LR_Novembre2011

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Elezioni, rush finale Elezioni, rush finale In giro sui tetti per scoprire l’anima di San Pietroburgo In viaggio sulla Transiberiana Aumenta il numero di persone che sceglie di ammirare la se- conda città della Federazione da una prospettiva differente. Si sale sui palazzi più alti e, aiu- tati da una guida esperta, si co- mincia un viaggio inebriante che porta a scoprire luoghi in- soliti. Un nostro inviato ha com- piuto questo percorso e ci rac- conta le sue emozioni. Si diventa tutti una grande fa- miglia nel viaggio che dura gior- ni attraversando la Russia sulla Transiberiana, la ferrovia più lun- ga del mondo. Un reportage, dalla viva voce di due giovani europei, così coin- volgente che fa venire voglia di saltar subito su uno quei vagoni leggendari e partire verso Orien- te. Per aprire gli occhi e lo spiri- to su affascinanti spettacoli na- turali. Stadi, strade e hotel così Sochi prepara le Olimpiadi del 2014 Gli ingenti investimenti in strut- ture ricettive e infrastrutture, pari al budget di Pechino 2008, resteranno a disposizione per la regione anche a fine manifesta- zione, con l’auspicio che agisca- no da volano per il suo decollo definitivo. SERVIZIO A PAGINA 12 SERVIZI A PAGINA 7-8 SERVIZIO A PAGINA 9 L’ingresso nel Wto una svolta storica per la Federazione Tra pochi giorni la Russia en- trerà ufficialmente a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Si concludono dunque positivamente otto anni di trattative, che hanno visto un susseguirsi di colpi di scena tra le due delegazioni. La Federa- zione era l’unico tra i grandi Paesi rimasti fuori dal Wto. La decisione, secondo gli analisti, contribuirà a ridurre i dazi, ren- dendo più agevoli gli scambi in- ternazionali. Anche se non è detto che i risultati saranno im- mediatamente visibili. Molto, infatti, dipenderà dalla capaci- tà delle aziende locali di accet- tare il nuovo campo di gara in- ternazionale. Da Cannes i leader dei Paesi del G20 hanno chiesto al Wto di avere un ruolo più attivo nella politica commerciale mondiale Proseguono a ritmo frenetico i lavori in vista dei Giochi inver- nali che si svolgeranno nella cit- tadina della Russia meridiona- le, situata sul Mar Nero, dal 7 al 23 febbraio 2014. L’obiettivo di ultimare entro la fine del prossimo anno tutti gli stadi che ospiteranno le discipline spor- tive sembra a portata di mano. SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT LUNEDÌ 28 NOVEMBRE 2011 L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e Alla scoperta dei buddisti russi, tra radici profonde e riti antichi Dagli scavi di Ercolano ai palazzi degli zar In mostra un pezzo di storia italiana PAG. 5 PAG. 10 Società Cultura Il settore immobiliare cresce e punta a nuovi record PAG. 6 Economia Realizzato da RUSSIA BEYOND THE HEADLINES Inserto distribuito con The NYT International Weekly Il 4 dicembre si voterà per rinnovare la Duma. Con ogni probabilità, Russia Unita non avrà difficoltà a confermar- si il primo partito nel panorama poli- tico della Federazione. Tuttavia i gio- chi restano aperti in merito alla sua capacità di raggiungere o meno la maggioranza assoluta dei consensi. Per quanto riguarda le altre sei for- mazioni in gara, invece, i sondaggi delle ultime settimane non offrono certezze: le oscillazioni tra i diver- si studi sono molto ampie e l’ingres- so in Parlamento per alcune di loro è considerato a rischio. UFFICIO STAMPA SERVIZIO A PAGINE 2-3 FOTOBANK AFP/EASTNEWS AFP/EASTNEWS ITAR-TASS VITALY RASKALOV AP

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Russia Oggi

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Elezioni, rush finaleElezioni, rush finale

In giro sui tetti per scoprire l’anima di San Pietroburgo

In viaggio sulla Transiberiana

Aumenta il numero di persone che sceglie di ammirare la se-conda città della Federazione da una prospettiva differente. Si sale sui palazzi più alti e, aiu-tati da una guida esperta, si co-mincia un viaggio inebriante che porta a scoprire luoghi in-soliti. Un nostro inviato ha com-piuto questo percorso e ci rac-conta le sue emozioni.

Si diventa tutti una grande fa-miglia nel viaggio che dura gior-ni attraversando la Russia sulla Transiberiana, la ferrovia più lun-ga del mondo. Un reportage, dalla viva voce di due giovani europei, così coin-volgente che fa venire voglia di saltar subito su uno quei vagoni leggendari e partire verso Orien-te. Per aprire gli occhi e lo spiri-to su affascinanti spettacoli na-turali.

Stadi, strade e hotel così Sochi preparale Olimpiadi del 2014

Gli ingenti investimenti in strut-ture ricettive e infrastrutture, pari al budget di Pechino 2008, resteranno a disposizione per la regione anche a fi ne manifesta-zione, con l’auspicio che agisca-no da volano per il suo decollo defi nitivo.

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SERVIZI A PAGINA 7-8

SERVIZIO A PAGINA 9

L’ingresso nel Wtouna svolta storica per la FederazioneTra pochi giorni la Russia en-trerà ufficialmente a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Si concludono dunque positivamente otto anni di trattative, che hanno visto un susseguirsi di colpi di scena tra le due delegazioni. La Federa-zione era l’unico tra i grandi Paesi rimasti fuori dal Wto. La decisione, secondo gli analisti,

contribuirà a ridurre i dazi, ren-dendo più agevoli gli scambi in-ternazionali. Anche se non è detto che i risultati saranno im-mediatamente visibili. Molto, infatti, dipenderà dalla capaci-tà delle aziende locali di accet-tare il nuovo campo di gara in-ternazionale.

Da Cannes i leader dei Paesi del G20 hanno chiesto al Wto di avere un ruolo più attivo nella politica commerciale mondiale

Proseguono a ritmo frenetico i lavori in vista dei Giochi inver-nali che si svolgeranno nella cit-tadina della Russia meridiona-le, situata sul Mar Nero, dal 7 al 23 febbraio 2014. L’obiettivo di ultimare entro la fine del prossimo anno tutti gli stadi che ospiteranno le discipline spor-tive sembra a portata di mano.

SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT

LUNEDÌ 28 NOVEMBRE 2011L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e

Alla scoperta dei buddisti russi, tra radici profonde e riti antichi

Dagli scavi di Ercolano ai palazzi degli zar In mostra un pezzo di storia italiana

PAG. 5 PAG. 10

Società CulturaIl settore immobiliare cresce e punta a nuovi record

PAG. 6

Economia

Realizzato da RUSSIA BEYOND THE HEADLINES

Inserto distribuito con The NYT InternationalWeekly

Il 4 dicembre si voterà per rinnovare la Duma. Con ogni probabilità, Russia Unita non avrà difficoltà a confermar-si il primo partito nel panorama poli-tico della Federazione. Tuttavia i gio-chi restano aperti in merito alla sua capacità di raggiungere o meno la maggioranza assoluta dei consensi. Per quanto riguarda le altre sei for-mazioni in gara, invece, i sondaggi delle ultime settimane non offrono certezze: le oscillazioni tra i diver-si studi sono molto ampie e l’ingres-so in Parlamento per alcune di loro è considerato a rischio.

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02 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYPolitica

CORSA A SETTE MA IL RISULTATO È SCONTATO

L’INCOGNITA RIGUARDA SOLO LE PERCENTUALI

SECONDO I SONDAGGI, RUSSIA UNITA, IL PARTITO

DI PUTIN E MEDVEDEV, È SENZA RIVALI

ELEZIONI SI VOTA PER LA DUMA

Un esponente di Russia Unita Khinshtein, il presentatore televisivo Solovev e un membro di Giusta Causa Bogdanov

Circa un migliaio di persone ha partecipato alla manifestazione del partito com

INTERVISTA IL PRESIDENTE DELLA COMISSIONE ELETTORALE

L’allarme brogli e il voto elettronico“Nessun rischio, sarà tutto regolare”Il dibattito sulla trasparenza delle elezioni resta acceso. Se-condo Vladimir Curov, il siste-ma di voto elettronico adottato nella Federazione è migliore di quello americano e non vi sa-rebbero possibilità di brogli.

Nel corso delle elezioni parlamen-tari del 2007, osservatori sia russi che internazionali hanno registra-to numerose irregolarità ai seggi. Quali misure sono state adottate per evitare che si ripetano questi episodi? Non è vero che sono state regi-strate numerose irregolarità. Nel 2007 la Commissione elettorale centrale russa ha esaminato 595 denunce di irregolarità legisla-tive, pervenute da chi ha parte-cipato all’iter delle elezioni; di queste ne sono state accolte 63, ovvero il 10,6 per cento. Sette denunce sono state esaminate direttamente dalla Commissio-ne Elettorale Centrale, avevano tutte a che fare con violazioni del diritto di propaganda. Fra

l’altro, una buona parte di que-ste denunce proviene da parti-ti che si lagnano gli uni degli altri. Noi analizziamo caso per caso e ogni volta prendiamo de-cisioni attenendoci strettamen-te alla legge.

Negli ultimi anni l’affluenza è an-data notevolmente crescendo. Come spiega questo fenomeno? La Russia è uno dei pochi Paesi europei in cui la partecipazio-ne politica cresce. Citatemi il nome di un altra realtà in cui ad agosto, ancora prima dell’ini-zio della campagna elettorale, il 50 per cento della popolazio-ne si interessa delle elezioni.

Probabilmente perché le elezioni russe tradizionalmente suscitano grande interesse nel mondo …Esatto. L’elettore russo è il più acculturato, formato politica-mente e interessato allo svilup-po del proprio Stato. In secon-do luogo, abbiamo partiti molto attivi, sette in più rispetto ai

tempi dell’Urss. Lottano per ar-rivare al singolo elettore, orga-nizzando un’attiva battaglia elettorale.Terza cosa, va riconosciuto il grande lavoro dei media russi, che in maniera professionale danno spazio alla vita politica. Da noi c’è una libertà di parola che non vedo nei Paesi dell’Eu-ropa occidentale, dove l’infl uen-za dei direttori dei quotidiani e della censura statale ha un peso molto maggiore che in Russia.

Recentemente al Dialogo di San Pietroburgo, al quale era presen-te Dmitri Medvedev, si è parlato di trasparenza e libertà dei media. È stato affermato che in Russia la maggioranza dei media regio-nali, ben l’86%, è controllata dagli organi di governo locali.Non sono d’accordo. Chi ha ri-portato questa cifra ha sbaglia-to o ha mentito spudoratamen-te. I nostri media sono liberi. Perfi no il controllo da parte dei direttori è minimo.

Stiamo parlando di influenza in-diretta...Questa non può essere quanti-fi cata in cifre. Leggete Il Baro-ne di Münchhausen, il libro pre-ferito di russi e tedeschi. Perché i giornalisti tedeschi non impa-rano il russo e non guardano la nostra televisione. Adesso ab-biamo molti canali satellitari. Oltre il 40 per cento dei russi, se non di più, ha accesso ad In-ternet. Ecco perché sono tutte cavolate: i nostri media sono fantastici, liberi e dipingono la vita politica in maniera strepi-tosa. E queste informazioni rag-giungono tutti gli elettori. Se così non fosse il 50 per cento della popolazione russa non si interesserebbe alle elezioni.

Un nostro collega di Kaluga ha ri-ferito con stupore che, se osser-viamo con attenzione i manifesti pubblicitari, predomina in manie-ra molto evidente la pubblicità del partito al potere, Russia Unita.In che modo lo può dimostra-

2.055.602sono gli iscritti al partito Russia Unita secondo i dati rilevati l’au-tunno scorso

25.000.000di rubli (equivalente a 625mila eu-ro) è la somma massima che, se-condo le legge, può essere spesa per la campagna elettorale

I NUMERI

Tutti i partiti promettono di aumentare gli stipendi, anche del 50 % in tre anni

EVGENY UTKINRUSSIA OGGI

Ultimi giorni di campagna elettorale. Ma non sono attesi grandi colpi di scena. Uno schema che potrebbe riproporsi anche in occasione delle elezioni presidenziali.

Tra sei giorni i russi andranno a votare per il rinnovo della Duma (Camera dei deputati). Sta così per chiudersi una cam-pagna elettorale che, rispetto a quelle del recente passato, non ha trovato grande eco in Euro-pa. Complice la crisi economi-ca, che ha modifi cato l’ordine delle priorità.Se chiediamo a un europeo quali saranno le prossime elezioni in Russia, forse sentiremo parlare delle “elezioni di Putin” (inten-dendo le presidenziali dell’an-no prossimo). Difficilmente farà un cenno alla votazione per la Duma, che in russo signifi ca il luogo in cui “pensano”. Per i russi, invece, le prossime elezioni sono le più interessan-ti perché presentano una serie di incognite. La prima è quan-ti partiti entreranno in Parla-mento. Quasi sicuramente ci sa-ranno Russia Unita, il Partito comunista (Kprf) e il Partito li-beral democratico (Ldpr), a rap-presentare il centro, la sinistra e la destra. Quest’ultima rap-presenta un forte movimentonazionalista con lo slogan “Rus-sia per i russi”. Ma non è certa la sorte del partito Russia Giu-sta, attualmente in Parlamento. Dopo il licenziamento del suo leader Sergei Mironov da pre-sidente del Consiglio della Fe-derazione (Senato russo), que-sto partito ha perso risorse am-ministrative e appeal. La stel-la nascente dell’olimpo dei par-titi russo, Pravoe Delo (Giusta Causa), si è spenta prima di av-vicinarsi al giorno del voto. Il miliardario Mikhail Prokhorov, al momento il terzo uomo più ricco della Russia (ma era il primo due anni fa, secondo ri-levazioni di Forbes) ha abban-donato il progetto di impegnar-si in politica. Altri due partiti, Yabloko (mela in russo) e i Pa-trioti della Russia (sono entram-bi liberali di destra) non hanno una linea chiara per gli elettori e hanno poche chance di entra-re in Parlamento. L’altra incognita è se il partito che si riconosce nel tandem Pu-tin-Medvedev (appunto, Russia Unita) avrà la maggioranza in Parlamento. Nell’ultimo anno, i sondaggi lo hanno visto scen-dere al di sotto del 50 per cento e l’ultima rilevazione effettua-ta dal Centro Levada lo colloca addirittura al 45 per cento.Il partito di potere perde con-senso tra pensionati e militari,

ma si conferma vincente tra le donne. Per la Fondazione “Opi-nione Pubblica” (Fop) la percen-tuale di simpatizzanti per Rus-sia Unita tra uomini e donne è 36 a 64 per cento. Per il presidente di Fop, Alek-sandr Oslon, questi dati sono dovuti al fatto che per le donne c’è una forte “motivazione di supporto del potere”, mentre altri osservatori ritengono che uomi-ni e donne vivono due ruoli di-versi: per le seconde è impor-tante “conservare stabilità”, gli uomini sono più propensi al “ri-schio e al cambiamento”. Fop segnala che è in crescita anche il supporto tra i giovani. Il sociologo Sergei Belanovski spiega: «I giovani, soprattutto le ragazze, conoscono solo Vla-dimir Putin e Russia Unita». O, probabilmente, apprezzano l’uso attivo dei social network da parte del Presidente russo Dmi-tri Medvedev. Ma l’obiettivo del partito gui-dato da Medvedev (Putin risul-ta un po’ super partes, allargan-do il bacino al Fronte popolare) è di ottenere il 60 per cento dei voti, o comunque di conquista-re la maggioranza assoluta. Un desiderio ragionevole per gli standard russi, ma che suone-rebbe singolare per l’Europa: da diverso tempo, infatti, nel Vec-chio Continente le maggioran-ze si costruiscono tramite alle-anze tra più formazioni politi-che.Tutti i partiti in competizione per la Duma presentano pro-grammi molto ampi, al limite dell’immaginazione. Ci sono problemi con le case? Li risol-vono i partiti. Yabloko propone di regalare a tutti dai 3mila ai

6mila metri quadri di terreno, per costruire casa. E si spinge anche oltre, proponendo di im-piegare i “profi tti derivanti da petrolio e gas” per costruire le infrastrutture come strade e for-nire gratuitamente acqua, elet-tricità e gas. Il Ldpr vuole dare persino un ettaro di terreno, in-frastrutture gratis e un credito di un milione di rubli (poco più di 24mila euro) a famiglia. A queste condizioni persino gli europei avrebbero bussato alle porte di questi partiti: ma non possano votare, quindi niente privilegi. Dopo queste promes-se, l’obiettivo di Russia Unita di raddoppiare le costruzioni delle case e far scendere l’ipo-teca al 6,5 per cento (adesso su-pera il 10) sembrano persino modeste. Tutti promettono l’au-mento degli stipendi, anche del 50 per cento in tre anni (Russia Unita), o di inserire negli sti-pendi il 60 per cento del Pil. Sommando il costo delle pro-messe dei sette partiti russi, non si arriva al debito italiano ma facilmente si supera quello della Grecia. Alcuni elettori russi cre-dono alle promesse: il 4 per cento le ritiene realizzabili in toto, il 69 in parte. Quanto ba-sterebbe per migliorare la pro-pria vita.

" I partiti di opposizione vo-gliono trasformare l’intero sistema politico del Paese.

Con queste premesse chi garan-tisce di poter estinguere un’ipo-teca o pagare le rate di un’auto? Vedremo se Yabloko riuscirà ad aumentare i suoi consensi dopo la scissione di Pravoe Delo. Se non sarà così, diremo che il progetto liberale in Russia è fallito grazie ai liberali stessi”

LA CITAZIONE

Andrei IsaevVICESEGRETARIO DEL CONSIGLIO GENERALE DI

RUSSIA UNITA

Le promesse dei candidati: da case gratis, fino al raddoppio degli stipendi

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PoliticaLe opinioni dei cittadini sul governo e il sistema elettorale

v durante la trasmissione “Il duello”

munista in piazza Pushkin a Mosca

re? Che ci mostri delle fotogra-fi e. Se serve, chiedo alle auto-rità di Kaluga. Mi metteranno al corrente. Può darsi che abbia confuso i manifesti pubblici-tari con la pubblicità di orga-nizzazioni sociali. Mi è capita-to di mostrare i nostri poster a una giornalista straniera. Mi ha chiesto: perché avete gli stes-si tre colori di Russia Unita? Non sapeva che da noi gli or-gani dello Stato hanno l’obbli-go di utilizzare il bianco, blu e rosso.

Quindi i simboli degli organi sta-tali si confondono con quelli di partito?No. Anche quando un’organiz-zazione sociale introdusse il logo con il “segno di spunta” simile al nostro, abbiamo fatto i nostri “segni” più tondi.

Avete fatto il rebranding?Sì. Abbiamo reso i nostri sim-boli inconfondibili rispetto a quelli del partito. Per quanto riguarda i manifesti invece io stesso spesso vado in giro per la Federazione e ho visto ma-nifesti con Zhirinovskij e Zju-ganov.

E il loro numero si avvicinava a quello dei manifesti di Russia Unita? Non li ho contati, ma erano tanti. In campagna elettorale

ogni partito rende conto di cia-scun manifesto e noi pubbliche-remo tutte le informazioni sul sito.

Come si svolgeranno le prossime elezioni? In ogni elezione facciamo un passo in avanti sul fronte della trasparenza. Il conteggio dei voti viene effettuato attraverso un sistema elettronico: falsifi care questi dati è praticamente im-possibile.

Eppure negli Stati Uniti proprio il voto elettronico è finito sotto accusa. Noi abbiamo un sistema diver-so, composto da scanner che contano le crocette sulle sche-de. Manipolare questo sistema non è possibile. Oltre a questo, tutti i dati vengono controllati da quattro livelli.

Russia Unita e la guerra dei manifestiA Barnaul, capitale della regio-ne dell’Altaj, i candidati alla Du-ma di Russia Unita hanno diffuso manifesti con slogan che sareb-bero stati più adatti ai conten-denti dell’opposizione. In uno di essi, per esempio, una signora se-

ria e rispettabile pone ai passanti la seguente domanda: «Chi non ha ancora capito che i nostri vil-laggi sono allo stremo?». E non sono citati i motivi per cui si tro-vano allo stremo, dagli stipendi miseri, alla disoccupazione, all’in-

quinamento. Questo tipo di pro-paganda ha scatenato fortissime reazioni tra i cittadini, che sono intervenuti da più parti facendo notare che tali interrogativi do-vrebbero essere rivolti proprio a Russia Unita.

LA BIOGRAFIA

Vladimir Curov è nato nel 1953 a Leningrado. Negli anni Novanta ha lavorato con Vladimir Putin nel Comitato per le relazioni esterne di San Pietroburgo. Dal 2003 al

2007 è stato deputato per il Par-tito liberal-democratico di Russia. Quindi Putin lo ha proposto co-me presidente della Commissio-ne Elettorale Centrale e nel mar-zo scorso è stato confermato per quattro anni. Prima delle elezioni del 2007, aveva annunciato che si sarebbe rasato la barba in caso di violazioni ai seggi. Che, a suo di-re, non ci sono state.

PROFESSIONE: PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ELETTORALE ETÀ: 58 ANNI

A cura diAleksei Knelz

L’AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA NELLA REPUBBLICA ITALIANA INFORMA

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LA CLASSE MEDIA NON SOGNA PIÙNELLA CASA DI UNA FAMIGLIA CHE NON CRITICA IL GOVERNO, MA GUARDA AL FUTURO CON UN VELO DI DISILLUSIONE

VITA QUOTIDIANA

ANDREI MOLODIH, FILIPP CIAPKOVSKIRIVISTA RUSSKIY REPORTER

Ai tempi dell’Unione Sovietica, i russi confidavano nello Stato.Oggi sono loro stessi a lottare in prima persona per un posto di lavoro, per una piccola casa e per l’iscrizione all’asilo.

Il nodo della scarsa produttivitàIl modesto stipendio di Vladimir è in parte dovuto alla ridotta pro-duttività dell’industria russa. Per fare un esempio, il dato degli Sta-ti Uniti è quattro volte superiore. Il problema principale è costituito dalla presenza, in molti casi, di im-pianti produttivi risalenti addirittu-ra agli Anni Trenta, che andrebbe-ro ormai rottamati. Pian piano, però, iniziano a sentir-si gli effetti delle riforme. I vecchi macchinari vengono sostituiti da quelli moderni, da un’organizza-zione innovativa del lavoro e da processi ideati sui migliori esem-pi internazionali. Tanto che negli ultimi dieci anni la produttività è

aumentata di un terzo. Nonostan-te tutto, ancora tre quarti delle macchine utilizzate nelle fabbriche della Federazione ha più di 15 an-ni. Occorrono investimenti ingen-ti e in questo senso è centrale il ruolo svolto dalla mano pubblica. Le aziende di Tomsk ricevono sov-venzioni dal bilancio territoriale per coprire gli interessi sui credi-ti, che hanno acceso per acquista-re impianti più moderni. La Russia dipende fortemente dalle tecnolo-gie provenienti dall’estero. Secon-do la società d’importazione Stan-ko, la quota di impianti prodotti

in patria ammonta solo all’1 per cento.

Alcuni momenti della vita familiare di Vladimir, Nastia e del piccolo Sergei. L’uomo è l’unico in famiglia a percepire un reddito. Nastia studia per conseguire la sua seconda laurea

Un modesto cortile interno nella città di Tomsk (Siberia, 3mila chilometri a Est di Mosca) e in-torno le tipiche costruzioni in pannelli prefabbricati di cemen-to armato a cinque piani. I Fro-lov sono una tipica famiglia dell’emergente ceto medio. Vla-dimir ha 28 anni, sua moglie Na-stia 22. Sono arrivati a Tomsk da paesi vicini. Lo stipendio ini-ziale di Vladimir ammontava a 250 euro (che non sono tanti ne-anche a Tomsk), con una clau-sola per il giovane ingegnere: un prestito senza interessi della du-rata di 25 anni per acquistare un monolocale in una nuova co-struzione vicino al fi ume. Ma, se verrà licenziato, dovrà restitui-re immediatamente il credito, comprensivo degli interessi di cui la sua azienda si è fatta ca-rico. Così, il futuro della fami-glia Frolov è quasi scritto. Tuttavia, Vladimir trova giuste queste condizioni: «Dal punto di vista del datore di lavoro la cosa è logica. Altrimenti proverebbe-ro in tanti a procurarsi prestiti convenienti tramite l’azienda». Il vincolo non gli crea tensioni: «Può darsi che dipendiamo da loro. Ma in compenso adesso ab-biamo una casa tutta nostra». Vladimir è stato fortunato. Per-ché la maggioranza delle giova-ni famiglie russe non si può per-mettere un prestito né dalle ban-che, né dal datore di lavoro. E questo spiega perchè solo il 15 per cento degli immobili resi-denziali venga acquistato trami-te mutuo in Russia.Vladimir è l’unico in famiglia a percepire un reddito perché Nastia sta prendendo una se-conda laurea (dopo quella in Psicologia) e si occupa del pic-colo Sergei. Le spese per il cibo si aggirano intorno ai 150 euro al mese. «Il resto lo dobbiamo dividere tra fi glio, abbigliamen-to, cultura e spese varie», dice Vladimir. Così il futuro è ricco di incognite: «Se l’azienda non riceve commesse o i dirigenti combinano guai, è un disastro». Per sentirsi sicuro, spiega, gli servirebbero almeno mille euro al mese. «Servirebbe una nuova politica industriale nel Paese.

re, altrimenti troverebbe insop-portabile la sua vita quotidia-na. Deve tenere duro ancora per 22 anni fi nché non estingue il debito. Nastia non interrompe suo ma-rito. È seduta silenziosamente accanto a lui. Poi tocca a lei rac-contare la sua vita. I suoi obiet-tivi sono più realistici: vorrebbe mandare il fi glio all’asilo nido, in modo da avere la possibilità di trovarsi un lavoro. Questo è un altro grande pro-blema per le famiglie giovani: in tante zone sono decine di mi-gliaia di bambini in coda per un posto all’asilo; in tutta la Russia sono un milione e mezzo, secon-do stime elaborate dal Ministe-ro della Sanità. Quando fi nal-mente riuscirà a ottenere un posto all’asilo, Nastia vorrebbe lavorare nel settore sociale e gua-dagnare almeno 400 euro. Vla-dimir e Nastia appartengono alla nuova generazione che è abitua-ta ad affrontare i problemi in maniera autonoma senza affi-darsi alla previdenza sociale. Una buona vita signifi ca per Na-stia un viaggio a Sebastopoli dove vivono alcuni suoi parenti. E poi in Egitto per vedere le pi-ramidi. E in Thailandia, dove al mare fa caldo. E anche in Ger-mania perché Vladimir gliene ha parlato molto bene. E questo sa-rebbe tutto. Insomma, per avere una vita soddisfacente questa fa-miglia vuole uscire fi nalmente dalle quattro mura domestiche. Siccome i genitori non hanno nessuno che potrebbe badare al fi glio e non si possono permet-tere una baby sitter, non escono quasi mai.«Si sono bruciate le polpette», Nastia esce con un’espressione colpevole dalla cucina. «Non fa niente» - la tranquillizza Vladi-

mir - «vuol dire che le mange-remo ben cotte». Da quanto tempo non vanno al ristorante? «Da nove mesi», rispondono i giovani genitori.Assunto come quadro, Vladimir fa continuamente la spola tra la zona degli uffici e il capannone della fabbrica. E dedica una parte del suo tempo lavorativo all’esecuzione degli ordini. A volte va a trovare i clienti e i for-nitori, altre volte è lui stesso ad azionare la macchina. Una parte degli impianti è stata sostituita con prodotti tedeschi, come per esempio il capannone della fab-brica, in cui vengono realizzati apparecchi di precisione per ole-odotti. Non è possibile ammodernare tutta la struttura per mancan-za di fondi. Il pericolo più gran-de per la sopravvivenza dell’azienda è la mancanza di commissioni a lungo termine. Così rimane a galla grazie a la-vori a breve scadenza guada-gnando soprattutto con purifi -catori e sistemi di controllo au-tomatici per oleodotti. Secon-do Vladimir, la fabbrica avreb-be già superato il momento cri-tico se avesse potuto chiudere due o tre contratti a lungo ter-mine con società petrolifere o con la metropolitana di Mosca. In quel caso si starebbe abba-stanza bene. Non peggio degli europei occidentali e in parti-colare dei tedeschi, che lo col-piscono per la loro gentilezza e il loro ottimismo riguar-do il futuro. «Quante cose che il lavora-tore tedesco dà per scontate: il fondo pensione aziendale, l’as-sicurazione sanitaria, la casa, la mac-china, la pale-stra, la piscina. Il nostro futuro invece è incerto».Cosa succede se Vladi-mir ha un’incidente sul lavoro? All’improvviso s’illumina. «Non dobbiamo preoccuparci. Se succede qualcosa, un’assi-curazione pagherà il mio mutuo». Certo, anche questo costa qualche rublo, ma sulla porta si ferma ancora un atti-mo e dice: «A dire la verità, que-sta è una grande fortuna per me. Probabilmente sono milio-ni i russi che vorrebbero con-tare sullo stesso sistema di pro-tezione».

Nel contratto di lavoro alcune aziende concedono un mutuo a tasso zero, che decade se licenziati

per cento è il tasso di interes-se della Banca Centrale (Zentro-bank) russa. Un valore che inci-de pesantemente sull’ammontare dei mutui

euro - pari a 20mila rubli – è il reddito medio mensile nella re-gione di Tomsk

giorni sono in media necessari af-finché un investitore raccolga tut-ti i documenti necessari per otte-nere il via libera all’acquisto di un immobile residenziale

8,25

500

702

I NUMERI

Come in Germania, dove cerca-no di usare prevalentemente prodotti tedeschi nel ciclo pro-duttivo», aggiunge Vladimir, che vorrebbe continuare a vivere a Tomsk, sperando in una casa fuori porta e altri due fi gli. Nelle sue attuali condizioni però non è possibile fantasticare o sogna-

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Società

ANNA NEMTSOVARUSSIA OGGI

Un terzo della popolazione che vive nella Repubblica autonoma della Federazione fu deportato durante il periodo del terrore stalinista. E oggi la ferita è ancora aperta.

Tasse e tassiun circolo vizioso

L’enigma mobilità

Molte imprese russe si trovano a combattere con gli stessi proble-mi: un circuito poco virtuoso tra tasse e interessi alti, protezioni-smo e corruzione. Per i tassi d’in-teresse alti, anche nell’azienda di Vladimir non è possibile moder-nizzare tutti gli impianti in tempi rapidi. Se mancano però le mac-chine nuove, la produzione è me-no efficace. Si è costretti a prezzi sottocosto, si perdono clienti im-portanti e duraturi. Così le possi-bilità di crediti con scadenze più lunghe e tassi d’interesse più fa-vorevoli si riducono. Il circolo si chiude. In più gli aumenti di sti-pendio, i costi energetici in sali-ta, le norme ambientali sempre più severe e, non ultime, le spe-se pubbliche più alte, alimenta-no l’inflazione. Ogni rialzo di sti-pendi e pensioni degli impiegati statali riduce il budget della fa-miglia di Vladimir. Se ci fosse più concorrenza sul mercato interno, l’effetto per lo sviluppo dei prez-zi sarebbe positivo e l’inflazione ridotta. Invece tante aziende so-no indebolite a causa dei loro im-pianti produttivi obsoleti.

Un nuovo lavoro in un’altra cit-tà potrebbe portare più soldi e quindi alzare la qualità della vita per persone come Vladimir Fro-lov. Con le sue capacità avrebbe buone possibilità nella zona in-torno a San Pietroburgo, che si sta sviluppando rapidamente. In-vece, a causa del mutuo, è co-stretto a restare a Tomsk.Ostacoli come questo e anche al-tri di natura amministrativa impe-discono lo scambio tra le regioni e una distribuzione efficace del-le forze di lavoro. In Russia ogni anno solo sei persone su mille si trasferiscono in una nuova cit-tà. Una cifra quattro volte più al-ta negli Usa. La mancata mobilità conduce tante famiglie russe alla povertà. Senza potersi più per-mettere un trasloco.

Se l’antico mantra buddista risuona nel cuore della Russia

Tradizione Nella regione di Calmucchia la crisi fa riscoprire radici profonde

La Pagoda dei Sette giorni a Èlista è stata aperta al pubblico il 26 dicembre 2005

Durante la visita del Dalai Lama fu consacrato un luogo per la costruzione di un nuovo tempio a Èlista, che è il più grandeluogo di preghiera buddista d’Europa

Una Repubblica autonoma

La Fenice che rinasce dalle sue ceneriI calmucchi buddisti furono sog-getti a violente repressioni negli Anni Trenta, durante il periodo del terrore stalinista. Tutte le re-ligioni furono perseguitate come volle la dottrina sovietica, ma il buddismo andò incontro a un an-nientamento pressoché totale. Nel 1941 tutti i monasteri e i tem-

pli buddisti furono chiusi o rasi al suolo. I membri più illustri dell’éli-te religiosa furono condannati a morte o scomparvero nei campi di concentramento. Una seconda ondata di repressioni arrivò nel 1943, quando circa un terzo dei calmucchi fu prelevato dalle loro case e deportato in Siberia.

«Che i nostri desideri si avveri-no! Che tutte le creature viven-ti siano libere e al sicuro dalle sofferenze, dai pericoli, dalle malattie e dal dolore! Che la pace e la felicità prevalgano sulla Terra!». Oltre duemila bud-disti hanno ripetuto a voce alta questo mantra, inginocchiando-si sulle stuoie davanti al Gol-den Abode del tempio di Èlista, la capitale della Repubblica di Calmucchia, situata nel Sud-Ovest della Federazione Russa. I fedeli hanno ripetuto le paro-le di questa preghiera pronun-ciata dal leader religioso Telo Tulku Rimpoche. In seguito la piazza è stata avvolta dal silen-zio della meditazione. Scesa l’oscurità, sono state ac-cese migliaia di candele. I mo-naci buddisti in visita dal Tibet, dalla Thailandia, dagli Stati Uniti e dalle altre regioni russe di tradizione buddista – Buria-zia e Tuva – hanno benedetto tutti coloro che si erano radu-nati arrivando dall’intera Cal-mucchia e dalle regioni meri-dionali circostanti. Infi ne hanno liberato in cielo le candele ac-cese che, sistemate dentro pic-cole lanterne, hanno illuminato il buio del cielo notturno. L’offerta della luce a Buddha è una cerimonia introdotta tra i buddisti russi per la prima volta come un evento simbolico, per celebrare l’inizio del forum in-ternazionale intitolato “Buddi-

smo, fi losofi a della nonviolenza e della compassione”che si è svolto il mese scorso a Èlista. Malgrado le obiezioni della Cina, un gruppo di 30 monaci tibetani del monastero Gyud-med, assegnato dal Dalai Lama, è arrivato qui per benedire il più importante tempio della Re-pubblica di Calmucchia e le 17 sculture dei saggi buddisti ti-betani custodite al suo inter-no. Nel corso della manifestazione celebrativa, le lanterne con le candele accese hanno tracciato una scia di luce salendo nel cielo nero. «Quella è la nostra strada bianca», ha bisbigliato qualcu-no tra la folla. «Che tu abbia una strada bianca» è l’augurio più sincero che per tradizione si scambia la gente in Calmuc-chia. Si tratta di un auspicio mo-desto, tutto sommato, per que-sto popolo che vive in una re-gione infelice, in una steppa sab-biosa e piatta. Con una popo-lazione di oltre 300mila abitan-ti, la Repubblica di Calmucchia ha scelto di riportare in vita la cultura e la fi losofi a tradiziona-li del buddismo tibetano. Lareligione fu adottata nel 17esimo secolo dalle tribù Oirat

dalla Mongolia, per essere poi importata nell’impero russo quando gli Oirat vi migrarono nel 1609. Ma la religione fu an-nientata con violenza insieme a tutti i luoghi buddisti di pre-ghiera, ai templi e alle reliquie sacre, durante le repressioni del potere stalinista degli Anni Trenta del Novecento. Così l’in-tera popolazione locale ha tra-scorso 17 anni di esilio in Sibe-ria. E la ferita è ancora aperta. Oggi la Calmucchia è la secon-da regione più povera della Fe-derazione russa dopo l’Ingusce-zia, con un tasso di disoccupa-zione intorno al 15 per cento, sostanzialmente il doppio rispet-to alla media nazionale. Così la riscoperta delle tradi-zioni religiose, che ora non sono più bandite in Russia, è anche un modo per fare fronte comu-ne e provare a superare meglio le difficoltà quotidiane. Con l’approccio pacifi co che da sem-pre contraddistingue la fi loso-fi a buddista.

Nell’area la disoccupazione ammonta al 15 per cento, il doppio della media nazionale

3 I BUDDISTI NELLA FEDERAZIONE

1 Il buddismo è la più impor-tante tradizione religiosa delle

Repubbliche di Calmucchia, Bu-rizia e Tuva (queste ultime due sono in Siberia). Il buddismo è arrivato in Russia nel 17esimo se-colo; nel 1764 è stato ufficialmen-te accolto come una delle religio-ni di Stato

2 Secondo i dati tratti dall’ul-timo censimento, oggi in

Russia vivono circa 1,4 milioni di buddisti, che rappresentano l’uno per cento della popolazione

3 Nel 1979 il Dalai Lama ef-fettuò la sua prima visita in

Unione Sovietica. Dopo il 1994, la guida religiosa è stata accol-ta con entusiasmo nelle tre Re-pubbliche buddiste russe. Ma dal 2004 in poi, con gli scambi com-merciali più intensi con la Cina, la Russia ha smesso di concedere il visto al Dalai Lama

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06 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYEconomia

SE IL REAL ESTATETORNA A CORRERE

LA CRISI È ORMAI ALLE SPALLE. LA PRESSIONE DELLA DOMANDA

SULL’OFFERTA STA SPINGENDO IN ALTO I PREZZI DI TUTTI I COMPARTI

MERCATO IMMOBILIARE

IN BREVE

Aumentano i cittadini russi che acquistano ville in Costa Azzur-ra. Tra il 2003 e quest’anno il numero è cresciuto di quaran-ta volte, passando da cinquan-ta a più di 2mila. Il dato emerge da uno studio condotto dal Comitato regiona-le per il turismo e i congressi. Tra i cittadini della Federazio-ne che nel 2010 hanno visitato la Costa Azzurra, il 9 per cento era costituito da proprietari di

Crescono gli acquisti in Costa Azzurraville, il 23 per cento è venuto a visitare parenti o amici, il 52 per cento ha alloggiato in al-bergo e il 5 per cento ha affit-tato un appartamento. Se nel 2009 la Costa Azzurra era stata visitata da150mila russi, l’anno successivo le pre-senze salivano a quota 180mila. Segno concreto di una crescen-te disponibilità economica da parte del ceto medio-alto e della classe più agiata russa.

Per quanto riguarda l’Italia, in-vece, la preferenza dei cittadini russi va alla Liguria, con par-ticolare attenzione alle località marittime. Il posto d’onore spetta alla To-scana, con il lago di Garda al terzo posto. Più indietro le lo-calità turistiche del Centro e del Sud, che pagano l’inefficienza dei collegamenti aerei.

In Italia spiccano Liguria e Toscana

MarcoMarcatili

ANALISTA ECONOMICO

Sulla ripresa degli investimen-ti immobiliari in Europa, che ha contraddistinto il 2010 e la pri-ma parte del 2011, c’è ancora for-te incertezza. Da ottobre, infat-ti, lo scenario macroeconomico globale risulta in parziale dete-rioramento e la seconda caduta recessiva rischia di vanificare il risveglio del real estate in alcuni Paesi europei.Di fatto, a beneficiare dei 26 mi-liardi di euro investiti nel primo trimestre del 2011 (il dato è di gran lunga superiore a quello fat-to segnare nello stesso periodo dell’anno precedente) e dei circa 100 miliardi di euro (la cifra de-gli investimenti effettuati nel cor-so dell’anno) sono stati i Paesi dell’Europa Centro-Orientale. Se gli investitori avevano privilegiato nel biennio 2008-2009 e in par-te anche nel 2010 alcuni mercati maturi come Regno Unito, Fran-

LO SGUARDO DELL’ESPERTO

Ancora forte incertezzaper il futuro del settore

cia e Germania, a partire dall’ini-zio del 2011 sono stati la Russia e la Turchia i nuovi target della domanda d’investimento immo-biliare.Proprio nella Federazione, nel biennio nero, i valori immobiliari hanno fatto registrare un calo dei prezzi oltre il 60 per cento, ma già nei primi mesi dell’anno è tor-nata a manifestarsi una domanda interessante, soprattutto nel com-parto commerciale e direzionale. Complessivamente, la superficie destinata ai centri commerciali a livello europeo ha raggiunto, alla fine del 2010, 131,9 milioni di mq e si stima che entro la fine del 201 potranno essere ultimati altri 6,9 milioni di mq (+33 per cento rispetto al 2010). Ben oltre il 40 per cento della nuova produzione sarà localizzata sul territorio rus-so attraverso la realizzazione di centri commerciali. Più incertezza, invece, si riscon-tra sul segmento residenziale, che continua a essere contraddistinto da una forte volatilità.

BEN ARISRUSSIA OGGI

Dopo due anni di stagnazione, il settore è in ripresa. A Mosca si progettano nuovi quartieri. Il volume delle compravendite ha subito un’accelerazione a aumentando del 17,6 per cento.

Dopo una pausa di due anni, le gru sul grattacielo di 47 piani della Dom na Mosfilmovskoi sono tornate al lavoro. L’impo-nente edifi cio di vetro e acciaio è già un punto di riferimento della città, ma gli ultimi cinque piani sono rimasti troppo espo-sti da quando gli investitori hanno esaurito i fi nanziamenti sospendendo i lavori nel 2008. Durante quest’estate, però, l’eco-nomia in Russia ha vissuto un nuovo slancio e le costruzioni sono riprese. Come nella mag-gior parte dei Paesi occidenta-li, anche nella Federazione il set-tore immobiliare era in forte espansione prima della reces-sione internazionale. I prezzi au-mentavano e gli agenti immo-biliari investivano miliardi di euro. «La crisi è arrivata nel mo-mento peggiore per il mercato immobiliare russo», ha commen-tato Darrell Stanaford, ammi-nistratore delegato della Cb Ri-chard Ellis Russia. «Nella pri-mavera del 2008, oltre un mi-lione di metri quadrati adibiti a nuovi uffici sono arrivati sul mercato: è stata la più grande acquisizione mai realizzata in città. Così i prezzi sono collas-sati». Oggi a Mosca il surplus di spa-zio per gli uffici si sta assorben-do. La mancanza di offerta ha già alzato i prezzi. I costi d’af-fi tto per immobili di prima qua-lità hanno superato i massimi raggiunti prima della bolla fi -nanziaria. Stessa storia nel mercato abi-tativo. Dopo due anni di sta-gnazione, il settore si sta ora ve-locemente riprendendo. Il vo-lume delle compravendite delle nuove costruzioni ha subito un’inaspettata accelerazione a luglio, aumentando del 17,6 per cento su base annuale, secondo i dati riportati dagli analisti di Alfa Bank. Intanto le banche se-

gnalano un aumento dei mutui. «Abbiamo rilevato una crescita nelle vendite a fi ne estate», ha affermato Pavel Kocheryozhkin, vice direttore generale di Yit Mo-skovia. L’Agenzia statale dei fi nanzia-menti (Aizhk) stima che il nu-mero di mutui e prestiti per l’ac-quisto di immobili passerà entro il 2015 dall’attuale quota 300mila euro fi no a 741mila, per arriva-re a 868mila entro il 2020. Gli investimenti nel mercato im-mobiliare hanno quasi recupe-rato tutto il terreno perduto e, secondo gli esperti di Renaissan-ce Capital, quest’anno aumen-teranno del 30 per cento. Si sta formando un’altra bolla? La grande differenza tra Rus-sia e Stati Uniti sta nel fatto che nel primo caso permane un defi cit di case. «Per soddisfare la domanda esistente, le dimen-sioni di Mosca dovrebbero es-sere raddoppiate», è l’opinione di Roland Nash, analista di Verno Capital. Ad agosto il sin-daco della capitale Sobyanin ha annunciato che saranno prese misure in questa direzione. L’amministrazione cittadina sta lavorando a un piano di svilup-po, che prevede lo spostamento del polo amministrativo al di fuori del centro per offrire nuovi spazi abitativi.

VLADIMIR RUVINSKIRUSSIA OGGI

La tendenza crescente a richiedere finanziamenti per l’abitazione conferma il buono stato di salute dell’economia.

Finanza, calano i tassi d’interesse E raddoppia la richiesta di mutui

Alcuni dati forniti dalla Penny Lane Realty indicano che la ri-presa del mercato dei mutui è stata favorita dalla riduzione dei tassi di interesse, che attual-mente sono al minimo storico, vale a dire il 9,6%.In testa alla classifi ca di coloro che per acquistare la casa richie-dono un mutuo ci sono i mosco-viti. I dati del Servizio federale per l’immatricolazione statale, i dati catastali e la cartografi a (Ro-sreestr) dicono che gli abitanti della capitale acquistano soprat-tutto case già esistenti: un seg-

Il mercato russo dei mutui gode di ottima salute. Stando ai dati dell’Aizhk, nei primi nove mesi del 2011 i fi nanziamenti con-tratti per l’acquisto delle abita-zioni ammontano a nove miliar-di di euro: il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

mento del mercato che presenta meno rischi e permette al nuovo acquirente di entrare immedia-tamente in possesso della casa e trasferirvisi. Diverse ricerche dimostrano che, al di fuori di Mosca, molti russi non conside-rano i mutui un’opzione conve-niente e per questo fanno di tutto per estinguerlo il prima possi-bile. Molti, inoltre, acquistano l’abitazione su carta: in questo modo riescono a spuntare prez-zi dal 30 al 60 per cento più bassi, con l’aggiunta di un pagamento rateizzato.

-60 per centoè il trend negativo re-gistrato nel biennio nero 2008-2009 in Russia per quanto ri-guarda i prezzi degli immobili

131,9 milionii metri quadrati desti-nati ai centri commer-ciali in Europa; entro fine anno in Russia saranno ultimati lavori per oltre 6,9 milioni

26 miliardidi euro sono stati in-vestiti nel primo tri-mestre 2011 in campo immobiliare, consi-derando tutti i Paesi dell’Europa orientale

I NUMERI

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07

Economia

ANATOLY MEDETSKYTHE MOSCOW TIMES

Dopo otto anni di trattative, è stato sancito l’ingresso dell’unica grande economia ancora mancante nell’Organizzazione modiale del commercio.

La Federazione entra nel Wto Nuova spinta per il commercio

Accordi L’intesa sarà operativa a partire da dicembre

L’INTERVISTA PREMIO PUSHKIN ALL’IMPRENDITRICE ITALIANA

Luisa Todini: “Per crescere servono progetti congiunti”Luisa Todini ha da poco rice-vuto la medaglia “A.S. Pushkin”, riconoscimento riservato alle personalità russe e straniere che si sono distinte nel dare lustro all’estero alla cultura e alla ci-viltà del proprio Paese.

Come ha accolto questo presti-gioso riconoscimento? Sono molto orgogliosa: vuol dire che abbiamo fatto un buon la-voro come Foro di Dialogo ita-lo-russo delle società civili, di cui sono co-presidente. Lo con-sidero anche un premio per l’Ita-lia.

Di cosa si occupa esattamente l’ente?Il nostro scopo è favorire la re-ciproca comprensione e promuo-vere i rapporti tra Italia e Rus-sia, attraverso un dialogo co-stante tra personalità di entram-

NAZIONALITÀ: ITALIANA

ETÀ: 45 ANNI

ATTIVITÀ: IMPRENDITRICE

Luisa Todini è presidente di To-dini Costruzioni (appartenente al Gruppo Salini), di Fiec (Fede-razione industria europea delle costruzioni) e del Comitato Leo-nardo. Inoltre è membro del co-mitato scientifico della Fondazio-ne Italia-Usa

LA SCHEDA

dell’anno e non solo in prossi-mità dei vertici che coinvolgo-no i due governi.

Come vede i rapporti economici tra i due Paesi?Molto bene. Nel 2008, prima

della crisi, l’interscambio aveva raggiunto il picco, a quota 11 miliardi di euro. Poi c’è stata la recessione, ma già nel 2010 siamo tornati a quota otto. Un dato che potrebbe essere miglio-rato quest’anno.

A cura di Luigi dell’Olio

bi i Paesi sulle questioni di in-teresse comune, in particolare quelle di carattere politico, eco-nomico, sociale, religioso e cul-turale. Si tratta di un luogo di discussione e proposte che si ri-unisce più volte nel corso

Ecco le tappe della lunga marcia della Federazione verso il Wto

Alla fi ne anche la Russia entra nel Wto. Dopo otto anni di trat-tative, è stato raggiunto l’ac-cordo per l’adesione all’Orga-nizzazione mondiale del com-mercio. Solo alcune formalità da osservare, poi da metà di-cembre l’intesa sarà operativa. Una scelta che contribuirà a ridurre i dazi, sostenendo gli scambi internazionali in molti settori.

AgricolturaLa Russia si riserva il diritto di distribuire sussidi agli agri-coltori anche dopo il suo in-gresso nel Wto, ma la quantità di denaro diminuirà gradual-mente a partire dal 2017.

Petrolio e metanoSi prevede che la svolta avrà un impatto limitato sull’espor-tazione delle risorse naturali, un settore da cui il governo trae il 40 per cento delle proprie en-trate. Petrolio e metano sono esenti dai dazi sull’importazio-ne da parte di altri Paesi. In ogni caso, l’Unione Europea, desiderosa di ridurre il para-lizzante controllo che Gazprom esercita sul mercato delle for-niture, potrebbe tentare di ot-

tenere un ribasso del costo del metano, mentre le industrie le-gate all’estrazione e alla distri-buzione di petrolio e metano, che forniscono macchinari e at-trezzature, potrebbero diven-tare più competitive.

Beni di consumoStando a quanto affermato da Natalia Orlova, economista presso la Alfa Bank, l’ingresso della Russia nel Wto renderà più accessibili ai consumatori i beni di consumo provenienti dall’estero, riducendo il ricari-co, che oggi va dal 30 al 40 per cento. L’economista ha però aggiunto di non prevedere un improvviso crollo dei prezzi.

AcciaioSi attende un aumento delle esportazioni di acciaio russo verso l’Unione Europea, dal momento che le attuali restri-zioni in materia saranno pro-babilmente annullate. È quan-to prevede Dmitri Smolin, ana-

lista presso la UralSib Capital. Quest’anno le imprese russe possono esportare sino a un massino di 3,3 milioni di ton-nellate di acciaio. Una somma che dovrebbe crescere anche se l’abolizione dei tetti non sarà probabilmente immediata. Un’altra variabile da conside-rare è la congiuntura economi-ca: se in Occidente resterà de-bole, anche la domanda ne ri-sentirà.

Aerei e treniPer i campi dell’aviazione e dei trasporti su rotaia, l’ingresso della Russia nel Wto compor-terà vantaggi e svantaggi, in base al grado di apertura che sapranno mostrare le singole compagnie. Per quanto riguar-da l’aviazione l’Aerofl ot perde-rà una larga fetta delle impo-ste che attualmente esige dalle linee aeree europee che sorvo-lano la Siberia. Tali perdite sa-ranno almeno in parte contro-bilanciate dalla maggiore con-

venienza nell’acquisto di nuovi velivoli e nell’assunzione di pi-loti, di cui anche le altre linee aeree trarranno vantaggio. I dazi di importazione per ve-livoli a fusoliera larga saranno ridotti, e stando ai dati raccol-ti da David Tarr, consulente ed ex lead economist presso la Banca mondiale, passeranno nei quattro anni successivi all’ingresso nel Wto dal 20 al 7,5 per cento.L’ingresso avrà invece un im-patto minore sul trasporto fer-roviario russo, che risulta so-stanzialmente isolato rispetto all’Europa.

FarmaceuticaLe ditte farmaceutiche estere e nazionali esultano per la svol-ta, che dovrebbe rendere più agevole la vendita di farmaci innovativi sul mercato dome-stico, facilitando anche gli in-vestimenti. Il regime di esclusività delle in-formazioni – che mira a pro-teggere i dati sulle sperimen-tazioni cliniche e precliniche dei farmaci innovativi – potrà essere implementato anche all’interno della Federazione. Questa svolta permetterà alle ditte farmaceutiche straniere e nazionali di godere per sei anni di una protezione del brevetto sui farmaci in vendita sul mer-cato nazionale. Più tutele, dun-que, per il lavoro di ricerca e sviluppo.

Quali sono i settori in cui ci sono i maggiori margini di crescita?La Russia è molto interessata alla tecnologia italiana e ci sono molte manifestazioni di interes-se per le nostre soluzioni. Penso, per esempio, al campo delle energie rinnovabili e ai rigassi-fi catori. Comparti in cui l’Italia ha raggiunto posizioni di eccel-lenza a livello mondiale. Non possiamo certo pensare di com-petere sul prezzo con gli asia-tici. Ma i russi sono consapevo-li del nostro valore quando si cercano standard elevati in ter-mini di prodotti e di servizi.

Dove sono le opportunità miglio-ri per gli imprenditori italiani inte-ressati alla Russia?La Federazione sta mettendo a punto un piano di profondo rin-novamento. Mosca e San Pie-troburgo restano le aree più im-

portanti, ma il mio consiglio è di non trascurare anche il resto della Russia, in particolare quel-le regioni, e sono numerose, che hanno messo a punto politiche di favore per attirare gli inve-stimenti dall’estero.

Molte grandi aziende italiane sono da tempo in Russia, da Exor a Fer-rero, da Cremonini a Buzzi Uni-cem, a Colussi. Mentre per le Pmi è più difficile reperire le risorse necessarie. Questo è vero, ma anche per le aziende di minori dimensioni la Federazione è ricca di opportu-nità. Per questo è fondamenta-le unire le forze e le competen-ze per crescere in un mercato che resta tra i più promettenti per gli anni a venire.

LEGGI I COMMENTI A PAGINA 8

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08 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYOpinioni

IL PRESENTE INSERTO DI DODICI PAGINE È REALIZZATO E PUBBLICATO DALLA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA), CHE SI ASSUME LA PIENA RESPONSABILITÀ DEI CONTENUTI.INDIRIZZO WEB: WWW.RUSSIAOGGI.IT E-MAIL: [email protected] TEL.: +7 (495) 775 3114 FAX: +7 (495) 988 9213 INDIRIZZO POSTALE: 24 ULICA PRAVDY, 4 - 12° PIANO, MOSCA, RUSSIA, 125993. EVGENY ABOV: DIRETTORE ED EDITORE; POLINA KORTINA: CAPOREDATTRICE; NIKITA DULNEV: RESPONSABILE DELLE PAGINE DI ECONOMIA; LUIGI DELL’OLIO: REDATTORE (ITALIA); ANDREI SHIMARSKY: ART DIRECTOR; GAIA RUSSO: CURATORE DI INFOGRAFICHE E ILLUSTRAZIONI; ANDREY ZAICEV: RESPONSABILE DEL DESK FOTOGRAFICO; NICOLAI KOROLEV, DARYA KOZYREVA: PHOTO EDITOR; MILLA DOMOGATSKAYA: DIRETTORE DI PRODUZIONE; ILIYA OVCHARENKO, IRINA PAVLOVA: IMPAGINAZIONE; NICOLA SELLITTI: CORRETTORE DI BOZZE; VSEVOLOD PULYA: RESPONSABILE DEL SITO RBTH.RU; GABRIELLA PERSIANI: REDATTRICE DEL SITO RUSSIAOGGI.IT (ITALIA). EDIZIONE ELETTRONICA A CURA DI: CAMILLA SHIN. TRADUTTRICI: ANNA BISSANTI,

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Un pedaggio per asfaltare le strade

Le regole elettorali Serata di musica a Torino

IL SONDAGGIO

INTRODURRE TRATTI STRADALI A PAGAMENTO ALL’INTERNO DELLE GRANDI CITTÀ PUR DI TROVARE RISORSE PER ASFALTARE TUTTE LE STRADE. IL TEMA, DA TEMPO IN CIMA AL DIBATTITO PUBBLICO, CONTINUA A DIVIDERE.

UN ACCORDO STORICO CHE FA DISCUTERE

CONTINUA SUL WEB

La situazione economica del-la Grecia può essere risolta so-lo con aiuto dell’Ue. Anche in Italia non mancano i problemi: sarebbe utile tornare alla lira? Stepan Mashagin riflette sul-la situazione a livello europeo e trova una soluzione per l’Ue: creare un alleanza tra Germa-nia, Francia e Benelux per re-stare a galla.www.russiaoggi.it/12891

Marte non è poi così vicino. La sonda russa Phobos Grunt, che avrebbe dovuto raggiungere il “Pianeta Rosso” per una missio-ne senza precedenti, in realtà non è riuscita a superare l’atmosfe-ra terrestre, come ha comunicato l’Agenzia spaziale russa. A que-sto punto, ridotta a detrito spa-ziale, la sonda precipiterà a gen-naio 2012.www.russiaoggi.it/12892

Il bottone rosso per l’avvio di Nord Stream è stato premuto. Il grande gasdotto che porterà energia e riscaldamento al Vec-chio Continente direttamente dal-la Russia è stato inaugurato. In attesa della realizzazione del suo gemello, South Stream.www.russiaoggi.it/12893

UE, UN DIRETTORIO TRA I PAESI VIRTUOSI

MARTE, QUEL VIAGGIOÈ STATO UN FALLIMENTO

LE NUOVE VIE DEL GASTRA RUSSIA ED EUROPA

StanislavMashagin

ECONOMISTA

StefanoGrazioli

RICERCATORE

KonstantinBogdanov

ANALISTA

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LETTERE

Non esistono prerequisiti per lo sviluppo sia della democrazia, che della competizione politica.

Una serata indimenticabile. L’emozione è stata così grande che non riesco ad esprimerla a parole. Bravissimi tutti! Un

Il documento pubblicato dal Fronte popolare e molte delle ri-mostranze sollevate negli ulti-mi mesi sarebbero sostanzial-mente prive di fondamenti con-creti.«L’insoddisfazione dei cittadini russi è profonda», ammettono gli estensori del programma. A loro avviso, i problemi più urgenti da combattere nella Federazione sono la povertà, il cattivo clima economico, la corruzione, l’in-capacità degli amministratori nel risolvere adeguatamente i problemi della gente. Una serie di questioni irrisolte. Per risol-verle occorre lavorare sodo, non limitarsi a prendere impegni ver-bali.

Charli

plauso al direttore d’orche-stra. Scene e costumi da favola! Un momento da sogno in questo nostro periodo un po’ triste.

Rosalby

Al teatro Regio di Torino ab-biamo assistito a una splendi-da interpretazione del “Lago dei cigni” da parte del balletto del teatro Mariinskij di San Pie-troburgo: uno spettacolo del ge-nere ti riconcilia con il mondo.

Giorgio Giordano

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TITOLO: LE REGOLE PER LE ELEZIONIMESE D’USCITA: OTTOBRE 2011PAGINA: POLITICAAUTORE: VLADIMIR RUVINSKIY

TITOLO: ESOTISMO E VENDETTA A TORINOMESE D’USCITA: OTTOBRE 2011PAGINA: CULTURAAUTORE: VALENTINA BONELLI

NADIA CICOGNINI, SIBILLA DI PALMA, MIRELLA MERINGOLO, MARZIA PORTA, SYLVIA KLEMEN; GIULIA DE FLORIO, ALICE ROI. EKATERINA SOBOLEVA: RAPPRESENTANTE (ITALIA); FEDOR KLIMKIN: CURATORE DEGLI EVENTI (RUSSIA). LA VERSIONE ELETTRONICA DEL PRESENTE INSERTO È DISPONIBILE SU RUSSIAOGGI.IT. PER USUFRUIRE DI UNO SPAZIO PUBBLICITARIO SULL’INSERTO, CONTATTARE LA RESPONSABILE DELLA PUBBLICITÀ, JULIA GOLIKOVA AL SEGUENTE INDIRIZZOE-MAIL: [email protected]©COPYRIGHT 2011, SPA ROSSIYSKAYA GAZETA. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. ALEXANDER GORBENKO: DIRETTORE DEL CDA; PAVEL NEGOITSA: DIRETTORE GENERALE; VLADISLAV FRONIN: CAPOREDATTORE CENTRALE.SONO VIETATE LA COPIA, LA DISTRIBUZIONE E LA RIPRODUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE O DI UNA PARTE DELLA STESSA SENZA PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI ROSSIYSKAYA GAZETA, QUALORA QUESTE NON SIANO DA INTENDERSI AD USO PRIVATO. PER RICHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE A RIPRODURRE O COPIARE UN ARTICOLO O UNA FOTO, UTILIZZARE IL SEGUENTE NUMERO DI TELEFONO +7 (495) 775 3114 O IL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL [email protected]. “RUSSIA OGGI” DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ IN MERITO A MANOSCRITTI E FOTO NON COMMISSIONATI

Appena il 5 per cento del cam-pione degli intervistati ritiene questa soluzione praticabile. Il 29 per cento si dice pessimi-sta sulla sua entrata in vigore. Quasi la stessa percentuale (il 28 per cento) si oppone netta-mente a questa eventualità.

DIBATTITO LA RUSSIA E IL WTO

L’autore è un giornalista econo-mico. Da trent’ anni si occupa di tematiche legate al Gatt/Wto e di economia internazionale

L’autore è presidente della ban-ca “Rossiyskaja finansovaia korporacia”. È stato ministro dell’Economia

L’OCCASIONEÈ RILANCIARE LE IMPRESE E GLI SCAMBI

CONCORRENZAE TRIBUTI ECCO COSA CAMBIERÀ

FelixGorunovANALISTA

AndreiNechaev

ECONOMISTA

Meglio tardi che mai. È forse questo che investitori e uomini d’affari avranno pensato quan-do si è diffusa la notizia che la Russia aveva completato il lungo iter che precede l’ingresso nel Wto. L’appartenenza all’orga-nizzazione non sembra però de-stinata a ripercuotersi signifi -cativamente, di qui a breve, sull’andamento dell’economia nazionale russa. Questo non si-gnifi ca che le lunghe procedure richieste dall’ingresso al Wto siano state una perdita di tempo: sotto molti punti di vista le con-dizioni che i negoziatori russi sono riusciti a spuntare dai loro partner commerciali favorisco-no l’economia e gli scambi. E assicurano ai prodotti russi la possibilità di accedere indiscri-minatamente ai mercati esteri, accordando al Paese quella con-dizione che nel gergo commer-ciale internazionale è detta “di nazione più favorita”. In più, la Russia potrà avvalersi del mec-canismo previsto dal Wto per

la risoluzione delle dispute com-merciali. Tuttavia, per quanto le condi-zioni di ingresso nel Wto siano favorevoli, non si può afferma-re che “tutto è bene ciò che fi -nisce bene”. Infatti l’ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio non farà che con-fermare i problemi dell’econo-mia russa. A meno che il gover-no non modifi chi radicalmente quelle politiche socio-economi-che che hanno reso la Federa-zione così debole rispetto agli altri Paesi emergenti, come ap-pare ovvio a coloro che osser-vano con attenzione le realtà più elementari della vita economi-ca russa. Per cominciare, consideriamo che la base dei beni da espor-tazione russi è in costante di-minuzione. In un rapporto della Banca Mondiale si legge che “nel 2000 petrolio e gas rappre-sentavano meno della metà delle esportazioni; un altro 15 per cento derivava da altre materie prime estrattive e il 9 per cento era dovuto a beni di alta tecno-logia, inerenti soprattutto all’in-dustria militare”. In secondo luogo, l’estate scor-sa il primo ministro Vladimir Putin ha affermato che la Rus-sia sarebbe dovuta entrare a far parte del Wto per eliminare il calo dei ricavi delle esportazio-ni, che ammontano ogni anno a circa 2 miliardi di euro. Terzo elemento da considerare: benché il Cremlino abbia già preso posizione contro la cor-

ruzione, defi nendola “il nemico pubblico numero uno”, ancora non si scorge alcun indizio del fatto che questa sia realmente diminuita. In base a qualche stima, la somma delle tangenti e dei “pizzi” pagati nel Paese è superiore a tutte le entrate de-rivanti dalle tasse governative. La corruzione dilagante obbli-ga di fatto le imprese russe a sottostare a una doppia tassa-zione, che le rende per questo poco competitive.

Proviamo ad analizzare i pro e i contro dell’ingresso nel Wto. Una volta entrati a farne parte, bisognerà dire addio a certe mi-

sure primitive di politica doga-nale - come i dazi proibitivi sull’importazione delle auto straniere - e alla regolazione amministrativa diretta degli in-vestimenti stranieri e delle im-portazioni. L’impiego plurien-nale di queste misure non ha impedito all’industria automo-bilistica nazionale di ritrovarsi in uno stato quasi comatoso, benché di volta in volta ci ve-nisse promesso che l’istituzione di dazi di importazione spro-porzionati sarebbe stata una mi-sura temporanea. Per creare un clima favorevole agli investimenti nel Paese oc-corre non ridurre artifi cialmen-te la concorrenza, la cui scarsi-tà rappresenta un grave limite per l’economia russa, bensì di-fendere i diritti di proprietà, l’in-dipendenza e la professionalità del potere giuridico; bisogna evitare di surrogare l’ammini-strazione tributaria con un «ra-cket tributario», ridurre drasti-camente la pressione ammini-strativo-burocratica che grava sul business e sui cittadini. È chiaro che in alcuni settori dell’economia russa la concor-renza con le merci di importa-zione sul mercato interno si farà più agguerrita: ma in compen-so, quale vantaggio ne otterran-no i consumatori. E non solo la popolazione, ma anche una parte dei produttori nazionali. È universalmente noto che i me-todi di regolazione e difesa del mercato interno non si limita-no affatto alle imposte dogana-

li o all’istituzione di barriere amministrative. I Paesi che ri-tengono necessaria una maggio-re protezione del proprio mer-cato solitamente trovano un compromesso con il Wto. Un classico esempio è la Cina, che, pur essendo membro dell’orga-nizzazione, è riuscita a mante-nere quello che di fatto è un si-stema, non di mercato, di for-mazione del corso della sua va-luta nazionale. I requisiti che ci sono stati im-posti nelle fasi conclusive della trattativa per l’entrata nel Wto non sono poi così severi. Per esempio, il livello massimo con-sentito del sostegno statale al comparto agroindustriale è più alto di quello attuale nel nostro Paese. Così come la tutela della proprietà intellettuale è neces-saria per un’economia che si vuole basare sull’innovazione, la modernizzazione e la conqui-sta dei mercati esteri con pro-dotti ad alto contenuto tecno-logico. In ogni caso, l’obiettivo principale dell’ingresso in que-sta organizzazione non è certo il vantaggio materiale immedia-to per gli esportatori, bensì la possibilità di contribuire a ela-borare le regole generali di fun-zionamento dell’economia mon-diale e del commercio interna-zionale, di cui il Wto si occupa attivamente.

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Viaggi

A spasso sui tetti di San Pietroburgo Percorsi Un tour particolare. Che, dopo aver preso tutte le precauzioni, può garantire emozioni uniche e irripetibili

A tavola come Dostoevskij

Uno sguardo dalla prospettiva Nevskij

Un angolo della prospettiva Ne-vskij e Vladimirskij, sul lato de-stro. Casa numero 47. L’insegna è rimasta immutata fin da prima della Rivoluzione. Qui, come due secoli fa, c’è il ristorante Palkin, frequentato un tempo, tra gli al-tri, da Dostoevskij, Leskov e Ce-chov, Mendeleev e Tchaikovskij. Nel locale ogni aspetto è degno di interesse, dalla cucina all’arre-damento. Gli splendidi lampadari, le pareti decorate da affreschi, le tovaglie di un bianco immacolato. Il nuovo Palkin è stato realizzato

Per immergersi pienamente nell’atmosfera storica di San Pie-troburgo occorre alloggiare nel-le vicinanze di Nevskij, la stra-da principale dell’ex capitale. Dal 19esimo secolo ospiti celebri del-la città si fermano immancabil-mente all’hotel “Europa”, situato nel cuore della città.L’edificio all’incrocio delle vie Mihailovskaja e Italianskaja è di per sé un monumento storico. Già all’inizio del 19esimo secolo, al suo posto si trovano due ca-se con camere in affitto, l’abita-zione di Rogov e quella di Klee, quest’ultimo fra l’altro proprie-tario di un albergo e di una trat-toria insieme al mercante fran-cese Coulon, sotto l’insegna “La Russie”. Dopo un incendio che lo rese inagibile, l’albergo fu riac-

sotto la supervisione dei restau-ratori dell’Ermitage. Al Palkin gli amanti della buona cucina pos-sono gustare gli stessi piatti che ornavano le tavole nei ricevimen-ti mondani ai tempi della Pietro-burgo imperiale. Il menù offre un’ampia scelta: dal coniglio stu-fato con la smetana ai ciocco-latini di produzione propria, dai gamberi con avocado e caviale nero ai 120 diversi vini provenien-ti da Francia, Italia e Cile. Tutte le sere c’è musica dal vivo: jazz, ro-mance russe e gitane.

quistato, ricostruito dall’architet-to svizzero Lyudvig Fontana che nel 1875 l’inaugurò sotto l’inse-gna “Europa”. Dalle prime ope-re di ristrutturazione le finestre dell’hotel si affacciano sul com-plesso architettonico più famoso della città: la piazza delle Arti, ul-timata negli anni Venti del 19esi-mo secolo su progetto dell’archi-tetto italiano Carlo Rossi, le cui opere realizzate a San Pietrobur-go sono praticamente impossibili da ignorare. Poi, a poca distanza dall’hotel, troviamo il grandioso complesso dello Stato Maggiore, che delimita la piazza del Palaz-zo, sulla quale s’innalza l’opera di un altro grande italiano, il “Palaz-zo d’Inverno” di Francesco Bar-tolomeo Rastrelli, che ospita l’Er-mitage.

PAULINA NARYCHKINARUSSIA OGGI

Una visione diversa della città emerge seguendo un tragitto che è ormai divenuto familiare per molti russi negli ultimi anni. Per godersi i monumenti della città dall’alto.

A San Pietroburgo ogni perso-na può trovare il proprio tetto e da lì guardare la realtà circo-stante con meno barriere. Dmi-tri, la mia guida, il cosidetto ro-ofer, ha 22 anni. Fa parte della nuova generazione, di una nuova specie: gli amanti dell’altitudi-ne urbana. Che non è solo una disciplina. Ma una dimensione dello spirito: «Il tetto siete voi.

È il luogo dove il vostro mondo interiore può emergere. Qui, po-tete essere voi stessi, lontano dalle convenzioni di tutti i gior-ni, laggiù». Nella sua vita “lag-giù” lavora in una banca. Nella nostra escursione di tre ore ab-biamo scalato quattro tetti nel centro storico della città, per-correndo una superfi cie di ap-pena due chilometri quadrati. Ma è come se avessimo visitato un’altra città, un altro Paese, un altro pianeta. Ogni tetto è di-verso e offre un paesaggio e un’atmosfera unici.Dall’edifi cio sul molo del fi ume Fontanka, di fronte al Circo, po-tete godervi la vista di un in-crocio, dove le luci tortuose dei

fari delle auto e quelle delle bar-che sul fi ume ondeggiano e si intrecciano in una danza sin-cronizzata. Ha un effetto ipno-tico, capace di proiettarti in uno stato di meditazione.

Nei pressi di via Mokhovaya il paesaggio è molto diverso. I nu-merosi camini e lucernari for-mano quasi una visione alluci-nogena. All’orizzonte, le cupole

illuminate delle grandi catte-drali sono tutte allineate, come sfere d’oro schierate sulle cime dei tetti. Guardando verso il lato opposto dell’edifi cio, è possibi-le vedere il labirinto di vicoli e dei tetri cortili interni. Dopo ci siamo recati sul tetto di una li-breria abbandonata, un edifi cio di mattoni rossi, senza vetri alle fi nestre, somigliante a una bocca senza denti.A pochi minuti di distanza da lì, abbiamo visitato l’ultimo tetto su un edifi cio molto alla moda, tra il Museo Ermitage e il Pa-lazzo di Marmo. E quello è stato il culmine, una vista panorami-ca sul fi ume Neva in tutta la sua maestosità. Sulla sinistra, la

punta dell’isola Vasilievsky con le sue colonne rostrate. A destra c’è il Ponte della Trinità, con una fi la di luci colorate e, di fronte, la sua guglia come una lancia puntata verso il cielo, la Fortez-za di Pietro e Paolo, il simbolo della città.L’altitudine può provocare ver-tigini, anche per chi non ne sof-fre abitualmente. Una vertigine della libertà, della bellezza. Un potente sentimento misto ad adrenalina, che dà luogo a un senso di rischio e di proibito. Ma ne vale la pena.Non c’è alcuna legge che vieti di stare sui tetti. Tuttavia, que-sto diritto è riconosciuto espli-citamente solo ai tecnici che de-

Il senso di libertà che pervade chi sceglie un tour sui tetti si rivela contagioso. Così cresce un nuovo “sport”

Nel percorso ci sono numerose rampe di scale

Il tetto della Dom VavelbergLa torre della Casa dei Cinque Angoli costruita nel 1913

La scultura della Nike sul tetto della Società del Mutuo Credito Il roofer Nikita Andreev con la stella del periodo sovietico

vono occuparsi di specifi ci la-vori di restauro, ai pompieri, per causa di forza maggiore e ai re-sidenti degli ultimi piani, che spesso assumono il ruolo di cer-beri della situazione. Nonostan-te questo, non è difficile procu-rarsi una copia delle chiavi. Al-cuni in cerca di emozioni forti arrivano anche a rompere ser-rature e sbarramenti, confi dan-do in multe lievi.Occorre comunque ricordare che per vivere questa avventura bi-sogna rispettare alcune norme di sicurezza: indossare scarpe comode con suola antiscivolo, tenere le mani libere, portare in tasca una torcia e non aggrap-parsi alle linee elettriche.

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Il prossimo numeroSul sito la russa Zemfira, Cobain in gonnella alla conquista dell’Europa

19 Dicembrewww.russiaoggi.it

ECCO AUGUSTO,L’IMPERATORE ARCHEOSTAR

ARRIVA ALL’ERMITAGE UNA SERIE DI REPERTI

PER RACCONTARE LA STORIA DELL’ANTICA ROMA

MOSTRE DAGLI SCAVI DI ERCOLANO

BRUNELLA RISPOLIRUSSIA OGGI

Trentotto pezzi di grande valore artistico esposti nella capitale culturale. Tra le opere una statua in marmo di Ottaviano Augusto. Sarà possibile ammirarli fino a marzo 2012.

più riportato alla luce; scoper-to dagli archeologi nel Settecen-to, ancora oggi è accessibile solo agli addetti ai lavori attraverso una fi tta rete di cunicoli. Si trattava, in sostanza, di un luogo consacrato al culto dei go-vernanti e alla venerazione del potere. «Tra le idee alla base della mostra c’è la volontà di ricostruire il processo di forma-zione dell’ideologia imperiale in uno spazio realizzato proprio per consacrare la magnifi cenza e il potere degli zar – spiega il curatore Stefano De Caro –. È un accostamento suggestivo e divertente tra due forme di po-tere lontanissime nel tempo, ma

Reduce da un trionfale tour del Giappone, è già pronto a lascia-re di nuovo Napoli alla volta di San Pietroburgo. Augusto, oltre 200 chilogrammi di marmo da-tati I secolo avanti Cristo, è una delle “archeostar” di una mo-stra tutta dedicata alle antichi-tà di Ercolano, che l’Ermitage ospiterà a partire da dicembre fi no a marzo 2012. L’evento por-terà nella città degli zar tren-totto reperti – statue, affreschi, iscrizioni – provenienti dall’an-tica Ercolano e attualmente cu-stoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I manufatti sono originari della “Basilica”, o “Augusteum”, edifi -cio eretto in onore degli impe-ratori romani dagli abitanti di Herculaneum, sepolto dall’eru-zione del 79 dopo Cristo e mai

simili nella forma». Un fi lo lungo duemila anni che unisce la ca-pitale dell’Impero romano al Pa-lazzo d’Inverno, sottile ma ine-quivocabile come la stessa eti-mologia della parola “zar”: dal latino “Caesar”, Cesare o, appun-to, imperatore.«Per il pubblico russo si tratta di una mostra unica, data la pro-venienza e la novità dei manu-fatti», conferma la direttrice del museo di Napoli Valeria Sam-paolo. Che confessa la sua spe-ranza: «Poterli collocare in uno spazio dedicato e riportare alla luce l’antica Basilica ercolane-se. Dipenderà dalla disponibi-lità dei fondi».

AUTORE: SERGEI TSEYTLINTITOLO: BRAGADINCASA EDITRICE: MARCIANUM PRESSANNO: 2011

Cittadini di San Pietroburgo e turisti in visita all’Ermitage po-tranno godersi la bellezza di pezzi da qualche anno non più visibili al pubblico italiano, se

Tra alcune settimane i visitato-ri russi potranno godere degli scavi di Ercolano

In mostra Raff aello, Tiziano e GiottoTra collezioni permanenti e mo-stre temporanee, l’arte italia-na all’Ermitage occupa uno spa-zio significativo. Il museo ospita stabilmente una ricca collezione di reperti archeologici di epoca etrusca e romana. Della vasta se-

zione dedicata all’arte europea, la pittura italiana medievale e rina-scimentale occupa trenta sale, in cui sono esposti capolavori di Le-onardo da Vinci, Raffaello, Tizia-no, Michelangelo. A ciò si aggiun-ge la serie “Capolavori dai musei

del mondo”, che periodicamente porta a San Pietroburgo pezzi ec-cellenti: fino al prossimo genna-io l’ospite d’onore è il Dio Padre di Giotto. Tra le mostre-evento in corso, da segnalare la pittura simbolista del 19esimo secolo.

non in minima parte, e conser-vati nei depositi del museo na-poletano, in attesa di nuova col-locazione: le statue degli impe-ratori, un bronzo raffigurante Agrippina – restaurato per l’oc-casione nel sofi sticato labora-torio del museo –, le iscrizioni ornamentali, una testa di Amaz-zone con tracce della policro-mia originale. E soprattutto gli affreschi: Achille e Chirone, Marsia e Olimpo, Teseo che uc-cide il Minotauro, tra i pezzi più attesi e delicati che si appresta-no a partire alla volta di San Pietroburgo. L’esposizione sulle antichità er-

colanesi darà la possibilità ai cittadini della Federazione russa di conoscere da vicino un sito archeologico riconosciuto Pa-trimonio dell’Umanità. «Attual-mente non sono moltissimi i russi che visitano la cittadina vesuviana, anche se si nota un crescente interesse dei tour ope-rator che hanno compreso quan-to il nostro territorio abbia da offrire nel suo complesso - con-clude la direttrice degli Scavi di Ercolano Maria Paola Gui-dobaldi. La mostra potrà deter-minare un successivo incremen-to di visitatori di questa nazio-nalità».

NIVA MIRAKYANRUSSIA OGGI

Episodi della storia si intrecciano con l’esperienza reale dall’autore, protagonista di un lungo viaggio per il mondo, fino alla scelta definitiva della Penisola.

Tseytlin, la ricerca dell’identità e l’Italia del RinascimentoIl romanzo Le vicende storiche della Lega Santa rivivono nella fantasia dell’autore “vagabondo”. Un viaggio tra Roma e Venezia

(1570-1571) che culminò con la battaglia di Lepanto; lo scon-tro fra il Cristianesimo e l’Islam.Assistiamo alla formazione della Lega Santa fra la Spagna, Ve-nezia e lo Stato Pontifi cio. Ap-paiono le più famose fi gure della Venezia cinquecentesca: l’am-miraglio Sebastiano Venier, il pittore Tiziano Vecellio, la cor-tigiana Veronica Franco. Si svi-luppa il tema dell’identità umana, l’indagine sui compo-nenti – etici, estetici, culturali – che costituiscono la persona-lità dell’uomo. Le due religioni sono scanda-gliate e paragonate in minutis-simi dettagli. La guerra è por-tata nell’animo del protagoni-sta, il confl itto diventa psicolo-gico, egli è costretto a lottare contro se stesso.«Volevo capire se la nostra iden-tità è una manifestazione fi ssa, immutabile o, al contrario, se può trasformarsi secondo l’am-

DA LEGGERE

Nei segretidella Laguna

Perché uno scrittore nato a Mosca e cresciuto a New York decide di scrivere su un eroe d’armi veneziano, vissuto nel 16esimo secolo? «Sentivo una piena sintonia con Venezia, una strana, fantastica affinità, come se ci fossi nato. La trama profonda del roman-zo è basata sulla paura che avevo di perdere questa armo-nia, questo legame familiare. Tutto il resto nel libro è solo un contorno geopolitico», dice l’autore Sergei Tseytlin. Un con-torno piuttosto complesso: lo scontro fra la Repubblica Se-renissima e l’Impero Ottoman-no durante la guerra di Cipro

biente che ci circonda», dice Tseytlin. E i cambiamenti dell’ambiente l’autore li conosce molto bene, specialmente quelli nazionali. All’età di sette anni lasciò la Rus-sia con i genitori per emigrare negli Stati Uniti. Crebbe in un sobborgo newyorkese. Dopo la laurea, tornò in Russia per due anni, poi ancora negli States. Nel 1998 decise di mettere radici in Italia, defi nitivamente.Così spiega l’attrazione fatale per la Penisola. «L’Italia mi è rimasta nel cuore. Sentivo un forte richiamo durante la mia adolescenza attraverso il cine-ma, la pittura e la musica ita-liane. Roma mi affascinava con la sua vivacità solare, con il suo marmo voluttuoso. Venezia, che ho visto solo dopo aver fi nito il liceo, mi intrigava già con la sua atmosfera fosca, con la sua acqua onnipresente, con il senso di essere senza terra, di essere in un certo senso sradicata».

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DA DENEZHNIJ PEREULOK 5*

Tre mesi a Moscacon Caravaggio

Michelangelo Merisi da Cara-vaggio sbarca in Russia e per tre mesi sarà il protagonista della vita culturale nella capi-tale. A Villa Berg il 23 novem-bre si è tenuto il tradizionale “Caffè con Caravaggio”. Questa volta è intervenuto il fotografo Sergei Bratkov, assieme a Olga Sviblova, la signora della foto-grafi a di Mosca. Se di mattina si invita al caffè, di sera ci vuole un brindisi. E il 24 novembre a condurre “Ape-ritivo con Caravaggio” è stato Vladimir Pozner, popolarissimo anchorman e giornalista russo, chiamato a dirigere le rifl essio-ni caravaggesche di quattro in-terpreti dalle più diverse sfere del sapere: Andrei Bildzho, psi-

canalista e celebre vignettista, Tatyana Tolstaya, scrittrice e conduttrice televisiva, il regi-sta Pavel Lungin e l’artista Dmitri Gutov. Il 12 novembre La Scala di Mi-lano è stata invitata come primo teatro straniero a solca-re il palcoscenico restaurato del Teatro Bolshoj della capi-tale, con una coinvolgente “Messa da Requiem”. Dopo Von Karajan, Claudio Abbado e Riccardo Muti, il gioiello di Giuseppe Verdi è stato diretto dalla bacchetta sapiente del maestro Daniel Barenboim.

*Denezhnij Pereulok 5 è la sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca

3 CURIOSITÀDASAPERE

1 Sono 38 i reperti provenien-ti dagli scavi di Ercolano, la

maggior parte dei quali attual-mente custoditi al Museo Arche-ologico Nazionale di Napoli: sta-tue, iscrizioni e affreschi ritrovati nell’Augusteum, edificato in ono-re degli imperatori

2 Il peso medio delle statue concesse in prestito all’Ermi-

tage ammonta a 200 chilogram-mi; alcune raggiungono i 2,50 metri di altezza. Tutti i manufatti sono imballati con materiale resi-stente agli urti e inseriti all’inter-no di doppie casse di protezione. Estrema cura viene riservata agli spostamenti degli affreschi, per loro natura particolarmente fragili

3 I chilometri che separano Napoli da San Pietroburgo

sono all’incirca 3.200. In genere i reperti archeologici vengono tra-sportati su camion, più raramente in aereo. Statue e iscrizioni godo-no di una speciale assicurazione - in gergo definita “da chiodo a chiodo” - che copre da qualsiasi rischio fino al momento della re-stituzione

VladimirZavialov

GIORNALISTA

Tutto il rock nel nome dei Beatles

La cortina di ferro, la Guerra Fredda, i bloc-chi contrapposti. Crisi internazionali dietro

l’angolo e l’incubo atomico che bussava alle porte del reale. Usa e Urss, Occidente e Oriente. Il mondo bloccato dopo la Se-conda Guerra Mondiale. Un mondo in cui i canali di comu-nicazione tra le due superpo-tenze erano davvero pochi. Ma dove si fermano le istituzioni inizia il lavoro della cultura, dell’arte. E a mettere in con-tatto quei due mondi fu anche l’arte popolare per eccellenza del 20esimo secolo. Ovvero sua maestà la musica popolare nella sua più scintillante de-clinazione: il rock. Ed è – come sempre – tutto merito dei Be-atles. Del blues acido di Back in Ussr. Certo, nei primi anni Sessanta il bacino indiavola-to di Elvis aveva già fatto ca-polino nella Piazza Rossa. Ma fu l’effetto Fab Four a spin-gere numerosi artisti russi a cimentarsi con il rock. E se da un lato Melodya, la casa discografi ca ufficiale delle Re-pubbliche Sovietiche, dettava la linea, dall’altro decine di artisti cercavano di diffonde-re messaggi e contenuti della musica che arrivava dall’altro lato del mondo. Una lunga ballata per la libertà. E tutto partiva da Leningrado. Negli anni Settanta prima gli Ac-quarium, poi il post-punk dei Kino. Band messe sotto osser-vazione dal regime per la loro carica eversiva. Poi la Glasnost e la Perestrojka, e il rock che mette in scacco il patto di Var-savia. Gli Scorpions ricevuti al Cremlino, Brian Eno che re-gistra gli album di Boris Gre-benshchikov, la compilation Red Wave che conquista i cri-tici e il pubblico occidentale. E negli ultimi anni il sigillo del Live 8 in Piazza Rossa e la nascita di Mtv Russia. E i Disen Gage, i Kostaven Group, i Ki-pelov e gli Arkona a raccon-tare in note la vita nella Fede-razione.

RED CULT

Un archeologo sta preparando un reperto per il lungo viaggo

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DA SEGUIRE

“La Bella addormentata”, bal-letto inaugurale della stagio-ne del Teatro Bolshoi, porta le firme di Ezio Frigerio e Franca Squarciapino

Arriva nelle librerie italiane “Il nuovo abbecedario russo” del-la giornalista e scrittrice Katia Metelizza, un ritratto ironico e acuto di Mosca e dei suo abi-tanti. Dalla A alla Zeta

L’arte nel sottosuolo Il metrò è un museo

Viaggi Le stazioni sono state allestite da celebri artisti

ALENA LEGOSTAEVARUSSIA OGGI

Non solo spostamenti veloci. La metropolitana è, a tutti gli effetti, un museo del 20esimo secolo della storia russa, con un biglietto di ingresso che costa meno di un euro.

L’utilità di muoversi rapidamen-te nella sconfinata capitale russa, con il piacere di farlo tra luoghi che sprizzano arte da ogni poro. La metropolitana di Mosca, seconda al mondo per transiti dopo quella di Tokyo, con circa 8,5 milioni di passeg-geri giornalieri (festivi esclusi), è tutto questo: ogni stazione è un concentrato unico di solu-zioni pittoriche e scultoree.Con più di 80 anni di storia alle spalle, la rete metropolitana è stata scolpita nel marmo e nel granito e costruita in ferro e vetro, mettendo a nudo i gusti, le idee, i sogni, le speranze e le delusioni delle generazioni pre-cedenti. Se i primi progetti risalgono all’inizio del Novecento, solo nel 1931 il comitato centrale del Partito comunista decideva di dare un seguito all’iniziativa. Il 15 maggio 1935, la metropoli-tana di Mosca spalanca le sue porte e trasporta i primi pas-seggeri sulle sue scale mobili e sui sedili imbottiti delle carroz-ze nuove. La prima linea della metro ha viaggiato da Sokolniki a Dvo-rets Sovetov per una lunghezza complessiva di poco più di dieci chilometri, con 13 stazioni. Oggi, la metropolitana di Mosca di-spone di circa 290 chilometri di binari, distribuiti tra 12 linee e 182 stazioni di collegamento. Il piano di sviluppo della città fi no al 2020 prevede la costruzione di oltre 100 chilometri di rete ferroviaria sotterranea.Le stazioni costruite prima della metà degli anni Cinquanta sono state concepite e costruite come lussuosi “Palazzi per il popolo”. Si è deciso di decorare la metro con marmi, stucchi e costoso ac-ciaio utilizzato anche per gli aerei, in quanto, nella stima dei progettisti, il Paese non era in grado di fornire piastrelle a suf-fi cienza per coprire l’intera rete nei tempi previsti dal rigido ca-lendario di marcia. Gli storici dell’arte insistono sul fatto che la metropolitana sfarzosamen-

Molte fermate della metropolitana sono state decorate con vetrate colorate

Un mosaico della stazione di Kievskaya, inaugurata negli anni ‘40

minuti è l’intervallo medio tra i treni. Quello minimo è di 90 se-condi, nelle ore di punta. L’inter-vallo massimo invece raggiunge i 10 minuti nelle ore notturne

Il numero delle statue di bronzo collocate fra gli archi della sta-zione “Piazza della Rivoluzione”. Sculture che stanno a rappresen-tare gli eroi sovietici

Il numero della fermata Rimska-ya, che nell’arredo richiama Ro-ma. Nella stazione è presente una fontana progettata dagli architet-ti italiani Imbrighi e Quattrocchi

2,5

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153

I NUMERI

te decorata sia stata una mossa soprattutto ideologica, un modo come altri ricorrenti in quel pe-riodo per elogiare il giovane Paese sovietico agli occhi del mondo intero.«L’architettura è stata svilup-pata con gli stessi parametri sia sopra che sotto la superfi cie», afferma Nikolai Shumakov, ar-chitetto capo della metropoli-tana. Le stazioni costruite tra il 1937 e il 1955 sono tipiche del primo periodo architettonico.

Tutto ciò che è stato completa-to in questi anni è degno di par-ticolare attenzione. Per esem-pio, i soffitti delle stazioni Ma-yakovskaya e Novokuznetskaya sono decorati con dei mosaici dell’artista Aleksandr Deineka. La stazione di Ploshchad Re-volutsii è stata decorata con 76 sculture in bronzo di lavorato-ri, soldati, contadini, studenti e altre persone sovietiche. Ma, in realtà i bei tempi per l’ar-chitettura russa sono fi niti nel 1955, sia per la metropolitana, che in superfi cie, dopo l’ema-nazione da parte del Partito co-munista di un decreto contro le “stravaganze nella progettazio-ne e nella costruzione”. In que-sto periodo sono state costruite solo stazioni senza stucchi, mo-saici, colonne originali o altri “ingiustifi cati” elementi, con lo slogan“Chilometri a spese dell’architettura”. Nel 2002, con la ricostruzione della stazione di Vorobyovy Gory, lo sviluppo della rete è entrato in una nuova fase. La banchina della stazio-ne offre una splendida vista sul fi ume Moscova, sul complesso olimpico Luzhniki e sul palaz-zo dell’Accademia delle Scien-ze. La stazione Dostoevskaya è caratterizzata da pannelli bian-chi e neri dove sono raffigurati i personaggi principali dei ro-manzi di Dostoevskij. E lo sviluppo futuro può pre-annunciare un’ulteriore fase di progettazione. «Vogliamo rimuo-vere il più possibile le decora-zioni dalle stazioni», ha detto Nikolai Shumakov aggiungen-do: «Stiamo cercando di mostra-re ai passeggeri la loro vera os-satura, ciò di cui la metropoli-tana è fatta. Ghisa e cemento sono bellissimi»

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ALEKSANDR PETROVRUSSIA OGGI

Gli impianti verranno ultimati entro la fine del prossimo anno. Molte delle nuove strutture ricettive finiranno sul mercato al termine della competizione. Attenzione anche ai turisti.

Ecco il nuovo Parco Olimpico. Tutto sarà ultimato entro il 2012

Effetto GiochiHotel e stradeper investiresul futuro

Eventi Verso le Olimpiadi di Sochi 2014

Le Olimpiadi invernali che si terranno a Sochi nel 2014 pos-sono aspirare, nel peggiore dei casi, al titolo di progetto più si-gnificativo nella storia della Russia contemporanea; e nel mi-gliore possono essere conside-rate una delle manifestazioni più importanti e complesse dal punto di vista organizzativo nella storia del movimento olim-pico. Il conto alla rovescia per l’inizio dei Giochi è già comin-ciato e già si delineano i tratti fondamentali del progetto. Un fattore che salta subito agli occhi - esaminando i program-mi del governo russo per la pre-parazione della competizione a cinque cerchi - è il costo dell’ope-razione. Il piano iniziale preve-deva una spesa di 316,4 miliar-di di rubli (circa 12 miliardi di dollari, in base al cambio del 2007), di cui 185,5 miliardi sa-rebbero dovuti provenire dal budget federale e il resto dal settore privato. Secondo altre stime, realizzate in seguito dalle istituzioni, la spesa complessi-va si avvicinerebbe a un trilio-

ne di rubli: una cifra che por-terebbe il progetto di Sochi allo stesso livello delle Olimpiadi estive di Pechino 2008, che a oggi rimangono i Giochi più co-stosi della storia. In verità, il Co-mitato olimpico internazionale insiste sul concetto che confon-dere il budget destinato ai gio-chi olimpici veri e propri (per Sochi è prevista una spesa stan-dard che non supera i 2,5 mi-liardi di dollari) con altri pro-getti collaterali non è corretto. Se si considera la quantità di lavori che dovranno essere svol-

ti in tempi ristretti, il costo dell’iniziativa smette di appa-rire eccessivo. A partire dalle strutture destinate propriamen-te allo svolgimento dei Giochi. Sono in tutto 11 (un complesso sciistico, una pista per bob e slit-te, uno snowboard park, un pa-lazzo del ghiaccio, un trampo-lino per il salto con gli sci, alcune piste da pattinaggio e campi di hockey) e saranno si-tuate, come è d’uso nelle Olim-piadi invernali, in due villaggi sportivi. Tra l’altro, l’inedita vi-

cinanza dei due villaggi rende-rà unica la competizione sul Mar Nero: saranno i più compatti della storia, e i tifosi ne saran-no certamente contenti. Ai turisti piacerà anche il re-pentino cambio di paesaggio, quando - scendendo dalle mon-

tagne - passeranno dalle tem-perature sottozero al mite in-verno subtropicale della costa. Eppure, sembrerà strano, la co-struzione degli impianti spor-tivi rappresenta la parte più semplice del progetto. Già nel 2012 tutte le strutture, come ha

dichiarato il vice premier della Federazione russa Dmitri Kozak, saranno consegnate e pronte per l’utilizzo. La capacità ricettiva di Sochi verrà moltiplicata grazie alla creazione di 42mila nuovi posti letto all’interno degli alberghi.

Si tratta soprattutto di hotel a tre stelle, una parte consistente dei quali dopo le Olimpiadi sarà convertita a uso abitativo e im-messa sul mercato immobilia-re. Investimenti che prometto-no di dare nuovo lustro e brio a tutta la provincia.

NICOLA SELLITTIRUSSIA OGGI

Stop invernale per il campionato. Zenit domina, la sorpresa è il Kuban, avanti al ricco Anzhi tra vittorie e violenze.

I cosacchi del Kuban alla conquista della Premier League Calcio La massima serie riprenderà a marzo. Lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti resta il grande favorito

con epilogo a maggio. Con lo Zenit di Luciano Spalletti fa-vorito per il bis e il Cska prin-cipale avversario. E tra le inseguitrici spicca il Kuban di Krasnodar, centro am-ministrativo del territorio che comprende Sochi, città dei Gio-chi invernali del 2014. I suoi cal-ciatori, i “cosacchi”, sono attori protagonisti di un fi lm a metà tra favola e gangster movie. Tra esoneri e violenze. Con un pre-sidente, Aleksander Tkachyov, Governatore della regione, più temuto che amato. E un centra-vanti ivoriano, Lacina Traorè, 203 centimetri e tredici reti si-

Non accettava di sciogliere in anticipo il contratto.Nikezic poi mostrava in Rete gli autoscatti con i segni della vio-lenza subita da due energume-ni e decideva di informare la Fifa prima di trovare l’accordo economico con il Kuban. Il valore complessivo della rosa del club supera di poco i ven-tisette milioni di euro (fonte Transfer+Markt.it), cifra non lontana dall’ingaggio annuo ga-rantito a Samuel Eto’o dall’An-zhi del milionario Kerimov, clas-sificatosi alle sue spalle al termine della prima fetta di campionato.

La Russian Premier League si blocca per la sosta invernale tra conferme e novità. Dopo i primi due turni della seconda fase, che vede impegnate le prime otto squadre – Zenit, in testa nella prima parte, poi Cska, Dinamo, Lokomotiv, Spartak Mosca, Kuban, Rubin, Anzhi – classifi -catesi nel girone a sedici, il cam-pionato ripartirà a marzo 2012, Domenico Criscito indossa la maglietta dello Zenit

nora nel torneo, che a 21 anni è uno dei talenti emergenti del calcio europeo. Un puzzle as-semblato dal tecnico rumeno Dan Petrescu, terzino del Fog-gia dei miracoli del tecnico boemo Zeman. Qualche setti-mana fa il capitano del Kuban, Spartak Arturovich Gogniyev, è stato malmenato nel tunnel che portava agli spogliatoi da uomini in divisa sotto gli occhi dei dirigenti avversari del Terek Grozny. E lo stesso trattamento è stato riservato al montenegri-no Nikola Nikezic, che ha però accusato il suo club delle vio-lenze subite all’inizio del 2011.

Gli investimenti previsti sono pari a 2,5 miliardi di dollari. In cantiere decine di nuove strutture

All’interno del cantiere per la costruzione del nuovo Parco Olimpico

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