla discarica. In basealle distanze da percorrere nelterritorio di competenza del-l’azienda di smaltimento, ilveicolo consente di sfruttare lagiornata lavorativa in manieraottimale. Anche i giri di rac-colta in quartieri cittadini den-samente abitati non impressio-nano questo veicolo a quattroas si, che grazie ai tre assi ster-zanti non è secondo a nessunmez zo a tre assi in quanto a u -su ra dei pneumatici.

La novità: Man può offrirequesta con figurazione di auto-telaio attingendo al program-ma di fabbrica.

L’aumento delle megalopo-li con il loro elevato carico ditraf fico e una rete stradaledalle caratteristiche più dispa-rate rappresentano il motivoprincipale della richiesta diveicoli per la raccolta compat-ti e maneggevoli. Con legamme di autocarri TGL eTGM leggere e medie Manoffre veicoli idonei a svolgerequesti compiti. Il Man TGL,con un allestimento di mas si-mo 9 m3 e la maneggevolezzache lo contraddistingue, sem-bra progettato appositamenteper affrontare strade strette ecen tri storici.

La gamma Man TGM pre-senta veicoli a due e tre assi,in grado di ospitare sovra-strutture di dimensioni fino a22 metri cubi. Il TGM da 26 tpuò es sere configurato conassi anteriori e posteriori ag-giunti sterzanti e sollevabili.Le gamme TGL e TGM ven-gono offerte in sieme alle spa-ziose cabine di guida C e L.Particolarmente co modo èl’accesso basso a due gradininella cabina C del TGM, chepresenta un’altezza di accessodi soli 360 mm in funzionedelle condizioni di carico. Sesi necessita di spazio per unterzo operatore per la rac coltadei contenitori dei rifiuti, è di-sponibile la cabina L con se-dile aggiuntivo.

VERSATILITÀDA PRIMATO

La gamma TGS di Man èinsuperabile sul versante dellaver satilità; spazia dai veicoli adue assi da 18 t fino ai quattroas si da 32 t. La versione a treas si è ampiamente diffusa nelsettore dello smaltimento deirifiuti.

In questo segmento di mer- cato Man riveste il ruolo dileader grazie al suo asse po-steriore aggiunto sterzantecon capacità di carico di 9 tfornibile al l’origine. Ciò mi-gliora la distribuzione delpeso in veicoli con allesti-menti che gravano so prattuttonella parte posteriore delmezzo. Un Man TGS spazzaneve. La manutenzione viaria invernale è un servizio di fondamentale importanza tra quelli di pubblica utilità.

LA VOCE DEL PIANETA.Greenpeace esiste perché il nostro fragile Pianeta merita di avere una voce.

Servono soluzioni, cambiamenti, azioni. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. www.greenpeace.it

a cura di Mauro Zola

TORINO - Efficienza innanzi-tutto. E quindi riduzione delTotal Cost of Ownership. Èstato questo l’obiettivo prima-rio di Iveco nel dare l’avvioalla progettazione dello StralisHi Way, il pri mo esempio dellanuova generazione di camiontorinesi, che verrà nei prossimimesi affiancato dall’Hi Road edall’Hi Street. Il primo a esseredotato di un motore Cursor Eu -ro 6, per il cui sviluppo Ivecoha scelto di percorrere una viaoriginale, puntando su di unasoluzione Scr only, che gli ga-rantisce di mantenere gli stessiconsumi della generazioneEco Stralis. Il primo con la ca-bina rivisitata, resa più bella davedere, più con fortevole maanche più aerodinamica perchél’obiettivo è sempre lo stesso,perseguito in ogni particolare.

Come ha voluto rimarcarel’Amministratore delegato delmarchio Alfredo Altavilla.“Sia mo totalmente orientativer so i bisogni dei nostri clien-ti”. Un atteggiamento che per-mette al manager di essere fi-ducioso anche con la crisi cheincombe e il rallentamento ditutti i mercati (tranne quelloafricano, su cui Iveco si è giàaf facciato con successo), chequindi non spaventa più tanto.“Per un’azienda si tratta tantodi un’opportunità che di unasfi da, che noi non vogliamoper dere”.

Il che si può fare cambiandola strategia. “Che è già cambia-

ta - ha ribadito Altavilla - eque sto ci ha consentito di por-tare dal 3,3 al 3,4 per cento ilno stro marine operativo. Per ilresto i nostri nuovi prodotti cipermettono di restare al centrodella scena e quando i mercatiglobali ripartiranno ci troveran-no pronti. Questo an che graziea FPT, che è la nostra spinadorsale, che fa la differenza intermini di competitività globalee ci permette di sta re un passoavanti rispetto alla concorren-za, come dimostra il nostromo tore Euro 6, sviluppato conuna tecnologia unica”.

L’attenzione alla clientela,al tro caposaldo Iveco, è confer-mata dal peso dato alle opinio-ni dei clienti. “Nel corso di un

dialogo continuo. Da cui è arri-vato un consiglio importante,quello di non aggiungere dota-zioni inutili, a loro interessami gliorare i costi di gestione eba sta”.

Risultato perfettamente rag-giunto, come ha spiegato il Vi -ce President Alessandro Morta-li, sviscerando quelli che sonoin termini prettamente econo-mici gli high light del nuovomodello. “Prima di tutto con loStralis Hi Way abbiamo au-mentato il valore residuo delmez zo di un 4 per cento, ancheper via della riduzione del 60per cento delle riparazioni ne-cessarie, del calo del 5 per cen -to dei costi per i ricambi, il chesi aggiunge a un -7 per cento diquelli dell’assistenza, grazie ainostri programmi di manuten-zione e all’anno aggiuntivo digaranzia sulla catena cinemati-ca. Il Cx migliorato della cabi-na fa si che si guadagni un 1per cento sulle spese per il ga-solio, mentre un altro 2 percento di risparmio arriva grazie

al programma IveconnectFleet. Il motore Euro 6 dalcanto suo mantiene lo stesso li-vello di efficienza di quellodell’EcoStralis, che ci avevapermesso di guadagnare sem-pre nei consumi un 7,32 percento rispetto alle precedentiversioni. Se elaboriamo tuttiquesto dati otteniamo una ridu-zione del 4 per cento del TotalCost Of Ownership, sulla basedi un utilizzo di 4 anni, conuna percorrenza di 130mila kmall’anno”.

Per raggiungere un tale li-vello è stato necessario investi-re nello sviluppo del nuovoStralis Hi Way un totale di 300milioni di euro, 200 dei qualiimpiegati nella sola progetta-zione dei vari componenti,mentre 180 sono stati destinatiper lo sviluppo del motoreEuro 6.

Il nuovo Stralis dovrà contri-buire in maniera determinantealla ripresa delle vendite Iveco,che già negli ultimi mesi, no-nostante il perdurare della crisi,

ha ottenuti buoni risultati, co -me ha precisato il Vice Presi-dente Enzo Gioachin. “In Italiasiamo cresciuti del 6,2 per cen -to, nonostante i valori generalirestino ampiamente negativi, eabbiamo guadagnato uno 0,1per cento a livello europeo.Que sto lancio ci permetterà dimigliorare ulteriormente la si-tuazione, puntando su vantaggieffettivi per i clienti. Fin da su-bito il nuovo Stralis è disponi-bile nella versione Euro 5 oEEV, mentre l’Euro 6 verrà ini-zialmente riservato a quei Paesiin cui vengono erogati contri-buti specifici. Le consegne inquesto caso sono previste per ilprimo trimestre del 2013. Per iprezzi possiamo prevedere unaumento del 5 per cento rispet-to alla gamma attuale, ma conun anno in più di garanzia.Questo per l’Euro 5, mentreper l’Euro 6 dobbiamo ancoradefinire i dettagli ma dovrem-mo attestarci tra il 7 e il 9 percento”.

Il nuovo Stralis verrà pro-dotto soltanto nello stabilimen-to di Madrid, che diventa ilcentro Iveco per i pesanti stra-dali, e verrà quindi potenziatocon l’assunzione di 1.200 ope-rai, cinquecento già quest’annoper dare il via alla formazione.In più, verranno investiti 70milioni per migliorare le strut-ture e rendere più efficace ilcontrollo di qualità, che cresce-rà del 40 per cento, seguendo idettami della World Class Ma-nifactoring, che consente di eli-minare sprechi e perdite. Que-sto comporterà la chiusura del -lo stabilimento di Ulm, doveperò verrà creato un centro dieccellenza per i veicoli antin-cendio negli spazi della ex Ma-girus, in cui verranno concen-trate le attività oggi svolte inaltri 4 stabilimenti in Germa-nia, Francia e Austria.

23FOCUS N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Non c’è che dire. La batta-glia dei “giganti” si fa

sempre più emozionante. Purcon un occhio molto attentoalla situazione dei mercati chenon hanno ancora trovato unapiena stabilità e forse non latroveranno mai, i costruttoridi veicoli industriali, fortidella giusta convinzione chenon esiste un’alternativa piùpratica ma anche più econo-mica del camion per la distri-buzione delle merci, continua-no a investire in nuovi prodot-ti. Sulla strada dell’evoluzionedelle ammiraglie dei vari co-struttori, ha cominciato Mer-cedes-Benz con il nuovo Ac-tros, frutto di una radicale ri-progettazione finalizzata a ga-rantire anzitutto consumiestremamente contenuti mapiù in generale una gestioneintelligente ed economica delveicolo.

Ora arriva la risposta diIveco con il nuovo Stralis peril quale il team di oltre 250 in-gegneri e tecnici guidati daNorbert Holzer non ha lascia-to nulla d’intentato per mette-re nelle mani dei clienti Ivecouna “macchina” che potesserispondere nel migliore deimodi alle rinnovate esigenzedei trasportatori. Nelle pagineche seguono, potete leggere idettagli di questo straordina-rio lavoro che ha portato loStralis a fare un grande passoin avanti sulla strada dell’este-tica esterna e della funzionali-tà interna della cabina, masoprattutto dei contenuti tec-nici e tecnologici che garanti-scono al “pesante” dell’Ivecodi tener testa nel migliore deimodi all’agguerrita concor-renza. Concorrenza che vedein primo piano anche VolvoTrucks e Renault Trucks,ormai alla vigilia della presen-tazione delle loro nuovegamme “pesanti”, anch’esseletteralmente ripensate sottoogni punto di vista al puntoche in casa delle due aziende siparla con assoluta consapevo-lezza di una nuova epoca chesi apre per il mondo del ca-mion.

Bisogna essere giustamenteorgogliosi che Iveco sia ingrado di battagliare sui mer-cati con uno Stralis che non èso lo bello e imponente da ve-dere, ma che dimostra diavere tut ti i numeri per poter-si imporre in quella che abbia-mo chiamato la “battaglia deigiganti”. Alfredo Altavilla, nu-mero uno di Iveco, pur ricor-dando che le difficoltà deimercati sono ancora tutte dasuperare, si è detto anche con-vinto che l’enorme investi-mento (500 milioni di euro deiquali 70 per l’adeguamentodello stabilimento di Madrid,dove è stata concentrata l’in-tera produzione dei pesanti, e300 milioni per lo sviluppo delprodotto soprattutto per ade-guare il motore Cursor ai li-velli di emissioni Euro 6) ope-rato con il nuovo Stralis eraindispensabile per trovarsipreparati nel momento in cuisi avrà la ripresa dei mercati.

Ha pure sottolineato che lanuova ammiraglia è frutto an -che dei preziosi suggerimentidella clientela e che oggi Stra-lis a buon diritto può esseredefinito lo stato dell’arte delcamion essendo il risultato diun progetto assolutamente in-novativo sul piano della ridu-zione dei costi operativi relati-vi a manutenzione, assistenza,valore residuo e consumo dicarburante. Naturalmentesarà il Salone di Hannover insettembre a ufficializzare difronte al grande pubblico lapartenza del lo Stralis Hi Wayverso il successo che si merita.

p.a.

STRALIS E CURSORRISPONDONOALLA SFIDA

IVECO / Presentato il Nuovo Stralis con motorizzazione anche Euro 6

Generazione Hi WayUN TRATTORE COSTRUITO SULLA BASE DELLE

INDICAZIONI RICEVUTE DAI CLIENTI, COME HA

VOLUTO SOTTOLINEARE IL CEO ALFREDO ALTAVILLA.GRAZIE ALLA NUOVA IMPOSTAZIONE CALA

DEL 4 PER CENTO IL TOTAL COST OF OWNERSHIP.

Alfredo Altavilla, Amministratore delegato Iveco Enzo Gioachin, Vice Presidente Iveco

24FOCUS N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

TORINO - Cuore delle generazioni Hi di Stralis la nuova gam madi motori Euro 6, per cui il costruttore torinese ha scel to una viaautarchica e originale. Mentre infatti gli altri mar chi per rag-giungere il severo standard sulle emissioni han no puntato tuttisul sommarsi dei sistemi Egr e Scr, i progettisti di FPT hannopreferito concentrarsi sulla seconda delle due possibilità e svi-luppare l’Hi eScr. Questo soprattutto per tenere sotto controllo iconsumi. Se infatti la riduzione degli NOx negli altri Euro 6 av-viene grazie all’Egr, utilizzando il ricircolo dei gas di scarico,l’ope ra zione presenta tutta una serie di contropartite negative,come l’incremento nella produzione di particolato, che richiederigenerazioni più frequenti del filtro DPF, con una crescita del33 per cento della potenza di raffreddamento richiesta, oltre auna riduzione dell’efficienza del la combustione.

Iveco ha voluto invece puntare tutto sulla sola riduzione cata-litica, partendo da un’ottimizzazione di base del motore, la cuicombustione genera quindi meno particolato, ed eliminandoanche il ricircolo, che viene ridotto nell’appo si to filtro, mentreagli ossidi di azoto provvede l’High Efficien cy Scr con effettiavvertibili sia nei consumi che nelle prestazioni.

Il sistema brevettato da FPT comprende tra i suoi componentiDiesel Oxidation Catalyst, Filtro Antiparticolato Diesel Passivo,modulo di dosaggio per l’AdBlue, Selective Catalityc Reductione Clean up Catalyst, con in più una serie di sensori che verifica-no le emissioni di ossidi di azoto e i possibili eccessi riguardantil’ammo nia ca. Ciò è sufficiente perché il sistema sia grado di ri-durre del 95 per cento le emissioni di NOx.

L’INIEZIONE È COMMON RAIL A 2.200 BAR

Si tratta di una soluzione tecnica già introdotta di recente inFiat Industrial con i marchi Case e New Holland, dove ha for ni-to risultati eccellenti soprattutto nel campo della riduzione deiconsumi, che infatti restano, secondo i dati forniti dal costrutto-re, sui livelli delle versioni Euro 5, anche tenendo conto delmaggiore ricorso al l’AdBlue (che dovrebbe arrivare a pesare percirca un dieci per cento del carburante) che vie ne bilanciatodalle minori richieste di gasolio.

A contribuire al risultato non è soltanto il nuovo sistema perla riduzione delle emissioni, che infatti va a innestarsi su mo toriche, rispetto alle versioni Euro 5, sono stati completamente rein-gegnierizzati, a partire dall’architettura del basamento e dellatesta dei cilindri, con lo scopo di ottenere una maggior rigiditàstrutturale, l’aumento del la circolazione del refrigerante e unaportata nominale superiore, particolari necessari per sopportareuna più alta pres sione dei cilindri e degli i niet tori.

Anche il sistema d’iniezione è stato infatti rivisto: oggi si trat- ta di un Common rail di ultima generazione, con una pressionemassima che può arrivare a 2.200 bar. A controllare le fun zionidel motore è ora una centralina elettronica, progettata per inte-grarne le funzioni di base con quelle del sistema Scr e del filtroantiparticolato. Per quel che riguarda il turbocompressore è statapreferita una so luzione a geometria variabile invece che a dop-pio stadio, per risparmiare peso e per ottimizzare anche in que-

sto caso l’effi cien za, tenendo sempre d’oc chio i consumi, quindimigliorando i tempi di risposta ai bas si regimi e rendendo ilfreno mo tore più efficiente.

LA NUOVA GAMMA PARTE DA 310 CV E ARRIVA A 560

Resta invece uguale alle versioni Euro 5 il sistema di aspira-zione a circuito chiuso, il che previene la dispersione dei vaporid’olio riducendo i rischi di contaminazione del filtro.

Evitando la rigenerazione forzata del filtro antiparticolato, sievita anche che nel motore ricircolino i gas di scarico, il che ne

riduce l’usura e permette di allungare fino a 150mila chilometrigli intervalli di sostituzione dell’olio.

La nuova gamma di motori Eu ro 6, di cui aumenta la cilindra-ta ma anche la coppia, parte con il Cursor 9 in quattro livelli dipotenza (310, 330, 360 e 400 cv con coppie rispettivamente di1.300, 1.400, 1.650 e 1.700 Nm), prosegue con Cursor 11, conpotenze di 420 e 460 cv (e coppie di 1.900 e 2.150 Nm), per ar-rivare infine al Cursor 13 da 500 o 560 cv (coppie di 2.300 e2.500 Nm). A questi si aggiungono le versioni Euro 6 del Cursor8 Natural Power, con potenze e coppia praticamente identiche aquelle delle attuali versioni Euro 5.

FPT Industrial regala allo Stralis il rivoluzionario sistema Hi eSCR

Cursor apre una nuovastrada tecnologica

SI È VOLUTO PUNTARE TUTTO SULLA SOLA RIDUZIONE

CATALITICA, PARTENDO DA UN’OTTIMIZZAZIONE DI

BASE DEL MOTORE, LA CUI COMBUSTIONE GENERA

QUINDI MENO PARTICOLATO, ED ELIMINANDO ANCHE

IL RICIRCOLO, CHE VIENE RIDOTTO NELL’APPOSITO

FILTRO, MENTRE AGLI OSSIDI DI AZOTO PROVVEDE

L’HIGH EFFICIENCY SCR CON EFFETTI AVVERTIBILI SIA

NEI CONSUMI CHE NELLE PRESTAZIONI.

TORINO - Le novità apportate da FPT al motoreEuro 6 del nuo vo Stralis Hi Way hanno por tatoanche all’aggiunta di una valvola a farfalla sulloscarico, che migliora del 30 per cen to le presta-zioni del freno mo tore a decompressione, rispettoa quello attuale, tanto che non a caso è stato ribat-tezzato Super Engine Brake, e integrato con il si-stema di frenatura principale e con il rallentatoreIntarder che è possibile aggiungere come optio-nal.

Tre invece i cambi disponibili, con, soprattut-to sul mercato dell’Europa Occidentale, in primafila il già noto automatizzato Eurotronic prodottoda ZF, che sta sviluppando anche una nuova ver-sione studiata proprio per integrarsi al meglio coni motori Euro 6. Per il momento comunque il 12marce a comando elettronico della frizione è ingrado di garantire una sostanziosa riduzione deicosti d’e ser ci zio, il che è già stato ben testatodalla generazione Ecostralis e va ad aggiungersi auna com provata affidabilità. Per mis sion partico-lari, come la rac colta rifiuti o la distribuzione ur-bana con tanti stop&go, è possibile scegliere inalternativa il cambio automatico Allison.

Sono invece stati inseriti tra gli optional icambi manuali a sei e nove rapporti che sulle ver- sioni Euro 5 dispongono del sistema servo shiftche facilita l’innesto delle marce e negli Eu ro 6del comando a singola H.

MENTRE SI PREPARA UN NUOVO CAMBIO ZF

Eurotronic continua acomportarsi egregiamente

TORINO - Il nuovo Stralis Hi Way in attesa che entrinodefinitivamente in vigore le normative Euro 6 o che inItalia, come già accade in Germania, Austria, Svizzerae Paesi Bassi, vengano predisposti incentivi per chigià acquista un motore meno inquinante, sarà disponi-bile anche con gli attuali motori dell’Ecostralis.

Si tratta del resto di una serie di propulsori giàmolto efficienti, che rispetto alle precedenti generazio-ni consumano il 7,32 per cento in meno, e che hannotra le proprie caratteristiche vincenti l’erogazionedella coppia massima già a regimi piuttosto bassi.Un’elasticità che riduce di molto le necessità di cambidi marcia e quindi contribuisce a calmierare i consu-mi.

La gamma è quella su cui è sta ta ricalcata, più omeno, quel la degli Euro 6.

Si parte quin di con il Cursor 8, che dispone di po-tenze che vanno dai 310 ai 360 cavalli, e di coppie va-riabili dai 1.300 ai 1.500 Nm, disponibile anche conalimentazione a metano (in questo caso si va dai 270ai 330 cavalli con coppie dai 1.100 ai 1.300 Nm), siprosegue con il Cursor 10, disponibile in due livelli dipotenza (420 e 460 cavalli, con coppie di 1.900 e2.100 Nm) e si arriva al Cursor 13 che parte dai 480per salire fino ai 560 cavalli, con coppie da 2.200 a2.500 Nm.

IL NUOVO STRALIS DISPONIBILE ANCHE CON I CURSOR EURO 5

Sorpresa: consumano molto meno

TORINO - La linea del nuovo Stra lis Hi Way è fatta per piacere. Losi vede subito dall’at ten zione con cui sono stati inseriti i vari detta-gli qualificanti, co me la griglia centrale in nero, che aggiunge untocco di aggressività ed eleganza, oppure i can tonali completamenteriprogettati o lo spazio ricavato sotto il parabrezza che è l’ideale peraggiungere il nome della propria azienda. Ma l’obiettivo di que stomodello è l’efficienza e dunque tutto, anche la linea, è sta to messoal servizio della fun zionalità; lavorando molto sull’aerodinamica, inparticolare sul tetto della cabina e ottenendo un Cx migliore del 3per cen to, che fa risparmiare carburante e rende an che la cabina piùsilenziosa. Stesso compito per il design del paraurti, che è riuscitodal punto di vista estetico ma anche utile per “tagliare” l’aria. Men-tre la fanaleria rivista con l’aggiunta di lampade bi xenon incremen-ta la sicurezza e aggiunge qual tocco di cattiveria che da sempre èuna delle caratteristiche dei pesanti Iveco. A snellire ulteriormente ildesign del la cabina pensa la grande bar ra antiriflesso che sovrasta ilparabrezza.

I progettisti Iveco hanno lavorato ancora di più sull’in ter no, che èstato completamente rivisto. A partire dal cruscotto, che è diventatopiù imponente ma anche più ergonomico. Ora se dendosi al posto diguida si possono raggiungere facilmente tutti i comandi principali,senza neppure staccare la schiena del sedile, che è pneumatico conpossibilità di integrare un sistema di ventilazione, con aria cal da ofredda a seconda della stagione, e integra nello schienale la cinturadi sicurezza. Nuovo an che il sistema di regolazione pneumatica delvolante, che è di ventato multifunzione, con co mandi integrati per iltelefono cellulare. Ma soprattutto i 10 me tri cubi di spazio della ca-bina Hi Way sono stati disseminati di vani portaoggetti che sia innumero (sono diventati 32) che in capienza superano di mol to la do-tazione delle precedenti versioni, con la chicca di un frigo, optional,per i viaggi di più giorni, che raggiunge una capacità di 35 litri.

Nella zona notte domina il nuovo letto High Comfort, con unalarghezza di 80 cm e una lunghezza che supera i due me tri, il mate-rasso (alto e confortevole) poggia su doghe e ha lo schienale recli-nabile. In alternativa si può scegliere un materasso scomponibile, lacui parte centrale si trasforma in un tavolo su cui mangiare, usare ilcom puter o compilare i documenti di bordo. Il lettino superiorescompare completamente nel la parete posteriore, per lasciare piùspazio libero, ma può es sere facilmente ribaltato grazie a un sistemaa molle d’aria.

Sempre per garantire un elevato livello di comfort è disponibilecome optional un condizionatore da parcheggio, silenzioso e abasso consumo energetico, con un’autonomia di ot to ore.

25FOCUS N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Nel progettare la linea del nuovo Stralis grande attenzione all’estetica ma anche all’aerodinamica

Una cabina pensata per lavorare beneECCELLENTE LA CURA DEI DETTAGLI SIA ALL’ESTERNO,CON LA NUOVA GRIGLIA CENTRALE PIÙ EVIDENTE E

AGGRESSIVA, CHE ALL’INTERNO, DOVE SONO

AUMENTATI I VANI PORTAOGGETTI E MIGLIORATI GLI

SPAZI PER IL RIPOSO NOTTURNO. TRA LE NOVITÀ

VOLANTE REGOLABILE E SEDILI VENTILATI.

TORINO - I servizi di gestione delle flottesono diventati in pochi anni un componentefondamentale dell’offerta dei costruttori.

Logico dunque che Iveco si adegui è com-pleti le dotazioni del nuovo Stralis Hi Waycon un hardware apposito: si tratta dell’Ive-connect per cui in effetti il fleet manage-ment è soltanto una delle funzioni. Dotatodi uno schermo touch screen da 7” integra-to nella plancia, l’apparecchio contieneanche una radio con lettore Cd, una presaUsb per i file digitali o l’eventuale connes-sione con I-pod e I-phone, una presa video,la connessione bluetooth e comandi inseritisul volante multifunzione, oltre a un navi-gatore satellitare con software tarato appo-sitamente per le esigenze di un trattore consemirimorchio.

Ad approfittare di tanta tecnologica me-raviglia possono essere sia l’autista attra-verso le funzioni Iveconnect Drive oppureil gestore del parco macchine attraverso l’Iveconnect Fleet.

Esaminiamo a fondo il primo, che oltreal già citato navigatore fornisce al camioni-sta il sistema Driving Style Evaluation,fondamentale per la riduzione dei consumi,che è uno degli obiettivi primari del nuovo

Stralis. Per migliorare le prestazioni di chista al volante il sistema utilizza i dati ac-quisiti dal motore, dalla meccanica delmezzo e dal collegamento Gps, e li elaboratramite un algoritmo sviluppato direttamen-te da Iveco, fornendo in tempo reale unavalutazione dello stile di guida, resa piùchiara da una rappresentazione graficasullo schermo dell’Iveconnect, e aggiun-gendo tutta una serie di suggerimenti utiliper eventuali migliorie, che per essere subi-to messi in pratica vengono visualizzati di-rettamente sul quadro di bordo. Seguendolicon attenzione si possono ridurre i consu-mi, secondo le stime del costruttore, dal 5al 12 per cento, senza penalizzare la veloci-tà commerciale. Un’alternativa ancora piùpratica ai corsi di guida economica cheoggi vanno per la maggiore.

Va invece visto in chiave sicurezza l’ulti-ma aggiunta, quella del Driver AttentionSupport, che analizza lo stile di guidadell’autista e ne ricava indicazioni sul suostato di attenzione, segnalando eventual-mente la necessità di una sosta, evitando i

tanto dannosi colpi di sonno.Per sviluppare invece il software Ive-

connect Fleet, il marchio torinese si è av-valso della collaborazione di Qualcomm, ilmaggiore specialista mondiale del settore.Quel che ne è venuto fuori è un programmache permette di tenere sotto controllo la lo-calizzazione del camion, il rispetto degliorari di guida e di riposo, lo stato degli or-dini e delle consegne, oltre ai report relativiai due sistemi prima descritti, in modo datenere d’occhio le condizioni di chi guida eanche come sta guidando. Il tutto con lapossibilità di sviluppare programmi specifi-ci di supporto. Non mancano poi la possibi-lità di inviare e ricevere messaggi, oltre na-turalmente allo scarico dei dati del cronota-chigrafo digitale. Tutti i report sono acces-sibili attraverso il portale FleetVisor.

Iveconnect è utile anche per supportareil servizio di assistenza su strada: adessoinfatti basta premere un pulsante perché lacentrale operativa Assistance Non Stop ri-ceva la posizione Gps dello Stralis e unaprima diagnostica sulle ragioni del fermo.

IVECONNECT OLTRE ALL’INFOTAINMENT FORNISCE UNO STRUMENTO ORMAI INDISPENSABILE DI SUPPORTO ALL’AUTISTA E PER IL CONTROLLO DA PARTE DELLE AZIENDE

Un aiuto telematico sia per i camionisti che per il gestore delle flotte

TORINO - È stata una scelta precisaquella che ha portato il costruttore anon esagerare nelle dotazioni delloStralis Hi Way. Niente orpelli, nienteaggiunte inutili o anche soltanto pocofunzionali. Tutto quello che c’è è per-ché serve, il che è stato certificato daiclienti del marchio, che tramite i dealersono stati costantemente interpellati perlo sviluppo del nuovo modello. Ciòperò non deve far pensare che l’evolu-zione dello Stralis sia carente sotto ilprofilo tecnologico o della sicurezza,anzi, la dotazione è decisamente piùricca che in passato.

Tra le aggiunte necessarie va incluso

l’Electronic Braking System, che inglo-ba le funzioni ABS e ASR, oltre al limi-tatore di frenata, integrando nelle frena-te demergenza il freno motore IvecoTurbo Brake e il rallentatore Intarder.

Nel caso si palesi la possibilità diuna collisione entra invece in azionel’Advance Emergency Brake System,riservato ai modelli con motore Euro 6,che in caso di pericolo aziona in auto-matico i freni.

Fin scontato evidenziare come nonmanchi l’Electronic Stability Program ecome sia disponibile l’Hill Holder perfacilitare le partenze in salita.

A tenere desta l’attenzione del con-

ducente contribuiscono il Lane De par-ture Warning System, che segnalaquando si attraversa la linea di mezze-ria senza azionare la freccia, e il DriverAttention Support, di cui abbiamo giàparlato nello spazio dedicato all’Ive-connect. Con l’Adaptive Crui se Con-trol si completa il quadro della preven-zione, dato che provvede a mantenerela distanza di sicurezza dal veicolo cheprecede.

Completano le dotazioni i proietto-ri bi xenon che garantiscono un piùampio cono di visibilità e le luci di po-sizione Daytime Running, sempre acce-se anche di giorno.

SEGUENDO LE INDICAZIONI DEI CLIENTI AGGIUNTE DOTAZIONI TUTTE ALL’INSEGNA DELL’EFFICIENZA

Tutto quello che serve a una vita comoda a bordo

26FOCUS N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

TORINO - Il primo impatto è, naturalmente, quello estetico e, dalcanto nostro, tutto positivo. I cambiamenti ci sono stati, non trop-pi ma neppure troppo po chi, quanto basta per dare allo Stralis unaspetto più dinamico e aggressivo, aiutato anche dai fari, in cui simiscelano proiettori bi xenon e led, che fa girare la testa agli altricamionisti che si incontrano sul percorso e che è ulteriormenteamplificato dalla colorazione, fantastica a partire dal nome:“arancione spassoso”. Insomma ci si sente un po’ a casa, e al con-tempo si gu sta qualcosa di nuovo.

Più o meno lo stesso che si pro va al momento di entrare nel lacabina, che è quella di sem pre e lo si capisce subito dal tunnelmotore pronunciato e dal parabrezza stretto, ma su cui si è lavora-to tanto per adeguarla più che ai gusti alle necessità dei camioni-sti contemporanei. Che magari allo spazio non fanno tutto questocaso, an che perché dentro ci si sta comodamente in piedi, mentreinvece l’aerodinamica è un tema importante, che fa risparmiaregasolio e lo si vede andando a ve der i best seller di stagione, tracui nessuno ha il fondo piatto.

C’erano però altre cose che in passato sullo Stralis non andava-no, ad esempio la disponibilità di vani grandi e piccoli in cui ri-porre i propri effetti personali o i documenti di lavoro. Problemarisolto. Adesso sono diventati 32, con trenta litri di capacità in piùe risultano adeguati a ogni esigenza. Sotto la cabina c’è ad esem-pio posto per il frigorifero (nel nostro caso non c’era, sostituito daun più anonimo ma sempre utile cassetto) le cui dimensioni sonostate a sua volta ampliate, sopra il parabrezza trovano posto i clas-sici tre cassettoni che possono essere chiusi a chiave e in tutti ipiccoli spazi sul fronte del la cabine sono state aggiunte praticheretine che li rendono maggiormente fruibili.

LA CUCCETTA ADESSO È APPOGGIATA SU DOGHE

Altro punto su cui si è lavorato molto è la cuccetta, o forse sa-rebbe meglio dire lettino, visto che per la prima volta su di unIveco poggia su di una struttura a doghe. Il materasso bello alto, erivestito in un nero affascinante ma forse difficile da tenere pulito,è largo ben 80 centimetri e lungo più di due metri, misure più chesufficienti per garantire un ottimo riposo.

Più in generale ora è la plancia imponente a dominare al l’in -terno, anche cromaticamente, dato il rivestimento, in plastica,

nero che la fa risaltare a con fronto con il tessuto in tonalità beigechiara che ricopre la parte superiore dell’abitacolo, e che presentacaratteristiche migliorate rispetto al passato, soprattutto per lapossibilità di essere ripulito con facilità. Allo stesso modo è statorivisto il sedile del conducente, che nel nostro caso era un HiComfort, con tanto di circolazione d’aria, calda o fredda a secon-da del mo mento, che si presenta molto bene e si rivela ottimo nelcontenimento e nella possibilità di regolazione a seconda del pesoo dell’altezza dell’utilizzatore. Facile da regolare anche la posi-zione del volante grazie al piantone, che può essere liberato conuna sola mossa.

Una volta preso possesso del la posizione di guida si capiscecome la plancia, che a una pri ma occhiata può sembrare in gom-

brante, sia invece ben stu diata per garantire che tutto sia a portatadi mano. Il volante è del tipo multifunzione, subito a destra si tro-vano i comandi del cambio automatizzato Eurotronic, in attesache al prossimo Salone di Hannover ZF presenti la nuova versio-ne modulabile. Sempre a destra si trova in bella evidenza loschermo da 7 pollici touch screen del sistema Hi Connect, unadelle grandi no vità di questo Stralis, che a cau sa del poco tempo adisposizione non abbiamo potuto sviscerare a fondo, limitandocialle caratteristiche d’infotainment che sono di buon livello e aquel le del navigatore satellitare, tarato per le esigenze di un trat-tore. Al centro del cruscotto campeggia invece il nuovo display sucui passano tutte le in formazioni sensibili relative al veicolo, inparticolare alla dotazione elettronica che non è la più ricca sulmercato ma contiene tutto quello per cui un camionista (o un flot-tista) oggi è di sposto a pagare. Del resto, alla presentazione, ilCeo Altavilla ha voluto ribadire che tutto quello che sta a bordosia stato in qualche modo “concordato” con concessionari e tra-mite loro coi clienti, tagliando tutte quelle innovazioni che questi

hanno giudicato non indispensabili. Tanto per fare qualche esem-pio l’Adaptive Cruise Control c’è, l’Ad vance Emergency BrakingSystem anche, dell’Esp non si può più fare a meno, come del -l’Hill Holder. C’è persino il Dri ver Attention Support che è dav- vero utile (ma non sono sicuro che su questo gli autisti sia nod’accordo), quindi il livello può essere considerato soddisfacente.

MIGLIORATO L’ISOLAMENTO ACUSTICO IN CABINA

Tutto quanto descritto fino a ora conta ma meno di quello checi aspettiamo al momento di avviare il motore, che è il nuo voEuro 6, nel nostro caso un Cursor 11, con una potenza di 460 ca-vali (e una coppia di 2.150 Nm), che possono oggi es sere consi-derati come un buon livello anche per la linea internazionale, so-prattutto per le flotte.

A dare la prima impressione è una mancanza, quella del rumo-re in cabina. Rispetto al l’EcoStralis si è lavorato molto sul l’isola-mento acustico del l’a bi tacolo ma anche il motore ci ha messo delsuo, a tutto guadagno del comfort per il conducente e l’eventualepasseggero. Quel che invece non è cambiato anzi forse è addirit-tura cresciuto è l’atteggiamento aggressivo del propulsore. Qua-lunque sia la versione (abbiamo avuto il tempo an che per unbreve giro sul 500 cv), la risposta è pronta, diretta, come piaceagli autisti italiani. A sentirsi è soprattutto la coppia, da un regimedi giri decisamente basso, il che fa sì che le cambiate dell’Euro-tronic in versione automatica siano molto di verse che su di unmodello mo torizzato con l’Euro 5; si pos sono infatti lasciarescendere i giri senza che si passi alla mar cia inferiore, un toccasa-na per i consumi. D’altronde se si sce glie di puntare su di unagui da più impegnativa il motore risponde in maniera positiva al- l’ac celeratore, facendo pesare l’aumento di cilindrata che ha ca- ratterizzato tutte le gamme.

Ottime le sospensioni della cabina che non permettono fasti-diose oscillazioni e sono un po’ rigide come anche le balestre an-teriori del telaio.

Tirando le somme, con questo nuovo Stralis Hi Way Iveco hasaputo dare una risposta alle esigenze del trasporto odierno, in cuile prerogative dell’autista contano (e questa cabina è in gra do disoddisfarle), ma in cui l’argomento prioritario è la redditività. El’ha fatto affinando da un lato quelle che già erano le armi in suopossesso, migliorando una cabina che ha ormai una lunga mili-tanza alle spalle (deriva direttamente o quasi da quella montatanel ’92 sulle se rie Euro), trovando in questo una forza piuttostoche una debolezza, rafforzando quei temi segnalati dai clienti elasciando semplicemente perdere il resto.

Al contrario per il motore, che deve rendere conto alle nuo venormative sulle emissioni, si è scelta una via innovativa e origina-le, che badasse però an che in questo caso al sodo, cioè che per-mettesse di mantenere sotto controllo i consumi.

L’accoglienza da parte dei concessionari, i primi chiamati a vi-sionare il nuovo modello, è stata più che incoraggiante e ha con-fermato ai progettisti Iveco di avere scelto la strada giusta, sia perquel che riguarda l’e ste tica che i contenuti tecnici. Basandosisulla loro esperienza è facile pensare che lo stesso succederà perla clientela.

LA PROVA / Positive le prime impressioni a bordo del nuovo Stralis Hi Way

Bello, funzionale, riccoe piacevole da guidareI PROGETTISTI DI IVECO SI SONO LETTERALMENTE

SUPERATI PER FARE DELLO STRALIS HI WAY UN

CAMION DI CUI LE AZIENDE DI TRASPORTO E

SOPRATTUTTO GLI AUTISTI POTRANNO ANDARE FIERI.A UNA FORTE PERSONALITÀ ESTETICA FA RISCONTRO

UN AMBIENTE DI LAVORO DI ASSOLUTA COMODITÀ E

PRATICITÀ CUI SI AGGIUNGONO LE TANTE DOTAZIONI

DI SICUREZZA E DI SUPPORTO ALLA GUIDA. UN VERO

GIOIELLO IL CURSOR 11 EURO 6 DA 460 CAVALLI.

Il sedile pneumatico nella sua versione comfort è dotato di un sistemadi ventilazione. Sono nuovi anche i fanali con lampade bi xenon.

27SPECIALE N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

A cura di Mauro Zola

MONZA - L’etichettatura dei pneu matici, resa obbligatoria dallanormativa europea, che dal 1 novembre del 2012 prevede che suogni gomma nuova ven ga incollata una targhetta, in cui sonocontenuti tre parametri fondamentali per una scelta con sapevoleall’acquisto, è un pas so in avanti importante, su cui si trovanoconcordi tutti i costruttori di pneumatici, che possono in questomodo far valere le proprie caratteristiche pe culiari e non soltantobattagliare sul prezzo d’acquisto. Per i pneumatici destinato agliau to carri il discorso è leggermente diverso e l’etichetta non èob bligatoria (resta ancora da ca pire il perché) ma il costruttoredeve comunque mettere a disposizione i dati sia nel punto ven- dita che su internet, oltre che riportarli nella fattura.

La norma si applica a tutti i pneumatici costruiti dopo il 1° lu-glio, a eccezione di quelli ricostruiti, non omologati per l’u ti -lizzo stradale, di quelli montati su veicoli immatricolati pri madel 1990, delle gomme chio date, o di quelle con codice di velo-cità inferiore agli 80 km/h, di quelli destinati al soccorso di tipoT e con diametro inferiore a 254 mm o superiore a 635 mm.

Per tutti gli altri andranno riportati i dati relativi all’effi ca cianel consumo di carburante, secondo una scala che va dalla spe- cifica A, la più conveniente, alla G. Tra le due una variazione del7,5 per cento nei consumi.

Il secondo parametro è relativo all’aderenza sul bagnato, sem- pre su di una scala dalla A alla G. In questo caso la differenzadella capacità frenante tra la categoria migliore e la peggiore èdel 30 per cento.

Sono invece soltanto tre, identificate da barre nere, le catego-rie relative al rumore di rotolamento, che è stato relazionato alfuturo limite di rumorosità europeo. Tre barre nere stan no a in-dicare una rumorosità superiore al futuro limite europeo, duebande un livello compreso tra il limite e i 3 decibel al di sotto,una banda nera per chi raggiunge un livello ol tre 3 decibel infe-riore al limite.

Oltre a questi ci sarebbero in realtà stati altri parametri cheavrebbero potuto aiutare i trasportatori europei a scelte consape-voli, il più importante tra questi è naturalmente l’indi ca zio nedella durata chilometrica, ma anche la tenuta di strada e l’a de-renza su strada asciutta a vreb bero avuto il loro peso. Sa rà per laprossima volta. Nel l’at tesa abbiamo sentito cosa ne pensano inmerito i maggiori costruttori.

Dal primo novembre più rigide le norme di sicurezza per i pneumatici

Benvenuta... etichettatura!

CONTINENTAL TRUCK

Gainza: “Un messaggiodi consapevolezza”

I tanti vantaggi del Continental HD Hybrid

Sorprendente suogni tipo di tratta

Daniel Gainza

IDEALE SIA PER I TRASPORTI REGIONALI CHE SULLA LUNGA DISTANZA, ANCORA PIÙ

INCREDIBILE LA PERFORMANCE SULL’ASFALTO ASCIUTTO COME SULLE SUPERFICI

INNEVATE, IL CHE EVITA AI TRASPORTATORI L’INCOMBENZA, E L’INVESTIMENTO, DI

DOVER ACQUISTARE PNEUMATICI SPECIFICI.

MILANO - L’etichettatura deipneumatici è per Continentalsoltanto l’ulteriore passo di unpercorso già avviato da anni eche guarda a un rapporto direttocon le flotte, una vera partner-ship che ha lo scopo di innescareun circolo virtuoso sul risparmiodei costi aziendali.

“Senz’altro per noi si tratta diun importante passo in avanti -conferma Daniel Gainza, Diret-tore commerciale ContinentalCvt per la filiale italiana - perchéfissa l’attenzione su argomentidi primaria importanza, come

l’impatto che hanno i pneumati-ci sui costi delle flotte. Si trattadi un messaggio di consapevo-lezza che da anni cer chiamo ditrasmettere ai nostri clienti e cheviene ora raf forzato dal provve-dimento europeo”.

Gainza si dichiara anche mo-deratamente soddisfatto dellascel ta dei tre parametri da ripor-tare sull’etichetta.

“Alcuni dicono che in realtà ipneumatici sono molto più com- plessi e che tre parametri so nopochi per illustrarli al meglio.Però è comprensibile che ab bia-

no scelto i tre parametri con side-rati d’interesse generale e anchei più semplici da trasmettere, ri-guardanti temi che interessanotutti, come la sicurezza, l’impat-to ambientale e il risparmio dicarburante. Naturalmente tuttisappiamo che quan do si parla dipneumatici c’è un altro dato fon-damentale, quel lo riguardante ilchilometraggio, ma questa istan-za non è stata per ora raccolta,anche se si poteva sviluppareuna tipologia di test che desseindicazioni a riguardo. In con-clusione bisogna adeguarsi,

niente è perfetto da un punto divista tecnico, ma i tre parametriscelti sono senza dubbio rilevan-ti, in particolare quello sul ri-sparmio di gasolio è il più im-portante”.

Sempre avanti dal punto divi sta tecnologico, Continental halanciato con l’Hybrid una gam -ma definita non a caso rivoluzio-naria, ma di conseguenza anchecostosa, il che in Italia rappre-senta sempre un problema.

“È vero che, se facciamo unconfronto con il Nord Europa, incui l’Hybrid fin da subito ha rap-presentato una parte consistentedelle nostre vendite, in Ita lia c’èpiù scetticismo. I trasportatoritedeschi o scandinavi riconosco-no subito i vantaggi, quelli ita-liani ci mettono più tem po. Ciònon ci sorprende, ce l’aspettava-mo. La nostra posizione in Italiaè meno marcata rispetto ad altrenazioni europee ma il messaggiosta passando”.

Altro caposaldo della propo-sta Continental sono i servizi.

“In quel campo l’esigenzadel le flotte sta salendo a livelliimportanti e salirà sempre dipiù. In futuro molto si giocheràproprio in quel settore. La nostraproposta si chiama Conti 360,un marchio che cerca di tra smet-tere tutta quella che è la no straofferta di pneumatici e di servi-zi, che si suddividono ulterior-mente in tutta una serie di com-parti, a partire da quelli più tra-dizionali. Copriamo con questitutto il ciclo di vita del pneuma-tico, compresa la gestione del lecarcasse, la riscolpitura, la rico-struzione, fino allo smaltimentoe alla possibile valorizzazione, avolte infatti anche le car cassenon più utilizzabili pos sonoavere un valore commerciale re-siduo. Molto importante è anchela reportistica. Sem pre più flottechiedono trasparenza completa ereport dettagliati. Consapevoli diavere nel proprio parco circolan-te un valore, vogliono saperecosa stan no facendo e ad esem-pio per ché è stato necessario

cambiare una gomma. Noi perquesto abbiamo sviluppato unsistema informatico specifico,accessibile ai nostri clienti viainternet, che rappresenta il mas-simo che in questo momentoesiste sul mercato per il livellodi dettaglio dei dati”.

MILANO - Al momento dellapre sentazione Continental l’a -ve va definita una vera e pro-pria rivoluzione, e in effetti lecaratteristiche del pneumaticoHD Hybrid, per il momentoriservato agli assi trattivi, giu-stificano l’utilizzo del termi-

ne. Impossibile infatti trovareoggi sul mercato una gommache sia in gra do di racchiude-re tanti e tali van taggi a parti-re dal fatto di po ter essere im-piegata sia per i tra sporti re-gionale che sulla lun ga distan-za, e ancora più incredibile

che si riveli altrettanto perfor-mante sull’asfalto asciutto chesulle superfici innevate, e vi-tando quindi ai trasportatoril’incombenza, e l’investimen-to, di dover acquistare pneu-matici specifici.

A tutto questo si aggiungo-

no doti di durata, l’argomentoche più interessa i trasportato-ri, che hanno dell’incredibile.Nei test effettuati direttamentein collaborazione con aziendeclienti, l’HD Hybrid è stato ingrado di raggiungere facil-mente i 400mi la chilometri,arrivando a 550mila nellecondizioni più favorevoli.Stesso discorso per quanto ri-guarda i consumi, che ri spettoalle gamme precedenti sonomigliorati di un 5 per cen to.

Il merito va alla carcassadel l’HD Hybrid, che mette afrutto la tecnologia brevettataAir Keep. Si tratta di unastruttura in acciaio e polimeri,con miscele pluristratificate e

battistrada con profilo autori-generante. In pratica, mano amano che la gomma si usura,emergono nuo ve scanalature epunti di trazione dove primac’erano solo sot tili lamelle. Altempo stesso le normali sca-nalature si trasformano in la-melle.

All’innovativa propostaHybrid si aggiungono duelinee di pneumatici più tradi-zionali. Per chi opera preva-lentemente su tratte autostra-dali, la soluzione con sigliata èla gamma L, che grazie allatecnologia Eco Plus riduce laresistenza al rotolamento.

Anche in questo caso èstata adottata la carcassa Air

Keep, mentre per ottenere unadurata maggiore è stata incre-mentato del 15 per cento l’uti- liz zo di gomma, con l’aggiun-ta di una nuova cintura trian-golare che, unita a un tallonein acciaio, aiuta la stabilità eimpedisce al pneumatico dideformarsi, aggiungendo un20 per cento al la vita operati-va.

Per chi invece lavora di piùsu percorsi misti la gammagiusta è la R Goods, che allecaratteristiche comuni a tuttala produzione Continentalunisce un disegno del batti-strada e una me scola specificaottimizzati per camion dotatidi Retarder.

28SPECIALE N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

MICHELIN

Leonardi: “La gammaEnergy all’avanguardia”

Consumi ridotti carta vincente dei prodotti Michelin

Nulla è lasciato al caso

Massimo Leonardi

IL COSTRUTTORE FRANCESE GARANTISCE 1,7 LITRI

DI CONSUMO IN MENO OGNI 100 CHILOMETRI, SE SI ADOTTANO SU TUTTI GLI ASSI LE GOMME DELLA

SERIE X ENERGY SAVERGREEN.

MILANO - Michelin da tempoha ingaggiato una personalebattaglia sul tema dell’etichet -

ta tu ra dei pneumatici. Logicoquin di il commento positivo alprovvedimento europeo che ar-riva da Massimo Leonardi, re-sponsabile per l’Italia dellalinea di prodotto autocarro.

“Abbiamo sempre sostenutoquesta iniziativa a vantaggiodel la sicurezza, dell’ambiente eper il risparmio di energia. Aitrasportatori la nuo va etichetta-tura europea fornisce infatti treinformazioni importanti sulpneumatico nuovo, da conside-rare come un complemento aglialtri fattori che intervengononormalmente nel processod’acquisto di un pneumaticoper autocarro. Infatti, le presta-zioni si giudicano anche in rap-porto a ulteriori criteri legati almestiere del trasportatore e allesue specifiche esigenze quali,per citarne alcune, il rendimen-

to chilometrico, l’u sura regola-re, la capacità di carico, la mo-tricità e l’aderenza con ognicondizione e per tutta la vitadel pneumatico, la ricostruibili-tà della carcassa, la resistenzaagli urti e alle aggressioni”.

La risposta a tutte queste esi-genze per il costruttore franceseè rappresentata dalla gammaEnergy SaverGreen, molto ap-prezzata anche sul mercato ita-liano.

“La gamma Michelin Ener- gy SaverGreen è destinata aquel le flotte che, impegnate neitrasporti sulla lunga distanzaintendono massimizzare il con-tributo del pneumatico alla ri-duzione dei consumi di carbu-rante. Attualmente, sia per quelche riguarda il primo equipag-giamento che il ricambio, levendite in Italia seguono un an-

damento in linea con le previ-sioni”.

Stesso impegno quello del- l’azienda nel settore dei servizi.

“Le aziende di trasporto datem po sono attente all’offertadi servizi integranti la venditadel prodotto, che spazianodall’e ster nalizzazione della ge-stione del parco pneumatici,tramite con tratti a costo chilo-

metrico, al l’assistenza in casodi panne ai pneumatici, finoalle forme di finanziamento perl’acquisto. Michelin è attivanell’offerta di servizi post-ven-dita, tra cui il prin cipale è l’atti-vità di assistenza al trasportato-re svolta dal la forza vendita nelconsigliare agli utilizzatori fi-nali i pro dotti che offrono il mi-gliore equilibrio delle presta-

zioni, in funzione delle esigen-ze dei propri mestieri. Tramiteil programma Michelin EuropeAssistance garantiamo ai tra-sportatori in tutta Europa unservizio d’intervento in caso dipanne ai pneumatici. Con Lea-singomme diamo invece mododi poter pagare i pneumatici inmodo dilazionato fino a 18mesi”.

MILANO - Per rendersi contodell’impatto delle gomme Mi-chelin sul mondo del trasportobasta fare attenzione ai veicolimessi a disposizione dai varico struttori per i test sui consu-mi. Nella maggior parte deicasi sono equipaggiati propriocon pneumatici della serie Sa-verGreen.

Il perché è presto detto: ilcostruttore francese garantisce1,7 litri di consumo in menoogni 100 km, se si adottano sututti gli assi le gomme dellaserie X Energy SaverGreen.

Scendendo nei dettagli, per

l’asse direzionale del trattore èstato sviluppato il modello XEnergy SaverGreen XZ o XF,basato sulla carcasse EnergyFlex, che fanno parte dellaserie Durable Technologies delcostruttore francese. Il compo-nente è stato sviluppato attornoa un unico concetto: limitare ladispersione dell’energia graziea una mescola di gomma E ner -gy, che copre anche le zone piùsensibili, come i fianchi e laparte bassa della gomma. Lamescola è costituita in buo naparte da microcomponenti, ab-binati a cavi metallici più fles-

sibili e quindi permette una ca-pacità di carico di 8 tonnellatesul primo asse, sia con la misu-ra 315/80 R22,5 che con la315/70 R 22,5.

Si chiama invece XD ilpneu matico ideale per l’assalemotore. Oltre a riproporre lacar cassa Energy Flex, questoaggiunge una serie di lamelle adoppia onda, che ne aumentanola longevità e sublimano la mo-tricità, fino a un 10 per cento inpiù rispetto al modello della se -rie precedente. Le lamelle tridi-mensionali sono infatti in gradodi garantire una maggior rigidi-tà ai tasselli di gomma e limita-no sia l’usura che la resistenzaal rotolamento, lavorando insenso orizzontale e verticale.

In comune i pneumatici chefanno parte della gamma X E -ner gy SaverGreen hanno anche

l’utilizzo della tecnologia Infi-niCoil, che consiste in un filod’acciaio che avvolge longitu-dinalmente la sommità delpneumatico, dandogli maggiorrigidità e garantendo un’area dicontatto con l’asfalto uniforme,eliminando quindi possibili de- formazioni.

In ottica di risparmio, oggipiù che mai l’obiettivo dei tra-sportatori, altra caratteristicavin cente dei pneumatici Miche-lin è la possibilità di avere benquattro vite lavorative. Dopo unprimo periodo di utilizzo, unsottostrato di gomma presentesul pneumatico permette di ri-scolpire la gomma senza chevengano intaccate resistenza oprestazioni; inoltre, tutti i mo-delli Michelin hanno all’inter-no dei canali del battistrada ri-lievi che evidenziano il livello

di u su ra e indicatori che per-mettono di effettuare la scolpi-tura al la profondità ideale.Questa o pe razione può essereeffettuata quando rimangono 2-3 millimetri residui di battistra-

da. In seguito lo stesso pneu-matico può essere ricostruito epoi riscolpito una secondavolta. Tutto ciò aumenta di duevolte e mezza la durata di vitadella gomma.

BRIDGESTONE

Piccinotti: “Servizio per il clientenonché stimolo per il costruttore”MILANO - Non soltanto unservizio al cliente, ma ancheuno stimolo per i costruttori.Così Lorenzo Piccinotti, mar-keting manager CommercialProduct Region South diBridgestone, giudica il decre-to sull’etichettature dei pneu-matici.

“Si tratta di un’ottima ini-ziativa, poiché permette alcliente di poter fare una scel-ta maggiormente consapevoleparagonando le varie perfor-mance dei pneumatici incommercio. La nor mativa èuguale per tutti i pro dotti invendita nella Comunità Euro-pa e questa novità porteràprobabilmente gli attori pre-senti sul mercato a confron-tarsi immediatamente su que-sto aspetto. Questo indurrà

ulteriormente i produttori ainvestire in ricerca e sviluppoal fine di migliorare i para-metri presenti in etichettacosì da ottenere un van taggiocompetitivo. Bridgestone hada sempre considerato l’in-novazione di prodotto impor-tantissima facendone un pun -to di forza nella sua strategiavolta alla ricerca della sicu-rezza senza compromessi.

Detto questo, Bridgestonemira a fornire al cliente fina-le informazioni ancora piùdettagliate al fine di aiutarlonelle sue scelte. Le informa-zioni riportate sulle etichettedei pneumatici sono impor-tanti, tuttavia non ci fornisco-no una visione com pletadella loro performance. È in-fatti importante capire, ad

esempio, che i consumi dicar burante e la performancesul bagnato dipendono moltodal man tenimento della cor-retta pres sione del pneumati-co e dal lo stile di guida”.

Caratteristiche che ben sispo sano con quelle dellagam ma Ecopia.

“Il marchio di Bridgestoneche identifica i prodotti ‘ri-spettosi dell’ambiente’. Par-liamo di pneumatici a bassaresistenza al rotolamento eche quindi permettono di ri-sparmiare carburante rispettoalla gamma di prodotti prece-dente. Il risultato finale dellagamma Ecopia è risparmiosui costi senza compromette-re le prestazioni. Questo gra-zie a tecnologie innovativequali in particolare la mesco-

la Nano Pro-Tech, che riducela dispersione di energia du-rante la fase di rotolamentodel pneumatico. In aggiunta,le carcasse di nuova genera-zione sono progettate perpermettere fino a due rico-struzioni, andando ad ag giun-gere al risparmio di co sto sulcarburante il risparmio dovu-to ad una prima e seconda ri-costruzione. Si arriva così acirca il 20 per cento di rispar-mio sul costo di vita com-plessiva del pneumatico. Intermini pratici, la gamma Au-tostradale R249 Ecopia dire-zionale, M749 Ecopia trattivoe R109 rimorchio rappresen-tano una fetta im portantissi-ma delle nostre ven dite esono state recepite mol tobene dal mercato”.

Allo stesso modo la clien-tela italiana pare aver benaccolto la gamma di serviziBridgestone.

“Oggi la situazione di mer-cato impone molta attenzioneai costi, si cercano soprattut-to soluzioni strutturali perpoter essere competitivi an -che in futuro. Le flotte richie-dono costi inferiori per la ge-stione del pneumatico nel-

l’intero ciclo di vita. La ri-sposta Bridgestone si chiamaTotal Tyre Life. Tutto parteda carcasse premium e pro-dotti nuovi molto performan-ti, che permettono ottime du-rate chilometriche. A ciò siaggiunge il pro cesso di rico-struzione più af fidabile almondo, Bandag, società chefa parte del gruppo Bridge-stone. La nostra campagna dicomunicazione parla infattidi DNA di un pneumatico avita multipla proprio per sot-tolineare quanto sia intrinse-co questo concetto, ogni ele-mento è legato per ottenereuna struttura vincente chepermette di ot tenere il massi-mo vantaggio. Inoltre, Brid-gestone offre servizi all’uten-za finale anche grazie allapropria rete pan-europeaTruck Point. Il networkTruck Point rappresenta lapiù grande rete europea di ri-venditori specialisti autocarroindipendenti con più di 2.400punti vendita in Europa ecirca 115 in Italia. Attraversola nostra rete le flotte trovanorisposte puntuali a tutte leloro esigenze; scelta deipneumatici, manutenzione,gestione delle carcasse, servi-

Lorenzo Piccinotti

29SPECIALE N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

LA BASE DI PARTENZA DEL PROGETTO È PROPRIO LA NUOVA MESCOLA NANO PRO-TECH

CHE RIDUCE LA DISPERSIONE DI ENERGIA DURANTE IL ROTOLAMENTO OTTIMIZZANDO IL

CONSUMO DI CARBURANTE SENZA CHE VENGANO INTACCATE LE QUALITÀ DELLE GOMME.

MILANO - Il nome, Ecopia, dicegià molto su quale sia la voca-zione della più recente genera-zione dei pneumatici Bridgesto-ne destinati al lungo raggio. Labase di partenza del progetto èla nuova mescola Nano Pro-Tech, un’esclusiva del costrut-tore, che riduce la dispersionedi e nergia durante il rotolamen-to, il che provvede a innescareun’im mediata riduzione dellare sistenza, ottimizzando il con-

sumo di carburante senza cheperò vengano intaccate le quali-tà delle gomme, sia in terminidi resa chilometrica sia per laresistenza alle abrasioni e aipos sibili tagli sui fianchi.

Scendendo nel dettaglio deivari modelli, per gli assi ster-zanti è stato progettato il pneu-matico R249 Ecopia, nella mi-sura 315/80, che si rivela parti-colarmente efficace in presenzadi fondo stradale bagnato e che

dispone della tecnologia StoneEjector, che consente l’espul- sio ne dei sassi rimasti intrappo-lati negli incavi del battistrada.Per l’asse motore è invece di-sponibile la gomma M749 Eco-pia, che dispone in un’ottimatra zione su tutti i tipi di fondo ein ogni condizione atmosferica,ol tre a presentare un disegnodel battistrada che lo rende par-ticolarmente adatto alla rico-struzione, allungandone la vita

tico, ricorrendo nei giusti tempial la ricostruzione, operazioneproposta in un unico pacchettodi rettamente dal costruttore,che utilizza il collaudato meto-do di ricostruzione Bandag.

GOODYEAR

Molgora: “Con l’etichettaturasi poteva fare di più”

Conferma delle qualità con l’ibrido Volvo Mean Green

I record del Marathon +

Luca Molgora

COME EQUIPAGGIAMENTO DI UN “MOSTRO” CON UNA

POTENZA DI BEN 2.100 CV, NEL TEST LE GOMME HANNO

DOVUTO SOPPORTARE UNA PRESSIONE INCREDIBILE.COSTRUITE A MANO DAGLI SPECIALISTI GOODYEAR

HANNO SFRUTTATO LA BASE DEI MARATHON.

MILANO - Soddisfazione perl’e tichettatura dei pneumatici,ma con la sensazione che si po-teva fare di più. Così alla Good -year hanno accolto il provvedi-mento europeo. Come ci con-ferma Luca Molgora, DirettoreVendite divisione autocarro emovimento terra di GoodyearDunlop Tires Italia.

“Goodyear ha accolto positi-vamente la nuova legislazione,convinta che ciò sensibilizzeràmaggiormente gli operatori al- l’im portanza dei pneumatici aifi ni della riduzione dei consumie delle emissioni di CO2 nel- l’am biente. L’etichetta forniràinformazioni confrontabili, affi-dabili e obiettive, ma non sipuò ritenere in alcun modo e -sau stiva, poiché specifica solotre parametri. Criteri fonda-mentali come la durata, espres-sa in termini di chilometri per-corsi, la capacità trattiva o la ri-costruibilità non vengono presiin considerazione. Proprio laresa chilometrica, seppur nonriportata, rappresenta per una

flotta una reale fonte di rispar-mio dei costi di gestione delpneumatico. Il costo al chilo-metro di un pneumatico dellagamma Marathon ad esempio ètale da permettere un abbatti-mento di cir ca il 10 per centodel costo operativo del pneuma-tico rispetto al concorrente diriferimento”.

Caratteristiche che hannoportato a buoni risultati sulmercato italiano.

“Che ha trovato nella serieMa rathon + di Goodyear una ri-sposta concreta a quella cheoggi si presenta come una delle

più importanti esigenze nelmon do del trasporto su gomma,la riduzione dei costi delle flot-te. Gli operatori del settore han -no potuto rendersi conto diquan to la scelta del giustopneu matico influisca sull’eco -no mia d’esercizio del veicolo,vi sto che le gomme agisconoin direttamente su circa il 30 percento dei costi operativi totali.La gamma Marathon + nascecon il preciso obiettivo di forni-re il miglior risultato nella ridu-zione del consumo di carburan-te, senza compromettere le altrecaratteristiche del pneumatico.

E ancor prima che i test delTÜV Automotive sono stati iclienti, soprattutto coloro che inpassato non hanno mai utilizza-to prodotti Goodyear, a rendersiconto della differenza rispetto aprodotti concorrenti che, sullacarta, vantano prerogative ana-loghe”.

Il costruttore ha molto la-vorato anche per migliorare ilproprio livello di assistenza,pre e post-vendita.

“Per Goodyear l’acquisto delpneumatico da parte della flottadi trasporto è solo l’inizio di unrap porto che vede la nostra a -

zien da impegnata nel porsi co -me partner affidabile e concre-to. Sempre più clienti chiedonoad esempio un servizio di rico-struzione di qualità, che possaoffrire un prodotto economicoma soprattutto affidabile. Aque sta sempre più forte esigen-za Goodyear risponde con lagam ma TreadMax, una gommaricostruita di qualità, che offreper formance del tutto simili al- l’analogo prodotto nuovo, poi-ché, a differenza di gran partedei prodotti concorrenti, rico-struito integralmente con glistessi materiali. A questo si as-

sociano i servizi rivolti alleflotte come il Fleet Online So-lutions, un innovativo sistemagestionale dei pneumatici, cheof fre alla flotta indubbi vantag-gi in termini di semplificazionenella gestione del parco pneu-matici della flotta. Il costantemonitoraggio, accessibileanche online, permette adesempio un’analisi constante eprecisa del reale costo sostenu-to per sin golo pneumaticomontato per l’intero suo ciclodi vita”.

MILANO - Per supportare il pro-prio record mondiale di veloci-tà, Volvo Trucks ha scelto pro- prio i pneumatici Goodyeardella serie Marathon + con cuiè stato equipaggiato il MeanGreen, il camion ibrido che habattuto sia il record sul chilo-metro da fermo che quello sulchilometro lanciato. Trattandosi

di un “mostro” con una potenzadi ben 2.100 cv e una coppia di6.770 Nm, occorrevano gommein grado di sopportare una pres-sione incredibile. Costruite ama no dagli specialisti Good -year hanno comunque sfruttatola base dei Marathon per lunghedistanze 495/45 R22.5.

Del resto una resistenza ri-

dotta al rotolamento, insiemealla tenuta di strada, in partico-lare sul bagnato, sono le caratte-ristiche più apprezzate di tutta lagamma Marathon +, che com-prende versioni sia per assi ster-zanti (Marathon LHS II +) cheper l’asse motore (MarathonLHD II +). Il segreto che ha per-messo al costruttore di ridurredel 7 per cento la resistenza alrotolamento rispetto alla se rieprecedente è la nuova mescolaSilefex, che si basa sul l’u so difiller a base di silice e gom manaturale di alta qualità.

Grazie a ciò un trattore chemonta un set delle nuove coper-

ture Goodyear, che disponeanche di una gamma per semiri-morchi, può ridurre i propriconsumi dell’1 per cento, il chevuol dire che sulla base di unconsumo medio di 32 litri per100 chilometri, con una percor-renza annua di 120mila chilo-metri e un costo del gasolio fis-sato per i clienti professionali a1,20 euro, si raggiunge un ri-sparmio di 500 euro a veicolo,oltre a una riduzione di 1.000chilogrammi nelle emissioni diCO2. In aggiunta con alcunemisure del Marathon LHS II +per assi sterzanti si può ottenereun miglioramento degli indici

di carico e quindi della capacitàtotale della combinazione.

Per dimostrare sul campo lesue eccellenze Goodyear si èaffidata all’ente di certificazio-ne tedesco TÜV, che ha parago-nato in un test sul campo unacombinazione di Marathon nel -la misura più classica, 315/70R22,5 per i due assi del trattoree 385/65 R22,5 per il semiri-morchio, con quelle di tre com-

petitors. Il risultato è stato cheil modello per assi sterzanti haavuto prestazioni migliori com-prese tra il 3 e il 19 per centonella resistenza al rotolamento,mentre quello per assi trattivi èarrivato fino al 16 per cento. Al -lo stesso modo nei test di a de -renza sul bagnato la combina-zione Goodyear può contare suprestazioni medie migliori del 2per cento.

zi di as sistenza Service Euro-pe in Eu ropa e Aci Global inItalia”.

Al quadro si aggiunge-ranno pre sto tutta una seriedi novità.“Nel breve periodo Bridge-stone ha introdotto nellagamma ricostruito nuovefasce battistrada presentandoi regionali BTR-WB e R192a cui si aggiungeranno altrenovità nei prossimi mesi.Inoltre, è stata presente aReifen 2012 con uno standtotalmente incentrato sul bu-siness autocarro e ricostruitoriconfermando quanto questelinee di prodotto siano im-portanti nella pro pria strate-gia. Nel futuro pros simo ecioè nella seconda par te del2012, ancora più importantesarà il lancio sul mercato deinuovi prodotti regionali R-Steer ed R-Drive. Questi pro-dotti fanno uso delle più re-centi tecnologie Bridgestone;le carcasse saranno di ultimagenerazione e le performancecom plessive migliorate inmodo da essere il prodotto dieccellenza nella strategia in-tegrata nuo vo più ricostruitoche è alla base del concettodi Total Tyre Life”.

La nuova linea Bridgestone Ecopia

Il segreto sta tuttonella mescola

operativa.Bridgestone punta molto in-

fatti sul concetto Total Tyre Li -fe, che permette di ridurre, spe-cialmente nel caso di flotte, ilcosto chilometrico del pneuma-

CARPENEDOLO - È l’utilizzo della tecnologia esclusivaM+S (Mud & Snow) ad accomunare la nuova genera-zione di pneumatici della ditta cinese GT Radial, distri-buita in Italia da Ma gri Gomme, che sono quindi ingrado di garantire prestazioni ottimali sia sull’asciutto

che sul bagnato. La soluzione per gli assi trattivi di autocarri destinati

alla lunga distanza è la gom ma GDL617, con un nuovodisegno del battistrada a bassa resistenza al rotolamentoe quindi con un’ottima resa chilometrica. Risultato otte-nuto lavorando sulle mescole del battistrada e a un pro-cesso costruttivo ad alta dissipazione di calore, cheparte dal concetto che una temperatura interna costantepreserva meglio la struttura stessa. Il disegno del batti-strada è composto da una fitta rete di scanalature longi-tudinali e trasversali, che aiutano il drenaggio dell’ac-qua e valorizzano la tenuta laterale su tutti i tipi di su-perficie.

È invece la resistenza ottenuta con una spalla largae compatta la caratteristica più evidente del modelloGTL919, destinato all’uso su semirimorchi. L’ampiabase di aderenza a ter ra e le profonde scanalature lon gi-tudinali migliorano direzionalità e maneggevolezza, conin più una resistenza che per mette di sostenere carichielevati sulle lunghe distanze.

La gamma stradale GT Radial è completata dal mo-dello GSR220 per uso regionale. Destinato all’usosull’asse direzionale, riprende le tecnologie già utilizza-te per le altre gamme, con in più un disegno regolaredel battistrada per un ottimo comfort di marcia. Quattroin questo caso le scanalature del battistrada.

LE PROPOSTE INTELLIGENTI DI MAGRI GOMME

Dalla Cina la nuova generazione GT Radial

30SPECIALE N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

CARPENEDOLO - Come aveteaccolto le nuove disposizionirelative all’etichettatura deipneumatici?

“In generale, rappresentandoun marchio come Yokohama,che nel settore identifica l’e -spressione massima della tecno-logia applicata ai pneumatici,non possiamo che essere favo-revoli all’introduzione di tuttiquegli strumenti che permetta-no di evidenziare i contenuti ela qualità dei nostri prodotti -spiega Fabio Merli, DirettoreVendite Truck di Yokohama Ita-lia e Magri Gomme/GT Radial- Dal Giappone, sede della Yo-kohama Rubber Company, nonhanno ancora diffuso informa-zioni ufficiali sulla classifica-

zione delle nostre coperture ma,da alcune indiscrezioni, pa reche si posizioneranno ai massi-mi livelli. Nello specifico, per ipneumatici autocarro non sap- piamo quanto la scelta del tra-sportatore potrà poi essere in- fluenzata dall’etichettatura: sia -mo di fronte a un professionistache conosce perfettamente leesigenze del suo veicolo e nel lapropria specifica tipologia ditrasporto. Probabilmente laclassificazione dell’efficienzaenergetica di un pneumatico sa -rà l’elemento, fra i tre misurati,che desterà il maggior interessetra i trasportatori, essendo ilcar burante uno dei costi più im-portanti che devono sostenere.Ri teniamo che la scelta del

pneu matico autocarro sarà co-munque sempre influenzata an -che da altre caratteristiche nonvalutate dalla nuove disposizio-ni, come per esempio la resachi lometrica e la ricostruibili-tà”.

Come sta andando il mar-chio Yokohama sul mercatoitaliano?

“Il mercato italiano deipneumatici per autocarro, inque sto inizio 2012, è letteral-mente crollato e da gennaio amaggio le vendite hanno fattore gistrare un -42 per cento ri-spetto allo stesso periodo del2011. Sono soprattutto i ‘pre-mium brand’ come Yokohama asoffrire maggiormente: il rispar-mio all’acquisto viene privile-

giato rispetto a quello a lungotermine che solo un prodotto diqualità può garantire. In questasituazione stiamo a dot tando mi-sure per migliorare la nostra po-sizione rispetto al l’an damentogenerale, e ciò ci per mette dimantenere almeno le nostrequote di mercato. Con fidiamonel lancio di due nuo vi prodotti,previsto nella seconda metà diquest’anno, per consolidare e,se possibile, migliorare le no-stre posizioni”.

Quali sono i servizi acces-sori più richiesti dalle azien-de?

“Al momento, come serviziac cessori alla vendita dei pneu-matici vanno ancora per lamag giore quelli classici che

per mettano alle flotte di averemag giore produttività e minoricosti di gestione, come un effi-ciente soccorso stradale e unRivenditore Specialista Auto-carro adeguatamente attrezzato,in grado di soddisfare tutte leesigenze di una flotta. Per que-sto Yokohama ha selezionato unnumero ristretto di RivenditoriSpecialisti, che grazie a struttu-re adeguate e furgoni assistenzapossono sia ricevere il camionin ampi spazi presso le proprie

officine, sia intervenire diretta-mente sul piazzale del traspor-tatore. Yokohama Italia ha inol-tre un accordo con SOS24h,azienda italiana leader nel set-tore del soccorso stradale, cheassiste chi utilizza i nostri pro-dotti 24/7 in Italia e in Europa atariffe agevolate”.

Quali pensate saranno in-vece le esigenze per il futuroda parte dei trasportatori ?

“Il trasporto sta attraversan-do un periodo di tensione taleche al momento non ci fa scor-gere nuove esigenze dei tra-sportatori per la gestione delpro prio parco pneumatici. Anzidiremmo che forse c’è necessitàdi tornare a quei fondamentaliche, in questo momento d’in- cer tezza, possano rappresentaredei punti fermi, come un Riven-ditore Specialista partner, chein qualità di professionistatruck sappia consigliare, sup-portare e assistere il cliente. Ol -tre a ciò, ribadire la forza di unmarchio di pneumatici che ga-rantisca prodotti versatili, rico-struibili e produttivi in terminidi risparmio carburante e chilo-metraggio”.

YOKOHAMA

Merli: “In arrivo nuovi prodottiper sostenere le vendite”

Così Yokohama risponde alle esigenze ambientali

Miglior rotolamentoe un’ottimaledispersione di calore

CARPENEDOLO - La più recentenovità nel catalogo Yokohama sichiama 107ZL, pneumatico perasse sterzante che fa parte del lagamma Zenvironment, e quindiprevede l’utilizzo di mescole ecomponenti meno inquinanti eche garantiscono un innalza-mento delle prestazioni in termi-ni sia di durata che di resistenza

al rotolamento. Destinato a unutilizzo sulle lunghe distanze, ilmodello 107ZL è frutto del pro-cesso produttivo Lower tempe-rature/Higher Torque Micing,che prevede la lavorazione abasse temperature del l’im pa stodella mescola, tecnologia e sclu-siva Yokohama, utile a crea re unprodotto al tempo stes so resi-stente e morbido. Il bat tistradadal canto suo migliora la resi-stenza al rotolamento, rendendoinoltre l’usura più regolare,mentre mescola e carcassa favo-riscono la dispersione del calo-re. Tutte caratteristiche che al-lungato la durata della vita delpneumatico, a cui contribuisceanche il liner interno, che con-trasta la perdita della pressione.

Tra le caratteristiche vincentidel modello 107ZL va poi an-notata la facile ricostruibilità invirtù di una carcassa resistentee duratura. Di livello anche leper formance in direzionalità eprecisione: le sei profonde sca-nalature incrementano infatti laresistenza all’acquaplaning e lastessa costruzione della gommagarantisce l’espulsione di pietre

dall’interno delle scanalature. Ilpneumatico è disponibile nellemisure 295/80 R22.5, 317/70R22.5, 315/80 R22.5.

Completa la gamma Yoko ha -

ma il modello RY517E per assitrattivi, contraddistinto dall’in-novativo disegno del battistra-da, particolarmente ampio eprofondo, con un disegno a

bloc chi e le scanalature dellaspal la a nervatura chiusa, chere golarizzano il consumo sullelunghe distanze. Il TY517E èdisponibile nelle misure 315/70

R22,5, 315/80 R22.5, 295/80R22.5. Stesse caratteristiche peril pneumatico TY607 che è in-vece riservato alle medie per-correnze.

Fabio Merli

PORTA LA SIGLA 107ZL IL PNEUMATICO PER ASSE STERZANTE CHE FA PARTE DELLA GAMMA ZENVIRONMENT,CHE PREVEDE L’UTILIZZO DI MESCOLE E COMPONENTI MENO INQUINANTI E CHE GARANTISCONO

UN INNALZAMENTO DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI DURATA E DI RESISTENZA AL ROTOLAMENTO.

I pneumaticiGDL617 (asinistra) eGTL919.Gomme Yokohama: il 107ZL (in

alto) e il TY607.

32SPECIALE N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

ESSEN - La tecnologia della co-municazione a distanza allargail suo raggio d’azione e coin-volge il mondo del pneumati-co. Protagonista della nuovafrontiera della sicurezza e delrisparmio è l’italiana Pirelli chein autunno proporrà sul merca-to l’innovativo Cyber Fleet, ilsistema che, attraverso un sen-sore elettronico e la telematica,è in grado di segnalare tempe-stivamente all’autotrasportatoree al gestore della flotta i datirelativi al pneumatico. La com-mercializzazione del sistema èstata pre ceduta da una serie diimportanti test dinamici, anco-ra in corso, i cui positivi risul-tati so no stati presentati in an-teprima mondiale alla Fiera delpneumatico di Essen all’iniziodi giugno.

RISPARMIOGARANTITO

Cyber Fleet è una risorsa in-dispensabile per ottimizzare icosti di gestione della flotta: ilsistema permette infatti di ri-durre il costo del carburante,gra zie al costante controllo del -

la corretta pressione della gom -ma a cui corrisponde una mi-nore resistenza al rotolamento,e dell’impiego di personale perla manutenzione dei pneumati-ci e la rilevazione della pressio-ne, ga rantendo nel contempoun’u su ra regolare della gommae quindi la sua maggiore dura-ta.

In particolare, la sperimenta-zione in corso ha evidenziatoche Cyber Fleet consente un ri-sparmio di carburante pari a1.000 euro l’anno per mezzo.Inoltre, è stato possibile calco-lare l’efficienza del singoloveicolo (grazie ai dati rilevatidal software del partner Telo-gis), identificare eventuali ano-malie di pressione e calcolare ilritorno dell’investimento perl’in stal lazione del sistema, chevie ne interamente ripagatodopo appena 6 mesi di utilizzo.Nel novero dei benefici va ov-viamente inclusa anche la sicu-rezza, dal momento che unpneumatico correttamente fun-zionante è di fondamentale im-portanza per prevenire inciden-ti. La corretta pressione, otte-nuta con l’aiuto di Cyber Fleet,consente precisione di guida,affidabilità in frenata e curva.

La sperimentazione, effet-tuata con una grande flotta pri-vata impegnata nel settore dellafornitura di servizi municipali,trasporto merci e persone, èiniziata in aprile. I test interes-sano 13 mezzi pesanti: 3 auto-bus intermunicipali, 3 autobusmunicipali, 3 per il trasportomaestranze, 2 mezzi della net-tezza urbana e 2 motrici. I vei-coli, equipaggiati da pneumati-ci Pirelli dotati di sensore,hanno percorso oltre 20milachilometri raccogliendo datiutili alla manutenzione deipneumatici.

DIAGNOSTICAE INTERVENTO

La divisione Ricerca & Svi-luppo di Pirelli ha sviluppato incollaborazione con SchraderElectronics, leader mondialedel le tecnologie di monitorag-gio a bordo veicolo della pres-sione delle gomme, un sensoreelettronico capace di verificarele condizioni di marcia delpneu matico. Il sensore, chia-mato TMS (Tyre Mounted Sen-sor), viene applicato sulla su-perficie interna della coperturaal lo scopo di raccogliere tutti i

da ti relativi alla pressione, allatemperatura e all’identifica zio -ne del pneumatico. Il sistematrasmette contemporaneamenteall’autotrasportatore e al gesto-re della flotta i dati raccolti dalsensore. La flotta è così in gra -do di effettuare procedure didiagnostica e intervento, inmo do da garantire massima si-curezza a ciascun mezzo pe-sante. Il processo d’interpreta-zione dei dati non è solo affida-to alla responsabilità dell’auto-traspor tatore ma an che al fleetmanager, che da remoto, curala sicurezza dell’intera flotta.

Grazie a Cyber Fleet il ge-store avrà l’opportunità di con-trollare se i pneumatici vengo-no mantenuti alla pressione ot-timale (condizione necessariaper la massima efficienza intermini di consumi di carburan-te e durata delle coperture) epotrà programmare le verifichedi u su ra del battistrada, cono-scendo la percorrenza chilome-trica di ogni gomma, con bene-fici concreti in termini di sicu-rezza.

Cyber Fleet, ultimo natodel la linea di soluzioni innova-tive per la mobilità sostenibilesviluppate da Pirelli, può esse-

re im piegato in due modi:come so luzione statica o dina-mica. Nel primo caso, il senso-re memorizza i dati relativi apressione pneumatici e tempe-ratura che possono essere rile-vati attraverso un ricevitoreportatile (handheld receiver).Nel secondo caso, Cyber Fleetpuò integrarsi con la maggio-ranza dei sistemi telematici di-sponibili sul mercato e consen-te la trasmissione in temporeale di tutti i dati rilevati al ge-store della flot ta, che può sal-varli in un da ta base per effet-tuare report e sta tistiche.

COLLEGAMENTOTELEMATICO

Attraverso il collegamentotelematico, Cyber Fleet con-sente anche la tracciabilità deiveicoli, la rilevazione del chilo-metraggio e funge da RFID(Radio Frequency IDentifica-tion, Identificazione a radiofrequenza) per ogni copertura.Il sistema prevede, inoltre, lapossibilità di integrarsi ai siste-mi ERP (Enterprise ResourcePlanning, pianificazione dellerisorse d’impresa) per la ge-stione dei pneumatici.

PIRELLI / Il sistema Cyber Fleet è pronto per la commercializzazione prevista in autunno

Check-upintelligentea distanzaIL SENSORE È UNA RISORSA INDISPENSABILE PER OTTIMIZZARE I COSTI DI GESTIONE DELLA

FLOTTA: IL SISTEMA PERMETTE INFATTI DI RIDURRE IL COSTO DEL CARBURANTE, GRAZIE AL

COSTANTE CONTROLLO DELLA CORRETTA PRESSIONE DELLA GOMMA A CUI CORRISPONDE

UNA MINORE RESISTENZA AL ROTOLAMENTO, E DELL’IMPIEGO DI PERSONALE PER LA

MANUTENZIONE DEI PNEUMATICI E LA RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE, GARANTENDO NEL

CONTEMPO UN’USURA REGOLARE DELLA GOMMA E QUINDI LA SUA MAGGIORE DURATA.

ESSEN - Attraverso il con-trollo della pressione, CyberFleet contribuisce a mante-nere a livelli ottimali la rol-ling resistance, in linea conil valore riportato dalla eti-chetta europea che sarà ob-bligatoria dal 1° novembre,assicurandone così il mante-

nimento del grading certifi-cato.

Oltre alla rolling resi-stance, la nuova etichetta ri-porta anche i valori noise ewet braking. L’etichettaconferma la qualità dellecoperture ecologiche Pirellisviluppate per i mezzi pe-

santi: per esempio, la SuperSingle ST:01 si è aggiudica-ta la “A” in wet braking,mentre FH:01 riporta “B” inrolling resistance.

Nello sviluppare pneu-matici per veicoli destinatial trasporto di merci e per-sone, Pirelli ha messo a

punto tutte le innovazionitecnologiche in grado di ga-rantire all’utente il migliorequilibrio prestazionale nonsolo in termini di rolling ewet grip, ma anche in termi-ni di mileage e ricostruibili-tà, valori che pur non essen-do contemplati dall’etichet-

ta sono fondamentali per ipneumatici truck & bus.

La Serie 01 è la nuovalinea di pneumatici per vei-coli industriali che Pirelli halanciato nel 2009 sui seg-menti “Regional” (FR:01 eTR:01) e “Trailer” (ST:01).La famiglia conta attual-mente anche gli invernaliFW:01 e TW:01, FH:01 eTH:01 per trasporto a lungoraggio, FG:01 e TG:01 perimpiego misto on e off road.

Sviluppata con nuoviprofili, strutture e materiali,per rispondere alle esigenzedegli operatori professiona-li, la Serie 01 si posiziona aivertici qualitativi del merca-to europeo in termini di ele-vata resa chilometrica, bassaresistenza al rotolamentocon conseguente riduzionedei consumi, ottima rico-struibilità e rispetto dell’am-biente grazie alla bassa ru-morosità e all’impiego dimateriali privi di olii alta-mente aromatici (HAOF).

QUALITÀ DELLE COPERTURE ECOLOGICHE PIRELLI PER MEZZI PESANTI

Certificata l’innovazione della nuova Serie 01

Pneumaticidella lineaSerie 01.

WABCO

NUOVO CONTRATTOCON KÖGELBRUXELLES - Importante accordotra Wabco e Kögel. Wabco, leadermondiale nella fornitura ditecnologie e sistemi di controllo perla sicurezza e l’efficienza dei veicolicommerciali, ha annunciato di averampliato la collaborazione conKögel, partner di lunga data,attraverso un nuovo contratto perla fornitura del sistema WabcoTrailerGUARD, una tecnologiatelematica all’avanguardia per lagestione delle flotte di rimorchi.Kögel, che ha sede a Burtenbach, inGermania, è uno dei principaliproduttori europei di rimorchi. IlTrailerGUARD abbina sistemitelematici e di diagnosi dei varidati operativi del veicolo. Gliaddetti possono monitorare, tral’altro, usura dei freni,chilometraggio, temperaturainterna del rimorchio refrigerato,portiere, pressione dei pneumatici,carico assiale e sistema difrenatura elettronica (EBS) delrimorchio ovunque si trovino,attraverso un portale internet difacile utilizzo o medianteintegrazione con un sistema digestione flotta. TrailerGUARDconsente inoltre di localizzare unveicolo in tempo reale,ottimizzando l’uso di ognirimorchio. Il sistema telematico faparte del premiato IntelligentTrailer Program di Wabco, unaserie completa di applicazioni perun funzionamento più sicuro,efficiente e innovativo di tutti i tipidi rimorchio.

MERCEDES-BENZ

PRONTO SOCCORSOCON ECALLSTOCCARDA - I costruttori sonoimpegnati ormai da diversi anninella realizzazione di prodotti il piùpossibile sicuri. Mercedes-Benzlancia eCall, un servizio per lechiamate d’emergenza dal veicolo.In caso d’incidente grave, i servizidi soccorso possono essere av visatiautomaticamente: in po chi minutiricevono informazioni preciseriguardo al luogo dell’incidente eal modello del veicolo coinvolto. Ilsistema di chiamata d’emergenzaMercedes-Benz è inserito di seriesull’ultima versione del sistemamultimediale Comand Online. Tuttii modelli introdotti sul mercatodopo il 1° giugno 2012 sonoequipaggiati con il sistema dichiamata d’emergenza Mercedes-Benz in abbinamento a ComandOnline. Oltre agli e ven tuali costiprevisti dall’o pe ra tore di telefoniamobile, gli au tisti non devonosostenere al cun tipo di spesa perpoter utilizzare il sistema. Se siattivano gli airbag o ipretensionatori e il sistemaComand Online è collegato a untelefono cellulare, l’esattaposizione GPS del mezzo e il re -lativo numero di telaio vengonoinviati tramite SMS alle centrali diassistenza e per le chia mate diemergenza del BoschCommunication Center, mentre idati relativi alla posizione vengonocontemporaneamente inviati anchetramite DTMF (multifrequenza).Anche quando gli occupanti hannoper so conoscenza o non sono ingra do di comunicare la propriaposizione, i soccorsi allertati dalCommunication Center possonoottenere informazioni precise etempestive. La chiamata può essereeffettuata anche manualmente.

33LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Guido Prina

JESOLO - Un’iniziativa unicanel suo genere dedicata al pub-blico degli appassionati delmon do camper. Fiat Professio-nal ha siglato un’originale e in-telligente partnership con ilcampeggio “Ca’ Savio” di Jeso-lo (Ve): per tutta l’estate lastruttura veneta diventerà “Ca’Savio Fiat Ducato” e regaleràai camperisti di Fiat Ducatovan taggi e servizi esclusivi pergodersi una vacanza serena, di-vertente e senza pensieri.

FIAT PROFESSIONAL / Al campeggio “Ca’ Savio” di Jesolo vantaggi e servizi esclusivi per i camperisti

In vacanza con Ducato

PRIMA ESPERIENZA MAI REALIZZATA DI CAMPEGGIO A

TEMA DEDICATO AI MOTORHOME, L’INIZIATIVA

ASSICURERÀ A TUTTI I POSSESSORI DI UN CAMPER

MOTORIZZATO DUCATO DI GODERSI GIORNI

ALL’INSEGNA DEL SERVIZIO E DEL RELAX GRAZIE ALLA

PRESENZA DI UN DUCATO “OFFICINA MOBILE”ALL’INTERNO DEL CAMPEGGIO.

Prima esperienza mai realiz-zata di campeggio a tema dedi-cato ai motorhome, l’iniziativadi camping “Ca’ Savio Fiat Du-cato” assicurerà a tutti i posses-sori di un camper motorizzatoDu cato di godersi giorni all’in -se gna del servizio e del relaxgra zie alla presenza di un Duca-to “officina mobile” all’internodel campeggio, all’offerta dicheck-up gratuiti per tutti i vei-coli allestiti su base Ducato e ainiziative rivolte a tutti gli ospiticome la navetta gratuita perrag giungere l’imbarco per Ve-

nezia e alle svariate attività dianimazione che caratterizzeran-no tutta l’estate.

Posto sull’ampio litorale delCavallino e punto di partenzaprivilegiato per una visita a Ve-nezia e alle isole della laguna, ilcamping “Ca’ Savio” si estendesu 268mila metri quadrati, conquasi 1 km di litorale frontema re, e ospita 1.500 piazzole,pi scine, parco giochi, babyclub, centro benessere, ristoran-ti, supermarket, bar e serviziva ri. Da circa 50 anni il cam-peggio accoglie ospiti prove-nienti da tutta Europa, che quiriscoprono la semplicità dellavita all’aria aperta insieme allafamiglia e agli amici in un’at- mosfera informale e tranquilla.

Ancora una volta, dunque,Fiat Ducato “apre una strada”per essere più vicino al mondodei camperisti. Non è un caso.Grazie alla totale leadership nelsettore, Fiat è l’unico costrutto-re automotive che ha potuto

crea re basi motrici, specifica-mente progettate, sviluppate erealizzate per la trasformazione,in sinergia con le aziende pro-duttrici di motorhome, oltre aessere stato tra i primi a realiz-zare una gamma di servizi dedi-cata e una rete di assistenzapensata e organizzata per i cam-peristi che viaggiano con Duca-to. Oggi, Fiat Professional com-pie un passo avanti diventandoil primo costruttore ad “andarein vacanza” con i suoi clienti.

Elementi come l’andamentodelle immatricolazioni, le di-mensioni del mercato dell’usa -to, ma anche il richiamo cre-scente dei saloni di settore, di-mostrano come il mondo delmo torhome abbia un potenzialeancora inespresso. Infatti, oggila vacanza in camper è semprepiù ricercata e mostra prospetti-ve più che positive: solo nel2011 le vendite in Europa dicam per nuovi o usati hannorag giunto un nuovo record su-perando le 250mila unità. Unsuccesso commerciale che trovaconferma nelle affluenze straor-dinarie di pubblico ai Saloni disettore come quelli di Düssel-dorf e Birmingham.

Ducato è in perfetta sintoniacon il mondo motorcaravan. Lesoluzioni adottate permettonodi ottimizzare guida e vita abordo del camper su base Duca-to. Un prodotto vincente dun-que, capace di soddisfare tuttele esigenze degli allestitori: ba -

sti pensare che tra body, portatee motori è possibile raggiungereil numero record di 700 versionispecifiche per i motorhome, unterzo delle versioni com plessivedel Ducato. Oltre due camper sutre venduti in Eu ropa nasconosu base Ducato.

Fiat Professional è anche l’u -ni co costruttore che offre unpro pulsore specifico per ogni ti -po di motorcaravan, anziché dif- ferenti declinazioni di potenzadi uno stesso motore. Tutti Euro5, la gamma di propulsori èstata rinnovata nel 2011 introdu-cendo potenze più elevate (inmedia di 15/20 cv) con consumiridotti del 9-10 per cento rispet-to ai precedenti motori Euro 4. Ipropulsori di Fiat Ducato, cia-scuno nella propria categoria,sono “best in class” per rapportoprestazioni/consumi, oltre acontraddistinguersi per silenzio-sità di marcia, peso ottimizzatoed elevati intervalli di manuten-zione (48mila km). Il 115 Mul-tijet è il motore più “eco-frien-dly” della categoria, ideale per icamper compatti; il 130 e il 150Multijet sono campioni di ela-sticità, perfetti per i camper didimensioni medie. In particola-re, il 150 cv offre le stesse pre-stazioni del precedente 3 litriEuro 4 ma con consumi decisa-mente più ridotti. Il 180 MultijetPower, infine, è adatto ai cam-per di grandi dimensioni o dipeso superiore al le 3,5 t, una fa-scia di mercato in crescita.

Sopra e in alto, il Ducato “officina mobile” presente all’interno del campeggio “Ca’ Savio” di Jesolo.

TORINO - Fiat Professional si propone ai tanti amanti deltempo libero non solo come un semplice produttore di chas-sis, ma come un vero e proprio “compagno di viaggio” chepensa a 360° alle vacanze del camperista, mettendogli a di-sposizione informazioni, servizi e soluzioni come la nuovaapplicazione mobile, il sito www.fiatcamper.com e il numeroverde esclusivo per questa categoria di clienti. L’app “fiat-campermobile” dedicata ai camperisti Ducato è già disponibi-

le gratuitamente. Si tratta di un’applicazione ricca di utilitiese contenuti che accompagnerà i clienti di Fiat Ducato in 15Paesi europei offrendo informazioni sui campeggi, sulle areedi sosta e sui luoghi d’interesse turistico, oltre alla possibilitàdi contattare il dealer più vicino, il Customer Care, l’assisten-za stradale. C’è anche la funzione che permette, una volta par-cheggiato il proprio camper, di “registrarne” l’esatta posizio-ne. Sarà quindi poi facilissimo “ritornare” a prenderlo.

Con oltre 120mila accessi al mese, il sito fiatcamper.comè sempre più visitato dai camperisti di tutta Europa alla ricer-ca di servizi o informazioni. Con una veste grafica piacevole euna navigazione semplice e immediata, il sito offre informa-zioni tecniche, news ed eventi nonché funzionalità specifichecome il “check telaio”, uno dei servizi maggiormente apprez-zati, che permette di verificare se il proprio camper è aggior-nato con gli ultimi set-up tecnici o soggetto a campagna di ri-chiamo.

Altra funzione di grande utilità è il “Trova officina” cheoffre anche la possibilità di ricerca rapida per nazione; unostrumento utile per chi sta programmando un viaggio e vuoleavere l’elenco aggiornato, scaricabile e stampabile, delle offi-cine che potrà trovare lungo il percorso. Le officine Fiat Pro-fessional sono oltre 6.500 in Europa e tutte sono abilitate afornire servizio e riparazione ai camper su base Fiat Ducato.Di queste, più di 1.800 sono punti di assistenza ulteriormentespecializzati per questa tipologia di mezzi. Da quest’anno la

rete dedicata è stata ampliata aprendo nuove officine lungo al-cune delle rotte più amate dai camperisti come, ad esempio,nella penisola scandinava.

Infine, per essere sempre più vicini alle esigenze deicamperisti di ogni parte del mondo, le pagine del sito sono di-sponibili in 9 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, te-desco, olandese, norvegese, svedese e finlandese. Fiat Profes-sional è l’unico marchio che mette a disposizione dei propriclienti camperisti un numero verde per informazioni e l’assi-stenza specifica in tutta Europa. A rispondere un call-centerdedicato che fornisce informazioni sui prodotti e sui servizidisponibili nella propria lingua. Il numero 0080034281111 (inalternativa +39 0244412160) è facilmente memorizzabile inquanto il numero 3428 corrisponde alle lettere F, I, A e T sullatastiera del telefono. Inoltre, con lo stesso numero è possibilemettersi in contatto con il servizio di assistenza stradale riser-vata ai camper, attiva ogni giorno dell’anno, 24 ore su 24, conaddetti che parlano 13 lingue, coprendo in questo modo 54Paesi europei ed extraeuropei.

Una semplice chiamata a questi recapiti telefonici permettequindi sia di ricevere informazioni sia di contattare un opera-tore che fornisce assistenza e, nei primi 2 anni di garanziacontrattuale, se necessario smista la chiamata a un tecnico diEurop Assistance (partner di Fiat per l’assistenza stradale) ca-pace di risolvere qualsiasi problema: guasti, incidenti, man-canza di carburante, furto parziale, ecc..

INFORMAZIONI, SERVIZI E SOLUZIONI PER GLI AMANTI DEL VIAGGIO IN MOTORHOME

Quello che è utile al perfetto ma anche esigente camperista

Ducato, datempo puntodi riferimentodel settorecamper.

34LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

marchi Fiat, Alfa Romeo, Lanciae Jeep, e di queste eredita lapiattaforma comune che offreagli utenti una serie di servizidavvero utili. Tra questi segna-liamo “Il tuo profilo”, dove èpossibile gestire le scadenze per- sonali e quelle relative al pro prioveicolo; oppure “Trova una con-cessionaria”, per scoprire il dea-ler o l’officina più vicina; oanche “Contatta Fiat”, che con-sente di rivolgersi direttamenteal Servizio Clienti Ciao Fiat.

Non meno interessanti i ser-vizi “Notizie sul traffico” e“As sistenza stradale” per viag-giare sempre tranquilli, “Newse promozioni”, per essere sem-pre aggiornati, “Libretto Uso eManutenzione”, versione speci-fica del libretto informativo diDucato e Fiorino, e “Trova iltuo veicolo”, la funzione che,una volta parcheggiato il pro-prio veicolo, ne “registra” laposizione consentendo il suc-cessivo agevole ritrovamentoaccedendo alla funzione “Tro -

va” che indicherà anche il per-corso da fare.

È stato inoltre inserito unservizio specifico per “Fiat ProMobile” disponibile anche sulweb: si tratta della “Guida Sin-cera Fiat Professional” che rac-coglie le recensioni dei risto-ranti consigliati da persone cheper lavoro viaggiano quotidia-namente. Le trattorie e i risto-ranti de “La Guida Sincera”oltre a servire ottimi pasti, pre-stano un’attenzione particolarealle esigenze dei propri clientiche - essendo lavoratori - ne-cessitano di un servizio veloce,prezzi contenuti e ampi posteg-gi. L’utente può così trovare ilristorante più vicino, consultar-ne le recensioni e gli orari diapertura.

Non è finita qui perché altrefunzionalità saranno implemen-tate nei prossimi mesi. Ad e -sem pio, il servizio “Pronta con-segna” per trovare subito il vei-colo desiderato nelle concessio-narie della propria zona.

Fabio Basilico

TORINO - Lavoratori sempre inmovimento e sempre connessicon il mondo. Non poteva esse-re diversamente, vista l’epocain cui della comunicazione glo-bale in cui viviamo. Così, ancheFiat Professional ha deciso disbar care su iTunes presentandoun’app gratuita pensata per chiu tilizza la sua gamma di veicolicom merciali. “Fiat Pro Mobile”è il nome dell’applicazione checon ferma la volontà di FiatGroup Automobiles di esseresempre vicino alle esigenze deipropri clienti professionisti of-frendo quanto di meglio oggi latecnologia mette a disposizione,incluse ovviamente le nuovefun zionalità che si stanno svi-luppando nel mercato della te-lefonia mobile.

Disponibile in 5 lingue, pros-simamente anche su GooglePlay, “Fiat Pro Mobile” si ag-giunge alle applicazioni di Cu-stomer Care già realizzate per i

FIAT PROFESSIONAL / Si chiama “Fiat Pro Mobile”l’utile app gratuita per chi utilizza veicoli commerciali

Segno dei tempiL’APPLICAZIONE CONFERMA LA VOLONTÀ DI FIAT GROUP AUTOMOBILES DI ESSERE

SEMPRE VICINO ALLE ESIGENZE DEI PROPRI CLIENTI PROFESSIONISTI OFFRENDO

QUANTO DI MEGLIO OGGI LA TECNOLOGIA METTE A DISPOSIZIONE, INCLUSE

OVVIAMENTE LE NUOVE FUNZIONALITÀ CHE SI STANNO SVILUPPANDO NEL

MERCATO DELLA TELEFONIA MOBILE.

Disponibile in 5 lingue, prossimamente anche su Google Play, “Fiat Pro Mobile” si aggiunge alleapplicazioni di Customer Care già realizzate per i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Jeep.

Massimiliano Campanella

MILANO - New Actyon Sports,il pick up sudcoreano dal lookaccattivante, guerriero di puntanel l’offensiva lanciata da Ssan-g Yong nel segmento dei vei colimultinfunzionali, sta per appro-dare sul mercato italiano. Dopoaverlo visto in anteprima al Sa-lone internazionale di Ginevra,si vanno configurando le versio-ni previste per il nostro Paese:due tipi di trazione, stessa tra-smissione per il lancio italianodi un pick-up sicuramente po-tente, economico e versatile, eche promette prestazioni entu-siasmanti grazie all’efficiente

propulsore e-XDi Active Dieselda 155 cv. Le due versionipron te a sbarcare in Italia sonola 2.0 e-XDi 2 WD e la 2.0 e-XDi 4 WD, a un prezzo decisa-mente competitivo: rispettiva-mente 21.990 e 24.240 eurochia vi in mano.

ABITACOLOCONFORTEVOLE

Dal punto di vista delle di-mensioni interne ed esterne noncambia nulla. Questo pick up,pronto a soddisfare le esigenzedi un trasporto professionalesvol to su strade sterrate o di fa-miglie e avventurieri che per leloro vacanze scelgono percorsiaccidentati, presenta un abita-colo spazioso e confortevolegra zie ai suoi 5 m di lunghezza,1,8 m di altezza e 1,9 m di lar-ghezza. Identica la trasmissio-ne, con un cambio manuale a 6marce. Cambia invece la pen-denza massima superabile, checon la trazione 2 WD raggiungei 26,5 gradi, mentre con la PartTime 4 WD si arriva a 22,6 gra -di. Dimensioni identiche ancheper quanto concerne il vano dicarico, lungo 1,275 m e largo1,6 m, per una superficie di2,04 mq, accessibile attraversola sponda posteriore con unosforzo minimo, dato che il pesodi quest’ultima è di soli 11 kg.La massa complessiva raggiun-ge i 2.640 kg con la trazione2WD, di poco maggiore con laPart-Time 4WD, ovvero 2.740kg. A vuoto rispettivamente sia -

mo a quota 1.873 e 1.982 kg.La portata arriva a 692 kg nella2WD, a 683 nella 4WD.

Le prestazioni sono le stesse,essendo lo stesso il motore die-sel Euro 5 con filtro antipartico-lato e 4 cilindri in linea. La ci-lindrata è pari a 1.998 cc, ingrado di sviluppare una potenzamassima di 114 kW (155 cv) a4mi la giri al minuto e raggiun-gere una velocità massima di172 km/h. Ragguardevole lacop pia massima: 360 Nm tra1.500 e 2.800 giri al minuto e190 Nm a mille giri al minuto.Quanto alle emissioni, la Casacoreana dichiara 196 g/km diCO2 per la versione 2WD e

199 g/km per la Part-Time4WD. Tutto sommato scarsa ladif ferenza nei consumi. Nelciclo urbano SsangYong NewActyon Sports consuma 9,5l/100 km, che scendono a 6,2nel ciclo extra urbano e a 7,4litri in quello combinato. Nellaversione Part-Time 4WD talivalori arrivano a quota 9,6 l, 6,4l e 7,5 l.

Ricca la dotazione di base,che prevede tra l’altro air bagfull-size in entrambi i lati ante-riori. Per la gioia dei piccoli tra-sportatori e quella degli avven-turieri il sedile posteriore è ab-battibile col bracciolo, per ave -re più spazio per il carico. L’o -mo logazione nella categoria N1(autocarro) è già prevista al mo-mento dell’acquisto del veicolo.Non mancano i sedili riscaldati,la connettività bluetooth, ilcruise control, il sistema ESP etutto quanto occorre a fare diquesto pick up un mezzo prati-co oltre che elegante.

Il nuovo pick up targatoSsang Yong in Italia verrà com-mercializzato col nome ActyonSports, ma ne troveremo unoge mello in Inghilterra, Corea,Tur chia e Algeria (e in futuroanche in altri mercati) con lade nominazione KorandoSports, che richiama il nomedel crossover della gamma. Ac-tyon Sports si rivolge in parti-colare a chi svolge attività pro-fessionali all’aria aperta e cheper lavoro si trova spesso a do-ver affrontare condizioni dimar cia difficili, su strada, fuori-

strada, in salita o lungo percorsiparticolarmente impegnativi.Con il suo aspetto piacevole egiovanile, il propulsore che ga-rantisce un’efficienza concor-renziale in termini di potenza eun equipaggiamento già di baseadeguato alle esigenze di unava sta gamma di piccoli traspor-tatori, il nuovo pick up è un vei- colo multifunzionale, che sigui da bene nel traffico urbanoper la sua agilità ma garantisceun comfort di marcia senzacom promessi se si sceglie di u -sar lo come veicolo SsangYong,marca sinonimo di robustezza edinamismo, ovvero come fuori-strada di razza.

Il costruttore coreano ha in-vestito oltre 60 milioni di eurosul progetto Actyon Sports, ter -za generazione di una formulainiziata con il Musso Sports epro seguita con la prima serie diActyon Sports. Rispetto a que- st’ul tima il nuovo modello gua-dagna soprattutto in consumi,

con una riduzione del 7,5 percento, e in coppia, con il 16 percen to di Nm in più nei regimiutilizzati più frequentemente inmarcia, mentre conferma l’ela- sti cità leggendaria del modellofin dal regime minimo (ben 190Nm), che permette di affrontaresenza difficoltà anche i passag-gi più impegnativi.

CARATTEREDINAMICO

Dal punto di vista estetico, ildesign di Actyon Sports espri-me dinamismo sin dal frontale,caratterizzato dalle linee ricer-cate della griglia e dello scudoparaurti, arricchito dai gruppiot tici, la cui finitura scura ag-giunge un tono di prestigio. La-teralmente il segno netto dellali nea di cintura che collega idue paraurti conferisce slancioe impronta sportiva, mentre nel -la vista posteriore il grande lu-notto e le superfici trasparentidei gruppi ottici producono uneffetto estetico molto caratteri-stico e personale. La struttura èpiù che robusta grazie al telaioa triplo spessore, in grado di re-sistere agli urti e proteggere glioccupanti.

All’interno, l’abitacolo offreun ambiente pratico ma allostesso tempo ricercato, reso ele-gante dalle finiture in colorenero o metallizzato e dall’illu -mi na zione a LED del cruscotto.I comodi sedili hanno schienalireclinabili fino a un angolo di29 gradi.

SSANGYONG / Presto la gamma saràarricchita dal nuovo pick up Actyon Sports

Fuoristrada di razzaDUE LE VERSIONI PER IL MERCATO ITALIANO, 2 WDE 4 WD, CON LO STESSO MOTORE: IL POTENTE

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• E non rinunci alle prestazioni: con il motore 1.4 Multijet 120 CV Turbo hai più potenza e meno consumi

Esempio di risparmio calcolato su prezzo medio gasolio (1,684 €/l) e CNG (0,941 €/kg) con consumo motore 1.6 MJet (5,2 l/100 km) e 1.4 TJet Natural Power (4,9 kg/100 km) con una percorrenza media di 30.000 km/anno.

IL CAROBENZINA SI STA MANGIANDO IL TUO BUSINESS?

36 N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

PONTEDERA - Allo sviluppodel la propria Rete di vendita eas sistenza Piaggio Veicoli Com-merciali dedica sempre più e -ner gie. Non potrebbe essere di-versamente, dal momento che ilcostruttore italiano è un globalplayer impegnato, con succes-so, a consolidare la sua presen-za sul mercato nazionale ma so-prattutto a espandere quella suimercati internazionali, e in par-ticolare quelli emergenti. InPiaggio Veicoli Commerciali èGiancarlo Trimboli ad avere laresponsabilità del “network de-velopment”. Trimboli si occupadello sviluppo rete nell’areaEmea/Latin America (Europa,Medio Oriente, Africa e LatinAmerica). Nato a Bari 39 annifa, coniugato, Giancarlo Trim-boli si è laureato in Ingegneriameccanica al Politecnico dellasua città natale. La sua carrieraprofessionale inizia presso unasocietà di consulenza del setto-re automotive. Nel 2004, l’inge-gner Trimboli entra in ToyotaMo tor Italia a Roma, con l’in-carico di responsabile venditedi zona per varie aree: Sicilia eCalabria, successivamente per ilPiemonte e per concludere peril Lazio; dal 2008 è nella divi-sione sales planning. L’arrivo inPiaggio è datato settembre2009, quando Trimboli assumel’incarico di responsabile logi-stica veicoli commerciali per learee Emea e Latin America. Algiugno 2011 risale l’avvio del- l’at tuale incarico.

Iniziamo dall’Europa. Co -me è strutturata la rete Piag-gio Veicoli Commerciali?

“In Italia, la rete ufficialePiag gio, che comprende dealercon attività di vendita e assi-stenza veicoli, conta 140 opera-tori, la maggior parte multi-brand, di cui 35 provengono dalsettore automotive e il resto daquello delle due ruote. In Fran-cia contiamo settanta di dealerufficiali, tutti provenienti dalsettore automotive, in Spagnasono 32 e rappresentano ancheal tri brand auto, in Germania220 e la maggioranza con espe-rienze nel mondo delle due ruo -te. La Germania è il secondomer cato di Piaggio per quantori guarda l’Ape dopo l’Italia.Piag gio ha consolidato in quelPaese una tradizione di affida-bilità grazie al successo dei suoibrand motociclistici. In Bene-lux contiamo su 30 dealer pro-venienti dal mondo delle dueruote, in Grecia una quarantinacon un background automobili-stico. Statisticamente, se il dea-ler proviene dal mondo dellemo to registra vendite maggioridi Ape (tre ruote): è questo unretaggio del passato, quandol’Ape veniva venduto esclusiva-mente dalla rete dealer due ruo -te. Se invece il dealer arriva daesperienze con brand automobi-listici, inclusa quella nel settoredei veicoli commerciali, regi-stra risultati di vendita migliorisul la gamma Porter (quattroruo te)”.

Oltre ai dealer ufficiali,qua li altre figure sono coin-

volte?“Oltre ai mercati suddetti,

che sono presidiati direttamenteda Piaggio tramite delle SellingAgencies, abbiamo anche unarete di importatori, in totale 30se consideriamo complessiva-mente l’area Emea e Latin A -me rica. In Europa ne contiamo15 e rappresentano il nostrobrand sia dal punto di vista del -la vendita che dell’assistenzadei veicoli. Abbiamo, ad esem-pio, il nuovo importatore dellaDa nimarca, che definirei la ri-velazione del 2012, destinato adiventare il più importante inEuropa in termini di volumi divendita del nostro mitico treruote. Basti pensare che nei pri -mi cinque mesi del 2012 haven duto 185 Ape contro le 100uni tà di Austria e Svizzera mes -se insieme, che detenevano ilrecord di vendita di Ape propriotra gli importatori fino all’annoscorso. Abbiamo distributorian che Inghilterra, Polonia, Re-pubblica Ceca e Slovacchia,Ser bia, Croazia, Slovenia. L’a -rea scandinava è una delle areein cui intendiamo migliorare ilnostro presidio anche tramite lacollaborazione dell’importatoredanese. Stiamo potenziando lanostra rete di importatori anchein Paesi come Romania, Esto-nia, Lituania, Lettonia e Ucrai-

na. A tutti questi importatorichie diamo di avere una strutturacon precise garanzie operativesia per quanto riguarda le attivi-tà di vendita sia soprattutto peril post-vendita, un settore che intermini di redditività sta diven-tando sempre più rilevante. So-prattutto in questa particolarefase congiunturale, dove l’Eu-ropa registra un forte calo deivo lumi di vendita e il clientepre ferisce non comprare unnuo vo veicolo ma investire nel -la manutenzione e revisione diquel lo che ha già, il Service èstra tegico. Di fronte alle ogget-tive difficoltà economiche incui si dibattono molti dealer ditutti i marchi, è bene rendersiconto che se si pianificano inve-stimenti nel post-vendita ci so -no più probabilità di sopravvi-vere. Investimento che non èso lo in strutture ma anche e so-prattutto in capitale umano, conla formazione e la specializza-zione del personale. L’obiettivoè la fidelizzazione del cliente:un cliente soddisfatto difficil-mente abbandonerà l’officina diriferimento. C’è chi è dispostoa pagare di più per avere un ser-vizio all’altezza delle aspettati-ve”.

Qual è il ruolo dei mercaticosiddetti emergenti nei pianistrategici di Piaggio Veicoli

Commerciali?“Anche nei mercati emergen-

ti contiamo sul lavoro dei distri-butori locali, in genere multi-brand, che a loro volta organiz-zano e gestiscono direttamentela loro rete. Il prezzo fortemen-te competitivo di un prodottoco me Piaggio è un asset fonda-mentale per fare breccia su untarget di clientela che non hagrandi disponibilità economi-che. Sull’America Latina stia-mo puntando molto fin dall’ini-zio del 2011. Abbiamo distribu-tori in Colombia, Cuba, Ecua-dor, Guatemala, Messico, Cile.Attualmente, il best performer èl’importatore colombiano: nel2011 ha consuntivato 590 unitàe quest’anno, a fine maggio, eragià arrivato a 360. Ci sono poicontatti in Honduras, El Salva-dor e Perù. In generale, neimer cati emergenti riscontriamoun considerevole aumento delleesigenze di mobilità individualee professionale e l’Ape è pro-prio il simbolo di tale slancioeconomico al di là dell’oceano.È un prodotto low cost moltocompetitivo in grado di soddi-sfare le esigenze degli operatoriprofessionali. Del resto, conuna portata utile di circa 700kg, riesce a portare più di quelche pesa. Grazie alla sua affer-mazione possiamo ben dire che

stiamo diventando protagonistidei mercati dell’America Latinainsieme a un concorrente india-no molto forte e agguerrito, laBajaj, arrivata da quelle partiprima di noi. Tra le priorità delSud America c’è sicuramente ilPerù: negli ultimi dieci anni ab-biamo assistito a un eccezionalecrescita del mercato automoti-ve, pari al +1.280 per cento, chesta contribuendo all’ingressodel Paese in una fase di mobili-tà moderna”.

Su quali altre aree state a -gen do?

“Stiamo spingendo molto an -che sul Medio Oriente, dove ab-biamo distributori in Israele eTurchia nonché contatti con E -mi rati Arabi Uniti, Bahrein, Ku-wait. Lì la richiesta è per i pro-dotti della gamma europea ed èfacile ipotizzare una più facilepenetrazione di un modello co -me il Porter. Il prodotto euro-peo ha standard qualitativi dif-ferenti, che maggiormente si a -dat tano a mercati maturi comequelli dell’area mediorientale,do ve le esigenze sono simili aquelle che si riscontrano in Eu-ropa. C’è grande attenzione an -che al continente africano, do vestiamo cercando nuovi partnerdistributori da aggiungere aquel li già operativi in Angola,Marocco, Tunisia, Gibuti e Su -

dan. Abbiamo contatti con po-tenziali importatori sia nel NordAfrica che in Sud Africa. NelNord Africa, nella regione delMaghreb, c’è molto interesseper la gamma di prodotti euro-pea, mentre spostandoci dalCen tro al Sud l’attenzione è peril prodotto di fabbricazione in-diana”.

Come si rapporta l’offensi-va sui mercati emergenti conla situazione in Europa?

“I mercati emergenti sonoopportunità preziose che se bengestite garantiscono la compen-sazione della perdita di volumiche si riscontra sui mercati delVecchio Continente. È ancheve ro che questi nuovi mercati sistanno rapidamente evolvendo edobbiamo essere pronti a co-gliere tutte le caratteristiche diquesta evoluzione. L’approcciodi base deve quindi essere lostesso che utilizziamo quandoci rapportiamo a un operatore diun mercato maturo. Non devemai venir meno la voglia di im-parare e di confrontarsi, senzaassurdi preconcetti. In Ecuador,per esempio, ci ha colpito lapie na consapevolezza dei pro-cessi del nostro distributore lo-cale, già da anni attivo nel set-tore automotive”.

Obiettivi per il 2012?“Per quanto riguarda gli im-

portatori vogliamo coprire l’in-tera Europa dell’Est e comple-tare la penetrazione in Scandi-navia. Il Perù è una priorità diconsolidamento in Sud Ameri-ca, come lo sono Honduras ePa raguay. Sull’Africa non cisia mo dati specifici obiettivi amedio-lungo termine perché ilcontinente vive una situazioneparticolare e più complessa.L’a rea a Nord del Sahara e ilSud Africa sono più contigui almondo occidentale, mentre lasi tuazione nel resto del conti-nente è completamente diversa.Tornando all’Europa, in Franciae Spagna stiamo compiendo unprocesso di rinnovamento e direclutamento di nuovi conces-sionari perché vogliamo esserepiù presenti sul territorio conuna capillarità che ci garantiscala maggior prossimità possibilecon il cliente. In questi due Pae -si dobbiamo lavorare sulla co-noscenza del marchio: Piaggioè ben affermata per quanto ri-guarda le due ruote, meno per iveicoli commerciali”.

Come si caratterizzeràdun que nel prossimo futuro losviluppo della Rete PiaggioV.C.?

“Ci troviamo a gestire mer-cati anche molto diversi tra lo -ro. Come chiediamo ai nostridi stributori locali di adattarsi ainostri criteri/standard qualitativiche l’azienda richiede per svol-gere al meglio le attività di ven-dita e assistenza, così dobbiamochiedere a noi stessi di esseresem pre più in grado di conte-stualizzare quei criteri sul mer-cato in cui si opera. Il tutto sen -za alcun compromesso in termi-ni di efficienza e qualità. Cer-chiamo anche di vedere qualisiano le best practices di un de-terminato mercato per cercaredi ‘esportare’ la loro formulavin cente in altri contesti. Dalpunto di vista del prodotto, po-tendo contare, per esempio, suun veicolo dalle forti potenziali-tà di allestimento come il Por-ter, chiediamo ai distributori lo-cali di cercare in loco partnerallestitori per sfruttare al megliole potenzialità del prodotto edel mercato di riferimento. Ungiorno potrebbero anch’essi di-ventare punti di riferimentoPiag gio al pari di un concessio-nario”.

INTERVISTA

Giancarlo Trimboli, Responsabile Nework Development di Piaggio Veicoli Commerciali

La Rete chiavedel successo

IL GIOVANE MANAGER PUGLIESE, IN PIAGGIO

DAL SETTEMBRE 2009, ILLUSTRA NEI DETTAGLI

COM’È STRUTTURATA LA COMPLESSA RETE

DI VENDITA E ASSISTENZA DEL COSTRUTTORE

DI PONTEDERA NELL’AREA EMEA E LATIN AMERICA.LA STRATEGIA DI PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI

PREVEDE IL CONSOLIDAMENTO DELLA PRESENZA

NEI MERCATI PIÙ MATURI MA SOPRATTUTTO

UNA COSTANTE OFFENSIVA SU QUELLI EMERGENTI.

“Oltre ai mercati presidiati direttamente da Piaggio tramite delle Selling Agencies - dice Giancarlo Trimboli - abbiamo anche una rete diimportatori, in totale 30 se consideriamo complessivamente l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e Latin A me rica”.

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38LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Marco Chinicò

BARCELLONA - Con la sceltaca duta sullo stabilimento Nis-san di Barcellona per la produ-zione del van elettrico e-NV200, Nissan raggiunge piùdi un obiettivo. Intanto getta unpilastro per la sua strategia amedio termine, che prevede unambizioso traguardo: diventareil produttore numero uno almondo di veicoli commercialileg geri. L’avvio della produzio-ne di un elettrico al cento percento è certamente un elementobasilare per varcare questa so-glia: la Casa nipponica per ivei coli commerciali scommettesui motori elettrici, che hannoas sunto molta importanza in te -ma d’inquinamento e riduzionedelle emissioni di CO2 nell’at -mo sfera. Un veicolo elettricorap presenta la soluzione idealeper un professionista del tra-sporto per diversi motivi: il fur-gone può avere un’efficienza al-meno doppia rispetto alle mi-gliori motorizzazioni a benzinao diesel; non ha emissioni in at-mosfera; la coppia massima diun motore elettrico è a zero giri,quindi ottime prestazioni so-prattutto in città; è assoluta-mente silenzioso; la manuten-zione di un motore elettrico èpra ticamente nulla, la vita me -dia è di un milione di km; po-trebbe essere un valido aiutoper la gestione ottimale dellare te di trasmissione, visto che labatteria può essere ricaricata dinotte, quando c’è il picco nega-tivo di richiesta di energia dallarete.

Nel contempo Nissan hascel to la Spagna, dimostrandodi volere dare il proprio contri-

buto alla sempre più drammati-ca situazione economica delPae se. La crisi mondiale ha a -vu to infatti effetti disastrosi sul- l’e conomia spagnola: se a parti-re dagli anni Novanta l’eco no -mia spagnola ha attraversatouna forte fase di crescita, cre-scita che sembrava inarrestabi-le, i tassi delle obbligazioni diSta to spagnole a 10 anni sonopas sati per la prima volta que- st’an no sopra la barra critica del6 per cento, dimostrando a tuttigli effetti che per gli investitoriquella iberica è un’economia arischio. Non così per il costrut-tore nipponico, che ha annun-ciato che la produzione del vancompatto al cento per cento e -let trico prenderà il via presso ilproprio stabilimento di Barcel-lona nell’anno fiscale 2013.

Il nuovo modello si baseràsul l’attuale pluripremiatoNV200, “Van of the Year 2010”,at tualmente prodotto nel mede-simo impianto, e arricchirà ulte-riormente l’offerta globale Nis-san nel segmento dei veicolicommerciali leggeri. L’e-NV200 sarà il secondo veicolototalmente elettrico offerto daNissan dal lancio nel 2010 dellaNis san Leaf, e conferma l’im- pegno a lungo termine del co-struttore giapponese verso lamobilità a zero emissioni.

La produzione del nuovomo dello, che rientra nel l’am -bito di un investimento di Nis-san in Spagna pari a 100 milio-ni di euro, porterà alla forma-zione di oltre 700 nuovi posti dilavoro tra personale interno allostabilimento e fornitori locali.Essendo l’unico impianto a pro-durre e-NV200, Barcellona saràil fornitore di tutti i mercati

mon diali: questo riconferma lacrescente competitività deglista bilimenti produttivi Nissanin Spagna. Difatti, è stato con-fermato che il nuovo veicolocommerciale di medie dimen-sioni sarà prodotto nello stabili-mento Nissan di Avila, al centrodella Spagna. L’e-NV200 offri-rà a famiglie e imprese pratici-tà, grande abitabilità interna eun’ampia varietà di dispositivipratici e innovativi già disponi-bili sull’attuale gamma NV200,combinandoli con i più avanzaticomponenti derivati da NissanLeaf. L’autonomia e le presta-zioni saranno, perciò, analoghea quelle di Leaf, ma con costi digestione e manutenzione da re-cord. “Il nuovo e-NV200 - hadichiarato Andy Palmer, NissanExecutive Vice President Nis-san - rappresenta una vera rivo-

luzione nell’ambito dei veicolicommerciali e riconferma lalea dership di Nissan nel seg-mento dei veicoli elettrici. Ilnuo vo modello offrirà lo spazio,la versatilità e la praticità di unvan compatto tradizionale amotore endotermico, ma con ilbeneficio di zero emissioni diCO2 allo scarico e un piacere diguida eccezionale che solo unveicolo elettrico sa regalare. Unaspetto importantissimo è costi-tuito dai costi di manutenzionee gestione, che saranno incredi-bilmente ridotti: queste caratte-ristiche lo renderanno appetibi-le sia per le aziende che per lefamiglie”.

e-NV200 darà un notevolecontributo all’obiettivo di Nis-san - incluso tra i pilastri delpia no strategico a medio termi-ne Nissan Power 88 - di diven-tare il più grande produttore diveicoli commerciali leggeri en -tro il 2016. Lo scorso anno l’a -zien da giapponese ha realizzatoun record storico: più di un mi-lione di veicoli commercialileg geri venduti nel mondo in unso lo anno. “Con l’e-NV200 - haaggiunto Andy Palmer - andia-mo ad arricchire la nostra gam -ma di veicoli commerciali conun prodotto audace e innovati-vo. Vorrei ringraziare il governospagnolo e catalano per il lo rosupporto a Nissan in Spagna, econgratularmi con tutto il per-sonale impiegato nello stabili-mento di Barcellona, che si èconquistato il diritto di produrrequello che diventerà un modelloimportantissimo per l’azien dasu scala mondiale”.

L’attuale gamma NV200 hagià venduto circa 100mila uni -tà. La sua popolarità gli ha per-messo di essere selezionato co -me “Taxi of Tomorrow” dellacit tà di New York. Al momento,in Europa si stanno conducendodiverse prove su prototipi elet-trici costruiti sulla base diNV200. Nei prossimi mesi,questi test, il cui scopo è ottene-re un feedback sul l’utilizzo delveicolo nel mon do reale, prose-guiranno con l’obiettivo diadattare sempre più il veicolofinale alle esigenze dei profes-sionisti del trasporto più esigen-ti. I riscontri ottenuti da questitest permetteranno a Nissan difar fronte ai bisogni degli autistiprima che la produzione abbiainizio nel l’anno fiscale 2013.

BARCELLONA - Spazioso, compatto, versatile, anche Euro 5,Nissan NV200 è il mezzo ideale per i professionisti del tra-sporto, grazie al suo sorprendente rapporto tra spazio internoed esterno. La sua versione elettrica sarà un van perfetto pertutte le aziende, nonché per le famiglie numerose bisognose

di spazio, che decideranno di rispettare l’ambiente. “Van ohthe Year 2010” grazie alla sua stazza light, Nissan NV200unisce compattezza, stile e flessibilità di utilizzo. Si tratta diun versatile van dotato di uno spazio di carico eccezionale ecaratterizzato da costi di gestione tra i più bassi della catego-ria. “In entrambe le configurazioni Van e Combi - ha dichia-rato Laurent L’Epine, Vicepresidente europeo Aftersales diNissan - NV200 è spazioso, agile e semplice da usare, e siadatta con flessibilità a ogni esigenza. NV200 è chiamato agiocare molteplici ruoli nella vita dei suoi proprietari e uten-ti. Nissan ha sviluppato una serie di componenti e accessorispecifici per NV200, per lasciare ai professionisti del traspor-to la massima libertà di personalizzazione del veicolo”.

Per proteggere gli interni di NV200 è stata realizzatauna gamma di pannelli in plastica ultraresistenti che copronoi passaruota, rivestono il vano posteriore, il portellone scor-revole sulla fiancata e le porte posteriori, e svolgono unafunzione antiscivolo sul pavimento. Questi pannelli di prote-zione sono leggeri e di lunga durata; hanno un ingombropressoché nullo intorno ai passaruota per non ridurre lo spa-zio di carico. In confronto ai tradizionali rivestimenti inlegno, spessi e massicci, la plastica ha il vantaggio di nongravare sul peso e di non compromettere quindi la portatadel furgone. È possibile inoltre proteggere i sedili da mac-chie, segnacci e abrasioni, frequenti a bordo dei veicoli pro-fessionali.

Per l’esterno, sono disponibili angolari stampati per ilfrontale e la coda, modanature laterali per la carrozzeria, pro-tezioni per il portellone, barre laterali, deflettori e parafanghi,

nonché sensori anteriori e posteriori di assistenza al parcheg-gio. Per il trasporto esiste un portapacchi in alluminio e ac-ciaio (2 o 3 barre) su misura per NV200, con capacità di cari-co di 100 kg, mentre per il traino si può richiedere un ganciodella portata di 1.100 kg. Per la sicurezza sono disponibiligriglie alle porte, dadi autobloccanti e sistema d’allarme perproteggere attrezzature e oggetti di valore che rimangono abordo di NV200, senza doverli scaricare ogni volta a finegiornata. Il kit di sicurezza opzionale contiene giubbottoretro-riflettente, cavi batteria e triangolo.

La praticità degli interni aumenta grazie a un’innovativarete portabagagli che può essere ancorata in cinque diverseposizioni con gli appositi ganci. All’insegna di comfort efunzionalità sono invece pensati il portatelefonino da inserireal posto di uno dei numerosi portabicchieri, i cestini “riponioggetti” per tenere in ordine l’abitacolo e il bracciolo centra-le in seconda fila che svolge la duplice funzione di contenito-re (ideale per giochi elettronici, lettori Mp3 e giocattoli). Incaso di incidente, la rapidità di riparazione porta essenzial-mente due vantaggi: bassi premi assicurativi e brevi perma-nenze in officina.

Il paraurti anteriore ad assorbimento di energia soppor-ta bene le “collisioni” durante le manovre di parcheggio,mentre una robusta traversa davanti all’impianto di raffredda-mento offre una protezione extra al radiatore, uno dei compo-nenti più vulnerabili nei tamponamenti in città. Le traverselaterali anteriori e posteriori donano solidità e integrità al vei-colo, potenziando la sicurezza degli occupanti e scongiuran-do seri danni alla carrozzeria negli incidenti di lieve entità.

ACCESSORI: FUNZIONALITÀ E SICUREZZA AL PRIMO POSTO

La massima protezione all’interno e all’esterno di NV200

L’e-NV200 offrirà a famiglie e imprese praticità, grande abitabilità interna e un’ampia varietà di dispositivigià disponibili sulla gamma NV200, combinandoli con i componenti derivati da Nissan Leaf.

NISSAN / La versione elettrica dell’NV200 verrà prodotta a Barcellona

“Ola” all’elettrico spagnoloIL FURGONE MULTIFUNZIONE E-NV200 ARRIVERÀ

SUL MERCATO NEL 2013. L’INVESTIMENTO NEL PAESE

IBERICO AMMONTA A CENTO MILIONI DI EURO E

PORTERÀ A 700 NUOVE ASSUNZIONI. INALTERATE LE

FUNZIONALITÀ INTERNE E LE CAPACITÀ DI CARICO

DEL “VAN OF THE YEAR 2010”.

Nils Ricky

MILANO - Bipper raddoppia. Ilcompatto e versatile veicolocom merciale di Peugeot, eletto“Van of the Year 2009”, è oradisponibile, per quanto riguardala versione Furgone lamierato,nei due allestimenti Base eCom fort. Rispetto al precedenteBipper Furgone, proposto in ununico livello di allestimento, ilnuovo modello Base è offertosolo sulle motorizzazioni concambio manuale cinque marce -1.4 8V benzina da 75 cv e 1.3HDi diesel 75 cv FAP con un li- stino prezzi rispettivamente di12.456 e 14.885 euro - mentrel’al lestimento Comfort è dispo-nibile anche nella versione concambio robotizzato cinque mar -ce 1.3 HDi 75 cv FAP Stop &Start. Il listino prezzi della ver-sione Comfort parte dai 14.150euro del 1.4 8V, per passare ai16.579 euro del 1.3 HDi concam bio manuale e finire ai17.681 euro del 1.3 HDi concam bio robotizzato.

Bipper Furgone Base propo-ne di serie un equipaggiamentoparticolarmente ricco e variega-to, in grado di soddisfare le esi-genze degli utilizzatori profes-sionali in termini di design,com fort, ergonomia e sicurezza,come del resto è oggi richiestoa un moderno veicolo da lavo-ro. La dotazione standard com-

prende tra l’altro Abs e airbagconducente (quello passeggerodisattivabile rientra tra gli op-tional), appoggiatesta regolabiliin altezza, modanature laterali,due porte posteriori asimmetri-che a battente lamierate conapertura fino a 180 gradi, presa12V sulla plancia, sedile condu-

cente regolabile longitudinal-mente e con schienale inclina-bile, scaletta di protezione, ser-vosterzo, vetri azzurrati.

DOTAZIONIAL TOP

Rispetto al Base, il livelloComfort ha di serie i fari fendi-nebbia, il Wip Sound con radiomono CD compatibile con let-tura CD Mp3, climatizzatoremanuale, Pack Plus (compren-dente alzacristalli anteriori elet-trici sequenziali e antipizzica-mento, retrovisori esterni elet-trici e riscaldabili, chiusura cen-tralizzata, telecomando, chiusu-ra separata cabina/vano di cari-co e chiusura automatica in

mar cia), porta laterale scorrevo-le, pack comfort (comprendentesedile conducente con regola-zione in altezza, lombare e ap-poggiagomito, volante regolabi-le in altezza e profondità, cas-setto portaoggetti con sportelloe tavolinetto scrittoio), sedilepasseggero regolabile. L’Esp el’Intelligent Traction Controlsono disponibili come optionalsolo per la motorizzazione 1.3HDi con cambio manuale.

Il piacere urbano al serviziodei professionisti: è questo inestrema sintesi il messaggiolan ciato dal Bipper fin dal suoarrivo sui mercati internazionalia fine 2007 nella sua configura-zione Furgone a due posti, a cuihanno poi fatto seguito le confi-

zio disponibile, il piccolo Leo -ne può trasportare fino a 535 kgdi portata utile. La zona di cari-co è comodamente accessibileposteriormente attraverso le dueportiere a battente asimmetriche(60/40). I due battenti si apronoa 90° e anche fino a 180° graziea un sistema di tiranti a scom-parsa. La soglia di carico è diso li 527 mm.

ELEVATASICUREZZA

Il telaio, di concezione mo-derna, è stato studiato per ri-spettare le norme più rigorosein fatto di sicurezza passiva.Nel paraurti anteriore è stata in-serita una traversa in lamiera ae levato limite di elasticità, mon- tata su dispositivi di assorbi-mento avvitati sui longheroni.In caso d’urto a bassa velocità,la barra e i dispositivi di assor-bimento subiscono una defor-mazione di compressione chenon altera i longheroni. I limita-tori, agganciati al vano motorein alluminio, contribuiscono acontrollare il comportamentodel blocco anteriore in casod’ur to e a limitarne l’intrusionenell’abitacolo. Analogamente, ifissaggi dell’avantreno sonocon cepiti per trasmettere ener-gia sotto la carrozzeria in casod’urto frontale.

Per essere maneggevole incit tà e per mantenere un com-portamento su strada ineccepi-bile a qualunque livello di cari-co, Bipper è dotato di sospen-sioni moderne. L’avantreno è ditipo pseudo McPherson conmol le e ammortizzatori coassia-li. Il retrotreno è a bracci tirati ebarra di torsione. Il gruppo èfis sato alla carrozzeria da si-lent-block, che filtrano i rumorie le vibrazioni in movimento.

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gurazioni Tepee nel segmentodel le multispazio compatte eTe pee Mix furgone quattro po -sti.

Nella sua accezione di veico-lo da lavoro, Bipper è un picco-lo “furgoncino” particolarmenteadatto alle esigenze della mobi-lità professionale in ambito cit-tadino. Bipper è innanzituttoestremamente compatto ma al-trettanto generoso per volumedi carico: la capienza spazia da2,5 a 2,8 metri cubi. Lungo3,86 metri, Bipper, essendo sta -to progettato per i percorsi ur-bani, ha una larghezza tra lefian cate che non supera gli 1,71metri. Se munito delle barre altetto, ha un’altezza di appena1,78 metri, una misura che gliconsente di utilizzare agevol-mente i parcheggi sotterranei.

Bipper, dunque, si rivolge aiprofessionisti che cercano unveicolo agile, maneggevole, dapar cheggiare con estrema facili-tà. Grazie alle portiere posterio-ri a battente asimmetriche e aquelle laterali scorrevoli in op-zione, gli utilizzatori del com-merciale Peugeot hanno la cer-tezza di poter caricare e scarica-re facilmente la propria merce,anche in spazi molto ridotti.

Grazie all’optional sedilepas seggero “Plan Facile” - ri-piegabile al livello del pianale -è possibile ampliare il piano dicarico di Bipper Furgone utiliz-zando anche lo spazio previstoper il passeggero. La lunghezzautile massima del pianale au-menta di quasi un metro, rag-giungendo i 2,50 m, e permettedi trasportare oggetti lunghi fi -no al cruscotto.

Il volume utile di Bipper è di2,5 metri cubi ma, grazie al se-dile passeggero “Plan Facile”,si possono raggiungere i 2,8me tri cubi. Con l’ulteriore spa-

PEUGEOT / Due allestimenti nell’offerta del compatto veicolo commerciale del marchio francese

La doppia personalitàdi Bipper FurgoneRICCHI EQUIPAGGIAMENTI, DISPONIBILITÀ DEL CAMBIO

ROBOTIZZATO, UN LISTINO PREZZI CONCORRENZIALE

CHE PARTE DA POCO PIÙ DI 12MILA EURO: BIPPER

FURGONE LAMIERATO RILANCIA LA SUA OFFENSIVA DI

MERCATO E DA UN UNICO LIVELLO DI ALLESTIMENTO

PASSA A DUE LIVELLI, DENOMINATI BASE E COMFORT,AMPLIANDO LE POSSIBILITÀ DI SCELTA.

MILANO - Bipper ha chiuso il 2011 con oltre 2.500 unitàvendute su un totale veicoli commerciali Peugeot di13.468 unità (18 per cento delle vendite per il marchio). Afine maggio, una piccola contrazione delle vendite del mo-dello rispetto al totale veicoli commerciali (15,5 per centocon 680 Bipper su 4.386 veicoli commerciali Peugeot) ha

spinto la filiale italiana del Leone a sviluppare e lanciare,in giugno, le novità della gamma del furgone compatto.Arricchire l'offerta e le configurazioni del veicolo permettedi agevolare il cliente nella scelta dello stesso, dal momen-to che fino a oggi è sempre stato presentato in un'unicaversione base.

La versione Comfort più ricca risponde soprattuttoalle esigenze del cliente azienda e dei noleggiatori, che ri-cercano sempre più spesso veicoli completi di molte op-zioni come radio, sistemi di sicurezza ecc.. Per il 2012l’obiettivo è in termini di quota di mercato, visto le impor-tanti fluttuazioni dello stesso. Le 170.743 unità vendutenel 2011 non saranno confermate quest’anno, consideran-do già il calo del 40 per cento dei primi cinque mesi. Il tar-get per Peugeot è comunque quello di raggiungere l'8 percento di quota, con una previsione di chiusura di mercato a125mila immatricolazioni con circa 10mila unità per Peu-geot.

I dati generali mostrano un consuntivo in calo a finemaggio rispetto allo stesso periodo del 2011. In particola-re, a fronte di 86.867 immatricolazioni nel cumulo a finemaggio 2011, si registrano 53.144 immatricolazioni a finemaggio 2012, con una perdita di quasi il 40 per cento. Inquesto scenario, il Leone perde solo il 28 per cento rispet-to allo stesso periodo del 2011, con un totale di 4.386 im-matricolazioni nei primi cinque mesi e una quota dell’8,25per cento, oltre 1 punto percentuale in più sulla quota dellostesso mese del 2011 (7,04 per cento).

Nel segmento F1, a fine maggio, Bipper ha registrato

una performance del 4,14 per cento sul totale del segmen-to (680 immatricolazioni su 16.420), riuscendo ad avvici-narsi alla quota dell'anno precedente (4,7 per cento). Levendite hanno comunque subito un consistente calo del 40per cento rispetto al pari periodo del 2011, mentre il seg-mento di riferimento cala in totale più del 48 per cento. Ildecremento del Bipper è quindi abbastanza in linea con imaggiori concorrenti (Fiat Fiorino cala del 35 per cento eCitroën Nemo del 60 per cento).

Agile e maneggevole. Ma anche comodo e funzionalequando si viaggia a bordo e i piccoli e grandi dettagli delproprio veicolo da lavoro fanno spesso la differenza nelcompensare una faticosa giornata di lavoro.

Peugeot Bipper ha pensato anche a questo, in primoluogo per la sua preponderante vocazione urbana: unmezzo impegnato in estenuanti percorsi in mezzo al traffi-co non può non pensare al benessere di chi viaggia al suointerno. Bipper è dotato di servosterzo ad assistenza idrau-lica: consente al conducente di muoversi senza difficoltàsu strada e in città, poiché il diametro di sterzata tra i mar-ciapiedi è di soli 10,2 metri (per le versioni con pneumati-ci da 14”). Moderni, luminosi, funzionali, gli interni sonostati disegnati per un utilizzo facile e rapido.

Il cruscotto dalle linee arrotondate, che ricordano lebombature dello stile esterno, risponde alle necessità deiprofessionisti più esigenti. La leva del cambio è collocatasul cruscotto come su tutti i nuovi veicoli commerciali delLeone. La posizione di guida alta e l’ampio parabrezza of-frono un’ottimale visibilità sulla strada.

I RISULTATI DI BIPPER E DELLA GAMMA VEICOLI COMMERCIALI DEL LEONE IN ITALIA

Offerta arricchita a vantaggio del cliente e il mercato risponde

Bipper si rivolge ai professionisti che cercano un veicolo agile, maneggevole, da parcheggiarecon estrema facilità. Generoso il volume di carico con una capienza che spazia da 2,5 a 2,8 metri cubi.

40LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Guido Prina

TORINO - Il capoluogo piemon-tese prosegue il suo impegnoper la sostenibilità ambientale.Le diverse iniziative in pro-gramma si riallacciano alla de-cisione presa dall’Ammini stra -zio ne guidata da Piero Fassinodi presentare la candidatura diTorino alla Commissione Euro-pea per diventare “Smart City”.Se la città si dimostra pronta aridurre le proprie emissioni di

tecnologiche raggiunte dai vei-coli Iveco (trucks, veicoli com- merciali e bus) sul fronte dellariduzione delle emissioni. Il co-struttore torinese è del re sto inprima linea nel progetto “Tori-no Smart City”.

Iveco ha tra l’altro partecipa-to alla giornata dedicata ai vei-coli elettrici, organizzata pro-prio nell’ambito di “TorinoSmart City” dalla FondazioneTelios - che dal 2007 si occupadella promozione e diffusionedelle energie rinnovabili, del ri-sparmio energetico, della mobi-lità sostenibile - in collabora-zione con il Comune di Torinoe la Circoscrizione Torino Cen-tro. La manifestazione si è svol-ta il 31 maggio in Piazza San

mobilità per il trasporto dellemerci.

La presenza del Nuovo Dailyelettrico a questo appuntamentorimarca il continuo impegno diIveco nella ricerca di soluzionieco-compatibili per una mobili-tà a basso impatto ambientale.Da sempre il costruttore crede einveste energie e capitali nellosviluppo di propulsori alternati-vi: il primo Daily elettrico fuinfatti realizzato già nel 1986.

Il Nuovo Daily elettricomon ta di serie duebatterie di trazio-ne, ma sulla va-riante a pas so3.300 mm è opzio-nale una terza bat-teria aggiuntivache permette diaumentare l’au to -nomia del veicoloa pieno carico finoa 120 chilometri.

Il tipico telaio alongheroni in ac-ciaio a sezione“C”, che da sem- pre contraddistin-gue il Dai ly per lasua robustezza,permette di tra-sportare oltre 11quin tali di merce.Il veicolo si dimo-stra soluzioneideale per le mis-sion urbane, nonsolo per via dellesue prestazioni, ef-ficienti ed ecologi-che, ma anche per

la silenziosità del motore, clas-sificato come ZEV (Zero-Emis-sion Vehicle). Recentemente, ilDaily elettrico è stato premiatoin Germania con un im portantericonoscimento, l’“EuropeanAward for Sustainability inTransport”, ulteriore confermadegli sforzi di Iveco nell’ambitodella ricerca e dello sviluppo ditecnologie a basso impatto am-bientale.

gas serra del 40 per cento entroil 2020, la Commissione darà ilproprio contributo economicoai suoi progetti in tema di soste-nibilità ambientale. Sul frontedelle emissioni, accanto all’ef fi -cienza energetica degli edifici edelle reti energetiche, una com- ponente importante è determi-nata dai sistemi di trasporto. Direcente, il Sindaco di Torino siè recato in visita al Fiat Indu-strial Village dove ha potuto ve- rificare di persona le evoluzioni

Car lo, nel cuore di Torino, e havi sto la partecipazione delle piùimportanti case costruttrici diveicoli elettrici. Iveco ha pre-sentato al pubblico e agli esper-ti del settore due Daily elettrici35S, equipaggiati con motore e -lettrico Iveco Altra, con una po-tenza massima di 60 kW e unacoppia massima di 230 Nm.

Il Daily elettrico di Iveco haavuto un ruolo da protagonistanel corso dell’evento: il veicoloha trasportato Claudio Lubatti,Assessore ai Tra-sporti del Comunedi Torino, e An-drea Buc ci, Gene-ral Manager diIveco Mercato Ita-lia, verso la sededel la Società Inter-porto di Torino diOrbassano, peruna conferenza de-dicata ai temi dellamobilità sostenibi-le e del trasporto atrazione elettrica,dove sono in terve-nuti, tra gli altri,Roberto Ravello,Assessore all’Am-bien te della Regio-ne Piemonte, l’O -no revole Bartolo-meo Giachino,Presidente dellaConsulta della Lo-gistica e dell’Inter-modalità, e Danie-la Ruffino, Presi-dente di S.I.TO.Durante la confe-renza è stata anche presentata lastazione di ricarica per veicolielettrici che sarà realizzatapresso la Società Interporto diTorino. La conferenza è stataun’impor tan te occasione di in-contro tra gli o peratori commer-ciali e del trasporto merci del-l’Interporto e i rappresentantidei produttori di veicoli elettri-ci: sono stati discussi tutti itemi riguardanti le soluzioni di

Da sinistra, Andrea Buc ci, General Manager di Iveco Mercato Italia, e Claudio Lubatti, Assessore aiTrasporti del Comune di Torino, posano davanti al Daily Electric nel centro di Torino.

IVECO / Il nuovo Daily elettrico sfila per le strade del centro di Torino

Energie in movimento

ALLA GIORNATA DEDICATA AI VEICOLI ELETTRICI,ORGANIZZATA NELL’AMBITO DI “TORINO SMART CITY”,HANNO PARTECIPATO I RAPPRESENTANTI DELLE PIÙ

IMPORTANTI CASE COSTRUTTRICI DI VEICOLI ELETTRICI.

IVECO HA

PRESENTATO AL

PUBBLICO E AGLI

ESPERTI DEL

SETTORE DUE

DAILY ELECTRIC

35S,EQUIPAGGIATI

CON MOTORE

ELETTRICO

IVECO ALTRA,CON UNA

POTENZA

MASSIMA DI 60KW E UNA

COPPIA MASSIMA

DI 230 NM.

IVECO

IL NUOVO DAILYELETTRICO SFILA AENERGETHICA 2012TORINO - Dal 24 al 26maggio il Lingotto Fiere diTorino ha ospitato la nuovaedizione di Energethica, ilSalone dell’energiasostenibile e delle fontirinnovabili. Dopo un 2011molto intenso,contrassegnato da undoppio appuntamento aTorino e Firenze,Energethica è tornato perla seconda volta e per lasua ottava edizione nelcapoluogo piemontese. Lamostra convegno si ècollocata quest’anno fra glieventi a supporto dellacandidatura di Torino a“Smart Cities”, l’iniziativadella CommissioneEuropea che sosterrà lecittà che intendonoincrementare l’efficienzaenergetica dei propriedifici, delle retienergetiche e dei sistemi ditrasporto in modo daridurre, entro il 2020, del40 per cento le proprieemissioni di gas a effettoserra. Iveco harecentemente manifestato ilproprio sostegno allacandidatura di Torino nelcorso dell’incontro fral’Amministratore delegatoAlfredo Altavilla e ilSindaco Piero Fassino: inoccasione della riunionesono state presentate lesoluzioni tecnologicheintegrate di Iveco per unamobilità sostenibile chel’azienda mette adisposizione della città. Adimostrazione dell’impegnodell’azienda verso il temadella tutela ambientale edello sviluppo di veicoli acombustibile o a trazionealternativa, nello stand diIveco a Energethica erapresente il Nuovo Dailyelettrico. Il veicolo apropulsione elettrica zeroemissioni è progettato,costruito, commercializzatoe assistito integralmente daIveco ed è disponibile nelleversioni 35S (furgone ecabinato) con unamotorizzazione da 30 kWnominali (60 kW di picco) e50C (furgone e cabinato),equipaggiato con unamotorizzazione da 40 kWnominali (80 kW di picco).A seconda delle versioni edell’autonomia richiesta, ilveicolo è dotato di due, treo quattro batterie (inquest’ultimo caso solo perla versione 50 C), con unsistema di frenatarigenerativo che consentedi aumentarnel’autonomia. Iveco hainoltre partecipato allatavola rotonda dal titolo“Il cuore dei veicolielettrici - dal litio allabatteria”, organizzatodalla Fondazione Teliosimpegnata nellapromozione e diffusionedella cultura e dellapratica della sostenibilità.Durante l’incontro, Ivecoha presentato le suesoluzioni per la mobilitàsostenibile, che assicuranoun considerevole risparmionei consumi e unaconsistente riduzione nelleemissioni inquinanti.

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Pick up per tutti i gusti

Fabio Basilico

MONZA - Oggi non è per nien-te inusuale imbattersi in unpick up che non è solo veicoloda lavoro ma ha tutte le qualitàautomobilistiche per proporsialla clientela anche in veste diversatile veicolo per il tempolibero. Tata Xenon non fa ec-cezioni e conferma in pieno laregola. In nanzitutto perché giàa un superficiale sguardo ester-no si no ta immediatamente lalinea moderna e il design ac-cattivante che lo avvicina almondo dell’au tomobile. Lapresenza del generoso cassonecon pratica sponda posterioreribaltabile - capiente anche conla configurazione Doppia Ca-bina 4 porte del lo Xenon 4x4

protagonista del nostro testdrive - indica chia ramente checi troviamo di fron te a un pickup che ben si pre sta a un utiliz-zo polivalente e quindi nonesclusivamente pro fessionale.

Gli interni, poi, non sonoper niente spartani anche seimprontati a criteri funzionali epra tici, con rinnovati pannellipor ta e tessuti dei sedili ben ri-finiti e di materiale resistentenonché comandi essenzialitutti a portata di mano, com-presi i co mandi funzioni riscal-damento di tipo elettrico el’unico comando per le luciesterne, compreso nei fendi-nebbia. Gli alzacristalli elettri-ci (anche per i finestrini poste-riori) sono posizionati sul tun-nel centrale e non sulla parte

interna della portiera. L’orolo-gio, posizionato al centro dellaplancia e immediatamente leg-gibile, è di tipo digitale e ilcruscotto è moderno e di prati-cissima leggibilità. La ra diooffre 2 posizioni DIN.

La postazione di guida rial-zata consente di avere un’otti-ma visuale dell’esterno e il se-dile conducente, al pari diquello del passeggero, è como-do e adattabile grazie alla re-golazione lombare dello schie-nale. Particolarmente conforte-voli si rivelano i braccioli pog-giabraccia.

Le dotazioni di serie com-prendono volante regolabile,chiu sura centralizzata conchiave di avviamento con tele-comando incorporato, retrovi-sori esterni termici e regolabilielettricamente, livello fari re-golabile elettricamente, inseri-mento elettrico della modalità4WD e differenziale posterioreautobloccante, antifurto conimmobilizer.

Punto di forza della rinno-vata proposta Xenon è senza

dubbio il motore 2.2 Dicor16V da 110 kW/150 cv. Que-sta nuova versione Xenon, direcente lanciata sul mercatoitaliano, risponde al la normati-va Euro 5 e si di-mostra particolar-mente attenta aiconsumi, oltreche naturalmentealle emissioni diCO2. Le presta-zioni migliorisono quelle inciclo extraurbano,do ve il nostroXenon 2.2 4x4Dop pia Cabina faregistrare un con-sumo medio di6,5 litri ogni 100km. Nel combina-to si sale di menodi un litro fino a7,4 li tri/100 km,nell’urbano si ar-riva a 9 litri. Oltre che su per-corsi sterrati, dove il pick upindiano si fa strada senza parti-colari difficoltà dimostrandosiall’altezza della sua vocazione

a lavorare in condizioni diffici-li, anche su strada asfaltataXenon non delude: in partico-lare, sui tratti mi sti urbano/ex-traurbano il pick up Tata si

comporta in modobril lante e, compa-tibilmente con lasua natura (nonsiamo al volante diuna supercar),consente di viag-giare in modo di-namico e conforte-vole anche con deicarichi sul casso-ne, aiutati in que-sto da un cambiomanuale a cinquemarce che è suffi-cientemente flessi-bile nel gestire lecambiate e nell’as-secondare l’anda-tura prescelta. Xe -non ha un compor-

tamento sicuro anche a veloci-tà più sostenute. Alla sicurezzagenerale, attiva e passiva, con-tribuiscono, tra l’altro, l’ABScon EBD e due airbag anteriori

full size.Le linee del mezzo sono

quel le del predecessore, anchese non mancano gli immanca-bili aggiornamenti stilistici dicarattere però non solo esteticoma anche pratico. I ben visibiliindicatori di direzione laterali,per esempio, sono ora elegan-temente incorporati negli spec-chi retrovisori mentre la grigliafrontale presenta una raffinatacro matura. La gamma Xenonsoddisfa dunque in pieno leesigenze delle clientela sia nel-l’utilizzo professionale che nelleisure ti me. Il nuovo 2.2 Dicorcomprende versioni 4x2 e 4x4,omoòogate autocarro (N1), concabina singola a due posti edop pia a cinque, misure diffe-renziate del piano di carico ean che la variante con chassisca binato a passo lungo (esclu-sivamente cabina singola e tra-zione 4x2), particolarmente a -dat to per allestimenti e versionispe ciali, come, ad esempio, ri-baltabili anche trilaterali, piat-taforme aeree, veicoli prontointervento e antincendio.

LA CARTA D’IDENTITÀCognome - TataNome - Xenon 4x4Cabina - Doppia, cinque posti, quattro porte.Motore - 2.2 Dicor 16V. Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Ali-merntazione: iniezione diretta, turbocompressore. Distribuzione: 4 val-vole per cilindro, due alberi a camme in testa con cinghia dentata. Livel-lo ecologico: Euro 5; filtro antiparticolato DPF (con sensori temperaturae pressione dedicati). Cilindrata: 2.179 cc. Potenza max CE: 110 kW/150cv a 4.000 giri/min. Coppia max CE: 320 Nm da 1.500 a 3.000 giri/min. Consumi - Ciclo urbano: 9 litri/100 km. Extraurbano: 6,5 litri/100 km.Combinato: 7,4 litri/100 km.Cambio - Meccanico 5 marce.Pneumatici - 205/80 R16.Sospensioni - Anteriori: indipendenti con molle e barra di torsione. Po-steriori: molle a balestre paraboliche e assale rigido.Impianto frenante - Freni anteriori a disco, posteriori a tamburo. ABScon EBD.Dimensioni - Lunghezza: 5.125 mm. Larghezza: 1.860 mm. Altezza:1.765 mm. Passo: 3.150 mm. Portata - 880 kg.Masse - A vuoto: 1.995 kg. Asse anteriore max ammessa: 1.400 kg. Asseposteriore max ammessa: 1.800 kg.

La presenza del generoso cassone con pratica sponda posteriore ribaltabile indica che ci troviamo difronte a un pick up che ben si presta a un utilizzo polivalente e quindi non esclusivamente professionale.

Gli interni non sono per niente spartani, anche se improntati a criteri funzionali e pratici. I comandiessenziali sono tutti a portata di mano. La postazione di guida rialzata consente un’ottima visibilità.

PUNTO DI FORZA

DELLA

RINNOVATA

PROPOSTA

XENON È IL

MOTORE 2.2DICOR DA 110

KW/150 CV

RISPONDENTE

ALLA NORMATIVA

EURO 5.

43LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

RÜSSELSHEIM - Il debutto della seconda genera-zione del versatile furgone Movano ha segnatol’avvio di una nuova strategia per Opel volta arafforzare ed espandere la sua gamma di veicoli

commerciali, con l’obiet ti vo di aumentare la pro-pria presenza in un settore dove possiede unagrande tradizione e ha dimostrato grande compe-tenza. Movano offre la gamma più am pia di ver-sioni sul mercato dei veicoli commerciali, con unmodello per ogni utilizzo.

La gam ma comprende versioni furgone (di-sponibili in quattro lunghezze e tre altezze), tra-sporto passeggeri, pianale, telaio a cabina singolao doppia, oltre a una serie completa di allestimen-ti realizzati in stabilimento: cassone fisso e ribal-tabile, furgonatura gran volume e bus 7 po sti. L’a -rea di carico può superare i quattro metri in lun-ghezza massima e la volumetria arriva fino a 17metri cubi nel mo dello L4. L’ultima generazionedel Movano comprende anche versioni a trazioneposteriore, disponibili con ruote posteriori singolee gemellate. La massa complessiva arriva fino a4,5 tonnellate e la portata massima fino a 2,5 ton-nellate. Movano è anche un valido veicolo da trai-no, in grado di rimorchiare fino a 3 tonnellate.

L’ammiraglia dei commerciali Opel offre tec-

nologie innovative, funzionalità ottimali ed eco-nomia. La cabina si distingue per i materiali e lesuperfici resistenti e di qualità e le vata, l’ottimavisibilità in qual siasi direzione, e una serie di pra-tici scomparti. I sedili regolabili in diverse dire-zioni e il piantone dello sterzo regolabile in altez-za consentono a chiunque di guidare con la mas-sima comodità. Accanto a capacità e dimensioni,ergonomia e funzionalità sono infatti parametrivitali nel mondo dei grandi furgoni.

L’angolo di apertura standard delle porteposteriori è di 180 gradi, mentre la versione a 270gradi è a richiesta. La porta laterale scorrevole diserie ha un’altezza massima di 1.780 mm e unalarghezza massima di 1.270 mm, consentendocosì il carico laterale di pedane normalizzate (Eu-ropallet). L’ampia apertura dei portelloni poste-riori (1.580 mm) e l’altezza massima di 1.820mm, insieme a un aumento della larghezza tra ipassaruota (1.380 mm) facilitano le operazioni dicarico, mentre le fiancate dalle linee rette garanti-scono la massima efficienza nell’uso dello spazio.

MOVANO AL CENTRO DELLA STRATEGIA DI OPEL NEL SEGMENTO DEI VEICOLI COMMERCIALI

Quando la versatilità è davvero senza confini

OPEL / Meno consumi, più sicurezza e comfort per l’ammiraglia con il blitz

Movano non smettemai di sorprendere

GRAZIE AI NUMEROSI MIGLIORAMENTI APPORTATI AI

MOTORI E AI SISTEMI DI INFOTAINMENT, IL RE DEI

VEICOLI DA LAVORO OPEL FA UN PASSO IN AVANTI PER

SODDISFARE ANCORA DI PIÙ E MEGLIO LA CLIENTELA

PROFESSIONALE. IL DATO PIÙ SORPRENDENTE

RIGUARDA I CONSUMI E LE EMISSIONI DI CO2,RIDOTTI FINO AL 9 PER CENTO IN MENO.

Paolo Romani

RÜSSELSHEIM - Fino al 9 percen to in meno di consumi e diemissioni di CO2. In tempi dicrisi e di corsa al risparmio,spe cie sui costi del carburante,sempre più alle stelle, OpelMo vano non resta fermo a guar- dare. L’ammiraglia dei veicolicommerciali del marchio tede-sco adesso consuma meno manon solo: è anche più sicuro epiù confortevole. Tutto questograzie ai numerosi migliora-

menti apportati ai motori e aisi stemi d’infotainment.

Dunque, la maggioranza deiclienti professionali, che tra-scorrono l’intera giornata di la-voro con il proprio veicolo,pos sono ora usufruire di unMo vano dotato di equipaggia-menti superiori e in grado difun gere da vero e proprio uffi-cio mobile. Inoltre, i consumisono i più bassi di sempre equesto è un fattore fondamenta-le per chi possiede e gestisceun’azienda, dove i costi operati-

vi costituiscono una imprescin-dibile priorità.

Il motore 2.3 CDTI da 74kW/100 cv e 92 kW/125 cv,fornito di serie con cambio ma-nuale a sei velocità, è stato og-getto di numerosi perfeziona-menti. In Italia, a partire dalpros simo autunno, modifichealla pompa dell’olio e a quelladel lo sterzo, all’olio del cambioe ai sistemi di controllo elettri-co, insieme ai pneumatici a bas -sa resistenza al rotolamentocon tribuiranno a ridurre in ma-niera significativa consumi edemissioni di anidride carbonicacon qualsiasi propulsore, trazio-ne e carrozzeria. Per esempio,con Movano da 100 cv o 125 cva trazione anteriore in versionefurgone L1H2 (5.048 mm dilunghezza, 2.496 mm di altez-za) i consumi e le emissioni diCO2 vengono ridotti del 9 percento rispetto a quelli odiernigià contenuti a soli 7,8 litri/100chilometri e 205 g/km.

QUALITÀ NELTRASPORTO PASSEGGERI

Miglioramenti analoghi siso no ottenuti anche nella ver-sione trasporto passeggeri(Com bi) a trazione anteriore e 9posti L1H1 (5.048 mm di lun-ghezza, 2.307 mm di altezza)che ora vanta una riduzione del7 per cento di consumi ed emis-sioni di CO2 (190 g/km, 7,2 li -tri/100 km) rispetto al modelloprecedente, in entrambe le ver-sioni da 100 e 125 cv.

Per quanto riguarda comforte sicurezza a bordo, tutti i siste-

mi di infotainment saranno do-tati dal prossimo autunno di vi-vavoce Bluetooth e porta USB.Ciò significa che chi guida Mo-vano e vuole utilizzare il cellu-lare durante gli spostamenti puòfarlo in maniera sicura, senzaimpegnare le mani; senza con-tare che è possibile ascoltare ecomandare i lettori Mp3 attra-verso la presa USB. Questafun zione è disponibile di seriesu tutte le versioni del Movano. Inoltre, due delle radio in offer-ta sono ora dotate di schermo difacile lettura e utilizzo, posizio-nato al centro del quadro stru-menti, ed è possibile navigaretra i vari menu di infotainmentcon manopole a rotazione e pul-santi, mentre il modello CD15BT USB e l’impianto top digam ma (CD35 BT USB) hannocomandi montati sullo sterzo,per non dover staccare mai lemani dal volante. La radio alvertice della gamma è dotataanche di uno schermo di sicu-rezza per un maggiore comfort,in modo da non doversi piegareogni volta per raggiungere il di-spositivo, con un miglioramen-to significativo in termini di si-curezza, nonché di navigatoreTomTom con scheda SD, dispo-nibile a richiesta. Nel 2011 levendite di Opel Movano sonoaumentate addirittura del 70 percento grazie al contributo ditutti i mercati principali in cui ilveicolo viene commercializza-to: Italia, Germania, Regno U -ni to, Francia, Belgio e PaesiBas si. Da Rüsselsheim preve-dono un ulteriore aumento dellevendite nel 2012.

In Italia, a partire dal pros simo autunno, modifiche alla pompa dell’olio e a quella del lo sterzo, all’oliodel cambio e ai sistemi di controllo elettrico, insieme ai pneumatici a bas sa resistenza alrotolamento con tribuiranno a ridurre in maniera significativa consumi ed emissioni di CO2 del Movano.

Salorno - Novità di rilievonell’organigramma di TataMotors, marchio indianocommercializzato nel nostroPaese dalla Melian Italia diSalorno, in provincia di Bolzano.Cyrus Pallonji Mistry, Vicepresidente di Tata Sons, è statonominato Direttore del Consigliodi Amministrazione di TataMotors. Di Tata Sons, Mistry è

dal 2006 Direttore e dalnovembre 2011 Vice presidente.Nel Gruppo Tata, Tata Sonsfigura come promotrice di tutte lesocietà del colosso indiano, dellequali detiene la maggioranzadelle azioni. Mistry ricopreinoltre un importante ruoloproprio all’interno della galassiaTata: è infatti Direttore di TataIndustries, Tata Steel, Tata PowerCompany, Tata Teleservices eTata Consultancy Services.Designato come successore diRatan Tata alla guida delGruppo, Cyrus Pallonji Mistry siè laureato in Ingegneria civileall’Imperial College di Londra eha conseguito il master in Scienzedell’Amministrazione presso laLondon Business School.

TATA MOTORS

CYRUS PALLONJIMISTRYDIRETTOREDEL CDA

44LCV N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

STOCCARDA - Potente ma condi mensioni compatte che loren dono particolarmente adattoper l’uso in città, per la primavol ta Mercedes-Benz nel suoportafoglio furgoni dispone diun veicolo dedicato alle conse-gne in ambiente urbano. Unano vità particolarmente attesadal mercato, che ha suscitatoin teresse ma anche il desideriodi saperne di più. Com’è nellasua tradizione, la Stella svelagra dualmente l’intera capacitàdei suoi cavalli di battaglia. Eco sì del nuovo Citan si vannodefinendo poco a poco le carat-teristiche con le quali il nuovonato, con la sua impressionantequalità e dinamica di guida, si-curezza esemplare ed economiae un elevato livello di versatilitàe robustezza, si appresta a ir-rompere nel competitivo merca-to dei van professionali.

APPUNTAMENTOTRA DUE MESI

Sarà svelato al pubblico perla prima volta a settembre al- l’IAA Commercial VehicleShow di Hannover, ma si co-mincia a intuire quali saranno learmi a sua disposizione per bat-tere la concorrenza: grazie allasua versatilità e adattabilità,Mercedes-Benz Citan soddisfauna vasta gamma di applicazio-ni commerciali. Basato su unfurgone da consegna urbana(ma la classificazione delle di-verse varianti deve ancora esse-re completata) è disponibile intre diverse lunghezze: 3,94 m,4,32 m e 4,71 m. Progettato peri trasportatori commerciali, Ci -tan è offerto in furgone, Kombio a uso misto, il che rende ilveicolo ottimale per le conse-gne urbane. Il furgone può es-sere utilizzato per trasportomer ci, come veicolo di ripara-zione o di servizio. Le varie op-zioni di personalizzazione cheoffre lo rende attraente per pro-fessionisti in settori di attivitàdiverse.

Il Citan può essere usato pri-

vatamente e la versione Kombipuò essere registrata come autoda passeggeri. Tuttavia, il mo-dello sarà generalmente posi-zionato come un veicolo com-merciale e dovrà quindi averecome obiettivo in primo luogola soddisfazione delle esigenzedei professionisti del trasporto.Insomma, essendo posizionatoin gamma come veicolo com-merciale, al momento non rien-tra nella strategia del GruppoDaimler offrire una variante peruso privato. Il management del -la Stella sta valutando se è op-portuno aggiungere nella gam -ma una versione a sette posti.Nessun pacchetto taxi è dispo-nibile ex fabbrica. Tuttavia, lemodifiche necessarie per con-vertire il Citan in un taxi posso-no essere intraprese presso alle-stitori specializzati.

Costruito nello stabilimentoRe nault di Maubeuge, in Fran-cia, Mercedes-Benz Citan èfrut to della nuova collaborazio-ne della Casa della Stella conquella della Losanga: Renaultha una vasta esperienza di fur-goni di piccole dimensioni.Daim ler ritiene di trarre vantag-gio da questa esperienza, altem po stesso assicurando unachia ra differenziazione del pro-dotto. Ciò significa: qualità delpro dotto targata Mercedes-

Benz, design indipendente, lafi losofia tipica Mercedes quan-to al funzionamento del veico-lo, ingegneria e sicurezza tipi-che di Mercedes-Benz. Circa300 dipendenti da varie unitàso no stati coinvolti nello svilup-po del Citan, Testing Design,Testing-Endurance, Motore-Po-wertrain, interno, esterno, tela-io, sistemi di controllo elettro-nico e diagnosi. Tutto ciò alfine di raggiungere la sopramen zionata differenziazionechia ra del prodotto. Dopo il Ci -tan dalla collaborazione sui mo-

tori con Renault-Nissan nasceràuna partnership per lo sviluppocon giunto di una nuova com-patta tre e quattro cilindri e mo-tori per i veicoli piccoli e com-patti.

OPZIONEVERSIONE ELETTRICA

Quanto ai combustibili alter-nativi, Mercedes-Benz Vans èben nota per la sua competenzain tutte le varianti dei sistemi diguida. Un esempio è il Vito E-Cell. I dirigenti della Stella sta

valutando se sia opportuno in-cludere nella linea di prodottiun Citan completamente elettri-co. Questo richiederà un certotem po, tuttavia se le istanze deipiccoli trasportatori andranno inquella direzione il costruttore diStoccarda farà la sua parte. In-sieme con la robustezza e lepre stazioni, la sostenibilità èuno dei più importanti requisitiper applicazioni urbane. Intantoè disponibile per il veicolo ilpac chetto BlueEfficiency, cheoffre un eccezionale risparmiodi carburante, nonché una gran-de durata e longevità, che nefan no un pioniere nel suo seg-mento.

Poiché anche l’occhio vuolela sua parte, ad Hannover unmodello Citan si presentava conun’inusuale veste color arancio.Mercedes-Benz offrirà moltico lori attraenti per il Citan, co -me già fatto con Vito e Sprinter.Si inizierà con 12 colori stan-dard, sei colori solidi e sei me-tallici, ma Orange è una vernicespeciale e come tale non sa ràdisponibile come colore stan-dard.

Gli ingegneri Mercedes-Benzhanno ottimizzato il concettoCitan in conformità con gli stan-dard Mercedes-Benz che garan-tiscono maneggevolezza, agilità,funzionalità e sicurezza. Unesempio? Sia Sprinter che Vitohanno il serbatoio del carburan-te sul lato sinistro. Anche Citan,come tutte le unità Mercedes-

STOCCARDA - Come in ogni veicolo Mercedes-Benz, la si-curezza gioca un ruolo importante anche nel nuovo Citan.Il furgone per le consegne urbane viene fornito con l’ESP(Electronic Stability Program) di serie, che prende in con-siderazione il carico del veicolo. Questo innovativo siste-ma dinamico di controllo di gestione nel nuovo Citan com-bina le funzioni anti-bloccaggio del sistema frenante ABS,VDC (Vehicle Dynamic Control) e TCS (Traction ControlSystem). Troviamo inoltre l’ASR (regolazione antislitta-mento), fino a sei airbag di serie a bordo, start-off Assist,luci di marcia diurna, cinture di sicurezza regolabili in al-tezza, pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta peril conducente e il passeggero anteriore; sono di serie unpromemoria cintura di sicurezza e airbag guidatore.

Tra le altre caratteristiche standard, Kombi Citan (conomologazione M1) ha inoltre un airbag frontale lato pas-

seggero, windowbag e sidebag per il torace per guidatore epasseggero anteriore. Nel furgone, una parete divisoriacompleta protegge guidatore e passeggero anteriore da ca-richi di scorrimento o ribaltamento. Esistono anelli nellaparte posteriore per il fissaggio del carico. Un pavimentodi plastica impedisce che elementi taglienti danneggino ilcorpo nel vano di carico.

Mercedes-Benz Citan è immediatamente riconoscibilecome un Mercedes-Benz, grazie al look del marchio carat-teristico del veicolo. La stella cromata, firma del marchio,è impostata contro la prominente griglia del radiatore a trelamelle. Impressionanti i fari audaci e pronunciati a formadi V sul cofano con i bordi ben definiti.

La forma trapezoidale della presa d’aria nel paraurti sot-tolinea larghezza e l’impressione di potenza di Mercedes-Benz Citan.

CARATTERISTICO ASPETTO CON CALANDRA PROMINENTE

Dotazioni di sicurezza complete in linea con la tradizione

MERCEDES-BENZ / Sarà svelato al pubblico a settembre e intanto emergono nuove curiosità

Citan pronto a sfondare

DEDICATO AL SEGMENTO DELLE CONSEGNE URBANE,NASCE SIN DAL PROGETTO INIZIALE COME VEICOLO

COMMERCIALE. FRUTTO DELLA PARTNERSHIP CON

RENAULT, NELLA PRIMA FASE ARRIVERÀ SUI MERCATI DI

EUROPA, SVIZZERA, NORVEGIA, TURCHIA E AUSTRALIA.

Benz Vans, ha il serbatoio sullasinistra. Un altro e sem pio? Èpossibile disattivare il sistemaESP, che però in condizioni diguida pericolose si attiva auto-maticamente. Una versione tela-io lungo e tetto alto? Su questiaspetti maggiori dettagli arrive-ranno in seguito. In questaprima fase sono poche le infor-mazioni specifiche sul prodotto,ma l’obiettivo è chiaro, Merce-des-Benz intende offrire ai tra-sportatori commerciali esatta-mente ciò di cui hanno bisogno:tre lunghezze di passo, ovverouna versione compatta (lun-ghezza del veicolo: 3.937 mm),2.313 mm d’interasse, una ver-sione lunga (lunghezza del vei-colo: 4.321 mm), 2.697 mmd’interasse; una versione extra-lunga (lunghezza del veicolo:4.705 mm), 3.081 mm d’inte-rasse. La dotazione standardvaria da Paese a Paese. Di certoc’è che al momento nei pianistra tegici del Gruppo Daimlernon è prevista la trazione inte-grale nei mercati europei.

PREZZOCOMPETITIVO

Anche sul prezzo la Stellanon si sbilancia. Non è ancorastato fissato un prezzo finale,ma il management assicura chesarà estremamente competitivo. Il mercato dei piccoli furgonista crescendo molto rapidamen-te. Attorno alla metà degli anniNovanta era ancora un segmen-to di nicchia, oggi il mercato haun volume di circa 700milaunità. È possibile supporre cheil marchio Mercedes-Benz ac-quisirà una quota solida di que-sto mercato. L’obiettivo dellaStel la? Raggiungere una quotadel 4-5 per cento.

Rispetto al Vaneo la differen-za è sostanziale. Il Vaneo è ba-sato su un concetto di autovet-tura e senza troppa convinzioneMercedes-Benz Vans ha po si-zionato il modello tra l’au to -vettura e i segmenti van. Nonc’è assolutamente confronto colCitan, che è un furgone a pienotitolo, progettato fin dall’iniziocome mezzo appartenente pura-mente alla categoria dei veicolicommerciali. Poiché il Citan èun membro della famiglia Mer-cedes-Benz Vans, il periodo digaranzia sarà basato su quelliper i modelli esistenti (due anniper Vito e Sprinter).

I piani attuali prevedono ilsuo arrivo sui mercati dei Paesidell’UE-27, così come in Sviz-zera, Norvegia, Turchia e Au-stralia. Ma è in discussione lapossibilità di vendere il model-lo in altri paesi. Incorporandogli standard tipici Mercedes e lacompetenza van del marchio,Ci tan infonderà nuova vita alseg mento urbano dei veicoli daconsegna. Le armi a sua dispo-sizione per aggredire il mercatoci sono tutte: qualità, versatilità,e robustezza.

Ci sarà anche una variantecinque posti con divanetto po-steriore ribaltabile, rete di parti-zione che separa il vano di cari-co e due porte scorrevoli. Altrodi segno di base Kombi Citan,che è anche una vettura a cin-que posti con divanetto poste-riore ribaltabile e porte scorre-voli su entrambi i lati opzionali,ma questa volta con un passolun go. A seconda del modello,ci sono anche tre pesi diversiche vanno fino ad un massimope so totale di 2.200 kg. Merce-des-Benz fornirà il Citan con unampio portellone e scaletta peril furgone per facilitare il tra-sporto di oggetti particolarmen-te lunghi.

Costruito nello stabilimento Re nault di Maubeuge, in Francia, Citan è frut to della nuova collaborazione diMercedes-Benz con Renault. Questa vanta una vasta esperienza di furgoni di piccole dimensioni di cuiDaim ler ritiene di poter trarre vantaggio assicurando nel contempo una chia ra differenziazione del prodotto.

45MOBILITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Giancarlo Toscano

TORINO - Ha portato in trionfoper le vie di Torino i giocatoridel la Juventus campione d’Ita- lia, ma non solo. Iveco Irisbusè di nuovo in pri ma fila al fian-

lonia e Ucraina si è spostata abor do di un elegante e “griffa-to d’az zurro” Magelys PRO.

Iveco Irisbus fornisce il“Pullman Ufficiale” della Na-zionale italiana di calcio fino al2014; il veicolo ha già fatto efarà da supporto alla squadra indue importanti appuntamenticalcistici: gli Europei 2012 dapoco terminati e le qualifica-zioni ai Mondiali che si dispu-teranno in Brasile nel 2014.

La partnership è stata uffi-cializzata presso il Centro Tec-nico di Coverciano. AndreaBuc ci, General Manager diIveco Mercato Italia, ha conse-gnato le chiavi del Magelys

PRO a Demetrio Albertini, Vi-cepresidente della Figc, la Fe-derazione italiana giuoco cal-cio, e già capo delegazionedella Na zionale agli europei. Ilpullman ha trasportato la squa-dra e lo staff della Nazionaleda Coverciano alle sedi degliincontri che si sono disputatiin Italia e presso gli aeroportidi partenza per le città in cui sisono svolte le partite all’este-ro. Il Magelys PRO 12,8 m e50 posti è dotato di motoreCursor 10 Euro 5 da 380 cv.Internamente, il veicolo èequipaggiato con tutti i com- fort, tra cui un impianto audio-video di ultima generazione e

connettività Wi-Fi. Nei periodiin cui non viene utilizzatodalla squadra, il pullman èesposto al Fiat Industrial Villa-ge, a Torino.

L’avventura degli Azzurri a -gli Europei di calcio 2012 erainiziata il 5 giugno quando ladelegazione italiana è partitaal la volta della Polonia, sededel ritiro europeo: Iveco so-sterrà anche in futuro la Na-zionale, confermando ancorauna volta la propria for te voca-zione per il mondo dello sporte legando la propria presenza amomenti di grande emozioneche coinvolgono l’intera na-zione.

TORINO - Disponibile in tre lunghezze (12,20 metri, 12,80 me 13,80 m) e in due altezze (3,62 m e 3,81 m), la famiglia Ma-gelys si è arricchita lo scorso anno della versione Turismo de-nominata Magelys PRO. Con questo nuovo modello, Iveco

Irisbus punta a una quota importante nel settore degli autobusturistici polivalenti, dove si concentra in Europa la domandapiù forte del mercato. Magelys PRO rivendica orgogliosamen-te i suoi legami con Magelys HD, di cui riprende, pur conqualche leggera differenza, quello styling inimitabile che hasaputo conquistare i professionisti del trasporto fin dal suolancio al Salone Busworld di Courtrai nell’ottobre 2007.

E per un’esperienza di viaggio serena, Magelys PRO,progettato nel rispetto delle normative europee più severe inmateria di sicurezza, offre il vantaggio di una carrozzeria ro-busta che garantisce una zona di sopravvivenza in caso di ri-baltamento, un impianto frenante potente basato sull’utilizzodei sistemi ABS (antibloccaggio ruote), ASR (antipattinaggioruote), EBS (frenatura elettronica con riduzione della distanzadi frenata) e ESP (correzione della traiettoria). Magelys PROè equipaggiato con un motore Iveco Cursor 10 Euro 5 da 380cv di potenza massima, cambio ZF 6S 1600 (in optional laconfigurazione 450 cv con ZF AS-Tronic), per una coppiaelevata anche a bassi regimi. Non meno intrigante il CityClassOpen Top che ha accompagnato in trionfo giocatori e staffdella Juventus dopo la conquista dello scudetto del Campio-nato di calcio di Serie A. Anche in questo caso, il pullman eragriffato in modo adeguato, con una livrea personalizzata con icolori della Vecchia Signora. Autobus a due piani nato per

servizi turistici, dal pianale “ribassato” e con la pedana elettri-ca sulla porta centrale che consentono a tutti una facile acces-sibilità a bordo, l’Open Top di Irisbus è già impiegato quoti-dianamente per le visite turistiche a Roma.

Il pullman dispone di due piani di cui l’ultimo scoperto,così da permettere ai turisti di ammirare le bellezze architetto-niche e monumentali della Capitale da una posizione rialzatae priva di ostacoli visivi. I veicoli a due piani scoperti sono in-fatti ritenuti i mezzi più adatti a questo scopo. Sono molte lecapitali europee che hanno scelto questa tipologia di autobusper effettuare visite turistiche itineranti. Di colore rosso, il Ci-tyClass Open Top in circolazione per le strade dell’Urbe ri-corda i tradizionali mezzi pubblici londinesi e fa parte dellaflotta di 22 CityClass Open Top che dal 2004 sono in serviziopresso la società di trasporto Trambus Open, che gestisce iservizi turistici di Roma e con la cui collaborazione Irisbus hasviluppato il CityClass scoperto carrozzato a due piani. Perquesto impiego specifico sono state applicate le necessarie in-tegrazioni meccaniche, anche per quanto riguarda la certifica-zione secondo le direttive europee.

Nel luglio 2006 era stato ancora un CityClass Open Top,rivestito di blu e con i simboli della Nazionale di calcio, aportare in trionfo al Circo Massimo di Roma i 23 Campionidel Mondo insieme al Ct Marcello Lippi.

MAGELYS PRO E CITYCLASS OPEN TOP CAMPIONI DEL VIAGGIO DI CLASSE

Pullman per sportivi e turisti in cerca di emozioni

co dello sport. E se la VecchiaSignora ha festeggiato il suo30esimo scudetto sul tetto diun CityClass Open Top, la Na-zionale italiana di calcio impe-gnata nei recentissimi Europei2012 sui campi di gioco di Po-

IVECO E FPT INDUSTRIAL

TRE NUOVI SERVIZIDI NAVETTAPER I DIPENDENTITORINO - Per i dipendenti Iveco eFPT Industrial del comprensorio diTorino è oggi più sempliceraggiungere il luogo di lavoro. Perchi ogni giorno si reca nell’areaindustriale compresa tra ViaPuglia, Lungo Stura Lazio, StradaCascinette e Strada Settimo sonoattivi tre nuovi servizi privati dinavetta, riservati e gratuiti per idipendenti, che rafforzano le lineegià attive del trasporto pubblicolocale. Le prime due navette, lelinee Park Stura Verde e Arancio,collegano le porte d’ingresso delcomprensorio con le principalidirettrici del trasporto pubblicolocale, in particolare le fermatedella linea 4 su Corso GiulioCesare e lo scalo ferroviario diStazione Stura. La terza navetta,invece, la linea Blu, favorisce glispostamenti lungo il perimetrodell’area industriale, percorrendoun circuito che comprende ottofermate, una per ingresso, e due diraccordo con la linea 4 su CorsoGiulio Cesare. Le corse delle primedue linee sono attive nella fasciaoraria di entrata e di uscita deidipendenti; la terza, invece, effettuanumerosi passaggi nella fasciacentrale della giornata peragevolare gli spostamenti deidipendenti all’interno delcomprensorio. Il servizio èdisponibile da inizio giugno finoalla fine di ottobre, periodo duranteil quale Iveco e FPT Industrialraccoglieranno suggerimenti al finedi ottimizzarlo e renderlomaggiormente fruibile. L’iniziativarientra nell’ambito del progetto“Easygo-Muoversi conIntelligenza”, che prevede ilmiglioramento degli spostamenticasa-lavoro dei dipendenti. Ilcomprensorio Iveco-FPT Industrialdi Torino è uno dei principali poliindustriali del capoluogopiemontese: si estende su unperimetro di 5,7 km, in un’areatotale di circa 1,2 km quadrati, econta oggi oltre 5mila dipendenti,ai quali si aggiungono centinaia divisitatori giornalieri. Nell’ambitodi Easygo, oltre alle navette è adisposizione di tutti i dipendenti unservizio di car pooling, chefavorisce la condivisione dellavettura con i colleghi di lavoro. Ilservizio è già disponibile in tutti glistabilimenti Iveco di Bolzano,Brescia, Piacenza e Suzzara e nellasede di Torino.

IVECO IRISBUS / Sarà il pullman ufficiale della Nazionale alle qualificazioni di Brasile 2014

Portabandiera Magelys PROIVECO IRISBUS HA MESSO A DISPOSIZIONE IL MAGELYS

PRO DA 12,8 M E 50 POSTI DELLA NAZIONALE

ITALIANA DI CALCIO FINO AL 2014; IL VEICOLO HA GIÀ

FATTO E FARÀ DA SUPPORTO ALLA SQUADRA IN DUE

IMPORTANTI APPUNTAMENTI CALCISTICI: GLI EUROPEI

2012 DA POCO TERMINATI E GLI INCONTRI DI

QUALIFICAZIONE AI MONDIALI IN BRASILE DEL 2014.

Andrea Bucci, General Manager di Iveco Mercato Italia (a sinistra) e Demetrio Albertini, Vicepresidente della Figc e capo delegazione della Nazionale agli ultimi Europei.

46MOBILITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei Trasporti

Lino Sinari

MADRID - In Italia il rinnovodel parco mezzi delle aziendedi Tpl stenta a decollare. Cisono però debite eccezioni: cit-tadine, di medie dimensioni,che gradualmente stanno inve-stendo sul la flotta, scegliendotrazioni alternative o comun-que veicoli dalla moderna tec-nologia, che consentono un de-ciso risparmio sui consumi e lanetta riduzione delle emissioni.C’è chi sceglie l’ibrido, chipunta decisamente sull’elettri-co al cento per cento, ma lascelta delle aziende che gesti-scono i servizi di linea nel lecittà italiane medio piccole difre quente cade sui mezzi a me-tano. Il perché è presto spiega-to: 100 chilometri percorsi conun bus a metano costano 20eu ro. Fatti due conti, utilizzan-do i bus a metano le aziende diTpl possono risparmiare circail 30 per cento sulla spesa delcarburante.

ECCEZIONIITALIANE

Ai primi dell’anno in corsoin quel di Vicenza AIM Mobi-lità ha deciso di mettere in ser-vizio sulla rete urbana trenuovi autobus Irisbus Citelisda 12 me tri, alimentati a meta-no, in aggiunta ai sei che giàaveva nel parco mezzi. A Ce-sena quat tro i bus a metanomessi in stra da quest’estate,nell’ambito di un vasto pianodi razionalizzazione del tra-sporto. In primavera, a Paler-mo, AMAT ha immesso in ser-vizio i primi nuovi bus a meta-no, anch’essi Citelis di IvecoIrisbus.

Debite eccezioni italiane,dicevamo. Già perché se ci sispo sta nel Continente legger-mente verso ovest c’è una cittàche ha fatto del metano laquintessenza di un’autenticarivoluzione nel Tpl. È Madrid,che già nel marzo 2011 pre-sentava i primi 15 veicoli ali-mentati a gas naturale Breda-MenariniBus Vivacity+ CCNG acquistati dal la EMT,azienda che ha in gestione iservizi di linea nella capitalespagnola. Gli autobus so no ca-ratterizzati da basse e mis sioniinquinanti e acustiche e graziealla loro compattezza (8 metri)risultano particolarmente ver-satili e manovrabili. Ai tempiil Sindaco della città era Al-berto Ruiz Gallardon, que- st’anno al suo posto troviamoAna Botella. Ma sul metanonon si discute: la linea è quelladella continuità, tant’è cheoggi il 25 per cento della flottaa disposizione del Comune di

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE / A Madrid il 5 per cento della flotta è a metano

La Spagna dà l’esempio

MILANO - “Una liberalizzazione al mese toglie le lobby dalle spese”si diceva, scherzando ma non troppo, negli ambienti politici vicinialla maggioranza che sostiene il Governo di Mario Mon ti, quando siè iniziato a parlare di liberalizzare le municipalizzate, i trasportipubblici locali e altri servizi della pubblica amministrazione. I de-trattori del Professore-Capo del Governo sostengono che la libera-lizzazione del trasporto pubblico locale non serve a nul la, perché iservizi essenziali de vono rimanere in mano a un en te pubblico. Maormai da me si le liberalizzazioni sembrano essere il nuovo dogmadel l’I ta lia. Un dato è certo e inoppugnabile: nel settore dei pullman,liberalizzazione e innovazione rappresentano due strumenti che,considerata la sempre più scarsa disponibilità di risorse pub bliche,potrebbero ridare fia to e vitalità a un settore che vi ve anni di stagna-zione, iniziati ben prima della crisi economica globale.

L’accordo tra Governo e Regioni per il patto per la razionalizza-zione e la maggiore efficienza del Tpl è ancora in alto mare e sul-l’argomento infuria il dibattito. Al convegno “Gare e patto per il tra-sporto pubblico locale”, organizzato da Federmobilità a PalazzoIsimbardi (presente anche l’Assessore ai Trasporti della Provincia diMilano Giovanni De Nicola) è intervenuto l’Assessore a Infrastrut-

ture e Mobilità della RegioneLombardia Raffaele Cattaneo,secondo il quale le liberalizza-zioni sono giuste e vanno fattein fretta, per carità, ma sen zaaccelerare. “La liberalizzazionenel trasporto pubblico locale -ha detto l’Assessore Cattaneo -è una strada da intraprendere,ma con gradualità, facendoprima crescere gli operatori ita-liani, altrimenti si rischia dipassare da un monopolio nazio-nale a un monopolio europeo,con le imprese italiane tagliate

fuori. Bene la liberalizzazione del Tpl e l’evoluzione ver so un siste-ma di mercato - ha affermato Cattaneo - ma dobbiamo sempre tenerconto che il settore ha bisogno di contributi pubblici”.

L’Assessore ha poi richiamato al “rischio” per il sistema in casodi “accelerazione eccessiva sul fronte gare” e cioè quello di arrivarea un controllo quasi esclusivo da parte degli operatori stranieri, piùall’avan guar dia rispetto a quelli italiani. “Bi sogna aiutare i nostrioperatori a crescere in modo che possano partecipare alle gare, altri-menti si consegna la gestione a operatori stranieri”, ha conclusol’Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE / Interventodell’Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia

“Liberalizzare sì, ma piano”PER RAFFAELE CATTANEO OCCORRE IMPEDIRE

“RISCHIOSE ACCELERAZIONI CHE FAVORIREBBERO GLI

OPERATORI STRANIERI”.

Madrid è composta da veicolialimentati a metano. Questapercentuale corrisponde a1.104 veicoli a metano: di que-sti 671 sono autobus di EMT,la società di trasporto pubblicolocale che opera nella capitalespagnola, 418 sono veicoli perla raccolta dei rifiuti e 15 sonogru.

A rendere noti questi dati èl’Osservatorio Metanauto, cen-tro bolognese di ricerca sulmetano per autotrazione. Negliultimi anni, per favorire l’ado- zio ne di veicoli a metano, ilComune di Madrid ha imple-mentato la rete di distributoridi que sto carburante, rete cheraggiungerà presto quota 16stazioni di rifornimento (di cuisette aperte al pubblico). “L’in-stal la zio ne di nuovi distributori- ha dichiarato a questo propo-sito il Sindaco Botella - facili-terà l’a do zione di veicoli a me-tano, sia per le istituzioni, sia

per le a zien de sia per i privaticittadini”. E non è tutto: l’in ve-sti men to sul rinnovo del parcoe per una flotta più rispettosadi consumi e ambiente prose-gue. La pri ma cittadina dellacapitale spagnola ha annuncia-to che nel l’ambito del pianoper migliorare la qualità del-l’aria a Madrid è prevista lasostituzione di 235 autobusdiesel con altrettanti autobus ametano.

Gli autobus della EMT (az-

zurri e rossi) prestano servizioall’interno della città di Ma-drid 365 giorni l’anno ed èpossibile viaggiare su di essi24 ore su 24.

ESPERIENZAINTERESSANTE

Con l’utilizzo di bus a meta-no il risparmio in termini diminor consumo e aria più salu-bre è garantito. “Quella di Ma-drid - sottolinea Dante Natali,a capo dell’Osservatorio Meta-nauto e Presidente di Federme-tano - è un’esperienza moltointeressante, che testimoniacome in tutto il mondo il meta-no si stia affermando sempredi più come carburante ecolo-gico su cui puntare per miglio-rare la qualità dell’aria, soprat-tutto nei centri cittadini. L’Ita-lia ha tradizionalmente unruolo di pri ma fila nello svi-luppo del metano per autotra-zione, che nel nostro Paesepuò contare su una rete di di-stribuzione diffusa a livello na-zionale e composta da quasi900 punti di rifornimento. Iveicoli a metano, comunque,rappresentano oggi solo l’1,8per cento sul totale del parcodi autoveicoli circolanti nelnostro Paese: come si vede c’èspazio per un’ulteriore crescitadel l’u so di metano, crescitache apporterebbe importantibenefici in termini di riduzionedelle emissioni di sostanze no-cive”.

UN QUARTO DEI VEICOLI COMUNALI CHE CIRCOLANO

NELLA CAPITALE IBERICA SONO ALIMENTATI IN MODO

NATURALE, DAGLI AUTOBUS AI CAMION PER LA

RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI.

Il Vivacity a metano della BredaMenariniBus è parte integrante dellaflotta di mezzi per il trasporto pubblico in circolazione a Madrid.

47MOBILITÀ N° 211 / Luglio-Agosto 2012Il Mondo dei TrasportiMOBILITÀ

mente il suo vantaggio rispettoai competitor. Si tratta delprimo autobus di linea cheviene fin da ora costruito econsegnato con motori di serieconformi alla normativa Euro6. Pertanto il Citaro è l’auto-bus di linea con alimentazionediesel più pulito. Inoltre unaserie di interventi in novativi ri-ducono il consumo di carbu-rante e le emissioni di CO2,compensando i pesi addiziona-li del motore.

Con Citaro Euro 6 Merce-

des-Benz apre un nuovo capi-tolo grazie a una generazionedi pro pulsori com pletamenteriprogettata. Le attuali condi-zioni quadro favoriscono que-sta innovazione che consente aMercedes-Benz di assumere laleadership del settore: in diver-se gare di appalto il rispettodella normativa Euro 6 costi-tuisce un requisito obbligato-

unità nel mondo e dalla finedel 2011 alcune flotte di Cita-ro rappresentano un’autenticasfida: da Du bai a SingaporeMercedes-Benz ha inviato lesue truppe in gra do di dimo-strare di essere pronti a tutto,anche a condizioni cli matiche

per le quali il Mercedes-BenzCitaro non è stato propriamen-te concepito.

La prossima grande tappa disviluppo per il bestseller mon-diale tra gli autobus di lineaurbani è oggi il primo urbanoEu ro 6 e passa da una genera-zione di motori completamen-te nuo va, con la quale il Citarointende aumentare ulterior-

garantito, così come la curiosi-tà di cittadini e passanti.

Con una passeggiata abordo del la funicolare Nero-berg lasciamo alle spalle lastoria e, restando in casaESWE, passiamo al presente eal futuro. Presentato 15 anni

fa, già nel 1997 Mercedes-Benz Citaro sbarcava sul mer-cato come il centravanti dellaStella in termini di redditivitàed economicità. Da allorasempre all’avanguardia, sem-pre un passo avanti, ad esem-pio quan do, primo tra gli urba-ni, considerava essenziali ele-menti di design ed estetica. Nesono state vendute 33mila

ca. Il servizio si chiama, rigo-rosamente all’ita lia na, “No-stalgia”, e si può scegliere traun Daimler-Benz O 317 Vetterdel 1961, un Daimler-Benz O305 del 1983 o si può optareper un più recente Mercedes-Benz O 405 G, il bus che ri-corda agli sposini i tempi di“quand’erano bambini”. Inogni caso il colpo d’occhio è

Massimiliano Campanella

WIESBADEN - Con i suoi270mi la abitanti, Wiesbaden èla capitale dello stato di Hesseed è considerata la città piùbel la della Germania. Unafama che i suoi residenti e ma-nager pubblici intendono di-fendere a o gni costo. Se dun-que l’evo lu zio ne tecnologica egli effetti del la globalizzazioneeconomica sono passati pureda qui, restano invece inaltera-te le caratteristiche che con-corrono a fare di Wiesbadenuna tranquilla cittadina a pochichilometri da Francoforte: di-stese di prati puliti, navigazio-ne sostenibile sul fiume Reno,negozi al dettaglio non soffo-cati dalla Grande Distribuzio-ne e un trasporto pubblico lo-cale efficiente che qui a Wie-sbaden ha i suoi spazi. Gli au-tobus hanno le loro corsie pre- ferenziali, doppie linee ad altafrequenza corrono in paralleloper molti chilometri e collega-no il centro cittadino con il po-poloso quartiere di Wiesba-den-Briebrich am Rhein; laflotta di bus pubblici (228unità quasi interamente Merce-des-Benz) vuole essere esigen-te in termini di veicoli brillan-ti, in gra do di affrontare ledritte salite, con pendenza incontinuo au mento, che caratte-rizzano i 602 km di rete, eall’avan guar dia in termini diriduzione delle emissioni e delconsumo di carburante.

PROTAGONISTIDEI TRASPORTI

Non sorprende dunque cheil primo autobus urbano diserie al mondo conforme allanorma Euro 6, la prima unitàdel Mercedes-Benz CitaroEuro 6, sia sta to consegnatoalla ESWE, l’a zienda di Tpl diWiesbaden, legata alla Casadella Stella da mol ti anni. Eraaddirittura il 1922 quando iprimi bus di li nea che andaro-no a sostituire il tram e il tra-sporto a cavalli, iniziato nel1875, provenivano da unadelle imprese antenate del l’at-tuale Gruppo Daimler. Neglianni i veicoli Mercedes-Benzsi so no consolidati come pro-tagonisti dei trasporti pubblicidi Wies baden, tant’è che laESWE propone agli sposi (enon solo) un romantico viag-gio a bordo di autobus d’epo-

rio. Al tempo stesso, quasitutte le legislazioni europeeprevedono l’erogazione di in-centivi economici legati all’at -tuazione della nuova norma.

BlueEfficiency Power è ilnome delle serie di motori ri-progettati del Citaro Merce-des-Benz, costituita dal sei ci-lindri in linea OM 936 con unacilindrata di 7.7 litri e dall’OM470 da 10.7 litri. Entrambi imotori, in tut te le varianti dipotenza, sono con formi diserie alla norma Eu ro 6.Hanno in comune inoltreun’elevata redditività dovutaalla lunga durata, ai bassi con-sumi di carburante, di AdBluee di olio motore, nonché ailunghi intervalli di manuten-zione per il filtro antiparticola-to che nel Citaro ammontano a120mila km o a due anni.

PRESTAZIONICONVINCENTI

A bordo, dalla stazione busfino alle sponde del Reno e ri-torno, i nuovi motori convin-cono per la ripresa spontanea ela straordinaria erogazione dipotenza, abbinate nel contem-po a un elevato comfort dimarcia. Inoltre, le struttureportanti del Citaro sono stateconfigurate an che secondo cri-teri acustici, per esempio me-diante una costruzione rigidadell’ossatura che isola i rumorie le vibrazioni. La coppia ele-vata già a regimi molto bassiassicura un’e ro ga zione dellapotenza piena e a basso consu-mo già appena al di sopra delregime di minimo. Ciò signifi-ca una buona capacità di acce-lerazione nelle partenze allefermate e al semaforo. Altempo stesso i punti d’in ne stodel cambio automatico pos so-no avvenire ai regimi inferiori,a tutto vantaggio del con sumodi carburante.

A causa delle grintose carat-teristiche di potenza, in quasitut ti i casi i progettisti hannopotuto realizzare rapporti finalipiù lunghi rispetto a quantoavveniva con i motori finorautilizzati. Oltre a essere perce-pita dal l’autista, questa nuovacaratteristica dei motori vieneanche evidenziata a livello vi-sivo: la zo na verde del conta-giri che con trassegna il settoredi marcia con consumi partico-larmente bassi nel Citaro iniziagià a 900 giri/min.

Complessivamente, a causadel livello di regime inferiore,il nuovo Citaro Euro 6 presen-ta non solo consumi ulterior-mente ridotti, ma è anche piùsilenzioso e soggettivamentepiù piacevole dal punto di vi -sta acustico. Oltre ai regimipiù bassi, ciò è dovuto a unisolamento ottimizzato e alnuovo si stema d’iniezione. Ilrisultato, rispetto ai motoriEuro 5, è un’e missione di ossi-di di azoto e di particolato ri-dotta di un ulteriore 80 e 66per cento.

MERCEDES-BENZ / Già circola sulle strade di Wiesbaden il primo Citaro Euro 6

Dal passato al futuroPRIMO AUTOBUS URBANO DI SERIE AL MONDO

CONFORME ALLA SEVERA NORMATIVA

ANTINQUINAMENTO, È IL BUS PIÙ PULITO CON

ALIMENTAZIONE DIESEL. IL SEGRETO STA TUTTO NEI

NUOVI MOTORI, COMPLETAMENTE RIPROGETTATI.

WIESBADEN - I nuovi motori convincono con una serie diraffinatezze tecniche. Tra le raffinatezze del nuovo OM936 c’è il VCP (Variable Camshaft Phaser). Dietro questoconcetto si cela un albero a camme di scarico variabile, ilprimo albero a camme di questo tipo in un motore diesel.Nella versione da 220 kW/299 cv viene adottato un turbo-compressore a gas di scarico asimmetrico con turbina adue tubi. Per la versione di potenza superiore da 260kW/354 cv, utilizzata a richiesta nel Citaro LowEntry, èprevista una sovralimentazione a due stadi con due turbo-compressori. Data la struttura compatta con pompa acquamontata lateralmente, la lunghezza del motore corrispondeall’incirca a quella delle versioni precedenti, nonostante lamaggiore cilindrata. L’OM 936 è addirittura 25 mm piùcorto rispetto al precedente OM 926 LA. Grazie alla suaelevata efficienza, questo motore sostituisce anche motoridi maggiore cilindrata e quindi più pesanti. Il sei cilindri inlinea del Citaro in entrambe le versioni di potenza è dispo-nibile anche in una versione orizzontale (OM 936h), su

misura per l’impiego nell’autobus di linea. Il motore baseresta identico, poiché la versione orizzontale è già stataconsiderata nella fase di progettazione.

Il nuovo OM 470 si basa sulla serie Heavy-Duty OM471. Rispetto ai suoi campi di impiego specifici, presentatuttavia caratteristiche autonome. Con un peso di appena990 kg il nuovo OM 470 risulta straordinariamente idoneoper gli autobus che devono avere un peso contenuto. Carat-teristica essenziale del nuovo OM 470, generalmente mon-tato in verticale, è lo straordinario e flessibile sistemaCommon-Rail X-Pulse di Mercedes-Benz con gestionecompletamente elettronica e rafforzamento idraulico dellapressione. Per il montaggio in autobus, il motore disponedi una coppa olio particolarmente piatta e quindi di mini-mo ingombro. Il nuovo OM 470 è previsto per autobussnodati impiegati in zone con topografia difficile e perl’esercizio in autobus di grandi dimensioni. Per il Citaro èdisponibile in due versioni di potenza: 265 kW/360 cv e290 kW/394 cv.

NUMEROSE RAFFINATEZZE TECNICHE

I due nuovi propulsori in dettaglio

Hartmut Schick, Responsabile di Daimler Buses (a destra), consegna il primo Citaro certificato in base alle emissioni Euro 6 standard aUwe Cramer, direttore tecnico di ESWE Wiesbaden, operatore di trasporto pubblico legato a Mercedes-Benz da molti anni.

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Estremamente silenzioso, non emette gas di scarico,si distingue per un design moderno; così, in sintesi,può essere descritto l’autobus Solaris a trazione elettrica.

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