Logistica Economica e mobility management: il caso di ... · E controllo dei VV.UU. Associazione...
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Logistica Economica e mobility management:il caso di Marano di Napoli
Gese MILONE – Cattedra di Economia dei Trasporti Università degli Studi di Napoli “Federico II”
IX Riunione Scientifica Annuale della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti
“Economia dei trasporti e Logistica economica: ricerca per l'innovazione e politiche di governance”
Napoli, 3 - 5 ottobre 2007
Università degli Studi di Napoli - Federico IIPresidenza Facoltà di Economia
Dipartimento di Economia
A) Quadro statistico socio territoriale
Popolazione ufficiale al Censimento del 2001
57.448 abitantiincremento percentuale rispetto
alla precedente rilevazione censuaria (1991)
20%
Marano di Napoli - Popolazione residente ai censimenti
57.448
19.28516.634
30.307
41.571
47.961
-10.00020.00030.00040.00050.00060.00070.000
1951
1961
1971
1981
1991
2001
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
Addetti alle unità locali al Censimento del 2001
5.581
incremento percentuale rispetto alla precedente rilevazione censuaria (1991)
30%
Addetti alle unità locali delle imprese; 4.070 ; 72%
Addetti alle unità locali delle Istituzioni pubbliche; 1.483 ;
27%
Addetti alle unità locali delle Istituzioni Non profit; 28 ; 1%
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
Composizione, in valore assoluto e in percentuale,degli addetti alle unità locali
9 Chilometri di strade (viabilità primaria)
12,09 Larghezza media, in metri, della rete (marciapiedi inclusi)
267 Lunghezza media, in metri, delle strade
0 Chilometri di strada ferrata
35.029 Parco circolante nel comune (autovetture)
1,64 Rapporto n° abitanti / parco circolante
610 Tasso di motorizzazione (n° veicoli per 1000 abitanti)
2.267 Densità veicolare (Autovett./sup comune)
Dati di sintesi
Autovetture; 30123; 87%
Autocarri per trasporto merci; 1665; 5%
Autoveicoli speciali specifici; 151; 0%
Autobus; 43; 0%Motocarri, Motoveicoli, Quadricicli; 378; 1%
Motocicli; 2517; 7%
Trattori stradali; 18; 0%
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
Composizione, in valore assoluto e in percentuale del parco circolante.
Il problema della mobilità
Flussi pendolari (Destinazione Napoli)
Altri; 143.716 ; 78%
Marano di Napoli; 8.625 ; 5%
Casoria; 8.327 ; 5%
pozzuoli; 7.800 ; 4%
Giugliano in Campania; 7.746 ; 4%
San Giorgio a Cremano; 7.590 ; 4%
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
L’area Giuglianese
15.000 veicoli8.500 veicoli
5.500 veicoli
Marano di Napoli
30%**
70%*
Il flusso dominante stimato approssimativamente nella fascia di punta antimeridiana
(Ore 7-10)
NAPOLI
** il dato riguarda la sola Città di Marano
* Solo il 20% del flusso ha origine in Marano
Marano di Napoli
70%*
30%**
(Ore 18-21)
Il flusso dominante stimato approssimativamente nella fascia di punta pomeridiana
NAPOLI
* Solo il 20% del flusso ha origine in Marano
** il dato riguarda la sola Città di Marano
Posizione geografica “baricentrica” nell’ambito dei comuni a nord-ovest di Napoli
Elevata concentrazione di flussi veicolari
generati dal Comune di “attraversamento”
Qualiano
Marano
Napoli
Pozzuoli
Calvizzano
Villaricca
Mugnano
Melito
Giugliano
Grafo dell’ambito territoriale di riferimento e necessità di una programmazione intercomunale
Nuovo approccio
Logistica economica City logistics
Mobilità di persone quale bene da proteggere
Contenuti dello Studio
Ottimizzazione della capacità stradale:
• Privilegiare il flusso dominante (in uscita e in entrata) dedicando l’esclusivo utilizzo della sede stradale (in un unico senso di marcia), nelle fasce orarie di punta;
•Ripristinare i sensi di marcia originari nelle ore di morbida
•Predisporre la segnaletica verticale ed il supporto del personale dei VV.UU.
Gerarchizzazione degli archi
• Individuazione delle arterie componenti la rete stradale primaria;
•Indicizzazione e parametrizzazione del ruolo delle strade;
•Rappresentazione della gerarchia delle strade col metodo dei grafi.
Vision diversificata della mobilità
Mobilità
Persone Merci
Canali diversificati
Tempo Spazio
Promozione di una nuova cultura della mobilità
• Campagna pubblicitaria
•Divulgazione nelle scuole dei corretti modelli comportamentali di mobilità per un avvio alla educazione stradale.
•Corretto uso delle strisce pedonali
•Potenziamento e coordinamento del personale volontario addetto al controllo ed alla sicurezza del flusso degli scolari.
Potenziamento dei parcheggi
• Distinzione e quantificazione delle due macro componenti della domanda di sosta (di breve durata e prolungata) e dei relativi stalli dedicati.
•Ottimizzazione della fruibilità, dei parcheggi esistenti mediante la predisposizione di servizi accessori e collegati (illuminazione, vigilanza, accessibilità ecc.)
• Introduzione di meccanismi di incentivazione all’utilizzo dei parcheggi situati nelle aree periferiche. (es: Predisposizione di un sistema tariffario diversificato per fasce orarie e distanza dal centro; stipulazione di accordi con le associazioni di categoria per l’applicazione di sconti sulla sosta; ecc.).
Proposte innovative
Fascia di morbida(15-17)
Ripristino parziale
Fascia notturna(21-6)
Ripristino parziale
Fascia di punta(7-10)
Privilegiato il flusso in uscita
Fascia di punta(18-21)
Privilegiato il flusso in entrata
Una possibile soluzione:Segnaletica variabileE controllo dei VV.UU.
Associazione dei commercianti
Cooperativeparcheggi
Utenti della strada/clienti
Accordo contrattuale
Utilizzo parcheggi/eventuale pagamento tariffe
Sconti su acquisti/rimborso tariffa parcheggi
Shopping e sosta a Marano
Sicurezza e miglioramento dell’accessibilità per i maxi parcheggi
B) Sistemi ettometrici: tapis roulants e scale mobili per la connessione “in continuo”
A) Sistemi innovativi di illuminazione per migliorare la sicurezza degli accessi
C) Nuove ipotesi progettuali di parcheggi da recuperare nel tessuto edilizio disponibile
Il mobilty manager
Risoluzione “a monte” delle problematiche di congestione
Il Mobility Manager pubblico ha l'incarico di ottimizzare gli spostamenti sistematici dei residenti. Egli ha l'obiettivo di ridurre l'uso dell'auto privata realizzando il piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)
Tende a promuovere e ad implemrntare soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale (car pooling, car sharing, trasporto pubblico a chiamata, navette, ecc.).
Il caso di Marano
Da rilevanze empiriche si evidenzia una incidenza di oltrela metà degli spostamenti casa-lavoro coinvolgenti personale sanitario e para-sanitario, hanno come destinazione la cittadella ospedaliera (policlinico universitario – ospedali –asl ecc.)
Zona ospedaliera
Marano
Zona ospedalieraMarano Mobility
management
favorisce il passaggio dal possesso del mezzo all’uso dello stesso, in modo da consentire di rinunciare all’automobile privata ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità.
Il car sharing (dall'inglese condivisione dell'automobile) è un servizio che permette di utilizzare un’auto su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio, pagando in ragione dell’utilizzo.
L’auto, in questo modo, passa dall’ambito dei beni di consumo a quello dei servizi. Tipicamente si tratta di un servizio commerciale erogato da apposite aziende, spesso con l’appoggio di associazioni ambientaliste ed enti locali. Chi eroga un servizio di car sharing gestisce una flotta di automobili ricoverate in uno o più parcheggi. L’utente che ha necessità di muoversi in auto, dopo essersi iscritto al servizio, preleva un’automobile dal parcheggio più vicino, la utilizza, e la riconsegna. Il gestore del servizio si prende carico di tutte le incombenze relative alla gestione del veicolo.
Per aiutare nella programmazione del servizio, è spesso possibile, o necessario, prenotare in anticipo il fitto dell’auto e specificare per quanto tempo se ne fruirà. La tariffa per il servizio è basata sulla durata dell’utilizzo e sulla percorrenza effettuata e, generalmente, comprende tutte le spese legate al possesso ed all’uso dell’auto (acquisto, manutenzione, tasse, assicurazione, carburante).
Car sharing
•permette di percepire il vero costo dell’auto ogni volta che si decide di usarla o, viceversa, permette di percepire il vero risparmio che si ottiene quando l’auto non viene utilizzata.
•rende, dunque, i costi dipendenti dall’uso del mezzo, a differenza del caso in cui si possiede un’auto propria dove i costi risultano indipendenti dall’utilizzo: acquisto, manutenzione, assicurazione e tasse sono costi fissi. In questo caso, infatti, sostenuti i costi fissi, quando si decide di usufruire del veicolo si percepisce di dover sostenere solo i costi relativi al carburante, al parcheggio, o al massimo, quelli relativi all’usura (gomme, freni, etc.).
•porta a sottovalutare il costo dell’auto e quindi ad utilizzarla più di quanto sia opportuno, anche dal punto di vista del proprio bilancio individuale o aziendale.
•Di conseguenza, usare un’auto in car sharing invece che una di proprietà, tende a ridurre l’utilizzo che se ne fa. Con lo sviluppo di questo servizio si avrebbero ripercussioni positive sulla congestione stradale.
I servizi di molte città italiane sono consorziati in un circuito nazionale ("ICS - Iniziativa CarSharing")], organo del Ministero dell'Ambiente, che ne garantisce l'omogeneità delle apparecchiature e l’inter - operabilità dei servizi (ogni abbonato può usare i servizi delle altre città aderenti al circuito). Altre città offrono un servizio di car sharing, seppur non integrato nel circuito nazionale. I servizi aderenti al circuito unico nazionale contano complessivamente circa 8.000 utenti, 310 auto e 173 parcheggi (dati febbraio 2007) e si trovano nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte Toscana e Veneto.
Car sharing
Inizio Auto Utenti Parcheggi
Bologna Ago. 2002 36 1350 19
Firenze Apr. 2005 22 606 18
Genova Lug. 2004 49 1240 33
Milano Sett. 2001 36 1.017 16
Modena Apr. 2003 17 223 13
Parma Feb. 2007
Rimini Estate 2002* Mar.2003 5 37 4
Roma Mar. 2005 10 305 5
Torino Nov. 2002 94 1293 56
Venezia Ago. 2002 41 1916 9
Totale 310 8023 173
Fonte: www.icscarsharing.it
I gestori car sharing
Il car pooling (termine inglese traducibile come "auto di gruppo"), è una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto.
Il car pooling
•Uno o più dei soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell'utilizzo, mentre gli altri contribuiscono con adeguate somme di denaro a coprire una parte delle spese sostenute dagli autisti.
•Tale modalità di trasporto è diffusa in ambienti lavorativi o universitari, dove diversi soggetti, che percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria, spontaneamente si accordano per viaggiare insieme. La pratica del condividere l'auto è maggiormente diffusa nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica è prevista anche nella segnaletica stradale, mentre trova tuttora bassissima applicazione in Italia.
Essendo le autovetture progettate per un minimo di 4 o 5 occupanti e spesso utilizzate dal solo guidatore, il car poolingpotenzialmente potrebbe migliorare la congestione del traffico, riducendo il numero di veicoli in circolazione senza necessità di investimenti in nuove infrastrutture. Il risparmio economico in termini di costo pro-capite relativamente a carburante, olio, pneumatici, pedaggi, costi di parcheggio, etc., sarebbe notevole. Inoltre si otterebbe una riduzione dell'inquinamento, sia atmosferico che acustico, sempre a causa del minor numero di mezzi in circolazione.