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L’inquinamento da tetracloroetilene in Umbria L.Peruzzi, N.Morgantini V.Stufara

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  • L’inquinamento da tetracloroetilene in Umbria

    L.Peruzzi, N.Morgantini V.Stufara

  • Le indagini effettuate sulla contaminazione da composti VOC derivano dalle indicazioni fornite dalla Rete Regionale di Monitoraggio (RRM) e rientra nell’ambito dell’attività di competenza del Servizio Acque del Dipartimento Provinciale di Perugia di ARPA Umbria Le attività di indagine hanno interessato una pluralità di siti rappresentati dai punti della RRM che hanno manifestato, negli anni una crescita dei valori di concentrazione dei composti VOC e una stabilizzazione su valori significativi.

    Principali obiettivi delle indagini: • definire i livelli di concentrazione dei composti VOC nelle acque sotterranee • perimetrare le aree contaminate

    • determinare, in prima approssimazione, la localizzazione delle sorgenti secondarie di contaminazione

    • valutare il rischio di contaminazione della risorsa idropotabile

  • VUM 27 pozzo

    “Cantone” uso

    idropotabile

    VUM 36 pozzo

    uso domestico

    VUM 7 pozzo

    uso domestico

    I composti organo-alogenati volatili nelle acque sotterranee in Umbria: indicazioni dalla RRM

  • Punti della Rete Regionale di Monitoraggio degli acquiferi di interesse regionale

    acquifero

    punto

    Località

    Comune mg/l PCE

    attuali

    mg/l PCE max

    anno

    anno prima

    rilevazione mg/l PCE

    trend rischio consumo

    umano

    correlazione siti

    contaminati

    Priorità

    Media

    Valle del

    Tevere

    MVT33 Schiavo –

    Papiano staz.

    Marsciano 202 472 2007 2003 19,4 crescita Elevato

    (case sparse)

    Nessuna A+

    MVT37 Z.I. Marsciano Marsciano 8,2 31,6 2007 1998 1,2 crescita probabilmente

    basso

    Z.I.

    Marsciano –

    P.B.

    B

    MVT18 S.Martino in

    campo

    Perugia 56 179 2007 1998 7,1 diminuzione da verificare

    (case sparse)

    Balanzano? –

    P.B. B+

    Valle

    Umbra

    VUM55 Torchiagina Assisi 26 26 2007 1998 3,0 crescita Molto elevato

    (pozzi pubblici)

    Nessuna A++

    VUM70

    Castelnuovo

    Assisi

    stabile Elevato

    (case sparse +

    pozzi pubblici)

    Nessuna

    A+

    VUM11 Tor d'Andrea Assisi 15 15 2009 1998 2,3 crescita SI

    (Z.Ind.area

    vasta?)

    S.Lorenzo –

    Bastia ? A+

    VUM36 Tenne Foligno 40 40 2009 1998 2,9 crescita SI (case sparse +

    pubblici)

    Nessuna A+

    VUM54 Spoleto Spoleto 72 72 2009 1998 68 crescita da verificare –

    prob. basso

    Nessuna B

    ANNO 2008:

    Il Direttore del Dip. di PG richiede una valutazione delle concentrazioni di PCE

    rilevate sulla RRM, un programma di indagini e un prospetto organizzativo.

    PROGRAMMA BIENNALE/TRIENNALE

  • Rete Regionale di Monitoraggio (RRM) delle Acque Sotterranee in Umbria

    • 1998-2010 (D.Lgs 152/99-152/06):

    200 punti

    acquiferi alluvionali acquiferi carbonatici acquiferi vulcanici

    • dal 2011 (D.Lgs 30/09)

    215 punti inserimento degli “acquiferi locali”

    (depositi continentali, marini e fluvio-lacustri e formazioni torbiditiche)

    Densità media 0.2-0.4 punti/Km2

    sui corpi idrici alluvionali

  • Comportamento composti VOC nel sottosuolo e acque sotterranee

    Sostanze quali Tetracloroetilene (PCE) e Tricloroetilene (TCE) sono composti organo-alogenati volatili appartenenti alla categoria delle sostanze DNAPL’s

    (Dense Non-Aqueous Phase Liquids)

    Densità Viscosità Mobilità relativa rispetto all’acqua

    Punto di ebollizione

    Solubilità in acqua

    Costante Henry

    Log (Kow)

    Log (Koc)

    (gr/cm3) (cP) (°C) (mg/l) (atm/M)

    Acqua 1 1 1 100 - - - -

    Aria 0.0011 0.0018 0.61 - - - - -

    TCE 1.46 0.55 2.39 87 1100 12 2.53 1.53

    TCA 1.35 0.90 1.50 74 1500 15 2.25 -

    PCE 1.61 0.84 1.73 121 200 26 2.88 2.29

    Coefficienti di partizione:

    • costante di Henry (KH): rappresenta la ripartizione di un composto organico tra fase gassosa e la soluzione acquosa

    • coeff. partizione ottanolo (immiscibile in acqua)-acqua (Kow)

    • coeff. partizione carbonio organico-acqua (Koc): descrive l’affinità del composto per suolo e sedimenti. Il contenuto di C organico, nella matrice solida e disciolto in falda, rappresenta un elemento cruciale nel controllo del

    processo di sorption dei composti clorurati

  • Comportamento composti VOC nel sottosuolo e acque sotterranee

  • Comportamento composti VOC nel sottosuolo e acque sotterranee

    • Fase libera o separata, risulta immiscibile o parzialmente miscibile in acqua, mobile nei mezzi porosi, rappresenta una sorgente di contaminazione verso le acque sotterranee

    • Fase residuale, anch’essa immiscibile o parzialmente miscibile, risulta immobile nei mezzi porosi e rappresenta una sorgente di contaminazione verso le acque sotterranee

    • Fase vapore, presente essenzialmente nella zona non-satura, ma può ritrovarsi in piccole quantità (spesso trascurabili) anche nella frangia capillare e disciolta in falda. Presenta elevata mobilità e risalendo verso l’alto può accumularsi al di sotto delle fondamenta di edifici (es. seminterrati, garages, ecc..) o liberarsi verso l’atmosfera

    • Fase adsorbita, i composti organici tendono ad essere adsorbiti dalla superficie delle particelle solide dei sedimenti specialmente in presenza di carbonio organico e sostanze umiche. Diversa dalla fase residuale, non ha mobilità mentre è adsorbita e rappresenta una sorgente di contaminazione, anche se trascurabile rispetto le fasi libere e residuali

    • Fase disciolta, presente nella zona satura (falda) e nella frangia capillare, mostra elevata mobilità associata al flusso della falda acquifera. Il trasporto del composto contaminante per lunghe distanze dalla sorgente primaria, avviene mediante questa fase e rende quindi l’inquinante disponibile ai differenti potenziali recettori (es. pozzi, sorgenti)

  • Comportamento composti VOC nel sottosuolo e acque sotterranee

    “Declorinazione riduttiva”

    In alcuni casi, il processo di declorinazione può attivarsi ma non completarsi, fino alla produzione di CO2, e terminare con prodotti intermedi, che possono presentare un grado di tossicità e mobilità anche maggiore rispetto al composto parentale, es:

    PCE > TCE > 1,2-DCE / 1,1-DCE > Cloruro di Vinile > Etene > CO2

    CONDIZIONI SFAVOREVOLI ALLA

    DEGRADAZIONE NELLA MAGGIOR

    PARTE DEGLI ACQUIFERI

  • Densità Viscosità Mobilità relativa rispetto all’acqua

    Punto di ebollizione

    Solubilità in acqua

    Costante Henry

    Log (Kow)

    Log (Koc)

    (gr/cm3) (cP) (°C) (mg/l) (atm/M)

    Acqua 1 1 1 100 - - - -

    Aria 0.0011 0.0018 0.61 - - - - -

    TCE 1.46 0.55 2.39 87 1100 12 2.53 1.53

    TCA 1.35 0.90 1.50 74 1500 15 2.25 -

    PCE 1.61 0.84 1.73 121 200 26 2.88 2.29

    BASSA SOLUBILITA’

    + CONDIZIONI SFAVOREVOLI ALLA

    DEGRADAZIONE NELLA MAGGIOR PARTE

    DEGLI ACQUIFERI

    LUNGHI TEMPI DI RESIDENZA

    NELL’AMBIENTE IDRICO

    SOTTERRANEO

    BASSA CAPACITA’ DI

    ATTENUAZIONE NATURALE

    ANCHE NEL PIU’ FAVOREVOLE

    DEI CASI

    PERSISTENZA NEL SISTEMA

    IDRICO SOTTERRANEO PER

    VARIE/MOLTE DECADI

  • US E.P.A.

    composto

    Probabili effetti sulla

    salute, con esposizione a

    lungo termine, per

    concentrazioni in acqua

    superiori a quelle limite

    (US-EPA, 2012)

    Potenziale rischio cancerogeno

    del composto

    (World Health Organization,

    2011)

    Tetracloroetilene

    aumentato rischio di

    cancro probabile cancerogeno

    Tricloroetilene

    aumentato rischio di

    cancro probabile cancerogeno

    1,1,1 Tricloroetano

    problemi a sistema

    nervoso, fegato e

    circolazione sanguigna

    teratogeno

  • U.S.A.: Produzione di TCE e PCE

    Circa 300mila tonnellate

    Circa 100mila tonnellate

    Circa 350mila tonnellate

    Circa 60mila tonnellate

  • Europa: volume vendita di TCE e PCE

  • L’andamento nel tempo delle concentrazioni di PCE e TCE nei pozzi di monitoraggio è generalmente inverso all’andamento dei livelli piezometrici. In genere le concentrazioni più basse corrispondono alla massima morbida dell’acquifero (Aprile-Maggio) mentre tendono ad aumentare durante la fase di magra (Giugno-Ottobre) e, in particolar modo, durante fasi siccitose annuali e pluriennali (nelle falde artesiane il meccanismo è più complesso e dipende dai tempi di ricarica).

    La non conoscenza del contesto di “contaminazione territoriale”, faceva si che le variazioni temporali delle concentrazioni rilevate sui punti della RRM fossero difficilmente interpretabili (dato puntuale), anche se basati su una serie di dati decennale Data la densità di pozzi della rete regionale (RRM), non è possibile individuare sorgenti di contaminazione o definire chiaramente pennacchi di contaminazione, da cui la necessità di effettuare indagini più dettagliate

    I composti organo-alogenati volatili nelle acque sotterranee in Umbria: indicazioni dalla RRM

  • La non conoscenza del contesto di “contaminazione territoriale”, faceva si che le variazioni temporali delle concentrazioni rilevate sui punti della RRM fossero difficilmente interpretabili (dato puntuale), anche se basati su una serie di dati decennale. Ciò derivava da un deficit di impostazione iniziale della RRM costituito dalla scelta di non utilizzare, salvo casi particolari per vocazione, punti di monitoraggio all’interno delle aree urbane e industriali. Ciò ha indotto a un errore concettuale per queste sostanze che, puntuali come sorgenti di contaminazione, producono un quadro di contaminazione tipico di quelle ubiquitarie.

    I composti organo-alogenati volatili nelle acque sotterranee in Umbria: indicazioni dalla RRM

  • L’effettuazione di approfondimenti di indagine presuppone la costruzione di una

    Rete Locale di Rilevazione (RLR)

    Fase di RILEVAZIONE:

    Ricostruzione del quadro piezometrico per stabilire la direzione generale di movimento

    delle acque sotterranee

    Elaborazione di un modello di diffusione del contaminante

    Riconoscimento delle zone in cui posizionare i singoli punti di monitoraggio

    Verifica dell’esistenza effettiva dei punti tramite sopralluogo diretto e/o interrogazione

    del «database pozzi» (strumento disponibile presso Servizio Acque)

    FASI SUL CAMPO:

    a. Compilazione scheda monografica del punto

    b. Misurazione livelli piezometrici

    c. Spurgo dei pozzi con controllo della parametri macrodescritittori del campionamento

    rappresentativo

    d. Prelievo di almeno due aliquote di campione da sottoporre ad analisi

    e. Analisi di: conducibilità elettrica, pH, Eh, ossigeno disciolto

  • Rete Locale di Rilevazione (RLR)

    Fase di RILEVAZIONE: tratti salienti

    ELEVATO NUMERO DI ACCESSI ALLA PROPRIETA’ PRIVATA, SPIEGANDONE

    OGNI VOLTA LA MOTIVAZIONE.

    ELEVATO NUMERO DI CAMPIONI A CUI CORRISPONDE UN MAGGIOR NUMERO

    DI PASSAGGI ANALITICI

    NECESSITA’ DI DISPORRE DEL DATO ANALITICO, PUR NON ANCORA VALIDATO,

    NELLE 12 ORE, PER OTTIMIZZARE TEMPI E COSTI DELL’ATTIVITA’ DI

    RILEVAZIONE (che, nel caso contrario, determina la necessità di acquisire un

    numero ridondante di campioni, con aggravio del carico di lavoro sia per il

    Laboratorio, sia per chi opera sul campo, nonché un notevole allungamento dei

    tempi della campagna).

    I DATI DEVONO ESSERE GEOREFERENZIATI E CARTOGRAFATI IN TEMPO

    REALE IN MODO DA DISPORRE DI PLANIMETRIE SEMPRE AGGIORNATE

  • Rete Locale di Rilevazione (RLR)

    Fase di RILEVAZIONE: OBIETTIVI

    PERIMETRAZIONI (in ordine di priorità):

    AREA IN CUI LE CONCENTRAZIONI DELL’INQUINANTE SUPERANO I LIMITI

    POSTI DAL D.Lgs.31/2001 (CONSUMO UMANO)

    AREA IN CUI LE CONCENTRAZIONI EVIDENZIANO LA PRESENZA DI UNA

    SORGENTE SECONDARIA DI CONTAMINAZIONE

    AREA IN CUI LE CONCENTRAZIONI DELL’INQUINANTE SUPERANO LE

    Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC, D.Lgs.152/2006, All.5, Tab.2)

    COMUNICAZIONE AI SENSI

    ART.244, D.Lgs.152/2006

    L’impostazione delle varie fasi e i dati, anche parziali, dell’attività di

    rilevazione sono comunicati alle Sezioni territoriali

  • RISULTATI TRIENNALI attività Servizio Acque:

    E’ stata rilevata un’area complessiva di circa 100 Kmq

    Sono state monitorate oltre 800 captazioni di acque sotterranee

    Sono stati raccolti circa 2000 campioni

    Sono state riconosciute circa 14 sorgenti secondarie di

    contaminazione

    In base ai risultati delle rilevazioni sono state emesse 11 ordinanze

    sindacali di divieto d’uso delle acque sotterranee

  • CASISTICA CUMULATA NELLA PROVINCIA DI PERUGIA:

    29 CASI – ca.31 SORGENTI SECONDARIE di contaminazione

  • Sintesi delle caratteristiche di casi da contaminazione da VOC già accertati

    Area superamento

    CSC

    Compromissione

    risorse uso pubblico

    NUCLEO

    ACQUIFERO

    Km2

    Ampliamento

    Area

    Principali Dnapl’s coinvolti

    Massima

    Concentrazione

    (mg/l)

    1 Riosecco NO PCE – TCE PCE = 60 Accertata

    2 S.Giustino

    ALTA VALLE DEL TEVERE

    5

    da rivalutare CT CT = 26 Possibile

    1 Borgo Baraglia NO PCE PCE = 650 Nessuna

    2 Z.I. Marsciano SI PCE – TCE PCE = 610 Accertata

    3 Schiavo NO PCE PCE = 472 Nessuna

    4 Balanzano A da rivalutare PCE PCE = 610 Nessuna

    5 Balanzano B NO PCE – TCE PCE > 7000 Nessuna

    6 Balanzano C SI PCE PCE = 85 Nessuna

    7 S.Martino in Campo

    MEDIA VALLE DEL

    TEVERE

    11

    NO PCE PCE = 179 Nessuna

    1 Zappacenere NO PCE PCE = 100 Nessuna

    2 Ferratelle NO PCE PCE = 150 Nessuna

    3 Bagianello

    CONCA EUGUBINA

    10

    da rivalutare PCE PCE = 130 Possibile

    1 Moncioveta NO PCE PCE = 20 Accertata

    2 Torchiagina NO PCE PCE = 1250 Possibile

    3 S.Lorenzo NO PCE PCE = 144 Possibile

    4 S.Maria degli Angeli NO PCE PCE = 711 Possibile

    5 ex ICAP

    VALLE UMBRA NORD

    19

    NO PCE PCE = 208 Possibile

    1 Pontenuovo da rivalutare Vari DNAPL’s -- Nessuna

    2 Cantone da rivalutare PCE PCE = 24 Accertata

    3 Foligno A NO PCE PCE = 75 Nessuna 4 Foligno B

    40

    NO PCE – TCE PCE = 111 Possibile 5 P.zza d’Armi

    VALLE UMBRA

    SUD

    ? ? PCE ? -

    1 S.Sabina MONTI PERUGINI < 1 da rivalutare PCE-TCE-FREON11

    FREON11 = 32 Accertata

    1 CISA Tavernelle NESTORE < 1 da rivalutare PCE – TCE TCE = 307 Nessuna

    1 Case Sparse CAINA < 1 da rivalutare PCE PCE = 1100 Nessuna

    TOTALE FINALE

    ~ 85

    PCE = Tetracloroetilene TCE = Tricloroetilene

    CT = Carbonio Tetracloruro

    n.4: Accertata n.7: Possibile n.12: Nessuna

  • IL CASO

    LA VALLE UMBRA

    AREA: Valle Umbra Nord

    n.5 sorgenti secondarie di

    contaminazione

    n.2 Campo Pozzi: Petrignano e Bettona,

    da cui vengono prelevati in media 600

    litri/secondo da due diversi acquiferi

    AREA CONTAMINATA di circa 20 Kmq

  • Area

    superamento

    CSC per PCE

    (Dlgs152/06)

    ~12 km2

    Area

    superamento

    D.Lgs. 31/01

    4.5 km2

    VALLE UMBRA CENTRALE: Diffusione della contaminazione da PCE nell’acquifero freatico nella paleo-conoide del Fiume Topino:

    perimetrazione delle aree contaminate in sinistra idrografica F.Topino

  • Area

    superamento

    CSC

    (Dlgs152/06)

    ~28 km2

    Area

    superamento

    D.Lgs. 31/01

    2 km2

    (solo “plume

    S.G.Profiamma)”

    Distribuzione della contaminazione nell’acquifero artesiano tra F.Topino e C.P.Bettona

  • Schema dei rapporti tra pennacchi di contaminazione “Foligno” e

    “S.M.Angeli” nella zona del C.P.”Bettona”

    Contaminazione delle captazioni idropotabili

    • attualmente non si ha connessione tra C.P. e plume “S.M.Angeli, probabilmente per la maggiore profondità dei livelli produttivi e l’efficace

    isolamento di questi”, rispetto alla falda più superficiale oggetto di contaminazione, occorre tuttavia monitorare la situazione con attenzione data la non stazionarietà del fenomeno

  • ATTIVITA’ PROSSIMA VENTURA:

    Alla fine del 2012 l’attività di rilevazione risulterà pressochè conclusa

    Dal 2013 si passerà dalla

    FASE DI RILEVAZIONE FASE DI VALUTAZIONE

    attraverso il monitoraggio dalle Reti Locali di Valutazione (RLV)

    Inoltre

    La Regione Umbria sta attivando, per la tematica specifica che coinvolge una

    vasta porzione del territorio regionale, l’elaborazione di un

    PIANO REGIONALE DI AREA VASTA

    che affronterà specificamente la questione nel suo complesso per quanto attiene

    alla pianificazione sia di utilizzo di tali sostanze, sia per quanto attiene all’uso e

    salvaguardia delle risorse idriche sotterranee.

  • Il tetracloroetilene in Conca Ternana

    Il reticolo di monitoraggio afferente alla rete regionale per l’acquifero Conca Ternana è attualmente

    costituito da 19 punti.

    Prima della revisione della rete ai sensi del D. Lgs 30/2009, il reticolo era costituito originariamente da

    33 punti, portati poi a 28 nel 2010, distribuiti in modo omogeneo nel settore orientale, nella fascia

    pedemontana e nell’area valliva.

    Dal 2007 ad oggi i dati riscontrati evidenziano la presenza diffusa del PCE, in gran parte rilevato nei

    punti che ricadono nell’area valliva.

    Nelle tavole che seguono sono evidenziati gli andamenti della concentrazione di tetracloroetilene

    nell’acquifero Conca Ternana, con particolare riferimento ai limiti di concentrazione relativi alla soglia

    di contaminazione:

    PCE ≤1.1 microg/L (ai sensi del D. Lgs. 152/06) e ai limiti per la potabilità

    PCE+TCE ≤10 microg/L (ai sensi del D. Lgs. 31/2001)

    Le regressioni della concentrazione rilevate nel corso degli anni sono presumibilmente legate

    alle variazioni del livello di falda soggetto al regime pluviometrico.

  • Campagna di monitoraggio Primavera 2007

    Il PCE è presente nell’80%

    dei punti monitorati.

    In 7 punti (25%) la

    concentrazione supera i

    limiti di potabilità

    PCE > 10 microg/L

    I valori più alti misurati

    sono:

    CTR5: PCE = 74 microg/L

    CTR 9:PCE = 93 microg/L

  • Campagna di monitoraggio Primavera 2009

    Il PCE è presente nell’72%

    dei punti monitorati

    In 2 punti la concentrazione

    supera i limiti di potabilità

    PCE > 10 microg/L

    I valori più alti misurati

    sono:

    CTR5: PCE = 16 microg/L

    CTR 29:PCE = 13 microg/L

  • Campagna di monitoraggio Primavera 2011

    A seguito della riorganizzazione

    della RRM in Conca Ternana

    vengono monitorati 19 punti.

    Il PCE è presente oltre il limite

    di concentrazione soglia di

    contaminazione (CSC) in 13 punti.

    In 2 Punti supera il limite per la

    potabilità

    CTR 5: PCE = 12 microg/L

    CTR 9: PCE = 19 microg/L

  • Il caso Polymer

    Agosto 2010:

    Pozzo P01 (freccia in giallo)

    Proprietà: Edison SpA

    Utilizzo: acqua utilizzata a scopo

    potabile.

    Distribuzione:

    Villaggio Polymer

    Villaggio Campomaggio

    (lati sud ed est)

    Strada S.ta Filomena

    (lato ovest)

    PCE > 10 microg/L

  • Attività d’indagine

    A seguito della problematica evidenziata, la Sezione Territoriale ha avviato un’indagine dedicata

    effettuando una serie di controlli e sopralluoghi sulle aziende dell’area per appurare eventuali

    situazioni di illecito.

    37 POZZI

    ANALIZZATI

    10 pozzi con

    PCE< 1,1 µg/L

    25 pozzi con

    1.1

  • Programmi e azioni future

    1.Alla luce di quanto emerso dalle indagini effettuate e da approfondimenti successivi, la

    Provincia di Terni ha richiesto alla Regione dell’Umbria, che ha assentito, un finanziamento

    per individuare i confini della contaminazione della falda da tetracloroetilene quale prima

    fase di un più articolato studio delle dinamiche che caratterizzano l’acquifero Conca

    Ternana.

    2.Arpa ha elaborato un progetto di indagine che prevede, in analogia con le esperienze già

    sperimentate nella provincia di Perugia, approfondimenti da realizzarsi nelle aree dove,

    grazie alla rete regionale di monitoraggio vengono registrati valori di concentrazione

    anomali e/o superiori ai limiti di legge previsti dal D.Lgs.152/06.

    3.L’obiettivo nella fase di avvio prevede un periodo non inferiore ad un anno di indagine ed

    è articolato in varie fasi operative, elaborative e reportistiche, fino alla presentazione e

    discussione dei risultati ottenuti, come supporto agli Enti e ai soggetti portatori di interesse.

    4.La Provincia di Terni in data 22/08/2012, ha stipulato un Accordo di Programma con i

    Comuni di Terni e Narni in cui viene individuata Arpa quale soggetto attuatore delle

    indagini specifiche come proposte nel progetto presentato.

    5.… ed è in procinto di firmare un Protocollo Operativo con ARPA per l’avvio delle

    fasi di indagine.