L'OblòSulCortile_2009cDicembre

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Oblò sul Cortile Liceo classico g. carducci anno IV numero 1 dicembre '09 SORRY! Nello scorso numero ("Speciale Elezioni") abbiamo commesso un errore: responsabile dell'Orchestra del Carducci non è Damon Arabsolgar, ma Martin Nicastro, rappresentante alla Consulta Provinciale degli Studenti. Arabsolgar si occupa, invece, della sala prove. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori. Sommario Le ultime sui Sette Savi..........................2 “Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza e leggo un libro”. Groucho Marx........................................3 Intervista a Martin, rappresentante della Consulta Provinciale...............................4 Lo scontro quotidiano.............................5 L'orchestra dei Carducciani.....................5 Questioni di vita e di morte.....................6 The Rocky Horror Picture Show Came Back To Milan! ...............................................7 The Raconteurs.....................................7 ECCOCI! Dopo lo speciale sulle elezioni, ecco finalmente il nostro primo numero serio! Con un po’ di ritardo a causa di vari problemi. Il più impor- tante di questi è lo scarso numero di redattori: invitiamo tutti voi dunque a partecipare alle redazioni (giovedì alla sesta ora in Aula Studenti) o a mandarci articoli all’indiriz- zo e-mail: [email protected] . Collaborate, collabo- rate, collaborate perché abbiamo bisogno di voi!! Abbiamo anche un blog (oblocarducci.blogspot.com ), che al mo- mento contiene solo una deludente isolata frase di benve- nuto, ma che durante queste vacanze verrà sistemato ed ampliato a dovere. E’ bene che siate a conoscenza di una realtà a cui tenia- mo molto: l’Associazione Giornalini Scolastici (A.Gi.Sco). E’ un progetto nato qualche anno fa e consiste in un gior- nalino, di dimensioni simili al nostro, che raggruppa i gior- nalini dei più importanti licei di Milano (tra cui ovviamente c’è anche il nostro). Possono scriverci tutti gli studenti di tali licei, dunque coraggio! basta mandare un articolo di qualsiasi genere alla nostra mail specificando la vostra vo- lontà che venga pubblicato su A.Gi.Sco. Per rimanere in tema, A.Gi.Sco. ha organizzato una festa il 22 dicembre, a vacanze ormai iniziate, dalle 20.45 al Black Hole (viale Umbria 118), in cui si esibiranno dal vivo numerose band studentesche. Per acquistare le prevendite (10€) rivolgete- vi a me (Dario Pierri di IIB) o ad Antonella Montanaro di IIB. Detto ciò, nel numero che vi apprestate a leggere troverete tre articoli che riguardano da vicino alcune nostre realtà scolastiche: la recente notizia del ritrovamento di docu- menti fondamentali per la vicenda dei Sette Savi, l’intervi- sta a un nostro rappresentante in Consulta Provinciale e un articolo sull’orchestra della scuola. Troverete anche due interessanti riflessioni sulla condizio- ne umana, sul rapporto dell’uomo con la religione, articoli di musica e molto altro. Godetevi questo numero e, a nome di tutta la redazione, buon Natale e felice anno nuovo! Dario Elio Pierri Le ultime sui Sette Savi I Sette Savi, come molti di voi sapranno, sono un’opera d’arte composta da 7 statue, eseguita da Fausto Melotti, uno dei più grandi scultori italiani del ‘900, attualmente abbandonata in un garage del nostro liceo. Di poche settimane fa è la notizia del ritrovamento di documenti, che proverebbero che le statue furono commissionate dal Comune per il Liceo Carducci. Ripercorriamo la vicenda delle statue, di cui il nostro giornale si era già occupato. Continua a pagina 2 The Rocky Horror Picture Show Came Back To Milan! Dal 30 Ottobre finalmente il venerdì sera è ritornato ad essere un momento speciale per i fan di The Rocky Horror Picture Show, che dal lontano 1975 si radunano, ovviamente travestiti, al Mexico Cinema, in Porta Genova. Al venerdì sera del Mexico è di rito la proiezione del Film tratto dal Musical, ma non solo: il pubblico partecipa al film, attori volontari recitano le battute vestiti come i protagonisti su un piccolo palco sotto lo schermo, si lancia il riso agli attori durante la scena del matrimonio, si risponde alle battute, si canta, si balla il Time Warp su istruzione del Criminologo con i transylvani. Ora, caro Carducciano, ti starai chiedendo di cosa sto parlando, perché cito nomi, cose e persone a caso e perché non hai mai sentito nulla di tutto ciò. Continua a pagina 7

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SORRY! Sommario I Sette Savi, come molti di voi sapranno, sono un’opera d’arte composta da 7 statue, eseguita da Fausto Melotti, uno dei più grandi scultori italiani del ‘900, attualmente abbandonata in un garage del nostro liceo. Di poche settimane fa è la notizia del ritrovamento di documenti, che proverebbero che le statue furono commissionate dal Comune per il Liceo Carducci. Ripercorriamo la vicenda delle statue, di cui il nostro giornale si era già occupato. Continua a pagina 2

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Oblò sul CortileLiceo classico g. carducci

anno IV numero 1 dicembre '09

SORRY!Nello scorso numero ("Speciale Elezioni") abbiamo commesso un errore: responsabile dell'Orchestra del Carducci non è Damon Arabsolgar, ma Martin Nicastro, rappresentante alla Consulta Provinciale degli Studenti. Arabsolgar si occupa, invece, della sala prove. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.

Sommario

Le ultime sui Sette Savi..........................2“Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza e leggo un libro”. Groucho Marx........................................3Intervista a Martin, rappresentante della Consulta Provinciale...............................4Lo scontro quotidiano.............................5L'orchestra dei Carducciani.....................5Questioni di vita e di morte.....................6The Rocky Horror Picture Show Came Back To Milan!...............................................7The Raconteurs.....................................7

ECCOCI!Dopo lo speciale sulle elezioni, ecco finalmente il nostro primo numero serio!Con un po’ di ritardo a causa di vari problemi. Il più importante di questi è lo scarso numero di redattori: invitiamo tutti voi dunque a partecipare alle redazioni (giovedì alla sesta ora in Aula Studenti) o a mandarci articoli all’indirizzo e-mail: [email protected]. Collaborate, collaborate, collaborate perché abbiamo bisogno di voi!! Abbiamo anche un blog (oblocarducci.blogspot.com), che al momento contiene solo una deludente isolata frase di benvenuto, ma che durante queste vacanze verrà sistemato ed ampliato a dovere.E’ bene che siate a conoscenza di una realtà a cui teniamo molto: l’Associazione Giornalini Scolastici (A.Gi.Sco). E’ un progetto nato qualche anno fa e consiste in un giornalino, di dimensioni simili al nostro, che raggruppa i giornalini dei più importanti licei di Milano (tra cui ovviamente c’è anche il nostro). Possono scriverci tutti gli studenti di

tali licei, dunque coraggio! basta mandare un articolo di qualsiasi genere alla nostra mail specificando la vostra volontà che venga pubblicato su A.Gi.Sco. Per rimanere in tema, A.Gi.Sco. ha organizzato una festa il 22 dicembre, a vacanze ormai iniziate, dalle 20.45 al Black Hole (viale Umbria 118), in cui si esibiranno dal vivo numerose band studentesche. Per acquistare le prevendite (10€) rivolgetevi a me (Dario Pierri di IIB) o ad Antonella Montanaro di IIB.Detto ciò, nel numero che vi apprestate a leggere troverete tre articoli che riguardano da vicino alcune nostre realtà scolastiche: la recente notizia del ritrovamento di documenti fondamentali per la vicenda dei Sette Savi, l’intervista a un nostro rappresentante in Consulta Provinciale e un articolo sull’orchestra della scuola. Troverete anche due interessanti riflessioni sulla condizione umana, sul rapporto dell’uomo con la religione, articoli di musica e molto altro. Godetevi questo numero e, a nome di tutta la redazione, buon Natale e felice anno nuovo!

Dario Elio Pierri

Le ultime sui Sette Savi

I Sette Savi, come molti di voi sapranno, sono un’opera d’arte composta da 7 statue, eseguita da Fausto Melotti, uno dei più grandi scultori italiani del ‘900, attualmente abbandonata in un garage del nostro liceo.Di poche settimane fa è la notizia del ritrovamento di documenti, che proverebbero che le statue furono commissionate dal Comune per il Liceo Carducci.Ripercorriamo la vicenda delle statue, di cui il nostro giornale si era già occupato.

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The Rocky Horror Picture ShowCame Back To Milan!

Dal 30 Ottobre finalmente il venerdì sera è ritornato ad essere un momento speciale per i fan di The Rocky Horror Picture Show, che dal lontano 1975 si radunano, ovviamente travestiti, al Mexico Cinema, in Porta Genova. Al venerdì sera del Mexico è di rito la proiezione del Film tratto dal Musical, ma non solo: il pubblico partecipa al film, attori volontari recitano le battute vestiti come i protagonisti su un piccolo palco sotto lo schermo, si lancia il riso agli attori durante la scena del matrimonio, si risponde alle battute, si canta, si balla il Time Warp su istruzione del Criminologo con i transylvani. Ora, caro Carducciano, ti starai chiedendo di cosa sto parlando, perché cito nomi, cose e persone a caso e perché non hai mai sentito nulla di tutto ciò.

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dicembre '09

Le ultime sui Sette SaviContinua dalla prima

el 1960 il Comune di Milano commissiona a Melotti un’opera per il liceo Carducci e l’anno seguente i Savi vengono posti nel cortile antistante la scuola. Qualche tem

po dopo le statue vengono imbrattate da alcuni vandali. Nel 1962 o, secondo altre fonti, nel 1964 le statue vengono spostate in un garage all’interno dell’istituto.

NI savi rimangono nell’oblio per più di quattro decenni (salvo forse per la richiesta di un restauro, che non si sa se sia stato realizzato), fino a quando il prof. Viola, con la decisiva collaborazione dell’Associazione Ex Carducciani, inizia a documentarsi riguardo alla loro presenza nella scuola.Nel Febbraio del 2008, il prof. Viola accede al garage e trova le statue sepolte da attrezzi di educazione fisica, banchi e sedie. La notizia si diffonde per tutto il Liceo.In brevissimo tempo vengono a conoscenza dell’evento anche alcune testate nazionali che vi dedicano dei servizi. Intervengono anche le istituzioni locali: si recano sul luogo del ritrovamento l’allora Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, il direttore scolastico regionale Anna Maria Dominici e il rappresentante della Provincia di Milano, Giansandro Barzaghi. Si propongono varie locations, per ospitare l’opera in futuro, e subito nasce un movimento per la collocazione dei Savi al Carducci. Inoltre è palese la necessità di un restauro. Su questo punto interviene Gerry Scotti, ex Carducciano che si dichiara disposto a donare 25mila euro per il restauro, a condizione che le statue vengano esposte al Liceo.Poi l’attenzione verso i Savi svanisce.

Improvvisamente, qualche settimana fa, un'importantissima conferma: le statue di Melotti sono state realizzate per il Liceo Carducci. Ne sono prova i documenti ritrovati da Elisabetta Pellarin, vice-presidente del Consiglio d'Istituto, nell'archivio civico di via Grazia Deledda.É ora possibile ricostruire la genesi dei Sette Savi. Tutto comincia con la volontà del Comune di Milano di abbellire alcuni edifici scolastici con delle opere d'arte. É in vigore, infatti, la cosiddetta legge del 2 per cento, in base alla quale una quota non inferiore al 2 per cento della spesa statale prevista nel progetto [dell’edificio] deve essere destinata all’abbellimento di edifici pubblici con opere d’arte.Come si evince dal contratto d'appalto per la realizzazione

dell'opera, la giunta municipale autorizza, nel luglio 1960, l'inizio delle trattative con lo scultore Fausto Melotti, per “la fornitura di un gruppo scultoreo per la nuova sede del Liceo Carducci, in via Beroldo”.

Il compenso pagato all'artista per i Sette Savi è di 5 milioni e 850 mila lire: una vera fortuna per l'epoca. Non dobbiamo, dunque, meravigliarci che l'attenzione verso queste statue sia vivissima in quel periodo.Infatti, il 3 marzo 1961, tre noti architetti (Piero Portaluppi, Gino Pollini e Renzo Gerla) effettuano, su incarico del Comune, un sopralluogo nello studio dello scultore. Visionano i bozzetti in scala 1:5 e una copia a grandezza naturale di una delle statue e ne rimangono favorevolmente colpiti. Scrivono nel verbale che le opere confermano “i pregi dell'arte del Melotti e l'importanza plastico-figurativa e decorativa del gruppo scultoreo, che si inserisce con giustezza […] e con partitura ben ritmata nell'architettura del nuovo edificio scolastico sede del liceo Carducci e nel giardino di compendio dove esse saranno collocate”.I Sette Savi sono stati, dunque, pensati da Melotti allo scopo di creare una fusione armoniosa con l'architettura dell'edificio del nostro Liceo. Anche noi pensiamo che debbano rimanere nella loro sede naturale. Non sembrano, peraltro, esserci impedimenti dal punto di vista legale: le statue sono state commissionate dal Comune di Milano per abbellire la nostra scuola, non sono frutto di una donazione dell'artista. Dalla Provincia di Milano, a cui è passata la proprietà della scuola, e dalla direzione del Liceo ci aspettiamo un rapido e sensibile intervento, che restituisca prontamente al Carducci i suoi capolavori, finora ingiustamente dimenticati.

Mattia Serranò e Dario Elio Pierri

I bozzetti originali dell'artista

I Savi nel garage del Carducci (foto 2008)

La leggenda dei Sette Savi

Un'antica leggenda narra che alcuni giovani greci pescarono un tripode di bronzo e se lo contesero. Per risolvere la disputa, consultarono l’oracolo di Delfi, che suggerì di dare l’oggetto al più saggio.Il tripode fu inviato, allora, a Talete di Mileto, che non si ritenne degno di possederlo e lo mandò ad una seconda persona. Questa, per lo stesso motivo, lo diede ad una terza e così via, fino a Solone di Atene, che, a sua volta, lo rimandò a Delfi, con la motivazione che “il più saggio era il Dio”.Nel Protagora di Platone, i Savi sarebbero stati: Talete di Mileto, Pittaco di Lesbo, Biante di Priene, Solone di Atene, Cleobulo di Lindo, Mirone di Cene, Chilone di Sparta.

2 anno IV

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Oblò sul cortile

pesso parlando con amici, compagni, conoscenti mi capita di ricordare loro un evento recente, una notizia de

gli ultimi giorni, e di proporglieli per poterne parlare insieme. Di frequente le reazioni ai miei “spunti”, devo dire, sono piuttosto esilaranti. Mi dicono: “Ah, non sapevo, sì, ho visto in giro un sacco di manifestazioni, ecco a cosa servono, non avrei mai immaginato” oppure: “Ah sì?! Eh ieri sera non ho visto la tele(notare “la tele”, non “il telegiornale”).” “Guarda che la notizia è di 5 giorni fa” “Ah beh, forse neanche 5 giorni fa ho visto la tele!”.

S

La migliore però resta: “Ah sì? Beh, a me non interessano queste cose!”. Quest’ultima diventa ancora più sconfortante quando si chiede: “Ah, di cosa ti interessi?” e rispondono: “Mah, niente!”.Eccovi allora alcune notizie, dal mondo(questo sconosciuto!) e dalla nostra scuola; sempre nel caso dovessero interessarvi! Dal mondo. 1. Domenica 13 dicembre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante un comizio a Milano, è stato colpito al viso da una statuetta del Duomo ambrosiano rimanendo sensibilmente ferito. La statuetta è stata scagliata da Massimo Tartaglia, ritenuto affetto da problemi mentali. Il Presidente è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele e dovrebbe essere dimesso il 17 dicembre.Tra le polemiche e i dibattiti tenutisi a riguardo si sono distinte due opinioni: 1. l’atto compiuto è grave e riconducibile alla violenza e all’odio manifestati dalla sinistra; 2. l’atto è certamente deplorevole, ma è comunque conseguenza del clima di tensione e instabilità fomentato dallo stesso Presidente Berlusconi e dal suo governo.2. Sabato 12 dicembre si è tenuta a Milano una manifestazione in commemorazione del 40° anniversario della strage di piazza Fontana. La manifestazione è stata divisa in due cortei: il primo, definito “ufficiale”, è stato guidato dai parenti delle vittime e vi hanno partecipato anche le autorità, tra cui il sindaco milanese Moratti, fischiata durante il suo intervento sul palco della piazza; il secondo è stato indetto da organizzazioni della sinistra e anarchiche. Il secondo corteo, partito da piazza Missouri, è arrivato nei pressi di piazza Fontana nel tardo pomeriggio, dove ha trovato la polizia pronta a sbarrargli la strada. L’ingresso nella piazza è stato effettuato dopo circa un’ora di attesa e di scontri con la polizia. 3. Il 16 dicembre a Montecitorio il governo ha votato l’approvazione della fiducia alla Finanziaria, la ventisettesima da inizio legislatura. Anche Fini esprime il suo dissenso.4. Il 12 dicembre ha avuto inizio il vertice sul clima indetto dall’Onu. Il summit ha avuto luogo a Copenhagen, dove parallelamente si sono svolte manifestazioni e Marce per il clima. All’interno del vertice sembra non riuscire a trovarsi un accordo; mentre all’esterno i cortei sono repressi violentemente dalla polizia, che ha anche arrestato manifestanti di varie nazionalità.

Dal Carducci. Il 15 dicembre si è tenuto il Consiglio d’Istituto, come al solito movimentato. Si sono riuniti al Consiglio i rappresentanti degli studenti, quelli dei genitori, i professori facenti parte di esso e la Preside. Alcuni progetti approvati interessanti:

1. Sala prove(proposta del Collettivo). Consiste in uno spazio concesso agli studenti, fornito di strumentazione musicale(batteria, tastiere, amplificatori), dedicabile alle prove di singoli o gruppi della scuola.

2. Orchestra(proposta del Collettivo). Consiste nel riconoscimento da parte della scuola di un gruppo di studenti riunitisi in “orchestra”, e nella concessione di uno spazio per le prove corali di quest’ultima.

3. Cineforum(proposta del Collettivo). Consiste nella concessione dell’Aula magna una sera al mese per la visione di un film.

A Milano – Concerti Vi aggiungo alcune date di concerti, essendo io appassionata di musica, che potrebbero interessarvi.22 dicembre- “Jesus is Coming, rock’n’roll will save us”@Black Hole, viale Umbria 118. Suoneranno, tra gli altri gruppi, i Garden of Madness, i Crash Nebula e i Quasi Quartet. Inizio concerto: 21. Ingresso: 10 euri, comprendenti 1 consumazione e il vostro sostegno al giornale autofinanziato dei licei milanesi A.Gi.Sco..23 dicembre- Paolo Tomelleri Big Band @Salumeria della Musica, via Pasinetti 2. Paolo Tomelleri è sassofonista e clarinettista jazz. Inizio concerto: 22. Ingresso: 15 euri.25 gennaio- Dropkick Murphys @Alcatraz, via Valtellina 25. Inizio concerto: 20. Ingresso: 26 euri.26 gennaio- Artic Monkeys @PalaSharp, via Sant’Elia 33. Inizio concerto: 21. Ingresso: 30 euri+prevendita. 31 gennaio- Hamid Drake @Teatro Manzoni, via Manzoni 42. Inizio concerto: 11(del mattino). Ingresso: 12 euri+prevendita.31 gennaio- Black Hole Quartet @Blue Note, via Borsieri 37. I Black Hole sono un gruppo di modern jazz composto da sax, chitarra, batteria, basso; per curiosità andate su www.myspace.com/blackholequartet. Inizio concerto: 21. Ingresso: non si sa, ma in ogni caso posso procurarvi uno sconto(quindi rivolgetevi alla sottoscritta).

Chiara Compagnoni

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“Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza e leggo un libro”.

Groucho Marx

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dicembre '09

Intervista a Martin, rappresentante della Consulta Provinciale D: Martin, ci racconti le tue impressioni riguardo alla prima riunione della Consulta?R: Dopo la prima riunione della Consulta ho potuto notare come alcune cose non funzionino. La consulta provinciale è composta da soli studenti ed ha quindi grande valore a livello di rappresentanza studentesca (permette di mettersi direttamente in contatto con il provveditorato e la voce di una provincia grande come quella di Milano può essere forte), ma è un’occasione sprecata: oltre al fatto della scarsa partecipazione, molti tra i rappresentanti erano presenti solo per non dover “sopportare” una mattinata di scuola, non importava loro delle questioni proposte, uscivano, disturbavano, come se si stesse parlando di cose di poco valore. Non è difficile capire che, se in consulta arriva gente assolutamente disinteressata, è perché nelle scuole i candidati sono pochi o giusto quelli necessari, spesso quindi vengono elette persone non motivate, inconsapevoli, e questo accade con molta più frequenza rispetto alle elezioni dei rappresentanti d’Istituto. La consulta è vista come qualcosa di lontano, distaccato, inutile: ha invece grandi potenzialità, sulla carta più grandi di quelle del Consiglio d’Istituto (nel quale, fra l’altro, l’opinione degli studenti deve confrontarsi con quella dei professori, dei genitori e della preside), Alla consulta dovrebbero arrivare i migliori scelti tra un’ampia rosa di candidati, o almeno quelli visti dagli studenti come più capaci: invece si trovano davvero poche persone con voglia di fare, convinte delle loro scelte e con obiettivi ben definiti e costruttivi; abbondano invece le persone ritrovatesi candidate controvoglia, senza alcun interesse; le persone presenti erano un centinaio (2 studenti per ogni scuola, quindi in tutta la provincia ci sono solo 50 istituti superiori?un po’ pochi), e credo, ma spero di sbagliarmi, che su queste solo la metà si impegnerà attivamente. E’ veramente lo spreco di un’occasione importante, e per avere una consulta attiva e al massimo delle sue possibilità si deve partire proprio dai candidati.

D: Si è già parlato dell’elezione di quest’anno tua e di Emanuele. Hai alcune critiche o osservazioni in merito?R: Le elezioni scolastiche per la Consulta sono la dimostrazione pratica di quello che dicevo prima. La parola ELEZIONE significa anche SELEZIONE, e elezione senza competizione non significa niente. Negli anni passati la situazione è stata un po’diversa: i candidati appartenevano a due liste diverse ed erano più del necessario; quest’anno invece l’elezione è stata scontata, con il risultato che gli studenti non hanno avuto la possibilità di scegliere. D’altro canto la responsabilità di una situazione del genere non è nostra: non è certo compito mio andare a cercarmi candidati avversari per le altre liste.

D: Cosa pensi dell’opinione dei molti secondo cui la candidatura in Consulta non vale la popolarità a cui si aspira?R: Sono sciocchezze. Se ci si candida con l’obiettivo e l’aspettativa di diventare popolari si parte con il piede sbagliato. Bisognerebbe aver paura della popolarità, dell’esporsi, e rifuggirla. Almeno è quello che ho provato io, fin dall’inizio. La popolarità non è assolutamente necessaria o funzionale allo svolgimento di un compito di rappresentanza, se qualcuno vuole proprio diventare popolare ci sono tanti altri modi per farlo senza danneggiare gli studenti con una candidatura inutile. D: Però ora vorrei che tu mi dessi anche un punto di vista diverso dal mio riguardante un’osservazione su un problema che vedo ogni giorno e di cui non riesco a capacitarmi, ovvero la scarsa partecipazione da parte degli studenti (soprattutto ginnasiali) alla vita scolastica. Può anche questo avere a che fare con l’attività della Consulta?R: Questo problema tocca molto anche me e dopo averci riflettuto sono giunto a questa conclusione: il liceo è un’esperienza unica e irripetibile, che probabilmente, trascurando gli incidenti di percorso, rimpiangeremo una volta terminata. E per quanto uno possa dirsi piccolo e incapace di partecipare alla vita scolastica al di fuori delle lezioni ordinarie bisogna capire che molti aspetti della nostra formazione dipendono proprio dalle attività extra-scolastiche che la scuola offre. Alcune esperienze se non si fanno al liceo, non si faranno mai più. Ci sono gruppi di interesse musicale, teatrale, sportivo, linguistico, politico, c’è un cineforum, c’è un giornalino. Nella nostra scuola manca partecipazione, non c’è interesse per alcuna attività, i ragazzi usciti da scuola scappano a casa con la scusa del troppo studio e dei troppi impegni, non conoscono nessuno al di fuori della loro classe, spesso nemmeno i propri compagni. Questa scuola manca di una realtà unitaria, per certi aspetti si può dire morta, come sentivo dire, stupito, quando ero io al ginnasio ed ero io quello che scappava impaurito a casa. Candidarsi a ricoprire un ruolo oppure un altro può essere un modo per vivere al massimo questa esperienza, per sentirsi parte attiva della scuola, ma non è certo l’unico. Per esperienza personale vi posso assicurare che la scuola è molto più pesante e sterile se non si partecipa a qualche attività, se non si coltivano nuove amicizie, se non ci si mette in gioco in modo libero e non competitivo nelle cose che più ci interessano. Fermatevi di più dopo la fine delle lezioni, conosciamoci, parliamo, discutiamo, cantiamo e suoniamo insieme, cambiamo le cose e paradossalmente 5 anni in questa scuola potrebbero sembrarci persino pochi.

Ringrazio la colonna sonora di questa intervista, Joey e Susanna, particolarmente canterine in una delle tante seste ore

passate ad un tavolo del bar, l’intervistato Martin Nicastro che si è gentilmente fatto torturare con domande tediose e poco fantasiose e il fantastico supporto morale Signor Fiori.

Magenta

4 anno IV

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Oblò sul cortile

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo, inviato in forma anonima alla nostra redazione

lo scontro quotidianoi sarebbe piaciuto regalarvi una canzone, una bella frase, una poesia, eppure solo rumori emergono dal groviglio della mia mente, niente parole. Quanti bei libri ho letto, quanti pensieri trascritti su carta o appesi ad una melodia, eppure nessuno sembra

adatto a voi. Forse non ve li meritate, o forse sono io che non sono in grado di trovarvene uno. Malfunzionamento, difetto di fabbrica di un congegno cosí ben architettato. Quante le cose che non sono in grado di fare, quante le cose che dovrebbero risultare semplici, poi si rivelano estremamente complesse. Ed ora mi sento in debito, il mio cuore generoso piange per non potervi risarcire, per non avere nulla da offrirvi in cambio della vostra attenzione.

M

A volte penso al futuro, a quello che sarà. E partono i mille se, i mille ma, le proiezioni e le fantasie ed è come se tutto fosse perfetto, ma inadatto. O meglio, forse il fatto che sia la fantasia a creare queste immagini, rende il tutto incerto e insicuro. Cosa fare? Cosa scegliere? È così fottutamente difficile. Ci sono momenti in cui so esattamente per cosa mi sento fatta, brevi istanti di lucidità, che svaniscono, prima ancora che li riesca ad afferrare. Spero allora che qualcuno possa scegliere per me, che i crocevia man mano diventino semplici bivi e poi strade a senso unico, senza svincoli e senza possibilità di incertezze. E poi non lo spero più, sentendomi soffocata dall’impossibilità di evasione,di fuga. Evidentemente non c’è soluzione, tocca aspettare, tirare avanti nella banale quotidianità, sperando che riservi piccole sorprese, piccole ricompense per un’attesa coatta. La musica entra sinuosa nelle orecchie, facendo dimenticare malanni e accidenti. La bocca si apre, come mossa da un riflesso incondizionato: tremano le corde vocali ed esce una melodia, all’unisono con la voce del cantante, che, nonostante sia morto, anni fa, se chiudo gli occhi, vedo con me. Cantiamo insieme e l’energia sprigionata dalle nostre due voci attraversa le membra travolgendo e spazzando ogni incazzatura, ogni perplessità. Ed improvvisamente esistono solo quegli attimi,non c’è prima, non c’è poi. Solo energia. Un tuffo nella serenità per poi tornare, nel giro di tre minuti, nella stessa merdosa situazione. Magra consolazione per una girornata inutile, passata ad aspettare: aspettare l’intervallo, aspettare l’uscita da scuola, aspettare la fine dello studio, aspettare il sabato, aspettare le vacanze, aspettare la maturità. Mi domando poi da chi, da cosa sia creata tutta quest’aspettativa, questa maledetta ambizione. La vita in fondo dovrebbe essere semplice: mangiare, dormire, procreare. E invece non basta mai.Una manciata di fragilità, questo soltanto sono riuscita a procurare oggi per voi. Perdonatemi.

J.D.

L'orchestra dei Carducciani

NUMERO 1 5

Un orchestrante, il giorno dopo il consiglio d’Istituto, incontrando Gianni il Carducciano Medio in corridoio gli chiede: "Hai sentito? Abbiamo finalmente dei soldi per l’Orchestra del Carducci!". Questo, sgranando gli occhi, risponde: "Orchestra?? Eh" Quale??".

più che comprensibile pensare che molti di voi si siano identificati in Gianni, poiché il progetto orchestra è nato un po’

in sordina e si è attivato seriamente da poco più di un mese. Le recenti decisioni riguardo ai fondi, però, ci offrono un futuro sorridente: infatti il consiglio d’Istituto ha messo a disposizione del progetto “Orchestra” e del progetto “Sala Prove” un totale di 2.500€ per l’acquisto di tastiere, batteria, amplificatori, microfoni etc.

È

Il proposito di questo articolo è quindi chiarirvi le idee sul grosso punto di domanda che avete in testa riguardo questi due progetto.L’Orchestra del Carducci, effettivamente esistente dunque, è completamente autogestita, ovvero condotta interamente dagli studenti partecipanti e, nonostante i componenti non siano numerosissimi, la sua attività procede in modo molto soddisfacente.Gli Orchestranti violinisti, flautisti, pianisti e chitarristi elettrici (che in alcuni punti sostituiscono in modo provvidenziale i classici) sono in tutto dieci, con alle spalle corsi di studio assolutamente

differenti, che vivono in questo impegno assunto anche un momento di divertimento per stare con gli amici.Le prove si tengono una volta a settimana, in un’aula del seminterrato messa a disposizione dalla scuola. Durante quest’ora, gli Orchestranti provano alcuni pezzi di musica classica (riarrangiati dai più volenterosi e con qualche sfumatura moderna) che verrano poi eseguiti in un concerto finale; una delle particolarità all’interno dell’Orchestra del Carducci è infatti la presenza di strumenti sia classici sia moderni. E’ giusto riconoscere però che l’orchestra impiega il doppio dell’impegno per assemblare le varie parti in mancanza di un direttore d’orchestra (ruolo assunto saltuariamente da Martin, il primo violino, a cui va riconosciuto il merito).Un ultimo punto da chiarire è la differenza di questa dal progetto “Sala Prove” (guidato invece da Damon). Il secondo, infatti, prevede di mettere a disposizione un’aula dell’istituto alle band composte da almeno un Carducciano.Beh, che dire, speriamo di essere riuscite a chiarire i vostri dubbi e magari anche di avervi incuriosito… In ogni caso, per chi volesse partecipare, possiamo confermarvi che il divertimento è assicurato!

Martina Brandi e Eleonora Sacco

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o scritto queste righe per chiarirmi le idee circa quello che credo sia la vita, la morte e la religione che, come

impariamo dalla storia, nasce da un bisogno dell’uomo di darsi una spiegazione su questi due eventi.

HTutte le grandi religioni moderne (ma anche quelle del passato) fanno perno attorno alla figura di una o più divinità venerate e/o temute. Ha da qui origine il concetto di fede, che approfondirò però più avanti.Voglio infatti cominciare dalla fine: la morte. Del momento della morte e della vita dopo di essa ogni religione ha una propria credenza. Questa concezione nasce molto in là nel tempo, come un bisogno dell’uomo di avere una certezza sull’ignoto costituito dalla morte e dalla sua incapacità di accettare un annullamento infinito della vita. Perché si sa che la specie umana da sempre è spaventata da ciò che non conosce, il diverso, ciò che non può avere una spiegazione logica, e quindi lo discrimina o, come e quando può farlo, lo razionalizza.

Le diverse immagini di vita dopo la morte, che nascono dalle diverse culture del mondo, caratterizzano grandemente ogni religione. Io credo che la morte sia la fine della vita, non so se esista realmente qual cos’altro dopo ma poiché nessuno lo sa non capisco come e a cosa dovrei credere. Ognuno ritiene che la propria sia la religione con dogmi giusti e indiscutibili, ma se son tutte vere…allora non lo è nessuna!E se la morte è la fine della vita, cos’è la vita? E’ una domanda che è stata posta più di 5.000 anni fa e anche questa volta è la religione, o meglio le religioni, che ci danno una risposta.Faccio riferimento alla religione cristiana in quanto più vici

na alle mie conoscenze. Per la religione cristiana la vita è un dono di Dio, spesso però sfugge il senso della parola.

Io penso che se la vita sia realmente un dono, ed io lo penso, allora bisogna sfruttarla al massimo e il modo migliore di farlo è essere felici. Naturalmente la felicità è un sentimento molto soggettivo, ma non penso sia quella comparabile a beni materiali (dei quali, com’è purtroppo vero, si è spesso circondata la chiesa).

Bisogna trovare l’equilibrio della vita seguendo un’unica regola: non far del male ad altri. Spesso cruenti guerre sono combattute in nome di un Dio, ma quale Dio lo vorrebbe se la vita è davvero un suo dono? In questi casi, allora, bisognerebbe essere più precisi: la vita è un dono per alcuni, i Fortunati, perché nella miseria e nel dolore essa diventa

sofferenza, una vera maledizione. Vivere significa esistere godendo di ciò che il mondo offre e ciò che la nostra elaborata e perfetta specie ha creato, viaggiando e conoscendo le diversità di pensiero che generano le variegate culture del mondo. Significa avere un’unica possibilità, di pochi anni dell’eternità, su un piccolo punto nello spazio, per fare un’esperienza alla fine della quale,

quando faremo i conti con noi stessi, potremo dire di essere soddisfatti e di averla sfruttata al meglio. E allora perché, se davvero esiste una vita dopo la morte, non dovremmo viverla in pace? Se abbiamo saputo sfruttare quel dono, perché un Dio non dovrebbe ricompensarci?Se davvero sono colpevoli tutti quegli uomini che non hanno mai compiuto una preghiera (chiamati atei o agnostici) o quelli che praticano altre religioni, chi sono i veri giusti che vanno

ricompensati?Io credo che SE esiste qualcuno o qualcosa, magari di inimmaginabile chiamato convenzionalmente Dio, che è il vero artefice della nostra vita, il miglior modo per ringraziarLo sarebbe appunto vivere al meglio ciò che ci ha donato! Passare la vita ad arrecar fede, cioè credere risolutamente a qualcosa che non si conosce o a cui magari nemmeno si crede mi sembra un dispendio; questo spiega il motivo per cui non professo nessuna religione, non criticandone tuttavia alcuna in quanto tutte POTREBBERO essere veritiere.Non condivido assolutamente, invece, le rappresentazioni degli esseri divini in quanto a tutti ignoti. Queste inoltre,

spesso vengono stilizzate e trasformate in simboli adottati dalla singola religione, molte volte con significati sconosciuti o dimenticati, e usati dunque in modo incoerente e improprio.Vi concludo dunque questo chilometrico articoli con un sano consiglio: godetevi la vita…e portate giustizia là dove potete

perché, se la vita è un dono, è giusto che sia così per tutti!Martina Brandi

N.B. Tutto ciò che ho scritto sono idee assolutamente personali e liberamente non condivisibili

QUESTIONI DI VITA E DI MORTE

6 anno IV

Page 7: L'OblòSulCortile_2009cDicembre

Oblò sul cortile

The Rocky Horror Picture Show Came Back To Milan!continua dalla prima

l Musical, The Rocky Horror Show, ideato e scritto da Richard O’Brien nel 1973, era nato con l’idea di ridicolizzare i film di fantascienza e horror che erano tanto di moda negli anni ’50, e avrebbe dovuto essere semplice e immediato, tanto

da essere compreso anche da un bambino.Quando, nel 1975, Jim Sharman creò la pellicola The Rocky Horror Picture Show, inizò il fenomeno che caratterizzò questo film come un culto: poiché affrontava tematiche molto rivoluzionarie per l’epoca come la libera espressione delle diverse identità sessuali e lo stravolgimento della banale “normalità”, fu giudicato dai più come qualcosa da non considerare; ma, dopo che il film segnò un mezzo fiasco al botteghino, i proprietari dei cinema, che erano stati sul punto di rimuovere il film dalle proiezioni, iniziarono pian piano ad accorgersi che i pochi spettatori che assistevano allo spettacolo erano quelli che l’avevano visto la sera prima, e quella ancora prima, e quella ancora prima. Allora lo spettacolo fu spostato a mezzanotte, e i seguaci iniziarono ad affollare i cinema prima degli USA, poi del Regno Unito e infine anche quelli Italiani. Così nacque il movimento di sostenitori che ogni sera si trovavano per rivedere il film, riprovare le stesse emozioni, riascoltare la superba colonna sonora, trovare nuovi particolari, nuovi riferimenti, nuovi significati nascosti… Ora, il motivo perché non è conosciuto è molto semplice: questo film è vecchio, viene trasmesso in televisione raramente e in orari quasi inaccessibili perché giudicato “bollino rosso”, quando in realtà prende goliardicamente in giro i film cui tende assomigliare, i seguaci sono pochi ultraquarantenni, che, se va bene, hanno iniziato al cult i figli, come nel mio caso, ma difficilmente si trova qualche giovane che conosce il film, che peraltro è completamente in inglese, con sottotoli. Con questa premessa spero di averti incuriosito almeno un po’, e vorrei accennarti la trama, che ruota intorno alla figura del dottor Frank-N-Furter, scienziato travestito originario del Pianeta Transexual, nella galassia di Transylvania, e creatore di Rocky, l'amante perfetto. La storia inizia quando due castissimi fidanzati, Janet Weiss e Brad Majors, si ritrovano nel castello di Frank’n’Furter. Dopo il convegno transylvano tenuto da Frank, gli ospiti e la coppia si spostano nel laboratorio, per assistere alla presa di vita della “Creatura”, Rocky. Quando però Eddie, ex-amante di Frank, entra su una motocicletta rubandogli la scena, Frank lo uccide a suon di piccone. Subito dopo, lo scienziato irrompe nelle stanze da letto di Janet, Brad e Rocky, per poi scoprire la fuga dell’ultimo che, trovato da Janet, si lascia sedurre da lei.

Nel frattempo arriva il dottor Von Scott, rivale di Frank’n’Furter, con lo scopo di indagare sulle sue ricerche. Durante la cena, Frank rimuove la tovaglia rivelando il cadavere di Eddie, che era appena stato mangiato da tutti. Dopo la fuga, tra lo sconforto generale tutti si ritrovano ancora nel laboratorio, dove vengono immobilizzati da Frank con l’effetto Medusa. Dopo aver munito tutti di calze a rete, giarrettiera e corsetto, Frank mette in scena il suo show finale, usando gli ospiti come attori, ma sulle note di “Rose tints my world” durante un bagno in piscina è sorpreso da RiffRaff e Magenta che, nelle loro vesti aliene lo obbligano a ritornare su Transexual. Allora Frank, in lacrime, si sfoga con la sua canzone finale, “I’m going home”. Il finale a sorpresa, non può essere brutalmente svelato così, quindi non provare a cercare recensioni su Internet, ma guardati il film, perché merita davvero. Ora spero che tu abbia un’idea del cult che ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo e che

detiene ancora il record come film maggiormente proiettato nei cinema, perché non è una banale storia, è uno stile di vita, una religione che va interpretata per trovare il vero gusto. Spero che capirai l’emozione che ho cercato di trasmetterti con questo articolo gustandoti uno dei migliori musical Rock dei mitici Seventies.

I

Magenta

The Raconteurs

NUMERO 1 7

Raconteurs si formano nel 2005 a Detroit quando i due amici di vecchia data Jack White e Brendan Benson com

pongono “Steady As She Goes”, che diventerà il loro primo singolo. Da questa canzone nasce l’idea di formare il gruppo e presto si aggiungono il bassista Jack Lawrence e il batterista Patrick Keeler. Subito vengono etichettati come “supergroup” per la fama già notevole dei singoli componenti: Jack White infatti aveva ormai raggiunto una notorietà di livello internazionale grazie ai White Stripes, Brendan Benson aveva già pubblicato tre album da solista e Lawrence e Keeler suonavano nei Greenhornes. La band tuttavia ha affermato che si trattava di un progetto spontaneo nato fra amici e che, mentre il termine “supergroup” solitamente si riferisce a dei side-project degli artisti a tempo limitato, i Raconteurs erano un gruppo permanente e

I sullo stesso livello dei precedenti impegni dei componenti. Il primo album “Broken Boy Soldiers” esce nel 2006 e già nel 2008 viene pubblicato il secondo album “Consolers Of The Lonely”.Lo stile dei Raconteurs soprattutto nel primo album riprende le sonorità rock e hard rock degli anni ’70. Caratteristica fondamentale del gruppo è l’intesa fra Jack White e Brendan Benson, che si alterano e si completano alla voce e alla chitarra. L’album “Broken Boy Soldiers” è molto energetico, nel sound spiccano le chitarre distorte di White e Benson. Sono presenti anche degli spunti di psichedelia, come nelle canzoni “Intimate Secretary” e “Store Bought Bones”, alternati a ballate come la smielata “Together” o la malinconica “Yellow Sun”.

continua nella prossima pagina

Page 8: L'OblòSulCortile_2009cDicembre

dicembre '09

E ora per dimostrare che, anche se siamo studenti del liceo classico, con i numeri siamo in grado di cavarcela, divertiamoci con questo

simpatico cruciverba!

Attenzione! Per risolvere il cruciverba bisogna inserire i numeri e non le lettere! DEFINIZIONI:

Orizzontali:1. La radice cubica di 29791.4. L'angolo al vertice di un triangolo isoscele in cui l'angolo alla base è 35°.6. Il risultato dell'equazione 3x - 5x = -2216. Verticali:2. Numero palindromo.3. Il volume della piramide regolare la cui base è un quadrato di lato 6 e la cui altezza è 9.5. La diagonale del rettangolo di dimensioni 80 e 60.6. Il risultato di (4X3) – 0/2.

la redazione dell'oblò sul cortile:Impaginatore:Andrea Salvo Lo Negro II BVignettista:Silena Bertoncelli IV CReferente A.Gi.Sco.:Dario Elio Pierri II Bcollaboratori esterni:Giuliano Pascoe II IJ.D.

Redattori:Mattia Serranò II BAntonella Montanaro II BSilena Bertoncelli IV CMartina Brandi IV EChiara Compagnoni I GChiara Conselvan IV EDario Elio Pierri II BLorenzo Rossi III DEleonora Sacco(Magenta) V FOttavia Amato III G

La redazione augura a tutti buone vacanze!Il prossimo appuntamento è nel 2010!

In “Consolers Of The Lonely” le sonorità del gruppo vengono arricchite con l’aggiunta dei fiati in numerose canzoni, che si fanno più complesse. Esempio del cambiamento sono “The Switch And The Spur”, canzone a tema western in stile Morricone, e ballate come la stupenda “Many Shades Of Black”. In questo album i Raconteurs si fanno contaminare anche dal country, come nella canzone “Old Enough”. Non mancano tuttavia le canzoni energetiche tipiche del loro esordio, come il primo singolo “Salute Your Solution”. Infine l’album contiene una bellissima cover di “Rich Kid Blues” di Terry Reid.

Per conoscerli:a Broken Boy Soldiers:- Steady, As She Goes- Hands da Consolers Of The Lonely- Salute Your Solution- The Switch And The Spur- Many Shades Of Black da YouTube:- The Raconteurs – Level at Lollapalooza- The Raconteurs Bang Bang/Broken

Boy Soldier Leeds- The Raconteurs – Store Bought Bones (Live On Jools Holland)

Giuliano Pascoe II I

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