L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia volto · mal Invasive Surgery) e si avvale di un passaggio...

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ANNO 2018 - N.8 PERIODICO TRIMESTRALE - MARZO In questo numero: Cataratta, dalla diagnosi al recupero completo Stanchezza e dolori: può essere Fibromialgia A Martinengo il nuovo Punto Prelievi Online il nuovo sito Habilita e la pagina Facebook Qualità e competenza su tutto il territorio L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia volto

Transcript of L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia volto · mal Invasive Surgery) e si avvale di un passaggio...

ANNO 2018 - N.8 PERIODICO TRIMESTRALE - MARZO

In questo numero:

Cataratta, dalla diagnosi al recupero completo

Stanchezza e dolori:può essere Fibromialgia

A Martinengo il nuovo Punto Prelievi

Online il nuovo sito Habilita e la pagina Facebook

Qualità e competenza su tutto il territorio

www.habilita.it

L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia volto

“La fortuna è l’incontro tra l’opportunità e l’intelligenza”.

Cit.

Cari Lettori,il nuovo anno è iniziato portando con sé tante novità. Dalla nuova organizzazione del servizio di Ortopedia nelle sedi di tutto il nostro gruppo al nuovo Punto Prelievi di Martinengo, l’offerta continua a crescere con l’obiettivo di alzare sempre di più la qualità. Prima di lasciarvi alla lettura di questo numero vorrei però sottolineare con piacere l’avvio del nuovo sito internet e della nostra pagina Facebook: due strumenti fondamentali per comunicare a tutti voi ciò che accade nel sempre più ampio mondo Habilita.Buona lettura.

Il magazine medico-scientifico-culturale ufficiale del gruppo Habilita

Registrazione al tribunale di Bergamo 8/16 del 24 Maggio 2016

ANNO 2018 - N.8Periodico trimestrale - Marzo

Direttore responsabile Lorenzo Pagnoni

Direttore editorialeChiara Paola Rusconi

Redazione Lorenzo Pagnoni, Chiara Paola Rusconi

Immagini Archivio fotografico di Habilita S.p.A., iStockphoto LP.

Concept e design NT Next - ntnext.it,CPZ S.p.A.

Gestione editorialeHabilita S.p.A.

StampaCPZ S.p.A. - Marzo 2018

© Habilita S.p.A.All rights reservedunder internationalcopyright conventions

Per richieste o [email protected]

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Tutte le informazioni medico-scientifiche che trovate in questa rivista sono da intendersi per uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica. Gli autori non si assumono responsabilità per danni a terzi derivanti da un uso improprio o illegale delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.

SOMMARIO

STORIA DI COPERTINA L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia voltoSPECIALITÀ DALLA A ALLA Z Dolori diffusi, stanchezza e disturbi del sonno: può essere Fibromialgia CONOSCIAMOCI MEGLIO Cataratta: dalla diagnosi al completo recuperoRICERCA SCIENTIFICAUno studio scientifico Habilita pubblicato a livello mondialeINTERVISTA TRIPLALa mano dietro alla tecnologiaLE ASSOCIAZIONIAIP - Associazione Italiana ParkinsonianiAPPUNTAMENTICalendario e Chi frequenta HabilitaFLASH NEWS Novità da tutte le sediRASSEGNA STAMPA Dicono di noiCURIOSITÀ Il tragitto degli esami di Laboratorio CURIOSITÀ&GIOCHI Prova di (H)abilità

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Roberto RusconiDirettore Generale Habilita

STORIA DI COPERTINA 4

Il Dr. Carlo Maria Sinicato si aggiunge all’équipe d’esperti di Habilita

La patologia d’anca si può manifestare con piccole avvi-saglie, quali un fastidioso dolore all’inguine, alla regio-ne glutea o alla coscia quando semplicemente si sale o scende dalla macchina. Oppure quando si sente la neces-sità di fermarsi un momento, prima di mettersi in cammi-no dopo essere stati fermi seduti o sdraiati a lungo. In altri casi si manifesta la difficoltà progressiva nel ve-stirsi con la necessità di accorgimenti per mettersi calze e scarpe. Può diventare dolorosamente difficile sedersi su sedute basse, come accade anche nel bagno di casa, salire in bicicletta. Oppure si rende necessario ridurre la propria autonomia fuori casa, nonostante l’aiuto di un braccio ami-co o di un appoggio. Persino la comparsa di una vaga lom-balgia potrebbe essere un’avvisaglia che qualcosa all’anca non va bene. In questi casi stiamo parlando di soggetti che potrebbero necessitare di un intervento di artroprotesi d’anca, dopo essersi sottoposti ai dovuti accertamenti e consulenza specialistica ortopedica.Già da diversi anni questo intervento ha giovato delle inno-vazioni che la tecnologia costruttiva in campo protesico ed

il miglioramento delle tecniche chirurgiche hanno apporta-to in questa chirurgia. Il più rilevante negli ultimi tempi risul-ta essere l’accesso mininvasivo all’anca. Il Dr. Carlo Maria Sinicato che opera nella Clinica I Cedri di Fara Novarese, acquisita da Habilita alla fine del 2016, è specializzato in questa tipologia di interventi.«Questa metodica eseguita per via anteriore – spiega il Dr. Sinicato – permette di accedere all’articolazione stessa senza ledere alcun muscolo o tendine. Questo accesso chirurgico venne descritto da Hueter nel 1881, ma verrà successivamente perfezionato da altri chi-rurghi come l’americano Smith – Petersen che la rese mag-giormente nota nel 1917, diventando poi la via chirurgica tuttora in uso prendendo il suo nome. Dopa alterne vicende, questa via d’accesso riprese vigore tra i chirurghi ortopedi-ci, fino ai giorni nostri. Oggi viene utilizzata in più di 80 reference center nel mondo e cresce di pari passo il numero di pazienti tratta-ti: siamo ormai a più di 95.000, ed il numero di chirurghi utilizzatori di questa specifica via è in crescita.

L’Ortopedia del Gruppo Habilitacambia volto

Sala operatoria

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Tecnicamente questa metodica definita AMIS (Anterior Mini-mal Invasive Surgery) e si avvale di un passaggio anatomico tra il muscolo Tensore della fascia lata ed il muscolo Sarto-rio, permettendo, attraverso una incisione di ridotte dimen-sioni rispetto ad altre vie chirurgiche, di raggiungere l’artico-lazione dell’anca e di poter impiantare una protesi che risulta da subito estremamente stabile proprio in virtù del fatto che la meccanica e cinematica dell’articolazione non vengono alterate con la conseguente possibilità di ripresa funzionale estremamente precoce, ridotta necessità di utilizzo di stam-pelle, nessuna necessità di rialzi sedendosi in bagno ed un rientro a casa più veloce e meno faticoso». È quindi un intervento che riduce il dolore durane il periodo post operatorio al paziente? «Si tratta di un intervento di chirurgia mininvasiva o meglio a risparmio tissutale – pro-segue il Dr. Sinicato – e si avvale di un insieme di tecni-che, strumentari altamente specifici ed impianti protesici in alcuni casi dedicati, che permettono di ottenere un ridotto sanguinamento, minor risentimento doloroso nel post ope-ratorio e un recupero funzionale drasticamente più rapido. Questo consente una ridotta ospedalizzazione con tempi di degenza per interventi non complicati di protesi d’anca di pochi giorni. Quindi si riducono i rischi di complicanze e si ha una più veloce ripresa della propria vita sociale e di relazione, così come un più veloce reinserimento nel lavoro. Questo particolare intervento risulta indicato a soggetti giovani con elevate necessità funzionali, ma, visto l’impatto ridotto sul paziente, anche a persone non più giovanissime, per le quali la ridotta ospedalizzazione e la precoce mobiliz-zazione possono fare la differenza».

5 STORIA DI COPERTINA

L’eccellenza della Clinica I Cedri di Fara Novarese, specia-lizzata in Chirurgia Ortopedica, è ora fruibile anche dall’u-

tenza bergamasca. A partire da Febbraio 2018 infatti, il Dr. Carlo Maria Sinicato, specialista in chirurgia dell’anca, che opera presso la Clinica I Cedri e utilizza questa tecnica mini invasiva, visita i pazienti in Habilita Poliambulatorio San Marco a Bergamo, in Piazza Repubblica 10, mettendo quindi la sua professionalità e la sua competenza specifica a disposizione di chiunque avesse problemi d’anca o necessitasse di un

intervento di protesi.

Il Dr. Carlo Maria Sinicato, specialista in chirurgia dell’anca visita anche a Bergamo

STORIA DI COPERTINA

Dr. Carlo Maria Sinicato Medico Chirurgo Ortopedico

Per informazioni e prenotazioni T 035 4815515

da lunedì a venerdì dalle ore 08.00 alle ore 19.00www.habilita.it

6SPECIALITÀ DALLA A ALLA Z

Il caso di Lady Gaga è quello che ha fatto più clamore. La star del pop lo scorso settembre ha annunciato che avrebbe cancellato tutti i suoi concer-ti perché affetta da fibromialgia e, per questo motivo, è stata costretta ad un ricovero in ospedale. Ora si è ripre-sa e, per la gioia dei fans, ha annun-ciato le date del suo rientro. La fibro-mialgia è però una sindrome molto più diffusa di quanto non si pensi. Oggi si stima che in tutto il mondo la popolazione colpita da questa sindrome possa arrivare addirittura al 10%. E proprio per questo motivo è importante sapere come si manifesta e come si può combattere.Il Dr. Roberto Casale, Direttore Scientifico di Habilita e responsabi-le dell’Ambulatorio di Fibromialgia di

Habilita Poliambulatorio San Marco Bergamo, ci spiega come si presenta: «Innanzitutto c’è da dire che si tratta di una sindrome che colpisce in par-ticolar modo le donne: l’80% dei casi dei pazienti con fibromialgia è infatti di sesso femminile. La sua diagnosi non è semplice. Di solito si presenta con un dolore diffuso riferito principalmente ai muscoli e caratterizzato da un’e-strema sensibilità allo stimolo pres-sorio che, anche se non doloroso in sé, è in grado, nella persona fibro-mialgica, di provocare dolore. Pro-prio per questo motivo, benché iden-tificata in ambito reumatologico, oggi la possiamo inserire nelle sindromi dolorose di cui si occupa la Medicina del Dolore. Essa infatti ha lo scopo di

approfondire la diagnosi del dolore, definendone qualità ed intensità e l’obiettivo è quello di trovare il giusto trattamento nell’ambito dell’approc-cio bio-psico-sociale che considera la persona e non la malattia in se. Infatti la fibromialgia non provoca soltanto il dolore. Disturbo del sonno, colon irritabile, mal di testa, affaticamento conti-nuo ed accentuato e difficoltà nel mantenere la concentrazione per periodi di tempo prolungati sono altri sintomi presenti nel paziente fibromialgico. Si tratta quindi di una malattia particolarmente invalidante. La diagnosi la potremmo definire di esclusione. Una volta che vengono escluse tutte le patologie reumatolo-giche o neurologiche che provocano

Dr. Roberto CasaleDirettore Scientifico del gruppo Habilita

Dolori diffusi, stanchezza e disturbi del sonno: puo essere FibromialgiaIl Dr. Casale ci spiega come si manifesta questa sindrome

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dolore, solo allora ci si può indirizzare verso la fibromialgia. I motivi che pro-vocano la fibromialgia possono esse-re molto diversi: il lavoro, lo stress, gli eventi luttuosi o emotivamente molto forti, gli abusi sessuali sono tra quelli più diffusi». Come si cura la fibromialgia? «I far-maci funzionano poco – continua il Dr. Casale – proprio per la moltepli-cità dei sintomi. Solo il 30% delle pazienti ne trae un reale beneficio. I farmaci più utilizzati sono antinfiammatori, an-tidepressivi, antiepilettici. Oppiati e cannabinoidi non hanno dato i ri-sultati sperati. Ma la risposta mi-gliore si ottiene attraverso la riabi-litazione. Il paziente fibromialgico ha bisogno di reimparare ad utilizzare la propria muscolatura.

Vorrei a n c h e sottolineare come recenti lavori del nostrogruppo hanno confermatodati di ricercatori americani ed israeliani che dimostrano come l’ossigeno terapia effettuata in camera iperbarica agisca in maniera importante su quei fattori che portano il soggetto a percepire il dolore in modo più accentuato: la camera iper-barica, quindi, va molto bene ma solo se viene associata alla riabilitazione».

Nell’Ambulatorio di Fibromialgia di Habilita San Marco di Bergamo e in Habilita istituto di Neuroriabilita-zione ad Alta Complessità di Zingo-nia si eseguono le visite di control-lo per pazienti privati e, nel caso si ritenga necessario un ricovero, si possono concordare i periodi ria-bilitativi nella struttura di Zingonia, calibrati a seconda delle esigenze di ogni singolo paziente. A Zingonia, viene proposto un approccio basato sulla medicina orientata alla persona in cui il trattamento, per ogni pazien-te, viene personalizzato scegliendo solo ed esclusivamente interventi utili per il caso specifico. Per i pazienti affetti da fibromialgia è previsto un programma multidiscipli-nare di puntualizzazione diagnostica e di trattamento riabilitativo. È infatti fondamentale la valutazione costante dei progressi ottenuti dal pa-ziente fibromialgico per poter calibra-re correttamente la terapia da seguire. La presenza di un’equipe di operato-ri sanitari altamente specializzati in ambito riabilitativo e neurologico e la possibilità di eseguire accerta-menti diagnostici presenza di dispo-sitivi diagnostici come Risonanza Magnetica (aperta), RX ed Ecografie forniscono il supporto necessario per la cura del paziente a 360°.

Ricovero per pazienti

con Fibromialgia

L’attenzione rivolta alla sindrome fibromialgica sta progressivamente crescendo. In Italia quest’anno sono previsti due appuntamenti molto importante legati proprio alla sindrome fibromialgica. Entrambi si svol-geranno a Milano: il primo è previsto per il 29 aprile quando si terrà il 16° Congresso Nazionale dell’AISF, l’associazione italiana sindro-me fibromialgica, in cui verranno approfondite le tematiche legate al trattamento psicoterapeutico del paziente e le aspettative legate al rapporto tra medico e paziente; per l’occasione anche Habilita sarà presente con i suoi rappresentanti e i suoi casi di studio. Il secondo appuntamento è previsto invece dopo l’estate, il 30, 31 agosto e l’1 set-tembre 2018, sempre nel capoluogo lombardo: nell’occasione si svolgerà il congresso mondiale sulla fibromialgia.

29 APRILE 201816° Congresso Nazionale AISF Onlus

Per informazioni e prenotazioni T 035 4815531

dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 12.45 alle ore 17.00

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SPECIALITÀ DALLA A ALLA Z

CONOSCIAMOCI MEGLIO 8

L’esperto Habilita, Dr. Mazzolani, ci spiega tutti i passaggi

Cataratta: dalla diagnosi al completo recupero

La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, vale a dire la lente naturale contenuta nei nostri occhi po-sizionata dietro l’iride, la parte colorata del nostro occhio. Il cristallino è necessario in particolar modo per mettere a fuoco le immagini da vicino garantendoci la cor-retta visione quando leggiamo o scriviamo. Il Dr. Fabio Mazzolani, oculista che opera alla Casa di Cura “I Cedri” di Fara Novarese, entra nel dettaglio di questa patologia: «La modificazione nella composizione chimica del cristallino, principalmente l’ossidazione delle proteine, comporta una riduzione della sua trasparenza. Le cause di queste alterazioni sono molteplici: la più im-portante è l’invecchiamento, ma possono essere anche traumi oculari, malattie oftalmiche o sistemiche (come il diabete), difetti ereditari o congeniti. L’opacità del cristallino congenita può essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano du-rante la gestazione, come ad esempio la rosolia. An-che alcuni farmaci, tra cui i cortisonici, possono favo-rirne l’insorgenza».

Dr. Fabio MazzolaniMedico Specialista in Oculistica

99 CONOSCIAMOCI MEGLIO

Ma quali sono i sintomi con cui si manifesta al pazien-te? «I sintomi più comuni sono: calo visivo, visione offu-scata, riduzione della percezione dei colori, - spiega il Dr. Mazzolani - oppure aloni intorno alle fonti luminose o ipersensibilità alla luce e abbagliamento. La diagnosi della cataratta è semplice: durante la visita oculistica, il medico oculista sarà in grado di valutarne la presenza e dare una eventuale indicazione chirurgica».

Quando è necessario un intervento chirurgico? «La ca-taratta deve essere operata quando provoca un deficit visivo rilevante in rapporto alla esigenze del paziente o quando rimandare l’intervento aumenterebbe i rischi ope-ratori legati a una maggior evoluzione della cataratta so-prattutto se in presenza di altre malattie dell’occhio. Il compito del medico è quello di consigliare il mo-mento migliore per l’intervento al paziente conside-rando i rischi e i benefici dello stesso».

È possibile risolvere il problema in un altro modo? «L’u-nico trattamento è l’asportazione chirurgica – prose-gue il Dr. Mazzolani –. La cataratta è l’intervento chi-rurgico più effettuato al mondo. Oggi nei paesi avanzati si procede generalmente con la tecnica della facoemulsi-ficazione, che consiste nella frantumazione del cristallino attraverso l’emissione di ultrasuoni, l’aspirazione di tali frammenti di cristallino e il successivo impianto di una piccola lente artificiale (IOL) sostitutiva. Nella maggioranza dei casi, l’intervento si esegue in ane-stesia locale utilizzando gocce di anestetico. Come per qualsiasi intervento chirurgico, esistono rischi e compli-canze che possono riguardare sia l’atto operatorio che il periodo successivo e nella maggioranza dei casi il risulta-to funzionale è salvaguardato».

L’attuale chirurgia della cataratta permette anche la riso-luzione di altre problematiche come i vizi di rifrazione, in particolar modo l’astigmatismo e la presbiopia ossia la fisiologica e progressiva perdita di visone da vicino che colpisce tutte le persone dopo i 40 anni. Nei pazienti che presentano determinati requisiti di salute dell’occhio si può, in un unico gesto chirurgico, risolvere non solo il calo della vista dovuto alla cata-ratta ma anche la necessità degli occhiali per vedere da lontano e da vicino.

In Habilita Poliambulatorio San Marco di Bergamo, in piazza della Repubblica 10 è possibile effettuare

delle accurate visite di controllo per verificare lo stato di sa-lute dei propri occhi e valutare l’eventualità di un intervento

alla cataratta presso la clinica “I Cedri” di Fara Novarese. Nella struttura piemontese è stato infatti recentemente

creato un nuovo servizio di chirurgia della cataratta che offre a tutte le persone affette da cataratta

le più moderne tecniche chirurgiche con la possibilità di impianto di lenti intraoculari che permettano

la definitiva risoluzione della cataratta e dei principali vizi di rifrazione

come l’astigmatismo e la presbiopia.

Visite Oculistiche nella sede di Bergamo

Per informazioni e prenotazioni

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da lunedì a venerdì

dalle ore 08.00 alle ore 19.00

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RICERCA SCIENTIFICA 10

Uno studio scientifico Habilita pubblicato a livello mondialePLOS ONE: la rivista scientifica più grande al mondo nella pubblicazione di ricerche scientifiche originali

“Motor and psychosocial impact of robot-assisted gait training in a real-world rehabilitation setting: A pilot study”. È questo il titolo dello studio pubblicato dalla rivista scien-tifica “Plos One” che vede il direttore scientifico di Habilita, Roberto Casa-le, come uno dei principali artefici. È lo stesso dr. Casale a illustrarci gli aspetti innovatici del lavoro. «Fino ad oggi la robotica utilizzata in riabilitazione per il recupero della de-ambulazione e per la motilità dell’arto superiore è sempre stata considerata al pari di un robot meccanico: si è sempre centrata l’attenzione sul re-cupero motorio e molto poco sull’im-patto psicosociale che lo strumento robotico ha sui pazienti. L’aspetto innovativo consiste proprio in questa nuova prospettiva di analisi dei miglioramenti delle condizioni di salute del paziente. Per poter affron-tare questo argomento, ovverosia per la rilevazione dei dati di que-sto lavoro, abbiamo dovuto utiliz-zare uno strumento come il PIADS

(Psycological Impact of Assistive Devices Scale), che non era mai sta-to utilizzato in questa ottica, cioè quella di valutare l’impatto psicolo-gico che hanno gli ausili sui pazienti. Si tratta di uno strumento nuovo che il nostro gruppo, proprio in funzione di questo primo lavoro, si sta apprestan-do a modificare per renderlo sempre più specifico. Ovviamente anche questo sarà og-getto di una prossima pubblicazione per permettere anche ad altri medici di poter valutare quanto la ro-botica “impatti” sul recupero psicofisico del paziente.».Ma cosa emerge dai dati che avete presentato in questo lavoro? «Il dato evidente che emerge è che, aldilà dell’aspet-to esclusivamente motorio di un qualche cosa che meccani-camente fa muovere il paziente, l’utilizzo del robot, se mi consen-te una battuta “piace e fa bene al paziente” – spiega il Dr. Casale. Emerge infatti un netto migliora-mento della qualità della vita del soggetto: non mi riferisco quindi solo al recupero motorio, ma anche alla sfera psicosociale. L’utilizzo della robotica ha ripercussioni importanti anche dal punto di vista emozionale per il paziente e ciò permette un recu-pero più efficace».

Qui di seguito pubblichiamo l’abstract del lavoro pubblicato da “Plos One”.

Dr. Roberto CasaleDirettore Scientifico del Gruppo Habilita

Dr. Michelangelo Bartolo Primario dell’U.O. di Neuroriabilitazione Habilita Zingonia

11 RICERCA SCIENTIFICA

PLOS ONE è una rivista scientifica di tipo open access pubblicata da Public Library of Science (PLOS) dal dicembre 2006. Pubblica ricerche originali riguardanti tutte le discipline di ambito scientifico. Adotta il modello “author pays” puro, che prevede il pagamento di un contributo economico da parte degli autori degli articoli accettati.

Gli articoli prima della pubblicazione vengono sottoposti ad un controllo di qualità preventivo e ad un succes-sivo processo di peer review, ed il tasso di pubblicazione è del 69%. Malgrado un calo nel numero di articoli pubblicati nell’ultimo periodo, la rivista risulta la più grande al mondo nella sua tipologia.

La rivista fu lanciata in versione beta e con il nome PloS ONE il 20 dicembre 2006 all’interno del progetto Public Library of Science, nato per diffondere una filosofia di condivisione libera di tutti gli studi scientifici. Nell’agosto del 2008 la periodicità passò da settimanale a giornaliera, e nell’ottobre dello stesso anno fu chiusa la fase beta. Nel 2012 vennero aggiornati il logo e la veste grafica delle pubblicazioni, assegnando un colore distintivo per ogni disciplina di base; per PLOS ONE venne scelto l’arancione.

Il giornalismo scientifico open access è stato messo sotto critica da chi ritiene che possa essere mag-giormente vulnerabile a logiche commerciali, garantendo di conseguenza una minor qualità degli articoli pubblicati. Nell’ottobre 2013 comparve su Science uno studio dal titolo “Who’s Afraid of Peer Review?”, in cui venivano messi sotto esame i filtri di 304 pubblicazioni scientifiche open access a cui era stato inviato un falso studio scientifico, basato su dati alterati in modo piuttosto evidente. Circa il 60% accettarono l’articolo per la pubblicazione, comprese testate appartenenti a gruppi edito-riali prestigiosi. Tra quelli che lo respinsero PLOS ONE fu espressamente citato per la scrupolosità delle motivazioni addotte al rifiuto. Nell’aprile 2015 due ricercatrici pubblicarono una lettera di rifiuto ad un loro articolo inviato per la pubblicazione su una rivista che si rivelò essere PLOS ONE, contenente valutazioni di tipo sessista. Il direttore editoriale della rivista Damian Pattinson dispose un’inchiesta interna, al termine della quale il responsabile fu tolto dalla lista dei referenti per la peer review, sottoponendo quindi lo studio ad un nuovo esame.

Fonte [Wikipedia.it]

Plos One

AbstractIn the last decade robotic devices have been applied in rehabilitation to overcome walking disability in neuro-logic diseases with promising results. Robot assisted gait training (RAGT) using the Lokomat seems not only to improve gait parameters but also the perception of well-being. Data on the psychosocial patient-robot impact are limited, in particular in the re-al-world of RAGT, in the rehabilitation setting. During rehabilitation training, the Lokomat can be considered an “assistive device for movement”. This allowed the use of the Psychosocial Impact of Assistive Device Scale- PIADS to describe patient interaction with the Lokomat. The primary aim of this pilot study was to evaluate the psychosocial

impact of the Lokomat in an in-pa-tient rehabilitation setting using the PIADS; secondary aims were to assess whether the psychosocial impact of RAGT is different betwe-en pathological sub-groups and if the Lokomat influenced functional variables (Functional Independence Measure scale–FIM and parameters provided by the Lokomat itself). Thirty-nine consecutive patients (69% males, 54.0±18.0 years) eligible for Lokomat training, with etiological-ly heterogeneous walking disabilities (Parkinson’s Disease, n = 10; Spinal Cord Injury, n = 21; Ictus Event, n = 8) were enrolled. Patients were as-sessed with the FIM before and after rehabilitation with Lokomat, and the PIADS was administered after the rehabilitative period with Loko-

mat. Overall the PIADS score was positive (35.8±21.6), as well as the three sub-scales, pertaining to “abi-lity”, “adaptability” and “self-esteem” (17.2±10.4, 8.9±5.5 and 10.1±6.6 respectively) with no between-group differences. All patients significantly improved in gait measure and mo-tor FIM scale (difference after—be-fore treatment values: 11.7±9.8 and 11.2±10.3 respectively), increased treadmill speed (0.4 ± 0.2m/s), redu-ced body weight support (-14.0±9.5%) and guidance force (-13.1 ± 10.7%). This pilot study indicates that Loko-mat, in a real-world in-patient setting, may have a generalised approval, independent of disease, underlining the importance of the psycho-social framework for patients training with assistive robotic-devices.

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Come ti trovi a fare questo lavoro?Mi trovo decisamente bene, anche perché per un motivo o per l’altro qui non ci si annoia mai. C’è sempre qualche cosa da fare e a me questo piace.

Cosa ti piace e cosa non ti piace di ciò che fai?La cosa che mi piace di più è vedere quando si realizza un progetto che ho contribuito a realizzare. La cosa che mi piace di meno è il confrontarmi con alcuni fornitori con cui non è sempre facile instaurare un dialogo proficuo.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri in ciò che fai?Le maggiori difficoltà le incontro soprattutto nella gestione del numero elevato di richieste che arrivano ogni giorno e che riguardano aspetti completamente diversi tra di loro. In ogni caso devo farmi trovare pronto e prepara-to a risolvere in tempi strettissimi il problema.

Se non avessi fatto questo lavoro, cosa ti sarebbe piaciuto fare?Come alternativa a ciò che faccio mi sarebbe piaciuto lavorare nel mondo della musica.

Hai qualche hobby?Ne ho tanti, ma se devo sceglierne uno scelgo la corsa. Mi piace molto correre lungo i sentieri ed entrare in contatto con la natura.

Mac” o “Windows”?Android!

Cosa pensi di “TAKE CARE” di Habilita?È un’ottima occasione per entrare in contatto con il variegato mondo di Habilita. Con una punta di orgoglio posso dire che ora sarà affiancato anche dal nuovo sito web realizzato anche con il mio contributo: questo mi fa molto piacere.

Marco ArrigoniCentro elaborazione dati

29 anni, Zingonia

Juri Rota Centro elaborazione dati

42 anni, Zingonia

INTERVISTA TRIPLA

INTERVISTA TRIPLA

La mano dietro alla tecnologia

Lorenzo Capoferri Centro elaborazione dati41 anni, Zingonia

Come ti trovi a fare questo lavoro?Mi trovo molto a mio agio. Il bello dell’informa-tica è che è un mondo in continua evoluzione e a me piace proprio per questo. Ho sempre lavorato in questo settore e l’ho sempre fatto volentieri.

Cosa ti piace e cosa non ti piace di ciò che fai?La cosa che mi piace di più è il poter risolvere i problemi e dare un supporto utile ai miei colleghi. Quello che mi piace di meno è il dover lavorare sempre con i tempi ristretti. Mi spiego: se qualcuno si rivolge al CED è perché ha un problema e quindi noi dobbiamo cercare di risolvere la situazione nel minor tempo possibile e non è sempre facile.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri in ciò che fai?Il fatto di dover sempre essere sempre ag-giornato in diversi aspetti del lavoro. Come dicevo prima l’informatica è sempre in evo-luzione e, se non tieni il passo, rischi di non riuscire a risolvere certe situazioni.

Se non avessi fatto questo lavoro, cosa ti sarebbe piaciuto fare?Ti rispondo come rispondevo quando facevo questo tema alle scuole elementari: mi piacerebbe fare l’inventore.

Hai qualche hobby?Grazie ad Habilita ho riscoperto la passione per il calcio. L’anno scorso ho partecipato ad un torneo dopo anni che non toccavo più un pallone e mi è tornata la voglia. Ora ogni settimana gioco a calcio con gli amici.

Mac” o “Windows”?Assolutamente Windows. È un sistema che ha dato lavoro a tantissime persone e permette a tutti di poterci lavorare liberamente. Quello del Mac, pur bello, è un sistema troppo chiuso ed è quindi più difficile avvicinarcisi.

Cosa pensi di “TAKE CARE” di Habilita?È uno strumento utile per conoscere persone, servizi e, soprattutto, per farci sentire una famiglia: tutti sono partecipi di tutto.

Come ti trovi a fare questo lavoro?Mi trovo bene. Questo è il mio ambiente: ho sempre studiato per lavorare nel mondo dell’informatica, quindi mi piace molto quello che faccio. Il mio lavoro si divide in due ma-cro aree: una più rivolta agli utenti, in cui devo risolvere il singolo problema al singolo pazien-te, e un’altra che riguarda i sistemi informatici aziendali che richiede molto più tempo e mol-to più delicata.

Cosa ti piace e cosa non ti piace di ciò che fai?La gestione dei sistemi informatici è la parte che preferisco maggiormente perché mi permette di mettere a frutto la mia competenza in ambito informatico. Ciò che mi piace di meno è il momento in cui dobbiamo aggiornare il parco macchine: si tratta di un lavoro necessario ma un po’ di routine, quindi non è particolarmente stimolante.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri in ciò che fai?L’ostacolo più difficile da superare è quello di far capire alle persone che lavorano con un computer come rendere più produttivo il proprio lavoro seguendo magari qualche con-siglio o indicazione. Non tutti sono ricettivi e quindi a volte si rischia di non ottimizzare il tempo.

Se non avessi fatto questo lavoro, cosa ti sarebbe piaciuto fare?Io sono sempre stato appassionato di elettronica, quindi questa è la mia strada: non avrei potuto fare niente di diverso.

Hai qualche hobby?Mi piace andare al cinema e ascoltare musica pop o dance.

Mac” o “Windows”?Io apprezzo tantissimo il mondo Mac, ma in azienda va bene utilizzare Windows. Certo, se tutti usassero Mac sarebbe un mondo mogliore.

Cosa pensi di “TAKE CARE” di Habilita?È un ottimo modo per essere costantemente informati su tutti i servizi di Habilita.

13 LE ASSOCIAZIONI

L’AIP (Associazione Italiana Parkinsoniani) sezione di Bergamo

Le Associazioni «La AIP nasce nel 1990 a Milano, con lo scopo di migliorare le con-dizioni di vita dei malati e di racco-gliere fondi per sostenere la ricerca scientifica. E’ costituita da persone affette da malattia di Parkinson, dai loro familiari, da amici e volontari. E’ una ONLUS e in Italia conta circa 22.000 iscritti. Oltre a quella nazio-nale, AIP conta su una ventina di sedi locali a carattere provinciale. Tra queste c’è la sezione di Bergamo che ha sede presso CARISMA (Casa di Ricovero Fondazione Maria Ausilia-trice di Bergamo ex GLENO).La sezione di Bergamo è guidata da un Direttivo all’interno del quale viene eletto un Coordinatore che attual-mente è il Dr. Marco Guido Salvi che è anche Vice Presidente Nazionale dell’Associazione.Da un recente studio dell’ATS di Ber-gamo, nella nostra in provincia risul-tano circa 4200 casi di malattia di Parkinson. Preoccupante è il trend di crescita, negli ultimi 8 anni il numero dei malati è raddoppiato.La sezione di Bergamo svolge attivi-tà di supporto e collegamento con i malati e le famiglie, propone inizia-tive di sensibilizzazione, aggrega-

zione e raccolta fondi per la ricerca. I soci iscritti, malati, familiari, amici o sostenitori sono circa 300.

Le attività di AIP sezione di BergamoIn attesa che la ricerca scientifica scopra il farmaco che possa preveni-re e guarire la Malattia di Parkinson, oggi rimangono fondamentali: la strada farmacologica, in alcuni casi l’intervento chirurgico (DBS) e l’atti-vità riabilitativa motoria. L’esperienza ha inoltre dimostrato come le tera-pie espressive, fisiche e psicologiche (musica, teatro, canto, disegno ecc.) e la conseguente apertura verso gli altri siano importanti per rendere la vita del malato di Parkinson e dei suoi famigliari più accettabileIn questa logica l’Associazione Ita-liana Parkinsoniani - sezione di Ber-gamo organizza da circa 10 anni un Laboratorio Teatrale dove si lavora con la teatro-terapia. Da tre anni organizza un corso di tango terapia e quest’anno è stato realizzato, in via

sperimentale, un corso di acquarello.I partecipanti a queste iniziative sono persone con Parkinson a an-che famigliari e amici. Lo scopo di queste attività è creare la relazione con l’altro e sostegno nell’ accettare e affrontare la malattia. Più che un beneficio sul piano tera-peutico queste attività contribuisco-no a creare consapevolezza ed accet-tazione della malattia migliorando la qualità della vita di pazienti e fami-gliari. In generale, comunque le atti-vità di AIP Bergamo possono i essere riassunte in:• Ginnastica di Mantenimento• Laboratorio Teatrale / Compagnia “Teatro e Tremore”• Tango-terapia• Corso di acquerello• Incontri Domande & Risposte• Convegni • Supporto ad artisti parkinsoniani• Sito internet• Segreteria Sportello informativo (due mattine alla settimana)

Dr. Marco SalviDott. Marco Salvi Coordinatore della sezione Bergamo e Vice Presidente Nazionale dell’AIP

Compagnia teatrale “Teatro e tremore”

I prossimi eventi da non perdere...

CalendarioMARZO

CORSO: “I FONDAMENTI DELLA VITAMINA B12”Habilita Bergamo

26/03/2018 28/03/2018

Vi aspettiamo!

14

CORSO: “ONDE D’URTO: INDICAZIONI ALLA PRATICA CLINICA”Habilita Zingonia

APRILE

MICROGENOMICS: LECTUREHabilita Bergamo

04/04/2018

CORSO: “STRUMENTI CLINICI E FUNZIONALI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE CON ASMA E BPCO”Habilita Bergamo

05/04/2018

CORSO: “PRINCIPI DI SICUREZZA IN RNM E RADIOPROTEZIONE TAC”Habilita Sarnico

10/04/2018

CORSO: ”ASMA E BPCO: FORMAZIONE SUL CAMPO”Habilita Bergamo

APRILE – OTTOBRE 2018

CORSO: ”IL LAVORO DI SQUADRA CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA”San Donato Osio Sotto

APRILE – MAGGIO 2018

CONGRESSO: ”PAIN MANAGEMENT SARNICO 2018”Cocca Hotel, Sarnico

14/04/2018

MAGGIO

CORSO: “DALLA NARRAZIONE AL BISOGNO SOMMERSO”San Donato Osio Sotto

07/05/2018CORSO: “LITIGARE STANCA”Habilita Zingonia

23/05/2018

CORSO: “LITIGARE STANCA”San Donato Osio Sotto

09/05/2018

APPUNTAMENTI

1515

Progetti, collaborazioni, tirocini

Chi frequenta Habilita

ZINGONIA

A partire dall’inizio di marzo hanno cominciato a frequentare la sede di Zingonia quattro studenti dell’Università degli Studi di Bergamo, del corso di ingegneria delle tecnologie per la salute. Si tratta di quattro giovani che stanno preparando la loro tesi di laurea e che hanno la possibilità di lavorare nelle nostre strutture. Gli studenti sono:

APPUNTAMENTI

Mi presento, sono Benedetta Rosa, una stu-dentessa del terzo anno del corso di inge-gneria delle tecnologie per la salute presso l’Università degli Studi di Bergamo. Il corso di laurea prevede lo svolgimento di un tiro-cinio curriculare presso un ente proposto dal nostro coordinatore, Andrea Remuzzi. La scelta dell’istituto è stata a mia discre-zione tra una lista di molteplici alternative. Ho quindi deciso di scegliere Habilita poiché mi è stata presentata come una realtà rico-nosciuta e avanzata in ambito riabilitativo. Più volte, durante il percorso di laurea, mi è stata ribadita l’attuale importanza delle malattie croniche ed è stato quindi spontaneo che la scelta ricadesse su Habilita. Il mio percorso all’interno della struttura è interessato allo studio di Armeo Power, un esoscheletro robotizzato volto alla riabilitazione dell’arto superiore, punto critico dell’attua-le settore riabilitativo. La mia esperienza in Habilita è seguita dal dottor Roberto Casale, direttore scientifico del gruppo. Al momento, io e il dottore stiamo definendo come indirizzare il mio percorso al fine di trarne vantaggio reciproco ed elabora-

re una tesi di laurea completa e innovati-va. Questo tirocinio non è quindi solo un mezzo per adempire al raggiungimento dei crediti formativi richiesti, ma è an-che centrale per la stesura dell’elabora-to che mi consentirà di concludere il mio percorso universitario. Mi trovo nel con-testo di Habilita da circa due settimane e ho già potuto verificare personalmente la preparazione del personale e soprat-tutto la disponibilità nei miei confronti. Nonostante i molteplici impegni sia il dottor Casale, che il fisioterapista Da-

vide Terranova che l’ingegnere Simone Fadani trovano il tempo per seguirmi e spiegarmi gli aspetti clinici e tecnici della realtà riabilitativa.Da quest’esperienza la mia speran-za è quella di acquisire le maggiori conoscenze possibili sia come bagaglio culturale che lavorativo. Mi preme soprattutto quest’ultimo aspetto poiché credo sia bene cogliere insegnamenti da persone di diversa formazione e con maggior esperienza, imparando allo stesso tempo a rela-zionarmi con professionisti del settore medico-ingegneristico.

“sEMG – Valutazione del fatigue plot in pazienti con danno nervoso

centrale.”

Giada Esposito “VRRS - Utilizzo della realtà virtuale

nella riabilitazione dei disturbi posturali del paziente Parkinsoniano.”

Marta Polizzi “LOKOMAT - Robot Assisted Gait Rehabi-litation (RAGT) valutazione dell’impatto

riabilitativo dei parametri di velocità allevio e forza guida nella riabilitazione

del cammino del paziente emiplegico.”

Nicolò Belotti

“ARMEO – Robot Assisted Upper Limb (RAUL) Rehabilitation.

Valutazione dell’utilizzo di differenti clues nella riabilitazione dell’arto superiore del paziente emiplegico

e valutazione delle differenze di lato.”

Benedetta Rosa

FLASH NEWS 16

Le novità dalle nostre sedi

Flash news

Ecco il nuovo sito: più facile e veloce da consultare

È online! Il nuovo sito web Habilita è pronto ed è con-sultabile all’indirizzo www.habilita.it. Grafica rinnovata, sezioni semplici e immediate da consultare, servizi che possono essere prenotati fa-cilmente con pochi click e informazioni aggiornate: il nuovo sito di Habilita è tutto questo e tanto altro. C’è un obiettivo preciso alla base della scelta di pro-porre all’utenza questo strumento completamente rinnovato: quello di rendere più facile e immediata la consultazione di tutte le offerte di Habilita.

Dai tempi d’attesa alla prenotazione degli esami online, dall’elenco delle discipline ai nomi dei medi-ci, dalle news ai video e alla nostra rivista online: sul nuovo sito non mancherà nulla e potrete conoscere nel dettaglio ogni singolo aspetto del mondo Habilita. Oltre alla sezione generale in cui sono illustrate tutte le caratteristiche principali del nostro gruppo, si può facilmente accedere alle sezioni specifiche ad ogni sin-gola sede e verificare l’offerta disponibile.

“Gruppo Habilita” arriva su Facebook!

Da febbraio è online una nuova pagina ricca di aggiornamenti, foto e video.L’obiettivo è quello di avvicinarci sem-pre di più ai nostri utenti, informandovi tempestivamente su tutto ciò che acca-de nelle nostre otto sedi. Eventi, incon-tri, conferenze e ospiti speciali sono ormai all’ordine del giorno e ora, grazie a Facebook, sarete informati su tutto. Naturalmente condivideremo con voi anche la presenza di articoli di carattere scientifico che ci riguardano e che ven-gono pubblicati sulle testate giornali-stiche. Abbiamo inoltre voluto dedicare uno spazio anche alle storie dei nostri pazienti: sono loro che raccontano la loro esperienza all’interno delle nostre strutture davanti ad una telecamera. Sono già più di mille gli utenti che se-guono la pagina, ma noi vogliamo cre-scere ancora quindi venite a trovarci sulla pagina “Gruppo Habilita” e potre-te conoscere nel dettaglio le tante pro-poste e le curiosità che ci riguardano.

Si estende la rete dei punti prelievo: Martinengo presenteLa grande famiglia di Habilita si è allargata. È infatti da poco stato attivato un Punto Pre-lievi a Martinengo, in via Vallere 4, all’interno del Poliambulatorio CSM. Si tratta di un importante servizio rivolto alla comunità del territorio. Come di consueto Habilita mette a disposizio-ne la sua competenza e l’alta professionalità nel settore delle analisi di laboratorio grazie alla collaborazione del Laboratorio Analisi Me-diche di Bonate Sotto.

Il punto prelievi di Martinengo è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 7.15 alle 8.45, e NON NECESSITA DI APPUNTAMENTO.

La consegna dei referti è prevista nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

17 FLASH NEWS

Per informazioni T 035 993050

EMAIL [email protected]

MARTINENGO

Ospedale Faccanoni Sarnico: tariffe agevolate per ricoveri temporaneidi sollievoPossibilità di una degenza riabilitativa per pa-zienti privati all’interno di una struttura all’a-vanguardia, dotata di strumenti e macchine di ultima generazione e con la possibilità di essere seguiti costantemente da un personale altamente preparato. Questa è, in estrema sin-tesi, una della proposte innovative che Habilita Ospedale Faccanoni Sarnico ha messo a dispo-sizione dell’utenza. La proposta risponde alla elevata domanda di prestazioni che arriva dal territorio. Non sempre, infatti, il Servizio Sanita-rio Nazionale è in grado di rispondere in modo appropriato a tutte le richieste di interventi di riabilitazione che arrivano dai pazienti. L’Ospe-dale di Sarnico è una struttura ormai da tempo specializzata nell’attività di riabilitazione e, pro-prio per questo motivo, può garantire una serie di offerte, studiate e calibrate a seconda delle esigenze di ogni singolo paziente, che il Servizio Sanitario Nazionale non può fornire. Gli aspetti importanti da sottolineare sono l’intensità e l’efficacia dei trattamenti che vengono svolti. I pazienti che effettuano una degenza privata possono usufruire di un programma di riabi-litazione personalizzato in cui gli obiettivi da raggiungere sono concordati al momento del ricovero. Il lavoro che viene impostato è co-munque flessibile e può variare a seconda delle risposte dell’organismo: può quindi essere parti-colarmente intensivo, con sedute giornaliere di fisioterapia e utilizzo di robotica, oppure essere più diluito nei casi in cui ve ne sia la necessità.

SARNICO

18RASSEGNA STAMPA

Dicono di NoiRassegna stampa

BERGAMO SALUTEI medici dell’equipe di Senologia

Gennaio/Febbraio 2018

“Oggi in Italia le statistiche confermano che una donna

su otto, nel corso della propria vita, si ammala di tumore

al seno. Di queste, meno del 30% ha fattori di rischio

specifici: ciò significa che circa il 70% dei tumori

sono eventi casuali e imprevedibili.

Si tratta di dati che sottolineano in maniera evidente

quanto sia importante fare prevenzione.”

BERGAMO NEWSHabilita si prende cura

dei pazienti cronici 14/12/2018

“Habilita ha ottenuto l’accreditamento come gestore

per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili

e anche come erogatore dei servizi.

In qualità di gestore, quindi, si impegna

ad assicurare, a regime, tutte le prestazioni

e le funzioni previste nelle diverse fasi

della presa in carico.”

19 RASSEGNA STAMPA

L'ECO DI BERGAMO ONLINELa fibromialgia

15/02/2018

““…Se un genitore osserva la tendenza al piede piatto nel proprio bambino, non deve quindi avere fretta ed attendere gli 8-10 anni prima di sottoporlo a una prima visita specialistica mirata a diagnosticare e a programmare un’eventuale correzione chirurgica della patologia. All’estremo opposto non bisogna sottovalutare il problema quando il piede è maturo e si presenta piatto…””.

“Il caso di Lady Gaga è quello che ha fatto più

clamore. La star del pop lo scorso settembre ha

annunciato che avrebbe cancellato tutti i suoi

concerti perché affetta da fibromialgia.

Il Dr. Roberto Casale, Direttore Scientifico di

Habilita spiega come si manifesta: «Innanzitutto c’è

da dire che si tratta di una sindrome che colpisce

soprattutto le donne: l’80% dei casi dei pazienti con

Fibromialgia è infatti di sesso femminile.

La sua diagnosi non è semplice.

L'ECO DI BERGAMOIntervista al dr. Marco Moscati, ortopedico specializzato in ortopedia pediatrica24/12/2017

20CURIOSITÀ

Curiosita

PRIMA FASEPer garantire la correttezza e la precisione degli esami

di laboratorio è necessario che i campioni arrivino in tempi brevi a Bonate Sotto dove si trova il Laboratorio di Analisi Mediche.

È quindi stata elaborata una procedura a cui si devono attenere sia gli infermieri che si trovano nei diversi punti prelievi di Habilita

che gli operatori che vengono a contatto con le provette. Si comincia dal fondamentale utilizzo dei guanti monouso durante i prelievi. I campioni sono contenuti in recipienti

primari come provette, barattoli o fiale. Se invece si tratta di piastre (colture) devono essere

opportunamente sigillati con parafilm e poi inseriti in apposite buste di plastica. Ogni singolo recipiente viene identificato

in modo chiaro ed univoco.

ZINGONIA

BERGAMOBONATE SOTTO

CLUSONE

SARNICO

1

21 CURIOSITÀ

SECONDA FASEI recipienti primari sono poi collocati in recipienti secondari dotati di vani per le piastre refrigeranti. In questo secondo contenitore è presente uno scomparto per le note cartacee (tutta la modulistica

di accompagnamento). Durante il trasferimento dalla sede di ritiro dei campioni all’automezzo di trasporto o dall’automezzo di trasporto al laboratorio (tragitto di pochi minuti),

il contenitore secondario deve essere alloggiato all’interno di borse specifiche realizzate in materiale resistente, impermeabile, adatto a contenere e proteggere il recipiente secondario.

Quest’ultimo durante il trasporto in auto deve essere collocato in un apposito contenitore realizzato in materiale resistente (plastica rigida, poliuretano e/o alluminio),

che consente la chiusura a tenuta. Il contenitore è rappresentato sia dal contenitore isotermico dotato di gruppo frigor collegato direttamente alla batteria dell’automezzo

sia dal contenitore di plastica con dotazione di panetti di ghiaccio atti a garantire il trasporto dei campioni in condizioni di temperatura controllata. In questo modo si ha la certezza

che i campioni arriveranno integri al Laboratorio di Analisi Mediche, pronti per essere esaminati.

TERZA FASEUna volta giunta in Laboratorio, la provetta viene smistata

dal VersaCell X3 all’analizzatore di riferimento. Utilizzando un puntale usa e getta (che quindi elimina alla base la possibilità di contaminazione dei risultati

dell’esame) la macchina estrae dalla provetta la quantità di sangue necessaria per il test;

questa viene posizionata su un piatto reagente. A seconda dell’esame da effettuare il campione viene

messo in contatto con dei reagenti. Dei sensori verificano la concentrazione delle sostanze da ricercare. In questo modo, nel giro di circa 15 minuti,

si ottengono i risultati definitivi dell’esame.

2

3

22CURIOSITÀ 22

Curiosita

Sono arrivati

nuovi rinforzi:

Stefania BellezzaUfficio risorse umane a Zingonia

Paolo Merla Direttore Operativo

Isabella CattiImpiegata Bonate Sotto

Dr. Carlo Maria Sinicato Ortopedico a Bergamo

Dr. Fabio MazzolaniOculista a Bergamo

Roberta VanalliImpiegata a Bonate Sotto

Dario Rizzoli Fisioterapista a Zingonia

Christian RavasioImpiegato a Bergamo

Christian D’Adda Impiegato a Bergamo

Nicole CalatiFisioterapista a Sarnico

Federica Gasparini Fisioterapista a Sarnico

Dr. Livio Antonio Botrugno

Medico Cardiologo a Sarnico

Dr. Giorgio BelloniMedico Radiologo a Sarnico

Dr.ssa Giulia ZaniMedico di Guardia a Sarnico

SAPETE CHE...

Ha preso il via lo scorso 2 marzo presso Habilita Poliambulatorio San Marco di Bergamo il servizio di Pap test eseguibile tramite il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Negli ambulatorio di piazza della Repubblica 10, nel cuore della città, ogni lunedì dalle 12.30 alle 14.00 e ogni venerdì dalle 8.00 alle 9.00 è presente un’ostetrica (Laura Volpi) che effettua l’esame previo appuntamento. Naturalmente è possibile anche effettuare l’esame privatamente. In questo caso, sempre su appuntamento, è prevista la presenza di un medico.

Attenzione: è necessaria seguire alcune indicazioni prima di presentarsi all’esame. Sul nuovo sito internet di Habilita sotto la voce “Preparazioni” trovate tutte le istruzioni necessarie.

CURIOSITÀ2323

Quale passione ha riscoperto Lorenzo Capoferri grazie ad Habilita?Il cognome del medico che si occupa di protesi d’ancaAcronimo della metodica miniinvasivaDove è stato aperto il nuovo Punto Prelievi di Habilita?La cataratta è un opacizzazione del...Dove ha sede il Laboratorio di Analisi Mediche di Habilita?

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OrizzontaliDove si svolgerà il 16° Congresso Nazionale dell’AISF?Sede del Poliambulatorio San MarcoLa sindrome che ha colpito Lady GagaRivista scientifica che ha pubblicato lo studio di Habilita Nome della Casa di Cura di Fara NovareseIl cognome del medico che opera i pazienti di catarattaQuale sistema operativo preferisce Juri Rota?Qual è l’hobby di Marco Arrigoni?

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Verticali

Prova di abilita1

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CLUSONE

ALBINO

SARNICO

ZINGONIA

BERGAMOBONATESOTTO

POLIAMBULATORIO

RSDPOLIAMBULATORIO

OSPEDALE FACCANONISARNICO

ISTITUTO DI NEURORIABILITAZIONE AD ALTA COMPLESSITÀ

POLIAMBULATORIOSAN MARCOLABORATORIO

ANALISI MEDICHE

OSIOSOTTO

POLIAMBULATORIO

FARANOVARESE

CASA DI CURA “I CEDRI”

Via Vittorio Veneto, 2 24040 Bonate Sotto (BG)T 035 993050 - FAX 035 [email protected]

Piazzale della Repubblica, 10 - 24122T 035 4815515 - Fax 035 [email protected]

Via Zucchelli, 2 - 24023 - Clusone (BG)T 035 4815515 - Fax 0346 [email protected]

Via Selvino, 8 - 24021 Albino (BG)T 035 4815515 - Fax 035 [email protected]

Via P.A. Faccanoni, 6 - Sarnico - 24067 (BG)T 035 3062216 - Fax 035 [email protected]

Via Donizetti, 6 - 24046 Osio Sotto (BG)T 035 4815511 - Fax 035 4815600

[email protected]

Via Bologna, 1 Zingonia di Ciserano - 24040 (BG)

T 035 4815515 - Fax 035 [email protected]

Largo Don Guanella, 1 – 28073Fara Novarese (NO)T 0321 818111 - FAX 0321 [email protected]

FARANOVARESE

ANNO 2018 - N.8 PERIODICO TRIMESTRALE - MARZO

In questo numero:

Cataratta, dalla diagnosi al recupero completo

Stanchezza e dolori:può essere Fibromialgia

A Martinengo il nuovo Punto Prelievi

Online il nuovo sito Habilita e la pagina Facebook

Qualità e competenza su tutto il territorio

www.habilita.it

L’Ortopedia del Gruppo Habilita cambia volto