L'occupazione in FVG Dati al IV trimestre 2012 centro stampa ...provincia di Trieste presenta un...
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L'occupazione in FVGDati al IV trimestre 2012
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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Assessore regionale alle finanze, patrimonio e programmazione, ambiente, energia e politiche per la montagna Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione Servizio statistica e affari generali Corso Cavour, 1 – 34132 Trieste telefono: 040 3772228 e-mail: [email protected] Dirigente: Gianluca Dominutti Segreteria: Paola Cotterle e Elisa Steffè La pubblicazione “L'occupazione in Friuli Venezia Giulia. Dati al IV trimestre 2012” è stata curata da: Ilaria Silvestri La presente edizione è stata chiusa in redazione il giorno 18 aprile 2013 La pubblicazione è disponibile sul sito internet www.regione.fvg.it/statistica Riproduzioni e stampe, anche parziali, dovranno riportare in modo esplicito e visibile la fonte e la proprietà dell'informazione Trieste, aprile 2013
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Indice
Premessa ......................................................................................................................................................................................................3
Le forze di lavoro.......................................................................................................................................................................................4
La gestione delle crisi aziendali ...................................................................................................................................................... 10
I flussi in entrata e in uscita.............................................................................................................................................................. 14
Gli addetti nelle imprese private.................................................................................................................................................... 17
Gli infortuni sul lavoro ......................................................................................................................................................................... 21
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Premessa
I dati contenuti nel presente lavoro mirano a disegnare un quadro il più possibile completo della
condizione lavorativa in Friuli Venezia Giulia, con informazioni tratte da diverse fonti e il più possibile aggiornate.
Le fonti utilizzate sono le seguenti:
• I dati Istat ricavati dalla Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro. Dall’indagine, progettata per
garantire stime trimestrali a livello regionale, derivano le stime ufficiali e destagionalizzate delle forze di
lavoro, degli occupati e delle persone in cerca di occupazione.
• I dati Inps sull’ammontare delle ore di Cassa Integrazione Guadagni concesse nell’ambito della gestione
straordinaria, in deroga e ordinaria, nei ‘rami’ di attività economica industria, artigianato, commercio,
edilizia e ‘settori vari’. L’analisi delle ore concesse per provincia o classe di attività economica permettono
di individuare i settori e i territori maggiormente toccati dalla crisi.
• Le elaborazioni fornite dal sistema Ergon@t dell’Agenzia regionale del lavoro, a cui confluiscono i dati dei
centri per l’impiego. Essi riguardano gli ingressi nelle liste di mobilità per aziende con più o meno di 15
addetti. Vengono inoltre riportati l’ammontare di assunzioni e cessazioni, ossia i nuovi contratti avviati o i
contratti cessati per provincia del datore di lavoro. I dati al 2012 sono da considerarsi provvisori.
• Le informazioni contenute nell’Archivio statistico delle imprese attive (ASIA) dell’Istat, il registro delle
unità economiche che esercitano arti e professioni nelle attività industriali, commerciali e dei servizi alle
imprese e alle famiglie. L’Archivio fornisce informazioni identificative e strutturali (attività economica,
addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività, fatturato) delle imprese
che hanno svolto per almeno sei mesi nel corso dell’anno un’attività produttiva. Sono escluse le imprese
dei settori agricoltura, caccia e silvicoltura; pesca, piscicoltura e servizi annessi; amministrazione pubblica;
attività di organizzazioni associative; attività svolte da famiglie e convivenze; organizzazioni ed organismi
extraterritoriali; le unità classificate come istituzioni pubbliche e istituzioni private non profit. L’archivio
Asia imprese è il risultato dell’integrazione di informazioni provenienti da più fonti, sia amministrative che
statistiche.
• I dati provinciali contenuti nelle banche dati on line dell’Inail relativi a infortuni sul lavoro denunciati e
indennizzati e malattie professionali manifestatesi e indennizzate. L’istituto, ricevendo le denunce di
infortunio e di malattia professionale, dispone di un notevole numero di informazioni utili per la stesura
di statistiche e studi sul fenomeno infortunistico.
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Le forze di lavoro
Secondo i dati della rilevazione continua sulle forze lavoro dell’Istat, nel corso del 2012 risultano occupati
in FVG 507mila persone, circa 4 mila in meno rispetto al 2011. In termini congiunturali, dal quarto al terzo
trimestre del 2012 si sono registrati 7mila occupati in meno. Sono in cerca di occupazione 37 mila residenti in
FVG (di cui 20 mila femmine) e circa 526 mila sono inattivi (per età, indisponibilità al lavoro, ricerca inattiva).
L’ammontare degli occupati è cresciuto costantemente nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia
fino al 2007. A partire dal 2008, prima nelle province di Trieste e Gorizia, poi a Udine e Pordenone, lo stock è
cominciato a diminuire. In parte, e soprattutto per le province giuliane, su tale andamento influisce l’elevata età
media della popolazione. Anche l’andamento della disoccupazione mostra l’effetto della crisi economico
finanziaria iniziata a fine 2008 sul mercato del lavoro, in particolare nei settori dell’industria e quindi in modo più
accentuato nei territori di Udine e Pordenone.
Tavola 1 FVG Occupati, disoccupati e non attivi per sesso (migliaia, popolazione con più di 15 anni). Anni 2008 - 2012
M F TOT M F TOT M F TOT2008 303 219 522 8 15 23 199 318 5172009 295 213 508 14 15 28 204 327 5312010 290 218 508 15 15 31 209 322 5312011 288 222 511 12 16 28 213 318 531
I Trim 12 283 220 503 18 20 38 213 317 529II Trim 12 288 220 508 16 19 35 210 317 527
III Trim 12 289 222 511 16 18 33 209 316 525IV Trim 12 285 219 504 20 22 42 209 315 525
2012 286 220 507 17 20 37 210 316 526
FVG FVG FVGoccupati (migliaia) disoccupati (migliaia) non attivi (migliaia)
Fonte: Istat
Figura 1 FVG occupati e disoccupati per provincia (NI 2004=100). Anni 2007-2012 occupati NI 2004=100
90
95
100
105
110
2007 2008 2009 2010 2011 2012
ud go ts pn
disoccupati NI 2004=100
6080
100
120140160180
200220240
2007 2008 2009 2010 2011 2012
ud go ts pn
Fonte: Istat
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Il tasso di occupazione si attesta nel corso del 2012 al 63,6%, un valore inferiore al 2011 ma pari alla
media del 2010. Il tasso di occupazione italiano è invece pari al 56,9%. Il tasso di disoccupazione è aumentato in
maniera consistente nel triennio 2008-2010 (da 4,3 a 5,7 in FVG e da 6,7 a 8,4 in Italia), per rallentare il trend di
crescita nel 2011 con un valore regionale pari al 4,1%. Nel corso del 2012, invece, le stime della disoccupazione
mostrano un ulteriore aumento fino al 6,8%, in particolare per la forza di lavoro femminile (8,1%) più che per
quella maschile (5,8%); nell’ultimo trimestre dell’anno il differenziale è tornato crescere (7,6%). Anche la differenza
tra tasso di attività femminile e maschile (fino a 15,3 punti percentuali) è tornata a crescere nell’ultimo trimestre,
per quanto resti considerevolmente inferiore al dato italiano (20 punti percentuali).
La provincia di Pordenone mostra i tassi di occupazione e di attività più alti (67,1 e 72,2 nel 2012), e il
primato della partecipazione femminile al mercato del lavoro, con un tasso di attività superiore del 63,7%. La
provincia di Trieste presenta un tasso di disoccupazione sensibilmente inferiore alla media regionale, pari al 6,1%
complessivo e al 7,1% per la componente femminile.
Tavola 2 FVG Tassi di occupazione, di disoccupazione e di attività (valori percentuali). Anni 2008 - 2012
M F TOT M F TOT M F M-F2008 74,8 55,5 65,3 2,7 6,4 4,3 76,9 59,4 17,52009 72,6 54,1 63,4 4,5 6,4 5,3 76,1 57,8 18,32010 71,5 55,5 63,6 5,1 6,5 5,7 75,3 59,5 15,92011 71,7 56,6 64,2 4,1 6,5 5,2 74,9 60,6 14,3
I Trim 12 70,3 55,7 63,0 6,0 8,2 7,0 74,8 60,7 14,1II Trim 12 71,2 56,2 63,7 5,4 7,8 6,5 75,4 60,9 14,5
III Trim 12 71,9 56,6 64,3 5,2 7,4 6,1 75,9 61,1 14,8IV Trim 12 71,5 55,0 63,5 6,4 9,2 7,6 76,5 61,2 15,3
2012 71,2 56,0 63,6 5,8 8,1 6,8 75,7 61,0 14,7
FVG FVG FVGtasso di occupazione tasso di disoccupazione tasso di attività
Fonte: Istat Figura 2 Tassi di occupazione e di disoccupazione (valori percentuali). Anni 2010 - 2012
Tasso di occupazione %
50
55
60
65
70
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
T412
FVG Italia
Tasso di disoccupazione %
0
3
5
8
10
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
T412
FVG Italia
Fonte: Istat
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Tavola 3 FVG Tassi di occupazione, di disoccupazione e di attività per provincia (valori percentuali). Anno 2012 PROVINCE
M F TOT M F TOT M F TOTPordenone 80,5 63,7 72,2 75,6 58,5 67,1 5,9 8,2 6,9Udine 74,6 59,6 67,1 70,3 54,5 62,4 5,8 8,5 7,0Gorizia 75,6 60,9 68,4 71,1 55,7 63,5 5,9 8,5 7,0Trieste 71,1 60,6 65,8 67,2 56,2 61,6 5,3 7,1 6,1FVG 75,7 61,0 68,3 71,2 56,0 63,6 5,8 8,1 6,8
tasso di disoccupazionetasso di occupazionetasso di attività
Fonte: Istat Tavola 4 FVG Occupati per classe d’età (migliaia). Anni 2008 - 2012
Classe di età 15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anniTotale
15-64 anni
2008 30 122 176 138 47 5132009 26 115 172 137 50 5002010 26 107 169 145 54 5002011 24 102 167 152 58 5042012 19 97 163 153 65 496
Fonte: Istat
Circa il 65% degli occupati in Friuli Venezia Giulia sono impiegati nel settore dei servizi. Di questi, oltre 90
mila sono in ambito commerciale, ben 7 mila unità in meno rispetto alla media 2011 e una contrazione
tendenziale pari al 5% nell’ultimo trimestre. Il settore che registra la peggior crisi occupazionale è quello delle
costruzioni (-18,6% tendenziale) nel quale sono occupati 33 mila addetti. L’industria risente di una diminuzione
degli occupati di 8 mila unità. Il 2% degli occupati, infine, lavora nel settore primario (poco più di 10.000 unità, in
aumento tendenziale del 16%).
Tavola 5 FVG occupati per settore (migliaia e variazione % tendenziale T4 2012/T4 2011). Anni 2011 - 2012
Settore 2011 2012 T2 2012 T3 2012 T4 2012 var% tendenzialeAgricoltura 10 11 11 10 11Industria 175 167 172 165 164costruzioni 41 33 32 32 30Servizi 326 328 325 336 329commercio 98 91 86 99 92altre attività 228 237 239 237 237Totale 511 507 508 511 504
9,3-5,2
-18,6
2,0
4,9
-4,016,1
Fonte: Istat
Resta stabile al 15% la percentuale di occupati che lavorano a tempo parziale. Il lavoro part time è
caratteristica peculiare dell’occupazione femminile, con una incidenza pari al 29% sugli occupati di sesso
femminile, e solo del 4,5% nella componente maschile. Fino al 2010 gli occupati a tempo parziale erano
aumentati a fronte di una diminuzione degli occupati a tempo pieno, fenomeno in parte dovuto al fatto che la
crisi economica ha colpito prima i settori produttivi, come quello manifatturiero, che impiegano più manodopera
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maschile. Con l’evolversi della crisi, la perdita di occupazione si estende ai settori terziari, come quello del
commercio, più tipicamente femminili.
Cresce l’incidenza dell’occupazione a tempo determinato, che comprende i lavoratori cosiddetti atipici, e
si attesta al 12,5% (dato al 2011). Questa percentuale è però un dato di stock, che non tiene conto dei flussi in
entrata e uscita dal mercato del lavoro. I dati che saranno esaminati in seguito mostrano infatti che tra i nuovi
contratti la quota del tempo determinato è preponderante, come d’altra parte nei flussi di uscita, dato che la crisi
occupazionale colpisce particolarmente la componente precaria della forza lavoro, meno garantita dal punto di
vista contrattuale.
Tavola 6 FVG Occupati a tempo parziale e a tempo determinato sul totale degli occupati (valori %) anni 2006 - 2012
M F TOT M F TOT2006 4,6 31,5 15,8 10,2 12,9 11,42007 5,6 31,1 16,3 11,1 12,9 11,92008 4,6 31,5 16,1 10,9 15,4 12,92009 3,7 31,9 15,5 9,7 14,2 11,82010 4,1 32,1 16,1 10,8 13,6 12,12011 4,2 29,0 15,0 11,1 14,0 12,52012 4,5 29,0 15,3 nd nd nd
occupati a tempo determinato %occupati a tempo parziale %
Fonte: Istat
Il tasso di disoccupazione di lunga durata (ovvero superiore ai 12 mesi) è pari a 2,8% nel 2012 in costante
aumento a partire dal 1,4% del 2008, ma inferiore al valore nazionale, pari al 5,6.
Il tasso di disoccupazione tra i laureati o in possesso di titoli di educazione terziaria è, nel 2012, pari al
5,4% ovvero 1,3 punti percentuali superiore rispetto al 2011 ma comunque inferiore al tasso calcolato sull’intera
popolazione; il tasso di disoccupazione tra i giovani in età 25-34 (la componente più giovane ma potenzialmente
“stabile” della forza lavoro) è pari a 9,5% (il dato nazionale è pari al 14,9%, del Nord Est al 8,6%) e particolarmente
alto per la componente femminile (14,2%): si registrano 97 mila occupati contro i 122 mila del 2008 (-21% in
cinque anni). Nelle fasce d’età 45-54 e 55-64 anni, lo stock di occupati è aumentato, nello stesso periodo,
rispettivamente del 10% e del 37%.
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Tavola 7 FVG tassi di disoccupazione di lunga durata, per popolazione con laurea e per popolazione in età 25-34 anni (valori %). Anni 2008-2012
M F MF M F MF M F MF2008 0,8 2,4 1,4 3,0 4,1 3,6 4,1 8,0 5,92009 1,4 1,7 1,5 4,0 6,0 5,0 5,5 6,3 5,92010 2,3 2,0 2,2 3,6 5,7 4,8 5,9 8,1 6,92011 2,0 3,0 2,4 2,1 5,9 4,1 5,2 8,4 6,62012 2,2 3,5 2,8 3,6 7,0 5,4 5,6 14,2 9,5
PeriodoLunga durata Laurea 25-34 anni
Fonte: Istat
La ripartizione dei disoccupati per condizione professionale evidenzia che su un totale di circa 37 mila
disoccupati registrati nel 2012, il 60% era prima occupato, il 25% era prima inattivo ed il 15% è senza precedenti
esperienze lavorative (inoccupato).
Tra gli inattivi in età lavorativa (247 mila persone tra i 15 e i 64 anni) è in consistente diminuzione il
numero di coloro che non sono disponibili a lavorare (dai 223 mila del 2011 ai 212 mila del 2012) e nella fascia
d’età 55-64 anni, per effetto delle nuove politiche di accesso alla pensione. Circa 30 mila sono gli inattivi che però
si dichiarano disponibili a lavorare o comunque hanno cercato lavoro anche se non attivamente. Dal 2008 ad oggi
tale condizione, ai confini tra la disoccupazione e lo “scoraggiamento” conta circa 10 mila unità in più.
Figura 3 FVG Disoccupati per condizione professionale (valori %). Anni 2006-2012
36,9%
38,4%
45,7%
56,8%
52,1%
50,4%
59,7%
39,7%
34,6%
35,7%
29,2%
34,1%
28,0%
24,7%
23,4%
27,0%
18,6%
14,0%
13,9%
21,6%
15,6%
0% 25% 50% 75% 100%
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Ex occupati Ex inattivi Senza esperienza di lavoro
Fonte: Istat
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Tavola 8 FVG inattivi in età lavorativa per sesso (migliaia e variazione % tendenziale T4 2012/T4 2011). Anni 2010-2012
2010 2011 2012 T2 2012 T3 2012 T4 2012 var% tendenzialemaschi 98 99 95 96 94 92femmine 158 154 152 152 151 150
totale FVG 256 253 247 249 245 242totale Italia 14.951 14.972 14.386 14.288 14.603 14.213
-8,5-5,0
-6,4-3,2
Fonte: Istat
Nel 2012, risultano occupati il 18,5% dei giovani, ben 10 punti percentuali in meno rispetto al 2008 (19
mila unità contro le 30 mila del 2008); si registra inoltre la consistente riduzione dell’occupazione tra i giovani di
sesso maschile, passata dal 33,2% del 2009 al 20,3% del 2012. Il tasso di disoccupazione per la popolazione 15-
24 anni è pari al 30,5% in FVG e del 35,3% in Italia.
Tavola 9 FVG tassi di occupazione attività e disoccupazione per la popolazione 15-24 (valori %). Anni 2008-2012
M F MF M F MF M F MF2008 37,7 21,8 29,8 42,6 26,5 34,6 11,5 17,7 13,92009 33,2 17,4 25,4 38,5 23,9 31,3 13,7 27,4 18,92010 29,9 21,6 25,8 35,1 27,7 31,5 14,8 22,1 18,02011 28,5 18,9 23,7 33,7 26,2 30,0 15,6 27,9 20,92012 20,3 16,7 18,5 29,8 23,3 26,6 32,0 28,4 30,5
PeriodoTasso di occupazione 15-24 Tasso di attività 15-24 Tasso di disoccupazione 15-24
Fonte: Istat
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La gestione delle crisi aziendali
La Cassa integrazione guadagni ordinaria interviene a sostegno delle imprese nel caso di sospensione o
riduzione dell'attività produttiva dovuta ad eventi temporanei non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori.
Secondo le gestioni straordinaria e soprattutto in deroga, le ore di integrazione salariale vengono concesse
quando l'azienda si trova in condizione di ristrutturazione, riorganizzazione, conversione, crisi aziendale, ecc., e
precede spesso la messa in mobilità di parte delle maestranze. In genere, sono gli interventi straordinari e
soprattutto quelli in deroga ad essere ritenuti un migliore indicatore di crisi produttive e occupazionali.
In termini complessivi le ore autorizzate di cassa integrazione sono in aumento dell’11,7% : da oltre
21milioni (per tutte le gestioni) di ore di integrazione salariale concesse nel 2011, a 24.151.410 nel 2012, che
corrispondono a circa 14.600 lavoratori FTE (equivalenti a tempo pieno, secondo la convenzione che ipotizza un
monte ore annuo pari a 1.650). Di esse, oltre il 60% riguarda la gestione straordinaria (14 milioni di ore, in
diminuzione), il 27% la gestione ordinaria (oltre 6 milioni di ore, +40 % in un anno, ma in diminuzione rispetto al
2009) e il 12% la gestione in deroga (meno di 3 milioni di ore). Rispetto a quanto accade a livello italiano, in Friuli
Venezia Giulia è maggiore, proporzionalmente, il ricorso alle ore CIG secondo le gestioni straordinaria e in deroga.
Tavola 10 FVG ore autorizzate di Cig per gestione. Anni 2009-2012 CIG 2009 2010 2011 2012 var% 12/11
Ordinaria 10.904.518 6.546.437 4.605.978 6.467.936Straordinaria 5.262.003 14.628.721 15.261.241 14.689.855In deroga 1.522.772 4.750.734 1.754.748 2.993.619Totale 17.689.293 25.925.892 21.621.967 24.151.410
70,611,7
-3,740,4
Fonte: INPS Figura 4 ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria e straordinaria (NI 2008=100). Anni 2011 - 2012
Cig straordinaria
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
611
711
811
911
1011
1111
1211
112
212
312
412
512
612
712
812
912
1012
1112
1212
FVG ITALIA
Cig ordinaria
0
100
200
300
400
500
600
611
711
811
911
1011
1111
1211
112
212
312
412
512
612
712
812
912
1012
1112
1212
FVG ITALIA Fonte: INPS
-
11
A livello provinciale, circa metà delle ore di Cig straordinaria e in deroga sono state concesse nella
provincia di Udine, mentre il pordenonese detiene il primato delle ore concesse secondo la gestione ordinaria, che
riguarda solo i rami industria ed edilizia. Le considerazioni sul ricorso a questo tipo di ammortizzatore sociale in
Friuli Venezia Giulia non possono prescindere dalle differenti strutture produttive dei territori: la Cassa
integrazione è stata applicata, con sempre maggior ricorrenza a partire dal 2008, nelle province di Udine e
Pordenone, nelle quali è più intensa la concentrazione manifatturiera e le aziende industriali sono di più grandi
dimensioni. La Cassa in deroga invece, estesa anche ai rami commercio e artigianato, è tendenzialmente più
equamente distribuita tra le provincie.
Tavola 11 FVG ore autorizzate di Cig per gestione e provincia. Anno 2012
Figura 5 FVG ore autorizzate di Cig per provincia (NI 2005=100) . Anni 2007-2012
CiG totale NI 2005=100
30
230
430
630
830
2007 2008 2009 2010 2011 2012
go pn ts ud
Fonte: INPS Tavola 12 FVG ore autorizzate di Cig per ramo economico. Anni 2009-2012
2009 2010 2011 2012 var% 12/11Industria 14.693.324 20.933.578 17.849.682 18.503.993Edilizia 1.479.536 2.161.538 2.000.361 2.500.383Artigianato 549.263 608.518 353.289 625.154Commercio 952.513 2.183.983 1.369.593 2.487.342Settori vari 14.657 38.275 49.042 34.538Totale 17.689.293 25.925.892 21.621.967 24.151.410
3,725,0
77,081,6
11,7
-29,6
Fonte: INPS
I dati registrano un sensibile incremento nel 2012 della cassa integrazione nel commercio e
nell’artigianato (81,6% e 77% rispettivamente), in misura inferiore in edilizia (25%).
La meccanica risulta il settore industriale di maggior peso, con circa la metà delle ore complessivamente
autorizzate, attestandosi a oltre 9 milioni e 900 mila ore nel corso del 2012, stabili rispetto allo scorso anno.
Settori industriali e artigianali di peso e con forti segnali di crisi nell’anno in corso sono invece il legno (22% di ore
Ordinaria Straordinaria Deroga TotaleGorizia 838.901 2.122.484 483.975 3.445.360Pordenone 3.272.337 4.205.288 746.426 8.224.051Trieste 653.656 798.400 452.683 1.904.739Udine 1.703.042 7.563.683 1.310.535 10.577.260
-
12
sul totale, oltre 4 milioni, in aumento del 15% in un anno) e la chimica e gomma plastica (il 7% del totale, +30% di
ore concesse in un anno). I settori metallurgico e della lavorazione di minerali non metalliferi mostrano un
andamento tendenzialmente positivo (-57% e -18% rispettivamente).
Figura 6 FVG ore autorizzate di Cig per ramo economico e provincia (valori %). Anno 2012
14,1
9,4
9,8
20,4
35,9
30,7
34,9
23,5
6,0
15,5
9,4
14,0
43,9
44,4
45,8
42,1
0,0% 25,0% 50,0% 75,0% 100,0%
Industria
Edilizia
Artigianato
Commercio
go pn ts ud
Fonte: INPS
Tavola 13 FVG ore autorizzate di Cig per settore industriale e artigianale. Anni 2009-2012 settori industriali e artigianali 2009 2010 2011 2012 var% 12/11Legno 2.858.543 2.766.100 3.584.956 4.138.205Alimentari 256.445 388.525 360.996 156.227Metallurgiche 997.562 713.008 402.046 358.396Meccaniche 8.363.688 13.234.388 9.665.977 9.906.149Tessili 337.177 235.891 219.773 335.629Chimica petrolchimica, gomma plastica 606.219 1.149.554 1.005.538 1.308.711Lavorazione minerali non metalliferi 378.167 793.236 1.068.327 879.730Carta, stampa ed editoria 305.129 316.412 258.303 620.370Installazione impianti per l'edilizia 162.362 456.497 517.069 614.392Trasporti e comunicazioni 434.105 677.984 409.118 432.101
15,4-56,7
-10,92,5
52,730,2
-17,7140,2
18,85,6
Fonte: INPS
Un ulteriore indicatore di crisi è costituito dal numero di lavoratori che entrano nelle liste di mobilità,
misura di sostegno al reddito che spesso segue periodi di cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Gli ingressi in mobilità sono aumentati di circa 2 mila unità nel 2012 rispetto al 2011, attestandosi a oltre
i 10 mila lavoratori e superando il dato del 2009, anno di picco con 9.200 ingressi . L’incremento più consistente si
è registrato a Udine (+33%). Cresce la mobilità femminile (+26% in un anno), con maggior consistenza di quella
maschile (+22%). In generale la mobilità continua a colpire di più i lavoratori di sesso maschile, con quasi il 60%
degli ingressi.
-
13
La maggior parte degli ingressi è non indennizzata, perché avviene in seguito a licenziamenti individuali
da imprese con meno di 15 dipendenti (L.236/93).
Tavola 14 FVG inserimenti in lista di mobilità per provincia. Anni 2008-2012 GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE FVG
2008 900 1.342 1.018 2.643 5.9032009 1.098 2.889 1.267 4.028 9.2822010 1.189 2.114 1.152 3.537 7.9922011 1.471 2.136 1.240 3.280 8.1272012 1.616 2.539 1.513 4.377 10.045
var% 2012/2011 9,9 18,9 22,0 33,4 23,6
Fonte: Ergon@t, dati provvisori Figura 7 FVG inserimenti in lista di mobilità per sesso e tipo di lista. Anni 2009-2012
mobilità per sesso
0200400600800
10001200140016001800
T109
T209
T309
T409
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
T412
F M
mobilità per tipo di lista
0200400600800
100012001400160018002000
T109
T209
T309
T409
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
T412
L.223/91 L.236/93 art.4
Fonte: Ergon@t, dati provvisori
-
14
I flussi in entrata e in uscita
L’andamento dei flussi in entrata e in uscita dal mondo del lavoro si possono dedurre dai dati sui nuovi
contratti stipulati e registrati dai Centri per l’Impiego e sulle cessazioni dei rapporti di lavoro, ossia i contratti di
lavoro dipendente o assimilato, sia privato che pubblico (da cui, a causa del mutamento recente della normativa,
sono stati rimossi gli avviamenti del settore ATECO 97 “- Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro
per personale domestico”, che vengono comunicati a Inps dalle famiglie stesse). Si precisa, per una corretta
interpretazione del dato, che lo stesso lavoratore può essere stato assunto o aver cessato un rapporto di lavoro
più volte nel periodo considerato.
La stipulazione di nuovi contratti e la loro eventuale scadenza sono fenomeni fortemente stagionali:
sono più ricorrenti gli avviamenti all’inizio dell’anno o alla fine dell’estate, e più numerose le cessazioni alla fine di
dicembre. Perciò è utile confrontare gli stessi periodi di anni diversi, disegnando così il quadro tendenziale. I dati a
disposizione confermano la difficile congiuntura economica: durante il terzo trimestre del 2012 il numero di nuovi
contratti risulta in diminuzione del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Analogamente, si è registrato un
progressivo calo delle cessazioni di contratti (-3,5%). Si ha perciò che a partire dal 2009 il numero delle assunzioni
nette (assunzioni – cessazioni) risulta negativo. Va considerato a questo proposito, che un numero consistente di
cessazioni può essere indice, più che di una crisi in atto, della dinamicità del mercato del lavoro: il dato va perciò
letto collocandolo nel contesto generale.
Tavola 15 FVG assunzioni, cessazioni e tasso di turnover % (assunzioni/cessazioni). Anni 2008-2012 Assunzioni Cessazioni Assunzioni nette Turnover %
2008 257.997 253.514 4.483 101,82009 214.585 222.430 -7.845 96,52010 220.556 221.675 -1.119 99,52011 230.865 231.859 -994 99,6
T1 2012 58.073 45.689 12.384 127,1T2 2012 59.531 57.460 2.071 103,6T3 2012 54.694 62.112 -7.418 88,1
var%T3 2012/2011 -7,4 -3,5 -40,3 -3,7 *
Nota: * differenza percentuale Fonte: Ergon@t, dati provvisori
Nell’anno 2011 si è avuta una ripresa delle assunzioni (oltre 230 mila unità) e del turnover (vicino al
100%). Il tasso di turnover permette un confronto diretto, tramite il loro rapporto, tra il numero degli avviamenti e
quello delle cessazioni di contratti: tale indice è pari al 100% quando ogni cessazione è “compensata” da una
nuova assunzione, inferiore al 100% se le cessazioni sono state più numerose delle assunzioni. In un mercato del
lavoro in espansione, qual era nel 2008, il turnover è stato superiore al 100%, per poi diminuire negli anni
successivi.
-
15
Figura 8 FVG assunzioni e cessazioni di contratti (medie mobili in migliaia e variazioni percentuali tendenziali). Anni 2009-2012
40
50
60
70
80
I 200
9
II 200
9
III 20
09
IV 20
09I 2
010
II 201
0
III 20
10
IV 20
10I 2
010
II 201
1
III 20
11
IV 20
11I 2
012
II 201
2
III 20
12
Mig
liaia
assunzioni cessazioni
-30
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
10
15
20
T109
T209
T309
T409
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
var% tendenziale assunzionivar% tendenziale cessazioni
Fonte: Ergon@t, dati provvisori
Figura 9 FVG assunzioni e indice di turnover per provincia (valori in migliaia e in percentuale su medie mobili). Anni 2009-2012
assunzioni
5
8
10
13
15
18
20
23
25
T408
T109
T209
T309
T409
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
Mig
liaia
Go Pn Ts Ud
turnover
80
85
90
95
100
105
110
T408
T109
T209
T309
T409
T110
T210
T310
T410
T111
T211
T311
T411
T112
T212
T312
Go Pn Ts Ud
Fonte: Ergon@t, dati provvisori
A livello provinciale, si nota che la contrazione negli avviamenti al lavoro è stata particolarmente marcata
nel 2009 nel territorio di Pordenone, la provincia a maggior vocazione industriale della nostra regione. Nella
stessa provincia, a partire dal 2010, la ripresa del mercato del lavoro è stata più decisa, con aumenti tendenziali
anche del 20% (al primo trimestre del 2011), in calo però nel 2012. Risultano più critici, rispetto a quanto rilevato
in Friuli Venezia Giulia nel complesso, gli andamenti delle assunzioni nella provincia di Trieste (-13% tendenziale al
terzo trimestre 2012). Nelle restanti province i flussi registrati nel 2011 davano timidi segnali di ottimismo,
mentre le stime tendenziali per il 2012 indicano una contrazione del mercato del lavoro in tutti i territori della
regione.
-
16
Tavola 16 FVG assunzioni e cessazioni per provincia. Anni 2008-2012
Gorizia Pordenone Trieste Udine Gorizia Pordenone Trieste Udine2008 26.793 53.989 52.314 95.449 26.538 54.583 51.284 94.1222009 22.186 41.279 46.006 78.966 22.903 44.685 46.406 82.9732010 23.560 44.815 42.462 81.101 23.781 44.477 43.056 81.9832011 23.856 47.537 41.710 86.096 24.809 47.276 41.933 85.797
T1 2012 5.853 12.480 11.161 21.974 4.725 9.288 8.790 17.146T2 2012 5.662 10.306 10.423 23.344 5.276 12.063 10.939 20.865T3 2012 6.399 10.493 8.691 21.381 6.771 10.868 8.965 26.058
var%T3 2012/2011 -4,7 -11,5 -13,1 -3,4 -8,1 -6,4 -6,4 0,9
Assunzioni Cessazioni
Fonte: Ergon@t, dati provvisori Tavola 17 FVG assunzioni per tipo di contratto. Anni 2008-2012
2008 2009 2010 2011 2012 var% 12/11Apprendistato 9.030 6.498 6.298 6.387 5.864Determinato 185.071 155.278 162.649 170.537 172.810Indeterminato 58.588 39.729 34.880 34.461 25.311Altri 5.308 13.080 16.729 19.480 18.699Totale 257.997 214.585 220.556 230.865 222.684
-8,2
-4,0-3,5
1,3-26,6
Fonte: Ergon@t, dati provvisori
I dati di flusso in entrata mostrano la crescita della componente femminile del mercato del lavoro: le
assunzioni di lavoratrici (pari al 53% del totale) superano infatti quelle dei lavoratori di sesso maschile. La
percentuale di assunzioni di personale straniero sul totale risulta pari a circa il 20%, ed è in diminuzione. Spicca
inoltre il calo dei nuovi contratti a tempo indeterminato (più che dimezzati rispetto al 2008), a favore di altre
tipologie quali il lavoro a tempo determinato (comprese le collaborazioni, il lavoro a progetto, il lavoro occasionale
e il tirocinio), che costituiscono il 77% di tutti gli avviamenti, in aumento. Tra gli altri tipi di contratto il lavoro
intermittente è quello più frequente.
Figura 10 FVG assunzioni per sesso (valori in migliaia) e provenienza del lavoratore (in percentuale sul totale). Anni 2008-2012
117
136
105
122
80
90
100
110
120
130
140
2008 2009 2010 2011 2012
Mig
liaia
F M
8,3 8,2 8,38,5 8,3
12,1 12,1 12,111,6
11,2
6
8
10
12
14
2008 2009 2010 2011 2012
%comunitari %extraUE
Fonte: Ergon@t, dati provvisori
-
17
Gli addetti nelle imprese private
Per quanto riguarda la forza lavoro rilevata dall’Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) dell’Istat, si
può notare che nel corso del 2010 il 58,7% degli addetti è occupato in imprese del terziario, percentuale inferiore
a quella nazionale, pari al 63%. Tra i settori del terziario con maggior incidenza si registrano il Commercio (17,5%),
l’alloggio e la ristorazione (7,1%) e le attività professionali (6,8%). La struttura produttiva della nostra regione
risulta più concentrata in termini di addetti nel settore secondario, in particolare nell’industria in senso stretto,
che comprende il 31% degli addetti (solo il 26% a livello nazionale). Il settore delle costruzioni occupa il 10% degli
addetti delle imprese rilevate dall’archivio.
Il peso dell’industria a discapito del terziario sta progressivamente diminuendo negli ultimi anni. Nella
provincia di Pordenone, quella a maggior vocazione industriale, gli addetti ai servizi erano il 44% del totale nel
2007 e sono il 49% nel 2010 (pari a 47.905 unità). La provincia in cui il peso dei servizi è maggiore è quella di
Trieste con 51.087 addetti nel terziario (contro i 24 mila di industria e costruzioni ) in diminuzione rispetto al 2008
e al 2009, ma che costituiscono comunque oltre il 67% del totale..
Figura 11 FVG addetti delle imprese attive per settore economico (valori percentuali). Anno 2010
Attività professionali 6,8
Alloggio e ristorazione 7,1
Trasporti e logistica 4,2 Servizi
58,7
Commercio 17,5
Industria insenso stretto
31,2
Costruzioni 10,0
Attività finanziarie e assicurative 5,1
Noleggio, agenzie viaggio, supporto alle imprese 5,7
Fonte: elaborazione su dati Istat, Asia
I dati a disposizione mostrano chiaramente l’effetto della crisi economica sullo stock degli addetti a
partire dal 2009, con una diminuzione generale sia nella nostra regione che in Italia. Si registra un calo pari al 4,4%
degli addetti nell’industria in senso stretto, soprattutto quella del legno, la fabbricazione di prodotti in metallo e
di mobili; del 4,6% nell’ambito dei trasporti e della logistica, del 3,8 delle costruzioni e del 4,6 del commercio (che
impegna oltre 67.000 addetti). In controtendenza alcune attività dei servizi: sono aumentati gli addetti nelle
-
18
attività immobiliari (+2,8%), nei servizi di noleggio, agenzie viaggio, supporto alle imprese (+3,2%) nell’istruzione
(+5,7), nella sanità e nell’assistenza sociale (+4,6), qui considerate esclusivamente nell’ambito privato.
Di pari passo, il progressivo aumento della dimensione media delle aziende caratteristica della crescita
economica fino all’anno 2008, ha subito nel 2009 una battuta d’arresto, in conseguenza delle numerose
ristrutturazioni aziendali. Nel 2010 si contano 4,2 addetti per impresa nella nostra regione, contro il 3,8 italiano.
Tavola 18 FVG addetti delle imprese attive per settore economico e provincia. Anni 2008 - 2010
Gorizia Pordenone Trieste UdineINDUSTRIA 14.644 60.332 25.427 71.680 SERVIZI 19.402 48.407 52.160 98.028 INDUSTRIA 13.931 50.783 24.979 68.731 SERVIZI 19.167 47.812 51.488 98.964 INDUSTRIA 13.446 48.920 24.064 65.195 SERVIZI 18.732 47.905 51.087 98.200
2008
2009
2010
Fonte: elaborazione su dati Istat, Asia Tavola 19 FVG addetti delle imprese attive per settore economico e provincia. Anni 2008 - 2010
2008 2009 2010 var% 10/09
Industria in senso stretto 131.927 119.858 114.585 -4,4di cui:Industrie alimentari 7.331 7.048 7.198 2,1Industria del legno 7.703 6.971 6.056 -13,1Lavorazione di minerali non metalliferi 5.535 5.285 4.981 -5,8Metallurgia 5.595 5.260 5.116 -2,7Fabbricazione di prodotto in metallo 19.048 17.773 16.711 -6,0Fabbricazione di macchinari 17.148 16.706 16.375 -2,0Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 9.798 9.729 9.499 -2,4Fabbricazione di mobili 19.434 18.324 17.572 -4,1
Costruzioni 39.691 38.158 36.722 -3,8
Servizi 217.997 217.432 215.924 -0,7di cui:Commercio 68.895 67.296 64.214 -4,6Trasporti e logistica 17.591 16.218 15.474 -4,6Alloggio e ristorazione 26.483 26.415 26.162 -1,0Servizi di informazione e comunicazione 8.282 8.080 8.087 0,1Attività finanziarie e assicurative 18.383 18.744 18.843 0,5Attività immobiliari 7.259 7.520 7.728 2,8Attività professionali 25.123 24.599 24.834 1,0Noleggio, agenzie viaggio, supporto alle imprese 20.064 20.272 20.919 3,2Istruzione (*) 1.395 1.457 1.539 5,7Sanità e assistenza sociale (*) 14.960 16.077 16.822 4,6Attività artistiche e sportive 2.934 2.916 2.976 2,0Altri servizi 8.509 9.117 9.164 0,5
(*) esclusi le PP. AA. Fonte: elaborazione su dati Istat, Asia
-
19
Figura 12 Addetti totali (NI 2003=100) e addetti medi per impresa. Anni 2004-2010
Addetti totali NI 2003=100
70
80
90
100
110
120
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
FVG Italia
Addetti medi per impresa
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
FVG Italia
Fonte: elaborazione su dati Istat, Asia
Il numero medio di addetti per impresa nel settore industriale è pari a 13 unità, con punte di 112 addetti
nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto e 81 nella metallurgia. Più ridotte le dimensioni delle imprese del
legno (6,2 addetti), che occupano circa 67 mila addetti, in calo nell’ultimo anno del 13%. Il settore delle costruzioni
occupa oltre i 36 mila addetti, in aziende di ridotte dimensioni (3 addetti in media, in linea con il dato italiano).
Nel settore dei servizi le imprese sono di dimensioni notevolmente inferiori, data l’incidenza di ditte
individuali, soprattutto nella libera professione e nelle attività immobiliari (meno di due addetti in media). Di
maggior dimensioni le aziende dedicate a finanza e assicurazioni (11,4 addetti medi) e ai servizi alle imprese,
noleggio, agenzie viaggi (8,3).
-
20
Figura 13 FVG numero medio di addetti per impresa, per settore economico. Anno 2010
13,0
9,56,2
11,6
11,429,3
15,0
2,9
3,3
3,1
5,83,8
4,011,4
1,71,8
8,32,7
3,42,8
2,2
- 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Industria in senso stretto
di cui:
Industrie alimentari
Industria del legno
Lavorazione di minerali non metalliferi
Metallurgia
Fabbricazione di prodotto in metallo
Fabbricazione di macchinari
Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
Fabbricazione di mobili
Costruzioni
Servizi
di cui:
Commercio
Trasporti e logistica
Alloggio e ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
Attività professionali
Noleggio, agenzie viaggio, supporto alle imprese
Istruzione (*)
Sanità e assistenza sociale (*)
Attività artistiche e sportive
Altri servizi
80,9
111,8
+
Fonte: elaborazione su dati Istat, Asia
-
21
Gli infortuni sul lavoro
I dati sugli infortuni del periodo 2006 – 2011 indicano una progressiva contrazione del fenomeno a livello
sia locale che nazionale. La crisi economico finanziaria iniziata a fine 2008 ha ulteriormente influito sulla
diminuzione del numero dei casi denunciati degli ultimi anni, date le crisi occupazionali in ambiti tradizionalmente
più rischiosi come l’industria e le costruzioni.
Nel 2011 sono stati denunciati in Friuli Venezia Giulia 19.778 infortuni sul lavoro, l’8% in meno in un anno.
Gli infortuni mortali sono stati 18 di cui 11 nella provincia di Pordenone. Se i casi mortali sono in diminuzione, il
tasso di mortalità (che è un indice di gravità) risulta invece abbastanza costante nel quinquennio considerato e
rimane inferiore al dato nazionale; 4.647 sono gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri, il 24% del totale di quelli
denunciati (in Italia è il 16%). Questa fattispecie è in diminuzione del 6,2%, in particolare nelle provincie di
Pordenone e Gorizia. L’incidenza della componente femminile è pari al 32%, in linea con il dato italiano, e in
crescita negli ultimi anni.
Tavola 20 FVG infortuni denunciati per provincia. Anni 2006 - 2011 GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE TOTALE di cui mortali
2006 4.064 7.575 5.252 11.321 28.212 282007 3.990 7.770 5.239 11.051 28.050 272008 3.701 6.987 4.941 10.318 25.947 262009 3.318 5.494 4.731 8.772 22.315 202010 3.183 5.258 4.549 8.545 21.535 182011 2.789 4.638 4.377 7.974 19.778 18
var% 2011/2010 -12,4 -11,8 -3,8 -6,7 -8,2 0,0
Fonte: Inail
Figura 14 infortuni denunciati (NI 2002=100) e tasso di mortalità degli infortuni (valori percentuali). Anni 2006 - 2011
infortuni denunciati NI 2004=100
40
60
80
100
120
2006 2007 2008 2009 2010 2011
FVG ITALIA
tasso di mortalità degli infortuni %
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2006 2007 2008 2009 2010 2011
FVG ITALIA
Fonte: Inail
-
22
incidenza % infortuni lavoratori stranieri
10
15
20
25
30
2007 2008 2009 2010 2011
FVG ITALIA
Tavola 21 Infortuni di lavoratori stranieri denunciati per provincia. Anni 2007 - 2011 GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE TOTALE
2007 833 2.175 955 2.517 6.4802008 827 2.080 1.037 2.403 6.3472009 794 1.482 949 1.925 5.1502010 711 1.424 963 1.854 4.9522011 622 1.255 924 1.846 4.647
var% 2011/2010 -12,5 -11,9 -4,0 -0,4 -6,2
Fonte: Inail Figura 15 Incidenza degli infortuni a lavoratori stranieri e tasso di femminilizzazione (valori percentuali). Anni 2007 - 2011
tasso di femminilizzazione %
20
25
30
35
40
2007 2008 2009 2010 2011
FVG ITALIA
Fonte: Inail
Per un’analisi della gravità si ricorre ai dati sui casi definiti (cioè infortuni e malattie la cui pratica
amministrativa si è conclusa) e indennizzati dall’Istituto, per i quali quindi si può stabilire la conseguenza. La
conseguenza è “temporanea” se ha provocato un’astensione dal lavoro superiore a 3 giorni ma si sono conclusi
con la completa guarigione clinica senza postumi permanenti o con postumi permanenti di grado di inabilità o di
menomazione inferiore al limite indennizzabile. È invece “permanente” se ha provocato un’inabilità durevole non
inferiore al 6% ed è previsto un indennizzo in capitale (se meno grave) o una rendita (se più grave). Risulta quindi
che su 12.680 infortuni indennizzati, il 5,6% hanno avuto nella nostra regione una conseguenza permanente
(compresa la morte), contro il 7,4% in Italia.
Le malattie professionali risultano in aumento del 13% nel 2011 (+10% in Italia), in particolare nelle
province di Gorizia e Trieste, attestandosi a 1.409 casi in totale. Nel caso delle malattie professionali l’esito è
quasi sempre permanente (95% circa dei casi), in linea con il dato nazionale.
-
23
Tavola 22 Infortuni definiti per tipo di conseguenza e provincia. Anno 2011
Provincia TemporaneaPermanente in
capitalePermanente in
renditaPermanente
totale Morte TOTALEGorizia 1.668 85 11 96 2 1.766Pordenone 2.809 112 27 139 11 2.959Trieste 2.536 119 32 151 3 2.690Udine 4.954 242 66 308 3 5.265FVG 11.967 558 136 694 19 12.680ITALIA 452.991 28.623 6.493 35.116 845 488.952
Fonte: Inail Figura 16 Malattie professionali manifestate. Anni 2006 - 2011
malattie professionali NI 2004=100
40
60
80
100
120
140
160
180
2006 2007 2008 2009 2010 2011
FVG ITALIA
Fonte: Inail Tavola 23 Malattie professionali manifestate e indennizzate per tipo di conseguenza e provincia. Anno 2011
TemporaneaPermanente in
CapitalePermanente in
RenditaPermanente
Totale Morte TOTALEGorizia 3 19 30 49 10 62Pordenone 10 36 11 47 57Trieste 12 139 59 198 10 220Udine 12 134 64 198 6 216FVG 37 328 164 492 26 555ITALIA 738 9.833 3.074 12.907 340 13.985
Fonte: Inail
2010 2011var%
2011/2010GORIZIA 150 164 9,3PORDENONE 179 181 1,1TRIESTE 423 563 33,1UDINE 494 501 1,4FVG 1.246 1.409 13,1