LO SVILUPPO MOTORIO - FIFLO SVILUPPO MOTORIO È DEFINITO COME: “un cambiamento relativo,...

CORSO DI PROPEDEUTICA MODERN DANCE

LO SVILUPPO MOTORIO


LO SVILUPPO MOTORIO È DEFINITO COME:“un cambiamento relativo, permanente nella prestazione o nella potenzialità del comportamento, derivante dall’allenamento o da una precedente esperienza nella situazione”.


ESSO È LEGATO ALLO:• SVILUPPO • ADATTAMENTO• PERFEZIONAMENTO DEL GESTO


• CAPACITÀ COORDINATIVE:(sovrintendono processi regolatori e di controllo del movimento)

ü GENERALIü SPECIALI

• CAPACITÀ CONDIZIONALI:(fanno capo ai processi energetici e plastici)

• MOBILITÀ ARTICOLARE:(è una capacità intermedia tra le due precedenti)


• CONTROLLO MOTORIO • ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE DEI MOVIMENTI • TEMPO DI APPRENDIMENTO MOTORIO

CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI


• DESTREZZA FINE• EQUILIBRIO• ELASTICITÀ DI MOVIMENTO• COMBINAZIONE MOTORIA• FANTASIA MOTORIA

CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI


• FORZA(massimale,veloce, resistente)

• RESISTENZA(aerobica, anaerobica)

• RAPIDITÀ(di reazione, nei movimenti aciclici, nei movimenti ciclici)

CAPACITÀ CONDIZIONALI


PRESUPPOSTI PRINCIPALI PER L’APPRENDIMENTO MOTORIO

Fattori esterni:• Ambiente sociale• Informazione di ritorno

Fattori interni:• Livello motorio iniziale• Motivazione ad

apprendere• Comprensione del

compito motorio assegnato


PREREQUISITI DEL MOVIMENTO(condizioni necessarie per l’apprendimento motorio

e lo sviluppo delle attività)

PREREQUISITI STRUTTURALI

(strutture anatomiche e biochimiche)

PREREQUISITIFUNZIONALI

(maturazione funzionale)


PREREQUISITI STRUTTURALI

Conformazione e sviluppo degli

apparati: scheletrico, articolare e muscolare

Sviluppostrutturale

dell’apparato nervoso

Sviluppodell’apparato

cardiovascolaree respiratorio


PREREQUISITI FUNZIONALI

Strutturazione dello schema corporeo

Funzione di controllo degli equilibri

Funzione di controllo della lateralità

Funzione di coordinazione globale,

percettivo-motoria e segmentaria

Funzione di orientamento spazio-temporale

Funzione di controllo del tono posturale

Funzione di rilassamento psichico e corporeo


LE FASI DELL’APPRENDIMENTO SONO:

• sviluppo della coordinazione grezza• sviluppo della coordinazione fine• consolidamento della coordinazione fine e sviluppo

della disponibilità variabile


DAL PERIODO NEONATALE AL PRESCOLARE • periodo neonatale• età dell’allattamento• la prima infanzia• età prescolare

DAL PERIODO SCOLARE ALL’ETÀ MATURA• scuola elementare• scuola media inferiore• media superiore

LO SVILUPPO MOTORIO IN RELAZIONE ALLE ETÀ

CLASSIFICAZIONE DELL’ETÀ:


• la rappresentazione mentale • l’organizzazione spazio-tempo• la strutturazione dello schema corporeo

ETÀ PRESCOLARE (3-6 anni)

È CARATTERIZZATA DA TRE FUNZIONI PSICOMOTORIE:


• primo ciclo (prima e seconda)• secondo ciclo (dalla terza alla quinta)

NEL PRIMO CICLO SI HA UN CONSOLIDAMENTO DELLE CAPACITÀ ACQUISITE IN PRECEDENZA.NEL SECONDO UN ACCELLERAZIONE DELLO SVILUPPO MOTORIO: L’ETÀ D’ORO

SCUOLA ELEMENTARE (6-11 anni)

VA DISTINTA IN PRIMA E SECONDA FANCIULLEZZA:


• fase pre-puberale• fase puberaleAVVENGONO CAMBIAMENTI DI NATURA FISIOLOGICA DATI DALLA MATURAZIONE SESSUALE CHE CONDIZIONANO ANCHE LO SVILUPPO MOTORIO SPECIALMENTE NELL’ETÀ PUBERALE.

SCUOLA MEDIA (11-14 anni)

SI DISTINGUE IN:


• MASSIMA DIFFERENZIAZIONE TRA I DUE SESSI• SI STABILIZZANO LE CAPACITÀ COORDINATIVE• SVILUPPO DELLE CAPACITÀ CONDIZIONALI CHE

VARIANO A SECONDA DELLE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEL SINGOLO INDIVIDUO

SCUOLA SUPERIORE (14-19 anni)


“L’ATTIVITÀ EDUCATIVA NON DEVE FORNIRE IL SAPERE, PIUTTOSTO DELLE

SITUAZIONI STIMOLO CHE CONSENTANO AL BAMBINO DI SCOPRIRE DA SÉ

IL SAPERE.”


• sollecitare nel bambino le risposte motorie nei confronti del problema posto;

• utilizzo di situazioni educative varie che consentano l’applicazione degli automatismi esperenziali;

L’attività educativa deve facilitare l’esplorazione delle potenzialità oggettive nel rispetto di alcuni principi:


• garantire una certa plasticità delle risposte motorie senza cedere nella stereotipia addestrativi. Anche perché l’aggiustamento motorio è una caratteristica del bambino;

• l’insegnante deve essere pronto a guidare e controllare la situazione educativa.


È NECCESSARIO DARE AI NOSTRI ALLIEVI LE PIÙ SVARIATE ESRESSIONI DI

MOVIMENTO MA SEMPRE IN ACCORDO CON LE POSSIBILITÀ DEL SINGOLO

SOGGETTO AFFINCHÉ POSSANO FARE SEMPRE NUOVE ESPERIENZE MOTORIE E

PERFEZIONARE LE VECCHIE


L’UTILIZZO DI MAPPE ELASTICHEE POLIVALENTI

NON COMPROMETTONOLA CAPACITÀ IDEOMOTORIA

DEL RAGAZZO EDACCELLERANO L’APPRENDIMENTO


MENTRE RIPETIZIONI PASSIVE DI MAPPE RIGIDE

OSTACOLANOLA FUTURA PRESTAZIONE DI ALTO LIVELLO

IN ETÀ ADULTA E SPESSOALL’ABBANDONO DELL’ATTIVITÀ MOTORIA

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