L’Operazione Quadro Regionale “ECOSIND” e la ... · con sistemi lidar e altre sonde in fibre...

30
Barcellona 17 novembre 2006 1 Ambiente e industria L’esperienza di Ecosind, focalizzata sullo studio e la sperimentazione di nuove tecnologie e metodologie in materia di gestione ambientale cooperativa, per ottimizzare la gestione del tessuto industriale esistente e di pianificazione ambientale delle attività industriali future, è stata considerata dalla Regione Toscana un passo in avanti importante nella realizzazione pratica degli “ecosistemi industriali”, tanto che l’Operazione è stata citata, nel Programma regionale di azione ambientale 2007-2010, piano di indirizzo dell’azione regionale in materia ambientale, quale punto di partenza per l’applicazione e realizzazione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate, già definite nella L.R. 61/2003. La Regione Toscana deve, infatti, adottare il regolamento attuativo della legge citata per la realizzazione progettare insediamenti produttivi gestiti con logiche sistemiche tali da perseguire un’elevata qualità ambientale e il miglioramento della competitività delle imprese insediate per i quali le raccomandazioni di ECOSIND e i progetti dimostrativi rappresentano già un esempio innovativo da applicare e sviluppare ulteriormente L’Operazione Quadro Regionale “ECOSIND” e la programmazione della Regione Toscana

Transcript of L’Operazione Quadro Regionale “ECOSIND” e la ... · con sistemi lidar e altre sonde in fibre...

Barcellona 17 novembre 2006 1

Ambiente e industriaL’esperienza di Ecosind, focalizzata sullo studio e la sperimentazione di nuove

tecnologie e metodologie in materia di gestione ambientale cooperativa, per ottimizzare la gestione del tessuto industriale esistente e di pianificazione ambientale delle attività industriali

future, è stata considerata dalla Regione Toscana un passo in avanti importante nella realizzazione pratica degli “ecosistemi industriali”, tanto che l’Operazione è stata citata,nel Programma regionale di azione ambientale 2007-2010, piano di indirizzo dell’azione

regionale in materia ambientale, quale punto di partenza per l’applicazione e realizzazione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate, già definite nella L.R. 61/2003.

La Regione Toscana deve, infatti, adottare il regolamento attuativo della legge citata per la realizzazione progettare insediamenti produttivi gestiti con logiche sistemiche tali da

perseguire un’elevata qualità ambientale e il miglioramento della competitività delle imprese insediate per i quali le raccomandazioni di ECOSIND e i progetti dimostrativi rappresentano già un esempio innovativo da applicare e sviluppare ulteriormente

L’Operazione Quadro Regionale “ECOSIND” e laprogrammazione della Regione Toscana

Barcellona 17 novembre 2006 2

• Cambiamenti Climatici

• Natura e biodiversità e difesa del suolo

• Ambiente e Salute

• Uso Sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti

• Ridurre le emissioni di gas serra in accordo col i Protocollo di Kyoto

• Razionalizzare e ridurre i consumi energetici• Aumentare la percentuale di energia proveniente da

fonti rinnovabili• Aumentare la percentuale delle aree protette,

migliorarne la gestione e conservare la biodiversitàterrestre e marina

• Ridurre la dinamica delle aree artificiali• Mantenimento e recupero dell’equilibrio

idrogeologico e riduzione dell’erosione costiera• Prevenzione del rischio sismico e riduzione degli

effetti• Ridurre la percentuale di popolazione esposta

all’inquinamento atmosferico• Ridurre la percentuale di popolazione esposta

all’inquinamento acustico, all’inquinamento elettromagnetico e alle radiazioni ionizzanti

• Ridurre gli impatti dei prodotti fitosanitari e delle sostanze chimiche pericolose sulla salute umana e sull’ambiente

• Ridurre il grado di rischio di accadimento di incidente rilevante nel settore industriale

• Ridurre la produzione totale di rifiuti, migliorare il sistema di raccolta e diminuire la percentuale conferita in discarica

• Bonificare i siti inquinati e ripristinare le aree minerarie dismesseTutelare la qualità delle acque interne e costiere e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica

MacrobiettiviAree prioritarie del PRAA della ToscanaA

ZION

I E RISO

RSE

Ecosind

Barcellona 17 novembre 2006 3

Alcuni progetti risultano molto interessanti sia per quanto riguarda lo studio di pianificazione che la sperimentazione

di nuove tecnologie utili per la semplificazione del controllo dell’inquinamento ambientale prodotto dai processi produttivi e per l’uso più razionale ed efficiente delle risorse all’interno

delle aree industriali.

Barcellona 17 novembre 2006 4

PROGETTO PLASOS

sviluppato per la parte toscana dal Comune di Seravezza, è stato un esempio innovativo di progettazione e pianificazione ex novo di un’area

produttiva gestita con logiche sistemiche tali da perseguire un’elevata qualità ambientale e il miglioramento della competitività delle impreseinsediate. Progettazione, basata sul principio di integrazione dei criteri ambientali con quelli urbanistici, edilizi e infrastrutturali nel rispetto

delle specificità paesaggistiche in linea con gli obiettivi strategiciregionali in materia di Governo del territorio

Barcellona 17 novembre 2006 5

Progetto MEDUSE

promosso dall’Istituto di Fisica Applicata IFAC –CNR, ha studiato metodi e tecniche innovativi per il controllo in tempo reale

dell’inquinamento dell’area e dell’acqua in area ad alta intensità industriale. Il progetto ha approfondito le tecniche di telerilevamento

con sistemi lidar e altre sonde in fibre optiche e micro-opticheposizionate in loco che permettono un controllo continuo ed

ad ampio raggio del livello di inquinamento

Barcellona 17 novembre 2006 6

Progetto MIT co2

Promosso in Toscana dal Dipartimento di Energetica dell’Università di Firenze, è stato finalizzato allo studio delle possibilità di riduzione dei

composti inquinanti ad effetto serra tramite un uso combinato dell’energia in alcuni settori produttivi industriali. In particolare sono state esaminate

le soluzioni di produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorigena le loro possibili applicazioni nei contesti industriali regionali

con riferimento a impianti già realizzati, alla loro ottimizzazione e allepossibilità di replica nei contesti regionali della Toscana e della Catalogna

Lo studio ha dimostrato importanti possibilità di diffusione della cogenerazione nei settori produttivi, tessile, cartario e laterizi.

Barcellona 17 novembre 2006 7

I risultati sono particolarmente attendibili poiché le valutazioni sono state effettuate anche con riferimento ad alcune esperienze di cogenerazioneche il Dipartimento di Energetica aveva già seguito nei tre settori esaminati.In particolare la diffusione della cogenerazione nei tre settori produttivi in Toscana porterebbe ad una riduzione di emissioni di CO2 equivalente di :13 % (circa 16.000 t/anno) per il settore tessile20 % (circa 20.000 t/anno) per il settore conciario- 5% (circa 6.000 t7anno) per il settore laterizi.Il progetto dimostra che la diffusione della cogenerazione porterebbe ad un significativo risparmio delle fonti energetiche fossili primarie (almeno il 15%) e darebbe, inoltre, competitività a settori industriali in difficoltà per la crescita del costo dei combustibili.

Barcellona 17 novembre 2006 8

ESEMPLA

ha dato un contributo importante nell’approfondimento dell’approccio di pianificazione e gestione ambientale cooperativa basato

sull’applicazione del regolamento Emas in chiave territoriale, con l’obiettivo di sfruttare le logiche di distretto per determinare,

misurare e controllare gli aspetti ambientali più rilevanti del territorioe di utilizzare questi dati per definire un approccio efficace per la

pianificazione sostenibile locale

la sperimentazione sui tre maggiori distretti toscani (cuoio, tessile e cartario) dell’applicazione del regolamento EMASa livello di Area produttiva omogenea (APO), sulla base della quale

la Regione Toscana ha deliberato un documento dal titolo “Il modello toscano e le linee guida applicative”

è stato proposto alla Commissione europea per la discussione della revisione del regolamento comunitario EMAS 3

Barcellona 17 novembre 2006 9

GAT SPOTSviluppato dal Dipartimento di Energetica dell’Università di Firenze,

ha approfondito la sperimentazione sul campo dell’impiego degli oleanti a base vegetale in scala industriale derivanti dalla coltura del girasole, dimostrando la possibilità di creare una filiera tra i processi

produttivi del industria tessile con le coltivazioni del girasole. Sono state messe in evidenza le tecniche di coltivazione migliori per

la coltura del girasole oltre a evidenziare la possibilità di utilizzo con buoni risultati del compost prodotto nel distretto consentendo in tal modo di realizzare strategie integrate di gestione del territorio e

delle problematiche connesse nell’ottica della sostenibilità degli interventi

Barcellona 17 novembre 2006 10

Il Programma regionale di azione ambientale prevede anche per i prossimianni lo sviluppo ell’Accordo volontario PRODIGA, per la promozione e la diffusione della gestione ambientale nell’industria toscana, tra la Regione Toscana e i principali attori economici e istituzionali della Toscana, tra cui ARPAT. L’accordo si sviluppa su interventiper il perseguimento dell’obiettivo dell’ecoefficienza:la promozione e l’incentivazione dell’adesione delle PMI agli strumenti volontari di gestione della qualità, sociale e ambientale, in particolare EMAS (73 in tutta la Toscana), ISO 14001, Ecolabel, ISO 9001 e SA 8000 attraverso l’erogazione di fondi regionali e comunitari (FESR Fondo europeo di sviluppo regionale). Ad oggi, la nostra Agenzia, per conto della Regione Toscana, ha finanziato circa 1000 progetti per un ammontare di circa 7.000.000 di euro.

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 11

Conoscere per decidere

Esperienze nella predisposizione delle basi conoscitive GIS per

ECOSIND

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 12

Il patrimonio conoscitivo raccolto deve anche essere accessibile. Anzi, il D.Lgs. n. 195 del 19 agosto 2005, che ha dato attuazione alla Direttiva 2003/4/CE nel nostro ordinamento, riconosce grande rilevanza del ruolo attivo delle autoritàpubbliche nella diffusione dell’informazione ambientale.

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 13

Quali dati per Ecosind? Depurazione

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 14

Quali dati per Ecosind? Aree industriali

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 15

Quali dati per Ecosind? Aziende Reg.Imprese

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 16

Quali dati per Ecosind? Pozzi e captazioni

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 17

Quali dati per Ecosind? Aziende IPPC

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 18

Quali dati per Ecosind? Punti monit.acque

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 19

Quali dati per Ecosind? Impianti gest.rifiuti

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 20

Quali dati per Ecosind? Prod.rifiuti aree ind.li

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 21

Quali dati per Ecosind?

Produttori di rifiuti speciali

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 22

Quali dati per Ecosind?

Densità: Produzione di rifiuti non pericolosi

Densità: Produzione di rifiutipericolosi

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 23

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 24

Quali dati per Ecosind?Per la modellazione dei campi E.M. e per la stima degli edifici e della popolazione esposti a rumore, sono stati ricostruiti i volumi edificati dalla CTR 1:10.000, ed agli edifici residenziali è stata attribuita la popolazione stimata a partire dai dati censuari.

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 25

Valutazione livelli di campo E.M.

A partire dalla conoscenza di localizzazione e caratteristiche tecniche dei vari impianti di R.C. è possibile, tramite appositi modelli, valutare la distribuzione dei livelli di campo ElettroMagnetico.

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 26

Quali dati per Ecosind?

E’ stata curata la raccolta ed organizzazione dei dati stratigrafici, anche con progetti specifici, valorizzandone il potenziale informativo per sempre meglio caratterizzare e definire i corpi idrici sotterranei.

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 27

Distribuzione delle aziende (fonte Registro Imprese CCIIA) con codice di Attività Economica 17* (INDUSTRIE TESSILI)

Distribuzione per codice Attività Economica e per numero addetti (Registro Imprese)

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 28

Distribuzione delle aziende (fonte Registro Imprese CCIIA) con codice di Attività Economica 14* (ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE)

Distribuzione per codice Attività Economica e per numero addetti (Registro Imprese)

Firenze - 23 e 24 febbraio 2006 29

Distribuzione delle aziende (fonte Registro Imprese CCIIA) con codice di Attività Economica 21* (FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA)

Distribuzione per codice Attività Economica e per numero addetti (Registro Imprese)

Barcellona 17 novembre 2006 30

ARPAT, anche a nome della Regione Toscana

Ringrazia

la Regione Catalogna, la Regione Abruzzo e la Regione Peloponneso,

per la proficua collaborazione e per i suggerimenti che sono scaturiti dal comune lavoro,

utili per governare con equilibrio lo sviluppo ed il progresso della mediterraneità, che ci lega e che ci contraddistingue.